Assemblea annuale dell'Unione industriali di Ferrara

Cominciamo a lavorare Nicholas saluto al presidente Montezemolo no ma tuteliamo prenderei comico anch'io prendo l'ordinanza e appunto ringrazio il presidente Montezemolo che con tutti i suoi impegni ha trovato anche in modo di riprodurre afferrare perché ci teneva molto
E quindi leggo uno scrittore che ci siamo preparati perché in effetti io ho sentito l'intervista dal presidente Montezemolo
E per le sue parole sì incoraggia sempre ma noi dobbiamo dire quello che non va tanto per vendere il prodotto vediamo se ci saranno de delle possibilità di andare meglio
Autorità signori e signori invitati colleghi imprenditori e con la riduzione di Pompei del momento copia del verbale
Il presidente va a
Il governo presidente
Ribelle afferma il presidente Montezemolo e questo grazie ad un tutti quello degli atti indirizzare al mondo in Tibet sbloccare la situazione
Ecco segretario a dare il benvenuto alla sessantesima assemblea nel mondo industrializzato dare al due mila quattro dalla parte del giusto atto anche la siderale le attese nella ripresa attive virtù verso le situazioni in cui la crescita appare sempre più spenta e buona parte delle lesioni assorbiti nel tentativo di considerare indietro navighiamo a vista e sempre sulla di una spirale recessiva questo consente il quadro che ci furono istituiti dall'indagine congiunturale relative al due mila quattro utilizzabile all'esaltazione oggi ed è stata distribuita
Qui vorrei sottolineare alcuni denominate più grazie ai dati raccolti è oggi possibile focalizzare meglio
Contro l'altro nella sua essendo la necessità stringente le aziende che nel due mila quattro la registrata una certa criticità e quindi qualche cosa di crescita c'è stato nel fatturato devono a questo risultato positivo perché all'intervento alla componente sull'estremo interesse intermedia quasi del doppio rispetto a quella interna
Amministrazione ormai la necessità che la crescita maggiore dell'export
Si è registrata in percentuale proprio dalle imprese minori quelle sotto i venti dipendenti con quali problemi in termini di strutture dice usi interni insufficiente di strumenti di supporto inefficaci è facile immaginare
Per quanto riguarda la produzione i risultati migliori hanno riguardato le aziende con oltre cento dipendenti che rappresentano però alla quota minoritaria delle imprese della resi e questo andamento purtroppo promette di proseguire guardando al due mila e cinque ben l'ottantacinque per cento delle aziende con meno di venti dipendenti prevede risultati analoghi a quelli dell'anno appena trascorso indubbiamente negativi
Ma speriamo che
Le cose vadano in altra maniera
Migliori risultati in chiaroscuro anche per il settore edile
Che rappresenta ormai una quota consistente dell'imprenditoria locale e che dopo sei anni di crescita ininterrotta comincia a manifestare sintomi di rallentamento perdendo competitività per i lavori pubblici in particolare a Ferrara registrato nel due mila quattro il maggior numero di appalti in Regione alle spalle di Bologna e moderata
Ma solo il sei per cento di questi è stato vinto da imprese locali l'ottanta per cento è stato giudicato in prese extra regionali
E il quattordici per cento in presidiate province dell'Emilia Romagna
Gli investimenti si sono ridotti per molte aziende specialmente le più piccole come ci conferma gli stessi istituti di credito anche se esistono importanti eccezioni aziende cioè che hanno continuato a investire a volte addirittura accelerando aziende che oggi però presentano poi i migliori risultati
E ci siamo ogni che non avendo moltissime in prese prodotto utili si ritrovano prive di accumulazione quindi senza una leva importante per investire
Ma se guardiamo il futuro la nostra preoccupazione diventa fortissima sappiamo infatti che il nostro territorio ha capitalizzato da alcune debolezze strutturali che renderanno comunque più lento e difficile a riprese penso alla bassa densità imprenditoriale
Ma anche le limitate dimensioni aziendali e l'assenza di distretti industriali dunque indispensabile muoversi per tempo rafforzare gli strumenti di sostegno però questo non è quel che sta accadendo anzi attorno a noi non vediamo la consapevolezza di come sia avvenuto un mutamento strutturale
Una secca perdita di competitività del nostro Paese il nostro sistema produttivo consapevolezza indispensabile invece per promuovere una reazione adeguata
Le cause di questa situazione sono molte e hanno le loro radici in profondità
Chi non ricorda il convegno di Parma del due mila e uno promosso da Confindustria quelle famose Azioni per la competitività
Si trattava di una serie di proposte che partivano da un'analisi di perdite di competitività del nostro Paese nei confronti dei concorrenti e che trova nel pieno consenso dei candidati premier Berlusconi Rutelli eppure chi non ricorda che più o meno nello stesso periodo
Il governatore Fazio parlava di condizioni esistenti per un nuovo possibile miracolo italiano
è ora di uscire da questa dicotomia oscillando all'interno della quale non è possibile realizzare alcun intervento realmente efficace
Serve una ristrutturazione profonda delle aziende in Italia un cambio di passo decisivo di una scelta che deve essere compiuto a tutti i livelli da quello europeo quello locale
Noi ci attardiamo a discutere se sia lecito o meno difenderci da una concorrenza quelle cinese spesso portata al di fuori delle regole
Abbandoniamo le timidezze servono clausole di salvaguardia guardiamo cosa succede negli Stati Uniti Paesi teoricamente più liberista e anche in quello più protezioniste quando si tratta di difendere interessi nazionali
Non vogliamo essere fraintesi non vogliamo misure protezionistiche fine a se stesse ma abbiamo bisogno di ora ora europea che sappia e voglia prendere decisioni rapide che sa pilotare contromisure efficaci per fronteggiare alcune distorsioni della globalizzazione dei mercati che sappia difendere le proprie imprese
A volte se giudichiamo i nostri interlocutori dai comportamenti vediamo prevalere una concezione per cui l'impresa è guardata con sospetto
Quasi fosse un soggetto ad arginare più che il motore per lo sviluppo del territorio e qui potrei citare tanti episodi che confermano questa errata concezione sul ruolo dell'impresa privata
Il rischio che si rimessi a coltivare l'idea che l'Italia possa reggersi solo sul turismo e il terziario
Per la crescita e serve prima di tutto una rete di imprese certo all'interno di un modello di sviluppo equilibrato ma oggi questo equilibrio non c'è almeno qui a Ferrara
Qualsiasi concertazione deve partire da questo assunto da un accordo di fondo sulla centralità del manifatturiero sappiamo che occorre individuare delle priorità non possiamo sostenere tutto
è la strada che l'Unione degli industriali ha deciso e farsi promotrice già da diversi mesi per un patto provinciale per la competitività territoriale e per lo sviluppo dell'occupazione al quale hanno lavorato insieme alle associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali
E che è stato portato nelle scorse settimane all'attenzione dell'amministrazione aveva locali
Certo ci rendiamo conto che in quel documento ci sono molte indicazioni di metodi di principio che necessitano anche di scelte precise sulle azioni da compiere ma che se non si ma se non si concorda su quale gioco e con quali regole come sarà possibile fare un gioco di squadra
Così come proponeva un interessante convegno economico che si è svolta a Ferrara pochi giorni fa peraltro il gioco di squadra è stata la prima indicazioni che ci ha dato il presidente Montezemolo
Un anno fa al momento della sua elezione al vertice di Confindustria
Ognuno diceva deve fare la propria parte ovviamente a partire da noi alla sfida della globalizzazione infatti possiamo rispondere positivamente innanzitutto con una crisi dei nostri presi insieme culturale e organizzativo la forte presenza di multinazionali che contraddistingue la nostra Provincia
Può essere letta in modo duplice
Questo fenomeno può essere visto infatti come una riprova della qualità dell'impresa dei prodotti e del lavoro della nostra provincia appetibili anche per le multinazionali
Ma appare anche come un segnale di debolezza dell'imprenditorialità locale per cui le impresa è raggiunto una determinata soglia dimensionale appaiono quasi destinate a passare nelle mani di grandi gruppi esteri
Esiste un problema anche di ricambio generazionale
Atterrare a poco più di un'impresa su cinque per la precisione il ventuno per cento del totale a un titolare con più di sessanta anni siamo la testa province dell'Emilia-Romagna per tasso di anzianità e dunque di rischio alle spalle di Ravenna e Piacenza
Serve una rinnovata spinta la quale deve trovare un contesta attento ai necessari sostegni e accanto a quello del ricambio generazionale sappiamo che esiste anche il problema della dimensione aziendale
Sappiamo che l'impegno dell'impresa e da solo non basterà come possiamo competere con costi burocratici ambientali Tiscali normativi previdenziali dell'energia e dei servizi quali ad esempio i trasporti
Quelli professionali sensibilmente più alti rispetto ai nostri concorrenti europei nel nostro Paese il costo del lavoro per unità di prodotto in quattro anni cresciuto del venticinque per cento vede nei paesi vicini è aumentato
Molto meno o è addirittura diminuito perché questo accade qualche responsabilità potrà ricadere anche sulle imprese forse non abbastanza efficienti
Ma il fatto è che sul costo del lavoro gravano oneri impropri che dovrebbero rientrare nella fiscalità generale oppure che in alcuni casi non dovrebbero proprio esistere
Perché da due anni e si stiamo contiene promessi di eliminazione dell'IRAP o almeno di una riduzione si quindi poi da puntuali smentite lo scorso anno si è preferito ridurre di sei miliardi di IRPEF
Non abbiamo avuto alcun sostanziali ritorno in termini di aumento dei consumi insistiamo perché finalmente si proceda con la riduzione dell'IRAP
E forse un castigo divino dal quale non potremo mai redimersi quello di avere il costo dell'energia più alto mediamente del trenta per cento rispetto ai Paesi nostri concorrenti
Come si può competere con questi carichi sulle spalle che perdevo perdurano da tempo immemorabile eccola prescrittiva che sarà così anche per il futuro
è il sistema Paese che deve scendere in campo a sostegno dell'impresa
Per il futuro dobbiamo avere la capacità di ottenere la conferma dei nuovi fondi strutturali
Che si arriveranno saranno comunque inferiore al passato e dovranno essere utilizzati con un'attenzione ancora maggiore occorre trovare convergenze più solide sul contenuto delle attività che dovranno essere sostenute sviluppate
Per vincere difficoltà del nostro sistema produttivo dobbiamo sostenere la crisi di un matto il manifatturiero con più attività ad alto contenuto tecnologico innovativo per questo diviene decisivo il rapporto con l'università
Siamo convinti che questa rappresenti una strada indispensabile per la crescita del nostro sistema produttivo ci sembra di cogliere la stessa convinzione anche dei nostri interlocutori anche se occorre superare diffidenze reciproche è ormai sono diremmo in buona parte superata siamo stati immediatamente favorevole l'accordo regionale che ha previsto la realizzazione del polo tecnologico con tre importanti laboratori sulle acque
Sull'acustica e vibrazioni e sulla genomica e biotecnologie
Così come abbiamo apprezzato nella sede numerosi spinoff accademici all'università chiediamo di sviluppare maggiore attività di ricerca e trasferimento tecnologico che sia utile il sistema produttivo locale specialmente quando vengono utilizzati fondi della Comunità
Locale che provengono dallo lo dal locale più in generale per sostenere lo sviluppo del manifatturiero diventi importante recuperare capacità di dialogo vero sostanziale non retorico con le amministrazioni locali e con le altre organizzazioni economiche
E sociali sulle cose concrete da fare alle amministrazioni locali che diamo uno apre importante di semplificazione burocratica
Ed una riduzione delle tasse locali per difficoltà innegabili della finanza pubblica in questa fase non possono in quel modo essere scaricate sulle impresa serve un impegno rinnovato e più efficaci di marketing territoriale
Serve un azione di sistema sia per rafforzare l'impresa esistenti ma anche per attrarre nuove imprese nuove aziende intorno a noi perché poi crescere un ambiente favorevole per lo sviluppo
è solo un esempio ma in questo quadro un importante rilievo assume anche l'indispensabile bonifica del polo chimico già deciso definite nel due mila e uno e per ora solo avviata passo fondamentale per dare il via a nuovi investimenti ecocompatibili
Grazie soprattutto alla costruzione della nuova centrale per la produzione di vapore energia elettrica
Ma è soprattutto la carenza di infrastrutture per realizzare ancora oggi non poco la nostra Provincia
Il corridoio otto alla nuova cinquantacinque il passante a Nord di Bologna l'idrovia
Così come la Cispadana stradale ferroviaria sono priorità da anni che non possono più attendere oltre a dalle quali dipenderanno notevole opportunità per i nostri territori
Di straordinario rilievo sarà la realizzazione del piano telematico provinciale la rapidità dei collegamenti e di servizi che si potranno sviluppare saranno importante fattore di competitività c'ho tre minuti ancora
Noi appoggiamo con entusiasmo la proposta che in questi ultimi tempi sta prendendo consistenza della prima autostrada regionale che dovrebbe collegare la Ferrara Mare attraverso l'asse ci sparlano
Almeno con l'autostrada del Brennero ma deve essere anche altrettanto chiaro che nell'attesa non possono essere lasciate nell'attuale stato di degrado le cose che ci sono pensiamo alle condizioni penose della Ferrara Mare della norme al sindacato
Chiediamo di tradurre la consapevolezza della gravità della crisi in comportamenti coerenti le nostre imprese hanno bisogno di maggiore flessibilità non si può chiedere alle imprese distribuire più richieste se questa non è stata realizzata per noi la produttività calante e sì questo è vero come è vero vuol dire che ulteriori oneri sul costo del lavoro dovranno essere tolti dagli investimenti dalla ricerca ed è una prospettiva suicida
Ma perché in un mondo in cui tutto attorno a noi sta cambiando nel quale altri Paesi ben più ricchi di noi hanno rimesso in discussione molte cose nel rapporto fra l'impresa e i lavoratori compreso gli orari di lavoro solo da noi non è possibile nemmeno affrontarli
è davvero così assurda la proposta di Federmeccanica di poter fare orari variabili sulla base delle esigenze delle imprese oppure di poter effettuare gli straordinari il sabato solo con l'adesione del lavoratore senza doverne graziare ogni volta col sindacato
Pone queste richieste come contropartita maggior salario e così scandaloso
Ci rendiamo perfettamente conto che esistono difficoltà anche per i dipendenti le nostre aziende
Ma se queste non sono in grado di sopportare ulteriori aumenti di costi e necessario oltre a trovare a soluzioni per monetizzare a vantaggio dei lavoratori
Quelli che oggi sono a carico oneri a carico dell'impresa
Ma tutto questo oltre che eliminando oneri impropri che oggi gravano sul costo del lavoro si può anche ottenere con la disponibilità ad una maggiore flessibilità come ho già detto sia di orari e sia con l'utilizzo dei nuovi istituti contrattuali che la legge oggi ne a disposizione io vi ringrazio dell'attenzione ho finito questa filippica adesso vorrei sentire presidente Montezemolo e poi penso che in residente grande amico grazie grazie
Grazie
Abbiamo prima invece io vorrei ringraziare intorno presidente Pieroni interpellante Riale
Non si abbiamo un saluto del sindaco seria vorrei seguirei tu conoscessi perché io se si è venuto a oggi afferrare il bene gli ascolti il sindaco che avete così ogni ma perché sono già intese banale detergente vi sono perfettamente poi incorporati integrale
L'ordine
Per
Grazie al presidente Montezemolo di avermi dato la parola per un saluto in questo importante
Momento di discussione di approfondimento cui siamo ormai abituati annualmente l'assemblea per l'Unione industriali e grazie anche al presidente Negrini delle cose che ha detto a me pare che la relazione del presidente abbia ben colto l'intreccio tra quelle che sono debolezze del nostro territorio storica debolezza del nostro territorio una relativa fragilità dell'industria e dell'impresa manifatturiera in particolare
Quella progressiva riorganizzazione di interi settori e comparti economici e industriali cui purtroppo ci siamo abituati da tempo fino alle crisi più recenti di alcune unità produttive importanti alcune molto importanti per il nostro territorio l'intreccio di queste debolezze con un contesto nazionale
I stagnazione una recessione ognuno scelga la versione che preferisce
Che davvero rappresentano in questo momento fotografano quello che è stato definito un paese immobile
Non è un problema solo nazionale ma un problema molto grave per noi anche in rapporto con altri Paesi europei perché perdiamo di competitività nell'industria ma non solo nell'industria degli ultimi giorni
La statistica per noi molto pesante che ha constatato che il nostro Paese ha perso competitività anche in quello che era uno dei nostri grandi settori forti cioè il turismo
L'abbiamo perso anche nel turismo nei confronti di partner europei e addirittura della Cina
Io credo che
Per uscire da questa situazione siano necessarie politiche nazionali e politiche europei non c'è dubbio sono molto d'accordo che bisogna intervenire a livello nazionale finalmente io direi
Per ridurre quello che viene nominato cuneo fiscale che grava sui costi dell'impresa con oneri
Impropri
E ricordo dico finalmente perché ricordo che la prima trattativa tra Confindustria organizzazioni sindacali per ridurre il cuneo fiscale
Data al mille novecentonovantuno poi per le vicende economiche e sociali del Paese ci portano in un'altra direzione ma già allora era stato posto questo tema ma credo che noi a nome delle istituzioni lo dico dobbiamo accettare la sfida che il presidente Negrini poneva nella sua relazione
Cioè quella di provare a ragionare di competitività e di sviluppo a partire dalle condizioni del nostro territorio
Molti osservatori economici sostengono che questa è la chiave di lettura nuova sviluppo territoriale competitività di territori o di territorio credo che questa sfida sia inevitabile
Dobbiamo fare squadra si dice
Sono molto d'accordo con tutti coloro che lo sostengono io credo che lo sostengono tutti presidente e quindi è lecito chiedersi che cosa ci resti da fare per fare davvero squadra io credo che insomma dobbiamo metterci un po'd'accordo sulle strategie di gioco
Decidere cioè quali sono gli obiettivi e quali sono le azioni da compiere per gli obiettivi io credo che possiamo dirlo esplicitamente a questa importante assemblea
Attrarre nuovi Investimenti nel nostro territorio e consolidare le attività economiche presenti io qui presidente Negrini mi permetto di significando un passaggio
Sono molto d'accordo sul fatto che se manca l'industria e manca l'industria manifatturiera tutte le altre politiche diventano debole
Però non credo che sia giusto che noi continuiamo ha rilanciato ci la palla
Se il destino la vocazione del nostro territorio sia agricola o industriale una di una importante città Dante di cultura io credo che noi dovremmo fare e saper fare politiche in tutti i settori
Ma non c'è dubbio lo ripeto che se manca la struttura portante dell'indulto e dell'industria manifatturiera tutto il resto si sgretola facilmente
Allora
Che cosa è necessario fare quali azioni intanto non agire più separatamente non immaginare più cioè che alle istituzioni spetti alimentare questo gigantesco volano della spesa pubblica e delle grandi opere di edilizia di costruzione come è stato negli ultimi anni e la spesa è stata davvero molto rilevante anche nel nostro territorio tra investimenti regionali
Investimenti provinciali investimenti dell'insieme di comuni
Se facessi un bilancio consolidato di ciò che i Comuni della nostra provincia investono nel loro territorio tutti gli anni ne verrebbero fuori delle cifre molto rilevanti
Ma questa spesa pubblica non dura all'insegna io credo che dobbiamo riuscire a mettere insieme le capacità di spesa le capacità di investimento dobbiamo riuscire a fare delle azioni comuni
E ad usare gli strumenti innovativi che ci sono davanti penso ad esempio project financing è difficile immaginare che il settore pubblico possa continuare a costruire tutto ciò di cui il territorio ha bisogno con le sue sole iniziative
Anche da noi tradurre ciò che è già stato fatto è già stato fatto in altre aree della Regione cioè tentare una cooperazione forte fra soggetti pubblici e soggetti privati io credo che sia la direzione di marcia poi ancora costruire delle reti fra i territori non immaginarci che possano essere competitivo il territorio di Ferrara rispetto a tutti gli altri territori nazionali
Costruire alleanze è indispensabile c'è bisogno di una dimensione su qualsiasi problema di una massa critica che nessuna provincia in grado di avere da solo
E qualche esempio l'abbiamo ne voglio citare due il primo è proprio in questo momento
Questo pomeriggio forse forse una notizia per molti di voi i due consigli di amministrazione viene era da una parte e di Meta di Modena dall'altra stanno ratificando la fusione tra le due aziende
Questa è una rete cui il nostro territorio ha partecipato
O meglio in cui le aziende pubbliche del nostro territorio hanno partecipato hanno partecipato un po'da sole laddove le aziende pubbliche di Modena sono non solo e non prevalentemente pubbliche ma quotata in Borsa quindi hanno una partecipazione privata significativa e noi siamo rimasti ancora
Troppo da soli io credo che questa avventura
Per creare la più grande impresa nazionale di servizi pubblici locali sia un'occasione di cooperazione e di coesione tra risorse pubbliche e risorse private bisogna crederci bisogna crederci ma la strada che un po'da soli lasciatemelo dire
Un po'isolati abbiamo avviato due anni fa quando siamo entrati in era si è dimostrata una strada giusta il secondo esempio stiamo tentando di produrre con i colleghi
E il Comune di Bologna il sindaco di Bologna i presidenti delle Camere di Commercio di Bologna e Ferrara i presidenti delle due società di promozione PromoBologna essi Prodi Ferrara un marketing territoriale di fascia non più fatto per realtà urbane o per singoli territori
Presentare una fascia più larga e più infrastrutturata io credo che possa essere
Più competitivo
Ancora e mi avvio a chiudere perché non voglio sottrarre tempo
Prezioso a nessuno ancora nel merito delle cose che presidente Negrini diceva a me pare che oltre ai nostri classici obiettivi l'infrastrutturazione del territorio sia quella tradizionale che quella più innovativa le fibre ottiche la telematica alle telecomunicazioni poi possiamo pensare proprio ascoltando le parole del presidente Negrini ha due obiettivi che abbiamo davanti
E su cui possiamo ragionare insieme creare cioè più opportunità agendo su due fattori strategici uno è quello della formazione professionale e l'altro è quello dell'energia a costi competitivi rispetto a quelli che sono presenti oggi sul mercato ancora troppo monopolistico
Cioè la formazione professionale io credo che sia maturo il tempo di aprire un ragionamento fra noi su come si spendono le rilevanti risorse e che benefici possono averne benefici maggiori l'impresa
Sul settore energetico sappiamo che abbiamo davanti un obiettivo duro
Difficile da realizzare con il consenso della nostra società e delle nostre comunità ma su questo se lavoriamo insieme possiamo passare perché noi abbiamo sempre detto
Una nuova centrale turbogas di rilevante dimensione perché ottocento megawatt sono una dimensione rilevante nel nostro territorio
Data la vicinanza alla città soprattutto ma solo a condizione che le emissioni atmosferiche di quella centrale siano minori delle emissioni prodotte oggi dall'aria petrolchimico
Mi lasci dire ancora una cosa Presidente io
Penso a nome di tutti gli amministratori anche a noi piacerebbe dire
Cioè
Nei prossimi anni ridurremo le tasse sia nei confronti dei cittadini sia nei confronti e le imprese le tasse locali ci piacerebbe dirlo e lavoriamo per poter andare in questa direzione però io mi permetto di fare una riflessione nome di tutti noi siamo passati nel giro di dieci anni
Dalla costruzione di un sistema di welfare e servizi pubblici
Sconta i bilanci in cui l'ottanta per cento delle entrate erano rappresentate da trasferimenti dello Stato
Ad una situazione oggi in cui il mantenimento di queste vizi pubblici le scuole per l'infanzia le case di riposo per gli anziani e tutto quello che noi conosciamo esserci nel nostro territorio questa città
Debbono far leva sul bilancio
Che sia rovesciato e in cui l'ottanta per cento sono risorse locali e i trasferimenti dello Stato ci sono ridotti al venti o trenta per cento ecco perché è difficile immaginare di poter chiedere meno contributi ai nostri cittadini fino a che non verrà risistemata la la finanza pubblica nazionale e immensa la finanza pubblica locale infine
Dobbiamo tutti insieme io credo lavorare cooperando per evitare che nuove crisi nuove chiusure si aggiungano a quelle che sono già determinate molto pesanti nel nostro territorio
Siamo impegnati anche con il governo nazionale
Con il sottosegretario alla presidenza del consiglio onorevole Gianni Letta ad impedire che accada quel che purtroppo oggi appare molto probabile cioè la chiusura dello stabilimento Alcoa nel nostro territorio sarà perché dico impedire perché alcova ha chiesto al governo sulla base del decreto della competitività di avere degli aiuti per vantaggi in termini di costo sui consumi energetici che questo importante gruppo vede affrontare per continuare a produrre nel nostro Paese io credo che quegli aiuti di vadano dati ma credo che in cambio gli dobbiamo chiedere di non chiudere lo stabilimento di Ferrara grazie
Allora ascoltiamo presidente Montezemolo
Ringraziamo ancora
Vero ringraziare
Ringrazia il sindaco che ha contribuito a questo nostro convegno con le sue argomentazioni che ci sono anche piaciute parte
Ha detto solo in parte almeno un orecchio prima eh no vorrei che lo sapeste così vi regolate
Signor presidente sono autorizzato
Grazie
Alla facoltà servizio autorità signore e signori signor prefetto signor sindaco
Amici e colleghi imprenditori lasciatemi dire che io sono molto molto contento di essere oggi a Ferrara non solo perché è la prima volta che vengo qui come presidente di Confindustria sono venuto tante volte arrivando in macchina da Bologna poi citandomi una bicicletta o andando in giro
Per questa città o quando avevo più tempo per venire a vedere qualche bella mostra a Palazzo dei Diamanti o per sentire qualche concerto
Verso il tempo è diminuito però sono contento di essere qui
Perché vedete per uno come me che da quindici anni lavora a Modena Maranello
Per un bolognese per una persona che sente un grande attaccamento a questa regione
Ferrara è una realtà tutta particolare
Di dimensione umana di intelligente marketing territoriale per esempio nella cultura
E di una qualità della vita che lasciatemelo dire per uno come me che è costretto anche è una bellissima esperienza girare in questo periodo molto l'Italia lasciatemelo dire è veramente e invidiabile e forse voi che ci abita a te non ve ne rendete conto al cento per cento
Sono anche contento Santi
Trovare in giro per l'Italia tra i miei colleghi presidenti di associazione di categoria
L'unica cosa esso meno contento il calore però insomma questo non si può fare dicevo una sintonia così automatica su tutto una serie ditemi
Di progetti
Di
Posizione che Confindustria fin dal giugno dell'anno scorso quindi da un anno a questa parte ha voluto porre fortemente all'attenzione del Paese ma anche all'attenzione del nostro mondo perché noi prima di guardare nella casa degli altri prima di guardare fuori dalle aziende dobbiamo prima di tutto a guardare in casa nostra
Ferrara
Come ha detto nella sua breve ma efficientissima relazione del presidente Negrini
Ha due elementi di piccole Rita rispetto diciamo anche ad altre aree dell'Emilia Romagna intanto a un numero di aziende oltre i cento dipendenti che fortunatamente si trovano in una situazione non negativa
E la seconda
A una
Rapporto
Storicamente fondamentale nel triangolo istituzioni aziende università
Che mai come oggi io definisco fondamentale ve lo spiegherò trauma
Mi fa anche piacere di vedere in prima fila
Degli esponenti politici che stimo
E con cui mi trovo in sintonia
E anche di aver sentito dal sindaco ha fatto solo una dimenticanza e glielo dico da presidente della Fiera e non citare la fiera nella squadra ma so che lo sa visto che ne Ettore approfitto per salutare anche il presidente del Senato
Ma io credo che noi ormai abbiamo una sintonia una condivisione piuttosto forte dei veri problemi strutturali non contingenti non corporativi non settoriali Ko settore non settoriali ma strutturali di questo Paese
Io nella relazione
All'assemblea di Confindustria ho detto prima come cittadini poi come imprenditori segniamo la di parlare sempre del passato finiamola di dibattere del passato guardiamo avanti
Noi siamo abituati nelle nostre imprese a darci delle sfide a darci degli obiettivi a investire a dire dove saremo tra dieci anni
Dove saremo noi i nostri figli le nostre aziende i nostri collaboratori i lavoratori che sono la componente più importante dei veri imprenditori la forza le forze delle aziende
Allora io volevo dardi tre punti di vista veloci ma che spero condividiamo Europa Italia noi imprenditori
Perché spesso come si dice e piove sul bagnato
Noi abbiamo una situazione dei dati dell'economia dei consumi della produzione dell'export con così negativi come non avevamo mai avuto nel nostro Paese dal dopoguerra
Cambia poco se diciamo che Confindustria nel dicembre quattordici dicembre due mila e quattro in un check-up dell'economia lo aveva detto
Avevamo ragione sarei felice di dire
Avevamo torto anche perché vedete
Quando noi andiamo all'ospedale a farci fare il check-up a farci misura la pressione e la temperatura o sapere quanti globuli rossi o bianchi abbiamo non è che questi numeri siano di destra o di sinistra sono i numeri
Allora dire che l'Italia dal novantacinque ad oggi ha perso
Posizioni nel nel nelle quote di mercato nel mondo
E io parlo sempre quando facciamo check-up non di in via di Cina di Giappone e gli Stati Uniti o di Brasile se non ci verrebbe la depressione e non siamo portati come imprenditori ad essere depressi parliamo dita parliamo di Francia parliamo e Germania parliamo di Spagna parliamo
Di Inghilterra
Allora dicevo produttivi produttività a livelli bassissimi produttività cosa vuol dire più investimenti pubblici più investimenti privati costo del lavoro del per unità di prodotto record in Europa
Perdita di quote di mercato
Una situazione dimensionale di aziende che purtroppo penalizza
Il sistema aziende troppo piccole aziende medie che devono aumentare come numero e troppo poche aziende grandi se noi guardiamo tutta questa situazione diciamo che non è da oggi che
La conosce
Nel giugno del due mila e quattro il ministro dell'economia Tremonti parlava della di una necessità di scossa per il Paese per l'economia
Nel giugno del due mila e cinque il suo successore Siniscalco ieri dice ci vuole una forte iniziativa per l'economia
Io
Gli imprenditori in questa dal giugno due mila e quattro giugno due mila cinque
Di scosse non le hanno viste hanno visto un po'di scosse in casa loro ma di vere iniziative
A sostegno dell'economia al sostegno dell'impresa a sostegno delle impresa di perché io faccio un ragionamento che deve andare al di là degli interessi corporativi altrimenti non si finisce più
Qui a a voi lo sapete in una città in una regione in cui c'è anche una forte presenza corporativa
Quelle cooperativa in cui c'è una forte presenza in particolare in questa città dell'agricoltura per me parlo di impresa nel senso più lato della parola
Che poi in questo Paese si sia perso di vista da un po'di tempo o da molto tempo
La il ruolo fondamentale dell'industria perché noi siamo un Paese che è uscito da una guerra lunga difficile che ci ha lasciato poveri senza materie prime e grazie al lavoro all'impegno dei nostri nonni
Al ruolo dell'industria siamo diventata una delle sette paesi industrialmente più importanti del mondo
L'Italia vive di due grandi Pilone l'industria e il turismo questi sono i due core business ma non è vero che sono gli unici
L'industria per crescere ha bisogno di servizi efficienti di servizi moderni quindi di terziario di logistica di marketing di ICT quindi c'è uno spazio enorme
L'agricoltura è ormai un'agricoltura in Italia sempre più industriale innovativa moderna con una grande filiera che coinvolge l'industria
Allora
Per fare squadra permettere quelle che noi definiamo le forze più responsabili e più vitali del Paese a condividere cosa vogliamo di questo Paese tra dieci anni ci vogliono anche gli allenatori
Perché altrimenti se poi non ci sono gli allenatori e difficile fare squadra vere l'insieme
Allora
Oggi
Se noi guardiamo all'Europa
Stavo dicendo piove sul bagnato perché quando uno dei problemi guarda caso aumentano sempre noi ci troviamo con l'Europa
In una crisi
Profondo in una crisi forte
Io sono abituato della mia vita insomma che lo siete anche voi a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto e bicchiere mezzo pieno ci dice che guarda caso chissà mai che quello che è avvenuto in Francia a quello che è venuto in Olanda
Non sia una scossa questa sì salutare per il futuro dell'Europa
Un futuro in cui tutti crediamo un futuro fondamentale in questi anni per l'Italia un futuro ancora più importante per il futuro del del nostro Paese un sogno un Progetto una grande realtà che non si deve fermare ma deve far tesoro di quello che è successo
E guardate paradossalmente oltre che essere una una posse la possibilità di cambiare marcia di cambiare registro di affrontare le le cose in un modo diverso paradossalmente non ci troviamo di fronte dal no data oggi da ieri questi giorni alla semestre in cui l'Inghilterra Tony Blair è il presidente di turno della dell'euro
E qui vorrei fare un paragone con una realtà italiana io ho detto e lo ripeto a voce forte
Che un Governo di fine legislatura
Tipo di uno dica sarebbe stato meglio se le cose farle prima alla all'inizio della legislatura questo è sacrosanto tra un Governo di fine legislatura può ancora prendere delle decisioni importanti per il Paese
E dico anche che il consenso per chi ha l'onore e anche l'onere di governare viene dopo non viene prima
E la uno delle delle attività uno dei ruoli una delle cose dei compiti fondamentali di politica è quello di crearlo il consenso allora uno prima decide e poi genera il consenso
Toni Blair
Affatto delle riforme forti ha fatto delle riforme impopolari ha fatto delle riforme sulla scia dei di quanto aveva fatto la Thatcher che era leader di un partito diverso dal suo
Eppure è stato rieletto per la terza volta in Inghilterra
Il che vuol dire che chi si assume l'onere di governare deve saper scegliere
Oggi questo Paese ha bisogno di scelte ha bisogno non di rinvii non di compromessi continui perché le scelte che facciamo oggi saranno fondamentale per i prossimi dieci anni
E purtroppo da quello che stiamo vedendo in giro ci stiamo avviando lentamente inesorabilmente verso un anno bianco non nemmeno un semestre bianco un anno bianco
Allora se non ci sono le risorse per tagliare l'IRAP
Basta dirlo noi prima di tutto siamo dei cittadini poi degli imprenditori
E non siamo disponibili ad a vere per noi delle delle delle diminuzioni di tasse se questi incidono sul debito pubblico ce ne rendiamo conto basta dirlo
Perché se però non lo diciamo
Noi non sappiamo qualcosa ci attende per i prossimi prossimi dodici mesi perché qui noi abbiamo due tipi di di di strade una strada a costo zero
Siamo ancora senza una legge fallimentare
Non è giusto in un Paese in cui giustamente scusate il gioco di parole si chiede agli imprenditori di rischiare di più
Di investire di più non è giusto che sia un imprenditore
Proprio perché osa proprio perché rischia e in buona fede fa degli errori viene ghettizzato per tutta la sua vita come un uomo fallito perché non esiste una sana moderna corretta leggere fallimentare
Non è possibile che dal due mila e tre aspettiamo una una legge importante del sul risparmio
Queste sono discorsi a costo zero allora da un lato sono delle riforme urgenti necessari oserei dire istituzionali da parte istituzioni a costo zero dall'altro e affrontare seriamente quelle che noi abbiamo indicato
Essere le cinque grandi priorità del Paese non dell'industria non dell'agricoltura non dei commercianti non degli artigiani del nostro Paese vivaddio
E sono cinque
E hanno guarda caso delle grandi connection con le riforme europee perché tornando i concludendo sull'Europa io mi auguro che l'Europa in questi mesi affronti con meno spirito egoistico nazionalistico
Il tema di più innovazione
Di di di di aiutare non le zone protette non le aree protette non le industrie protette ma più concorrenza più innovazione
Liberalizzazione maggiore dei servizi più vicinanza ai cittadini
Politica industriale politiche di competitività infrastrutture queste il futuro dell'Europa che non ha niente a che fare né con i burocrati di Bruxelles dunque non ne corre Nora opache troppo lontana da noi
L'onda i giovani perché i giovani sono i più europei i nostri figli
Perché parlano le lingue perché hanno gli amici stranieri perché viaggiano con una facilità enorme e quindi hanno una mentalità una cultura di fatto europeo maggiore quasi dei nostri padri o di noi stessi
Allora dicevo noi abbiamo cinque grandi priorità
E sono nell'ordine sono quando dico priorità son tutte importanti la prima è la concorrenza
Abbiamo un paese in cui il livello di concorrenza è troppo basso
Nelle professioni andate a spiegare un vostro amico americano che per vendere la vostra macchina usata e comperare la nuova Croma una macchina eccezionale di qualità di prestazioni di spazio di fruibilità
Abbiate fiducia sui prodotti italiani perché vedo fuori troppi errori di scelte allora quando noi parliamo di vendere una macchina usata per comperare la nuova Croma la nuova Panda la nuova Alfa centocinquantanove straordinaria anche a quattro ruote motrici andate a spiegare andate a spiegare a un vostro amico
A vostro amico americano
Ogni imprenditore deve avere una fiducia cieca dei suoi prodotti
Ma deve fare marketing con i clienti i nostri uomini nostri prodotti i nostri clienti sono la nostra vita allora diceva andate a spiegare a un amico americano che per comprare la nuova Croma vi dovete vendere la Peugeot la BMW una Citroën la RAI
Per e dovete andare da un notaio
Le banche e come si fa tanto parlare giustamente
Di scarsi investimenti stranieri in Italia
Negli ultimi anni sono andati al lumicino ma ci dobbiamo dire che quando poi qualcuno vuole investire in Italia non è che lo trattiamo così bene OLO o lo accogliamo a braccia aperte
Ci sono delle regole le dobbiamo rispettare diva il mercato più concorrenza perché vedete se noi liberiamo concorrenza in questo Paese
Da un lato abbiamo meno costi e qui l'esempio più lampante l'energia ma perché è un imprenditore italiano deve pagare l'energia il trenta per cento in più dei prossimi propri concorrenti con cui attenzione
Compete sul prezzo perché i medi imprenditori non sono quelli delle zone protette dei Monopoli sono quelli che vanno in giro per il mondo a competere coi propri concorrenti qualità apprezzo allora già siamo penalizzati da tante cose ma perché dobbiam partire pronti via trenta per cento in più di energia concorrenza più concorrenza
Quante pensate nel Sud la gestione dell'acqua delle public utilities quando intende nuove energie imprenditoriali
E poiché ho bisogno di un Paese che abbia più mentalità di concorrenza perché concorrenza nelle università abbiamo bisogno di più concorrenza tra università meno meno facoltà e i più centri di eccellenza non possiamo avere le facoltà condominiali che nel giro di cento chilometri abbiamo le stesse facoltà andiamo ai ai centri di eccellenza
Andiamo a più meritocrazia nell'università premiamo i migliori studenti io sono molto favorevole all'abolizione del titolo di studio personalmente
Ma non è quello premiano i migliori studenti da preghiamo anche migliori professori
Allora meritocrazia come facciamo nelle nostre aziende come vogliamo nella pubblica amministrazione perché chi lavora nella pubblica amministrazione non deve pensare di rispondere al politico che magari l'ha messo lì deve rispondere al cittadino che il suo cliente
Più meritocrazia più produttività più trasparenza questa importante nel nostro Paese uno è la concorrenza
Il secondo tema è proprio legata alla qualità della istruzione vedete
Quando qualcuno
Vuole un po'attaccarmi diciamo ma Montezemolo Confindustria fa dei bei discorsi innovazione
L'università parliamo invece terra terra ma parliamo terra terra
Lì la qualità dell'istruzione se vogliamo pensare a dove saremo tra dieci anni è fondamentale per le nostre imprese non solo per il nostro Paese
Qualità istituti tecnici ingegneri materie scientifiche qualunque materia abbiamo bisogno di una grande classe dirigente abbiamo bisogno dei giovani del futuro ancora più preparati perché qui viva Dio nel mondo c'è la competizione
è venuto da me ieri l'altro un signore
Molto simpatico e molto bravo il ministro degli Esteri non del Madagascar con tutto rispetto del Madagascar dell'India di una delle più grandi potenze e ho fatto una colazione interessantissime
E mi ha detto niente abbia fatto una scelta l'università
E le infrastrutture materiali per i nostri ragazzi se voi andate oggi assi atto alla macrofagi venticinque per cento degli studenti degli ingegneri sono indiani
Allora noi non è che con tutto il rispetto di qualcuno che pensa sempre con la competizione sia in una regione o due regioni italiane noi abbiamo una competizione mondiale
E il vero svantaggio che abbiamo rispetto alla ricostruzione del dopoguerra è che allora c'erano tante cose esclamò Rosa mente peggiori di oggi ma ce n'è una solo
Che oggi è diversa da oggi che c'era molti meno continenti forti competitivi grandi affamati i di crescita
Allora scuole università questa è una scommessa per il nostro futuro dobbiamo le reperire le risorse per università più moderna per un rapporto ancora più stretto tra imprese università fondamentale perché qui c'è un altro tema purtroppo a proposito del piccolo è bello
Qui noi abbiamo ai media le aziende troppo piccole
E le aziende troppo piccole non sono in grado di fare due cose
Grande internazionalizzazione ma come si fa quando abbiamo delle aziende di dieci dipendenti a dare a pensare alla conquista dell'India e della Cina ecco l'importanza del traino della filiera delle grandi e delle medie ma l'altro grande problema è che le imprese piccole se non li aiutiamo vengono meno a quel rapporto fondamentale di appaltare all'università progetti di ricerca ma anche progetti di innovazione
Perché son due cose complementari ma diverse
Il tasso di innovazione di cui abbiamo bisogno viene anche attraverso il rapporto con l'università
E a un triangolo istituzioni università impresa
Concorrenza qualità della formazione
Innovazione ricerca allora qui ci riguarda da vicino
Perché vedete non c'è dubbio che il nostro Paese quando c'è da tagliare qualcosa per le finanziarie di turno da sempre da una taglia fino all'innovazione una taglia fino alla ricerca
Ma noi abbiamo un problema viviamo in un continente che fa poca ricerca
E all'interno di quel continente che fa poca ricerca rispetto agli altri continenti siamo lumicino
Abbiamo pochi investimenti pubblici io sogno dieci grandi progetti nazionali di ricerca pubblici perché in qualunque paese il la la la ricerca di lungo termine alla ricerca grossa e pubblica
Un Paese che non investe in ricerca è un Paese che non pensa al proprio futuro
E che non investe sul proprio però ci vuole ricerca priva
E qui obiettivamente
Dicono fuori ancora due problemi uno il settantasei per cento della ricerca private in Italia è fatta dalle grandi imprese
Che rappresentano lo zero uno per cento delle imprese italiane quindi lo zero uno per cento delle imprese italiane copre il settantasei per cento della ricerca privata
Allora importanti aumentare il rapporto di ricerca nel rapporto aumentare la la cresce la ricerca attraverso i rapporti imprese università aumentare le mie le dimensioni delle medie aziende che stanno avendo
Successo specializzazione cresce
Abbiamo bisogno di aumentare la nostra i nostri investimenti
E una cosa è la dice
L'altra è l'innovazione perché vedete per noi imprenditori l'innovazione qualcosa che dobbiamo avere nel nostro DNA
Non è l'ampollina della chimica
Del del gabinetto di ricerca innovare vuol dire come organizziamo l'azienda come la facciamo crescere come deleghiamo come facciamo crescere i nostri crediti i nostri collaboratori possiamo avere dieci collaboratori o cento mila è la stessa cosa
Organizzazione crescita formazione motivazioni delega capacità di lavorare in squadra
Innovazione sul prodotto questa è la nostra vita
Perché noi la nostro il nostro grande la nostra grande successo è quello di fare dei prodotti migliori degli altri
Dal pacca Gina i contenuti qualunque prodotto facciamo
Allora se voi vedete gli investimenti di FIAT altissimi di Finmeccanica di Pirelli faccio dei nomi
Quando la FIAT ha vent'ha vinto due mesi fa il premio per il miglior motore diesel del mondo
E dietro ci sono investimenti uomini ricerca fornitori è una filiera allora noi dobbiamo fare aumentare il tasso di innovazione di ricerca in questo Paese dall'asilo a noi imprenditori
Perché io farò presto una convention a porte chiuse tra imprenditori capitato dobbiamo auto formarci
Io
Ogni giorno imparo delle cose
Ogni giorno mi rendo conto di fare degli errori perché non conosco sufficientemente certi temi
Cioè la voglia di migliorarsi la voglia di crescere la voglia di conoscere di più la voglia di essere i più bravi è un qualche cosa che deve venire in questo Paese
Io sogno e lo dico sempre un Paese con più innovazione più concorrenza più solidarietà perché un Paese concorrenziale sa farsi carico ancora di più dei problemi di chi ha più bisogno
E questa è una regione che in questo senso ho sempre dato degli esempi
Noi abbiamo bisogno di più solidarietà abbiamo bisogno di più innovazione ma abbiamo bisogno di più concorrenza e dal mondo dell'impresa e viene paradossalmente i momenti di crisi da un anno a questa parte con grande sforzo perché di più specializzazione di serrate le righe di ristrutturazione di di anche una riconversione dove è necessario perché abbiamo bisogno di aziende di qualunque tempo del tipo agricoli industria con più specializzazione perché in ogni caso la Cina c'è va bene le regole del gioco le regole avere delle della concorrenza leale ci mancherebbe altro a vere la lotta alla contraffazione non sentirsi superati affrontati battuti solo perché uno è costretto a guidare un'automobile con una mano dietro regole del gioco uguali ma attenzione noi siamo abituati come il Paese come imprenditori a non giocare difesa giocare d'attacco
Il successo delle imprese italiane anche di piccole dimensioni era al dinamismo verso l'export non possiamo chiuderci qui e pensare solo delle protezioni
Ripeto chiediamo l'Europa forte di essere messi in condizioni di giocare con le stesse regole però pensiamo al futuro investiamo speciali diamoci
Fondiamo ci se siamo piccoli e qui si aprirebbe un discorso lunghissimo di incentivi
Il facilitazioni fiscali di cui le banche hanno fortemente beneficiato
Cultura dell'imprenditore utilizzo di strumenti finanziari rapporto con l'università
Non pensiamo di dover avere a tutti i costi il controllo dell'azienda perché uno il nostro mestiere e avere l'ossessione della crescita gli imprenditori italiani devono perché e se per crescere bisogna fare un passo indietro non avere il cento per cento va bene
Facciamo entrare dei soci facciamo entrare delle banche facciamo entrare de degli strumenti finanziari che ci permettano di crescere di investire di più di affrontare dei nuovi mercati di affrontare magari un po'di diversificazioni interessante se qualcuno di noi
Negli anni scorsi
Sono pochi da qualcuno forse c'è si è fatto un po'distrarre da qualche investimento di troppo nell'immobiliare nel finanziario oggi gli imprenditori italiani sono tornati a focalizzarsi all'interno della propria azienda a investire per la crescita a investire nell'innovazione a investire nella specializzazione a investire nell'internazionalizzazione a investire nell'organizzazione ad investire nella rete di vendita perché il prodotto
Per fare un prodotto eccezionale ai più hai bisogno di una organizzazione eccezionale ripeto tre o quattro o quattro mila persone uguale degli uomini eccezionali ma il prodotto più eccezionale del mondo Polo devi vendere
Lo devi vendere lo devi saper promuovere hai bisogno di rete di vendita hai bisogno di assistenza hai bisogno di una eccellente eccellente approccio ai mercati internazionali
E qui viene fuori un tema che mi sta a cuore perché un altro degli slogan sbagliati è stato quello di contrapporre
L'industria agricoltura industria e servizi noi abbiamo bisogno di servizi moderni nel terziario innovativo prendete la logistica la logistica un tema fondamentale
Lo è per i cittadini lo è per il turismo ma lo è per il costi di trasporto che ognuno oggi abbiamo in Italia lo è per i tempi di trasporto perché noi competiamo con dei concorrenti che consegnano la merce in tempi rapidi
Nei loro Paesi vuol dire costi vuol dire efficienza vuol dire competitività allora noi abbiamo bisogno di mettere insieme i servizi moderni e innovativi per l'impresa spingere i piccoli imprenditori ad aumentare l'uso della i siti
Spingere in funzione di strumenti di marketing fare formazione sull'utilizzo degli strumenti finanziari alla crescita Private equity capital penso
Io ho acquistato un'azienda importante del mio nostro Polo della dell'arredamento che si chiama Cassina che era in Italia da tanto tempo attraverso anche il supporto del prime rate
Che ci permette di fare gli investimenti
è chiaro
Tornando poi tra un secondo a chiudere sui cinque sulle cinque priorità è chiaro che poi ci sono dei problemi contingenti perché noi imprenditori da tempo
Da tempo con poco ascolto diciamocelo francamente richiamiamo l'attenzione su tre priorità contingente poi torniamo lì cinque che sono fondamentali per sapere dove sapremo saremo tra cinque
Una lira
Una tassa ingiusta
Una tassa che penalizza il lavoro
E bisogna intervenire per mettere in condizione le aziende che esportano in aziende che competono sempre se ci sono degli sorse perché lo ripeto fino alla noia
Se non ci sono basta dirlo chiaramente basta non creare aspettative che non si possono poi
Che non si devono disattendere basta saperlo
Il secondo tema il cuneo fiscale
Noi abbiamo un costo del lavoro per unità di prodotto che non ha uguali in Europa
Ora qui dobbiamo anche cominciare noi imprenditori noi cittadini a ragionare una volta per tutto io ho avuto la fortuna di studiare e vivere negli Stati Uniti cominciare a parlare del rapporto tra tasse e servizi
Perché paradossalmente noi viviamo in un Paese che a una
Il debito che caso mai peggiore con una record di imposizioni fiscali
Viviamo in un Paese che paradossalmente a la più grande crisi
Economica produttiva di consumi dal dopoguerra età invece ed è un Paese ricco ha il più alto tasso di occupazione irregolare
In Europa
O il più basso tasso di occupazione regolare in Europa
Ma un indice di sommerso
Che vuol dire illegalità
Cioè vuol dire penalizzare tutti coloro che pagano le tasse
Siano gli imprenditori siano i lavori dipendenti che si trovano in busta paga le tasse quindi le famiglie dei lavori dipendenti diminuendo il potere d'acquisto di queste famiglie basta vedere gli indici di crescita dei lavori non di più dei lavoratori non dipendenti rispetto a quelli dipendenti del reddito
Li abbiamo
Sommerso vuol dire i illegalità e vuol dire nanismo cioè le due cose di cui si ci fu si deve fare a meno in Italia in particolare al sud Italia illegalità e nanismo
Allora questi paradossi li dobbiamo affrontare a livello strutturale
E arriviamo io ho parlato di concorrenza ho parlato di scuola università qualità dell'istruzione ho parlato di innovazione e ricerca
Adesso mi a parlar di infrastrutture ma quando io dico infrastrutture anche qui un Paese che pensa al suo futuro
Deve generare risorse per gli investimenti e quindi per il futuro
I e investimenti in infrastrutture innovazione noi sappiamo benissimo nelle nostre aziende quantità sacrifici facciamo per generare risorse per gli investimenti seno tra due anni ci passano davanti
Questo deve fare
Infrastrutture vuol dire trasporti vuol dire costi vuol dire turismo vuol dire attrazione di investimenti perché se sono così crollati gli investimenti esteri in Italia e che l'Italia diventata più brutta o o non so che cosa
La verità che se non si investe in Italia ci sono dei motivi c'è troppa burocrazia
Ci sono troppe tasse ci sono troppi poche c'è troppo peso quindi sulle aziende ci sono c'è una carenza di infrastrutture e in alcune aree d'Italia ci sono anche altri problemi
Allora questo da Prato dice che poi bisogna stare attenti signor Sindaco quando purtroppo vediamo delle multinazionale che né i loro calcoli dicono
Che si investe meglio da qualche altra parte in Europa che non in Italia e allora abbiamo il dovere come classe dirigente richiede delle riconversioni ma soprattutto di che di credere di chiedere delle scelte non si può lasciare così lavoratori
Collaboratori fornitori in attesa di prendere delle decisioni
Però
Paradossalmente se molti dei nostri colleghi europei asiatici americani non vengono in Italia investire per noi vuol dire che è difficile è complicato fare il mestiere di imprenditori in Italia con il peso fiscale che abbiamo e con i problemi che conosciamo
Arriviamo però la conclusione l'ultima priorità
Beh io
Faccio un auspicio anche se so che sono un po'ingenuo io mi auguro che per qualche ora prima o poi avremo una tregua di campagne elettorali permanenti in questo Paese perché non facciamo campagna elettorale su tutto
Europee regionali anche il referendum che dovrebbero toccare per molti aspetti scelte personali religiosi a seconda di come uno ha votato o non ha votato viene ascritto a un partito nemmeno un polo Oboe schieramento
Allora io spero
Che prima o poi dopo il due mila e sei ci sia una tregua di qualche ora che per qualche ora in Italia non ci siano campagne elettorali per cui ognuno non dica ogni cosa in funzione
Di quello che Sergio leone avrebbe detto per qualche voto in più
Allora io dico
Cerchiamo io dico
Cerchiamo una volta per tutti
Prendendo anche se in più da qualche Paese europeo comincia dall'Inghilterra noi abbiamo un problema storico
Che dieci anni fa il presidente di Confindustria di allora sicuramente qui a Ferrara ha toccato e che se continuiamo così tra dieci anni quando io sarò in pensione
Mi mi inviterete vengo qui in bicicletta con una Colnago bella da Bologna vengo volentieri
Il problema della burocrazia qui non è giusto
Che i piccoli imprenditori quelli che più ne hanno bisogno passino così tanto tempo inseguire pratiche a a a perdere tempo denaro efficienza
Soffocati dalla burocrazia che soffoca tutto soffoca le università soffoca le fu le le le le i comuni soffoca le cliniche soffitto a tutto
Allora andiamo una volta per tutte ad una semplificazione
Andiamo ad affrontare con un con lo spirito bipartisan di destra di sinistra di centro di centrodestra o di centrosinistra il grande tema di una forte riforma della pubblica amministrazione è una semplificazione burocratica in questo Paese
Questi sono le cinque priorità su cui ci giochiamo il futuro su cui ci giochiamo gli investimenti sul Sud su cui ci giochiamo la competitività su cui ci giochiamo un paese veramente moderno
Più concorrenza nei più semplificazione
Più più scuola più qualità nell'istruzione
Più infrastrutture più ricerche innovazione pubblica e privata
Questi sono i cinque grandi temi però e ho finito
Io non posso terminare con tutto rispetto delle autorità e delle istituzioni
Di parlare agli imprenditori perché io sono qui e sono onorato di esserci per parlare agli imprenditori
E per dirvi
Noi
Mai come in questo momento
Dobbiamo contare su noi stessi
Sulle nostre capacità
Sulla nostra propensione al rischio sulla fiducia in un Paese che proprio perché ha raggiunto dei livelli così bassi di competitività può solo risalire conce a certe condizioni
Non illudiamoci avremo un anno davanti
Di non decisioni spero di sbagliarmi con tutto il cuore ma ho la sensazione che avremo un anno bianco lavoriamo ancora di più in casa nostra
Innoviamo Ri organizziamoci attenzione
Indian chiamo la casa adesso che c'è tempo brutto perché quando verrà il sole sia la casa apposto vince
Come abbiamo sempre fatto
Cerchiamo di lavorare ancora di più
E credo che da Ferrara con degli indici che credetemi di competitività soprattutto sulle imprese che hanno più di cento dipendenti vengono dai segnali incoraggianti non vengono perché piovono dal cielo
La competitività insuccesso la crescita non ce la porta la cicogna ce lo porti il nostro lavoro
Delle diamo caso mai un po'di più mettiamo dei giovani in azienda prima che diventino vecchi se son giovani preparati
Cerchiamo di fare di tutto perché siamo classe dirigente perché abbiamo un passione nel nostro lavoro il nostro lavoro io lo ripeto sempre e concludo
Il bello dell'imprenditore e che un insieme di coraggio e di solitudine
Quante notti insonne abbiamo passato prima di una decisione importante per la nostra azienda una decisione di domani mattina
Lì non ci aiuta né il governo né il sindacato né la Confindustria né il Sindaco siamo noi siamo soli con la nostra azienda
Quelle aziende vere in cui c'è un imprenditore che rischia il denaro che non pensa di fare l'imprenditore né con i soldi dello Stato né solo con i soldi delle banche
Che ai concorrenti
Che ha magari dei figli e dei familiari in azienda ma in ogni caso a dei collaboratori che sono la forza dell'azienda dei fornitori a dei rapporti col territorio
Quante notti insonni prima di una decisione importante
Ma quanto è bello poi prendere delle decisioni prender le giuste soffrire un po'ma vincere
Allora io credo che mai come in questo momento e lui lo dice uno che all'inizio degli anni Novanta passato delle notti insonni quando la Ferrari avevo la cassa integrazione quando non vincevamo una gara tra scapoli e ammogliati anche con le migliori come del mondo
Allora dico
Allora dico
Io credo che quello che stanno facendo in questo momento gli imprenditori italiani sia un esempio che deve proseguire di sforzo di concentrazione sulle proprie aziende di rischio di fiducia
Sapendo che ci sono tutte le condizioni per vincere ma che di questa vittoria non posso iper vince non possiamo
Fare affidamento troppo né sulla politica messo delle riforme a breve dobbiamo né io spero di sbagliarmi pensare che con le elezioni del due mila e sei improvvisamente questo Paese diventa un Paese decisionista dico che punta alla
Alla all'efficienza al futuro alla competitività io credo che molto sulle nostre spalle non dobbiamo non aver fiducia ci mancherebbe altro delle istituzioni della politica e di tutto quello che succede nel Paese
Però non aspettiamoci
Da altri ne scosse nei
Forti iniziative
Diamo ce l'hanno i la scossa perché alla fine come è sempre successo in questo Paese ci si allinea rimboccati le maniche
E ce l'abbiamo fatta da sola con il massimo rispetto delle istituzioni con il massimo rispetto della politica ma sapendo qual è il nostro ruolo grazie auguri con tutto il cuore a tutti voi
Ecco