Devi augurarti che la strada sia lunga - presentazione del libro di Fausto Bertinotti, di Ritanna Armeni e di Rina Gagliardi (Edizioni Ponte alle Grazie)

Cosa di cui sono
Personalmente grato oltre al semplice ma non semplice affatto dato che la loro presenza ai
Presentatore di oggi mi chiamo Vincenzo Ostuni sono una ricordi Ponte alle Grazie sono questa centro dare il benvenuto dell'editore e per accogliere i nostri ospiti
Per esprimere l'augurio che
Non solo la strada della semina
Per il cammino della sinistra sia lunga che è l'augurio paradossale espresso nel titolo di questo nuovo libro di Fausto Bertinotti scritto con Marina Gagliardi Ritanna Armeni
Ma che sia anche
Lunga la collaborazione di tori alé già
Di data
Antica si può dire
Di Fausto Bertinotti con il la nostra casa editrice ancora a lungo nel futuro il suo contributo e un contributo di idee
Allo sperato
Rinnovamento della sinistra italiana
Oltre
Agli educatori Rina Gagliardi per Fausto Bertinotti e Ritanna Armeni che ci raggiungerà fra breve
Sono qui e li ringraziamo
Vogliamo Epifani Ezio Mauro Alfredo Reichlin che non necessitano senz'altro di presentazione
Passo la parola Rina Gagliardi grazie
Contento
Buonasera a tutti e grazie a tutti quelli che sono qui di essere qui in questo spazio direi piuttosto bello e accogliente
Ringrazio quindi prima di tutto l il le tre illustri e personalità della politica e del giornalismo italiano che hanno
Accettato di presentare questo libro ringrazio la casa
La la Feltrinelli che ci ha consentito questo appuntamento e ringrazio tutti quelli che sono qui spero che
Sia possibile che che nessuno rimanga in piedi e che sia possibile aggiungere dei posti
Io ho ad Alessio mia affidò solo il compito di dare la parola
A queste persone colte ricordo soltanto la origine di questo titolo
Devi augurare ti che la strada sia lunga
Il libro che di cui ci occupiamo oggi eh un verso di un
Tra l'altro da una poesia che si chiama ITEA Katz scritta da uno dei grandi poeti contemporanei Costantino cabarettisti premio Nobel
Ed è un verso che mi pare che sintetizza sia un programma perfino un programma politico oltre che la storia e l'educazione politica e sentimentale di una persona
Allora i nostri ospiti riconoscente io do la parola dal freddo Reichlin
Buonasera a tutti io dico subito che
Si sente sì
Che presentare per me questa sera presentare un libro di Fausto Bertinotti
Non è una banalità
Qualcosa che mi impegna anche personalmente
E la ragione presto detta
Fausto Bertinotti è tra i pochi leader politici italiani oggi pochissimi
Che dice cose anche discutibili non condivisibili a mio parere comune
Ma che chiamano le cose col loro nome
E si misura con quella che lo dico anch'io monete
Per la sinistra ha soltanto una sconfitta
Ma è la messa in discussione
Il suo ruolo
Della sua storia sul futuro
Alla sua maniera
Bertinotti affronta questo tema
Che non è un tema catastrofista e perché anche pensa come me
Che la storia non è finita
Ma che per ricominciare bisogna guardare in faccia le cose
Inter mente su questo si deve fare un discorso molto ampio
Che qui non non c'è il tempo nel modo di fare
Ma insomma lui risolleva il grande interrogativo
Se non sia pensabile in una società altra
Non si capisce
Signor
Va beh siano sia bensì
Se non sia pensabile una società altra
Rispetto alla società capitalistica
Il tema
è reale
E io vorrei ricordare che chi parla è stato uno dei
Dirigenti del partito comunista
Non pentito
E io non posso far finta di
Dire che il problema non esiste o posso accettare né posso accettare
La vulgata
Secondo cui il Partito Comunista sarebbe stato o
Fatto criminale o comunque qualcosa di profondamente sbagliato legato
Alla dittatura staliniano oppure un equivoco
Cioè
La socialdemocrazia italiana che non si accorgeva di essere tale
E che se ne accorga soltanto all'ultimo momento se mai troppo tardi ma insomma
No
Il partito da cui io vengo da un partito che ha pensato una società tra
Non era la socialdemocrazia
Ed è un partito che affatto qualcosa e storia finita non diamo nessuna nostalgica
Ma che ha fatto qualcosa che ritrovo
In questo libro che sono le pagine siccome molto belle le più intense
Quelle
Sul sindacato a Torino
E cioè ha fatto in Italia una evoluzione democratica
Che non è durata molti anni
Macché is atta a una rivoluzione
Le Plebis che si facevano sta
La Costituzione la fine di un Paese miserabile
Di servi e padroni
E Rillo la liberazione delle energie straordinarie di questo Paese
In quegli anni non è che c'è solo quel sindacato
Di cui parla Fausto Bertinotti
In quegli anni c'è una grande letteratura cieca Binoche innamorati
C'è il cinema
C'è la libertà c'è
Gli strati popolari che
C'è
Quello che poi io descrivo in altri testi che quello la stessa cosa lui lui parla di Torino io ho fatto la stessa esperienza come recenti Ghezzi
Mentre se parto da qui
Ecco è qui e
Il punto che
Di discussione con Fausto
Ma che cosa è accaduto
Io non mi accontento di questa spiegazione che poi tutto sommato
è una spiegazione di
Dorian Montino non avere insistito nella lotta
C'è tutto questo ci saranno ci sono stati tutti gli errori di questo mondo ma se poi vogliamo oggi guardare in faccia la realtà
Dobbiamo partire da una migliore comprensione più profonda comprensione
Dello tsunami
Che ha investito la sinistra italiana ed europea
Nel passaggio tra gli anni Settanta detto
Quello che io chiamo una congiunzione di ANAS
Che non si è mai verificata prima
E cioè
Una grande rivoluzione tecnico-scientifica più grande di quella dell'elettricità I primi del secolo
Perché si trattava del
Dell'informazione della comunicazione e della
E delle piogge del più dimenticare
Dei fatti della vita della morte
Insieme a questo il venir meno
Già da allora si capiva
Della funzione storica liberatrice diciamo che qualcuno di noi sbagliando
Attribuiva all'Unione Sovietica perlomeno ad una celere perdeva anche le sue
La sua capacità di fare del riequilibrio
L'avvento di una superpotenza quale mai il mondo aveva conosciuto
Paragonabile soltanto alla Roma ad agosto perché l'America non è stata soltanto una grande potenza
è stata la
Potenza
La quale non aveva rivali
La quale a
Governato ha mutato profondamente
La natura dell'economia mondiale
E cioè ha trasformato il capitalismo
Internazionali avvenuto qualche cosa che non ha precedenti c'è un divario crescente tra la potenza di un'economia mondializzata e finanziaria e il potere della politica e quindi della sinistra
Che rimaneva un fatto limitato
Stanchi e nazioni che perdevano al loro forza
Proprio uno uno uno squilibrio
Quale mai si era verificata
Ora io non insisto su questo ma la questione che vorrei porre è la seguente
Se noi abbiamo assistito a qualche cosa di questo genere che oggi viene fuori
E cioè questo colossale fiume di denaro
Questo indebitamento questo fatto che cioè è avvenuto qualcosa
Per cui
L'allocazione delle risorse su scala mondiale non aveva più alcun rapporto con le esigenze reali ma con
Calcoli finanziari
E il Governo devono toccherà sia se questo è vero e se questo è ciò che entra in crisi
Io penso che noi non abbiamo nessun interesse a nasconderci la gravità e nella natura
Della sconfitta che abbiamo subito
Perché al tempo stesso
Questa analisi
Dimostra
L'enorme novità della situazione da cui possiamo ripartire
Perché il punto è questo caro Fausto
Noi siamo di fronte veramente a un trionfo del capitalismo
Qui siamo di fronte a una sconfitta della sinistra europea
Ma badate che la sinistra fuori d'Europa
è in grande crescita ovunque
Forse la società capitalistica arrivati a questo
La società capitalistica è lo sfruttamento si basa come quella che noi abbiamo vissuto sullo sfruttamento
Del lavoro non pagato
Sì anche certo
Ma balza agli occhi la profezia marziani
Che erano eravamo entrati in una fase in cui lo sfruttamento del lavoro e troppo misera base
Per consentire
L'accumulazione nello sviluppo del capitale
Se noi non mettiamo in discussione queste cose
Se noi non ci rendiamo conto che
Il capitalismo non è soltanto l'economia è stata
L'impero americano annunci più
Il capitalismo e
Che
La civiltà occidentale la quale e Giunta ai suoi limiti
Li capitalismo e anche il fatto che noi abbiamo prodotto qui in Occidente Marx
E Adamo Smith
Ma che l'asse di sviluppo sta andando verso altre io penso e qui mi fermo permette io penso che non dorme avere
Un orizzonte una visione delle cose un pochino diversa
Rispetto a che cosa ho detto a tutti i meriti di questo
Di questo libro che non è certo il capitale ne pretende di essere Lonigro chiedo questo questo libro
Ma voglio dire della presenza del riflessione della posizione che oggi a
Fausto Bertinotti nel panorama italiano
Benissimo
Ma stiamo attenti ecco questa è una cosa che volevo dirti poi qui finisco
Io son d'accordo con te che la soggettività politiche molto importante
Ma in questo libro c'è troppa soggettività politica
Questo
Le cose a cui io che ho semplicemente accennato male quello che volete sono più firmiamo tutti quella soggettività
Il fatto che oggi
Stiamo vedendo il fatto delle automobili questa questione dell'auto questo fatto che noi siamo di fronte e non si fermerà qui
A delle forme di ristrutturazione
Dell'industria e quindi della classe operaia
Una ristrutturazione la classe operaia e su scala mondiale
Che costringerà i sindacati a scendere su un terreno su cui non sono mai scesi cioè quello del colloquio tra di loro
E cioè forme di internazionalizzazione che noi ci siamo sognati
Tutto questo
Secondo me
Non sta
In quella
Secondo me inutile
Difesa io
Un momento della vita di questo
Forza minoritaria qua letture rappresentato perché siamo di fronte a cose più grosse del movimento non globale
Siamo di fronte a fenomeni struttura
Molto di fognatura metà dei quali Pushime la catastrofe
Dei quali può uscire un potere che noi ancora non abbiamo conosciuto peggiore di quello che abbiamo il prosciutto finora
Ma
Tutto qui e ho finito il mio intervento la mia vita il mio pensiero mio pensare e tutto la mia polemica ampie
E il mio
Elogio di Fausto Bertinotti sta tutto qui ma vogliamo cominciare a pensare non al nostro ieri
E a quello che abbiamo fatto ma al mondo Bongo che ci sta davanti
Io le troppe remore ideologiche la sinistra
E battuta sì quel
Anche l'amicizia
Quella meravigliosa esperienza
Che abbiamo conosciuto che tu illustri in quelle pagine su Torino ben
Ci sono più consono al mondo di quanto non dica la mia filosofia
Bene è stato già evocato abbastanza il sindacato che è molto presente in questo libro quindi do la parola Guglielmo Epifani
Non è non è facile
Dal conto del complesso delle
Le mozioni dei sentimenti anche
Dei problemi
Che il libro propone
Non è un caso credo che
Autore autrici abbiano parlato di educazione sentimentale di Fausto
Perché effettivamente lo si vogliono lo si voglia ma due linee conoscenti
Quando riassume gli anni della sua formazione nella Milano del dopoguerra a Novara Torino
Parla delle sue prime esperienze sindacali di quel mondo e di quegli operai di quelle storie
Fino ad arrivare a al mille novecentottanta la vertenza della FIAT
è evidente che si coglie umana struggente
Compartecipazione di quella storia che ovviamente vista oggi è caratteristica di una storia epica di una storia straordinaria
Così come
è evidente che
Tenere assieme due piani del libero cioè quello generale della teoria e quello delle vicende strettamente politiche o sindacali soprattutto degli ultimi quindici anni non è sempre semplice
Fatto sta che a un certo punto questi due piani però si uniscono
Fausto raccogliendo
Una periodizzazione di Onna di uno storico francese
Ripete che sostanzialmente ci possono essere tre grandi fase nella storia della sinistra
Europea
La prima che nasce
Con la Rivoluzione francese e arriva fino alla comune
E naturalmente quando cominci in questo modo tu tiene assieme quelle tre parole d'ordine di Bertelli all'intesa fra termite alla nascita dei contenuti profondi della sinistra del tempo
Un secondo periodo che va dalla
Fallimento della comune allo scoppio dalla Prima guerra mondiale che aggiungo io e anche il periodo dei grandi processi di industrializzazione di massa e soprattutto dell'industria meccanica in Europa
E un terzo periodo che non a caso viene fatto iniziare nel mille novecentodiciassette e dico io non a caso viene fatto terminare con gli anni ottanta
Dopo questi tre periodi cosa c'è
Il quarto periodo cioè quello degli ultimi per capirci trent'anni che periodo e
Perché i due piani si uniscono quello dell'analisi storica e quello del lavoro politico concreto e dei problemi concreti di questi anni perché
Vuoi che Labidi dal piano generale voti rapidi dal piano più particolare
è difficile non sfuggire all'idea oggi
Che ci sia un serio problema per
La sinistra le sinistri culture progressiste in Europa è un problema ancora più pesante per la sinistra le sinistre le forze progressiste qui da noi in Italia
E allora il rischio
Di mettere assieme l'epoca alita di un tramonto della sinistra
Con i problemi legati al perché gli ultimi Governi di centrosinistra
Non abbiano raggiunto il loro scopo abbiano fallito perché di tante divisioni di tante cadute di tante impossibilità di portare avanti programmi valori che
Erano e sono importanti
Però una parte del nostro Paese naturalmente si congiungono
E se la tesi è
Il capitalismo ha vinto perché troppo forte perché ha saputo cambiare saputo innovarsi e noi non siamo stati in grado di opporre una risposta
Ne nel fronte riformista nel fronte della sinistra progressista né in quello del Fronte della sinistra radicale
Al fine
C'è soltanto l'evocazione speriamo che la semina sia lunga che la strada sia lunga ma qui sta il punto
Per che
Siamo arrivati a questo punto per quello che ci riguarda
E non sto adesso facendo distinzioni per che
Dove si è sbagliato
Che cosa non si è fatto delle cose che invece andavano fatte qui in Italia e in Europa
Perché possiamo avere oggi in Italia nell'Italia del due mila e nove
Un libro bianco del Ministro del Welfare che termina con l'esaltazione della politica del dono della carità e della compassione
Proprio quando queste tre parole queste idealità sono state sconfitte negli Stati Uniti da Obama e dalla rinnovamento dalla politica americana cosa abbiamo fatto di male
Per meritarsi questo ritorno indietro insieme conservatore e insieme corporativo
Qui c'è il punto secondo me
Ed è un punto che serve non non voglio adesso esprimermi opinioni su cui ma perché ci serve capire questo punto perché il problema non è
Quanto lungo debba essere il cammino
Quanto profonda debba essere la semina perché è chiaro che ci vuole
Io preferisco dire un pensiero lungo il non ce la caviamo
Ragionando da qui a un mese a un anno dobbiamo avere per forza un pensiero più lungo perché la sconfitta è stata forte pesa
E non la sconfitta che passa intanto in tante coscienze interessi delle persone di cittadini di questo Paese non passa soltanto perché Berlusconi è buono o Berlusconi è cattivo c'è qualcosa di più profondo
Che è cambiato in questo Paese che non siamo stati in grado di intercettare
E di rappresentare ma allora se è vero questo
Non serve solo dire semina lunga cammino lungo
Dobbiamo cominciare a dire
In quale direzione debba andare questo cammino
Con quali capacità con quali valori con quali uscente e da questo punto di vista ci vogliono secondo me tre cose
Una sinistra sinistra un fronte progressista che abbiano forti delle convinzioni io quindi credo che non ci siamo
Si subisce il fascino delle convinzioni degli altri non si ha la forza di credere di battersi sulle proprie convenzione arriviamo all'assurdo
All'assurdo
Che coloro che erano i teorici del liberismo senza regole oggi
Possono dire di essere stati critici loro siti quel liberismo e proporci la loro ricetta
Secondo
Bisogna
Ti si ricominci dal basso non dall'alto dal basso
Luoghi di lavoro territori città comuni strade e piazze
Dal basso e terzo
Bisogna che la sinistra o le sinistre lo fronte progressista o comunque le vogliamo chiamare
Recuperi no un'umiltà
Nell'ascolto e una capacità di fare
Io non
Noi siamo parlo anche per me bravissimo
Bravissimo
A fare le migliore analisi
A leggere i testi nella migliore capacità interpretativa possibile a fare dei testi degli altri tutte le analisi e le critiche più giuste possibili
Ma finché la sinistra le sinistre il fronte progressista
Non recuperi una voglia di fare una capacità di costruire di rimettersi in gioco di cominciare dalle piccole cose
Filiere di solidarietà di prossimità riprendersi
Quel bisogno del fare del costruire
Che oggi è stato abbandonato
Alle grandi organizzazioni cattoliche
Alle forze della destra
A chi presiede altrimenti i territori se non ripartiamo in questo modo allora lungo breve
Semina buona o semina cattiva il rischio che il viaggio non arrivi a nessuna conclusione
Io so
Che Fausto
Gente come Luigi ente che ha vissuto l'esperienza del sindacato con una passione
Anche nella radicalità
Pagando prezzi di persone esponendosi con coraggio sarà il primo al non poter augurarsi che questo viaggio non abbia al termine una prospettiva positiva e di fiducia per tutti e soprattutto
Per coloro che oggi e da qui a dieci anni avranno sempre bisogno
Di essere aiutate a ritrovare una dignità
Un sentimento di rispetto è un sentimento di uguaglianza nella cittadinanza comune
Ezio Mauro
Ma
Hanno detto due prima di me che è difficile parlare di questo libro
Ma io non sono d'accordo
Io l'ho letto molto volentieri è scritto molto bene
Ho sempre pensato che rende Gagliardi sia una delle giornaliste anche se adesso un uomo una donna politica ma
Chiudere soliste più intelligenti più conosciuto soprattutto più chiare
Arrostiscono esterna
E perché Fausto mette in campo una
Multiformità di pensiero che
Ti provoca da tutte le parti
è una persona che non sta qui età certamente dal punto di vista intellettuale
E poi perché nel libro ci sono in realtà due libri uno è quello cui accennava allora e quindi
Epifani prima accennavano anche il secondo per la verità ma il primo e quello anche sentimentale dell'educazione che avviene attraverso il battesimo del sindacato
E attraverso il farsi figlio della CGIL
Da parte di Bertinotti
Ecco questo farsi figlio della CGIL e così importante che
Luglio mente alla base della scelta diventare presidente della CAF era
Col dubbio postumo di aver fatto magari poi alla un errore nell'accettare per non avere le mani libere nel giocare una battaglia politica
Che si sarebbe poi rivelata decisiva nel salvare la pelle della sua organizzazione e della sinistra diciamo
Più radicale nel nostro Paese ma lui dice di aver detto di sì quella proposta perché non avendo voluto fare mai l'uomo di Governo
Sentendo il
La necessità di non sottrarsi
Ha una responsabilità generale
Anche
A sostegno del quadro politico che si era creato dopo le elezioni gli sembrava che la chiamata di un uomo che veniva dalla CGIL di un figlio della CGIL rappresentasse un punto d'arrivo qualcosa
Chi faceva parte di una costruzione una costruzione addirittura centenaria ultracentenaria nella storia del movimento operaio
Io Bertinotti l'ho conosciuto quasi all'inizio di questo cammino ci siamo detti prima
Qual era la strada dell'ufficio dove ho conosciuto conosciuto nel settantadue
Io facevo il cronista la Gazzetta del Popolo lui era nella segreteria
Regionale della Camera del lavoro Segretario Emilio pugno
E Fausto ore in ufficio
Che ricordo benissimo che la mansarda ATO
Gravi un pullover grigio la prima volta che l'ho visto una pipa in mano c'erano dei libri attorno sembrava lo studio di un ricercatore
Una ricerca sulla sinistra una ricerca sulla classe operaia una ricerca sul conflitto che e durata praticamente per tutta la vita e questo libro
è
Il segno che questa ricerca continuerà continuerà anche sì se Bertinotti non ha oggi un compito di direzione politica questa prima parte
è importantissima per spiegare l'identità culturale non soltanto l'identità politica di Bertinotti ed ero che prima c'è l'incontro
Con le leghe c'è l'incontro con le donne come anello forte
Come ricorda Rina in una domanda
Anche dell'organizzazione operaie non soltanto
Dell'organizzazione del mondo di montagna e del mondo contadino di di motore queste donne che quando arrivava dirigente sindacale
Dalle città in Provincia dicevano prima di tutto di di mangiare e magari davano il panino che era arrivato dalla fabbrica
Però Torino è qualcosa di più un qualcosa di insostituibile
E qualcosa che travalica le esperienze precedenti perché sa diventare connota ante Bertinotti uso a più riprese quasi inconsapevolmente nel senso della naturalità del termine
Il termine totalizzante di queste
E un'esperienza che segna una vita e ci sono delle figure di riferimento che io sono fortunato per averle conosciute che sono
Operai diventati dirigenti sindacali in seguito agli anni
Della cacciata della FIAT dei licenziamenti dello dell'officina stella rossa che era l'officina confino dove erano stati messi a lavorare prima di essere estromessi e che erano diventati dirigenti sindacali
Capendo sulla loro pelle sulla
Pelle della loro esperienza qual era il percorso che che dovevano fare
Tra queste figure
Nello pacifico l'abbiamo ricordato tante volte che un amico comune solo due hanno un ruolo principale anche per il compito di direzione che hanno avuto in quegli anni Aventino pace
Che era un disegnatore FIAT
I Emilio pugno che era un operaio specializzato uno di quelli che come si diceva con orgoglio in quegli anni sapevano fare si dice le piemontese
I Barbisan le buste sui baffi alle vostre cioè dei lavori di precisione che avevano una cultura del lavoro di cui erano orgogliosi
Che portavano anche nel loro antagonismo rispetto alla fabbrica
E che spiega anche proprio dall'interno di questa padronanza di questa cultura di questa naturalità del lavoro
Come per queste persone come ricordano nel libro Bertinotti Gagliardi ed armeni ci fosse prima di tutto il movimento operaio
Poi ci fosse la Camera del lavoro poi ci fosse la CGIL e poi soltanto poi al quarto posto ci fosse il Partito Comunista
Di cui facevano parte ed erano da un certo punto della loro vita in poi dirigenti di primissimo piano ma questo spiega anche la loro autonomia la loro credibilità la loro autorità si che
Abbiamo misurato tante volte palco del dirigente politico io da cronista la loro alto autorità nei confronti
Sia
Del movimento operaio in momenti anche difficili quando Miglio pugno dice
Non sarà mai il permesso a nessuno impedire di parlare a un dirigente nazionale della CGIL e la piazza stizzito sì zittisce
O quando Aventino pace fa segno di non con il dito e dice dai banchi della platea mentre l'arma Luciano lama parla dice no Luciano non te la puoi cavare così
Non Luciano la racconti giusta
Questo
Spiega questo passaggio
Una integrità dedita assoluta gente
Nel libro nome ricordato ma
Lo sappiamo tutti e due benissimo
A cui è capitato di fare dei comizi fuori da Mirafiori quando nessuno si
Fermarla e quando gli operai tiravano dritto e portavano la faccia dall'altra parte e dei Travanut dentro e pace dice appunto continua a parlare anche se siamo in due perché entrano dentro ma sentono che qui fuori
C'è la CGIL
C'è la F le
Un'esperienza formativa che poi si allarga la città una città che in quegli anni ti dà l'impressione di essere costruita con le stesse chiavi inglesi che hanno modellato la fabbrica
Che sono le stesse chiavi inglesi lo stesso modello culturale che produrrà anche l'affiliazione politica le organizzazioni politiche quel partito comunista che non a caso nato a Torino
Quindi c'è qualcosa in questa cultura del lavoro che può dare un'identità un'esperienza politica e che l'identità cui si richiama Fausto
E chi arriva si può dire
Attraverso sconfitte vittorie ma comunque per espansione di una presa di coscienza arriva fino
Alla marcia dei quarantamila potremmo dire quando quel percorso
In qualche modo si incrina queste pagine del libro che sono più o meno la metà sono a mio parere le più belle sono delle pagine che danno non soltanto un ricordo ma una testimonianza viva
Di che cos'è e che così è stato nel nostro Paese il sindacato che cosa sono state le organizzazioni della sinistra come forma Vic cittadinanza per migliaia di persone li hanno trasformati in cittadini
Attraverso la dignità del lavoro
Attraverso
Attraverso quel luogo che era la fabbrica che era anche un luogo di antagonismo che era anche un luogo di lotta e tuttavia queste persone si sono trasformati in cittadini queste persone hanno preso coscienza
Queste persone avrò potuto recitare un ruolo da soggetto attivo
Dentro la società dentro la loro città dentro il loro mondo
E qui nasce
La prima delle tre critiche che io
Faccio acque a questo libro si la prima perché se mi è permesso ma credo che
Alcune fanno parte di una discussione perenne con Bertinotti ogni volta che ci vediamo devo dire con grande schiettezza ogni volta che abbiamo occasione di parlare in pubblico perché
Noi non abbiamo differenze tra le conversazioni private e quelle che facciamo un po'
La prima e lo spazio per me
Incredibilmente ridotto che viene dato alla stagione del terrorismo
E alla lotta che le organizzazioni sindacali e il Partito comunista insieme con gli altri partiti democratici fanno contro il terrorismo
Non si può tagliare questa parte rispetto a tutta la parte dell'educazione sentimentale politica di quegli anni soprattutto non si può prescindere da questa parte nella storia di Torino nella storia del movimento operaio
Io credo che uno degli elementi
Della
Legittimazione continua
Che il Partito Comunista fatto di se stesso sia proprio la lotta al terrorismo sia la difesa delle istituzioni che ha fatto in quegli anni e Bertinotti avuto una parte importante
Bertinotti ha avuto una parte importante nei momenti più insidiosi perché
E facile giudicare col senno di oggi ma nel momento in cui si scoprì che nel covo di Genova io non mi ricordo i nomi perché non ho memoria il concorso pubblico
Nel covo di Genova c'erano dei dirigenti della CGIL che guidava lo in fabbrica le lotte contro il terrorismo c'è stato uno sbandamento tale
Che si è dovuto chiamare Ingrao allora da poco Presidente della Camera per venire a Torino e fare un'assemblea per cui non sono bastate le sedi del sindacato ma ci si è fatta in prestare la sede della Camera di commercio
Perché c'era il terrore che i tuoi compagni di lavoro o peggio e addirittura
I tuoi compagni di lotta potessero essere delle persone che in realtà avevano una doppia identità
Che svolgevano un'azione
Dette dentro i gruppi terroristici e mi ricordo che in grado affatto tutta la ricordi non abbiamo parlato tante volte
Affatto questa perorazione dall'interno della cultura operaia dicendo
Ma come è possibile
Che gente che per più di cent'anni ha lottato per migliorare la condizione fisica materiali
Dei lavoratori anche riducendo l'orario di lavoro settimanali di una mezzora possa pensare di ammazzare e di cancellare la vita di una persona a sostegno di un'idea
Ecco il fatto che il terrorismo c'è stato compresso non più di una pagina
Lo trovo qualcosa che di per me di incomprensibile e l'ho detto Fausto appena sfogliato libero anche perché ho sempre pensato ma sarà Bertinotti a dire se questa cosa ha un senso oppure è una mia
Suggestione che alla base
Consapevole o inconsapevole della scelta della non violenza che Bertinotti fa dopo i fatti di Genova ci sia questa maturazione concreta di movimento collettiva
Di soggettività di tutto
Tutto l'organizzazione sindacali politico di Torino di cui Bertinotti stato uno dei protagonisti
Il secondo punto è il giudizio invece sul comunismo realizzato il sul sull'Unione Sovietica nel libro ci sono delle parole molto forti
C'è il ricordo del discorso di Livorno scelto non a caso Gagliardi Armeni ricordano lo shock che ha provocato nella base nella base di Rifondazione Comunista la denuncia
Dello stalinismo e la denuncia con parole che non facevano parte della retorica abituale di quegli anni anche dentro la sinistra perché Bertinotti non parla di errori ma parla finalmente anche di orrori e di crimini di quel periodo
Ma io non credo e credo che sia un limite di cui la sinistra porta ancora le conseguenze che il giudizio sull'Unione Sovietica e sul fallimento dell'esperienza dico bisogni possa essere relegato al giudizio soltanto sullo stalinismo i su quella deviazione io credo che il giudizio debba andare invece alla luce del
All'origine dell'esperienza del comunismo sovietico e debba essere visto come tale su questo abbiamo discusso tante volte abbiamo delle opinioni probabilmente diverso ma nello stesso tempo
Cioè nel passaggio di Bertinotti qualcosa
Che che compie a mio parere un salto logico se la colpa degli errori e dei ritardi e dei crimini del comunismo e soltanto lo stalinismo come mai allora dice Bertinotti quell'esperienza era fallita
Con i carri armati che sono entrati a Praga e Gagliardi dice allora si può dire che la nostra storia abbiamo cominciato a perderla già quarant'anni fa ma allora
Se coi carri armati di Praga
Si compie un episodio capitale del fallimento dell'esperienza del comunismo voi dopo che i crimini dello stalinismo erano già stati denunciati vuol dire che c'è qualcosa in quel modello
Vi sbagliato che va assunto come tali
Il terzo punto e a mio parere una sottovalutazione
Dice ciò che come
Ciò che
La destra italiana oggi
C'è un giudizio molto più duro nei confronti di Romano Prodi che nei confronti di Silvio Berlusconi ma non non non sono io che devo fare
E non mi interessa una bilancia sui pesi dei giudizi che Bertinotti usa in questo libro
Credo invece che sia
Mio compito poiché lo penso denunciare una sottovalutazione
Che a mio parere ha fatto parte di tutta la vicenda di Fausto come dirigente politico
Dei caratteri di questa tesi
Dei caratteri di una destra al cubo nel nostro Paese e quando Bertinotti si chiede dunque che si può tenere aperto un conflitto dov'è che
Si possono tenere aperti delle caratteristiche
Di classe nella lettura della lotta politica nel nostro Paese io credo che prescinda del giudizio di che cos'è questa destra oggi
Dalla
Dalla mutazione di alcuni connotati di fondo del confronto politico dalla trasformazione della politica in continuo evento del cittadino in spettatore
Qualcosa che chiama in causa l'idea della politica come la sinistra conosciuta e la praticata per più di un secolo
Della riduzione del cittadino come spettatore che chiamato soltanto a dare una vibrazione di consenso nemmeno una delega una vibrazione di consenso al libere che risolve poi nel suo populismo
La vicenda politica autonomamente nella rappresentanza suprema e definitiva del popolo in una democrazia della rappresentazione da un lato e dall'altra parte una democrazia che è ormai compiutamente leaderistica
Perché e leader
Che raccoglie un consenso che non
Risiede nel popolo come prevede la Costituzione ma nel popolo dal popolo emana come voleva una lettura della Costituente che è stata poi bocciata nella Costituzione si dice che la sovranità risiede nel popolo
Mentre nella pratica quotidiana
Della destra italiana
La sovranità emana del popolo e passa nelle mani di colui
Che attraverso il voto elettorale in qualche modo la riceve fino
A venire punto ecco io credo
Che ci sia una sottovalutazione che porta poi alle domande finali
Perché credo siano quelle cui ti interessa di più rispondere a cui
Hanno fatto accenno sia RAI finché Epifani io non credo affatto che la sinistra sia fuorigioco io non credo affatto che questa destra sia invincibile tanto che nelle condizioni
Assolutamente anomale in cui si muove il rapporto di forze oggi tra destra sinistra nel nostro Paese
Dal punto di vista strutturale dal punto di vista dell'informazione dal punto di vista dei mezzi di informazione televisiva
La destra è stata battuta due volte però non credo nemmeno
Che la gli strumenti culturali
Tipici di una sinistra siano svantaggiati in questo momento
Io credo che la fase che stiamo vivendo possa creare più problemi alla destra e possa mettere in campo la sinistra in fondo la crisi economica
Di questi anni sta rompendo il tavolo di compensazione dei conflitti quel tavolo che ha tenuto comunque insieme i vincenti e perdenti deroghe localizzazione
Quel rapporto potremmo dire tra democrazia di mercato il welfare spente
E e la democrazia rappresentativa che poi il confine dell'Occidente se questo che viene meno questo è un problema anche
Per la destra quando governa che non lo sa noi se la può cavare
Con la democrazia dalla Caparini della carità o con la democrazia dalla compassione e gli strumenti dell'uguaglianza gli strumenti dell'equità gli strumenti dell'integrazione
Gli strumenti della responsabilità come dice semplicemente la parola capitale che Obama ha messo al centro del suo discorso di insediamento che è una svolta epocale la parola responsabilità indica una nuova responsabilità della me e che ha nei confronti del mondo indica la responsabilità dei ricchi nei confronti dei poveri è una parola non a caso democratica che sta appena prima della parola solidarietà allora io credo che la sinistra possa avere qualcosa da dire anche dentro questa crisi
Che non sia affatto nell'angolo dal punto di vista ideale manca un'infrastruttura culturale nel nostro Paese capace di mettere in campo e di far valere e di far risuonare un pensiero alternativo al pensiero oggi dominante questo il problema
Bene prima di dare la parola Fausto Bertinotti volevo fare un'annotazione di un pilota oltre che ringraziare
Ezio per le sue gentilissimi parole le cose che sono state qui dette
Molto diverse tutte molto stimolanti mi stanno facendo pensare Fausto che
Forse ieri la cosa migliore che proviamo a scrivere in un altro libro
Perché per rispondere
Halley incompletezze o alle
Quando ha necessità di approfondimenti che anche nel lavoro
Di scrittura di questo librone indenne nei colloqui quotidiani ci rendevamo conto che man mano
I temi sì allargavano si complicava no insomma e ecco e così via certe io credo io sono disponibile non so se Ritanna Armeni è qui presente se è d'accordo ma
Penso che non sarebbe male
E poi la seconda notazione che volevo fare questa propria titolo
Quasi personale e anche a nome di Ritanna che ed è la seguente che
C'è un è vero
Che c'è
Un come dire una doppiezza nel libro perché c'è una parte più biografi la parte più storiche
Una parte proprio di
Appunto che è quella dell'educazione sentimentale di Fausto e poi una parte più politica
Allora dovete solo sapere che è stata una lotta io non l'abbiamo scritto nell'introduzione una lotta molto forte con Fausto perché riuscire a strappare agli
La il un sostantivo
Che Livio riuscire a
A fargli dire qualche cosa appunto
E di personale lui temeva sempre insomma che poi alla fine da questo libro scomparisse la politica
E hanno invece interessano molto ma anche la sua storia personale perché in qualche modo appunto non c'era nessuna compiacenza
In questa storia così come lui ce l'ha tracciava e
Ci restituiva attraverso proprio anche Lincar really inveramento in persone fisiche in esperienze
E che cosa è stato un pezzo d'Italia e della sinistra mentre
E in termini lì è difficile anzi io credo è impossibile parlare
Appunto delle anche degli ultimi anni in questi stessi termini tuttavia non sono d'accordo ma vuol dire anche Fausto che il giudizio su Romano Prodi sia più duro di quello
Forti quello nei confronti della destra certamente colpisce di più per
Ragioni evidenti ma scusatemi
Do la parola Bertinotti
Ringraziamenti le scuse ringraziamenti
A tutti voi che siete qui
Di un ringraziamento proprio non formale perché
Siccome appunto come potevo dire rapidamente penso davvero
Che la crisi della sinistra si è molto profonda
Io
Continuo a pensare che l'unico modo per risalire proprio incomincia
Ricominciare a tessere
In particolare naturalmente con quelli che stanno peggio con quelli che dicono con più sofferenza e nei luoghi di maggiore sofferenza e poi
A certi allargati per tutti i luoghi di un confronto ne parliamo altre volte con Alfredo Reichlin chi tra tutti noi qui
E quello che per più lunga storia e anche per esperienza diretta
Può fare un confronto e sono sicuro che confermerebbe il fatto che uno dei punti più dolenti di questa nostra fase
E la mancanza di luoghi di confronto sistematico e periodico tra tutti quelli che in qualche modo penso dalla sinistra
Questa mancanza finito per diventare un handicap gravissimo
Anche in quella capacità di pensare collettivamente che è stata tanta parte della forza da sinistra del Movimento per quindi il ringraziamento davvero molto intenso secondo ringraziamento
A coloro che hanno introdotto sia per la generosità che per la franchezza
Intanto sono molto lieto di questa composizione
Dei commenti al libro perché evidente di cosa si tratta
Di una testimonianza di un giornalismo che ha accompagnato criticamente compartecipazione questa lunga storia
Della CGIL che
Continua a essere
Anche in casa mia e del suo segretario e di Alfredo Reichlin
Si rappresenta una davvero a parte importante non lo dico per piaggeria della storia del gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano con il quale
Storia e presenza il confronto è assai impegnativo
Le scuse
Lo dico anche guardando fra coloro che sono presenti
Le scuse
Solo per tutti coloro
Che hanno partecipato all'impresa anche descritte nel libro e che non sono citati come meriterebbero
Senza i quali non si sarebbe potuto fare questo cammino che finito malissimo insomma
Ma il giusto che
Anche loro con la citazione avessero avuto il teorico che gli tocca in questa sconfitta insomma non essere così mandati in Libia righe assolti per non essere citati invece davvero mi scuso
Per non averlo fatto come sarebbe stato doveroso
Cioè
Annotazioni Cusani domi per le annotazioni perché sono tre osservazioni puntiforme che Ezio Mauro fa
La prima ne avevamo discusso ma con voi noi il terrorismo
Secondo me è la ragione di questa
Concisione
E determinata da molti elementi il primo del quale
E che quella vicenda
Dal punto di vista da cui la prende il direttore Repubblica
Non può essere una parte seconda
Quella va affrontato di petto
è troppo grande ci coinvolge troppo
Saranno sana parlò di un album di famiglia
In ogni caso qui non puoi stare su un terreno come dire a tanti anni di distanza impressionisti
Ricandidato h
è un punto anche nostro di travisamento di una lettura dei fatti di chi parla che poi
Ringrazio edizione Maselli stato diciamo così impegnato com'era obbligatorio
Su quel
Su quella frontiera in prima fila in quelle terribili settimane di Torino in cui
Ad ognuna c'è un funerale un è una tragedia è un'altra annunciata in quella disperazione dipendeva
Bene per un periodo
Quante volte abbiamo detto che era una provocazione
Erano le destre erano le infiltrazioni prima di dover riconoscere
Al
In un travisamento e potrei dire una parola in un tradimento totale delle origini di fondo noi l'avevamo votato per la democrazia
Una parte dunque cipresso presumeva all'interno di questo
Non te la cavi insomma questo non è un racconto e una grande narrazione di una grande tragedia che io penso che dovrebbe essere affrontata con questo passo
L'altra è che invece non è un paradosso
Dal punto di vista
Del nostro processo di crescita politica
Se non per questa riflessione che però agganciamo dal movimento alte Abondio lista sulla non violenza
Non entra perché realmente in questo senso corpo estraneo nella nostra ricerca
Viene espunto perché
Della scalata terroristica quello che noi rifiutiamo in alticci insieme alla violenza contro la vita alle persone
è l'idea che tutti possa appropriate più compito storico che nessuna avanguardia può presumere
Di avvenire
E che tocca invece al proletariato alle masse lavoratrici allora esercizio democratico e quindi
Diciamo da questo punto di vista viene in qualche modo
Isolato due
Lo stalinismo
No ma qui lo stalinismo viene proposto per come continua a strisciare nelle nostre teste
Non è
Attraverso quello la fissazione sulle ragioni che porta ad un crollo dei regimi dell'Est ricordiamo cercato anche di dire sono altre
No
Qui
E il fatto che tocca Novi non tocca lux la domanda è quanto di stalinismo vive dentro di noi dentro la nostra esperienza quotidiana
Quanta Sopaf fazione dell'altro e cioè quanta identificazione dell'alto nel nemico per poterlo combattere tra di noi
Smarrendo totalmente quella dimensione della fratellanza e della fraternità senza il quale io credo non esista una nuova sinistra questo punto
Il contiguo
Le assai contiguo a quello della non violenza né in questo senso parla
Come la non violenza di una critica ha una concezione del potere ad una idea del potere e
Se posso dirlo
Piacerebbe sapere davvero l'opinione di Alfredo
Allora il crimine c'hanno militato in un battaglia politica di lungo periodo e dall'inizio
Contro diciamo lo stalinismo nel Partito Comunista Italiano
Però io credo che anche Alfredo riconoscenza
Che attrattiva c'è stato una sorta di paternalismo strisciante
Cioè del fatto che noi
Noi i gruppi dirigenti noi le lettere noi noi sappiamo andare fino in fondo nella critica allo stalinismo ed persino oltre
Persino oltre il rapporto segreto dico ciò
Individuando le cause ma se poi un compagno dice Rita stalle va beh ma che male c'è
Che male c'è in fondo e quella stessa doppiezza
Per cui da un lato è cresciuta una critica nei confronti dell'Unione Sovietica
Come modello
Di società
E dall'altra parte sia lasciata correre però un'idea di qualche complicità che non a caso
Riemerge
In ogni passaggio difficile quando si propone un problema di identità
Perché in qualche modo tendi a richiamare
Comunque a una
Elemento totale della tua storia che cosa completamente diversa per esempio dal considerare che dopo il crollo del muro di Berlino il mondo unificato dal mercato essenza quella
Quel
Organizzazione dell'est che pure meritava di crollare avuto dei rapporti di forza più poco più favorevole al capitale e più sfavorevole alle masse proletarie molto è tutt'altra cosa
Terzo
La destra italiana
No io qui proprio dove ovvero
Non sono
Non c'è una sottovalutazione
Anzi c'è un'idea della grande forza della destra
C'è semmai una critica
Ha una a un atteggiamento secondo me oscillante nella sinistra per cui si passa dalla
Demonizzazione di Berlusconi all'acquiescenza nei confronti delle sue politiche
Per cui una volta che quello è indicato come il demonio e ce ne molte ragioni per farlo
Poi ogni volta che fa un'azione politica c'è un'incertezza nella replica queste
è la cosa per cui abbiamo tutti insieme
Capitalizzato il punto di più basso consenso Potì più alta critica se volete a Berlusconi dopo i suoi cinque anni di Governo cosa che ci hanno portato al successo se pur risicato RC capo solo perché Berlusconi fu in grado di una rimonta elettorale particolare ma lì c'era il punto più basso della sua critica ma
Inabilità
Quella critica così ossessiva a Berlusconi
Comprendeva contemporaneamente una modalità di rapporto su temi insidiosi come quelli della migrazione
Della scuola
E anche di alcune grandi questioni di organizzazione accetta
In cui non dico c'era una complicità ma c'è una vicinanza
Questo è il punto edizione il punto non è la radicalità della critica il centrosinistra eh chiederci ma il centro sinistra e Stato non massimalisti ca mente non impegna radicalità
Per capacità di organizzazione di consenso come il suo popolo alternativo
Alle politiche della testa e
Oppure è stato essenzialmente
Una variabile
Di quelle
Più civile più democratica più tollerante ormai capace di mobilitare un'alternativa vera di società secondo me sta a questa seconda cosa
E aggiungo un punto che normali finisco questo perché invece questo meriterebbe una grande discussione qui io attendo ad
Un giudizio
Del centro sinistra nel suo corso storico
Che certamente abitua visto le prove
Nei primi anni Sessanta secondo me
Con una forza riformista incomparabilmente superiori I Governi di centrosinistra del periodo della globalizzazione secondo me
Sia per confronto generale di ispirazione di società
Sia per la misura concrete nazionalizzazione dell'industria elettrica riforma della scuola media tot
Per tono anche nota
Ma anche quell'esperienza vista diciamo nel corso della storia
Mi porta a un giudizio
Secondo me definitivo in quel senso
E non è ingeneroso
Il centro sinistra con più forza quello degli anni Sessanta con più contraddizioni debolezze anche peggio questi ultimi
E una una schieramento un'alleanza
Vocata
Alla modernizzazione del Paese
Questa ce l'ha nelle sue file e in questo io non dissento dal poi tornerò su questo punto ma io non dissento da me
La modernizzazione e la e persino la potenza innovativa del capitalismo non è una cosa estranea
Alla esistenza di una sinistra di alternativo con quella di fare i conti
E dunque sono non solo per sottovalutare la modalità ci
E anche diciamo della cultura non solo del processo produttivo
Vi
Del dei costumi dalla civiltà un fatto importante
Lo è anche recentemente con
L'ingresso dell'Italia nelle
Da un pezzo di questa modernizzazione
Questa vocazione c'era
Il punto è che secondo me
A mostrare atto ormai irrimediabilmente che norma la vocazione della trasformazione sociale del Paese non c'è
L'interruzione di di Alfredo Reichlin è
è finito il tempo dei riformismi nazionali e io sono d'accordo io sono ma qui c'è un po'di più diciamo c'è un idolo c'è proprio un'incapacità porti il problema della consumazione
In questo senso l'esperienza ultima di governo è drammatica
Ma di questo non voglio parlare perché diciamo siamo troppo sulla congiuntura
Lì però
Non si può non vedere
Che viene un colpo pesantissimo alla sinistra italiana
Quello che già la sinistra facendole indagato la legge del pendolo
Che la sinistra dall'opposizione accumula energie
La destra
A un certo momento anche del discredito l'attesa di cambiamento molto forte tutti i campi di principi
E poi arrivi al Governo e comincia come di una delusione drammatica
In cui non è che non guadagni qualche cosa è che perde il tuo popolo che è la cosa più tragica non è che non conquisti quel punto quell'altro che può anche conquistare
E che smaltisce la connessione sentimentale tra la sinistra suo popolo e si apre una crisi drammatica ed è quella che viviamo
Una condizione in cui sono passato da due sinistre uno che si prende pretendeva riformista e una che si pretendeva radicale a nessuna sinistra non è un giudizio liquidatorio donne ma scusate favor praticabile seguenti cose rapidissime uno
C'è un movimento sulla scuola che dura tre mesi
Forte profondo mette in campo forze diverse
Per la prima volta in Italia
Non trova interlocuzioni con la sinistra pulizie
La CGIL proclama lo sciopero generale
Per la prima volta in Italia non trova il sostegno del principale partito di opposizione come tale
Si producono movimenti territoriali di grande intensità e di grande radicalità non ci sei
Esplode una crisi imponente anche per le sue conseguenze
E la crisi che dice che l'attesi
Di quest'ultima modernizzazione capitalistica
Nella sua promettente a
Tentazioni di liberarsi dalla crisi produce la crisi
Persino ciò
Che questo lungo ciclo
Aveva espulso
Dentro il mito del mercato auto regolato l'intervento pubblico in economia le nazionalizzazioni
La programmazione
Vengono di rischio di attenersi all'ordine del giorno
è inutile che ve la prendiate con me
La mettono all'ordine del giorno le teste non le sinistre in Europa lo faccia così
E lo fa la Merkel
Che nazionalizzare o
Fine parte Palma ma insomma
No quello che se
Perché
Noi che abbiamo ragione non ci viene restituita la parola
Perché abbiamo subito io credo una sconfitta drammatica e perché di questo io sono d'accordo con tutti i tre gli interventi
Particolare con le cose che dicevo Guglielmo Epifani non abbiamo non andiamo
Una convincente alternativo di società una convincente alternativa di civiltà
Io per concludere vorrei
Di una cosa sull'unico questo livore fatto sostanzialmente i tre cose
Ricordava prima
Già faccia dentro un'ambizione il PTCP il modo anche colloquiale con cui ha affrontato
E anche un modo come dire però non prende assolutamente sul centro andarsi topaia
Appunto non non è il capitale neanche contrarissimo
è un ragionamento
Al punto in cui siamo arrivati speriamo senza omissioni però ci sono tre cose che vi vengono cercate di essere affrontato
Uno e questa è l'ambizione certo la storia
Tu e la politica cioè la vita nella politica
Ora la storia
Questo
Guglielmo il tema del si deve sperare che la strada sia loro perché come diceva giustamente Clint
Io penso che il tema che va riaffrontato e quello di un'altra società
Che il punto pienamente e di sapere se conveniamo che il capitalismo è una formazione economico sociale
Produttrice di sfruttamento e di alienazione
E se possiamo considerare che non sia l'ultimo capitolo della storia umana
Se ciò è l'intuizione
Da cui nasce il movimento operaio
L'idea della liberazione
Con tutti i cambiamenti determinati dalla società e persino dall'antropologica
E e con tutte le elezioni della storia
Quel tema che il tema della eguaglianza
Viene proposto nel progetto politico oppure derubricato questa per me è un'opzione
Da me anzi è la questione
In altre parole scusate il termine ma non ce n'è un altro se ci intendiamo sul termine non ce n'è un altro
Il tema
Della rivoluzione
Cioè del trascende il mento dell'ordine delle cose esistenti non
Del colpo di Stato non
è la conquista del Palazzo d'inverno non del
Dell'assunzione del potere non questo chi è stato messo
Sotto dalla sconfitta del Novecento appunto il diciassette che non era solo questi degli antidoti il diciassette finisce col secondo non questo l'idea
Che appunto
Già rileva nel ciclo che compie porta la comune di fare di Parigi
Che auree mento interruzione drammatica che si prende a diciassette che viene sepolto dalla sconfitta storica di oggi
Quel tema il tema dell'eguaglianza delle donne e degli uomini in un'altra società è un tema della politica oppure invece è uno sfizio per intellettuali
Secondo me è un tema della politica e allora si deve sperare che era stata sia lunga perché domani mattina certo la possibilità di attualizzare socialismo non ce l'abbiamo
Perciò non sta bene se no
Per poter riprendere il cammino su quel terreno secondo la politica
Ma il cammino
Non cancella il problema del hic et nunc
Dico quand'è compromesso sociale democratico ed ambientale tutti i popoli in questa fase
E qui io torno a convenire con voi
La dimensione necessaria l'Europa perché
Non esiste una possibilità di una risposta efficace sul terreno nazionale la dimensione e d'Europa
Ma questo compromesso democratico sociale
Ed ecologico
Che Conti fa
Con la crisi e con il periodo che l'ha preceduto
Secondo me questa crisi una crisi di sistema
è la crisi del capitalismo finanziario globalizzato
è una crisi sul possono bandi tempo ma è una crisi che ha come cause cara scatenano le stesse che avevano fatto la fortuna della globalizzazione capitalistica le stesse
La finanziarizzazione spinta
L'unificazione dei mercati del mondo in una condizione sostanzialmente che demolisce le regole del controllo
La flessibilizzazione
Del lavoro e il dominio dell'impresa del mercato sul lavoro dipendente in tutte le forme al Faito io no insomma sono un vecchio penalista ma non fino al punto da non sapere
Che è cambiato il processo produttivo il processo di lavoro e la fisionomia sociale dei lavori dai lavoratori delle lavoratrici
Soltanto che vorrei che discutessimo questo punto
Questa scoprimmo primo
Ci hanno raccontato per circa trent'anni che gli ospiti agli operai scorrevano vero
Ci hanno raccontato no così Dubai esprime secondo che anche il lavoro è un po'malato e stava uscendo di strada
E che esce e che saremmo stati liberati da una evoluzione tecnologica e scientifica
Sono d'accordo con chi dice è avvenuta la più grande evoluzione tecnologica e scientifica globalità abbia conosciuto nel più breve tempo possibile mi non c'è pari non certa
Anzi
E sta messo al lavoro ciò che prima ed amici è inimmaginabile il corpo umano la natura
L'addio tecnologie sono diventate una scusa una nuova frontiera tutto è sembrato possibile ma
Quello che è stato messo al lavoro anche l'intelligenza umana al freddo non era il generale interne di Marx
Pensi tutto ciò che tu APPA indi nella tua vita quotidiana e nei processi formativi che viene utilizzato in questo lavoro e non ti viene riconosciuto
L'economia della conoscenza aumenta la diseguaglianza aumentato la diseguaglianza
E ha prodotto una condizione di spoliazione politica e culturale del lavoro dentro un arricchimento è gigantesco
Scusate
Ma
Come mai
E e non capisco perché ci stupisce
Gli operai indagati da un sondaggio
Votano per il Patto degli attacchi infondati doppio che per il Patto democratico non so quante volte per i porti di problematica
C'è qualcuno che può pensare che gli operai sono rincretiniti o che può e semplicemente
E la capacità straordinaria di cooptazione di ministro di un istrione cattivo oppure invece c'è stata la devastazione
Di un tessuto socio-culturale
C'è stata una rivoluzione
Conservatrice una rivoluzione culturale dentro quel modello di società
E
Lei testa italiani solo dalla parte più estrema di una tendenza Ezio che ha demolito la democrazia in tanta parte tutto sta in piedi ma in tanta parte del nostro mondo
Non nasce ieri la governa mentalità
Non nasce ieri il predominio dell'Esecutivo sul Parlamento non nasce ieri lo svuotamento delle Assemblee elettive non nasce ieri
Una concertazione sindacale che limita fortissimamente dell'autonomia sindacato oggi precipita nell'accordo separato nella sopraffazione di molti determinazioni ma questo è allo
Quindi
Il puntuale e io credo
Ritrovate il bandolo della matassa
Se ai trenta anni gloriosi
Dopo la Resistenza della costruzione antifascista e delle grandi lotte
E poi le società nove subentrano trent'anni indolori io così
Di una gigantesca modernizzazione
Se così è accaduto noi dobbiamo considerare quest'ultima una rivoluzione
Capitalistica restauratrice e qui la nostra sconfitta
Noi diamo per assunto questo avversario perché ciò che ci sono cadute addosso i muri ma contro questo gas
Per mille ragioni secondo me la prima delle quali
Non è la mancanza di muscolo della sinistra e di mancanza di autonomia
Culturale e puliti
Se tu non hai un punto di vista diverso dall'impresa e del mercato
Tu puoi anche avviare una maggiore aggressività politica ma non costruisce un consenso di massa
Infine l'ultima cosa
La ditta
La vita politica
Nelle cose molto belle che anche tu hai detto su questi maestri
Che io come altre abbiamo avuto la fortuna di di incontrarlo
Badate però erano donne e uomini straordinari
Però
Attenzione a credere che fosse o di una pasta umana particolari
In realtà con la condizione di uomini e donne straordinari
E una determinata anche
Dal si legge
Ricordate l'area
La vecchia formula di Paolo di Tarso
Quella
è finita la mia corsa
Ho combattuto una giusta battaglia non ho perso la fede
Quegli uomini
Hanno potuto reggere botta contro la discriminazione freddo punto licenziamenti per rappresaglia ICI della FIAT licenziata per il solo fatto che tu per iscritto alla FIOM o al Partito Comunista colpito socialista
C'è una c'è un bellissimo acconto di un operaio torinese si chiama Dozzo
Un diario in cui descrive
I trenta giorni
Che precedono il licenziamento e tutte le astuzie che mette in campo per non essere licenziato nella perfetta applicazione dei regolamenti lo licenziano lo stesso
Ma quelli aveva una famiglia
Perché non facile
E perché Emilio Puglia Tino pace
Escono dalla fabbrica licenziati
Anche incapacità di Oria se vedevano dice sapete perché noi siamo i più bravi sindacalisti d'Italia
Perché tutti gli altri li hanno selezionati i lavoratori le forze politiche il sindacato a noi ci ha selezionato la figlia il padrone non si sbaglia per questo siamo i più bravi Cecen Sato
Ci ha ripensato e siamo stati così
Indotti diciamo a una costruzione questi uomini
Non erano uomini di fede nel senso di una dedizione acritica
A un mondo utopico no
Erano convinti di potercela fare anche quando proclamava ad uno sciopero a cui non partecipava quasi nessuno come al primo sciopero degli anni Sessanta
Ma lo facevano perché avevano scelto da che parte stare
La società è composita ma senza questa scelta io credo
Che la politica non esiste bisogna scegliere da che parte stare e con chi stare
In questo senso io penso
Per la politica delle sinistre abbia bisogno di riconquista questo senso profondo della condivisione di una ditta di chi senza politica e condannata soltanto essere sfruttato e alienato grazie tante
Grazie
Grazie
è stato ammanettato grazie davvero