Intervista a Rita Bernardini sulla condanna della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nei confronti dell'Italia

Radio radicale con Rita Bernardini deputata radicale parliamo della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo perché lo Stato il Ministero dell'economia e delle finanze comunica lo ha fatto a illegali dei sette ricorrenti che provvederà a a pagare lei spesi risarcimento per i sette detenuti che hanno vinto a Strasburgo il ricorso davanti alla Corte europea una buona notizia ma una notizia che a questo punto avere una domanda che Rita Bernardini si fa perché
Gli altri gli altri cinquecento ricorrenti gli altri sessantasei mila detenuti che sono nelle carceri Rita Bernardini che cosa dire di questa
Di questo mese tanto
Del dobbiamo dire che questa volta a differenza delle volte precedenti come nel caso della sentenza sulle mano vice
L'entità delle risarcimento è di una certa consistente
Sicuramente non adeguato a ripagare dei trattamenti
Inumani e degradanti che hanno subito questi detenuti ma insomma si tratta di cento mila euro per questi sette
E che sono stati ristretti nelle carceri italiane in quelle condizioni
E allora certo ci poniamo il problema di che cosa
Qual è la forte quale sia la forte di queste cinquecento pendenze diciamo di ricorsi avanzati
E soprattutto di qual è il futuro che copra spetta agli altri che attualmente sono detenuti dei nostri istituti penitenziari nelle condizioni che conosciamo
Ora per cinquecento oltre cinquecento ricorsi c'è una sospensione
Perché la Corte europea
Ha chiesto a l'Italia ADT provvedere entro un anno
Affinché questi si interrompano questi trattamenti inumani e degradanti che ci sono nelle nostre carceri e quindi
Chi deve Alitalia naturalmente
Questa storia va avanti i danni e chi ascolta Radio Radicale
Recita chi attraverso la proposta che abbiamo avanzato di amnistia
Questo questa tortura che viene effettuata nelle nostre carceri avrebbe potuto interromperti già da tempo mentre
La tiene tollerata elastico continua a tollerare
E
è chiaro che coloro che attualmente si trovano i cani nelle carceri italiane coloro che sono usciti da poco
Possono a vere e devono avere degli strumenti per avanzare i loro diritti risarcitorie
Intanto un suggerimento che possiamo dare continuare a fare questi ricorsi comunque alla Corte europea
Dei diritti dell'uomo che probabilmente queste istanze verranno sospese insieme alle altre però
è un percorso
Che occorre assolutamente fare anche perché
Fra diciamo i rimproveri che la CEDU che la Corte di Strasburgo ha fatto all'Italia c'è anche quello
Di non prevederei e dei rimedi interni e per ottenni re questo tipo di risarcimento perché quelli esistenti che fa un magistrato di sorveglianza
Comune o il giudice ordinario e non sono adeguati ad ottenerli
E ci vorrebbe suggerisce la Corte anche che l'Italia ha risposto che no
Il nostro strumento interno è adeguato ma sappiamo tutti che così non è
Nemmeno riescono a rispondere all'istanza è inevitabile a quelle della normale cammina e all'Amministrazione
E quindi la Corte e editore Bourgeois ha detto che ci vorrebbe in realtà uno strumento ad hoc
Interno che si occupi esclusivamente di questo tipo di ricorsi fatto fa
Che comunque entro ventiquattro e introdurre no entro dodici mesi e l'Italia deve rimuovere
Queste che sono veri e propri violazioni di diritti umani fondamentali
E in quello che dico
E che ammetta aree che la classe politica
Nell'istante questo problema non
Non solo apponendo intanto lo abbiamo visto anche nell'ultimo scorso
Scorcio di legislatura dei provvedimenti che sono stati proposti
Che sono stati presentati anche alla Corte di Strasburgo sono Frati assolutamente ritenuti inidonei a superare
La fasce e di violazioni che che stiamo attraversando che ormai è qualcosa di strutturale perché non stiamo parlando di un'emergenza di pochi minuti stiamo parlando di qualcosa che ormai fa parte del nostro modo di amministrare
E le persone che sono ristretta nelle nostre carceri quindi è qualcosa di strutturale
Però per questo servirebbe un rimedio strutturale e siccome un anno il tempo che la Corte ci ci mette a disposizione in un anno l'unica cosa che si può fare l'amnistia perché poi le proposte di legge che riguardano i vari aspetti cioè le leggi più criminogene che si dico che si dicono comunque avrebbero dei tempi e più lunghi e tra l'altro i radicali hanno presentato si dice sempre ci sono troppi detenuti che sono in attesa di giudizio anche sulla custodia cautelare già la proposta di legge da te firmare che però
Poi non sono state nemmeno esaminati in Commissione giustizia esofago messa all'ordine del giorno al proprio tanto per dare un contentino però poi non si è arrivati
Niente non le proposte non sono andate avanti non c'era la volontà politica
Dice negli anni della maggioranza precedente né di quella Monti Anna di arrivare a qualcosa
Di serio che che insomma che lui si abbia il doppio dei detenuti in attesa di giudizio rispetto agli altri alla media europea credo che sia qualcosa
Che debba preoccuparci così come questo non dobbiamo dimenticarlo perché
Chiaro
Questa cosa che riguarda
Le carceri eh siamo riusciti credo che sia riuscito soprattutto Marco con
Legge lunghi azioni nonviolente con l'ultimo sciopero della sete
Siamo riusciti a farlo emerge
Quello è l'aspetto che altrettanto grave e preoccupante che però
Ancora non emerge in tutta la sua drammatica forza è quello
Che qualcuno definisce dell'Aldus tiziana lungo cioè della irragionevole durata dei processi
Nei confronti della quale l'Italia non è riuscita a varare una misura una
Che in qualche modo abbia consentito di ridurre il contenzioso
E di fare in modo che e la giustizia possa essere un po'più rapida tutto questo voglio sottolinearlo i dargliene atto dato rappresentato molto bene ieri in un articolo
Sul Sole ventiquattro Ore scritto da Guido Rossi
Che in un articolo intitolato non si può privatizzare lo Stato diritto e parlava in una condizione particolarmente umiliante in Europa da parte
Del il nostro Paese legge e uno dei due i filoni che non toccava oltre
A quello delle carceriera quello della inefficienza e del ritardo nell'applicazione della giustizia nel nostro Paese noi l'abbiamo ripetuto più volte per questo siamo
Veramente orgogliosi di presentare adesso vedremo in quali regioni
Questi sono i drammi delle ultime ore perché stiamo vedendo dove è stata completata la raccolta delle firme ma dicevo siamo orgogliosi presentare questa libertà
Chi è molto chiara amnistia giustizia e libertà perché sappiamo
Che quel costo su quel o
In realtà è fondamentale per raggiungere tutti gli altri Chiapparelli a chiacchiere
Tutti dicono di voler perseguire quindi
Riduzione del debito pubblico e quindi un'economia che possa essere rilanciata ma
Non l'abbiamo detto più volte in un Paese non funziona una infrastruttura così importante come quella dalla giustizia difficile il Paese possa mettere
Si possa rimettere in moto e funzionale
In modo adeguato e approntare e quindi anche la concorrenza degli altri Stati e che invece e funzionano tutti
Stiamo parlando dell'Europa allargata quaranta Peppe funziona o tutti meglio dal nostro
E la vedremo al l'unica lista che a questo punto strutturale al centro del suo programma è la lista di scavo amnistia Giustizia e Libertà quindi occorrerà continuare a lavorare perché abbia spazio soprattutto abbiamo un un risultato elettorale perché poi gli altri candidati a parte qualche singolo che si Espresso e che ha detto che porterà in Parlamento questa questione ma insomma è difficile che
Se non ci sono i radicali difficile che su questo tema entrerà nel prossimo Parlamento rito e allora speriamo di portarcelo grazie Rita Bernardini gran