"70 volte 7" - XI Assemblea Nazionale della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia

Siccome abbiamo la Presidente del di carie del Consiglio Metropolitano Gemma Guerrini e il dottor Santi Consolo capo del dipartimento d'amministrazione penitenziaria che poi devono andare via io direi di fa aprire con i loro saluti e poi aspettiamo un attimo che precisa come ben sapete c'è pure uno sciopero della dei mezzi pubblici per cui siamo un po'sfortunati va be qui poi magari ci di riprendiamo dopo con il la giornata di di di lavori vera e propria quindi
Dapprima
Alla prima parola
Allora dapprima la parola Gemma Guerrini presidente vicario del consiglio metropolitano buongiorno a tutti sono molto lieta di dare il benvenuto
A questo evento qui nella sala del consiglio metropolitano al nome dell'amministrazione della città metropolitana di Roma Capitale anche di tutti noi amministratori veramente vi auguro un buon lavoro ringrazio gli organizzatori professor Consolo
Tutti gli operatori che oggi daranno vita a questa a questa iniziativa
Che naturalmente trova molto vicini tutti gli amministratori di Roma capitale villa Città Metropolitana di Roma Capitale tutta l'amministrazione
Che intera i principi costituzionali del rispetto della dignità della persona e della rieducazione quindi grazie davvero e buon lavoro a tutti
Sì dottor Santi Consolo non al capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria
Prato buongiorno
Città metropolitana anche alla presidente Ornella Favero
Io avevo programmato di trascorre con voi ve almeno l'intera mattinata
Perché avevo interessa vedere quali sono le vostre
Posizione attuali
E a cercare di ragionare assieme su come ci possiamo programmare per il futuro
Purtroppo mi devo allontanare
E allora vi rassegno quelli che sono i miei personali indizi in questo momento
Senza però tacere
Che il volontariato è l'asse portante
Di tutta la vita dell'amministrazione penitenziaria
Ed è una peculiarità che tutti italiana e italiana perché
Noi abbiamo delle caratteristiche delle predisposizioni di disponibilità verso il prossimo di comprensione per le condizioni delle persone
Che
Con orgoglio dico da italiano ci visti rispetto agli altri non a caso la presenza del volontariato in Italia
Sia sotto il profilo quantitativo che sotto il profilo qualitativo è nettamente superiore alle presenze di volontariato in tutte le altre organizzazioni
Penitenziale
E per noi è di grande conforto perché noia da sempre abbiamo sofferto di carenze
Di personale che deve essere vocato all'assistenza come sono gli educatori
E come dovrebbero essere in misura maggiore più adeguata
Gli appartenenti al servizio sanitarie
Perché Monte molti degli eventi
Che purtroppo segna ma la vita penitenziarie
Spesso se si vanno ad analizzare sono dovuti ad una scarsa attenzione soprattutto per quel che riguarda supporto psicologico fisica
E non ci possiamo nascondere
Che la riforma
Degli occhi IG
Non è stata
Ne puntuale né adeguata
A livello di dipartimenti di sanità mentale
Non ha creato quella deflazione nelle misure di sicurezza detentiva che tutti auspicava
Come pure l'MMS non sono bastevoli
Per
Soddisfare quelle che sono le esigenze determinate dalle pronunce giudiziarie
Allora
A voi che avete tanta attenzione tanta comprensione tanta volontà di sostegno io dico che stante questi miei adeguatezze queste carenze
Il vostro ruolo deve essere sempre più ringraziandovi per quello che avete fatto sempre più di maggiore attenzione
Verso questi profili
Perché
Si attendono forse si prevengono con questa attenzione
Molti infatti critici che purtroppo continuano ad Avvenire
Per quanto riguarda
Gli altri profili
Deve ci conosciamo da più anni quindi penso che
C'è un
Un rapporto
Collaborativo e di dialogo reciproco ci conforta reciprocamente ci sostiene
Io sono abituato a non a non lamentarmi mai per tutto quello che accade che succede
Ma sono stato sempre abituato a rimodulare un mi
Su le opportunità che mi vengono offerti
Allora non è un mistero che io ho sempre puntato
Alla lavoro detentivo e alla possibilità per le persone in esecuzione penale di acquisire un'abilità lavorativa un'abilità lavorativa
Che per quanto possibile avvenga certificata che ci siano delle certificazioni pubbliche
Che poi consentono alla persona
Di potere sfruttare questa abilità
Una volta che torna nel mondo
Perché credo che questo sia un elemento
Maggiormente caratterizza la persona la fa sentire utile Dida dignità e gli consente anch'
Di non ricadere Fitto il vero antidoto alla sedici
E allora voi sapete fintanto che mi è stato consentito di essere presidente della Cassa ammende
Quanti Progetti
Ho approvato o sono stati finanziati quanti neo ulteriormente istruite nell'arco del due mila e quindici è stato l'unico a l'ho potuto svolgere questa attività ben duecentosettanta progetti finanziati approvate e finanziate
Altri tre cento istruiti
Questo filone
Prima si è interrotto
Ora rallenta
Per via di un nuovo statuto testata approvo
E allora
Noi possiamo però continuare
A sfruttare altri filoni
L'uno è quello del lavoro nell'ambito
Proprio penitenziario
E i dati la la relazione al Parlamento fatta dal ministro
Sono abbastanza confortanti
Mille detenuti in più lavoranti nel due mila e quindici mille in più
Due mila e sedici due mila centocinquantatré nel due mila e diciassette
L'altra è quello visto che le risorse non sono bastevoli
E quello di sfruttare anche l'opportunità
Del lavoro all'esterno per attività socialmente utili
E allora su questo filone io chiedo anche a voi la collaborazione affinché si si possa essere più dialogante anche con la magistratura di sorveglianza affinché diano i pareri favorevoli
Per queste nuove attività
I protocolli vi sono vi sono anche a livello nazionale
Quello che ho realizzato con lanci
Per tutti i Comuni d'Italia e poi vi sono quelli che sono state realizzate con alcune città metropolitani
Ma io vi posso ecco e
E chiudo perché poi purtroppo mi devo allontanare
Eccoli posso dire quali sono
There forse anche quattro filoni principali
Sui quali noi possiamo lavorare alacremente ottenendo veramente un miglioramento
Nelle condizioni dell'esecuzione
Allora un primo filone quello di riuscire a dialogare con le Gras tribù con le grandi aziende
Per
Riuscire a a creare dei beni produttivi soprattutto nell'ambito emigranti
Forniture
Che rendano
Produttiva
L'azienda penitenziaria
E in questo senso vi richiamo
Il protocollo fatto con Ermenegildo Zegna per la realizzazione
Delle divise
Che attualmente sono divise per la polizia penitenziaria ma possono anche diventa
Divise anch'
Gli altri corpi di polizia per l'esercito
Ve lo ha fatto con Marinella per le cravatte
Con cui Cinelli per quanto riguarda
Le maglie
E quello che stiamo facendo sa e quello che stiamo facendo conto su per convertire il Progetto produzione scarpe neanche
Delle Tomai in cuoio a pescare era in un attività produttiva che a pieno ritmo
Almeno nel primo stadio dovrebbe realizzare almeno otto mila paia di scarpe all'anno attraverso
Il no a che ci offre questa grande e questo ha un filo
L'altro filone quello del protocollo di carattere generale che abbiamo fatto con l'Associazione nazionale Comuni d'Italia e che prevede
La cura
Delle aree verdi e quindi anche alla tutela ambientale attraverso lavori di pubblica utilità che possono fare
I detenuti
E in questo senso si inseriscono tutte quelle attività che già sono state avviate
Nel comune di Palermo per quanto riguarda il recupero del bacino del fiume storico retto
Presso i chiedo di ville e giardini
Qui a Roma
Per esempio nell'arcipelago
Toscano il recupero alla tutela ambientale fisso non abbastanza prestigiose quali sono piano sa nel gorgo
Altro settore è quello della raccolta differenziata
Abbiamo avviato una monitoraggio nell'ambito delle nostre strutture penitenziarie in questo chiedo il vostro aiuto cioè una educazione a tutto campo non soltanto dei detenuti ma anche del personale che vi opera affinché
Questa raccolta differenziata nelle nostre strutture avvenga al cento per cento
A questo attività che sicuramente sarà esemplare per la considerazione che altri hanno nei confronti delle persone in esecuzione penale perché il livello di civiltà della persona si valuta anche attraverso queste abitudini
A questa attività chiaramente bisognerà abbinare un'attività produttiva che quelle innanzitutto
Del compostaggio dei rifiuti umidi
Perché diventa una vera risorsa direttamente utilizzabili per le nostre attività agricola ma anche per il riutilizzo nelle aree per la cura del welter nell'errore
E poi il riutilizzo di tutte le altre risorse perché sono risorse plastica metallo e quant'altro
Inserendo in questo ciclo produttivo
Le persone in esecuzione penale
A questo si aggiunge anche la scomposizione di elettrodomestici dopo materiale informatico perché anche quelle è una risorsa è una risorsa perché detenuti validamente istruiti possono cioè la pizza
In più abbiamo le autofficine quel quella di quella la meccatronica h Napoli questo io vi parlo le nuove realizzazioni
La l'auto FIAT lo autofficina Bonato Carrozzeria Santander lombardo
Vedo il meno dirigente generale Parisi
Fino a ieri era direttore di Bollate faccio gli auguri a dirigerne nominato direttore generale Parisi che a Bollate mirabilmente accurato anche fra tutte fra le tante altre attività accurato anche l'attività dell'autofficina di Bollate ma Breve nel sito mio incontro fatto a Trento
Ne apriremo ciao ne apriremo un'altra anche a
A ne apriremo un'altra anche altri
Le l'ulteriore gli ulteriori protocolli che noi andremo a fare saranno anche con la città di Milano e con una grossa azienda che coinvolgerà il lavoro
Il numero tesissimi detenuti
Il recupero di tutta l'area dell'Expo
Quindi le iniziative sono tantissime
Su questo settore noi ci possiamo concentrare e mi fa piacere che c'è il collega magistrato di sorveglianza Gian filippica il quale anche qui Stato protagonista sia degli stati generali che di tutta l'elaborazione per la riforma nuovo ordinamento penitenziario
Perché è vero che tramite norme si possono ampliare le possibilità di misure alternative
Ma
Sono convinto e su questo nell'attuale ci dobbiamo concentrare che dando maggiori opportunità
Si possono comunque a prescindere dalla riforma normativa ampliare le opportunità di misure alternative
Perché nessuno può negare che se una persona per più tempo dando buona prova di sé a è stato ammesso al lavoro all'esterno in articolo ventuno
Quella persona
Sì vende di perse affidabile e quindi nella prognosi futura sicuramente sarà
In maniera rassicurante meritevole di poter conseguire tutti i benefici che l'ordinamento penitenziario otto
Consente e questo messaggio unitamente a tutti i suggerimenti che voi sapete vi sarò grato secche
Saprete dare sicuramente può essere un messaggio di fiducia che prescindere dall'eventuale mancata approvazione per nuovo ordinamento penitenziario ma è un messaggio di fiducia e di speranza che più che a me stessi deve essere veicolata dalle persone in esecuzione penale che penso oggi a Berlino
Maggiore bisogno di essere sostenuti in questo percorso che migliorativo per tutta la società grazie
Allora potete prendere
Allora possiamo iniziare
Allora possiamo iniziare i lavori
In un momento particolarmente difficile vorrei ripartire ricordando un punto sarò brevissimo
Ricordando una cosa che
La Conferenza nazionale volontariato e giustizia è nata esattamente l'uno giugno del mille novecentonovantotto quindi vent'anni fa
Allora quindi forse
Servirebbe anche un qualche cosa dirò su questo una specie di bilancio del il bilancio ha sempre fatto per per quello che riguarda questi temi il carcere le pene il volontariato
è sempre difficile perché perché la strada è sempre in salita in una maniera impressionante comunque vorrei partire dal titolo perché questo titolo settanta volte sette lo dico da non non credente quindi da per laica che però acque però è venuta in mente questo titolo perché è venuto in mente questo titolo perché mi pare che viviamo in un in una situazione in un momento in cui questa idea di ma dare delle possibilità alle persone che hanno commesso un reato che sono che sono in carcere che stanno scontando una misura alternativa che insomma dare delle possibilità è visto sempre con maggiore sospetto
Il massimo che si riesce a sentire di direbbe va bene dobbiamo dare una seconda possibilità ora io credo che il volontariato di una cosa sia consapevole che di ci sono situazioni persone storie a cui le possibilità una possibilità non non è sufficiente poi ne diamo una seconda una terza e una quarta cioè e continuiamo e io credo che il senso del volontariato sia anche questo di capire che come dire noi siamo Esperti disastri credo che che se questo sia realistico dirlo siamo esperti in disastri da quei disastri siamo Esperti a capire che bisogna continuare lo stesso che non è che si chiude perché gli abbiamo dato qualche possibilità e siamo a posto con la nostra coscienza non è così
Non è semplice
La noi continuiamo a
Ad avere a vivere in queste situazioni in cui di ricadute fallimenti difficoltà eppure e appena tante volte viene voglia anche a noi credo di lasciar perdere di mollare di dire basta
E però poi si trova sempre lender e credo che questo sia fondamentale nella nostra attività di volontariato all'Energia per per continuare per capire che ci sono vite difficili
Che non si risolvono con una possibilità un aiuto e poi magari fare quelli of arrabbiate o delusi perché perché ci sentiamo traditi
Magari nelle nostre nella nostra voglia di aiutare eccetera non si tratta di tradimenti si tratta di difficoltà della vita le vite sono vite difficili e con questo ne abbiamo a che fare
Credo quindi a me non non dispiace nonna mi fa sentire
Male ritenermi un'esperta in disastri ci convivo da vent'anni da quando cominciato a fare volontariato in carcere sul territorio su questi temi e credo che ci compri però sempre
E ecco credo
Però che proprio perché siamo specialisti in questo sia stata durante per tutti noi questo aver vissuto una stagione di speranza in particolare con gli Stati generali
E poi con questa idea dei decreti attuativi
E è un è una speranza vederla tradita
Io non non voglio essere cioè non voglio andare a vedere cosa è successo perché è un po'l'abbiamo visto un po'lo temevamo e infatti quando è stata formata la Commissione avevamo perplessità non sulla qualità della della commissione succhi ne faceva parte la commissione per i decreti attuativi ma sui tempi e tempi infatti
Sono stati il disastro finale di ritrovarsi alla fine in un momento di in cui si capiva che c'era nel Paese un grande cambiamento non poter a non avere più
La forza o la volontà non sta a guardare di portare a di a buon fine questa riforma
Nelle carceri questo ha avuto secondo me è una grandissima ripercussione perché questa speranza c'era il forte nelle persone detenute
Oggi si assiste a una situazione in cui non solo c'è una perdita della speranza ma c'è una perdita anche di fiducia fiducia nelle istituzioni no e non i volontari siamo sempre in mezzo no e siamo sempre a cercare di
Far ragionare le persone non siamo quelli che non so come dire
Per sei detenuti ce l'hanno con tutti con non siamo quelli che lì sostengono se no siamo quelli che combattono a volte per perché le persone detenute abbiano un rapporto diverso con le istituzioni però le istituzioni
Dovrebbero essere più cioè dovrebbero promettere meno il fare di più le istituzioni dovrebbero essere più presenti in questo le istituzioni dovrebbero per esempio portare avanti quei cambiamenti per i quali non serve una legge e su questo io dico anche due parole sul volontariato sulla debolezza del volontariato che non siamo profondamente consapevoli delle nostre debolezze questa difficoltà a lavorare insieme penso al tema degli affetti su cui non siamo stati capaci di a vere dei un pensiero comune o meglio ce l'avevamo ma non abbiamo capito che doveva essere sostenuto con forza
E questo continuare a lavorare ogni singola associazione per coltivare il suo orticello è fallimentare
Non siamo stati capaci di avere una piattaforma chiara e precisa su tutto quello che sul tema degli affetti si potrebbe fare senza cambiare la legge
E così ci ritroviamo per esempio a Padova dove molte cose erano state fatte dalle telefonate in più all'uso di Skype
Che sia stiamo tornando indietro perché la debolezza di nostra la debolezza del volontariato non ha supportato questa questa battaglia non ha fatto propria questa battaglia una battaglia ripeto che non richiedeva un cambiamento della legge e che era un tema forte perché perlomeno in una società così incattivita ma almeno il tema degli affetti delle famiglie è un tema che si può portare avanti che è meno difficile che non tutto il resto che riguarda le carceri le pene perché bene o male la consapevolezza che quelle famiglie non hanno responsabilità non hanno colpe e sono veramente famiglie di serie zeta cioè questa cosa si poteva portare avanti e non siamo stati capaci non siamo stati capaci
Ma dico un piccolo esempio
L'amministrazione penitenziaria ha fatto anche una circolare che invitava avallava diffondere l'uso di Sky per l'uso di Sky per l'ma che stiamo parlando di una cosa col da niente stiamo parlando della possibilità per le persone detenute per esempio molti stranieri dopo anni di riuscire a fare
Collo scusate
Scusate
Va bene riuscire dopo anni a fare con l'occhio con le proprie famiglie c'è Skype ha aperto un per l'ho visto un nella nostra situazione dove funziona bene o male una grande speranza e anche una grande concreta possibilità di rinnovare i propri affari rinsaldare i propri affetti ritrovare i propri affetti
Ma questa questa battaglia è stata timidi fatte in modo timidissimo
Da noi dall'amministrazione fatta con la solita circolare a cosa che in vita ma guardate invitare
Cioè e qui c'è un dire ex direttore ormai invitare
I direttori senza dare delle indicazioni chiare precise e stringenti sul fare queste cose senza dire guardate che per esempio la prevenzione dei suicidi più vera si fa concedendo alle persone
Detenute la possibilità deve saldare gli affetti
Quella e prevenzione dei suicidi io ancora non ho capito che cosa l'Amministrazione intenda per prevenzione dei suicidi
Perché stare appresso al detenuto che manifesta i quei questo il pensiero del di sui citare stare
Cioè non è questo il problema non è questo un modo per tutelarsi dell'amministrazione ma non credo che sia una vera prevenzione dei suicidi io credo che uno degli elementi fondamentali della prevenzione dei suicidi sia esattamente questo fare tutto il possibile perché gli affetti siano
Rafforzati
Perché le persone possano avere più contatti con le famiglie e questo credo che sia la il la vera prevenzione ma se dico questa questa questione cioè ammetto e dico che il volontariato è stato debole in questo tempo nella capacità di mettersi assieme voglio anche dire invece un aspetto positivo
Di invece di di di di inizio di un percorso di più forte che è quello del Progetto a scuola di libertà
A scuola di libertà è un progetto nato qualche anno fa con un post su ispirazione del lavoro che faceva ristretti Orizzonti con le scuole nelle scuole e testa diventando sempre più importante non è un Progetto semplicemente di così sensibilizzazione in modo ci hanno è un processo fondamentale per lavorare al cambiamento della società per superare la di questa distanza che c'è questa questa rabbia questo odio che c'è nella nella dentro la società perché ha sbagliato perché ha commesso reati per da raccontare in modo diverso la realtà delle persone che stanno in carcere e delle loro famiglie a scuola di libertà io credo che sia un progetto importantissimo credo che
In una società come oggi così incattivita avere la forza di dire di portare un pensiero diverso
E il volontariato a questa cosa di di pensare difficile cioè noi abbiamo il dovere il dovere di rendere complicate le cose che sono semplificate dall'informazione io lo dice una che io sono un giornalista e mi occupo di informazione ma il gol con il volontariato fatte faccio esattamente il processo contrario a quello che si fa vivo di solito nell'informazione l'informazione si semplifica fino a banalizzare noi dobbiamo sempre portare un pensiero difficile dobbiamo sempre avere il coraggio di questo
Il pensiero più difficile in generale che noi dobbiamo portare è quello credo contro l'ergastolo questo forse il pensiero più difficile una società perché andare a dire alle persone
Che hanno queste paura questa cosa ti no bisogna dare una possibilità bisogna dare delle possibilità anche alle persone condannate all'ergastolo non è affatto facile
E c'è venuto in soccorso come dire il Papa con la sul suo discorso molto chiaro sull'ergastolo come pena di morte nascosta
E io credo che il pro con il Progetto a scuola di libertà si riesce anche a parlare di un tema difficile come l'ergastolo noi andiamo nelle scuole io sono sempre e le scuole vengono in carcere finché ce lo permetteranno e forse non questo vuol dire che non sarà così facile perché stiamo avendo grandi difficoltà naturalmente le cose che funzionano sempre pare impossibile che si vogliono distruggere
Ma io ho visto che in una regione come la nostra dove non è che c'è un pensiero molto avanzato a parte che oggi ormai nel nostro Paese non ci ha dato un da nessuna parte un pensiero avanzato su questi temi ma nel Veneto in particolare
Però io ho letto dopo gli incontri fatti con le persone detenute in particolare con gli ergastolani che fanno parte della nostra redazione ho letto dei testi delle riflessioni dei degli studenti che mi hanno fatto pensare che non tutto è perduto cioè veramente i ragazzi hanno avuto una capacità
Di mettere in discussione le loro certezze su questo tema
Che e con una lucidità una intelligenza una capacità di comprendere un pensiero difficile proprio noi che banalizziamo sempre sui ragazzi immaginiamo una generazione di
Bamboccioni in realtà essergli si racconta le cose in modo diverso se si porta si portano le testimonianze delle persone in moto critico e responsabile
Ebbe e i ragazzi sono disposti disponibile a cambiare il loro pensiero
Le le loro se le semplificazioni che leggo no e che sento in televisione su queste pene e credo che questo sia importante anzi questa pre
O per nel nostro lavoro rafforza l'idea
Ti quanto è importante lavorare per sensibilizzare il territorio per sensibilizzare proprio le le giovani generazioni
Infatti noi abbiamo fatto un numero di un del nostro giornale prendendo uno slogan
Della della degli studenti americani
Libri non proiettili boxing balzo che è importante credo ed è importante anche nelle nostro paese perché se pensate a tutto il dibattito sulla legittima difesa
Capite quanto anche nel nostro Paese ci stiamo avviando a una situazione nordico dove
Il pensiero più forte è quello della propria del del diritto delle persone che vivono qui a difendersi senza nessun tipo di limite a dichiarare padroni a casa loro eccetera
E quindi credo che portare avanti con gli studenti o invece un pensiero diverso sia fondamentale per non arrivare poi ad opera mettere i gli striscioni su libri non proiettili
Emma ad cercare che questo sia un pensiero
Generale diffuso tra le giovani generazioni finisco
Per dire che
Il tema uno dei il tema di oggi
Riguarda cioè tutte le possibilità che noi dobbiamo dare riguarda le persone detenute
Agli in carcere che sono in carcere e le persone in misura alternativa
In un momento in cui le misure alternative sono viste come Fumo negli occhi io ho sentito il cioè molti discorsi di questo nuovo governo che riguardano la certezza della pena ma ancora una volta si torna a quello vecchio concetto che la certezza della pena si intende come certezza della galera
Su questo non abbiamo una grande responsabilità d'nell'informare da una parte nel lavorare per aprire il territorio a queste possibilità
Perché non è per niente facile ma dall'altra credo che abbiamo il dovere di continuare a come dire presidiare le carceri perché non è affatto semplice la situazione
Non è semplice e secondo me per molti aspetti si sta tornando indietro si sta tornando indietro in particolare su un tema che mi sta particolarmente a cuore con cui inizieremo poi il gli interventi e che quello è il tema della responsabilità ora la responsabilità io vorrei che si capisse e si lavorasse su due punti la responsabilità è quella delle persone detenute di assumersela Rispetto al loro ai loro alleati alla loro storia io credo che sia che noi volontari non siamo quella parola orrenda che viene usata in oste confronti che è buonisti no noi volontari siamo cattivi quando c'è da essere cattivi siamo
Cattivissimi quando c'è da essere che cioè siamo consapevoli di avere a che fare con storie persone vite che hanno creato molto male
E su questo lavoriamo lavoriamo sul tema della responsabilità e guardate per inciso un progetto come quello con le scuole è un progetto in cui la responsabilità è accentra i ragazzi non perdonano se la persona detenuta
Cerca di aggrapparsi a tutti i possibili alibi per giustificarsi noi ragazzi capiscono benissimo quando una persona invece sceglie di assumersi la responsabilità di quello che ha fatto
E quindi credo che un progetto come quello sia un fondamentale per il tema della responsabilità però attenzione io vorrei anche concludere dicendo che le istituzioni la responsabilità se la devono prendere devono essere molto più responsabili
Molto più responsabili oggi e faccio un ultimo esempio da cui partiamo poi il con il l'ex direttore di Bollate il tema della responsabilità noi abbiamo provato a declinarlo a partire dalla rappresentanza
Cioè se si è se una persona detenuta deve essere anche nell'ambito della privazione della libertà una persona responsabile ricordo sempre Lucia Castellano che una volta nostra direzione dice come faccio a lavorare perché detenuti diventino persona responsabili sono lieto neanche la possibilità di decidere quando e a che ora a fare la doccia per ed ecco questa siamo ancora a questa situazione io credo quando a Bollate c'è per esempio una una forma di rappresentanza chi non vuole dire una cosa avveniristica deve è semplicemente il fatto che le persone detenute imparano a non partire da sei io io io e gli altri imparano ad occuparsi dei loro compagni ad occuparsi della situazione degli altri ad essere a portavoce delle esigenze degli altri quindi credo che sia un piccolo passo verso la responsabilità ebbene abbiamo cercato di esportare questa cosa a Padova abbiamo cercato di imitando la l'esperienza di Bollate perché io dico sempre che si deve copiare dei migliori e ci siamo ritrovati con bloccato tutto perché bisogna solo e e fare quella
Finta rappresentanza che estrarre a sorte qualcuno che a cui magari non gliene frega niente di occuparsi dei problemi degli altri che non ha la minima idea di cosa vuol dire un percorso di Presa di responsabilità anche nei confronti dei propri compagni e siamo tornati all'età della pietra di quelle estrazione a sorte nelle per nelle te con diverse commissioni che sono ancora frutto di un ordinamento penitenziario che risale a quarant'anni fa dico eppure un un'ultima osservazione mi fa pure rabbia che scusate l'ordine quello che è permesso a Bollate non sia permesso da altre parti ma perché Bollate credo che abbia avuto un senso nello sperimentare dei percorsi che dovevano avere delle ricadute nelle altre nelle altre carceri le cose che funzionavano dove dovrebbero essere esportate nelle altre carceri invece non succede questo grazie
Cioè io darei subito visto la anche ho finito con il tema della responsabilità la parola a Massimo Parisi direttore fino ad oggi credo non so della Casa di reclusione di Bollate e poi ad un certo aspettando
Grazie grazie
Per l'invito si sono ancora direttore del carcere di Bollate
Da dove iniziamo io ho visto un po'la locandina CR fa appunto riferimento alla alla recidiva
E quindi a alla alla frase evangelica chiaramente ci fa riferimento a Bollate anche come istituto che crea le condizioni perché ci sia solo un tentativo e non settanta volte sette
Certo questo un po'mi spaventa nel senso che pensare che un unico tentativo con delle persone riusciamo a creare un un abbassamento e l'abbattimento Ignazio la recidiva
Francamente un po'eccessivo però mi sembra giusto anche evidenziare quelle che sono state le condizioni organizzative che abbia messo in campo c'è Lucia quindi possiamo in qualche modo ci siamo dati il testimone quindi possiamo credo siamo assumente sulla stessa linea su questi temi
Quali sono state le condizioni organizzative che hanno in qualche modo cercato di eliminare un po'o ridurre la recidiva intanto visto che sulla recidiva c'è stato molto molto discussione mi sono un po'preso la briga di andarmene
Al a rileggere qualcosa di molto veloce molto sintetico compatibilmente con i tempi frenetici che noi che ne abbiamo
Perché ho voluto così mette un po'in correlazione alcuni studi che sono stati fatti con alcuni aspetti organizzativi dell'istituto cioè mi è sembrato un po'interessante mettere in parallelo e poi magari vero anche le rappresentanze visto che se ne che se ne è parlato
Non s'è moltissimo sulla recidiva sappiamo appunto che ci sono veramente pochi studi addirittura la il Consiglio d'Europa tanti anni fa ha fatto una ricerca e si è reso conto che i criteri di vari Paesi una completi diversi medici alcun problema metodologico però alcune ricerche serve siano interessante uno studio interessante mi è sembrato proprio fatto quella carceri Padova nel due mila e tre da Giuseppe Mosconi allora Baccaro che hanno scritto il girone dei dannati perché mi è sembrato interessante perché sto fatto un questionario sui detenuti in fase di dimissione in fase di scarcerazione questi detenuti quello che hanno detto alcune cose che secondo me sono fondamentali perché hanno detto a dal carcere e quando siamo usciti non ho alcun contatto con operatori sociali ce ne siamo usciti non abbiamo voluto prendervi contatto con operatori sociali quindi sostanzialmente una totale sfiducia nelle istituzioni
Due abbiamo patito in maniera netta il pregiudizio quindi un aspetto culturale che che c'ha così messo a al margine è e quindi sostanzialmente poi né una totale sostanza sostanziale situazioni di emarginazione
Perché questo è un aspetto siccome fondamentale perché credo che una delle cose che abbiamo realizzato su cui mi sembra veramente importante puntare è quello di mettere in campo dei servizi per i tinte cioè noi dovremmo andare credo sempre più verso dei servizi strutturali legate a progetti per le dimissioni che invece in questo momento quale ruba una frase un po'di di Lucia di qualche tempo fa avvengono e scarcerazione un po'come a tappo di champagne cioè detenuti esco dall'oggi al domani
Perché il problema sembra risolto una volta riuscito cioè come amministrazione sembra che il problema per noi sia finito lì
In realtà creare un progetto di dimissione significa creare delle strutture che dall'interno che non le condizioni dall'interno che si collegano con i servizi esterni
E il carcere è un po'una strana cosa perché cerca di includere tramite l'esclusione e quindi è francamente difficoltoso con quel muro
Che così
Che non riesce a a creare comunicazione con l'esterno e allora ci sono alcuni servizi che mi sembra interessante supporre perché sono andati in questo senso perché credo che siano utili cioè noi dovremmo forse arrivare poi qua così come è stato fatto
Sono state fatte diverse circolari sui nuovi giunti perché giustamente riguardano l'impatto con il carcere forse emanare delle direttive sulle sulle dimissioni perché esistono tutta una serie di questioni che vanno messi a regime
Ne cito alcune i collegamenti con i servizi sociali del territorio vanno presi assume tre all'interno non possono essere presi dopo
I la questione della dimissione periti psichiatrici fa questa previsione per i detenuti anche perché ha problemi di salute da una una un progetto che va attivato dall'interno dell'istituto i lombardi abbia avuto la grande fortuna di avere alcuna regione che possiamo dire oggettivamente molto sensibile al tema del carcere e tra le altre cose ci ha consentito di mettere in campo delle figure che hanno il nome di agenti di rete che hanno proprio questa sì dunque stanziamo ruolo di collegamento tra l'interno e l'esterno
Cioè di connessione tra il carcere il territorio perché nel nostro per autori lo fanno con difficoltà ma invece questa connessione costante del calcio il tritolo questa accompagnamento è assolutamente fondamentale
Abbiamo messo in campo dei servizi che tendono a me così a ai fare esercitare detenuti diritti in carcere vengono compromessi ma che sono necessari per le dimissioni pensiamo al diritto alla patente pensiamo a a il alle questioni sull'invalidità alle questioni alla dell'indennità di disoccupazione per tutte questioni che poi in carcere vengono posso spesse come se non ci fosse più la possibilità di esercitare i diritti
è che abbiamo in qualche modo cerca di gestire con un servizio che abbiamo definito rete civica
Fra l'altro nei vari servizi come vedremo il contributo del volontariato e molto importante
Un elemento fondamentale di questo progetto e le dimissione l'utilizzo sicuramente diverso dalla media dell'articolo ventuno
Lavora all'esterno su mille duecento e passa detenuti adesso più o meno sono mille duecentoventi si contano duecentosei articoli ventuno
A cui si aggiungono trentacinque semiliberi
C'è un carcere vero e proprio che esce ogni giorno e si spera rientri
Però la questione che è molto interessante sugli articoli ventuno qua teniamo poi tema del di oggi
è avendo avuto questi grandi numeri abbiamo uso la possibile di studiare un po'quelle che sono le criticità maggiori e ci siamo resi conto che chiaramente l'articolo ventuno non è assolutamente il punto d'arrivo
L'articolo ventuno come spesso invece si pensava che dato l'articolo ventuno va in permesso premio quindi il problema è risolto non è assolutamente un elemento di di di di fine di un percorso comunque la metti in cui le possiamo già dire beh siamo apposto no tutt'altro al momento in cui propone l'accompagnamento si verificano le maggiori criticità
E momenti in cui quindici possono essere i fallimenti
è talvolta questi fallimenti sono francamente abbastanza importante quindi c'è un forte arretramento ma sul fallimento abbiamo fatto questa scelta di lavorarci
Di di capire se ci sono dei margini di di di di ripresa e quindi abbiamo avuto detenuti anche Gaston anni che hanno fallito in permesso perché magari lo ha fatto uso di droghe ma su cui sta cercando di ragionare ulteriormente magari con dei servizi con il sei cioè cercare di capire dove anche noi abbiamo sbagliato dell'imposta un certo tipo di progettualità
Tutti questi elementi vanno un po'di pari passo rispetto alla a a quello che si diceva prima questa ricerca perché quell'aspetto del pregiudizio l'aspetto culturale così diceva prima
Con interventi alle scuole ma l'fatto culturale credo che sia un fatto assonante
Attuale in questo momento
è un fatto di assoluto così così dirimente nelle nel percorso inclusione sociale quindi anche certi servizi abbia messo in campo ne ne cito uno
Il ristorante che ha aperto al pubblico non ha soltanto l'efficacia di così creare un percorso lavorativo formativo perché anche collegato con la scuola all'interno ma anche l'obiettivo di
Farà accedere dall'esterno chi col carcere niente che venga a vedere
Spesso il carcere frequentato comunque intercettamenti da chi lo fa normalmente
A che fare con questo mondo ma se il cittadino normale tra virgolette normale che niente a che vedere col carcere viene attratto c'entra e comincia magari dato un buon piatto di pasta ragionarci
è lì che in qualche modo può cominciare sia a a invertire la rotta così come può invertirsi le rotte momenti in cui abbiamo detenuti che lavorano all'esterno e fanno attività di volontariato ma che devono in qualche modo essere ben calibrate
Che che possono essere percepiti come effettive risorse per il territorio e quindi anche lì si può incidere su un aspetto culturale stando sempre attenti che non ci non si diciamo so tre passo limite non rispetta le attività di pubblica utilità
L'altro lavoro che io ecco un altro salto aspetto scusate che qua mi collego alle commissioni la credibilità la credibilità delle istituzioni dalla questione delle commissioni che è stato dibattuta
è un po'stata così è nata spontaneamente pure abbiamo si è voluta all'interno del dell'istituto cioè la scelta di avere dei rappresentanti dei reparti di segreteria addirittura una commissione che noi chiamiamo Commissioni riunite che un'interfaccia per l'amministrazione
Questa scelta è una scelta che molti appunto talvolta si diviene pericolosa perché l'obiezione di fondo che francamente anch'io prima che andrà a Bollate ritenevo valida perché poi questo è l'aspetto più interessante dal volta anche l'istituto che ti cambia
L'obiezione c'è il rischio di prevaricazione di Brindisi o altri detenuti non ebbe ce n'è che io posso
Ma no l'obiezione smentita dei fatti perché sono in pochissimi a voler fare i rappresentanti perché perché il ruolo di rappresentanza uno di responsabilità quindi un ruolo in cui devi rendere conto e The Company
Ruolo di interfaccia con l'amministrazione abbia dovuto fare dei porti per corsi di formazione per i rappresentanti
Però questo questo metodo che un metodo dialogico di confronto è un metodo utile si parla tantissimo della vigilanza dinamica all'interno degli istituti la vigilanza dinamica senza l'aspetto ideologico è impossibile perché senza un governo dell'apertura senza una non dialogo anche Franco anche netto con i detenuti e ha solamente impossibile si rischia la bagarre si rischia che che magari il le le Lare non siano solamente presidiare
Per questo anche le rappresentanze servono a mettere non abbiamo delle rappresentanze coordinate da volontari questo cioè ci venga a dire cioè ci son dei volontari che si occupano di queste dei volontari che prima di arrivare a parlare con la direzione filtrano le questioni
Cioè portano sul tavolo problemi oggettivi
Su cui si può ragionare dire questo si può fare questo non si può fare ma capite che quando una cosa si può fare e si fa l'istituzione assuma grande credibilità perché significa che ha mantenuto la parola e da lì che si può comincia un percorso un certo tipo da fatto distinzione credibile
Se viceversa siamo sempre nel campo che ampiamente su cui Bollate non fa eccezione di risposte talvolta schizofrenica talvolta scholae erotica per cui una volta dice una cosa una volta ne dice un'altra
Chi si sveglia in qualche modo parla o agisce ripeto anche su questo bollate come tutte le istituzioni
Non fa eccezione è chiaro che diventa tutto molto molto meno credibile quindi quella sfiducia nelle istituzioni quella ricerca ancorché moda attestato sugli emittenti credo che essi a valori ancora di più
Una delle altre ricerche poi credo magari luce la conosce meglio di me quella sulle misure alternative cioè nel due mila sette sta fatto questa ricerca
Do Nardi
Che sostanzialmente dice che le misure alternative
Determina recidiva minore rispetto al all'Italcaccia si parla di un rapporto al diciannove per cento rispetto al sessantotto per cento si evidenzia come le
De I detenuti cioè le misure alternative per chi proviene dal carcere recide maggiore c'è un dato rispetto i tossicodipendenti in quella recidive maggiore questi son tutti i dati abbastanza oggettivi
A me interessa anche evidenziare che la misura alternativa deve essere frutto dal carcere naturalmente mi riferisco a quello di una costruzione di un percorso cioè di una presa in carico complessiva delle varie aree di una conoscenza del detenuto
Qui è però quello che dicevo prima sulle dimissioni è fa parte di questo progetto perché è chiaro che se tu riesci a canalizzare a veicolare mettere su un binario questo percorso in missione poi anche creare le condizioni per la misura alternativa
Perché la questione talmente note la casa il lavoro son tutte questioni che voi conoscete benissimo
Nell'arco di due anni dal primo aprile perché lo stiamo monitorando perché indicazione del dipartimento questo dato abbia avuto seicento ventidue persone ammesse a misure alternative cioè viaggiamo sui trecento l'anno più o meno di persona messa la misura alternativa
Ora è chiaro che tra questi poi abbiamo avuto dei fallimenti cioè questo credo che sia abbastanza abbastanza scontato
Però credo che se anche interessante capire come queste misure alternative anzi appunto frutto di una non del caso ecco questo mi permetto di dire ma di una impostazione organizzativa un'impostazione organizzativa in cui ad esempio lari educativa secondo me ha un ruolo che è quello che dovrebbe avere c'è un ruolo non soltanto di equilibrio rispetto a tutte le altre esigenze di connessione con la rete sicurezza ma anche di presidio
Su indicazione degli educatori questo mi mi piace dirlo l'arrivo di via presenta Bollate fino alle ore ventuno
Ci sono i turni degli educatori
è aperta fino alle ventuno
Cioè questo significa che il personale di polizia penitenziaria non mi riferisco soltanto è venuta chiaramente sono l'interlocutore principale sanno che possono avere una sponda anche sull'educatore
è questa la sicurezza integrata è questo il modo in cui può elevare le anime possono collaborare se io so problema le sette e chiunque lavora in carcere sa che alle sette il carcere è un altro carcere rispetto a quello delle dieci del mattino
E a chi mi rivolgo secolo c'ha un problema che poi può essere improvvisa connesso alla relativa abbiam previsto che ci sia comunque un presidio di questo tipo
è in quest'ottica che abbiamo costruito una misura alternativa stiam provando a costruire le misure alternative
L'ultima ricerca come una delle così corte poi ci interessa davvero persona così come istituto e quella commissionata dal ministro Severino
Della qualche anno fa del due mila tredici comunque pubblicate nel due mila quindici dell'Einaudi Institute of Economics poi università di Essex crede non vorrei sbagliare comunque sono due studiosi Terlizzi sei sette a stucchi
Hanno fatto luce cresime molto interessante subordinate una ricerca sul portale per cui sono stati esaminati dei casi dal due mila dei detenuti due mila uno al due mila nove
Casi i detenuti ecco la cosa molto interessanti venuti non selezionati
Perché poi io luce abbiamo dovuto chiudere in questo periodo un po'di luoghi comuni scusate cioè sul fatto che i detenuti a Bollate sono selezionati e quindi tutto è possibile perché sono selezionati credo che siete abbastanza avvezzi a capire che ha mille duecento persone non è così semplice selezionarlo
Però in quel caso la ricerca è stata ancora più interessante perché ha proprio analizzato un campione di detenuti che sono stati trasferiti a Bollate quando nel due mila nove a seguito di sfollamento cioè Prestia del ciò che non ci volevano venire a volare che la presi l'han portati è stata comparato questo campione con
Detenuti degli altri istituti lo stesso periodo se valutato se nell'arco di tre anni avessero commesso meno reati quindi nell'arco di tre anni la soglia della recidiva è stata fissata in questo e qui è stato veramente la grande sorpresa la grande sorpresa che su campioni detenuto sfollati la percentuale di recidiva è di tredici punti più bassa rispetto a campioni prevenuti no sfollati cioè
Non è stato quindi neanche una scelta del detenuto venire qui non è stato un cosiddetto patto trattamentale su cui poi ci sarebbe molto da ragionare
Ma credo che sia stato e le condizioni attività in quell'istituto la qualità delle relazioni anche interpersonali in quell'istituto
Ed è un punto su cui io
Mi soffermo molto cioè quando si giustamente nella favola parlava della prevenzione l'autolesionismo
Non c'è alcun dubbio che la Provenzano turismo passa dal benessere all'interno dell'istituto passa dalla speranza che venuti anche all'interno dell'istituto perché se io sono ergastolano vedo che l'amico mio ergastolani
Anche dopo vent'anni ha avuto l'articolo ventuno io con quel fatto concreto più delle mie parole spero
Se io respiro quell'aria io spero
Se c'è anche magari un attenzione complessiva dell'istituzione che cerca di relazionarsi in un certo modo cerca anche di confrontarsi del dialogo che dicevo prima senza abdicare al proprio ruolo cioè nessuno ha mai messo in discussione il ruolo della direzione
Del comando degli educatori mai
Non un credo poi è chiaro che investiva aperti in cui c'è chi vuole giocare un certo modo c'è chi strumentalizza c'è chi fa entrare il telefonino cioè difendere la droga infatti credo abbastanza nodi è abbastanza comuni anche anche in altre strutture
Perché è un istituto aperti in cui c'è quella quell'elemento di rischio su cui bisogna stare molto attenti perché non poi non ci sia la deriva questo
Anche un nostro obbligo però credo che proprio quella qualità della vita magari quella fiducia nelle istituzioni consentiva a chi non ci voleva venire di così intraprende un percorso diverso di cogliere un'opportunità che magari pensava di non poter cogliere di mettersi in discussione di tirar fuori anche delle capacità delle competenze gli attimi che magari mi stesso pensava ignorare ecco forse son questi gli ingredienti cioè gli ingredienti dell'istituto che hanno magari dato coi risultati son questi c'è una qualità della detenzione
Un accompagnamento una presi in carico un accompagnamento sul foglio a cui si abbina questo mi interessa sottolinearlo un metodo di lavoro che un metodo della Regione Lombardia
E quali io devo dare merito alla provveditore dottor Pagano
Anche il dottor Fabozzi ma al dottor Pagano avuto questa grande intuizione secondo me e questo è un aspetto di un percorso amministrativo che fondamentale l'intuizione è stata voi istituti siete tra virgolette costretti ogni anno a fare un progetto
Ah mettono nero su bianco a definire degli obiettivi che noi come Provveditorato valutiamo e verifichiamo
Non più quindi navigare a vista
E quindi ti sveglie ma degli obiettivi che annualmente vanno messi nero su bianco questo fa in modo che Bollate non sia di Lucia Castellano non sia di Parisi ma sia gli obiettivi oggettivi che devono essere raggiunti e che l'Amministrazione verifica controllo questo questi il percorso secondo me sulla base del quale anche tutte le varie direttive le varie indicazioni poi possono essere tradotti infatti Bettoni contesto è molto diverso
E quindi in quel contesto il percorso può essere più lento può essere per rallentarla mille da mille situazioni non non si risolve con delle direttive secondo me centrali che impositive con delle prescrizioni minute probabilmente si si raggiunge si risolve o si cerca di risolvere con questa modalità con questo metodo che è stato molto fruttuoso grazie
Allora su alcune cose poi dopo l'intervento
C'era mi piacerebbe tornare perché ci sono alcuni alcuni punti che credo che siano importanti per
Interrogare il lavoro che stiamo facendo noi cioè
Questo discorso sulla recidiva
E sul fatto che la recidiva sia connessa a una buona o cattiva qualità della vita delle in carcere anche in carcere ricco credo che sia importante perché in realtà e credo che sia anche molto sottovalutata questa cosa cioè non si capisce non si e che o per le persone si costruisce un percorso davvero e le persone si sentono no come dire sentono che stanno facendo un percorso che gli si sta dis si sta con loro costruendo un percorso sottolineo con loro perché molte volte il rapporto delle istituzioni con la persona del tenuta è un po'di
Cioè penso a certe sintesi
Per penso a a persone che si aspettavano per esempio di poter iniziare un percorso e si leggono una sintesi dove c'è scritto serve un ulteriore periodi periodo di osservazione che è una formula tipica per poi per per dire ti teniamo ancora ben tracce è una formula che molto spesso tra l'altro non ha un seguito ovvero di attenzione maggiore viene no è una formula quindi credo che bisognerebbe ragionare molto su questi percorsi perché molto spesso la persona non si sente al centro di un percorso noi che lavoriamo per accompagnare le persone
Siamo anche considerate a volte dei rompiscatole in questo perché talloni amo l'istituzione sul fatto di costruirli questi percorsi di fare che la persona assente appunto protagonista di qualche cosa
E non semplicemente un numero lì dentro venite acerbe tornare così come i piacerebbe tornare
Su un'affermazione che lei ha fatto tutto Parisi sul fatto che il la gestione del quando il sistema l'apertura del carcere presenta dei rischi sì però io sono anche convinta che quel per esempio da noi a Padova si è parlato molto dell'introduzione di cellulari però che accetta io sono anche convinta che questo non sia più di tanto legato a un carcere aperto e non è un caso che a Padova c'abbiamo avuto processi dunque sono state al centro purtroppo
Agenti che non hanno rispettato la il loro ruolo non hanno quindi voglio dire anche il carcere è chiuso eh esposto agli stessi rischi forse di più forse di più
Quindi su questo anche i piacerebbe tornare perché è sempre un grande alibi da da noi hanno tentato di come dire demolire un sistema che funzionava motivandolo con questo troppo carcere troppo aperto quindi no
Poi insomma i processi hanno dimostrato il contrario ed è che non c'entrava niente l'apertura quindi mi piacerebbe tornarci su questo perché è un grande alibi credo la sicurezza è un tema importante io non voglio non solo non ho la competenza per dire mi occupo di sicurezza però ho visto anche che è un grande alibi cioè in nome della sicurezza si proibisce tutto forse non si crea sicurezza né
Ora e do la parola all'oceano
Castellano che è dirigente delle misure di comunità del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità con cui tra l'altro ci siamo con il volontariato Casale esponenti delle conferenze
Regionale delle ed è il degli organismi nazionali che fanno parte della Conferenza si sono confrontati ieri
Grazie mille dell'invito ci siamo visti appunto appena ieri abbiamo passato due ore
Tre ore scossi dalle due alle cinque tre ore son volate visto stampate due quindi San questo significa che sono state per me per il mio dipartimento la mia direzione generale estremamente importante adesso proverò
Anche a fare entrare il senso dell'incontro di ieri in queste poche riflessioni che farò prima di tutto il porto il saluto del mio capo del dipartimento della giustizia minorile di comunità la presidente Tuccillo che come sapete personalmente è vicina al mondo del volontariato è lei che ha voluto fortemente firmare la il protocollo nazionale con la conferenza volontariato nazionale volontariato giustizia proprio un anno fa a Rebibbia quindi si si era molto dispiaciuta di non esserci io rappresento la sostituisco indegnamente ed è perché lei adesso è a Nisida e non non poteva non poteva liberarsi quindi di della saluto caramente
Sì
Io vorrei partire questa breve riflessione
Annunciando che quello che è stato detto prima di Meda nella da Massimo con cui chiaramente mi trova in perfetta sintonia e sotto sottoscrivo tutto quello che hanno detto
E con le vorrei partire dalla d'acqua quanto ci ha detto il nostro ministro nostro nuovo ministro la venerdì
Lunedì neri
Quando si è presentato a tutti noi in maniera anche devo dire piuttosto empatica e diciamo desueta rispetto alla avviare Lula che è un luogo abbastanza come dire formale
Austero e lui ha detto io voglio vorrei dire a Lizzani e con voi una giustizia concreta
Ha usato questo termine la giustizia concreta
Che e io ho provato a pensare e a riflettere su questo tema della giustizia concreta su cui io personalmente Pietro molto d'accordo perché probabilmente dal mille novecentonovantuno in cui ho iniziato a lavorare sia stata del vent'anni secchi in carcere e ora nel secondo tempo della mia vita professionale sono sulle
Misure
Di comunità io credo che questa esigenza di concretezza è stata anche una mia una nostra esigenza e dobbiamo capire che cosa significa giustizia concreta allora nel mio pensiero e credo che non insomma non è il mio pensiero ma è un pensiero costituzionalmente orientato significa una giustizia veloce una giustizia che dà delle risposte
E dà delle risposte veloci
Alle vittime e agli autori di reato perché se la risposta non è
Veloce e noi lo sappiamo quanto non sia avvenuto se e quanto ogni tanto si mi si dice mi è arrivato un definitivo nel nostro linguaggio sapete che significa dico a quattro anni fa sette anni fa dieci anni fa adesso mi sono ripreso come faccio
Quindi quando la risposta non è dell'OSCE la risposta non è credibile
E per mezzo giustizia concreta significa anche una giustizia commisurata all'entità del fatto che reato della violazione della del patto sociale
E e quindi questo secondo requisito la oltre a quello della velocità della della come dire
Proporzionalità tra l'offesa e la reazione punitiva che dev'esserci una reazione punitiva nel nostro ordinamento deve esserci non possiamo pensare che abbiamo una pacca sulle spalle ecco questo questo secondo requisito della credibilità nel senso della concretezza della risposta rispetto alla domanda è forse quello un po'più problematico un po'più Complesso da declinare e mi piacerebbe poi farlo anche col ministro
Cercare di capire che cosa significa come manca la diamo questa concretezza ci sono due norme importantissime una è la
La norma sulla particolare tenuità del fatto che comporta una mancanza di risposta punitiva poi Fabio lo dirà molto meglio di me perché io non sono troppo così là dentro però però questa mi sembra una norma di grande civiltà rispetto alla concretezza
Se tu gruppi un una mela perché il cane non è urla la risposta punitiva non arriva o arriva commisurata in maniera estremamente tempo e un'altra importante conquista da questo punto di vista della credibilità della concretezza è il la norma sulla messa alla prova per per gli adulti che addirittura intercetta prima
Della condanna il il l'autore di reato e prova a dare appunto una messa alla prova che in qualche modo intanto risponde subito quindi non c'è la sospensione condizionale poi se ne parla quando hai accumulato tanto da poter entrare in galera questa non è una giustizia concreta e non è una giustizia credibile
In una giustizia che fa bene agli a vittime né all'autore dei reati matti
Ti intercetto addirittura prima et e provo con il tuo consenso offrirti dell'altro quindi quel percorso che Massimo ha egregiamente descritto
All'interno del carcere si prova a fare prima con il consenso naturalmente perché se no incostituzionale
Dell'autore di reato allora questa è una norma di concretezza di velocità e di credibilità della giustizia da una norma che noi siamo chiamati a mettere in pratica che corre che che comporta anche un cambiamento proprio di DNA
Anche del giudice ordinario che finché non è più il giudice del fatto ma volge lo sguardo sulla storia personale del soggetto
Che mette alla prova e compie comporta anche un grande cambiamento nostro che che abbiamo dei degli uffici di esecuzione penale esterna che abbiamo a che fare non più con la magistratura di sorveglianza che è un altro
Che un altro che a un altro DNA ma con il giudice ordinario allora queste sono tutte norme che vanno della nella direzione di quella concretezza che era auspicata dalla dal ministro
E e che si sono normativa invariata quindi io figura sono stato una sostenitrice accanita della riforma quindi il fatto che non sia passata è una grande ferita però questa ferita in questo momento preferisco
Come dire cercare di cicatrizzare la e cercare di capire come potere avere una struttura giustizia concreta veloce efficace e credibile
A normativa invariata e quindi l'attenzione alla messa alla prova in questo momento a strutturare programmi di messa alla prova e qui chiaramente ce lo siamo detti anche ieri il vostro aiuto è imprescindibile
Strutture e programmi di messa alla prova che contengano anche giusti istanze di giustizia riparativa che contengono la mediazione penale che comportino un una un rapporto con le con la vittima che non siano soltanto legate alla guida in stato di ebbrezza ma che abbraccino
Un range di reati più
Più più complesso più vasto che siano individualizzati ecco questo è una nostra massima attenzione
Perché appunto va in quella direzione che che vi dicevo della concretezza della velocità della risposta
E rispetto alle misure alternative alla detenzione sebbene vogliamo parlare di giustizia concreta e di giustizia credibile noi non possiamo secondo me ancorare
La misura alternativa alla detenzione a un concetto di premialità o di beneficio io spero davvero che ci possa essere con la parte politica
Un uno scambio fecondo rispetto a questo perché se noi la vediamo come un ti comporti bene e allora ai
La misura alternativa allora io devo andare a vedere se voglio essere concreto come vuole il ministro quindi se voglio essere vero credibile devo andare a vedere cosa significa quel ti comporti bene e allora avrai
E allora questo ottico comporti bene esige una complessità che stata
Ben descritta da Massimo mi mi rivedevo me nelle sue parole mentre appunto ragionavamo su una complessità organizzativa
Degli istituti di pena in cui quel ti comporti bene è concreto è vero
è verificabile
Del se lascia il frigorifero aperto in sezione e Lecce gli appelli
E
Tutti comporti bene se non rubi nella cella del compagno
Se io quel quella quel tutti chiudo tutto e ti dico oggi ti devi andare là dalla far la doccia domani questore domani ti devi comprare le scarpe dopo domani ti firmo la domandina per fare non so cosa
Io quel ti comporti bene non lo posso valutare quindi siamo fuori della concretezza
Perché questo ti comporti bene diventa un'adesione sissignore sissignore sissignore dentro come fuori e allora se diventa un'adesione è finito non è concreto
E allora
Il la misura alternativa è preferibile inquadrarla come una sanzione
Esterna Community Mesnil sanzioni l'Europa ce lo insegna
Che nasce sul territorio o che approvo dal territorio dal carcere ma si tratta pur sempre di una pena se vogliamo la giustizia concreta efficace e credibile e allora qui poi arrivo al tema anche caro Ornella caro anche a me Massimo declinava molto bene della responsabilità allora prendiamoci come amministrazione della giustizia su sia dal punto di vista
Per la prospettiva politica nella prospettiva amministrativa la responsabilità di definire bene che cosa vogliamo
Se vogliamo una giustizia concreta dobbiamo lavorare sulle sanzioni di comunità perché sia no davvero delle pene cioè il signor sentire la risposta punitiva perché siano irrogate velocemente
Perché siano irrogate in modo da consentire che le vittime siano
Come dire abbiano credano nel senso della giustizia credano nella giustizia non siano pagate nella nella sete di vendetta perché la sete di vendetta per certi reati è inesauribile si può concludere si può saziare malamente peraltro soltanto con una pena capitale evidentemente ma la giustizia di comunità che conduce le persone verso Ina non
La non commissione di aldeidi ulteriori reati nell'abbattimento delle siti della recidiva deve essere una giustizia che vede delle sanzioni estremamente complesse e qui devo dire molto più difficile e vi posso assicurare che è molto più difficile fare lavorare sulle sanzioni di comunità che lavorare in carcere
Per noi a me permette nella mia piccola storia lavorare in carcere è stato abbastanza semplice rispetto al lavorare fuori ma anche credo per voi
E questo lo dimostra anche lo scarso appeal che ha rispetto al volontariato l'esecuzione penale esterna perché mi sezione penale esterna molto più come dire gassosa e questo non deve essere
Non dev'essere perché se no viene scambiata come con depenalizzazione e se non si fa si fa l'equazione che l'unica concretezza possibile quella carceraria e noi sappiamo che non è così
Perché il carcere è un mondo concreto IMI perché sale in che perché c'ha le mail muro di cinta ma il mondo più finto del che esista
Il mondo dove si perde il senso della realtà e quindi non si può recuperare visto che noi lo sappiamo per esperienza adesso lo dobbiamo
Lo dobbiamo spiegare lo dobbiamo come dire mettere e all'interno del dibattito politico e per far questo dobbiamo costruire delle pene di comunità che abbiano un senso e questo è quello che ci siamo detti ieri
Come perché l'apporto della del volontariato imprescindibile in questo percorso e davvero imprescindibile quanto i più che in carcere
E e quindi lavorare insieme perché i programmi siano i programmi di a misure alternative alla detenzione siano dei programmi e reali in cui bisogna in cui l'utente assente
Che sta scontando una pena ma non sente che sta scontando soltanto la vessazione di non poter uscire alla a una certa urla di dover rientrare a casa
Ha un'altra ora questa è un è una cosa sicché vessatoria ai limita la libertà ma non ha un contenuto specifico
C'è bisogno che il l'utente sì contabili con la parte sana uso un termine brutto del della e anche con la parte bella della nostra società e ce ne sono
E di qui le convenzioni che noi ammanetta abbiamo fatto firmare al ministro Orlando con il fai
Con Legambiente
Con la con la lega contro i tumori per proprio perché il in questo caso per la messa alla prova ma vale anche per la misura alternativa
Si sconta la pena in mezzo agli altri e e ci si contano Ina ma questo non smette di essere piena e allora ecco
La responsabilità della concretezza
E della realtà e questa ed è una responsabilità che la politica
Deve assumere
La responsabilità di non semplificare quando si parla di certezza della pena io posso essere anche d'accordo
Ma se certezza della pena e se non è certezza del carcere
Perché la semplificazione arriva subito allora impediamo che si prendano queste
Queste scorciatoie io non capisco bene che cosa significa certezza della pena continuamente dicono strappando grandi applausi ieri anche sulla sette cent sentivo il ministro Jan certezze la pena
Che ha sbarchi ha sbagliato paga ma su chi ha sbagliato paghi io sono perfettamente d'accordo
Il problema è in modo in cui panca
E questo è il il punto e io sono siccome sono sempre inguaribile ottimismo credo che una discussione posta in questi in questi termini cioè
Andando dietro un ragionamento certezza della pena
Dell'uscita concretezza della giustizia è un ragionamento che oggi si potrà portare anche a da a come dire
Ad osservare quelle norme che hanno ormai quarant'anni e che sono quasi del tutto inosservate dentro e fuori della del carcere
Che cosa qual è il in questo
Il ruolo
Del volontariato il ruolo del volontariato ce lo siamo detti ieri e nella dell'esecuzione penale esterna nel nel all'interno chiaramente sono
Monti e i e e la città e la vita che entra dentro il volontariato quindi principio come sempre io dicevo di vasi comunicanti tra il dentro o fuori ma cos'è il volontariato ogni fuori il volontariato Nespoli rappresenta proprio
Il modo più concreto di
Abbattere la recidiva
Raccontando alle persone autrici di reato e condannate che c'è un mondo diverso e che si può scontare una pena sul territorio con dei contenuti diversi con dei valori diversi
Questo è una cosa che il volontario nessun altro come il volontario può fare certamente e molto meno gratificante dello stare con una persona che da dietro le sbarre ti dice tu sei
Tutto quello che ho e allora ti serve a casa la sera abbiamo ammazza sono stata
Dei Visconti d'incontrarti con qualcuno che è stato detenuto in casa con qualcuno che sta affidato ai servizi sociali che probabilmente più di ogni altro Massimo diceva bene stare fuori e più più difficile
Allora bisogna che si con tannini con una parte che non commette reati piuttosto che con una parte che che che invece lo continuamente lo induce in tentazione tanto per
Rifarsi al Bargello e al titolo del nostro incontro di oggi allora il volontario il volontariato le associazioni sono fondamentali in questo percorso
E volevo fare anche un altro ragionamento rispetto alla responsabilità la responsabilità è una responsabilità secondo me
Del sistema in genere noi viviamo con persone deresponsabilizzate utenti deresponsabilizzati dentro il carcere ma anche fuori
Gli adempimenti delle
Persone e noi abbiamo fuori sono degli adempimenti burocratici devo stare attento questo devo stare attenta a non fare questo devo attento stare attento a non incappare su questo pensate per esempio quando noi facciamo i Progetti sto parlando del fuori un bel dentro
Quaranta e facciamo i progetti di reinserimento lavorativo le le famose borse lavoro
Gli affidati in prova al servizio sociale molto spesso
Le prendono poi se hanno uno sconto di pena se succede qualunque cosa per cui la pena finisce prima della fine del tirocinio se ne vanno
Tra queste la prova provata che quel tirocinio oltre a farci buttare un sacco di soldi pubblici e servito sostanzialmente a riempire
Il tempo della condanna e non è riempire il tempo della vita futura a preparare il tempo della vita futura questa avviene
Allora che cosa significa la responsabilità rispetto a questo significa da parte nostra assumerci la responsabilità ribaltando il concetto burocratico che noi abbiamo la nostra testa noi pensiamo sempre alla responsabilità come al gioco delle sedie
Cioè a un certo punto finisce la musica c'è Unocal rimane
In piedi e dice ma io non mi voglio prendere la responsabilità di stare l'ho sentito due mila volte col cerino in mano
Allora è chiaro che è un lavoro in impostato su questo è il nostro lavoro purtroppo
è impostato su questo sull'Exxon rimanere col cerino in mano bah sicuramente ribaltato perché se noi abbiamo questa mentalità non siamo credibili rispetto alla nostra utenza parimenti trasmettiamo alla nostra utenza un messaggio
Poco credibile il messaggio del detenuto che dice va bene devo devo dire sempre sì perché poi questa cosa finirà e il messaggio della fidato che dice va bene verso devo tornare a casa a questura ma poi finirà e
E alla fine poi questo non non abbatte la recidiva allora la responsabilità nostra di amministratori è prima di tutto quella di guardare al nostro mondo
Di guardarlo e di dire come facciamo ad avere una giustizia concreta veloce efficace credibile sicuramente non in questo modo
La responsabilità di guardare a chi sta insieme al nostro mondo
Ne abbiamo parlato ieri perdendo quell'autoreferenzialità che ci caratterizza
Non perché dorme da me tutti devono fare do perché il detenuto dorme da me tutti devono fare quello che dico io quindi riuscire a concepire la l'organizzazione del lavoro ieri ci abbiamo provato la condivisione dei programmi per esempio diminuente
Le
Le le conferenze regionali con incontro bare a condividere a parità di titolo
Istituzione e
E volontariato istituzione e terzo settore istituzione regione e Provincia e Comune e tutto il territorio a parità di titolo evitando di fare il marchese del Grillo per capirci cioè
Che no cosa che noi siamo sempre capace fare cioè metterci sempre in una posizione di tu fai qualcosa per me te lo dico io che cosa devi fare quando e come in realtà
Tutti facciamo qualcosa per la sicurezza sociale quindi la prima responsabilità è guardare il nostro mondo guardare bene le sculture
Non avere il delirio di onnipotenza di pensare di cambiare tutto ma comunque guardare quello che è vero e quello che non è vero
La seconda responsabilità che dovremo prenderci e quella di non semplificare
Perché se io dico che sbaglia paga dico una cosa giusta
Ma se la traduzione è chi sbaglia va in galera
Questo sappiamo che non aumenta la sicurezza sociale Massimo citato tutte le le gli studi che sono stati fatti sulla recidiva e quindi dobbiamo avere il coraggio di dirlo che anche il carter il carcere il migliore del mondo
è un carcere che non Miglio non abbatte la recidiva questo è dobbiamo avere il coraggio di dircelo
La terza la terza cosa è
Da dirci è che se noi abbiamo un atteggiamento responsabile un atteggiamento teleologicamente in
Orientato un atteggiamento che vede la Costituzione come farò noi dobbiamo essere capaci anche di vedere la burocrazia come uno strumento che ci aiuta ma non come un fine
E quindi evitare di metter tutte le carte a posto perché per il perché poi quando finisce la musica vogliamo stare seduti sulla sedia che non vogliamo rimanere col cerino in mano ecco questo è un altro tipo di responsabilità che il sistema deve dovrebbe cercare di assumersi il quarto ed ultima conclusi considerazione rispetto alla responsabilità per una giudizi giustizia concreta e un guardare anche al nostro sistemi alle nostre forze noi abbiamo un sistema molto anziano non soltanto come norme ma come età anagrafica degli operatori come scarsezza degli operatori di della del del collo quello che si chiamava comparto Ministeri ora si chiama comparto funzioni centrali
La più giovane del nostro sistema tra le più giovani del nostro sistema
Dell'esecuzione penale esterna alla mia età cioè cinquantaquattro anni che significa che siamo per esempio assolutamente sprovveduti dal punto di vista informatico dal punto di vista dei contatti che crediamo ancora che
Una mail se se autorizziamo le mele in carcere sia meno sicuro cauto
Che
Che autorizzare il i pizzini che ci sia in realtà è molto più sicuro ma non questa cosa non la sappiamo non ce l'ha non ce la diciamo non c'è quindi da abbiamo bisogno di un ricambio generazionale
Guardare il nostro mondo come un mondo in estrema sofferenza e l'estrema sofferenza del nostro mondo la sofferenza dei poliziotti la sofferenza degli educatori la sofferenza degli a dei funzionari di servizio sociale e data da un burnout adempì tv di cui difficilmente si condivide il senso
Io mi ricordo che a Bollate
In i poliziotti all'inizio quando solo quando c'ero io prima di Massimo si vergognavano perché dicevano che dobbiamo fare con questa carceri di femmine perché poi naturalmente io lo donna la vicedirettrice anche quindi era poco anche spinge Ottimo Massimo un po'alzato la per la diciamo il livello di stima
Dopodiché hanno preso coscienza della peculiarità della specialità del del loro lavoro e sono stati orgogliosi e questo era perché era stato dato loro un senso
Allora la responsabilità non è soltanto di fronte detenuti di fronte al sistema che noi gestiamo
Se la il lavoro dell'assistente sociale indosso insisto sempre loro s'arrabbiano ma ce la faremo
Sulla specializzazione degli assistenti sociali se io mi si specializzò essi il lavoro sulla messa alla prova io comincerò a conoscere lei meandri quella riforma quella quella legge
E non lo vedrò più una cosa che tanto posso anche non fare perché quello ha bevuto un bicchiere di più e chi se ne frega
Devo pensare all'affidato se io mi specializza sulla detenzione domiciliare posso lavorare insieme al volontariato e abbracciare il Macro problema e sentirmi
Fa che che faccio parte della politica dell'esecuzione penale che non sono una un manovale
Che non c'ho la macchinetta demo macinare relazioni per le udienze allora probabilmente è quello che manca in questo momento e e ed è
E si può realizzare varate credetemi si può realizzare anche a normativa invariata anche
Elaborando il lutto di una riforma che non c'è stata e la presa di coscienza profonda della responsabilità che noi abbiamo di quei di realizzare quello che diceva il ministro
C'è una giustizia concreta
Una giustizia che sia veloce che sia corrispondente all'entità della violazione perché e non sia solo carcere o nulla
Perché guardate che anche frustrante quando ti scassinando la macchina arrivare al tribunale vittima il reato quello dice va be sei prima non è fatto non hai fatto mai un altro reato ti sospendo ci vediamo tra
Quando nel hai fatto sufficienti rapide perché io ti possa punire questa è una giustizia che non è certa che non è credibile e che non è efficace allora io veramente il mio auspicio è anche l'augurio rispetto a questa nuova e passa fase politica che ci apprestiamo a vivere e saper guardare alle cose in maniera vera quando io ho varcato della giugno del due del novantuno per la prima volta al carcere di Marassi
Uno dei primi pensieri che io ho fatto ho io cerco di cambiare arrivare a una sostanza o devo cambiare mestiere Ovada o vado al manicomio
Per fortuna manicomi non ci sono andata ho cercato di portare la nave che guidavo
In una prospettiva di senso ecco io credo che il lavoro con con voi con il volontariato e che non sono mai non sono parole diritto perché lo ve l'ho sempre fatto i miei venticinque anni di servizio sia
Uno di quei dei pilastri di questo senso che noi cerchiamo grazie
Sì vorrei soltanto fare una piccolissima riflessione a parte questo disco sulla giustizia concreta sì io ciambelle in realtà invece questa di questa definizione questa cosa mi lascia perplessa primo perché o si cioè è una ho sentito per esempio definire la riforma del dell'ordinamento penitenziario una riforma svuota carceri allora
La dallo stesso ministro e dalla dal nuovo governo
Allora spero e qui e vorrei che la giustizia concreta fosse anche una precisione nell'uso delle parole nei concetti è una conoscenza reale dei problemi perché definire svuota carceri la i decreti attuativi mi sembra molto lontano dalla concretezza di chi dovrebbe conoscere i problemi e parlarne in modo chiaro spero che ci sia insomma questa questa cosa di andare davvero a fondo e di non fermarsi alle banalizzazioni perché quella di chiamare svuota carcerari forma è una banalizzazione
Invece volevo una piccola riflessione sul sul mondo che tu descrivi della degli operatori anche dell'esecuzione penale esterna ma anche le carceri e di questa
Non so sofferenza si è vero che c'è una sofferenza però io credo che ci sia anche bisogno di una cultura diversa cioè credo che anche Elio gli oppure gli operatori come il volontariato e volontariato questo problema se l'è posto con forza sia debba affrontare la la questione di un cambiamento di cultura proprio perché oggi per esempio la cultura non c'è una vera cultura neanche negli operatori sull'importanza dei dei suoi molti operatori non voglio generalizzare
Sull'importanza sul fatto che questi percorsi non sono un beneficio non sono un regalo non sono qua sono parte integrante di un bene il percorso di responsabilizzazione che significa lo l'unica possibilità di lottare contro la recidiva perché se escono persone che sono state considerate da sempre
Come dei bambini se escono persone deresponsabilizzate al massimo che hanno solo risposto a una logica di obbedire
E di se che rispondono a una logica di di fronte all'educatore all'assistente sociale eccetera di dare disse l'immagine c'è invece di parlare dei problemi veri hanno paura di parlare dei problemi veri perché hanno paura che questo significhi no
Se tua ai se è una persona un po'complicata che hai questi problemi che i problemi con la famiglia c'è tra forse è meglio che te ne stai dentro quindi credo che si debba fare un lavoro grande di cambiamento culturale perché non è una un problema di età è un problema di cultura credo
Su questi temi almeno io ho questa convinzione
Adesso dare darei la parola a Fabio Gian Filippi che magistrato di sorveglianza a Spoleto ma è un magistrato particolarmente attento ai temi che ci stanno a cuore perché e non tutti lo sono e neanche il magistrato di sorveglianza
Perché è stato membro degli stati generali il tavolo due tanto sulla vita detentiva i Circuiti quarantuno bis tavolo difficile dire
E è stato membro della commissione che ha elaborato i decreti attuativi e Carmine e quindi credo che viva quella quella delusione è quella tradimento diciamo dell'aspettativa isola che hanno vissuto tante persone detenute in carcere quindi lo parola
Allora grazie intanto dell'invito a Ornella accende un fuggi naturalmente grazie a voi che siete qui
I convegni si fanno diciamo perché sono un momento in cui ci si relaziona con l'altro da noi è un momento molto importante però io credo che servano anche e in qualche momento servano in modo particolare
A riflettere tra noi tra chi
A una stessa visione probabilmente o comunque condivide molti dei profili
Comunica il proprio lavoro pur dalle differenze istituzionali e ripartire
E allora io credo che questo convegno che cade in un momento così difficile per mondo dell'esecuzione penale
Abbia innanzitutto questo senso ritrovarci dirci che noi continuiamo che siamo lì e che pur con tutte le difficoltà che un possibile cammino interrotto rispetto alla riso orma può portare non CD condurrà ad arretrare rispetto alle tante necessità del mondo dell'esecuzione penale
Allora quel titolo così bello di cui vi ringrazio quel settanta volte sette mi fa venire in mente non soltanto quello che la Costituzione vuole si faccia quando parla di tensione alla rieducazione nei confronti delle persone in esecuzione penale
E quindi non soltanto il volontariato ma come dire l'intera macchina dell'esecuzione penale deve avere questo approccio ce lo chiederà costituzione offrire possibilità speranza offrire percorsi di responsabilizzazione sempre aperti a chi ha commesso
Anche più e più volte gli errori significa rispondere dettato costituzionale con parole più belle delle mie Glauco Giostra direbbe
Che non sono tollerabili presunzioni assolute di irrecuperabilità sociale per nessuno nemmeno per il peggiore nemmeno per il più cattivo il più pericoloso dei pericolose
Ma vuol dire anche queste tanta volte sette che questo nostro tentativo di raccontare il mondo dell'esecuzione penale a chi il carcere non lo conosce
Perché lo si conosce solo con le suole delle scarpe come ho detto tante volte solo entrando ci solo solo andando lì dove si svolge la vita quotidiana delle persone detenute come è previsto dal dalla legge che faccia il magistrato di sorveglianza non fermandosi solo alle sale colloqui dove si fermano molti altri nostri colleghi che vanno lì istituzionalmente per i come dire per gli interrogatori per per per svolgere attività che sono quelli dell'ufficio ma che poi non accedono al resto degli istituti penitenziari bisogna andare invece verso quell'uomo
Ecco allora questo lavoro di conoscenza che noi proviamo a fare e che voi fate ciascuno di noi fa nel momento in cui torna nella società civile a parlare del carcere deve avere quello stesso approccio cioè ogni volta che non ci hanno ascoltato se non ci hanno ascoltato bene
O se hanno fatto finta di non ascoltarci e non possiamo arrenderci ma dobbiamo tornare a proporre
A proporre il nostro punto di vista a raccontare nuovamente perché non basta mai casomai dobbiamo forse interrogarci questo è un punto che sul futuro
Come dire spero di di poter approfondire insieme a voi se possiamo cambiare qualcosa del modo che abbiamo di raccontare se non siamo stati abbastanza efficaci nel racconto capire come la società civile di oggi pur nella difficoltà di un tema così come dire di di così grande conflitto come la società civile Possa oggi raccogliere i temi della del reinserimento sociale delle persone che hanno commesso dei reati
Non è una io non ho una risposta scontata mi mi interrogo su quale possano essere le le nostre possibilità in questo senso per esempio mi viene in mente che un mondo che ha così poco tempo o almeno nella come dire da comunicazione sembra averne così poco forse ha bisogno di più che gli raccontiamo degli esempi concreti credo che sia quello che per esempio fa il volontariato quando fa questo progetti con le scuole perché significa incontrare delle persone non delli idea astratte di bene e di male che poi hanno così tanta difficoltà a confrontarsi naturalmente
Allora forse imparare a raccontare di più le storie dei singoli che hanno cambiato la propria vita grazie agli incontri che hanno fatto all'esecuzione penale che sono tornate all'esterno
Può essere uno strumento che dobbiamo provare ad implementare non lo può fare il magistrato di sorveglianza con i suoi provvedimenti forse non lo possono fare dei convegno non è sempre facile farlo perché dovremmo parlare di nomi e cognomi ma quelle storie quando sono note
Acquistano un peso che poi fa riflettere gli altri e ci si domanda Bema allora se l'abbiamo fatto in questo caso la forse dobbiamo farlo ancora io sono convinto che su questo terreno ancora possiamo provare a ragionare e forse possiamo fare ancora di più perché uno delle degli affetti diciamo che potremmo invece a vere dopo una stagione come questa è quella quella delusione di cui si parlava ci potrebbe portare ad un ridurre le nostre aspettative ridurre la nostra capacità di di impatto anche il nostro modo di raccontare quello che facciamo quasi ad averne un po'paura come a dire Basilio io continuo nel mio piccolo però beh non lo dico troppo in giro perché il contesto è talmente difficile che insomma insomma restiamo un po'più in silenzio e invece invece no il racconto dobbiamo continuare a farlo perché è questo che fa germinare nuovi frutti nello stesso tempo è voglio dire il non posso tradire diciamo il
Il non c'è stato il titolo del dell'intervento che oggi mi è stato richiesto ma credo il senso dei dei miei ultimi anni di impegno al di là del lavoro quotidiano che quello c'era continua
E cioè parlare della riforma
Ecco credo che un punto sul quale vorrei soffermarmi e questo la riforma la quale o lavorato con il mio modesto contributo ma all'interno di un gruppo davvero tanto ampio perché l'abbiamo detto tante volte gli stati generali dell'esecuzione penale hanno come dire avuto il contributo di oltre duecento esperti di del mondo dell'esecuzione penale e hanno poi portato condotto ad una tre commissioni
Che avevano una sessantina di persone coinvolte che venivano dal mondo dell'Accademia della magistratura intendo le commissioni tecniche istituite ma avevano anche direttori penitenziari architetti era una commissioni tecniche quindi soprattutto erano composte di di di giuristi come si suol dire
Ma avevano degli obiettivi chiari che erano stati dati dalle dai risultati degli Stati generali ecco quelle norme portato culturale è ancora lì è enorme è un materiale che prevede sì interventi normativi ma prevede molti interventi che ricordava prima Lucia Castellano che non richiedono delle innovazioni normative e che in larga parte sono rimasti ancora lì un bagaglio prezioso ma un bagaglio di fatto che deve essere aperto che qualcuno deve aver voglia di riaprire e allora dobbiamo tornare a considerare quella bagaglio carico come un traccia sulla quale tornare tutti a lavorare raccontandolo di nuovo perché forse chi oggi ci ascolta ieri non ci ascoltava e quindi non possiamo dare per scontato che quel che si è già detto sia da da non ripetere
Nello stesso tempo però è molto importante anche ricordare che gli stati generali lavoravano in parallelo ad una legge di delega che è quella che poi ha trovato negli schemi di decreto legislativo una sua attuazione una legge di delega molto prudente già in origine e che ha trovato quindi risposte né di schema di decreto legislativo che erano state elaborate altrettanto prudenti
E tutt'altro che voglio dire rivoluzionari rispetto a sistemare l'esecuzione penale anzi volti essenzialmente ad un obiettivo che era quello che i tecnici avevano molto chiaro e cioè si trattava di una messa appunto
Costituzionale e convenzionale cioè si trattava di mettere il nostro sistema penitenziario e più in generale di esecuzione penale a norma con la Costituzione e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Ora se questi erano gli obiettivi e allora dobbiamo fare molta attenzione la riforma non era qualche cosa di cui si può fare a meno era qualcosa di necessario ieri e lo è anche oggi
Non ci possiamo accontentare di dire si tratta di qualcosa che faceva parte di una stagione passata perché il nostro sistema
Non è a norma con la Costituzione e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo se resta così come e guardate la dimostrazione di questo è insita nel fatto che mentre lo schema di decreto legislativo continuava il suo viaggio non sappiamo in quale direzione a me sembra in qualche momento anzi in questo momento ne ne penso come a quelle sonde
La spaziali di cui sentiamo dire che sono partite da concerto carico di energia ci hanno dato delle immagini delle fotografie meravigliose di luoghi sconosciuti impensati poi a un certo punto siccome il carburante sia esaurito le lasciamo andare
Verso un orizzonte infinito un certo punto salutiamo
E forse non arrivano più mi domando però se non sia necessario cercare di dargli ancora un input in tutto quel che è possibile perché nel frattempo le cose stanno andando avanti e allora scopriamo per esempio una delle innovazioni tra virgolette che lo schema di decreto legislativo prevedeva cioè il fatto di consentire che le pene super non superiori a quattro anni
Potessero avere direttamente dalla libertà una misura alternativa alla detenzione un punto sul quale sono state mosse delle critiche molto molto forti
Alla riforma e nel frattempo è stato introdotto dalla Corte costituzionale e quindi con la sentenza quarantuno del due mila diciotto questa possibilità è oggi già vigente quindi non possiamo dire che si tratti di qualcosa che deriva dallo schema di decreto legislativo
Anche se quel decreto quel non non avverrà mai questa ormai è parte del nostro ordinamento perché la Corte Costituzionale ha ritenuto che esistesse ed effettivamente esisteva un'assoluta incoerenza sistematica che aveva determinato la possibilità di ottenere dal carcere una misura alternativa
In appena tra tre quattro anni sotto i tre anni era pacifico per tutti ma non lo aveva consentito dalla libertà ma invece richiedeva un assaggio di carcere che era per tutti quanti non soltanto una grave sofferenza ma soprattutto un impegno delle strutture penitenziarie per qualche cosa
Che non avrebbe poi portato dei percorsi penitenziario di lungo periodo ma invece doveva essere tradotto in in misura alternativa naturalmente
Prima e con la legge dello schema di decreto legislativo sarebbero comunque stati esclusi tutta una serie molto lunga di di delitti considerati particolarmente gravi dall'ordinamento e quindi mai si era prevista questa sospensione per il quattro bis perché si trovasse in custodia cautelare tutte cose che ha semplicemente fatto con una sentenza della corte costituzionale molto chiara la Corte con la sentenza quarantuno del due mila diciotto siamo stati quindi bypassati dal punto di vista normativo queste già legge l'ora possiamo toglierlo quanto meno dal numero delle critiche che si muovono allo schema di decreto legislativo penso al tema sul quale ancora si discorre qui siamo ancora in attesa di una risposta per esempio la possibilità del differimento tecnico ma lo dico in due secondi il differimento della pena collegato alla condizioni di salute psichica ora chi conosce le carceri sa bene come le condizioni psichiatriche dei delle persone detenute siano uno dei temi veramente drammatici di tutti i giorni viviamo
Bene questo era un punto che era presente nello schema di decreto legislativo che consentiva un'apertura attraversa una concessione
Di una misura di differimento della pena nelle forme che la detenzione domiciliare poi o in una struttura meglio ancora di cura delle patologie psichiatriche quindi non si parlava di riconduzione libertà ma nel frattempo che noi attendevamo la legge di riforma la Corte di Cassazione ha già impugnato dinanzi alla Corte costituzionale la norma come oggi vigente e quindi la Corte sarà chiamata a dirci se non sia incostituzionale una norma che non prevede questo tipo di di risultato e peraltro credo che ci siano delle buone possibilità diciamo io non mi avventuro lasciati i giudici della Corte facciano il loro lavoro non ho la presunzione di di essere nel nei loro panni ma l'ordinanza di rimessione che ha fatto la corte di cassazione eccita dei punti davvero importanti sui quali occorre riflettere ecco ancora una volta quindi forse ci avviamo ad una soluzione anche a prescindere dallo schema di decreto legislativo anche su questo punto ci sono state molte critiche
Molte critiche ci sono state rispetto alla possibilità che si riducesse attraverso lo schema di decreto legislativo la portata del regime differenziato di quarantuno bis
Ma si trattava di un profilo escluso dalla legge di delega espressamente e che più volte nello schema di decreto legislativo è stato ribadito anche con quello che i difensori chiamerebbero un tuziorismo una ripetizione a difesa proprio alla propria tutela ripetuto più volte
Che quel mondo dei detenuti particolarmente pericolosi sottoposti a regime differenziato in peius non dovesse essere attinto e in effetti quindi lo schema di decreto legislativo in nessun modo lo attinge allora forse ecco dei di questi schemi e della loro natura si è fatto un racconto come dire che è andato in una direzione diversa distante dalla realtà rispetto agli obiettivi che erano obiettivi ripeto di messa a punto costituzionale e convenzionale
Che guardate c'erano stati richiesti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo la sentenza Torregiani ogni volta citata ne possiamo più di citarlo ma era ovviamente una è stata un momento drammatico per il nostro sistema una condanna della quale ancora oggi sentiamo lontano l'offesa di essere stati condannati per la disumanità dei nostri istituti penitenziari bene con quella condanna con quella condanna
Italia ha poi assunto per uscire diciamo per liberarsi del peso di questa condanna ha poi assunto una serie di impegni alcuni sono tradotti norme di legge ma in realtà il principale era costituito da una riforma integrale del sistema appunto non a norma dal punto di vista convenzionale che passava attraverso gli stati generali si doveva concludere con la riforma penitenziaria
Se la riforma penitenziaria non arriva e dobbiamo tornare a chiederci che cosa l'Europa dirà del nostro sistema che aveva una serie di problemi che continua ad avere questa serie di problemi
Quindi è un impegno quello di della riforma che vuol dire migliorare il carcere prima ancora che costituire costruire un percorso tra le misure alternative all'esterno è un un tema sul quale dovremmo interrogarci
Sono poi d'accordo assolutamente con quanto chi mi ha preceduto ha detto e cioè che dobbiamo però mentre attendiamo questi risultati lavorare lavorare molto con l'esistente perché c'è molto da fare con l'esistente che possiamo migliora
Ma non dimenticando mai però che lo spettro del sovraffollamento è dietro l'angolo anzi forse già davanti a noi molte realtà e che nulla come il sovraffollamento impedisce preclude dei percorsi sensati
Di responsabilizzazione delle persone detenute
Ti responsabilizzazione significa non soltanto lo abbiamo detto l'abbiamo sentito più volte ripetere prima costruzione di percorsi consapevoli ma significa naturalmente indagine osservazione che conduce una riflessione sui reati sulle ferite che si sono inferte alla società ma per fare tutto questo occorrono operatori occorrono i volontari perché nulla come gli incontri innesca percorsi di cambiamento ma occorrono spazi perché per fare queste cose ci vogliono tempi e spazi
E tutte e non sono come dire non soltanto non è a costo zero queste che questi si fa ma anche prevede delle scelte e allora avere un mondo penitenziario sovraffollato conduce a meno misure alternative anche a legislazione vigente perché appunto non consente di costruire percorsi che portano verso le misure alternative
E poi occorre che le misure alternative si chiama lo diceva prima Lucia Castellano ben riconoscibili dalla società come pene che vengono vissute naturalmente non nel senso che quando si parla di pene se ne parla sempre come l'idea che debbano essere vessazioni ma nel senso che siano riempite di contenuti ora per la verità lo schema di decreto legislativo in questo offriva moltissimo perché la misura le misure alternative l'affidamento al servizio sociale era arricchito di un corredo di prescrizioni a volte anche onerose che ponevano insomma la la scelta di di iniziare una misura alternativa come non una scelta facile ed era proprio uno degli obiettivi che si volevano la di schemi e più in generale quel che la commissione Giostra elaborato era proprio nell'ottica di eliminare gli automatismi preclusivi
Alla concessione naturalmente salvo tutti quelli che riguardavano criminalità organizzata e terrorismo che non erano tangibili
Ma era anche eliminare gli automatismi concessigli che qualche volta sono stati utilizzati nel nostro ordinamento come facile sfogo di una condizione di sovraffollamento che poi a un certo punto arriva quindi una maggiore attenzione alla rispetto per esempio alla concessione degli esecuzioni domiciliari dell'ultima parte della pena detentiva cosiddetta centonovantanove o alcune detenzioni domiciliari
Non responsabilizzante nella misura in cui non provano della capacità della persona di assumersi delle responsabilità io penso per esempio sempre
Dico va tutto bene quando noi riusciamo il portato del carcere abbiamo detto più volte purtroppo così come determina recidiva però penso al braccialetto elettronico a quanto poco sia dal mio punto di vista significativo nel contesto delle misure alternative bene anche molto bene per la custodia cautelare ma molto meno per le misure alternative perché perché alla fine si tratta di concedere ben poco alla capacità autonoma
Di responsabilizzazione della persona
Se sia un una braccialetto alla all'ascolto al collo no ma insomma la caviglia ovviamente si resterà insomma tranne casi veramente eclatanti all'interno del domicilio ma si sarà anche dimostrato ben poco invece noi dobbiamo utilizzare le misure alternative come una palestra per la libertà che poi arriverà per tutte le persone e che arriverà con tutto il suo portato di difficoltà che essi seguito attraverso il sistema degli uffici esecuzione penale esterna se seguito attraverso il supporto della società civile potrà avvenire naturalmente una risposta ancora migliore e allora io ritorno sempre al passato perché sono esperienze che abbiamo vissuto più volte poi mi fermo
E e e vi cito due persone che per me costituiscono ancora oggi un un faro la prima Elvio Fassone scrive moltissimo noto forse a tutti voi ora più di recente come autore di quel bellissimo libro che fine pena ora molti anni fa scrive questa lettera d'un ergastolano all'interno della quale si legge secondo me tutto il lavoro che noi cerchiamo di fare ogni giorno che fate anche voi iscrive il mio rapporto insieme il mio rapporto con p e rapporto di differenza istituzionale ma io ti posso dire il senso delle pene per conto mio in questo che voi lo diceva lui e agli altri che come lui e seguivano la pena
Si trova in esecuzione di pena dovete affrontare un percorso di assunzione di responsabilità che ha un rischio che chi sta all'esterno e le stesse istituzioni non si accorgano che voi lo state facendo
Ma voi dovete assumervi questo rischio senza essere sicuri che otterrete una risposta dall'altra parte la società deve assumersi il rischio di offrire fiducia anche se essa che potrà essere tradita e dall'incontro di questi due rischi
Che potrà nascere un risultato positivo all'e sterno
Tutti e due si assumono un rischio tutti e due calcolato però e attraverso una discrezionalità per quanto riguarda la magistratura di sorveglianza lo posso assicurare che non conduce alle misure alternative con tanta facilità ma con un impegno forte e quindi con come dire
La la sfida che io personalmente mi sento di raccogliere da parte del legislatore di assumermi fino in fondo questo peso questo impegno della discrezionalità che è quello che si voleva ottenere con la riforma e la seconda è una un riferimento che mi è capitato di leggere proprio nei giorni più bui in cui mi è stato più chiaro che fosse questo lavoro almeno nei tempi brevi non non non sarebbe arrivato quello del degli stati generali e poi della della riforma a non sarebbe arrivato a risultato chiara o parole che scriveva Igino capelli un collega straordinario che scrisse un libro bellissimo gli avanzi della giustizia ormai nel lontano tanto otto che faceva il conto con il senso di delusione
Che provava rispetto ai risultati ottenuti dalla riforma penitenziaria del settantacinque e dalla Guzzini dell'ottantasei per le varie controriforme che aveva dovuto che avevano dovuto subire queste leggi e si diceva questo riguarda il magistrato di sorveglianza com'era l'unica ma secondo me non riguarda solo lui che noi non possiamo arretrare e allora diceva la disillusione
Non rallenta il ritmo di un lavoro sollecitato quotidianamente dal flusso inarrestabile distanze invocazioni proteste che approdano alla mia scrivania
Puoi aver perso il senso di ogni motivazione interiore ma finché la speranza con la disperazione di un uomo in carne e ossa ti chiama il tuo mestiere non ti è permesso di abbandonare
Prima di passare alla capitano dei diamanti mi piacerebbe che ci fosse anche qualche domanda da ai a tutti e tre dalla dal pubblico
Cioè vi invito non fate come con le scuole che all'inizio quando arrivano in carcere si presi comincia chiede quel chi commi chi fa domanda sentono Silenzio dovrebbe poi verso la fine invece del quindi svegliate vi
Ecco Giorgio
Dunque nel Giovanni
Chiedo un povero anche su questo pensiero credo il calcio del deresponsabilizza
I detenuti sicuramente
Però io sento che deresponsabilizza anche la polizia penitenziaria
Quando succede qualcosa gli educatori di direttori
Sento che di fronte a questo dramma
Sta grande macchina fosse un po'tutti siamo del responsabilizzati il sistema calcio recite responsabilizza un po'tutti
Ed è un sistema che va sul palato
Poi in un'altra domanda che faccio
Nel mentre Giuliano si è fatto
Venticinque anni di carcere l'ultima volta otto lui mi dice chiuso la porta del calcio per quando esco chiuso la porta del carcere mi dimentico tutto
E poi mi torna fuori tutto il mio vissuto cioè dentro concedevo poi vado al bar Giuliano un di ritorno a forme di bisogni tutte le ferite
Ritorno come
Allora mi chiedo di fronte a questa cosa qui concreta qual è la soluzione
Perché non le fritture molle curiamo intralcio in calcio ci concedevano
Lui l'occhio anche quando entrano in comunità ci vuole mezzi prima che emergono il tuo queste fritto ma sono le fritture che producono poi scelto di male sono il fritto di questo suona spesso amo
Cioè con una persona che zoppo anche a o una fra dito del piede che si trova a zoppicare avevo una postura sbagliata e quindi aumento vari mali se non andiamo a curare quella ferita in mare sono possono solo mentale in qualche modo la catena va va spezzata
Io ho ho paura che invece
Sì
Tende a cercare soluzione ma non a guardare a questo aspetto che è quello più importante e quindi accompagnare queste persone augurava fritta
Accompagnato da sua consapevolezza accerto verso il cambiamento su questo su questo richiesti le responsabilità io sento che anche degli interventi ho sentito insomma vorrei capire su questo punto così cosa coccole cose può essere una proposta io nordico da operatore Rio appunto di queste comunità che abbiamo sono Giorgio per la Comunità Papa Giovanni ventitresimo però penso che il problema principale sia questo
Poi l'altro e questo dico anche rivolto me stesso né ci dobbiamo lasciare mettono in discussione dal vissuto di detenuti e molte volte noi diamo delle risposte perché sono risposte che riteniamo che sono proprio il possibile ma non sempre sono le risposte alle domande cioè il bisogno del detenuto cioè dobbiamo veramente lasciarci mettono in discussione non so su questo c'è un problema
E questo nonostante Ponso abilità
Fu poi io
Quando vado vado forse ho parlato Kosovo
Quando siamo andati a chiedere aiuto per poter gestire queste comunità dove abbiamo quasi trecento detenuti mi hanno mandato alla Regione dal giovane manda mi riporto a Roma non è competenza mia ma c'è una deresponsabilizzazione da parte di tutti
Di tutti vado dalla nove giugno dal presidente della Regione proprio dall'Assessore del di qua e di là questa è una ballad responsabilizzazione che da molta sfiducia toglie un po'di speranza
Ed è anche molto molto eccitante
Appalti a cinque piani di zona vengono finanziate tendenzialmente i soldi ai piani di zona sono soldi destinate alle pene alternative
Ma chi decide dove mettere quei soldi sono il comitato che fa capo al direttore del carcere i soldi vengono gestiti per le opere all'interno del carcere come del resto anche la Cassa delle ammende attestato gestita mettendo i soldi all'interno del carcere per questioni che sono propri soldato introdotta se e quando
Lo statuto parla per le prime formativa cioè siamo
Penso su questo punto poco responsabili scusate se un po'c'è anche un po'imponga critica però senza ridurre proprio per questa cosa
Abbiamo provato a dirlo il carcere sicuramente deresponsabilizza ha spiegato bene Massimo Parisi ho cercato di di dirlo e quello secondo me s'il carcere deve essere ovviamente dico una banalità ma oggi non più tanto veramente una scelta residuale perché si capisce perché sappiamo tutti che l'esclusione non aiuta a la pena che esclude la pena che attesta la pena che mortifica Nonda aiuta
Il reinserimento sociale non aiuta l'abbattimento della recidiva e non produce sicurezza sociale e questo lo sappiamo allora se è proprio carcere deve essere deve essere un carcere che in cui la pena lo dico sempre è costituito dal muro di cinta e non dalla violazione di nessun'altro diritto che non sia quello della libertà e quelli che a catena
So vengono chiaramente limitati in conseguenza la mancanza di libertà quindi il carcere che non deresponsabilizza non esiste quello che deresponsabilizza meno
è quello che conserva in Tonucci tutti i diritti alla mobilità alla riservatezza alla privacy alla alla libertà di pensiero all'organizzazione del tempo dello spazio eccetera che non siano che che che non siano compatibili incompatibili con la privazione della libertà io credo questo e credo che abbiamo provato
Prima io può al massimo in ordine di tempo a realizzarlo
Quanto alla responsabilità del finanziamento del sostegno è un problema che abbiamo affrontato insieme di cui hai ragione insomma è difficile
E questa è un problema di responsabilità politica rispetto a un welfare che non funziona
Perché il può entrare in Italia non funziona allora questo palleggio è competenza della Regione le competenze del ministro che e nel mondo degli adulti a differenza dico di minori noi non possiamo nelle misure alternative ed è forse anche corretto e giusto pagare delle rette per i nostri affidati per i nostri detenuti domiciliari e per le persone che non hanno domicilio intorno a questo problema c'eravamo in terrazzi erano interrogati s'era interrogato nelle Commissioni
Dicendo nostro onere
Provare a trovare dei luoghi di dimora sociale le avevamo chiamati per le persone che stanno in carcere per una detenzione sociale ce stanno in carcere perché non hanno nulla non hanno una casa non hanno nulla allora
Voi se fosse passata riforma avremmo cominciato insieme
Partire dagli uffici esecuzione penale esterna costruire queste possibilità
Oggi la norma non ci consente di pagare le rette alla comunità e questo è sicuramente un tema e e noi abbiamo questo problema con chi esce dal carcere abbiamo questo problema con le con le persone
In che hanno una una malattia psichiatrica escono dal carcere Obama misura alternativa e ci sto questo è sicuramente un tema di un buco non so come dire e che è un buco di mancanza di dipinte punto lo ripeto ancora una volta di welfare quindi bisognerebbe mettersi lì e normarlo anche perché se noi facciamo delle statistiche e li faremo perché in questo momento dobbiamo soltanto agire con i numeri dobbiamo parla con il nome di pasta
Basta chiacchiere dobbiamo parlare con la matematica noi dimostreremo che dei cinque Emmy cinque mila detenuti che devono fare ancora un anno di pinne dei trentuno mila detenuti che sono sotto i quattro anni in Italia almeno una buona metà sono in quella condizione carceraria a parità ora mo'ciclo dirle meritevolezza perché non hanno dove andare
Quindi questo è un enorme buco enorme problema che tu sollevi hai ragione a farlo ma è un problema di detenzione sociale allora in un e in un ancora in Bocconi una giustizia concreta bisogna concretamente prendere in mano questo problema noi abbiamo stiamo lavorando h al gabinetto
Nel ministro c'è una osservatorio sulla recidiva c'erano e e e noi stiamo lavorando col dipartimento dell'amministrazione penitenziaria da un gruppo di lavoro proprio sui siti mittente dice sull'analisi dei numeri per capire veramente che cosa noi possiamo che messaggio politico stiamo dando se un messaggio politico concreto e reale per cui in carcere ci stanno i cattivi
Ho e che quindi è giusto che che appunto la semplificazione del chi sbaglia paga o se un messaggio tragico e drammatico per cui in carcere ci sta
Chi ha commesso reato ma che non può uscire quindi questo ai è un problema che noi abbiamo bene inteso
Provo posso aggiungere intanto rispetto a quello che diceva luce sui numeri di fine pena abbrevia così fornisco qualche dato su Bollate che voglio dire Cia
I numeri che vi ho riferito l'abbiamo ottantaquattro detenuti con pena sotto un anno questi sono i non tossicodipendenti questo è anche possibile
Centocinquantaquattro tra uno e due anni
Centottantuno tra due tre anni centotrentotto tra tre e quattro anni
Cioè abbiamo nugolo divisi sul TIR quindi sotto i quattro anni
Che nonostante quello che ci siamo detti quindi che io in qualche modo rappresentato stanno ancora né invenzione molti di questi sono un articolo ventuno però sta di fatto in questo momento ancora sono in questa situazione volevo provare così a dare una non so se una risposta comunque una una riflessione rispetto a quello che ci diceva lei rispetto alla responsabilizzazione anche degli operatori
Allora come direttore perché con queste ruolo di che svolgo e quindi fino adesso posso parlare in questo senso io credo del direttore stia sempre un po'invidiosi cioè il bivio tra dare l'opportunità al detenuto
E chiaramente anche l'altra parte arginarla commissioni nuovi reati ci si rende conto che il soggetto non è in grado di uscire anche questa questa responsabilità sta Proving questo bivio vuole l'assunzione di responsabilità perché se ci si sposta soltanto in un'indifferenza totale
Rispetto a questa scelta
Il rischio veramente che poi tutta la struttura ragioni nello stesso modo
Rispetto invece ero questione appunto molto pratica cioè sul sulla portone che si chiude quindi poi divento io non vedo alternative farlo dal carcere a una sperimentazione delle persone cioè non riesco a intravedere me
Questo che talvolta magari noi talvolta ci porta anche adottare dei provvedimenti che tradiscono un po'quelle che sono le nostre speranze nostra fiducia rischiare anche in un certo senso sapendo bene quello che quell'effetto del rischio quello che in questo in quei no in questo ma sempre più o meno è avvenuto quando coi siccome magari soggetti allora l'esterno fa qualche qualche stupida cioè soltanto sperimentando e seguendo che si può correggere in qualche modo si può intervenire
Concretamente il qualcosa non vedo alternative cioè non fanno la misura ma proprio alternative a questa a questa modalità cioè non non riesco a a trovarne se noi abbiamo molti casi ritenuti che all'interno veramente un certo modo di porsi hanno anche una almeno a Bollate un calo un ruolo una realizzazione e poi magari uscito fuori
Ti ti trovi completamente la situazione che quel ruolo non ce l'hai più paradossalmente quindi smarrito rischi di tornare un'altra volta in quel vortice
C'è questa necessità di questo ponte in cui le persone vengono sperimentate cioè non non è chiaro che poteva seguito monitorato tutto il percorso all'esterno e questo spesso è mancato perché poi concretamente quello che che mancava però non vedo delle grandi ceppo è chiaro che poi c'è il percorso stereo la misura alternativa però nel carcere credo che sia l'unica l'unica soluzione perché lì che ne sperimentiamo le difficoltà le criticità
Veramente piace getti che noi ci cambiano proprio come sotto gli occhi
Ti cambiano cioè nel nella modalità nella relazione nel modo in cui si pongono con gli altri in questa sperimentazione del dentro o fuori continua per cui a un certo punto veramente se sballottato tra le regole tre principi tra la responsabilizzazione tra la famiglia e c'è tutta una serie di di relazioni prima non ha veri comincia a riprendere linea è chiaro che forse non so se abbiamo la forza noi anche per riuscire a governare bene questo questo passaggio riuscire a gestire la quello dovrebbe essere no la linea verso cui su cui pende
Anzi se
Ok adesso funziona io due domande per Lucia Castellano per Fabio Angelo Filippi allora il tema è questo se il dipartimento si chiama dipartimento alla Giustizia minorile di comunità io credo che bisogna fare uno sforzo ragionare di comunità che credo che quello che si sta facendo ma bisogna farlo anche con i numeri
Non credo che il volontariato sia come diceva ieri Ornella più impegnato in carcere che fuori forse in parte è vero ma non è così vero
Qui con noi ci sono molte persone che fu gestiscono case d'accoglienza
Vuoi volontari voi di terzo settore la maggior parte dell'accoglienza che fatta sul territorio nazionale quasi tutta è fatta da organismi nostri della conferenza da papa Giovanni da Caritas dalla San Vincenzo da da tantissimi altri anche più piccoli
Da gruppi di volontariato ecco quindi da questo punto di vista bisogna il credo ragionare sul fatto che il volontariato fuori certi non dipende dall'articolo settantotto perché se no altrimenti noi vediamo solo una piccola parte di quel volontariato
E così credo che sia anche importante
Farlo nel momento in cui si dovrà ragionare sui numeri ragionare sui veri numeri perché altrimenti ragioniamo sui numeri che non sono inesistenti allora tante ieri ad esempio discutevamo con Genova del fatto che alcuni di questi detenuti sono stati sistemati in parrocchie neanche con organismi ma collegati a una Rete territoriale che non fatto quello che accoglie ed a tutta la risposta ma si appoggia e costruisce insieme insieme anche i servizi territoriali alle volte al niente alle volte come sappiamo al fine penalmente non esiste cioè al fine pena detenute figlio di nessuno è figlio del volontariato quindi anche quelli sono numeri che noi accogliamo qui su questa cosa mi piacerebbe che ragionassimo anche di più per evitare proprio di sbagliare l'approccio anche poi l'approccio statistico ai numeri
Dall'altra ripeto come Giorgio il problema anche quello delle risorse io vengo da un territorio estremamente ricco e quindi sono fortunato ci son territori che purtroppo queste queste risorse non le hanno quindi il fatto che le regioni abbiano così grande differenza fa sì che ti esiste anche una grande differenza di capacità di accoglienza così come il tema del lavoro tema importantissimo e anche lì c'è una differenza tra le regioni del Nord chiaramente le regioni del Sud che scontano in particolare le persone detenute
Su questo vorrei che appunto ci ci provassimo a capire per evitare proprio di di di fare come anche successo ieri cioè di trovare dei numeri che non corrispondono non fotografano nessuna realtà
Lasciano fuori la maggior parte del volontariato poi sono d'accordo su tutto che è molto più difficile lavorare al al di fuori che che dentro a Fabio Gian Filippi ma anche nella sua funzione di membro importante del Conaps
Chiedo chiedo una cosa c'è un grosso problema che che questo quella della grande varietà a parità di territorio di concessione di misure alternative faccio un esempio concreto stamattina il dottor Consolo citavano di importanti accordi fatti anche sul carcere di Trento in carcere con trecentocinquanta detenuti in un carcere nuovo in carcere che ha un territorio estremamente ricco
Praticamente identico a quello di Bolzano come territorio che ha un carcere antico di cento persone un circondariale antico dice alle persone ecco la differenza di concessione tra misure alternative pertanto Bolzano prego penso sia dieci a uno dice uno a favore di un territorio
Di un di un carcere no quello di di Bolzano che è molto più piccolo
Che ha maggiori difficoltà
Dettate dal fatto che sono due magistratura di sorveglianza è diverso il soprano nello stesso nello stesso in qualche maniera bacino socio economico quindi non c'è una differenza misurabile come riusciamo come si può in qualche maniera a trovare una soluzione a questo che è un problema annoso perché poi oggi funziona così a Bolzano domani probabilmente Kamel magistrati di sorveglianza e ci ritroviamo a partire da capo questo è un tema che secondo ma i magistrati di sorveglianza ma non sulla magistratura di sorveglianza deve provare ad affrontare
Grazie
Aggiungere una una piccola non manda a a Massimo Parisi certi parlava di duecentosei detenuti in articolo ventuno se non sbaglio a Bollate
Ecco in totale in Italia mi pare che siano poco più di settecento detenuti l'articolo ventuno quindi vuol dire che c'è qualche problema
Nella nella nell'amministrazione voglio dire e c'è qualche problema su quello che dicevo prima sulla ricaduta dell'esperienza di Bollate perché non quell'esperienza cioè io ho sentito tantissime l'amministrazione penitenziaria
Difendere le proprie proprio immobilismo io dico questo dicendo a Bollate ci vanno i detenuti selezionati suoi questo l'ho sentito dire da tantissimi vostri colleghi a non e appunto però insomma c'è qualche cosa anche nel la ricaduta di Bollate sarebbe fondamentale l'esempio di come si lavora rispetto ai percorse le persone tenute e non avviene ripeto non avviene questa ricaduta è un e un'ultima
Questione che le riguarda la la magistratura di sorveglianza l'esperienza di c'è la magistratura
Anche no del parto da una cosa che ha detto Lucia Castellano che la la privazione non riguarda solo la magistratura ma riguarda perché conosce questo problema la il la privazione della libertà libertà dovrebbe essere costituito dal muro di cinta in realtà il paradosso è che nelle carceri italiane oltre il muro di cinta ci sono ulteriori muri di cinta che per esempio escludono novemila persone
Tanti sono i Circuiti di alta sicurezza escludono da un percorso ovvero nove mila detenuti quindi anche su questo credo che ci sia un problema che noi dobbiamo dobbiamo porci perché questi nove mila detenuti è un sistema immobile sono persone che stanno venti trent'anni in a la sicurezza che magari escono dal quarantuno bis perché non hanno più legami con la criminalità organizzata e poi restano in questi Circuiti
Dieci venti trent'anni e sono Circuiti che impediscono il cambiamento
Letteralmente lo impediscono
O a poi veramente a mezzogiorno e un quarto di ostentare mi scuserà il maggior
Dunque provo a riprendere anche ragionamento abbiamo fatto ieri
Forse sì avete sicuramente ragione perché i dati che noi abbiamo dato ieri erano dati legati a chi ha famoso tesserino dell'articolo settantotto di cui ieri abbiamo chiarito anche l'importanza anche rispetto all'esecuzione penale esterna in particolare per l'assistenza ai detenuti domiciliari che io questo lo lo ribadisco che però non esaurisce affatto lo capisco bene
Quindi non è che le regioni che non hanno il viatico di settantotto sono quelli quei territori sono quelli più sta scadenti passatemi il termine allora dal punto o per lo meno presenti dal punto di vista della dell'apporto del volontariato
Questo è sicuramente vero e avete ragione e ne abbiamo avuto fosse una visione anzi sicuramente nel fare anche quella quella monitoraggio una una visione un po'autoreferenziale cioè vediamo chi entra e chi non entra da noi un po'carceraria se vogliamo autoreferenziale me ne prendo tutta la responsabilità però io ieri ho notato una cosa
Che su cui vi invito a fare una riflessione che mi ha fatto molto riflettere che per la prima volta molti direttori dirigenti di uffici esecuzione penale esterna incontravano e vola il i responsabili della conferenza regionali volontariato giustizia
Allora il dato è ci c'è un sacco di volontariato che fa delle cose straordinarie e lo sappiamo bene che c'abbiamo rapporti continui eccetera
Ci sono pochissimi volontari che entrano ex articolo settantotto e l'UEPE non conosce affondo questi fenomeni le non magari riconosce anche perché chiama anche per dire deve uscire Luigi Esposito domani mattina me lo prendo in comunità quell'altra pazzo con l'altra tossico di mele al come facevo io anche quando facevo il direttore del carcere
Ho facevamo continuamente con don Colmegna condor Rigoldi come credo che faccia ancora anche Massimo eccetera
Ma questo non è quello che io immagino
Quello che io immagino e incontro istituzionale usato una parola brutta me mi pento e mi tolgo appunto
Che regia non è che io voglio sapere la regia però io in questo se in questo tema ci voglio essere allora come ci spieghiamo che voi prendete in carico un sacco di persone nove delle siamo grati ma non ci si conosce
Ieri per la prima volta ci si è incontrati dirigente del Giuliette dirigente CGM responsabile coordinamento
Regionale Roma tratto giustizia significa che non è uso una parola Busata ma mai attuata non è messo in Rete niente
Sul territorio questo è la cosa che mi dispiace
Perché invece noi ci vogliamo essere perché vorremmo essere noi però detto anche ieri pre può essere noi a dire ho quel sito database di opportunità allora Luigi va da una parte Francesco ma dall'altro e quell'altro ma dall'altro e non è vero che non ci sono i soldi perché per noi abbiamo o non è sempre vero
La mattina di ieri pomeriggio siamo restati in sé la mattina abbiamo lavorato auto non Progetto collega letta di un milione e quattrocento mila euro che servirà a dare la tirocini formativi a duecento
Persone in esecuzione penale esterna nei territori di Puglia Campania Calabria e Sicilia Basilicata nelle regioni diciamo più problematiche allora del delle se noi spendiamo un milione quattrocento mila euro per dare tirocini formativi a duecento persone e finisce lì
è sono soldi buttati perché sono un sacco di soldi
Se non li utilizziamo ed è stato questo il senso della riunione di ieri mattina per creare delle reti per utilizzare questi Esperti che ci aiuteranno a fare il Progetto a fare queste cose pazzesche che sono le i progetti europee che non ci si capisce niente
Ma riutilizzi Emo anche per andare a bussare al volontariato giustizia ai comuni alle regioni alle province e dire facciamo qualche cosa strutturiamo una rete per cui non saranno duecento su soltanto che sono soldi buttati ma saranno settanta volte duecento per tornare
Alla al nostro convegno allora questo avrà senso e per fare questo voi
Non potete non esserci allora era questo il senso che
Di quello che volevo dire ieri dicendo vogliamo vogliamo fare la regia vogliamo esserci ieri lo io l'ho penso che lo abbiamo cominciato per lo meno si sia conosce si è alzata
La responsabile del Veneto e ha salutato con gioia o il il il responsabile alla Conferenza nazionale del Veneto ora vogliamo dire che il marito non succede niente Veneto c'hanno un sacco dico fanno un sacco di cose ma non è messo a sistema
Mettere a sistema non significa istituzionalizzare non significa a avere la longa manus della dell'istituzione penitenziaria significa lavorare insieme e ottimizzare le risorse questo credo che dovrebbe
Ciò sui sa
Allora rispondo brevemente sulle due questioni dunque la prima diversità territoriali nelle decisioni della magistratura di sorveglianza ma io
Siamo molto rapidamente dico questo
La diversità nelle decisioni in giurisprudenza credo che sia un ricchezza in realtà che dobbiamo stare attenti a preservare perché diciamo e attraverso decisioni difformi che poi possiamo arrivare anche a delle soluzioni che siano ampliative che siano diciamo che che che che facciamo cambiare delle situazioni altrimenti granitiche quindi io sono contento quando la magistratura di sorveglianza riesce a valutare nel merito le situazioni e da una sua risposta nel merito quindi non si ferma all'ammissibilità avrei voluto era ignota che ci fossero meno
Situazioni di come dire di preclusione che impedisce questa valutazione nel merito poi naturalmente la valutazione nel merito può essere tanto di accoglimento quanto di rigetto l'importante dal mio punto di vista e che però quando la magistratura di sorveglianza fa dei rigetti li faccia sapendo che si tratta di passaggi di un percorso che si sta costruendo con la persona detenuta non devono essere risposte prive di motivazioni leggibili devono invece riferirsi al destinatario essere il più possibile
Decisioni personalizzate in cui gli operatori e la persona magari insieme perché è chiaro che non possiamo chiedere a tutti
La conoscenza di un linguaggio diciamo tecnico anche se anche noi dovremmo farne un uso parco sapendo qual è il nostro destinatario ma comunque che questi rigetti siano letti e costituiscano il punto di partenza per ricominciare per riprendere il lavoro
Quindi ben vengano anche i rigetti quando si tratta di rigetti che fanno ripartire a volte a me è capitato più volte di ascoltare dagli operatori come un rigetto in un certo momento abbia costituito per tutti una traccia
Sulla quale impostare un percorso magari dopo sei mesi dopo un anno ha portato poi ad una misura alternativa potrebbe anche non farlo ma può fare
Se facciamo il netto diciamo di questo tema
Sul
Sull'idea di costruire insieme intercorsi secondo me possiamo spendere
Ancora qualche risorsa in più cioè a volte in alcuni territori sarebbe utile sperimentare nuovamente quello che abbiamo sperimentato con gli stati generali cioè all'inizio non ci si conosce si parlano linguaggi diversi
Quando i percorsi si costruiscono insieme anche al di là voglio dire dei ruoli istituzionali
Che stanno nel io faccio la domanda costruisco poi tu mi darai la risposta con il provvedimento ma si elaborano dei protocolli adesso noi siamo un Paese di troppi protocolli specie qualche volta
Ma non sempre questo è vero perché incontrarsi costruire insieme i percorsi significa poiché ciascuno risente anche un po'suoni ed è quindi più in grado e più a più desiderio di difenderli nel momento in cui si tratta di metterci in più quel piccolo rischio che sta dietro ovviamente una pronuncia in cui si spende la propria discrezionalità quindi costruire insieme nei i tavoli territoriali imparare a conoscersi
Imparare a fidarsi l'uno dell'altro il magistrato
Del volontariato come degli operatori penitenziari come le persone detenute e anche loro però di Luís e della sua capacità di esaminare una serie di elementi che magari a queste altre realtà non sono a disponibili che sono le informazioni sulla pericolosità alle degli elementi che riguardano ciò che si rischia nel mandare all'esterno persona detenuta quindi fare come dire fare squadra in questo senso secondo me può cambiare le cose lì bisogna avere un po'questa capacità anche di pungolare perché ci si incontri perché nell'incontra se ne sconosce sì forse possiamo fare qualcosa in più sui Circuiti
Sono ovviamente d'accordo con con Ornella il lavoro del tavolo due è stato molto impostato su questo che cosa possiamo fare concretamente i Circuiti in particolare quelli di alta sicurezza nascono con una esigenza alla quale dobbiamo tornare tutte le volte che a quell'esigenza non stanno evidentemente siamo fuori da quello che è consentito dal sistema sì le alte sicurezze servono per evitare che questi detenuti di maggior spessore criminale
Certo stabilito in base ai reati che hanno commesso è l'unico dato oggettivo che che adoperiamo possano incidere prevaricando sui sui detenuti cosiddetti comuni cioè con su quelli che non hanno questo alto livello
Se questa è l'unica ragione non ci possono essere disparità
Nella tutela dei diritti che deve essere garantita agli uni come agli altri tutte le volte che c'è un'offerta trattamentale meno efficace e noi siamo già in un difetto che dobbiamo colmare
Tutte le volte in cui dovessimo trovarci di fronte a scelte dell'amministrazione che escludono certi Circuiti sulla base dell'inserimento nel circuito
Piuttosto che invece su un riferimento al singolo reato e saremmo fuori da quello che le norme ci consentono e qui è molto importante il lavoro che anche la magistratura di sorveglianza deve fare
Nella tutela dei diritti grazie a quello strumento ancora secondo me non sufficientemente adoperato che il reclamo giurisdizionale l'articolo trentacinque bis non a caso è stato introdotto l'ordinamento non
Ecco pronte ma scelta illuminata ma come risposta immediata ancora una volta a quella sentenza Torregiani che ci condannava perché questo sistema non lo avevamo su questo c'è ancora molto da fare molto da Udine utilizzati su
Provo a rispondere alla domanda diciamo legata proprio a a Bollate
Allora
Ci sono alcuni elementi che voleva un po'secondo me sottolineare che sul potrebbe essere utile un po'da fotografare da questi allora Bollate nasce con un progetto sperimentale comunque si è cercato di sperimentare sostanzialmente Como diciotto troppa calma sperimentare l'applicazione integrale dell'ordinamento penitenziario
Perché poi alla fine quello è non non sono altre norme l'articolo ventuno e a Bollate come negli altri istituti cioè non è che che ha una normativa diversa
E le regole sono a sono interessate se con una sicuramente un aspetto molto importante cioè il progetto è stato molto sostenuto dall'amministrazione c'è stato sostituto dal Provveditorato è stato sostenuto anche dal Dipartimento in ogni caso la direzione questo lo dico proprio personalmente assentito assente un appoggio sul rispetto a questa a questa a questa diciamo Progetto che non è più una progetto sperimentale tanto che ormai noi parliamo più di un qualcosa andate a regime di scherma ad esempio la selezione detenuti non c'è più se prima c'era e bisogna anche capire in che termini veniva fatto
Quello che probabilmente andrebbe fatto lo dico da da direttore supremo per un alto incarico però credo che sarebbe importante per l'interesse generale e analizzare in maniera così anche da Esterni
L'organizzazione cioè gli aspetti organizzativi cioè ce l'abbiamo fatta una sperimentazione nasce come tale immagino sempre impresa che fa una sperimentazione se quella sperimentazione si ritiene che ha avuto esiti positivi cerca di capire i motivi per cui ho avuto gli esiti positivi
E allora forse andare più a fondo cioè né uscire dalle quelli che poi sono diventate anche un po'di luoghi comuni perché luogo comune che io e credo anche Lucia Penang senza intimidire che i detenuti son selezionati che Polaveno migliaia di risorse che gli altri non hanno che sapete non corrisponda al vero potrei addirittura dimostrare che ne abbiamo di meno
Però non voglio entrare in questo situazione possente sempre un po'antipatiche
E quindi è tutto semplice
Allora io di pongo così due aspetti organizzativi che poi credo che siano aspetti che normalmente sono comune agli altri istituti un primo aspetto un primo diciamo cambiamento i sex offenders fanno attività insieme agli altri detenuti
I sex offenders bolla stanno insieme agli altri detenuti
Allora io non vengo a dirvi che gli altri detenuti gli fanno i Salama letti e che quindi sanità per i rossi c'è una diffidenza c'è una resistenza culturale ma non succede niente
Perché è stato impostato sin dall'inizio anche in quel processo biologico che un processo di alloggi in cui non è che soltanto di detenuti fanno il loro richieste ma è l'amministrazione che esplicita quella sua posizione
Perché utilizzato quello strumento quando abbiamo avuto delle criticità importanti
Importante cioè comunque molto
Sottolineare detenuti che dà lavoro all'estero non sono rientrati in un certo periodo in maniera anche copiosa e io ho ho riunito quelle rappresentanze dicendo qui il progetto finisce cioè qui nessuno ci sostiene più qui l'amministrazione giustamente potrebbe avere delle riserve delle perplessità
Che vogliamo fare
Ce vogliamo intendere crearci un progetto collettivo quindi di cui voi siete parte integrante allora si deve riflettere perché a Bollate rispetto ad altri istituti i detenuti sex offenders lavorano insieme venuti comuni fanno solo con l'insieme dei Comuni gioco nella scuola di calcio insieme tenuti comuni oppure diciamo che sono altri detenuti venuti da Marte e questo non lo so
Perché ci sono diverse realtà lavorative interne può essere anche un aspetto organizzativo legato al fatto che a Bollate le attività lavorative si svolgono fino alle ore ventitré e i detenuti S-Bahn vanno liberamente le loro camere fine luoghi in cui fanatica in attività lavorativa può essere questo motivo che incentiva le ditte avvenire oltre discorso gli spazi delle strutture che indubbiamente sono un dato
In paragonabile a quello che può essere San Vittore tanto per essere vicino o comunque con situazioni di sovraffollamento stiam parlando di una reclusione quindi mi rendo conto che dà la tipologia cioè forse potrebbe essere fatto un'analisi organizzativa per capire quali sono gli elementi portanti dell'istituto quali sono le criticità dell'istituto perché io oggettivamente devo anche dire che ci sono delle criticità
Perché abbiamo
Componenti che sono i denti a quella miccia andare il personale e personale selezionato lo stesso modo ce gli educatori poliziotti
Quelli che francamente non selezioniamo abbiamo il vantaggio selezionate ebbe una grande fortuna dopo i volontari cioè che volontà l'abbiamo una ricchezza tale che Chicchi indubbiamente e ci offre il territorio questa qui è una grande fortuna di Milano però il gli operatori son quel grande anche noi abbiamo delle criticità anche noi da volte Bodeguita relazionali tra il personale volontario però forse c'è un sottofondo come dire una l'idea di fondo riconosciuta da tutti
Che pone diciamo un po'a stare nei giusti termini alla fine del nella nella complessità ecco questo forse queste vasche sono aspetti sì me che sul piano organizzativo andrebbero analizzati sviscerati
E forse voi se si può anche capire in che termini esportati se si ritiene di dover l'esportati fermo restando che come dicevo prima ogni contesto diverso e quindi in quel contesto bisogna lavorare con la specifica progettualità che proviene controllata perché se si dice io nel due mila e diciotto devo fare questo questo e quest'altro perché devo banalmente metrico luogo via Skype mi pongo come obiettivo al due mila diciotto
è c'è qualcuno del controllo dico da direttore
Quindi so quello che dico in questo caso se non c'è nessuno che ti controlla tu lo metti in un documento che diventa un esercizio di stile
Se c'è qualcuno che ti controlla dopo cinque mesi dice scusa ma tuo messo tre obiettivi ma che di fatto nei fatti non è fatto potrei anche aggiungere a questo è un discorso complete diverso
Valutare su quegli obiettivi a questo discorso contrattuale che poi alla fine non non una altro campo potrebbe essere un altro comunque la frontiera
è diverso cioè perché in quel contesto e non posso pretendere di andare in un contesto diverso dire no adesso tu
Entro due mesi mi aprì tutte le celle tutti i detenuti devono andare accompagnati da soli non è possibile perché c'è una cultura organizzativa c'è una storia di quell'istituto in quella storia con quella progettualità piano piano totalmente riesco a spostarla ma ci vuole una progettualità ci volti controllo con la progettualità queste secondo me credo che sia una un aspetto molto molto importante
Adesso chiamerei garanti en c'era una
Non so se ce la facciamo sì
Una domanda velocissima perché mi piaceva rimanere sulle cose concrete sui numeri se ci sono dati pubblicati sul tutte le carceri italiane su detenuti messi alla prova esecuzioni Esterne
E quindi statistica in base alla popolazione presente in ogni istituto e se
Ci sono dati sulle e richieste che vengono fatte ai magistrati di sorveglianza nel senso che a volte c'è lo sfortunato
Combinato disposto del magistrato che non risponde ma anche del carcere che non chiede e liberamente è una tragedia
E si verifica poi le richieste che vengono fatte quante vengono fatte dagli istituti per capire anche dove il problema
Dove nasce dove si può proporre una soluzione perché sarebbe interessante avere accesso a questi dati
E e capire che l'immobilismo porta a queste a questi situazioni veramente catastrofiche dove non viene mai chiesto i detenuti non vengono mai presentati perché le possibilità di
Diverse scusate a suo giudizio sulle misure più vicini ci sono questo di Stream non si dunque io non non credo che siano per lui
Suddivise per carcere occupano così perché non è una regione risolutiva verifica poi che queste cose vengano fatte nei carceri nel carcere perché se non abbiamo chi verifica come diceva giustamente il direttore quindi meglio che l'Edipo dietro è se nessuno verifica se nessuno controlla tra un carcere che ha sacred richieste e un altro che riesce a portarne avanti cento dovrà esserci una media che deve essere rispettata da tutti sotto la quale non è accettabile scendere questa è una la mia domanda che mi faccia danni grazie
Io su questo non lo so quel modello volevo volevo soltanto dire che naturalmente per fortuna nel nostro sistema le domande non sono fatte dall'istituto certo l'istituto può proporre
Tra l'altro come forma persino di ricompensa nei confronti del detenuto che ben si comporta per una misura alternativa ma le misure sono richieste dall'interessato e dal suo difensore
E c'è un obbligo degli istituti penitenziari di legge
Nel trasmetterà la magistratura di sorveglianza tutte le domande quindi se dovesse mai essere verificato che qualche domanda un parte sarebbe un fatto
Di estrema gravità ma lei capisce che è un direttore scusi è molto molto più facile più comodo dire no secondo me questo non se lo merita perché comunque escono sempre con un giudizio da parte del carcere guardi il il giudizio nel senso
Più formale del termine il è previsto solo in alcuni per alcuni istituti dell'ordinamento penitenziario per esempio nel caso del permesso premio in cui c'è un parere Espresso della direzione che tuttavia non è vincolante per il magistrato di sorveglianza però è inutile dire che è chiaro che se chi conosce meglio
Non si fida delle dell'interessato diciamo diventa più difficile ma mi è capitato più volte di andare di contrario avviso voglio dire come mi è capitato di pareri favorevoli delle direzioni che non si sono tradotti però in provvedimenti altrettanto favorevoli da parte mia
Però per gli altre misure non c'è questo parere c'è una relazione più o meno ampia relazione di sintesi nella quale occorre e che gli operatori penitenziari ci raccontino tutto quel che sanno del percorso di cambiamento questo sì
è chiaro quindi che molto dipende dalla dalla capacità dell'istituto penitenziario tener dietro alle richieste e ancora una volta torniamo
All'origine più aumenta il sovraffollamento meno riusciamo a lasciare che il carcere sia il luogo dove ci sta chi non possiamo a vere in un'altra condizione tanto più diventerà difficile lavorare sugli individui si numeri crescono e gli operatori restano pochi ovviamente il tempo e lo spazio si riducono
Sì
Ma io volevo buongiorno sono Giampiero Cassarà suonasse un ex detenuto
Che ha passato metà delle della tua vita tra comunitaria carcere quindi non vorrei che poi issare due ore a parlare delle mie espressa e delle mie esperienze ma in quanto vorrei
Solamente ringraziare uno che che aprite un attimino un po'pelle porti a questo problema
E al fatto che
Non sono qui per fare delle polemiche ma nella fabbrica alle parole lo scontrino sesso sempre zero abbiamo parlato dell'Alto Re Ciak rinnovarla vessati dell'amore che non vada dal magistrato di sorveglianza abbiamo preso dallo il trend di tantissime cose
Ma come persona che è stato nel problema per lunghi anni
Non voglio demonizzare nessuno ma ci sono due Stati pensieri dagli stessi organi competenti quello del tenuto che va punito e quindi la vendita dello Stato che deve rimanere in cella e delle persone che sono già attivo state educate
E parlo non solo di detenuti ma anche dalla polizia penitenziaria anche da Bertelli chiari dagli organi di volontariato che girano intorno a questo fenomeno di aprire un attimino il carcere alle persone è volontaria che possono giungere dentro rendersi conto che cos'è il carcere perché ogni persona non può essere trovato Patrone dove rispecchiarsi nella volontà di di un'associazione di un di un magistrato che non risponde mai perché io ho fatto lo scrivano per lunghi anni Pepe al sicuro che la centonovantanove avrò Pistoia in cinque anni ottenerla solo tre quattro persone ho visto persone ricoverate alla ma uscire fuori perché l'alloggio non c'è
Morto tragicamente ho assistito anche detti dicessi a dei altre persone si sono tolte la vita le stupidaggini così si potevano evitare benissimo
E quindi non siamo qui a parlare di cross cross cross speranze quando poi al succo agli atti non ci sono proprio le le le le le non ci sono gli elementi perché la biblioteca di Regina Coeli accoglie cioè c'è un assistente sullo che dovrebbe accogliere un grosso sviluppo lavorativo
Ma per il baccano
Perché le le stupidaggini ma con gli impiegati manco la gente che non può perché va in ferie e che si ammala macro le persone presuntuoso e che ti dicono a io vengo qui a lavorare ma in verità sono un genio mancato premiate qua questo lavoro così ma tanto passo mio tempaccio a parlare del calcio della Roma della Lazio mentre il detenuto qui si spengono grosse grosse parola rieducazione io la prima volta che sono già in carcere salare ottantadue ti assicuro che la popolazione carceraria è cambiata moltissimo ma molto cioè tutte queste persone socialmente pericoloso e tutte queste persone che ricoverata D'Alema bis ma richiesta ma parla anch'io
Non capisco come però sono stato anch'io uno di quelli dico che dovrebbe essere ricoverato in una casa di cura
Prenderò in visione forse anche questo suggerimento dalla
Queste sì chiaro diverse psicologiche si affannano HP la mentalità detenuta ma ma forse cioè ragionando in una a casa mia
Io quando una cosa dentro casa non costruiscono altro carcere
Non butto via tutta la documentazione di tutte le cose a beccare magari è giusto quello che c'è e allora un appello che voglio fare tutte queste persone che
In carcere sono definite socialmente pericolosi facciamoli diventare socialmente utili perché forse potrebbero dare una mano ecco volevo solo dire questo portare questa mia testimonianza senza offendere nessuno ringraziandovi di della del tipo messa opportunità che citata insomma per per parlarne un pochettino Dinoia grazie
Guardi colgo l'ultima cosa del fatto di far diventare le persone socialmente pericolosa socialmente utile credo che sia quello su cui il volontariato più lavora c'è diritto davvero che le le persone che sono ritenute solo quello il loro passato il loro reato diventino persone che invece possono dare un apporto alla società quindi va bene questa è invece un'ultima osservazione sulla della volontaria prima forse quello che che manca proprio
In realtà un dato che fotografi la situazione carcere per carcerati l'accesso alle misure alternative ma anche l'articoli ventuno eccetera
Perché
Fabio cioè è vero che il detenuto presente la la la sua richiesta individualmente Satta però è altrettanto vero che il sistema spesso rende quella sua richiesta
Difficile da perché perché il parere negativo del direttore una sintesi che dice serve appunto un paio di osservazione una sintesi generica che non una serie di cose fanno diventare l'accesso alla misura alternativa che dovrebbe essere comunque una parte determinante del percorso una specie di percorso a ostacoli
Forse se ogni carcere dovesse rispondere un po'del dei percorsi delle persone di come vengono seguite e dei risultati se si ponesse il problema dei risultati un carcere chiuso dove nessuno fa in articolo ventuno pochissimi misura alternativa pochissimi permesso
Dovrebbe far riflettere
Quindi credo che un po'questo fosse senza anche se
Va bene adesso chiamerei garantirà
Sì
Garante la
Mi scusi
Allora
Sì Buongiorno tra allora Gabriella Stramaccioni acque garante del delle persone private del Berta personale del Comune di Roma e Stefano Anastasia invece della regione Lazio
Ai ai garanti noi vorremmo almeno con Umbria si scusa e ha ragione
E ha ragione
Ai garanti vorrei Berna ringrazia Gabriella per la sa che ci ha aiutato ad avere la sala ma ai garanti vorrei anche porre questa domanda è forse inusuale
Deve dire se in qualche modo in un momento estremamente difficile non possono anche essere garanti della possibilità del volontariato di entrare in carcere lavorare con una certa autonomia e non dipendere in tutto e per tutto da amministrazioni che a volte allontanano persone o prendono decisioni sulle persone volontarie ha senza dare nessuna motivazione credo che questo decreto
Rientri un po'in un discorso del fatto che il garante deve essere anche garante del diritto delle persone detenute ad essere seguite accompagnate dal volontariato quindi mi piacerebbe anche toccare questo tema perché io negli ultimi nell'ultimo anno ha avuto moltissime segnalazioni di difficoltà proprio del volontariato
In nelle cabine in molte carceri
Chi comincia
Come volete
Ok
Grazie dell'invito voi
Con piacere torno anche locale con la con la conferenza abbiamo anche una caratteristica io e Stefano proveniamo tutte e due
Neanche questa bellissima esperienza che è stata della conferenza volontariato e giustizia che io anch'crociato cioè nei miei primi anni di attività alla UISP quando mi occupavo appunto di attività sportiva
Infissi parte per nome e per conto della UISP della conferenza così successivamente da poco libera quindi conosco anche la ricchezza di questo mondo conosco
La passione d'impegno civile l'intelligenza che nell'affrontare percorsi non sempre facile
E quello che dicevi tu Ornella è vero conosciamo anche le difficoltà a potere operare in maniera compiuta in maniera utile utile per le persone soprattutto con le quali interagiamo
In questo momento storico parla proprio di questo momento perché almeno per la percezione anche un po'per la esperienza che posso testimoniare
Dagli istituti romani diciamo che il clima non aiuta il clima non aiutata difficoltà e quotidiana re anche le organizzazioni storiche che diciamo danni sono presente all'interno
Del carcere che molto spesso proprio per tre anche il Tour quindi io diciamo mediatico che si scatena intorno al carcere molto spesso vengono visti come dei fastidi e non come un ausilio diciamo per la per le persone detenute e quindi la di hai fatto bene a porre questa questo problema perché a me quando chiedono dice berretto come garante devi avere dei confini ben precisi deve occupare dei diritti dei detenuti e di tutto quello che in qualche maniera preclude questa possibilità di esercitare i diritti e per me i diritti sono tutti vanno appunto
Dal lavoro all'educazione a la capacità anche di potere intessere relazioni quindi quando parliamo di diritti delle persone private della libertà parliamo di un vasta gamma di tipi di interventi nelle quali c'è anche l'esperienza del volontariato c'è la possibilità di avere degli operatori con i quali molto spesso le persone detenute hanno dei contatti undici nel senso che non gli hanno qua con altri componenti all'interno del carcere sappiamo le
La riduzione che c'è stata nell'organico ad esempio per quanto riguarda gli educatori abbiamo dei numeri a Rebibbia impressionanti c'è un educatore che ha di media può avere anche cento centocinquanta persone da seguire che significa non seguirle
Significa già in partenza non seguirle abbiamo persone che non conosco da dopo due anni di carcere
A malapena conoscono il volto del loro educatore quindi abbiamo proprio dei vuoti relazionali che in carcere ovviamente non aiutano non aiutano anche nel poter esercitare diciamo un minimo di cittadinanza provvediamo dalla mancanza di documenti della mancanza di tutte quelle che sa di servizi minimi dalla richiesta per poter fare una visita medica che si perde nei meandri sia della burocrazia che sia della malasanità e quindi persone che sanno inattesa da mesi di poter fare una visita e a volte il volontario è l'unica persona che comunque fa scattare quel campanello di allarme l'unica persona che può in qualche maniera eludere la sorveglianza infilarsi anche
Così in maniera a volte segreta diciamo anche un po'nella delle non tanto nelle celle ma diciamo degli spazi pubblici e riportati alcune informazioni almeno a me capita moltissimo di avere molti feedback maggiormente diciamo dai
Ed è volontaria che non dagli educatori o da coloro che sono preposti poi diciamo a all'interno degli istituti e quindi il volontariato come risorsa va assolutamente preservata diciamo da questa ondata
Pesante che c'è
Che si avverte che riguarda anche in primo luogo la polizia penitenziaria perché molto spesso molto spesso il fatto che tanti volontari non possono accedere al carcere deriva anche da una irrigidimento della posizione della Penitenziaria che non vuole avere ingente sapienti perché probabilmente è così perché meno gente circola
Delle varie sezioni più tranquilli FIAT quindi meno persone Wanda ficca tassare meno persone si vanno ad infilare diciamo
Di vari spazi i più la polizia sta tranquilla e quindi molto spesso
Arrivano dal comandante disposizioni precise domani non si domani è interrotta l'attività di lettura domani interrotta la attività fatto parlare di Regina Coeli a Regina Coeli
Sono stata ultimamente più di una volta perché a Regina Coeli abbiamo una biblioteca aperta del comune di Roma abbiamo una funzionaria che comunque è preposta ad aprire questa biblioteca uno spazio di cultura ma spazia anche di socialità
La maggior parte delle volte durante la settimana la signora torna a casa senza aver aperto alla Bit protetta perché non gliela fanno aprire perché per motivi di sicurezza ogni mattina a Regina Coeli succede qualcosa e quindi pur non fare aprire quello spazio si manda a casa il funzionario si manda a casa anche volontari che di volta in volta la mattina arrivano quindi e ti rendi conto di quanto
Opportunità diciamo vengono private le persone che sono io in quel caso pensa a Regina Coeli tantissime uno spazio fisico che viene richiusa e tu non puoi fare nulla cioè non può fare nulla puoi fare nel senso che come comincia a scrivere belli parli col comandante pagavo che di che la prima volta che guardano madre la seconda pure nella terza ti seguono mentre mentre perché vogliono sapere dove va ai piedi compiti vai informare e quindi inizia diciamo anche un braccio di ferro a volte non sempre piacevole però non bisogna arretrare che non bisogna assolutamente arretrare né anzi anzi secondo me dobbiamo dire maggiormente invece il il carcere all'esterno e viceversa perché comunque anche quelle piccole esperienze che sono state ad esempio maggiormente realizzate nel Norditalia cioè la scuola incontra il carcere e la possibilità anche di fare arrivare i ragazzi apportata anche una ventata diciamo di di freschezza anche nelle relazioni nella curiosità
Ha fatto in modo anche di rompere qualche schema precostituito quindi diciamo che ci sono anche delle esperienze
E buone che però sono attese alla buona volontà bancario di qualcuno che in quel momento se ne fa
Cariplo sta seguendo un'esperienza particolare proprio in questi due mesi fra sua stamattina mi scuso non sono potute essere qui presto perché portavamo una nuova squadra di persone detenute che hanno scelto di fare appunto il lavoro volontario al Gianicolo quindi diciamo questa esperienza nuova che abbiamo aperta replica dopo complesse partire anche questa
Con molta fatica perché comunque poi le leggi ci sono ci sono le modalità tra quelle leggi non verrà mai applicare per cui anche alcune possibilità quello che si diceva prima non è che dobbiamo aspettare il Governo l'amministrazione ci son delle procedure ci son delle leggi ci son delle sentenze e quindi in base a queste cose qui uno si muove cosa si può fare le persone possono uscire dal carcere
Per fare attività di volontariato che affronta reato sociali che possono scegliere il loro come fare abbiamo provato questa prima esperienza
Devo dire andata molto bene perché attualmente abbiamo soltanto da Rebibbia Nuovo complesso circa trentaquattro persone che escono ogni mattina ora sono stati trasferiti anche delle persone Candover Castro quindi si è aperta un po'questo spiraglio però lì per farlo per farlo siamo stati costretti a carriere l'ausilio della penitenziaria perché comunque la direttrice dopotutto quella era accaduto in questi anni ce l'ha non se la sentiva di fare uscire le persone
Senza scorta ed è gli abbiamo fatto una mediazione va bene adesso l'importante facciamo uscire vediamo che papà tutto bene alleggeriamo pian piano diciamo le giriamo le scorte nel frastuono delle son felici stime di venire fuori perché cioè donare anche loro e e e ricominciamo daccapo la buona prassi ti costringe comunque a ridisegnare questo percorso ma non era all'inizio era stato detto Dino perché perché comunque perché c'è stata una fuga due anni fa è perché c'è stata una allora a quel punto la soluzione migliore chiudere tutte le donne attivare percorsi cosa fare certo no non è fasce
Soprattutto quando si parla di volontariato in primo luogo
Secondo me carte punto conosco un po'anche Comense modo le nostre reti
Bisogna rafforzare
Questo lavoro anche da parte delle associazioni più forti più che hanno alle spalle un po'più corpose penso appunto che l'esperienza anche dei dei dei gruppi nazionali che fanno parte della conferenza di volontariato perché sono anche per esperienza che molto spesso anche lì anche in quei luoghi diciamo progressisti democratici molto dipende
Dalla volontà del singolo cioè non c'è una decisione assunta diciamo
Dall'organizzazione ma molto spesso c'è il volontario che a quella particolare
Predisposizione e si spende tantissimo poi magari quella persona per motivi vari deve interrompere quel percorso e non è che l'associazione si fa carico magari di promuovere e questa attività con altri volontari e quindi molto spesso vediamo che si perdono delle esperienze importanti si perdano anche delle sensibilità importanti quindi a spingere molto anche sulla
Formazione
Sulla formazione dei volontari per che la conferenza un loco più strutturato tra ci sono anche tanti singoli cittadini che molto spesso chiedono di venire a fare
Volontariato ad esempio da soli è molto difficile diciamo accedere a scacciare anche se ci sono delle competenze
Penso degli insegnanti molto che sarebbe utile appunto sfruttare di più e quindi fare in modo che un organismo come la conferenza possa accogliere anche singoli cittadini che vogliono fare questi percorsi con una formazione adeguata che tenga conto sia della legislazione ma che comunque abbia anche uno sguardo Alto e altro cioè da quello che è l'ordinamento penitenziario che riesca ad immettere anche degli elementi e a volte anche di rottura a volte anche di rottura perché perché purtroppo quelli va l'istituzione totale ha bisogno a volte di di scosse io l'unica cosa che posso garantire che per quanto riguarda appunto la situazione di Roma quindi gli istituti di Roma qualsiasi
Diciamo caso
O di persona di volontari che non sono messi nella condizione di operare ecco vi chiedo di segnalarmelo su questo me ne faccio farà carico sia con le direzioni
Che devo dire parlando di Roma sono comunque agli al netto di tutto direzioni abbastanza illuminati abbastanza aperti
Non c'è da parte diciamo delle direzione una preclusione rispetto il l'ingresso ad esempio dei volontari rispetto all'attività le forte resistenze arriva nel momento in cui entra in istituti e ti dicono non c'è il personale quindi colloqui il sabato e la domenica
Sono stati interrotti ad esempio a Rebibbia nuovo complesse come sapete conche danni per le famiglie che hanno figli perché i bambini per andare a trovare i loro genitori dovrebbero perdere un giorno di scuola quindi è una cosa diciamo gravissima e l'attività alla sera non la può fare perché non c'hai personale i giorni di festa non può fare attività perché non c'è il personale arriva il gol di agosto chiudi le celle Crivelli a settembre perché manca il personale quindi in quel caso lì anche se c'è una volontà da parte della direzione magari di tenere aperti certi spazi unica cosa che ti dicono sì ma fino a giugno
Come se poi appunto Nemesi veloce ma magari maggiore
Bisogno di presenza invece queste presenze non possono essere garantite per questioni strutturali
Quindi questa secondo me la cosa accadeva in qualche maniera
A affermata perché non possiamo interrompere le attività per la la polizia penitenziaria questo è chiaro è sotto gli occhi di tutti
Come fare io questo non lo so ma certo non come facciamo a Regina Coeli che non sia ad una biblioteca perché io penso che lì ci sia anche un po'di boicottaggio perché vada parole quella perché caso strada sempre tutte le mattine soltanto quando arriva
Quella persona che deve aprire quel luogo succede sempre qualcosa ma una stupidaggine parliamo di stupidaggini succedono sempre quando arriva la funzionaria che dell'Adriatico teca quindi per quanto mi riguarda sarà a disposizione ovviamente per quello che concerne e Roma il passo la parola volentieri e Stefano
Anastasia vi devo dire la verità almeno questa possibilità di essere già almeno via Roma avere riferimento Stefano ore a livello regionale aiuta perché poi quando i momenti di sconforto almeno si appoggia l'un con l'altro e qualche cosa insomma riusciamo a portarla a casa grazie
Questo
Ecco
Allora il problema che Cippone Ornella Ricci con il tutti voi ovviamente in questa in questa assemblea è un problema reale io partirei di qua
Nel senso che
Non solo io penso che in
Al di là di quello che è stato per del progetto di riforma degli stati generali eccetera
Somma quell'articolo diciassette meriterebbe di essere rivista perché diciamo e molto pesante quella qui differimenti quel riferimento è quella al controllo che deve essere fatta sull'attività del volontariato le istruzioni che devono essere impartite al volontariato poi io condivido la la formulazione che ha usato Lucia Castellano ha prima cioè nelle attività all'interno del carcere come nelle attività di esecuzione penale esterna ci devono essere ci deve essere una regia di chi
Per l'istituzione pubblica deve in qualche modo diciamo essere deve governare il processo e quindi sapere chi fa accolse eccetera quelle espressioni che sono nell'articolo diciassette a me sembrano un po'trattate ecco e lasciano lo spazio coi a in qualche caso a scelte discrezionali che non
Che io francamente non mi sento di condividere diciamo ecco
E
Devo dire appunto che nell'ultimo negli ultimi mesi a me è capitato più volte di avere segnalazioni di
Volontaria ex articolo diciassette a cui è stato revocato l'articolo diciassette perché in caso perché erano state pubblicate delle foto di un'attività ha svolto internamente ovviamente le svolte salta autorizzato ad acquisizione delle foto è stato
Firmata la liberatoria gli interessati però è stato il pubblicate senza autorizzazione le foto e quindi si è interrotto l'attività e volontari hanno avuto la revoca del dell'articolo diciassette o altre circostanze di questo genere
E c'è una valutazione che vogliamo dire occhiuta e secondo me anche contraddittoria con la missione
Costituzionale della pena che fa sì che ormai diciamo almeno questa è l'esperienza che io qui su
Nel nella Regione Lazio in modo particolare su Roma
Un anche diciamo così un articolo diciassette per un giorno è sottoposto a una valutazione dei precedenti di polizia
Neanche precedenti diciamo così penali conclamati precedenti di polizia
Per cui se qualcuno ha fatto qualcosa è stato una volta affermato da una forza dell'ordine quarant'anni fa non sto scherzando e non è un'esagerazione quarant'anni fa
Non gli viene consentito di ingresso in carcere ex articolo diciassette
Il in in alcuni istituti la polizia particolarmente solerte individuare questi casi che assegno bandi alla magistratura di sorveglianza in altri casi e dal magistrato di sorveglianza che lo chiede
E che impedisce il
D'ingresso in carcere in queste circostanze siccome
Io ormai ho una storia diciamo sia abbastanza lunga son fatto diciamo sono invecchiato diciamo seguendo la storia del carcere dobbiamo neanche dimenticare che
Parte significativa
Del lavoro della comunità esterna all'interno delle carceri storicamente lo dobbiamo dare e lo dobbiamo riconoscere all'impegno volontario di persone che sono state in carcere
Quindi cominciamo a dire che una scelta di questo gene diciamo questi eh contraddittoria diciamo con una storia importante del volontariato
Del volontariato impegni penitenziario e aggiungiamo il fatto che ovviamente una diciamo sì selezione di questa natura contraddice la stessa missione costituzionale appena
Perché se stiamo a dire che bisogna dare una seconda chance
E se stiamo dire che bisogna dare un'opportunità ora che si debba andare a provvista
Sì nei precedenti
Di polizia di quarant'anni fa per impedire una persona vi accedono istituto penitenziario per un'attività è una cosa assolutamente demenziale penso diciamo per questo
Per quel che mi riguarda diciamo sì io scriverò alla presidente del tribunale di sorveglianza di Roma e alla provvedi trincee
Dell'amministrazione penitenziaria dell'azione
E delle regioni accorpate Molise Abruzzo eccetera eccetera eccetera chiedendo quali se le procedure e se queste procedure loro ritengono diciamo così che abbiano cioè
Una coerenza con quella che è l'ammissione del penitenziario e del volontariato penitenziario e del rapporto fra l'istituto penitenziario la comunità esterna io penso di no
Io penso di no e quindi questo è è un punto e questo punto
Va sollevato ovviamente io penso che
Ornella diceva sei garanti possono essere anche i garanti dei volontari
Nelle in queste esperienze garante ovviamente io mi sono sentito diciamo così tirato da nelle vesti di garante da parte di di chiunque dice no no
E quindi ci sono c'è il personale che dice ma il garante del della polizia non c'era Vito niente ci sono i sindacati se élite
I direttori che vogliono il garante del direttore e anche finanche anzi con l'ormai più di tutti dice ma se c'è un un
Peraltro bravissimo direttore generale
Qui nel Lazio che ogni volta ogni volta che inizia una cosa pubblica o di comincia diciamo sempre dicendo che io sono anche il garante il suo si io faccio il garante di tutti però diciamo così ovviamente noi possiamo e dobbiamo occuparci di queste cose nell'IMI se nella misura in cui e diciamo così viene in ballo o un diritto un'aspettativa e di una persona
è sicuramente il rapporto con la comunità Esterna e dice Mussi un'aspettativa legittima della persona detenuta perché nostro ordinamento è costruito così la comunità esterna deve poter operare all'interno
All'interno dell'istituto penitenziario sotto la regia diciamo sì bikini alla responsabilità pubblica ma deve poter operare all'interno dell'istituto e quindi in quel modo e a quel punto ovviamente fin lì diciamo il il Garante può secondo me deve intervenire perché nell'interesse di quei detenuti appunto il caso che dicevo prima di si è interrotto un percorso un attività che venisse né perché
è stato revocato d'articolo diciassette a dei dei volontari perché era stata pubblicata una foto in Rete diciamo ecco allora ovviamente discorsi io non tutelo in quel caso il volontario tuteli i detenuti che facevano attività con colf profittare no e
Poi credo ma questa ne abbiamo discusso anche in altre occasioni
Perché la conferenza di sue articolazioni sia centrali che che regionali debbono far sentire la propria voce perché se no troppo facile diciamo simili rapporti con l'amministrazione
Fregiarsi da parte dell'amministrazione della collaborazione della sensibilità dell'apertura al volontariato e poi quando nasce il problema no tagliarlo con con la chiusura questo non credo che sia accettabile e quindi io penso che rispetto a situazioni di questo genere ci debba essere
Una come dire una tutela dei volontari fatte dagli organismi del volontariato come la conferenza di quello centrale regionale che deve avere la forza e la capacità di far pensare diciamo Fresi il livello di collaborazione prestata nei confronti dell'amministrazione penitenziaria dunque se il volontariato è riconosciuto importante eccetera eccetera eccetera Non si può operare in quel modo dei confronti volontari e nella misura in cui un'azione discriminatoria nei confronti di volontari possa pesare sul sul sulle stesse aspettative tenuti è giusto che si intervenga anche noi per quella che è la nostra
Quella che è la nostra funzione di di garanti delle persone delle persone detenute
è una dei problemi che lordo citava prima Gabriella uno dei problemi che si in questo periodo anche sempre più frequentemente viene proposto a proposito del della difficoltà a operare o di consentire determinate attività vera parte volontari e ancora una volta questa
Idea diciamo
Come un po'totalizzante della sicurezza in carcere no
Per cui bisogna sempre controllare tutto dappertutto qualsiasi attività deve essere controllata con non si sa quanti sguardi quanti sguardi occhiuti ora parte il fatto che
Io credo che un sistema come quello italiano debba anche andar fiero del fatto che
Grossi problemi di sicurezza dentro i nostri istituti penitenziari non ce ne sono possiamo dire diciamo io ogni anno partecipò diciamo
Compiacere alle celebrazioni dell'anniversario della del corpo di polizia penitenziaria
Le diciamo
I riconoscimenti e le decorazioni riconosciute al personale di polizia penitenziaria sono quasi sempre e quasi tutte per impegno meritevole lodevole fuori dal servizio
Quasi quasi
In servizio grossissimi problemi salvo qualche attività di perquisizione qualche volta almeno da i riconoscimenti che vengono fatte non mi pare che ce ne sia da quindici a tutto sto problema di sicurezza in carcere io
Francamente non mi sembra diciamo
Di percepirlo viceversa viene appunto ogni volta contestato come una modalità di limitazione ecco la cosa che ci dà prima direttore di di Bollate molto importante rispetto alla possibilità di
Convivenza di persone che sono normalmente destinate Circuiti Circuiti diversi allora io capisco finanche la la cautela del circuito di alta sicurezza di cui si diceva prima ma poi diciamo appunto siccome come giustamente diceva
Falde già Filippi
La cautela della separazione ci guidi non deve significare che a qualcuno non è offerto una un percorso trattamentale che ad altri offerto no
Anche diciamo così la convivenza dei percorsi trattamentali ma perché deve essere esclusa cioè se noi ragioniamo con queste paratie per cui ogni diciamo
Impossibile catalogazione delle persone tenuta deve essere un muro di cinta dentro cui uno o un gruppetto deve essere chiuso alla fine le attività non si fa e non si possono fare perché non si può far la scuola per tre persone non si può fare il corso di formazione per cinque non si può fare
Quindi allora fatto salvo che uno può stabilire che ci debbano essere diciamo allocazioni diverso e che quindi ma quando si svolgono delle attività delle attività in comune in cui ci sono persone terze non necessariamente deve essere la polizia era che quando c'è un insegnante centro ci sono persona perché non ci può essere una forma di convivenza che e allora da questo punto di vista il volontariato se diciamo si si supera un certo pregiudizio evidentemente che pure c'è nei confronti del volontariato può essere anche il volontariato quel soggetto terzo che i sviluppando un'attività fa fare attività insieme a uno di medi di alta sicurezza uno di ho una sex offendere un altro perché diciamo si è una situazione che in qualche modo diciamo si è e monitorata non ha bisogno diciamo di quelli chiusure su questo ovviamente serve come dire un una scelta secondo me di di Indirizzo di carattere generale cioè noi dobbiamo sapere
E qui mi ricollego evidentemente le cose che diceva questa mattina non ci a Castellani dobbiamo sapere dove vogliamo andare
Cioè se noi pensiamo
Appunto che il carcere quel carcere residuale perché è l'unico modo diciamo sì per limitarne i danni così se quel carcere si duale deve avere quelle caratteristiche di apertura di cui abbiamo discusso
Fino all'altro ieri diciamo
E allora conseguentemente anche il rapporto con il volontariato le attività le classificazioni eccetera devono andare in quella direzione
Oppure se pensiamo di tornare in Russia al carcere monolitico per fatto semplicemente per tener chiuse le persone e allora è una scelta completamente riversa io penso che sia una scelta insostenibile dal punto di vista del della struttura del nostro sistema insostenibile non solo per i suoi feti in termini di ricettive di sicurezza perché sul lungo andare diciamo si è peggio diciamo no
è sostenibile perché incancrenisce le situazioni inevitabilmente fa moltiplicare le persone che sono in carcere inevitabilmente di Saturno
Bloccai i flussi flussi di uscita gli accompagnamenti eccetera eccetera eccetera e quindi diventa un sistema sostanzialmente ingovernabile
Dobbiamo ricordarci che flussi questa opzione un'opzione di questo genere è stata fatta in passato e ha prodotto risultati chiamato Botré che mi ora giustamente falliti affibbi ricordava diciamo la Torregiani e quel che è venuto dopo dobbiamo ricordare anche qualche c'era prima altrove che qualche minuto dopo è stato il tentativo di porre rimedio a diciamo si unì indirizzò che invece erano Indirizzo che era fortemente centrato su un principio di escussione no esclusione delle persone
Pericolose che hanno messo commesso reati eccetera eccetera eccetera
C'ha portato quel principio discussione non a dirvelo diciamo sì non solo hanno in Italia perché non è un problema italiano noi abbiamo avuto la Torreggiani
Negli Stati Uniti hanno avuto la sentenza Brown o della Corte suprema in Germania un'altra eccetera eccetera eccetera
C'è stato diciamo sì nei Paesi occidentali un problema diciamo così in qualche modo un collasso umanitario dei sistemi previdenziali perché i sistemi previdenziali concepiti sulla base di quel modello non facevano più i conti o meglio entrava in rotta di collisione con il principio di dignità umana i fondamenti della nostra civiltà questa è la storia che ne abbiamo vissuto fino al due mila tredici
Non è che no quello che è venuto dopo è venuto per caso diciamo allora il problema è se ne vogliamo tornare tornare perché in questo non c'è nulla di nuovo diciamo sì se posso dire con facce battuta non c'è nessun cambiamento ecco
No allora se ne vogliamo tornare a quello che era prima di cui abbiamo già verificato il fallimento cioè un sistema diciamo
Non solo penitenziari Petrizza l'ultima parte
Un sistema sociale fondato sul principio di esclusione di cui ovviamente penitenziario svolge la sua funzione trattiene delle persone diciamo no poi altri li tratta avranno gli otto sport altri CE no e altre direttamente la Libia diciamo
è una filosofia diciamo no
Di tener fuori diciamo una parte oppure se pensiamo che a un sistema sociale che invece ha fondato sul principio di inclusione
Principi inclusioni significa assumersi la responsabilità la collettività e le persone che sono a rischio accompagnare le persone offrire servizi giustamente prima si parlava delle
Delle dimore sociali è un punto specifico del parere che io ho fatto alla Regione Lazio sul piano sociale regionale cioè che piano sociale regionale deve prevedere anzi il sostegno a una rete di soluzioni di accoglienza per le persone che escono dal carcere rispetto alla proposta
Del
Delle della commissione io penso che non debbano essere delle dimore sociali esclusivamente dedicate perché penso che sia più utile soprattutto nei percorsi di uscite di accompagnamento
Evitare diciamo o forme di Etichetta mento la casa dei carcerati o la cassa del dei rifugiati o la casa di non so chi diciamo ecco non
Però penso che questa sia una grande responsabilità che finto in questo caso gli enti territoriali si o prendere insieme con no il il Complesso del sistema del sì appena per accompagnare le persone fuori ma questo sta dentro
Una opzione di carattere generale cioè vogliamo un sistema fondato sul principio di inclusione
Se vogliamo un sistema fondato sul principio c'è da allora queste cosa senza se pensiamo semplicemente che sia sufficientemente sufficiente confinare le persone pericolose
Che sia in carcere ossia in qualche centro diciamo di altro genere allora serva più niente e questo allora va bene diciamo così
Il territorio sia lasciata a se stesso
Questa è l'alternativa su cui di fronte a cui siamo diciamo io spero diciamo che
Con l'esperienza e la conoscenza e l'ascolto delle persone competenti come perché solo in quest'aula
Il Governo potrà diciamo sì ripensare anche delle cose che sono state scritte nel
Nel nel contratto diciamo e che sono evidentemente il frutto di una
Propaganda elettorale precedente quelle la la Campania tra finiscono a un certo punto finita la cappa elettorale bisogna iniziare occuparsi della realtà
La realtà dice altre cose certo voglio quanti a far campagna elettorale diciamo ahimè diciamo sì ci toccherà seguirne le conseguenze
Solo una piccola cosa tempore esulta tecnica magari però
Si parlava dei Circuiti mi pare che erano il regolamento penitenziario articolo trentadue non vorrei sbagliarmi dico perché ogni sei mesi deve essere rivista la collocazione della persona detenuta e non dà atto circuito al questa cosa non viene mai applicata viene mai applicata perché ci sono persone che sono in questi Circuiti per esempio di alta sicurezza da decenni e non gli è stata per niente rivista quella collocazione su questo non potete fare qualcosa quel Garante poi magari ci pensi e me lo dice un altra volta però credo che sia un po'un problema grosso
No questo allora e essi questo ovviamente è un problema il il trentadue se non ricordo male fa riferimento soprattutto ai Circuiti diciamo così di di tutela delle persone detenute
Però probabilmente si può usare anche in questa in questo in questo caso in queste circostanze e io penso per tornare su una delle questioni che è stato apposto prima proposito
Diciamo così della trasparenza del lavoro interno agli istituti e interno aggiungo io al agli uffici e i tribunali e il tribunale di sorveglianza
Sì ci sono tutta una serie di previsioni normative
Di cui bisognerebbe conoscere le modalità di attuazione applicazione torna ancora al decreto mai nato quello che sta nell'orbita con diceva ma già finiti tra le altre cose si prevedeva di ridurre se non ricordo male da nove mesi
A sei mesi il tempo per
La definizione della relazione di sintesi da parte del gruppo di osservazioni trattamento
E ora lasciamo perdere il fatto che un termine che non viene quasi mai rispettato diciamo così il la Commissione aveva diciamo addirittura l'ambizione di ridurlo comma lasciamo perdere questa questa aspirazione
I però intanto quello è un termine io francamente questa distinzione che tutta scolastica tutta scolastica dietro cui l'ho visto perché è una cosa che mi hanno detto e recitato migliaia di volte quando offrono spiegherò al ministero della giustizia
Con a suo tempo con Luigi Manconi e quindi alcune cose e lì magistrati dell'ufficio del del ministero e dice
E va be'ma questi sono termini ordinatori non sono termini perentori eccetera questa cosa qui inventata non so come dove quando e vecchi la legge dice che l'ha fatto una cosa entro un certo termine ottenuto certo termine
Voi non riuscite a farlo non ci sarà il modo di a di agire diciamo così contrattini riesce a farlo però intanto saperlo
Cioè sapere tutti i detenuti definitivi quanti hanno la relazione di sintesi
E da quanto tempo stanno in carcere eterna così complicata
è rispetto antico si sia prima
E ne sappiamo quelli che accedono alle misure non sappiamo quanti lo chiedono quante istanze sono fatte
Allora gli dissi certo ci può essere una difficoltà nel percorso di sintesi ci può essere un orientamento dentro gli uffici di sorveglianza
Ammirare le informazioni su lei ma non dico non in merito alla nostra discutere dei singoli provvedimenti ma le istanze che sono state rivolte
Ai singoli uffici di sorveglianza quante sono state esaminate nel corso di un anno quanti hanno avuto esito negativo quelle che non hanno avuto esito negativo perché
Sul sulla sorveglianza che nei sul Ministero Giustizia un po'di informazioni statistiche l'abbiamo ma sulla sorveglianza guardate se uno non vai inseguire con proprio il naso da tartufo è inseguire il le le relazioni all'inaugurazione anno giudiziario non si sa niente
Non si sa niente
Allora io non metto in dubbio per principio diciamo così
Per rispetta il principio e la buona fede non mette in dubbio che il magistrato di sorveglianza lavorino tantissimo diciamo sì e producano tantissime decisioni Paesi
Alcune o potranno essere negative forse saranno anche in frac ma perché non li possiamo conoscere
Perché non possiamo vedere queste cose
Ma a me al se allora chiudiamo adesso riprendiamo fra un'ora esatta
Scusa
Ah scusa c'è una domanda scusa
Grazie scusate no non voleva ritardare troppo il pranzo vendita in pratica io lo sforzo son contento note
Che si parli del fatto che effettivamente queste situazioni di di così grave insicurezza nelle carceri non ci sono evidentemente il dottor Anastasia non non conosce la situazione gravissima di Velletri
Dove viviamo in una tale emergenza di sicurezza che non abbiamo una volontaria portatrice di Peace metri e chieda emblée non può più entrare in carcere perché non può sottoporsi al controllo del metal detector
Peraltro so così en passant faccio notare che erano tre anni che svolgeva il suo servizio in calce entrando tranquillamente senza passare sotto al metal detector da un giorno all'altro chiaramente senza nessun atto ufficiale
Perché quella che inizialmente ci è stata presentata comunale evoca dell'articolo diciassette
Dopo che la direzione ha ha ricevuto un chiaramente sempre a verbalmente
Dopo che la RAI Direzione ha ricevuto una pecca da parte dell'associazione magicamente riapparso il tesserino però chiaramente deve sottoporsi ai controlli di rito
Che non possono essere sostituiti per esempio da una perquisizione perché l'amministrazione non ha il personale
Ora io non so effettivamente questa all'apparenza mite volontari gli atti pericolosità possa cosa si pensi e posso portare all'interno del carcere però questo è lo stato di fatto ma ne abbiamo una situazione ecco il disco sedie questi amministratori amministratori di di situazioni pubbliche che hanno una funzione costituzionalmente sancita che lavorano per noi a chi devono rispondere torniamo a quel tema lì perché il discorso del per esempio delle richieste di benefici giustamente il le il magistrale saggio di sorveglianza ha parlato prima questo è il e il detenuto che le chiede masse il detenuto non è correttamente informato dei propri diritti
No e e delle possibilità e chiedere informarlo se non la educativa avventate noi viviamo una situazione dove addirittura un detenuto straniero
A cui scade il permesso di soggiorno in Italia non può non puoi innovare il permesso di soggiorno perché la procedura prevede che il il direttore
Da la procedura per per rinnovare il permesso di soggiorno la persona deve recarsi al all'ufficio postale
Le Poste prevedono che in casi particolari tra cui la detenzione il direttore dell'istituto debba mettersi d'accordo con il direttore delle Poste
Voi ve lo vedete il direttore di un istituto che chiama il direttore delle Poste si mette d'accordo io non l'ho mai visto
Quindi le persone e lei penso io o una persona che che ha fatto questa richiesta e nel la la funzionaria della educativa che ha ricevuto questa richiesta e ha risposto
Ma chi è buona quel permesso di soggiorno cioè se è venuto in Italia hai commesso reato dai abbi pazienza
Questa persona non aveva commesso un reato ostativo per il rinnovo del permesso di soggiorno tanto più che insomma nei la detenzione un obbligo di soggiorno quindi dovrebbe essere questo però ecco a chi devono risponde come si possono fare risponde queste persone ultimo aneddoto ne abbiamo una persona che da due anni
Aperto un bar davanti al al carcere delle al piazzale del carcere non so se avete presente il carcere di Velletri è in mezzo al nulla no
Cinque chilometri eravate cinque chilometri dall'altra non c'è nulla passa una navetta ogni chissà quando le persone che giornalmente Lanna con ad incontra i congiunti non possono prendersi un caffè
Questa persona ha avuto quest'idea geniale
Nonostante i vent'anni di dei sociali di stazioni a cui non è stato lo abbiamo sottoposto la perseguita grazie al sostegno nostro sostegno anche economico e della Caritas perché no anche che apriva così un bar
Benché mobile si apre una cosa economica e è stato autorizzato per due anni ha portato avanti questa attività prima in articolo ventuno che già aveva precedentemente e poi in semilibertà
Il mese scorso ha discusso la camera di consiglio è stato affidato ai servizi sociali è tornato tutto contento a prendere le sue cose
E gli è stato detto adesso sto baracchino lo levi
Gli hanno fatto chiudere il balla
No perché costituiva pericolo alla circolazione queste sono le le le notizie sempre verbali che ci vengono date perché non abbiamo visto uno straccio di carta su questa cosa
Cioè voi capite che questa misura un una alla di un'amministrazione dell'amministrazione della giustizia investe rischia come diceva il dottor Parisi su una persona
Anche sulla base del lavoro che questa persona perché capire che questa persona non avrebbe mai avuto quella misura se non avesse avuto anche uno straccio di lavoro è un'altra alla di quella stessa amministrazione della giustizia gli dice io questa cosa adesso che la politico perché non si sa
A chi dobbiamo rivolgerci grazie di posso in intanto a me punto cioè nel senso che
E allora la questione dei permessi di soggiorno la la conosco bene c'è una disposizione inviata alle direzioni di istituti qui nel territorio lombardo dal dalla questura dall'ufficio migrazione che dice non prendete le domande non mandateci le domande di quelli che sono detenuti perché si pensa per quando esco è una cosa che è fuori dalla grazia di Dio per cui io ho scritto all'ufficio immigrazione
Aspetto che mi rispondi e generalmente rispondo
Gli altre cose non ne sapevo però diciamo appunto
Ora è chiaro come è noto diciamo sì il garante non decide nulla questo deve essere chiaro e il titolo è sproporzionato i suoi poteri diciamo quindi fa queste essere chiare però diciamo sì il quel che noi possiamo fare esattamente quello diciamo si ricordi un ruolo istituzionale un'interlocuzione istituzionale
Che per tutti questi altri attori pure importante perché sarà importante per la direzione del carcere matricola perché a vivere un rapporto con non non solo e non tanto con me ma con lente l'istituzione che mi ha nominato eccetera eccetera eccetera quindi quel lavoro diciamo così tra virgolette di moral suasion e di Indirizzo e anche semplicemente di sapere nero su bianco perché a quella persona è stato smontato il baracchino ecco per capirci
Quello lo possiamo fare quindi queste cose che sono peraltro in questo caso garanzie dirette dei detenuti chiamate scrivete chiamati garantito ovunque ci sono diciamo se non c'è il garante nel vostro territorio cioè il Garante nazionale scrivete al Garante nazionale
E però su questo diciamo noi possiamo e secondo me dobbiamo attivarci
Posso ma
Sì io non vorrei far cadere la proposta la riflessione iniziale di Ornella prevista dal programma sulla importanza o meno di avere un moto Rita garantì a tutela dell'azione del volontariato
Disse vero quello che il Garante fino al Garante regionale ci diceva cioè la che spessissimo la tutela del del detenuto e collegata no alla capacità reale di agire di esercitare il proprio servizio da parte dei volontari
Significa che al novantanove per cento a meno che il volontario non c'ha hanno viene sorpreso è una bomba a mano in tasca le vicende che riguardano i momenti di contenzioso fra le direzioni
E volontari incidono sempre e comunque direttamente sull'azione seguirsi Cascia a integrazione del lavoro trattamentale
Ora credo siamo tutti consapevoli chiaramente c'è una differenza buddista sia politico che ordina mentale
Sul fatto fra a vere un Huff un ufficio del Garante dedicato a quest'aria e funzionare solo e soltanto per esempio con i protocolli sottoscritti no che sono uno strumento possono essere efficace e sono un passo avanti rispetto ad alcuni anni fa mai chiaro che il livello e diciamo intanto il carcere in tanti istituti anche qui nel Lazio o di discrezionalità
Ampiamente previsto dall'ordinamento o da parte delle direzioni pone spesso anche volontaria sostenuta i hippie una reazione oggettivamente anche di certamente non di parità nei testi spiega per alcuni aspetti ma anche di oggettiva debolezza incerti
E in certe vicende quindi secondo me poi questo insieme queste navi come dire e una proposta è una riflessione che andrà trattata nel tempo anche dalla Conferenza ma secondo intervenire a a una forma di di di garante di autorità garante anche per l'azione del volontariato proprio perché sempre e comunque collegata all'efficacia anche dei dei lavoro trattamentale me sembrerebbe che politicamente sia una battaglia un percorso da fare con quali modalità
Si si vedrà ma secondo è un obiettivo che va che dobbiamo conservare ecco
Va bene penso che chiudiamo riprendiamo fra un'ora allora grazie
Allora riprendiamo parlando di minori che è un tema per cui secondo me
La conferenza di cui dovrebbe occuparsi sempre di più con me ci sono Andone Tracanna vera che è stato per tantissimi anni cappellano del carcere minorile di Cagliari
Poi se ne è andato imposto battendo la porta diciamo dicendo che il carcere per i minori non ha più senso
E adesso e gestisce una comunità
Comunità la collina in cui ho avuto la fortuna di andare qualche mese fa e una cosa che mi ha colpito tantissimo è che è bella che dico di una comunità sembra strano perché Chen questa idea di fondo che secondo me è importante che la bellezza conta molto in poi nelle storie della nella vita delle persone stare in un luogo bello stare in un luogo che non sia questa cosa tristissima che sono a volte questi posti dove accogliamo no è importante
Quindi la comunità la collina è un luogo bello effettivo pieno di attività iracheni di che mette insieme tra l'altro realtà molto diverse
Riuscendo a a trovare un equilibrio con esso portando mettendo insieme esperienze difficilissime
Le persone con problemi psichiatrici persone ragazzi che arrivano dal carcere minorile ragazzino affidamento cioè realtà complesse sta mattina parlavamo del fatto che noi lavoriamo con la complessità dobbiamo per forza pensare difficile perché le storie che seguiamo sono complicate mettere assieme metterne assieme così non così diverso in un luogo in cui c'è un'armonia un equilibrio mi sembra un mezzo miracolo invece invece noi sono a fare la vittima no Gianluca Guida e il direttore del Cav del carcere mila dell'Est penale minorile di Nisida
Tra l'altro Urelli è un luogo bellissima se il mare però pure un loro bellissimo quindi però
Un luogo complicato un luogo complicato io che ho a che fare con gli adulti calda in carcere e in particolare o a che fare con molti adulti che facevano parte di organizzazioni criminali sì a questo al tema dei minori sono particolarmente sensibile per tanto è vero che nelle abbiamo pensato che sarebbe bello in qualche modo riuscirà bello più che altro in importante interessante creare delle occasioni di scambio di incontro perché forse dal racconto di persone che sono state dentro la criminalità organizzata e che oggi fanno vedere la miseria di quelle scelte di vita la banalità alla la pochezza e fan sta forse sarebbe importante per quei ragazzi e ragazzini che ancora in fondo vedono nella nell'organizzazioni criminali nel ruolo che hanno Hiccup in quelle organizzazioni dei modelli a volte proprio dei modelli di riferimento quindi mi pare che son sono temi su cui dovremmo lavorare anche con in modo nuovo non so chi dei due voglia cominciare insomma
Do lettura va va bene allora cominciamo con il direttore dell'istituto penale minorile di Nisida
Gianluca Guida
Pure
Allora io sono felice di ritrovarmi qui stasera con Ornella Vanoni con condona Ettore con voi perché devo dire in alcune occasioni ci siamo incontrati che pur con le nostre diversità con la nostra specificità per il ruolo per le funzioni che abbiamo io avverto che tra noi c'è sempre una forte sintonia e credo che questa sia la qualità
Della nostra relazione
Il cattivo sono Iossa Serra e si è capito
E io vorrei da cattivo riprendere però una un passaggio che a fattor nella che magari ci porta leggermente fuori rispetto al tema di questa sera ma che per me estremamente importante
La bellezza del luogo
Può sembrare una considerazione fine era no
Immaginare che è un luogo di detenzione piuttosto che non luogo di pena come comunque può essere una comunità possa avere il diritto ho anche il dovere di essere un luogo bello può sembrare quasi un aspetto superficiale ci sono cose più importanti a cui guardare
E invece no e invece no per un motivo rispetto sul quale io ho riflettuto a lungo in questi anni proprio perché la realtà nella quale lavoro in un luogo bello
Non perché lo abbiamo reso bello noi ma perché ce l'ha dato bello Nostro Signore nell'abbiamo conservato bello
E mi sono spesso dove dovuto domandare che senso avesse temere un carcere in un luogo bello ecco io vi rispondo in questi termini vi do la risposta che mi sono dato uno degli aspetti che determina la qualità della devianza e della criminalità in particolar modo della criminalità minorile e il problema della identificazione
Il problema del definire una propria appartenenza
Io mi domando
Riflettendo rispetto ai luoghi da cui provengono i nostri ragazzi
Che senza fare sociologismi sono sempre gli stessi sono i luoghi delle periferie quelli interni alle città o con gli esterni alle città sono i luoghi del degrado sono i luoghi dell'abbandono
E rarissimo eccezionale che vengano dai luoghi degli o bene come li vogliamo chiamare
E mi sono allora domandato nonché inevitabilmente un luogo brutto debba essere genetico di cattiveria
Ma come può un ragazzo che divide e cresce in un luogo di abbandono di degrado di marginalità
Potersi sentire spinto a identificarsi con una società che lo ha marginalizzato
Che gli ha offerto il restituito una povertà qualitativa del vivere siccome il nostro lavoro ingorgo è un lavoro e lo dirò anche più avanti che deve puntare sul recupero di una qualità nella relazione tra individui e tra l'individuo e lo Stato
Perché mai quell'individuo dovrebbe legarsi ad uno stato che non li riconosce il suo diritto fondamentale della qualità della persona
Che cosa mi devo aspettare da lui
Allora
Sottolineo il valore di quello che diceva Ornella cioè l'importanza di restituire la qualità dello stare dell'essere
Perché questo aiuta la persona a ritrovarsi nelle proprie qualità interiori non un bello effimero non non ambiamo a a quelle bellezze a cui i nostri ragazzi sono abituati
Alla uomini e donne tanto per intenderci è la per intendersi ma alla bellezza che sa esprimere il bene che c'è dentro ciascun individuo e nel corpo sociale
Fatta questa considerazione che per me importante perché da alcuni anni è diventata una mia diciamo un mio pallino un mio punto fisso quindi se posso stimolare qualcheduno rifletterci lo faccio spesso vengo al tema della della giornata cercherò di darvi qualche spunto che magari potrà apparirvi anche un po'discordante perché sono soltanto oggetto di una riflessione personale e quindi come tali forse in alcune in alcuni aspetti limitati
Il tema del perdono
E bello da vedere in un titolo ma temo che sia estremamente impegnativo se lo vogliamo dividere veramente e profondamente
A noi operatori che lavoriamo con i ragazzi nel quotidiano capita la tentazione di lasciarci andare
Ad una leggerezza nel perdonare
Perché alle volte conoscendo la persona in un momento diverso della propria vita
In condizioni diverse da quelle nelle quali ha commesso il reato
C'è una predisposizione maggiore a d'aprirsi all'accoglienza dell'altro
Questo però potrebbe essere una tentazione fallace
Anche perché nel nostro operare come
Personale della giustizia
Non possiamo non tenere conto del fatto
Che se da un lato abbiamo la persona da perdonare perché ha sbagliato
Dall'altro abbiamo una vittima
In questi ultimi tempi l'attenzione alla vittima
E giustamente legittimamente ritenuta un punto centrale di una giustizia giusta
E ora dico una cosa che probabilmente potrebbe non essere condivisa
Ma a me appare che nella maggior parte dei casi la vittima
In una prima fase della sua relazione con il reato e alle volte in una per una lunga fase della sua relazione con il reato che ha subito sia portatore di un legittimo
Bisogno di vendetta
Mi rendo conto che questo è un tema forte però se vogliamo lavorare in maniera concreta nella ricomposizione della relazione tra autore vittima non possiamo fare del buonismo
Sia la vittima individuale che ha subito la violazione di un bene fondamentale
Che può essere il patrimonio o che può essere la vita
Difficilmente
Nel dolore che consegue alla violazione e aperta all'accettazione dell'altro
In genere afferma cui il bisogno di giustizia che sottende molto un desiderio di vendetta
E io non posso da operatore di giustizia negarlo
Perché lavorerei con una parte mancante
Non
Lavorerei concretamente per la ricomposizione di questa frattura
Lavorerei per un mio senso ideale di giustizia pensando di essere io buono e bravo
Aperto al perdono
Ma posso io perdonare nel momento in cui chi ha subito il danno maggiore non è ancora pronto o non ritiene essere il momento del perdono
Allora in questo credo che dobbiamo anche tenere conto di alcuni aspetti del perdono e di ciò che il perdono laicamente inteso non è
Innanzitutto il perdono non è il giudizio
Allora
Di fronte a un fatto reato
C'è in giudizio una valutazione della gravità di ciò che è stato commesso
E quello ha una valenza ha una valenza nella relazione sociale
C'è poi la conseguenza della valutazione del giudizio
Che la sanzione
Quello che in qualche maniera nel contesto sociale dovrebbe favorire il superamento della
Del reato e della frattura che reato ha determinato
E poi c'è questa terza fase questo terzo elemento che io non ho raffigura era in questi termini noi immaginate nel film romantici del dell'Ottocento quando
C'erano quelle scene del condannato a morte inattesa della decapitazione
Che attendeva l'arrivo del suo momento o anche nel film di Dead man un work in meno arriva inattesa del momento finale
E una giustizia che arriva al suo compimento
E fa la sua strada in parallelo pero c'è in genere quella figura del sacerdote che entra
O che Shen genere non ci fanno vedere durante e che concede il perdono
E come se fossero due momenti separati
La giustizia che arriva al suo compimento
E perdono che fa la sua strada
Come se non riuscissero a trovare una univocità e allora che senso ha
Esercitare il perdono nel momento in cui la giustizia comunque fa un cammino parallelo
E non si ricompone e fine a se stesso o in un'ottica laica in un'ottica religiosa naturalmente a una finalità altra
L'altra diciamo sottolineatura che vorrei fare che il perdono non è e ad esempio è sicuramente lo scusare
E quella è una tentazione che noi operatori abbiamo spesso cioè quante motivazioni riusciamo a trovare al perché è stato fatto quell'atto sì vero viene da un da un territorio degradato cosa avrebbe potuto fare diversamente
Gli hanno insegnato questo sì però aveva bisogno non avrebbe potuto garantirsi la sopravvivenza altrimenti sì però hai visto la mamma che persone sì però è stato ha subito violenze da bambino di vario tipo psicologiche e fisiche come poteva essere una persona diversa quante scuse
Quelle non sono perdono sono giustificazioni
Che tra l'altro ci aiutano a farci una ragione
Del perché una cosa è successa ma non ci aiutano a superarla
Un altro aspetto del perdono che alle volte succede anche a nuovi operatori è il dimenticare
Noi io questo lo dico spesso anche con una certa diciamo superiorità non ho nel dire quanto siamo bravi quando mi dicono che cosa ha fatto quel ragazzo io sottolineo sempre dico
Noi quando un ragazzo in tre in istituto non pensiamo a che cosa ha fatto ma pensiamo innanzitutto che è un ragazzo
Poi che cosa ha fatto è oggetto di un lavoro che fa il suo educatore che fallo psicologo che fa parte di una parte del suo percorso ma innanzitutto io non ho il violentatore o l'omicida o il rapinatore o Giovanni Marco Andrea questo è un valore sicuramente ma potrebbe anche portarmi al rischio
Di
Andare avanti nella relazione con Andrea Giovanni Vittorio dimenticando ogni cosa Andrea Giovanni vittoria in un momento della loro vita hanno fatto e quindi dimenticando Mib bisogni
E alla e le attese di quella seconda parte del reato di cui parlavo all'inizio della vittima che con lei che aspetta e guardate
Permettetemi di fare un appunto vittima non è soltanto chi ha subito direttamente il danno ma anche qui il gruppo sociale che da quel reato o da cui il fatto si è sentito messo in pericolo
Anche quel vittima
Dobbiamo considerarla tale se vogliamo ricostruire le condizioni di una giustizia di un equilibrio giustizia uguale equilibrio
Terzo elemento il perdono alle volte un modo per farsi giustizia
Quante volte per mettermi in pace la coscienza
Getto il colpo di spugna e dico
Perdono
In modo tale che non ci penso più ho fatto quello che potevo fare e a zero la situazione
E un modo come
Diciamo sopire le domande
Senza affrontarle
Ultimo punto
Quante volte il perdono laico e anche un'affermazione di superiorità
Io mi sento migliore
Mi sento più forte
Più bravo più buono
E anche se tu sei Stato una persona limitata ai creato una condizione negativa io sono talmente più bravo di te che ti perdono per me aperte
Pensando che il mio perdono sia anche per te un'occasione di riscatto lo faccio per tutti e due devo dire che questa cosa spesso pervade alcune forme di volontari
Che sono invasi dallo spirito salvifico e quindi portano su di loro la possibilità di redenzione
Tutto questo secondo me non può essere parte del fare giustizia non può essere perdono ma allora cosa potrebbe essere perdono io credo che potrebbe essere perdono quello che in qualche maniera a me sempre piaciuta mo'piaciuta molto una riflessione del cardinal Martini su questo tema è per questo che ci arrivo
Che aveva analizzato proprio sul tema della giustizia la dinamica evangelica del perdono
Allora la parabola e quella tradizionale del figliol prodigo o quella del padre prodigo come la si vuole interpretare
C'è una persona che ha sbagliato
E cioè una persona che decide di superare l'errore
E di ricomporre una relazione
Perché quello che succede alla fine della parabola e il ricomporre una relazione padre-figlio figlio famiglia
Non altro
In quella dinamica
C'è un presupposto
Che non è di poco conto
C'è il presupposto di una persona che ha preso contatto con la sua realtà
Perché il figliol prodigo si è speso tutto
E si è ritrovato a mangiare con i portici
In quella dimensione lui ha perso la sua dignità come succede molto spesso alle persone che ne incontrano in carcere
Cioè si sono talmente degradati nella loro qualità di uomini nel commettere quelle azioni che hanno perso di vista la loro dignità
E da quella condizione che il figliol prodigo fa un passo avanti o meglio indietro per ricomporre la relazione
Lui lo fa un passo e il padre aspetta che arrivi quel passo
Nel momento in cui lui fa quel passo il padre gli va incontro di va incontro la cosa più importante
Che qui è da tenere in considerazione e che non è un andare incontro edulcorato
Io dimentico tutto quello che c'è stato io ti perdono e Minas prendo sulle mie spalle tutti quelli che sono stati tu errori no quello che fa il padre e solo ricomporre una relazione
Il padre non gli dona nulla gratuitamente perché per fare giustizia Lugli all'altro figlio gli dice
Tutto questo e tu
Perché tuo fratello ha già avuto il suo Twist attento a chi potrebbe diventare vittima non lo calpesta per restituire dignità al fratello perduto ma lui fratello perduto li restituisce la dignità di essere figlio
Allora io penso che molte volte Annoni nel nostro operare quotidiano potrebbe bastare fare uno sforzo in più
Semplicemente per restituire a queste persone la loro dignità di persone
Aiutarle a ritornare a riconoscere il valore che loro sono il loro stessi che possono apparire parole vuote
Ma che in realtà se lady evitiamo di quotidianità
Sono il senso della qualità della relazione
Del come noi impariamo a relazionarci con l'altro senza avere quell'atteggiamento
Da super uomini io lo faccio anche per te io sono più buono di tetti a colgo io sono più forte di temi porto sulle spalle il tuo penso no io sono come te e ti ascolto
A me piace moltissimo un passaggio che papa Francesco ha fatto nell'enciclica lauda Tosini in cui ha sottolineato e cosa alla quale noi non stiamo dando importanza
L'essenziale del fare ecologia delle relazioni
La qualità dei nostri rapporti e dei rapporti con chi e in una condizione diversa dalla nostra
La qualità del nostro starci in carcere del nostro relazionarci con gli altri con chi
Porta su di sé il peso di un errore
E allora chiudo perché altrimenti divento troppo pesante
Perdono secondo me potrebbe essere in una dinamica di giustizia la forza e la capacità di prendersi cura dell'altro
Tenendo io questo non un'accezione sulla quali ritorni sempre negli interventi perché secondo me ancora non è abbastanza entrata nella nostra cultura prendersi cura vuol dire prendersi carico
Dei bisogni dell'altro saperlo accudire saper rispondere alle sue attese saperlo ascoltare
Saperli riconoscere la sua propria dignità di persona
Senza predominare sulla sua
Fondamentale importanza di uomo
E allora io credo che oggi se vogliamo
Dare una mano ad una giustizia che sappia tenere conto delle attese dei bisogni di una società e di una persona ferita che in attesa di un riequilibrio e se vogliamo dall'altro fare una giustizia che permette a chi ha sbagliato a chi è entrato nell'errore di di comporsi in una relazione positiva
Con gli altri con l'altro
L'unico strumento che possiamo concretamente avere quello di costruire un contesto e magari perché no una società nella quale ci sia una reale concreta capacità e possibilità di presa in carico di cura restituendo dignità alla persona
Bene
Troppo all'intervento di Gianluca
Mi sembra che perché ci siamo prima scambiati qualche idea e lei come direttore di carcere pensavo che difendesse il carcere quindi fosse la sua tesi il carcere io l'antitesi per lasciare la sintesi Ornella invece mi sa che ci siamo un po'in sintonia con Gianluca cioè
Che non è la carcerazione
La risposta migliore ideale che possiamo dare ai nostri ragazzi
Il titolo che è stato dato all'incontro mi sembra molto significativo
Prendersi cura prendersi cura la seconda parte che sviluppo verrà casi disastrati
Quindi tenete presente che parlo di ragazzi cioè di adolescenti
Che penalmente sono imputabilità e quattordicesima del diciottesimo anno
Ma dalla mia esperienza stanca ragazze che hanno commesso reati già dodici anni
E con un'adolescenza che a mio avviso si prolunga almeno venti per qualcuno anche a ventiquattro venticinque
Quindi parliamo di un'età ben precisa
Mattino abbiamo parlato di adulti
Questo pomeriggio parliamo dei ragazzi degli adolescenti è questo importante tenerlo presente per capire di che stiamo parlando
Stiamo parlando di un'età particolare della nostra esistenza
Corretta molto delicata
Dove si forma l'uomo del domani
Che si porta dietro tutta l'esperienza dell'infanzia che viene rielaborata in questa fase della vita da qui nasce l'adulto successivo
Allora io vorrei
Dalla mia esperienza e giustamente diceva Ornella la mia esperienza come è importante tenerlo presente per capire bene il mio intervento come cappellano di un carcere minorile per ventidue anni in Sardegna di non essersi un po'polemicamente spiegherò perché
Nello stesso tempo all'esperienza della comunità la collina che Ornella ricordava che accoglie questi ragazzi in misura alternativa alla detenzione
Un po'è una sfida tra la comunità e il carcere che passa attraverso la magistratura
Perché io dal carcere combattevo per portarmi via il ragazzi
Perché sempre più cattivo Cannone dalla risposta adeguata ad un ragazzo che avverrà commesso del reati in questa età
Parlo di reati passanti
Nella comunità son passati dodici ragazzi condannati per omicidio uno per traffico internazionale di droga uno per a fare commesso con un adulto un sequestro di persona da minorenne quindi pura mano fa vacanza di adulti
E quindi entrare in crisi come cappellano del carcere nel tempo mi chiedevo ma questa la risposta più efficace che si può dare a ragazzi che hanno commesso reati
E sempre più mi son convinto che non è questa
Ecco perché parlo di una speranza sarà fra dieci sarà fra venti che non esista al carcere minorile
Pensate non esiste in Guatemala dove sono stato non esiste il Messico ci sono altre risposte ovviamente
Questo non vuol dire che mando ragazzi a spasso perché alla commissione del reato non è con una richiamo è una richiesta di aiuto
Ma no non ha privazione di libertà permettetemi di dire in che inciviltà rinviarlo
Dopo che abbiamo privato questi ragazzi del diritto all'educazione come tutti noi abbiamo avuto alla crescita nella legalità negli affetti nella apprendimento culturale
Atta a un certo punto questo reato che commettono che esprime il loro disagio li prendiamo anche dalla libertà dopo appelli primate del diritto all'educazione le priviamo della libertà
Io credo che siamo in una situazione di grande inciviltà
Almeno che
Non ci sia qualcuno
Che la pensi come Lombroso delinquenti in atti
Quindi le mettiamo in carcere perché sono pericolosi
Ma oggi nessuno
Serio studioso basta pensare mi viene in mente Lamberto
Che dice proprio dell'etichetta mento
Queste ragazze in questa fase adolescenziale così delicata siamo noi che li facciamo diventare devianti siamo noi che li etichettiamo
E li diamo la patente inserendoli dentro in carcere
Quante volte mi son lasciato ho sentito nelle carceri e dirmi ma lasciami in pace che sono un delinquente cosa mi vuol portare in comunità sedici anni
Quindici anni già con l'etichetta perché in carcere sono entrati e non dico quando si esce dal carcere erano intente rientra nel loro ambiente nella loro quartiere sei etichettato stai uscendo dal carcere
Ma è possibile mi chiedo che un ragazzo di sedici diciassette e diciotto anni possa poi continuare a vivere con questa etichetta
Allora comincio col dire
Commenta presi senile
Come intervenire cosa fare troppo
La nostra carenza più forte nella nostra società il nostro sistema educativo familiare scolastico territoriale
Tu non ha nessuna capacità di prevenire di individuare il malessere di questi ragazzi che poi viene Espresso attraverso l'atto delinquenziale
Perché un ragazzo che non frequenta una scuola che non agli affetti di cui ha bisogno certo che cerca affermazione dissente come ogni adolescente nel gruppo dei devianti diventa facile preda
Della criminalità organizzata per sentirsi qualcuno per sentirsi realizzato
Allora la nostra società dopo che non è stata in grado di rispondere al loro bisogno fondamentale di esserci in questo mondo lo applichiamo della libertà e lo mettiamo in carcere almeno che
Non ci sia qualcuno che ancora mi dimostri che è nato così
O è diventato così se è diventato assumiamoci le nostre responsabilità familiari scolastiche territoriali di ogni sistema educativo che non ha permesso a questo ragazzo
Per realizzarsi come ciascuno di noi che siamo qua dentro
Nella legalità nella relazione
Con gli altri
Ecco allora perché il carcere lo ritengo la risposta oggi più grazie
Ma è grave la risposta perché non risponde neanche l'articolo ventisette della nostra Costituzione che di carcere non parla
Parla c'è un appena Berretta rendere alla libri educazione che voi mi dite che se il carcere e un ambiente di educazione educare un bellissimo libro di Paolo Freyrie diceva educare o uguale pratica dei libertà
è possibile che si possa ancora parlare di educazione dentro un carcere
Non dico degli adulti
Ma sto parlando di degli adolescenti è possibile educare nella privazione di liberta
Quando riusciremo a fare questo passo fondamentale per capire che non è la risposta oggi civile della detenzione nei confronti dei nostri ragazzi ha un altro significato
E la risposta della nostra Società nei confronti di questi ragazzi
Che commettono reati a scapito degli adulti a scapito della società allora noi li isoliamo li mettiamo fuori gioco dentro un carcere e cosa succede dopo il carcere
Per buona parte se non hanno una risposta educativa in una comunità in un altro ambiente li commettono reati
Che tristezza per me quando vado nel carcere degli adulti e mi dicono don Ettore Tito Ricordi quando avevo sedici anni e ne hanno trenta al carcere minorile e adesso sei quindi o addirittura e non arrendersi dove oggi faccio il cappellano un ragazzo di quarant'anni con problemi psichiatrici non ricorda di averlo incontrato in un carcere minorile
Io mi sento colpevole
Mi sento una grande responsabilità di un ragazzo che uscito dal carcere minorile ha continuato a commettere reati avuta una situazione di sofferenza psichiatrica e definito oggi in una s'verifico PC
E allora queste problema fondamentale che noi come polo mutare dobbiamo fare un lavoro culturale
Un lavoro che perché gradualmente sarà fra dieci anni sarà fra vent'anni non si possa dare questa risposta di reclusione ad un adolescente che anche alcuni cade nella commissione del reato
Perché non è il carcere perché il carcere struttura la loro identità dei devianti l'ingresso in questa fase adolescenziale e lo fa diventare lì dalla patente
Viene riconosciuto nel proprio quartiere quando rientra nella propria famiglia con un deviante
E capita farà forse troverà un posto di lavoro forse andrà a frequentare una scuola
Continua a commettere reati di prima
Ecco perché
Oggi la mia grossa perplessità e proprio sul carcere minorile da cui si esce con quell'etichetta da cui non è più possibile superare quell'età
E allora la mia posizione critica discutibile
Commette reato non lasciamo fuori sono anche del parere che forse tre mesi spostare in un carcere ma non oltre
Perché oltre a assume l'identità di detenuto perché a volte si struttura in questa età così delicata un'idea che lo renderebbe essere i tre punto di non vedo non sento non parlo
Devo riuscire a capire qual è l'andamento di un carcere dava assumere un ruolo di detenuto non di adolescente
Se l'incontro un contratto ancora ogni tanto vado al minorile nonostante tutto e trovo ragazzo che mi dice ha fatto il colloquio con la psicologa nelle ho detto di fesserie
Perché a loro che devono studiare la sua posizione poter avere qualche beneficio
Ma non è possibile che un ragazzo dentro una struttura come quella del carcere possa essere se stesso nonostante la buona volontà degli operatori psicologi e la polizia penitenziaria i direttori
A mio avviso fanno tutto quello che è possibile ma la struttura in sei
Voi pensate come il nostro carcere minorile non ha forse la stessa leggete le parcelle degli adulti eppure da quanto e trenta quarant'anni che si dice che si dovrebbe fare un ordinamento penitenziario ad hoc per il carcere minorile
Ancora lo stava aspettando
Perché non può essere un carcere si ci sono delle modifiche gli agenti non hanno la divisa c'è una relazione diversa ma la struttura
Non dico nostro carcere di Cagliari che è nato come carcere di massima sicurezza al tempo dei terroristi
E non ci mettiamo i ragazzi
Ricorda un direttore
Del dipartimento che non è voluto neanche entrare quando ha rifatto a quella Prima Porta delle tre porte dei Tre Cancelli per entrare in questo carcere
E ho avuto tre esperienze di suicidi in carcere la notte stessa in cui sono stati arrestati entrate non scarcera ecco come quello che abbiamo noi in Sardegna al carcere di Quartucciu
Ecco la mia posizione critica nei confronti di un carcere dove si è tentato di fare tante cose non certo punto ho dovuto dire in modo forte
Che non è questa la risposta che non voglio che si cambi domani lo capisco bene provvisoria che anche noi come volontari facciamo un'opera culturale politica
Perché il carcere minorile venga superato
Allora che fare
Come prenderci cura di queste ragazze lo rimettiamo in carcere è che facciamo
Anzitutto basta ricordare il PPR dell'ottantotto il quattro quattro a otto che dice che il carcere deve essere residuale è vero che oggi ci sono molto meno presenze nelle carceri minorili
Ma sono ancora carceri che devono essere superati
Perché e il programma stesso che dentro il carcere che fa messo in discussione
E l'ordinamento penitenziario che c'è dentro il carcere perché la stesso ordinamento penitenziario degli adulti che non può essere motivo
Modificato così facilmente allora cosa noi possiamo fare carcere minorile
In Italia sono ancora tanti ogni tanto ne uccidono qualcuno ma sembra che siano sedici diciotto le carceri minorili per una capienza attuale che mi sembra intorno ai trecento ragazzi per lo più ragazzi non italiane
Ma anche per questi la difficoltà di trovare risposte fuori dal carcere perché le comunità come può essere la nostra comunità in Sardegna prende più facilmente il ragazzi italiani
Perché
La nostra comunitari in tante altre comunità del genere sono impostate soprattutto sull'impegno lavorativo
Non è forse
La prima articolo della Costituzione che la Repubblica si regge sul lavoro è fondata sul lavoro perché questo diritto non può essere riconosciuto nei nostri adolescenti
E perché anche all'articolo ventisette dice che la pena deve tendere alla rieducazione se non attraverso lo studio e lavoro
E la farò l'obiettivo principale della comunità
Un lavoro dopo da dove viene garantito lo stipendio per i ragazzi
Il ragazzo valessero riconosciuto all'interno del carcere si è esibita qualche compenso Gianluca sa bene
Come funzionano le il lavoro che si fa dentro casa non a loro riconosciuto
Dopo ragazzo fa parte della cooperativa dove c'è un'azienda agricola dove si produce e do Brasil vengono retribuiti al regolarmente come Olmi lavoratori
Ma quello che guadagnano lo mettono in cassa comune
Non vivono a spese della società
Mangiano del loro lavoro tutte le cose debbano bisogno dal vestirsi da quello che si spende in una casa è pagato dai ragazzi questo a mio avviso è educare o rieducare come dice l'articolo ventisette
L'unica cosa che lo stato dà nel nostro caso della Regione sarda che parte dagli operatori
Quelli cosiddetti educatori che li accompagnano in questo percorso son ragazzi dai diciotto a venticinque anni son ragazzi che hanno commesso reato prima del diciottesimo anno
Perché entrano in comunità sono quando compiono diciottesimo chiaramente perché hanno pene lunghe parlavo di omicidi di sequestro di persona
Ecco che allora è letta in cui al ragazzo si può rispondere che era mente nel loro diritto fondamentale
Do una vera rieducazione devi dare loro la possibilità di rifarsi una vita che ne anzitutto poter vedere il frutto del loro lavoro poter dire che a quello che mangio quello di cui mi vesto lo la forato io
Non l'assistenzialismo che nell'asta del carcere minorile si fa qualche lavoretto si fanno due tre ore di riordino di pulizia se da un piccolo compenso ragazzi ma non possiamo parlare di lavoro
Lavora moderata devono rispondere puntualmente di quello che fanno e viene economicamente ha riconosciuto e con quello stipendio che prendono devono contribuire alla spesa di tutta la vita comunitaria
Ad eccezione degli operatori che nel nostro caso vengono retribuiti dalla Regione sarda ecco perché hanno allora ci sono ancora tanti passi da
Da fare ecco perché ancora dobbiamo prenderci sempre più cura come dice giustamente la la la l'introduzione della nostra prendersi cura del ragazzo
Da ragazzi più disastrati che disastrati son diventati ma non sono nati prendersi cura bodyguard riconosce nel loro diritto all'educazione dell'essere accompagnati in questo momento così delicato per quello che anche la nostra Costituzione dice e tutto quello che noi come volontari dobbiamo fare comunità
E qui metto tra virgolette la parola volontario comuni cacando degli operatori
Riconosciuti titola Titano la Regione chiede tutti che siano laureati o un secolo oggi o in scienze dell'educazione col contributo dei volontari
I volontari che possono di tanto accompagnarli a fare un'esperienza una gita ma fondamentalmente deve essere riconosciuto all'operatore
Che deve essere qualificato perseguire questa età così delicata
In questa fase dopo i ragazzi hanno espresso il loro disagio attraverso il compimento del reato
Ecco perché allora il superamento del carcere minorile perché questo discorso fondamentale a mio avviso oggi
Potrà esserci sempre meno criminalità da parte dei nostri ragazzi cioè
Rubo una parola
Quasi me ne vergogno al nostro ministro degli interni Salvini alla Foro
Dice per trovare lavoro sì
Anna Boro ma per trovare lavoro
Per trovare lavoro per tutte le persone perché questo deve essere cara questo è garantito dalla nostra Costituzione e per i nostri ragazzi oggi è negato
è stato negato il diritto all'istruzione negato il diritto al lavoro e poi ci preoccupiamo ci meravigliamo del loro comportamento delinquenziale
Allora andiamo a monte e ci chiediamo che fare i primati occuparci di loro in quanto fanno qualche reato
Allora discorso diventate per noi volontari di fare una grande azione culturale e politica nelle nostre scuole nelle nostre famiglie perché tutti i nostri ragazzi in ossa delle uscenti se non riconosciute nel loro diritto alla crescita
Nella legalità
Nella capacità culturale nella possibilità di avere un lavoro e non chiuderli ed è questo che io ho detto alla mia civiltà nel chiuderli dentro un carcere
Allora
Vi chiedo di restare qui chiaro richiamo Mauro Palma Palma e siamo anche siccome il direttore di Iniesta chiamata in causa molto le vittime
Invece Tonetto aree i ragazzi che hanno fatto l'esperienza di carcere minorile che poi si trova nel carcere per adulti allora abbiamo qui poi Soggetti giusti credo
Lorenzo e Giorgio Bazzega quindi evitiamo qui e dopo l'intervento di Mauro Palma tocca a voi anche dialogare credo condona Ettore e con Gianluca Guida
Ecco ringrazio Mauro palmata perché
Perché insomma per noi per il volontariato per chi si occupa di questi temi
è una figura da sempre importante per la competenza
Con quel fasto lavora perché c'è perché in questo momento credo che
Questa presenza e questo fatto che non è una presenza come dire legata a un a un governo e che quindi ecco abbiamo almeno questa piccola appiglio grande appiglio
Che Mauro Palma è garante resta tale nonostante tutti gli e per ma io credo che sia una cosa fondamentale
Sindaco Archer questa
Va bene grazie poveri cioè scusatemi
Diciamo son venuto soltanto più che altro per un saluto altra parte ciò che stamattina c'è stata la garante di Roma carati del garante dell'azione il a me tocca un pochino il compito di che riportare al momento ferme restando tutte come dire gli afflati in positivo sull'evoluzione culturale che devo mettere prima poneva dobbiamo tenere presente che siamo anche in un momento in cui invece si discute sull'abbassare le tate la punibilità dei minori cioè a me preme in qualche modo diciamo in qualche modo riportare la questione anche a dove siamo cosa possiamo fare dove stiamo andando
Premetto
O c'è la la terza occasione che mi capita da stamattina di dovere intervenire in situazioni in contesti diversi e io credo che sia sbagliato qualunque chiusura aspetto
A situazioni che che mutano perché anche là dove ci sono dichiarazioni lo sport robot antiche un pochino ci fanno spaventare
Credo che e dobbiamo in qualche modo trovare il modo perdiamo dialogare costruttive alcuni spazi alcuni assetti scusate ma la voce proprio quasi non ce l'ho più
Come probabilmente sapete perché ci sono stati comunicati stampa di vario genere
Io ho incontrato
Il presidente della Camera la altro giorno ufficialmente per parlare
Un attimo di di dei vari aspetti che c'è il Garante nazionale voi sapete che il Garante nazionale
A almeno quattro mete aree un è questa questa della penalità adulti e minori comunità chiuse carcere l'altra è quella delle polizia e carabinieri
La terza è quella dei migranti inclusi Tivoli di rimpatrio
E la quarta è quella dei trattamenti sanitari obbligatori e delle Lance dissidenze per anziani e disabili quindi quattro aree abbastanza diverse ho voluto perché dovere istituzionale diciamo interloquire con le varie con le varie realtà lunedì mattina
Dentro il Presidente della Repubblica che m'ha convocato lunedì mattina appunto per parlare di una serie di di questioni in nell'avvicinarsi anche che la nostra della relazione che io farò in Senato venerdì prossimo attorno alla questione del Garante nazionale rispetto alle acque
Sapete che c'è un obbligo di legge che io debba fare una volta all'anno la relazione al Parlamento su queste a trovare un'altra non l'abbiamo fatta alla Camera quest'anno tocca al Senato
Li faremo un pochino il quadro complessivo
è chiaro che va tenuto il discorso comunque su entrambi i binari e da un lato il binario della costruzione di culture condivise
E ti luoghi comuni più avanzati degli interventi sentivo prima panni in quella direzione in cui in qualche moto qualche elemento di Orizzonte seppur lontano va tenuto mai essere troppo come dire con carretti i che basarsi su e pragmatici quindi va tenuto quello anche perché poi dirò qualcosa su come si forma nel contesto attuale l'opinione pubblica sui su alcuni temi e dall'altro lato però c'è anche il diciamo la materialità della situazione decreto o non decreto che non è passato ultimamente invece spiriti tenuti che sono cinquantotto mila seicentotrentanove alle e ore ripeto tredici chili di oggi
E e i posti erano sono ai tredici di oggi cinquanta mila seicentotredici di cui però poi tre mila novecentottanta non utilizzabili quindi dobbiamo andare a a sottrazione diciamo no a quello ho controllato la schermata Prot poco prima di venire qua
Quindi c'è una situazione diciamo preoccupante anche dal punto di vista materiale c'è una situazione preoccupante dal punto di vista anche della della volontà di ridefinire in qualche modo e la funzione delle la funzione della pena
Parto da da una cosa che mi colpiva prima il dottor quinta parlando diciamo di di morte di vendetta eccetera e ceci avversione ottocentesche eccetera io come carattere azione dopo Ludo ripubblicare lo distribuiremo venerdì e la il discorso che Robert Baden per fatto ai varato dal Parlamento francese quando ha chiesto l'avere l'abolizione della pena di morte
Per ricordare a tutti che le e lo dico anche a volte anche gli studenti all'università glielo faccio un po'a ricordare che l'ultima Attilio Tina in Francia si è abbassata uccidendo una persona non nell'Ottocento
Ma esattamente nel mille novecentosettantasette l'ultima questo per dire per riportare concretezza e la pena di morte in Francia è stata abolita da Robert Baden terra allora ministro Giustizia nel mille novecento ottantuno
Vale la pena un attimo ricordare questo volto
Turo dell'Europa
Chi alla mia età riporterà che qui forse ce ne son pochi che però nel settantacinque
Franco condanno a morte per interrotta Verga rotta undici e detenuti baschi e che a seguito di una mobilitazione internazionale
E quindi anche e ricordo a Roma una una nottata intera fatta allora con Pasolini che poi Morra nello nel novembre io invece qui siamo nel nell'estate del settantacinque
La Grazia che passa che Franco morente concesse fu quegli undici
Diventare uno solo cinque sei a sei ha dato l'ergastolo
E cinque e vennero fucilati
Quindi l'Europa che settantacinque settantasette non sto parlando dedicò serie molto passate questo anche per capire che l'Europa sta ritrovare a volte il suo volto tragico
E il primo ministro Orban che in Ungheria lo scorso anno ha fatto uscire i detenuti con le loro divise riconoscibili
Per andare a costruire i muri di filo spinato contro i migranti che entravano in Ungheria
E un'immagine plastica due mila diciassette di come l'Europa può trovare anche degli strumenti traduci allora ecco tutto questo discorso un po'meno cruento iniziale ma è per dire che accanto alle linee
Diciamo tendenziali che ripeto non vanno abbassate vanno tenute ci sono anche le linee della concretezza che vanno in qualche modo gestite io credo che per esempio rispetto all'ordinamento minorile
Le e al di là del fatto di non avere l'ordinamento minorile e come garante nazionale ho dovuto dare il parere sulla proposta di ordinamento minorile devo essere sincero non è che m'era sembrato gran che quell'ordinamento minorile cioè apposte c'è più il fatto che siccome non è passato diciamo a se fosse passato però insomma
Forse meglio o che sia ancora aperta la possibilità di descrivere qualche cosa no piuttosto che avevo quell'ordinamento mila lire però ecco il sistema complessivamente dopo la riforma invece del processo minorile che ha funzionato noi abbiamo un sistema che nel contesto europeo è molto limitato nei numeri
Perché abbiamo circa un po'più di quattrocento persone
Negli istituti penitenziari minorili andasse io considero quali sono quelli realmente adolescenti
Cioè senso quelli dieta minore diciotto anni i numeri tipi non l'ho visti oggi ma di poco giorni fanno raggiungevano cento
Quindi in qualche modo il sistema la misura di di dire deve esserne residuale nel minorile l'abbastanza praticate illa tocchiamo difende e la dobbiamo difendere perché c'è un'idea complessiva in Europa che ora la delinquenza minorile è più aggressiva anche della delinquenza adulta e che quindi va abbassato ed è molto facile perché ne abbiamo a quattordici anni no la l'età del imputabilità la Francia c'era tredici l'Inghilterra ha portato recentemente da nove a dodici
Quindi voglio dire non siamo in un contesto in cui si è molto quattordici è una linea che diversi Stati tengono e che secondo me va in qualche modo tenta il lo stesso discorso passando un attimo alla questione
Detti gli adulti quale per molti aspetti delle delle questioni anche che riguardano gli adulti
C'è stata una cosa che forse vado un po'fuori tema però diciamo c'è stata una cosa che mi ha impressionato l'altro giorno l'altro giorno
Teo Franca il capolino forse dice poco se che il ministro belga per l'assillo e le migrazioni
Ha detto esplicitamente proprio esplicitamente dobbiamo trovare un modo per a citare contorni era il Verbo in francese causa dove che però per a citare l'articolo tre della Convenzione europea sui diritti umani e poi la giurisprudenza della Corte ci si dovrà in qualche modo adeguare qual era il problema qual è l'articolo tre l'articolo tre e quello che nessuno può essere sottoposto a tortura trattamenti e pene inumane e degradanti
E le punto come dire centrale è uno dei pochi articoli son solo quattro
Che nella Convenzione europea non sono mai derogabili quindi che non ammette deroghe eccetera che il ministro il Ministero belga
Dica al termine della riunione
In quel caso si parlava di migranti dall'unione ma parlo dell'altro ieri e che non aveva approvato la modifica del trattato Dublino terra sono quello che che far sì che le persone devono essere nel identificate nel luogo di primo approdo eccetera eccetera il le il fatto al di là del contesto però il fatto che un ministro di uno stato di Europa occidentale dice dobbiamo trovare un modo per aggirare
Quest'obbligo e così poi la corte dovrà in qualche modo adeguarsi mi lascia profonde profonde perplessità in in questo contesto secondo me la politica degli della difesa di alcuni baluardi e degli interstizi a Cuneo su cosa modificare secondo me la dobbiamo in un certo senso praticare sempre tenendo però alle spalle quello che si diceva come in qualche modo panorama culturale e da qui nasce il fatto della interlocuzione che anche come Conferenza Volontariato Giustizia
Va tenuta con il ministro attuale con le istituzioni anche al fine di che far capire cito almeno due aspetti il rinuncia
A Dini irrinunciabili indipendentemente da qual è l'opinione che erano contenute nelle decreto che era rimasto poi appeso che non è passato il primo e le scusate il tecnicismo ma le voi sapete che che non non essendoci più gli ospedali psichiatrici giudiziari ed essendoci le carenza come che sono luoghi per e le misure di sicurezza quindi per soggetti non imputabili siano essi in fase d'accertamento provvisorio definitivi ma non imputabili
E devo dire che quella vicino Cagliari buona come titolo visitata perché io le sto ora App a tappeto visitando eccetera Perelli R&S succede che cosa che quella norma del Codice penale
Che è diversificata la malattia fisica dalla malattia psichica
Per cui con l'articolo centoquarantasette del Codice diceva che tu potevi avere la sospensione facoltativa in cara su di grave malattia fisica
Il centoquarantotto invece diceva che in gara in caso di grave Mattera TA psichica Boni rimandato allocchi giri ma non c'era la sospensione della pena
Adesso che lo PG non c'è più e nella revisione non possono andare
Rimane bloccato in carcere so se è chiaro il meccanismo il decreto cosa conteneva conteneva l'abolizione del centoquarantotto laddove c'era e centoquarantasette che diceva malattia fisiche si aggiungeva e Ordine o nove o psichiche si aggiungeva anche te questo per citare un punto che può sembrare una cosettina io capisco tante volte pur venendo anche io da un mondo analogo quanto parroco in ampi del volontariato dicono tu cominci subito con gli articoli di legge e c'era e c'è però poi gli articoli di legge sono la sostanza in quei in questo aspetto è una cosettina piccola ma che determina situazioni di persone bloccate all'interno del
Del carcere pur avendo un disagio sì coppe non c'è più il dove
In Fear alle e quindi anche per gli operatori anche oltre al fatto per le persone ma anche per il sistema e per gli operatori una situazione di non vivibilità il sistema corrisponde in questo caso me ne trasferisce da un posto all'altro
Dopo un po'quando hanno rotto le scatole in un istituto perché molto difficile
Tenerle in un istituto allora c'è un po'di osservazione psichiatrica per trenta giorni che tanto non c'è niente da osservare spicca il caso è chiarissimo quale nelle ritorna poi nelle risposta a me ha molto colpito
Un suicidio che c'è stato l'altro ieri
Ventunesimo suicidio dall'inizio dell'anno e su questo suicidio io anche inviato esplicitamente diciamo sollevato il caso anche con il neoministro perché che rientra in questo argomento una persona condannata all'ergastolo te per ventisette anni sta in una cassati reclusione
Probabilmente all'interno di limiti in questo suo percorso hai lavorato del disagio mentale non lo escludo che arreso magari una situazione difficile per chi lo teneva improvvisamente viene trasferito in un circondariale
Nel
Voi capite bene qual è la differenza per uno che per ventisette anni
Arriverà ha costruito un suo mondo in una situazione di reclusione che è molto diversa e vai al circondariale che è un porto di mare no un provino con loro
Transito eccetera eccetera
Chiede il perché tenta il suicidio il primo giorno viene portato in ospedale terzo giorno si mette in sciopero dalla fame il quinto giorno commette suicidio
Quindi questo trasferimento è durato cinque giorni complessivamente dopo ventisette anni di percorso
Allora questo per dire che la la difficoltà i problemi la e e anche le soluzioni che vengono trovate a questi problemi ci interrogano e lavorare col cacciavite lavorare negli interstizi lavorare col cacciavite nelle norme intendo dire
Non è abbandonare la l'ottica complessiva e fare in modo che queste cose non possano realizzarsi ma nel decreto ce ne sono anche più d'una la questione
Di le due questioni che che riguardano una l'accesso alla possibili a possibile affidamenti in prova fino a quattro anni
Perché differenzia nella situazione attuale chi tiene dalla libertà e chi lo chiede
E chi lo chiede dal carcere costringendo di ad una sorta di quello che un tempo si va all'assaggio del l'assaggio di carcere nacque quindi in qualche modo ci devi passare situazione sollevata anche dalla Corte costituzionale
Che determina un'iniquità è un altro di quei punti su cui si possono avere idee opposte sulla pena ma su cui si deve assolutamente e necessariamente intervenire
Ora far capire anche a chi magari si è mosso in termini di slogan finora
Far capire che ci sono dei punti su cui non è possibile mantenere
La situazione in essere ma che richiedono la necessità diciamo di di un intervento e secondo me un compito che dobbiamo che dobbiamo avere un po'tutti io sono dell'idea
Di nonostante roboanti affermazioni di non chiudersi rispetto a un anno un'interlocuzione ora che magari in qualche frase è stato detto
Vogliamo abolire tutto quello che è stato fatto abolire tutte le misure alternative ce di non chiudersi matti trovare il modo per costruire un punti a Rocco dico l'ultima cosa
Noi prima mentre entravo il dottor Guida parlava appunto in qualche modo delle di come possono essere i percorsi per i compositivi diciamo in sostanza dille della lacerazione che è un reato determinano un solo nel rapporto individuo vittima ma nel contesto sociale in quanto e in quanto tale
Attenzione BN in diciamo negli ordinamenti europei da sempre giustamente proprio in linea con quello che veniva detto non abbiamo scelto una linea non retributiva del nella funzione penale
Restituire in qualche modo il male commesso ma se su una visione un utilitarista utilitaristica della della pena quindi la pena deve essere proiettata alcuna qualche utilità
Però e e questo nessuno mi sembra oggi lo metta di per sé in crisi
Però attenzione l'utilità ci ha sempre due polarità
Una polenta e quella di tipo preventivo cioè prevenire reati eccetera e l'altra è quella resti tutti IVA resti tutti restituire il soggetto al alla comunità Esterna si può essere utilitaristico un accentuando solo su uno dei due poli ed è il discorso attuale la la collettività e insicura quindi dobbiamo prevenire prevenire lo spostamento solo sull'utilitarismo preventivo finisce per essere implicitamente retributivo perché la collettività mossa in in termini di campagne di opinioni può sempre sentirsi mai tutelata e richiede in sempre sempre maggiore prevenzione
Quindi in qualche modo non basta dire che in Europa i sistemi rifiutano la logica statunitense per dire della retribuzione secca perché vedo la pena volta un'utilità dobbiamo anche con notare questo utilità l'utilità va contro connotate da un punto di equilibrio tra la richiesta di sicurezza della società e però la necessità del ritorno dei soggetti all'interno diciamo con un percorso di tipo di compositivo ecco
In questo è un punto su cui c'è una battaglia culturale che dobbiamo far capire chiudo con un ultimo esempio la questione che dobbiamo far capire è che è interesse della società
Conoscere le conoscere le persone leve in qualche modo relazionarsi con le persone mi è capitato tempo fatti interloquire con un detenuto era indenne estrema sicurezza quarantuno bis appena temporanea
Nel senso che aveva una pena di dieci anni e di tutta al quarantuno bis e io l'ho incontrato che ne aveva scontato nove undici messi e alcuni giorni il che significava che questa persona che quel momento in cui io la incontravo
Ed era non poteva comunicare con i suoi Pietro contro veicolo come dire camera stagna rispetto alla comunicazione all'esterno dopo venti giorni
Dopo venti giorni era fuori nel contesto nelle strade normali e comunicavo con tutti
Non sarebbe stato meglio se si fosse costruito un percorso di ritorno per questa persona che quanto presente è stato l'ultima volta ha confermato il quarantuno bis
Che è biennale e poi alla fine qualcuno avesse considerato ma nel corso di questo biennio questa viene messo fuori non sarebbe stato meglio non solo per aiutare la persona una forma di reinserimento
Ma anche per avere strumenti di conoscenza dico rispetto a questa persona rispetto al suo inserire il sito dispetto al suo ritornare perché sfidare le persone
Ad avere responsabilità sfidare a costruire un percorso non è solo un modo per integrarlo è anche un modo per sapere come queste persone reagiranno diciamo nel momento in cui ritornano ecco far capire questi aspetti secondo me uno dei nostri compiti detto questo vi lascio può portato due copie del nostro norme normalità che vorrebbe non va portato la relazione perché sotto embargo fino a venerdì ma devi norme e minor qualità perché la definizione di alcuni standard rispetto alla detenzione degli adulti grazie grazie
Per la fase finale chiamo anche Andrea Carraro ha così siamo dico che manca solo Stefano Raimondi il poeta perché ha avuto un grave lutto in famiglia è morta sua madre
Allora cominciamo con questa strana coppia che sfuggono
Giorgio una strana coppia che c'è dietro una storia però qui c'è c'è dietro una storia cioè prima di tutto c'è dietro l'impegno che il volontariato spesso a a ad affrontare la questione il tema delle vittime volontariato non la sempre avuto quest'interesse diciamoci la verità conterà testi spesso stato sbilanciato verso le persone
Le persone detenute persone che stavano scontando una pena però in questi ultimi anni mi sembra che ci sia un'attenzione assolutamente in nuova forte importante per l'altro
Punto di vista l'altro tema e sulla questione della mediazione si comincia a lavorare molto numero il noi credo che dobbiamo poi essere particolarmente attenti perché nella società la questione delle vittime viene spesso usata la vittima in nome delle vittime si propongono le politiche più restrittive in nome delle vittime
Cioè ci si sente sempre possibili vittime io vedo che nel progetto con le scuole raramente incontri
Studenti insegnanti che pensano che potrebbe capitare a loro di essere autori di reato molto più spesso tutti immaginiamo che potremmo essere potenziali vittime
Allora vorrei dare la parola a Giorgio
E a Lorenzo che sono appunto
Un questa strana coppia di un autore di reati un carnefice diciamo un autore di reati con una storia pesante da questo punto di vista e una persona che invece ha subito nella sua vita una gravissima perdita che l'ha fatta vivere da male quello di cui parlava il direttore Gianluca Guida della legittimo desiderio di vendetta delle vittime che è vero
Però è altrettanto vero che sarebbe bene che la Società capisse che quel desiderio di vendetta non fa vivere bene
A Parigi
Massimo il Trio
Io San Lorenzo ok
O buongiorno a tutti
Faccio una breve
Presentazione di chi sono
Molti lo sanno però molti no adesso non ex detenuto io ero uno di quei bambini che ha iniziato a fare i reati a dodici anni il mio primo reato è stato a dodici anni e poi
A quattordici commesso un altro reato una rapina in banca iniziata la mia
La mia vita carriera delinquenziale statale è stato fatto già nel carcere minorile
Diventano il Beccaria
Certa sicuramente era un altro minorile in quegli anni di San parando i primi anni ha hanno novanta
Alla sera un altro tipo ma comunque sono pienamente d'accordo con alla spesi di via che ha portato lei sul carcere minorile per me quelle è stata realmente una una scuola una scuola delinquenziale io tratto in questi due anni e di carcere mi ricordo molto bene che gli avevo proprio preso l'ha scelto in maniera anche molto
Consapevole la mia scelta di vita è stata quella di che volevo diventare un un rapinatore di banca affermarmi in questo in questa in questo mondo delinquenziale
Diciamo che sia riuscito ad affermarmi nelle aule di tribunali per tutte le condanne compreso gli oggi però quarantuno anni avvede faccio quarantadue anni vent'anni della mia vita la passati via no in giro per il carcere in varie le tensioni
E sempre con il solito reato l'ovvero la rapina in banca vi dico questo perché
Proprio per dirvi che a me tutte le detenzioni col fatto preso grosse condanne e non non mi hanno mai fermato non diciamo che la giustizia ha fatto il suo cortesissimo dovere permetta cioè quello di fermarmi di portarvi dentro una struttura perché ero pericoloso lo ammette ero pericoloso per me sta esser pericoloso sicuramente cioè anche anche per l'altro agli atti per la società
E però una volta che fatto dico che ha fatto il solo percorso giustizia a metà perché poi in tutte le detenzioni a non l'ho avuto
Un'opportunità di
Non tanto di lavoro
Che sicuramente è una cosa molto importante il lavoro per il detenuta è una cosa talmente importante anche per entrare nei meccanismi del lavoro perché io non l'avevo mai lavorato in vita mia io oggi sono fuori e lavoro per la prima volta ho oggettivamente delle difficoltà perché il mondo del lavoro per me nuovo
Però io credo che avevo veramente bisogno di di cui di un qualcuno che mi aiutasse a
A buttare giù quei muri di cinta che mi ero costruito sulla mia vita nel senso che io ero molto era una persona molto rigida le mie regole le regole della strada erano regole molto ferme
E a non accettavo
O che qualcuno le infrange stock l'infrangersi io queste regole per me erano veramente vitali queste regole di vita
Però avuto bisogno che qualcuno avevo il bisogna che qualcuno
Che non ricopriva un ruolo istituzionale anche se da una parte e poi lo ricopre
E che mi faceva vedere l'altro mi apriva gli occhi nel prelievo agli occhi mi faceva capire quello che stavo causando attorno a me
Non solo a me stesso ma tutte le persone a cui sta braccando del male persone che neanche conoscevo perché il reato della della rapina in banca ma anche reato penso solo allo spaccio toolkit vittime non una non sai chi sono cioè io so che erano le mie vittime posso oggi dipendenti clienti ma io il loro volto purtroppo lo dico veramente molto onestamente dico purtroppo non riesco a ricordarmelo
Perché ne ho veramente tante
E appunto io avevo bisogno di un qualcuno che ha mi faccio il mini facesse fermare per ragionare
Questo qualcuno trovato nel volontariato
L'ho trovato nel volontariato nella volontariato da Ornella Favero da tutto la il gruppo della redazione di ristretto orizzonte questo solamente nell'ultima carcerazione quando ormai avevo preso una condanna a Rossanda condanna molto molto pesante
E racconto velocemente un piccolo aneddoto quando io ho iniziato a fare parte della della redazione di rispetto Rizzotti prima di entrare a diventare un
Un redattore tra virgolette fisso della redazione prima avevo iniziato a fare un gruppo a un corso di scrittura sempre
Accorsi organizzati da dalla redazione e anche un gruppo di discussione che era un gruppo che si faceva una volta a settimana che ancora oggi si fa una volta settimane questo gruppo di questo momento in questa giornata si decideva chi era della redazione decideva un tema
A su cui discutere
E poi si affrontava tutti assieme
Eravamo gruppi di quaranta una quarantina di persone tre redattori fissi i detenuti che scendevano come me è una volta a settimana
Questo il tema di quel giorno lì del mio primo gruppo di discussioni era era sulle vittime
Le vittime e lì c'è stato il primo uno confronto acceso con Ornella
Perché lei ha sosteneva che io che io avevo fittile
Però io onestamente mi mi dava fastidio che lei che una persona che fondamentalmente neanche se conoscevo stavo conoscendo in quel momento lì
Potesse dire a me io occhi o vittime io vittime non dà peso questo era il mio ragionamento io avevo rapinatore di banca anzi
è un po'squallido anche tradirlo oggi lo trovo veramente un po'squallido proprio gli sms dire quello che pensavo io davo una sorta di nobiltà anche al mio reato perché io dicevo io rubo in una banca accesso le assicurazioni
Se le assicurazioni pagano dunque quanto mai io devo sentire il peso di vittime quando l'assicurazione risarcisce tutto può io non tocco la borsetta del cliente
Io anzi si ha bisogno di porto anche da abbinare a tutto questo il mio ragionamento tant'è vero che poi miglia all'informazione che è una cosa veramente pazzesca capi definiva il bandito gentiluomo a me e questo mi saltava perché ruggenti chiede dunque dove io potevo avere delle vittime
Però poi cosa succede succede Carmen le sue parole tradurre perché poi i modi di Ornella sono no sono ottime ti faccio la verità sono modi giusti ti metti in faccia la verità e poi non è che in carcere si accenda qualche fare con persone molto a modo così dunque bisogna avere anche un certo temperamento ma poi lo sapete meglio di me
Perché il detenuto è bravo a artigliare a girare un po'l'affrettato a suo modo
E quindi è stata molto schietto a me queste sue parole niente sesso parole iniziano a rimbombare nel cervello continua Pietro ma perché il dolore delle vittime poi c'erano altri detenuti che avevano iniziato in questo percorso molti anni prima
Che mi dicevano Lorenzo
Non essere così prova un attimino ragionare inizia un attimino ragionare vedi che anch'io sono un rapinatore di banche devo dire che ho delle vittime
E lì ho iniziato un attimino a
A mettere indubbio quanto meno la mia convinzione tanto è vero che alla fine della giornata del questo gruppo di discussione Ornella mi chiamò e mi disse virtus Lorenzo perché gli era arrivato il mio nome che io volevo scendere giù fa quanto hai da fare io gli dissi trent'anni è una condanna pesante
E lei via verrà detto che voleva che io scendessi Giuda redattore fisso fosse aveva già visto qualcosa di buono che poteva seminare in me
Attira attaccanti andato avviene allora diciamo così
E
Per cosa succede ancora modo avanti con questa sarebbe illegittima perché
Poi un un detenuto mi racconta
Si era intrattenuto mi racconta di una professoressa che durante un incontro con le scuole
Raccontò la sua esperienza lei era stato ostaggio durante una rapina di banca una rapina di banca che aveva subito dieci anni prima dal momento che la stava narrando
E che ancora oggi dicevo a questa professoressa a
Aveva il volto lo sguardo della del rapinatore ancora approvava post la paura
Perché in quei famosi quarantacinque secondi che il rapinatore che diciamo ma si son quarantacinque secondi di paura qui a lecco il quarantacinque secondi stavano durando l'eternità e Turano
Le trenta perché esso non ottantacinque secondi dall'inciso l'antitesi
E per sempre
E questo me lo raccontò un detenuto
C'è veramente un detenuto ma l'ha raccontato nel senso che per questo lo voglio sottolineare perché per far capire di quanto un detenuto se fa un percorso può contaminare un altri suoi compagni
In un ambiente ovviamente
Che
E portato essere contaminato perché poi ci sono realtà se penso alla realtà di Parma insomma mise in un po'oppure altre realtà tipo Novara ammissibile in un po'difficile sono ambiente ancora più ostili quelli però e comunque a me mi di questo mi portò a riflettere importo a riflettere
Fino a quando questo muro questi muri di cinta che io stesso mi ero costruito grazie a tutti gli anni di carcere che mi ero fatto sono hanno iniziato a sgretolarsi
Rizzo ha costretto Larsson il Santo Padre entrare un redattore fisso della redazione dunque partecipare tedesco a tutti i Progetti e poi al Progetto che credo che conoscete tutti il Progetto con gli studenti con le scuole
Che dire gli è stato una cosa l'apoteosi cambiamento perché lì è veramente l'incontro con questi ragazzi qualche alla finestra ragazzi solo Società sono aveva i futuri avvocati futuri magistrati futura si sentì tutti i vizi sono questi ragazzi qua giovanissimi loro ti niente ti sbattono la la verità in faccia avvolti in maniera anche molto cruda
E però è giusto che ci dovevo fare i conti dovevo farci i conti perché quello che dicevano era vero che era era ovvero di tutto il dolore che gli avevo recato di tutte le vittime della mia famiglia
Che non avevo neanche considerazione della mia famiglia aggiunge un figlio
Perché per me era più importante portare avanti una scelta di vita chi a dedicarmi alla mia famiglia famiglia che io mi ero voluto costruire
E questi ragazzi studenti atto lo mettono davanti al trono mettono davanti senza pietà ed è giusto
Poi c'è così ho iniziato presenziato il mio percorso di cambiamento però aveva una condanna veramente pesante stan parlando di trent'anni dunque
Tutto il mio cambiamento tante volte dicevo
Faccio dopo trent'anni RAI permessi potrò vederli fra vent'anni e scocche ho cinquant'anni cosa faccio cinquanta cinquantadue anni cosa cosa potrò mai farà quelle tagli
Però non ho non ho mollato non ho mollato fino al punto di arrivare alla decisione di dire quando uscirò io non tornerò più giù in Sicilia perché buona parte da me Vittorio vissuta a Catania
Decise anche di allontanarmi dall'ambiente famigliare dal mio nucleo familiare perché
Perché riconosco che in qualche maniera io dovevo avevo fatto una scelta diversa dal passato quindi in qualche maniera questa scelta la dovevo tutelare
E per me
Pensare di dover scendere di nuovo in Sicilia e rientrare in un determinato contesto non non lo volevo non lo volevo perché iniziavo a piacermi com'ero p.b. insomma piacere come ragionavo
Iniziamo a piacere emittenza o scoprire delle passioni diverse che era poi l'ho passione di di studiare dunque ore incominciato con molti soci entusiasmo gli studi per l'anno scorso ho fatto la maturità poi
Opus tornando a quanto con l'università
Comunque ho scoperto anche le passioni
Ornella la redazione sì perché io a Roma la redazione dentistico Ornella tutte dicono delle volte si direbbe strategico Ornella va fatto scoprire anche la passione della scrittura
E in un contesto carcerario la scrittura per un detenuto è fondamentale perché delle volte trovi persone che solo di fronte a un pezzo di carta nella loro completa solitudine immensa quei muri e quelle sbarre
Scrivono così cose importanti cose che secondo me meritano di essere ascoltate da tutte dalla società
E poi durante questo percorso inizia un percorso dove vengono dei mediatori mediatori penali inizia a conoscere Adolfo Ceretti criminologo Federica Brunelli
E scopro questo strumento si parla di giustizia riparativa di una giustizia non che vuole sostituire la giustizia
Quella retributiva ma con la giustizia che
Vuole magari completare il lavoro di una giustizia di una della parola giustizia
E così io inizio questo iniziò a questo percorso mi interessa sempre di più di più della sulla mediazione
E poi accade che un giorno io vengo vengo scarcerato
Improvvisamente nessuno si spetta a questo momento tengo scarcerato perché mi viene accettato una una legge la continuazione di reati comunque mi viene ricalcolato la mia piena
E disco
Ora è stato un'uscita vi posso garantire molto traumatica perché psicologicamente io ero proiettato a di uscire ancora fra dieci anni così
E
E posso dire che se io non avessi trovato fuori le persone i volontari
Che mi hanno accompagnato in questi cinque anni di percorso di cambiamento
Io non vi dico che sarei tornato a fare il reati però per me sarebbe stato veramente difficile
A Frey ha avuto un dei grossi problemi anche di adattamento mi sarei ritrovato solo come lo sono sempre stato fondamentalmente gli ogni volta che uscivo dal carcere la riacquistare la libertà per me riacquistare la libertà e era andare a fare una rapina essere libero di andare a commettere un altro reato oppure il reato che avevo progettato durante la carcerazione
E invece questa volta mi ritrovo Ornella mi ritrovo tutti volontari mi ritrovo anche un ex detenuto
Va be'comunque tra lacrime e commozione tutto quanto perché nessuno se l'aspettava loro oggi sono ancora un punto fermo
Sono un punto fermo per me
Sono la quella che io definisco la la mia seconda famiglia mia nuova famiglia son persone tutte molto importante hanno un grosso significato poi
Forte
No poi io avevo già conosciuto
Signor Giorgi in questo percorso con le vittime in un convegni in cui eravamo organizzati Toro all'interno del del due Palazzi del carcere lui era venuto a portare una sua testimonianza una testimonianza che poi sicuramente sì
Sentirete
E a me colpi in maniera straordinaria ma mi colpì anche la testimonianza sentite parole di Agnese Moro di Silvia Giralucci Maglio Milani come vedetta in contratto molte vittime anche vittime degli anni del terrorismo
Dunque ho cercato veramente di allargare lamenti di iniziare a guardare l'altro
Poi niente io esco esco dal carcere così preclusi improvvisamente a diciannove luglio di quest'anno fra un anno che sono fuori oggi sono continuo questo percorso di cambiamento perché personalmente credo che la
La mia strada ma credo che la parola cambiamento ci unisce un po'tutti detenute non ex detenuti io credo che il cambiamento
è una cosa che va messa in atto da parte di tutti tutti abbiamo qualcosa da cambiare tutti d'abbiamo un qualcosa che dobbiamo ma anche un atteggiamento che dobbiamo abbandonare trent'
Mi parlarne uno nuovo uno migliore
Anche se a volte cambiamento e doloroso perché cambiare significa lasciare un qualcosa per intraprendere una strada diversa prima gara in qualcosa a cui tu sei affezionato se è legato io opere nel cambiamento
Ho deciso di lasciare la mia famiglia per perché perché si perché l'ho detto prima dunque tutte le volte idea del cambiamento porta delle decisioni sono sofferte ma giuste
Poiché ho iniziato questo corso di mediatore perché
Ho scoperto che quello voglio fare mi vien da dire da grande ma perché la mia rinascita parte a quarantun anni da quando ho messo piede fuori dunque oggi faccio questo corso lo finiremo assieme a Giorgio tra l'altro dunque questa amicizia con lui era se coltivato ai a grande una grande cosa è un grande sostegno
E così via facciamo questo corso assieme a fine anno finirà gennaio daremo agli esami
E poi sarò quello che vorrà fare da grande spero di di riuscirlo a fare
Cosa che son prolisso quando
Allora tante anzitutto buonasera a tutti
Io vado a tre mi son commosso scottano le mostro ultima frase ma fatto commuovere scusatemi se fare un po'di fatica dice il teschio
Ma io io niente io son qua per perché era mio papà fondamentalmente perché la mia storia parte da lì mio papà era Sergio Bazzega armare Sciarra dei servizi di sicurezza antiterrorismo
Ed è stato ucciso il quindici dicembre del mille centosettantasei da un durante un una l'esecuzione di un mandato di cattura nei confronti di un presunto brigatista che era Walter Allasia che un ragazzo che ha ventuno anni
E quel giorno sono morti papà Vittorio Padovani che era vicequestore di Sesto San Giovanni che era stato invitato per cortesia ad assistere all'operazione e Walter Alasia
Il papà è morto e ci tengo a dirlo perché è molto importante per capire la la mia storia mie scelte è morto
Per norma non rispondendo al fuoco che sono entrati in calo bussato a casa di diaclasi hanno aperto i genitori dicendo che lui non era in casa
Sono entrati a mio papà padovani padovani che era un grandissimo uomo grandissimo realizzatore un uomo veramente eccezionale ma non era un uomo d'azione
Per cui quando sono entrati i padovani se incamminato nel corridoio che che c'era in questa casa capre portava alla Camera che all'asilo e non lo sapeva senza aspettare che la squadra bonifica ASS
Per cui all'Asi alla sentito arrivare era armato uscito gli ha sparato mio papà aveva una mitraglietta
Sulla linea di tiro aveva i genitori e il fratello e nel frattempo resterà in camera era uscito papà ha scelto di non sparare e di provare a disarmarlo
Io sia l'unica l'unica risposta che mi dò era che ha voluto evitare una strage e gli ho dato senso di un amore per la vita molto grande che quello che passa al fatto me c'è stato l'esempio che ama salvato la vita a una tra lascia stare l'infanzia perché poi l'infanzia è stata meno male felice perché gli a parte parquet ricordi di quando andavo in Egitto a giocare a pallone che finivo di cercare magari cercò malissimo chiama mi diceva ma come se è stato bravo io mica stavo da morir
Perché non è capiva niente però per il resto avuto l'infanzia veramente sono stato fortunato famiglia veramente sfortunata per le malattie sia rimasto in pochissima molto unita
E problema Riva con l'adolescenza io sono nato e cresciuto non so a chi ha di Milano e chi lo sa a Milano in Barona che è un quartiere vivace io ci sono affezionatissimo strutturato diversi però è un quartiere tosto per per crescere tra l'altro
L'altro corto circuito strano della mia storia cambia la storia la mente stranissima
E che in quartiere da me io ero difeso da tutti i balordi del quartiere cioè meno mi potrà toccare nessuno perché papà era conosciuto come un uomo perbene
Anche quando restava qualcuno lo trattava benissimo sapeva che portò Porta San Vittore fino al giorno dopo non mangiavamo chiamava mia mamma un collega per farsi fare un panino lo faccia mangiare
Ed era famoso queste cose qua
Per cui in ma ci sono scene mi ricordo io e mia mamma Kaplan portare una poltrona la mia mamma io c'avevo otto anni Romagna etto piuttosto magro magro così alto magro così adesso figurati quando otto anni
E mi ricordo sto sto ragazzo che che che era un ragazzo eroinomane positivo che faceva lo scippatore
Ci prova sì per il il borseggiatore sugli autobus che ci ha visto arrivare costa poltrone a tutti i costi ha voluto prenderne portarla Luís che caduto due volte anche mi ricordo
Ma non non ce la faceva portare a nuovi e io son cresciuto un po'un po'postumo composta Franco diciamo
Fino all'adolescenza che io mi ricordo come se fosse adesso che guardo stavamo cenando come ama guardavo il telegiornale come la nostra abitudine e danno la la notizia della scarcerazione di Renato Curcio
Allora è matto pur c'era quello che aveva inserito addestrato enti e che riponeva grandi speranze in Allasia operaio per proseguire il la sua strada io non avevo più nessuno da odiare mi collego discorso giustissimo c'è più
Euro spostato in quel momento mi odiosa spostato verso Curcio perché io vedevo
Allora io come Amara sempre parlato pochissimo di questa nomina ma e una di quelle donne che non ha mai avuto la paura di non una parola di rancore
E e vi dico che questi ma creava parecchia difficoltà perché a me faceva incassare una cosa in calcio forse un po'un po'rabbia e sa cosa anche mi faceva molto molto arrabbiare perché per me invece bisogna copiarli sono di Arles persone
Io da quel giorno decido di vendicarmi
Per quel giorno decide di vendicarmi perché Parma insopportabile pensare week-end in cui vedevo mia madre dormire sul divano depressa
O comunque cioè io e lei che cresceva amo sempre papà non me lo ridà più nessuno noi non avevamo affrontato l'argomento non ha fatto niente per superare i traumi pietra ma che ce l'ha colpito
E per me era un'ingiustizia incredibile vedere che fosse liberato questo qua che secondo me era un responsabile per codicilli vendicarmi
Ma e qui parte parte l'altro corto circuito grosso perché da qui inizio a a rifiutare quelle che sono le regole dello Stato principalmente perché secondo me ero stato tradito dallo Stato The quindi permanere dello Stato non valevano più niente
E mi ritrovavo con un conflitto interiore
Non indifferente perché comunque educato a certi valori cresciuto a certi valori
Decido di spostarmi all'opposto e e non stavo bene dentro di me lo stavo per niente bene
Aveva un contrasto veramente terribile la soluzione che che che ho trovato è stata quella che definiva la mia né se sia che è stata una bella dipendenza da sostanze
Principalmente cocaina Ecstasy
Perché né mi mi annullavano questo contrasto io quando più Paolo parlavo di papà e non sentivo dolore
Annullato un presentimento insomma
Era una grande fino proprio la mia né stesi e io ho fatto tanti anni di di dipendenza e e nel frattempo mi allenavo perché mi preparavo fatto pugilato Thai boxe ho fatto un po'di tutto perché io ho sempre avuto un brutto rapporto con le armi però mi volevo vendicare io dentro di me dicevo io gli voglio staccare la testa con le mie mani a Curcio per cui io ho fatto tutto quello che mi sono addestrato
Me la cosa pazzesca è una mi ricordo ancora le serate quindi facevo con i miei soci fattorie
Raccontavo di quel mi sarei indicato il loro che dicevano sì c'ha ragione fai bene
Che uno pensa Pearson fattorini ma il problema è che nella nella come si può dire nel vissuto comune è quasi normale che la vittima oggi Tamino nella mia esperienza tutte le persone che ho incontrato se io dicevo che volevo vendicarmi nessuno dicesse un Kojo Annan scusate ma ogni tanto di parte un francesismo
Va
Cioè mi diceva ma c'è ragione capiamo magari non c'era giorno macchina piana mossi per cui questo mio odio era sempre stato assecondato
E e e io continuavo ad affittarmi in quella che una spirale dalla quale non riuscivo a uscire
Lasciamo stare o da fatto lo la prima volta che che mi sono fatto aiutare per per le mie dipendenze perché non ce la faccio più a vedere mia madre sta male prima ma rimasta vedova ventisette anni con un figlio di due anni e mezzo
Che che poi raggiunta l'età dello splendore iniziato a provare a suicidarsi da solo
E era ed ero per vederla così disperata un certo punto si ero quello che era una insomma amiamo le volevo bene per cui ho accettato fatto tre anni di comunità non residenziale da perfetto bravo ragazzo perché poi io ero ero tremendo senso devo far far vedere un bravo ragazzo io facevo era fatto tre anni che non ha capito nessuno che non stava servendo un caso quello che stavo facendo
Perché seguivo le regole facevo tutto però trovato una fidanzata che Roma ha avuto la fidanzata così pulito in vita mia la figlia dell'amministratore delegato che non ha mai anche fumato una sigaretta in vita sua perché ho bisogno di sentirmi io più pubblicizzato insomma
è un fatto tranne proprio dalla perfetto bravo ragazzo che sembrava Kakà perché aveva capito tutto il problema che quando è una dipendenza da fronti per qualcun altro non per te stesso parti già presidente
E per cui mi ricordo ancora cofattori fratture per percorso regole ultimo giorno saluto tutti in comunità torno a casa saluto mia mamma faccio stasera esco son tornate degli amici la sera stesso ricominciato a farmi è poi andata avanti ancora un po'peggio di Primavalle erano sei la ricaduta oltre a tutto quello che c'è perché non è che uno si fa trasportare c'è anche il senso di fallimento c'hai c'è tutto quello che arriva dopo ed è ed è veramente una sensazione che io non auguro al peggiore dei nemici perché non sono mai stato così male in vita mia come in quel periodo
Per cui Ciceri casco mi faccio
Continuo a pensare dimenticarli mi organizzo per vendicarmi e dentro di me continua a soffrire
Anche perché quando tu hai questo tipo di sentimenti l'unica persona si fa veramente male se te stesso e le persone che intorno perché quando tu hai veleno dentro invece che il sangue in tossiche anche che è vicino
Perché e adesso non lo so se faccio a trasferire il concetto ma io facevo soffrire tanto che mi stava vicino palo perché mi vedevano chiamiamo a conoscendo me lo sapeva che in quel momento se l'avessi trovato io sarei andato io se mi sarà vendicato in quel momento
Per cui passano passano anni però io io dico dico sempre che alla fine quello che sei quello che t'hanno seminato viene viene sempre fuori prima o poi sono arrivato un momento in cui non ce la faccio più
Non ce la faccio proprio più mio mi son trovato metaforicamente davanti uno specchio
E mi son dato del con gli oneri solo perché avevo l'esempio di un padre com'era mio padre per esempio di amore per la vita che mi aveva dato
Non tanto l'errore cosa quello mi interessano importa un po'poco
Tre per me interessava il il l'esempio di amore per la vita che non ha dato nella sua scelta
Quel giorno
Più pensavo a mia mamma Moretto prima vedova ventisette anni con un figlio che si stava sui citando
E e allora ho deciso deciso di smettere codici smette l'ho fatto per me stesso ho ricominciato tutto l'anno tutta la solfa non sono tornato in comunità perché sapevo io sapevo benissimo quello che dovevo fare
Il problema era le motivazioni di base per cui mi sono appoggiato uno psicoterapeuta mi son ridato le stesse regole che va in comunità son tornato da mia mamma per un pazzi premi son chiusi in casa a quattro mesi che mi portavano la spesa perché nel frattempo mi ero trasferito sui Navigli
Vicino al Conchetta dove c'erano tutti i miei amici e quindi se fossi sceso di casa ma infilavano nel naso
Per cui ho fatto quattro anni che avevo paura uscire di casa perché di trovare che Emilia e scaltro anni quattro mesi
E mendace volete darmi avevo una santa ragazzi che riportava la spesa poverina rinnovati ma aveva respinto la crocerossina e ma aiutato tante infatti le voci un sacco di bene
E e e ho smesso smesso il problema che quando tu smetti ti ritrovi con con motivo per cui ti fai perché ripeto nessuno si fa più sport
C'è sempre qualcosa
E mio motivo era la mia storia contrasti legati alla mia storia per cui inizio da avvicinarmi a quelli che sentivo tra virgolette come nei voti due spinte principali una va be'quelli che erano vittime come me
Ma io avevo dentro di me avevo una voglia matta di conoscere i figli degli ex della lotta armata perché nella mia testa ci vedevo come due facce della stessa medaglia
Io pensavo la mia sofferenza pensavo sofferenza visti ragazzi qua che non avevo nessun tipo di responsabilità che per come la società in Italia ma nel mondo il generale avrà riservò sicuro che avrebbero pagato e poi ho scoperto che effettivamente hanno pagato anche colpe che non sono loro
Ma evidentemente dei genitori egli sentiva molto vicini a me c'è sentivo la mia sofferenza molto vicino alla loro però non all'inizio non ho non conoscevo nessuno lavo nessun tramite avevo scritto una lettera una raffica di uno famosissimo faremo neanche risposto magari ma ne manca anche l'ha mai vista
E vado vado un evento in Comune dove c'era dove c'era la l'Associazione Italiana vittime del terrorismo mi avvicino a loro iniziò a frequentarli
Allora non sembrava vero di vedere un ragazzo giovane mal piazzato subito nel direttivo un sapore anche cavolo ci stavo a fare era iniziata spedirli in giro a a parlare a raccontare a portar testimonianze il problema è e che in quel periodo son sicura l'ha fatto più danni della grandine io a vendere in giro a raccontare a portare la mia esperienza i ragazzi perché il messaggio che portavano a messaggi di odio al messaggi di rancore nostri slogan erano esistono ex assassini
L'ergastolo viviamo solo noi insomma e il nome della Costituzione chiedevo il silenzio di queste persone nessuno ci pensa il dolore ti porto a fare delle cose veramente impressionanti perché il nome della Costituzione a chiedere una cosa costituzionale una meraviglia
Chiaramente una meraviglia ma grazie a Dio non lo ha fatto solo io ci sono anche le fior fior di magistrati che conosco giuristi gran fatto per cui non non sono almeno io mi son reso conto ma e e e quindi si rende conto
Di tante cose fatto sta che vado lì in questa associazione e che qui ha fatto un sacco di assenza questa associazione non l'avremmo avuto tutte tutti i supporti materiali
Le specifiche importante che ha abbiamo avuto cerca dopo trent'anni però Somma qualche aiuto cioè ce l'abbiamo avuto il problema è che anche qui non non non riuscivo a lavorare sul mio rancore perché ed è come se fosse accettato Samira ancora non era quasi normale
E per quello che io dico spetta al termine che l'accusato prima dell'odio razzismo fisiologico
Legittimo
Ecco per quello che io faccio fatica ad accettare che c'è legittimo per la la il modo di pensare della società in Italia per come deve essere una vittima ma non è legittimo marittima odierna può esser naturale ma non è legittimo legittimo un'altra cosa
è legittimo che una vittima sia aiutata a superare superi i propri traumi mica resti incatenata quello che le è successo
Per cui fare per quello che io capisco anche perché si usa ma secondo me non è corretto non sono d'accordo e lo ribatto con forza perché la vittima devo uscire
Da quest'immagine collettiva di un po'di sfigato diciamo anche cede riprendere un po'in mano anche la propria vita e lo fa con questi strumenti
Io soffrivo io mi son reso conto che la soffrivo Ripley mezzo soffrivo stavo ancora peggio
Perché c'era un posto dove assicurativa assecondato questo mio odio fino al giorno in cui perché io sono un ragazzo veramente fortunato sai io ne ho combinate di tutti i colori me ne son successe ma
In tutti i momenti veramente decisivi dove era un passo
Dal fare la cacciata della vita o l'errore della vita la coda non lo faceva apposta inciampa avorio morbido in Giampaolo e cadevo dalla parte giusta o incontravo la persona giusta io avuto veramente questa fortuna
Ma ma non lo dico per far fare quello bello saper avente io fortunato perché sono a quest'ora non non so dove sarei finito
E rimandano a parlare a Cortina associazione prima di me prenda la parola Manlio Milani era la prima volta che lo vedevo per la conoscevo che è il primo vero
E innescare mi emoziono perché è stato veramente momento tribune i momenti più importanti della mia vita
E inizia a parlare Manlio
E racconta Center anzitutto perché non lo conoscevo e di quest'uomo non tanto grande minuto molto dolce anche nei modi di fare con questo modo di parlare pacato calmo non mai noioso
E e con questo modo molto così tranquillo tirano fuori dei concetti che per me era un delle bombe atomiche va detto in questo modo su su di me hanno avuto un effetto choc
Perché io in quel momento e come non so se avete previsto blues blader se il film quando si apre la porta che sono dalla scuola cari dal fascio di luce John Belushi dice sono in missione per quel siamo in missione per conto di Dio prima conoscere Maglio è stato come l'illuminazione perché subito istantaneamente io mi re mi son reso conto
Dischi fra istintivamente anche che che era la strada giusta c'è la sua serenità mentre mi parlava di queste cose era quello che che chi che sognavo di di avere io poi tra quello che sognavo di raggiungere e poi racconta di quando prendono ero per andare in Giappone incontrare Delfo Zorzi per parlarci per capire c'è voluto un uomo uno dei di quelli indagati i responsabili poi per certe cose è stato scagionato bisogna stare attento a quello che si dice perché dalla querela facile comunque diciamo che c'era sei che è stato là in mezzo diciamo così e male uno che la la vista saltare in aria sua moglie c'è
Io quando del pensando a quello che ha vissuto è quello che stava raccontando
Voi immaginate un incontro di boxe dentro di me c'era era una roba incredibile perché di Birro ho capito che è quella la strada giusta l'ho capito subito problema che quando è toccato di parlare a me io mi son detto adesso del caso di racconto perché il mi vergognavo di dire quello che dovevo dire perché dopo un discorso Secchia colui che ha avuto la fortuna di conoscere Maglio può capire un rinvio perché dopo che sentì parlare uno come Maglio che tocca dei livelli altissimi di pensiero umano di umanità proprio male anche di profondità
Cioè dire quelle quelle quelle quattro idiozie che dovevo dire io
A me mi sentivo veramente
Si usavano femminismo di inadeguato mi sentivo veramente vi dicevo mai adesso cosa faccio perché ho finto di star male
Ho finto un malore perché mi era venuto in mente non è che è stata che però ne tutte intelligenza di Adriana che son così sveglio nell'utilmente
L'intervista di Fiorello che raccontava che quando ero nel ragazzo aveva iniziato la carriera nei villaggi faccia gli spettacoli si dimenticava la battuta si buttava per terra faccia finta di svenire tutti ridevano e lui l'ha sfangata
Ma io non mi sono buttato per terra forchette però finto di star male e ho chiesto varate fate continuare a parlare Maglio che che che meglio perché io non ho non ce la faccio sono emozionato
Al che finita la cosa fisicamente proprio mi ricordo compreso il braccio sono uscito dal proprio sul braccio di maglio
Certo quel principio è tutto da ridere perché mi sono reso conto che le trova
Al sfilarlo ma io ero talmente emozionato talmente preso dalla foga continuavo a tirarlo fa e a chiedergli ma Maglione e da quel momento è iniziata la svolta vera della mia vita perché poi tramite maglione tramite anche un'altra persona
C'era sempre l'associazione per la berlina non sto neanche a parlarne troppo perché è una cosa complicata
Mi viene prospettata la possibilità di partecipare un gruppo che si chiamava il gruppo dirigente abbia piantato nome del dopo il gruppo dell'incontro verterà il gruppo dell'incontro da cui poi è uscito anche il libro dell'incontro che sulle basi della giustizia riparativa
E sull'esempio di quello della Commissione per la verità giustizia del Sudafrica ha fatto incontrare vittime del terrorismo con ex della lotta armata
Io io non ecco che ho accettato
Per particolari buoni sentimenti cioè io accettato per per egoismo perché non ce la faccio più a star male
E dopo aver visto un conosciuto maglie io mi sembrava l'unica cosa che oppure l'ultima cosa più che in quel momento non l'unica ma l'ultima cosa che potesse aiutarmi perché avevo provate più forte mono provate di tutta mia
Non non poco con me non era servito per niente
Per cui accetto io su questo non può mica mi case ho detto proviamo poi dopo io lavoriamo quello che succede vediamo
Mi ricordo la la la prima volta che che sono stato di fronte la prima cosa che gli ho detto è stata Chavo ciao a tutti una vita che mi preparo perché li voglio ammazzare tutti
E enogastronomia io ci tengo anche a raccontarle 'ste cose perché ho anche sentito dire che è stato una roba che finito al volemose bene a tarallucci e vino sentito un sacco di commenti idioti ma è stata sofferenza c'è stato un percorso di sofferenza è stato un percorso in cui non ci siamo risparmiati niente
Ci siamo detti tutto quello che dovevamo dirci abbiamo accolto quello che ci veniva detto
Ma già dal primo momento aveva disarmato la reazione che hanno avuto loro perché quando gli ho detto questa cosa da parte loro hanno avuto un atteggiamento che metaforicamente come se mi aprissero le braccia accogliessero la mia rabbia non è un atteggiamento del genere ma disarmato
Subito
Credo che paiono socia di più perché quando litigava mi trovo di fronte a uno cantori per aggredirlo casa denuncia non ce la faceva più forte di me e lì e lei stessa cosa
Mi è capitato di mano disarmato proprio disarmato essa cosa andata avanti anche perché comunque il gruppo è durato una decina d'anni
Adesso messo dodici dodici tredici anni che raccontiamo di sta cosa da poco uscito il libro ma di dieci anni di percorso stati dieci anni di ingressi uscite a volte pensavo di mollare anzi ho mollato questo rientrato
E che poi anche nel frattempo soffrisse privata anche un po'con l'ex moglie un po'un po'vivace anche lei dice no uso una storia un po'particolare
E niente abbia fatto in questi anni di percorso delitti rendiconto di un sacco di cose sceglie per me
L'incontro con l'altro è stata la cosa fondamentale e e per me è stato importante uscire dall'associazione perché se voi pensate che lo Statuto l'associazione c'è un articolo per cui le vittime fatto divieto assoluto di parlare con gli ex della lotta armata
Capite quante possibilità a uno che aderisce a quella cosa di superare i propri traumi
Zero
E capire questo è stata la prima cosa che l'incontro ma aiutato con l'incontro è successa un'altra cosa
Mi sono reso conto è un'altra cosa non non hanno e vittime del terrorismo uno dei tanti slogan ma perse uno una delle cose vere per cui accusiamo di averti su Mani Zatti nostri genitori anche quando molti ne parlavano ancora non parlano del padre del marito o del fratello parlando il poliziotto il magistrato
Il giornalista
Il simbolo
E mi avevano accusato con continuiamo ad accusare qualcuno continua a dover disumani Sato oggettivizza atto i nostri cari
Da quando ti rendi conto che stesse facendo la stessa cosa corrono come quello quell'altro che il punto di svolta l'autorità perché quando io adesso no ma quando i tempi parlavo di bastardi assassini
Vostri
Stavo facendo la stessa identica cosa che accusano gli altri di fare nei confronti mia e di mio papà e questo è un altro è un'altra è un altro bell'argomento con cui fare i conti perché iniziano sentirti per così tanto giusto
Pare che ho sempre fatto fatica sentirmi giusto perché ho saltato tante cose padre mia dipendenza io io ero diventato abbastanza violento andavo entrato in un gruppo ultras allo stato fatto tanto del male insomma ero ero anche abbastanza violento per cui tornando qui togli anche quella quell'ultima parte di di di di di distici giusto che ti senti
E ti rendi conto che il dolore ti porta a fare delle cose che che che sono veramente ti porta anche a fare del male agli altri una cosa su cui bisognerebbe ragionare
Io per esempio io mi ricordo adesso che m'hanno aiutato quando ho iniziato a far queste conoscenze ma due persone mi son tornate in mente la prima era mia mamma
Che è stata la prima che mi parlava di parole con parole non mai di rancore lei mi raccontava di papà quando tornava a casa
E papale raccontava tra le pochissime cose ovviamente che raccontava ma che della sua grande difficoltà quando dovrà andare in carcere interrogare Curcio questi ragazzi
E cioè io sono abituato Lorena dalla Criminalpol fagli sono abituato un certo tipo di delinquenza
Fra questi son tutti ragazzi preparatissimi universitari
Fa hanno hanno una preparazione impressionante sono intelligentissimo hanno delle motivazioni di base che io stesso condivido perché quando si parla di giustizia sociale chiunque la condivide arrise arriva poi il corto circuito che uno sceglie le armi la morte la violenza per affermare le proprie idee e qui distrugge anche tutto quello di buono da cui è partito
Però mi faceva tutti si discorsi evinca Savoia Mincato Savo da morire richiama più ai tempi e invece poi ho avvisato percorse la prima roba è come se avesse piantato dei semi Miano in quei discorsi che son poi germogliati
E la seconda persona era al mio il mio ex capo che come nel più cari amici adesso è stato l'unico che non fosse mia mamma
Perché lui voleva veramente un gran bene me l'ha dimostrato tante volte è stato l'unico nei periodi di pendenza starmi sempre vicino in un modo o nell'altro Nicola proprio bene ed è stato anche l'unico a dirmi
Una frase che lo chiami dimmi come dimenticherò mai che che è stata tipo Giorgio Carra che non ci sei mica solo tu che soffre al mondo
Ora che anche dall'altra parte c'è tanta sofferenza ecco allora quando quando me l'aveva detto questa cosa la mia risposta è stata Marcello tu mi dici così perché sai che ti voglio bene non ti dà una testata non ti lascio per terra fatto ma non tanto a rubare marchio dirmi una cosa del genere
E il problema è che se aveva ragione pareva che la seconda persona che è venuta in mente quando privatistico influenzato per cosa è stato lui dice a casa visto che che però sarà la Gepra state fondamentali perché nonostante mandato della però ha fatto incassare non piantato dei sanno avuto il coraggio di piantare dei semi
Di che sono stati per quelli determinanti per me
E poi non poteva avere io sotto ripeto Fortunato fatto gli incontri ho finito finito finito
E siamo siamo arrivati a allora li prepari col percorso nuovo Salem hanno impattato invitato in carcere ho conosciuto Lorenzo
Mi sono rimesso a studiare anch'io sta facendo il corso da mediatori gli voglio bene come un fratello qualche palma è una persona è la prima volta in vita mia che un amico così perché e la è la prima persona in vita mia con cui abbiamo fatto tutti e due delle grandissime cacciata in un modo o nell'ameno ma mai preso per tanti motivi ma anch'io non è che ho fatto delle rododendri
Però è l'unico con cui adesso riesco a parlarne a vederli da un con tutti i percorsi dei percorsi che abbiamo fatti da un punto di vista che non mi fa più soffrire e neanche ne parlo per dire ho avanzato è proprio una cosa che non ho mai trovato e mi sto affezionato tantissimo per quell'organo mai avuti ironico così Pistoia e con la chiudo vi ringrazio
Adesso va bene richiedono gli ultimi minuti mi dispiace Andrea allora grazie intanto i due alla strana coppia Andrea Carraro tratto noi l'abbiamo è uno scrittore dicevo prima il suo primo uno dei suoi primi libri il branco è stato un libro molto significativo e Luís su quel libro ricordo che anni cantanti Signa anni fa venuto da noi redazione
E abbiamo parlato di questo tema che difficilissima in carcere perché sapete come i detenuti vedono gli autori di reati sessuali e quindi questo branco che compiono stupro extra
E discutere di questo e di è stato difficilissimo ricorda adesso
Andrea è voglio dire una cosa che è disponibile e vorrebbe abita a Roma fare un corso di scrittura in carcere quindi per le persone volontariato qui che fa c'è attivo nelle carceri di questa Regione pensa che possa essere una grande opportunità adesso vi do la parola mi dispiace
Allora io non ho la parlantina di coloro che mi hanno preceduto e quindi mi servire o di qualche foglio perché
Emozione mi impedisce agli
Allora dunque io quello che vorrei raccontare qui è proprio quel quell'episodio che adesso Cornell accennava della mia unica volta che sono stato in carcere
La voglio raccontare con con questo aneddoto perché la di dice molto su tante cose e anche sul sul sentimento con cui io mi sono avvicinato a questo mondo e quindi credo che sia utile
Dunque io ci andai
Nel carcere di Padova all'indomani dall'uscita del branco adesso non ricordo esattamente quando ma comunque se parliamo a metà degli anni novanta quindi parecchio tempo fa
Ero stato invitato al punto da Ornella dall'associazione ristretti Orizzonti
Per parlare proprio del mio libro il branco
C'era stato già il film mi pare sì c'era stato tutto
E c'è mi trovai appunto in entrare in questo carcere non c'ero mai stato non mi dilungherò su sulla diciamo
I cancelli la sequenza dei cancelli che si aprono e si chiudono questa sensazione di claustrofobica che mi ha preso un forte poi in quel periodo oltretutto
Avevo un piccolo della mia depressioni io soffro di depressione e quindi insomma mi finisce un grande effetto già entrare dentro il carcere
Poi raggiunse degli la mi fecero raggiungere una una saletta che doveva essere se non ricordo male la biblioteca del carcere e mi trovai di fronte parecchie persone parecchi detenuti
E
Che avevano le le più diverse diversi reati è comunque alcuni anche anche gravi e molto gravi c'era anche un ergastolano forse anche più di uno
Insomma io cominciai la mia presentazione ricordo già mentre parlavo
Cercando di spiegare perché
Io come scrittore
Proponevo
Con con questo libro il branco
Detti guardare a Q con una Pietà con compie tasse con compassione
Non soltanto le vittime come occhio di di di questo stupro che io raccontavo uno stupro di gruppo ma anche anche gli stupratori
Anzi
Il libro fece fece su un po'di scandalo un po'di scalpore proprio per questo perché raccontavo tutto dall'occhio dello stupratore
E di uno degli stupratori
Forse forse quello che sembrava il più buono ma in realtà forse era il più spietato di tutti
E quindi racconta anno mi mi accorsi che in che questi detenuti insomma rumoreggia vanno già già un po'si accapigliavano fra di loro tutti molto aggressivi anche verso di me
E io non sapevo
Qual era il motivo di tutto questo poi piano piano è venuto fuori il motivo è che giudicavano infami
Gli stupratori che io avevo raccontato che erano un po'veri un po'inventati ma questo poco importa per loro erano veri
Ci ci avevano creduto in pieno credo che qualcuno forse già re avesse letto il libro
E quindi nonostante loro avessero magari sulle spalle omicidi rapine reati molto gravi ciò nonostante è non erano assolutamente disposti a guardare con pietas con compassione degli stupratori
O a quel punto io cominciai a parlare come facevo spesso quando lo presentavo perché questo libro devo dire nelle varie presentazioni col fatto anche a scuola non no non era mai non era mai una strada in discesa diciamo anche gli insegnanti spesso magari non rumoreggia umano però mi facevano capire che non erano d'accordo gli insegnanti e gli studenti devo dire più gli insegnanti
E e quindi parlai del sentimento dalla compassione
Che secondo me era necessario ed è lo credo tuttora per qualsiasi narrazione realistica
E forse parlare anche di Gesù perché a quell'epoca ne parlavo molto soprattutto parlavo molto del Gesù di Pasolini che era una mia fissazione una mia di una mia ossessione di quell'epoca
E
Parlai della necessità del perdono
E forse accennai anche al al al tema del rapporto fra carnefice e vittima che ha che proprio adesso abbiamo ascoltato io lo vedevo da un altro punto di vista da dal fatto che spesso nei nei reati di un certo tipo di reati si può creare anche una forma di
Aberrante complicità fra il carnefice e la vittima va be insomma fece Parigi discorsi
Tutto questo per dire del mio scoramento iniziale di fronte a questa chiusura così netta che non mi aspettavo
Però poi la passerella si sciolse per fortuna e e anzi alla fine venne fuori della vennero fuori delle cose molto belle sia da un punto di vista
Culturale ma anche proprio Morales
E credo per me ma anche per loro
Uno di loro si chiamava Francesco Morelli
Che adesso da quanto mi è stato detto ha finito la sua lunga reclusione credo vent'anni o trent'anni non so
Trent'anni e scrisse una
Una recensione molto bella molto appassionata
Del mio libro che mi piacerebbe leggere di qualche rilievo perché funziona interessanti
Che spiega bene proprio il sentimento che che provavano loro come come detenuti nei confronti di questo reato
Ecco uno stralcio allora scriveva
La violenza sessuale
è considerata alla stregua dell'omicidio in molti Paesi
Negli Stati Uniti e nei Paesi arabi e punita anche con la morte
E l'apartheid affonda le radici proprio nell'irrazionale paura del visto come un potenziale violentatore
Persino nelle carceri la violenza sessuale è percepita come atto particolarmente indegno e colpa imperdonabile gli stupratori devono infatti essere protetti costantemente per evitare che gli altri detenuti che aggrediscano
Nella graduatoria degli infatti non sono al livello più basso peggiori dei pentiti dei Matri CD e dei papponi
Perciò il comportamento dei giovani del branco li pone fuori da ogni regola sociale anche da quelle della società alternativa costituita dai criminali
E
Questa recensione
Poi continua perché piuttosto lunga però io il rileggo solo questo mi sembra particolarmente interessante
E quindi vi ho raccontato questa cosa del per dire che non io penso che davvero che non bisogna scoraggiarsi che bisogna insistere
Non una ma settanta volte sette proprio come che il titolo di questo incontro e proprio come diceva Gesù agli apostoli a proposito del perdono
Trovare il modo di entrare
Né di di di di fare breccia su di loro
E quindi per forza degli entrare in non in sintonia ma almeno in relazione con con i loro codici come avevo appena imparato
E con ecco con i loro con il loro linguaggio che insomma dove dovevo entrare in relazione con quel mondo
E misurarmi
Per affinché potessimo intenderci
Ho il fallimento sempre in agguato bisogna insistere però ritentare
E ritentare vale per noi che vogliamo entrare in contatto con loro ma vale soprattutto per i reclusi che hanno bisogno come il pane credo ma insomma
è evidente di una seconda di una terza di una ennesima chance per migliorarsi
Per conoscerci per per emendarsi anche anche se mi piace tanto questo termine
Io non credo
Ha fatto alla funzione punitiva
Della reclusione no no non ci ho mai creduto più passano gli anni Mina ci credo
Quindi non credo
Credo che con tutto questo si sia intuito da quello che ho detto finora
Credo nell'opera del volontariato in carcere proprio per questo che mi interesserebbe fare un corso in cui portare anche al loro quello che ho già portato ad altri la mia esperienza di scrittore che forse è utile perché di scrittore ma anche il giornalista perché ho scritto tanti reportage per i giornali eccetera quindi credo che la mia esperienza possa fruttare qualcosa
Che volevo dire
Voglio dire un'altra cosa che a proposito del senso di fallimento che esse dicevo sempre in agguato
Un piccolo spot il mio ultimo romanzo che questo qua
Con questa copertina molto tranquillizzante come vedete
è una è una battuta ovviamente perché è una immagine abbastanza
Dura di di un pittore che si chiama Schiller Schiller uomo non so come sia difficile
E che questo ro questo mio libro ultimo
Parla proprio di un fallimento e di una possibile redenzione o in senso laico un possibile riscatto il racconto di un padre che si sente un fallito per tanti motivi come uomo come padre e come marito come anche come cristiano
Non vi sto a dire perché perché sarebbe troppo lungo e comunque
Decide di sacrificarsi letteralmente
Per salvare la figlia eroinomane che sembra destinata alla morte
E alla fine per fare questo stringe anche un patto con il diavolo questa è la storia un diavolo che forse soltanto nella sua testa
Comunque non è un libro disperato è un libro tragico ma non disperato
Perché c'è appunto un'idea di riscatto in questo suo sacrificio
No quindi io concludere qui soltanto dicendo solo una cosa al riguardo alla scrittura in carcere
è un pensiero che io lei mi ha nei vari laboratori di scrittura che io ho tenuto fuori dal carcere naturalmente
Ho notato che
Due cose la prima è che il la scrittura può aprire un un forte una forte azione terapeutica nei confronti di certe malattie io per esempio soffro di ho sempre sofferto di depressione
Per me la scrittura è stata proposta una mentale nel senso che alcune in alcuni momenti tragici della mia vita se non avesse avuto la scrittura probabilmente oggi non sarei qui
Insomma c'è un potente effetto terapeutico lo sanno bene gli psicologi gli analisti gli psicanalisti che la usano anche appunto come terapia
Solo che quando si fa un laboratorio di scrittura bisogna fare anche un laboratorio di lettura perché la scrittura e la lettura vanno insieme non si può pensare l'una senza l'altra
E quindi a me quello che mi piacerebbe fare proprio questo cioè un corso in cui si parli oltre che si scriva di se stessi e imparare a raccontare se stessi
Attraverso i cinque sensi attraverso il racconto del per il corpo principalmente e e insomma questa cosa credo che
Ha un'azione forte terapeutica quindi in carcere penso veramente sia una una mano santa una panacea e magari al posto dei clienti
Di farmaci
Si potrebbe usare la scrittura ecco tutto qua grazie
Allora io concludo ma mezzo minuto per capisco per sfinimento maschile sono giorni
Pesanti penso che poi dovremo riprendere tanti temi accolgo l'invito che è stato di Mauro Palma di come dire
Metterci in ascolto in questa situazione
Con un nuovo governo c'è tra e cercare di senza pregiudizi di affrontare c'è di raccontare quello che noi vediamo ogni giorno di raccontare
Come lo conosciamo il carcere le pene le misure alternative di raccontare
Un'altra realtà rispetto a quella che raccontano i programmi politici e cercare di avere la forza e il coraggio di portare avanti questa idea diversa
Primo la prossima tappa dire come sempre collocato il progetto a scuola delle Berta di questo già dico dobbiamo cominciare a discutere
Per l'anno prossimo perché in questo momento il lavoro di sensibilizzazione che noi siamo in grado di fare portando storie esperienze come quelle che avete sentito oggi è fondamentale
Per un cambio di direzione rispetto a certe idee accerta a un certo modo che alla politica di affrontare i temi del delle pene del carcere della delle misure alternative
Diamoci un obiettivo di di lavorare di più insieme cediamo c'è un obiettivo di crederci nella conferenza di crederci e nel fatto che lavorando insieme
Si può cambiare intanto una visione della società rispetto a questi temi si può pensare sulla formazione dell'opinione pubblica si può contrastare la banalizzazione di questi temi non c'è niente di banale oggi penso che le storie che avete sentito dimostra esattamente questo
Mi viene in mente la storia di Giorgio e Lorenzo che esce completamente dagli schemi che oggi ci propongono della vittima capace solo di odiare e del responsabile di reati che deve restare ancorato al suo reato punto e basta ecco noi lavoriamo per avere perché la complessità si capisca abbia un senso nostra un pensiero sempre difficile
Di che però credo sia fondamentale grazie del della