La promozione dei diritti del lavoro nell'era della globalizzazione

Ecco allora ed accolta con un grande applauso arrivato il Ministro degli Interni Giuliano Amato è stato accolto da dall'inno del quartetto d'ottone dell'Arena di Verona
Bravissimi avete ancora aperti pasta allora grazie al Quartetto bottone
Benvenuto al Ministro Amato buongiorno accanto a Raffaele Bonanni e io vorrei entrare nel vivo di questa giornata di questa mattinata di dibattito e di confronto la promozione dei diritti del lavoro nell'era della globalizzazione allora l'ospite
Avete visto è il Ministro Amato che sarà intervistato dal direttore del Messaggero Roberto Napolitano che salutiamo e poi ci sono molti ospiti ecco ministro buongiorno
Giorno benvenuto prego
E vorrei chiamare intanto sul palco Pier Paolo Baretta segretario generale aggiunto della CISL
Per Paolo a te io direi di chiamare già sul palco anche i nostri ospiti della tavola rotonda allora monsignor
E Luigi Bressan sua Eccellenza Monsignor Luigi Bressan prego sua Eccellenza arcivescovo di Trento dal novantanove
Molti anni presso gli organismi internazionali tredici anni in Asia benvenuto grazie grazie e poi gli amici grandi amici della CISL Emanuel cova del sindacato venezuelano dove mano e ci siamo salutati prima manuali vieni su
Ecco che arriva
Poi vorrei Branislav c'è un atto che il presidente della Confederazione sindacale indipendente dalla Serbia manuali benvenuto prego
Potete prendere posto
Branislav Ciamarca ecco benvenuto grazie
E adesso monco mondo il segretario generale del sindacato birmano in esilio poi sentiremo la storia mondo monca
Benvenuto e con un applauso vi chiedo di abbracciare quasi la più giovane Angela lo mossi rappresentante dei giovani che sindacati africani
Ecco Angela benvenuta prego
Allora sarà una giornata di dibattito molto intenso la parola Pier Paolo Baretta e poi poi tornerò a presentarmi ognuno dei protagonisti prima del grande faccia a faccia tra Amato Napolitano Baretta
Domando
Buongiorno buongiorno a tutti
Buongiorno benvenuti a tutti benvenuto al ministro monsignore a tutti gli ospiti
Cari amici nonostante che tutti i giorni
Sentiamo levarsi un grido di dolore da parte di tutte le categorie sociali soprattutto da quelle che non pagano le tasse
Nonostante che ha ragione ci lamentiamo della erosione
Del potere di acquisto dalle nostre pensioni e degli nostri stipendi
Nonostante contestiamo a volte giustamente a volte un po'meno
Le inefficienze la insufficienza dei nostri servizi sociali
Nonostante ciò noi viviamo in una società ricca
Viviamo in una società libera e viviamo in una società democratica
Facciamo parte di quel fortunato venti per cento della popolazione mondiale
Che detiene l'ottanta per cento delle ricchezze
Godiamo tutto sommato di un tasso invidiabile di diritti civili e di un welfare
Tutto è migliorabile ovviamente e il sindacato la Cina si batte tutti i giorni nel nostro Paese per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori italiani
Ma
Non dobbiamo mai dimenticarci nel nostro agire quotidiano
Di questa condizione nella quale viviamo
E questa condizione fortunata
Rende ancora più stridenti le disuguaglianze che sono interne al nostro mondo
Ma francamente rende ormai insopportabili le disuguaglianze le ingiustizie che segnano il processo di globalizzazione
Le nostre responsabilità dunque aumentano
La CISL è uno dei più importante sindacati del mondo
E vuole confermare anche con l'iniziativa di oggi
Il proprio irrinunciabile impegno per far sì che si affermino ovunque libertà democrazia e giustizia
Ringrazio di tutto cuore il Presidente Amato di essere qui con noi proprio su questo tema
Ringrazio il nostro moderatore che poi gestirà e l'incontro con Amato ma soprattutto ringrazio i nostri ospiti i nostri amici che vivono in condizioni ben diverse da quelle nelle quali viviamo noi
Far sì che si affermi
La libertà politica e sindacale far sì che si affermi la giustizia sociale la pace è una strada lunga e difficile lo sappiamo
La internazionalizzazione finanziaria produttiva e commerciale
è sembrata un certo punto caratterizzata dal trionfo del liberismo
Ma il capitalismo vincente e ancora il miglior modo di produrre crescita e sviluppo però sta dimostrando forti limiti oggettivi
Forti contraddizioni
Dagli eccessi del modello consumista ci dobbiamo riflettere anche noi come sindacato sugli eccessi del modello consumista sull'equilibrio precario
Di una crescita ambientalmente ed ecologicamente scorretta
Dalle perturbazioni finanziarie e monetarie
Che provocano crisi economiche che d'improvviso coinvolgono milioni di persone e alle quali va posto rimedio con una maggiore diffusione della democrazia economica della partecipazione della responsabilità sociale
Si pensi al crescente ruolo che stanno avendo anche sul piano internazionale i fondi pensione sui quali noi siamo impegnati sui quali crede molto il Presidente Amato
Si pensi alle opportunità dell'azionariato dei lavoratori della PAC della governance della partecipazione come nuovi regolatori di un processo distorto di sviluppo
Ma anche cinquine Tano la crisi dei tradizionali modelli di Welfare
A fronte dei quali bisogna proporre nuova diffusione ma infine come la Cina dimostra viene messo anche in crisi il tradizionale binomio che capitalismo è uguale a democrazia
Sono tutti temi che fanno sì che la globalizzazione rappresenti un vero scossone agli equilibri finora esistenti
Ma allora la domanda che ci facciano se è uno scossone può anche essere un'opportunità da cogliere
Lo sforzo che noi facciamo come CISL e dare una risposta positiva a questa domanda
Federico Rampini nel suo recente libro l'impero di Cindia dice che il mondo è fatto da persone che sono più giovani di noi
Studiano più di noi
Hanno più premi Nobel di noi ma guadagnano stipendi con uno zero di meno di noi questa è la sfida che la globalizzazione pone anche a noi e pone soprattutto in un rapporto con i nostri amici
Il mondo eh
Tumultuoso in trasformazione
Coesione o caos
Questa è la domanda che
Ci siamo fatti come sindacato internazionale negli ultimi mesi
La progressività la progressiva scarsità delle risorse naturali
Innanzitutto acquari Energia non sono più limitate e questo è il grande problema delle scelte della politica del ventunesimo secolo
L'allargamento della forbice tra ricchi e poveri e lo schiacciamento in basso della classe media
La crescita della popolazione mondiale accompagnata da squilibri demografici
Noi siamo
Il secondo Paese dal mondo con l'attesa del tasso di crescita di vita siamo fortunati ma pone interrogativi crescenti
La crescita della concentrazione urbana per la prima volta ma sto domani taccio un persone che vivono più in città che in campagna questo cambia gli equilibri ecco per affrontare queste sfide serba un salto di qualità
Serve una strategia di lungo periodo i cardini di questa strategia per noi sono la solidarietà la giustizia la democrazia
Senza di esse dice Amartya Sen non ci sarà sviluppo
E allora
Di solidarietà di giustizia e democrazia ce ne sono però purtroppo ancora poche
Eppure
La novità della nostra epoca è quella che ci fa dire che è possibile affermarle
Che è possibile correggere riformare gli stessi meccanismi dello sviluppo economico
Oggi è davvero possibile far convivere sviluppo economico
E giustizia sociale certo non viene da solo implica una battaglia politica una battaglia culturale ma affermiamo che è possibile e bisogna scegliere questo campo di intervento a livello nazionale e a livello internazionale
Il sindacalismo internazionale nel recente congresso di Vienna e nel recente congresso di Siviglia si sta ponendo queste sfide ce le stiamo ponendo anche riorganizzando il nostro modo di stare al mondo come sindacato
Bene allora è chiaro che globalizzare
La
Giustizia globalizzare i diritti sono temi fondamentali e importanti cosa può fare il nostro sindacato nel nostro Paese
Dobbiamo rispondere anche a questa domanda vedete ci sono temi
Come il nostro modello di relazioni i diritti di informazione e consultazione
I comitati aziendali europei
La partecipazione dei lavoratori la democrazia economica il sistema di governance alla responsabilità sociale che appaiono lontani se guardiamo alle sfide del mondo ma non è così
Se noi ci impegniamo perché nei nostri contratti
Nei nostri rapporti relazionali si affermino queste regole noi contribuiremo a far sì anche con le multinazionali perché ci siano regole più giuste
E vengono accolte le norme che Schirò e gli organismi internazionali propongono
Chiediamo in questa prospettiva il nostro Governo qui rappresentato e anche a quello europeo
Di promuovere un monitoraggio
Trasparente tutti insieme sui comportamenti sociali delle imprese italiane ed europee che operano nel mondo
Gli chiediamo anche di aprire un tavolo congiunto per discutere le azioni positive da concordare all'interno di strategie politiche ed economiche internazionali
Però
Ci dobbiamo rivolgere in maniera esplicita anche i nostri imprenditori
Lo sforzo di internazionalizzazione e la nostra struttura produttiva e poderoso però ancora fragile
La scelta ancora prevalente è quella di competere sul piano dei costi
Sappiamo ormai non è un'opzione culturale è una constatazione che la scelta di competere sui costi perdente non solo sbagliata esportare prodotti e produzioni
Può produrre ingiustizie o può anche produrre l'insediamento di diritti e di regole democratiche bisogna convertirsi come sistema nazionale a questa seconda strada
E mi sembra un bel compito per le associazioni degli imprenditori un compito più consono alla loro missione che non quello di ergersi a immacolati giustizieri sociali
Ebbene
Cari amici nelle graziare di ancora di partecipare a questo importante mattinata per la CISL
Noi affermiamo che la promozione dei diritti del lavoro nell'era della globalizzazione ci appare sì un percorso di tutto di ostacoli ma come abbiamo cercato di dire non fermiamoci solo i rischi
Sottolineiamo l'opportunità
Memorialistica storici hanno descritto con dovizia di dettaglio senza andare troppo lontano la condizione della classe operaia agli inizi del fordismo
Le atroci ingiustizie nei secoli scorsi dell'imperialismo
E del colonialismo
Ma anche il lungo percorso di emancipazione frutto di impegno dedizione personale e partecipazione collettiva di milioni di persone
Anche lo sviluppo di Air no trascina nuovi danni e nuove ingiustizie ma
Ora come allora non dipende dallo sviluppo in sei dipende da noi dall'uomo dalle scelte che le classi dirigenti sapranno fare
Ebbene all'apartheid globale si può sicuramente contrapporre un'idea solidale e moderna della globalizzazione
Ha i suoi costi rappresentati lo sfruttamento di risorse umane ambientali si può contrapporre i benefici derivanti dal più diffuso benessere economico e sociale
Da un utilizzo più diffuso delle nuove tecnologie dalla possibilità di muoversi in un modo più rapido e sicuro dalla diffusione dei progressi in ambito medico scientifico
La nostra epoca ci consegna un'opportunità straordinaria
Il più facili incontro nella storia dell'umanità tra persone
La mobilità anche un risvolto positivo la possibilità di incontrare culture razze abitudini e religioni
Rappresentano un segnale di speranza che bisogna cogliere
Parafrasando Jefferson quando due persone si incontrano e si scambiano un dollaro se ne vanno poi ciascuno come si erano incontrati ciascuno con un dollaro
Ma quando si scambiano un'idea
Un sentimento un'amicizia
Se ne vanno arricchiti da una nuova idea
Da un nuovo sentimento e da un'amicizia in più con questo spirito noi intendiamo come CISL batterci perché la globalizzazione sia più giusta era poi su rappresenti per tutti un futuro migliore
Grazie che farò Baretta salutiamo il direttore del Messaggero Roberto Napoletano che è arrivato
Allora adesso chiederei a sua Eccellenza Monsignor Luigi Bressan l'arcivescovo di Trento tra Celenza se vuole restare seduto assolutamente
Sua Eccellenza è un personaggio conosciutissimo undici anni presso organismi internazionali di loro le agenzie collegate le istituzioni europee e poi soprattutto lo ricordavamo prima tredici anni in Asia
Corea del sud sud-est asiatico il Pakistan sette nazioni autore tra l'altro di tre volumi sulle relazioni tra i riti pari langa i Papi e due volumi sul cristianesimo lo sviluppo culturale in Asia dirittura uno relativo all'educazione in siamo e l'altro
Nell'arte in India un volume sul diritto internazionale e la libertà religiose poiché un uno scrittore insomma un articolo in sta di di di fama e gradi produzione come dire molto fare vita articoli sulla Cina nella storia e nelle altre nazioni asiatica allora la parola
A sua Eccellenza Monsignor Luigi Bressana arcivescovo di Trento
Buongiorno a voi tutti e benvenuto particolarmente a sua Eccellenza il ministro tutte le altre autorità
Mosso belcanto afferenze abbia imbenito rosse
Resta l'amico del Venezuela
Sì ci troviamo in un contesto di globalizzazione di movimento anche delle idee
Questi ultimi due-tre anni ho notato con veniva preoccupazione
Che nella stessa Europa si incomincia a mettere in discussione l'universalità dei diritti dell'uomo la sua inviolabilità
Dicono anche dalla stessa dichiarazione universale sono passati sessant'anni il mondo è cambiato non hanno più tanto valore
Ho trovato CRI riserva e simili nel mondo asiatico non eravamo nel quarantotto a firmare questa dichiarazione universale
Certo la Dichiarazione universale non sarà destinata a rimanere per altri cinquecento anni immutata ma
è una pietra miliare nella storia dell'umanità
E questi diritti affermativi affermati anche in altri documenti
Sono
Dei diritti inviolabili
Dei diritti che hanno una dimensione universale e dobbiamo insistere su queste come Chiesa ci troviamo impegnati
Per il bene comune che non è soltanto il bene globale o totale semplicemente quindi il reddito di uno Stato ma
Che ogni persona ogni famiglia ogni gruppo sociale possa progredire
Allora il racket diritto e come anche sono inalienabili beninteso neanche inscindibilità
Problemi i diritti personali soggettivi individuali richiamare un secondo le varie approcci anche culturali i diritti sociali non è possibile disgiungere gli uni dagli altri
Quelli della terza categoria come diritto alla salute quelli anche dalla Quarta diritto all'ambiente non mi piace parlare veramente di generazioni perché sembra che siano elementi staccati in realtà riguardano tutti la persona
Io ecco allora che siamo chiamati proprio portare una globalizzazione nelle idee sulle idee della giustizia dell'equità la globalizzazione anche della solidarietà con iniziative anche concrete
Poiché
Nell'approccio cristiano i confini tra gli stati sono stati istituiti hanno una loro validità ma per meglio servire i popoli non per dividere gli uni dagli altri
Perché certo si auspica sempre un'autorità mondiale ma
Data la nuovo un numero elevato anche di persone che esistono nel mondo è chiaro che
Hanno un grande valore anche gli Stati e anche le Regioni e Province
La mobilità dovrebbe servire non a distruggere quei valori che ci sono ma proprio a potenziarli
In tutto questo vediamo dunque l'importanza
Della
Diritti anche del mondo del lavoro dei lavoratori ho avuto la fortuna di passare tre anni presso l'Organizzazione mondiale del lavoro
E quelli standards minimi sono minimi dovrebbero essere applicati si in tutto il mondo e dobbiamo cercare di sostenere e l'appello i nostri Governi è che si continui a sostenere
Come Chiesa ci troviamo impegnati nei vari Stati a promuovere queste idee
Iniziative concrete e tu focalizzare su un punto l'educazione
Educazione del mondo inglese vuol dire anche scuola soprattutto
E io aspetto che è stato testimone dei due casi fortunatamente ben riusciti in Asia
Per quanto è nell'umano beninteso la Corea del Sud quanta passione per lo studio
E
Sappiamo anche grado il grado di sviluppo
Singapore l'ottanta per cento a un diploma universitario ben superiore dunque al nostro livello anche italiano stesso
Paesi ecco
Invece veramente un punto che mi fa sempre soffrire Burma Myanmar
Il grande Orwell al politologo grande come politologo diceva che se c'è uno Stato che non avrà problemi con l'indipendenza sarà la Birmania
Paese dove c'era un alto livello di scolarizzazione già il popolo birmano gruppo birmano nella diciannovesimo secolo aveva una scolarizzazione quasi al cento per cento
Molti anche professori universitari
Tutte le risorse naturali e oggi non solo ricevono lo stipendio che uno zero in meno del nostro ma due anzi direi diviso ancora per tre
La situazione di povertà estrema per mancanza appunto di democrazia
Per la possibilità manca la possibilità per la gente di esprimersi di manifestarsi
Ed è in questo contesto che
Continuiamo a lavorare come si diceva prima le crisi non sono destinate per essere portare al disastro ciò destinate per provocare soci
E provocare la nostra solidarietà grazie
Grazie all'arcivescovo di Trento adesso è la volta di Manuel cova vi devo dire due cose di lui
Manuel cova e segretario generale della Confederazione sindacale che è stata profondamente rinnovata negli ultimi anni con un gruppo dirigente nuovo affronta una sfida molto difficile
Ricostruire il dialogo sociale con un ruolo forte e un riconoscimento per il movimento sindacale
In un Paese il Venezuela dove il Presidente Ciampi pur sei democraticamente eletto sta avendo una deriva autoritaria
Ciò aveste lente colonnello sta di fatto militarizzando il il Governo la Società venezuelana e quindi ha fatto chiudere
Recentemente una televisione nazionale che dava voce all'opposizione democratica sta comprimendo i diritti e la libertà alla libertà di espressione
E di organizzazione scialle si proclama campione della sinistra paladino dei poveri degli oppressi
Ma da più parti si cominciano a sollevare
Dubbi cioè il caso emblematico l'Italia dove il partito di Rifondazione Comunista che aveva sempre appoggiato Chopin
Oggi è attraversato da un dibattito lacerante l'abbiamo letto appunto nei giorni scorsi perché suo organo di informazione liberazione ha sollevato forti critiche
All'autoritarismo del Presidente venezuelano io vorrei che voi tributarista a Manuel con Roma davvero in maniera sentita un grande applauso perché è in Venezuela un leader molto riconosciuto dai lavoratori e a una posizione metta
Rispetto al futuro del Paese che secondo il suo punto di vista è possibile cambiare solo in una maniera con una svolta democratica Manuel cova
Un attimo
Però approva uno due tre però va approvato uno o due e tre prova sì funziona benissimo prego
Dicevo che innanzitutto
Vorrei ringraziare
I nostri compagni e amici
Della CISL
Per avermi invitato
A partecipare
In questa festa della CISL
è un grande piacere per me poter inoltre condividere
Con questo panel
Composto da illustri colleghi e colleghe
Dai rappresentanti della Chiesa del Governo
E da dirigenti sindacali
Dall'Asia
Dall'Africa
In particolar modo il nostro compagno dalla Birmania che ci accompagna
Nel nostro continente
E in particolar modo nell'America latina
La situazione
Continua ad essere difficile per milioni di donne e di uomini
Che vivono in questa zona del mondo
Nonostante il fatto che negli ultimi tempi siano avvenuti dei cambiamenti politici
Nonostante ciò continua ad esistere la povertà
Continua ad esistere la disoccupazione
E continua ad esistere anche una violazione dei diritti umani e sindacali
E in tal senso
Osserviamo che il movimento sindacale ha molto da fare in tale direzione
Per aiutare con la sua lotta
A attenti i lavoratori trovino un posto di lavoro stabile
Con
Diritti con uno stipendio che consenta loro una vita più equa e inoltre
Possano anche vivere in libertà e
In una contesto di democrazia
Ci sono governi come quello di Lula
Che con un discorso e con un'azione da sinistra
Hanno dimostrato che è possibile governare dalla sinistra
Senza perdere le libertà senza perdere la democrazia
Occupandosi dei problemi fondamentali della stragrande maggioranza
Per nel rispetto del diritto dei lavoratori ad organizzarsi liberamente
E nel rispetto
Della pluralità
Politica sindacale
E inoltre
Anche promuovendo il dialogo
Affinché in tal modo sia possibile conseguire la partecipazione dei datori di lavoro dei lavoratori del Governo in tal modo cercare la soluzione ai grandi problemi che affliggono il Brasile
Ci sono problemi anche in Colombia
Dove la situazione assolutamente il contrario rispetto al Brasile
In Colombia negli ultimi anni
Sono morti duemilacinquecento sindacalisti
A conseguenza della violenza
Che
Esiste in questo Paese
E questo numero di assassini
Nonostante questo elevato numero lo Stato e le istituzioni non hanno dato risposta non hanno determinato le responsabilità nella maggior parte dei casi il che ci induce a ritenere che ci siano delle complicità
Da parte di alcune sezioni dello Stato
Nei confronti di questa politica di sterminio dei sindacalisti
E abbiamo anche all'altra estremità la situazione del Venezuela
Dove nel mio paese
Abbiamo un Presidente eletto democraticamente
Con un ampio appoggio popolare
Il quale
Con un discorso di sinistra
Con una posizione
Che gestisce i codici della sinistra
Nonostante in molte delle sue azioni di governo
Esprime segni di autoritarismo
Dimostrazioni dell'intenzione di volere concentrare il potere
Nelle mani del Presidente della Repubblica
Sembrerebbe che il potere assoluto non sia più sufficiente
E che quindi voglia controllare anche i sindacati
C'è un progetto di legge
Attualmente in fase di discussione
Il quale prevede la costituzione dei Consigli dei lavoratori e questi Consigli dei lavoratori
Nella legge che si vuole approvare
Avranno attribuzioni simili a quelle dei sindacati
In modo da poter in tal modo sostituire i sindacati
Con strumenti che politicamente possano essere controllati
E possano essere gestiti
Per metterli al servizio non dei lavoratori ma del Governo
Non esiste un dialogo sociale
Che renda possibile la partecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori nella ricerca della soluzione ai problemi
Che la disoccupazione
E l'insicurezza personale la mancanza di previdenza sociale
Il la formazione l'educazione la salute problemi che colpiscono la maggior parte dei lavoratori del Venezuela
L'ultima cosa che è avvenuta nel nostro Paese
è stata la decisione di non rinnovare la concessione ad una rete televisiva che in Venezuela
Esisteva da cinquantatré anni
Che per il fatto di mantenere una posizione critica nei confronti del Governo
Non si è vista rinnovare la concessione con la la concessione quindi ha dovuto chiudere
Siamo otto mila lavoratori
Che forniscono servizi sia direttamente che indirettamente a questa rete radiotelevisiva e non sanno che cosa succederà al loro lavoro al loro posto di lavoro
In questo modo il Governo cerca anche di controllare i mezzi di comunicazione di massa
E in tal modo
Approntare una politica volta
Ad evitare
Che vengano espresse le critiche
Di coloro che risentono delle conseguenze delle azioni ufficiali in tale contesto
Il compito dei sindacati dei lavoratori
Necessita di un'azione più decisa in tal senso desideriamo ringraziare la CISL italiana e nella persona anche del suo segretario generale
Vorremmo ringraziare anche il nostro compagno Luigi Carlo e Giuseppe
Che sono sempre Stati
In una posizione di solidarietà con i lavoratori del Venezuela con il movimento sindacalista del Venezuela
E per questo oggi voglio dire loro a nome della CTV
Grazie grazie compagni della CISL
Viva la CISL
Vi fa i lavoratori italiani
Grazie
Allora grazie adesso è la volta di brani SNAM Branislav faccia mette dunque Cialente il Presidente di mezza vis nostro che il primo sindacato indipendente costituito nel territorio
Dell'allora Jugoslavia nemmeno centonovanta
Quel sindacato divenne poi la prima confederazione sindacale indipendente in Serbia e dunque un baluardo della opposizione democratica contro Milosevic
E i suoi folli piani di guerra e di pulizia etnica che hanno incendiato nel periodo scorso la penisola balcanica
Ciò mette vi racconto attraversato il periodo difficile della guerra la crisi successiva del Kosovo e la fase della ricostruzione e della ripresa democratica
è abbastanza importante segnalare che la fine della la fine politica di Milosevic poi giudicato dal Tribunale dell'Aja e recentemente scomparsa
Cominciò con me alla rivoluzione dei fischi e dei fiori si chiamava era un movimento studentesco abbastanza variopinto
Determinato anche che esce in sede di piazzare il proprio quartier generale proprio nella sede di Mezzavia nostro dunque
Ah con ferma del fatto che ciò Mecca era stato davvero profetico nelle sue iniziative politiche
Ciò mette è un grande comunicatore è un giurista internazionale ed è soprattutto anche un nostro collega giornalista perché
Ha condotto da ancor membri il più importante giornale radio da Belgrado pensate con un'audience di otto milioni di ascoltatori
è stato insignito del Premio Giorgio mini per i diritti umani nel novantacinque
E oggi guida la confederazione sindacale e si batte il per una democrazia
Più avanzata nel suo Paese cioè Mecca ha un sogno che poi credo che sia il sogno di tutti cioè entrare presto dell'unione europea un applauso Alcione
All'ultimo
Quando ero giovane
I miei genitori ogni qual volta non erano d'accordo con me dicevano
Quando noi eravamo giovani non abbiamo mai fatto quello che tu affari
E io ascoltavo rocker Rol
Alla stessa età loro stavano cercando di sopravvivere alla seconda guerra mondiale
Ora le mie figlie
Ascoltano Rocca Rollo
E al contempo cercano di sopravvivere alla transizione
Quindi due lavori contemporaneamente
In Serbia abbiamo
La più lunga privatizzazione mai registrata
è iniziata nella ex Jugoslavia
Nel dicembre del mille novecentottantanove
Ed è ancora in corso
L'altro giorno nuovo ministro ha detto
Che sarà prorogata probabilmente fino al due mila e nove
Quindi noi riusciremo a festeggiare i vent'anni
Non perché non sappiano cosa fare sanno benissimo cosa fare
Perché la privatizzazione in serve non è altro che un furto
Quindi al contempo
Dopo dieci anni di guerra
La privatizzazione dei beni comunisti
L'attuazione dell'economia di mercato
Dovrebbe portare alla creazione della democrazia
A un certo punto hanno detto anche queste forze democratiche
La cosa più importante è creare l'economia di mercato per il momento lasciamo stare la democrazia
E invece devono procedere di pari passo
Ricordo ora il padre dell'economia di mercato Adam Smith
Che atti chiarito
Che
I partecipanti dell'economia di mercato devono essere economicamente liberi ed indipendenti
La rivoluzione francese ha dimostrato che la stessa persona deve essere politicamente indipendente
Per poter collaborare con gli altri cittadini verso la creazione della democrazia
Non esiste un'economia di mercato senza democrazia non esiste democrazia senza economia di mercato
Ma non esiste economia di mercato
E non c'è neanche democrazia senza giustizia sociale
E senza lavoro dei sindacati
Chiaramente non possono farcela da soli
Loro possono sollecitare la società in cui vivono ed operano
E anche le forze politiche
Affinché lavorino insieme verso la creazione di una società migliore per tutti
Noi non ce l'abbiamo fatta in Serbia
Non siamo riusciti a creare la democrazia ancora
L'economia di mercato
In realtà
Controllata da un centro a volte anche di più di quanto avveniva in epoca comunista
E noi ci troviamo ancora in una sorta di guerra o se non altro ci ricordiamo ancora le guerre
Ancora non cooperiamo a sufficienza tra noi
Non siamo ancora disposte ad accettare la realtà del Kosovo per esempio
Quindi siamo ancora troppo occupati con il passato
Invece di guardare verso il futuro
Sono veramente orgoglioso di essere qui con voi oggi
Perché il mio sindacato ha imparato moltissimo dalla CISL
Quando è iniziata la guerra nella ex Jugoslavia
I sindacati italiani sono stati i primi ad arrivare
Anche la CISL è stata la prima
Hanno cercato di aiutare aiutarci a prevenire la guerra
E non ce l'hanno fatta
Però durante la guerra ci hanno educato
Ci hanno insegnato cosa fare una volta che la guerra fosse finita
E ci hanno insegnato e aiutato moltissimo
Non solo appunto insegnando cinque vi faccio un esempio
La sera di Capodanno
Trentuno dicembre mille novecentonovantadue
Quattrocento rappresentanti della CISL si sono recati a Belgrado in autobus
Per essere con noi nel protestare al parco
Di fronte alla residenza di Milosevic
Per fermare la guerra
Non dimenticherò mai quella sera
Abbiamo acceso le candele
E abbiamo dimostrato
Che
Una piccola forza come la nostra in Serbia
Aveva Grandi fratelli e sorelle in Italia
Che erano persino disposti a venire ad aiutarci anche in quella situazione di guerra guerra per la pace
Il mio sindacato non dimenticherà mai quello che avete fatto per noi
Ma avete anche creato un obbligo
Cioè che noi dobbiamo unirci a voi in altre lotte
In onda o te con giunte
Sapete che quando noi vivevamo sotto socialismo
Il capitalismo che vigeva qui da voi all'epoca
Era abbastanza attraente
Ora il capitalismo da casi no che esiste qui da voi non è particolarmente attraente per noi
Dobbiamo quindi lottare insieme lottare ogni giorno ovunque per un lavoro degno
Per la dignità dei lavoratori
E questa è una lotta
Di tutti i giorni ventiquattro ore al giorno ovunque nel mondo in Birmania in Venezuela in Italia
è anche in Serbia e altrove
E
Mi prendo la libertà di ricordarvi quanto detto da sua Eccellenza
I diritti umani sono un bene universale
E noi prepareremo se rispetteremo l'universalità dei diritti umani
Questa dovrebbe essere la nostra lotta vi ringrazio
Allora grazie
Grazie e adesso alla volta di mondo mondo Segretario generale della Federazione birmana dei sindacati la storia di monco hmong anche la storia personale è una storia molto molto amara
A causa della messa fuorilegge del sindacato in Birmania degli attacchi nei suoi confronti da parte del regime militare
Mondo mondo dovuto fuggire nel novanta lasciando in Birmania la moglie e il figlio
Che non vede da allora oggi e costretto a dirigere dalla Thailandia il sindacato mondo mondo vive sotto la costante minaccia di morte e di essere rapito dai servizi segreti perché accusato dalla Giunta di terrorismo
E sindacalista di un'azienda mineraria nazionalizzato a e dopo la proibizione del sindacato quindi siamo negli anni ottanta inizia a rifondare l'organizzazione in modo illegale
La situazione nel Milo centottantotto era tale che bisognava dare uno sbocco politico alle alle lotte ma la riorganizzazione
Clandestini del sindacato costo a mondo monde licenziamento con l'accusa di furto
Non si arrese riorganizzano i lavoratori delle raffinerie di altri settori organizzo gli scioperi e la difesa degli attacchi dei militari nelle state del mille novecento ottantotto un applauso affettuosissimo ad un uomo che
Vive sotto
Una costante minaccia e che soprattutto ha dovuto rinunciare per i suoi ideali da mille centonovanta a vedere suoi affetti più cari cioè sua moglie e suo figlio a monte la parola
Grazie
Vorrei cogliere questa occasione per ringraziarvi
Questa è un grande evento per noi
Questo tipo di eventi
Non sono ancora concepibili in Birmania
E oggi a maggio del due mila e sette
Ne abbiamo cercato di organizzare
Anche a Rangoon
Una manifestazione la polizia arrestato quattro dei nostri colleghi e sono ancora gli arresti
In Birmania dal mille novecentosessantadue
No non sono stati consentiti i sindacati
Noi arrestati abbiamo cercato di costituire dei sindacati
E il risultato è stato sette anni di incarcerazione
La condizione in Birmania è così negativa che le persone devono lavorare diciotto ore al giorno
Per guadagnare meno di trenta euro al mese
E questo avviene nel settore privato
Queste persone non hanno il diritto
Di percepire dello straordinario
Se rifiutano di fare lo straordinario perdono il proprio lavoro
Nel settore può aver nativo le persone ricevono lo stesso stipendio
Ma neanche in questo caso hanno la facoltà di scegliere il luogo di lavoro
Se il Governo dice loro di spostarsi in un'altra località si devono spostare senza nessuna difesa o tutela sociale
L'arcivescovo diceva che la Birmania passa per un Paese molto sviluppato e si effettivamente nel corso degli anni Cinquanta del secolo scorso noi portavamo riso verso il resto del mondo
Ma ora
Dobbiamo importare irriso e gli agricoltori muoiono di fame
E poi c'è anche una situazione di lavoro forzato
Dove le persone a prescindere dalla loro razza o religione vengono prelevate dall'esercito e portati a lavorare per l'esercito
Non vengono retribuiti non sanno quando potranno fare ritorno e centinaia anche migliaia di persone sono morte a causa di questi lavori forzati
Quindi per quanto riguarda l'economia
Ci sono alcune cifre fornite dalle regime del fatto che il prodotto interno lordo sta crescendo
E se guardiamo le cifre le cifre sono corrette
Però
A dire il vero solamente un piccolo ho ridotto gruppo di persone appartenenti per lo più all'esercito o i loro familiari che traggono vantaggio
Quindi tutti questi fattori assieme
Portano ad una situazione in cui vige lavoro minorile
In cui vengono fatti lavorare anche i bambini c'è un traffico di bambini un traffico di donne
E circa due milioni di immigranti illegali che dalla Birmania fuggono verso la Thailandia
Ma detto ciò stiamo cercando di trovare anche noi qualche soluzione
Stiamo organizzandoci all'interno della Birmania all'interno del settore privato anche all'interno del settore governativo
E
Teniamo delle dimostrazioni ogni settimana contro il Governo perché delle delle condizioni migliori
E anche a livello di comunità internazionale veniamo aiutati dai sindacati internazionali
E siamo quindi in grado di presentare la nostra situazione in tutto il mondo alla
CIS
E siamo in grado anche di collaborare con la Organizzazione internazionale del lavoro per rendere nota la situazione della Birmania
Siamo stati quindi aiutati ad organizzarci anche all'interno della Birmania
Si è sentita la traduzione
Forse non è arrivata la traduzione comunque dicevo che ne vogliamo ringraziare la CISL e per averci aiutato anche a insegna l'OIM
Grazie per averci aiutato
Ad aiutarci ad organizzarci nel nostro settore
E vorremmo chiedere anche a tutti voi di fare alcune cose per noi
Non comprate nulla che provenga dalla Birmania
Non viaggiate verso la Birmania
Perché il denaro ma solo nelle tasche del regime
E poi anche noi vorremmo poter aiutare voi e i vostri Governi
In seno a all'unione europea
Perché vere una forte presa di posizione politica contro il regime
In modo che possano poi arrivare al tavolo negoziale
Lo chiedo a nome dei nostri membri
E anche
Hanno mediamo Sanzo uscì e dei nostri affiliati in Birmania
Grazie
Allora mi pare che da
Questo applauso abbiate accolto ovvero l'invito giusto che è venuto dal
Dal nostro rappresentante allora la verso la la parola a c'hai Chong Ugwo
è nato nel mille duecentocinquantacinque in Cina rappresentante europeo
Del sindacato libero cinese in esilio ed è il redattore capo del China lei pur Bullet time l'edizione cinese
Allora pensate Chai dal settantatré all'ottanta al settantacinque quindi dal settantatré al settantacinque pubblicato alla rieducazione attraverso il lavoro manuale in agricoltura
Dal settantasei al settantotto ha lavorato invece in una fabbrica di One ed è stato responsabile dell'associazione dipendente degli studenti di dottorato durante il movimento democratico del giugno mille novecentottantanove
Dice il dato dalla polizia cinese dopo il massacro di ben amen è fuggito in Francia dove tuttora lui vive e lavora
Ciò ha in al lei pur bulletti in un'organizzazione messa in piedi da un altro sindacalista dissidente cinese
A me ad Hong infanga ha un sito coordina attraverso vari mezzi come una trasmissione radiofonica
Settimanale le informazioni sui diritti del lavoro
E le iniziative di protesta che periodicamente fioriscono in Cina devo dirvi un'ultima cosa nell'incontro periodico di esperti sui diritti umani promossi nel quadro del dialogo
Sui diritti umani appunto la presidenza tedesca dell'Unione europea
Aveva invitato Chai Chong uomo come rappresentante appunto del China lei pur Bullet TEN
E i rappresentanti cinesi si sono rifiutati di intervenire all'incontro se non fosse stata se non fosse stata diciamo annullata censurata direi la partecipazione
Del China labour bollettino dunque alla fine l'incontro non si è svolto però c'hai Chong può oggi e qui con noi e vorrei per lui un applauso altrettanto sentito e affettuoso
Non già avvenuta
Ci scusiamo ma non arriva l'Haute nella postazione di traduzione
Mi interessa
Poca
Ok
Vorrei ringraziare il nostro sindacato l'accisa
Io ora sono
Mi sento come a casa mia qui con voi
Noi abbiamo bisogno di appoggio ma non è solo questo gli operai cinesi lavoratori cinesi hanno bisogno di sostegno a livello internazionale
Io
Osservo vedo che c'è molta burocrazia né i Sindacati internazionali molti sindacati internazionali
Collaborano con il sindacato ufficiale in Cina
Pensano che questo sindacato ufficiale possa funzionare possa difendere i lavoratori cinesi
Ma
Il problema ovviamente
Che che il fatto che il Governo il Partito Comunista controlla questo sindacato ufficiale
E continua a perpetuarsi questa situazione di burocrazia e quindi
Abbiamo bisogno del nostro del vostro sostegno per svolgere il nostro lavoro
Per poter operare anche in seno al sindacato internazionale io credo che questa questo approccio di burocrazia sia molto pericoloso nell'ambito internazionale
Questo è l'altro Moon punto che volevo affrontare secondo
Ora in tutto il mondo si parla del miracolo economico cinese
Dove le aziende italiane francese americane e giapponesi tedesche operano anche in territorio cinese
Da più di dieci anni a questa parte la Cina a
Ha tirato più di cinquecento miliardi di dollari di investimento estero
E quindi dobbiamo
Porci la domanda del motivo per cui queste aziende investono in Cina perché gli uomini d'affari perché
I politici adorano così tanto la Cina
Devo dire innanzitutto che vengono in Cina perché la Cina è un Paese
Dove non esiste un sindacato indipendente il sindacato indipendente è proibito e pertanto è possibile fondare una fabbrica in Cina
Sì senza
Temere manifestazioni da parte dei lavoratori senza temere l'azione dei sindacati indipendenti
Ho di trovarsi in una situazione di scontro con i dipendenti che sono estremamente docili ed è questo uno dei motivi per cui le aziende decidono di delocalizzare in Cina il il Governo
Ufficiale e il sindacato ufficiale aiutano in questo caso i padroni che vengono ad operare in Cina questo chiaramente però il paradiso poi ovviamente c'è anche il bassissimo costo della manodopera
I nostri lavoratori vengono retribuiti all'incirca con venti trenta euro al mese per un lavoro di quattordici ore al giorno
E quindi diciamo in situazione simile a quella della Birmania non altrettanto negative ma molto vicine
E sapete che anche oggi stesso sono stati scoperti degli schiavi in Cina e credo che la parola giusta se veramente schiavi schiavi moderni dei lavoratori
Schiavi dei bambini
Bambini prelevati in Cina
Questa era venuto in Cina già cinquant'anni fa e adesso ritorna al fenomeno istituzionalizzato in tutti i settori
E uno dei Paesi stranieri e che si Alitalia che se la Germania quando voi cittadini di questi Paesi dovete volete venire in Cina dovete sapere che vi state recando in un Paese
Dove i diritti fondamentali dei lavoratori non vengono rispettati
Quindi
La Cina
è un Paese in cui come sapete il lavoro minorile avviene in condizioni estremamente difficili e ci sono degli schiavi c'è un traffico di bambini
E
Questo è un grande scandalo e
Il lavoro minorile sono dei bambini di otto anni
I dodici anni tredici anni che lavorano per quattordici ore al giorno nelle fabbriche di mattoni
E non solamente nelle fabbriche appunto di mattoni ma anche nelle miniere di carbone
Dove i bambini il
Lavorano ad un'età un po'superiore quattordici anni quindici anni nelle fabbriche di giocattoli o di calzature
Nella maggior parte delle Province
E poi
L'altro elemento è la scuola la scuola che costa molto cara
Per andare al liceo diciamo a scuola
Questo costa un anno anche due anni di salario di un operaio che lavora nelle città
Il costo di un anno all'università equivale alle gli introiti al reddito di vent'anni per un cantiere un contadino
Che ammonta a a tre o quattro anni di lavoro per un impiegato e quindi estremamente costoso
E questo
Va aggiunta al fatto che il sistema di assistenza sanitaria e privatizzato il che significa che la stragrande maggioranza dei cinesi non possono ammalarsi
Se c'è un membro della famiglia che si ammala tutta la famiglia rimane rovinata
E quindi vuol dire che con la mondializzazione con la globalizzazione
La Cina anche in base a quanto detto dall'amici privatizza era tutti i sistemi sistemi di educazione di assistenza sanitaria
E quindi questo è il Paese in cui al contempo avvengono delle privatizzazioni che oserei dire selvagge senza l'azione da parte di un sindacato indipendente
E al contempo vengono privatizzati anche servizi pubblici
Portando ad una
Mercificazione dei sistemi dell'educazione della salute
E queste sono le conseguenze
Gravissime che ricadono sulle scale sulle spalle dei dipendenti dei degli agricoltori questa è la situazione in Cina
E dico e questa è anche la causa del crollo dei servizi pubblici perché molte famiglie non erano più in grado di sostenere le spese per la formazione e l'educazione dei propri figli e quindi rimandavano lavorare
Questo
è quanto avvenuto con la globalizzazione in Cina dove il venti per cento della popolazione molto abbiente ci sono delle Regioni estremamente ricche e delle regioni costiere in cui la ricchezza è abbondante
Ma la maggioranza degli agricoltori degli operai sono delle vittime
Ecco quanto dobbiamo constatare oggi
In Cina la situazione odierna è questa
E pertanto noi dobbiamo veramente mobilitare le forze sindacali di tutto il mondo contro un sistema in cui
In Cina la globalizzazione la privatizzazione
Avvengono senza un sindacato indipendente
Il che significa senza una forza collettiva che rappresenti i lavoratori e questo è una situazione un fatto molto concreto in Cina per esempio in una miniera di carbone inquinatori
Prima di scendere in miniera
Sapevano se c'era un incendio nelle miniere sapevano che c'era un rischio di esclusione
Ma non disponevano di una forza collettiva erano solo dei singoli individui e venivano costretti a scendere nei una miniera altrimenti venivano licenziati
E quindi il l'azione di un sindacato indipendente sarebbe estremamente concreta si traduce in una questione di vita o di morta non si tratta di una concezione astratta
E quindi in Cina oggi
Diciamo che dietro al miracolo economico questo è quanto si nasconde grazie
Allora grazie e adesso concludiamo questo giro di testimonianze prima di lasciare a Roberto Napoletano
La scena per l'intervista punta al Ministero degli Interni Giuliano Amato con una
Donna una donna molto giovane a trentatré anni Angela promossi che rappresentante dei giovani dei sindacati africani ed è anche la direttrice del Progetto a x in Africa in Kenya
Allora la responsabile del settore salute e ambiente dell'altro
L'altro è l'organizzazione continentale africana
Bella Confederazione internazionali dei sindacati
Viene dal Kenya esattamente da Nairobi e da sempre si è occupata dializzati nel suo Paese perché appunto voi sapete che l'Africa è impiegata da questa tragedia
Ma lavora anche sulle problematiche giovanili e dunque prima incontrato ne parlavamo prima moltissimi dei giovani
Del campo scuola della CISL e moltissimi giovani che affollano anche questo anfiteatro stamattina e anzi li ringraziamo perché ce ne sono veramente veramente tanti allora Angela ci parlerà delle grandi sfide dell'Africa del suo futuro possibile
Benvenuta Angela un applauso appena
Vorrei ringraziarvi moltissimo tutti voi della CISL ha per avermi fatto arrivare qui
Veramente un onore poter essere qui con voi con i miei colleghi
L'Africa non è solo il continente che si trova di fronte a moltissime sfide
Ma
Vogliamo anche fornire la nostra solidarietà ai nostri fratelli e sorelle
è veramente un onore essere seduta vicino al vescovo di Trento per dire che il ruolo che svolge in tutte queste sfide veramente fondamentale il Segretario generale della CISL
Voglio Della si suole ringraziare anche per nell'invito che ci avete esteso e voleva anche riferire che c'è un ottimo Rottin ma che lavorai che coopera con voi con quella collaborazione molto proficua
Vogliamo ringraziare anche il signor Ministro degli Interni per dire che oggi noi possiamo chiamarla fratello perché è lei ha lavorato in solidarietà con noi e ha fatto un eccellente lavoro
Abbiamo moltissime sfide di fronte a noi nel nostro continente la violazione dei diritti umani e sindacali in tutto il continente
Per esempio nello Swaziland dove c'è un sovrano
Che assorbe circa i tre quarti del bilancio per se stesso per la sua famiglia lasciando il popolo dello spazzino antenne le sofferenze oppure in Uganda
In Uganda Enzo altri Länder ci sono delle persone molte persone che lavorano in zone franche con
Sgravi fiscali e quindi rifiutano anche la sindacalizzazione dei lavoratori
Noi condanniamo questo tipo di azioni
In uno bandane giovani donne
In proventi zone di esportazione
Possono recarsi alle toilette solo una volta al giorno devono lavorare per dodici ore
Questa è una grave violazione ai diritti sindacali
Nello Zimbabwe dove abbiamo un leader che definirei folle
Che non crede nella democrazia
Che ha lasciato che lavoratori su offrissero e morisse ero che a lasciato che l'inflazione salisse alla trecento per cento che la Spinu alta di tutto il mondo
Noi condanniamo Mugabe per aver lasciato che le persone morisse ero vivessero in condizioni di miseria
Ci sono anche Paesi in cui la corruzione l'appropriazione indebita
Sono molto bravi come in Zimbabwe dove
Diciamo che la democrazia è un diritto umano ed è un dovere
L'Africa forse non è poi così povera come penserei esteri ci sono alcuni Paesi che hanno Oro o altri come per esempio Sudafrica
In cui ci sono diamanti anche in Botswana
E
Lampo stiamo dicendo ai leader e la maggior parte dei leader di questo continente di unire le loro forze e di assicurarsi che ci sia un lavoro degno
Ma in tutte queste sfide
Noi pensiamo che i sindacati possano svolgere un ruolo fondamentale nel costruire la democrazia
Ad esempio in Sudafrica
è stata espressa solidarietà da parte dei sindacati di tutto il mondo nei confronti della regione africana a livello internazionale questo ha aiutato ad uccidere il virus dell'apartheid
Se noi lavoriamo insieme in solidarietà potremo raggiungere molto quale in qualità di sindacati
Con tutte queste sfide già di fronte a noi ce n'è un'altra che si chiama AIDS
Dove quaranta milioni di persone in tutto il mondo sono in infettate questo comprende adulti e bambini e di questa cifra
Quasi il venticinque milioni vivono nel continente africano
La sanità il la regione più colpita
E le giovani donne sono la categoria più infettata di tutto il mondo
Nel continente africano di tutti i soggetti infetti dai DS i sessanta cioè e per cento sono donne
Mentre
Il quarantasette per cento di tutte le infezioni a livello mondiale sono donne
Le donne sono particolarmente esposte perché hanno una istruzione molto bassa perché
Tra loro ci sono le più alte percentuali di analfabetismo di tutta l'Africa perché tradizionalmente
Gli uomini educato hanno i ragazzi i figli e nessun educa vale figlie
Le donne devono essere rappresentate anche in Parlamento nei posti di lavoro nei sindacati dove invece vediamo un grande predominio maschile in Africa non c'è un sistema di previdenza sociale
Le donne quindi soffrono anche delle coppe Giori violenze come per esempio lo stupro
E i giovani
Sono per lo più bene istruiti educati ma non hanno lavoro i giovani sono esposti e quindi vengono facilmente infettate queste questa tendenza continuerà non possiamo vedere un futuro per i nostri giovani
Vorrei anche vedere oggi le mani dei giovani potete alzare le vostre mani voi giovani qui
Vorrei quindi dirvi
Che il potere dei giovani sta nel il loro voto
Nel continente africano abbiamo sessanta per cento di giovani come per esempio nel mio paese e ne diciamo sempre a loro che non hanno il diritto di scegliere le persone che li guideranno
Possono scegliere il proprio libere e possono anche mandarli a casa se non gli piacciono
Dobbiamo quindi continuare a perorare la causa di un lavoro decoroso
Includendo i giovani nel nostro programma nel processo decisionale è anche le donne devono svolgere un ruolo maggiore donne come me stessa
E
E le donne non devono temere di assumere queste posizioni lavoriamo fianco a fianco gomito a gomito con gli uomini
Solidarietà per il movimento sindacale
Viva la CISL
In che ne hanno diciamo alcuna ma Tata
Che significa non ci sono problemi
Grazie molte per la vostra attenzione
Grazie ad Angela lo mosso io
Prima di lasciare
Grazie ancora visto che applauso affettuosissimo giovani e non Giovanni
Allora vi devo dare su alcune informazioni
Oggi pomeriggio
Alle quattro voi ci ritroviamo qui con i giovani che incontrano il Presidente del Senato Franco Marini quindi saranno i giovani nel campo scuola della CISL e è un appuntamento interessante perché saranno i giovani che interviste l'anno
La politica cioè Franco Marini questa sera invece sempre su questo palco grande spettacolo di Domenica In in il maestro Comini con moltissimi artisti Sandro Giacobbe Francesca Alotta apposta molti volti domeniche in saranno questa sera qui domani invece alle nove
Sì però celebrata sempre qui la Santa Messa e l'ultima cosa che vi dico che l'Unione Generale coltivatori
Dopo aver allestito la cena di ieri ha pensato anche al lancio di oggi e quindi siete tutti invitati Roberto Napoletano il Ministero interno Giuliano Amato grazie grazie
Allora devo dire prima cosa che
Visto che hanno tutti ringraziato l'accise voglio iniziare ringraziando la CISL
Perché applaudita veda poi da sempre c'è
Perché
A diciamo
Perché va consentito di ascoltare una serie di testimonianze
Molto importanti i
Diciamo che se
Uno wallet avere anche un po'una percezione fisica
Di che cos'è la globalizzazione cioè di questo mondo così distante così vicino diciamo che
Queste poche
Poltrone ci hanno aiutato molto perché effettivamente apprendere che un insegnante in Birmania guadagna sei dollari al mese ok dietro il miracolo cinese cosa che non sappiamo però con tanta evidenza con tanta chiarezza
C'è gente che lavora quattordici ore al giorno minori per venti trenta dollari e venti trenta euro
Ci impone delle riflessioni io presento tante volte
Parlando più semplicemente più banalmente diciamo dell'Italia perché alla fine di fronte al mondo ed è un piccolo paese cinquanta di persone
Dicevo se perché avevamo un problema due avevamo un programma abbiamo tante ma ne avevamo uno parlando del lavoro che era quello di sporcare il foglio bianco del giovane disoccupato meridionale
Che come diceva l'ex Ministro dell'interno Pisanu bisogna fare in modo che non venga assunto dalla camorra
Questo mondo che si è aperto sotto va avanti
E nostri occhi è un mondo che
Il Presidente Amato conosce molto bene non per quello che ha fatto all'ONU per quello che è la sua vita per come ha seguito questa ambiente quindi prima di entrare anche può sui temi più di attualità
Vorrei cominciare proprio da come è iniziata questa tavola rotonda giovani più di noi
Studiano più di noi
Guadagnano meno di noi
Mi è piaciuto molto anche il riferimento mi pare abbia fatto
ANAC
Con mi dicendo ci sono sempre quando io sono nato mio padre mi diceva quindi una vita diversa dalla mia
Mio padre conviveva con la guerra io convivo con la transizione
Allora
La domanda che io faccio un Presidente Amato
Che cosa significa
Sulla significò questi mondi così differenti per noi IRI che cosa significa
Per l'Italia questo riferimento alla guerra un tempo sembra una cosa che si salta troppo indietro però io dico sempre che
L'unico l'unica fase molto importante di questo Paese vera grossa è stata quel miracolo economico che è stata cura del dopoguerra però molto è partito durante la guerra perché durante la guerra che gli italiani hanno avuto
La percezione la voglia di riscattarsi di ripartire di rimettersi in corsa
C'è qualcosa che potrà fare anche noi far fare anche a noi questo scatto
Spero che non sia la guerra spero proprio che non sia la guerra
Noi
No no
No
Nomi applaudite io non ho ringraziato la CISL ancora quindi non ho diritto all'applauso ora che
A il
ANCI
Ci deve far scattare ma in modo diverso da allora
La percezione del significato che ha per tutti noi
Quello che abbiamo sentito stamani
Perché
è da molto tempo che
L'Italia l'Europa il mondo ISTUD industrializzato sono
Noi sia i polpacci da quella cosa che chiamiamo globalizzazione
Prima
Che il mercato fosse così interna comunicante come diventato al nostro tempo
Quello che sapevamo dell'Africa quello che sapevamo del nord est del Brasile o della Colombia
Ci riguardava
Perché era un problema di solidarietà un grande problema
Se non ci sentiamo solidarietà per chi in altre parti del mondo vive in condizioni di sofferenza
Il mondo è davvero brutto e noi facciamo parte di questa bruttezza
E tuttavia
Esiste
Un modo di vivere ignorando gli altri esiste
Esiste
La vita quotidiana le mie ventiquattro ore il modo come io le spento mi fanno dimenticare quello che lontano da me
Per il resto per farla semplice lontano dagli occhi lontano dal cuore è una cosa che io ho imparato da bambini
Che cosa è venuto succedendo è venuto succedendo che un mero mercato diventato davvero globale
Ha reso la disgrazia altrui disgrazia anche mia
Ed è questo ciò che i nostri lavoratori piano piano hanno finito per percepire
Nelle condizioni di precarietà del loro lavoro nell'abbassamento progressivo della quota di ricchezza prodotta nei nostri Paesi che è andata al salario
Se noi guardiamo gli ultimi dieci anni
Se c'è un dato incontrovertibile che viene fuori questo tanto è che le società industrializzate la ricchezza vanno prodotta
E mi hanno prodotto a ottanta ma la quota che è andata al capitale è venuta crescendo la quota che ambrata lavoro sia avvenuta riducendo questo
è il dato più di un litigio
Che chi viene perché è questo
Per che oggi il salario del lavoratore italiano il francese in concorrenza con Querzè a vario titolo in premurò al mese questo è il punto
Io e il prodotto fatto con il lavoro per il lavoratore italiano o europeo è un prodotto che sui mercati mondiali completo in quanto al prezzo
Con quello in cui è incorporato un costo del lavoro come quei toni
Ora
Ci vorrò tornare su questo
Perché ma ci torno tra un momento un po'
Quando vedo tutti i siti tutta questa ricchezza che va in quella direzione
Io dico che se la montagna non vada Maometto dobbiamo trovare il modo di mandare Maometto sulla montagna lì poi ci torno ma è evidente in primo luogo
Che la solidarietà di cui il mondo ha bisogno non è soltanto la solita rigettato caritatevole
Ma è la solidarietà cosciente politiche sindacale di chi si rende conto che senza condizioni di lavoro migliori nel resto del mondo
Potranno solo peggiorare le condizioni di lavoro nel mondo industrializzato
Perché quindi i diritti del lavoratore cinese solo parte dei diritti del lavoratore il perdiamo vecchie soltanto creando
Un concerto
Sindacale noi potremmo creare condizioni diverse
Io vorrei che qualche illustre industriale italiano fosse stato qui stamani per capire che cos'è il suo associato possa che cosa serve posso interromperla un
Presidente
Paoletta Rho-Pero secondo perché
Sempre canali se non sbaglio non voler vedere il nome mi pare che ha detto una cosa che mi ha un po'colpito non so se ho capito bene riferendosi a capitalismo italiano ha parlato di capitalismo da casi no
Beh si o che sono incuriosito da questa cosa perché asino più volte anche perché mi chiedono di continuo di riaprire i casi noi italiani e io dico di no
Io dico di no abbiamo tre bellissima terra
Però a noi secondo me i Lori che conosce bene l'Italia
Ha letto i verbali delle ultime intercettazioni e allora effettivamente quello è un po'capitalismo da casi no questo non c'è dubbio
Allora torniamo
Non Maometto alla montagna
Che mi sembra un tema diciamo
Apparentemente lontana ma molto no è vicinissimo apparentemente lontano ma molto vicino
C'è
è possibile si è sempre detto
Una via italiana per affrontare questo tema che è veramente così lontano ma anche così vicino
Beh intanto
Insomma permettetemi di dirlo non perché sono in casa sua CISL io o un legame antico col sindacato
Che considero proprio parte di me
Ma
La prima terapia e non indebolire il sindacato
Non indebolire il sindacato perché
Al di là
Al di là delle condizioni per la concorrenza internazionale globale la competitività la lotta sui costi
è dimostrato è dimostrato da tutte le ricerche che abbiamo sui nostri Paesi
Che dove il sindacato è debole il salario uscente impegno di più di quanto lo richiederebbero le condizioni della concorrenza
E che quindi
Insomma questo mondo ciascuno sa fare l'interesse suo io mi contento che gli imprenditori facciano il loro quello dei lavoratori lo lascino al sindacato che Mediaset conferma
Anche questo è meglio
Ma
Detto questo
Detto questo è un dato oggettivo con il quale il sindacato deve fare i conti
E qui la tradizionale elasticità mentale della CISL ha un buon banco di prova
Insomma bisogna fare i conti col fatto che noi se posso parlare per un momento del mondo industrializzato quindi del dell'Europa dell'Italia
Noi rischiamo di cadere in una specie di comma ventidue
Se non troviamo una via d'uscita e qual è il comma ventidue
Che
Io
Lavoro in un'impresa questi impresa sta assumere accanto che non è più nazionale
Qua sto guadagnando poco ho bisogno che l'impresa venda al suo prodotto e l'imprenditore mi dice guarda io ti darei anche di più
Però se ci metto più costo dei del lavoro il nostro prodotto esce dal mercato
A questo punto tutto non è che non ai di più non hai più nulla perché dobbiamo chiudere
Quante volte ce lo siamo sentito dire questo
E molte volte è sacrosanta mente vero cioè esattamente così quel prodotto per vendere
Deve incorporare costi bassi se io chiedo di più io mando il mio prodotto fuori mercato benissimo
Ed è in base a questa logica
Chi ha finito per accadere anno dopo anno che la quota di ricchezza prodotta è cresciuta sul versante del capitale e si è ridotta sul versante del lavoro
Però sul versante del capitale è cresciuta
Quindi io sacrificando il mio salario in nome della concorrenza globale ho consentito a all'impresa di non chiudere
A me stesso di continuare ad avere un salario ma al mio imprenditore di avere profitti crescenti
E per a me non sta bene questo
Io non posso
Se provo a chiederglieli informa di salario lui mi dice e non te li posso dare se non l'impresa chiude perché il prodotto non vende
E perché non glieli devo chiedere in forma di profitto questa è la domanda che io faccio al sindacato
Amici e compagni spendiamo cinque
Sospendiamo cinque allora di trovare formule non individuali sindacalizzati e di mettere le mani sulla quota di profitto
Che va aldilà del necessario per l'altra parte
Per recuperare
Per recuperare quello che sarebbe il giusto salari io macchie informa dissalatori io riesce a essere solo ingiusto
Allora lei impostiamo il ragionamento re impostiamo il ragionamento
Ipotizziamo contratti fatti in modo diverso ipotizziamo che benissimo il salario e questo per ragioni di competitività poi vediamo quanto mi tocca
Dico quello che va dall'altra parte
E a quel punto ora qui il discorso diventa tecnico non ce la voglio fare entrare a me non piace se posso impiccare il lavoratore su un rischio unico
Allora questo può andare in fondi su cui il sindacato all'occhio che ripartiscono il rischio
Che intenderanno il salario
Insomma c'è chi gioca in Borsa facciamoci la borsa sociale ma io non riesco a capire
Perché dobbiamo assistere impotenti a questa crescita del della quota capitale
I lavoratori gli unici che pagano la competitività questo è assolutamente inaccettabile allora mi sembra che
Mi sembra abbastanza chiaro che solo Bonanni perdonerà ma penso che
Cioè Epifani di fronte all'amato ci fa un baffo perché mi sembra che ha dato molto più avanti ai rifiuti glielo dei tra back office attivamente ma vorrei dire una cosa così come sembra di capire che questa uscite presenta la Confindustria notiamo non è piaciuta tanto insomma se che il sindacato d'Ischia
Di rappresentare solo i fannulloni l'ha detto lei io non però
La mi sembra che invece al di là di queste battute che insomma c'è un discorso invece mi sembra molto importante che aveva fatto
E che il riferimento
Ha un'articolazione diversa del salario allora siamo quasi
Adesso preciso non mi ricordo che giorno e di giugno però siamo vicini a luglio questo è sicuro perché siamo alla fine siamo alla fine di giugno io ventitré giugno io cito spesso perché così nel novantatré insomma veniva subito dopo Governo Amato non è che è una cosa che Presidente Amato non conosce
Ci fu o
Presidente Ciampi raccolse gradita perché poi insomma lumi sia un po'a posto i conti poi Ciampi parecchio a posto i conti e poi Ciampi fece questa cosa che è la cosa numero due che è l'accordo importante sulla politica dei redditi
Hanno novantatré adesso siamo all'anno due mila sette quindi sono passati un certo numero di anni veramente troppi
Ed allora non si è riusciti ancora a parlare di un qualcosa che era contenuto in quell'accordo sulla politica dei redditi
Che non era solo la cosa importantissima di uscire dal circolo dalla spirale viziosa dell'inflazione ma era anche quello di aprire una nuova stagione in cui i salari fossero legata alla produttività allora
Visto che di questi temi
Presidente Amato secondo me ha più che titolo per parlarne io chiedo se
Esiste un clima politico ci sono le condizioni stiamo parlando del DPEF parliamo ogni giorno c'è un una concertazione in atto per fare un passo in avanti significativo su questo tema
Ma direi che insomma nel settore privato e è così
Il salario è legato alla produttività a prescindere dalle voci perché tutto il discorso che abbiamo fatto fino ad ora implica che assai difficilmente uno un sindacato e
è un lavoratore
Ottengono dall'impresa un salario sconnesso dalla produttività esorbitante rispetto
Alla produttività tesa realizzata credo
Il problema lo abbiamo ancora nel pubblico
Lo abbiamo ancora nel pubblico perché ci ci sono stati effettivamente dei grandi ritardi nella di organizzazione del settore in funzione della produttività
Qui devo dire chi è senza peccato scagli la prima pietra in ogni caso
Insomma quando questo Governo è entrato in carica una delle prime cose che ha fatto aegris stipulare un'intesa con il sindacato
Che ancora comunque la contrattazione del prossimo contratto al tema della produttività
Era stato preceduto da un Governo che aveva durato cinque anni forse lei può chiedere a qualcuno tra cui il Governo e la produttività nel settore pubblico
Che forse veniva visto come un vuoto a perdere quindi non si pensava che servisse ancorarlo alla produttività ama io non amo dire le cattiverie quindi non le dico
No va beh la dette par condicio ma si sono capite non è questo però diciamo che non c'è dubbio che
Ne in questi quattro cinque anni che hanno preceduto Governo Prodi sia nel campo la liberalizzazione siano in campo uno della montagna diciamo
Di un recupero di condizioni di mezzo la focalizzazione c'è un ritardo però questo è un problema che
Veniva anche prima nel Governo Berlusconi e ritorno adesso ora io insisto momento perché tra quello che mi sembra importante soprattutto questo momento perché è aperta una trattativa sul DPEF si è riaperta una trattativa sulle pensioni
Si è fatto un accordo serio mi pare sul pubblico impiego da gestire da organizzare però
Diciamo emergono oggi l'abbiamo raccontato aveva lame di Padoa Schioppa non mi sembra un allarme
Gramsci dal cielo perché quello ha fatto dei conti sono delle tabelle diceva bensì riceve tutti entusiasmanti però c'è l'ennesimo sforamento la spesa sanitaria venne ci sono i nuovi interessi sul debito quindi non c'è questa situazione
Mese in mese apparati tesoretto allora io dico al di là di tutto ciò ci sono le condizioni per fare veramente un patto per la crescita il tornare a discutere anche in maniera
Seria vera di salari legati alla produttività questo mi sembra un discorso importante
Sì no secondo me e ci sono eccome insomma ora il dibattito politico tende ad essere molto inquinato da un bisogno diteci belle che supera il bisogno della sostanza ormai
E quindi chi urla di più
E e questo non fa che confondere la non fa che confondere la gente io infatti dopo devo dire
Consigliere De Rita da professore che in questa fase Italia nato un voto passo alla politica comunque perché urlano troppo gridano troppo litigano troppo e è un po'come a Porta a Porta non si capisce niente dopo trenta secondi non si capisce niente perché lì si sente litigare appunto
Ora questo sconcerta anche qualunque essere umano che dica io dipendo da questi come faccia dipendere chiamo i pompieri chiamo Antonella non è così partirà un po'da acqua come si fa
A volte fredda no e si danno una calmata
La la questione
Vera che abbiamo nell'Amministrazione insomma io non
Non ci sono riuscito ancora a farla
I capire bene
E che
E cresciuto quello che è cresciuto
E in modo diretto e indiretto la spesa del personale e sono state ridotte drasticamente le spese di funzionamento
E noi continuando così
Rischiamo di avere un personale pubblico che pagato perché tiene famiglia ma non perché fa qualcosa perché non ha più neanche la penna con la quale scrive
Insomma quindi non li si può neanche chiedere
Non li si può neanche chiedere di dati di lavorare allora
Qui c'è un grande tema di riorganizzazione di questi apparati altro che ancoraggio alla produttività il nostro problema è l'ancoraggio al lavoro nel senso che noi abbiamo
E qui veramente
Insomma ci saranno anche i fannulloni nel settore pubblico ma è ovvio che ci sono ci sono da tutte le parti fannulloni e gente che sa come vivere evidentemente insomma ma
Diretti quello io vivono vicino all'amministrazione dello Stato da decenni
Quello che ti fa rabbia che c'è
Tantissima gente lì dentro che ha la rabbia di non poter lavorare perché non è non ai mezzi per far perché avverte
Il bisogno non soddisfatto e come fa a soddisfarlo seri se non ha i mezzi ecco allora qui e si sono tutte le condizioni per riorganizzare
Ma va affrontato nei suoi termini reali invece io vedo una propensione al taglia taglia
Che poi è sempre come il lanciatore giapponese endo cojo cojo
Il risultato non è e efficiente
Io devo dire che siamo l'analisi
Molto pertinente che mi ha fatto venire alla mente un aneddoto che racconto spesso come lo racconto anche adesso tanto
Poi
Gente cambia quindi
Magari per qualcuno è nuovo
Cioè che noi realtà ci troviamo a fare i conti con una cosa che poi dimentichiamo che il debito pubblico italiano e cioè l'eredità di come abbiamo vissuto per tanti anni
Quando
Sente Amato palla delle
Difficoltà
Per la contrazione della spesa
Per il personale
Perfetti è vero no contrazione della spesa contrazione della spesa per far funzionare scherzose perché la spesa corrente allora non ha questo aspetto non servono perché
Sì però un secondo questa importante che
Cioè io vorrei che
Vorrei
Dire una cosa diversa
Molti anni fa nella metà degli anni ottanta
Io incontrare un ristoratore
Vito l'America è lo stato in America per fare un'inchiesta dove c'era con foto dal debito pubblico italiano e debito pubblico americano
Questo ristoratore che era di origine
Fischi tavole darsi tredici da me a tavola e mi chiese perché ero lì lo diceva c'è questo debito pubblico italiano ha un debito pubblico era un milione e mezzo di migliaia di lire all'epoca erano tante lei mi disse sì ho capito
Ma c'è qualche anche ora sono tanti sono prime euro c'abbiamo Tolone paio Rizzelli Age.Na.S. minima sono di più Paolo mi disse ci ho capito sono tante ma c'è qualcuno che vi chiede i soldi
Arezzo
C'è qualcuno che ritiene i soldi indietro ma ogni tanto voi campate prima casa seconda casa terza casa
Prima macchina seconda macchina motorino
Cioè questo è stato un po'l'Italia per troppo tempo in realtà il ristoratore aveva torto perché poi qualcuno che ci ha chiesto i soldi indietro è venuto
Noi abbiamo ovviamente rallentato
Però facciamo ogni giorno i conti con questa realtà per cui recuperare la spesa per investimenti recuperare la spesa per far funzionare davvero la pubblicazione non è così facile allora io ritorno alla domanda di prima
Ci sono le condizioni politiche
Per fare un patto così importante per la crescita di questo Paese c'è un patto che abbia la consapevolezza
I quali sono
Le condizioni all'interno delle quali ci si muove
Io
Tra il mondo a pensare chi entra sindacati e Governo questo sia possibile al limite di più khettara Governo i partiti
Per la semplice ragione che intanto a Dio piacendo i sindacati sono di meno
Quindi anche se ci sono delle differenze
Già il solo fatto che siano di meno aiutarli che quando poi
Tutti trovi tredici interlocutori
E ciascuno deve lasciare un po'per la sua impronta digitale sul prodotto finale
Insomma il Cristo già complica compri tema enormemente la vita
Secondo me in queste condizioni ci sono tutte in realtà e ci sono in una consapevolezza che è comune
Che scelto se noi potessimo destinare ad investimento ad altra spesa produttiva
I settanta dico settanta il più miliardi di euro che dobbiamo destinare al pagamento degli interessi la nostra vita sarebbe chiaramente diversa ma
Oggi
Il
Il cuore vero di una intesa a mio avviso è proprio questo in funzione di crescita e di sviluppo rischia beni attento stia bene attento
Di questo questa è una cosa sulla quale
Anche la stampa ci potrebbe dare una mano di questo fatto fanno parte i diritti sociali cioè
Stiamo attenti non è retorica
Sindacale ISE quella
Di includere i diritti sociali nell'investimento per lo sviluppo
Perché se non c'è quello lo sviluppo si distorce ma si distorce nel senso non quello che sta a cuore al mondo del lavoro in particolare insomma
L'esempio che mi è stato fatto da amici americani insomma
Lo porto all'estremo Toyota
Vuole mettere su uno stabilimento nell'America del nord
Tratta con alcuni Stati membri degli Stati Uniti
E le fanno offerte significative di riduzioni di tasse diarrea tutte queste robe quando si aspetta il grosso investimento
Alla fine Toyota va incarnata perché Toyota va in Canada
Perché gli Stati Uniti non hanno un buon sistema sanitario e il costo dell'assistenza sanitaria casca tutto sul contratto di lavoro
Cioè queste cose spesso vengono dimenticate in Italia e si pensa che i diritti sociali sono una spesa per i diritti sociali sono una spesa che riduce altri spesi che altrimenti graverebbero pesantemente sullo sviluppo questo
è bene che sia è bene che sia chiaro perché oggi io posso parlare
Senza essere guardato Mapei dai miei lavoratori di concorrenza e dire ma guarda che il primo passo visionare il così che e contro la concorrenza
Negli Stati Uniti io non avrei
La spessa audience
Negli Stati Uniti un lavoratore che perde il posto perde qualunque reddito e qualunque assistenza sanitaria
E quindi davanti al rischio di perdere il posto cliente misure protezionistiche
E finisce per rovinare l'insieme del commercio mondiale per
Danneggiare i Paesi terzi che non possono più importare negli Stati Uniti
Noi che razzia i diritti sociali che abbiamo
Possiamo stare più aperti sul mercato mondiale e quindi essere anche più solidali verso i Paesi che legittimamente aspirano a esportare i loro beni in Europa
Cioè
No io ho capito ma è chiaro no perché
Insomma undici bisogna i diritti sociali penso ma è una spesa che non ci possiamo più permettere ogni tanto viene fuori quest'idea
è una spesa che fa parte dell'investimento per lo sviluppo ma questo è sicuro investono per la verità a quello che percepiscono non è tanto
Diciamo la critica al fatto
Che ci possiamo non ci possiamo permettere ti sociali se ci possiamo non ci possiamo più permettere un sistema
Diciamo che garantisce i diritti sociali non sempre in modo adeguato cioè nel senso che questo è
Come dire
Una discussione molto aperta è chiaro che il sistema sanitario italiano ha delle eccellenze molto forti e soprattutto un sistema
Accessibile abitanti qualcuno diciamo
Più che in altri Paesi però
Diciamo mi pare di capire che quello su cui ci si interroga e sull'efficienza di questo sistema
No l'efficienza energetica parte l'efficienza chi è varia ecco reticenza che Barga perché insomma
Ci sono ospedali pubblici in Italia che fanno invidia alle migliori cliniche private e questo è giusto dirlo a Salerno io giusto dirlo
Ce ne sono
Che sono molto meno efficienti quindi l'efficienza degli ospedali pubblici
Che come dire segue
Le tendenze all'efficienza del Paese l riflette in qualche misura ora
Ora più ed ora meno ma
Il nostro problema è quello di adeguarli i diritti sociali non c'è dubbio che spendere di più per la famiglia permette a più donne di lavorare e può permettere di raddoppiare il reddito prodotto sul lavoro santo iddio questo doc capisce anche un bambino infondo Checco
E i soliti paesi del nord Europa
Hanno un tasso lavorativo femminile più alto un tasso di nascite più alto
E un tasso di sviluppo correlativamente più alto anche perché la donna meglio assistita
E lì dove sono un po'meno maschilisti la donna dell'uomo sono un po'meglio assistiti nel gestire i loro rapporti familiari realtà quindi è chiaro che
Qui si tratta di
Uscire questo dobbiamo un po'uscire da questa stretta per cui ora ogni soldo pubblico speso e di troppo ed è buttato
Per potere calibrare in termini di rendimento in chiave di prodotto interno lordo le le spese che vogliamo fare dico poi non c'è dubbio ma chiedo è un problema italiano che
Critiche riflette la curva demografica e noi lo dico io che appartengo a
La generazione vecchia
Dobbiamo mettere dei conti delle controtendenze rispetto alla terza a quelle demografiche perché la nostra spesa sociale troppo concentrata sul noi anziani
Ed è ovvio che i giovani ci rimettono in una condizione del genere quindi qua un riequilibrio dispensa sociale tra la quota che va agli anziani e la quota che va agli altri la dovremo trovare
Questo sicuramente io devo dire che
Mi sembra importante se uno o al veramente fare un accordo complessivo diciamo tener conto di una serie di
Istanze che vengono oggettivamente trascurate Manin quasi dimenticate
Però io
Insomma io in questo caso vuole fare semplicemente il cronista e cronista annota che per esempio sui giornali di oggi si riporta che quattro Ministri
In carica di questo Governo
Contestano il ministro dell'economia Padoa Schioppa
Mi dicono che sui numeri non sono quelli che ha detto lui che le cose stanno diverse diversamente eccetera o se
Come dire
Già non dico nella maggioranza mandi la coalizione di Governo c'è tanta discussione
Chi crede che si può poi arrivare a fare
Basta discussione un po'così elevata quella che lei indicava nel senso che secondo me ci si arriva poi non drammatizza diamo quattro ministri del Governo SAR così sarebbero tanti nel nostro sono molto meno
Sense of
Facciamo
Va beh insomma mi pare che presentavate ci crede questo accordo per la crescita diciamo che non
Lei ha parlato di giovani allora parliamo anche di pensioni e parliamo anche di flessibilità visto che
Ormai sembrava che non fosse più un tabù invece spesso poi ritorna questa discussione
Come si può fare
Cominciamo a prendere coscienza per davvero ad esempio che
La vita media si è allungata e sulle pensioni avuto posizioni storicamente
Sono arrivata cupo prima degli altri perché c'è tanta difficoltà in questo Paese a rendersi conto che
La durata della vita media si è allungata e quindi probabilmente questo deve riguardare anche lavoro ovviamente non parliamo dei lavori usuranti e perché sono cose molto differenti e perché certo si fa tanta
C'è tanta difficoltà
Ad occuparsi non solo diciamo chi lavoro ce l'ha ma anche di chi lavora non c'è la
E quindi o di chi ha il lavoro e rischia di non avere una pensione
Non ho la la difficoltà in tutta Europa insomma i grandi cambiamenti vengono registrati
Di dalle istituzioni sempre dopo che sono avvenuti mai prima insomma
E storia realisticamente lo sappiamo
L'età media di pensionamento in tutta Europa si aggira attorno ai sessanta anni
Compresa l'Italia compresa l'Italia
Ed è di sicuro un'età inferiore a quella che in base alle alla al all'allungamento della vita ci potremmo permettere ma è chiaro che
Le per usare il linguaggio degli economisti insomma alle Corti di lavoratori che sono prossime
All'età pensionabile hanno le loro ragioni che fanno valere
Contro un allungamento di cui loro sarebbe vero si sentirebbero vittime in base alle aspettative che hanno maturato quindi questo si sa che il il problema è questo qua ma
Insomma
E qui è così
Io non faccio il sindacalista e le persone che ho davanti lo fanno
Loro seguono una rotta
Ecco poi al solito se quelli che anziché lavorare sparano decibel
Andassero un po'in vacanza in Australia questo aiuterebbe insomma va beh all'Australia molto bella
Perché lasciando lavorare chi lavora
Perché qui il percorso è chiarissimo della
Quella che io chiamo aggiustamento del nostro sistema pensionistico poi basta con questa storia
La riforma la sembra che non sia mai stata fatta una riforma delle pensioni da me che ogni tre mesi si può fare la riforma delle pensioni
Ci sono delle cose che non vanno
Io
Da tempo sostengo che le cose sono due appunto una è questa dell'età
Che deve scivolare verso un sistema in cui si possa essere liberi di andare in pensioni a detta diverge con trattamenti diversi
Ed è questo il risultato a cui arrivare anche la questione della donna che ha cominciato ad essere posta è chiaro che si può porre correttamente solo così perché nella condizione attuale della donna per alcune essere mandate via sessant'anni è una espropriazione di un lavoro in corso
Per altre corrisponde ad un'esigenza legata alla loro situazione familiare potremo arrivare ad un sistema in cui una è libera di restare a lavorare e l'altra è libera di andarsene in pensione insomma ecco questo
Ciò che si che ci deve guidare e non tutto si può realizzare in un giorno per via di quelle corti ma il disegno è quello io lo so che loro ci diranno in testa poi i decibel aiutano a depistare
L'altra grande e norme in questione e che ormai noi abbiamo reso pressoché contributiva la previdenza pubblica
La previdenza pubblica pressoché contributiva
Per garantire un trattamento dignitoso di vecchiaia ha bisogno di essere affiancata dalla previdenza complementare perché altrimenti non ci si arriva perché il tasso di sostituzione come lo si chiama di una
Previdenza pubblica come quella di oggi è molto più basso di quello del sistema a ripartizione
E allora la domanda Bear sua sua di migliaia di persone massime un lavoratore non qualificato a un salario che molti permette malizia accantonare risparmio
Come campata vecchio con una previdenza pubblica così bassa
Seconda domanda
Un lavoratore che ha lunghi periodi di discontinuità e che in quarant'anni di ciclo lavorativo accantona contributi corrispondenti a venti anni come farà
A queste domande bisogna rispondere
A queste domande allora il secondo problema corregge la riforma che abbiamo fatto
Che sembra presupporre che tutti potranno integrare la previdenza pubblica con quella complementare
Io in modo da ricreare un meccanismo solidaristico redistributivo
All'interno della previdenza pubblica che garantisca chi accantona di meno di avere una vecchiaia dignitosa comunque
Perché nella per lui secondo pilastro non ci sarà se si insomma se un Governo imposta su queste due direttrici una riforma alla fine al risultato ci arriva
Del
Siccome Giuliano Amato fa il Ministro dell'interno abbiamo siamo andati
Su temi
Che appartengono la sua storia appartengono a questo Governo viene voglia di chiedergli
Così è anche un
Tema che va tocca più da vicino la sicurezza nelle città e gli immigrati è convinto che il Governo ha fatto tutto coloro da fare su questo campo
Certo se dovessi per fare il Ministro dell'interno deve essere mi dava qualche sondare riprende io avrei fatto anche qualcosa di più che devo dire insomma però
Io ho avuto una fase nella quale era importante che spinge essi la mia Amministrazione
A risparmiare a riorganizzarsi e a cavare i soldi diciamo dalle sacche di una organizzazione migliorabile
Avendo fatto questo sono più legittimato diciamo a presentare il conto di quello che mi manca
Ma il problema è un problema serio
Di cui anche qui dobbiamo stare attenti anche a definire i confini
Perché non c'è nulla di più pericoloso
Di giocare sulla emotività collettiva per creare un clima di paura
Che diventa ostilità nei confronti di qualunque immigrato e questo
Una formati ostilità
Che rischia di diventare il razzismo che un Paese come l'Italia e un popolo come il popolo italiano non merita
Noi abbiamo presentato un rapporto sulla sicurezza molto elaborato tre giorni fa ed a questo ovviamente vengono fuori le seguenti due cose
Che la percezione e di insicurezza degli italiani negli ultimi quindici anni non è aumentata
E mediamente il trenta per cento
Il leader la percentuale degli italiani che si sentono insicuri errore da oltre quindici anni
Ma
Il disaggregato di questo dato aggregato è venuto cambiando che cos'è successo
Che il nord est che aveva una percezione di insicurezza del diciassette per cento quindici anni fa
C'è la ora del trentuno per cento cioè è cresciuta nel nord est perché il Nord Est è cambiato
Perché era una parte agricola del Paese tradizionale democristiana
Che si muoveva tra potere parrocchia monito Municipio e quant'è e contributi pubblici e anche infatti
Insomma questa è una storia che io conosco da vicino insomma
Ora è diventata una parte industriale
Ha chiamato molta immigrazione si è trovata con le frontiere aperte e quindi c'è io ne parlavo ieri con il mio collega austriaco una criminalità transfrontaliera che parte dall'Italia pare un parere in Austria e torna in Italia e viceversa e viceversa
Ecco il nord est le ciel questa percezione accresciuta e c'è nelle città
Davanti a tante diversità garantire davanti ad una criminalità che esiste
Allora quello che io devo fare
E ora stiamo organizzando di più con i patti di sicurezza con le città e con la parte di questi che chiamiamo notti sicure
Per dare ai nostri cittadini la percezione che si può girare di notte incontrando la polizia i carabinieri ed essendo né coperti e prendendo i criminali
Ma è anche mio compito dire ai miei concittadini sì e uno era un meno non è per questo un criminale se uno è un albanese e non è per questo è un criminale
Se uno è venuto a lavorare in questo Paese ha dovuto lasciare il suo per ragioni di bisogno questo non lo artrosi
Formato in un criminale ecco questo
Parte del mio compito non solo mio mito aveva proceda poi chiudiamo è favorevole all'abolizione dell'ergastolo
Direi che
La cosa non ha non ha un grande significato è è una di quelle discussioni che servono esclusivamente a
Attinti Hillary l'opinione pubblica perché in astratto il problema si può porre in concreto non esiste perché chiunque sia condannato all'ergastolo
Arriva massimo a ventisette ventotto anni come ben sappiamo e io mi baso su questo e debito una discussione
Io vorrei ringraziare il Presidente Amato concludere con una
Ultimo riferimento voglio ringraziare perché
Veramente
Mi sembra che diciamo ci ha dato uno spaccato
Di quello che è la realtà di questo Paese
Molto diretto molto o differimenti molto concreti
C'è ancora un elemento che è emerso nota rotonda quindi come siamo partiti di non tavolo come da queste testimonianze vuole conclude con queste testimonianze è un po'
Un accento di questa sensibilità l'ho vista anche nel suo richiamo
Una cosa molto giusta cioè se non è che se uno è albanese UE rumeno di per sé e diciamo è un albanese euro meno è un cittadino europeo che viene
I a lavorare in Italia quindi questo non significa che automaticamente sia un delinquente insomma per renderci conto
A me ha colpito molto di più all'inizio della discussione lampi testimonianza sugli schiavi minori
Quattordici ore di lavoro al giorno io devo dire che non forse non tutti ce ne siamo accorti posso dire con un così con un minimo di riferimento a fatti personali due come Messaggero se ne siamo accorti e l'ha fatto una serie
L'inchiesta sullo schiavismo un moderno che questo schiavismo è arrivato anche in casa nostra
Cioè sa lo schiavismo è stato esportato in Italia
A tante forme abbiamo parlato di nuove schiave per quanto riguarda il racket della prostituzione abbiamo parlato ci sono gli schiavi minori impegnati l'accattonaggio
Impegnati sommaria ci sono una serie
Di
Differite
Alla coscienza di un mondo occidentale che si riproducono nell'anno due mila e sette nelle grandi capitali europee penso a Roma penso a Milano l'Italia ma neanche tutte città europee ecco
Come Ministro dell'interno come Giuliano Amato come
Come uomo di Governo come vive cioè come ci si attrezza di fonte a un fenomeno così inquietante inquietante perché e inquietante laddove arriva è inquietante se si riposi si attrezza
Cambiando finalmente atteggiamento considerandolo un proprio problema e non ho un problema degli altri venire
Se posso chiudere lasciando il contingente mi ha chiesto di dire cosa ne pensa Giuliano Amato
Allora Giuliano Amato ne pensa che due secoli fa la borghesia europea inventò il modo con successo di creare un'isola felice dalla quale i mali del mondo sparisse
Che la Londra di Dickens diventasse un ricordo che non sarebbe esistito più
Saremmo diventati più puliti più ricchi più colti più attenti ai nostri diritti e questo è accaduto
Questo noi lo abbiamo fatto non lo ha fatto da sola la borghesia
Qualcun altro ci ha messo mano
Perché coloro che comunque vivevano in Europa e lavorassero in Europa condividessero questo mondo più nostro compiuti diritti compio educazione compio benessere
E avevamo buttato fuori dall'isola felice i propri
La schiavitù dei bambini la schiavitù delle ragazze le diciotto ore le dittature il salario inesistente
Il mondo è rientrato in casa nostra non si può vivere in un'isola felice se c'è l'ingiustizia nel mondo questa è la lezione che ci viene da questi anni
E siccome è così si sbaglia è immorale ed incivile chi dice rimandate lì tutti a casa loro così lontani diamo più i mali del mondo
Non è così che si eliminano i mali del mondo perché tanto ritorneranno
Non ci se ne libera più non si può predicare la globalizzazione contro i salari dei lavoratori per poi chiudersi alla globalizzazione
Quando altri arrivano Atene portano i mali il male il bene
Da quando non è vero che era una donna che mangio una mela questo è una storia maschilista travestita da verità religiosa
Ma insomma
Da moltissimi millenni di male il bene su questa terra non li si può separare e allora se il bene vuole vincere piede con la forza dell'intelligenza e la forza dell'amore
Combattere il male dopo un quello incontra
Questo è ciò che pensa Giuliano Amato poi i Governi facciano la loro parte
Grazie grazie Presidente Amato grazie a voi