L'intervista è stata registrata venerdì 2 settembre 1983 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Partito Radicale, Pensioni, Previdenza.
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8:30 - Camera dei Deputati
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10:30 - Senato della Repubblica
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Radio radicale ci occupiamo oggi delle pensioni in particolare della proposta radicale
Lo ricordiamo il partito radicale affiancato alla battaglia contro lo sterminio per fame in questo ultimo anno quella per l'elevamento dei minimi pensionistici a quattrocento mila lire mensili
La proposta radicale contenuta in un progetto di legge sostenuta da una petizione popolare
Che ha raccolto finora oltre quattrocento cinquanta mila firme e sulla quale nei prossimi giorni il partito radicale riprenderà una raccolta di firme
Sollecita l'aumento per tutti quei pensionati che percepiscono pensioni minime
E che non dispongono di altri redditi su questa proposta abbiamo invitato oggi qui in studio Giuseppe Calderisi della Giunta federale del partito radicale per fare il punto sulla situazione Calderisi si è interessato e disinteresse segue questo settore queste iniziativa del Partito Radicale quindi vediamo con lui un po'a che punto siamo quali novità ci sono in merito
Ma ricordiamo innanzitutto le vicende con il governo Craxi infatti dopo il risultato elettorale delle elezioni del ventisei giugno la proposta radicale di aumento dei minimi pensionistici a quattrocento mila lire il mese che aveva visto sostanzialmente l'indifferenza
In quasi tutte le forze politiche e dei sindacati a sicuramente invece ha avuto un certo successo è stata fatta propria da altre forze politiche per lo meno a parole il partito radicale la avanzata a al governo Craxi e in una prima bozza del programma di governo nella prima bozza che era stata predisposta il questa proposta di aumento dei minimi pensionistici a quattrocento mila lire al mese era appunto contenute
Nel programma del nuovo governo cosa è successo a questo punto a questo punto esso sono stati sollevati una serie di equivoci stato alzato un vero e proprio polveroni
Da una serie di forze politiche e da una serie di rappresentanti di interessi corporativi ben precisi contro la proposta radicale vediamo cosa è successo
Successo che da una parte il direttore generali dell'INPS Fassari che è un democristiano dall'altra il Partito Repubblicano
Il rigoroso Spadolini hanno sparato contro questa proposta di aumento dei minimi pensionistici sostenendo che e sarebbe comportato una grafica
Per il bilancio dell'INPS già così disastrato e già sull'orlo della bancarotta di dodici mila e cinquecento miliardi una cifra evidentemente insostenibile
Che non poteva essere accettate che su per questo anno pronto perché fosse cancellata
Dalla del tutto dal programma eh dico
Ma hanno detto hanno sollevato un polverone scagliandosi contro una fantasma di comodo perché questa cifra è una cifra cervellotica assolutamente non corrispondente alla realtà della situazione questo perché vediamo i moti la proposta radicale non riguarda un aumento indiscriminato per tutti coloro che hanno i minimi pensionistici
Per tutti quasi nove milioni di pensionati che stanno al minimo i settecento mila delle pensioni sociali gli otto milioni delle pensioni
Dei mini previdenziali pensionistici ma riguarda soltanto come ricordavi coloro che percependo questi minimi non hanno altri redditi perché qui veniamo al punto è la vera il nodo della questione
Che attualmente di questi minimi di questi interventi assistenziali o le pensioni sociali o le integrazioni al minimo vengono concesse anche a chi ha altri redditi
Indi ipotesi anche a chi ha elevatissimi debiti
Cerco il costo di questa forma indiscriminata di elargizioni clientelari e ed assistenziali che da più di dieci anni si è sempre più ampliata sotto la spinta appunto di e pressioni corporative
E diva di vari partiti che poi compongono hanno composto i vari governi che hanno trovato rappresenti una rappresentanza nei partiti di governo questa forme assistenziali che avrebbero dovuto riguardare soltanto le persone più bisognose le persone che non avevano altri redditi invece sono state concesse
Come succede poi per molti altri versi in altri ambiti
Della giungla pensionistica anche chi invece non mi avrebbe dovuto alcun diritto anche che aveva altri
Per cui la nostra proposta di elevazioni
Venini a quattrocento mila lire al mese come come livello minimo proprio di sussistenza
Che assolutamente non è garantito attualmente dei livelli a cui sono le tensioni sociali centosettanta mila lire al mese circa o duecentoquaranta duecentonovanta Pelé quelle previdenziali minimi previdenziali
La proposta radicale non vuole soltanto essere e compiere un'opera di giustizia sociale che deve esser fatta perché la situazione attuale
Per coloro che non dispongono altri redditi e veramente è scandalosa inaccettabile non è pensabile che chi ha compiuto sessantacinque anni di età Possa campani con centosettanta mila lire il mese è una cosa scandalosa ecco ma la proposta radicale
Non intende si può compiere soltanto opere di giustizia sociale intende conterà anche un'opera di risanamento finanziario
E una primo concreta separazione tra assistenza e previdenza si parla molto di questi concetti
Quando e si parla di riforma delle e di riordino del sistema previdenziale tutte le forze politiche parlano di questa famosa divisione necessaria
Fra previdenza assistenza perché viene a rompere la commistione che è stata finora fatta e che ha non poco causato il cause la giungla
Del sistema previdenziale ecco però poi nel concreto come riuscire a realizzare come rompere questa Rete inestricabile di interessi corporativi che ha finora bloccato la riforma perché le forze politiche che hanno causato questa situazione e di ingovernabilità della sistema previdenziale dovrebbero aver la forza la capacità di risolvere
E di invertire la tendenza che si invece hanno creato in questo tipo questi amico questo non è dato di capire
E la proposta radicale intende costituire una leva
Se vogliamo
Lei si potrebbe fare anche un paragone con quella che è la proposta radicale relativa alla problema dello sterminio per fame nel mondo perché per un certi versi e per molti aspetti
Certo mutatis mutandis la situazione la proposta radicale sulle pensioni e parallela e simile analoga
A quella relativa alla questione dello sterminio per fame nel mondo quindi noi proponiamo aumento immediato come e come azioni prioritaria da compiere dei minimi per chi non ha altri redditi perché questo il primo passo pere consentire che ci consente di eliminare invece gli interventi assistenziali a chi non ne ha bisogno cioè a chi altri redditi a chi altri levati redditi occhi comunque
Secondo nostre impostazioni aderenti superiori a questi nuovi minimi che così andiamo a stabilire ecco questo significa questo intenso tanto per quanto riguarda l'integrazione al minimo l'INPS a un onere annuo di ventuno ventidue mila miliardi la nostra proposta ha un certo costo ora parleremo di questo costo che non è dodici mila cinquecento miliardi e molto molto di meno l'abbiamo quantificato
I circa mille cinquecento miliardi non solo quindi costa molto di meno di quello che andavano sostenere Spadolini o Fassari
Ma consente in realtà un'opera di risanamento politicamente molto poco indolore come sottolineava il un articolo sul Corriere della Sera
Alberto Mucci quando appunto affrontato questo problema Mucci diceva
Si tratta di un'operazione che non sarà indolore quella cioè di aumentare i minimi per coloro che non hanno altri redditi ma di eliminare invece l'interventi assistenziali per chi ha redditi superiori a questi minimi
Si tratta di un'operazione indolore che non sarà indolore perché molte clientele dovranno saltare ma che costituisce un banco di prova se si vuole cambiare ecco anche per noi
Beh questa proposta costituisce un banco di prova costituisce forse l'unica possibilità per i uscire ad accelerare e arrendere concreta la possibilità di e arrivare a quella riformare il sistema pensionistico
Di cui tutte le forze politiche parlano da non so quanti anni hanno da non so quanti più legislature ma che non si riesce mai
A ad essere approvata e che i appunto giace stile dorme nei cassetti di Montecitorio imbrigliata dicevo in questa Rete
Sempre più inestricabile di interessi corporativi quindi questo volesse ed è e a nostro avviso il pregio
Della nostra proposta vogliamo vedere tornare in poche indietro quando parlava rinvii falsariga sparato questa cifra di dodici mila cinquecento miliardi
Quanto costa la nostra proposta è con una proposta radicale esattore di un po'di fare chiarezza su questo fronte
Perché dicevo c'è stata questa strana raccordo per cui da una parte Fassari
Ha ha sparato di questa cifra di dodici mila cinquecento miliardi che esattamente corrisponde al costo di un aumento a quattrocento mila lire al mese di tutti i minimi
Previdenziali
Cioè tutto gli otto milioni di persone che hanno appunto il trattamento minimo ma fra questi otto milioni il novanta per cento o giù di lì a nostro avviso invece non dovrebbe essere interessata dall'aumento perché ha già altri redditi superiori a queste quattrocento mila lire e quindi la faccenda si ridimensiona Fassari ha voluto creare un polverone
Ha fatto finta che la proposta radicale riguardasse un aumento indiscriminato per tutti apposta perché la nostra più netta sensazione
Fassari in realtà difende precisi interessi corporativi esistenziali difende lo status quo
L'operazione di cominciare eliminare e non concedere più queste integrazioni al minimo per chi ha redditi superiori a un certo livello un'operazione
Poco
Pagante politicamente evidentemente si tratta di andare a toccare disinteressi corporative imprecisi Fassari come difensore di questi interessi ha voluto astrattamente sollevare questo polverone per confondere le acque
E la cosa singolare è stata che appresso qua Fassari si è mosso il Partito repubblicano per cui questi poco credibili difensori del rigore e quali sono i repubblicani quale Spadolini e questi rigorosi difensori di interessi corporativi quali sono Fassari e molti altri che nell'ambito di vari partiti si muovono a a tutela dello status quo si sono trovati in sintonia controproposta radicale che dicevo costa molto meno
Costa molto meno su questo però ci sono delle questioni di principio da discutere perché qual è il problema Petrone che mancano dei dati certi il problema che l'INPS non è attrezzata per fornire esattamente e con con esattezza
Per dirci ai dire al governo quanti sono i pensionati che hanno un certo reddito vorrei dire inferiore a una certa alle quattrocento mila lire
E chili sono invece coloro che hanno i pensionati che hanno dei redditi superiori perché se sapessimo il numero esatto dei primi e di secondi potremmo valutare in concreto l'effettivo reale costo di della nostra proposta di aumento a quattrocento mila lire questi dati non ci sono
L'INPS che ha spesso migliaia di miliardi per un sistema di meccanizzazione e in realtà non ha ancora provveduto ad aggiornare la sua e le sue i giudici i suoi dati siamo in arretrato addirittura sembra di due anni questo dato non l'INPS non è in grado di fornirle un fatto scandaloso
Appunto perché ripeto sono stati spesi
Nell'questo sistema
Questo di di di meccanizzazione di questo enorme potentissimo laboratori Veltroni con l'INPS molti ma molti soldi dei contribuenti questo sistema da stanno funziona basta pensare tra l'altro che ancora lì se ne fa tutto il suo bilancio
Ha stima non quello preventivato quello consuntivo addirittura e la stessa contribuzione ce sono calcolate a stima ecco questo per dieci purtroppo poi in che mani siamo e qual è la condizione del nostra sistema amministrativo in particolare dell'INPS ma l'INPS potrebbe comunque
Chiarire molti equivoci perché per esempio di questi pensionati che sono al minimo moltissimi hanno anche una doppia pensione hanno anche altre pensioni
E già questo invece è un fatto che l'INPS premendo un bottone in due ore potrebbe fornire e già potremmo chiarire che molti di questi pensionati un buon sessanta settanta per cento a un'altra tensione e quindi come in quanto tale non sarebbe subito da escludere dalla provvedimento questo punto al di là poi di eventuali altri
Per possibili accertamenti fiscali sulla base delle dichiarazioni dei redditi sulla base di altri accertamenti possibili
Si potrebbero in realtà costatare secondo meschine che abbiamo fatto noi ma sulla base di in alcuni dati che sono forniti dalla governo dello stesso INPS per esempio gli otto milioni si riducono a cinque e mezzo
Perché se si vanno a considerare soltanto i pensionati sopra i sessantacinque anni potremmo all'inizio pensare di estende di provvedimento soltanto ai pensionati innanzitutto i pensionati con più di sessantacinque anni
E già in questa maniera ridurremmo il numero dei i soggetti interessati al provvedimento ripeto c'è il problema delle doppie pensioni che sarebbe immediatamente riscontrabili e già qui ridurremo il numero che noi abbiamo valutato in circa un milione
Per questo milioni di pensionati riteniamo che non sia più dilazionabile
Un intervento di aumento di rilevazione e e riteniamo che per questi sia possibile farlo il costo della nostra proposta non è superiore assolutamente
Sicuramente una SIM un è una stima semmai sovradimensionate non sottodimensionata mille e cinquecento miliardi
Ma ripeto il concetto che ho espresso prima non si tratta nostro avviso solo
Di un aggravio e solo di sanare una situazione di ingiustizia sociale
Attraverso questa via questa via e la condizione per potere arrivare ad un'opera di risanamento finanziario per poter cominciare ad eliminare il fenomeno scandaloso delle integrazioni al minimo concessi
A chi ha altri redditi e anche elevati
DT
E significa quindi cominciare poter recuperare buona parte di cui venti ventuno mila miliardi che solo attualmente elargiti in modo clientelare ASP esistenziale appunto a chi anche non ha alcun bisogno di questa forma di intervento assistenziale dello Stato questo è il modo concreto con cui si può separare assistenza da previdenza cos'è accaduto
In in virtù del il polverone sollevato da Spadolini da Fassari per quanto riguarda il programma del governo la proposta di aumento è rimasta penso che sui giornali gli ascoltatori di radio radicale abbiano potuto trovare appunto che nel programma Craxi il problema del elevazione dei minimi pensionistici a livelli di effettiva sussistenza
Era rimasto nel programma ecco ma vi è rimasto in una forma che a nostro avviso insufficiente
Nel senso che sostanzialmente collocato logicamente come un intervento successivo
Prima il programma di governo Craxi parla di riordino complessivo del sistema previdenziale
Nell'ambito di questo riordino complessivo ecco bisogna procedere ad un aumento dei minimi pensionistici a livelli di sull'effettiva sussistenza ecco riteniamo che questa logica sia una logica sbagliata che non fa fare un passo in avanti
Alla situazione con questa modo riteniamo che non si arriverà i sostanzialmente a nulla che il governo farà qualche piccolo provvedimento per stemperare di diminuire il deficit dell'INPS il deficit dello Stato
Per quanto riguarda la spesa previdenziale ma saranno su questa strada riteniamo solo delle piccole pecette non si arriverà la riforma né si arriverà alla aumento dei minimi invertire la logica
Azionare questa leva che abbiamo fornito attraverso questa proposta
A a nostro avviso invece da consente di potere finalmente cominciare appunto separare
E dal concreto assistenza da previdenza significa poi poter affrontare con la stessa logica perché il temiamo che il problema delle pensioni sia un problema soprattutto di metodo
E che la proposta radicale in qualche modo abbia questo pregiudichi indicare una strada un metodo da seguire Paul per affrontare anche le altre questioni delle pensioni di invalidità di tutte gli altri problemi che Travaglia ma purtroppo il nostro sistema pensionistico abbiamo parlato del PRI e abbiamo parlato del Governo vogliamo vedere un po'l'atteggiamento della
Partito Comunista che mi sembra che all'inizio di questa nuova legislatura in una conferenza stampa sui programmi parlamentari
A messo in gioco anche il problema delle pensioni e il problema dell'aumento dei minimi proprio a quattrocento mila lire
Sì è stato dicevo significativo il
Cambiamento di atteggiamento del Partito comunista che per tutti i primi sei mesi di quest'anno da quando abbiamo formulato avanzato questa proposta si è mostrato sostanzialmente indifferente
Nel momento in cui è iniziata la legislatura dopo il risultato elettorale il successo anche di alcune liste dei partiti
Dei pensionati e inviata il significato complessivo del voto il ventisei giugno credo abbia prodotto delle modificazioni in via atteggiamenti perlomeno a livello verbale di molte forze politiche per quanto riguarda anche questa proposta radicare il partito comunista con Napolitano nuovo esponendo il programma
Delle iniziative legislative che il gruppo comunista avrebbe nel corso di questa legislatura avanzato ha voluto e ha tenuto a precisare
Che la prima addirittura perché non è soltanto una elencazione e tra molti provvedimenti anche di questa proposta di aumento dei minimi a quattrocento mila lire per la stessa cifra
Che abbiamo detto noi ma addirittura parlando di pensioni
Il Napolitano ha parlato addirittura di necessità di immediato aumento dei minimi e e del riordino complessivo accomuna citato altre questioni
Addirittura gli anche quelle del invalidità ma come primo punto addirittura a collocato quello dell'aumento dei minimi mi ricordi questa conferenza stampa ecco poi al di là di queste dichiarazioni verbali non e ci sembra che perlomeno finora
Ci auguriamo che non sia così e che il Partito Comunista assuma delle precise concrete iniziative perché questi tra che ora anche una proposta del gruppo comunista non è più soltanto una non ha più soltanto una paternità radicale perlomeno sotto questo punto di vista ecco perché a queste parole Sebino dei fatti concreti e che il PC si muova concretamente ecco però non mi sembra che in questo periodo
Si è parlato si trattano di pensioni appunto perché il governo ha in e cantiere di varare dei provvedimenti in materia ma di questo parte del partito comunista perlomeno non mi sembra di aver sentito più parlare
Credo non avevamo parlato prima ma potrebbe invece una questione estremamente importante ricordare una vicenda quella di un nel decreto legge in materia
Previdenziale oltre che sanitaria in generale di contenimento della spesa pubblica perché con la storia di questo decreto non avevo ricordato
Prima ma molto significativa credo serva ad illuminare ancora di più le questioni che abbiamo già affrontato e credo poi penso possa costituire un parametro di giudizio per quanto riguarda l'operato del nuovo governo mi spiego il governo Fanfani all'inizio di quest'anno i primissimi giorni del nell'ottantatré varò una serie di decreti nell'ambito di una valanga di decreti del governo Fanfani
Fra questi ve n'era uno in materia previdenziale che oltre molte altre misure conteneva
Una normale rapidamente relativamente positive vale a dire diceva non concediamo più la integrazioni al minimo
Per quei pensionati che già dispongono di un reddito doppio del minimo spesso cioè li voleva limitare
Questa forma appunto assistenziale
E limitare questa intervento dello Stato soltanto ai cittadini più bisognosi individuando come limite
Quello appunto rappresentato dai pensionati che non ne disponeva non dispongono di un Reggio doppio del minimo stesso
Era una norma relativamente è positiva perché appunto tendeva a elimini eliminare per certi versi questo fenomeno assistenzialistico e clientelare
Anche se concettualmente a nostro avviso è insufficiente
Poi poi torneremo anche su questo aspetto ma comunque era una uno è una visura relativamente positiva
Cos'è accaduto questo decreto non è stato convertito in legge
è stato ritirato dal Governo nella seconda edizione del decreto
Questa norma era ancora presente ma anche questa seconda edizione del decreto non fu convertito dal Parlamento impegnato tutta l'altra marea di provvedimenti economici a partire dalla finanziaria del bilancio dagli atti decreti
Incontra resistenze anche nell'ambito del se se forse di maggioranza arriviamo alla vigilia della campagna elettorale il governo alla necessità di ritirare ancora questo
Questo decreto questa norma di limitazione delle integrazioni al minimo scompare
è chiaro il riferimento al momento elettorale e chiaro quali resistenze
Vi siano quali consolidati interessi corporativi rappresentati nelle forze del di maggioranza abbiano voluto portare all'eliminazione di questo provvedimento
Il decreto è stato nel frattempo reiterata ancora anche i primi di luglio
E non è stato mai ancora convertito dal Parlamento e una storia estremamente singolare delle vicende del nostro Paese
Eh sì ormai giunto nuova scadenza ai l'undici settembre entro l'undici settembre il governo dovrà provvedere ad una ennesima reiterazione la quinta se il conto non sei sano fatto bene i conti
Ecco non si sa se questa norma verrà ripristinata cioè quella della abolizione dell'integrazione al minimo
Per chi ha già un reddito superiore al doppio del minimo
Abbiamo l'impressione che in realtà il governo Craxi non includerà questa norma nel nel nel decreto e non sappiamo credo che
Questo fatto sia estremamente significativo lo valuteremo e vedremo nei prossimi giorni se come
Questa mia previsione si rivelerà esatta se si rivelerà esatta credo avremo una cartina di tornasole per avere renderci conto delle capacità del governo Craxi di superare precisi specifici interessi corporativi sei Comi il governo Craxi non ha la capacità di e includere questa norma entrato poi era comunque operante da gennaio perché un decreto legge immediatamente
Entra in vigore ma cui vinse non ha mai dato attuazione per cui in realtà si è continuato nonostante i primi due decreti contenessero questa norma che era in vigore ripeto l'INPS non ha mai limitato la concessione dell'integrazione al minimo ha continuato a ad attuarla indiscriminato orme in criminali che come vedremo se come per lo meno il governo Craxi avrà la forza di fare questo passo ecco noi crediamo che l'unica possibilità
Di affrontare e di superare questi interessi corporativi
Stia nella ripeto inversione della logica anche questo questo concetto
Limitare la elargizioni assistenziale l'intervento assistenziale a chi ha il doppio del minimo è un concetto piuttosto astruso perché il concetto a nostro avviso significativo
E quello di stabilire un minimo che si è di effettiva sussistenza abbiamo indicato quattrocento mila lire
Ma è sicuramente insufficiente non ci possiamo nascondere che in realtà anche quattrocento mila lire non sono non sarebbero sufficienti a garantire questo minimo vitale ecco ma il concetto quale stabiliamo un minimo vitale
Garantiamo lo a chi non ha altri redditi a chi ha redditi superiori non concediamo nessun intervento assistenziale
E la pensione sarà solo quella che e sarà conseguente a i contributi a gli anni di lavoro di anzianità ecco a questioni e criteri che riguardano il sistema previdenziale come all'intervento assistenziale
Non può intervenire per coloro che hanno retto superiore a un certo tetto
Dire che c'è un minimo ma che poi l'intervento assistenziale
Lo si riconosce anche a chi ha il doppio del minimo ecco un po'un concetto uno un po'debole diciamo e non alla forza di uscire dicevo a superare a vincere a superare questa
Questa situazione che abbiamo di fronte Catone parlando di minimo vitale a proposito di questo proprio in questo in questo un termine diciamo
La cintura
Proprio ieri a avanzato una proposta in pratica parla del mio Italia impari una soglia sotto la quale non sarebbe possibile una vita accettabile dice l'INPS è stato calcolato sulla base dell'indice Istat relativo ai consumi medi del Mezzogiorno
Questo minoritarie pari a cinquecentonovanta mila lire mensili per la una persona e a un milione settecentoquarantadue mila lire mensili per una famiglia composta di sette membri al di sotto di simili livelli di reddito
Dovrebbero essere mantenute secondo la Cisl e particolari agevolazioni a favore e forme scusa scusami di assistenza
Dello stato sociale
Ecco ma siamo perfettamente d'accordo con questa impostazione e diciamo appunto impostazione alla quale ci siamo mossi noi
Il retrazione in cui vengono chiesti sempre più sacrifici al Paese da parte di governi che poi non hanno la capacità di governare non hanno molte altre caratteristiche sarebbero necessari per affrontare questo tipo di situazione ma siamo perdere quest'altro fronte di problemi
Il concetto e giusto dobbiamo comunque momento in cui si vanno a chiedere sacrifici tagli a limitare diciamo l'intervento sui problemi sociali da parte dello Stato
Bisogna comunque garantire che per una fascia di cittadini più emarginati anziani che non hanno altri redditi altri emarginati tutto il sistema d'emarginazione forme di tutela particolare per i pensionati
In particolare ecco il discorso che fa la CISL e mi trova pienamente d'accordo è forse giusto
Dicevo prima che le quattrocento mila lire sono sicuramente insufficienti ma sicuramente sono un passo avanti rispetto alle centosettanta mila lire attuali o alle duecentoquaranta o duecentonovanta per Rimini
Per l'integrazione al minimo di carattere previdenziale sono sicuramente un passo avanti arrivare a cinquecentonovanta mila lire sarebbe la misura da compiere che a mio avviso io non potrò sembrare potrà sembrare un concetto un po'assurdo astruso quello che sto per dire in alta forse non lo è
Al direi che fissare il minimo e cinquecentonovanta mila lire
Eccetto potrebbe sembrare che la proposta radicale con un limite di sussistenza fissato in questi termini avrebbe dei costi enormemente maggiori di quelli che e già adesso vengono indicati come troppo elevati
Ecco forse non è così
Perché possibile che
Stabilire questo minimo cinquecentonovanta mila lire che è una cifra che concretamente rende possibile una condizione di sussistenza minima ma effettiva o forse consentire può dare potrebbe dare maggior forza
Per imporre invece la eliminazioni totale di qualunque intervento di carattere invece assistenzialistico per i i percettori di redditi e di cespiti superiori a questo
In questo senso cioè potremmo avere più forza anche per andare a recuperare tutti quelle migliaia di miliardi che sono sperperati nell'ambito appunto di questo sistema corporativo o assistenzialistico che il sistema aggiunga pensionistica per le integrazioni al minimo eccetera
Se andiamo a contemperare a fare insieme i conti da una parte quanto si spende di più per aumentare i mini manco quanto si può recuperare
Non dando più
Elargendo più soldi a chi non ne ha bisogno ecco forse
Questa questa cifra di cinquecentonovanta mila lire potrebbe consentirci di fare maggiore chiarezza sotto questo punto di vista è possibile ecco ma la CISL ma se mi consenti un'altra cosa di benissimo acide fa questa proposta ma qui anche qui bisogna parlare passare dalle parole ai fatti
Non ha alcun senso dire queste cose bisogna poi che questo tipo di problematica sia la chiave guida per affrontare i problemi e per imporre la riforma pensionistica appartiene a questo tipo di impostazione e qui in corpo il problema
Singoli o meno fare di questa chiave la chiave di volta per
Aprire e le resistenze corporative per imporre la riforma del sistema pensionistico e conquista Boy il problema quindi o la CISL e poi si muove concretamente aderisce nostra proposta fa quella di cinquecentonovanta mila lire benissimo non ci pare vero
Però appunto non ci si può limitare a questi studi a questi calcoli bisogna passare dalle parole i fatti e la cosa che poi stiamo dicendo a tutti coloro che stanno aumentando
Sempre più una parte di varie altre forze politiche sia il tende ad aderire alla nostra proposta però poi appunto non non si fa un passo concreto in avanti
Su questa su questa direzione
A sappiamo che stasera ci sarà quest'incontro in televisione alle otto e trenta imparare tra l'Ama e De Michelis il ministro De Michelis
Abbiamo avuto dall'Ansa alcune anticipazioni su questo incontro lei leggiamo una parte di una dichiarazione del ministro De Michelis che vorrei che commentasse
Il ministro De Michelis da parte sua ribadirà nel corso di questa trasmissione l'impegno del governo ad occuparsi rapidamente il problema dell'integrazione al minimo delle pensioni
Che rappresenta attualmente per l'INPS un onere di volte venti mila miliardi De Michelis ha convenuto comunque sulla necessità che i sacrifici richiesti siano equi
E a questo proposito ha osservato che potrebbero essere ritoccati in meglio i tetti fissati per le pensioni sociali cioè centocinquanta mila lire mensili giudicati assolutamente insufficienti
Ma soprattutto il ministro ha insistito per una politica dei redditi che riguardi anche le pensioni
Esistono ha spiegato sempre nel corso di questo ping pong indicizzazioni assurde che hanno causato forti rivalutazioni reali per alcuni tipi di pensioni quelle basse mentre altre sono cresciute ben al di sotto del livello di inflazione
Ma per certi versi questa dichiarazione è positiva perché ribadisce nell'ambito del programma del Governo in materia previdenziale quello relativo all'aumento dei minimi
Innanzitutto delle pensioni sociali che sono le più basse sono centosettanta mila costano centocinquanta mila ma il questione non cambia però il problema è che cosa hai quando e come in realtà il Governo intende muoversi
Qui abbiamo la sensazione che ci siano delle grosse difficoltà per lo meno lo stato attuale vedremo alla prova dei fatti il governo nei prossimi giorni ma abbiamo la sensazione che ci siano molte difficoltà che questa nostra proposta
Da una parte criticata perché appunto come econdo i difensori del rigore
Come i repubblicani comporterebbe un aggravio dall'altra parte ostacolata Daki invece difende precisi interessi corporativi ecco che siano difficile ci è sembrato di capire che il governo riesca a varare questo provvedimento di aumento dei minimi pensionistici lo vedremo alla prova dei fatti
Credo però che sia necessaria una questione non è ammissibile che sulla faccenda delle cifre continui
A questo polverone assurdo questa a questioni che non ci sono gli strumenti i mezzi per capire esattamente il costo e valutare il costo del provvedimento bisogna che il governo imponga all'INPS di fornire tutti i dati necessari in modo che e cifre alla mano calcoli alla mano si possa valutare i costi e la nostra proposta e diradare questi polveroni assunti da parte nostra
Credevo di muoverci anche noi i prossimi giorni
Nei confronti dell'INPS perché non è tollerabile ripeto veramente assurdo
Che il nostro che non so perché si vada avanti in questa maniera per cui addirittura non si dispone
Di un dato neppure approssimativo secondo costoro
Su chi accetti vedi Checchini altri che hanno doppi pensioni e così via per stabilire esattamente quanti sono i pensionati che sono interessati dal dal aumento
Dall'altra Cimo continueremo a muoverci con le petizioni credo anche le altre tutte quante riprenderà la attività della raccolta delle firme per quanto riguarda queste la petizione sulle pensioni
Ci muoveremo nei prossimi giorni per nei confronti del governo su questo su questo fronte
Sottolineando appunto il fatto che questa petizione raccolto ormai mezzo milioni di sottoscrizioni che di questo credo non si possa e il governo non possa non tenerne conto vedremo come si muoverà poi il governo su qui in questa in in questa fase vedremo se come avrà la forza dipinto di superare vincere certe resistenze corporative di e invocare il piede giusto in qualche maniera accettabile per quanto riguarda il problema della previdenza
Ringraziamo Giuseppe Calderisi per averci dato questo aggiornamento che crediamo sia stato utile anche per chiarire sia i termini della proposta radicale che il contesto sul quale oggi il partito radicale su tale proposta si trova ad operare radio radicale si propone nei prossimi giorni di riaffrontare l'argomento pensioni ascoltando il direttore generale dell'INPS FAS di cui abbiamo parlato oggi i rappresentanti dei sindacati e dei partiti
Io amo quindi appuntamento agli ascoltatori e a Giuseppe Calderisi alla prossima trasmissione che Radio Radicale organizzerà su questo tema
Quasi
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