Potere e antipotere

Sopra sarebbe Giovanni che sicuramente sta arrivando ma perché siamo già a tanti e numerosi e credo che Achille Occhetto abbiamo interno da prendere dopo quindi ferrea Otto e mezzo dobbiamo chiudere io direi insomma di iniziare per fare un po'di silenzio grazie
Iniziare la presentazione del libero di Achille Occhetto potere anticipazione Di Vaio sulla ricordare che liberò endemica ovviamente in questa libreria può essere preso in questa sala e acquistato dopo alle casse all'uscita può essere anche diciamo fatto autografare narratore comunque
Al di là di questo spot pubblicitario comunque meritava e liberò va Chiarini razziare Achille Occhetto per aver accettato questo invita e Marco Rossi Doria che ha accettato di presentare il libero è da subito la parola a Marco Rossi Doria grazie a voi di essere intervenuti
Sì buonasera a tutti grazie di essere qui
Io sono un po'all'antica e quindi libero l'ho letto e lo presento non faccio diciamo
Discorsi di propaganda politica in quest'occasione ma penso che doverosamente dico alcune cose
Dal mio punto di vista certamente molto parziale su questo libro di di Achille Occhetto perché i libri si presentano così così sono abituato a fare
Io volevo iniziare dicendo che un libro ovviamente Complesso
E quindi ribadisco che il mio punto di vista è un punto di vista
Parziale
Inizia con un capitolo
Sul comandare e servire che riguarda la politica e il rapporto tra la cittadinanza e la politica
In cui e forse certi su questo punto come su altri si possono leggere degli elementi di attualità
Ci si addensa intorno al rapporto tra chi esercita e chi subisce il potere e il punto di vista
Di di di Occhetto di Achille e che c'è una sorta di idolatria
C'è una sorta di idolatria del potere
Anche da parte di chi lo subisce e io credo che questo sia di grandissima attualità però vi prego e io non sono in grado di
Grazie
No voi avete ragione però io non voto perché il suo spiega
No ma cella lucente faccia mente le uno cerca di leggere proprio facilissimo
Scusate mi ama
Su questa faccenda dell'idolatria del potere ve lo leggo guardato e perché
Diciamo le cose appunto all'antica
L'idolatria del potere la stessa
Che lo stress classi subisca o che la si chiese o che lo si eserciti il potere ecco io penso che questa sia una grande questione cioè quando c'è un sistema di potere bloccato questo sistema di potere bloccato non riguarda solo chi esercita il potere quindi sarebbe l'autore
Diciamo di questo blocco ma in qualche modo in qualche dimensione riguarda tutti
Cioè riguarda tutti quelli che sono parte di una comunità questo mi sembra che sia un primo punto
Su cui fermare l'attenzione che ci riguarda
La seconda questione viene dopo qualche pagina e mi pare anche questa interessante
E cioè i simboli dell'autorità e del potere
E qui a chi ne dice che c'è una specie di demolire demolizione del potere come feticcio se si vuole del feticismo del potere che è necessario e che dovrebbe passare anche attraverso l'eliminazione di alcuni di questi simboli
E racconta come quando lui era divenuto segretario del suo partito e che vedeva che i suoi maestri gli lasciavano il passo e che questo fatto gli dava fastidio ma che poi lo accettava come un necessario passaggio simbolico a cui poi non si era riuscito ha da cui non si era riuscito a liberare ecco a me pare che in qualche modo simbolico sia pure diciamo
Rituale anche anche la Chiesa si pone questo problema cioè quando eletto il Papa voi sapete che c'è un prete che si avvicina al al Papa neo eletto gli egli ricorda che e polvere che a polvere deve ritornare
Ecco ma più banalmente che cosa ci può dire questo rispetto a come le persone di ceto politico che stanno al potere si comportano ci sono tutti questi dibattiti anche in questa città sulle macchine blu sul pagare il teatro su pagare il San Carlo su prendere i mezzi pubblici ecco penso che questa riflessione anche senza andare appunto
Più da vicino nel concreto sia abbastanza pertinente
C'è una grande attenzione
Su Gramsci in questo libro sia all'inizio che verso metà e sul concetto di egemonia gramsciana
Francamente io sono un poco più radicale nell'approccio
Di quanto qui viene detto Gadda Achille
Achille sostanzialmente vuole salvare e fa bene
Rispetto a chi diciamo butta tutto via
Il concetto di egemonia in Gramsci come un concetto legato allo sviluppo della società civile non solo al comando
E però e però
C'è un c'è un problema c'è un problema che che rimane e che
Nel discutere di Gramsci in questo libro
C'è quasi un non detto voglio essere su questo punto almeno un poco provocatorio e so che Achille sarà capace di riprendere questo questo punto insomma è morto sì nel carcere nel carcere fascista però e io non so come sarebbe andata a finire
Non so come sarebbe andata a finire se fosse rimasto in Unione Sovietica
Nel senso che altri come come Antonio Gramsci poi erano presi dal dal da questa cosa terribile
Della
Di essere interni ad un ad un pensiero e per cui non poterlo tradire fino alla fine e questa è una è una cosa tragica che questo libro secondo me non dice non dice forse fino in fondo
Sono molto
Di vi confesso che mi piace la parte moltissimo questa parte su Giordano Bruno
Nella parte su un pezzo di immorale dominio
C'è questa idea di circolarità che cosa succede
Si può avere un'idea circolare della vita in cui si attendono gli imprevisti in cui i e possibile evitare diciamo le trappole della dialettica se ho capito bene questo quello che c'è dietro a questa scrittura
E mi pare che questo sia importante per tutti noi noi ragioniamo spesso in termini di o a favore o contro o con uno o con un altro o stai qui o lo tradisce gli e invece qua si propone un nuovo modello
Un modello che però è anche antico in cui è possibile
Stare nelle cose
Anzi si richiede a chi esercita la politica di stare nelle cose di attendere
E si richiede una tattica di immersione di distinzione continua
E ci sono pagine veramente belle su questo io penso che questa sia una questione che riguarda anche la nostra città la nostra vita politica in Italia
Noi dobbiamo ad un tempo essere contro le parti
Più terribili e più minacciose siamo a pochi a poche settimane dalle elezioni però non per questo possiamo pensare che tutto si risolva dobbiamo continuare a stare
In un moto difficile e questa questione molto faticosa
Viene ricondotta da da Achille in in una discussione più ampia
Achille poi passa
Ha una parte che chiama intermezzo
In cui parla a lungo
Dell'idea che hanno avuto alcuni settori del Partito Comunista Italiano
Che in fondo
Non aveva hanno colpe
C'era stata una continuità erano stati da molto tempo fuori da quello che era stato
Il comunismo realizzato
Le sue tragedie
E che quindi non c'era bisogno di uno strappo non c'era bisogno di uno strappo perché in fondo si poteva ancora graduali Istica mente costruire a partire dalla specificità del comunismo italiano
Critica ampiamente diciamo questa cosa
E spiega la necessità dello strappo di cui tutti quanti noi sappiamo Achille
E diciamo l'esponente più coraggioso perché in fondo è stato lui che ha forzato questa cosa poi su questo ritornerò a proposito di un altro passaggio del libro che riguarda i tempi anche questo secondo me riguarda in maniera indiretta la nostra situazione
Su questo io un'unica osservazione da fare
Il carattere simbolico di questa rottura non è stato portato avanti in maniera compiuta
Faccio un esempio il gruppo dirigente
Del partito comunista che aveva fatto questo strappo
Non è andato alla collina
Cioè non ha preso un treno
E andata la collima a riconoscere e a restituire ai propri militanti alla propria storia con rispetto anche per la propria storia certamente la grande questione di cosa è successo lì
Cioè la grande questione
Del gulag per la grande questione della deportazione di intere popolazioni
Che certo non riguarda direttamente la storia del Partito Comunista Italiano
Però riguarda questa cosa in cui tanti minori per tanti anni ha ci siamo spesi li abbiamo pensato abbiamo riflettuto
E sul territorio questo non si è avvenuto sul perché non ci sia stato questo coraggio simbolico
è un un quesito che io da qualche tempo mi pongo da qualche tempo mi pongo molto seriamente perché continua ad esserci un non detto su questo
All'interno all'interno della sinistra in generale
E ne abbiamo molti esempi
Si doveva probabilmente fare non si è fatto il perché rimane una grande questione
Per concludere per adesso poi magari faccio un altro intervento un intervento più di altro tipo ma volevo leggervi
Il risultato di questo non detto che non ha trovato sfogo nella parola che non ha trovato un momento di restituzione pubblica ed è una bella pagina
La pagina quarantuno che secondo me ci riguarda in maniera indiretta ma molto forte
Faccio la lettura del tuo libro e chi mi viene in mente un'esperienza istruttiva che ho vissuto in Unione Sovietica vi andai come coordinatore della segreteria del PC e partecipai a una riunione della segreteria del PCUS presieduta dall'idea Schofield vice di Gorbaciov
Pagina quarantanove scusate alla mia domanda su come veniva vista la perestrojka li caciotta rispose
Va tutto bene perché la perestrojka e nell'interesse del popolo e tutto il popolo è al lavoro per l'applicazione delle direttive del Comitato centrale del PCUS
Io quasi sbiancati e pensai è chiaro che non ci sono
Nessuna svolta e nessuna perestrojka un collaboratore di Gorbaciov acuto osservatore delle cose italiane se ne accorse mi assicurò che nel pomeriggio avrà incontrato Gorbaciov
E lì la musica sarebbe stata diversa Gorbaciov mi disse qui tutto in discussione il caos generale e le contraddizioni sono destinate ad aumentare il partito è contro di me e non so se ce la faremo
A quel punto pensare che c'era veramente qualcosa di diverso dal passato
Ecco eccetera io penso che noi siamo pieni ancora adesso in questo Paese di gente come lui Cascio
Cioè che continuano a pensare che si possano evitare l'evidenza che si possa non dire la verità che non non si devono svelare gli elementi di realtà dolorosi che ogni che ognuno di noi
Deve invece poter riconoscere per andare avanti
E questa è la mia conclusione per adesso e poi vediamo grazie
Non c'è bisogno che presenta Degiovanni a Napoli sarebbe però lo presento
Ma anch'io ho letto il libro con molta attenzione e direi anche con molta passione e interesse
Ed è venuto fuori da questa lettura una conferma dalla quale io vorrei partire
Occhetto è stato sempre secondo me un politico eterodosso
Questo poi spiega tante cose
Non è stato solo un politico eterodosso nel momento in cui a deciso
Ma non voglio dire da solo ma certamente i certamente forse qualche momento di solitudine forte nella decisione c'è stata
La svolta successiva al mille novecentottantanove ma io credo che questa eterodossia di Occhetto da tasse da prima
In se non fosse datata dal da prima difficilmente diciamo Occhetto allora segretario del PC avrebbe potuto prendere quella
Tragica e fondamentale decisione storica che fu quella della Bolognina
Eterodossia rispetto che possa ecco vorrei partire da qui e poi risponderò perché
Eterodosse rispetto alla alla forma di gestione del potere
è un po'come dire un po'curioso starei per dire
Mettere un politico un politico contemporaneo
In un rapporto così problematico col potere eppure la singolarità e l'originalità di Occhetto secondo me sta in questo
Nella Venere
Di fronte al tema del potere ha assunto un atteggiamento inconsueto
Perché parto da questa riflessione che potrei esemplificare perché tra l'altro mi permetto di dire sono amico di che Achille Occhetto da molti anni e da e da molti anni precedenti la svolta
Negli anni della svolta fumo particolarmente vicini poi forse ciascuno appreso delle vie anche un po'diverse ma forse finiremo con rincontrarci quest'impressione
Perché dico dicevo parto da qui parto da qui perché il libro è sul potere
Quindi se io noto questa eterodossia di Achille Occhetto rispetto al tema del potere
La moto a maggior ragione perché il libro punta su una sulla critica del potere
E intitolato potere è che anti potere ed ha come oggetto utile lo dice con molta precisione nell'epilogo quello di costruire una sinistra che sia critica del potere
Che è una grande bella idea è molto difficile però
E la struttura del libro in un certo senso conferma questa idea centrale questa posizione perché il libro e avvolto percorsi di dire
In una critica ammetta politica del potere per poi essere centrato nella sua parte centrale
Su una critica del potere politico per come si va organizzando in questi in questi anni e per la prospettiva che si disegna in che senso e avvolto in una critica
Del metà politica del potere B Achilleo usa delle fonti curiose per un politico e a me molto mi ha interessato questo lo ricordava prima Marco Rossi Doria
USA Giordano Bruno
USA la Arendt
O USA Joyce per altri aspetti USA degli autori che non solo con i suoi perché gli USA
Eccome Moussa
Bruno lavare tutte le loro diversità ovviamente sono utilizzati per offrire da parte di Occhetto una visione come dire circolare non gerarchica della struttura del potere
Non c'è entrata in fondo
Il Bruno che tu coglie quel Bruno che ha detto non c'è nessun centro tutto il centro e tutto è periferia ogni minuto seria come diceva Bruno
Contiene in sé l'intera verità quindici questa idea come dire circolare del potere questa idea non non c'entra non verticale non organizzata gerarchicamente
E castità perché è stato segretario del partito comunista e lo è stato in una fase così difficile di transizione come dire scavare da questo punto di vista teorico in una visione metà politica del potere secondo me di grande di grande interesse
E percentuali Achille Occhetto nel suo libro mette al centro questa critica che io ho chiamato metà politica del potere perché lui pensa la struttura del libro è stata è già rappresentata e descritta da Marco Rossi Doria che la situazione del mondo contemporaneo vada invece in una direzione opposta
Cioè vada in una direzione in cui il potere diventa una struttura sempre più opaca
Sempre meno trasparente
Sempre meno leggibile
Dal concittadino normale cioè da quello che in una certa misura col potere
A che fare giorno per giorno si deve rapportare quando vota ma non solo quando vota diciamo così e allora l'analisi che complessa ricca io toccherà qualche punto perché poi sentiremo che te pace c'è tempo potremmo perfino reintervenire mi pare che questo sia la struttura dialogica di questa cosa quindi non voglio essere molto lungo
Però questa questa che queste questa critica della struttura del potere
In una situazione mondiale non solo italiana naturalmente perché lo sguardo di Achille Occhetto si espande diciamo sull'intera situazione del globo
è legata invece a una fortissima io dicevo prima gerarchizzazione delle strutture del potere e alla difficoltà di capirlo cioè qual è oggi il linguaggio del potere
Quali sono le lingue del potere come si esprime dove dove stanno sta dappertutto e non sta in nessun posto si dice invece facciamo i decentramenti facciamo i decentramenti perché il potere si è più vicino ai cittadini viene francamente da sudiste
Ma sorridere amari
Sorridere amaramente
Perché
Non è che i poteri del non è che non è che decine di il potere nel momento in cui viene istituzionalmente decentrato perciò diventa più leggibile o perciò diventa più vicino ai cittadini
Perché anzi questi avviene spesso che questa diffusione di poteri cento invece entrati finisca col costruire tante strutture di potere tanti sistemi di potere Sempre più illeggibili
E sempre più uno estraneo e lontano dall'altro
Dentro questo sistema vive si immette il libro di Achille Occhetto
Naturalmente come dire starei per dire che questa riflessione che tu fai sul potere
Come se dai cascami del Novecento
Cioè di questo secolo terribile
Nel quale però le grandi battaglie di potere
Sono state anche grandi battaglie di idee
E io non voglio non non cedendo e quando si dicono queste cose no non c'è su non ho mai atteggiamenti nostalgici verso cose passate
Ma questo e nel libro viene detto e diciamo il Novecento questo terribile secolo come è stato detto di ferro e di fuoco in cui la dimensione della politica assunto
Come dire la le dimensioni tragiche che non sappiamo che noi conosciamo e tuttavia potere idea era una grande battaglia di filosofie si potrebbe dire
Che cosa invece stiamo a che cosa stiamo assistendo che a un a un degradare del concetto di potere quasi che il potere si immobilizza assenze stesso
Auto privando sì delle idee non delle idealità perché e questo magari può apparire una cosa un po'più lontana come si mette in rapporto vitalità il potere ma delle idee cioè il della
Di un'attenzione strategica vogliamo dirla così di un'attenzione verso qualcosa che si dovrebbe fare che si dovrebbe realizzare Progetto altro
Io ho l'impressione che la la l'analisi che Occhetto coinvolga in pieno la sinistra in questa critica la sinistra come storicamente organizzata oggi naturalmente faccio delle osservazioni di
Questa sinistra che io Occhetto lo dice secondo me dice una parola importante perché potrebbe sembrare scontata e non lo è
E tocchetto dice edema sinistra
Dovrebbe essere concentrata dovrebbe avere come punto principio fondante una cultura della libertà
Dice Occhetto in un certo passaggio che cosa mi piace di questo naturalmente Occhetto poi discute delle diseguaglianze del problema del rapporto tra libertà eguaglianza delle ingiustizie della globalizzazione di tutti i temi che possiamo immaginare
Occupare un libro che vuole dare questo affresco diciamo così sui temi della contemporaneità
Quello che a me mi piace di questa nel rappresentazione che dire che il nucleo rovente della cultura della sinistra deve essere una cultura della libertà non significa sottovalutare ovviamente il tema dell'eguaglianza ma significa dire una cosa che
Le democrazie illiberali di oggi mettono sotto evidenza
Che sembrano rinasce il principio di libertà anche l'eguaglianza si va a far benedire e non è possibile
Cioè quasi un primato della libertà ma non perché non un primato aristocratico della libertà non un primato elitario era libertà
Ma un primato della libertà come principio che è in grado di organizzare il mondo che è in grado di sfondare che cosa la lotta per il riconoscimento reciproco
Che è la fonte del rapporto fra libertà e uguaglianza se la vogliamo mettere diciamo così sulle sulle grandi traiettorie sui grandi e sui grandi temi queste e la sostanza come dire concettuale del libro poi c'è una parte se ho ancora alcuni minuti
In cui Occhetto affronta i temi
I temi ecco provenienti nonché quelli che ho citato non lo siano ma sono i grandi temi di sfondo
I temi roventi solo uno
Gli anni in cui lui è stato segretario del partito comunista e gli anni successivi e qui io voglio concentrare l'attenzione sostanzialmente su un punto
Facendo poi infine anche un'osservazione diciamo critica nel senso che poi dobbiamo stimolare la discussione l'occasione di avere Occhetto qui con noi è un'occasione per farlo naturalmente quindi dobbiamo avere anche
Questa attenzione a qualche aspetto su cui io vedo qualche problema in più
Sono due poi gli aspetti su cui ricondurre in più ritiro poi velocemente
De
Dicevo il cuore di questa di questa rappresentazione della della della svolta
Questa o questa grande operazione solitaria lo dicevo prima
Necessaria
Nella quale si si aprì uno scenario nuovo
E si apre uno scenario
Ne avevo
Che però per alcuni aspetti diciamo
Come se non avesse ha avuto la forza la possibilità di produrre tutti i suoi effetti
Perché non solo fra le righe ma anche in maniera esplicita
La critica che Occhetto fa alle alle modalità con le quali pezzi importanti della sinistra storica italiana oggi interno sperperano il loro rapporto il rapporto tra potere idee tra potere Progetto nel tema il libro di Occhetto
Molto presente ed è molto critica su starei per dire che quella critica metà politica del potere che avvolge il libro diventa poi in quelle pagine dedicate alla storia politica del nostro Paese una critica pungente
Ha un potere io questo è un problema che sento molto
Parliamo dell'Italian caratura ne parliamo della sinistra di una sinistra che tutti auspichiamo che vada tra qualche giorno al governo del paese ma sentiamo che bisogna mantenere forte anche dopo soprattutto dopo lo stimolo critico
A che questo potere non si abbonda su se stesso stabilisca in modo corretto il rapporto tra politica ed economia stabilisca in modo corretto il rapporto tra politica e società
Colga questa novità forte del mondo contemporaneo che non dobbiamo semplicemente per avere una certa formazione negare la centralità della volontà di vita che l'individuo in quanto tale a possiede forma e cerca di realizzare nella sua esperienza individuale nella sua esperienza sociale che sono grandi temi di sfondo rispetto lì AIMPA un'interpretazione appunto sette gestionale puramente gestionale del potere
Che è sempre più preoccupante
Quali sono i due aspetti su cui vorrei mettere velocemente un accento critico
Il primo come dire avrei dovuto descrivere di più il libro per poterlo mettere in campo ma lo faccio lo stesso come dire e un libro dove c'è troppo dovere essere
C'è troppa esige un'anzianità cioè tutti vogliamo un mondo in cui democrazia e libertà Assis polsino
Tutti vogliamo un mondo nel quale non ci sia più la morte di non so quante migliaia di bambini al giorno tutti vogliamo un mondo più giusto
Quello che forse io avrei avvertito come più necessario a livello di d'dall'altezza di questo è un'analisi delle forze in campo delle conflittualità reali perché poi ci sono queste conflittualità reato
Che avvolgono il mondo spesso in una situazione che diciamo tragica difficile complicata ecco questo eccesso di esigenze malissimo questo eccesso che lo dicevo prima di dover essere con una difficoltà che però non è una difficoltà di Occhetto è una difficoltà che tutti abbiamo naturalmente di sapere quali sono le forze effettive che sono in grado di rimettere in movimento i processi politici e questo problema del rapporto tra politica idee e quindi questo e diciamo un primo grande tema
Su cui è possibile perché Occhetto è un è un è uno scrittore di libri oltre che essere un politico perché vedo che si terzo quarto che scrive qui almeno il secondo che io discuto con voi
Il secondo e e e poi chiudo è una è velocissima riflessione sugli anni Novanta
Perché le cose poi sono andate come sono andate diciamo del ma partita mi novecentonovantaquattro qua io la pongo in maniera un po'rozza per la velocità e i tempi e anche un po'provocatoria così stimoliamo la discussione
Cioè non è possibile che una certa interpretazione come dire
Dei progressisti che venne data l'ora
Nata nel momento in cui sembrava che il centro dello schieramento italiano si fosse svuotato da Tangentopoli la fine dei partiti la crisi drammatica la conclusione del sistema politico non è possibile immaginare chi
In quel momento
Abbiamo lasciato troppo molto questo centro
Per cui l'incursione di Berlusconi è stato l'incursione trionfale
La CISL domandiamo a Cuba nel giro di sei mesi un partito che raccoglie otto milioni di voti e come possibilità così pressante per quando uscì un furbo uno che
Insomma le cose allora soprattutto nella nella fase nascente aurorale della sua delle vie vicenda politica ed era ma come più come quando è accaduto accadere questo fatto
Non è che abbiamo affidato troppo sul fatto che Tangentopoli avesse messo talmente in ginocchio il centro politico dello schieramento italiano che noi potessimo Comi di occuparlo
Politicamente lo dico nel senso migliore della parola senza troppe cerimonie e non dovevamo immaginare che questo centro si sarebbe organizzato
Chi fosse organizzato con Berlusconi
E le cose italiane possono andate per i successivi dieci anni a partire almeno centonovantaquattro anzi dodici come sappiamo e siamo ancora le anche se il tutto lascerebbe immaginare ma
Siamo napoletani quindi facciamo sempre scaramanzie varie tutto lascerebbe immaginare che le cose non vanno in un certo modo questa è una domanda che io pongo aperto perché la pongo a lui direttamente la pongo a lui direttamente perché lui è l'artefice di molte cose in quegli anni
Ed è anche stato l'interprete di quella situazione italiana
Io mi domando se in quelle interpretazione non ci fosse appunto questo virgolette limite mi fermo qua
Innanzitutto
Devono senz'altro ringraziare perché non è una cosa che cosa inconsueta
Soprattutto quando gli autori sono autori che vengono direttamente dalla politica
Che i commentatori dei libri leggano il libro che
Che è presente
Dal dei fatti il compito è stata fatta a mano e secolo queste cioè io credo che sia molto importante vi ringrazio di questo poi entrerò nel merito di una serie di questione sia molto importante che si sia colto
è molto importante che si sia colto diciamo il taglio complessivo
Ma innanzitutto prima di arrivare ai punti più caldi
Uno potrebbe chiedersi perché si scrive non è libera né perché io l'ho scritto in questo modo naturalmente i motivi per cui ci scrive un libro sono sono tanti
E lo vuole per fare capire meglio che il libro non è nato così come voi lo leggerete
Ma a un certo punto mi sono trovato nel computer e una serie di note sparse che riguardavano argomenti tra di loro molto diversi
Argomento di carattere morale carattere letterario scientifico
E rileggendo lì un bel giorno scoperto che tra queste note così sparse così differenti
E c'era un filo rosso che le congiungeva fra di loro e il filo rosso e quello che due presentatori entrambe con l'aspetto da divisioni differenti hanno messo al centro e cioè la critica del potere
Esigenza di una profonda riforma della politica quando parlo tra l'altro di riforma della politica parlo di riforma di tutta la politica non solo dalla destra
Rispetto alla quale ci sarebbe una sinistra Immacolata no la riforma complessiva della politica e quindi ho riscoperto il fatto che queste due temi sono stati gli al centro di una ricerca di un impegno permanente di tutta la mia attività intellettuale e politica la riforma dei partiti ha avuto il suo momento più cruciale nella mia esperienza politica nella svolta la riforma nel sistema politico per essere stato con Segni
Uno dei primi referendari e quindi di avere posto il problema nel superamento del vecchio sistema politico italiano e poi la riforma delle coalizioni l'idea di un rapporto diverso tra partiti e coalizioni
Con due ed è fondamentale che si intrecciano tra di loro quella della carovana e quella di Mou ulivismo coerente ma la quale è la vera novità secondo me e quella che secondo ci sono credo nel libro e le cose che avete detto me lo confermano
Una serie di precetti di norme di consegna di comportamento diciamo di verde persino di avvertenze di Filosofia morale politica che riguardano per esempio il rapporto tra morale e politica il consociativismo
Cos'è bipartisan l'alleanza del concetto di egemonia
Come conquistare preservare il potere la giusta e la falsa unità il rapporto tra coraggio e avventurismo in politica e il rapporto tra libertà e democrazia
Che nello stesso tempo potrebbero essere anche note fatte da un politologo ma sono fatte da chi invece a visto queste questioni nel vivo diciamo della propria
Esperienza politica
E anche l'insieme di riferimenti culturali mi sembra che siano stati funzionali a questa esigenza sono lo ricordavano
Sia Rossi Doria sia Degiovanni riferimenti filosofici scientifici politici letterari che non sono puramente Exor nativi ma sono diverse sfaccettature percezioni del potere
Se e quando parlo dei giovanissimi Lorenzo dargli il velivolo dell'arrendere ancora di Giordano Bruno e nella quella che chiamerei una riabilitazione né Celestino quinto quindi un desiderio di vedere il potere in mini insieme delle relazioni umane
Hanno addirittura nella stessa visione che abbiano la percezione del cosmo
La perdita di centralità della terra e dell'uomo lo ricordava De Giovanni Cuillo
Al senso nel capitolo su Giordano Bruno
E significativa
Perché significa porre con forza il problema della circolarità al posto delle gerarchie anche il capitolo su Celestino quinto vuole essere un appello Codella potere
Certo non uno un'identificazione come qualcuno ha voluto dire tra Mele Celestino quinta o sesta anche io ottantasette dedica la sua locale variabile spiega è giusto che perché adesso in realtà c'è ma non è il termine in cui poi parla di un articolo peraltro anche bello nella Derrida al Corriere anche ampio che è stato fatto
Non in quel senso
Ma c'è una identificazione nel senso che io il rifiuto non l'ho fatto io passo la svolta queste consiglia finale però se lei se quando si reggono quelle pagine ecco se c'è un'identificazione è adesso te lo dico non è quella
Ma è un'identificazione con il dramma interno
Di chi detiene il potere quindi carattere più generale l'uso che se ne fa
La sua capacità di ergersi contro tutto e tutti
Come ribadita terribile che divora chi lo possiede ce qui qualche cosa che potrebbe essere shakespeariano ed è una visione esattamente contraria al famoso apologo di Andreotti sulla potere i suoi furori e i suoi delitti
Quindi una critica feroce della politica e dei suoi limiti e quindi il dilemma appunto di Celestino quinto cioè la scelta tra il potere e la rinuncia alla propria umanità dire persino ad una ricetta per tutti i politici eccetto per un politico che pur di mantenere il proprio potere quale vi assicuro che a me verso dalla segreteria del del
Nei DS non mi avrebbero mandato via facilmente senza omissione
Perché nel partito purtroppo e dico purtroppo perché di partite purtroppo e soprattutto quelli che vengono da una tradizione comunista è molto difficile liberarsi dei vertici ma il problema è un altro cioè
è giusto mantenere una posizione di potere anche in una situazione in cui il potere non ti serve più per fare quello che desideri per realizzare i tuoi sogni
Il tuo esigenze ma per mantenerlo sonno in quanto tale questo un altro problema del dramma interno del potere quindi la scelta tra il potere e la rinuncia alla propria umanità
In questo
Devo dire che c'è una mia vecchia vocazione che è stata qui ricordata c'è anche l'influsso del pensiero deliberazione della donna che ha avuto su questi temi poi si è perso devo dire negli ultimi tempi in modo clamoroso diciamo
Però non è un libro anarchico
Io cerco di distinguere tra la funzione di servizio del potere in contrapposizione alla funzione di dominio come scommessa di una riforma della politica che non si esaurisca nella politica spetta cioè quella che chiamerà una visione circolare in una visione gerarchi per questo non è solo un saggio critico ma credo che ci siano alcuni elementi e di un manifesto per la riforma della politica
Sotto questo profilo non c'è dubbio che libero a una curvatura per certi aspetti utopica
E questo spiega l'impressione per gran parte vera che ha colto che Giovanni di un'eccessiva presenza del dover essere
Che io ho perseguito anche con una certa gioia perché vi assicuro che per le stelle di non c'è l'ex non ci convince quindi doveva essere già un momento di liberazione doveva essere già al momento dell'operazione importante delle proprie vicine cioè io credo che siamo arrivati nel momento in cui forse è bello vibrare per un attimo ma il cielo dell'utopia perché scendere sul terreno no sul terreno della realtà c'è sempre
Oggi tutti stanno troppo sul terreno della realtà che però è falsificato è persino più utopia della stessa dalla stessa punto
Ma nello stesso tempo voglio dire accettando quindi questa critica
Che ci sono anche elementi di un manifesto per la riforma della politique
Cioè io ho cercato di porre alcune questioni che voglio ricordare brevemente
In una riforma della politica a livello nazionale
Tutta la parte in cui si affrontano i temi del codice etico dei costi della politica del rapporto tra affari e politica della mutazione antropologica
Dei partiti nell'esistenza di partiti che hanno come base dei dipendenti
E come leader dei leader padroni rispetto ai quali si viene si presentano alcune anche proposte di riforma della pubblica amministrazione dell'articolo quarantasei della Costituzione eccetera quindi non ci si chiude poi soltanto in una visione
Utopica lettere a livello internazionale
Tutta la parte che riguarda le istituzioni dalla Global Governance
Un'ipotesi che anche questa e a prima vista utopistica ma vogliamo incominciare a discuterne
La guerra umanitaria
Nel mio libro c'è un attacco durissimo al concetto stesso di guerra umanitaria
E c'è un assioma su cui non tutti i riformisti sono d'accordo e cioè che la guerra non è più
Disponibile
Alla politica
Naturalmente si aprono una serie interrogativi esistono esigenze di intervento e propongo una metodologia la mitologia incominciare a distinguere tra guerra
E forme di polizia internazionale una metodologia però importantissima perché comporterebbe una visione dei rapporti internazionali del rapporto tra diplomazia e uso verrà presenza anche sul terreno totalmente diverso da quello che sotto la facile espressione di guerra umanitaria abbiamo visto negli ultimi i tempi
Nello stesso tempo
E qui appunto anch'io lancio una questione per aprire la discussione
C'è nel libro una ipotesi di unificazione delle forze
Riformatore formatrice di sinistra
E voglio dire con estrema chiarezza che per me non è uno scandalo che ci possono essere diciamo due fondamentali ispirazioni dalla sinistra
O nel centro sinistra senza tratti
Lo scandalo stanno i trattini messi solo per difendere gli apparati le rendite di posizioni
Gli interessi autoreferenziali micetto politico
Se le differenze invece si fondano sulla chiarezza delle intenzioni allora si può sperare di lavorare per una più alta e consapevole unità nella diversità e questo implica un obiettivo quello di rifondare la sinistra c'è un partito in Italia che si chiama Rifondazione Comunista per il fatto stesso di chiamarsi Rifondazione Comunista anche se uno dei partiti a cui io
Dopo no il cantiere l'associazione cui partecipo dà indicazione di voto la considero la posizione vecchia il vero problema oggi è rifondare la semisfera
Non rifondare la sinistra nel suo complesso
Che oggi ci troviamo nella situazione in cui si presentano ancora quattro cinque simboli con la falce e martello mi sembra un esempio della pigrizia della politica
Italiana e quindi il tema della rifondazione della sinistra è un tema di grande rilievo qui io sono disposto partita a scendere ulteriormente sulla politica
Devo dire che presentando il libro con un trio interessante si chiama Prodi Amato e Veltroni a Roma
Amato mi ha chiesto la Costituente delle idee che io propongo nel libro deve essere fatta dal piccolo ulivo quello che poi dovrebbe diventare il Partito Democratico o da qualche cosa di più grande
Io ho risposto
Mi rifiuto rispondere a questa domanda posta in questi tre come voi sapete nella scienza la cosa principale e porre le domande giuste per vediamo quali sono le risposte
Tutte le domande che ancora una volta partono dai contenitori a mio avviso sono domande sbaglia
Noi dobbiamo partire
File contenente sotto questo profilo dobbiamo
A dovere
La grande ambizione e mettere in campo una vera e propria costituente delle
Se noi riuscissimo a ben a mobilitare quattro milioni di cittadini non solo sulle primarie come sono state fatte
Che poi sono state usate in modo distorto rispetto secondo me anche agli obiettivi che erano presenti a coloro che le portavano ma intorno a una Costituente delle idee attraverso un grande dibattito dalla Società italiana solo in questo momento in modo noi potremmo rispondere a una serie di contraddizioni che si presentano oggi
Nella politica italiana in questo senso
Io credo che il mio sia un saggio critico a volte impietoso nei confronti della politica
Però anche un contributo a lavorare assieme
Per salvare il Paese
Però lo voglio dire con una cosa molto semplice finora siamo stati anche molto complicate giusto il libro è complicato lo voglio dire libro a diciamo mi sembra in modo evidente delle ambizioni anche di carattere culturale generale
Però
Per dirla in modo molto semplice arrivando all'attualità in modo brutale
Noi dobbiamo abbattere Berlusconi siamo almeno credo gran parte di noi siamo d'accordo
Ma dobbiamo liberarci anche da ogni forma di berlusconismo anche quello di sinistra perché se no non avremmo fatto assolutamente
In questo senso tutto il pessimismo dell'intelligenza che siamo capaci di mettere in campo può essere unito a un autentico ottimismo
Della della verità
E della volontà
E quindi io ho una fiducia nell'incontro delle culture riformiste
Ritengo che questo incontro non si è avuto perché non si è trovato il quadrivio giusto dove dovevano incontrarsi
Che si sono messi a camminare ciascuno per conto proprio ma non hanno trovato il terreno
Su cui potevano incontrarsi
E proprio per questo noi dobbiamo aprire anche una fase della politica che sia totalmente diverso
Diceva Rossi Doria idolatria del potere anche di chi lo subisce
Io credo che in campagna ne avete un esempio molto forte
C'è una storia una tradizione
Però in questo momento è diventata molto pesante questa storia questo
è probabile che non se ne paghi ancora lo scotto
E probabile
Però quello che non si paga oggi si paga peggio domani
Cioè sorgere essere
E quindi è un tema molto attuale e sono contento che Rossi Doria l'abbia colto in questa attualità
Va da sé che io sono completamente d'accordo con il fatto se ho capito bene che Gramsci se non era in carcere sarebbe stato fatto fuori ma dal mio libro
Appare chiaro Gramsci morto diventa un esempio
Per i Comunisti italiani un Gramsci vivo con la sua intelligenza critica estremamente forte non so
E che fine avrebbe fatto nel comunismo posto guerra ancora dominato da Stalin e quindi la grande operazione di Togliatti è stato poi di servirsene
Successivamente però nel momento in cui lui era vivo e pose a Togliatti
Il problema cruciale del rapporto con lo stalinismo sappiamo che tra gli atti gli rispose picche
E sappiamo che da quel compimento comincia il vero calvario di un gran Cicchelli nella carcere fascista ma isolato dai comunisti che stanno dalla sua stessa cioè e questo è un aspetto drammatico della nostra storia
E va da sé che per noi il coraggio simbolico di dire che i gulag full HD
C'era se no non avremmo neanche fatto la svolta non era questo il problema il coraggio simbolico di andare come sono andato io un anno prima della svolta al funerale di riabilitazione di oggi
C'era di Dina che c'era
Il problema e quello che costruiamo dopo questo
Quindi eterodossia sul potere è stato detto critica metà politica del potere che però arriva ai problemi concreti di oggi
Il dover essere cioè però
Mi sono un po'autodifeso
Sul punto che
Degiovanni ha colto che il vero punto le forze in campo
Certo questo non era un libro che partiva come classicamente dalla tradizione marxista quel Marx è partito dalle forze in campo come sappia non parte da questo
Io devo dire e confesso ampiamente penso che sia utile per quello che che attualmente è uno dei compiti intellettuali più difficili le forze in campo
Ed è più diffidente uno dei compiti più difficili
E voglio dire non credo nemmeno che possiamo postulare l'esistenza di uno due pensatori giovati come furono certo momento Marx Engels eccetera ci vorrebbe
Un lavoro collettivo estremamente più ampio che secondo me si libererebbe senza incominciassero a porre il problema
Del rapporto politica idee su un terreno giusto cioè quello che noi stiamo individuando qui insieme perché è una prima risposta mi viene però è difficilissima io vedo che la contraddizione fondamentale oggi per l'umanità intera il fatto
Che tutto il risultato della scienza
E della tecnologia
Che il risultato di centinaia di migliaia di uomini
I ricercatori
Gli studenti i lavoratori intellettuali entra in contrasto con l'appropriazione centralistica del potere così come abbiamo discusso e qui io vedo una delle fondamentali forze motrici
Dello sviluppo di elementi antagonisti nuovi nella nostra società e quindi io lavorerei molto sulla nuovo proletariato intellettuale ad altissimo livello
Come una delle contraddizioni fondamentali di tutta di tutto lo schema del potere così come noi lo conosciamo
Per ciò che riguarda la parte più del passato
Il centro vuoto ma io li voglio ricordare una cosa
E quando mai cercammo nel novantaquattro faticosamente di mettere in campo una coalizione
Io lavorai giorno e notte
Per avere nella coalizione Martinazzoli
E la democrazia cristiana e voglio dire anche una cosa che non ho mai scritto e detto
Anche perché può sembrare strano però la la bolla voglio dire perché mi sembra giunto il momento di dirlo a un certo punto i cristiano sociali e vennero da me mi dissero i democristiani allora erano ancora in questi anni c'erano dentro tutti
Non sono disposti ad allearsi con voi perché voi avete Rifondazione comuni
Eh io li mandai a dire
Se voi vi alleate con noi noi possiamo porre Rifondazione Comunista in una posizione come poi fece successivamente
Di alleanza
Alla coalizione
E avremmo costituito allora il centrosinistra poi come l'abbiamo conosciuto chiuse successivamente la risposta fu no da parte della democrazia cristiana perché fu no
Perché in quel momento la Democrazia cristiana era ancora convinta nonché Pinassi costruire un nuovo centro ma di poter essere ancora il centro della politica italiana questo è stato nel Lorraine tragico ben Martinazzoli che ho pagato anche io
Ma l'errore tragico fu di Martinazzoli io Peci tutta la campagna elettorale
Per chiedere a Martinazzoli l'alleanza e naturalmente non ci presentammo potevano presentarci elezioni questo mi sembra ovvio con le forze che erano disponibili e che furono le forze progressiste che sia detto tra parentesi
Hanno avuto un successo elettorale dal punto di vista numerico più di quanto la sinistra poi successivamente riesce ad avere in tutte le altre elezioni
Quello che non capimmo all'ora ma non capimmo lo vedremo
è una cosa che si è verificata per tutti questi anni
Che il punto c baricentro centrale in questo rapporto ormai quasi paritario tra centrodestra e centrosinistra è stata la scelte della Lega
Se la lega fino al giorno prima c'era una trattativa tra lega che Segni per fare una lista se quella lista l'avessero fatta cambiava tutta la storia Berlusconi l'astro di Berlusconi non sarebbe non sarebbe nato
Che la lega sia stato un punto centrale lo dimostra il fatto che solo due mesi dopo la lega mette in crisi il Governo di Berlusconi
Poi fra lo fa rinascere quando si allea di nuovo con Berlusconi e così via dicendo adesso si spera che
Cosa funzione centrale non ci sia più perché l'esperienza è stata fortissima io ieri ho visto
La trasmissioni in televisione ho avuto modo di fronteggiare Berlusconi che per la prima volta nel novantaquattro
Beh sono due Berlusconi profondamente vive Berlusconi del novantaquattro era ai miei occhi mai gli occhi del pop italiano un marziano uno sconosciuto
Lui poteva presentarsi io avevo un bel dire guardate che figlio di Craxi che lui non nasce dalle macerie nella Prima Repubblica al popolo italiano appare appariva anche rispetto a noi che avevamo una vecchia tradizione politica l'unica novità
Di quel momento e giocava sul sogno
Sogno di cose che per me magari sono del tutto fatture ma che invece avevano la forza il Berlusconi di ieri che cosa gli mancava proprio questo
Per la prima volta che lui non è riuscito a promettere niente curate non dico a dire cose serie sarebbe stato già importante per lui riuscire a promettere e quindi ha giocato soltanto indifesa
Su quello che secondo lui sarebbero state le realizzazione ma questo lo dico per vivere che in quel momento
Il conoscere che cosa poteva essere centro non centro
Era estremamente difficile perché si era terremotato tutto il sistema politico italiano e anche coloro che dal quarantacinque erano stati la vera espressione del centro Italia non avevano più capito la propria funzione né immediatamente
Strategica e quindi in realtà è avvenuto qualcosa
Di curioso che nei momenti di crisi avviene che il centro appunto è stato riacquistato da una forza che però non si presentava come centri la si presentava come bipolare perché ricordiamoci ancora un'altra cosa con la lega dentro quelle elezioni in quelle elezioni Berlusconi era col giustizialismo
Poi la Panto la battaglia contro i giudici era contro la corruzione dalla Prima Repubblica
E contro i vecchi partiti che erano nati
Dalla resistenza del quarantacinque non si presentava con l'aria classica rassicurante
Della vecchia Democrazia cristiana si è presentata con la dinamica del bipolarismo dall'altra parte che doveva sbarrare la strada alla sinistra noi evidentemente non eravamo pronti a questo l'unica scusante che dico
E che per noi è stato già importante
Che dopo vent'che venendo da o perché questo molti anche i miei compagni che ha partito se lo dimentica venendo da una sconfitta storica
Beh l'idea che fosse quasi naturale che no il due giorni dopo che crolla il comunismo mondiale di questo si tratta
Dovessimo andare immediatamente al governo del paese mi sembra una cosa un po'curiosa venendo da una sconfitta storica noi siamo riusciti in quel periodo non solo a mantenere posizione a guadagnare posizioni come PDS
E a preparare le condizioni solo due anni dopo perché le condizioni due anni dopo vengono dalla svolta senza la svolta non ci sarebbero state per andare al governo ma la critica che io faccio
A me stesso e anche la svolta
Va nella tua direzione neanche più radicale cioè che all'ora
Noi accettammo l'alleanza senza principi
Tra chi
Voleva la svolta pensando che però doveva ripensare alla funzione al vuoto che si è
Riva dopo che crollava il comunismo internazionale
Perché c'era stato un pieno anche un più un vuoto d'idealità
E ripensarlo in altro modo e che si riteneva invece di avere trovato la via per entrare immediatamente nel salotto buono quest'estate hanno tentato anche di fare dei salotti cattivi
E quindi non aprire nessuna processo strategico in quel momento probabilmente noi dovevamo incrociare le armi
E arrivare immediatamente a una chiarificazione di strategia all'interno del PDS
Grande era stato lo strappo grande la lacerazione
Grandi le sofferenze di quegli anni c'è ricordiamo tutti forse come quando uno fa una battaglia campale la battaglia campale immediatamente successiva non l'abbiamo fatta con la stessa forza e la stessa chiarezza e quindi ne abbiamo pagato ascolto grazie ma
Accalca
Trauma
C'è qualcuno che vuole
Porre domande sulla carta
Lo smantellamento dei fascisti
Non a
Caso no quindi se c'è qualcuno che vuole fare domande alza la mano e si aggiungono ecco non vede nessuna opera giusta anch'c'è anche delle faide Manna
S'era fatta lavora evitate perché forse non si è sentita questo
Ad esempio
Cosa facciamo domanda per domanda no quelle amara come non è mandato Baccalini raccogliamo nei due tenera genera Signora così magari abbiamo un poi senza nel tempo chi altre Serra
Svergolamento le
Chiesto
Beh come alcuni fanno Cryo partecipato al dibattito politico da sempre in particolare tra la tra l'aprile del novantatré con la fondazione di Cristiano sociali prima citate
Da Occhetto
Propri alla battaglia elettorale del novantaquattro la dodicesima legislatura sullo stato presente della dodicesima legislatura
E quindi
Ho una lettura ricco attraversa tranquillo ma rappresentata ad Occhetto riconosco molto
La profittabilità degli interventi Lucio di Occhetto sia di Aldo e Giovanni può anche dalla lettura che ha dato un po'differentemente Rossi Doria però dico
Sul passato non voglio intervenire tutto da discutere da vedere tutti i contributi sono state ma in questo momento per il futuro parte dall'aspetto utopistico si presento non realmente un realisticamente due ipotesi tutte da sviluppare
Un'ipotesi di partito di sinistra o socialdemocratico su questo oltre che i contributi pregevoli Giovan c'è tutta una letteratura in particolare da parte degli dell'altra usi dei politici inglesi
è un'altra Partito Democratico tu Q cioè un centro orientato al sì
A me interesserebbe sentire ora anche sei purtroppo molto brevemente qualche ipotesi sia alta uno dei tre diciamo fiocchetto che De Giovanni Rossi-Doria grazie
Riteniamo un'altra
Se ci sta
Sono
Sono d'accordo sulla democraticità sulla mancanza di democrazia risorsa di inclusione il settantatré perché io potevo vedere alla patria del socialismo
E non l'ho trovata certamente certamente oggi sanno molto molto molto peggio di io non sono quindi sono d'accordo sul fatto che ci voglia democrazia libertà ci voglia un proprietario è un bravo dettagliato acculturato come giustamente dice il però come diceva anche signore di prime io non sono d'accordo sull'ultima nave si cioè io invece capovolto discusso
Cioè quando l'Unione Sovietica il sistema sovietiche saltati in aria innanzi bisogna ancora dobbiamo allora
Dobbiamo analizzare bene i motivi orme forse secondo me perché hanno esperito tutti Darina venti quindi va economia andata a farsi benedire
Però in Italia che in Grecia stavano dalla politica dei blocchi particolari se non sarebbe mai saliti perché noi purtroppo eravamo vincolati al trattato di auto per quei facevamo parte dell'influenza americana se potevano essere fosse avesse raggiunto il massimo dei voti fosse arrivato al potere ma certamente arrivava il signor il Presidente Consiglio comma Claudio qua ci sarebbe stata sicuramente purtroppo ha una sua
Un un colpo di salto all'interno
Poi per esempio abbiamo avuto abbiamo gli esempi dell'Ungheria India sembri della Cecoslovacchia che appunto cercavano di liberarsi dal giogo rosse quindi proprio per una maggiore democratica democrazia
Quindi io purtroppo vedo che oggi invece qua siamo viaggiando proprio sui resti sulle macerie dei quello che arrivasse cieco e sono stati fatti dei passi indietro catastrofici
La Russia come nel resto dell'Europa spero non so come ne usciremo
La domanda rivolta a tutti e tre incominciamo per la
Però io voglio insistere su un punto perché Achille Occhetto lo ha ritoccato
Con forza secondo me nell'ultima parte del suo intervento
Dove dice che dopo una battaglia campale non si è riusciti a fare la seconda battaglia campale diciamo all'interno
Dello schieramento all'interno del del partito
Del partito che avrà che che si andava trasformando ecco io da esterno al partito perché non sono mai stato iscritto al Partito comunista
E da persona che invece era stata di sinistra avvenuta creduto negli ideali cosiddetti del socialismo
L'ho l'ho avvertito insieme ad una parte della mia generazione questa cosa
Proprio perciò mi sono permesso di insistere sul piano simbolico rispetto alla grande questione
Del totalitarismo a est
Cioè in quel momento la battaglia interna
Quella che tu dici che non sei riuscita a fare e non te ne vogliamo
Nel senso che poi se è stato quasi solo alla Bolognina questo va pure detto
C'è scritto nel libro ma va ribadito
Molti pensavano ai tempi di Luigi qua c'è un bellissimo passaggio sui tempi in cui dice ci vuole a un certo momento l'intuizione del tempo per rompere una k per dire una cosa per spostare la situazione
Ecco su questa questione sui tempi che sta scritto in questo libro io sto molto riflettendo perché secondo me in questa parte del nostro Paese approviamo bisogno di uno scatto che tenga conto anche dei tempi
E ed isolato non ti si poteva chiedere di più
Hanno ho cercato di sminuire questa faccenda la Bolognina hanno iniziato il giorno dopo ad annacquarla
Ed era difficile obiettivamente dire che la via italiana al socialismo che la specificità nazionale delle del Partito Comunista Italiano per quanto avesse in sei tante parti buone anche la ripresa di Gramsci e perciò mi sono fermato anche su questo nonostante tutto
Aveva un non detto rispetto al totalitarismo
Che imponeva alla seconda battaglia anche all'interno rispetto a tutta la prospettiva democratica
Partecipativa circolare
Tutte le cose che poi adesso con facilità perché son passati tanti anni tutti quanti riconosciamo e diciamo
Ma io individuo e concludo un nesso tra quella battaglia mancata ripeto lo dico senza senza alcuna criticate personalmente
E lo dici bene qua
E quello che c'è adesso
Quegli apparati quei contenitori senza merito quel mancato un metodo che coniuga la partecipazione alla rappresentanza
Ecco questa questione si è giocata in parte li a mio parere e sono riusciti a sopravvivere come Illica shop nel tuo incontro che io ho citato fino ad oggi
Poi quella cultura dirigista statalista di quel tipo si è trasformata in altro
Ma lì
Non c'è stata l'incrinatura fino in fondo
è un dato della storia mio parete non ci sono colpevoli però oggi a distanza di tempo ce lo dobbiamo dire che c'è un legame complesso per l'amor di Dio
Tra quella storia che non ha saputo vedere che cosa era successo vera mente
Oltre i confini a destra
Quella grande tragedia e la questione intero
Io sono persuaso di questo è stata troppo dolce è stato troppo dolce il passaggio
E questa è una questione che secondo me oggi si vede di nuovo ricco
Ma io provo a dare una risposta molto veloce alla domanda alla questione che appose Franco Lasaponara
Titolo di sinistra Partito Democratico
Ma io so una i io non sono in grado di dare una risposta netta come sei
Come se ci trovassimo di fronte all'alternativa secca
Io però sono convinto che il modo in cui mi limito sostanzialmente fare
Che il modo in cui sta nascendo il big
Dove
Che sta nascendo la la parola l'espressione Partito Democratico
Personalmente profondamente
Credo che Occhetto abbia ragione ho annotato questa frase
Non è automatico incontro delle culture
C'è una formula che sta diventando sempre più una formula
L'incontro delle grandi tradizioni del riformismo italiano
Riformismo cattolico il riformismo laico il riformismo socialista
Rischia di essere una formula io scusate metto proprio fra parentesi queste due settimane che ci dividono la battaglia elettorale quindi naturalmente non mi riferisco liste uniche tutto giusto si si tratta di Vincenzo sono fatte determinate operazioni che sosteniamo non c'è
Ma chi da questo
Nasca l'embrione del Partito Democratico no
Partito democratico ha bisogno di un intenso lavoro
Perché altrimenti il rischio vero e l'assemblaggio di gruppi dirigenti statici così come sono sommati uno dopo l'altro ora mentre noi possiamo tranquillamente accettare una lista che vede venite al primo posto e D'Alema al secondo
La possiamo accettare come elemento di una battaglia elettorale
Io devo dire che su meglio che cosa significa De Mita e D'Alema nella stessa lista
Ciò devo capire quali sono gli elementi buoni
Come dire le culture politiche
Altrimenti in questa situazione nella quale c'è una c'è una un una forte spinta accentua alle cioè i la classe politica sta diventando ceto politico autoreferenziale cosa che io spesso dico
Il rischio a bere un partito un partito democratico in cui si raddoppia la funzione del ceto politico si moltiplicano
Così come sono nella loro staticità gli elementi del ceto politico così come li abbiamo presenti e nessun elemento di effettivo rinnovamento delle culture politiche
Nasce quindi un grosso problema poi vedremo a formulare il partito e voi a Verviers io non nessuno di noi pensa più credo una socialdemocrazia classica nessuno di noi per però e però storicamente il problema della sinistra esiste
E vado dicendo da un po'di tempo e sempre meno valido i la parola riformista
Perché che cosa è che significa oggi riformismo tutti sono riformisti
E quindi dove tutti sono riformisti nessuno lo è
E allora bisogna capire che cosa si quali sono le parole vere che vanno lì pronunciate e che la parola riformista non riesce più a rappresentare sono tante
Vanno pronunciate
Vanno messi in discussione vanno messe in relazione parleremo che cosa nasce ma questo è un processo io capisco adesso c'è un altra cucù un po'un punto diverso i tempi sono diversi ma siccome questo problema invece è stato posto in una forma nella quale
Non si capisce da dove poi una forma politica non lo possa scaturire se non all'assemblaggio ballate dei gruppi dirigenti così come il suo uomo a me questa cosa personalmente non piace
Ma io penso a questa domanda non un
Non avrei altra risposta è quella che ha dato dongiovanni adesso
Controlliamo su questo punto perché il problema fondamentale
Era quel capovolgimento di cui anch'io ho parlato tra contenitore e contenuto e la critica alla formazione del Partito Democratico che poi tra l'altro gli stessi contraente chiamano in modo diverso cioè che ha continuato a chiamarlo Partito riformista partito democratico l'Ulivo
L'Ulivo era un'altra cosa ancora noi sappiamo doveva essere il contenitore di tante altre cose quella cosa lì tanto per intenderci e partite in modo sbagliato
Perché la vera critica si può fare oggi al centro sinistra che sono state messe insieme delle cose che non hanno ancora fatto la prova
Di una
Su quella che io chiamavo forse anche qui utopica mente ma feconda contaminazione culturale
Perché io la cosa la vedo così
Ci sono dei partiti che vengono dalla tradizione in Italia io non penso che debba non ho mai pensato anche nel mio ulivismo più esasperato che debbano scomparire dalla faccia
Nella terra ma ci deve essere un terreno nel quale non si cerca l'accordo funzionale alle elezioni tra diversi comitati d'affari
Questo lo possiamo fare lo facciamo anche adesso parliamoci chiaro nota fare scusate
Poi magari magari però lasciamo perdere quella volta della sorse freudiano comunque dei comitati elettorale
Però poi questo si trova di fronte delle difficoltà successive io penso che ci deve essere una fase in cui ridiscutiamo insieme i fondamenti
Che siano Partito Democratico socialdemocratica non importa assolutamente niente perché per me la democrazia è la fonte vera
Una democrazia consegue lo diceva persino Leni impensate che diceva che il socialismo e nient'altro che la democrazia conseguente la democrazia è un fatto importantissimo se la si realizza
Naturalmente con quel primato della libertà tratto bene Giovanni R. accogliere questo punto perché io voglio capovolge il rapporto tra democrazia
E libertà e anche per la libertà e l'uguaglianza non è vero che se cioè l'uguaglianza Provincia e anche la libertà tu devi avere intimamente una visione vera
Della libertà creare le condizioni
Dell'uguaglianza vera impulso dopo una missione davvero autentica della libertà non c'era non sia neanche creata l'uguaglianza questo dobbiamo saper a proposito di quella rottura radicale questo però l'abbiamo detto già immediatamente nel momento
Della svolta quindi il problema vero è questa contaminazione vera autentica e profonda
Tra dei diversi che vogliono creare questo all'uopo Progetto cosa che non mi va nel fatto che mettono uno capolista la non perché sarebbe meglio invertire né perché ci sarebbe meglio un'altra
E che la contaminazione
Nulla se stai cercando
L'accordo l'inciucio segni magari per direttiva prima alla Camera che al Senato ma quella non è contaminazione il problema è che bisogna aprire questo tipo di processo no io dico adesso non lo faranno al cioè non l'hanno fatto
Non voglio essere catastrofico
Mandava due-tre al mese dopo l'elezione ci troveremmo appunti tali che o se fa questo saluto
Oppure arriveremo a una situazione estremamente grave per tutta la strada da seguire
Italia
Perché mentre in Italia si sta discutendo dalla par condicio dei tempi dei secondi dei minuti con cui deve parlare una massa guarda perché è una roba spaventosa
Anche leggere i giornali oggi benissimo l'incontro televisivo importante mattone abbiamo parenti alla pagina due
Per vedere cosa non ha detto nemmeno nelle famiglie sulla cioè e così via dicendo e nello stesso tempo abbiamo avuto in questi giorni
Il problema venne dell'uranio arricchito il Milan che sta perdendo delle questioni di proporzioni gigantesche tutte le cancellerie mondiale abbiamo avuto la situazione in America dove Bush è stato messo sotto critica perché ha venduto praticamente i propri porti ai suoi amici Emirati americane così coordinata rientrano
Abbiamo avuto gli onorari perdendo israeliani per riprendersi sarda tra che ha riaperto una situazione di tensioni incredibili tali Spina
E non sappiamo ancora quali saranno le reazioni su queste nella Bassa e quali saranno le reazioni dell'America
Questa reazione Israele e via via per li rami quali saranno lavorazioni né Berlusconi e per adesso dalla Margherita domani Networks dopodomani delle fondazione su una eventuale nuova crisi dei quindi sommari non incominciamo a discutere dei fondamenti e creare queste condizioni
Noi amiamo lo allora io usai una cosa che fu presa in giro quando dissi facciamo prima la cosa e poi verrà in nome per me rimane valido questo è proprio un concetto filosofico fondamentale prima ci stanno le cose com'è noto
E poi i nomi sono conseguenza di no
E quindi cerchiamo di aprire questo processo e per questo processo dobbiamo capirlo la questione della lotta ritardata allora si è anche sulla chiarificazione
Fino in fondo con i brutture
Ma non è tanto questo perché vada che a un certo punto quelle che hanno annacquato lei ha leali alla svolta ci sono arrivati
Bene o male
Quello che non hanno introiettato è un'altra cosa è proprio per questo ho voluto scrivere questo libro e vorrei che fosse chiaro non è un libro
In cui il centro per l'interesse autobiografico cioè la mia funzione della svolta e così via è proprio quello di ripensare sulla base naturalmente del fatto che io ho fatto un'esperienza il rapporto con il potere
Se oggi i diessini ripensarsi rapporto del potere cioè
Se arrivassero anche invece è stato tremendo il Gulag cani insieme pure no secondo me non vorrebbe dire assolutamente niente perché se questo serve per prendere due ministeri più lo fanno oggi il problema è un altro è se veramente intellettualmente e culturalmente
Riescono a ripensare il rapporto con il potere il rapporto tra potere idee e così via dicendo secondo me questo rimane uno dei punti fondamentali da porre con estrema forza che quello della riforma della politica dalla riforma
Dei partiti ed è l'apertura di quella che io chiamerei
Una nuova costituente
Delle
Non so se devo fermare qualcuno si può avvicinare mi fermo ancora un attimo quel parto