"L'identità italiana" presentazione del libro di Ernesto Galli della Loggia, primo volume di una nuova collana edita da Il Mulino presso la Libreria Feltrinelli, corso Italia

Sì della
Ma una cosa Longoni e discuteranno il plotone di quello
Dottor Alberto Banti
E il dottor Paolo Pezzino a cui chiedo contrario subito la parola Ponzilacqua registriamo
Lavorano dal collare
Grazie
Grazie
Boccuzzi grazie ci ripartiremo così gli interventi io ho cercato di sintetizzare il libro di Galli della Loggia quindi farò una scheda di presentazione del libro per chi eventualmente non avesse lento poi credo la parola a Michele Battini Alberto Banti non so in che ordine ma decideranno loro
Poi lasciamo spazio domande dal pubblico la Ernesto Galli Della Loggia che ringraziamo Perego detenuto a Pisa
A presentare il suo libro
Concluderà la serata
Il libro di Ernesto Galli della Loggia l'identità italiana e il primo volume di una collana diretta sempre da Ernesto Galli della Loggia edita da il Mulino di cui sono già usciti alcuni titoli ed è un po'il volume di base quello che rappresenta un'indicazione lei di tematiche generali
I fondamenti dell'identità italiana secondo Ernesto Galli della Loggia vanno ricercati come tutti i fondamenti identitari peraltro nel lungo periodo
Si parte il libro parte dalla posizione geografica dell'Italia la caratteristica italiana è una posizione geografica centrale nell'insieme rispetto all'insieme del continente europeo condizione geografica che rende l'Italia Paese di transito e di penetrazione per Bari città ma nello stesso tempo anche una condizione geografico una morfologia angiografica che differenzia pesantemente d'Italia su internet lungo un asse che non è solo un asse nord e sud ma dice Galli della Loggia lasse ove estetiste perché la penisola idee italiana è orientata verso sud est
Con una linea di separazione che è rappresentata dalla più non a caso le due principali città italiane in epoca moderna sono Genova e Venezia
Ognuna su un lato di questa se
Ciò accentua ancora di più i caratteri di
Peninsula Rita
Poiché i rapporti tra le due sponde dell'Adriatico e quella tirrenica sono più difficili e meno intensi di quelli che ciascuna delle due sponde mantiene almeno in epoca moderna con le coste di rinvio e accento anche la mediterranei tale d'Italia
Ma c'è di più a causa della sua posizione geografica l'Italia non è mai stato occupata da un solo invasore
A dopo la caduta dell'Impero romano il che è accentuato le linee di frattura preesistenti e contribuisce a spiegare una caratteristica predominante nel nostro Paese
La propensione al sincretismo come condizione per la sopravvivenza stessa del Paese
Il libro passa poi a trattare dei duelli Taggì fondamentali a livello di civilizzazione che Galli della Loggia individua nel retaggio un attimino in quello della Chiesa cattolica
Proprio per le loro caratteristiche questi due retaggi contribuiscono a spiegare il peso particolare che i colti gli intellettuali hanno nella storia d'Italia
Questi due retaggi fanno sì ne privilegia no diciamo alcuni aspetti la legislazione e la giurisprudenza e fanno sì che le figure che controllano questi aspetti fondamentali abbiano un spesso essenziale si tratta degli stessi intellettuali che poi hanno un peso è essenziale anche nel tramandare una coscienza dell'unità nazionale nel corso dei secoli
Il retaggio latino consiste soprattutto nell'urbanizzazione
Nel paesaggio agrario e poi nel diritto il diritto romano cioè in una concezione della legge dice Galli della Loggia come corpo di dottrine scritte che secondo lui allontana
Il popolo dalla legge e passi che la legge diventi elemento a disposizione solo delle classi dirigenti che sono sempre state tentate poi di utilizzare la legge a proprio arbitrio
L'influenza della Chiesa viceversa
Deriva dal fatto di essere rimasta alla Chiesa l'unica struttura unificante della penisola per secoli e soprattutto dalla metà del quinto secolo cioè dalla caduta dell'Impero romano
Fino alla fine del dodicesimo secolo l'emergere del potere comunale il solo potere in pubblico in Italia di origini indigene
Se l'unità religiosa della penisola dice Galli della Loggia indubbiamente sfavorito l'unità politica essa comunque dal secolo sesto ha rappresentato un elemento importante per l'identità italiana
Innanzitutto diffondendo sì nelle campagne tramite la rete delle clienti
Aderendo alla sensibilità popolare si pensi a culti come quello Mariano e dando vita a una religiosità popolare a un cattolicesimo fatto di devozione e di pietà per la condizione umana
Che rappresenta un substrato e forma formato nei secoli un substrato antropologico sempre pronto a di venire a galla
Inoltre la Chiesa è stato l'unico potere dice Galli della Loggia che ha allargato le proprie fila a individui di bassa estrazione sociale
Infine nelle città tramite la figura del vescovo la religione diventata componente essenziale di una cultura civica che ha rappresentato uno dei momenti più alti della civiltà italiana anche se con la controriforma si è imposta un'adesione alla religione priva di dubbi critici e quindi si è favorito doppiezza e dissimulazione
Secondo l'autore ciò non può far dimenticare che la controriforma plasmato ha caratterizzato solo due secoli dei due millenni del rapporto tra Chiesa italiana
La conclusione di Galli della Loggia e che nelle forme italiani qui cito Daloui
E nelle fornitagli Haneke cattolicesimo sembra attingere un'irripetibile quinte essenzialità
Definite quindi in tal modo le coordinate di fondo dell'identità italiana Galli della Loggia a partire dal terzo capitolo
Affronta ematiche più vicina il capitolo a parte dal mille ottocentosettanta l'anno che mette fine alla secolare divisione politica dell'Italia
Per sostenere che L'Unità in realtà in Italia non si attua attorno a un forte centro
In grado di rendere omogenea una realtà frammentata ma lascia persistere un pluri centrismo che elemento caratterizzante la situazione italiana
Galli della Loggia individui un asse della statualità lungo la linea Torino Napoli cioè tranne l'incontro tra la tradizione statale Sabaudo piemontese quella meridionale
A questo asse fa da contrappeso la fondamentale divisione diversità divisione diversità sociale ma in qualche misura anche antropologica tra nord e sud
E il policentrismo tipico della realtà italiana la conseguenza è la cito ancora tendenziale cesura tra l'identità nazionale e l'identità italiana
Il fatto cioè che la modernizzazione dell'Italia si attui contro il suo passato Ikeda questa modernizzazione un carattere perennemente incompiuto il fatto è che con la divisione tra un Sud caratterizzato dalla monarchia adoro Banna del mille centotrenta è inseguito da un regno meridionale che si prolunga fino al mille ottocentosessanta
è un centro nord e plasmato dall'esperienza comunale che si diffonde a partire dalla fine dell'undicesimo secolo l'identità italiana si affermi a scapito dell'unità
Troppi un luogo precipuo di affermazione nella frammentazione nelle vocalismo tipiche entrambi dell'esperienza comunale
L'esperienza dei comuni riesce sia creare come abbiamo detto una cultura civica che plasma era alcuni dei momenti più alti della storia italiana ad esempio in campo economico e artistico
Ma porta comunque indelebile l'impronta di un autogoverno di Gattico dell'articolazione in fazioni e del vincolo di consorteria come tipici e caratterizzanti la vita politica non è quindi un caso che dopo l'Unità all'asse Torino Napoli l'asse della statualità si contrapponga un asse nord orientale con un'appendice centrale in Toscana e Umbria
Quello lungo il quale afferma Galli della Loggia si elaborano nel corso del Novecento le principali offerte politiche modernizzando di il socialismo il fascismo il cattolicesimo politico
E il vecchio asse dei comuni che tuttavia non si incontra con quello della statualità gestito piuttosto dall'élite meridionali
E resta autoreferenziale in termini di opporre Ussita economica e cultura civica locale
Insomma in Italia cito dal libro geografia dello stato e geografia della società non si incontrano e resta cari cito ancora un vuoto assai gli ha ampio tra la sfera della statualità e quella della politica il punto è che in Italia manca un collante che possa tenere insieme Stato società la società è caratterizzata secondo un noto giudizio di leopardi del mille ottocentoventiquattro dalla mancanza di una società stretta il termine e di leopardi
Cioè dall'assenza di rapporti tra persone di ceto medio che siano tenuti insieme da ambizione gloria e onore sono sempre termini che usa Leopardi cioè dalla mancanza di quella che potremmo chiamare una coscienza ricetta un'opinione pubblica di tipo moderno e dall'altra dalla mancanza del buon tuono dice sempre lombardi cioè del carattere convenzionale formale dei rapporti sociali tipici della società moderna
In Italia l'individuo resta chiuso la spontaneità l'aggregato organico della famiglia e formalismo l'etichetta delle regole empiriche
Da ciò deriva la debolezza di una moderna concezione della politica
Intesa come interesse per la polis denunciata già da Machiavelli
Sostituita questa moderna concezione della politica a partire dalla crisi dell'età comunale dall'appropriazione oligarchico corporativa delle risorse pubbliche
La mancanza della politica come definizione di un interesse collettivo passi che essa non affianchi con meccanismi di mobilità sociale i meccanismi ascrittigli e tirannico tipici della famiglia e del lignaggio che continuano a quindi a prevalere nella situazione italiana
E fa politica piuttosto il dominio di oligarchie cittadine del patio Nismo e della sua necessaria conseguenza il trasformismo
Che familismo in generale influenza l'agire collettivo in Italia in maniera determinante
Il massimo dei risultati italiani gli ottengono all'interno nella e per la famiglia
Ma in tal modo si ostacola la formazione di una fiducia generalizzata essenziali alla diffusione di rapporti sociali moderni cioè anonimi e
A personali e si diffonde una normatività settoriale non universale cioè una concezione della legge non come legge generale valida per tutti ma delle norme come validi per il proprio gruppo di appartenenza o di una normatività che solo all'interno del proprio gruppo di appartenenza trova applicazione in Italia poi il familismo si accompagna la mancata identificazione con lo Stato
Dovuta certa alle debolezze dello Stato italiano soprattutto dello Stato nazionale ma a sua volta a loro volta queste debolezze rimandano proprio l'ambiente sociale in cui lo Stato si trova molto
Inoltre la diffusione del familismo ostacola
La diffusione di cultura che favoriscono la mobilità sociale individuale e la competitività sostituite da gerarchie che rimangono sempre di carattere oligarchico nota di dare anche in epoca contemporanea
E da una vocazione allo scambio e all'accordo ciò risponde comunque alle esigenze di una società povera con risorse scarse
Che privilegia quindi la sicurezza a rischio
E ha un'incidenza anche sulle forme della politica che si mette al servizio dei rapporti sociali esistenti piuttosto che tentare di modificarle di plasmati in maniera significa arriviamo al punto centrale del discorso l'assenza di Stato e della politica moderna collegata di una politica cioè collegata ai prodotta dalla dimensione statale
Il rimpianto per la perdita dell'Impero il lutto permanente per la verità dell'impero che attraversa alla storia d'Italia
L'abuso della sovranità temporale da parte della Chiesa creano una serie di conseguenze di lunga durata prima tra tutte è un'egemonia degli intellettuali sul discorso storico politico italiano
Gli intellettuali si sentono e sono i veri cultori della romanità e impongono un discorso pubblico in cui il principale elemento appunto l'assenza l'assenza dello Stato l'assenza dell'Unità espositiva e che quindi si caratterizza per una prevalente carattere di denuncia morale e per un prevalente carattere pedagogico nei confronti di un popolo che viene sempre descritto Comi privo di riferimenti etici e morale
Gli intellettuali sono i veri cultori
Della romanità e si contrappongono apre tutta la Chiesa imprimendo al discorso sullo Stato nazionale una marcata caratterizzazione anzitempo la logistica ma anche antichi saggistica
La visione integralmente storico laica del potere dice Galli della Loggia ha impedito così alla religione di partecipare alla costruzione del discorso pronunciato
In Italia l'assolutismo deboli la mancanza di grandi conflitti sociali e della stessa esperienza rivoluzionaria
Ha prodotto una rottura tra identità politiche modernità proprio nella dimensione politica ideologica e nel processo di costruzione dello Stato
Lo Stato in tal senso non è stato in Italia ne espressione e difensore della sfera dei diritti dell'individuo
Ne di un interesse politico collettivo vietato all'ordine alla potenza di conseguenza il discorso politico sulla costruzione statale e rimasto appannaggio di ristrette i nuclei di è lite politiche e intellettuali con due gravi conseguenze
La separatezza da queste lite laiche e la massa della popolazione religiosa
E la concezione dei problemi dell'identità politica da parte di queste riparte come problemi di ordine evidentemente ideologico e culturale
Senza cioè investire appieno l'articolazione oligarchica del potere di questi l'apertura tra intellettuali e popolo non cementati da un blocco nazional-popolare in campo religioso Galli della Loggia e riprende qui un'osservazione di Gramsci
E tra l'identità da essi propugnata e la maggior parte degli italiani si aggiunge la frattura tra Stato e cittadini
E diffonde l'idea esistano due nazioni una nazione dei buoni
Rappresentata appunto dagli intellettuali sempre minoritaria naturalmente e una nazione dei cattivi rappresentata dalla maggior parte del popolo della gente semplice sempre disponibili in questa visione a trame reazionaria
In tal modo secondo Galli della Loggia si perpetua il potere delle indagini oligarchie italiane attraverso i vari regimi politici proprio l'assenza di tradizione statale e la vischiosità oligarchica della società rappresentano i due massimi problemi della lontananza italiana dalla modernità
Una modernità che come ho detto in Italia pare sempre incompleta e particolarmente distrutti
L'iper politicità in assenza e anzi proprio come conseguenza di questa assenza dello Stato poca politica e no molta politica no poca politica molta politiche poco Stato
La mancanza di una cultura istituzionale civica la propensione all'appartenenza vissuta sempre come un noi contro un loro l'adattamento della politica sia pure con orientamenti modernizzando i alle pieghe della società locale l'assenza di è lite burocratiche e di una cultura e mentalità
Sanamente conservatrice che affondi cioè dice Galli della Loggia in istituzioni del merito della competenza ed è il rango
La mancata trasformazione delle oligarchie impedite nazionali
La diffusione di ideologie politiche di natura fideistica e identitaria
Come supplenza oltretutto alla separazione tra religione e politica
La debolezza degli strumenti di nazionalizzazione messi in atto dallo Stato postunitario
E più di recente una meriti ad imitazione che in Italia avuto meno resistenze che altrove sono tutti i caratteri di questa modernità irrisorio
E qui quasi con un colpo di scena finale dopo la descrizione di tanti limiti della nostra identità nelle ultime quattro pagine del libro troviamo un quasi commosso atto di fiducia e di speranza
Nonostante la virgoletta dello Stato Italia esiste afferma Galli della Loggia sia pure come una gara ma la galassia ci dice e comunque un sistema con delle regole con delle leggi non un'accozzaglia di singole invita l'Italia e dotata di una straordinaria struttura a rete
Nella quali vari influssi si innestano sull'antica base comune rappresentata dal retaggio romano e da quello cristiano cattolico
Quindi il meccanismo dell'identità italiana è quello cito di una molteplicità fortissima tenute insieme da un'origine comune altrettanto tenace ma in qualche modo occultata
Dalla sua antichità finita la citazione di Sonia allora riappropriarci per Galli Della Loggia del nostro passato come matrice di un'identità che sia finalmente condivisa
E promuovere uno Stato e delle classi dirigenti finalmente in grado di cito far sorgere quella patria italiana che ancora cima queste sono le ultime parole che il libro è anche le ultime parole mie e passo subito il microfono a chi dei due
Mi disse Service vicino
Le io mi limito
Bisogna mettere pattini del due due Alberto Banti
Perché non vorrei che almeno questo rimanesse e non chiaro nella nostra presentazione io mi limito a una è un intervento sul tipo di genere
Per cui secondo me può essere
Di che tipo di genere a cui il secondo me può essere accostato questo intelligente volubile
Uno più tradizionale
Una sorta di storia del carattere in avere
No
No più tradizionale una sorta di storia del carattere nazionale uno più innovativo una sorta di analisi dell'identità collettiva nel Paese avendo fatto due esempi e chiaro che io intendo leggere indicare in questo testo soprattutto una doppia innanzitutto scusate una doppia stratificazione c'è un discorso sulla discorso storico sull'identità italiana prodotto in una storia di lunghissima durata ultra secolare millenaria c'è un discorso analitico e un messaggio civile politico nel libro di Galli sulla debolezza dell'identità nazionale e dello Stato posto unità
Questo duplice ordine del discorso questa doppia stratificazione del testo questa
Quindi doppia appartenenza del testo nei generi diversi impone anche un problema rispetto a che cosa Gall intenda per identità
Ma che cosa è formata l'identità da una parte soprattutto nel primo tipo di discorso identità dipende essenzialmente da i caratteri fisici oppure dei connotati culturali permanenti nella storia d'Italia considerato che ripeto nella lunghissima durata
Nel secondo modello di discorso rivendita sembra appartenere soprattutto ai caratteri sociali e culturali specifici del nostro Paese specifici e non sbaglia rispetto agli altri Paesi europei
C'è quindi una duplice
Accezione identica permanenza da una parte specificità da
Galli parte con l'affermazione perentoria da questo punto di vista dei dati geografici rendono conto della civiltà di un Paese
Frase importante che palato presuppone un storia del dibattito storiografico su questi temi naturalmente non sfiora neppure ma che sarà importante nel nostro secolo se Civita sia cioè qualcosa che appartiene al a una i è una sola alla storia di un solo Paese ossia di pezzi è un fenomeno
Chi appartenga
Processi transnazionale
I piani strutturali che rendono conto della Civita o dell'identità italiana nella lunga durata sono la frammentazione geografica del paesaggio
La frantumazione antropologica dei gruppi sociali la divisione Occidente Oriente purché sud e nord quella qui accennava duri capite già Paolo Pezzino
Cioè questa sorta di divisione frantumazione
Molteplicità soprattutto disseminato lungo classe trasversale non superi lungo l'asse appenninico e che rende conto anche di la molteplicità di esperienze storiche dalla duplicità dominio longobardo dominio di Gandino sino alla al dualismo tra influenza transalpine francese influenza spagnola nell'età moderna le parole chiave sono quindi Murri molteplicità divisione frantumazione
Sì no all'approdo dell'esperienza storica pagano al
Al momento cruciale cioè la costituzione dell'identità storica italiana sembra per Galli a venire soprattutto dei secoli passaggio fra quello che qui viene convenzionalmente chiamato il tardo Medioevo e l'Arbore della prima dell'età moderna
E cioè il l'età comunale età comunale veramente l'età in cui si struttura quella crisi a dire malefica
Della identità italiana latteria di oligarchia corporazione e patriziato familiare o famiglia tout-court che costituisce come dire l'orizzonte dentro cui si consuma l'esperienza storica civile politica dell'Italia moderna
La struttura fondamentale dell'organizzazione sole politica l'Italia medievale moderna quella comunale e quella che alato probabilmente forte per eredità anche di un retaggio
Romano applicabilità dei municipia determina le caratteristiche fondamentali permanenti di questa nostra esperienza storica
Ed è importante notare che
Galli ancora una volta inserisce qui la duplicità perché tutto la caratteristica gli studi perché tutte le volte che ci si sofferma su un concetto sul giudizio e si crede di averlo afferrato immediatamente se ne scopre la complessità e anche la duplicità anche questo giudizio sulla l'esperienza storica comunale all'origine di questa
Triade di cui ho detto prima dati all'oligarchia corporazione famiglia su Topolino la duplice valutazione secondo Galli
Da una parte una risposta la prima risposta organizzativa importante al vuoto di potere susseguito appunto alla caduta dell'Impero romano d'Occidente
E anche alla frantumazione geopolitica permanente dall'altra parte in qualche modo la sanzione definitiva chiusura espressione di Galli
Debbie questa stessa frantumazione ed allora le ellittiche dell'Italia medievale poi moderna
Si chiudono per gare in Orizzonti locali che Urbani e tendono quindi per sempre fra virgolette personalmente questo avverbio la capacità di incidere a livello della stordita della totalità o di una statualità che unifichi il territorio nazionale
Credo di nicchia che Galli non crede alla valorizzazione delle esperienze statuali più moderne che una certa storiografia ci abbia influito Ata consigliere tali cioè quelle dell'assolutismo riformatore del diciottesimo secolo le esperienze immediatamente preunitari
Rimane la la vicenda storica D'Alema una vicenda inizia una vicenda ininterrotta di interrotto da quattrocentodieci al mille ottocentosettanta di dominazioni straniere e divisioni
è vero che a partirà quinto capitolo e quindi cronologicamente Dalmine ottocento settanta
Il discorso cambia c'è anche un come dire una sorta di salto nel nel nell'ordito narrativo del libro in realtà però il giudizio storico rimane profondamente coerente
Perché dopo il mille ottocentosettanta nonostante l'unificazione politica e amministrativa il problema dell'assenza storica dello Stato espressione dell'autore rimane tale
Non solo ma si aggrava per nuovi conflitti e contraddizioni il conflitto tra modernità con modalità di unificazione il ruolo franco piemontese quello centrale e invito del passato il conflitto tra tentativi disparati di nazionalizzazione autoritaria cioè di integrazione delle masse dei contadini
Nello Stato unitario
Nazionalizzazione o troppo debole o troppo otto evitare secondo galliche reazioni localistiche che questa stessa suscita il il prima linea di un ruolo ancora fondamentale di quelle oligarchie locali anche se diversamente orientate nel sud e nel centro nord del Paese
Spiegargli A pagina centosessantuno la pagina in cui inizia quel giudizio
Cruciale quella quel quella serrate finale che rappresenta in qualche modo il l'introduzione del messaggio civile politico del tutto quello che per secoli è stato assente cioè una politica moderna uno Stato solido classi dirigenti capaci di agire in nome dell'interesse generale nonché l'interesse il blogger che locali
Ha avuto una conseguenza decisiva scrive Galli al fine della formazione delle identità nazionale
L'impossibilità di una sintesi capace per l'appunto di trasfondere in tale forma nuova identiche contenuti dell'identità italiana il problema e cioè la mancata trasposizione
Dell'antica che in tutta Italia nella forma nuova del dell'identità nazionale che la moto il nuovo Stato nuova forma-Stato avrebbe dovuto costo
La parola chiave ulteriore parole chiave mi sembra dunque allora individua bene la parola senza assenza non solo di ciò che ho detto prima ma anche l'assenza di fondamento nella morale civile e dei vincoli morali della società il giudizio
E di leopardi considerato un giudizio ancora attuale da Galli assenza ancora di una politica praticata in nome dell'interesse generale di una politica che anche nell'Italia liberale e poi anche l'Italia repubblicana sostiene Galli viene praticata in nome di oligarchi e di famiglie i rigattieri gruppi di corporazioni
Rappresentativi di Cecchi ma allora perché non ma incapaci di andare oltre questa forma di rappresentanza
Famiglia oligarchia corporativo
Ancora questa triade che è una quindi istituzioni sostiene dottore
In cui a cui italiani sono abituati ormai da lunga consuetudine da ad attribuire il valore come dire di enti normativi gli enti di emissione di norme e di Walter e di valori morali molto più forti molto più persuasivi che non lo Stato che non i valori e le norme proprie detti dallo provenienti dallo Stato
E questo Meritalia post-unitaria nell'Italia unita liberale e monarchica ma anche ancora nell'Italia repubblicana che animarono Italia a sfondo oligarchico manca la quindi esclusa per Galli dalla modernità politica manca nel nostro Paese mutamenti consenso dello Stato un'autentica coscienza patriottica ma non dalla modernità economico sociale cioè non c'è nessuna indulgenza genere letterario della recriminazione volante l'andazzo tempo dico che c'è in realtà anche il tentativo di votare come tutto questo l'abbia impedito al bar al paese di crescere modernizzarsi anziché in modo straordinario
Beh qui l'origine di quella tradizione moralistica dell'intellettualità Dante Machiavelli dal fieri a gruppi
Ecco però perché nonostante tutto questo non tante divisioni piantumazioni questa storia l'Italia rimane un tutto dotato di tasto intervengono questi due grossi elementi di e unificazione io amo limitazione di comunanza che poi Galli sono la la vanità e la cattolicità e qui si pone a mio avviso il primo problema interpretativo la prima domanda se si vuole all'autore questi due caratteri che non ripeto perché le ha già ricordati Paolo Pezzino solo caratteri dell'identità italiana e dell'identità italiana
Ma solo che al menti specifici dell'esperienza storica dell'Italia moderna e nel caso di risposta positiva no veramente agito solamente nel senso detto da Galli o forse hanno anche dico non senza qualche il diritto romano per esempio è sicuramente qualche cosa che ha ho avuto a che fare con l'esperienza statuale moderna e di molti altri Paesi del resto d'Europa
Ma soprattutto la Chiesa cattolica la Chiesa cattolica è quanto di meno tanto come organizzazione territoriale e potere temporale ma quanto elemento di organizzazione di una regione che si vuole universalistica
è stato soprattutto nel diciannovesimo secondo l'esperienza del Risorgimento un elemento storico difficilmente componibile con il processo di costruzione di un fatto nazionale non è soltanto la questione cattolica tra l'altro una questione italiana questo elemento che sapeva si è riproposto della Francia della Terza Repubblica come nella Reich
Guglielmina o del Kulturkampf
Tutto questo presuppone la questione che poneva all'inizio la il dogma la domanda sul genere a cui appartiene questo libro il problema cioè di un libro sull'identità
Tra l'altro il il tema non è un tema
è un traguardo importante nuovo per l'Italia ma non è un un tema e che non abbia una sua circolazione nella letteratura europea degli ultimi dieci anni
Quindici anni fa alla al Collège de France le risorse concludeva un seminario sull'identità un seminario interdisciplinare sull'identità ponendosi la domanda se l'identità identità come elemento costitutivo di un individuo ma un elemento positivo anche e soprattutto di una società a questo evidentemente gli studiosi convenuti hanno interessati se l'identità sia data dalla differenza di qualche cosa rispetto all'altro opzionato dall'invarianza degli elementi che costituiscono questo qualche cosa
Io credo che e in in Galli ci se no entrambi questi registi nati questi registi anche rispetta l'esempio che ho fatto prima
Cioè quello relativo al ruolo giocato sulla che dalla Chiesa cattolica pongono depongano dei problemi perché i preti che promuove programmi tentativi anche dimostrato dal fatto che un'altra opera importante di una di uno storico francese
Sì si è giocata su questo doppio registro e abbia avuto e se stesse a dei problemi dal punto di vista della soluzione delle questioni dal dal presa puntate proprio per la come dire per la non
Felice soluzione di questo doppio registro e mi riferisco all'opera di Braudel l'identità della Francia di cui è uscito soltanto un volume perché l'autore e poi morto spazio e storia del mille novecentotrentasei
Anche per don è nel c'è un doppio registro d'identità ciò che è permanente e ciò che distintivo e differenziale della Francia rispetto ad altri Paesi costituisce identità di questo Paese
E anche Indro del c'è un tentativo di definire l'Inghilterra innanzitutto come ha fatto Galli discendendo spiedo logicamente facendo la discesa Speleologica nella storia sotterranea
Nel nostro Paese delle di quel Paese così come Gaia fatto per il nostro Paese varietà regionale locale è caratteristico
Della Francia anche per godere del se si leggono libri sulle regioni tedesche sulla seconda divisione fra le regioni tedesche regione baltica renana frazione alpina elevate fisco perché anche la vettura tedesca esiste questo questo luogo
La stabilità demografico Macerata latina demografica dal mille al mille ottocento è un dato costitutivo dell'identità che la Francia l'abito del varietà delle coltivazioni la stagnazione dei livelli produttivi il notevole insediamento urbano cioè il Polo Lecco i comuni lecita
Dell'Alto Medioevo dalla prima età moderna il rapporto col contano eh costitutivo del tessuto della Francia in qualche modo anche esterno del vi è un tentativo di definire identità con i caratteri di cui abbiamo già trovato traccia nel più che traccia dobbiamo vi sareste così importanti nel libro quindi pudica
Però questa incertezza che c'era il timore e illuminati a mio avviso illuminante non tanto perché appunto significa che questo tipo di libri costituiscono i qualche modo un genere diffusa importante vedremo anche di capire perché è importante
Rispetto alla cultura europea contemporanei ai problemi che sì ponga la Consulta per parecchio tempo
Qui si svuota perché costituisca un'innovazione rispetto a una tradizione diversa e che si era persa negli ultimi negli ultimi decenni
La tradizione della storiografia sul carattere nazionale la storiografia che invece per cento cinquant'anni sta per le largamente diffusa loro
Piuttosto negativa iniziata per di più l'opera dei caratteri nazionali seguita poi rotoli come pugliesi
Gioberti in Italia prima fluidi in Francia e poi fili pertinente Becker del mille novecentosei ventisette in in Gran Bretagna famoso invece marciare accanto in cui ci può dire culminare approda a tutta questa letterato
Perché questi libri sono diversi in qualche modo dislocato su un terreno diverso un problema storiografico che sembrerebbe sempre battuto ripete riprende quello della letteratura sul carattere nazionale
Perché non c'è nessuna traccia mi sembra che il libro di Galli come in altri che circolano in Europa in questo momento
Di una idea del carattere nazionale come comunanza di culture costumi sociali usi pubblici oggetti di uso quotidiano che rendono tale specifica una nazione che viene spiegata informati utili mistica
Dall'influenze geografiche climatiche non c'è a questo livello nessuna forma di detriti
C'è qualcosa di diverso c'è il tentativo di definire qualcosa di
Identifica anche in termini di appunto relazione permanenza è selettivo il concetto cioè di identità a cui Galli fa riferimento
è qualche cosa che è radicalmente estraneo a questa tradizione di storiografia del carattere nazionale cioè un'identità della nazione che è un concetto più selettivo perché si cerca ciò che è essenziale questo libro estremamente conciso centocinquanta pagine a cercare l'essenziale della storia e della vicenda italiana
Più relazionale perché c'è implicito una comparazione anche se e data per fortuna l'elettore per scontato un pedante riferimento
Al alla letteratura storiografica di altri paesi si danno per impliciti questa di conoscenza e più costante anche perché si fa riferimento appunto alla costanza di questi stessi elementi miste
Però questo stesso concetto è attenta e in in allude a qualcosa l'identità appunto che diverso dal carattere perché più gracile
Le più profonde
Molto più gracile perché mi secca mi si permetta come dire una battuta sei carattere cambia l'identità entra in crisi cioè il problema che qui si vuol porre in in con cui in in in luce e con forza è la crisi di un'identità la la crisi di un'identica nazionale quindi giovane data da mila trecentosettanta necessità di recuperare qualche cosa che invece e nascosto e che potrebbe essere valorizzato se depurato belle prende l'eredità negative che ha giocato nella storia secolare merce quindi l'identità di una nazionale e al tempo stesso risultato vivente di un passato lunghissimo ma anche una ricerca la ricerca al mondo ridotta non riducibile ovviamente al messaggio delle ultime pagine Maricica diverse interminabile di se stesse a Zapatero nazione un auspicio di ricerca di se stessa da parte da un'azione
Dicevo che questo
In genere mi sembra estremamente interessante che venga introdotto l'Italia perché se ne sentiva in qualche modo la mancanza o quanto meno ha sicuramente assente da un da un panorama europeo che invece è segnato dalla presenza di discussioni di questo tipo naturalmente la spiegazione della diffusione almeno di da almeno dieci anni a questa parte di una letteratura
Europea di questo tipo bar ricerca nata a mio avviso in almeno quattro ordini di problemi che impongono alle nazioni europee agli Stati europei dire interrogarsi sull'identità
E non più sul carattere nazionale sulla cioè la fragilità di qualche cosa che è messo a rischio in qualche modo e più profonda mai messa in primo luogo l'integrazione economica mondiale non a un caso che quei generi letterari che quel gene letterario a cui ho fatto riferimento prima la storiografia Socrate nazione sia scomparsa dopo la la fine della seconda guerra mondiale
Cioè dopo l'inizio di un'era di crescente integrazione dei mercati
Mondiale
Secondo elemento l Europa sicuramente non per caso queste testi sono fatti molto più frequenti
Allora a partire dal momento della crescente integrazione politica
Degli stati europei dell'attualità dell'allargamento della comunità e quello europea ha una parte e dell'Europa che prima non rientrava nell'orizzonte prima voglio dire fino a pochi anni prima novità all'orizzonte e della unificazione politica di loro largamente fedele Europa all'Europa centrale priorità l'immigrazione
Da Paesi extra europei infine le istanze autonomistiche secessionisti che di minoranze linguistiche nazionali in molti paesi europei problema che accomuna la Gran Bretagna
L'Italia il Belgio e moltissimi altri Paesi europei
è la lettura dura appunto non solo alta dei Bleus del o legali ma anche letteratura storico-politica che si divide in modo fazioso negli altri Paesi
L'identità in dalla falso l'identità della Francia rivincita francese sono due titoli di credito Franzese di due i libri l'uno di sinistra particole puro appartenente a una a una spazio politico di sinistra restasse ottantanove l'organizzazione politica di sinistra identità
Francese è un libro uscito nel novantuno con questo titolo l'identità la fase il titolo di un libro collettivo del club dello logiche una delle tre dunque un'associazione luogo di aggregazione di intellettuali conservatori francesi ma anche in Germania una parte del cosiddetto dibattito che da noi conosciuto malamente e anche per per forme di politicizzazione di questo dibattito sotto il nome dibattito sul revisionismo cioè la così vitali storica sì vai
Tedesca in realtà è stato un forte dibattito solidità francesi posto in Germania soprattutto da quegli intellettuali conservatori come esprimermi con il gruppo che hanno cercato di riproporre il problema di una identità tedesca e di una vocazione mitteleuropea tedesca forte nonostante e nonostante la come dire trasformazione negativa di questo di questa vocazione nell'esperienza storica
Del terzo dal terzo
Si potrebbe continuare c'è un dibattito di questo tipo in Gran Bretagna vecchio Kisling Samuel è una rigo sulla crisi dell'identità britannica dopo la fine del Commonwealth
Vincente di gesso e cioè il lo specchio incantato di talune è un libro interessantissimo sul sulla moda sulla monarchia della monarchia in Gran Bretagna come sostituto di una identità britannica
Perché mancava il Cocer
Ecco per finire mi sembra che la risposta di Galli sia da una parte
Il tentativo la proposta scusate vitalizi altra parte il tentativo di introdurre questo dibattito europeo concreto di fronte questi problemi di orizzonte culturale tipici del per l'Europa di oggi
Perché in Italia
E che questo dibattito tu l'abbia fatto con questo libro Ballabio già introdotto con il libro precedente la morte della patria
Dedicato come è noto a quello che il significato storico e civile dell'otto settembre mille centotrenta su quel libro c'è già stato un forte dibattito non intendo riprenderla ma semplicemente ricordare che secondo me questi due libri vanno lette all'interno di un'unica riflessione cioè da prima discussione sulla significato che questi due libri ma soprattutto questo libro L'identità italiana
A no come messaggio civile oltre che come riflessione teorica e storiografica
Cioè questo messaggio di recupero della forte identità di una forte identità rendere portone l'identità storica dell'Italia a fronte di un'identità nazionale de come dire il il in molti lati impliciti non detti ancora
Discutibili
Di questa di questo che essa
C'è sicuramente un aspetto di forte controtendenza con cui chiudo che vorrei sottolineare tra galli non crede spiega recupero Ima statualità e il solito all'altezza dei play politiche abbia e di una nazionalità
E ma identità nazionale all'altezza dei problemi politici che abbiamo ossia possibile attraverso soluzioni istituzionali come quelle che più sono state discusse nel dai l'esponente i politici di tutti dire di tutti gli schieramenti negli ultimi negli ultimi anni per esempio soluzioni tipo tre giornalistico federalisti ma mi sembra che recupero della tradizione di divisione molteplicità per ricchezza l'esperienza significativa istituzionale questo e questo è un primo problema la prima domanda che faccio algali e vero che questo ho capito bene non ho capito male
Secondo Programma una non mi è chiaro qual è il tipo di
Il rapporto che c'è
Fa questo messaggio e i problemi che Alitalia l'Italia di oggi pari al tempo presente nell'Europa di questo momento di fronte alle questioni che ho richiamato prima ma questo è veramente spazio alla discussione e dopo l'intera parolacce ad Alberto Banti per la da parte della
Presentazione
Dopodiché Galli della Loggia
Finché avremo
E ci sono tantissimi suggerimenti tantissimi elementi che pure converrebbe prendere in considerazione in esame discutere
Però vorrei fare un'operazione direttore concentrarli su un punto in particolare quella
Libero e dell'interpretazione
A me sembra che il libro sia articolato abbastanza referente in due parti le parti che hanno un rilievo funzionale sono collegate funzionalmente
Con la loro
Una prima parte
Presentate nei primi due capitoli i primi due capitoli si descrivono i caratteri originali della italianità elementi strutturali di lunga durata che consentono di parlare di Italia su un arco secolare Cutillo
L'arco che va dalla tarda romanità inoltre d'alto
Poi c'è una seconda parte
La seconda parte del libro
Ed è la parte che viene
Presentata negli ultimi tre capitoli c'è un capitolo in qualche modo di raccordo che si che si intitola le mille Italie ma c'è una parte finale fa stanza diversa dalla dalla prima i tre capitoli finali
Si presenta un'analisi di come gli italiani e in particolare le élite dopo l'Unità
Hanno dissipato hanno utilizzato malamente questa comune eredità italiana la comune italianità
Cattiva formazione culturale
Contingenze storiche
Tratti antropologici profondi anche secondo Galli della Loggia lo alla fine hanno fissato su una serie di problemi di carattere distorsivo dell'identità italiana
Familismo fazioni fumo trasformismo natura oligarchica del politico una statualità debole una debole legittimità dello Stato italiano tutti questi elementi vengono presentati nella parte finale si sottolinea che sono tutti elementi che hanno contribuito al re a vendere fragile lo Stato Fondazione
Alla fine hanno fatto anche un po'perdere di vista l'esistenza di un di un solo Comune fondante una struttura in senso ma chi lo sa forse perfino le distrutti hanno della italianità una rosa che continua per un arco secolare lunghissimo attestata dissipata
E a questo punto arriviamo alle pagine finali già ricordate tirata Paolo Pezzino che da Michele Stati nelle pagine finali cioè un invito un invito
Che ha
Implicazioni forti dal punto di vista etico politico a recuperare italianità terza a recuperare la ereditati secoli di storia comune
Due citazioni
La parte più importante di questa identità dell'identità italiana ciò che per l'appunto è uguale comune ciò che i denti quel che conta sia tale e la parte nascosta nelle viscere del tempo ma il fatto di essere nascosta non significa che non ci sia e più avanti continua Galli della Loggia riuscire a rendere visibile ciò che è nascosto uscire a comporre la sfaccettata molteplice realtà delle molte Italie in un punto solo che ne salvi le vocazioni così specifiche e gli estri così preziosi
Ma che al tempo stesso esprima il fondo unico da cui le une e gli altri provengono sapendo di dare la necessaria forma moderna è questa la difficile opera di sintesi e l'identità nazionale italiana è chiamata a rappresentare e a realizzare compito tecnico politico e compito analitico recuperare una passata ed evita che un processo faticosa ricostruzione dello Stato nazione dal mille ottocentosessantuno in avanti
Ha rischiato rischia di far perdere di vista rischia di farla dimenticare
Allora il punto
Anche a me piacerebbe piace discutere con Galli della Loggia e questo
Ma alla fine
Perché per costruire un'Italia nuova
Bisogna cercare di fondare la propria identità sul senso di appartenenza un'eterna Italia perché perché bisogna fare questa operazione
Che Galli della Loggia nel suo libro suggerisce cioè l'ontologia italica che dura dalla tarda latinità in avanti
Poi c'è una del processo di in qualche modo di rimozioni di dissipazione di distrazione di questa comune eredità dopo l'Unità adesso Galli della Loggia ci invita a rianalizzare e a riappropriarsi di questo passato storico
Vorrei declinare questa domanda in due direzioni la direzione etico politica in una direzione analitica la direzione etico politica nasce da due o tre constatazioni che mi sono suggerite dal libro spesso
Allora riprendiamo alcuni aspetti dell'ontologia italica cioè della eredità lontana che parte dalla nati in Italia arriva fino a forse oggi ci dovrebbe essere riscoperta
Galli della Loggia in realtà dando indica molte altre cose rispetto a quelle che adesso citerò ma insomma non parla dopo lunga e pesante direi che ci sono tre aspetti importanti che vengono sottolineati da Galli della Loggia il rilievo delle città intanto la struttura urbana i municipia di epoca romana e poi comuni di epoca medievale
Questo è un aspetto Galli della Loggia dice è nel l'albero di una tradizione analitica gloriosa questo è un aspetto fondamentale che da unità coesione alla storia plurisecolare della penisola
Ebbene certo ma inimicizia ma soprattutto le città
L'identità cittadine dal Medioevo in avanti come Galli della Loggia spesso sottolinea sono anche alimento di localismi sono anche alimento di particolarismi sono anche alimento di conflitti interni
Allora questo primo aspetto coesivo alla fine a guardarlo più da vicino come Galli della Loggia stesso fa sembra piuttosto divisivo che coesivo
Sembra staccare piuttosto che ricompattare dignità
Prendiamo in considerazione un altro elemento segnalato da Galli della Loggia l'importanza che la tradizione della romanità e in particolare del diritto romano che è una delle espressioni di questa tradizione
Importante del rito romano nella cultura giuridica dell'Università nella pratica giuridica nella organizzazione degli ordinamenti giuridici degli Stati degli antichi Stati italiani
Tutto ciò a delle conseguenze sottolinea Galli della Loggia
Utilizzando sto citando punti riprodotto per sua natura inaccessibile ai più il potere italiano ovvero stacchi al papato si costituì come qualcosa di naturalmente lontano dal popolo così come il linguaggio del suo comando era lontano e diverso dalla lingua quotidiana
La legge si staccò dalla vita diventa un fatto vive divenne un fatto di specialisti
Tanto intellettualmente raffinato e coerente magari quanto improntato ad un elevato coefficiente di astrattezza
Che conseguenza questa tradizione incarnata nel diritto romano
In molti
Molte persone che ha vissuto della penisola in epoca moderna si diffonde un'infinità diffidenza nei confronti della legge in quei il cui esito obbligato cito saranno i insieme agli legalismo o forse meglio alla a legalità di massa
Una diffusa concezione anarchiche Gianpi consistente nell'idea che il potere rappresenti inevitabilmente qualcosa di cattivo che per principio va contrastato ed a cui comunque meglio stare alla larga in altri soggetti che ha vissuto nella penisola in epoca moderna le classi dirigenti cito di nuovo si sviluppa la tentazione a travestire di legge il proprio arbitrio
Che significa fa tutt'uno con l'arroganza classista di chissà Yesser il padrone di uno strumento di dominio sociale che gli sono detiene
Queste verità questa ontologia
Queste verità italiana produce frutti avvelenati il localismo dalla fatte per quel che riguarda l'identità urbana
E la inclinazione all'Anarchia alzale qualità da una parte oppure alla sopraffazione all'uso protervo manipolatori o delle leggi ma terzo elemento ancora importanza della
Cattolicità del cattolicesimo
Io penso che questo sia uno degli aspetti più interessanti e importanti del libro Galli della Loggia insiste sul enorme rilievo per la verità abbastanza trascurato dalla storiografia sulla tradizione cattolica
E riprendendo studi recenti di Adriano Prosperi sottolinea quanto sia importante il momento della Controriforma
Quanto sia importante il fatto la Chiesa in epoca moderna costituisce forse l'unico a apparato istituzionale con i suoi suo tribunale dell'Inquisizione le sue articolazioni amministrative locali l'unico assetto istituzionale veramente italiano
Ma anche qui quali sono gli esiti di questa rappresenta di questo potere
L'azione della Chiesa contro riformata
Derivò
Un forte disciplinamento sociale ottenuto però Attraverso cito di nuovo da Galli della Loggia la paura del castigo il prevalere dell'obbedienza sulla coscienza
Cioè l'abitudine ad assentire senza consentire dunque l'abitudine alla doppiezza e alla dissimulazione
E il carattere che da quel modificativo assai a lungo al cattolicesimo italiano il carattere di una religiosità euro più formale riqualifica deresponsabilizzate alla fine ruota un altro frutto avvelenato di un elemento di che appartiene alla
Eredità
Alla tradizione alla lontana identità italiana
Ma questo se questo passato lontano ci offre frutti così avvelenati perché bisogna recuperarlo come la base sulla quale costruire una nuova identità
Forse dovremmo essere tutti contenti che il passato è passato
Forse sarebbe meglio dimenticarsene dal punto di vista etico politico se ne cita un prodotto localismo
La latinità attraverso il diritto romano ha prodotto inclinazione all'Anarchia o la protervia se la Chiesa contro riformata ha prodotto inclinazione alla obbedienza passiva la dissimulazione ma perché oggi bisogna recuperare
Questo passato per costruirci
A una identità nazionale nuota e questa è una diciamo una prima questione che vorrei porre a Galli della Loggia però vorrei essere anche un pochino più radicale di così
E declinare il mio interrogativo di prima in una direzione analitica
Cioè perché mai
Perché mai superare questa identità italica che parte dalla tarda latinità e va avanti si struttura per l'ente o meno lenti stratificazioni
Dobbiamo opporci da qualche parte nella penisola all'altezza della seconda metà del diciottesimo secolo ma prima del mille settecentonovantasei
Cioè prima del momento in cui si comincia a parlare di nazione non con me insieme di soggetti che hanno tratti etnici comuni ma come del soggetto fondante della politica del soggetto collettivo che per riavere che deve essere depositario della sovranità che deve essere elemento fondante dello Stato nazione
Poniamo
Poniamoci un pochino prima di questo periodo
C'è una identità italiana allora davvero
Faccio questa domanda in due sensi cercando di tenere in considerazione sia gli elementi strutturali sia gli elementi di percezione soggettiva cioè cercando di in qualche modo immaginare i
Poter osservare gli elementi strutturali che fondano l'identità italiana cercando di immaginarlo facendo finta di avere a disposizione informazioni sufficienti su che cosa pensavano le persone che vivevano nella penisola riguardo al loro essere o non essere parte dell'italianità
A quell'altezza allora
Proviamo a fare un elenco un elenco che in qualche modo traggo di nuovo dall'analisi di Galli della Loggia la struttura geografica ma la struttura geografica della penisola Galli della Loggia ci dice ma tantissimi altri giochi storici ci dicono è di una straordinaria varietà
Una cosa che comporta differenze negli usi agricoli negli assetti contrattuali negli usi alimentari nelle organizzazioni delle attività commerciali
E da questo punto di vista la struttura geografica non ci aiuta a Santo non sembra di vedere una Italia a quell'altezza
Dobbiamo spostarci da un'altra parte le dinamiche di mercato c'è una forte addensamento degli scambi commerciali che mettono in contatto intensamente le persone uomini e donne che vivono nella penisola da qualche parte nella seconda metà del diciottesimo secolo
No francamente no non c'è niente che possa essere considerato un mercato nazionale chi vive a Bari commercia con Trieste porta l'olio a Trieste da Trieste l'odio Buddy era in Monaco Francoforte chi vive a Napoli porta altri prodotti verso Marsiglia o verso Londra
Io abita in Sicilia produce agrumi riporta di nuovo verso queste destinazioni
Invade paga
La produce seta tende a riportarla verso Lione verso Londra ma le varie parti della penisola come studi insomma numerosi ha mostrato non sono affatto integrate fra loro
Non c'è nessun tipo di integrazione di carattere che possa prefigurare il mercato nazionale
Facciamo un altro passo avanti ancora la lingua è un elemento che sempre viene sottolineato nelle analisi dei movimenti nazionali come un elemento coesivo è la lingua italiana un elemento coesivo all'altezza della seconda metà del diciottesimo secolo
Secondo Tullio De Mauro non lo è neanche nel mille ottocentosessantuno quando gli italofoni secondo lui sono una quota minima della popolazione totale della penisola facciamo cinque per cento e a quest'epoca di analfabeti cioè coloro che non riuscivano ad accedere neanche in seconda battuta come seconda lingua la lingua italiana era una quota enorme qualcosa come su tutta la penisola settantacinque per cento
Il che significa che se un bracciante venisse meno si spostava si incontra si fosse mai incontrato nella sua vita con un contadino del Pavese forse non riuscivano proprio a capirsi non aveva un terreno comune di comunicazione
Il diritto romano riprendo il discorso di prima ma adesso rapidamente lastrico perché recupera un'osservazione fatta da Michele Battini diritto romano è un elemento peculiarmente italiano
Ma francamente no a parte che è diviso frammentato nelle assetti istituzionali dei vari Stati preunitari ma e se mai un elemento che appartiene a molti altri Stati dell'Europa continentale non è l'Inghilterra dove la predizione le istituzioni giuridiche sono molto diverse non affondano le loro radici nel diritto romano ma rito romano difficile immaginarlo come elemento di coesione identitaria da parte di qualcuno che sia vissuto in qualche parte della penisola nella seconda metà del diciottesimo secolo
La religione
Il cattolicesimo questo è un elemento di coesione italianità a quell'altezza
Certo la religione cattolica ramificata importante costituisce l'universo spirituale di tutti coloro o essenzialmente quasi tutti diciamo coloro e vivono nella penisola nella seconda metà del diciottesimo secolo
Ma non solo di coloro che scrivono nella penisola forse che non ci sono cattolici in Polonia forse che non ci sono cattolici a Vienna o in Francia
Forse che non ci sono cattolici in Inghilterra in Irlanda
E una persona che partecipi a una funzione religiosa a Palermo nel mille seconda età diciottesimo secolo si sente per questo più vicino a una persona di Bologna o si tenta di far parte del Comune gregge dei fedeli della della Chiesa cattolica per di più la chiesa cattolica certo ha un forte radicamento Italy nella penisola naturalmente cioè
Lo Stato Pontificio c'è il Papa
Beh vuole se stessa come una religione universale non con una religione nazionale questo è una questione estremamente importante per un problema drammatico per il momento nazionale nel Risorgimento
Il movimento nazionale nel Risorgimento cerca di recuperare come elemento coesivo come elemento forte che consenta di affermare che esiste una nazione italiana la comunione di confessione religiosa
Ma il problema è che e l'operazione sembra funzionare per un breve periodo dal mille ottocentoquarantasei al mille ottocentoquarantotto ma il problema è che pontefice io no no nel corso della prima guerra di indipendenza nell'allocuzione del ventinove aprile mille ottocentoquarantotto quando si sgancia
Dalla guerra d'indipendenza dopo aver concesso assume truppe di partecipare alle operazioni militari a fianco dell'esercito piemontese dell'esercito napoletano e di corpi di spedizione toscano
Me la locuzione del ventinove aprile il Pontefice dice io non partecipo più a questa guerra perché io sono egualmente padre dei miei figli che abitano nella penisola quanto dei miei figli che abitano in Croazia o o in Austria
La mia è una missione universale non è una missione nazionale il mio compito non viene circoscritto rami alti e il mare la mia è una missione che non ha confini
Questo è un problema gravissimo per l'identità razzi per la forza del movimento del movimento risorgimentale per per totalmente anche la costruzione dell'identità nazionale torniamo indietro seconda metà diciottesimo secolo c'è qualcosa che possa consentire che di dire che esiste l'Italia a me sembra che ci sia una cosa soltanto
Cioè il discorso degli intellettuali
Cioè l'esistenza di un italiano colto e cioè una tradizione letteraria alta una tradizione letteraria conta che patrimonio di una ristrettissima élite degli intellettuali intellettuali
I quali si sentono di appartenere a una tradizione italiana ma loro solo loro una piccolissima fetta e le persone che vivono e operano e agiscono nella penisola nella seconda metà del diciottesimo secolo
Ma una fetta importante i produttori coloro che possiedono
In media dell'epoca coloro che sono gli opinion makers dell'epoca coloro che costruiscono il discorso comunicativo intellettuali per questo gli intellettuali sono così importanti nel movimento risorgimentale
Perché costruiscono
Presentano ho la esistenza di una identità nazionale italiana a partire da questo elemento in realtà molto tenue molto fragile l'esistenza di un italiano colto esistenza di una letteratura la letteratura alta
Allora io tendo a essere d'accordo con Galli della Loggia per tutta la seconda parte dell'analisi che di Foggia e cioè elementi di che caratterizzano il sistema politico la cultura politica italiana dopo l'Unità che sono elementi che vanno a esitare in una debole senso di appartenenza a una comunicazione
Ma
Sono piuttosto in disaccordo con il punto iniziale cioè non mi pare che ci sia una comune tradizione italiana e non mi pare che ci sia l'Italia
La opposte finora tanto meno la nazione italiana a te ti posso dire all'altezza del diciottesimo secolo trovo che questa sia un'invenzione degli intellettuali
Se è così se le cose stanno come dico io
La nazione italiana che comincia ad essere costruita dal punto di vista discorsivo
Nella prima nettare diciannovesimo secolo è una cosa che viene costruita sul vessati su cose debolissime su una base fragilissima no la base di granito che ci suggerisce Galli della Loggia nel suo libro ma veramente sulla sabbia sul niente
Naturalmente qui si contano molti problemi
Perché hanno perché alla fine hanno successo intellettuali del Risorgimento in particolare nell'accreditare l'esistenza di una nazione italiana
Questione che non si può minimamente anche sfiorare adesso
Ma io ho la sensazione che chi problemi i problemi di costruzione di una forte identità senso di appartenenza a una nazione italiana nascono da qui da solo dal fatto che si accredita l'esistenza di una nazione italiana nella prima metà del diciannovesimo secolo senza che questa nazione ci siano i fatti
I problemi nascono dal fatto che questa è una costruzione invenzione concettuale
I problemi nascono dal fatto che questa concezione e questa intenzione concettuale mal certa
Il fatto che sia ma certa consente a Pavia per validità etica che intervento politico diverso di riempire
Questa espressione nazione italiana implicazioni di ipotesi di progetti politici molto diversi Mazzini a immagini Progetti politico costituzionali diversi da quelli di Gioberti diversi da quelli di molti altri
Perché ci consente di prendere in considerazione anche un altro elemento della storia della sistemi politici italiani dal infine diciannovesimo secolo in avanti ovvero qui numerose fratture politiche le drammatiche fratture politiche e caratterizzano la vita politica dell'Italia degli ultimi due secoli
Tutti parlano in nome di un soggetto fino a un certo periodo fino a un certo punto forse fino al mille novecentoquarantatré effettivamente tutti parlano in nome di un soggetto la nazione italiana
Ma tutti danno un'interpretazione molto diversa radicalmente diversa di che cosa in azioni italiane e di quali devono essere gli assetti politico-istituzionali che li devono dare espressione
Punto
La domanda essere naturalmente
Ci sono elementi che possono essere insomma
E possono andare in questa direzione nella spessa
Ricostruzione delle caratteristiche dei tratti della tradizione storica italiana dei secoli che vanno dalla tarda latinità fino al diciannovesimo secolo così come Galli della Loggia ripresenta nel nel suo libro sull'identità italiana
Grazie bene comunque
Dati cinque torni avrete capito da dagli interventi ora prima che la doppione ci spazzi via tutti forse sarebbe il caso di dare subito la parola Ernesto Galli della Loggia risse riserve a meno che non ci siano domande molto specifiche riservando poi dopo il suo intervento cinema allora come Baldini ha deciso non di acqua una vita alloggiato il miglior ma vediamo se ci sono domande va bene
Nel
Va bene allora il dibattito prima
Chi ha da porre domande
Monsignore
Viene
Ci vuole la pace poco no tira chiamava religioso conoscerla correzione civile
Da niente io volevo fare il duo mantenuta ricollegandomi al posto del Fiordaliso sì dietro credo di Kabul trasversale
Non significa prezzemolo e la prima domanda ricollegandomi a quello che diceva il professor Battistella verrà l'essere partiti dall'idea di un'identità italiana come qualcosa quasi utilizzata come entrambi misura terra analizzare folla la storia d'Italia non finisca per diventare limitante per la ricerca dell'identità per perdere la dimensione di dinamicità ricostruzione che ha un'identità in qualche parte pensare che ci sia già un'identità italiana sin dall'inizio per cui poi i comportamenti delle lista delle masse possono scostarsi o avvicinarsi alla difesa al mantenimento di questa identità non rischia di far perdere la il fatto che l'identità in realtà qualcosa di sempre costruito l'idea e nel quattordicesimo secolo del quindicesimo secolo siti alle oligarchie
Beh niente veneziane o più limpide che si preoccupano di costruire la potenza della Serenissima Repubblica hotel comune di Firenze piuttosto che ricostruirà il l'identità italiana
Può essere appunto una perdita di prospettiva storica e il secondo punto più specifico a proposito della del fallimento dello Stato unitario nel creare l'identità nazionale
Mi chiedo se non sia in realtà questa tesi del resto diffusissima
Un estrema Oliverio Veroli realtà di quella tradizione depreca attoriali nei confronti dello Stella Stato italiano il come si era costruita che e tipica proprio degli intellettuali della
Del periodo come abbia già messo in luce Asor Rosa nel volume Mauri
E proprio a questo proposito mi viene in mente l'esempio più eclatante e la la disfatta di Caporetto quatto
Gli intellettuali riformatori italiani come Giustino Fortunato eccetera arrivarono pittura come leopoldo Franchetti a pensare che l'Italia definita e contadini cominceranno a scappare
Tanto da siccità pur di non vedere la fine dell'Italia che loro avevano costruito e invece quegli stessi contadini sia pure con i battaglioni di carabinieri dietro però si fermano sul Piave e vengono al l'identità italiana tutto sommato
Altre domande interventi
Allora diamo la parola a Galli della Loggia per un primo giro di risposte poi
Dell'acqua non sale possiamo andare avanti
Su questo
Naturalmente a me corre l'obbligo innanzitutto di ringraziare gli amici di pizza paludi fino Umberto Banti Michele Battini per
L'organizzazione di questi incontri per l'interesse con cui hanno letto questo vissuto e mi hanno riferito e hanno posto le questioni sicuramente centrali importanti a cui io adesso punto cercherò
Non so se malamente ma sicuramente provvisoriamente di rispondere perché alcune delle loro questioni insomma sono delle grosse questioni sollevano grossi Rossi Problemi
Qui credo che innanzitutto sia il caso forse per ordinare questa discussione come discussione trattandosi di un tema così spesso e così diciamo pure anche sfuggente come l'identità disegno le bisogna fare un po'd'ordine innanzitutto avere sempre in mente una chiarissima distinzione fra identità italiana identità nazionale non sono evidentemente la stessa cosa
E il centro l'identità nazionale secondo me si parla si ha senso parlare di unità nazionale dal momento in cui incomincia a esserci essere presente storicamente la costruzione di un movimento nazionale inteso a raggiungere quello che in Italia si raggiunge molto tardi che lo Stato nazionale
Quindi il problema dell'identità nazionale la mancata costruzione gli piace fare tutte le cose che ne corre seguono di tutto ciò si parla da un determinato momento abbastanza vicino a noi siamo gli ultimi due secoli questo non vuol dire che in assenza a mio giudizio dell'identità nazionale mancasse l'identità italiana a mio giudizio l'identità italiana invece esiste poi vedremo con quali caratteristiche questo il problema soprattutto che ha posto Alberto Banti il quale se ben capisco certo punto e arrivato arriva a dubitare e possa parlarsi di identità italiana in generale
La vede così contraddittoria minata da fenomeni di soluzioni Interna appunto niente italiana non è la religione non sono ricitarlo nel diritto romano e via di Roma non è nulla e quindi il nulla dà luogo al nulla quindi intellettuali funzionari degli intellettuali già l'unica cosa italiana sarebbe gli intellettuali se ho capito bene benissimo il problema intorno a cui non so se appunto poi con risultati soddisfacenti ma da cui sono partito intorno a cui ho cercato di ragionare
è per l'appunto la fortissima difficoltà che c'è stata nella storia del paese che si chiama Italia diciamo così che c'è stato nel passaggio da un'identità italiana che io credo sia esistita e con caratteri forti ma e poi di Lord ma cosa vuol dire hip difficilissimo passaggio dall'identità italiana all'identità nazionale
Il nostro problema intendendo con cui no nostro siamo di quello di coloro che convenzionalmente usano chiamarsi ed essere chiamati italiani è stato proprio quello di non riuscire a costruire sulla base dell'identità storica antica una organismo moderno politicamente sta attualmente vitale non esserci riuscì riusciti a operare il adattasse fondere il retaggio dell'antico nell'edificio del nuovo nella costruzione del del nuovo
Perché l'antico era evanescente fragile inesistente no io non credo che sia stato questo il problema così come invece mi pare che credeva Alberto Banti
Cioè non credo che la base fosse inesistente non credo neppure che fosse di granito era una cosa molto peculiare e in questo senso
Per cui ieri si veramente italiana in che senso in Italia ha avuto due esperienze comuni comuni
Geograficamente dall'alto della Sicilia secondo una modalità propria italiana l'esperienza di Rohmer e spense il cristianesimo è vero che molti altre contro infatti contrade di Europa hanno avuto una forte presenza romane e cristiane
Ma non nelle forme e nei tempi nei modi in cui l'ha avuta in Italia
L'Italia ha avuto saputo adesso fai entreremo semmai se il tempo c'è nelle specificità con cui la presenza dell'esperienza romana e l'esperienza del cristianesimo si sono confidati unitaria
L'Italia quindi ha avuto in comune queste due esperienze avuto due esperienze comuni fondanti importanti plasmando il problema storico è che queste due esperienze
Comuni non avevano carattere unitario
Per le loro caratteristiche storiche non produceva non hanno potuto il pool non non avevano no di produrre unità
Nel senso che erano delle esperienze
Profondamente segmentati
Non avevano pure essendo comuni a tutto il Paese non lo unificavano bensì contribuivano hanno contribuito storicamente a dividerlo può sembrare una cosa contraddittorie come tra due esperienze comuni non hanno un effetto appunto unitarie di unitarietà dimettere
In comune bensì di separare e così
Perché appunto
Procedo per grandissimi approssimazioni naturalmente l'esperienza romana è stata un'esperienza in Italia che ha affondato la separatezza del localismo italiano
L'esperienza romana si è presentata in Italia con un fortissimo carattere appunto che da Prato un carattere almeno nell'Italia centro-meridionale già precedente all'antica Roma un carattere di Fondazione di città
Il municipio romana erano completamente diciamo tipo Roma l'impero politico romano non entrava assolutamente nella dimensione locale anzi Roma favoriva al massimo l'autogoverno locale
I Senati cittadini erano liberi sostanzialmente di amministrare la comunicarlo finale come volevano addirittura in alcuni casi perfino di battere moneta
Perfino di battere moneta Roma non entrava non è assolutamente interesse
Che ci fosse un'unificazione linguistica Napoli si poteva parla di Greco così come in della metà dell'Italia meridionale io magistrature avevano di un un nome particolare non c'era insomma nell'Italia romana
Nell'Italia romana nessun carattere
Unificante
Tranne naturalmente quello che se
Rom era interessata che si facesse qualche cosa che aveva importanza soprattutto sul piano
Militare evidentemente questo valeva per tutti e si faceva ma al di là di questo non era assolutamente così impero di Roma un impero unificante nel senso politico sociale che noi siamo abituati a pensare
E a connettere al termine intero
Se si dovesse pensare a qualche cosa è un po'come l'impero mongolo come il rapporto tra l'Orda d'Oro è il principato di Moscovia
E ma un gol importato dai più nulla cosa ci fosse come appunto il granduca di Mosca amministrasse i suoi territori gli bastava che li pagasse il pedaggio l'omaggio formale eccetera e tributo e la stessa cosa
Tuttavia appunto
Questa esperienza che pure dal punto di vista politico sociale non è stata affatto edificante anzi sollecitando l'autonomia Isma'il localismo ha segmentato l'esperienza storica italiana poi per mille altri certi invece
Ha rappresentato un terreno di esperienza comune ma per l'appunto contraddittorio che era comune unificante in questo senso ma fortemente segmentate sull'altro Piano e così cristianesimo certo
Insomma molti altri Paesi hanno avuto l'impero di Roma insomma dominio romano solo l'Italia punto Roma
E Roma è stato diciamo così
Un macigno
Nella storia del nostro Paese per le classi intellettuali per la tradizione intellettuale politica e non solo così come molte altre contrade d'Europa hanno avuto il cristianesimo non c'è nulla di particolarmente specifico dell'identità italiana
Nell'essere cristiana che la Francia è cristiana che la Spagna e criteri
Solo l'Italia però
Ha avuto
Queste due cose insieme giocattoli Guzzi il tratto il cristianesimo che è rimasto cattolico fino a cinquecento sono in Italia però avuto due cose sono anche specifiche da un lato appunto la presenza dello Stato della Chiesa sappiamo l'effetto che questo ha avuto fin fin dai primi secoli della caduta dell'Impero romano dopo l'accusa impero romano avuto lo Stato della chiesa e la sede organizzativa della Chiesa cioè diciamo sì praticano la Santa Sede
La chiesa è stata un fatto dal punto di vista sociale
Al novanta per cento italiano
Il rapporto fra l'Italia e la Chiesa cristiana cattolica avuto una intensità che non ha avuto nessun altro Paese cristiano cattolico che si è si è stabilito un rapporto storico fra questi due entità che
Ma anche qui però
Siamo tutti perfettamente consapevoli del fatto che questa presenza può così comuni a tutta l'Italia a tutta l'Italia
Tuttavia
Si è presentata per ragioni storiche con un carattere profondamente segmentato
In parte chiusi perfetto per esempio del carattere
Divisorio che aveva la presenza dello Stato dalla Chiesa che ha impedito l'unità del Paese questo va beh se non se lo ricorda ma perché per esempio questo cristianesimo si è presentato in forme diversissime al nord e al sud del Paese al sud del Paese c'è stato
Un cristianesimo per mille anni di tipo bizantino con tutto quello che ciò significa e invece al nord e sul palco cristianesimo completamente diverso al Nord c'è stato l'influenza determinante della Controriforma al sud in con la parrocchia con la centralità della parrocchia al sud invece questi influenza non c'è stata quindi tutta l'Italia è stata
Cattolica cristiana cattolica restando tuttavia in modi
Storici che non hanno assolutamente favorito L'Unità del Rita del del del paese e quindi
Cioè questo aspetto appunto contraddittorio
In cui
Forze storiche importanti Roma il cristianesimo hanno avuto una specificità è un'intensità di irradiazione particolare rispetto a questa area geografica questo tuttavia
Questa forza di presenze di variazione
Non ha assolutamente avuto un effetto di tipo unificante anzi al contrario avuto un effetto di tipo appunto
Se come in tante
Come dicevo come dicevo prima
Ed è proprio necessario appunto la domanda altro un'altra domanda fatto da Banti
Appunto fondare per fondare l'Italia nuova fondarla
Sul passato sullo su un passato che va bene non è di granito abbiamo detto non ho mai pensato che fosse granito tuttavia io credo che sia un passato esistente che ha lasciato elementi fortissimi
Perché
Insomma
L'oligarchia la famiglia la corporazione di questi dati che avete sentito formano pollo statura del libro io credo che questi caratteri che risalgono per esempio alla presenza romana all'asta
Turati alla struttura sociale in cui si articola appunto la Società italiana sotto Roma diciamo meglio integrandosi in modo molto particolari sulla base di tradizioni anche preromane con il potere con i poteri romano anche con il potere centrale
Io credo che
Francamente porsi la domanda
Se ha senso fondare una Italia nuova come ripeto le parole che ha usato Alberto Banti
Diciamo così cancellando il passato ciò dicendo ma insomma inutile abbiamo passato su cui non si può costruire nulla per tante ragioni quindi
è insomma sarà il caso di non
Basarsi su quello in nessun modo io penso senza avere la ricetta di come sia possibile farle si debba fare intendiamoci non ho nessuna dice
Penso tuttavia che
L'unico modo per
Che questo passato esista
Che qualsiasi cosa nuova Alitalia voglia essere costruire in maniera solide anch'
Debba fare i conti con questo passato debba per così dire punto superarlo ma non possa dimenticarlo se tenta di dimenticarlo
Non potrà io credo costruire niente di solido e di e di nuovo
Faccio l'esempio che poi ha sollevato anche Michele Battini il problema del localismo
In Italia il localismo si presenta con un carattere specifico che non si presente in altri luoghi dove pure c'è per esempio oggi la presenza movimenti separatisti
Per il carattere
Io credo che il vero localismo italiano e il localismo urbano
Le regioni per lo più in Italia sono un fatto invenzione recente amministrativa
In una parte del dell'Italia d'Italia centro me nell'Italia meridionale di vecchio Regno di Napoli tranne la Sicilia che aveva una sua fortissima identità e la Sardegna naturalmente poi insomma da Napoli in giù
Le identità regionali sono qualche cosa di molto labile molto recente molto costruito ma anche all'interno di entità regionali apparentemente
Molto caratterizzate molto caratterizzate
Bisogna pensare che questa identità regionali poi
Ci sembrano molto solide perché corrispondono agli Stati pretoriani immediatamente precedenti all'unità però spesso questi stati
Il Granducato di Toscana per esempio non avevano poi molti secoli di vita
Era stata più lunga l'età il numero di secoli in cui c'erano stati appunto i comuni con di vasti contati intorno delle grandi dominazioni cittadine
La vera il vero localismo italiano e quello della città e del suo contato in Italia semmai sono le Province più che le regioni che hanno una forza storica antica
Il io non so anche quando si Fezzi chiave a qualcuno di dove sei
Io non sto male
è più facile sentirsi rispondere con il nome di una città piuttosto con il nome di una Regione io a qualcuno dire sono Emiliano solo lombardo
Non gliel'ho mai sentito dire insomma ma invece più facile tempi di dire sono di Bologna sono di Varese insomma automaticamente l'elemento identitario mi pare nel dato dalla dalla dalla città
Allora è chiaro che lo Stato insomma qualcosa che di nuovo di statuale voglia farsi in Italia non può che fare i conti con questo elemento due fermi conti per quello che ripeto io credo e per i corpi non con l'elemento regionale ma soprattutto con l'elemento
Colle mento cittadino urbano non può in nessun modo diciamo così
Non tenere conto di questo
Inventarsi delle soluzioni che non abbiano in sé il peso della dimensione ospiti in sé peso dimensione del del passato la
Difficoltà dell'Italia di diventare uno stato moderno è stato io credo il nel proprio ha risieduto soprattutto al problema che nella nostra storia non c'era nulla che
Offrisse spunti per istituti
Modelli di tipo moderno tutto ciò che ne avevamo prodotto storicamente era stato in già in inventato da altri paesi e la nostra storia non c'ha portato a inventare il Parlamento non c'è un porto portato a produrre nulla che fosse peculiarmente moderno tutto quanto è stato è stato importato
Non credo appunto che questo abbia
Rafforzato la statualità e la modernità del Paese ma credo che sia stato l'origine della sua debolezza se quindi non ci ostiniamo a costruire
Per così dire il nuovo senza richiamarci
Capire il vecchio capire l'antico capire quello che alle spalle capire quello che storicamente è stato profondo all'asta del Paese io credo che non riusciremo mai a
La tua tesi Alberto mi pare che dimostri troppo cioè dimostri
E non giacché l'identità italiani riempita contraddittorie che mal si sposa con la modernità cosa che io sottoscrivo in pieno
Contraddittoria che mal si sposa con la modernità ma dimostra che non esiste l'identità italiana
Cosa che io credo che non sia né saper credo che storicamente ci siano elementi per appunto dimostrare che non sia vera
E comunque
A questo punto il discorso si ride divarica
Chiudo con questa indicazione diciamo sì piano storico si divarica al piano politico perché
La confusione diventa troppo forte
E allora bisogna distinguere i i piani
Nel senso che mi verrebbe da rispondere se anche ciò fosse vero sul piano storico
Tuttavia sul piano politico sarebbe inaccettabile a mio giudizio
La miniserie accettabile perché questo vorrebbe dire
La presa d'atto sul piano politico contemporanea dell'inefficienza identità italiana potrebbe dire tra punto procedere allo smembramento di uno stato assolutamente artificiale
Ora io non so se tu arrivi a questa conclusione alla quale pure logicamente dovetti arrivare cioè che lo Stato italiano a carattere eminentemente artificiale perché poggia su un'identità non solo nazionale ma anche
Tre nazionale fragilissime inesistente
Cioè l'Italia sarebbe un po'come so come si può capire prima che l'Unione Sovietica forse ancora meno
Cioè si arriverebbe alla situazione paradossale che tra le grandi tradizioni europee
Quella francese spagnola tedesca a quella italiana che pure e questo è un problema che ti sottopongono un piccolo è stato sempre chiarissima invece agli occhi degli stranieri che un'identità italiani
Ed era fortissimo
è stato spesso contestato che queste identità potesse dar luogo mentite apolitica
Ma che un italiano ci fossero gli italiani e che gli italiani fossero diversi dagli spagnoli dei tedeschi agli occhi del mondo è stato sempre molto chiaro
Alla alla Lombardia cioè nessuno lombardo mi spiace per importi è stato mai confuso con un bavarese il mondo sempre distinto benissimo un lombardo da un bar erede e lo ha sempre considerato sono
Più vicino che ha un valore lì vicino a un a un romano ha un genovese questo già oggi dovrebbe esserlo no un problema storico interessante c'è una totale divaricazione tra l'immagine la realtà percepita dall'interno e lui e l'immagine che letto noir di quella stessa che dico di quella stessa realtà
Alcuna risposta anche appunto ma personaggio implicita alle molte osservazioni
E le domande anche Cappato Michele Bettini Roma cristianesimo solidalmente specifici dell'Italia moderna no perché sono state comune anche a molti altri contabile mentali hanno avuto io credo una appunto come già non mi ripeto insomma una loro specie uscita di impianto e di influenza che appunto mi pare non essere stato Co comune ad altre conclave insomma al di fuori al di fuori dell'Italia per esempio anche nel fatto che esita Alia in Italia la Chiesa ha ostacolato il processo idee identifica di di costruzione della nazione invece altrove in generale vecchi ed è stato sempre un elemento cianosi nazionale
Internazionale
Italia non abbiamo non ci sono neanche i santi nazionali stressanti nazionalità e bianca perché spettante FI ne sono un'invenzione novecentesca ma che sono anni del tutto spuri è comunque del tutto non nazionale e l'altra domanda che tu
Appunto pure di
Sulla
Statualità nazionalità che non verranno fuori dal progetto federalista questo mi pare che pioggia rispose non credo che project federalista in Italia possa servire a costruire una statualità è una nazionalità nuova per molte ragioni cui però appunto la storia poi si confonde anche un film con considerazioni di tipo politico naturalmente quindi mi sembra che abbiamo tendiamo ad andare avrebbe Re ad andare fuori
Beh io per il momento diciamo così mi fermerei qui anche perché se c'è qualche altro intervento qualche risposta quest'intervento da parte di Michele
E i Alberto
Bene abbiamo un secondo giro di Dom bando interventi
Alberto qui citare posso
Prefazione all'osservazione che quando tu discuto le leggo di assenze che Fabre non c'è un mercato nazionale cioè prendiamo l'Italia settecento no Vincent cioè non c'è mercato nazionale non ce la lingua non ce l'ho in prigione però ti invito a pensare ad una cosa e cioè che vero che che mi pare
Private da qualche parte è vero che
Presepio moltissime contrario in Italia hanno avuto intensi rapporti con Lester
Intensificata qui
Toscana più Livorno e la città che forse ha avuto più forti rapporti in Toscana cento almeno in epoca moderna insomma con con ciò che era fuori italiano
è verissimo questo però io credo che e molto difficile trovare un luogo d'Italia
Che
Pur abbia avendo avuto molti rapporti molti sì mi con le vero non ne abbia avuto di più con altri luoghi della penisola italiana nel corso della sua storia complessivamente quindi è vero che c'è questa fortissima dischi da dislocazione verso l'esterno
Dell'intende dell'Italia molte parti dell'Italia però per quanto sia forte la dislocazione verso la stele sterno la trama dei rapporti con altre cose località vattene dell'Italia allo spazio privato italiano e sempre più forte sette più stretta
E quindi punto io per questo parlavo poi di identità difetti carrette
Dunque risolti sia sensato dire che non esiste un
Italianità plurisecolare fatte dall'ex l'attività di va in avanti
Quali implicazioni politiche non è lo stesso all'interno insomma
La mia parola la mia opinione vale quella di chiunque altro penso che io faccio storico politico e e questo appunto sefardita & andò appunto un punto da da sottolineare il senso che in questo modo ci si libera da
Un un un elemento che può forse a rendere poi
Pesante la discussione come portaci in altra direzione o concorso Scardovelli ragioni delle analisi allora ritorniamo alle questioni di prima identità plurisecolare italianità l'ontologia italica cioè concerti e io dovrà finire che poi ripeto ve l'ho detto prima nel senso che sono profondamente convinto
Che molti elementi non costituiscono un elemento di identità italiana è chiaro che il cattolicesimo ha un impatto enorme sulle persone che ho vissuto da sedicesimo secolo in avanti nella penisola ma chi partecipa a una servitore disosso costruisce la lite sua identità la sua persona rivincita adesso dico una cosa che non saprei come riportata sulla base dei documenti ma Somma costruisce la sua identità come cattolico non come italiano non non c'è un elemento di italianità quello non specificamente se se mai se c'è c'è in terza quarta quinta settima battuta e così via la stessa cosa si può ripetere per altre questioni che tu stesso hai difensore
Cittadino di una città di epoca moderna che vive nel ricordo nella tradizione storica della città che ha delle istituzioni che sono specificamente cittadine ci sono gli statuti essere cittadini la città significa avere diritti che coloro che vivono fuori delle mura della città non hanno che la cosa strutturante parecchio bene quello pensa di essere
Prima di tutto fiorentino o Pisano o bolognese o milanese poi poi magari mercante oppure avvocato oppure dottore della legge poi magari suddito suddito di qualche sovrano e poi eventualmente se a una buona pratica con l'italiano conto e se conosce la tradizione letteraria colta magari pensa a se stesso anche come italiano ma insetti Motta la battuta
Detto questo esposta questa cosa radicale io però insisterei sul fatto che non è che vedo il deserto nella modernità questa cosa degli italiani della tradizione letteraria mi pare di enorme importanza prima quando tu dicevi ma Tourmalet atto queste da inquieto mercatino le citando edito da Manola nella chiesa no perché non c'è nulla e io ho detto di intellettuali e allora sembra di via la stupidaggine radicalità no fondamentalissimo io nel senso che anche nella costruzione della nostra identità nazionale noi stessi i nostri figli noi i nostri figli siamo stati bombardati dall'idea che esiste una sola tradizione letteraria degna di essere studiata e quelle italiane
Qui c'è poi dico ma pensateci un attimo rata straordinaria per cui al momento formativo importante i programmi dei licei
Tutti gli autori anche minori perfino Tommaseo vengo e questo Ecoterm cioè siccome c'era una prestigiosissima e unica linea letteraria che nacque l'italiana noi siamo italiani se ne possono fare degli altri no e pagano perché l'abbiamo scelta no dov'è quello è l'unico possibile appiglio per sostenere che esiste in Italia quello è il mio discorso massicce tant'
Ma è l'unico possibile appiglio che Tolstoj Joyce Shakespeare qualunque altra cosa sono niente si possono tranquillamente ignorare se per caso uno fa che che posso dire come seconda lingua francese c'è scritto anche non esistere
Pertanto l'Ostuni questo accade anche nei programmi scolastici di tutti gli altri Paesi sì sì benissimo non dico cioè voglio dire anche una pelliccia una non faccio la mia è stata una notizia analoga Max
Canale nerissimo ma faccio analisi carattere comparativo dico che nel caso italiano mentre in altri paesi ci sono altre cose struttura avanti è nel caso italiano mi pare che quella sia l'unica Regione difatti il movimento nazionale risorgimentale cioè il movimento che comincia a sostenere l'idea che esiste una razza italiana e poi che esiste un'azione italiana bisogna fare le cose pericolose cioè andare a perdere schioppettate ora rischia di andare in carcere o andare sulle barricate bene tutto questo discorso qui lo costruisce in prima istanza intorno alle e mortificante alle memorie di Machiavelli alle memorie di Petrarca alle memorie di Alfieri cioè tutto costruito lì tutto in cui posso di dentro allora io dico in linea generale tutto ciò vale sempre ritornando diciottesimo secolo
Visti dal cielo per il cinque per cento del persone che vivono sulla penso d'Italia meno forse sì il restante novantacinque per cento più
A molte identità se è cattolico è di Palermo fa il mercante fa il bracciante è suddito di sua Maestà o suddito del Granduca o tante altre cose ancora ma forse l'italianità ceramica presentato tanto più se parlassimo regalo tanto più se Vialli Toffolo e basta past dunque e e dunque che dunque bisogna in
La Cina no dai capelli dunque dal punto di vista la difficoltà ironia non immaginare che esistere mia italica dico questa parola non in modo provocatorio ma facendo riferimento Anthony Smith all'origine incriminazioni cioè una linea interpretativa che al
Quale io chi scrive finissero nel senso che mi sembra che discorso che tu fai qui è Celli mia Olivetta italica e quindi dopo c'è la costruzione del movimento nazionale dello Stato nazionale io dico che non c'è niente perché lei prima cioè no adesso tiri perché è la parola che gli prestato anche ripubblicato dal Mulino qualche necessità Shelley Smith si è appunto una tradizione tipica c'è importante questa perizia analitica dice prima c'è qualcosa che lui chiama etnia tocchiamo identità italiana cioè una cosa plurisecolare di lunghissima durata che struttura procedure internazionali io dico e l'altro mica intento dentro l'acqua calda cogliere questo sto sotto l'ombrello di che è il vero sgombre Henderson tolto di altre persone dico che mi sembra che ci sia soprattutto l'invenzione di una strategia concettuale di una costellazione concettuale non a caso gli intellettuali sono in primo piano la nazione italiana fino a inizio diciannovesimo secolo non esiste poi diventa l'elemento strutto tante del campo politico da diciannovesimo secolo inizio diciannovesimo secolo in poi succede che si parla si costruisce la propria entità o in favore o contro la ratio
Volevo una cosa impensabile prima impensabile anche non c'erano gli elementi per pensare
Basta
Io posso
Domanda tale
Utopia perché
Tutta la letteratura europea corrente su questo tema non del carattere nazionale abbiano celebrato in ambienti termali per sottolineare gli elementi di fragilità a l'ansia della fragilità ripetuta perché non è soltanto un problema italiano è curiosamente presente in tutta la letteratura europea tornando invece nello spendere i vini cantato si preoccupa di sostenere siamo qua informazioni noi britannici siamo quattro nazioni unite quattro nazioni e io sono talmente diverse ed eterogenee per cui non possiamo che appigliamoci alla al allo specchio incantato della monarchia perché unico che ci ha dato per ma progettata poi per un paio di secoli nei confronti identità
IMI francesi i libri gli autori francesi sono assolutamente permeati di questo senso della serio erba da ricercare una identità in quegli elementi e appunto di lunghissima durata che aveva conseguenze assolutamente inusuali per chi è abituato a un minimo di consuetudine con la ristrutturazione cioè per il capo della Francia si dimenticano
Gli aspetti che per noi sono caratterizzata sull'attualità ma forte stato ritardi eccitazione sotto alle precoce questi elementi non sono presenti paradossalmente nell'analisi ed è la riproposizione dell'identità
Nazionale francese la vocazione mitteleuropea la la la continuità di vocazione di presenza economica sociale e culturale perché poi io
Sarebbe interessante declinare molti aspetti di questa letteratura ma per rendere vocazione letteraria economica e politica della Germania verso l'Europa di centro l'invenzione anche del concetto di uno per cento e questo che si è un tema che viene ecco ripreso con forza l'elettorato tedesca perché come assediato da un insicurezza sulla propria identità dopo soprattutto evidentemente i processi trovati ceduto dell'unificazione ecco dopo mi sembra che anche in tempi in qualche modo ci sia piste ovviamente consapevolmente perché per il presidente Pepe letteratura ma in qualche modo anche inconsuete perché respiriamo tutti lo spirito del tempo un po'questa idea che più che è un problema vecchio italiano cioè l'assente lecita come aveva comunque la ma europeo attuale e quindi molto le dato a una contingenza ed Edoardo sette otto otto anni fortemente condizionata da appunto crollo di dualismi come quello estroversione Europa presenza di realtà estero per evitare e così via questo perché il Real perché non è che in questo perché credo che Cadore posso spiegare molto molto molto il senso di questa duplicità del tuo to testo vita felice sia cioè la sostiene la presenza di un discorso storico antistorica che di un mese geopolitico ma anche come dire le inevitabili contraddizione che deriva non fatto la presenza di questa pubblicità ma dalla carattere ambiguo del concetto di identità che rimane di per sé in quanto tale sto
Totalmente sottoposto a questo tipo di finzione posso tentare d'accordo altre muoversi il su su ipotesi
Io penso che questo
Fenomeno Turi vedi giustamente perché Ancelotti insomma sono d'accordo con te non hai c'è questa già noti presa d'atto constatazioni debolezze che colpiscono tutti quelli che si è detto è un'identità nazionale in genere principale critica nazionale
E legato ad una direttissima sensibilità che noi abbiamo rispetto ad un problema che è stato storicamente centrale per la costruzione grande centrale e cioè il problema il tema della violenza
Noi oggi abbiamo una fortissima difficoltà di carattere etico politico a identificare Chico qualsiasi aspetto legato alla violenza aspetto storico legato a ragione prestazione storica legata alla violenza forse diciamo sì soltanto la Resistenza antifascista e da qui è probabilmente diciamo ti anche il grande spazio che s'occupa nell'immaginario è rimasto l'unico spazio di violenza legittimamente che può appunto sollecitare una identificazione tutto in lei invece in un modo o nell'altro cade sotto una fortissima censura ideologica dettata proprio con lo spirito dei tempi ora non c'è dubbio che in tutti i Paesi del mondo la costruzione dell'identità nazionale che inevitabilmente al suo centro lo Stato la costruzione dello Stato accompagnata con fenomeni di violenza comparizione
No io appunto abbiamo una storiografia che ha molto insistito sul tema del brigantaggio come elemento appunto di come synth come di dentisti ma della debolezza comunque nato lo Stato nazionale in realtà cosiddetto brigantaggio chiedo scusa
Il cosiddetto brigantaggio è uno una sciocchezzuola rispetto a quello che gli inglesi li hanno fatti scopriamo in Irlanda rispetto a comunque alla guerra dei contadini in Germania rispetto all'azione dell'in Vandea al come tribù e presto la rivolta del Comune Rossi di Spagna cioè a poter realtà lo Stato nazionale italiano apro parentesi e forse questa è stato una delle regioni e delle sue debolezze storica fatto che essendo nato qui dall'inizio come uno Stato liberale non ha potuto esercitare quella dose di violenza chi invece agli altri stati storicamente nati in un quadro concettuale giuridico di tipo assolutistico era contestato sentito dalla Spal esercitare comunque sia il fatto che lo Stato sia legato sempre sempre ad un'accusa di Fiorani troppo spesso ha chiuso notizie che lo Stato sia stato storicamente è legata a questo forte quel fortissimo che finalmente lungo azioni sociali di normazione di unificazione brutale delle cose più scioperi dei pesi e le misure al linguaggio le cose più importanti tu dunque tutto
Fatti che nasce accostiamo a questo tema e credo che una profonda incertezza di tipo ideologico morale anche perché noi siamo vittima inconsapevolmente
Dell'illusione che sempre si lega al rifiuto della violenza rifiuto molare Perrone fra il pensare cioè che la violenza non può da produrre effetti duraturi che tutto ciò che è costruito con la violenza pietrifica mette debole fragile
Il che molto spesso è e molto spesso invece non è insomma dipende da molti fattori
Ma non in in in sé per fare dal dall'uso dalla violenza insolenza pur dar luogo a situazioni fragili così come anche situazioni irreversibili situazioni appunto
Però io penso tra suggerisco di farmi prendere in esame questo questo aspetto cioè
Siccome c'è una per quanti sforzi si possono fare c'è una fortissima valenza ideologica e politica del tema dell'identità nazionale soprattutto
Che vincola l'osservatore dico all'osservatore nel momento infatti cui non so per esempio si accede in Francia la la ai è dilagata la storiografia revisionista sulla riduzione francese che poneva la
Cento con grande forza sulle violenze commesse dai giacobini dalla leadership giacobina nei confronti della Vandea anche altre rivolte di tipo federalista subito queste è stato inteso come un attacco alla Repubblica e capita con l'attacco quindi il tema dell'identità nazionale della sua costruzione è un tema che mette immediatamente in gioco fatti di ordine diciamo così politico ma non di schieramento ma pensa mette in perché mette in gioco
Il soggetto politico principale tutto sommato della della scena moderno la nazione quindi non si può affettare una distanza che poi nessuno di noi riesce evidentemente vedere e c'è appunto quindi questo tema della violenza che viene in contatto con un la l'approccio ideologico che secondo me rende difficile il
Il discorso lui torbida e fa vedere
Punto fragilità all'atto per forse non ci sono e certi di fragilità laddove forse non ci sono perché appunto il non vederli significherebbe allora in qualche modo identificarsi in
Veramente con la violenza e riconoscergli un'effettività di ruolo che insomma eticamente può essere anche sgradevoli riconosce
Domande ancora bene allora ringraziamo innanzitutto Ernesto Galli della Loggia perde ancora una volta essere cornuto venire qui a Pisa parlare delle del suo libro ringraziamo tutti voi per aver insistito questa stima o un immigrato per due ori fitta dibattito grazie anche alla fin fine e come sempre con grande ospitalità si è dimostrata disponibile e per questa iniziativa sì
Carlo