LavorareInfo: Crescita economica e fiscal compact; il lavoro non retribuito delle donne

Ben ritrovati nello spazio di lavorare in Foro Bricca dedicata ai temi del mercato del lavoro della ugual fare dell'economia con un occhio attento a quello che succede nel nostro Paese ma anche nel resto d'Europa chi vi parla in studio Valeria Manieri in questa mezz'ora a nostra disposizione
Ascolterete le interviste di due brillanti e acute e donne la prima con Veronica De Romanis docente di politica economica e e autrice del libro le ostilità a fa accrescere di recentissima uscita che commenterà qui con noi le recenti affermazioni di Matteo Renzi l'ex premier a proposito delle regole a cui sosto sta anche l'Italia in Europa del fiscal compact capiremo quali sono i rischi di una rimessa in discussione di queste regole qual è il ciclo economico che civile apprestiamo ad affrontare che siamo già affrontando da a qualche tempo e in sé Guido ascolterete nell'ultima parte del nostro spazio a una intervista un dialogo con Linda Laura Sabbadini dirigente di ricerca Istat curatrice della ricerca sulle casalinghe né di cui si è molto parlato negli scorsi giorni
Cinquanta miliardi le ore di cure e assistenza per bambini anziani malati che le donne in Italia forniscono ogni hanno senza nessuna retribuzione parliamo di tutto questo e sentirete ovviamente i dettagli di questi dati anche le ripercussioni nel nostro
Paese buon ascolto
Torniamo a parlare di economia e di regole comuni e di crescita nell'Eurozona e nel nostro Paese si torna a parlare questi giorni di fiscal compatta e lo fa in un libro e in diverse dichiarazione il l'ex premier Matteo forensi che appunto vorrebbe tornare alle cosiddette regole di Maastricht tutto questo in un momento in cui ci sono dati un po'contrastanti sulle economie la in Italia sulla crescita sull'andamento della disoccupazione della povertà sebbene in Europa si sia da poco affacciata una flebile ripresa che via via forse potrà consolida sì parliamo di tutto questo quadro e soprattutto di questa messa ha rimesso in discussione delle regole del fiscal combattere con Veronica De Romanis docente di politica economica e autrice proprio di recentissima uscita del libro l'austerità fa accrescere insomma
Si torna a riparlare di queste regole del gioco comuni nella rapporto deficit PIL e non solo
E dopo il dibattito sia ritornato all'ex premier Renzi nel suo ultimo libro
Ora qui forse preme fare una premessa perché quando si parla dei soldi nostri dell'ISPESL e delle tariffe del futuro dei nostri figli quindi il debito forte
Non mi deve fare annunci su dei libri ma
Come dibattiti magari un pochino con dei dettagli maggiori però
Forse per capire cosa intende in l'ex premier anche da capire cosa significa quando lui dice tornare a Maastricht eppure questa cosa penso per l'Italia
Stato drammatico significa praticamente come lui ha detto rispettare unicamente la regola del tre per cento e lui dice noi per cinque anni rimettiamo al nostro disavanzo nominare
Al due virgola nove ci ha proposto poco sotto il tre per cento per la regola che Silvio Lata ci darebbe un'infrazione
Ora vi prego pertanto aveva subito dirlo non è un'invenzione e come si dice spesso nei dibattiti politici di uno scuro diplomatico francese ma una regola fatta all'epoca
Prima Flick negli anni Novanta
Quando con il dito medio al sessanta per cento e una crescita intorno al tre per cento crescita reale
Con un disavanzo al tre per cento si poteva piano piano arrivare alla risoluzione del proprio debitorie raggiungerà famosa soglia del sessanta per cento ora quello che vuole fare Renzi però significa ignorare completamente le riforme che sono state fatte dopo cioè dopo Maastricht c'è stato il famoso strappo della Germania della Francia nel due mila tre
Che chiedevano di considerare anche l'aspetto del ciclo economico dissero
Noi che continuiamo a rispettare queste regole a rischiamo di accudire la recessione che stiamo vivendo
Quindi cosa fu fatto nel due mila cinque con la prima riforma in cui fu introdotto all'interno dei criteri famoso disavanzo strutturale carenti sembra completamente ignorare c'è un disavanzo
Che viene depurata dagli effetti del ciclo perché questa importante decurtazioni che quando tu Paese spende una recessione
Poi farò un disavanzo strutturale maggiore settore ecco perché è importante per conto dell'effetto del ciclo quindi quando lei ci dice noi
Ci scusiamo per cinque anni il famoso disavanzo nominale al due virgola nove non tiene conto del fatto che se per caso c'è una recessione
Probabilmente il nostro disavanzo supera supererà il tre per cento e quindi il Governo dovrà fare un intervento prociclico per poter ritornare sotto la soglia del tre per cento e questo significa acuire la crisi in corso
Questo è un grande rischio parità e soprattutto una grande penalizzazione
Quindi tornare almeno per come ha raccontato lui a Maastricht senza tener conto del ciclo economico non significa a mio avviso penalizzare l'Italia
Ecco in questo momento però anche ciclo economico siamo entrati perché dicevamo in in apertura che appunto la crescita nell'eurozona e ancora
Vuole però i dati tendono a stabilizzarsi al tempo stesso in queste ore ci arrivano soprattutto da parte dell'Istat dei dati allarmanti circa la povertà nel nostro Paese
Conte lenti dobbiamo avere leggere diciamo la realtà italiana ed europea in questo momento
All'arrivo subito al punto sulla crescita ma prima vorrei partire dai dati allarmanti della povertà perché mi chiamano la cosa veramente più importante in questo momento perché sempre per ricollegarsi
Al Progetto di Renzi che è quello di dire io voglio più spazio di manovra proprio per fare una riduzione di tasse e questo è quello che vuole fare
E poi per poter rilanciare l'economia e ridistribuire la spesa pubblica lì dove serve quindi secondo lui
Questo famoso fiscale accorpati verrà Saporito comunque va messo un veto
A parte che bisogna dire che il fiscal comparve molto meno severo se uno si trova a leggere questo posto in pochi lo hanno veramente fatto di quanto si viene raccontato
Perché non è vero che il debito dell'ente ridotto di un ventesimo di sono tra i criteri da rispettare bassa rispetto all'euro quindi
Se uno legge come disse varie volte Mario Draghi c'è tutta la flessibilità di cui perché ha bisogno ettaro parlando di flessibilità noi siamo il Paese che non ha ottenuto di più
Però la flessibilità di cui abbiamo usufruito circa venti miliardi come certifica oggi l'Istat come diceva lei
Non è stata utilizzata per ridurre le diseguaglianze per ridurre la povertà per dare un impulso alla crescita raccattare utilizzata
Nella maggior parte dei casi per spesa corrente infatti se andiamo a guardare
La spesa pubblica non ha fatto altro che aumentare mentre invece fa tagliata la spesa per investimenti e strutture è stata utilizzata per la famosa politica dei bonus
Però come certificato dalla dell'Istat recentemente il bonus non ha ha ridotto le diseguaglianze soprattutto non ha beneficiato le parti più povere della popolazione facciamo un esempio
Le mamme single con dei bambini
Non hanno beneficiato del del bonus perché voglio sappiamo che va solamente a chi ha un reddito compreso tra otto mila e ventisei mila euro quindi per chi ha a un ha un lavoro
E oggi vediamo come appunto ci ricordava lei
Che i giovani sono in assoluto la parte più povere della popolazione sono più del doppio più poveri degli over cinquanta
Eppure sempre per parlare di flessibilità e di come è fatta allocata la spesa pubblica in questi anni il quaranta per cento della spesa per prestazioni va agli over cinquanta
Solamente il ventisei per cento va agli oratori trentanove
Quindi questo dimostra che non è tanto l'apposizione di regole
Io vorrei sottolineare di nuovo non sono così severe come ci vengono raccontate ma è una questione di decisioni di politiche economiche nazionali
Ci sono Paesi in cui la spesa pubblica viene dato ai giovani ci sono i Paesi come il nostro in cui purtroppo negli ultimi anni la spesa pubblica è stata indirizzata più verso gli anziani
Ecco diciamo l'unica cosa che è stata fatta di interessante nell'ultimi tempi sono stati sicuramente alcune misure
Particolare la legge sul contrasto alla povertà recente che però non so quanto sia sufficiente rispetto alle cifre
Che l'Istat ci dà su una popolazione che è sempre più
Ampia e soprattutto è e povera non più nelle fasce anziane come prima succedeva nel nostro Paese altrove masso
Do tra i bambini nelle coppie con figli questo mi sembra un aspetto davvero diciamo cupo di questi dati che ormai vengono con sempre più costanza e si inquadrano sempre più nella nella in questo segmento della popolazione
Beh certo perché i dati dell'Istat si collega anche al fatto che noi siamo il Paese dopo la Grecia col più alto tasso di disoccupazione giovanile quindi
Ci sono i i tipi di i poveri giovanissimi quindi minori ma ci sono anche poveri
Dai pare quindici ai ventinove anni che
Non trovano lavoro in Italia e per questo sono sono poveri
Finta di aver record di Nizza e i famosi era giovani che non hanno né una formazione ne è un lavoro ci sono quasi c'è un esercito di due virgola cinque milioni di i giovani che non fanno che non fanno vuole questo
Per prendere una un'espressione della cancelliera Merkel è un'accelerazione persa e quelli che bisognerebbe investire e mettere la spesa pubblica
Non attraverso a mio avviso bonus tipo quello dei cinquecento errore ricordiamocelo andava anche ai giovani ricchi
Quindi anche lì non si è capito la logica di questa di questa intervento di politica economica ma bisogna agire in maniera strutturale non con interventi di breve respiro
Io penso in questo Paese ed abbia ridotto il cuneo fiscale che è uno dei più alti che soprattutto negli ultimi anni non ha fatto altro che cresce
Poi su giovani ovviamente non si può dimenticare il discorso del debito pubblico c'è il futuro dei giovani
Sempre per ritornare alla proposta del fiscal Compass non avere regole o può alleggerire queste regole significa
Propone un film che abbiamo già visto negli ultimi tre anni o FIP che significa più disavanzo più debito e maggiore onere che lasciamo alle alle future generazione perché saranno i giovani domani a dover pagare il nostro debito
In una situazione in cui come diceva lei prima c'è una ripresina
Oggi la Banca d'Italia come sempre ieri ha dato una cifra
Silvio e per l'anno in corso di crescita dell'uno virgola quattro ricordiamoci che meglio per la previsione dello zero nove di gennaio marciamo sempre e comunque fanalini di coda
La media dell'area dell'euro per l'anno in corso è intorno all'uno virgola sette per cento la Grecia con suo due per cento previsto dovrebbe fare I meglio di noi
Ma cosa significa che in una fase di ripresa di moderata ripresa in cui anche l'Italia piano piano sta uscendo dalla crisi serve la Banca d'Italia
Ha previsto che per il due di mila diciannove dovremmo recuperare finalmente il livello pre-crisi intorno diciamo due mila uno undici
Dal
Questo periodo qui dovrebbe essere utilizzato proprio per fare il maggior sforzo sui conti pubblici è stato ora che bisogna agire e cercare di invertire la rotta del debito pubblico
Non solo per i giovani ma anche perché le condizioni oggi ce lo permettono c'è una ripresa abbiamo ancora l'intervento della Banca centrale europea che sarà sappiamo non sarà eterna
E a oggi che bisognerebbe cercare di fare degli interventi
E che è esattamente l'opposto di quello che sta promettendo invece sono presentando il suo piano l'ex premier ecco proprio e rispetto a questo discorso cioè
La la ripresa è ancora troppo troppo flebile per essere qualcosa di solido su cui contare quindi anche per poter immaginare come invece fa Renzi di
Come dire allargare un po'la la cinta e quindi insomma continuare tornare a spendere forse diversamente ma sono ma essere un po'meno vigili sul nostro sul nostro deficit e che cosa succederebbe appunto o che cosa succederà se appunto la ripresa
Forse diciamo meno solida del previsto anche diciamo a rebus sic stantibus che cosa succederà quando finirà a il piano di acquisto titoli della Banca centrale europea quantità Vitti visiting che finora come dire
Facilitato
Le cose al a Paesi come il nostro ma non solo
Allora il quantitativi vinca l'intervento della Banca centrale europea compresi titoli in tutti i Paesi dell'area dell'ARRA questo fa sì che abbassa il tasso di interesse
è una politica monetaria griglia riferita appunto non convenzionale che per Paesi come il nostro è fondamentale perché ci ha permesso di risparmiare in spesa per interessi
Solamente l'utile dualità abbiamo installato circa otto miliardi di spesa per interesse
Quindi quando questo intervento finirà perché sappiamo che è stato messo in campo per
Uscire dalla fase di attuazione basse piano piano l'infrazione sta aumentando quindi si prevede che per l'anno prossimo
E in privato dovrebbe via via esaurirsi Bernoni a D'Alema perdere questo risparmio
E e quindi ecco perché io dicevo bisogna intervenire oggi guida intervenire oggi non solo riducendo la spesa quindi facendo una spending review che
Abbia come obiettivo una riduzione del perimetro dello Stato manco una spending review che abbia come obiettivo la riqualificazione della spesa sarà spietata diventa per investimenti se vogliamo rilanciare la crescita ma qui se andiamo a guardare i dati
Negli ultimi due anni al due mila quattordici al due mila e felici gli investimenti si sono ridotti circa due miliardi
Ma la stessa spending review che è stata presentata dal commissario tecnico io l'hamburger tra quadri queste due settimane fa tre settimane fa in cui veniva presentato un risparmio di circa ventinove e trenta miliardi di euro
E attacca ma guardare tabelle della Ragioneria che si trovano sul sito del del Ministero dell'economia e delle finanze
Questi risparmi sono avvenuti per trenta miliardi ma la spesa sanitaria aumentata per trentacinque
Quindi l'effetto netto è ancora una volta anche per l'anno in corso un incremento della spesa pubblica di cinque miliardi
Ma ancora una volta ci andiamo a disaggregare il dato la spesa corrente aumenta vararlo pesa per gli investimenti di nuovo anche se per poco diminuisce
Ecco perché facciamo così fatica a agganciare la ripresa perché l'alta a parole
Raccontiamo di voler aumentare gli investimenti ma poiché i fatti che questo non si vede nei dati
Ecco un'ultima domanda invece da un punto di vista della cornice europea su tanti capitoli importanti che intaccano termini come la povertà
La diciamogli prestazioni sociali che dovrebbero essere un po'più uniforme nei Paesi membri e termine norme che oggi in terra vano
Anche il futuro stesso dell'Unione europea come quello dei migranti o come molte persone decine di migliaia di persone che approdano in Europa in special modo come prima approdano in Italia sperando di trovare condizioni migliori dei Paesi da lì dei quali provengono ecco che cosa che Europa può fare al di là poi dell'accoglienza al di là
Dei diciamo dei dati allarmanti sulla disoccupazione giovanile per creare una regia
Più
Unitaria e per dare dei livelli essenziali di prestazioni
Uguali per tutti e questo poi ovviamente dal punto di vista Yuval far tocca tanti temi e tante diciamo
Fasce della popolazione
Nel diverso
Dunque tutto sull'Europa che lei sappia veranda fondamentale per due motivi l'uno se vogliamo sempre inserire nella la proposta di Renzi con la legge dice la battaglia che la lince vero qui bisogna capire che
Almeno ci interessa Fellini Cerenzia lei si interessa se vince il Paese
è possibile che l'Europa ci accordi questo questo margine del due virgola nove per cento per cinque anni come ha già fatto per esempio ora con la una riduzione per l'anno in corso inferiore di quella che avevamo previsto nel Documento di economia e finanza
Solamente ad aprile scorso
Ma la domanda è ci serve a noi
Proprio in una fase come diceva lei di grandi sfide all'Europa che vanno dall'immigrazione a decisioni importanti sul terrorismo a decisioni su
Futuro di
Prestazioni ed ha come diceva lei alla disoccupazione a livello europeo quindi non più competenza nazionale
L'Italia deve giocare un ruolo di primo piano ecco sedersi al tavolo quando si è appena chiesto di non rispettare regole che si ha firmato si è discusso si è concordato insieme agli altri
E promettere di fare delle cose che già
Promesse al passato leggiamo e mantenuto bensì fa partire da una posizione di svantaggio perché è chiaro che siamo meno credibili
E proprio in questa fase così importante dove bisogna fare dei passi avanti perché sono il numero uno Europa unita un'errata più più però più facile più scuri più forte può poter competere per esempio con l'Amministrazione nuova che c'è la Casa Bianca
Lui chili di break scelte
Beh avere un Governo italiano che continua come unica strategia a non mantenere le promesse e a chiedere di a vere sempre meno regole
è chiaro che ci mette in una posizione di svantaggio io forse la domanda che vorrei fare RNC è ma Renzi comprerebbe ora calerà un condominio dove non ci sono regole condominiali
Forse no e l'Unione monetaria di cui noi facciamo parte ricordiamoci facciamola terra Potenza economica in quel sogno né monetaria dopo la Francia la Germania la Francia
Beh noi a ad dobbiamo dimostrare che
Facciamo parte di Tognoli dove le regole sono collante dove le regole sono importante perché se no altrimenti come abbiamo già visto e questa crisi
Un comportamento non virtuoso di un Paese a o l'impatto anche sugli altri solo per darle una cifra
Ci sono state negli ultimi anni di crede circa cinque salvataggi e ritagli ovviamente ha partecipato come tutti gli altri non abbiamo speso circa sessanta miliardi di euro per salvare la Grecia
Portogallo l'Irlanda sito e le banche spagnole
E molti di questi Paesi quelle regole che oggi lei ci propone di
Allettare o addirittura abolire non l'avevano rispettate
Quindi quando si chiede meno regole sì da capire al Paese deve avere il coraggio di dire al Paese che significa anche poi andare a chiedere soldi ai contribuenti per salvare chi queste regole non le ha rispettate si
Davvero grazie a Veronica De Romanis docente di politica economica autrice del libro l'austerità fa a crescere sicuramente torneremo a sentirsi grazie alla prossima
Torniamo a parlare con Linda Laura Sabbadini dirigente Istat dirigente di ricerca curatrice della ricerca dell'Istat sulle casalinga appunto del la Moro sommerso e silenzioso delle donne in italiana non solo le casalinghe ma un po'tutte svolgono moltissime è ore di cura e assistenza per bambini anziani malati nel nostro
Paese ore che non sono diciamo conta Giare te retribuite e che l'Istat e che in particolare Linda Laura Sabbadini hanno cercato di quantificare sarebbero oltre cinquanta miliardi
Appunto queste ore di cura e assistenza delle donne in un anno nel nostro
Paese partiamo da questo dato
Vi è un dato norma cioè una quantità enorme e di lavoro di cura per attività domestiche volontariato
E vecchie non è retribuito
E per capire perché è così grande basta pensare che questo numero di ore maggiore delle ore di lavoro retribuito prodotto stia dagli uomini che dalle donne insieme cioè
Questa è pari a quarantuno miliardi e ottocento milioni è una cosa del genere secondo i conti nazionale
E invece il lavoro non retribuito delle persone donne arriva a quarti cinquantuno miliardi quindi veramente una Corte norme e questo significa che seicentottanta le donne raccordo questo Paese
E è un po'orrende dei BTP recante contributo che sostanzialmente danno le donne esce ci dobbiamo chiedere come farebbe il nostro sistema sociale sopravvivere se non ci fosse
Questo contributo delle donne che può contributo alla vita di tutti alla qualità della vita al benessere e di tutte le persone
E e quindi è un
è un primo dato importante che è emerso da questa ricerca che in prospettiva ditta attento ha intenzione anche attraverso una metodologia condivisa a livello internazionale
Anche a quantificare carente termine di valore monetario
E e a questa papa credo ci terrei a dire una cosa perché
Il partito quando chi parla di lavoro familiare
E di lavoro di cura se n'è parlato valorizzandolo parecchio
Oppure parlandone soltanto in termini di carico come carico di lavoro familiare come numero di ore che vengono che vengono svolte molto spesso questi sommano alle ore di lavoro retribuito quindi Chiarchiano il bene delle diciamo così per le donne perché sono sovraccariche
Però il lavoro familiare di cura a degli architetti importanti ivi perché
è un impegno noi motivo lo scambio affettivo enorme uno scambio di solidarietà e apporto educativo
è tratto imitazione di voi lavori morali di più spegne o ad ampio spettro insomma è o un lavoro molto impegnativo che ha anche una grande
Qualità e che credo che la canale che in Italia è fortemente concentrato sulle donne l'utopia Matilde
E che invece sarebbe sebbene essa fosse assunto anche dagli uomini anche qui segnali positivi ultimamente scisso che chi perché i padri diciamo soprattutto quelli più giovani
Cominciano a vedere soprattutto nel lavoro di cura comune dei bambini con i bambini piccoli soprattutto se hanno titolo di studio
Elevato oltre la loro moglie lavora e altri tessuti elevato cominceranno a mettersi in gioco su questo certo
Giocano di più con i figli di quanto non accudiscano i figli contrario
Delle loro compagna sito nella dover tenta di disinteresse lato assicurativo più divertente però sono dei segnali importanti di un atteggiamento che sta cambiando ecco fare anche un ritratto ancora più dettagli
Nato di quelle che sono le cosiddette casalinghe su cui anche la nostra ricerca sì concentra come come è stato come si sta assottigliando dicevamo a microfoni spenti questo questo dato eppure diciamo nonostante i cambi il Paese cambi livello distruzione delle donne anche poco non ancora sufficiente loro livello di inclusione nel mercato del lavoro il lavoro di cura assistenza secondo stereotipi continua a essere
Nel sulle loro spalle
Allora intanto diciamo che le casalinghe perché Ferretto molti in questi giorni volte non sono stata neanche molto d'accordo con le consentito detto le casalinghe non sono poche e non sono sparite
Che tra citiamo per i titoli molto accentuati
Non sono poche perché richiamo a sette milioni e trecento mila quindi certo non si può di utili dopo se stessi erano sparite
Quello che si può dire che sicuramente un fenomeno in diminuzione lascia nella fascia di età e più avanzata in questi massima di andare avanti
Data quindi un'età media di settanta anni tre milioni di questi sette milioni sono di donna di sessantacinque anni e più quindi Titano nazionale
Quello che
Possiamo dire che è evidente
Che il modello diciamo della donna casalinga tempo pieno o un modello che era più emergente nel passato e non oggi oggi le donne
Investono di più formazione inventore di più cultura cogliere realizzati su tutti i piani
Hanno l'aspettativa anche di lavorare quindi
Circa no lavoro fin quando non lo trovano circa il più possibile di mantenere però anche se hanno ovviamente il grosso problema delle interruzioni del lavoro soprattutto in seguito alla maternità
Però
Semmai alternano periodi dentro il mercato del lavoro periodi al di fuori del mercato del lavoro piuttosto che fare la scelta a priori di rimanerne completamente fuori
Quelle più anziani invece in gran parte sono donne che non hanno mai lavorato quindi che fin dall'inizio avevano ritratta attiverà eccome come casalinga
Tra le giovani invece è molto diffusa anche la situazione
Di quelle che hanno provato magari a cercare il lavoro e ci sono seicento mila in tutto e queste che hanno provato a cercare il lavoro non sono riuscite approvarlo e quindi a un certo punto si sono scora
La e quindi hanno il famoso ragionamento anche del salario di riserva cioè pensare a al al di sotto al di sopra del quale tu sei disposto non disposto da andare a lavorare perché può essere più o meno conveniente rispetto coi
Alle spese che ha dovrai sostenere per baby sitting lavoro di cura assistenza che dovrai necessariamente affidare a qualcun altro certa
Questo diciamo chi vede nella composizione nel tempo la diminuzione delle casalinghe dovute a una diminuzione di indiretti nella condizione casalinghe cioè meno donne giovani
Entrano nel mondo diciamo delle casalinghe a tempo pieno
E
Comunque il dato comunque in un dato ampio chiaro che è condizionato anche da una porta aperta entrati persone anziane il titolo di studio e alla lista basso perché nella boutique garantiamo la teniamo presente kefiah uomini che donne hanno il titolo di studio che è ancora molto basso dovremmo aspettare qualche anno perché arrivino diciamo legge nelle nuove generazioni un po'più istruite
Direttamente i un in età anziana
Ancora quello che ti puoi dire che queste Cappelline vivono in coppia con figli o in coppia cerca figli esiste una quota di circa un venti per cento che vive anche dal solo soprattutto nell'età
Vedete la più anziana
Va sottolineato che abbiamo seguimento di Katharine che è in difficoltà economica
In particolare tra le giovani che arriva al venti per cento persone in povertà assoluta
E in media nelle casalinghe e circa il dieci per cento che povertà assoluta quindi comunque un valore superiore alla media generale che afferiscono al prezzo
Ecco
Volevo farti una domanda si torna para in queste ore in questi giorni anche dal Rettore parte all'Istat si commenta molto i dati gli allarmanti sulla povertà col coinvolgono in bambini però restando sul diciamo su questa
Parte della popolazione stiamo analizzando quest'oggi quella delle donne si può dire che a oggi vedendo un po'questi dati tutti questi dati nel loro con presso
Non c'è forse politica contro la povertà e per la crescita in Italia che
Non coinvolga le donne che non includa alle donne nel pacchetto
Certo è una cosa fondamentale perché diciamo perché le casalinghe si trovano in una situazione più critica da un punto di vista della possiamo quasi nessuno si potrà più con consensi nei prossimi anni famiglie monoreddito qualora fossero sono femminile ogni quello più chiaro c'è sviluppare l'occupazione femminile nel nostro Paese è un grande Akihito do nei confronti della povertà
E casalinghe si trovano in questa peggiore situazione perché vivono in famiglie tendenzialmente monoreddito e quindi hanno una matrice super tutti in presenza di un numero di figli il più alto cioè perché hanno una dimensione di famiglia con un numero di figli ampio
è quello top le porta facilmente accadere in una situazione di povertà assoluta
E solo più a rischio delle occupata quindi è chiaro che è una strategia di sviluppo dell'occupazione femminile
è una strategia che in qualche modo prodotte contrasto alla povertà fatto non c'è dubbio anche dei minori evidentemente perché quello riguarda anche i migliori perché
Ma in molti casi queste famiglie le famiglie diciamo dove ci sono cartelli indietro famiglie che hanno più figli questo succede che ha per il Sud
Sia per le famiglie immigrate IP marocchini e albanesi del nord cioè tendenzialmente sono famiglie con un modello un pochino più tradizionale con un titolo di studio più basso delle donne e con più bambini
Che sono a loro volta a quel punto più sport della povertà
Non so se avrei qualche altro datori flessione da porci questi ultimi secondi diciamo dato
Emerge che complessivamente lo stato di salute delle casalinghe comunque è uno stato di salute buono no no particolarmente esporta gli incidenti domestici com'è ovvio tentare in tre mesi circa centoquaranta mila
Carpiti incidenti domestici il venti per cento dei quali ha bisogno di un ricorso anche al pronto soccorso a interventi di natura diciamo così sanitaria quindi chi pone c'è acché questo problema che riguarda anche una
Particolare attenzione nei confronti della prevenzione degli impianti e che cosa si può fare a livello di politiche per questa fascia della popolazione mai e questo non è in atto motivato ma è attiva altri in
Purtroppo questo cioè su questo fronte sono più si Chamot esperte le associazioni più il movimento casalinghe la Federcasalinghe che
Che può dare una risposta erano state delle grosse vittima neanche opera prediche dei piccoli di salario di assicurazioni li avverto più di assicurazione sul prodotto raffigurazione dette
Sicuramente torneremo a parlarne davvero grazie a Linda Laura Sabbadini dirigente di ricerca Istat curatrice appunto di questa ricerca sulle casalinghe delle donne in italiane del tre che insomma
Svolgono cinquanta miliardi di ore di cura e assistenza durante l'hanno una cifra davvero impressionante che abbiamo cercato di
Spiegare qui su Radio radicale grazie alla prossima grazie a voi