Come sono cambiati i conflitti sociali a Roma

Allora buonasera
Benvenuti
Alla
Perciò appuntamento
Della Università cosiddetta insomma università popolare di attacca
Dopo
Il primo appuntamento stato quindici giorni fa no anche di più
Io sono rimasto impressionato presepio dalla relazione di Tricarico sul
Sul
Nuove
Privatizzazioni su come avvengono le
Privatizzazioni
All'ultimo grido diciamo alle urne l'unico
Nell'ultima versione
Poi c'è stata una una delle relazioni quindi giorni fa sulla
Roma sulla storia anche di Roma rivoluzionari anche un poco sconosciuta
E stasera si parla di come è cambiata come sono cambiati i conflitti sociali
Con
Due ricercatori attivisti
Allora una Maurizia Russo Spena
Che
Arabista
Studiosa anche attivista nel senso che si occupa di Rimini
Mobilità transnazionale cioè migrazione in relazione anche il inclusione diciamo dei
Dei migranti nel lavoro
Periferie urbane eccetera così ho letto e
Francesco vorrà pare lei
Non conoscevo non conoscevo neanche lui però io sono un po'informato laureato in filosofia con una
Tesi
Che mi ha molto incuriosito
Ma non soltanto dell'argomento di questa sera
Se ho letto bene genealogia della singolarità
è una cosa che incuriosisce un pochino
Dottorato sì anche lui a attivista nel senso che tutti e due queste persone hanno nonostante siano giovani hanno
Beh insomma
Hanno esperienza sul campo quindi sono persone che
Non
Non sono semplici competenti del
Materia diciamo
Invece Francesco ora si occupa soprattutto di lavoro precario
Camera del lavoro autonome precario
Poi
Fa parte dell'associazione esca
Anche questo io non so che cosa vuol dire esattamente poi ce lo spieghi casomai comunque il lei il tema sono
è ben delineato solo come come sono cambiati i conflitti sociali a Roma
E
Dopo
Naturalmente si potranno fare delle domande si potrà discutere
Se qualcuno proprio urgente fare una domanda facciamo su
Dopo tutte e due dire dopo tutto il due interventi se no
Si può fare anche dopo il primo non lo so
E infine come
Nostra diciamo tradizione di attacca
Abbiamo qualcosa da mangiare da vedere Villanova possiamo anche continuare a
Se vogliamo fare due chiacchiere forse anche per mangiare il silenzio l'ultima cosa
Era che ricordo che fra quindici giorni
Ci sarà
La tavola rotonda
A
Se
La tavola rotonda in cui si incontreranno tutti i gruppi
Interessati e
Forse
Ne potrà scaturire una proposta operativa sapere allora io do la parola a
Maurizio
Allora sono tutto e tutti
Innanzitutto ringrazio per l'occasione che di confronto che mi è stata data con una platea
Diciamo così a me abbastanza nota e anche molto qualificata non solo vicino a me o Francesco con il quale condivido forse da vent'anni
Percorsi
Di lotta tentativi
Che facciamo in questa città e non solo in questa città per cui sono particolarmente contenta questa sera
Io
Ho letto il il documentino che è stato prodotto anche per presentare questo ciclo di seminari anche per la tavola rotonda
Finale che ci sarà l'undici di marzo e mi sembra innanzitutto che tracci molto bene le problematiche che ci troviamo di fronte la complessità delle problematiche che ci troviamo di fronte
E parto sicuramente dal titolo dell'incontro apparentemente riporterò un po'fuori dai confini nazionali perché ovviamente la prenderò dall'angolatura che mi ha propria che mi è cara che quell'appunto delle migrazioni
Però come vedrete voi riporterò i termini su quella che la questione della metropoli dei conflitti metropolitani anche
E delle per riferire emarginate
Non vi nascondo che il tema è quanto mai suggestivo però la mia prima reazione è stata quando mi avete chiamato è stata di disporre intorno a sentirmi all'altezza cioè parlare dei
Nel cambiamento dei conflitti sociali in questo Paese in questa città è un tema quanto mai
Compresso e poi invece ho detto va bene raccogliamo la sfida e proviamo quanto meno non a fornire delle risposte ma ad aprire dei ragionamenti
Anche più generali delle riflessioni magari anche teoriche
Che tuttavia stanno trovando però nelle nostre pratiche anche quotidiane delle delle forme di sperimentazione di cui parlerò un po'più lungamente verso
Verso la fine di questo intervento
Ovviamente
Mi sono chiesta quando parliamo di conflitti
Innanzitutto di quali territori di quali spazi di quali luoghi stiamo parlando e in secondo e in seconda battuta in relazione a quali soggetti
I soggetti ovviamente così alto io come vi dicevo prima
Badando un po'alle acqua quello che caratterizza la mia vita le mie passioni mi studi ma anche la mia militanza sociale e politica sono i soggetti della mobilità umana
Intesa ovviamente in senso ampio come mobilità lavorativa come mobilità territoriale transnazionale ma anche come
Come
Mobilità loro identità RIA e quindi i migranti ma non solo migranti migranti considerati devianti
In multi collocati le persone cosiddette indisciplinati c'è un bellissimo saggio di mi Sando Mezzato e Maurizio discende Ricciardi che ultimamente proprio
Li chiama e li nomina come movimenti indisciplinati quelle della mobilità umana che appartiene appunto ai migranti
Mobilità umana che sfugge anche a una categorizzazione e canonica se vogliamo che è propria anche delle scienze sociali quindi come dire questi sono i soggetti
Di cui io stasera volevo parlare all'interno dei conflitti per quanto riguarda invece la domanda su quali territori quali spazi e quali luoghi
Innanzitutto parliamo di uno spazio metropolitano
Uno spazio metropolitano e parliamo però anche di confini confini nella loro accezione poliedrica
E vedrete che io tratterò la categoria di confini anche come categoria di confinamento
Perché
Balibar ci ha spiegato molto sapientemente nell'ultimo decennio che ovviamente quando parliamo di confini dobbiamo anche pensare che come dire le forme di confinamento di separazione e di collocazione subalterna
Si sono spostati dalle periferie del mondo dalle frontiere vera e propria invece all'interno
Del centro del mondo e quindi all'interno anche delle nostre metropoli e quindi questo è il concetto come dire che vado ad assumere proprio in questa relazione
E quando parliamo sia di spazi urbani che di articolazioni territoriali di confine ovviamente dobbiamo sapere che sono categoria in continuo movimento e che vanno collocate al di fuori
Del classico dualismo che è basato sull'antinomia centro periferia sia se si parli di una città
Sia se si parli del mondo tant'è vero che le categorie nord-sud non funzionano più per descrivere l'universo iper globalizzato e in particolare
Le difficoltà interpretative nell'interpretare l'urbano no contemporaneo sono sicuramente connesse alla complessità dello scenario password vista quindi del passaggio dalla dallo scenario fordista allo scenario possibilista
Ovviamente le letture sono molteplici
La lettura come dire di ordine economico anche quella più avanzata sto pensando a ad autori per esempio come alle Scotte
Ci dice che allo stesso tempo le metropoli sono sia il risultato che il contesto del declino del modello fordista
E che mi condizionava ovviamente le composizioni sociale anche l'articolazione le forme urbanistiche assunte in ragione delle funzioni che venivano assegnate agli spazi ma che questo non significa
C'è lo spazio possa fordista la il declino del fordismo
Non significa che come dire non ci sono più degli spazi assegnati che abbiano delle funzioni sociali semplicemente il posto ordine smog come ci dice anche Sassella
Ha determinato nuovi assemblaggi dei territori di poteri e di soggettività ed è proprio questo il punto a punto le nuove soggettività
Per cui
Quello che hanno il pascolo di ritmo la destrutturazione la specializzazione flessibile
Non significa necessariamente de territorializzazione o dispersione ma è semplicemente una nuova concentrazione di potere basata sulle relazioni sui flussi proprio sulla mobilità anche umana
La la seconda lettura che
E meno ovviamente di ordine economico ed è quella forse che mi ha più care anche più consona che mi interessa di più
è è quella invece che considera di più il panorama umano cioè l'abitare nello spazio urbano metropolitano e quindi quali sono stati gli affetti
Non solo della modernizzazione sulle persone ma anche delle politiche
Neoliberiste e ci sono degli studi li cito appunto perché ho qua stiamo in una in un seminario di una
Università popolare nella sede di attacca
Enzo Scandurra che conoscerete tutti o Giovanni cauto
Per esempio ci dicono che
Decenni di politiche neoliberiste a Roma hanno prodotto desolazione desertificazione e anche qualche esempio di eccedenza umana richiamano così tra virgolette che è irriducibile all'omologazione della città mercantile e quindi Roma
Con i suoi nuovi insediamenti la mobilità internazionale e le forme di sfruttamento diverso e anche di valorizzazione del territorio
Emerge come vero campo di conquista dell'economia e delle politiche neoliberiste e l'abbiamo visto chiarissimamente penso che questi da me li prenderà anche in parte riprenderà Francesco anche con la quella questione di di mafia capitale e quindi questa visione ovviamente come vi dicevo prima che a me è un po'più Scarano ci parla e concentra l'attenzione più quelle condizioni del vivere negli spazi urbani contemporanei
Che che ovviamente implica un'osservazione anche delle forme di vita nuove
Nel le nelle forme di cooperazione anche nel capitalismo neoliberista e quindi
Fondamentalmente la tesi di fondo è che le metropoli e le città gli spazi urbani alla fine sono
Costruzioni sociali
Dove i soggetti sia ben sanno si muovono
Costruendo relazioni
E partendo dal dal dal proprio capitale culturale
E quindi come dire i soggetti hanno una densità sociale per cui un ognuno agisce anche sul territorio metropolitano urbano a seconda
Come dire delle capacità
Che ha che ovviamente non sono capacità ha scritte ma che si costruiscono all'interno dei contesti sociali
Questo come dire era il primo territorio che mi interessava descrivere che il territorio dello dello diciamo dello spazio metropolitano
L'altro territorio proprio per trovare il nesso tra queste nuove soggettività e gli spazi in cui ci si muove anche nella produzione all'al nel tentativo di produzione di conflitto è quello sicuramente della frontiera
Che nonostante sia
Uno spazio in campo maggiormente delimitato e confinato per l'appunto
Ovviamente e al di là del sospetto come dire esteriore che ha una funzione
Punitiva
Di separazione e questo insomma lo vediamo chiaramente quello che sta succedendo soprattutto nell'ultimo anno anche alle frontiere della nostra Europa assunto anche sarà frontiere carta un compito molto più complesso
Nella selezione e nel governo della mobilità umana
Noi lo sappiamo li vogliamo belli sani che non Premana nel mercato del lavoro sul nostro sistema del welfare li vogliamo soprattutto qualificati le persone che si devono muovere sul nostro territorio
Però abbiamo anche imparato a capire anche qua mi rifaccio agli studi posso penalisti gli studi di minimizzata e non solo che le frontiere non sono poi così blindate in realtà la blindatura e selettiva in realtà le frontiere hanno molto di di porosità e ce lo dimostrano le esperienze che viviamo a contatto con i CIE no i centri di espulsione di identificazione ma con i nuovissimi sistemi degli otto sporte
Di cui avete esiguo sicuramente sentito parlare già sono state trasformate Pozzallo
E in parte Ragusa recenti di accoglienza straordinari non a caso prefettizi che si chiamano cassa adesso
L'ultimo bando del Comune di Roma aveva bandito due mila posti e ovviamente più della metà sono state vinte dall'i soliti noti cooperative che erano stati commissariati anche da mafia capitale questo
Come dire diciamo che non è un caso è sicuramente un punto e di riflessione ma come dicevo prima il dato più interessante e che vedere la prospettiva
La frontiera però non solamente come frontiere come limite sterno ma vederla come spazio di confinamento all'interno delle nostre metropoli e dei nostri confini
Io parlo soprattutto di due forme di confinamento un confinamento di tipo materiale
Che ha a che fare sicuramente quelle questioni
Del lavoro e con le questioni della vita dentro le metropoli di questi soggetti
Le questioni del lavoro che è inutile che ce lo che ce lo nascondiamo al di là dei roboanti dati dell'Istat che anche quelli andrebbero interpretati in maniera non mainstream
Ci dicono chiaramente che esista una segmentazione una vera e propria segregazione occupazionale formativa dei migranti in questo Paese della forza lavoro migrante non solo
Come dire sono la punta più avanzata di quello che viene
Definito il lavoro povero
Sentite parlare ovviamente anche nelle statistiche di work imporre e non solo come dire i migranti hanno delle strategie di adattamento differente rispetto alla crisi
Ad esempio si parla molto del fatto di migranti tornano indietro nei loro Paesi non è vero il dato è la categoria importante negli ultimi anni
Per come migranti hanno affrontato la crisi è proprio la questione della mobilità interna ai confini nazionali fatti si parla di e migrazioni nelle migrazioni che sono state studiate attraverso
Non i dati quantitativi quanto più che altro ricerche sul campo studi di caso
Come dire ricerche qualitative e quindi come dire le strategie di sopravvivenza dentro la crisi non sono stati uguali per tutti i migranti ma sicuramente si sono trovate penalizzate quelle famiglie
Che avevano che vedevano il breadwinner Colli che portava il reddito a casa che magari ha perso il lavoro
E quindi non si parla più solamente di segregazione occupazionale o di segregazione formativa anche delle cosiddette seconde generazioni il fenomeno dei Mietta lo conosciamo bene di chi non lavora e non è neanche in addestramento
E informazione ma parliamo proprio del paradigma della povertà quando parliamo di forza lavoro militante questo è un'altra lente come dire di lettura per andare a leggere i fenomeni anche i conflitti che si possono sviluppare
E quindi da questo punto di vista dicevo ci sono forme di confinamento materiale che sono quelle tipiche proprie del l'accesso al mercato del lavoro
L'accesso al sistema di welfare all'accesso all'alloggio e anche che riguardo le relazioni che si costruiscono all'interno della del della vita metropolitana ma esisterà esistono anche delle forme di confinamento che non hanno effetti meno nefasti rispetto a quelli materiali che sono più le forme di confinamento simbolico
Sulle quali io come dire mi attardi I abbastanza perché è uno dei temi cari anche delle mie ricerche e dei miei studi perché molto spesso viene lasciato al margine no
Si dice giustamente che le categorie di femminilizzazione del lavoro del lavoro migranti sono ormai categoriche riescono a leggere l'intera struttura del mercato del lavoro probabilmente la stessa Giulia l'altra volta l'ha detto cose di questo tipo
Però come dire di sono le forme di
Confinamento simbolico che attengono
Alla costruzione di regimi di significazione che sono utilissimi invece alle politiche per
Governare
Per governare la paura il disorientamento
La minaccia la minaccia ovviamente quella costruita no per governare le forme di razzismo e su questo appunto ci tornerò
Anche dopo tanta parte qui del confinamento simbolico la fanno però
Le retoriche pubbliche che non sono solamente quelle securitaria perché di quelle anche si parla moltissimo no di quelle brutte diciamo che sono anche condannate se volete a volte dal linguaggio governativo attuale dell'attuale Governo
Ma parlo di quelle retoriche insidiose quelle retoriche buone dell'integrazione no quelle che attengono alla alla costruzione dell'identità del Nonino al cosiddetto Nations building
Per cui come dire
Noi definiamo quali sono i soggetti integrabili e quelli che non lo sono magari perché hanno una visibilità offensiva nello spazio pubblico penso alla comunità musulmana no che è un no al tema a me
Particolarmente caro e quindi quei soggetti lì quelli che noi non riusciamo ad integrare il nostro patrimonio che non è solamente patrimonio economico e sociale ma anche quello valoriale
E anche quello più prettamente culturale quelli vanno confinati
Vanno limitati e non solo facciamo questo con le retoriche pubbliche e con le politiche
Ma ci dotiamo anche di sementi scientifici perché ne misuriamo l'integrazione sapete benissimo che in Italia esiste l'accordo di integrazione dal due mila dodici no il percorso a ostacoli del permesso appunti di cui si parla
Pochissimo e di cui però io mi pregio di aver scritto insieme ad altri ricercatori in questo Paese sto continuando
A fare ricerca come dire quando si modi Lizza
Il sistema di integrazione in un Paese in realtà si definisce il confine
Tra un soggetto che integrabile è un soggetto che non lo è e quindi poi bisogna andare a vedere quali sono gli indicatori quali sono le variabili che appartengono al soggetto non entità non integrabile di assicuro
Che stando tornata in auge la Carta dei valori e della cittadinanza che era rivolta prettamente cittadini musulmani in questo Paese
Ci ricordiamo Governo Amato
Governo Amato ce lo ricordiamo bene stiamo parlando del due mila sette ed è tornata in auge insieme all'accordo di integrazione stiamo parlando come dire di limitare confinare anche delle comunità che non riusciamo
Ad integrare
Nel nostro nel nostro patrimonio
E quindi
Come dire quali sono i punti detto quali sono secondo me i soggetti e quali sono secondo me i territori
Quali possono essere i punti di intersezione
Allora innanzitutto io credo che nel parlare di di soggettività migranti non si può non pensare al portati all'eredità che ci hanno lasciato gli studi alter coloniali studi posso coloniali no
Quando ci hanno insegnato che leggere le immigrazioni
Senza come dire mettere in discussione decentrare la nostra categoria di identità di nazioni di lingua veramente impossibile per anche perché le migrazioni al di là delle chiusure che si possono produrre delle frontiere o delle aree farsi delle opportunità delle possibilità nel nostro Paese si producono
In maniera autoregolamentate in maniera autonoma e molto spesso superano anche il nostro immaginario rispetta i conflitti cono potremmo produrre
In solidarietà con i soggetti migranti o per i soggetti migranti
Per cui come dire gli studi alter coloniali sono fondamentali per leggere in quest'ottica anche questi movimenti no questi movimenti umani perché ci ricorda l'appunto che le nostre categorie che sono anche proprie delle scienze sociali canoniche non servono più
O comunque non sono più sufficienti da sole a leggere questi fenomeni e che le migrazioni hanno una loro forza proposto propulsiva autonoma come dicevo prima autonoma anche dalle opportunità che si sviluppano nei nostri Paesi
Ma che soprattutto
Come dire sono una un un movimento che ha un carattere intimamente politico esattamente come ci ricorda
Ci ricorda mi Zadra perché sono hanno una grande capacità di agenzie cioè di azioni hanno una grande capacità di agire
E e di incidere si sistemi sociali che Mammano vanno ad incontrare
Questo l'abbiamo visto nel flusso come dire anche transfrontaliero che c'è stato in Slovenia Croazia noi siamo andati lì
A cercare di aprire come dire le frontiere nel senso a trovare anche degli spazi di di accoglienza no anche di narrazione
Per questi migranti oltre di delitto materiali ma
Abbiamo visto dici superavano
Cioè in qualche modo la loro forza propulsiva c'aveva c'aveva già aveva già raggiunto l'obiettivo prima che noi arrivassimo noi attivisti antirazzisti e quindi come dire
Se se se bisogna trovare i punti di intersezione tra
Questi spazi e questi soggetti come facciamo a trovarli
Allora io
Ho ho fatto un tentativo forse una netta e mezzo fa lunare attraverso l'osservatorio sul razzismo mi chiese di scrivere un saggio sul razzismo islamofobia i conti
Prima dei fatti di certi dopo scusate
E io allora mi divertivo anche se ovviamente la situazione amplia i nostri occhi drammatica
A declinare
Tre territori possibile tre tipologie di soggetti sui quali
Le forme di disciplina amento di confinamento pur in un mutato contesto governativo e delle politiche pubbliche perché siamo dentro ovviamente il Governo Renzi si accaniscono
E facendo questo esercizio io ho provato a vedere
In particolare sulla questione anche dell'islamofobia sulla questione anche del terrorismo internazionale che non è indifferente ero sul fatto che si produca porno anche una forma non solo di razzismo istituzionale ma di razzismo popolare sulla quale come dicevo tornerò alla fine
I soggetti su cui si accaniscono le politiche le retoriche sono sicuramente coloro che arrivano
Però facciamo attenzione
Non c'è più la retorica becera che avevamo prima con il Governo di centrodestra e in più con inserzioni leghiste
Qua abbiamo una retorica che è completamente cambiata tant'è che se vediamo i dati dell'Osservatorio di Pavia chi ha studiato il problema delle percezioni delle paure delle minacce in tutte le popolazioni europee a confronto
Per gli italiani i temi predominanti negli ultimi cinque sei anni sono stati in quelle di ordine economico quelli legati alla crisi alla corruzione politica del sistema politico mentre in Francia
Il problema principale della pura la minaccia è costituito proprio dal terrorismo legato a
Migranti Albinoni emigranti criminalità
Attenzione perché
Invece le retoriche del nostro Governo non ci sono così allarmi stesse comunitarie perché esattamente come nei nostri spazi cittadini Ormanni e il Prefetto
E il commissario che governa le nostre periferie le nostre città città gente edificate da una parte ma anche con periferia espansive dall'altra c'è anche questa ambivalenza in Roma
Nello stesso modo
Noi abbiamo i tecnocrati nel controllo
Abbiamo una burocratizzazione del controllo alle frontiere abbiamo il paradigma militari umanitario che secondo me ancora più insidioso da smontare anche dal punto di vista delle pratiche politiche e mettiamo in campo
Cioè come dire abbiamo le nostre navi che vanno a salvare il mare nostrum Frontex cosa fa limitò salva questi son dibattiti serie anche dentro al movimento
Ci siamo trovati con comunicati anche di associazioni di studi giuridici molto avanzate che difendevano la missione di Mare Nostrum che per me
Come dire abbastanza discutibile come posizione però attenzione perché le retoriche
Si sono fatte molto più rassicuranti molto più burocratizzata e anche le politiche del controllo per cui si si preferisce come dire una lettura è una gestione governa mentale
Più che
Agitare lo spauracchio della minaccia arrivano i terroristi con le barche non è così poi ovviamente qualche bel cerume passa sempre
Chiaramente però diciamo che la lettura mesi prima e questa qua e e chiaramente
L'esperienza dell'illegalità azioni l'esperienza che ormai
Appartiene a tutti insomma non è che appartiene solamente emigranti
Che sbarcano l'altra tipologia
Di soggetti su cui si accaniscono le retoriche le politiche pubbliche sono invece coloro che risiedono e quindi stanno qui in questo territorio
E contribuiscono anche a fare economia contribuiscono ad aumentare il PIL producono portano i figli a scuola
Azzardano anche start-up che chiaramente quindi micro impresa dato imprenditoria che ovviamente fallisce nel giro di tre anni perché poi i dati li leggiamo tutti quelli che abitano vicino a noi e questo non è un elemento indifferente pure su questo
Leggendo i dati sulle paura le percezioni della minaccia
L'Islam ma non fa paura
Islam dal punto di vista dottrinario non fa paura ovviamente se la moschea ma la costruisce nello scantinato di Catania però ti faccio le barricate e che l'età oppure fuoco probabilmente quindi questo è un altro spaccio sul quale probabilmente
Bisogna lavorare al tempo stesso però c'è una su una sorta di razzismo islamofobia go un po'intellettuale nel nostro Paese diciamo alla Oriana Fallaci no per fare un nome How a omaggiare l'Amma quindi i colti
E che ci hanno detto ci dicono tuttora
Quanto sia brutale appunto questa religione dimenticando che come dire io lo dico anche come donna in un'ottica di genere forse tutti mo'notissimi sono un po'più lenti
è un proprio tali da questo punto di vista io invito a leggere il libro di della Muraro io violente che è bellissimo quindi consiglio maschi e donne
Di andarselo a leggere
E diciamo che laddove l'intelligenza si infiltra ne controllano le moschee i luoghi i Governi normano e devono normalizzare e quindi su che cosa normano ovviamente normano sullo spazio pubblico
Sulla visibilità di alcuni simboli soli spazi di convivenza e di prossimità e quindi qual è la paura che abbiamo noi
La paura è proprio quella del meticciato
E dell'ibridazione e quella della mescolanza laddove noi che è molto debole sul piano politico sociale dentario
Come dire venga sopraffatto
Da un altro che invece come dire c'ha un apparato e una strumentazione dottrinaria ideologica che come abbiamo visto produce anche morte e dette il terrore quindi è molto più forte come dire della nostra del nostro debole
Del nostro debbo l'Occidente
E ovviamente qua i temi sono anche quelli della concorrenzialità quindi ci fanno paura
Non solo per questa questione dell'ibridazione ma ci fanno paura anche perché sono concorrenziali sul mercato del lavoro nell'accesso al web farà già rarefatto e anche qui attenzione non c'è più un effetto di complementarietà
I migranti vanno a fare quello che i giovani italiani non fanno più questa è una cosa che va assolutamente smontata c'è un effetto sostituzione è chiaro che è stato studiato
E noi lo vediamo tutti i giorni sale fatto concorrenziale sul mercato del lavoro
Tant'è che c'è un fenomeno di ritorno del cosiddetto badantato ormai i paesini anche nostri delle Province anche allora i confini di Roma abbiamo i giovani che si prendono cura delle nonne per prendersi sussidio
E quindi come dire lì e si sta trasformando anche lavoro di cura il lavoro domestico
Allora qui
E e e lo continua a dire ci ritornerò solo in un passaggio alla fine per poi dare la parola Francesco anche su queste forme qua di conflitto
Ovviamente si pone la frattura della cosiddetta guerra tra poveri che è una categoria che io aborro cioè
E si sono poveri più poveri di altri per cui come dire una lente che non mi convince
Io le leggere più come forma di razzismo istituzionale popolare il razzismo come costruzione sociale quindi neanche come sovrastruttura ideologica e quindi razzismo e un rapporto sociale si assumiamo
Questa cosa la riusciamo a leggere anche quello che succede nelle nostre periferie altrimenti siamo molto lontani da una lettura corretta di quello che sta succedendo e quindi dal potervi intervenire l'ultimo soggetto è quello che probabilmente fa più paura in un'epoca anche come dire di terrore globale
Perché sono coloro che attraversano
Sono in molti collocati proprio no e non attraverso solamente le le frontiere i confini ma attraverso non domini contesti linguaggi collocazioni no pensate anche al transgender quanto fa paura
In questo Paese sono quelli che attraversano anche le reti per cui vi ricordate
Soprattutto in Italia quando c'è stato il primo allarme forense Farkas no
Allora i convertiti erano quelli che facevano paura quindi quelli che passano da un sistema confessionale all'altro non si sa valore alla lato erano gli mamma Imam perché perché padroneggia no
Codici e linguaggi né padre giorno tanti ovviamente e quindi hanno il potere della parola e non solo c'è lo spazio della comunicazione
Che che ha vissuto da questi soggetti in maniera assolutamente possa ideologica
Quindi uno spazio della comunicazione dei sociale che ormai produce non solo informazione ma produce anche Brenda e quindi come dire esattamente come ci si infiltra si controlla la moschea una frontiera così si deve scandagliare Web altrimenti
Non si riesce a capire chi è che produce poi
Il brand e l'informazione
I marcatori della paura in questo caso qui
Però definiscono un ambito di descrizione che che è molto più ampio che viene dei culturali Rizzato improvvisamente quindi privato della commutazione culturale confessionale del magari del musulmano no in questo caso facevo
E divelta lì quello che si comporta in maniera strana a vedete quello li vedi quello che parla con quell'altro e quindi la cultura del sospetto
Il vicino no quello che assume comportamenti che non sono
Collocabile appunti socialmente cosiddetto diverso quindi attenzione perché in questo caso qua il soggetto razionalizzato quello che era il soggetto razza Rizzato deprivato delle connotazioni confezionare culturali si trova invece a coincidere con l'illegale il deviante
Il compagno la compagna e quindi come dire quello che vuole sovvertire e quello che vuole cambiare trasformare
La società
Da questo punto di vista l'ora avendo toccato la questione appunto dei soggetti delle periferie anche delle delle multi collocazioni
Prima vi dicevo che al di là di questo freno fatto di questa cornice no
Di tipo diciamo più teorico quello che noi stiamo provando a fare
Lavorando sulle questioni dei migranti è di connettere come dire quello che è l'occupazione di uno spazio pubblico quindi una politicizzazione di uno spazio pubblico
E le forme di mutualistico all'interno dei territori
Per esempio io faccio parte questo non l'ha detto prima Giovanni perché appunto non mi ha detto che non non non mi conosceva io faccio parte insieme a Francesco non solo di dei movimenti lo sciopero sociale diritto
Alla città eccetera eccetera ma faccio parte anche di uno spazio che si trova al Tufello pazza al Astra
E siamo anche né sotto sgombero oltretutto
E e lì insieme a esca insieme a strike ad altri centri sociali abbiamo costruito una rete in città che si chiama resistente mi dice
Che è quella che sta dando vita insieme sciopero sociale diritto la città anche la giornata del primo marzo di cui parlerà anche Francesco che connette proprio tutti questi temi di cui stiamo parlando e lì abbiamo messo in piedi come dire una rete di scuole una rete di scuole in italiano per migranti
Degli sportelli di autotutela legale abbiamo messo in piedi degli sportelli tutela sul sul lavoro anche sul sul lavoro precario e ovviamente la domanda che ci stiamo facendo è
Siccome come dire
Ci hanno dato botte da tutte le parti negli ultimi anni no e Francesco ripercorrerà un po'questi annate per le generazioni anche come come la mia la sua insomma quella degli appena quarantenni
Siamo una generazione elementi che ha visto degli aprirsi anche molto belli ma che sostanzialmente una generazione che ha sconfitta
E sta cercando ovviamente in questi anni di di trovare delle forme di sperimentazione alcuni riuscite anche un po'meno fra ci stanno ammazzando di botte evidenti gli spazi sociali ti vogliono chiudere soprattutto con questo governo di questa città
E allora ovviamente noi che con ciò che cosa ci stiamo interrogando partendo dal fatto che siamo delle pipe assolute o che programmano Nicastro nel santuario nel quartiere proviamo invece la sosta cercandola
Cerchiamo di sta scherzando cerchiamo invece di fare delle cose
Positive cerchiamo di creare un argine attraverso queste forme di cooperazione mutualistica o che si producono esattamente con i soggetti quindi con i migranti e per noi faccio un esempio una scuola di italiano non significa formare
Un bravo cittadino perché nel mezzo tra titolarità del soggiorno apprendimento quattro della lingua superi il terzo per prendere lungo soggiorno o
L'accordo o diventa cittadino integrabile no appunto superi l'accordo di integrazione prender permesso
Ma cerchiamo di aprire spazi
Aprire spazi che possono essere perché iniziali di conflitto di confronto Spaziante in cui loro possono trovare delle forme di narrazione insieme a noi tant'è che i migranti che vengono alla scuola noi
Tranquillamente ci possiamo insieme delle cose anche all'interno del quartiere e spesso
Vengono anche a delle iniziative più generali per esempio saranno in piazza il primo marzo perché sono consapevoli che vengono a fare una scuola italiano
Che non è quella
Come dire che si appoggia alla scuola pubblica encomi abilissima o a quella della associazioni del terzo settore encomiabili sì ma anche quella ma si situa
Se non altro dentro lo spazio occupato autogestito per come dire dove i livelli di relazioni e di pratica anche tra soggetti sono completamente differenti questo per farvi un esempio ma ovviamente
Ce ne sono tantissimi altri ma su questo lascio la parola a Francesca vi ringrazio
La relazione di Maurizia
Volava molto molto alta la mia volerà un po'più bassa mi concentrerò prevalentemente
Su una ricostruzione
Storico oggi dialogica dei movimenti e dei conflitti a Roma
Provando a definire
Alcune mappe semmai utili per
Riflettere sul presente
Due premesse la prima riguarda la qualità della discussione
Questo spazio
Pubblico di confronto e di formazione anch'io al pari di Maurizio sono molto felice di poter contribuire
All'università popolare di attack seconda premessa mi pare abbastanza evidente che quando parliamo dei conflitti a Roma
Anche dal punto di vista diciamo così di quei conflitti che hanno animato questa città nel lungo sessantotto
Prevalentemente parliamo di conflitti che insistono sulla dimensione urbana
Che anche quando solo conflitti del lavoro insistono sul tema
Il sulle istituzioni del Welfare sui servizi
Pensate alla centralità delle
Dei comitati di base delle lotte
Che hanno riguardato la sanità
Negli anni settanta appunto insomma quando pensiamo ai conflitti a Roma pensiamo ai conflitti della città sui servizi sul welfare
E questo lo facciamo anche se lo sguardo si rivolge appunto alla lunga stagione
Inaugurata dal sessantotto non che non ci siano state lotte operaie molto significative anche a Roma ma non sono state diciamo non sono stati i conflitti prevalenti
Io
Chiaramente riduco lo sguardo
Riduco l'approfondimento e mi limito a
Individuare alcune strade alcune
Traiettorie
Che mi sembrano
Come dire rilevanti per acciuffare
Regole insistenze paradigmi
Dei movimenti metropolitani e dei conflitti diciamo così più rilevanti
Almeno degli ultimi dieci anni quindici anni
Prima traccia
Movimento alter globale
Credo che Roma sia stata fino in fondo uno dei teatri il più significativi di quella rottura di quell'esperienza
Di quella importante trasformazione
A Roma subito dopo Genova sia dance sano e lo sapete molto bene forse meglio di me
Le piazze più robuste del movimento alterno balle
Sono piazze che procedono con un'insistenza quasi settimanale
Questo processo è un processo che a Roma si connette in maniera molto significativa anche
Al portato di
Porto Alegre del nuovo municipalismo al tema e alle pratiche
Dell'autogoverno
Dalla
Novantanove duemila poi passando per Genova fino al due mila due due mila tre noi abbiamo effettivamente una straordinaria forza
Sul terreno appunto dei movimenti che contestano la globalizzazione neoliberista che si connettono sul piano
Europeo e globale
Che attraversano l'esperienza di Porto Alegre che riportano a Roma quell'esperienza contanti
Fenomeni di nuovo municipalismo va da sé che questo movimento e lo sappiamo bene confluisce poi con forza
All'interno della
Parabola
Potente del movimento non War le due cose
Vivono in continuità
Dal due mila uno arrivando fino alle piazze più
Significative anche sul piano globale che sono quelle del due mila tre e poi a seguire del due mila quattro
Una traiettoria che
è segnata da una straordinaria massificazione dei conflitti sociali
E nello stesso tempo una traiettoria che
Fatica a produrre un significativo radicamento nei luoghi di lavoro in alcuni territori più periferici e come se si riuscisse
A volare altissimi e come se effettivamente in campo di opinione
Di nuova società civile di nuova reticolare dimensione associativa è come se tutto questo riuscisse a trovare in quegli anni una potenza senza pari e nello stesso tempo
Fatih casse
A
Inscrive anzi nelle forme di vita nella
Nei luoghi di lavoro nell'organizzazione diciamo così quotidiana della propria vita
E però nello stesso tempo parliamo di movimenti di straordinaria potenza numerica non devo ricordarlo a voi che ripeto se mai lo ricordate meglio di me
Se partiamo da questi movimenti dobbiamo senz'altro
Cominciare ad insistere sulle trasformazioni che si sono affermate
Nel corso
Del decennio del primo decennio del Duemila quindi questa prima traiettoria che io indico è già una traiettoria di trasformazione
Movimenti alterno Bali
Costruzione di uno spazio pubblico e di un'opinione pubblica critica dalla critica alla globalizzazione neoliberista alla critica della guerra globale permanente che si impone
Subito dopo Genova con l'undici settembre
Movimenti che come dicevo faticano a consolidare nuove istituzioni mettiamola così istituzioni
Del conflitto
Quindi stabili durature radicate socialmente capaci di insistere sui territori più complicati della metropoli o sui
Territori propri del lavoro
Altrettanto però questi movimenti
Si trasformano con grande forza quando entra in gioco e qui forse c'è un passaggio una trasformazione che
Che assieme la dimensione
Numerica la potenza numerica con
Il
Radicamento sociale l'insistenza su territori sociali specifici
Be'questa trasformazione a mio avviso dire determinata dal protagonismo degli studenti dei ricercatori dei precari dentro e fuori l'università dentro la scuola
Abbiamo avuto
Soprattutto a Roma ma non solo a Roma a Roma
Io ne sono stato parte con grande gioia per diversi anni abbiamo avuto fenomeni ricorrenti
Di
Insorgenze studentesche e del lavoro precario dentro l'università e della scuola
Per quattro o cinque anni di fila ciò che definirei sostanzialmente un ciclo un ciclo di movimento
Certo un ciclo che riprende forme attitudini
Stili di relazione che semmai erano maturati anche nel movimento altre globalizzata
Ma senz'altro un ciclo che fa emergere in primo piano assai di più rispetto ai primi anni del Duemila
Figure sociali nuove figure sociali dello sfruttamento della trasformazione produttiva
Della diciamo così della crisi
Italiana
E adesso spiegherò perché uso questa espressione crisi italiana nella crisi globale nella grande depressione specificità ed anomalia diciamo così della
Della crisi italiana
I movimenti studenteschi dei precari della ricerca di questo mondo è enorme fortemente precarizzato
Sottopagato spesso non pagato questi movimenti riesplode uno con forza a Roma o meglio esplodono dopo un lungo silenzio a partire dai primissimi anni novanta pantera forse
A Roma ancora nel novantadue e novantaquattro cioè qualcosa di importante ma diciamo
Un lungo un lungo silenzio studentesco questi movimenti
Riesplode uno o meglio esplodono con forza a partire dalla
Dalla contestazione alle riforme Moratti del duemila e cinque si Moratti è stata ministra della pubblica istruzione fa fatica a dirlo ma così è stato
Autunno del due mila e cinque la mobilitazione ha per protagonisti in primo luogo i ricercatori precari
Si impone il professor di radicale precarizzazione del lavoro di ricerca dentro l'università
Riprendono le lotte un movimento fatto di occupazioni
Fatto di tantissimi studenti soprattutto a Roma nelle occupazioni in piazza fatto come dicevo prima di un inedito protagonismo
Del mondo della ricerca impoverita precarizzato si inizia nel due mila cinque si prosegue nel due mila otto
Con l'esplosione dell'onda
Anche qui
Solitamente l'onda viene confinata all'autunno del due mila otto direi che così non è stato in Italia abbiamo avuto un ciclo come dicevo prima e come ripeto
Partito nel due mila cinque con questo punto altissimo che è l'esclusione del movimento
Nell'onda nell'autunno del due mila otto contro il processo di distruzione dell'università pubblica
Quel processo che ha ben Incarnato e sintetizzato lampi intellettualismo di Stato
Tipico nella scena italica quel processo che ha lavorato per distruggere una generazione per far fuori cacciare da questo Paese la forza lavoro qualificata quel processo
Avviato nel due mila otto ben chiarito poi da Sacconi in diverse battute molto molto chiare molto nette
Quel processo che ha avuto come obiettivo farla finita con il lungo sessantotto italiano dunque con la conquista
Della scolarizzazione di massa e dell'accesso di massa all'università
Vi ricordate Sacconi nel due mila otto bisogna far sì che gli studenti e i giovani imparino nuovamente affari a fare scusatemi lavori umili e manuali
è finita la pacchia della scolarizzazione di massa è finita la pacchia nell'accesso alle professioni liberali dell'accesso all'università non c'è posto per la forza lavoro qualificata
E nel due mila otto inizia questa guerra si avvia questo processo con
La legge centotrentatré approvata esattamente nell'estate del due mila otto con il definanziamento pesantissimo di scuola e università e invece esplode
Un movimento che dice noi la crisi non la paghiamo quindi siamo nel due mila otto intendiamoci adesso parlare di crisi grande depressione di stagnazione secolare come dicono alcuni economisti è insomma senso comune
Nell'autunno del due mila otto lo fare i conti con un movimento di massa fortissimo a Roma nelle due grandi università romane assai meno a Tor Vergata ma anche a Tor Vergata ci sono stati i fenomeni interessanti
La prevalenza della Sapienza della città universitaria di San Lorenzo e molto altro ma anche Roma Tre
Quel movimento pone con forza il problema della crisi non vogliamo pagare la vostra crisi la crisi delle banche dei mutui saprai bis
E dunque la crisi che si stava già prefigurando in Italia
Come crisi
Dei debiti sovrani anche se poi insomma il
Il collasso è avvenuto a partire dal due mila dieci ma crisi che si è trasformata in attacco al welfare
Dal due mila otto al due mila dieci ancora movimenti radicali universitari studenteschi gli studenti medi con l'autunno straordinario del due mila otto
Scusatemi del due mila dieci che probabilmente ricordate bene che si conclude
Appunto tra il quattordici dicembre il ventidue dicembre dico questo insomma costruisco questa traiettoria perché penso che
Fare i conti con questi grandissimi momenti di massificazione di potenza numerica di espansione diciamo così dei movimenti a Roma
Sia elemento assolutamente assolutamente importante
Sul movimento alta globale ho detto delle cose
Semmai in maniera estremamente stenografica sulla questione dei movimenti studenteschi ho presentato diciamo così quale è stato
Il
Il terreno dello scontro quale è stato a tutti gli affetti il terreno dello scontro e credo che questo insomma vada ribadito
A partire dal due mila otto
In Italia è iniziata proprio perché quel movimento straordinario radicale capace di occupare le Università Roma non solo capaci a Roma di
Occupare spesso e volentieri la città alle stazioni bloccare le strade fragile anche in forme nuove diciamo così la mobilitazione tipicamente universitaria una mobilitazione il SIS utente esca ma subito esposta alla città
Hai sui flussi alla sua mobilità I suoi luoghi simbolici mettiamola così
Per quel movimento come sapere sappiamo è stato sconfitto ma
Attorno alla sconfitta di quel movimento si è giocata una partita non piccole non da poco nel Paese
Come dicevo prima a partire dal due mila otto ci dicono le statistiche del dell'Istat
Cento mila centocinquanta mila giovani l'anno molto qualificati formati diciamo così forza lavoro estremamente qualificata
Hanno cominciato a prendere la via della Germania del Regno Unito per citare alcuni tra i Paesi più raggiunti dalla forza lavoro qualificata giovane
Italiana beh sta diventando un fenomeno sempre più robusto più significativo non casualmente cominciano le prime risposte anche su questo terreno
L'ultimo
Insomma l'ultimo grande
Vertice di Bruxelles è e l'accordo strappato dal Regno Unito parla chiaro
L'insistenza della Merkel sulla
Come dire sul problema del Sossi al turismo se ovvero di questo turismo del Welfare che si è determinato in Europa che
A come soggetti decisivi fondamentali questi giovani
Questi giovani laureati o dottorati che fuggono dalle condizioni difficilissime che
Devono vivere in Italia beh ecco se pensiamo all'onda quel movimento a quel ciclo a quei cinque anni pensiamo ad una sfida enorme tentare di far saltare
Un processo di distruzione diciamo così e di
In qualche modo espulsione della forza lavoro qualificata nel Paese e però insomma poi facciamo i conti con i problemi che sono stati determinati dai i passaggi a vuoto e dagli insuccessi
Seconda traiettoria
Movimenti urbani ecco a me pare che questa traiettoria sia una traiettoria molto forte importante decisiva lo dicevo anche in riferimento
Alle esperienze degli anni Settanta e credo che a Roma la questione dei movimenti urbani abbia dei punti salienti molto rilevanti
Io faccio parte anche come veniva detto all'inizio di uno spazio occupato prima autogestito di non esca quindi faccio parte di questa lunga esperienza più che decennale ventennale
Dell'autogestione delle occupazioni
Beh Roma da questo punto di vista se parliamo appunto dei conflitti sociali della trasformazione dei conflitti sociali a Roma Roma è stata fino in fondo è tuttora vogliono farla fuori ma è tuttora
Un'anomalia un'anomalia dell'autogestione un'anomalia sul terreno dell'autogestione delle occupazioni dei centri sociali dei tanti dal delle tante forme diciamo così
Dell'uso comune degli spazi pubblici urbani
Siamo insomma parlando di un movimento che a Roma avuto i suoi tratti più robusti nella prima metà degli anni Novanta fino alla conquista della delibera ventisei che avvenne al seguito degli scontri della difesa della torre
Stiamo parlando dunque
Di un professo di
Attraversamento ricostruzione dei quartieri dei territori che ha visto appunto
Nei centri sociali un'esperienza
Molto significativa
Se parliamo di movimenti urbani però non possiamo limitarci ai centri sociali per ovvi motivi dicevo la fase espansiva gli anni Novanta indubbiamente ma e qui mi riconnettono alla prima nelle traiettorie che ho indicato
A partire da Genova e dal movimento alter
Dono balle riesplode la dinamica delle occupazioni a Roma non solo a Roma ma particolarmente a Roma
Un deposito significativo di quell'apertura di spazio pubblico di massificazione imponente che sono i movimenti alter dura Bali a Roma ecco un deposito significativo è
In qualche modo qualificato da una seconda stagione espansiva di nuove occupazioni esca e fa parte di questa seconda stagione assieme a molti altri dei centri sociali
Della della città alcuni li nominava Maurizio se ne potrebbero nominare anche altri qui è intervenuta anche in Puglia di acrobazia centri sociali che nascono a partire diciamo così
Da quell'onda che e da Genova in poi ridisegna anche le mobilitazioni
E i movimenti urbani dicevo parlare dei centri sociali indubbiamente
Limitativo bisogna parlare chiaramente dei movimenti per il diritto all'abitare dei movimenti di lotta
Sulla casa sull'abitare in generale anche qui storia lunghissima storia che inizia
Insomma assai prima degli anni Settanta fra già nei primi anni Sessanta Roma c'è un'esplosione e forse già prima insomma stiamo parlando di processi davvero lunghissimi
Che io ho vissuto in parte attraversando alcune occupazioni adesso noi
Insomma organizziamo alcune occupazioni studentesche precarie giù vanifica
E però anche qui parliamo di un'anomalia enorme della città di Roma non esistono esperienze così potenti radicate come quelle che si sono affermate a Roma
Nel corso dei decenni ma indubbiamente con un'impennata significativa e importante
Nell'immediato dopo Genova con una ripresa molto robusta delle occupazioni delle occupazioni anche di
Palazzi
Diciamo di grandi palazzi posseduti dalle Corporation dalle multinazionali delle
Che appunto segnano e disegnano i processi di gente edificazione di trasformazione urbana
Quindi questa traiettoria dicevo l'addensarsi nei primi anni novanta del movimento dei centri sociali la continuità dei movimenti di lotta per l'abitare che però vive
Una sua discontinuità importante nell'immediato dopo Genova un rinnovata ripresa delle occupazioni di
E dei centri sociali degli spazi autogestiti anch'essa connessa al
Finalmente a Genova beh
Questo per dire che c'è una traiettoria sicuramente fondamentale che insiste sulle questioni urbane sull'uso comune degli spazi urbani
E però questa traiettoria si è fortemente intrecciata anche con la prima
Che ho definito persa traiettoria e mi avvio
Diciamo così alla parte conclusiva del mio intervento
Dal movimento a al Pergolo balle all'onda grandissimi movimenti piazze
Riappropriazione della città dello spazio pubblico urbano a partire da queste esplosioni enormi che abbiamo conosciuto vissuto e che ho tratteggiato in maniera stenografico
Seconda traiettoria diritto alla città diciamo così movimenti urbani e diritto alla città dall'autogestione dai centri sociali alla lotta per la casa la proliferazione di spazzi occupati e dunque la grande anomalia del conflitto sociale a Roma
Terza traiettoria a me pare quella che sia in parte
Definita
Con
Diciamo la fermata azione di nuovi fenomeni e di sindacalismo sociale
Credo che
In qualche modo
Questi fenomeni abbiano molto a che fare con
Ad esempio le lotte per il diritto all'abitare indubbiamente credo che questi fenomeni in qualche modo si connettono e si combinano con una tradizione importante del sindacalismo di base in questa città
Senz'altro credo però che ci sia che si stia affermando un fatto nuovo interessante non solo perché prova l'anima hanno come posso ma fatto nuovo e interessante che
A mio avviso può essere definito appunto nei termini di nuove istituzioni del lavoro vivo nuove forme di sindacalizzazione
Penso ai conflitti che si sono mossi lo scorso anno attorno al nodo pro Passat riforma
Complessiva del mercato del lavoro degli ammortizzatori sociali del welfare perché si Renzi sta concludendo una volta per tutte la transizione che si è aperta con il pacchetto Treu nel novantasette sì la sta concludendo anzi la conclusa
Adesso porterà a casa il gioco Sacco per come viene definito del lavoro autonomo poi la riforma Maria quindi definirà anche la nuova
Regolazione diciamo del lavoro insomma del pubblico impiego dopodiché dentro questa frammentazione giuridica e questa corporativi trazione dei diritti per il lavoro avrà effettivamente
Ridefinito complessivamente il mercato del lavoro in Italia ben a partire dai conflitti
Contro il già passate mi pare che si siano cominciava ad affermare delle insomma dei fenomeni interessanti di nuova sindacalizzazione di costruzione diciamo così di nuovi strumenti visioni di sindacalizzazione
Quando penso a questi strumenti e quando penso anche alle esperienze che faccio con le Camere del lavoro autonomo e precario ma
Che fanno anche altri a Roma attivando sportelli di difesa legale di lavoratori precari di freelance fortemente impoveriti di quel
Mondo che sta tra appunto
Il lavoro diciamo così fortemente
Privo di tutele e quello che una volta tutele lei aveva e adesso non li ha più
Lavoro impoverito lavoro sottopagato come dicevo lavoro senza diritti lavoro senza rappresentanza sindacale con scarsissima diciamo così consapevolezza o alfabetizzazione sindacale lavoro che come dire
Cerca faticosamente di ritrovare le sue istituzioni e la sua e la sua forza B quando penso a questi fenomeni penso a fenomeni che mi fanno molto riflettere
Sulla natura delle
Istituzioni del conflitto sociale oggi a me piace ricordare sempre questa figura misconosciuta del movimento
Sindacale
In Italia che Osvaldo ignoti indiani fondatore della prima Camera del lavoro a Milano nel mille ottocento novantuno novantadue
Ed è questo Osvaldo gli occhi Viani insisteva sul problema dell'organizzazione orizzontale del lavoro quindi insisteva sul problema nella costruzione di istituzioni territoriali capaci di garantire
Sostegno di garantire nuove forme di mutualistico e lo faceva tenendo assieme l'aspetto più tipicamente sindacale la Camera del lavoro appunto con l'idea di casa del mutuo soccorso e dunque con la dimensione mutualistica con l'idea
Delle università popolari fonda
Insomma diverse università popolari a partire dal mille novecentosei mille novecentosette quindi insomma immaginate questo processo
Misconosciuto l'archeologia del movimento sindacale operaio in Italia che è fatto di cosa Camere del lavoro Cassa del mutuo soccorso università popolari beh molto interessante
Mi pare che questa insistenza su nuovi fenomeni se
Di sindacalismo sociale
Che a Roma sono estremamente importanti seppure a volte molecolari se non conquista seppur non conquistano ancora massa critica rilevante mi pare però che questi fenomeni si parlino un pochino delle istituzioni del conflitto nella città e delle trasformazioni importanti delle istituzioni del conflitto passatemi questa espressione che sembra Ossimo richiama per me non lo è
Nella Città di Roma
Ho indicato queste tre traiettorie sicuramente o dimenticato cose rilevanti
Quando parliamo di movimenti urbani non possiamo non parlare ma qui lo sapete meglio di me il nono proprio nulla da insegnare né tanto meno da dire
Non possiamo non parlare dei movimenti per i beni comuni che a Roma hanno avuto una forza assolutamente straordinaria partire dalla questione
Centrale decisiva dell'acqua ma non solo perché attorno al nodo movimenti urbani movimenti per i beni comuni dei beni comuni si è giocata la partita enorme anche delle nuove occupazioni
Cinema Palazzo Teatro Valle insomma delle occupazioni diciamo così culturali produttive mi piace citare ma la conoscete anche
Tra l'altro è una delle sedi centrali di club tra
Officine zero la fabbrica recuperata
Di Casal ma di Casal Bertone beh insomma è evidente che qui si qualifica tutti gli affetti una costellazione di istanze pratiche forme assolutamente decisive altrettanto ho molto insistito sull'affermazione di nuovi fenomeni sindacalismo sociale
Che appunto provano ad organizzare tentano di organizzare il lavoro non organizzato non sindacalizzata
Nei servizi nelle cooperative nel mondo sanitario privatizzato piuttosto che nella ristorazione nelle catene commerciali insomma ho citato diverse cose
Magari dimenticando e prestando poca attenzione invece a quell'insistenza del sindacalismo di base
Nei servizi nelle municipalizzate e che come sapete sono
Obiettivo e oggetto non solo del Dutto ma più complessivamente del prof processo di trasformazione neo liberale della città
E chiaramente ma questa è una conclusione o
Dimenticato di
Affrontare il nodo della rapporto diciamo così tra conflitti sociali nella loro trasformazione e capacità di autogoverno e
Diciamo così è anche
Problema della democrazia ha delle istituzioni democratiche della decisione del potere nella città di Roma B questo tema mi pare che sia un tema del tutto aperto
Credo che oggi più che mai dobbiamo avere la capacità di
Dire autogoverno contro quella forma di
Dittatura commissaria
Uso questa espressione scritti Ana non a caso che ci tocca in sorte in questo momento
Che sia una vertenza del lavoro che sia il problema dei centri sociali che sia il problema di una casa occupata oggi
Nella scena appunto di tronca del DUP di quello che sta accadendo
La politica è interamente destituita
I tecnici presenti hanno il il nodo della radicale trasformazione o liberale della città come un nodo che non può essere messo in discussione B quindi io credo che oggi capire come
I conflitti in trasformazione con quelle traiettorie e insistenze che ho provato a individuare lacunoso indubbiamente ma che mi sembrano rilevanti per raccogliere afferrare con uno sguardo Roma
Ma è tutto questo non può non porsi
Il problema di ripensare forme della decisione della democrazia dell'autogoverno e anche della rottura istituzionale pensando alle istituzioni di governo della città
Insomma
Forme diciamo di un autogoverno alternativo al Governo commissariale questo tema mi pare che in qualche modo si stia affrontando in quel processo
Molto interessante Rete il diritto alla città il lavoro fondamentale che sta coordinando e organizzando
Marco attorno al problema del
Il debito della città di Roma di come si compone di come si è trasformato in questi anni che cos'è
Il piano di rientro per questa città come si si trasformeranno le voci di bilancio qual è l'aggressione ai beni comuni e le municipalizzate
In quale insomma la città che ci tocca in sorte beh mi pare che siamo all'inizio un inizio drammaticamente favorito dall'offensiva che stiamo in qualche modo tentando di fronteggiare
E però è un inizio probabilmente incoraggianti mi scuso per la lunghezza sicuramente lacunose le
Traiettorie individuate
Però un modo per riflettere anche dal punto di vista storico genealogico sui conflitti sociali che hanno nell'ultimo decennio negli ultimi quindici anni
Segnato attraversato in maniera importante la città di Roma grazie
Bene allora io ringrazio tutti e due
Questa ultima relazione
Insomma mostra che
è ancora vivo
Anche se non è molto noto ma il diciamo l'opposizione voi metto ancora vivo non altro non non ha più raggiunto quella Mazza che aveva nel periodo dell'onda eccetera
La relazione invece di Maurizia
Pochi nuova toccato
Il verbo proprio scoperti iscrivo che questo della
Nel nostro rapporto
Proprio
Maturato il Sistema valoriale no e questo
è una cosa che distrutta in maniera forse un po'ambigua nel senso che
Io come molte persone coincidono
Un arricchimento la
Il meticciato comunque l'incontro
Che poi se a volte anche conflittuale però effettivamente
Si vorrebbe che fosse anche un po'reciproco certe volte ci sono del
Spedita che portano l'opera pubblica
D'altra parte comunque io non parlo più vorremo dare la parola a chi vuole intervenire
Si dovrebbe avvicinare al microfono
Io volevo Farana Maurizia chiedere se
Approfondisce un po'questa critica dalla guerra fra poveri
Invece a Francesco se
Così
Diciamo molto Flash prova individuare quali sono invece le difficoltà
Dentro i movimenti a costruire questo
Diciamo autogoverno no
Senza che ne discutiamo per però due o tre punti che secondo te sono quelli su cui
Complessivamente dobbiamo lavorare perché sono nodi storici che
Fan fatica show
E qualcun altro
Niente io volevo chiedere
C'ha l'impressione che ho io dall'e sterno un po'di di questi movimenti e che
Noto
Si delle lotte particolari quelle della casa avrebbe dei migranti però dall'altra parte quindi manca una una certa coesione una una visione complessiva no delle lotte
Cioè cosa si può fare per per rendere più incisivo
Per trasformare anche lui i processi politici in questo diciamo in questo settore grazie
Noi una questione sul sulla democrazia dell'autogoverno
Cioè io penso che negli ultimi anni sotto fatte quelle che si chiamavano i corpi intermedi no quindi partiti sindacati eccetera certo questo è avvenuto anche nei movimenti
Pensando presenta agli immigrati Maurizio versava vissuto tutto l'associazionismo degli immigrati che in qualche modo comunque svolge una funzione tra
Tra il conflitto che era oggettivo dovuto alle condizioni diciamo e poi la lotta per aprire una vertenza e quindi portare a casa dei risultati
Questo in qualche modo con la crisi della democrazia della rappresentanza in generale credo che abbia toccato anche i movimenti
E quindi come si può recuperare se non quella forme di rappresentanza comunque come
L'autogoverno nella democrazia e più diretta possa comunque
Innestare un processo di lotte più sostanzioso e capace anche di portare risultati a casa
Ecco prego
Io volevo se ce la farà perché capisca complicato però dentro come dire come
Connessione tra i due discorsi avete fatto la questione delle seconde generazioni no
Cioè la
Mica utilizzassero obbligo che vede gente che poi
In realtà da un anno da quando malgrado in vita sua no in funzione e di precarizzazione
E di te depotenziamento della
E la capacità anche di azione dei giovani in genere da un lato
E dall'altra parte
Di
Allargamento anche nella percezione del migrante no che
Viene numeri capisco che è un po'complicato però questi questo questo problema che non riguardi siamo pezzo che connette tutti e due discorsi grazie
Potranno essere telegrafica perché ovviamente
Apre un campo di possibilità alcune di queste domande particolari
Allora sulla questione della categoria la guerra tra poveri pensava appunto ad averlo tracciato anche minimamente la relazione provo
Pari spiegarmi secondo me non può essere l'unico paradigma interpretativo di quello che avviene ovviamente nella sua periferia per le ragioni che provava spiegare prima
Innanzitutto perché il tema non può essere assunto solamente sul piano della concorrenzialità economica all'accesso al web farà e alle tutele che si stanno rifacendo è un punto sicuramente
Importantissimo nel senso che è evidente che se un centro di accoglienza viene collocato
Che ha bisogno ovviamente come dire di tutto una serie di regime di protezione intorno
Reti posizione parlo di protezione sociale chiaramente viene collocato in un quartiere privo di servizi emarginato abbandonato desolato è evidente che questo può provocare dei punti di frizione nella popolazione che già si sente abbandonata è sfiduciata nei confronti delle situazioni si sente abbandonata
Dalle politiche di welfare
Però dobbiamo fare attenzione innanzitutto perché le forme di concorrenzialità che si creano ovviamente non sono solamente legati all'aspetto socio economico come pensavo di fare prima ma se utilizziamo questa questo paradigma interpretativo come unico paradigma interpretativo rischiamo di dire che come dire
Le forme di razzismo popolare che sono quelle che interessano questi parte emarginati sono un po'prerogativa delle classi più vulnerabili e questa è una roba che non è accettabile dal mio punto di vista come dicevo prima
Esistono dei poveri più poveri di altri quelli vanno tutelati
A prescindere e questo discorso è un discorso complicatissimo che ne abbiamo provato a fare nei quartieri siamo provando adesso per esempio nel due nodo della Tiburtina prova a fare questo lavoro anche di costruzione sociale
E e però dobbiamo tener ben presente nominare in maniera chiara l'ingiustizia anche con i nostri interlocutori sociali cioè quando andiamo a parlare con
I soggetti che vivono
Nelle nelle periferie non dobbiamo assolutamente
E infatti Zare la questione della vulnerabilità e del povero spiegato migrante
Questo non dobbiamo farlo nella maniera più assoluta ma dobbiamo come dire sottolineare il fatto che è vero
Che le peripezie le periferie sono abbandonate dalle situazioni non ci sono più tutele c'è orari e farsi del welfare ma questo avviene per entrambi i soggetti che vivono quel ter torio e quindi costruire forme possibili di cooperazione e questo come dire lo stiamo facendo in alcuni quartieri prima citavo loro della Tiburtina siamo riuscite a farlo anche
A Tor Sapienza questo ci serve anche a dire che
Dobbiamo aggredire quindi non solamente le forme di razzismo popolare che vanno contrastate io lo dico senza retorica maniera anche molto radicale anche fisicamente
Quindi fisicamente contrastando chi soffia ovviamente solo razzismo però d'altra parte non dobbiamo dimenticare le politiche Prince idiozie di razzismo istituzionale che erano quelle che cercano di
De di esprimere prima rispetto velocemente a alle seconde generazioni
Questa una riflessione amplissima
Ovviamente io prima già accennavo al fatto che le seconde generazioni vivono uno schiacciamento che innanzitutto di segregazione formativa e su questo ci sono anche dati
E ricerche molto interessanti che li che li pongono all'interno di una trappola che poi diventa quella che sarà pure la trappola della segregazione occupazionale c'abbiamo i dati su dignità anche migranti che sono impressionanti si parla del trentatré per cento per la popolazione
Comunitari ed extra del sedici per cento di incidenza per quella solamente extracomunitaria quindi popolazione tra i quindici i ventinove anni di cittadini che in realtà sono italiani
Dal nostro punto di vista adesso vediamo cosa succederà con la riforma della cittadinanza che comunque sono persone scolarizzati nel nostro Paese
è evidente che sono soggetti gruppi sociali sui quali
Dobbiamo insistere io su questo sono d'accordo e forse non lo facciamo a sufficienza nei nostri spazi forse sì li incrociamo negli spazi sociali dei nostri quartieri
Perché sono come dire naturalmente dei punti di frizione e di rottura sociale lo sono intergenerazionale intrafamiliare e lo sono anche socialmente per cui come dire è un terreno di lavoro
Assolutamente importantissimo anche perché come dire
Pure su questo
Le forme più manifesti e più visibili che hanno i giovani di seconda generazione sono quelle dell'associazionismo che
Alla fine diventerà anche un po'mainstream ma se vogliamo vengono chiamate nelle consultazione tavoli governativi insomma
E com'è l'oggetto meticcio che viene in qualche modo rappresentato per far vedere che il Governo e anche democratico e concede spazi di visibilità lo continua a dire le nostre forme di mutua Disma no
Hanno una responsabilità enorme quello che devono già lo sono in alcuni quartieri devono diventare forme di istituzione del Comune quindi riconosciute anche
Nella dialettica con quel potere istituzionale con il quale noi però vogliamo una rottura in questo momento chiaramente
Spero di aver risposto sfociati nella
Il
Le domande mi mi aiutano a
Tutte ottime mi aiutano a
Non risolvere alcun problema nel senso vanno
Affrontata in un percorso che
Dovremo costruire assieme nella maniera più assoluta mi spiego Marco
Giustamente dice
Proviamo a riflettere anche su quali sono stati i limiti che abbiamo incontrato in questi anni
Io aggiungo un elemento in più lo lo detta abbastanza rapidamente questa cosa prima
Quando pensiamo al nodo autogoverno municipalismo d'nuove forme di
Diciamo così decisione comune democratica nei territori nella città insomma quando pensiamo questo groviglio di problemi e lo pensiamo su Roma e lo pensiamo di farlo con uno sguardo
Di approfondimento di profondità ecco rivolto quantomeno agli ultimi dieci quindici anni forse di più non possiamo non fare i conti con
Il fatto che
Delle sperimentazioni sono state sono state anche molto importanti in questa città tra gli anni Novanta la prima parte degli anni Duemila
Molti hanno insistito utilizzando anche espressioni non sempre
Giuste e corrette sulla qualificazione di un laboratorio Roma laboratorio politico laboratorio diciamo così all'altezza della sfida di Porto Alegre
Quell'esperienza è finita
Seriamente non soltanto perché c'è stato poi il passaggio
Disastroso del secondo Veltroni del del
Di Alemanno ma perché si sta effettivamente in questo momento in maniera chiarissima a mio avviso chiudendo definitivamente un ciclo
E fa bene la Rete per il diritto alla città le riflessioni attorno al tutto alla costruzione di un nuovo lessico per leggere
Come dire i nuovi processi di governance sa
Metropolitana fa bene ad insistere su questa effettiva discontinuità
Se discontinuità effettiva abbiamo di fronte io credo che per riflettere un po'sui limiti del passato
Oltre a capirci che i movimenti sono sempre molto predisposti alla frammentazione che queste frammentazione mi hanno a che fare con un significativo prevalere delle passioni tristi che sempre animano anche i contesti più nobili diciamo così
Insomma
è evidente che non ci possiamo attestare a questa
A queste enunciazioni diagnostica dobbiamo andare un pochino oltre credo che riflettere sui limiti significa
Significhi adesso anche riflettere sui limiti di un certo modo passato che a volte anche molto funzionato
Di pensare il rapporto tra autogoverno municipalismo partiti politici insomma quella storia
Romana si è chiusa quindi il problema oggi di fare i conti con i limiti oltre insistere sui terreni comuni sulle pratiche Rico impositive
Sull'accentuazioni mutualistica delle nuove soggettività di movimento oltre ad insistere su questo che mi sembra decisivo oltre
Che fare o come dire una battaglia
Senza senza sosta alle
Forme insopportabili frammentazione o di lotta per l'egemonia l'egemonia sarebbe concetto è nozione importante fondamentale da prendere sul serio la lotta per l'egemonia cui faccio riferimento
è quella cosa un po'machista in cui bisogna dire che il gruppo di cui fai parte più forte degli altri gruppi che è più forte di quell'altro Gruppo che quel giorno è stato più cattivo che quell'altro giorno ha fatto di più degli altri insomma
Come dire normale la competizione ma quando parliamo di normare la competizione allora siamo d'accordo con il regime governa mentale neo liberale norma la competizione come norma decisiva no ecco questa norma va combattuta anche e soprattutto dentro i movimenti battaglia senza quartiere mettiamola così
Tutto vero fondamentale e decisivo e su questo degli sforzi a Roma generosi non sempre vincenti li stiamo facendo e tu Piano andare in questa direzione
Dico altrettanto che però va interrogata
Fino in fondo anche la crisi di un vecchio modello se penso oggi al tema
Del dell'autogoverno e quindi anche alle altre questioni che sono state poste esaurimento evaporazione della rappresentanza politica sindacale
TC intermediazione diciamo così imposta dai nuovi regimi della governance metropolitana quando parliamo di sì intermediazione parliamo di cose maledettamente concrete
Insomma con troncare i sub-commissari non non ci si incontrano non si parla non sono disposti quando sono disposti a parlare sono disposti a parlare per dire
Che il processo e come dire inarrestabile se il pilota automatico mettiamola così per usare questa espressione
Drammatica utilizzata da Draghi con pochino di tempo faccia il pilota automatico indipendentemente dalla consultazione come chiamo la e così che magari si può pure essere
Beh credo che questo tema autogoverno nuove pratiche municipali costruire la decisione dal basso rimettere in gioco il tema del politico
Per un verso uno non possa
Non insistere io capisco fondamentale la dimensione complessiva fondamentale riacciuffare da qualche parte il politico vero
Fondamentale però far crescere questo politico di cui siamo alla ricerca nelle lotte ecco rimettere in gioco diciamo così una rapporto virtuoso tra lotti
Nuove forme di puntualissimo
Proliferazione istituzionale passatemi questa espressione e ricostruzione del politico per me e questo elemento decisivo non c'è più autonomia del politico possibile e
Come dire
Il il prevalere dei tecnici del pilota automatico
Del Governo per il mercato della governance neo liberale che insiste sulle città il prevalere di tutto questo ci indica che non c'è più autonomia del politico possibile uno
Due è possibile pensare il rapporto con il politico nella forma
A volte un po'subalterna
Ancillare che abbiamo conosciuto in passato cioè c'è il partito e poi noi siamo diciamo così l'aria sociale del partito che già c'è con il suo personale politico
Insomma questa vicenda delle elezioni a Roma sa
Fa davvero pensare nessuno vuole vincerle le elezioni ma proprio nessuno vuole vincerle
Nessuno ha personale politico per vincere le elezioni in città proprio non quadri politici personale competenze intelligenze non so come dire figure brillantino nessuno nessuno
Cioè proprio finito un ciclo quindi non è più pensabile
La collocazione che è stata importante a volte utile avvincente in una certa fase a volte assai problematiche anche negativa in passato quel posizionamento che dice okay poi
Cerchia il partito c'è la politica quel quei questo diciamo che questa complementarità quando ha funzionato spesso non ha funzionato
Non si dà più quindi riflettere sui limiti secondo me significa fare i conti con quella battaglia senza quartiere a frammentazione mi lotte per l'egemonia e così via ma anche
Ad un ripensamento di un politico costruito partire da questo patrimonio da questa ricchezza di autogestione mutualistico
Università alternative
Nuovi fenomeni sindacalismo sociale lotte urbane per i beni comuni partire da questo per ripensare un politico che non può
Diciamo collocarsi nella dimensione un po'subalterna
Di affidamento al partito o al personale politico del partito che non c'è più come tutto questo possa tradursi effettivamente in
Opzione politica complessiva della città al momento proprio non lo so so che e mi pare evidente dalle domande che qui sono state poste che è un problema che ci stiamo ponendo in tanti cioè un problema che viene sentito da tanti
Ed è un problema che viene sentito ormai oltre il paradigma della rappresentanza
Secondo invece uno sguardo nuovo del rapporto tra movimenti reti sociali e Governo ecco a partire da questa nuova coppia che va interrogata
Esperimenti interessanti in giro per l'Europa ce ne sono io non credo nell'imitazione del modello bisognerà costruire un modello
Tutto nostro bisognerà farlo a partire dalle lotte concrete e reali che ci sono
Bisognerà farlo a mio avviso privilegiando la dimensione urbana metropolitana municipale far crescere dai territori queste opzioni di nuova ricerca politica
Però ecco davvero un lavoro tutto da fare insomma non so se ho risposto un po'ai problemi però mi pare che
L'urgenza comune sia queste su questo urgenza dobbiamo sbattere la testa per un po'tutti quanti insieme
Grazie
Ovvero
Hai anticipato un po'
Quello che sarà contavano dove