La Repubblica in transizione 1989-1994

Questo pomeriggio Emanuele Bernardi verrà domani quindi abbiamo quattro relatori e quindi abbiamo spazio per il dibattito che stamattina non abbiamo fatto
Quindi io proporrei di fare così
Facciamo due relazioni adesso
Poi apriamo il dibattito per facciamo una pausa e poi le ultime due relazioni serviva bene se sembra ragionevole oppure due relazioni spacco però è poco due relazioni spacco quindi io preferirei
Fare il
Aprire già un dibattito con le prime due relazioni un dibattito però che comprenda anche le cose di stamattina io per esempio il Piovego sono d'accordo altre meno quindi come se si può discutere interessante
Detto queste ringraziando tutti quelli che sono qui ancora i relatori io do subito la parola Antonio Manzoni che ci pare la politica estera governi Andreotti dalla caduta del muro di Berlino al sistema internazionale dopo guerra fredda
I minuti ne abbiamo fatti di scendere a venticinque
E io non sono così elastico come Peppe però insomma
Bene tutto grazie grazie agli organizzatori grazie
Al Presidente cercherò di restare nei venticinque minuti se dovessi netta però ma se dovessi sforare il famoso fammelo pure presente non ci sono problemi
Prima un'osservazione devo dire che ho la sensazione che forse la mia relazione
Doveva essere situata in un'altra sessione perché Dio non affronterò la questione dei partiti
Devono dei partiti politici ma appunto la mia
Attenzione si concentrerà sul Governo Andreotti in modo particolare sulla
Politica estera o meglio sui due Governi Andreotti succedutesi appunto tra il mille novecentottantanove e il mille novecentonovantadue
La ragione di questa scelta nasce anche da una ricerca che sto conducendo da
Da qualche tempo sulle carte sulle
Sull'archivio Andreotti depositato all'Istituto Sturzo e
Naturalmente in questa sede mi sento in dovere anche
Ringraziare ovviamente senatore Andreotti che mi ha consentito di vedere
Queste carte ma anche i responsabili dell'Istituto Sturzo un autore sarebbe il vivere la dottoressa
Dei voti che devo dire stanno facilitando il mio lavoro il mio lavoro di ricerca
Si tratta comunque di una ricerca ancora in corso quindi perdonerete se questi risultati sono dei risultati ancora
Ancora provvisorie ancora parziali e ma devo dire che persino Andreotti si sta rivelando particolarmente prezioso per la ricostruzione
Delazione internazionale dell'Italia
Vorrei sottolineare che quando parliamo dell'archivio Andreotti anche SEPA devo dire forse la dottoressa devoti potrebbe essere più preciso di quanto non lo sia io
Ma un è l'archivio come le carte che interessavano al Senatore Andreotti
Se si ricerca non suoi scritti devo dire si resta non dico delusi ma ci abbastanza poco la sensazione che andrò che scrivesse
Non molto
Anche devo dire le sue note per ciò che riguarda dei o dei meeting internazionali generalmente quando ci sono sono molto sintetiche molto scarne e a volte non offrono poi dei grandi
Dei grandi spunti
Mentre dall'altro lato è possibile trovare ciò che a volte non vorremmo trovare in altri archivi ad esempio nel sito del Ministero degli affari esteri ma che come ben sappiamo non possiamo consultare
Che cosa possiamo dire per ciò che riguarda vista esperienza di questi due Governi uso il termine governando e ottica anche se in realtà sono due
Come sappiamo in questo
In questo intervallo di tempo
Ma quando Governo Andreotti si presenti da alle Camere viene formato diciamo che alle spalle ha una situazione e per ciò che riguarda con internazionale dell'Italia
Apparentemente positiva
Un
Inizi del ciò sua tuttora prima metà degli anni ottanta
O si sostiene comunemente
Chi d'Italia sia stata in grado di ricostruire il percorso proprio ruolo di media potenza regionale che abbia
Condotto un'azione efficace in alcuni ambiti sulla questione degli euromissili nei rapporti con gli Stati Uniti
Nell'area del Mediterraneo sulla costruzione europea
Io personalmente ho una visione un po'più complessa un po'più critica su alcuni aspetti della
Della politica estera italiana del pentapartito negli anni Ottanta ritengo che certamente ci siano stati dei successi ma molti di questi successi dipendevano anche da
Contingenze sterno e quindi da una situazione favorevole presentata sì
Alitalia in quegli anni
Ed inoltre
Nonché devo dire da una percezione degli stessi partner internazionali
Che nel corso degli anni Ottanta nei confronti dell'Italia risulta generalmente positiva o quanto meno relativamente positiva
Io ritengo però che quando mi passiamo alla seconda metà degli anni Ottanta diciamo le contingenze favorevoli soprattutto la Seconda guerra fredda che sottolineava il ruolo internazionale l'Italia
Stessero venendo meno e che quindi quando viene formato il governo Andreotti nel mio centottantanove in realtà la posizione italiana e già una posizione più debole sullo scenario internazionale
Questo non significa che il Governo formato appunto da Andreotti non avesse delle
Delle ambizioni precise io vorrei ricordare in questo ambito immissione un aspetto appunto da sottolineare
Come questo Governo nominino meglio veniva nominato all'interno in questo Governo
Alla guida Ministro degli affari esteri Gianni De Michelis Gianni De Michelis era ovviamente uno degli
Esponenti allora più in vista del del Partito Socialista e diciamo che prese e fin dall'inizio molto sul serio questo suo compito come nuova guida
Della Farnesina
Mostrando fin devo dire dalle dichiarazioni che fece in Parlamento alcuni dei abbastanza precise sulle direttrici della politica estera della politica estera italiana
De Michelis tra l'altra volta sottolineare i tradizionali a spetti la scelta europeo alla scelta atlantica il ruolo
Del rapporto con gli Stati Uniti
Indicò come i cambiamenti che stavano avvenendo in quel momento nell'Europa centro orientale comunichiamo ci siamo nell'estate del mille novecentottantanove il muro non è ancora
Caduto ma
Alcuni cambiamenti erano in corso soprattutto in Polonia ed Ungheria
Come questi cambiamenti in Europa cento l'Europa centrale offrissero all'Italia la possibilità di
Riprendere una direttrice tradizionale la politica estera italiana che con la guerra fredda naturalmente si era si era interrotta
In questo ambito l'attenzione di De Michelis e del Governo si concentrò da un lato sull'idea di ricreare un'area di influenza italiana in cui vi fosse l'Austria l'Ungheria e così via
E dall'altro di un'attenzione nei riguardi del futuro della Jugoslavia
Ci sono un paio di iniziative che lì
De Micheli sbilanciata molto rapidamente prima ancora della caduta del muro una la cosiddetta quadrangolare che poi sarebbe divenuta Pinto Pentagono alé
O che ci fosse niente di particolarmente nuovo era un a mio giudizio è effettivamente una
Direzione tradizionale della politica estera italiana e un'altra l'iniziativa dei reati Capra fin dei conti iniziative adriatica mi sembra fosse quella di maggiore interesse
De Michelis come devo dire anche molti all'interno e Ministero gli affari esteri erano convinti che la situazione aiutava fosse una situazione già
Abbastanza seria abbastanza pericolosa in questo periodo forse più dal punto di vista economico che non dal punto di vista della
Possibilità di questo Paese di dispiegarsi che non veniva ancora va considerata diciamo come una possibilità immediata
E in questo ambito l'idea di De Michelis era di mettere in piedi dei rapporti particolarmente stretti con la Jugoslavia
Soprattutto dal punto di vista economico inserendo poi la Jugoslavia nel contesto della Comunità europea in altri termini facendo sì che la posizione italiana venisse rafforzata e che si evitasse
Un problema jugoslavo utilizzando naturalmente
I fondi che potevano provenire da da Bruxelles un'idea comunque che jugoslavi in una fase iniziale considerarono con grande con grande attenzione
Il
In realtà poi il Governo Andreotti dovette confrontarsi subito con un problema che nemmeno voglio dire il Governo Andreotti ma devo dire anche quasi tutti gli altri
Avevano previsto ovviamente quindi la caduta del muro nel novembre del mille novecentottantanove e il presentarsi immediato della possibilità della riunificazione la riunificazione tedesca
Devo dire che i documenti sono interessanti perché ci mostrano c'è un incontro bilaterale italo francese nell'ottobre due mila centottantanove e durante questo incontro non si parla assolutamente dalla Germania
Nessuno immaginava che nel giro di poche settimane il muro sarebbe crollato l'attenzione si concentra sulla Polonia e sull'Ungheria
Con l'atto appunto il muro nel novembre del mille centottantanove
Quale fu la reazione del del Governo italiano
Ma in questo caso devo dire c'è un po'un luogo comune che Andreotti come Margaret Thatcher come Mitterrand non fosse particolarmente favorevole alla riunificazione
Alla riunificazione tedesca c'era stato un episodio qualche anno prima abbastanza famoso la sua dichiarazione mi piace così tanto la Germania che se poi ce ne sono due sono anche più contento in realtà non aveva detto questo ha detto delle cose molto diverse ma la stampa glieli fecero dire
In realtà è probabile che Andreotti non fosse particolarmente entusiasta della riunificazione tedesca ma non perché fosse antitedesco Marche da perché
Era come tutti come molti legato alle certezze dei quaranta quarantacinque anni precedenti e quindi a un'Europa strutturata in un certo modo conosciuta
Mentre si apriva una prospettiva che era nuova diversa e chi poteva presentare alcuni rischi
In realtà se noi guardiamo la documentazione offerto dagli archivi notiamo che in realtà la posizione italiana poi non fu negativa nei confronti all'unificazione tedesca tutt'altro anzi
Devo dire che De Michelis e anche la diplomazia italiana
Comprese euro molto rapidamente che radio veramente di qualche settimana che la riunificazione e a inevitabile quindi che non c'erano assolutamente
Possibilità di bloccare o frenare la riunificazione la Germania
Quale fu la reazione allora il tentativo di politica che l'Italia cercò di porre in atto ma tutto sommato una politica a mio giudizio che rispondeva effettivamente a dei tradizionali interessi italiani dall'unificazione inevitabile
Accettiamo a due condizioni volevano queste due condizioni delle condizioni devo dire abbastanza naturali la prima il mantenimento in vita dell'Alleanza atlantica e quindi la presenza degli Stati Uniti in Europa
Secondo il vecchio principio di che cosa servisse l'Alleanza atlantica come tutti sappiamo dovrà Scianaro tutta
Onde americani ed Gemma stavo e ovviamente un rafforzamento del processo di costruzione di costruzione europea
In questo caso come sappiamo che ci furono anche delle ambizioni italiane di prendere parte facciamo negoziato sulla
Ora internazionale sulla riunificazione
E quello che è singolare poi ritornerò su questo aspetto nelle conclusioni
Quasi tutti conoscono il noto l'episodio
Della Conferenza di Ottawa quindi lo scontro tra le Micheli se geishe
De Michelis che pone la questione pare ma noi che ruolo abbiamo che la riunificazione tedesca e
La risposta di geishe arrivano Patto degli enti a voi non siete parte del gioco quindi non avete niente da dire non create ci non carte ci problema
Cosa che venne naturalmente ripetuta poi dalla stampa internazionale italiana chiedete all'immagine di un'Italia frustrata nelle sue tradizionali ambizione
In realtà documenti ci raccontano anche una stava un po'riversa
Oltretutto l'Italia appunto a questo punto fortemente sull'aspetto della costruzione europea
In modo particolare di una costruzione europea politica e sovranazionali che rappresentava comunque una tradizione delle scelte della politica estera italiana dall'altro lato se si guarda la carta di Andreotti si trova che poco dopo questo scontro tra invece era Andreotti
Segretario di Stato americano James Baker
Fece giungere ad Andreotti una lettera personale nella quale si diceva in maniera molto chiara sì è vero l'Italia naturalmente non può partecipare al processo quattro più due che con la seconda guerra mondiale quella vinta relazionerà mondiale concetto assolutamente nulla
Però dopo aggiungeva dice però vice in tutto questo
Il processo di unificazione rientra anche nel quadro dell'Alleanza atlantica e qualora l'Alleanza atlantica Baker scriveva
L'Italia ha un ruolo importante e noi americani siamo molto favorevoli acché l'Italia continua a giocare un ruolo importante l'Alleanza atlantica
E che ci dice qualche cosa naturalmente anche sul limite rapporti tra l'Italia e Stati Uniti dei su questa possibilità per l'Italia di continuare a giocare un
Un qualche ruolo in questo in questo contesto e ci spiega anche perché
Tutto sommato il Governo Andreotti punto particolarmente sulla questione dell'integrazione europea soprattutto nel seppur nel semestre nel secondo semestre mille centottanta che era
Tra l'altro una semestre di presidenza di presidenza italiana
In realtà devo dire che con il mio centottanta questa politica estera che la partita in fondo con
Grandi ambizioni e come alcuni elementi di partenza favorevoli
Comincio ad incontrare tutta una serie di difficoltà che avrebbero poi dopo invece diventati gli aspetti caratterizzanti della posizione internazionale dell'Italia fino al mille centonovantadue
Primo elemento la questione della costruzione europea
In questo ambito devo dire che l'Italia come ho detto in una prima fase metto da parte le questioni sollevate appunto da Piero Craveri sugli aspetti dell'integrazione economica dell'Unione economica e monetaria
L'Italia puntò sulla integrazione politica
Pensano probabilmente di ripetere ciò che era stato fatto al Consiglio europeo di Milano del mille novecentottantacinque era stato il grande successo di Craxi Andreotti nei confronti
Di Margaret Thatcher e dalla Gran Bretagna
In realtà
L'Italia viene a trovarsi una posizione abbastanza debole
Una posizione debole che nasceva anche da un devo dire non la si può definire in altro modo
Da una campagna di stampa fortemente ostile nei confronti dell'Italia avanzata da larghi settori della stampa la stampa inglese
Con accuse di inefficienza di pressappochismo di velleitarismo molto molto pesanti
O dal famoso articolo sulla politica estera italiana sembra un autobus guidato dei fratelli Marx che apparve sulle tono mista a un ulteriore articolo che iniziava
Wayne in Roma io finché o Madrid o cose di questo genere cui si diceva si gli italiani hanno smesso di Presidenza ma la Spagna si che un Paese serio abbia fatto bene dalla Comunità europea l'Italia assolutamente no
Tant'è vero che ci si può chiedere se in realtà questa campagna per quanto tutto sommato no la stampa inglese indipendente ma
Non rispondesse però in fondo anche un po'a un un'idea abbastanza precisa
Praga Bretagna questo periodo non era favorevole all'idea di una più stretta integrazione va più forte integrazione politica e quindi mettere in discussione alcune delle preconcetti italiani credo che rispondesse a questa a questa idea
L'altro aspetto devo dire su cui vorrei spendere qualche parola
Che particolarmente importante anche in questo caso perché penso proprio vorrei riprenderlo nelle conclusioni
E la questione della apertura della la guerra del Golfo
La guerra del Golfo rappresentò per il Governo italiano un momento di difficoltà veramente forte
I documenti ce lo dicono con
Con grande chiarezza
Arrivano i tagli hanno deciso naturalmente di allinearsi alle posizioni statunitense di prendere parte alla
Alle operazioni nel confronti nei confronti dell'Iraq di Saddam Hussein però la documentazione ci mostra la presenza di una serie di gravissimi problemi di gravissime lo Stato
Quali ma primo naturalmente il fatto che negli anni precedenti d'Italia insieme ad altri Paesi occidentali avesse messo in piedi con l'Iraq una serie di rapporti economici particolarmente stretti e devo dire i documenti questo lo mostra immagini molto molto precisa
Con dei forti interessi economici italiani in Iraq
Che venivano messi in discussione avviamento dalla guerra
Secondo aspetto una questione devo dire forse persino più importante come la guerra la guerra la prospettiva della guerra venne vissuta da larghi settori dell'opinione pubblica italiana
Una forte opposizione un forte movimento pacifista la possibilità per un PC che era
Che aveva dei problemi che era in crisi che fa diventare nel gioco politico attraverso l'utilizzazione dello strumento della opposizione nei confronti nei confronti della guerra
La polemica la posizione del PC sarebbe stato l'aspetto minore quello che emerge invece dai documenti in maniera molto precisa è la crescente divaricazione tra le posizioni di un governo guidato
Da un leader democristiano e le posizioni del mondo cattolico mondo cattolico che traeva ispirazione da alcune prese di posizione assunte da Giovanni Paolo secondo
Devo dire che questo mi fa venire mi riallaccio ad alcune delle considerazioni che erano state fatte stamattina da
Da Giovagnoli sia veramente la sensazione di una di un allontanamento da parte diciamo dei leader della Democrazia Cristiana rispetto al
A parte sconsistente del mondo cattolico
E
Allo stesso è lo stesso Vaticano
Con delle grosse difficoltà che nascono per il Governo Andreotti non dimentichiamoci le posizioni di esponenti cattolici Formigoni che va a Baghdad e che cerca di mettere in piedi un negoziato con Saddam Hussein questo dato per fare
Un esempio
Ed inoltre devo dire incertezze persino la diplomazia
Diplomatici italiani che consigliava Andreotti di non farsi coinvolgendo la politica americana
Perché la politica americana una politica di espansione economiche militare Medioriente che non è nell'interesse dell'Italia troviamo anche questo all'interno della della documentazione
E
L'incertezza del Governo Andreotti poi si riflette in alcuni episodi
Tanto per fare un esempio siamo nell'autunno e quindi l'Italia già mobilitato sul piano militare
C'è una nota di Andreotti inviata un alto di unitario o Vaticano con allegato un brevissimo testo o per una richiesta sostanzialmente di una soluzione di pace
E la nota di accompagnamento dice con molta chiarezza Andreotti suggerisce che questo arrivi al Papa e che il Papa lo dica
Cosa abbastanza contraddittorio pensando che nel frattempo l'Italia ha mobilitato le truppe e India tutto quelle cose che vanno in mobilità ed inviate in
In Medioriente
Non solo ma se noi guardiamo anche più avanti anche quando scoppiano quando scoppia il conflitto durante le operazioni militari
Ed è un italiano ad esempio è molto sensibile all'iniziativa di Gorbaciov sola nella fase diciamo di intervallo tra la guerra aerea e poi la vera e propria invasione invasione terrestre
Naturalmente come l'italiano uscisse da tutto questo potete benissimo immaginare una converrà con ferma della solita inaffidabilità Penati inaffidabilità
Della politica estera italiana quando si trattava anche soprattutto di questioni di carattere militare
Un atto devo dire che il Governo denotino fu fortunato perché ho quasi contemporaneamente poi esplose la crisi nell'ex Jugoslavia
E anche in questo caso devo dire la politica di De Michelis che non è una politica poi stabilmente errata vista col senno di poi perché mirava a cercare di salvare quanto meno una Confederazione di urla attenendo una guerra civile
Si scontrò non solo con le posizioni fatica non solo con le posizioni e la Germania ma questo è un elemento molto importante
Cont settori campi con tutti quasi tutti i media
E in quasi tutti l'opinione pubblica che invece sosteneva fortemente la indipendenza dalla Slovenia la Croazia in questo caso noi troviamo che un tema di politica estera ci mostra lo scollamento tra le forze di governo e immediato
E settori importanti dell'opinione pubblica
Per De Michelis credo che fosse veramente un fallimento perché una parte di questa opinione pubblica era proprio quella del nord est
Che invece ha favorevole all'indipendenza la Slovenia per altre per ragioni
Cui adesso non abbiamo tempo di di soffermarci
E quasi contemporaneamente la questione della Jugoslavia fece esplodere un'altra questione
Il problema della situazioni in Albania
Anche questo caso devo dire non ci troviamo di fronte a questione che di politica estera ma lo stesso tempo anche di politiche interni
Nella ove gli italiani credo che si fecero prendere un po'di sorpresa da quello che avvenne in Albania
Nel marzo secolo febbraio marzo cioè il primo arrivo
Di profughi dall'Albania in Puglia
La reazione italiana è quella di considerare questi profughi come richiedenti asilo politico ed accettare
L'opinione pubblica la stampa in questo caso anche quando significativo ad una reazione positiva atteggiamento nei confronti proprio albanesi del primo esodo e positivissima
L'Italia cerca a questo punto di sostenere le autorità albanesi di favorire diciamo un processo di democratizzazione ma nell'agosto la crisi diventa nuovamente acuta e abbiamo una nuova fase dieci sotto
Sappiamo benissimo come siano andate le cose
La nave Vlora l'arrivo a Bari concentramento all'interno dello stadio di scontri con la polizia con le forze dell'ordine
Potete ben immaginare la conseguenza sull'immagine nazionale ma anche internazionale dell'Italia
In realtà i documenti ci dicono una cosa abbastanza stare abbastanza diverso certamente il Governo si lascio prendere di sorpresa ma
La decisione di rimpatriare i venti mila circa albanesi arrivati non fu solo una decisione presa dal Governo Andreotti perché sia cambiato idea ma anche una richiesta esplicita lo stesso Governo albanese
Il quale dichiarò alle autorità italiane che se non si fosse fatto così il Governo albanese avrebbe perso qualsiasi credibilità e qualsiasi legittimità e quindi l'unico modo
Per mantenere questa legittimità era quella di rimandare immediatamente in Albania coloro che non ridati con la nave Vlora
Non italiano teneva inoltre che all'interno del gruppo dei profughi albanesi della seconda ondata ci fossero degli elementi provocatori il cui compito fosse proprio quello di creare disordini
Per mettere ulteriormente in difficoltà non solo le autorità italiane ma anche le autorità albanesi che gestivano il processo di democratizzazione
Difficile dire se questo sia vero o meno devo dire questo resta una questione aperta
Ciò non toglie però quindi che la posizione del Governo Andreotti fu una posizione probabilmente più coerente e più razionale
Ma i cui risultati l'impatto sull'opinione pubblica sui media fu profondamente negativo non solo al di fuori dell'Italia ma anche all'interno l'Italia con un modo scollamento nei rapporti con l'autorità locali
Le quali passano nel tempo ad accusare il Governo di aver abbandonato le autorità locali e deve lasciate sole ad affrontare l'emergenza della del nuovo flusso di emigrazione
Non vorrei proseguire oltre ci sono degli altri aspetti che io vorrei ricordare
La questione è la politica estera tra minori centottantanove mila centonovantadue significo anche il manifestarsi di
Una cui il sì di problemi di carattere istituzionale
Sapevo benissimo che le ragioni sono altre naturalmente del rapporto conflittuale tra il Presidente La Repubblica e Andreotti ciò non toglie però che la documentazione relativa e ci dice che la politica estera aggiunto la sua parte
Nel caso che la guerra del Golfo ci sono tutta una serie di richieste al presidente la Repubblica
Perché il Governo definisse i poteri del Presidente La Repubblica in caso di guerra si comprende come
Tra Andreotti e Cossiga le opinioni non fossero poi
Sempre coerenti
Fino al punto d avanzare
Ci sono i documenti delle cose abbastanza divertenti sono abilissimo quattro
Opinioni di quattro importanti costituzionalisti che danno la loro opinione perché il Governo le aveva chiesto su quali fossero poi l'interpretazione che si dovrà dare alla Costituzione per le competenze della
Del Presidente della Repubblica
C'è una visita di Cossiga in Albania nell'agosto ho avuto la sensazione che Cossiga l'avesse fatta senza avvertire il Governo italiano ma insomma questo
Devo dire non ne sono non ne sono cento
Metto da parte la questione relativa
Alla partecipazione al negoziato sull'Unione economica monetaria perché l'ha già affrontato Piero
Craveri questa mattina
Chi ha voglia poi se ci saranno degli atti io affronto questo tema nella nella mia relazione scritta
Vorrei solo ricordare una cosa se Carli e mi
Ciampi non dimettiamo Ciampi ha svolto un ruolo importante in questo negoziato
Se Carli Ciampi certamente erano convinti dell'importanza del negoziato economico quindi l'Unione economica e monetaria la questione dell'Euro e soprattutto puntarono sulla realizzazione di un vincolo esterno devo dire che la citazione fatta da Piero Craveri oggi molto chiare in proposito
La mia sensazione che anche qualcuno all'interno dalla della classe politica avesse capito l'importanza la posta in gioco in questo caso c'è una dichiarazione Andreotti
Alla leadership democristiana ancora nel mille novecentottanta quindi prima ancora voglio dire dalla definizione del Trattato di Maastricht input Novazzi sul mio centonovanta
E in cui a Andreotti dice con chiarezza se il trattato venisse attuato oggi
In realtà l'Italia sarebbe il paese che fa fatica
L'intero progetto di unione economica monetaria quindi la comprensione c'era assolutamente la necessità del vincolo esterno
Gioco quindi alle conclusioni spero appunto di aver tolto troppo troppo tempo alcune conclusioni diciamo rispetto alle
Cose che ho appena detto
Politica estera in questo caso devo dire non credo che la prima volta ma in misura particolarmente forte in questi due o tre anni finì con intrecciarsi con la politica interna e mise in luce a mio giudizio oltre ad aggravare
Alcuni aspetti della crisi del sistema politico che sarebbero Paese stati poi
Successivamente
In primo luogo devo dire questo scollamento fortissimo tra i media e l'opinione pubblica e l'attività di Governo
I media sono quasi sempre critici nei confronti delle scelte fatte dal Governo Andreotti anche in teoria parte dei media che ho potuto essere favorevoli al Governo
Su una scelta su una serie di scelte di politica internazionale se cavalcato l'onda dei sentimenti immediati devo dire che il caso dell'indipendenza e la Slovenia la Croazia
è evidente a questo proposito quindi le intenzioni del Governo andava nella direzione
Detenzione in mente l'opinione pubblica andavano in un'altra direzione e temi di politica estera per la prima volta ho diciamo non per la prima volta
Ma in maniera abbastanza forte risultavano importanti
Un altro elemento è le differenze all'interno del pentapartito
Le difficoltà di carattere istituzionale e devo dire un'altra questione importante veramente questa divaricazione crescente tra il mondo cattolico il Vaticano e la democrazia Lucrezia cristiana
Dicono
Due parlano due lingue diverse e tendono a non avere più un rapporto così forte
Se mi permettete vorrei solo però fare due altre considerazioni e poi chiudo veramente
Nel senso che se io ho analizzato diciamo soprattutto gli eventi ho cercato di tranne qualche conclusione io ritengo che invece dalla crisi della
Diciamo che la Prima Repubblica probabilmente si dovrebbe cercare di
Pensare attraverso un'analisi
Passatemi il termine abusato comparativa
Perché perché ritengo che ci sia un problema che a volte fosse talmente ovvio che non ce ne rendiamo conto
L'Italia
è l'unico Paese dell'Europa occidentale che con la fine della guerra fredda vede saltare completamente il proprio sistema politico e vende un ricambio completo
Potremmo fare una battuta dicendo che ciò che accade in Italia e ciò che accade nei Paesi dell'Europa centrorientale
è così infatti non era battute così
E
Tant'è vero che potremmo quasi aggiungere che come in molti Paesi dell'Europa centrorientale l'Italia e l'unico Paese dove un
Esponente ex comunista o postcomunista diventa poi anche il Presidente del Consiglio
La da questa si fosse è un po'l'osservazione così un po'sciocca ciotole però che credo che ci debba porre degli interrogativi perché avviene tutto questo che che significato ha
L'Italia un Paese apparentemente del sistema occidentale ma forse non lo era o era qualche cosa di diverso
Va bene se fosse come per la Germania che però era divisa in due Stati contrapposti
La fine della guerra fredda e il crollo del muro rappresenta anche per l'Italia il crollo di un muro
Un muro non fisico ma un muro culturale psicologico e politico che divideva al Paese
Allora forse dovremmo cominciare interrogarci su queste similitudini su queste possibilità di comparazione
Per capire un elemento che rappresenta a mio giudizio
Io non sono molto favorevole all'idea della eccezionalità italiana ma direi che in questo caso certamente una qualche unicità italiana cioè almeno se la rapportiamo rispetto al resto dell'Europa occidentale e vi ringrazio per la terza
Sto molto stato perfettamente nei tempi come ho detto dopo l'intervento perché perché arrivato dopo il manuale Bernardi parlerà domani quindi dopo l'intervento di Andrea Spiriti a cui do subito la parola
Su una sorgente comune l'unità socialista nelle carte di Craxi
Aprirò il dibattito e per fare una breve pausa dibatte completamente due relazioni e anche quelle della mattina quindi io prego chi volesse già intervenire
Di farmi un segno così o me lo appunto e subito la
Dopo la relazione di Andrea aspiri do la parola al Primo che me l'ha chiesto
Quindi
Prego
Grazie Presidente
Ripercorrere le vicende che hanno inciso profondamente sul tessuto delle relazioni dei rapporti tra socialisti e comunisti
Dopo la conclusione nel mille novecentottantasette dei Governi di coalizione guidati
Da Bettino Craxi non è impresa facile un esame obiettivo storicamente attento quale può essere condotto a vent'anni di distanza risente di passioni etico politiche
Tuttora vive ciò rende dunque difficili parole riflessi ve e serene su ciò che accade in quel periodo e sulle occasioni mancate più che perdute occasioni mancate della sinistra nel nostro Paese
Nonostante il fatto che comunque diversi protagonisti dell'epoca diversi protagonisti anche di primo piano abbiano ripercorso criticamente la propria storia politica taluni anche con dei libri preziosi che si sono rivelati contributi
Di documentazione di giudizio né intervento dunque non ha la pretesa di essere esaustivo né tanto meno quella di attribuire patenti di responsabilità
è un primo contributo che si basa su uno scavo archivistico parziale perché
Prende in considerazioni in considerazione le posizioni di una parte sola quella socialista
Io vorrei partire subito da un dato elettorale dal dato cioè delle elezioni politiche del quattordici giugno mille novecentottantasette che vedono i socialisti raggiungere il picco del quattordici virgola tre per cento dei consensi
A ben vedere la crescita socialista
Io
E praticamente raggiunge il dato storico Craxi nell'ottantasette riporta il PSI al massimo storico dal mille novecentocinquantotto e un risultato incoraggiante
Anche se il calo comunista sceso coi comunisti scesi nel frattempo al ventisei virgola sei per cento non sposta gli equilibri a sinistra che chiaramente sono ancora restano largo vantaggio di Botteghe Oscure
Il responso delle urne però alimenta in Craxi l'idea che si stessero creando le condizioni per il tanto invocato riequilibrio tra le forze della sinistra una speranza che poi riceve nuova linfa a distanza di un anno
Maggio giugno mille novecentottantotto nelle elezioni amministrative regionali
Che vedono un successo socialista per fare un solo esempio in Veneto il PSI tocca quota diciassette virgola sette per cento quasi un raddoppio rispetto alle precedenti consultazioni
Tanto più importante in quanto consentono storico sorpasso sul pc
Il riequilibrio sinistra sembra dunque a portata di mano
Se anche l'organo ufficiale del partito comunista L'Unità
Riconosce che la simmetria tra l'arretramento comunista e la crescita socialista è fin troppo evidente
Quello del riequilibrio delle forse sinistra e un punto nodale e l'obiettivo perseguito da Craxi fin dalla sua ascesa alla segreteria un obiettivo al quale egli fa costante riferimento nelle sue
Riflessioni richiamando alla mente la strategia seguita da metterà in Italia però dice Craxi i rapporti di forza erano più favorevoli e i comunisti ma è evidente
Che la guida di una simile alleanza che lungo la strada avrebbe anche potuto trasformarsi in qualcosa di più organico non poteva che essere socialista di qui l'accusa che mi rivolgevo né comunisti di volerli egemonizzare ed annettere
Due domande a questo punto si impongono è vero che a partire dal mille novecentottantanove non viene facoltà fino in fondo la portata di trasformazioni epocali
Non viene colta fino in fondo cioè questa svolta planetaria per una ricomposizione immediata in senso europeo riformista della sinistra italiana cosa che probabilmente avrebbe cambiato anche il corso futuro degli eventi
E poi soprattutto
La parola d'ordine di unità socialista che Craxi lancia nel mille novecentonovanta è solo un vuoto slogan propagandistico
Purtroppo scrive il leader socialista in un appunto del novembre mille novecentonovantasette la storia della sinistra italiana e non solo è una storia di continue divisioni
Nessuno è mai riuscito a mettervi riparo e a costruirvi dei saldi argini la mia stessa idea dell'unità socialista si rivelò quasi subito un'astrazione è una pretesa del tutto illusoria
Non ci riuscite arresto neppure Garibaldi che dopo l'Unità d'Italia fondo radica della democrazia per riunire le tante fazioni della Sinistra di allora senza peraltro raggiungere lo scopo
Queste sono solo alcune delle tante parole che Bettino Craxi dedicata al tema dei rapporti lo tra socialisti e comunisti
Sono appunti custoditi negli archivi del leader socialista conservati proprio qui a Roma presso la sede della Fondazione Craxi sono riflessioni quasi sempre a mare su questo tema riflessioni per lo più elaborate a partire dal mille novecentonovantasei quando Craxi
E già in Tunisia
E la documentazione fatta di note sparse di appunti
Pieni di correzioni di cancellature e talmente corposa da far sorgere veramente il dubbio che egli puntasse realtà a scrivere qualcosa di più articolato e completo sul fallimento del processo
Di ricomposizione unitaria della sinistra italiana
Quell'idea dell'unità socialista spiega Trucks sì era un volo pindarico sovente sul mio modo di valutare le cose hanno pesato in modo eccessivo le vicende della storia i suoi problemi e le sue venature ideologiche
I comunisti non pensavano l'unità socialista pensavano ad accordarsi con la Democrazia Cristiana con gran parte di essa
I socialisti andavano messi in un canto poi invece furono tolti di mezzo con campagne di aggressione di cui ancora non si è fatta tutta la storia che per tanti aspetti impressionante
Ora sulla base di questa documentazione archivistica un punto risulta immediatamente
Craxi rivendica con forza la correttezza del proprio operato alla fine degli anni Ottanta dice io cominciai a tessere una tela sinistra ma la tela alla fine fu stracciata vi furono anche responsabilità socialiste ma non mia
Quanto di Kindu sei nuovi dirigenti ex comunisti a degli errori di valutazione Craxi dunque identifica nell'unità socialista un progetto di avvenire per la sinistra italiana le sue diverse tendenze e tradizioni
E forte appare forte nelle riflessioni del leader socialista la volontà di ricostruire alcuni passaggi storici per mettere le cose così si esprime al loro giusto posto
Ora se si scorre la stampa italiana nell'arco temporale che va dal novembre del mille novecentottantanove
Fino al settembre mille novecentonovantadue si si rileggono
I tanti interventi pubblici di Craxi nello stesso periodo e facile constatare con quale continui tua e frequenza egli intervenne sul tema di rapporti tra pc e PSI con una vera e propria ossessione unitaria
Ovviamente una rievocazione di quei trentaquattro mesi si intreccia inevitabilmente con il processo di gestazione con la nascita e con i primi passi che muove il Partito Democratico della Sinistra
Craxi nonies non esita ad esprimere all'inizio un moto di delusione di fronte al nuovo corso comunista iniziato con l'avvento di una nuova segreteria quella di Occhetto che nel giugno dell'ottantotto sostituisce Natta al vertice di Botteghe Oscure
E di un nuovo gruppo dirigente
Vi abbiamo ravvisato in primo luogo dice il segretario socialista parlando dalla tribuna del congresso di Milano al congresso dell'Ansaldo del maggio ottantanove vi abbiamo ravvisato in primo luogo
Troppi elementi di continuità con il passato una continuità che fa sì che il Partito Comunista Italiano almeno per quanto riguarda la revisione storica
Risulti financo il ritardo se posso del rapporto i processi di riforma di revisione e severi Bilanci della storia che si stanno facendo in più di un partito in più di uno Stato regime comunista
Il riferimento naturalmente ai lavori appena conclusi si del diciottesimo congresso zero di Botteghe Oscure da cui emerge
La proposta di aprire un processo di rinnovamento intorno allo slogan costruire un nuovo PCC
Ma più che le parole socialiste sono chiaramente i fatti che sconvolgono l'Europa dell'est
Allora ad esercitare una pressione maggiore su Botteghe Oscure Craxi segue con rispetto il travaglio interno comunista la fase cruciale
Della transizione dal pc ad una nuova formazione politica ma ancora una volta torna guardare questo travaglio interno Botteghe Oscure come ad una premessa per una futura ricomposizione della sinistra italiana
Fuori da una prospettiva di unità socialista o in contrasto con essa dice il processo di cambiamento in corso nel PC rischia di produrre solo effetti negativi se non addirittura ulteriori divisioni
Occorre sottolineare a questo punto che in questo frangente che si verifica all'interno del Partito Socialista una prima frattura tra i cosiddetti ministeriali i siti favorevoli al pentapartito ed i cosiddetti movimenti ISPI
Fautori invece di una passerella di una pace negoziata con il pc i primi rappresentati soprattutto da De Michelis rilanciano la necessità di un patto forte con la democrazia cristiana
Per assicurare di nuovo la governabilità i secondi capeggiati da Martelli cominciano al contrario a lamentare una sorta di mobilità craxiana
Lanciando al contempo un tutto flebile tutto sommato flebile grido di allarme una politica socialista ridotta alla sola collaborazione con questa o qualunque altra dici rischia l'artista si sia grazie dal canto suo si limita a parlare di stabilità necessaria per non creare situazioni di vuoto che possono creare danni
Ora proprio questo questo cedere alla tentazione della stabilità che il patto con Andreotti e Forlani gli assicura è stato visto da gran parte degli studiosi in sede di riflessione storica come un evidente tendenza ripiegamento
Come una delle ragioni del suo declino
In realtà però la prospettiva strategica di guidare uno schieramento alternativo al partito cattolico resta sempre all'orizzonte
Ma non ancora venuto meno il fattore K col perdurare dell'anomalia comunista nessuna generica alternativa di sinistra era praticabile
Gli storici Colarizi e Gervasoni ad esempio hanno fotografato bene questo passaggio cruciale dipingere un Craxi immobile o quanto meno dall'andatura troppo lenta rispetto
Alla rapidità degli straordinari eventi internazionali in atto è un dato di fatto
Ritenere tuttavia che non persegua più la strategia dell'alternativa perché troppo ossessionato dal sogno di ritornare a Palazzo Chigi sembra meno convincente
Ora se per tutto il mille novecentottantanove si alternano delle fasi di apertura delle fasi di chiusura
Si alternano avvicinamenti e tensioni con la primavera del mille novecentonovanta si assiste invece ad una sorta di disgelo tra Craxi ed Occhetto
Alla vigilia del diciannovesimo congresso del PC un congresso straordinario che si celebra Bologna il sette marzo del novanta e che avrebbe poi ratificato la decisione
Della svolta annunciata da Occhetto alla Bolognina Craxi riunisce la direzione del suo partito
Qui vi ripropone l'istanza dell'unità socialista un'unità socialista considerata un punto di forza per lottare contro le disuguaglianze gli squilibri sociali
Per allargare la protezione alle fasce più deboli della società per consolidare la democrazia riformando nelle istituzioni per fare avanzare la modernizzazione in ogni campo dello Stato dell'economia della scienza e della formazione
Al congresso comunista di Bologna Craxi guida la delegazione del Partito socialista ed è interessante a questo punto citare anche un altro appunto inedito conservato negli archivi relativo propria quella circostanza
Ricordo scrive Craxi che dopo la relazione del segretario Occhetto mentre ero seduto al mio banco di invitato scrissi FC consegnare tre lettere
La prima indirizzata lo stesso segretario del PC la seconda Tortorella che rappresentava la tendenza in gran Jana la terza Cossutta leader della tendenza che potremmo chiamare antirevisionista è divenuta poi Rifondazione Comunista
In queste lettere scritte a mano indicavo sinteticamente già allora rivolto
Egli aveva indirizzato e mi chiese con franchezza se io potevo immaginare che in un movimento di natura socialdemocratico laburista potesse esserci posto per una corrente comunista di minoranza
Ricordo che rispose affermativamente il mio proposito rivelatosi del tutto astratto era infatti quello di avviare un processo che mira a superare tutte le antiche divisioni del passato e non certo quello di crearne di nuove
Anche Occhetto me ne venne a parlare ricordo ancora che prima di venire eletto segretario che se di incontrarmi
Mi disse che nel PC veniva avanzata la sua candidatura come segretario e che da parte sua considerava indispensabile che io e noi insieme assumessimo l'impegno di porre fine ad un di conflittualità tra PSI e pc
E che quindi dovevamo ritrovarci impegnati entrambi a lavorare per una nuova prospettiva di unità
In seguito incontrai ancora una volta ebbi modo di dirgli
Killer devi sapere che quando io parlo di unità socialista non faccio della propaganda ma parlo sul serio io penso anche a preparare le condizioni per una federazione tra i nostri partiti Occhetto
Mi rispose in modo franco ed onesto dicendomi io sono d'accordo Conte ma per la verità ho il dovere di dirti che la maggioranza del mio partito pensa piuttosto ad una prospettiva di alleanza con la democrazia cristiana
Dalle carte Craxi emergono altri ricordi della Conferenza programmatica che si tiene a Rimini nel marzo del mille novecentonovanta l'esempio rimasta
Alla memoria quell'immagine di un Craxi che incontra nel camper due giovani
O dirigenti del
Della della del Partito comunista dalle D'Alema Veltroni e sempre su su questo incontro Craxi scrive parlai con loro principalmente di un argomento al quale dava allora grande importanza
Sapevo che i nuovi dirigenti del PC si accingevano a cambiare il nome di partito ebbene conversando con loro io insistetti perché adottassero la denominazione di Partito Socialista
La mia proposta è la mia insistenza crearono sorprese di imbarazzo almeno così mi parve di capire
E infatti le risposte furono evasive la verità era che probabilmente un salto troppo brusco qual era quello che gli suggerivo era considerato molto rischioso
Su un nuovo nome poi PDS Partito Democratico della Sinistra e sull'approdo finale del processo avviato
Da Occhetto c'era Craxi scrive sempre col senno di poi non siamo più comunisti come un tempo siamo qualcosa che però e ancora indefinibile siamo un prodotto nuovo al quale diamo un marchio di mercato semplice riconoscibile la cosa
La cosa il primo quasi anonimo gradino di una costruzione nuova che resta tutta da fare non si sa esattamente cosa sia
Il nome prescelto poi e invece mi ero estraneo alla tradizione comunista Partito Democratico della Sinistra e in fondo una classica siglata Democrazia popolare dove le Repubbliche erano democratiche i partiti democratici le associazioni democratiche
A quel tempo però siamo nel mille novecentonovanta la strategia craxiana dell'unità socialista sembra ricevere nuova linfa
Grazie alle posizioni di una parte del Partito comunista che si trasforma in aria riformista i contributi in special modo Di Chiaromonte di Macaluso
E di Napolitano venivano osservati da Craxi con interesse il loro documento di adesione motivata alla mozione presentata da Occhetto in vista
Del congresso di Rimini del febbraio novantuno fa dire a Craxi la situazione finalmente in movimento a me pare che ora esistano le condizioni per ricomporre finalmente la storica frattura sinistra
Il disgelo tra comunisti e socialisti però dura assai poco nell'ottobre del mille novecentonovanta Occhetto presenta il nome il simbolo della nuova formazione politica che di lì a pochi mesi avrebbe sostituito
Il al Partito Comunista e quasi in contemporanea la direzione del Partito Socialista decide l'adozione di un nuovo simbolo
Il garofano rosso inserito in una corona circolare recante in alto le parole unità socialista in basso la sigla PSI
Una mossa che imbarazza Lalla filo socialista di Botteghe Oscure ridando fiato a quella parte del Partito Comunista che il progetto di Craxi lo interpreta
Come una richiesta di resa di capitolazione in base alla quale il che si mira a rendere il partito postcomunista un satellite politico ad agire nelle vesti di un vincitore nei confronti del vento
E poi sul terreno della politica internazionale che si scava un'ulteriore fossato tra via del Corso Botteghe Oscure come
Anche ricordato il professor Bazzoli di fronte alla crisi aperta se a seguito dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq di Saddam Hussein
Diviene dominante nel gruppo dirigente del PC la tendenza ad opporsi a qualsiasi intervento militare italiano ed anzi un rilancio delle tesi del pacifismo assoluto
Quando il diciassette gennaio del mille novecentonovantuno il Parlamento approva la risoluzione per la partecipazione dell'Italia alla guerra con l'Iraq
Contro l'Iraq con il voto contrario del Partito comunista
Questo fossato questa frattura sinistra sembra non più ri componibile nonostante abbiano indossato un partito un vestito nuovo i Comuni Ischia agli occhi dei socialisti restano sempre gli stessi l'intervento militare a difesa del Kuwait vieta loro visto come l'ennesimo atto di una pretesa imperiale
Continuano ad essere antiamericani e prigionieri delle ideologia
Una nuova differenziazione poi tra via del Corso Botteghe Oscure si verifica sulla natura delle proposte in materia di riforme istituzionali
La decomposizione del rapporto di fiducia tra gli italiani esisteva dei partiti poneva l'urgenza di un cambiamento istituzionale e politico il PSI e Craxi personalmente avevano posto come priorità assoluta anche
Nella discussione col Partito comunista la scelta di una riforma in senso presidenzialisti co dell'ordinamento della Repubblica una proposta che però suscita la reazione stizzita di tanti intellettuali comunisti
Che liquidato il presidenzialismo come un modello antidemocratico
Il PSI in questo frangente inoltre
Raccoglie ed amplifica le picconate che giungono dal Colle più alto della Repubblica e ciò diviene in quel periodo finale della legislatura ottantasette novantadue un materia di ulteriore polemica e divisione nella sinistra
Lo diventò tra l'altro la tendenza del Partito Socialista anche dinanzi alle tensioni tra la magistratura il Capo dello Stato ad atteggiarsi da partito del Presidente di fronte alla determinazione comunista di promuovere un procedimento d'accusa contro Cossiga
Il partito di Occhetto poi dimostra un interesse crescente nei confronti di Mario Segni impegnato a raccogliere le firme per un referendum abrogativo delle legge elettorale a via del Corso non nascondono la stizza e la ostilità nei confronti dei referendum
Giudicati antidemocratici perché utilizzano il voto dei cittadini per manipolare il sistema
E nella primavera del mille novecentonovantuno e proprio la divaricazione tra socialisti e comunisti rispetto al quesito referendario sulla preferenza unica apporre un altro pesante macigno sulla strada di una possibile intesa tra Craxi Occhetto
Come è noto la scelta di Craxi di schierarsi apertamente contro un quesito presentato dai referendari come la possibilità per i cittadini
Di dare un sano calcio nel sedere alla partitocrazia segna l'intera partita politica della sua vita
Ad agitare le acque in casa socialista c'è un dissenso che e quasi esplicito il dissenso di una piccola minoranza
Nei confronti della linea del Segretario e soprattutto Martelli nel corso del Congresso di Bari del giugno del mille novecentonovantuno che contesta la linea del Segretario
Martelli movimenti visti chiedono in pratica il rilancio del dialogo con Occhetto una linea che però non persuade i ministeriali visti i quali continuano a reputare saldo il sistema dei partiti malgrado tanti segnali negativi
Un malessere che il segretario socialista cerca
Invano di riassorbire anche ammorbidendo le posizioni in materia di riforme istituzionali
Il presidenzialismo rimane ovviamente l'obiettivo principale irrinunciabile ma si manifesta la possibilità la disponibilità a discutere su un nuovo modello di legge elettorale pur mantenendo ferma la pregiudiziale anti maggioritario
Un sistema secondo Craxi che gioverebbe solo ad una certa alleanza
Non pochi esponenti del PSI poi in questo frangente rimproverano al loro leader un errore fatale
Quello di non aver sciolto nel mille novecentonovantuno l'alleanza con la DC
E di non aver provocato in tal modo la fine anticipata della legislatura su questo presunto errore fatale sono sempre le carte dell'archivio a restituirci le considerazioni di Craxi
Mi si rimprovera di non aver provocato nel mille novecentonovantuno la fine del Governo Andreotti e nuove elezioni anticipate
Se lo avessi fatto da solo come ero gli avrei avuti tutti addosso sarei stato il bersaglio privilegiato con corredo di stivali e camicia nera di tutta la campagna elettorale
Una campagna elettorale che è quella che porta il Paese alle elezioni del cinque aprile del novantadue
Giocata praticamente su un clima di aperta ostilità tra i due maggiori partiti della sinistra italiana o noi o il caos e lo slogan che scelgono i socialisti per affrontare la competizione
Ebbene Craxi non riesce a portare il suo partito oltre la soglia del tredici virgola sei per cento risultato inferiore a quello del mille novecentottantasette soprattutto non tale da mettere in discussione il primato della DC che pure perde cinque punti percentuali
E per la prima volta nella storia scende sotto il trenta per cento ma soprattutto risultato che non consente al PSI di superare gli eredi del vecchio PC che alla loro prima prova come PDS raccolgono un deludente sedici per cento ma restano la maggiore forza politica
Della sinistra questo ha scritto Salvadori fu il vero siluro che colpì la strategia socialista l'effetto Mitterrand diano inversione craxiana viene clamorosamente mancato anche nelle condizioni della bancarotta del comunismo
Un punto essenziale poi nella ricostruzione dei rapporti a sinistra e la questione legata all'ingresso del PDS nell'Internazionale socialista su questa vicenda Craxi ritorna con frequenza nelle sue carte nei suoi scritti
E INPS in breve il senso delle sue memorie è questo non ci fu nessuna preclusione da parte mia posti solo una condizione e ciò perché la comune presenza nell'Internazionale socialista doveva rappresentare il punto di partenza per una prospettiva di unità tra i nostri partiti
Una nuova iniziativa unitaria sarebbe poi più stata tentata in extremis dall'ala riformista del PDS da numerose personalità
Di spicco del Partito Socialista col manifesto per una sinistra di Governo il cui intento era quello di prendere per un coinvolgimento del PDS nella maggioranza però
Alla fine le aperture suggerite dal risultato del cinque aprile si rivelano quanto mai tardive
E la speranza di una sinistra più unita che possa riguadagnare forza verrà presto travolta da vicende traumatiche di carattere giudiziario l'orizzonte di viene infatti sempre più cupo quando nel pieno delle trattative per la formazione di un nuovo esecutivo
Arrivano gli avvisi di garanzia nei confronti degli ex Sindaci socialisti di Milano Tognoli e Pillitteri
La posizione di Occhetto è sintetizzabile in queste parole la questione morale per noi è pregiudiziale rispetto alle formule noi non staremo nessuno schieramento politico e tanto meno in un'alleanza di governo che non riconosca queste pregiudiziali
Craxi risponde per le rime ed è rottura totale
Quando l'onorevole Occhetto avrà dimostrato al Parlamento e al Paese di essere stato dirigente e di guidare ora i resti di una formazione politica che non ha mai contato su finanziamenti illegali o addirittura di provenienza inconfessabile
Allora e solo allora potrà permettersi di dare lezioni ad un democratico del mio stampo
Accendono per mancanza di tempo è la questione morale quindi è l'ultimo grande macigno che si frappone
Che che che che praticamente impedisce questo questa intesa questo incontro tra i partiti della sinistra
Nel discorso sul finanziamento ai partiti che Craxi fece lo storico discorso del tre luglio novantadue il segretario del PDS Occhetto vede il tentativo di autoassoluzione di tutta la classe politica italiana il suo vice D'Alema gli fa eco giudicando inaccettabile l'ACAM nata di correità nella responsabilità dei partiti sulla questione morale in questo contesto il mono litis mo'del PSI non esiste più
Martelli esce allo scoperto per contestare Craxi insistendo sulla necessità di un cambiamento di strategia nella sola via possibile c'è quella di un accordo
Con la col PDS dalle parole si passa infatti infatti nel settembre del novantadue si tiene un comizio congiunto di Martelli di Occhetto e del Segretario socialdemocratico Vizzini
Il responso delle urne per oggi è la sul nascere questo germoglio unitario la lega infatti stravince col trentaquattro per cento dei voti il PSI dimezza i suoi consensi il PDS
Tiene a stento la sinistra italiana dunque in cerca di unità si misura con le due anime ormai in contrapposizione a via del Corso l'assemblea sono Ale socialista convocata a fine novembre ripropone lo scontro e ancora una volta vede la larga prevalenza di Craxi
Qui si chiude però
La storia perché di lì a pochi giorni il leader socialista verrà raggiunto da un primo avviso di garanzia e poche settimane più tardi toccherà anche Martelli essere iscritto sul registro degli indagati
Ora lo snodo della vicenda politica di Craxi secondo la maggior parte degli studiosi e nelle scelte compiute dopo la caduta del muro di Berlino
Anziché porsi come guida di un'alternativa a sinistra il ragionamento dominante sfidando un PC sul terre
Un PC in crisi sul terreno del riformismo egli decise di puntare sul patto di stabilità sull'alleanza con Andreotti e Forlani
E non colse la sua occasione storica non fu coerente con le sue premesse e con la linea che aveva tracciato
Il vero problema detto in altri termini consisterebbe nel fatto che Craxi smarriti il rapporto tra la linea della governabilità che il PSI non potevano garantire e la prospettiva dell'alternativa ora questa interpretazione però
Non convince fino in fondo e non fa i conti soprattutto quel patto che l'estenuante lentezza del Partito comunista
Che si liberava dall'Interpol lucro ideologico che ne tardava le potenzialità di governo rese più difficile ad aprirsi di una fase nuova certo alle ambiguità e le lentezze dei due partiti furono speculari
E concorso ero ad alimentare un'endemica conflittualità tanto al vertice quanto alla base e soprattutto a perpetuare il dramma di una sinistra divisa incapace di battersi per conquistare l'egemonia e la guida del Paese
Ma che Craxi lanciasse l'unità socialista come un guanto di sfida
è difficile da credere se anche così fosse e concludo con le parole di Salvadori
L'anti socialismo fu la tara mentale che impedì ad Achille Occhetto dal gruppo dirigente post comunista di scoprire le carte di Craxi per vedere se l'unità socialista era davvero il bluff di un giocatore d'azzardo grazie
Come ha detto sono nel quarto un quarto facciamo mezz'ora di dibattito anche questa mattina e poi riprendiamo alle cinque facciamo un quarto d'ora vi spacco per un caffè
Un breve dibattito c'è anche non c'è Agostino Giovagnoli ma insomma qualcosa posso rispondere io per lui non lo so se c'è qualcuno naturalmente vorrei dire qualcosa sulle relazioni di oggi pomeriggio di stamattina
Io
Facendo il Presidente non posso farlo avrei da dire ma se non c'è nessuno naturalmente
No ma adesso
Non facciamo finta di
Ma se c'è qualcun altro più fine
Come si dice
Per il Paese no
C'è qualcuno che vuole intervenire sulle relazioni di oggi
No
Piero tu volevi dire qualcosa non sta venendo qui minaccioso
E se è così io mi limito io a fare due domande
E
Kakà costino non c'è perché ha detto delle cose molto interessanti anche lui devo dire
Ma
Quindi visto e non ce la faccio solo un commento le ha detto
Questa cosa interessante che la DC dal settantacinque non vede più
Quello che c'è io adesso sto riassumendo ma detto sostanzialmente questo e dopo il settantacinque non è più in grado e che nel novanta durante la crisi la DC nove non solo la dicitura generalizzata
Non vede perché non vuole vedere non si rende conto e questo mi richiama anche un po'quello che ha detto
Manzoli perché l'impressione è che
E questo una mia impressione ma tenuto conto non solo conoscete le Marche
Fino all'ottantanove non si vuole vedere perché era andata troppo bene
Da un certo punto di vista anche un po'Andreotti e dopo il novantuno non si vuole più vedere perché sta andando troppo male che è un po'la situazione di oggi quindi
Mi sembra che questi siano i due poli purtroppo Concita Agostino ma
Rimane questa come dire difficoltà di presa d'atto della realtà e quindi la la la domanda domande soccombente appieno perché io penso lo abbia perfettamente ragione lo dico come uno sia pure minore dei curdi coorganizzazione questa cosa
La questione debito pubblico è fondamentale per davvero perché fra l'altro su la prende dentro
Predisposta tutta la cronologia
Perché se è vero ed è vero che il debito pubblico comincia nel settantadue
Sei con curve eccetera eccetera nove magari io ce l'ho a casa maison fatte fare
Quindi è vero tra l'altro la Casa delle della dell'evasione fiscale detta capaci invece non è tanto vera nel senso che fino all'ottanta fino all'ottanta ottantuno
Non viene aumentata la pressione fiscale a fronte di un aumento delle specie ma la pressione fiscale resta fissa non è che Carli diciamo così sul letto non vi era un'entrata dopo l'ottantadue viene aumentata molto velocemente fino poi esplode negli anni Novanta
Ma in realtà ormai
Debito pubblico sarà fatto bastano gli interessi perché per otto dieci anni invece non si era un'entrata senza
Ma la cosa va mentale che mi sembra che se questo è vero allora
Uno potrebbe dire che la crisi italiana non comincia nel novantadue
La stagnazione come come si dice sempre dice anche Ciocca però potrebbe dire che realtà cominciano degli anni Settanta e che gli anni ottanta la crisi è mascherata dalla domanda aggiunta creato del debito pubblico sia
Questo è un po'la sensazione che uno ha cioè senza l'aumento del debito pubblico l'economia italiani hanno tanta al di là del fatto che è vero che aveva elementi di vitalità ma senza la domanda aggiuntiva di un debito pubblico che passa dal trenta
Al cento per cento al cento per cento del prodotto interno lordo
Sarebbe andata così per i redditi sarebbero continuati redditi reali continuano a crescere ma spese dei redditi futuri però
Non so come dire quindi è probabile che
Se ne mettiamo dentro il debito pubblico tutta la nostra idea della cronologia la crisi italiana
Cambia abbastanza ecco questo è un commento che
Mi sentivo di fare che secondo me
è abbastanza convincente e cioè che noi per dieci anni abbiamo nascosto non solo la realtà ma abbiamo nascosto la crisi
Finanziando diciamo a debito le la creazione del del welfare per poi quella all'origine
Del debito pubblico la creazione di un welfare a fronte del fatto non sono in trattazione fiscale
Questa
Non l'abbiamo sentito proprio normali e la cosa che dal novanta fino al due mila tra l'altro anzi fino al due mila sei
Lastre e stagnazione dal due mila sette che c'è addirittura declino in termini assoluto no
Sì sì no ma che la vitalità ci sia però allora e questo porta rispetto a quella domanda qui
Agevolazioni ma se è così uno potrebbe affinché
Paradossalmente dire Craxi vedeva la vitalità
Ma questa vitalità
Era una vitalità gonfiate in maniera artificiale Andreotti intere Berlinguer vedeva una crisi in termini vecchi quindi non era vero assolutamente pure vedeva però diciamo così la crisi c'era se uno pensa la demografia che dal settantatré in poi c'è il crollo delle nascite in Italia
L'impressione
Che che c'è la crisi comincia il settanta per le le le lenarcic le le nascite in Italia crollano dopo il settantatré e si stabilizzano dall'ottantadue
Che noi siamo quindi in una crisi che non è assolutamente pure Berlinguer
Però c'è
Prego consumer
Non sono uno storico economico e quindi
La mia sensazione però che questa valutazione
Consiglieri Paese cioè l'Italia come un tutt'uno
Cosa che non
C'è nei in realtà io credo che uno dei problemi sia che cresce invece
Il divario fra le parti del Paese questo è un po'il problema per cui se tu prendi questo prendi una certa parte del Paese è un po'al discorso che si faceva cioè la visione proveniente craxiana era la visione
Di uno che vive a Milano e che vedeva ciò che c'era attorno a Milano
Discorso all'ENEL la demografia crolla anche a Milanello ed è un accordo d'accordo cento però
Cerco però
Ecco questo
Era
Stesso problema
Passo bene qua
No io adesso
Giovagnoli non l'ho sentito molto
Però ho
Finché ci avuto Moro la Democrazia Cristiana e una strategia l'aveva
Che
è la tesi di giovani ah no perché voi quel settantacinque settantacinque
No nove vede
Eccetto che
Si spappolato gruppo doroteo che regge gli anni sessanta e che disastroso ma
No ma vengo alle alle cose che dicevi tu
Ma no
Dobbiamo non c'è solo il problema che verrà
Certo il deficit spending mi è sempre stata una leva per
Però la critica monetari vista a che ne sisma negli anni settanta e proprio sul fatto che l'effetto del deficit spending è molto minore di prima no loro c'è un'altra cosa da considerare fondamentale che il cambio la politica del cambio
Politica del cambio Comastri che finisce questo era il punto in questione e non può che essere finché noi abbiamo al cambio valutiamo ai pagamenti Bolten botta e teniamo conto che la vitalità c'è teniamo conto che gli anni
Graziani poi
Del
Mille novecento tanto quattro ottantacinque ottantasei ottantasette fino all'ottantanove
Che
In cui parte poi lentamente Sinis morsa
Il la crescita internazionale larga l'Italia segue segue tiene il ritmo stia nel passo non è mica ahimè anche negli ultimi quindici anni è partita un paio di volte sta concernono abbiamo tenuto il passo
E oggetto sono molte le cose da studiare che secondo me se un proprio quelle per studiare una
Perché è giusto quello che diceva Vacca cioè uno dei problemi di oggi
è non solo che effettiva avente per effetto del debito per il freddo del contenimento deciso eccedenze o abbiamo la situazione
Sui
Sulla base delle costituito operati tipicamente di depressiva
Però è vero che uno dei dati fondamentali e la caduta della produttività cioè no
Noi negli ultimi dieci anni abbiamo fatto più tre
I francesi hanno fatto più quindici perché hanno fatto più ventidue Chavez per non dire quegli altri che cosa fanno ratio
Allora in queste ore allora lì anche lì è da essa ma che cosa è successo nel frattempo
No tenete andiamo contro le difficoltà che noi abbiamo avuto
Nella modifica del mercato del mercato del lavoro ma qui si va bene gli altri hanno corso molto di più nella ristrutturazione di tutto che tutto ciò
Cioè voglio dire i freni accumulati delle
Qui è il problema sindacale che noi dovremmo riconsiderare lieve perché non avevamo portato da questo punto di vista i vincoli interni alla produzione ed all'interno delle strutture produttive
Da un punto che a noi sembrava ottimale io a parte proprio a quel commentatori deve
E però
Però ecco ci qua insomma e questo è un altro punto non è il solo elemento perché poi anche un problema di investimenti eccetera ma è un problema di come dire in che contesto gli investimenti eccetera grazie
Facciamo
Quarto d'ora
Allora negli anni cinquanta
Qua
Sto ciecamente del programma e quindi do la parola Sandro guerrieri il PCB Occhetto e le riforme istituzionali grazie a breve venticinque minuti come d'accordo
La questione della riforma del sistema politico fu uno dei temi centrali della elaborazione del PC durante la leadership leadership di Achille Occhetto
è stato posto all'ordine del giorno da Occhetto già nel novembre mille novecentottantasette alcuni mesi dopo la sua nomina a vice segretario del partito e fu rilanciata dopo la sua ascesa la Segreteria nel giugno mille novecento ottantotto
E tale questione si intrecciano strettamente con la svolta della Bolognina del novembre dell'ottantanove al processo di trasformazione del PC in un nuovo partito che si distaccarsi dalla tradizione comunista per confluire nelle strutture internazionali del socialismo
Il nuovo Partito sarebbe stato attore di una riforma che garantisse il passaggio a una forma di democrazia dell'alternanza con il superamento di ciò che Occhetto aveva definito già nel mille novecentottantasette
Come il meccanismo consociativo caratteristico della storia repubblicana
Per un partito come il PC che in precedenza aveva fatto della difesa della centralità del Parlamento e del sistema proporzionale la sua bandiera in ambito istituzionale si trattava di una svolta radicale
In questa comunicazione prenderò in esame alcuni momenti essenziali del dibattito all'interno del partito su questi temi basandomi a livello archivistico sui verbali del suo principale organismo dirigente vale a dire la direzione
Difese attuazione della Costituzione
Erano state le parole d'ordine del partito nel quadro della sua strategia di radicamento nella realtà nazionali italiane che nel corso del tempo aveva fatto sempre più da contraltare al legame di ferro con l'Unione Sovietica
Questa forma di patriottismo costituzionale si potrebbe dire costituiva una netta differenza rispetto all'esperienza dell'altro grande partito comunista dell'Europa occidentale il Partito comunista francese
Quest'ultimo aveva partecipato alla genesi nel mille novecentoquarantasei della costituzione della Quarta Repubblica ma si era contraddistinto per una strategia di scontro con la democrazia cristiana francese la inerte
Che aveva contribuito a indebolire il compromesso costituzionale raggiunto
E nel mille novecentocinquantotto il PCS aveva subito il passaggio alla quinta Repubblica Golia
Per il PC invece la Costituzione rappresentava un punto di riferimento fondamentale tanto sul piano dei valori quanto su quello degli ordinamenti
L'attuazione delle sue grandi norme di principio era demandata all'incontro tra le grandi forze popolari in protagoniste della stagione costituente
La cui forza in Parlamento in virtù del sistema proporzionale doveva corrispondere come una sorta di proiezione in scala all'effettivo consenso numerico nel Paese
Questa visione politico istituzionale trova la sua più compiuta espressione come è noto nella strategia del compromesso storico
Ma la chiusura della stagione della solidarietà nazionale e l'adozione all'inizio degli anni ottanta della linea dell'arte alternativa democratica condussero a modificare l'angolazione da cui guardare agli assetti istituzionali
Una prima sollecitazione a prendere in considerazione il modo in cui i principi costituzionali avrebbero potuto conciliarsi con alcune innovazioni volte a rendere più efficiente la forma di governo
Avvenne nel corso dei lavori della commissione Bozzi istituita nel mille novecento ottantatré
Ma il fallimento di tale Commissione che mise in luce la profonda difficoltà del sistema politico ad autorizzare ammazzi comportò che anche per il PC il tema delle riforme venisse sostanzialmente accantonato
L'impulso a riaprire e soprattutto
Ad estendere rispetto all'epoca della commissione Bozzi la riflessione problemi allora all'interno del PC dalla sconfitta elettorale del giugno mille novecentottantasette quando come è stato ricordato
E sono scese dal ventinove virgola nove dell'ottantatré al ventisei virgola sei per cento
Il Segretario e Sandro nata perché l'esigenza di un rinnovamento del gruppo dirigente Occhetto fu nominato vice segretario e nella segreteria entrarono nuove personalità
Per l'elaborazione del PC in ambito istituzionale ciò si tradusse in un inetto cambiamento di marcia
Come è stato sottolineato da Roberto Gualtieri in un saggio sull'ultimo decennio del PC di alcuni anni or sono la svolta in questo campo ebbe luogo nella riunione di direzione del sedici novembre mille novecento ottantasette
La relazione presentata da Occhetto affermano che la strategia dell'alternativa democratica doveva misurarsi con la crisi del sistema politico
Tale crisi era interpretata da Occhetto in termini di declino di un metodo politico consociativo al cui interno il PC aveva finito per restare prigioniero
Rimanendo in una posizione
Cito oggettivamente conservatrice nobilmente conservatrice
L'accento per Occhetto doveva essere posto d'ora in avanti a livello sistemico sulla capacità di governo anziché su quella di mediazione cito occorre governare più ancora che mediare questo è il punto fondamentale
Da questa analisi egli era portato per un verso ad elogiare Craxi per aver colto alcune dinamiche di crisi della vecchia politica
Ma per l'altro a stigmatizzare nell'orientamento volto a puntare non al rinnovamento del sistema bensì alla sua destrutturazione
Spettano allora il P.C.I. farsi carico della rifondazione del sistema politico perseguendo un indirizzo che al contrario di quello che a chi siano
Grazie a salvaguardare a salvaguardare la dinamica della dialettica democratica e a rilanciare la funzione progettuale dei partiti
Questa relazione che Occhetto presentò appunto nella direzione del novembre dell'ottantasette suscitò ambientale consesso adesioni
Ma anche in un dibattito attratti molto nervoso legato anche alla legittimazione del nuovo gruppo dirigente di questo gruppo dirigente rinnovato suscitò anche perplessità di non poco conto
Relativi ad esempio all'uso estensivo fatto da Occhetto della categoria della consociazione
Assunta paradigma interpretativo quasi onnicomprensivo della storia repubblicana
L'impulso comunque era stato dato epici si predispose a procedere a una nuova riflessione sui temi istituzionali e ad avviare un confronto costruttivo con le forze politiche della maggioranza del pentapartito
Tale disponibilità andò però ben presto deluso
Il Segretario nata ebbe una serie di incontri con i leader dei partiti della maggioranza su cui sui temi istituzionali su cui riferì in direzione il venti gelidi venti gennaio mille novecentottantotto
L'impressione avuta era sostanzialmente positiva anche da parte di Craxi affermava nata si era riscontrata una disponibilità al dialogo
Questo scenario di apertura si chiuse però nell'arco di pochi giorni la posizione dei socialisti si rigiri imponendo come pregiudiziale la questione del voto segreto epici si trovò
Con di fatto nei mesi seguenti di fronte alla necessità di assumere una posizione su questo versante che costituiva un punto essenziale del della programma craxiano in materia istituzionale
Ora all'interno del partito di opinioni su questa istituto sul voto segreto si rivelarono diversificate
L'esigenza di cito restringere l'uso e di evitare l'abuso del voto segreto in chiusura della citazione era stata sottolineata al primo febbraio dell'ottantotto in direzione da Giorgio Napolitano
Secondo il quale tale modalità di voto avevano mai dato politicamente tutto ciò che poteva dare
Ma questa tesi era stata respinta ad esempio da Adalberto Minucci per il quale non si poteva ignorare che nella legislatura precedente il Governo era stato messo in minoranza in virtù di esso del voto segreto su una lunga serie di leggi a carattere sociale
Il voto segreto sui giudizio era stato infatti cito l'espressione politica dell'anima cattolico popolare della Democrazia Cristiana che non aveva altro modo di esprimersi
Divenuto segretario del partito nel giugno mille novecentottantotto fu alla fine Occhetto a dettare la linea da seguire
In coerenza con l'indirizzo di rinnovamento che doveva essere assunto in generale sulle riforme istituzionali il PC non poteva attestarsi su una linea di difesa ad oltranza di questo istituto
Se da un lato doveva opporsi al progetto della maggioranza perché troppo radicale
Dall'altro doveva accettare il passaggio al voto palese sulle leggi di spesa questa era la posizione su cui Occhetto a questo il PC
Con una forzatura rispetto a posizioni molto diverse presenti ad esempio nel gruppo parlamentare
E appunto questa fu la posizione assunta dal pc nell'acceso confronto parlamentare dell'ottobre mille novecentottantotto su questo tema
Al di là comunque di questa questione il PC doveva riprendere per Occhetto le fila del discorso avviato nella direzione del novembre mille novecentottantasette sul tema di una riforma in profondità del sistema politico
Il nuovo congresso che si sarebbe svolto nel marzo mille novecentottantanove doveva avere anche questa finalità
Nella riunione della direzione dell'ottobre dell'ottantotto dedicata alla discussione sul documento congressuale il segretario del PC ribadì la critica alle consociativismo centralità democristiana
E sottolineo che era finita leggo che la funzione dei governi deboli una strada che avrebbe condotto allo svuotamento delle istituzioni
Su impulso del Segretario e del gruppo dirigente che lo affiancata il PC si avviava così ad assumere come proprio orizzonte quello di una democrazia dell'alternanza fondata anche su una riforma elettorale che
Come Occhetto dichiarò il diciotto marzo dell'ottantanove
E la relazione di apertura del diciottesimo congresso consentisse al cittadino di decidere più direttamente sui programmi e su cui Governo
Sui caratteri della riforma del sistema politico si manifestano ancora peraltro la difficoltà ad uscire da una da una certa vaghezza da una certa vaghezza
E soprattutto come si evince dai dibattiti svoltisi in direzione prima e dopo il congresso emergevano incertezza su alcuni orientamenti di fondo
Se in passato il PC si era sempre Espresso molto negativamente sulla proposta socialista di elezione diretta del Presidente della Repubblica nella riunione del tredici marzo mille novecentottantanove si aprì un confronto su questo tema che
Alla luce di sondaggi pubblicati dai giornali che rilevavano un apprezzamento dell'opinione pubblica riguarda queste ipotesi
Rivelò un eventuale disponibilità in alcuni dirigenti a discutere di questa opzione a discutere di questa opzione qualora fosse stata inserita in un disegno che istituzionali più vasto
Dichiarò ad esempio Giglia Tedesco elezione diretta del Presidente della Repubblica non demonizzare la proposta definire invece le riforme istituzionali entro le quali potrebbe essere posto il problema
Nella relazione poi al congresso prevalse Consigliere un'indicazione invece rispetto ad una ipotesi di riforma neo parlamentare ma è significativo appunto che vi fosse stata questa discussione in cui il tema era stato posto all'interno della direzione
Nella riunione del ventotto aprile dell'ottantanove il confronto interno si sposta invece sulla struttura del Parlamento
La linea proposta da Occhetto era di ribadire una propensione a livello di principio per il mondo che mi realismo questa era stata la la proposta avanzata nella Commissione Bozzi dal pc
Accompagnata però dalla disponibilità al mantenimento di un sistema bicamerale purché si attuasse una significativa differenziazione tra le due Camere
Sulla questione si aprì allora una discussione tra chi come Luigi Berlinguer e Gavino Angius era favorevole all'ipotesi già ventilata dal pc di una Camera delle Regioni
E chi invece come Ugo Pecchioli riteneva impraticabile questa strada a causa del rifiuto opposto dalle altre forze politiche
I contrasti che si manifestarono su questo punto nevralgico furono molto accesi tanto che
La direzione decise di rinviare la decisione su questo noto ad un futuro momento di confronto
La ricerca di una maggiore incisività nella dialettica governo opposizione fu alla base dell'avvio nel luglio mille novecentottantanove mentre si formava il Governo Andreotti dell'esperienza del Governo ombra
E a partire dalla svolta della Bolognina all'indomani del crollo del muro di Berlino l'obiettivo lanciato da Occhetto nel novembre dell'ottantasette
Di rifondare il sistema politico si legò al processo di formazione del nuovo partito
La maturazione di un'alternativa di governo e il passaggio alla democrazia dell'alternanza
Sarebbero stati accelerati nel quadro dell'esaurirsi della guerra fredda dalla nascita di un nuovo soggetto politico contro il quale si sarebbe finalmente infranta la conventio ad excludendum che aveva colpito il PC
Rimaneva peraltro il problema di individuare la procedura per avviare il processo di riforme istituzionali
In relazione a ciò il congresso straordinario del PC che si svolse a Bologna nel marzo mille novecento novanta espresse l'adesione alla via referendaria promossa da Mario Segni
Le modalità con cui si attuano il passaggio dal pc al PDS
Con il duro contrasto interno che perdura opere più di un anno determinando un logoramento che non favorì l'afflusso di nuove forze limitarono però in generale nel corso del mille novecentonovanta la capacità di iniziativa del partito
Se ne ebbe la dimostrazione con le elezioni amministrative del maggio mille novecentonovanta che si tradusse ero per un PC troppo concentrato sulle sue dinamiche interne in un ulteriore calo di consensi
Lo scontro sulla trasformazione del partito aveva anche rallentato lo sviluppo della riflessione sulle riforme istituzionali che stentava ancora sfociare in un progetto organico e condiviso
Nella riunione della direzione del dieci maggio mille novecentonovanta
La lezione che il segretario del PC trasse dalla sconfitta elettorale fu allora da un lato la necessità di intensificare l'impegno a favore della raccolta delle firme per i quesiti referendari quindi netta scelta a favore
Della strategia referendaria
Nell'intento di aprire una breccia nell'immobilismo del sistema politico
Dall'altro quella di dar corpo a una riflessione istituzionale che investisse l'assetto dei poteri le leggi elettorali e il potere
Alle autonomia e alle Regioni
E qui Occhetto si chiedeva alla luce dell'affermazione elettorale delle leghe
Se sia esercito se sia stato sensato non riflettere di più sulla proposta di una Camera delle Regioni nel contesto di una rivalutazione dei poteri regionale
Elaborazione istituzionale ha seguito dopo di questa riunione della direzione di queste indicazioni riprese così nelle settimane successive provando espressione nella riunione della Commissione permanente del Comitato centrale sui problemi istituzionali
Che ebbe luogo riunione che ebbe luogo sotto la direzione di Cesare Salvi il ventinove maggio mille novecento novanta
Nella relazione introduttiva saldi definiva un quadro di misure che andavano da una profonda riforma regionalista dello Stato a una legge elettorale che consentisse cittadini di scegliere
Fra programmi coalizioni con collegi uninominali riequilibrio proporzionale e premio di maggioranza
Si trattava peraltro di una fase ancora istruttoria
E se in quella sede il confronto tra le diverse anime del partito si svolse in modo piuttosto sereno nella discussione che ebbe poi luogo in direzione il diciassette settembre mille novecentonovanta sulla base anche in questo caso di una relazione di Cesare Salvi
Punto tale confronto fu di nuovo molto acceso
Alcuni esponenti criticarono con decisione l'impegno di del partito sui referendum elettorali e avanzarono obiezioni su punti specifici
Se Armando Cossutta manifestava un'assoluta contrarietà nei confronti del collegio uninominale
Con la motivazione che avrebbe aumentato i poteri delle segreterie dei partiti e favorito la democrazia cristiana in tutto il Paese
Mio degli orti la Presidente della Camera esprimeva profonde perplessità riguardo all'idea di trasferire il potere di scelta dei Governi dal Parlamento ai cittadini secondo quella che era la filosofia
Della riforma elettorale proposta
Dalla dallo stesso appunto PC
E sia salvato chiedeva poi precise garanzie sulla indisponibilità ad accettare l'elezione diretta del Capo dello Stato proposta dai socialisti
Cito nero su bianco in direzione in comitato centrale sulla nostra scelta elettorale e contro il presidenzialismo tra virgolette craxiano
Al PSI la Presidenza della Repubblica hanno e la Presidenza del Governo chiariamo le queste cose perché sono ipotesi che corrono e non aiuta
Un mese dopo la Conferenza programmatica del partito nell'ottobre del novanta confermo l'opzione per un regime parlamentare rinnovato e Ricchiuto del presidenzialismo quindi ci fu
Un natanti alimento su questo tema anche se una certa disponibilità nei confronti dell'elezione diretta
Del Presidente della Repubblica pure in un quadro almeno parlamentare riemerse in alcune occasioni ad esempio in un'intervista di saldi alla fine di dicembre di quella
La messa a punto di un progetto di riforma istituzionale sarebbe proseguita dopo il passaggio al PDS dal pc al PDS nell'ultima fase della legislatura
Con la presentazione di un progetto di riforma elettorale che prevedeva un primo turno con collegi uninominali riferiti a liste nazionali e un riequilibrio proporzionale
E se nessuna lista avesse ottenuto la maggioranza assoluta dei voti un secondo turno con premio di maggioranza
Tuttavia di fatto il PDS sotto la leadership di Occhetto si sarebbe caratterizzato più per l'impegno a cercare la strada per avviare la riforma del sistema politico che noi
Per una più precisa definizione del suo contenuto
Come si è detto la lezione da trarre dalla sconfitta degli amministrativi alle amministrative del maggio del novanta era stata individuata nell'assunzione di un profilo ancora più critico nei confronti del sistema politico
La riflessione istituzionale non doveva essere svolta aveva affermato che tu in direzione dieci maggio del novanta cito
Per stare con la società politica tra parentesi i partiti contro ciò che si muove ma per guidare e condurre l'opposizione all'attuale sistema poli quindi si incentrano discorso sull'opposizione all'attuale sistema politico
Il punto è però che l'insistenza sulla dinamica della riforma la convinzione che una volta scelta la strada di nuove leggi elettorali in senso maggioritario è respinta l'ipotesi presidenzialista
L'elemento decisivo fosse l'avvio del processo piuttosto che la definizione del suo sbocco rischiava di approdare ad una visione quasi salvifica dell'avvento di un regime di alternanza
Non si avvertiva cioè il fatto che una società come quella italiana con le carenze storiche sul piano del sentimento di cittadinanza
Per esempio c'è una differenza profonda rispetto alla transizione in Francia tra la quarta e la Quinta Repubblica dove vi fu un cambiamento radicale del sistema politico la parte il fatto che il sistema amministrativo era di ben assai più efficiente
L'Italia
Ecco
Appunto non si avvertirà cioè che è una sua perché nella società italiana con queste carenze storiche sul piano del sentimento cittadinanza e con le trasformazioni che aveva conosciuto negli anni ottanta
Sarebbe dovuta aggiungere altro alla democrazia maggioritaria le cui ragioni erano effettivamente iscritte nell'effettivo degrado del sistema partitico
In un quadro di minore indeterminatezza e maggiori garanzie a cominciare da quelle relative al sorgere di conflitti di interesse
Il P.C.I. poiché i DS di Occhetto Alberti pienamente in netto contrasto con la posizione difensiva manifestata in precedenza dai comunisti la necessità di una profonda riforma istituzionale e aderendo la strategia referendaria
Fu uno dei principali attori del processo di trasformazione
Ma
Alla luce anche di un'eccessiva fiducia
Nelle dinamiche di una società civile che non si sentiva più rappresentata dai tradizionali soggetti politici non fu in grado di evitare nel mille novecentonovantaquattro lo sbocco anomalo della via italiana alla democrazia dell'alternanza grazie
Grazie e quindi diamo la parola per l'ultima relazione a Gilardoni colossi che ci parla del partito liberale nella crisi da primarie
Grazie Presidente dunque io punto ricostruito il dibattito interno al PLI negli anni
In questione
Devo dire subito ricostruito questo dibattito grazie agli atti dei consigli e dei congressi nazionali
Che sono che si possono trovare allegati contenuti in un DVD Roma legato alla guida
Per lei alle fonti del per la storia del Partito Liberale curato da Giovanni Orsina strumento utilissimo di ricerca
E poi grazie anche a documentazione private congressuale che conservata nel fondo Valerio Zanone alla Camera dei deputati colgo l'occasione per ringraziare
Senatore Zanone che ha facilitato la Consulta abilità
Perché ci sono alcuni alcuni problemi
Dunque la prospettiva è quella di un piccolo partito di opinione per il quale come ricordava patto quelli nel mille novecentottantanove
Cito in quarantacinque anni di vita solo due fasi erano state positive dal punto di vista elettorale il periodo tra il mille novecentocinquantotto del mio centosessantatré
Ed i primi anni della Segreteria Zanone mentre tutti gli altri anni la situazione era stata sempre difficili sia in molti casi angosciante
Ora questo non aveva impedito al PLI sin dalle origini della storia repubblicana e da posizioni minoritarie di marcare significativamente la
La propria presenza si pensi al ruolo giocato nella svolta del maggio del mille centoquarantasette oggi è stata ricordata
Da Giovagnoli anche come problema storiografico e quindi per l'avvio della stagione centrista e poi come fedele alleato atlantista europeista dei Governi De Gasperi
Marca significare significativamente la propria senza anche come forze di opposizione si pensi più alla intensa fase in cui fu protagonista Malagodi negli anni al centrosinistra
Soprattutto in relazione alla capacità di prevedere oltre la contingenza politica quotidiana molte di quelle storture che poi si dimostrarono
Fatali per il sistema politico italiano proprio negli anni oggetto della nostra
Ho riflessione
E si pensi ancora alla fase di opposizione governi di solidarietà nazionale quando il partito riesce ad acquistare i crediti nell'area liberaldemocratica per questa opposizione di che fu definita come opposizione al disegno cattocomunista della grande ammucchia
E da queste posizioni che la segreteria zone avvia una strategia di avvicinamento al centrosinistra quindi a braccio la formula del pentapartito
In seno alla quale guarda con interesse al PSI di Craxi e di cui apprezza la convinta collocazione nell'area della socialdemocrazia europea e gli accenti modernizza
Quindi questo dibattito io metterò in evidenza tre punti che sono poi strettamente interrelati
La discussione sui fattori di trasformazione di crisi del sistema politico con particolare riferimento al sistema dei partiti
Quella sul problema delle alleanze nel quadro della partecipazione al pentapartito ed infine la discussione sulla validità della forma partito tradizionale come strumento di lotta politica
Quindi toccherò anche alcuni problemi organizzativi interni al PLI
Quindi riguardo al primo punto già al Consiglio nazionale del marzo del mille novecentottantanove in prossimità delle elezioni europee con un Governo dignità agonizzante si sottolineava la necessità di un grande
Grande rinnovamento del panorama
Politico dato più evidente era una passo dell'azione di governo rallentata per non dire paralizzata
Dall'eccessiva conflittualità interno alla maggioranza ed addirittura tra ministri dello stesso partito una conflittualità che aveva causato uno
Scellerato dilazionamento della manovra economica con conseguente aggravamento della situazione dei conti pubblici sui dettagli le quali non nonni soffermo
Nella sua relazione Renato Altissimo metteva soprattutto in evidenza la rinuncia a varare una qualsiasi
Strategia di rientro dal debito pubblico e ciò sia per ragioni di tipo elettoralistico clientelare
Un comportamento che veniva giudicato un meschino irresponsabile sia per l'esistenza di tipo ideologico cioè per paura che ci fosse qualcuno che volesse smantellare lo stato sociale e non invece
Sì si diceva le sue bardature assistenziali e clientelari cioè il welfare all'italiana che veniva giudicato come un ibrido il passo di tutela per tutti e di burocratismo inefficiente
Il problema del risanamento economico per il partito liberale non poteva essere disgiunto da quello delle riforme istituzionali
Finalizzato ad un vero ammodernamento dello Stato giudicato indispensabile anche nei riguardi della
Integrazione europea
Nel periodo in esame sono pressoché costanti le le denunce di una cultura politica dominante impregnata di consociativismo in cui i ruoli di Governo e opposizione non non emergevano più con sufficiente nettezza
Così come si registrava cito lo scetticismo la sfiducia dei cittadini a riconoscere all'attuale organizzazione del nostro sistema politico e ancora altissimo che parla
La capacità di promuovere i cambiamenti le riforme la modernizzazione che la società stessa richiede
Dopo le elezioni europee dell'ottantanove questa esigenza di riforma dello Stato si fa più urgente
Del resto nella relazione al Consiglio nazionale del sette otto luglio si denunciava l'elefantiasi della struttura pubblica e i bassi livelli di efficienza normative regolamenti di difficile se non impossibile applicazione sprechi
Logiche clientelari con frequenza sempre più incalzante secondo altissimo il pubblico era ormai sentito come asservito a logiche di parte
Sembrava aver perduto il suo ruolo di garante della regolare sviluppo sociale perché espandendosi però né dove veniva utilizzato sempre più impropriamente come strumento di controllo sociale come cinghia di trasmissione del consenso
Quindi è qui
Senza mezzi termini la situazione degli aggiudicata giunta a livelli insostenibili per cui solo un elevato ricorso a cure liberali
Avrebbe potuto sanarla e quindi consentire allo stato di liberare energie
Per rivolgere verso altri fronti di intervento quali erano queste ricette liberati in primo luogo
Uno snellimento del pubblico attraverso le privatizzazioni quindi ampliamento della fetta di mercato e della produttività
La necessità di introdurre vincoli garanzie di bilancio ma si parlava anche di una necessaria delegificazione e di una riforma delle autonomie locali in particolare
Della relazione diretta del Sindaco e di nuovi meccanismi elettorali che per un contatto maggiore con i cittadini ambito di intervento nel quale appunto si portano avanti le riflessioni sull'abbandono della proporzionale
Di particolare interesse sono le posizioni perché in via del piede in ordine ai fattori di cambiamento del sistema dei partiti nel corso del mio centottantanove le attenzioni sono ovviamente rivolta quello che avviene nei Paesi dell'Est europeo
Si guardava con attenzione e grande con grande rispetto al processo di trasformazione del PC
Consapevoli che si sarebbe trattato di un processo di trasformazione lungo che certo non si sarebbe concluso con un congresso straordinario che la svolta sostanziale sarebbe stata molto più complicata di quella
Formale
Questo realismo derivava era molto diffuso tra i liberali deriva dal fatto che il PC in sostanza
Non aveva voluto anticipare gli sviluppi ampiamente prevedibili Pato quelli presenti in un Consiglio nazionale
Delle dicembre mila centottantanove sosteneva il processo di sta sull'azione del PC in Italia presenta maggiori difficoltà perché la scelta dei Comunisti italiani era stata consapevole
E non imposta
Dall'Armata grossa c'è un po'
Passaggio particolarmente interessante del dibattito interno
In cui appunto questa relativa fiducia sulla trasformazione sostanzialmente ci sembra sembra affievolirsi ecco nel corso del mila centonovanta
Tanto che nel Consiglio nazionale di dicembre venne denunciato che il partito che stava avviandosi a diventare il PDS aveva ancora nelle corde le vecchie logiche stalinista il riferimento era
Alla strumentalizzazione della vicenda di Gladio in occasione della quale il PC secondo altissimo dimostrava di non avere perso il vizio di riscrivere la storia d'Italia di chiamare in causa la scia servizi segreti ovviamente la massoneria
Per spiegare la sconfitta del comunismo e rallentamento cito della trionfale marcia della classe
Operaia un atteggiamento che secondo il segretario realtà copriva la mancanza di un serio progetto di governo per una società postindustriale confermando che è una cultura di governo non la si inventa dall'oggi al domani
Non meno interessanti sono le posizioni nei confronti dell'insorgenza leghista sui divieti di cui si comincia a parlare attorno alle europee del dell'ottantanove ma soprattutto in sede di analisi di voto
Delle regionali novanta quando la lega sfiora il venti per cento in Lombardia in cui che lei non riesce ad invertire io a proprio vantaggio il trend elettorale relativa che soprattutto avvertiva la minaccia al proprio serbatoio di voti nel nord
Ecco nella sua relazione al Consiglio nazionale siamo i primi di giugno il mio centonovanta il Segretario vedevano il successo e se l'altissimo di aver successo della lega una fortissima carica di potenza antisistema
Ma invitava a comprendere le ragioni profonde di quel voto che quindi non andavo non è esorcizzato n criminalità
Certo per un partito che aveva nel suo DNA i valori unitari la distanza con le rivendicazioni leghiste rimaneva abissale ma si registra una voce attente nei riguardi del fenomeno Malagodi presente giudicano inaccettabili
Certe istanze quali il federalismo estremo la contrarietà a qualsiasi forma di immigrazione ma allo stesso tempo spingeva a battersi per un riequilibrio della situazione del SISDE i servizi pubblici che si lamentava da tempo interessante voi sedi Valitutti
Indignato per alcune esternazioni sul Risorgimento nazionale spiegava dilagare della lega e con l'indebolimento dello Stato scaturito dal prevalere dei partiti di massa soprattutto è l'abbiccì diciamoli tutti chiari il senso della Chiesa ma non dello Stato
Ma quelli dichiarava che il partito liberale non poteva assumere nei confronti della lega lo stesso atteggiamento di arroganza dei socialisti o di sottovalutazione come faceva l'abbiccì anche Giglio Sterpa che dichiarava la propria indisponibilità qualsiasi forma di collaborazione
Però riteneva che il fenomeno non poteva essere superficialmente liquidato con banali accuse di qualunquismo perché delle Lele aveva votato ceti professionali e imprenditoriali che in quel modo avevano inteso esprimere una protesta
Contro le disfunzioni del sistema le indagini di una burocrazia inefficiente gli scandali
Le lottizzazioni
Si registrano coi posizione anche un più avanzato diciamo c'è
C'era chi vedeva nel fenomeno leghista il segno di un quadro politico e movimento ma in una direzione diverso dopo quarantacinque anni di orientamento a sinistra cioè si trattava di una tendenza si diceva verso una destra diverso da quella conosciuta in passato
Non si trattava di un voto di protesta ma di un voto politico e allora il PLI avrebbe dovuto svolgere una funzione di argine
Di salvaguardia del regime democratico intercettando quei voti in un momento di aggregazione di centrodestra al fine di evitare che quegli stessi voti venissero colonizzati dall'estrema destra
Insomma generale era ben chiaro che quel voto veniva anche dal centro quindi da un elettorato che poteva essere anche il potenzialmente diciamo liberale
Raffaele Costa non aveva dubbi sul fatto che lei avrebbe dovuto aprire un dialogo con le nuove forse avrebbe dovuto agire a tutto campo sottoporre a verifica quanto di liberare vi fosse nelle nuove manifestazioni poli
Ora il secondo punto invece la mette in evidenza è quello relativo al problema delle alleanze quindi della partecipazione al pentapartito rispetto al quale si registrano le maggiori difficoltà di svincolarsi da equilibri da logiche di un sistema che pure
Veniva criticato perché lei aveva affrontato le elezioni europee con la formula dell'alleanza con i repubblicani
Aperta anche i federalisti europea i radicali agli ambientalisti intesa come fase per la costruzione di un polo laico liberaldemocratico
Alleanza che era stata votata a grande maggioranza al Congresso del mio centottantotto una strategia che sotto diverse forme aveva caratterizzato a più riprese la vicenda
Del che lei trova nell'area liberale negli anni della Repubblica c'era per esempio chi vedeva
Nella proposta di altissimo un collegamento al filone culturale di Pannunzio degli amici del mondo una strategia che ora si giustificava con una prevedibile scomposizione
Del quadro
Politico
Strategia che però già prima dell'elezione dell'ottantanove
Dalle quali il patto federativo esce tra l'altro battuto insomma
Attirava su di sé molte attenzioni e molte critiche c'era chi metteva a nudo la natura verticistica dell'accordo ne criticava una malcelata funzione anti socialista
Chi guardava alla difficoltà di un rapporto con i repubblicani che soprattutto in campo economico aveva una visione come diceva Carrubba ben lontana dalla logica liberale del mercato insomma
Non un matrimonio d'amore ma una scappatella elettorale osti estiva come dichiarava sarcasticamente costa che infatti fu unità dagli elettori
Diversamente da coloro che spingevano sin da subito per una maggiore caratterizzazione liberale del partito una minoranza comunque particolare alcune Martino quindi anche passando all'opposizione
L'alleanza liberaldemocratica viene viene ribadito ad altissimo anche in vista delle amministrative il mio centonovanta quando lo scenario politico caratterizzato da una perdurante conflittualità PCP e sei
Allontanava ogni ipotesi di alternativa di sinistra e quindi la possibilità per l'alleanza laica democratica di giocare un ruolo di arbitro tra forze moderate e conservatrici da una parte forse laburista dall'alto come qualcuno immaginava che si potesse configurare il sistema
Insomma il quadro rimaneva immutato cioè non rimaneva che la possibilità di una collaborazione tra DC laici e socialisti mai se non la quale si invocava un cambiamento degli equilibri a vantaggio delle forze liberaldemocratiche
Io non buoni risultati delle amministrative novanta consigliori caratterizzare maggiormente in azione
Al Consiglio nazionale del giugno di quell'anno si considerava possibile un deciso passaggio all'opposizione per dire ci torno alla corruzione politica la lottizzazione dilagante alla delinquenza e dall'intrallazzo ormai
Imperanti
A fine anno c'era chi dichiarava finito il pentapartito
E che bisogna mandare oltre sulla strada della evoluzione politica una strada in cui le riforme istituzionali dovevano costituire la premessa
Rispetto alle alleanze di Governo al una analisi impietosa del
Di quella che veniva ancora definita come la felice intuizione del pentapartito viene fatta ad altissimo al Consiglio nazionale del dicembre mille cento di mantenere novantuno il PRG è già fuori
Dalla maggioranza non partecipa alla Governo Andreotti sette quindi facendo fallire quella che ancora viene giudicato come la grande occasione di incontro di collaborazione tra le forze liberali e democratiche
Il PSI che dava segnali controversi che avevamo messo in un angolo o la grande riforma ed invece di approfondire il suo discorso un presidenzialismo che ha partorito il topolino dello sbarramento elettorale e certo non poteva piacere liberale
Che sei che veniva accusato di una concessione imperialistica non consensuale all'interno dell'area laico socialista e dal quale si rimproverava che è un partito che voleva essere della modernizzazione non potevo quei opposto ad una riforma il sistema pensionistico che
Mantenuto tale prometteva soltanto di affondare e con particolare veemenza al PSI si rimproverava di avere stravolto la politica delle privatizzazioni
Per lasciare ai boiardi di Stato la possibilità di guidare senza rischi la maggior parte del sistema economico del Paese qui riferimento era l'acquisto
Di Enimont da parte dell'ENI
Aspramente criticato in seno al Consiglio nazionale del partito considerato come un grave scacco
Alla lotta contro lo statali quindi seconda altissimo a Craxi andava ricordato che soltanto le riforme istituzionali da un lato e qui in quella sede furono furono manifestati apprezzamenti per il referendum Segni
Sulla preferenza unica c'è soltanto le riforme istituzionali da un lato e quell'economico strutturali dal lato avrebbero potuto rendere possibile una fuoriuscita da dallo stallo che stava uccidendo di sistema
In particolare sulle privatizzazioni altissimo sottolineava come l'economia pubblica costituisse il vero cavallo di Troia del sistema che aveva consentito l'occupazione partitica
Questo in realtà prendeva la resistenza così tenace
E denunciava la sudditanza culturale anche di ambienti borghesi cito alle a un uscite parole d'ordine diventa rossa pari statalista e qui l'accusa era diretto a Giorgio La Malfa
E mentre si dichiarava i timidamente a favore delle privatizzazioni sentiva il dovere dovere di sottolinearne le motivazioni esclusivamente contingenti
E quindi di di prendere le distanze da un liberista come altissima peraltro altissimo non si risparmiava
Di fronte al Consiglio nazionale di apostrofare la mappa come il figlio del nazionalizzato le dell'ENEL
Insomma un quadro del tutto scomposto ma dal quale i liberali vengono fuori bene almeno per il momento premiati dalle elezioni del cinque aprile non centonovantadue in cui il PLI regit registrando una crescita
Sia al nord al centro al sud insomma recita relativa ma comunque con una inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti
Un successo che era dovuto soprattutto alla maggiore capacità del PLI di distinguersi dalla maggioranza di governo in termini di volontà di rinnovamento di distanza dalle logiche partitocratiche l'anche per il momento di moralità pubblica una maggiore visibilità cucita grazie all'azione dei ministri De Lorenzo esperto parlo sul fronte
Della riforma sanitaria lato del decreto sulle privatizzazioni due provvedimenti che furono
Duramente avversati dall'establishment partitocratico ed il di Raffaele cosa sul versante della denuncia delle storture della pubblica amministrazione
Altissimo riconosceva tra l'altro
E questo sforzo era stato premiato grazie anche alla consonanza che si era stabilita con il Presidente Cossiga attirare verifichiamo giudicato come quasi un medium e delle istanze innovatrici del PL
Una prima di arrivare alle conclusioni
Vorrei prendere in considerazione brevemente il terzo punto che è quello relativo alla forma partito ora qui l'immagine che si ricava dal dibattito quella di un partito non in perfette condizioni di salute
Con molta rivalità interne diviso in correnti con enormi difficoltà finanziarie ed in cui si denunciava il diffondersi di logiche assessorili
Sono ricorrenti gli appelli ad una maggiore sparato un maggiore spirito di lealtà
A per un partito che avrebbe dovuto essere regolato da i metodi della meritocrazia senza burocrazie Fini a stesse a se stesse
Riguarda la presenza di elementi poco operosi soltanto preoccupati di occupare posizioni sottogoverno era
Si sosteneva che andasse a riqualificata la cultura politica del partito cioè evitando le degenerazioni verso l'incultura Dorotea è ritornava la preoccupazione di scrollarsi di dosso
L'etichetta dei liberali pantofola ai cioè bisognava essere liberali combattivi non radicalismo lati ma insomma bisognava stare al Governo per cambiare le cose che non per coprire le colpe degli altri
L'aspetto più rilevante comunque che
La denuncia delle derive partitocratiche si accompagnava ad una riflessione sulle possibilità di revisione della forma partito
Sia a livello dell'azione politica Malagodi presente invitava a riflettere sul fatto che un partito minore etnie minoritarie come che lei non poteva permettersi un programma
Eccessivamente vasto ma avrebbe dovuto concentrarsi su poche questione sul portarle avanti con coerenza
Dal punto di vista organizzativo sì parlava di un partito che doveva ristrutturarsi in modo aperto con il contributo di circoli Plebs associazioni di Area personalità della cultura e delle professioni
Soprattutto a partire dal mio centonovanta negli atti interni si trovano numerosi accenni ad una rifondazione del partito
Alla sua
Hanno necessità di un di moderni che di modernizzarsi di riannodare i fili del discorso con la gente diceva altissimo un partito più autorevole per Biondi era un partito svincolato dalle logiche di apparato
Più liberale più aperti
Capace di promuovere una vasta aggregazione delle forze liberali italiano
Sempre Biondi riteneva che il per i il piede che avrebbe dovuto essere in grado di trasformarsi in movimento
Raccogliendo i segnali che giungevano dal Paese quindi a guardare a quei settori della società civile che non godevano di protezioni corporative dalle qui esigenze poteva dare voce umanizzare la politica questo doveva essere il compito del PLI
Che al ventunesimo congresso del mila centonovantuno adotta uno slogan dichiaro sapore anti partitocratico lo stato dei partiti deve lasciare il posto allo stato dei
Cittadini
Pongo adesso in cui tra l'altro viene lanciato un corposo disegno riformatore è come dicevamo sopra coronato da un relativo successo elettorale dell'elezione del cinque aprile mille novecentonovantadue
No le considerazioni svolte in sede di Consiglio nazionale nel maggio del mille centonovantadue poco dopo l'avvio di Tangentopoli sono una dimostrazione di civiltà liberale
Altissimo ricordava che per un liberale rispettoso delle regole dello stato di diritto solo una sentenza passata in giudicato accertava definiva responsabilità penali
Nella maggioranza dei casi di furono attestati di rispetto nei confronti dell'azione della magistratura lo stesso attivissimo zone altri
Non dimenticando che i liberali da anni denunciamo la situazione della giustizia non consona ad uno stato di diritto
Non mancava a chi faceva presente che i liberali non intendevano utilizzare l'opinione pubblica come un tribunale che sostituendosi alle istituzioni a ciò deputate potesse giudicare i politici e ai e gli amministratori pubblici
è riproponeva di vincolare la vita interna dei partiti ad uno statuto giuridico che nel sanasse l'invadenza e né fissasse le responsabilità secondo un'idea
Coltivata a lungo in certi settori del liberalismo italiana il reati o successo e novantadue fu comunque
Si rivelò effimero
Che lei viene travolto nel crollo del sistema attraverso quello stesso iter giudiziario che riguarda tutti i partiti della maggioranza di Governo con riferimento particolare coinvolgimento del ministro De Lorenzo è uno scandalo di tangenti che spinsero altissimo
Alle dimissioni dopo un anno di segreteria poste al ventiduesimo congresso del PLI
Che si svolse nel febbraio del mille centonovantaquattro dichiara lo scioglimento del partito e da qui inizia la diaspora la diaspora liberale ecco io concludo
Mi sembra che ecco il dibattito che ho tentato di restituire metta
Oltre ad essere sintomatico della difficoltà del piede di esercitare
Una un funzione liberale con qualche possibilità di successo insomma funziona liberale insieme alla maggioranza di Governo
Questo dibattito mette in luce soprattutto un aspetto c'era contraddizione di un partito che come di come dice chiaramente Egidio Sterpa in un Consiglio del mio centonovanta
In uno scenario politico particolarmente complesso pur partecipando alla coalizione di Governo al tempo stesso la percezione del fossato che ormai divide il Paese reale dalla classe
Politica ecco oggi Craveri farà proprio dei liberali parlava di una larvata percezione della crisi posso dire questo perciò non so quanto al qualunque c'era ecco esisteva
Quindi è una situazione c'è un di un partito che è dove non dovrebbe essere
La situazione quasi Palace paradossali un partito di governo che avrebbe dovuto rifiutare
Con forza ogni mentalità governativa che avrebbe dovuto partecipare al governo della cosa pubblica senza assomigliare agli altri partiti di Governo
In un contesto generale tra l'altro così povero di cultura liberale e in cui risultava difficilissimo veicolare all'esterno un messaggio dal quale si potesse desumere una qualche forma di diversità sostanziale
Quindi un'impresa troppo ardua per un piccolo partito d'opinione che non solo non riesce a capitalizzare gli effetti e tramonto dell'ideologia
Ma anche solo a sopravvivere alla grande slavina che colpisce il sistema politico italiano ma la cui analisi si dimostrava sostanzialmente valida e le cui istanze aspettavano soltanto di essere rivitalizzato
Grazie
Va bene io io ringrazio molto
Se c'è diciamo io aprire il dibattito a questo punto se qualcuno vuole intervenire dico subito disse prima me mi colpisce molto vecchio come tutti sanno mi ritengo liberale
Mi colpisce molto adesso non so magari l'angolatura però questi sono gli anni in cui il pensiero liberale nel mondo sembra vere diciamo e e se dibattiti sono queste come se mancasse questa visione di essere
Non c'è contesto al centro del mondo e dollari se no nove barra K magari
Diciamo colpisce perché uno sente tutto riferito
Alla realtà italiana e non so se si perché tu hai scelto solo questo
O non si sentissero portati da quello che succedeva novantuno al collo l'Unione Sovietica
O no questo dibattito del prezzo questa percezione esiste
Etico e il che non c'è c'è una percezione
Faccio cosa bella
C'è una riflessione perché
Con una congiuntura mondiale di questo tipo in Italia se fosse ridotti in maniera così marginali c'era una riflessione su questo nostro
Tale sei ripeto mi sembra un partito che riflette su questa ma fede e incapace
Reagire
Non ritengo ripeto non riesce a capitalizzare quello che avete imprudente i frutti di quello che sta succedendo quello sosterremo
Non c'è c'è una
Una esatta percezione che è la fine e che tramonto dell'ideologia pretendesse liberali al centro del discorso politico però
Prego
Potete andare lì acceso quindi si può andare in difficoltà
Grazie
Parla dentro sì forse la la difficoltà a cui si è fatto accenno in questi ultimi questo tutto in quest'ultimo intervento
Credo che rifletta anche poco il non detto che sta attraversando questa giornata di studi c'è
E possibile approcciare il problema della transizione in questi anni senza considera le quali sono i tra
Di cambiamenti di fondo che ci sono nella società italiana in quei
In quel periodo
Qual è l'impatto della cultura di massa soprattutto negli anni ottanta nelle culture politiche tradizionali
Mi viene in mente nell'ultimo libri Marco Gervasoni ne fa un inventario abbastanza particolareggiato no libro scritto qualche anno fa da Pietro Scoppola
Si intitolano hanno lasciati da perduta Cianci apre una finestra interessante su come la cultura di massa veniva recepita in quel periodo cioè Pietro Scoppola per certi versi in un giudizio in quel volume
Negativo delle trasformazioni negli anni Ottanta che ricorda quello di Berlinguer il cellulite si parla della crisi dell'anticomunismo come in realtà una sorta di pericolo quasi inesistente citando addirittura rapporto della CEI di fine anni Ottanta sui cambiamenti sociali nel Paese dicendo che il nemico era dovuta alle spalle nemico era la società dei consumi
Insieme andiamo a vedere la stampa cattolica negli anni Ottanta si parla addirittura di un paese che non viene più considerato cristiano
E queste sono tematiche che vanno tenuto in conto come mai le culture politiche tradizionali hanno così difficoltà a relazionarsi con quel tipo di modernità
E mi pare che oggi si è venuta la suggestione importante cioè che anche il partito che
In teoria era quello socialista cioè con le antenne più drizzare capace di
Intercettare intercettare il segno del cambiamento poi sia stato vittima io insomma fra il novantaquattro e novantadue
Non credo che ci sia una continuità così tempo e lo vedremo domani quando si parla d'ascia di Forza Italia di berlusconismo io non credo che ci sia una soluzione di continuità così
Così marcata è successo qualcosa di cui forse ne ho ancora dobbiamo
Attenere tenerne conto d'altronde mi viene in mente un libro ripresa recentemente
Scritto nel novantasei e pubblicato da Bollati Boringhieri di di Marco Revelli vedo destre su su molte su molti aspetti non non condivisibili che però interpretava diciamo coglieva il segno
Libere colpiva il fatto che nel novantadue non vedesse per esempio un un moto c'è variazione Tangentopoli non venisse interpretata come un moto di liberalismo o comunque di liberazione un sistema dei partiti di una una insomma diciamo liberismo adesso non mi ricordo il socio e la libertà della giustizia ne intravedeva nella relazione di piazza soprattutto a Tangentopoli una svolta una svolta a destra
I prodromi di una diciamo della della nascita del del del berlusconismo con tutto quel po'po'poi fisiologia
Del Menem geniale logica della semplificazione della cosa pubblica la semplificazione istituzionale che è venuta Pagnin nel novantaquattro
E in ultimo diciamo in ultima in ultima un'ultima battuta sia citato in maniera molto interessante il paragone con l'Europa dell'est
Non non scordiamoci che questa transizione non è stata una transizione pacifica sono anch'ancora anni di stragi
Ovviamente su cui sappiamo molto poco e sono anni di guerre di mafia che comunque
Guerre di mafia che in qualche modo al sud comportano la fine di un sistema di di relazioni di potere e che sono costate quelle che sono costate
Non so probabilmente
Gran parte delle domande che ho posto oggi forse domani troveranno
Qualche risposta magari reato e che oggi hanno voglia dire qualcosa
C'è qualcun altro
Nel fare così poi
Innanzitutto una risposta alla sua domanda Andrea quando dodici ma
Dici mamme possibile se è successo l'ottantanove liberalismo ha trionfato sembrano però
Benso in termini simbolici sin sicuramente vogliamo lasciamo stare che cosa PAI soprattutto Potì in Italia però tiene conto che questo riflesso c'è questa
Insoddisfazione dei liberali che si percepiscono vincenti della storia e che si chiedano ma perché se siamo vincenti la storia non ci votano è una cosa che attraverserà sta tutto il dopoguerra
Cioè quando ne interpretiamo ed ho il posto quarantacinque europeo conosce la lingua il presidente è lì
Quello che succede in Inghilterra eccetera eccetera
I liberali lo guardano da un altro punto di vista e lo guardano come secondo me è ben possibile guardarlo come realtà il ritorno del liberalismo ripetono storico americano agli anni Ottanta bidoni di un liberismo embedded cioè ora
Messo in un contesto diverso ma che però è un ritorno il liberalismo e studiano internazionali Berardi questo emerge molto spesso
Perché se l'Europa in realtà sostanze le costituzioni europee sono tutte costituzioni diritti di libertà governo rappresentativo si sostanzialmente l'economia di mercato
Eccetera eccetera illiberali ovunque in Europa premio tre quattro cinque
Se Jean Pagni per tutti quando arrivano all'otto so perché questo va fenomeno europeo mica soltanto italiano
Quindi una risposta potrebbe far c'erano abituati cioè nell'ottantanove loro dicono adesso tutti sanno quello che noi abbiamo sempre saputo e continuiamo a non prendere un voto penso questo
La cosa che mi interessava del discorso di di Gerardo questo
Questo discorso che lui fa no diceva questo partito che appartiene al pentapartito che sta al Governo che un partito tra virgolette partitocratico come gli altri e però getta continuamente
Negli anni fuori cioè sta dentro il sistema dei partiti e guarda dalla finestra del palazzo guarda però guarda fuori e dice quanto è bello quello che c'è fuori me dobbiamo dialogare con quello che c'è fuori questo riflesso
Tipico del liberalismo italiano questo è quello che tenta di fare Cattani nel quarantacinque quando fa cadere il Governo Parri guardando al voto qualunquista stando dentro il sistema dei partiti e cercando di recuperare l'opinione pubblica anti partitica e quello che cerca di fare Malagodi
Quando dice negli anni Cinquanta quando dice i voti della destra quei voti che ci appartengono essendo però Malagodi un uomo che non si considera di destra e non lo è
Da non lo è assolutamente però questa idea dello stare dentro e prendersene ori
E questo insomma è poi la la cosa che mi ha
Fatto inizialmente Gerardo però la riflessione che stessi colleghi anche un po'a quello che diceva
Antonio Marzoli quando diceva già questa è l'unico Paese in cui succede quello che succede e un po'anche come diceva Sandro Guerrieri per il discorso sul fatto che
Insomma Occhetto guarda un bipolarismo senza poi considerare il fatto che ma questo Paese veramente pronto per il bipolarismo
E che insomma qui c'è
Come il punto di osservazione liberale il punto di osservazione sulla una carenza strutturale del sistema dei partiti
Che è se vogliamo simmetrica problema compenso destrutturato escludendo c'è un pezzo di società
Che vota per i partiti di governo dell'arco costituzionale perché non può fare altro ma vota Turandot sì naso e non li riconosce ma legittimità questi
Ma è questo è un punto cioè la maggioranza silenziosa il vecchio discorso di Montanelli tutta quanta quella parte che vota democrazia che da parte del Paese che vota democrazia cristiana
Quelli che poi qualcuno di loro vota anche liberale però insomma poi poi votano missino pro-quota non passano trasmissivi monarchici liberali
C'è una componente
Sicuramente che non si è però che là vicino intercetta e c'è un problema insomma di
Slittamento fra il sistema dei partiti e l'opinione pubblica sistema dei partiti a sinistra e l'opinione pubblica
Questa parte il sistema e partiti politici da un certo punto it devo ritenere che sia a destra e di una certa parte del suo elettorato e questa parte qui rimane mai
Mai veramente mai veramente recuperata alla legge alla piena legittimità repubblicane il che non vuol dire che non sia una parte democratica è questo il punto che non sia a suo modo democratica ma insomma nella Repubblica alla fine
Non ci crede ma
Questi nel carcere poco da fare novantadue e novantaquattro per questa parte l'opinione pubblica eh
Finalmente
Finalmente possiamo votare senza turarsi il naso
Qui insomma la la naturalmente la mia riflessione poiché chi mi conosce non è però in questo
Necessariamente sui difetti dalla società civile italiana che pure ci sono ma anche i difetti di sistema partitico cioè perché c'è queste c'è uno iato
E poi questa uno iato che fa appartiene all'insufficiente radicamento della democrazia italiana e qui forse ci sarebbe da dire ma qui chiudo perché non voglio tediarvi voglio lasciare spazio eventualmente a qualcun altro
C'è un problema del rapporto fra il partito politico e la storia d'Italia
C'è un problema di lungo periodo che va e qui dobbiamo tornare all'Italia cioè il partito che nasce tardi in Italia si si radica tardi quando si radica si radica troppo
E poi si radica troppo ma non riesce a rappresentare la società civile fino in fondo non riesce a
E poi alla fine però forse qui veramente dobbiamo tornare
CIAL cena i centocinquant'anni e al problema del rapporto fra opinione pubblica partito è stato ed è come il partito fallisce nel farsi da tramite diciamo virtuoso o funzionante
Tra l'opinione pubblica lo Stato concreto qui il discorso vale per l'appunto qui chiudo allora diventa un po'troppo
Diciamo una serie di sollecitazioni anche riprendendo alcuni degli interventi effettivamente si diceva rapporto partiti politici è stato io domani ne parlo un po'
Nell'intervento e poi un altro dato la suggestione dunque abbiamo chiuso gli interventi vince liberalismo ma noi non ci sono i liberali sicuramente partito
A parole poi
Cultura culturalmente di
Arriva
Ecco
Qua provo a tenere insieme le due cose
Crisi dei partiti siamo sì che non hanno funzionato secondo me è uno dei primi problemi interessa anche capire da quando
Non funzionano più
Alcuni dicono da subito è un parte una delle cose che dirò domani e non a caso secondo me sono
Una
Peck sono gli estremi l'espressione diciamo intellettuali del lupo di quell'aria che veniva richiamata sua quindi non è tutta colpa della Costituzione
Che lì c'è il vizio partitico e partitocratico
Se però IPA cosa c'è dopo i partiti che non funzionano e dicevamo prima non c'è il liberalismo cioè quello che voglio dire
Siamo così sicuri che finiti i partiti con i loro limiti su cui bisogna cominciare ciò non bisogna ragionare storicizzare andò lì capendo da quando il da come non funzionano più e perché
Che la risposta sia che si esca da questa crisi diciamo dentro un quadro liberare perché
Sembrerebbe vino non solo se noi prendiamo la situazione italiana ma anche se poi magari proviamo a spostare più avanti
Sono liberali le Società dell'est che escono dalla transizione l'euro diciamo l'Europa occidentale che nel corso del diciamo dal due mila in avanti si sposta in una direzione di un liberalismo progressista forse no
E su cui e questo mi sembra un po'il nodo della questione
E l'la l'altro punto ritornando anche magari alcune cose dette stamattina è
Individualismo
Come viene declinato però questo individualismo cioè per e mi ha colpito molto individualismo modernità in un certo senso non è stato esplicitato
Valore progressivo progressista nel senso al bene comune che non
Per la società ne neghiamo e realtà in parte anche discorso che facevamo stamattina sul
Deficit e sul debito un pezzo dei ceti medi considerati giustamente secondo una certa ottica moderni moderni e modernizzato cori decide di investire nel box cioè sostanzialmente di
Crescere attraverso la rendita
Ma conveniva e a su questo
E su
E ma questo è ma è però il problema che pongo è perché trovo un ceto politico che lo fa fare eccetera eccetera che
è mai moderno questo però
E quali e qui apro la liquirizia odori intervento e aprire la discussione cioè però noi abbiamo detto che sono gli stessi feti perlomeno un pezzo moderni modernità ante
è modernità possiamo considerarlo dentro il paradigma liberale nel senso progressivo che poniamo dare a questo termine quindi questi mi sembrano gli elementi su cui discutere
Io però volevo sostanzialmente porre due questioni per che possono così
Tentare di contributo al dibattito riguardano la collocazione i temi che ne troviamo nella vicenda della crisi del dell'ottantanove novantaquattro non è largamente pregando molto comune rottura cioè come
Un un sistema politico che non legge
L'eredità di cambiamenti cosiddetti cambiamenti le cosiddette trasformazioni che poi il tema che riproponiamo ininterrottamente ormai da vent'anni cioè si leggono non si eleggono questa trasformazione
E per questo questo e o politico cambia viene sconfitto
Deve traumatizzare e così via in realtà io proverei a invertire in ordine della della della lettura di questi eventi proprio così contro le provocazioni
Innanzitutto ottantanove novantaquattro quali sono le rotture quali sono le continuità
Quale sicuramente una rottura che secondo me aveva inserito in una discussione
Con il coraggio di l'indagine la rottura e la liquidazione di un certo tipo di ceto politico come avviene la liquidazione di un certo tipo di ceto politico tra il febbraio del novantadue e il marzo del novantatré vengono messe sotto inchiesta nove mila persone
Questo è un primo dato importante vengono messe sotto inchiesta nove mila persone vengono commissariati un centinaio di consigli comunali tra cui principali capoluoghi della
Del del nostro Paese e venga sostanzialmente rifatte quasi tutte le giunte regionali provinciali cioè l'apertura di cave trasformazione del sistema di potere in Italia probabilmente dopo il mille ottocentosessantuno ovviamente dopo i passaggi
Chiave della seconda guerra mondiale e del fascismo e questo un primo elemento che non può mancare a questa discussione
Perché un atto radicale che porta circa ventimila processi
Molti di noi sanno che la grande maggioranza di questi processi hanno avuto una durata media tra i sedici e diciannove anni e moltissimi sono conclusi in questi mesi in questi anni
Eppure la più grande rottura la più grave trasformazione degli equilibri di potere nel sistema politico reale cioè quello che governa gli enti locali le Regioni le Province
I Comuni che abbia conosciuto la storia del nostro Paese
E quindi questo è un elemento che probabilmente che sicuramente può essere inserito nel contesto nella dinamica di rottura
Però lo stesso tempo questa è la seconda
Secondo elemento che volevo pure la discussione questo elemento cioè la
La cancellazione la liquidazione di un certo ceto politico anche una forte continuità
E qual è la forte continuità e nella continuità dei dell'elettorato di questo mondo ce ne parliamo di un mondo che sostanzialmente nessuno lo collochiamo sulle carte elettorale quelle che ci fanno i politologi del morire l'uso del Mulino
Sostanzialmente ruota sempre intorno e quattordici dodici minuti inutili corona di distribuzione elettorale abbastanza definite nel nord-est del Paese nel sud del Paese nel Nordovest del Paese in Sicilia
E costo zero mentre poi finisce per ricalcare esattamente la distribuzione elettorale o quasi esattamente la distribuzione Turano del centrodestra
E questo è sicuramente un elemento di continuità
E quindi evidente uno degli intrecci che dobbiamo pur secondo me la lettura non solo della frattura del Paese ma anche della continuità con cui lo scontro politico tra il tre grandi forze con Dio nel nostro Paese e proprio l'intreccio tra la cancellazione
Dei una parte soltanto da parte del personale politico del pentapartito e la continuità del suo sistema elettorale e anche del suo sistema di riconoscimento valoriale questo è un primo elemento che io vedo
Fondamentale per continuare nella nostra discussione l'interpretazione del passaggio esistente il secondo elemento che volevo porle pure come
Come problema riguarda invece il tema del territorio pubblico che sta in un tema che invece che giacciono nei tra l'altro con
Con grande interesse nel nostro
Nel nostro convegno ritengo che anche su questo dobbiamo cominciare a guardare alcune cose magari qui sotto alcuni aspetti con occhi di verità
Il debito pubblico è oggettivamente il più grande il vero grande fenomeno di accelerazione della crescita degli anni Ottanta non è possibile immaginare la che esce dagli anni Ottanta senza immaginare il debito pubblico
Voglio fare un solo esempio corregge ottantasei nel
Sistema economico italiano vengono inseriti la legge stessa da quattro ottantasei scusatemi vengono inseriti
Di finanziamento della Cassa del Mezzogiorno ovviamente non devo fare un intervento faccio soltanto questo come esempio
Ma in realtà se poi guardiamo sempre per andare al
Alla battuta l'accenno che faceva Passoni prima nella conversazione di prima
Alla redistribuzione del reddito vediamo che questo in realtà corrisponde molto dinamico il nostro Paese per esempio gli anni Ottanta sono gli anni in cui l'ho detto del Mezzogiorno cresce in assoluto in più rispetto al resto del Paese
E questa crescere medio del Mezzogiorno continua anche negli anni Novanta a un declino sul fine degli anni novanta quando c'è l'introduzione del meccanismo della spesa pubblica soprattutto dove novantadue novantatré ma su tutto e non da cinque e poi ricomincia col
L'iniezione nel Mezzogiorno dei fondi europei per poi crollare verticalmente del due mila nove il dovere di tant'è vero che gli ultimi due-tre anni sono gli anni in cui le del Mezzogiorno scesi in assoluto di più
Però anche questo se lo inseriamo nella lettura della dinamica nostra crisi è un pezzo che appartiene alla tre angolazione fondamentale
Qual è secondo me la prendo Lazio e cioè interpretare in che modo l'ottantanove novantaquattro crea rotture continuità per il sistema politico e gruppi dirigenti del sistema politico
Il consenso valoriale elettorale socialista politico che il rapporto con le grandi forze del capitalismo italiano e del mondo dei membri della comunicazione insomma gli ambienti che ne conosciamo che hanno un ruolo nel nostro Paese
E che di fatto non l'hanno nelle loro né come elementi di sviluppo la stessa frattura che conosce il ceto politico
E se questo secondo me il doppio passaggio che lo dobbiamo collocare per
Interpretare il quadro di evoluzione del sistema politico alle fratture alle continue dal nostro Paese
Se c'è qualcun altro dicono
Sono un
Paio dei dividendi osservazioni cosa dibattute
Sentendo anche una serie di interventi della vegetazione dovremmo ripensare anche cosa sia stato
Quale sia stata
Effettivamente l'influenza del
Della guerra fredda nel nostro Paese un al di là devo dire distorce le relazioni internazionali hanno un po'la tendenza appunto studiare
La politica estera il ruolo dell'Italia dalla guerra fredda forse dal mostro gare
L'influenza e la guerra fredda dal punto di vista la politica interna che a mio giudizio è quasi più più significativo per questo è un Paese che è rimasto polarizzato per quarantacinque cinquanta enti per tornare al discorso della
Della similitudine con i Paesi dell'Europa centrorientale intorno a un dibattito che era comunismo e anticomunismo e non dimentichiamoci che alla fine i conti questo è l'unico Paese dell'Europa occidentale
Dove questa differenziazione comunismo anticomunismo fa ancora parte del discorso politico corrente quando voglio dire in qualsiasi altro Paese al mondo occidentale non ha più nessun significato da almeno quindici anni però guarda caso nei Paesi d'Europa centrorientale
Questa differenziazione ancora alcun senso tutto questo è importato della guerra fredda
E venendo alla questione della sarà qui scusate mi vado sul terreno che non è mio ma
Quando penso appunto la questione del tu del turarsi il naso del votare per contro e non a favore
Io ricordo se non sbaglio un volume di di Leonardo bollino
In cui per credo che fossero per gli anni Cinquanta questi dati guidava questi dati per gli anni Cinquanta
E parte dal presupposto voglio dire che Panizzi danni cinquanta possiamo considerare il Movimento Sociale Italiano il partito monarchico due partiti ovviamente antisistema
Il Partito Comunista il Partito Socialista alleato del Partito comunista in parte antisistema a questo punto a favore del sistema vota al cinquanta per cento dell'elettorato però bollino ci dice
Dice però c'erano tutta una serie di di dati di derivanti da interviste per cui coloro che votavano per i partiti diciamo burocratici posti fonte a domande come
Ma qual è la vostra opinione del fascismo qual è la vostra opinione di Mussolini
Generalmente davano delle risposte in una percentuale elevata credo più del trenta per cento come diceva
No ma alla fin dei conti fascismo era la buona cosa cioè l'unico errore Mussolini è stato di fare la guerra a fianco della Germania allora a questo punto quante che quanti erano quelli che credevano veramente non più il tema in un sistema democratico
Cioè questo è un Paese in cui effettivamente
Si votava contro qualcuno e non a favore di qualcuno e ci possiamo chiedere quanti poi veramente avessero capito la trasformazione in senso democratico del Paese troppo fino alla seconda guerra mondiale
Naturalmente questi sono dati per gli anni Cinquanta quindi valgono quello che valgono però insomma credo che anche questo ci dovrebbe fare un po'differenti
Io aggiungo solo per consolarli che secondo le statistiche americane gli americano fatto inchieste in Germania Ovest fino
Gli interessi sono rimasti nazisti fino al cinquantadue
No no col gettone però e stare nel quarantotto suggerisce a Ulbricht di fare un partito simile a quello nazista né valori per recuperare popolarità quindi non è che siamo
Perché quelli la querela o pensa sul serio
Non abbiamo fatto la colpa l'hanno visto tutti
Pure
Ringrazio molto
Leonardo Nicolosi dalla sua relazione
Dall'attenzione che ha limitata queste carte del Partito liberale
Per la verità vera sono tenute un poco casa vaste Nicolosi mi incoraggia cercherei di unificare i fondi Camera al Senato il volo mettere tutti insieme visto il
Il carattere confidenziale che ha assunto questo nel nostro convegno
Permette ora
Sulla prima notazione
Poi la principale è quella che ha posto della Graziosi
Successivamente ma
Un'erogazione
Riguarda la causa della morte del partito liberale italiano
Partito Liberale sostanzialmente morto per effetto di una
Visto l'idea di una divaricazione fra
La critica del sistema la capacità di distaccarsi
Coperto dalla relazione di vicolo riemerso in termini chiarissimi
Sì
Si facevano i consigli nazionali e per criticare sistema su presupposti toglie ricordato
Ma questo
Nella novantuno novantadue richiedeva un atto di dissociazione molto deciso risoluto questa risolutezza non ci fu
Questo era
D'altra parte percepibile che il sistema dei partiti storici stava scritti Orlando come
La Cobolli One posso farlo ripetere muta
Così la la metafora devo guardiana che mi sono permesso di fare stamattina
Da un lavoro non ci fu verso di di svegliare su questo i miei amici io feci una cosa molto grave ritenuta tale almeno momento ero sindaco di Torino novantuno mi dimisi relative all'anno
Suscitando molte proteste ma allora non c'era l'elezione diretta del Sindaco si potevano fare pensando che bisognava proprio
Tentare un Insula profonda variazione di rotta
Loro non fu possibile perché ciò che
Prendendo a sostanzialmente
Sostanzialmente nove attivare questa critica liberale era l'attaccamento del gruppo dirigente del del partito a all'acronimo del Caf
Si considerava il CAF come un entità immortale
Pare che sugli eucalipti l'Australia vivono
Degli animali vegetariani
Inoltre Civic che hanno
Un solo difetto cioè quello si affezionano talmente al ramo a da cui mangiano le foglie che
Si possono cacciare segando ramo apportando seri direttamente a casa
Il Partito Liberale rimbalzo è attaccato al ramo del CAF fu travolto nel suo crollo questo alcuno file
Non era pienamente meritata
Anche alla stregua di quello che poi lasciano al professor Graziosi che c'era una cultura che in quel momento conosceva una sua
Previdenza dovuta avevamo tormento dell'assenza degli assetti della politica mondiale e che caricava illiberale in quel momento di particolare responsabilità
Devo dire per la verità che
Non è che queste
Testi
Verso destra
E vicenza riprese rinnovamento del liberalismo in campo internazionale sfuggisse al partito
Non non non non c'erano soltanto le beghe dentro il Consiglio nazionale ma per esempio
L'Internazionale liberale e io bordo allora al Como quale lordi
Siamo stati
Entrambi per
Parecchi anni
L'unico prestiti autorità ben superiore alla media Regione affiorare liberale era un centro abbastanza abbastanza vivo però minoritario anche allora non presero la leadership del mare
La grande
Ritorno del liberalismo
C'erano c'erano Attività culturali c'era una buona rivista l'opinione molto assai diversa da quella di oggi
C'era un refuso cuore di partito che non erano scuole perché ero non credo che ci sia nessuna scuola che possa insegnare il liberalismo non mi sembra una manovra materia scolastica possibile però si faceva
Insomma lei legge legge si leggeva si si conosceva dove eravamo del tutto esterna ed allora come è potuto accadere passo alla seconda questione
Quello che lamentava il professor Graziosi che in un momento in cui
Il liberalismo trionfava nel mondo noi intervenissimo in questione tutto sommato
Dei luoghi dove
Di non eccelso profilo
A
Risposta che sarei tentato di dare che
C'è una qualche
Difficoltà organizzare il liberalismo in forma di partito una qualche allergie ha del liberalismo ad assumere la veste collocato nella forma strutturale del partito
Questo non è soltanto italiano perché gli partiti liberali veramente importante nel mondo tutto sommato sarebbero stati pochi quello britannico in qualche fase
Credo ormai passata da un pezzo quello tedesco qualche partito in Scandinavia mano a un moltissimo se poi pensiamo alla storia del dei liberali italiani
Quella
Addirittura clamorosa nel senso che meno male per sessant'anni ovunque qualche con qualche parentesi negativa ma insomma ripremi sessant'anni dall'unità
L'Italia ha avuto dei governi liberali però
Il liberale quando facevano i Governi non avevano un partito e quando l'ho fatto il partito non facevano dei Governi ripartito
Liberale si costituisce nel ventidue pochi giorni prima dalla marcia su Roma
Poi riprende nel quarantatré per merito soprattutto microcelle sono anni di continue
Scissione di grande divisioni del partito nonostante queste due stelle fisse che siano
Sempre
Oltre illuminato
Il cammino che erano croce Einaudi neppure loro concordi ma insomma
Quella era una bella discordi eretto molto
Mai erotica
E si arriva alla scissione che per contro vi è stata più grave nella storia del Partito Liberale Italiano per la scissione radicale del cinquantacinque
E poi c'è stata o forse un'unica
Un unico momento quello studiato in particolare da Giovanni Orsina in cui era sembrato che
Pervenire annui si potesse fare per partito liberale un partito borghese di massa
Sono gli anni in cui Partito liberale assumevamo opposizione democratica al centrosinistra
Stabilisce la sua Capitale elettorale a Milano con votazioni molto importanti con quoziente elettorale importanti
Se non che
Per fare un partito borghese di massa bisogna fare un partito di Governo
E quando i borghesi che votano Malagodi si accorsero che non poteva fare il Governo perché portava via i voti solo alla DC e quindi la somma non faccia la fine maggioranza ride
Non
Sia pure con qualche gradualità no abbandonarlo quindi l'idea del partito borghese di massa serve una un suo periodo di
Mi devo dire che l'opposizione liberale
Volizione Malagodi al centrosinistra anche a rileggerla come ha fatto Rosina era un'opposizione seria non dico che avesse ragione su tutto ma certo molti suoi argomenti erano fondate si potrebbero anche riciclare adesso alcuni
Avrebbero ancora oggi è una
Una certa
Efficacia
Per trascuro insomma poi le vicende successive in cui finirei
Per trovarvi dissipare una ricerca eccetera impigliato ma nel ho questa impressione che le dividere
Troppo troppo larghe non siano le più adatte a organizzare una posizione di parte io credo che la risposta
Che posso dare che l'azione di frequente
Nell'ultimo
Primo chiarimento sulla battuta Valerio volevo dire che insomma almeno dopo l'ottantanove
In Italia non è più offensivo dire uno liberale prima lo era
Meno
Gran parte dell'accusa delle culture politiche italiane davano una connotazione
Puramente negativa al termine di Pera
I democristiani i comunisti e buona parte dei socialisti
Per questa adesso i liberali su molti di più
Ma questa è una battuta volevo dire che
No ma è che e che aveva una connotazione circa e inique la cosa più più comune era l'equazione liberare uguale conservatore il che non non risponda la storia di bere all'ISPO ecco e questo voglio dire e almeno queste santa
Almeno questi è saltato per il bene di tutti
Io
Approfitto anche se
E più una cosa da domani però perché ci sono mi sollecitano alcuni interventi oltre che le relazioni siccome come sapete questo è soltanto l'inizio di un lavoro che pur vogliamo proseguire per almeno due anni
Io credo che va bene
Ne ritorniamo ad aggiornare domani vediamo però dobbiamo riflettere meglio su come
Calibrato perché
Io penso che anche in base alla giornata di oggi alle relazioni
La tentazione di dire a tema dobbiamo
Prendere un tempo più lungo no dal punto vista analitico dobbiamo prendere dall'ottantanove in poi però sicuramente dal punto di vista ecco
E allora io vedo
Due come dire e due
Due approcci che
Che forse dobbiamo riflettere su cui dobbiamo riflettere meglio e vedere come inserire nel lavoro
Da un lato è
Rispetto a come
La ricerca storica alla riflessione di cui oggi disponiamo
Consente di raccontare le vicende non solo italiani ma anche internazionali quanto meno varianti dall'inizio degli anni Settanta in poi
Che cosa ne erano in grado di raccontare in culture politiche dei partiti
Ed è questo fosse e otto o perché è facile da fare più impegno nei calcoli che faceva puramente quantitativo ma da punti delle fonti non è
E l'altra cosa questo prima che molto italiano rinnovi
Da questo punto di vista se abbiamo delle specificità
Sicuramente almeno a partire dagli anni ottanta
In un tipo di integrazione di intreccio di condizionalità
Che si viene stabilendo fra
Sistema dell'informazione industria culturale e sistema dei partiti
Questi non è così specifica ereditarie
Anche perché altrimenti che siamo noi usiamo ovviamente in maniera meno determinate categorie come l'opinione pubblica la funzione dei media
Oppure
A valle
La società dei consumi
Che chiedono determinazioni determinazioni analitiche con
Strumenti che consentano storicizzare
Altrimenti ci manca
Ci manca un pezzo comunque un'angolazione per capire la vicenda italiana
Io può darsi che sia ossessionato da questo bel convegno risulta però credo che anche perché e una è una delle facce da cui vediamo molto bene il link eccetera
Dimensione nazionale dimensioni internazionali riteniamo
Io ho visto che siamo proprio alla fine diciamo abbiamo detto che
In misura sempre domani non ci sarà quindi uso la misura confidenziale che abbiamo adesso per
Esporre un'idea abbastanza peregrina
Che riguarda un po'anche si era periodizzazione che è stata scelta per questo convegno è un porsi anche
La questione questa accennata del liberalismo cioè io penso che alla fine lo dico qua non avendo studiato nulla di tutto questo
Tra la il problema che noi ci dobbiamo porre come storici è di trovare
In quali siano le forze
Vive che hanno trainato il cambiamento in questa fase cioè nel non ci possiamo
Esimere dal selezionare quali sono per noi i fenomeni che hanno innescato questo gigantesco processo di cambiamento in questa fase
Allora io così senza riflettere
E cogliendo alcune delle vostre suggestioni io credo sinceramente che molte delle cose che sono state dette oggi del si spiegano se noi prendiamo
Una singola questione come questione al centro di tutto questo processo di cambiamento e io credo che questa questione sia stato il progetto
Che era un progetto culturale era un progetto politico era un progetto economico era un progetto che riguardava la la società di massa
Di costruzione di un mercato unico europeo alla metà degli anni Ottanta un po'il progetto che
In qualche modo sotto il segno del quale si è riunificata l'Europa forse il fenomeno storico più importante e ne abbiamo conosciuto
Come europee del ventesimo secolo che spiega il le mutazioni
Delle culture politiche quando si diceva il liberalismo il liberalismo è diventato
La cultura dominante di quasi tutte le forze
Politiche italiane
Perché perché veniva al traino di questo grandissimo progetto che è un progetto che per tanti versi se lo chiedete uno a uno come me
Vi dice che ha avuto dei lati oscuri terrificanti se uno guarda le popolazioni carcerarie di mediazione teramani natalità disoccupazione
Modificazione delle strutture educative tutto quello che volete prestato un grandioso Progetto innovatore che ha sconvolto tutto sommato
Lo scenario nota dal punto di vista legale varie si potrebbe fare un elenco di tutto il modo in cui questo progetto ha modificato concretamente la vita di tutti gli europei e si scoprirebbe che ha modificato fino ai giocatori delle squadre di calcio insomma non è che
è stata una cosa che ha agito in profondità se voi lo leggete diciamo scegliete questa come forza trainante per il spiegare le modificazioni dell'Italia e inseriti l'Italia inserita nel contesto europeo
In questa fase è chiaro che la scelta dell'ottantanove novantaquattro diciamo può spiegare a nasce di Forza Italia ma un po'peregrina c'è un gigantesco processo di trasformazione che è partito
A metà degli anni ottanta e i cui effetti
Forse solo oggi e cioè il diciamo il il dispiegamento il modo in cui questa cambiato la società italiana con la formazione di nuovi partiti nuovi partita sono i partiti di sinistra nove opposizione di sinistra
è solo adesso che si riesce che si riesce a capire insomma magari con quello che sta facendo Marchionne impensabile quello che sta facendo Marchionne
Nel novantatré quindi ecco
Detta proprio così dall'orlo avuta dalla ecco se stiamo ragionando su come proseguire la ricerca infine in un modo che abbia anche un senso di una nuova periodizzazione
Il mio piccolo suggerimento è che se dal punto di vista
Peculiare della nascita di alcuni partiti forse va bene quello però
Diciamo il il processo di trasformazione a un processo che nasce negli anni Ottanta che dura un trentennio insomma se semmai questo processo sia concluso e che ha stravolto
Lo scenario lo scenario sicuramente lo scenario europeo e che quindi sia questo forse l'arco temporale che poi uno
Deve prendere in esame
No io penso sicuramente come per chiudere brevemente che la suggestione come dice anche Peppe ci dovremmo pensare di tornare anche indietro
Sul processo non lo so perché
Ma come si è detto prima bisogna Paris discutere che il debito pubblico del settantadue la crisi demografica inizia il settantatré settantaquattro quindi bisognerà poi capire dove si va a vedere
Però sicuramente l'invito molto giusto io ringrazio tutti vi do appuntamento a domani alle dieci speriamo una discussione continui diciamo perché molto interessante grazie