Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Mezzogiorno, Societa', Sud, Territorio, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
15:00
10:00
09:30
10:00 - SENATO
10:00 - Roma
10:00 - Roma
14:30 - Roma
15:00 - Roma
15:15 - Roma
16:00 - Roma
17:00 - Roma
17:30 - Roma
critico cinematografico
Alle Giornate degli Autori in corso alla Mostra di Venezia l'evento speciale è stato il film il bene mio secondo lungometraggio distinzione di Pippo Mezzapesa già affermato documentarista
Poetico e surreale il bene mio racconta la storia dell'ultimo abitante di un paese della provincia profonda del sud Italia
Prende spunto cioè da un fenomeno attuale come quella della progressiva desertificazione dei territori lontani dalle grandi metropoli per costruire una fiaba allegorica sull'umanità che cambia
L'ultimo abitante del paese di provvidenza questo nome del Paese
Non si arrende a lasciare la terra dove stanno le sue radice tutta la sua vita il terremoto ha spazzato via molti anni prima tutto il resto del Paese
Mandando qualcuno al cimitero qualcun altro sulla via dell'emigrazione e di una nuova vita
Ma Elia no lui è rimasto a custodire quel bene prezioso che in un'Italia sempre più smemorata e distratta si chiama tradizione vive ancora vivo e in questo modo fa vivere il Paese e le sue ombre che ogni tanto emergono dal passato
Il suo è un gesto di resistenza resistenza umana e anche ideale
Come in ogni resistenza qualche volta c'è da sconfinare oltre i limiti della legalità per far valere i propri diritti magari trovando qualche occasionale compagno di strada
La lotta con la burocrazia si fa anche abbattendo i muri che vorrebbero sigillare il Paese precludendo nell'accesso oppure opponendosi ai ragazzi che vandalizzate i segni della vita di una comunità
Eppure la modernità che avanza sembra non lasciare scampo e come un rullo compressore pare radere al suolo tutto perfino gli antichi legami di amicizia vacillano di fronte all'ineluttabilità degli eventi c'è tuttavia ancora una speranza che chi resiste che mentiva c'è la possibilità che l'inatteso irrompe nella vita sconvolgendo nell'ordine
Di fronte all'ordine nazionale c'è sempre una via di fuga si chiami essa polizia o Forza del passato o anche semplicemente cinema
Il bene mio è infatti anche un inno al cinema chi è stato rispetto al cinema che e che sarà un implicito invito a resistere senza demonizzare la vita diritti che cambiano ma senza nemmeno fare tabula rasa di una storia che è parte di un'identità collettiva Pippo Mezzapesa sa mantenere l'occhio curioso e attento del documentarista che stabilisce un legame simbiotico con l'universo che racconta anche quando si avventura nei territori della finzione
Non si lascia cioè sopraffare dal demone del racconto per il racconto ma lascia spazio e respiro all'evocazione al tocco leggero e delicato qualità queste che il cinema italiano sembra ritrovare sempre più raramente da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0