Iniziative dei Verdi contro la caccia

Ist
Allora diamo inizio questa
Allora mi hanno noire con Regione Lazio facciamo queste iniziative sul calendario venatorio
Qui alla conferenza stampa insieme al sottoscritto Primo Mastrantonio
Ci sono rappresentanze delle associazioni ambientaliste la LIPU
Il WWF il
A Legambiente e il comitato italiano cifre comitati hanno collezionerà Paci sia Cipro cifre comitato Eliano protezione rapaci come LIPU lega regnava il silenzio anch'io non sono molto di moda sono meglio dicono che ci pensi per un po'sì
Franco anche WWF eccetera
E ogni anno nuovi riproponiamo questa diciamo questa iniziativa politica perché la Regione Lazio è l'unica Regione ormai rimasta in Italia
Che non ha una legge sulla caccia
Questa legge in base alle disposizioni nazionali doveva essere predisposta entro un anno dal varo della normativa nazionale cioè entro mille novecentosettantotto
Siamo nel mille novecentottantanove quindi sono passati undici anni in undici anni la rigenerazione riuscì a dotarsi di una legge sulla caccia e quindi il calendario venatorio che è una parte di cui siamo della legge
E che dovrebbe essere un atto esclusivamente di natura amministrativa invece viene
Discusso
Al Consiglio regionale approvato dal Consiglio regionale con una leggi leggi che ogni anno deve ripetersi naturalmente proprio in mancanza di una legge quadro invece regionale
Questa è la prima anomalia di questa Regione
Rispetto poi a tutte le altre invece hanno legiferato in materia la proposta che noi abbiamo del calendario venatorio della Giunta chi è all'ordine del giorno del consiglio regionale
Alcune
Diciamo punti che noi non condividiamo naturalmente
Innanzitutto il Periodo
Che va dalla diciassette settembre al ventotto febbraio
I giorni a Scelta di caccia cioè sapete che i cacciatori debbono possono cacciare tre giorni su cinque a propria scelta e una serie di specie cacciabili
Diciamo
Diciamo che questi sono un po'i punti centrali di questa di questa nostra opposizione
Poi magari spiegheranno meglio gli altri componenti della delle associazioni in poi i motivi specifici di questa di questo nostro posizione
Nella nostra regione abbiamo una elevatissima pressione venatoria che abbinata processi ma di urbanizzazione crescenti acquisiti agrigentini agricoltura intensiva
Hanno praticamente eliminato tutta una serie di animali ormai si caccia prevalentemente eccettuato
In qualche riserva si caccia esclusivamente ai volatili cioè all'avifauna i grossi mammiferi verso la freccia i cervi la caccia al cervo per esempio Lazio
A meno che non ci non esiste perché non c'è il cervo a meno che non ci sia nelle appunto nelle ISEE il cerchio e altri i grossi mammiferi diciamo sostanzialmente non esclude si cinghiale ma diciamo che sostanzialmente questi sono nell'alta
Nella nel viterbese ma prevalentemente sono mai autorizzato nelle riserve prende prevalentemente quindi e difficile cioè a meno che non si sfuggano da dalle riserve stese ma non c'è una distribuzione uniforme anche in base all'articolo di Tirreno della diciamo del della fauna io parlavo della dei grossi dei grossi mammiferi cioè della
Di quella di quelli che ne siamo abituati a vedere magari nei giardini zoologici Albiero diede una gabbia che invece dovrebbero essere una
Visione comune nelle nostre passeggiate per la campagna e quindi diciamo che la caccia si concentra prevalentemente almeno quella libera non fatta nel nelle riserve si concentra sulla sull'avifauna anche se quell'abbiamo una serie di proposte che poi verranno successivamente specificate
Noi dobbiamo io per quanto mi riguarda il punto di vista istituzionale debbo fare alcuni rilievi innanzitutto questo che una Regione non riesce dopo undici anni di stanza riesce ancora a dotarsi di uno strumento legislativo
Di regolamentazione come hanno fatto invece tutte le altre Regioni anche regioni dove la pressione venatoria e l'attività dei cacciatori estremamente elevata come per esempio la Toscana
O l'Emilia Romagna
Per quanto riguarda il secondo punto di questa conferenza del Progetto osi ho presentato in collaborazione col cifre una serie di proposte di quattordici otto in cui voi avete e lo schema allegato avere anche una cartina alle mie spalle con la individuazione del diciamo delle grosso modo dove sono localizzate le oasi un progetto che prevedeva la costituzione di oasi per circa ventidue mila ettari
Questo per quali motivi i motivi poi magari specifici di tutela sì motivi specifici di tutela poi di precisi rispetto agli animali lo lo diranno poi gli esponenti delle associazioni del CIPE in particolare
E perché il la legge quadro nazionale no nove sei otto che è soggetto ad altre cose al referendum
Prevede una zona di tutela del zona di tutela del del territorio rispetto alla superficie agricolo forestale variante fra il dodici e mezzo e il venticinque per cento rituale Faonistica intendo cioè tra il dodici e mezzo il venticinque per cento del territorio
Regionale relativo alla superficie agricolo forestale dovrebbe essere tutelato
Dalla caccia
Nel Lazio secondo appunto le lo schema che li riportiamo in allegato
Attualmente è tutelato il cinque virgola nove per cento di territorio regionale
Virgola nove per cento
Quindi siamo ben al di sotto del dodici virgola cinque che la quota minima stabilita e non parliamo della quota massima del venticinque per cento quindi anche fanno da parte
Delle associazioni venatorie sirena a proporre il venticinque per cento del territorio tutelato fine teatro che ristabilire quello che ci ha affermare uno quest'abito collegi fragola nove sei otto
E noi abbiamo fatto una serie di di proposte però aumentare anche non di molto questa superficie perché ammettiamo previamente del due per cento
Però queste queste iniziative trovano una notevolissima difficoltà se guardate sempre lo schema riportato la Provincia che ha più bassa più bassa
Percentuale di territorio protette proprio con la provincia di latina con il due per cento non l'abbiamo suddiviso per province
è un due per cento mentre la provincia maggiormente tutelata dal punto di vista fornisco sempre comunque al di sotto dei minimi stabiliti da leggi allegato
Dietro la cartina legata e la provincia di Rieti con l'undici virgola otto per cento di territorio ha tutelato rispetto all'ufficio agricola forestale che è comunque anche questa al di sotto della quota minima stabilite
Ecco perché lei diciamo che la nostra attenzioni si è con questo progetto si si è concentrata su la parte meridionale del Lazio come potete guardare dalla
Per fine a se voi vedete nella cartina le zone cerchiate sono quelli in basso
Diciamo rispetto alla
Rispetto alle proposte che noi abbiamo elaborato per esempio importantissima è la zona di fondi con il lago che l'unico una delle poche zone dove gli uccelli in in passo dichiarazioni possono possono riposarsi e che naturalmente vengono
Vengono sparati abbondantemente dai cacciatori sia nella ok sulle rive del lago stesso
Ora detto c'è detto questo io volevo fare alcune altre qualsiasi nello scorso ne abbiamo uno dei peggiori calendari venatori nella Regione Lazio
Dovuto a un patto quello che è definito un patto d'acciaio tra al gruppo democristiano del gruppo comunista
Che ha portato nel corso di questi ultimi quattro anni di legislatura regionale alla a un calendario
Ma proprio sbagliato dal punto di vista dell'esercizio della caccia neri iniziano a caccia inizia praticamente dal diciotto agosto e finiva il dieci marzo
Prima un'estensione massima con l'inserimento di una serie di specie tutelati della direttiva nove o addirittura con alcune specie qui i cacciatori si dovranno dire inesistente nel Lazio
Quindi anche ciò che non esiste si stare
Questo perché naturalmente
Con la SIM leggermente distratti diciamo in cui il calendario venatorio è stato totalmente recepito
Secondo le osservazioni della
Delle astrazioni minatori io ho avuto avuto di straforo una lettera delle associazioni venatorie
E le proposte che loro erano fatti sono state integralmente recepite dalla commissione Agricoltura trasmissioni caccia agricoltura caccia e pesca quella competente per per per deliberare in sede di Commissione sono state totalmente recepite da questa Commissione indice è stato un passaggio diretto ricordate anche il tentativo di aggressione nei miei confronti lo scorso anno in sede di Consiglio
Regionale da parte dei cacciatori e la però purtroppo fallito
Petrelli aggressione è la baldoria che gli stessi cacciatori Branchini interventi che non erano riferiti all'ormai previa la normativa condimenti peserà nei confronti questa dato dell'Apoel tutta una serie di degenerazioni dei lavori consiliari per cui così se argomento successivo veniva discusso di come c'erano alcuni rappresentanti le varie categorie che potevano essere accordo in disaccordo con me veniva naturalmente e succedeva un po'quello che siamo abituati a vedere in sede di Consiglio in sede comunale cioè la la baldoria la fischi le urla battimani hanno impossibile i lavori del Consiglio se se partire proprio da lì questa questa accettazione di questa
Era luglio luglio dello scorso anno lo scorso anno
Tenete presente che noi dovremmo atto approvare questo calendario venatorio dovrebbe essere approvato entro il quindici giugno di ogni anno noi siamo arrivati in quattro anni approvarlo sempre nella seconda metà di luglio addirittura alcuni giorni il trenta luglio
Cioè siamo sempre Iva di dopo ma notevolmente dopo rispetto anche le scadenze stabilite per il calendario stesso dalla legge dalla legge nazionale
Ora io spero che l'adesione delle forze politiche in particolare del Partito Comunista del Partito Socialista
Al referendum sulla caccia porta un atteggiamento diverso in sede consiliare quindi porti a una rivisitazione per quanto riguarda il Partito Comunista è un impegno perché lo scorso anno debbo dire Parisio visto nudo nessun impegno questo
Sono stati si sono completamente dei filari stato questo accordo tra tra i due istituti due gruppi politici di CPC e il totale dei filamento il partito servizi se non c'era proprio fisicamente non c'era nessun in aula del gruppo comunista Program scomparsi
Io spero che a meno però meno questi due gruppi politici che si rifanno a partiti che hanno aderito alla rete sulla caccia questa non siano presenti siano presenti in senso positivo naturalmente cioè per una se vogliamo metterci all'interno della
Del calendario venatorio e quindi l'esercizio della caccia una posizione razionale perché qui si parla soltanto di posizione razionale non di altro
Per quanto mi riguarda io ritengo che la caccia sia un'attività inutile dannosa e quindi da proibire
Ma visto che c'è una normativa nazionale e che quindi questa caccia di essere esercitata può anziché essere esercitata
Perché si tratta di intervenire cercando di razionalizzare il più possibile il partito che viene presentata e quindi renderlo meno negativo meno numeroso per la fa una sesta perché poi e per l'ambiente in generale
Io a questo punto passerei la parola Gabriella per quanto riguarda le specifiche relative alle
Sì ai periodi ieri magari alle specie che sono state
Sono stati proposti a cambiare le regole che noi vogliamo depennare
Poi
Ancora una volta la Regione Lazio ci ha proposto un calendario brutto io volevo ricordare che nell'ottantacinque siamo riusciti ad ad ottenere i primi risultati rispetto ad una situazione piena d'aria nella regione
Che non ha mai offerto proprio spunti di brillantezza rispetto alla gestione del patrimonio faunistico regionale
E ottantacinque qualche passo avanti l'abbiamo fatto dall'ottantacinque fino allo scorso anno invece abbiamo avuto un lungo processo in cui siamo tornati indietro rispetto alle conquiste alle conquiste ottenute
Per arrivare a livello massimo cioè quello dello scorso calendario venatorio che addirittura riapriva la caccia nel mese di agosto
La caccia nel mese di agosto erano ormai molti anni che non veniva più praticata nella regione
E moltissime Regioni d'Italia ormai escludono totalmente da loro calendario venatorio soltanto alcune regioni in particolare al Sud la Puglia la Calabria eccetera ancora praticano ma una sorta di pre apertura cioè soltanto
Tre giorni prima de poi l'apertura reale quella la terza domenica di settembre
Per fortuna questo emendamento che lo scorso anno sul proposto poiché fu bocciato
Dal commissario di governo perché per un vizio e questo fu l'unico éscamotage che ci consentì di non fare aprire la caccia nel mese di agosto nonostante la volontà politica espressa invece che era a favorevole all'apertura ma che cosa significa poi in sostanza ridurre il calendario venatorio e perché riduzione del periodo è l'unica cosa veramente importante e significativa rispetto alla gestione della caccia in Italia
In realtà ridurre la cacciarsi di caccia ancora dobbiamo parlare ridurla durante soltanto i mesi strettamente invernali che vanno da otto V da ottobre al trentun dicembre significa praticamente consentire la caccia nell'unico Periodo in cui questa il meno dannosa possibile a settembre ad esempio la caccia indirizzata in particolare agli uccelli migratori
Questo il cerino dobbiamo pensare che per la maggior nella maggior parte dei casi provengono dall'Africa una traversata del Sahara hanno attraversato hanno attraversato anche tutto il mar Mediterraneo e arrivano scusate Iovino chiesta l'esenzione totale facendo ordine anche delle cose un po'stupide
Al fatto che ho sbagliato nel senso che ho sbagliato allora volevo dire che durante il mese di settembre molti animali sono ancora biologicamente legati ai genitori
Nel senso che pur non essendo ancora mi disse più nidificanti perché il periodo della edificazione con il il mese con il mese di di agosto praticamente terminavo andante mente di fatto c'è ancora un periodo di dipendenza biologica per molte specie dei genitori e indirizzare la caccia durante questo periodo è veramente ciò di più alti biologico ci possano essere inoltre molti migratori attraverso nel nostro Paese in questo momento e la caccia agli uccelli migratori è sicuramente una delle più dannose di tutte migratori sono solo di passaggio nel nostro Paese
E sono protetti da tutte le direttive europee in Italia di questa questa cosa ancora chiaramente non è stata recepita come si dovrebbe e di fatto però la caccia in questo periodo
Anche se alcune specie non sono direttamente inserite nel calendario venatorio cioè non sono considerate cacciabili di fatto soffrono tantissimo per l'attività venatoria perché un migratori che attraversa il paese
E viene accolto dal fuoco proprio di fila delle doppiette anche se non è direttamente colpito di fatto si alza e se ne va quindi non non non gli ha consentito di proseguire in pace la sua migrazione
Nel mese invece e di febbraio soprattutto il tutti gli animali che hanno superato la dura selezione invernale sono considerati i riproduttori ideali per la specie cioè tutti gli animali che hanno superato il fame freddo migrazioni inverno eccetera
E sono sopravvissuti alla sezione sono considerati proprio individui che più di ogni altro può possono o consentire la riproduzione quindi la sopravvivenza della specie
Indirizzare la caccia anche in questo periodo a questi individui significa non uccidere soltanto quegli individui ma in qualche modo pregiudicare anche la riproduzione si futura nel mese invernale invece si può sperare che molti degli animali non so nel mese di dicendo ad esempio molti degli animali che vengono abbattuti
In qualche modo hanno comunque una possibilità di sopravvivenza già più limitata devono ancora affrontare far fronte prove di tipo naturale eccetera
Ma al di là di queste considerazioni al di là di queste considerazioni ormai il territorio della regione Lazio il territorio in Italia così duramente provato così duramente provato dalla dalla cementificazione da dall'inquinamento dalle tutte varie forme di degrado consente la sopravvivenza a fa un ormai veramente in luoghi sempre più ridotti
Le campagne intorno a Roma sono ormai quasi totalmente prive di fauna
E il Bagarella caccia libera e pagare dei cacciatori su tutto il territorio provoca veramente Contini stermini in Italia non c'è alcuna cura
Da parte dei cacciatori per il territorio dove dove esercitano questa attività il fatto che a loro sia consentito di pagare al di là delle Ozzy quindi ecco l'importanza di legare questo discorso agli ambiti tutelati fatto che cacciatore sia consentito di pagare comunque praticamente lo autorizzato fare quasi tabula rasa perché sa che potrà spostarsi una volta che è una zona e completamente distrutta sa che potrà spostarsi e potrà in questo modo continuare questo tipo di attività
Questa situazione anzi attualmente molto molto in voga andare anche nei Paesi esteri a praticare la caccia
Visto che in Italia ormai c'è rimasto poco andiamo neri nei Paesi del Nordafrica andiamo in Jugoslavia eccetera
Ha combattuto seguire questo tipo di attività
Di fatto queste sito di queste cose ne parliamo da lunghissimo tempo
Nel settantasette la legge nove sei otto quando fu approvata fu salutata anche dare dal mondo diciamo così dei protezionisti di allora
Come un grosso passo avanti rispetto alla situazione precedente impreciso prima del settantasette addirittura gli uccelli rapaci erano considerati uccelli dannose come tali non erano nemmeno protetti dopo settantasette
Si è inserito il concetto di specie protetta e qui e questo chiaramente era un grosso passo avanti
Ma dal settantasette ad oggi tante cose sono cambiate
Molte specie sono ormai in grosso pericolo di estinzione il periodo di caccia si è dimostrato troppo lungo il territorio frequentabile da questi animali si è evidentemente ridotto
Ma di fatto la legge non si è mai adeguata a questo cambiamento di situazione
Anzi ogni tentativo di far passare la direttiva europea sulla protezione degli uccelli eccetera
è stato sempre controbattuto da un'opposizione dava una contro direttiva fra virgolette Trussardi falso recepimento di queste direttive che non è appunto Chiappa chiamavamo recepimenti truffaldini
Oggi siamo di nuovo in strada Oronzo ormai la raccolta arrivato alla fine ancora una volta il referendum è sembrato l'unica strada per smuovere questa situazione rispetto al passato però c'è una novità
La novità è che due grossi partiti della sinistra il partito socialista il Partito comunista hanno aderito a questa iniziativa oltre naturalmente liste
Verdi Partito Radicale diamo proletari che poi di fatto insieme con le associazioni erano sempre stati presenti in questo genere di iniziative
Noi ci auguriamo proprio come ambientalisti che l'impegno e le volontà annunciarle e dimostrante durante questa campagna
Anche se confini sfumature diverse diventino poi impegni concreti
Soprattutto in questa fase in cui poi l'impegno concreto si parla nelle ci siamo incontrati per il referendum con una piattaforma precisa che contiene tutte le indicazioni che noi da sempre chiediamo anche alla Regione Lazio
Saremmo
Assai voglio dire
Perplessi se poi di fronte a un fatto concreto il fronte non si ripresenti con la sua ampiezza e con la sua compattezza con per il referendum sta
Dopo dunque
Dico cosa
Sì Fabio Neri della lega per l'ambiente
A parte come al solito la bravissima Gabriella esaurisce cinque minuti tutto quello che di tecnico
Si può dire sul problema caccia nell'azione più in generale in Italia aggiungo solo qualche piccola cosa
Rispetto per esempio al fatto che in Italia in molte regioni non in tutte però si inizia a sparare
Parlo delle regioni per esempio meridionali si inizia a sparare addirittura ad agosto e anche nelle regioni dove comunque si inizia a sparare nella terza domenica di settembre
Di fatto il fenomeno migratorio che interessa tutta la penisola italiana convoglia sull'Italia un numero di specie errare e protette
Che come diceva giustamente Gabriella fanno i conti in maniera indiretta con la caccia nel senso che ai territori che vengono sorvolata i dove potenzialmente potrebbero fermarsi verrà ristorarsi per mangiare prima di ripartire di fatto sono invase dai cacciatori che non consentono a questi uccelli neanche la sosta ma non solo moltissime di queste specie vengono continuamente abbattuto su tutto il suolo italiano
La Comunità economica europea Sciaffusa di abbattere qualcosa come mille falchi pescatori all'anno in Italia sono quasi tutti giovani
Che si involano dai siti riproduttivi del centro e del nord Europa il falco pescatore una specie che si è estinta come nidificante in tutta Italia
A questo si aggiunge il problema
Che è riportato anche nel comunicato stampa di di Mastrantonio di primo e cioè dato tale mancanza di controllo
Sui cacciatori da parte del cioè soprattutto ovviamente gli organi competenti vale a dire guardie venatorie provinciali da parte delle guardie volontarie dell'associazione che lascia immaginare quale compito arduo e dista pure la la poca incisività che di fatto la legge di consente nell'operare con nei confronti dei cacciatori
Si continua a sparare con i giorni a scelta dei cacciatori il che significa proprio grazie all'assoluta mancanza di controllo che questi sparano cinque giorni su cinque nel senso che io quelle poche volte che mi sono trovato insieme a dei forestali alla ad assistere a definirmi dei cacciatori nel Lazio quasi nessuno di loro aveva registrato la sua giornata di caccia mentre la legge di obbliga a farlo all'inizio della giornata
Fermati alla fine al tramonto non avevano ancora segnato la loro uscita
Questo consente ovviamente di fatto ai cacciatori di starsene in giro tutti i giorni della settimana tranne il martedì e il venerdì che sono i giorni di silenzio venatorio basso con per la legge nazionale
Noi chiederemo un incontro
Con i grandi gruppi alla Regione proprio per mettere sul tavolo delle proposte e concrete voglio dire lunari che l'unione nazionale delle associazioni venatorie in Italia ha fatto numerosi convegni
A cui non partecipano gli ambientalisti in senso stretto partecipano tecnici zoologi Unione Nazionale dei personaggi italiani Istituto nazionale di biologia della selvaggina
Tutte le indicazioni che gli sono state date ai convegni ripeto del Lunardi nell'Associazione nazionale
Che racchiude le associazioni venatorie nazionali
Parlano chiaro cioè di si indica il chiaramente di aprire la caccia ad ottobre e di chiuderla al massimo entro la seconda metà dell'inverno
Tutto questo non si è mai tradotto in una proposta seria da parte di qualsivoglia associazione venatoria nei confronti ovviamente di una legislazione futura
Questo è quello che noi andremo a dire ai consiglieri ai capigruppo alla Regione che veramente facciano uno sforzo visto anche che nella Regione Lazio lo diceva prima il primo quella che però prima primo è quella che non si è ancora dotata di una normativa regionale che per lo meno in sede di discussione del calendario venatorio
Se ha doveri perché vengono recepite
Le innovazioni tecniche ripeto vengono da mondo scientifico e non dalla controparte tra virgolette delle associazioni ambientaliste
Quale
Dall'intervento il nome modalità essenziale rotto con il sangue fresco vincitore
Circa
Dunque il ciclo del Comitato per la valutazione dei rapaci come già detto io mi chiamo Alberto Zocchi
Si è occupato diciamo così della parte tecnica di questo Progetto doveva
Fino adesso si è parlato di quelle che sono diciamo le grandi battaglie a livello nazionale per quello che riguarda la caccia la protezione della fauna
Il ci preme un associazione piccola così tecnici per cui la nostra linea diciamo di conduzione quella di fare delle proposte o delle azioni sul territorio che possano essere realizzati in tempi diciamo così ragionevoli almeno si possa tentare di mettere delle torte chiamiamole così a quelle che non si una situazione che fa acqua da tutte le parti
Quando ci si è presentato l'opportunità di presentare delle proposte per creare delle o sulla Regione Lazio ovviamente si è presentato anche il problema di dove scegliere le questioni e le linee guida sono state principalmente due da una parte quella di mettere un maggior numero di oasi di protezione della fauna nelle zone dove è maggiore la pressione venatoria proprio a causa di manca della mancanza di zone protette è questo il caso del basso Lazio
Nel basso Lazio noi abbiamo fatto delle ricerche seguiamo la situazione da parecchi anni e abbiamo anche delle popolazioni di uccelli rapaci che sono come sappiamo grossi indicatori ambientali della sanità punto del dell'ambiente
Come opera del falco pellegrino il falco pellegrino è stato oggetto di un interesse profonde vastissimo in tutto il mondo negli anni Sessanta per via dei pesticidi
Ossia DDT che veniva usato un po'dappertutto andava depennare tutta la catena biologiche fino arrivare al falco pellegrino che ebbe un crollo clamoroso del popolazioni
Nel basso Lazio ne abbiamo una delle più grosse densità d'Italia
Per quello che riguarda il falco pellegrino e contemporaneamente abbiamo anche una grossa densità di cacciatori e una totale assenza quasi totale assenza di ieri zone protette
Per questo punto nel basso Lazio
E è stata concentrato una grossa parte del lavoro diverse di queste cose sono sulla comprendono delle falesie dei siti unificazione di falco pellegrino altri delle zone di alimentazione per per questa specie e per le specie che per lui sono alimento l'altra linea che abbiamo seguito è stata quella di cercare di creare una rete di oasi che proteggesse un'altra specie importante sia diversi e e sia come indicatrice ambientale che alla villa Reale
Nel l'aquila reale
Nel Lazio abbiamo quattro cinque coppie di aquile mentre in passato ne avevamo sette otto
Probabilmente si ricava anche molto di più se consideriamo che arrivava fin quasi alle mani
Alcune di queste coppie sono tutelate diciamo dal punto di vista del sito di nidificazione o dal punto di vista dei territori di caccia altre non lo sono affatto
E quello che succede chiesi verifica una grossa mortalità proprio a causa del bracconaggio
Evidente che è una specie che nel Lazio conta praticamente dieci o quindici individui compresi i giovani bastano pochi bracconieri a distruggere una popolazione che fatica anni ad anni ad essere recuperata ritornare ai livelli primitivi allora abbiamo proposto una serie di osi proprio questo scopo o per proteggere le zone vinificazione Opel proteggere quelli che sono le aree di nutrimento di e di alimentazione questa specie con le proposte che abbiamo fatto praticamente tutte le copie da quella reale sarebbe debbano essere protette in un verso o in un altro e la cosa è di fondamentale importanza per la tutela di questa specie per la quale dimostrato ormai da ricerche che stiamo facendo da dieci anni che sono in corso di pubblicazione che il bracconaggio è la principale causa di rarefazione e diminuzione della popolazione della villa Reale
La villa Reale nell'Appennino si mantiene in pratica perché arrivano altri esemplari dalle alti o dai Balcani mentre da noi non ha la capacità di auto sostentarsi ossia non fa abbastanza figli e quelli che fa vengono uccisi per cui non c'è un rimpiazzo della specie diminuisce
Queste sono state le due linee guida principali sono poche aree non bastano ad arrivare a quello che sarebbe il l'ottimo comunque la la la superficie richiesta secondo la legge
Però sono dei provvedimenti urgenti e mirati alla protezione appunto odiare particolarmente soggetta attività venatoria o di specie particolarmente rare e che comunque possono dare un impulso anche da un punto di vista di pubblico
Ha una protezione più generale dell'ambiente gli altri proteggere una coppia di a quelle reali con quei due tre quattro mila ettari sfruttando la villa Reale è ottenere un risultato dal dal dei molteplici aspetti e di portata abbastanza vasta per cui appunto la villa Reale anche una scusa proteggere delle grosse zone delle zone ancora importante
Veri o
Marco Pannella sempre nel comitato protezione da parte volevo aggiungere soltanto una cosa che la caccia al di là dell'uccisione diretta di esemplari
Che però rientra diciamo nell'ambito del bracconaggio in quanto questa se il falco pellegrino l'aquila reale sono già diverse protette in quanto da Tafi però la caccia rappresenta
Un disturbo insopportabile a prescindere dal dall'uccisione di retta in quanto sono animali molto delicati dal punto di vista ecologico quindi qualsiasi tipo di di intervento la presenza stessa dei cacciatori gli spari
Arrecano lo sesso un disturbo tale che impedisce a questi animali di rimanere in certi territori per giunta molte molte di queste zone soprattutto della provincia di latina
Sono già gravato da tutta un'altra serie di problemi che impediscono pure rendono molto difficile a tutte le specie di uccelli gli animali di riprodursi in quanto sono ciò zone spesso soggette al disboscamento incendi elusioni
Insomma praticamente la caccia è un elemento che si viene ad aggiungere a tutti gli altri fenomeni di degrado ambientale diffuso
Nella nostra regione infatti in quest'ottica rientrano anche le due ossi di Tolfa dei Monti della Tolfa che oltre ad ospitare dei rapaci rarissimi ad esempio abbiamo ormai nell'azione abbiamo soltanto due tre specie forse due tre copie per esempio di nibbio reale
Che che giunta in Italia raggiunge Massimo la latitudine massima sui monti che la Tolfa quindi è un'aria la reale di questa specie si va restringendo sempre di più
E per giunta questo animale oltre al disturbo della caccia al problema di tagli boschivi che andiamo denunciando da anni e che comunque continuano indiscriminati no Segundo dei criteri assolutamente non conservativi quindi la la soppressione della caccia in questi territori sarebbe non certo la soluzione per per il recupero ambientale però almeno per eliminare la causa di disturbo più immediata
Il nome
A
Sporco otto
V f naturalmente io sono nato a fine agosto e Lazio
Partecipa
Sì sono Amedeo Farda del welfare Lazio
Guarda che si impegnerà a tutte le iniziative che seguiranno riguardo alla
Ma questo è il calendario venatorio
Dopo tutto non sono mancati questo impegno negli anni passati insieme ad altre organizzazioni
Principali sotto la tutela dell'ambiente
Bisogna dire riconfermare che Regione Lazio mi sembra essere quasi l'unica senza una legge quadro rispetto alla tutela della fauna
La l'interramento dell'attività venatoria
Però cioè anche un preciso impegno da quello che sembra noi da parte della Regione Lazio ovvero un disimpegno a
Non
Intervenire in maniera chiara sugli la questione dei parchi e debba tutelare ambientata tra Regione Lazio parchi come quello della Tolfa ad esempio una concentrazione tale di rapace
C'è il segnale così tutta Europa sono ipotesi non prese in considerazione dalla Regione Lazio
Penso che Boisfer Lazio assieme dal alcune altre organizzazioni
Ambientalista appresto presenteranno una proposta di legge
Insomma un'ipotesi di parco per Monti della Tolfa
E in ultima
Penso in ultima istanza poi vedrà in caso di istituire così
Fare azioni simili dopo tutto il suo F
Direttamente gestisce aree protette in tutt'Italia a circa dieci mila ettari tutelati
Partendo dalla più grande osé che in Sardegna con tre mila ettari Monte Arcosu dove
Gestiamo e tuteliamo il cervo sardo
Siamo ormai è una delle ultime zone in tutto il Mediterraneo
Dove esiste questa specie e nel Lazio ad esempio abbiamo Losi di luci
Al nord del Lazio in provincia di Viterbo confinato con la Toscana dove c'è una delle ultime popolazioni di lontra non mi fido che vive nelle acque dei fiumi
Che esiste nel Lazio
Noi ci sono abbiamo scelto per quanto riguarda l'istituzione delle oasi
La via amministrativa una richiesta presso la burocrazia della regione
Ancora oggi noi abbiamo depositato senza alcuna risposta alcune proposte per l'istituzione di nuove osi come
Una nella zona di rotta o altrimenti l'allargamento della Losi voci ancora oggi non c'è stata nessuna risposta da parte dell'ente regionale
Come al solito si riconferma disimpegno regionale nella tutela dell'ambiente delle specie viventi
Questo concludo rinnovo l'impegno nei confronti tutto iniziative sulla caccia calendario
Poco poco poco
Ma
C'è quel microfono a per
Attualmente conclusa voi sabato consegneremo in Cassazione le femmine le firme raccolte sono state molte questa campagna Antonaz violento ma oggi le firme raccolte sono molti sono sufficienti
Approfitto però di questa conferenza stampa sono oltre seicento mila quelle raccolte nei comitati locali con i tavoli quindi
E ancora abitabile la sicuramente non inferiori alle ottanta mila quelle raccolte le segreterie comunali che stanno arrivando in questi giorni è al comitato approfittò per fare un appello anche dei microfoni
Di di radio radicale
Abbiamo bisogno di aiuto per la fase conclusiva di questo referendum cioè tutto il lavoro di pulizia inscatolamento di queste firme che si presenta particolarmente difficoltoso per cui non ci sono giorni che stiamo lanciando quest'appello ai militanti
E alle persone che ci vogliono venire a dare una mano c'era possibilità veramente di fare un'azione concreta in questo momento oltre quella già fatta sui tavoli incollati venirci aiutare
Se comitato lo ricordo in via del Corso centouno chiunque ci voglia aiutare può venire tutto il giorno è buona parte della notte come
Si pone
Per aiutarci a concludere e consegnare nella migliore condizione possibile queste
Settecento mila firme che suppongo sia stasera con un po'
Altre domande se ci sono
Su questa questione
No mi pare che essi possiamo concludere questa conferenza stampa ricordando che diciassette marzo ottantotto il ministero dell'ambiente ha predisposto un suo testo
Di riforma della legge nazionale della norma nove sei otto Damiano centosettantasette
Che tra le altre cose per quanto riguarda il Periodo cacciabile fissa la data dal primo ottobre al trentuno gennaio non dicembre dal primo ottobre al trentuno questa dal testo presentato dalla ministro
Dal primo ottobre al trentuno gennaio e non come presentato dalla Regione Lazio dalla diciassette settembre al ventotto febbraio
Poi sono saliti limitazioni anche per quanto riguarda le specie cella legame dei cacciatori territorio che oggi non c'è perché il cacciatori attualmente può pagare su tutto il territorio nazionale cioè può spostarsi da qualsiasi regioni in altre regioni
Senza nessun senza nessun controllo diciamo
Di fatto perché il il rapporto tra cacciatore
E guardie venatorie guardie provinciali venatorie un nuovo ottocento circa cioè c'è una guardia per ottocento cacciatori consideri che ce ne fossero distribuiti su tutto il territorio
Di fatto il controllo diventa inutile diventa impossibile e soprattutto
Non consente di esercitare quell'attività propria
Vola ecco perché noi nella nostra proposta vogliamo tre giorni fissi di cacceremo dive questo uno e quello biologico già ricordato per consentire il riposo il silenzio venatorio
E l'altro e che di fatto poi senza nessun controllo i cacciatori possono invece che tre su cinque giorni cacciare cinque su cinque perché poi si auto certificano cioè mettono loro stessi il segnetto su un giorno no
Sul proprio tesserino quindi voglio dire siccome poi le le le le sanzioni anche sono limitatissime che vadano sulle decine di migliaia di lire quindi ovviamente qualcuno
Tutto interessa andare in giro magari farsi fare anche una multa se volete al ma qualche decina di migliaia di lire ma continua a cacciare cinque giorni su cinque quindi ecco i motivi di di questa che sono da una parte i biologi ma da parte anche di effettiva capacità di controllo che manca diciamo nella nostra regione con tutte le regioni e alcuni magari il controllo è più serrato ma presente nel Trentino Alto Adige è un'opera molto preciso
Sulle specie cacciabili sui pericoli molto molto molto diciamo molto rigido cosa che non c'è naturalmente la nostra regione
Per cui queste sono anche i motivi della nostra la nostra richiesta che speriamo che venga diciamo che manca colta andremmo nei prossimo giorni
A un incontro anche con le altre forze politiche già l'avevo sollecitato più di due mesi fa questo incontro
Risultati non sono stati per quanto diciamo molto molto positivi speriamo che adesso visto che il calendario venatorio è inserito all'ordine del giorno del consiglio grandi Giada
E quindi questo costituisca insieme alla al varo di una serie di osi costituisca un
Insieme ad altre forze perché così scomputo anche di raccordo con la politica che noi stiamo conducendo
E che a livello nazionale
Dà dei risultati positivi vale dire cerchiamo di allargare con una raccordo intere gruppo
E quindi trovare degli obiettivi precisi quali muoverci anche a livello regionale su una una questione che non riteniamo di fondamentale importanza
Se non ci sono altre domande io chiudere qui questa conferenza stampa ringrazio tutti per la partecipazione a Rimini