Corrispondenza di Augusto Sainati dalla 73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia

Alla Mostra del Cinema di Venezia sono cominciate le premiazioni beh che manchi ancora una settimana la proclamazione del neonato
I primi premiati ieri sono stati l'attore americano Nick Raider che è stato insignito del premio per il talento visionario e Paolo Sorrentino al quale la SIAE attribuito il premio per l'innovazione creativa
Sorrentino presenta oggi fuori concorso i primi due episodi della serie deviando poco in onda su Sky a partire da ottobre
In concorso ieri si sono visti due film il primo il cileno il Cristo si ecco il Cristo cerco di Cristo fermare storia di un ragazzo che fin da bambino si crede Cristo e per questo si può tentare ciò tende la mano da un giovane amico
E vaga per lande desolate credendo di poter fare miracoli
L'idea di cinema tanti spettacolare alla quale insieme si rifà si palesa in una serie di scelte stilistiche non sempre giustificate dalla drammaturgia
Ambienti deserti ci spettrali movimenti lenti eccetera scelte che fanno pensare più a certo cinema anni sessanta che ha un'opera contemporanea
Ma sotto il lavoro degli innovatori negli anni Sessanta c'era una visione del mondo radicalmente nuova che portava a vedere oggetti ma il primo e guardati dal cinema e che quindi si traduceva in forme dello sguardo del film assolutamente originali
Belgrado è questo che manca altrimenti i batteri
L'altro film in concorso era notturno intenti morso di Tom Ford per la storia di Susan donne in carriera che fa la gallerista d'arte e che provvista di tutti i master che una persona del suo rango si immagina debba cadere
Susan però insoddisfatta persa dentro il suo vuoto esistenziale con regolare marito perennemente assente la donna si rifugia nella lettura di un romanzo che il precedente marito Eduard aveva mandato per posta
Il film si costruisce dunque come un racconto a incastro con continui passaggi di livello della vita di Susan alla storia narrata dal romanzo
Ma il romanzo a sua volta non è altro che uno specchio del giocatore
Uomo fragile che per fragilità perso Susan e che nel romanzo mette in scena una storia che dietro l'apparenza di un thriller è in realtà la propria storia ed esistenziale
Sono che il suo alter ego del romanzo che si chiama toni
Mostrerà la forza che Eduard nella vita reale sembrava non possedere
Nell'articolare la linea del meno con quella del thriller il film trova un ritmo incalzante che però è forse anche il suo difetto principale poiché l'eccessiva rispondenza tra i due livelli della storia prende la vicenda un po'troppo meccanica
Forse il Leone d'Oro non ancora ruggito sulla passerella dell'invito
Da Venezia speciale Festival per Radio Radicale Augusto Sainati