Pensare l'Italia. Cultura, comunità, identità

Signore e signori buonasera benvenuti nella sede dell'Istituto dell'enciclopedia italiana un cordiale benvenuto agli ospiti di questa sera di questa che l'ultima conclusiva puntata di un ciclo
Di seminari intitolato pensare l'Italia al seminario di questa sera
E dedicato alla problematica di cultura comunità identità il relatore Tommaso Montanari
E di scarsa non ci sono Massimo D'Alema Franco Marcoaldi e ci è sembrato opportuno
In esordio insomma dare qualche linea intorno al senso di questa iniziativa dato che siamo arrivati al suo a su terminali
Cominciamo nell'aprile dello scorso anno con un'idea dell'Italia seminario Giuliano Amato
Unità dell'Italia vista ovviamente nelle problematiche del mondo globale
Le secondo due puntate furono dedicate a problematiche di carattere soprattutto
Economico Pierluigi Ciocca tenne una relazione il venticinque maggio un modello di sviluppo eguaglianza e coesione sociale delle Società del ventunesimo secolo e senso morale Rosu Italia ed Europa
I due seminari successivi furono centrati su argomenti che riguardavano il mondo da qui Tura nella relazione tra la cultura e la politica il primo fu tenuto nello scorso settembre da Gino Roncaglia
I titolati alla formazione scuola Università centri di ricerca
Il secondo da Franco Marcoaldi che abbiamo il piacere di riavere questa sera come di scasso ANTA intitolato la politica vista da fuori Calvino Sciascia cortese
Siamo andati avanti lo scorso novembre con il problema del rapporto fra istituzioni e società Mauro Magatti ci ha parlato intorno a democrazia forme associative classi dirigenti
E il l'ultimo prima di questo tenuto sempre lo scorso novembre appuntamento e stato con Andrea Santagata che ha parlato
Del tema innovazione sfide ritardi con particolare riferimento alle nuove tecnologie e nuovi media al digitale la Rete e così via
Questa sera dunque il tema in qualche modo si riconnette al punto di partenza poiché discorrere di cultura comunità identità evidentemente ci riporta a quell'idea di ritardi l'Italia con cui abbiamo intrapreso il discorso
E abbiamo ritenuto che fosse particolarmente opportune sensato che a parlarci del problema
Dell'identità italiana come identità
Intesa come
Dinamica come Energia
Come cambiamento piuttosto che come fissità di caratteri fosse uno storico dell'arte molto particolare come
Tommaso Montanari che interpreta la storia dell'arte giustamente come
Disciplina civile come parte della storia civile quindi anche la pratica con un'apertura di impegno civile
E che con noi discorre esse rotti un politico
Che a sempre ragionato in termini di progettazione come Massimo D'Alema e un un poeta uno scrittore
Arte progettazione politica senso della politica e così sia sono veramente senza altamente tre ingredienti fondamentali di questa identità italiana
Il lavoro di elaborazione di questo ciclo di seminari i seminari son tutti quanti disponibili in videoregistrazione sul portale della Treccani
è stata una discussione interna l'istituto ma aperta a interlocuzioni esterne
E mi piace ricordare qui purtroppo stasera non è con noi il senatore Alfredo Reichlin che generosamente offrire una prima griglia tematico concettuale
In un documento circolazione interna che fu datato appunto a febbraio dell'anno scorso esattamente un anno fa
Documento dal quale abbiamo ricavato alcuni dei grandi temi e alcune delle grandi prospettive in cui collocare questa sorta di laboratorio di accademia o di inchiesta itinerante
Sullo stato dell'Italia nello Stato del mondo che abbiamo cercato di portare avanti durante un anno
Crisi della politica non solo italiana svuotamento della democrazia crisi delle forme tradizionali della democrazia e della politica
Sensazione ricorrente di oscillazione tra
Non governo un vuoto di governo ed eccessi di governo da parte di forme di comando non governative non democratiche
Trasformazione dell'economia da disciplina storico sociale in un sapere ma tematizzare ante applicabile a qualsiasi contesto da scienza dei mezzi scrive Reichlin assenza dei fini non controvertibile
Pensare l'Italia sia in realtà ha rivelato pensare il mondo dal punto di vista dell'Italia
Non quindi una chiave Italo centri che in una chiave per intenderci andando un po'per le spicce egoistica
Del resto questo riuscirebbe molto difficile considerata la vocazione di questo Paese
Mi piace ricordare in questa sede come questa allocazione consumo politica sia stata ritenuta per molto tempo come caratteristica del pensiero italiano della cultura italiana verso il mondo
Scomodare Antonio Gramsci il quale
Appunto diceva la vocazione Cosimo politica degli italiani in qualche modo dettata
Dal loro riferirsi come struttura sociale dominante ha una struttura vocazione al mente Cosmo politico universalistica la Chiesa
Istituzione italiana non riesce ad essere pensiero ristretto negli argini dello stato dello Stato nazione ce l'ha ricordato
Anche Roberto Esposito qualche anno fa in un pensiero vivente questo può essere non limite ma può essere forse anche un vantaggio ed è comunque una una vocazione
Nella sua relazione introduttiva Amato fece riferimento
A un tratto particolare del pensiero sull'Italia il problema italiano disse non è più quello soltanto quello del superamento della specifica arretratezza italiana rispetto alle maggiori società dell'Occidente
E quindi la rincorsa dell'Italia verso paradigmi modelli realizzazione i modelli di paradigmi elaborati in altri Paesi supposti più antico avanzati
Ma quello di cercare soluzioni a nuovi arretratezze di quelle stesse società avanzate
E non semplificando individuava soprattutto tre inasprimento dell'ineguaglianza economico-sociali i grandi movimenti migratori con le loro conseguenze la crisi della politica della democrazia
Il problema italiano e dunque
In parte ancora in parte il caso Italia quale si è declinato come cura come preoccupazione delle classi dirigenti italiane da Cavour fino al secondo dopoguerra
Ma adesso in gran parte è una forma particolare di
Fascio di problemi
Il carattere universale il contributo dell'istituto si è voluto un da intendere come contributo alla riattivazione al rinnovamento del circuito fra culture società fa cultura ed economia
Riprendo qui uno spunto che proviene dalla discussione intorno allora seminario di Ciocca con molto insistette sono importanza dei fattori e delle conseguenze netta economiche della crisi del due mila otto
Quella casa in parte si fonda e in parte genera una mobilitazione del circuito cultura sulla scultura società economia ricerca promozione
Ciocca partiva dal vecchio ma non invecchiato saggio di Giulio Bollati l'italiano del mille novecentottantatré in cui Bollati faceva riferimento come la caratteristica negativa dell'Italia
Della cultura italiana a uno iato U.L.S.S. tra l'uomo i tali corsi Lomu economico sic
Ha una quasi incapacità o difficoltà un'adeguatezza della cultura italiana a cercare di essere in relazione con i problemi e le esigenze della produzione dell'economia dello sviluppo
Ci sarebbe potuto forse fare anche riferimento alla più cattiva forse
In parte ingiusta requisitoria che Enrico Bellone fece qualche anno fa la scienza negata in cui accusava la cultura italiana di essere eccessivamente umanistica formalistica verbalizzante retorica addirittura con una ispirazione antiscintilla Seganti tecnologica che avrebbe in qualche modo
Fatto difficoltà a una corretta impostazione del rapporto tra ricerca cultura innovazione e mondo economico al mondo sociale
Forse questo problema il problema della comunicazione tra cultura e politica tra ricerca e società
E idee che anche il problema degli intellettuali Montanari
E di nuovo tornato su questo
Recentemente riprendendo il titolo che fu del libro di celebre di misure ambientali tradimento degli intellettuali
Forse il problema di questa relazione tra i vari intellettuali non è un problema italiano o soltanto italiano
Anche Reichlin nel suo appunto la quale siamo partiti faceva spesso riferimento al fatto che abbiamo tanti intellettuali tecnici tanti intellettuali specialisti e che forse si avverte la mancanza
L'esigenza di avere qualche intellettuale profeta o qualche intellettuale progettuale progettista di più
Dunque questi sono stati
Ma non pretendevo assolutamente di fare una ricognizione puntuale delle puntate dei vari enti vari seminari
Questi sono stati soltanto alcuni dei quali concettuali dei quadri tematici entro i quali ci siamo mossi
E per concludere sempre nella ispirazione data da Reichlin a questa serie di iniziative
Si deve trovare una via d'uscita una via d'uscita tra quella che sembra essere da un lato universalismo di tipo tecnocratico e dall'altro una reazione
Nazionalistico populistica alle difficoltà o le contraddizioni che l'universalismo o l'aspirazione l'universalismo tutte tecnocratico
Possono aver generato
A questo punto chiedo a professor Montanari di cominciare la sua relazione grazie
Grazie a voi Grazia Saverio Ricci a Massimo avrai all'all'enciclopedia italiana per aver pensato intanto questo siglo ciclo di seminari e per avermi invitato attenere a quello di oggi
Pensare all'Italia credo che ci sia un gran bisogno di pensare in Italia in un momento in cui si sente parlare invece piuttosto di sedurre l'Italia possedere l'Italia prendere l'Italia
Più raramente governare l'Italia ma pensare l'Italia appare particolarmente urgente
Il nesso che mi è stato affidato nel suo complesso cultura comunità identità proverò a declinarlo evidenziandone la crisi attuale provando indicare o di la direzione le direzioni in cui
Potrebbe o forse dovrebbe evolvere
Dichiaro in apertura che il mio punto di vista non è neutrale è un punto di vista potrà sembrare quasi un vezzo organizzante dichiarano in questi termini un punto di vista di sinistra
Che cos'è la sinistra
Ci si chiede oggi spesso più o meno con lo stesso tono con cui Pilato chiede a Gesù che cos'è la verità la battuta più sottile di tutti i tempi di Cheney cioè
Commentando questo passo cruciale del Vangelo passo cruciale per la storia la cultura occidentale Giorgio Agamben ha citato la risposta che Gesù dati lato non nel Vangelo canonico ma in un vangelo apocrifo quello di Nicodemo
Nicodemo strettamente legato alla verità evidentemente
Tu prendi rispondo Gesù come coloro che dicono la verità sono giudicati sono trattati dai poteri terreni il rapporto fra diciamo intellettuali e potere fatta Resia fa a dire la verità esercitare il potere
è una risposta che vale
Per certi versi anche per la domanda che cosa è la sinistra essere di sinistra significa oggi affermare verità non conciliabili con la sopravvivenza dello stato presente delle cose e dunque con l'assetto dei poteri terreni
E dunque per questo che la politica di sinistra non solo non è la città ma prima ancora non è pensata e non è parlata
Il conformismo del pensiero della parola sono il presupposto dell'immutabilità dello stato presente delle cose
Come ha scritto toni già atto in un libro straordinariamente importante guasto e il mondo del due mila dieci lo cito oggi nel campo della politica economica i cittadini delle democrazie hanno appreso la modestia
Ci hanno detto che queste sono faccende da lasciare agli esperti che l'economia e le sue implicazioni politiche sono troppo complicate per essere capito da un uomo della strada una visione corroborata dal linguaggio sempre più arcano matematico dell'economia
è difficile trovare gente della strada disposto su questi argomenti a sfidare le affermazioni del Ministro del tesoro dei suoi consulenti ma dobbiamo tra imparare a farlo
Per farlo in modo credibile dobbiamo liberarci dal cerchio di conformismo in cui noi come loro siamo intrappolati
Non possiamo sperare di ricostruire il nostro disastrato dibattito pubblico fino a quando non saremo arrabbiati a sufficienza per la condizione in cui ci troviamo
Forse siamo arrabbiati a sufficienza quello che manca ciò che diceva Saverio Ricci fra l'altro c'è un intellettuale lo specialista come dice assai devono intellettuale si avrà al dilettantismo la parola può non piacere ma il senso è esattamente quello
Guardare oggi la sinistra al nesso cultura comunità identità in Italia significa pensare e dire
E possibilmente agire che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
L'articolo tre della Carta costituzionale in più importante il più alto il più inattuato
Vorrei provare a partire da un caso specifico che permetta di contemplare tutto intero il groviglio di cui proverò ad occuparmi alludo ad una delle ultime occasioni in cui il nesso cultura comunità identità è stato esplicitamente al centro del dibattito pubblico
Accade esattamente un anno fa in occasione della visita a Roma del presidente la Repubblica islamica dell'Iran assai Rovani
Il cerimoniale di Palazzo Chigi dispose che le statue antiche nude che il Presidente avrebbe incontrato durante il suo percorso nel palazzo del Campidoglio dovevano essere coperte
Ci potremmo soffermare sospetti secondari non è il caso ciò che vorrei sottolineare la direzione culturale che è emerso dalla discussione pubblica cioè non dall'atto di coprirla Stato ma come se ne discusse
I principali giornali telegiornali aprirono sul caso lunghi
Approfondimenti se si possono chiamare così la reazione larghissimamente prevalente fu di riprovazione generale ciò che si rimproverò era precisamente l'occultamento l'abdicazione la svendita del nesso cultura comunità identità
Come scrisse all'indomani su Repubblica Michele Serra lo cito nessun dubbio che la lista di corpi nudi ancorché di marmo possa offendere un capo musulmane
Il problema è che quello è stato detto proprio quel icone della classicità e poi modello dell'umanesimo sono fondamento della cultura e della civiltà mediterranea europea
Nessuna città come Roma
è un habitat altrettanto naturale per quelle fisionomie umane e dunque occultarle come è stato fatto e musei capitolini
Equivale a occultare noi stessi valeva la pena per non offendere il Presidente dell'Iran offendere noi stessi
Ecco qua squadernato il nesso di cui ci occupiamo cultura comunità identità
Le statue antiche rappresentano la civiltà umanistica quella cultura la nostra identità essa rappresenta la nostra comunità dunque nascondere le stato significherebbe negare la nostra identità sfigurare simbolicamente la nostra comunità
Messa in questi termini mi pare una posizione difficilmente distinguibile se non per il garbo la cultura personale la scrittura la storia di Michele Serra
Difficilmente distinguibile da quelle di una qualunque destra europea o tram piana
Dice la sinistra quella vicenda assume io credo altri connotati
Intanto
Forse bisognava rilevare un'ipocrisia di fondo nelle stesse precise ore in cui il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini stroncata forse per sempre l'archeologia italiana
Facendo scomparire l'archeologia preventiva le sovrintendenze archeologiche in un silenzio assordante in particolare degli intellettuali
Moltissime voci si alzavano in difesa di Stato antica di cui nessuno era però interessato a sapere alcunché sul piano scientifico o sul piano puramente cultura
Le è stato la cultura re suscitano nel discorso pubblico quando sono intese come simbolo statico di una identità chiusa e pensata in opposizione alle altre non interessano invece quando sono intese come oggetto di conoscenza dinamica
La ricerca del primo comma dell'articolo nove la Costituzione
Il secondo riguarda il vero fine della cultura mai come in questo come momento storico l'arte la cultura la conoscenza dovrebbero servirci ad essere aperti accoglienti
L'isterismo identitario che spinge verso una strumentalizzazione muscolare dei simboli
Mi pare profondamente anti umanistico
Si scrisse in quei giorni in Iran non saremmo stati trattati così ammesso che sia vero non lo credo questo è un ottimo motivo sarebbe un ottimo motivo per sottrarsi a una gara al ribasso verso l'intolleranza
Quale futuro intendiamo costruire rispondendo alla intolleranza altrui con una simmetrica intolleranza
Cosa c'è di male nell'accogliere il gentilmente un ospite che viene in pace al culmine di un processo di disgelo importantissimo per le sorti della pace mondiale
Davvero pensiamo che anche il cerimoniale di una visita di Stato debba diventare il teatro di quel preteso scontro di civiltà che
Che rischia di distruggerci veramente
Si legge che ci saremmo mostrati deboli ma davvero pensiamo che la forza culturale stia nell'affermazione perentoria di se stessi
Se vogliamo essere pedagogici con un ospite che viene da un Paese integralista non dovremmo invece mostrare che la sicurezza della nostra identità e perfettamente compatibile con la disponibilità ad andare incontro a ciò che è diverso da noi
Quanto alla dignità dell'opera d'arte non ne ho mai sentito parlare tanto come in quei giorni è davvero curioso che tutti se ne siano ricordati in un momento in cui siamo
Pare d'accordo nell'usare i nostri musei come ipermercati a serviamo le nostre opere d'arte a fini che non hanno nulla a che fare con la cultura
Ma evidentemente la mercificazione non ci turba quanto ci turbavano quei pannelli davanti aiuti non ci accorgiamo di essere noi integralisti dal mercato
Talebani del denaro
Le opere d'arte fanno parte della nostra vita non sono mostri sacri è intoccabile se le ragioni della civiltà ci consigliano di coprire per qualche ora un'opera d'arte al fine di costruire uno scambio culturale davvero c'è qualcosa di male
Magari ne possiamo parlare dopo oggi le agenzie hanno battuto la notizia che la Grecia ha rifiutato cinquantasei milioni di euro
Che la Bucci offriva per fare una sfilata di moda al Partenone la risposta è stata il simbolo del Partenone non può essere soggetto al mercato
Fa più semplice da Fiorentino quando l'allora sindaco di Firenze ha concesso Pontevecchio per qualcosa come settanta mila euro a una festa privata forse dobbiamo ricominciare a guardare ad Atene come abbiamo fatto per un certo periodo la nostra storia cultura
Nell'Italia di oggi l'analfabetismo funzionare al quarantasette per cento dati Istat in Messico e quarantatré due negli Stati Uniti al venti in Svizzera il quindici e nove
E per questo che lo scorso Governo ha imposto per decreto legge necessaria e urgente che la cultura sia tutti gli effetti un servizio pubblico essenziale
No quel decreto convertito nel novembre due mila quindici era nato per punire umiliare i lavoratori del Colosseo che si erano riuniti in un'assemblea legale annunciata
Dove lo crediamo che in Italia il diritto la cultura sia negato per colpa dei diritti dei lavoratori
Le biotech gli archivi sono in punto di morte a caso che la mancanza di fondi ordinari
Di persona
Destato i grandi musei chiudono perché non c'è l'aria condizionata nel centro di Napoli la città in cui in segno duecento chiese non delle minori sono chiuso dal mille novecentottanta
Si potrebbe continuare per pagine pochi sanno quello che sta succedendo nei territori terremotati nel grande carattere per le opere d'arte la più grande disfatta
Dell'Italia unita per la prima volta non abbiamo avuto la forza culturale materiale togliere le opere d'arte mobili Dalla Chiesa lesionate di puntellare il
Il ministro per i beni culturali si impegna in come abilmente a puntellare il Partito Democratico l'avrei voluto vedere puntellare le chiese della nazione italiana
Ammettiamo per un attimo che davvero si sia voluto dichiarare che la cultura è un bene essenziale
Che cos'è quella cultura che si voleva garantire
Per provare a comprenderlo non occorre andare troppo lontano perché sempre nel Colosseo simbolica apparsi proposto di un patrimonio ridotto a brand
Che si è voluta dare la più chiara delle risposte si è deciso di investire diciotto milioni e mezzo di euro pubblici per ricostruire l'Arena del Colosseo
E si è annunciato con questa parola diventerà una location per spettacoli tornerà una location per spettacoli
Il Colosseo così come non serve più Luigi Covatta già sottosegretario i beni culturali ha detto il Colosseo così è un inutile dente cariato ieri Andrea Carandini ha detto in un'intervista Colosseo così come noioso
Quale pensiero sta sotto questa idea
è il pensiero per cui la bellezza
Dai mozione Massei è morta non è più belle sa al massimo può essere storia dell'arte ma non suscita emozione
è una citazione da un libro che siamo Stil novo da Dante a Twitter la rivoluzione della bellezza pubblicato da Matteo Renzi nel due mila dodici
E questo direi il nucleo ideologico della brandy Zazie ore del nostro passato mentre la magnifica Cosenza vecchia va in rovina deserta il Comune pensa un fantomatico museo di Alarico in cui naturalmente non si potrebbe supporre nulla
A Taranto si pensa a Sparta
E si deposita il brand Taranto città spartana il Ministro della cultura dichiara è un progetto molto bello quando io insisto sul concetto che Taranto davvero può investire sulla propria storia non penso al Museo archeologico nazionale o al centro storico agli ha poi gli altri monumenti che ci sono
Penso al fatto che Taranto l'unica città spartana del mondo
Si parte un brand che nel mondo un successo incredibile chiuse virgolette
Naturalmente si potrebbe ce li are a chi toccherà il ruolo degli i lotti il popolo di schiavi che reggeva Sparta io credo ai nostri allievi i nostri ragazzi precari del patrimonio culturale
Ministero appena varato un bando per mille duecento volontari per il patrimonio culturale è una singolare poca con un rimborso di quattrocento euro al mese questa è la macchina della cultura di cui stiamo parlando in astratto
Sarebbe bello esaminare tutto questo in dettaglio
I nostri musei ospitano sfilate di moda si aprono alla ricerca dei Pokémon all'addio al celibato di privati cinquanta quadri di Brera si Caretta no tra questi la pala d'ordine che ero da Francesca la sua relazione di Bramante
Mentre le porte della Pinacoteca sono aperte per consentire l'organizzazione di una sfilata di Trussardi
La sala di studio delle stesse di Modena della biblioteca della gloriosa pilota che stessa di Modena chiude
A Pisa e incassa e la biblioteca della Sapienza sulla quale sarebbe entrambi abbiamo studiato sempre a Pisa la Domus mazziniana rinuncia alla biblioteca per diventare uno spazio espositivo
In sintesi il patrimonio storico e artistico della Nazione non è più una finestra attraverso la quale conoscere altri modi di filiere
Di pensare come quello del Presidente dell'Iran di fare arte e uno specchio non più una finestra è uno specchio che riflette il presente e la sua gerarchia è uno specchio che ci dice che il nostro modello è il più bello del reame
E che alla dittatura del mercato non ci sono alternative una scuola di conformismo che rischia di mangiarsi il futuro oltre al presente
La scuola stessa quella vera è piegata nella stessa direzione
Lo scritto luogo dirò nel modo più veloce stanno arrivando in Parlamento i decreti attuativi della buona scuola in quello che dovrebbe attuare la valorizzazione la promozione e la cultura umanistica sì legge questo
Bisogna assicurare nei ragazzi fin dall'infanzia nei bambini nostri figli
L'acquisizione delle competenze relative al valore del made in Italy
Le istituzioni scolastiche devono sostenere lo sviluppo della creatività
Cultura umanistica creatività e made in Italy rigorosamente in inglese
Sarebbero dunque sinonimi per conoscere il patrimonio culturale la Ferrari e il parmigiano tutto sullo stesso piano bisogna essere creativi una sorta di modello Briatore che viene introdotto nel nostro programma di formazione
Quale tipo di società e prefigurata da questa idea di scuola una società in cui non si riesca nemmeno più
A distinguere la conoscenza critica dall'intrattenimento l'essere cittadino dall'essere cliente il valore delle persone dei principi dal valore delle eccellenze commerciale
Una società dello spettacolo a tempo pieno un'enorme reali ti popolato da creativi prigionieri di un eterno presente
Cultura comunità identità se le definiamo così sono un circolo vizioso anzi mortale capace di street solare ogni speranza di cambiamento dello stato delle cose
Nel mille novecentosettantotto in una Conferenza l'Università di Siena
Sul ruolo degli intellettuali Norberto Bobbio concludeva così ritengo che uno dei compiti dell'intellettuale che è stato finora un privilegiato sia di dare il proprio contributo all'avvento di una società
In cui la distinzione fra intellettuali o non intellettuali non abbia più ragione di essere
Questo è il problema
Naturalmente l'intellettualità azione della società non è un processo che si compie una volta per tutte ce lo dobbiamo immaginare piuttosto con una sorta di assi in toto con l'obiettivo al quale ci possiamo avvicinare sempre di più forse senza mai raggiungere o del tutto
Ma una società critica una società non conformista una società del dissenso non è un'utopia è una condizione digitale per il futuro della democrazia
Esattamente per questo che la Costituzione impone alla Repubblica di promuovere lo sviluppo della cultura e la ricerca
Il Progetto è quello di una redistribuzione di massa di una conoscenza continuamente rinnovata dalla ricerca l'obiettivo è formare il cittadino consapevole attivo critico
Nel mille duecentoquarantaquattro mentre era passato alla Resistenza aveva perso la cattiva alla Sorbona in quanto ebreo
Il più importante forse storico del Novecento europeo Marc Bloch in un libro che deve spiegare a suo figlio di dodici anni e che cosa serve la storia domande che
Noi dovremmo farci più spesso scrive nella nostra epoca più che mai esposta alle tossine della menzogna della falsa diceria
Oggi potremmo dire dello storico pelle
Che vergogna che il metodo critico della storia non figuri sia pure nel più piccolo cantuccio dei programmi di insegnamento
Ci serve la creatività del made in Italy ci salverà critica della storia di fronte al nazismo all'Olocausto la cultura sembrava necessaria non inutile ancor più necessaria
Blocca la definisce una nuova via verso il vero e verso il giusto
E per questo che nel dopoguerra su questo fondamento vengono ricostruite le democrazie europee e per questo che la nostra Costituzione mette tre principi fondamentali lo sviluppo della cultura della ricerca
Non
Per un valore autoreferenziale ma per l'edificazione della democrazia diffusa don Milani avrebbe detto non tanto per la costruzione di una classe dirigente ma di una massa cosciente
Come dobbiamo intendere in questo progetto una parola pericolosa come identità
Me lo sono chiesto chiaramente per la risposta ho pensato alla mia esperienza
I miei figli vanno in una scuola pubblica frequenta la scuola pubblica del centro di Firenze in cui metà dei compagni di scuola non sono nati in Italia non hanno la cittadinanza italiana e in a casa loro non parlano la lingua italiana
La loro scuola si chiama Francesco Petrarca
Per raggiungerla passano in una strada antiquata antica piena di chiese colme di statue e di quadri
Quando questi bambini usciranno dalla scuola saranno cittadini italiani non per legge alcuni purtroppo ma lo saranno di fatto lo saranno grazie al lavoro delle loro maestre
Bravissime anche se quasi nessuno lo scrive e anche se sono pagate in modo indegno e lo saranno sia perché impareranno a parlare l'italiano di Francesco Petrarca ma anche perché avranno imparato la lingua del patrimonio culturale
Non si vincolerà hanno alle radici di una identità collettiva italiana intesa come chiusa segnala un bellissimo pamphlet di Maurizio Bettini che si chiama contro le radici
Marcette rango di fruire accusiamo quest'altra metafora nelle acque felicemente in pure mescolate contaminate metti c'è della tradizione italiana
Non siamo mai Stati una nazione previa di sangue non c'è un'azione più meticcia di quella italiana semmai ci siamo edificati per via di cultura
Comunità è stato l'ultimo punto che vorrei affrontare la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica tutela il paesaggio il patrimonio storico e artistico della Nazione
L'articolo nove della Costituzione che cioè
Perché il Paese fu devastato che c'è
Perché il Paese rissoso sulle rovine della patrimonio distrutto dei bombardamenti
Quando Piero Calamandrei nel quarantaquattro riapre Università di Firenze dal Rettore pronuncia un discorso in cui non parla di diritto ma parla di patrimonio di paesaggio
E dice l'offesa più grave è stata la distruzione delle nostre città e del nostro paesaggio di lì a poco Calamandrei entra in Costituente
E la Costituzione nei principi fondamentali parla di paesaggio di patrimonio
Si legga l'articolo primo la sovranità appartiene al popolo perché conquistando la sovranità il popolo acquista anche un patrimonio quello che un tempo era nella disponibilità del re
Così parlando di patrimonio parliamo di cittadinanza di sovranità popolare di uno Stato inteso come comunità
Naturalmente l'impegno di ogni cittadino e prezioso mai come ora c'è bisogno di un'assunzione di responsabilità in prima persona
Ma il frutto di questo diffuso impegno individuale non può essere la pietra tombale su ogni speranza di esistere come comunità
Non possiamo condannarci a mimare ogni giorno ruolo dello Stato a ricostruirne malamente le funzioni in una sorta di bricolage personale
Al contrario l'impegno personale di cittadini deve aiutarci a riprenderci ero lo Stato
Sono consapevole che si tratta di un messaggio controcorrente l'intera scena politica italiana sembra caratterizzata da un unico estremismo quello anti statale
Quasi tutti i partiti rappresentati in Parlamento affermano che lo Stato non può essere la soluzione nostri problemi
Perché esso stesso sarebbe il problema lo diceva un'iscrizione sulla Leopold a di qualche anno fa citando Reagan nella crisi presente lo Stato non è la soluzione il problema
Paradossalmente questa condizione rischia di mettere d'accordo la destra ciò e ciò che era la sinistra in e olive visti con i fautori di una visione anti pubblica del diritto dei beni comuni
è questa la dottrina che ha distrutto in Europa ogni idea di giustizia sociale e solidarietà piazzando la colla modernizzazione
è stata la parola d'ordine dell'età di Toni Blair dovremmo cominciare a riconoscerlo un'età nefasta per questo continente
La costituzione non scritta ma applicata da decenni con maggior rigore di molte costituzioni formali
è volta a cancellare le conquiste che le classi lavoratrici le classi medie avevano ottenuto nei primi o trenta lenta quarant'anni dopo la guerra sono parole di Luciano Gallino
Che ha spiegato che il primo articolo di questa legge virtuale ma ferrea la legge del mercato dice così sono parole di Carlino
Lo Stato provvede da sé a eliminare il proprio intervento o quanto meno ridurlo al minimo in ogni settore della società finanza economia previdenza sociale scuola istruzione superiore uso del territorio
Così mentre negli Stati Uniti economisti storici e filosofi come Stiglitz toni Jaques mai con sandali rilanciano il ruolo dello Stato e un'idea forte di interesse pubblico collettivo
L'Europa e con essa l'Italia sembrano condannarsi a guardare al passato ripetendo l'errore e tragedie
Ciò che manca è un progetto di comunità un'idea forte di cosa possa essere la Repubblica italiana del futuro la capacità di rendere finalmente concreto l'attualissimo disegno contenuto nella Costituzione
Questa idea manca perché sembra impossibile avere un'idea dell'uomo che non si è ridotta alla sola dimensione economica e molto colpito che mise la cultura abbia detto che il pieno sicché il se il fatto che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura parole dell'articolo nove
Va inteso in senso economico ha detto è una dichiarazione ha detto e l'apposizione usato lo sviluppo e dunque è economica
Mi chiedo come intendere per lo sviluppo e la persona umana dell'articolo tre fosse veramente la tratta degli schiavi
Io credo che togliere alla cultura la sua funzione di critica radicale s'bilanciando la nel senso di una retorica identitaria pericolosa
Togliere la cultura la sua funzione di liberazione dal presente liberazione dall'assedio del presente significa
Come mi ha detto una volta un anziano insegnante durante l'incontro pubblico fare ammalare la medicina inquinare l'antidoto significa condannarci a materno presente cioè a non avere futuro
Fare evadere la cultura dalla prostrazione morale in cui è stata confinata dal totalitarismo neoliberista significa rimettere in circolo uno dei pochi antidoti a questo dogma
Perché io credo la funzione della cultura è quella di liberarci innalzarsi renderci di nuovo umani
Restituirci un'idea dell'uomo è un'idea di comunità che ci permettano di costruire un futuro diverso
Facendo appello alla testa e non alla pancia sul palco dell'ultima Leopold campeggiava una retorica frase di Viano Roosevelt il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni
No il futuro appartiene a chi sì sveglia e credo sia ora di svegliarci grazie
Buonasera
Tutti
Così come
Faccia
Sì
Essendo
Tomaso Montanari uno storico dell'arte e di primo ordine vorrei cominciare il mio intervento con un brevissimo flash relazioni relativo a una recente visita londinese alla nuova ala della Tate Modern il museo europeo più alla pace o di questi ultimi anni
Ebbene la nuova ala si apre con una gigantesca opera di un artista brasiliano sindrome degli assenti dal nome non particolarmente originale va bene il
E si tratta di una torre altissima di vecchie radio che mettono soltanto rumori gracchia menti reciproche interferenze cacofonia
Una babelica Torre radiofonica appunto affiancata a sua volta da scritte che presentano il gaio susseguirsi è affastellarsi e confondersi
Di voci di artisti più o meno famosi di pensatori più o meno autorevoli a vantaggio ora dell'analogico ora del digitale le due parole totem del nostro tempo
Belle se volessimo tradurre in modo spiccio e brutali il messaggio subliminale che si intende far passare nel museo londinese è il seguente
Il mondo è un grandissimo casino
Ma questo di per sé non è affatto un male anche perché aggiungo io noi della Tate abbiamo fatto fortuna proprio alimentando questo casino
Questa confusione questo continuo equivoco tra il giudizio di valore e il giudizio di mercato
Tra quanto effimero e quanto e duraturo tra quanto è arte e quanto era l'abc o brand a seconda dei punti dirigista
Secondo brevissimo flash legato questa volta una pubblicità italiana che sta andando al gruppo in modo ossessivo in queste settimane
E in cui si vede un famoso imprenditore italiano che ha investito genialmente sul cibo il vino italiani
Il quale imprenditore alla fine di un Landi cattivissimo discorso un suo scritto da chi conclude ecco perché mi piace dimenticarmi del passato
E ricordarmi soltanto del futuro
La battuta che vorrebbe essere spiritosa ma che
Ai miei parecchi risulta soltanto incomprensibile si integra però perfettamente nella recente stagione politica Renzi Anna di cui non a caso
L'imprenditore di cui sopra è stato Massimo alfiere
Annullare il passato per proiettarsi con un'improbabile balzo futuristico direttamente nell'avvenire
La logica non è stringente gli esiti di tale approccio si sono dimostrati catastrofici ma il ritornello di quella proposta politica torna comunque in chiave pubblicitaria
Ed è evidente il piacere di e parte
Il telespettatore con la Gare nulla esibizione vitale paradosso
Ho cominciato con questi due piccoli esempi
Il primo tratto dal mondo dell'arte il secondo da quello pubblicitario perché nella loro tragica fatalità mi sembrano in qualche modo indicativi di una più generale sgrammaticato cura del mondo contemporaneo
Perfettamente in linea con le agghiaccianti citazioni che ci ha offerto Tommaso Dal Renzi pensiero
Come quella secondo cui non esiste storia siamo al discorso di prima ma solo belle terza
Una bellezza fuori dal tempo perché se è morta non è bellezza al massimo può essere storia dell'arte ma non suscita emozione anche qui il passaggio logico
Così è molto periti di tante Renzi dixit in Stil novo un titolo che è tutto un programma
E la stessa cosa viene ripetuta nell'altra citazione che Tommaso affatto quella invece tratta dalla buona scuola sul valore del made in Italy e lo sviluppo della crei attività attraverso
Le istituzioni scolastica
Nella frana dunque tutto si tiene
E non si capisce proprio perché seicento docenti universitari si siano lamentati del crollo verticale dell'uso della lingua italiana da parte dei loro studenti
Quando l'esempio peggiore viene fornito in primis dal medesimo Ministero dei beni culturali oltre che da esponenti di grido del famoso made in Italy
La decadenza di una lingua e l'indice più significativo della decadenza di un popolo sosteneva Italo Calvino
E come dargli torto ora che il disordine si è fatto assoluto la confusione completa il disorientamento generalizzato
Le parole sembrano aver perduto il loro valore più profondo autentico semplice vero
E dobbiamo essere onesti a riguardo non possiamo addossare come si sente dire ripetutamente dai giornali in queste ultime settimane
La responsabilità di tale progressiva falsificazione esclusivamente a Trump e al suo uso della possibilità
Di posti verità o più semplicemente di falsità
Ci siamo tranquillamente nutriti tutti quanti per lunghi anni da troppo tempo sono stati avvelenati i prezzi della lingua
Vedo con grande piacere che Tommaso per sviluppare il suo ragionamento lungo il trittico comunità cultura identità
Torna un libro che anch'io ho molto amato sin dal titolo guasto e il mondo evidentemente perché scrivendo poesie un titolo e mi pare il verso addirittura di una politica
In quel testamento lo storico inglese ci mette di fronte al macigno
Di un'ingiustizia sociale divenuta insopportabile rammentando al medesimo tempo eliminando i diritti che ha mentito di ripiegamento privatistico
La necessità di una politica redistributiva della mano pubblica a fronte della progressiva mancanza di lavoro
Il suo ammonimento però queste bene riconoscere rimasto inascoltato da parte di una sinistra
Cosiddetta riformista e di Governo che si è nel corso degli ultimi anni perfettamente allineata a quell'acronimo a tutti ben noto Tina deriso no alternative
Ora anche questo paradigma questo acronimo sembra incrinarsi
E non necessariamente per merito di una sinistra che abbia finalmente alzando lo sguardo
Immaginando scenari diversi da quelli dati ma perché l'accoppiata liberismo economico finanziario liberalismo politico non regge più quel connubio si è rotto
Così siamo costretti dopo aver usufruito a lungo di pannicelli caldi presi a prestito da altri di UGL a viaggiare senza più alcuna copertura in mare attento
Per certi versi verrebbe da dire meglio così è arrivato il momento di tornare assilla bare il mondo daccapo come indicava già tanti anni fa Goffredo poli Parise in ambito letterario
Dobbiamo tornare a dire che l'erba e verde perché evidentemente ci stiamo dimenticando anche di questa
Elementare verità
Io credo che sia una buona cosa utilizzare tale
Indigenza purifica attrice
Quali sono le parole che come sinistra dobbiamo tornare assilla bandi
E assieme a chi dobbiamo farlo
Come articolare una sorta di lessico necessario capace di far muovere masse sempre più estese consapevoli di cittadini ad esempio attorno a quel trittico riletto da Tommaso comunità cultura identità
Personalmente io continuerei attenere a mente la recente esperienza americana di Bernie Sanders
Per una ragione che è questa se quell'esperienza sollevato così tanto entusiasmo soprattutto nelle nuove generazioni degenerazioni
E per due ragioni essenziali per la sua radicalità ma anche per la sua esemplarità
Il socialista Sanders intendo dire senza tanti fronzoli
Pensa che il problema numero uno del mondo odierno sia l'ingiustizia sociale
E attorno a quel per non muove la sua azione ma allo stesso tempo il socialista Sanders fa quello che pensa
Pensa a quello che fa
La sua politica si incarna nella sua persona ed è proprio questo tratto di osmosi naturale tra pensiero e azione cadavere determinato la sua fortuna
Dico questo perché penso che ogni buona politica si è fatta di convenienza e convinzione
Ma entrambi gli elementi devono essere perennemente ricordati a maggior ragione oggi in cui sono necessarie parole
Di verità
Come parole di verità erano quelle appunto di toni già del quale
Nel libro citato da Tommaso
Rigettava all'ultimo trentennio che avrebbe trasformato in virtù il perseguimento dell'interesse personale e in valore principe l'accumulo sfrenato di denaro
Giada giungeva una semplicissima verità di cui la sinistra riformista sembra attratti essersi
Dimenticata quindi trentennio
è stato appunto un trentennio una fase non l'inevitabile chiusa della storia infatti è stato preceduto da altre fasi dal timbro grazie a Dio completamente opposto
In cui il solidarismo prevaleva sull'individualismo Lidia comunitaria su quella più sfrenata mente
Egoisticamente
E allora
Proprio ora che quell'assetto neoliberista asfittico la come non mai
Qual è un'altra parola che dobbiamo tornare assilla bare
La parola fiducia la parola fiducia su cui si fonda un consorzio umano e sociale
Cito ancora da giardino è largamente dimostrato che abbiamo più fiducia nel prossimo quando con questo prossimo abbiamo molto in comune
Non soltanto la religione è una lingua ma anche il reddito
Più una società è uguale maggiore e la fiducia
E non è solo una questione di reddito laddove le persone hanno vite e prospettive di vita molto simili probabilmente sono accomunate anche da quello che potremmo chiamare il medesimo profilo morale
E siamo arrivati alla questione
Alla questione chiave che poneva Tommaso in precedenza
A avvicinando la parola comunità alla parola Stato che cos'è accaduto negli ultimi trent'anni
è accaduto che svuotando lo stato di responsabilità e competenze abbiamo comminato la sua immagine pubblica abbiamo cominciato a smantellare il suo stesso tessuto collettivo
E la prima conseguenza della disintegrazione del settore pubblico è una
Crescente fatica a comprendere che cosa ci accomuna al prossimo
Se i beni pubblici vengono svalutati bis Minniti agli occhi dei cittadini e sostituiti da servizi privati accessibili appagamento
Perdiamo la percezione della supremazia degli interessi e dei bisogni comuni rispetto alle preferenze private e al vantaggio individuale
E una volta che abbiamo smesso di dare la precedenza al pubblico rispetto al privato
Sicuramente non è lontano il momento in cui faremo fatica a capire perché il diritto ovvero il bene pubblico per eccellenza debba a vere la precedenza sulla forza
Concludo Tommaso si richiama a un trittico che va effettivamente controcorrente comunità cultura identità
Di cui il volano ideale è rappresentato dall'esercizio della razionalità critica
Ebbene in un mondo in cui i giovani sono stati educati a prestare interesse soltanto alla carriera personale salvo poi scoprire che non c'era un lavoro perché questo e l'altro enorme tragico paradosso
Non è facile reintrodurre valori e scoppi che vanno al di là del vantaggio personale immediato eppure proprio di questo si tratta
Si tratta di reintrodurre un linguaggio dei fini e non solo dei mezzi
Dove si imponga un'idea di utilità
A proposito di della tua chiusa precedente più alta di quella immediatamente economicistica
Perché questo accada bisogna porre al centro dell'agenda politica il problema del disuguaglianza disuguaglianza come Gasparri disparità di accesso accesso alla conoscenza come all'acqua pubblica
Punto di partenza irrinunciabile di qualunque critica razionale alla patologia più grande della nostra epoca
Quintessenza del massimo rischio di ogni idea di democrazia di ogni idea di fratellanza direi di ogni idea di umanità
E proprio contravvenendo al miraggio individualistico dell'autosufficienza di ciascuno
Che possiamo sperare di poter far leva ancora su quella volontà di bene su quel desiderio ragionevole per dirla con Spinoza di aiutare gli altri uomini e unire diverse gli amici sia
Non sempre accade ma la strada da perseguire per quanto accidentata è proprio questa grazie
Ma non si può negare chi
Di
Due intellettuali che mi hanno preceduto diciamo
Sono
Due intellettuali
Godono della mia ammirazione di cui largamente condivido le opinioni
Hanno fatto dei trascorsi talmente politici che sarei tentato di parlare di letteratura diciamo in modo da riequilibrare un po'esaustiva avrà
Ricostituenti sono il carattere
Multiculturale dell'incontro
Ma
Non vorrei
Cercherò di non riprendere di sviluppare il filo di un ragionamento leggermente diverso
Che vuole prendere le mosse
Dall'attualità nel senso più stretto del termine
Ora
L'attualità del mondo della crisi mondiale
Non è più
Quella diciamo di quella pervasività dell'ideologia neo liberale
Nelle sue versioni
Sì treni del neoliberismo della destra e nelle sue versioni subalterni del
Vedo liberismo liberalismo della sinistra il blairismo diciamo contro cui
Particolare Thomas Montanari via indirizzato eccetera
La mia sensazione e che questa sia una stagione conclusa
Certo ve ne sono alcuni tardi epigoni invece Maxinca
Ma si tratta di un più di un fenomeno di arretratezza culturale che noi
Diciamo di una
Tendenza in atto
Se noi guardiamo al mondo
Non c'è
Nulla
Di meno incline e alle ideologia neo liberale della globalizzazione
Dell'america farà rossa ti Donal Trump
Non spetta certamente a noi spiegagli la riscoperta dello Stato
Chi mi sembra diciamo con la destra
Abbia riscoperto o esattamente come esercizio della forza
Protezione dico Fini
Rilancio del protezionismo contro l'ideologia del libero commercio persino paradossale diciamo a Davos
Assistere alla difesa del
Scritto lei
Da parte del capo dei comunisti cinesi
Nell'epoca in cui i principali carpite il capitalismo mondiale
Rilanciano il protezionismo
E una curiosa inversione
Fuori ma noi sappiamo bene diciamo
Con quanta finezza culturale Giacinti intende insieme diciamo l'esaltazione del libero commercio
Con l'affermazione della previdenza dello Stato nel sistema cinese
Libero commercio certo a loro conviene perché sono molto competitivi e diceva questo punto di vista
Più il commercio è libero diciamo più questo sostiene la crescita dello loro economica
Insomma io ho l'impressione
Che noi stiamo vivendo
Una fase di cariche anche di pericoli
Ma molto significativa
In cui
Viene messa mazzata via
Una ideologia che ha per un lungo periodo dominato perché nei suoi aspetti
Sull'esaurirsi del ruolo degli Stati nazionali sul
Il trionfo del gol localismo
Del
Il locale e globale
Sull'idea che
Unto la libera circolazione
E
La di regolamentazione
Avrebbe prodotto una crescita norme delle ricchezza delle risorse e anche avrebbe provveduto riallocarle in modo equo diciamo questo sistema entrato in una crisi verticale
Il ritorno in forme persino brutali al ruolo preminente dello Stato nazione
Ad un equilibrio internazionale basato
Su una appannamento della funzione delle istituzioni globali
E sul trionfo del rapporto tra le potenze
Torniamo
Ad un al al mondo di Carl Schmitt
Mi ha colpito diciamo che il Presidente degli Stati Uniti d'America neo eletto
Non ha dedicato neppure un quarto d'ora eppure non è lontano insomma per per un po'occuparsi non lo so dall'altro verso le Nazioni Unite
Ma si sia messo tra telefona incontri indiretti in contatto con i campi delle maggiori potenze del mondo
Putti
Indicato da Luigi anche con
Otello diciamo
Presidente del Giappone
Ha dovuto telefonare al Presidente cinesi cinesi
Sono
Di cinesi dicono sempre finirebbe gli americani penso di nominare il mondo ma prima o poi devono io ed errori non foss'altro perché possediamo gran parte del loro debito pubblico quindi insomma
Sanno aspettare c'era
Ed è interessante come in questo gioco delle nazioni
Lo dico perché in questo ci riporta ad uno scenario mondiale che dava completamente dimenticato
Pensino lei alleanze tradizionali del mondo occidentale la NATO e diventano meno importare
E
L'Europa finisce proprio sullo sfondo
Gli americani avverto la necessità di tornare in campo
E in fondo si rendono conto
Di come anche decente velleitarie la politica democratica
Avevano rischiato di lasciare campo libero alla politica potenti potenza della Russia pensate che
Adams Tana
Sul Mar Caspio si discute della soluzione il più drammatico conflitto oggi in corso nel mondo quello in Siria
E ne discutono alla Russia l'Iran e la Turchia
Io credo che non fosse mai accaduto
Forse non dico del dopoguerra nell'ultimo secolo pensionati
Che una grande crisi mondiale fosse discussa senza che negli Stati Uniti né alcuna potenza europea fosse seduta intorno alta
Neanche nell'Ottocento
E
E
Quando tanto dice America attraverso dice vuole tornare in casa
Cioè il modo in cui la destra vuole tornare inc
Investendo di più sulla spesa militare
In una logica di
Dialogo e di spartizione del mondo alcune altre potenze
E rilanciando il senso di un'identità e di una comunità
Ed anche una cultura
C'è un'idea della mente Ali con l'America in cui torna ad essere preminente diciamo la classe dirigente bianca
Sia pure nella multietnicità della società americana
Di un'America ci rilanciare il razzismo
Che si chiude al mondo
Chi
Nel nome della politica di potenza
Concepisce le relazioni internazionali
Al di fuori di ogni regola
Boh se voi ci pensate insomma
La liquidazione della questione palestinese significa cancellare certo numero di risoluzione del Consiglio di sicurezza del diritto internazionale con un tratto di penna
Nel nome di una logica di potenza
Certo
Questo accade sotto l'incalzare di
Eventi di grandissima portata
Primo è stata la sostanziale incapacità di reagire alla grande crisi del due mila sette due mila otto
Di reagire attraverso quelle riforme strutturali diciamo della governance globale che
Mettessero il mondo al riparo dei danni prodotti dal deregulation età
Dal dominio di un capitalismo finanziario selvaggio
La
Seconda ragione è sicuramente è
L'esplodere della questione islamica destabilizzazione del mondo arabo la minaccia del terrorismo
Il sentimento di paura l'associazione
Che scatta tra il fenomeno dei profughi del dei flussi migratori
Ed è la minaccia terroristica
Un riflesso di tipo una che spinge verso la chiusura il nazionalismo la politica di potenza islamofobia
Certo non è un processo incontrastato
Innanzitutto non lo è in America dove diciamo una parte della società
Reagisce
Ma sicuramente noi siamo di fronte assegni evidenti di un radicale mutamento di fare
Alla cui origine cioè il fallimento della globalizzazione
Della globalizzazione neoliberista dice
E non soltanto per le ragioni che diciamo noi non soltanto perché questo processo non regolato ha generato squilibri diseguaglianze insostenibili
Ma perché questo processo ora diciamo
Ha messo in crisi il principio di sovranità
C'è un grande problema di sovranità
Di tornare
Ad avere dei punti di comando
Anche magari la lista al servizio degli interessi dei grandi gruppi eccetera
Ma ristabilendo dei punti di comanda
Certo Trump farà fa un compromesso con i grandi gruppi economici americani
Però dice anche loro pensione che se le sedi all'estero ti colpisco con la forza dello Stato
E quindi i grandi investimenti dovete fare qui
Noi possiamo tuonare contro questo ritorno nazionalistico
Noi ci sono molte parole nel politically correct democratico contro il populismo contro il nazionalismo
Ma attenzione a non rendersi conto che il bisogno di protezione
Cui questa nuova destra da la sua risposta reale
Attenzione non rendersi conto che se no movimenti incontrollati di popolazione in società in crisi oltre un certo limite
Crea hanno fenomeni di panico di disgregazione sociale che chiedono protezione
E non a caso co a sancire il successo di questa nuova destra non sono i ceti privilegiati
Ma sono descritte della globalizzazione sono i poveri sono gli operai delle aree industriali
Dismesse degli Stati Uniti d'America che sanciscono la titolarità
Mentre il campo democratico progressista e rischia di essere rappresentativo soltanto di quelle élite globalizzate che non temono gli effetti della globalizzazione
C'è un radicale mutamento anche proprio dal punto di vista della rappresentanza sociale
Ora
Questo cambiamento di scenario ci mette di fronte
Come Europa
E come Italia
Di fronte a sfide di enorme
Come Europa è evidente riusciamo che
Ho l'Europa è in grado di
Rispondere alla sfida
Poi lanciando un processo di unità politica cioè costruendo una sovranità europea
Parliamoci chiaro
Con i Paesi che sono disponibili a farlo a farlo tutto stare tonica sulle due velocità e nella logica delle cose
Con i Paesi che sono disponibili a fare
Messaggio chiaro forte della signora Merkel
Secondo me
è un terreno sul quale la sinistra deve stare la vera questione su cui incalzare diciamo il
I conservatori tedeschi
Non è
Se debba esservi o meno una maggiore integrazione politica
Il problema è per quali politiche
Il problema è che la condizione di una maggiore integrazione politica è ovviamente una radicale svolta verso una politica di riduzione delle disuguaglianze inclusione sociale
Sviluppo ma certamente si apre un terreno di di confronto
Il CIPE ma il trend offre le non di dire di dire di no
Anche perché se no l'Europa non conta nulla e neppure la Germania conta nulla durante la Germania non se
Se si muove in questa direzione non lo fa per altruismo
Lo fa
Perché capisce che in quella direzione innanzitutto c'è una risposta al tema dell'interesse nazionale tedesco
E cioè che una Germania da sola non ce la fa
Una Germania
Alla testa dell'Europa
Può affrontare questa sfida
E naturalmente
Solamente questo chiama in causa
Diciamo il ruolo che vuole vedere il nostro Paese
E mette in luce tutte le le fragilità
Della comunità nazionale
A cominciare diciamo dal fatto che l'Italia è uno dei Paesi nei quali si manifesta in modo più drammatico non da ora diciamo una frattura tra
Cultura e puniti
Chi ha direi persino delle ragioni storiche
Parlava grande fiducia
Cioè il fatto che
La la la
La nazione italiana
Come cultura come lingua diciamo di qualcosa che si è formato
Parecchi secoli prima che nascesse dello Stato
C'è poco da fatte
Cioè in comunque sono due processi che mentre in altri Paesi diciamo hanno visto concreti usciere identità culturale esista attualità
E in Italia questi due processi sono separati dalla nascita diceva tanto perché uno uno uno comincia
Diciamo mille cento grosso e l'altro
L'ente
Eccoli dopo dice ecco quindi
è evidente che
Noi da questo punto di vista abbiamo
Sofferto nella nostra storia di questa
Di una fragilità
Degli elementi cui visivi di una comunità nazionale
è anche evidente che a questo hanno supplito in una certa fase
Nel dopoguerra diciamo i partiti democratici
Sia perché i partiti democratici che hanno con la Costituzione
Definito diciamo una
Con quella Costituzione quei valori quel carattere programmatico della Costituzione come dato un'identità
Al paese
E sia perché i partiti democratici hanno esercitato quel ruolo di mediazione fra grandi masse di cittadini che fino a quel momento erano stati esclusi dallo Stato e lo Stato
Ha facoltà
Ciascuno per conto proprio è chiaro che entro un certo punto questo assetto è entrato in crisi
Però noi
Diciamo quando siamo stati travolti da questo data anti partitocratica che aveva mille ragioni abbiamo rischiato di buttare via il bambino con l'acqua sporca certo l'acqua sporca alla corruzione
L'occupazione dello Stato eccetera
Però
Il bambino era quel rapporto fra cittadini è stato fatto
Che
Che
Sono fuori da questo ci siamo tutti d'accordo no alla fine ci alla fine c'è ripeto ornata l'acqua sporca certo salvo per senza
Alla fine è tornata vasto
E direi che
In una forma diciamo non paragonabile all'esperienza del dopoguerra per in qualche modo diciamo
Il ventennio del bipolarismo italiano insomma a in qualche modo dato un ordine a quello che vorrei definiti in un bel libro il noi diviso dell'Italia no
Nel senso che
Nel senso che ci siamo divisi ordinatamente
Il centrodestra il centrosinistra due modi diversi Illy no
Da una parte
Solidarismo cattolico la tradizione della sinistra e dall'altra parte
Diciamo gli spiriti animali di un certo capitalismo italiano acquistando e insomma
Tratti dell'identità italiana ci siamo divisi ordinatamente diciamo
Io credo che oggi per molti aspetti la situazione sia più gravi
Perché è subentrato è subentrata una frammentazione no
In caos badate questa frammentazione non è soltanto non riguarda soltanto la politica la politica la riflette
Innanzitutto questa frammentazione è il frutto della crescita di drammatiche diseguaglianze sociale
è un
E il frutto di una frantumazione della società pensiamo cosa è diventato
Il la frattura fra nord e sud
Non ha mai avuto ma badate negli ultimi
Settant'anni di storia italiana i caratteri richiamo
O che cosa è diventato il gap generazionale
Dal punto di vista delle tutele e delle cose eccetera
Io
Nel giro di cose durante la campagna del referendum guarda
Ci siamo battuti per il no diciamo ma insomma
Casualmente
Tutti e tre diciamo da da un certo punto di vista
Diverso rispetto a quello degli altri mi è capitato una ragazza preso la parola in un'assemblea pubblica che attento voi
Avete goduto del diritto democratico di scegliere
Le persone che quindi dovevano rappresentare in Parlamento a noi questo diritto è stato tolto
Voi a vederli goduto di un sistema chiedo Guardian garantito un'attenzione dignitosa
A noi questo diritto è stato negato
Voi avete goduto del diritto di non essere licenziati se non c'è una giusta causa eccetera a noi questo diritto introdotta un elenco impressionante
Un elenco impressiona
Che descrive diciamo
Proprio la
Frattura fra le generazioni
Poi dice ci studiamo per come votano i giovani
Io dico che
C'è da stupirsi del come stanno ancora abbastanza tranquilli tutto sommato è giusto
Consentono
Benché impressionante
Quindi
E
Di di fronte a questa situazione secondo me riemergono alcuni antichi
Vizzini italiani pericoli Italia no
E uno di questi lo vedevo qualche giorno fa una ricerca impari diamanti eccetera questo il bisogno dell'uomo forte
No questo
Perché è chiaro che questa è una risposta questo
Timore di di di emarginazione eccetera
E
Io ho ricordato in una conferenza sul
Sull'idea di Italia di qualche anno fa
Una
Uno scritto di un grande scrittore Russo del trentaquattro
Isaac Babel
Che venne in visita in Italia
E
Raccolse questo elettrodotto cerchi e Mussolini rispondendo ad un giornalista che lo aveva intervistato sul programma del Partito fascista rispose così
Il programma del partito viene da me stabilito ogni giorno
Subito dopo aver letto i telegrammi del mattino
E resta in vigore fino a che non ricevo i telegrammi
Benissimo
Sì per adesso non seguito del adesso non mi sono più i telegrammi diciamo ma più o meno una finestra che avevamo
E
E diciamo il commentava questo Isaac Babel dice e così che gli italiani vengono a sapere il programma della loro vita
Tuttavia quest'uomo diceva Lorin gode di un indiscutibile considerazione tanto nei circoli borghesi piccoli e medi quanto presso i suoi
Rassegnati avversari
E poco più avanti citava cattiveria di Mussolini
Sul comando
I capi devono essere degli uomini
La formula resta essenzialmente femmina
Impressionabile e abilità di spettacoli illusi chi non la necessità
Ora
Colpisce
Diciamo la la la la la dal fatto che questo intellettuale Russo cogliesse
Consigliere fulmineamente alcuni tratti in una certa identità italiana una certa civiltà politica in una certa idea del rapporto tra classi dirigenti e masse nel nostro Paese
Io in fondo quello che si espresse nel fascismo diciamo è qualcosa che ha continuato a vivere nella cultura razionale
Cioè questa idea
Questa tendenza ad affidare ex
Una sorta di
Annullamento dell'individuo e delle identità collettive
C'è un passo molto bello di Gramsci dove si parla appunto di questa tendenza italiana ad affidarsi a un incantatore lasciarsi sedurre
Lasciarsi sedurre e in fondo la grande platea televisiva è simile anch'essa di una donna ad ammaliare sedurre
Con una differenza rispetto e totalitarismi Novartis novecenteschi fortunatamente nullo scrisse Remo Bodei cioè che la con logiche la riduzione dell'individuo alla sua alla lunga vita
Non richiede più necessariamente il sangue e la morte ma solo la perfetta insensatezza della società dello spettacolo
Ora
Questo
Rischio
Che
Il Paese
Non sia ingrato fidi
Rispondere
In un momento così decisivo
Al momento alla necessità
Di
Ricostruire una dimensione forte della statualità e della politica che poi anche la condizione per partecipare ad un forte
Forte
L'illusione cioè di sostituire con l'Europa la debolezza dello Stato italiano si è rivelata tale
E in realtà
Nel nell'equilibrio europeo di oggi sono
Gli Stati più forti di quelli che esercitano dominanti poi è chiaro che bisogna costruire una sovranità che vada oltre la dimensione statuale ma
Questo oggi passa inevitabilmente attraverso la forza depistaggio
E
Insomma
Noi
M è una domanda è un interrogativo legittimo sul destino di questo grande Paese
Proprio perché vediamo riemergere dal passato in forme nuove il rischio di un Paese nel quale alla politica cinismo delle masse al qualunquismo
E sempre Gramsci che parlava fa riscontro lo spirito di consorteria delle classi dirigenti
Di un Paese a aspro
Un Paese diviso da un conflitto aspro confuso drammatico e nel quale sempre di più sembrano separati si la cultura della politica allora
Se questi sono perché questi sono i rischi
Per i quali siamo esposte
Battito politico pare
Di un livello di rigidità osserva
Di un
Talmente impressionante il vuoto dissenso di responsabilità nazionale ecco svolgo usiamo questo ci si poteva
Il senso di responsabilità verso il futuro del Paese
Anzi addirittura c'è chi dice questo queste attenti al senso di responsabilità corrette appartengono ad una vecchia cultura
Per la morte
Veste sembriamo avviarci verso
Una delle più improvvisate caotiche campagne elettorali sarà per l'Italia abbia mai vissuto
Alla quale ciascuno fa
Senza un progetto
Dico è nordici di futuro del Paese perché questa è la verità salvo affidarsi poi alle alchimie i rapporti di forza ma non si sa che cosa
E e questo veramente fa paura
E
C'è un'alternativa a questo e questo è il vero il la vera questione in cui si discute in questi giorni
C'è
La possibilità
Chiesi avvisi
Un processo costituente diceva intendiamoci gli anticorpi ci sono repressivo nel corso della campagna referendaria sono si sono manifestati dialettico
Partecipazione e di di di di di di debito
Che si sono espressi anti anche anche con scelte riversa del voto
Non voglio attribuire tutto il bene è una parte certamente non è stato un grande fatto di partecipazione popolare di coinvolgimento diciamo
Quello di cui io avverto la necessità diciamo è un
Processo di ricostruzione
Una fase costituente ecco
Almeno me nel campo delle forze del centrosinistra
Chi si è inteso in senso largo e che
Come
Ogni nuovo inizio deve non può che ripartire dalla
Dalla ricca riscoperta dei valori fondanti
Non c'è poco da fare diciamo i valori fondanti di una forza ad una grande forza
Democratica di centro sinistra sotto sotto eguaglianza sono come ci ha spiegato Bobbio diciamo poi
Qualcuno ha scritto una postfazione dicendo che il vero conflitto non è
Prego agli anziani diseguaglianza va tra vecchio e nuovo diciamo artificiale
Bene rispetti il testo di Bobbio non necessitava secondo me di questa Giunta diciamo al di là di ogni commento anche perché
Mai come in questo momento insomma adesso onestamente il tema della diseguaglianza è altro centro del dibattito culturale
E enti al centro del dibattito se appena appena noi alziamo lo sguardo diciamo
Da quello che ci ha lasciato è chi non so che è stato il grande maestro di sci rimasti in lizza picchetti insomma
Qualche anno fa è uscito un libro bellissimo che secondo me veramente andrebbe
Che aiuti creativo si potrebbe fosse introdurre si intitolava descritte le
Scritto fra l'altro da due studiosi britannici
Uomo una donna che sono due studiosi di il PD mio Lucia
Io non sono due sociologi al dunque
E in questo libro dimostra attraverso una serie di analisi particolareggiate
Che
La diseguaglianza
Aumentarle malattie riduce l'aspettativa di vita rende le persone più violenti e più infelici ciò
Cioè che le società dove c'è un maggiore tasso di eguaglianza sono svilita dove le persone vivono meglio stanno meglio il
E quante stranamente eccetera
Quindi
Questione poi in un Paese come il nostro questo non può che essere il cuore di un nuovo programma
L'altro
Deve essere in quello di ricostruire lo Stato questo non significa necessariamente aumentare la burocrazia diciamo ma di costruire dall'Autorità
E la capacità di vita dello Stato
Capacità indirizzò
Di diritti
Di tenere insieme il Paese
Di non essere alla Mercedes le consorterie diciamo contorno in cui parlava di cui parlava Gramsci
E infine diciamo
La comunità nazionale
Non può ridursi ad una massa di individui arrabbiati
Perché una massa gli individui arrabbiati alla fine trova soltanto nel
Capo
Il suo punto di sintesi cioè in questo Paese deve ritrovare il ruolo dei corpi grandi corpi intermedi
Che fra l'altro sono una una una ricchezza della tradizione italiana
Perché appartengono sia alla tradizione
Del mondo cattolico sia alla tradizione migliore della Sinistra democratica
Ne ha
Deve ritrovare forme di coesione forme di solidarietà ai eccetera che si
Che si organizzano nella società civile
Avendo come base identità aria secondo me quel patriottismo costituzionale diciamo che
Gli italiani hanno
Ha dimostrato di volere in qualche modo proteggere è un patrimonio che gli italiani per le ragioni hanno dimostrato di volere proteggesse dice
E e
Ciò io credo che
Un progetto di questo tipo ha bisogno sicuramente la politica se si separa dalla cultura
Diciamo si impoverisce drammaticamente ma è anche vero che se la cultura si separare la politica rischia
Di ripiegare in forme di narcisismo diciamo che
Che possono
Dare soddisfazione
Dei dei ristretti gruppi diciamo ma
Il grande problema è quello di mettere in contatto gli intellettuali semplice diciamo il grande tema che lanciano che rimane secondo me fondamentale di costituire una comunità nazionale allora
Io penso che
Si tratta di questo
Quello che viene chiamato diciamo dalla
Dalla pubblicistica corrente dal dibattito di cui francamente al quale io cerco di stare abbastanza così
All'ATER e diceva
La scissione la scomposizione eccetera
In realtà il contrario dal tenti di vedere se è possibile avviare un processo costituente
A partire dalla considerazione
Serenamente oggettiva direi non astiosa gli strumenti attualmente in campo non sono serviti per questo Puff cioè
è una constatazione oggettiva insomma non
Quale è difficile
Questo è il tema vero
Non le date questo ente
In alcune processo costituente lo si abbina
Come in Europa attraverso una coalizione di volonterosi
Che non è
Che deve avere un carattere da subito attento
A terra
Perché ciò che oggi si rispecchia nella politica e così come
E poco e povero
Partiti sono tutti diventati delle macchine asfittiche
Nelle macchine elettorali asfittiche diciamo le cose come sta diciamo io penso di sostare superare un partito che aveva seicento cinquanta mila iscritti
Poi ci siamo fusi con un altro partito per farne uno più grande adesso c'era centottanta mila scrivere qualcosa funziona abbiamo scelto
Organico per prevenire qualcosa ci deve essere quarto qualche
Il contenitore ed avere un buco dove ci sono delle perdite diciamo perché comunque evidentemente qualcosa non ha funzionato diciamole c'è poco da fare non è che c'è da fare un'analisi troppo approfonditi traccia
E
Quindi bisogna secondo me avviene il coraggio di dimettersi interni
Questo
Il
Tema vero
Perché sì sia il coraggio di rimettersi in cammino di rimettersi in discussione eccetera
Io credo che questo sono in questo Paese c'è ancora un'impasse tecnico sfumata perché vuole reagire
Molti di questi essi sono ritratti
Se noi guardiamo le percentuali di partecipazione al voto sul sono abbastanza impressionante
Ma
Non si sono ritratti per sempre
Cioè se il richiamo e convincente molti di quelli che si sono ritratti ritornerà
Io non sono persuaso ed è questa la scommessa grazie
Crediamo che sia comma rimpatri quindi una forma per
Scuro
Intanto ringrazio Franco Marcoaldi a Massimo D'Alema per tutte queste riflessione
Massimo D'Alema diceva sta finendo siamo alla fine siamo almeno a una crisi di quel della stagione o liberale solo che la svolta non è a sinistra come avremmo sperato ma per molti versi è a destra
Quello che e io provo a dire quale può essere
La funzione alla cultura perché le cose vadano in un'altra direzione un nodo evidente lo si accennava è quello del nostro rapporto con i trattati europei
Impressionante leggere quello che
Guido Carli scrive quando torna da Maastricht dopo aver negoziato un trattato
Dice ho provato in tutti i modi ammettere al Trattato di Maastricht come indice la piena occupazione comunque l'occupazione non ci sono riuscito
Questo provocherà un un undici cosa comunicando infelicità
Alla ai cittadini del continente europeo avrà abbiamo la forza di ripensare
In questa fase nuova a non essere ancora prigionieri di una gabbia costruita nel piano di quella stagione
Questo
E il punto io credo
E che rapporto c'è fra la sovranità nazionale e la costruzione di una sovranità europea che vada in questa direzione quando sento un altro ministro dell'economia l'attuale
Esprimere dei dubbi forti su quello che chiama neo statalismo perché ha sentito esprimere delle del dei dubbi all'interno del Partito Democratico sulla continuazione della stagione delle privatizzazioni io mi chiedo se non fosse più avanzato Carli
Di Padova
Siamo davvero convinti che quella stagione di privatizzazione per come è stata fatta sia ancora attuale o invece la fine di questa stagione neoliberista non ci dovrebbe indurre al coraggio di una critica radicale
Per questo credo che il rapitore nel rapporto fra sovranità nazionale sono età europea
Si gioca un livello più basso il più diffuso sulla sovranità dei cittadini sull'abilitazione dei cittadini esercitare la loro sovranità che quello che abbiamo provato a dire parlando del rapporto fra comunità e culture
Si Massimo D'Alema parlava di una fase di un processo costituente
Credo che sia doveroso e necessario purché però sia un processo costituente sui contenuti
E non soltanto sulle aggregazioni delle persone in cui si dicano le cose modo profondo da tutte e due parti mi fa molta impressione che il presidente attuale del CNR dica la la ricerca non doveva essere frenata da preoccupazioni etiche
Questa è la prospettiva del mondo culturale italiano e il suo contributo che può dare alla politica cioè la costruzione la polis
Non credo
E d'altra parte quando sento l'ex Sindaco di Milano Pisapia che ha un ruolo in questo processo parlare del dell'Expo come un'esperienza diciamo simbolicamente costruttiva
Ho molti dubbi perché mi sembra invece una stagione un'esperienza spettacolare tutta Presa mani e piedi in quella stagione neoliberista che si chiude fin dall'idea stessa di prendere un pezzo di territorio
Naturale e di cementificare allo per fare l'Expo invece che riutilizzare altri terreni
E qui nell'uso dell'Ambiente del territorio nel rapporto fra sovranità diffusa decisioni sull'uso del territorio si deve giocare il futuro di una sinistra che queste cose non le ricorda più vengo dalla Toscana dove una battaglia sulla Tosatti reni cari pone in maniera urgente
Questo problema per non parlare dello stadio della Roma restano e quello che si porta dietro allora siamo in grado di ridare strumenti per agire sui contenuti veri
Una critica che abbia a che fare con i contenuti Claudio Abbado diceva la cultura serve a giudicare chi ci governa
La cultura salva se ci permette di acquistare gli strumenti della nostra sovranità
Concludo da storico dell'arte
Con un brevissimo apologo veramente breve alla fine del Seicento a Firenze l'uomo più ricco di Firenze
Francesco Ferone in crescente a comprarsi un titolo di Marchese ed era diventato ricco
In una prima fase della globalizzazione faceva commercio di schiavi fra le coste africane quelle americane con le sue navi che aveva una sede in Olanda c'è un perfetto esemplare di globalizzazione ante litteram
Decide che ha bisogno di una cappella funebre sontuosa e barocca di quelle subito io dice
E e va a bussare alla Chiesa dei Carmelitani di Firenze al Carmine perché lì i Corsini stanno costando una meravigliosa cappella barocca e quindi l'assimilazione del nuovo ricco all'aristocrazia
Di radice medievale cosa quale cappella vuole sceglie la cappella Brancaccio quella di Masaccio di Masolino
Porto un sacco di soldi carmelitani e dice di di che lui la rientra più bella oggi si direbbe la valorizzazione del patrimonio culturale i frati sono contentissimi di farlo tradimento dei chierici in senso letterale quelli erano Chierici letteralmente
E dicono siamo felici scrivono una cronaca siamo felici perché questo della tesi Ferone Ferroni faremo un sacco di cose belle utili e non vedremo più quei brutti Mostacciano all'antica ne faccio di Masaccio dalla Cappella Brancaccio
Naturalmente il marchese Ferroni riesce a comprarsi una parte della comunità intellettuale come succede sempre e c'è un gruppo di intendente di artisti che gli dicono che si può distruggere la cappella senza alcun problema magari se ne possono segare delle parti su qualcosa si potrà salvare
Sarebbe la sembra sembra segnata ci sono già gli operai che entra la basilica cosa succede che insorge il popolino dell'Oltrarno
Insorge perché c'è un legame forte fra un senso di comunità e quel luogo
E vanno a a a rompere le scatole tirare per il collo oggi non dovrebbero le mail
Di un'altra parte d'intellettuali che pensavano come sempre I casi loro e che era invece tirati dentro la vicenda e costretti ad occuparsene ad occuparsi del bene comune l'Accademia del disegno o una parte di artisti
è una parte di intendente Idir uditivi intellettuali
Grazie alla mente si rimettono a dialogare con il popolo dell'Oltrarno e vanno insieme dalla madre del Granduca Vittorio Della Rovere spesso le figure femminili
Così emarginata e la politica sono poi risolutive che si convince stando quasi saldi stima colonnati ce la cronaca contemporanea che racconta questa cosa
E impone al figlio granduca di tirare per le orecchie il marchese Ferroni il quale poi si fa la cappella funebre accanto sostenute la Santissima Annunziata il luogo più sacro di Firenze voce questo grande schiavista e questo però va benissimo perché si salva la cappella Brancacci abbiamo anche la cappella Ferroni
Per ridare
Sovranità
Allora il problema era quello di un'alleanza fra
Volontà popolare e conoscenza per convincere il sovrano
Oggi questa alleanza fra politica e cultura deve servire a rimettere sul trono il sovrano che il popolo che sono i cittadini
Io credo che la cultura intesa come critica serve esattamente a questo a rimettere sul tardare strumenti di sovranità io spero
Che in questo processo di costituente della sinistra si parli fortemente di un progetto di paese
Possiamo capire quali idee progetti visione alternative di paese si confrontano
E non solo quali consorterie gruppi dirigenti Gigli magici e altri attrezzi come lo sconvenienti si contendono la seduzione del paese io che questo sia il punto
Ma è un punto fondamentale che è una sfida che credo possa avere successo soltanto se si riconosce che la critica l'abilitazione alla critica giudizio critico dei cittadini eh elemento fondamentale non se ne esce
Da soli don Milani diceva sortirà da soli avarizia sortire una insieme politica e credo che di politica in questo senso abbiamo bisogno
La ringraziamo di nuovo i nostri relatori ripeto chi volesse rivedere questa
Serata può farlo sul portale Treccani così come può lì recuperare tutte quante le puntate seminariali un precedente grazie a tutti buonasera
Evidente
Norma