Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 2 minuti.
Rubrica
10:00
10:01 - SENATO
15:00 - CAMERA
8:30 - Senato della Repubblica
9:30 - Camera dei Deputati
11:30 - Camera dei Deputati
12:00 - Camera dei Deputati
13:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
critico cinematografico
L'ultimo dei tre film italiani presentati alla Mostra di Venezia è stato Capri devolution di Mario Martone
Ambientata nella Capri dell'epoca della prima guerra mondiale il film racconta la storia di un gruppo di naturisti che cercano la fuga da un mondo che si fa sempre più relazionale e che in nome di quella ragione sta portando alla guerra di fronte a questi utopisti sta una ragazza del luogo avvezza ad allevare capre e tuttavia animata da una voglia di liberarsi del costumi patriarcali della famiglia
Proprio questo ideale di indipendenza la spinge a ribellarsi avvicinandosi progressivamente allo strano gruppo di ragazzi che sembra conquistare a poco a poco un equilibrio naturale
Il conflitto che nasce tra lei e i suoi fratelli più ligia alla tradizione tanto da partire in guerra è un conflitto fra mondi fra epoche
C'è poi un medico che incarna a suo modo lo stato della legge
Ma ha anche una spinta da socialismo utopista fine ottocentesco che lo fa vivere di certezze e di ragione tanto quanto gli altri danno spazio loro desideri incanalando l'in una forma di vita
Dunque da una parte sta la ragione quella linea di vite di pensiero che discende dall'Illuminismo dall'altra sta la passione Martone racconta in questo modo come terzo capitolo di un'ideale trilogia iniziata con noi credevamo e proseguita poi con il giovane favoloso la nascita della modernità
Intesa come spinta rinnovare le chiavi di lettura del proprio essere nel mondo e dunque a rimettere in discussione le categorie generali di interpretazione
C'è un che di letterari in tutto questo e il film che ne c'era proprio in virtù in qualche caso i difetti della letteratura con dialoghi a volte eccessivamente scritti fino a risultare didascalici
Ma c'è anche l'evocazione di questioni già presenti sia pure nella forma dell'utopia all'inizio del Novecento
E assai più sentite oggi come il rapporto tra uomo e natura o il bisogno di rifondere nello stile di vita un atteggiamento più filosofico che economico
Un film denso di umori di spunti di felici soluzioni visive e narrative
Che non mancherà di sollecitare la giuria
Da Venezia radio radicale Augusto Sainati
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