Walter Tobagi, profeta della ragione

Diamo inizio ai nostri lavori prego
Il vicepresidente vicario del menti di accomodarsi Maurizio Andriolo
Ecco siamo qui a presentare
I lavori il libro che raccoglie i lavori del convegno che abbiamo tenuto un anno fa per ricordare una figura
Importante importante che ci sta a cuore moltissimo la figura di Walter Tobagi
E
Abbiamo fatto questo convegno l'anno scorso abbiamo raccolto gli atti di questo convegno un lavoro che è uno sforzo dovuto ai colleghi Baiocchi lega Chiarelli
Che vol Pati
Dico subito
Ti devo dire un grazie anche all'editore a Diego Torri
Della Silvia Editrice che è stato un editore non assente anzi
Ci è stato molto vicino
E addirittura un particolare che li voglio dire la scelta della copertina
Che ha della così qualcosa di importante con Walter Tobagi a New York
E se la scorrette
Dietro ci sono anche le torri gemelle
E quindi un segno importante ringrazio Diego lo ringrazio molto
Ecco prima di addentrarmi un po'in questa presentazione io vorrei al mio fianco Benedetta Tobagi che qui
Beretta ti prego
Si può accomodare qui vicino a me anche perché nella presentazione del libro
Per la prima volta già moglie di Walter Stella parla
Si esprime dice
E non dirò niente di quello che ha scritto Benedetta grazie
Se avete la pazienza di leggere poi dirà lei alcune cose
Vi siete quello che ha scritto Benedetto
Io devo ringraziare
Maurizio Andriolo Gabriele Cescutti Presidente è vicepresidente delle impicci che il nostro sito di previdenza
Che hanno dato una grossa mano alla realizzazione di questo libro
E alla realizzazione di quel libro che abbiamo presentato un anno fa
Walter Tobagi giornalista
Un grazie anche alla presidente della Provincia
Filippo Penati che non può essere qui perché come tutti possiamo immaginare impegnato in una campagna elettorale molto
Molto dura ci manda i suoi saluti e la sua solidarietà
Ho avuto modo di ricordare la figura di Walter in modo ineccepibile
Vi dicevo
è un libro che raccoglie gli interventi di molti personaggi illustri che hanno partecipato a quel convegno
E i colleghi hanno fatto una selezione poi della rassegna stampa
Non ne siamo orgogliosi lo diciamo con con grande orgoglio centotrenta articoli
Oltre settanta passaggi
Di televisione di radio
E quindi stato un lavoro
Impegnativo
E qui abbiamo abbiamo
Come dire
I ragionamenti
Abbiamo le riflessioni di chi ha conosciuto Walter Tobagi
Di chi ne ha sentito parlare
Di chi ha letto ciocche Walter ha scritto una produzione incredibile una produzione incredibile
Permettetemi
Tra
Intervenuti a quel convegno ci fu il saluto
Del cardinale Dionigi Tettamanzi
Che dice
Ma che significa per noi oggi come morale la figura di Walter Tobagi
Significa soprattutto rendere attuale ossia viva eloquente stimolante la sua testimonianza di vita e di lavoro
E ciò può avvenire nella misura in cui a a raccogliere la testimonianza saranno in maniera particolare i suoi colleghi quanti operano nel complesso e delicato ambito della comunicazione sociale
Perché Tobagi aveva fatto del giornalismo la missione della sua vita
Vi dico anche altri passaggi per darvi il significato di quel convegno il professore Enrico Decleva Magnifico Rettore dell'Università degli studi che fu maestro di Walter all'università
In un passaggio del suo intervento
Dice
Ebbene nella presentazione di quella raccolta si riferiva al libro che presentammo allora
Ho recepito un invito che mi pare debba essere accolto l'invito a ricordare Walter non solo perché morto per il modo
In cui in modo atroce in cui è morto
Ma per quello
Che comunque hanno fatto in tempo a fare a scrivere a lasciare in eredità
Nella fiducia che i suoi scritti per la loro intrinseca significatività per la loro intrinseche qualità siano in grado di parlare anche chi venticinque anni fa non era nato
E poi mi piace citare
L'intervento di Ferruccio de Bortoli
Direttore del Sole ventiquattro Ore
Direttore del Corriere della Sera collega e amico di Walter e il titolo del suo intervento si riferiva alla manutenzione della memoria
Un intervento coraggioso duro che voglio di cui leggo un passaggio
Da del tu della tolleranza è stato un tratto estremamente significativo della militanza professionale di Walter in anni di ideologia e cioè che che portavano al sospetto e alla demonizzazione dell'avversario
E che spesse volte creavano un'area grigia di indifferenza se non di complicità di cui credo che sarebbe necessario toccare a indagare le cause e anche possibili guasti
La sua era una rarissima civiltà del dialogo perché nella forza del dialogo c'è la possibilità di comprendere e di trovare le ragioni per cui una comunità vive insieme
Di coltivare rispetto soprattutto per le coscienze per le scelte individuali di avere una grandissima considerazione per l'opinione degli altri
Anche se contraria alla nostra
Questo rispetto in quegli anni non c'era
Questo lo dico perché ancora oggi che si parla delle difficoltà attraverso cui il nostro sistema politico
Nelle nostre componenti sociali riescono ad aprire un dialogo
E spesse volte un dialogo fra sordi spesse volte un dialogo fra persone che non si legittimano vicendevolmente io credo che la rilettura di alcuni degli articoli di Walter potrebbe insegnare molto
Questo è Ferruccio de Bortoli e poi
Finisco finisco
Con l'intervento di Giorgio Santerini
Giorgio Santerini sapete
Collega del Corriere della Sera di colui il quale raccolse per primo la testimonianza di Walter Tobagi e ne continuo
Ne continuo l'opera
C'è un passaggio commovente un ricordo personale Di Giorgio
Quando dice tra gennaio marzo dell'ottanta
Tra la caduta della colonna di Genova e certi altri fatti
In un concatenamento di avvenimenti avvenne anche un'altra cosa
Io tenta di convincere Walter a fuggire
L'otto hentai io tentare di convincere Walter a fuggire per delle ragioni talmente evidenti
Che non leggevo sicuramente illustrare in questa sala o alla famiglia di sia Walter che non poteva rischiare la propria vita per un valore di libertà certamente importante significativo
Oltre tutti i valori perché aveva comunque un dovere di rispetto della propria vita che andava al di là di qualsiasi altra considerazione io cercai di fargli capire questo
E non lo feci solo in termini ideologici persuasivi reazione ma tenta in tutti i modi di allontanarlo mettendomi d'accordo con Di Bella con tutti quelli con i quali potrei farlo
Mi inventa e l'immaginabile l'inimmaginabile
Ma trovai un'insuperata e insuperabile barriera quanto Walter mi mise davanti il problema della Provvidenza
Poi Giorgio ricorda un altro fatto
Voi sapete che Walter Tobagi
Presidente dell'Associazione lombarda dei Giornalisti ruppe
Un monopolio culturale del mondo giornalistico
Andò al congresso di Pescara
In un intervento che tutti ricordano ancora impose e propose il sistema proporzionale nelle elezioni delle strutture sindacali
Cosa che poi avvenne
E quindi Walter Siti pose come elemento di rottura
Costruttiva per quei tempi
Ma Giorgio ricorda
Che nell'ultimo consiglio nazionale della Federazione della stampa a cui partecipo
Disse pubblicamente di voler considerare l'opposizione chi noi avevamo creato all'interno della struttura del sindacato di allora
Un'opposizione che doveva essere ripensata riconsiderata se non rimosso
Ecco io chiudo questa breve intervento ricordando alcuni di quei passaggi
E non a caso Cito quest'ultimo passaggio e son sempre le parole di Walter perché ancora oggi
L'Associazione lombarda dei Giornalisti si pone come elemento stimolante nel dibattito all'interno della Federazione nazionale della stampa
Abbiamo avuto momenti di tensione costruttiva
Abbiamo avuto il coraggio di farlo come ebbe coraggio Walter di farlo all'ora
E anch'io chiudo questo intervento con questo ricordo delle parole di Walter creare le condizioni in un momento difficile del nostro rinnovo del contratto nazionale per ricreare quel clima di unità indispensabile
Un'unità non a tutti i costi un'unità costruita e ragionata su un pensiero che quello di Walter Tobagi io mi fermo qui
Vorrei tanto che Benedetta dicesse se te la senti Benedetta proprio due parole perché io non ho voluto citare nulla di quello che è scritto perché qualcosa di straordinario per me
No no io la ringrazio innanzitutto i curatori di quest'altro gli però mi sembra molto bello che riesca contributi del contegno erano stati molto arricchimento
Intensi e poi c'è anche una rassegna stampa con con altri contributi Altobelli
Eh a me spiace deludente Mitrano Finagen scrivendo che non parlando per qui in chi ha piacere che dipinge interpretazione per la legge
Io credo che non c'è niente di straordinario ha una casa personale
In in realtà ne farebbe molto piacere dare la parola ai curatori settanta e la cosa mi fa piacere delle scoperte o che Rachel tale editore la copertina
Perché devo dire che quando l'ho vista la apprezzata molte e credo che sia una foto bellissime anche ha fatto insomma non è stata una scelta molto originale per qui
Peraltro credo che sia proprio secondari Staten Island sono appena stata la prima volta a New York per cui in Iraq come vedete mi ha divertito molto per cui ringrazio le dita grazie
Grazie bellezza se vorrete fare delle domande siamo qui a vostra completa disposizione visto che l'hai citato ecco terrà il che
Diego Torri
Dicesse due cose l'abbiamo tirato in ballo e quindi se vuoi
La copertina sì buongiorno a tutti la copertina in effetti quando ho visto la fotografia Roma piccolo fotografia sette mila sono abbastanza titubante poi però analizzandola bene guardando l'ingrandendo l'eccetera abbiamo visto questo filo rosso con le le le torri
E quindi abbiamo detto bene abbiamo lanciato questo messaggio come anche un altro messaggio che abbiamo voluto lanciare nelle fotografie che sono dentro per tutti i personaggi che sono dentro sono legati da un filo rosso tragico
Che purtroppo ci riporta quell'epoca terribile
Questo è l'aspetto diciamo l'altro aspetto interessante che vorrei far notare come di questo libro che Paolo Chiarelli mio evidenziò e che poi assieme abbiamo visto se valutato di pubblicare un libro su Tobagi che poi vada nelle biblioteche
Vada nelle scuole perché i giovani oggi non ricordo non sanno nulla c'è un vuoto culturale su quell'epoca che fa paura
Quindi io spero che questo libro circoli molto circoli molto nelle librerie i circoli molto soprattutto nelle biblioteche perché rimanga a futura memoria
Dico all'epoca così tragica
Basta non ho altro da dire spero che sia fonte di riflessione per tutti questi tutte queste i pensieri di così tanti giornalisti che hanno scritto su Walter Tobagi grazie
Grazie Diego Torri a questo proposito è giusto portare a conoscenza un fatto per nome significativo
Noi l'anno scorso facemmo quel convegno e poi con Marco lo Patti e Giuseppe Baiocchi
Andammo invitati a una convegno sempre in onore di Walter a Spoleto
Bene il presidente
Del sindacato umbro
Ci ha detto ne ha parlato con il direttore della scuola di giornalismo di Perugia
Ogni anno nuovi verremo invitati come associazione lombarda dei Giornalisti
A tenere delle lezioni
Per parlare di Walter Tobagi io credo che questo sia molto molto significativo parla di Walter Tobagi agli allievi della scuola di giornalismo ecco andrete qui al tavolo due dei curatori del libro
Marco portati Giuseppe Baiocchi qui al mio fianco
C'è il vicepresidente delle incide nostri tutto di previdenza Maurizio Andriolo che non è solo il vicepresidente
Del nostro istituto è stato presidente dall'Associazione lombarda dei Giornalisti
Giornalista del Corriere della Sera amico di Walter Tobagi come altri io Maurizio
Ecco
Hai saputo tutto tue parole
O
In genere se posso rifuggo da interventi
Ma anche perché
Dopo quaranta anni di giornalismo visto il bello e il
Brutto il buono e il cattivo
Quindi non ritengo mai di dovere interferire o intervenire infatti che poi la storia
Forse li collocherà nel giusto
No nel nella giusta posizione
Come sempre tutta la storia italiana è sempre stata travisata a beneficio di chi ha voluto condurre così è stato per il nostro Risorgimento per la nostra
Per la nostra storia resistenziale
Lo è stato altrettanto per quelli che si chiamano gli anni di piombo
Proprio anche in questi ultimi giorni
Incontravo colleghi quali ha anche io conoscevo Tobagi ero amico di Tobagi tutti amici e tutti conosciuti
Affetti non era mai così proprio perfettamente
Avevano soltanto di fronte a un collega il quale aveva fatto della tolleranza da una parte della accettazione di una giusta discussione politica
Quello che era il suo
Obiettivo
Perché Walter Tobagi era un riformista
Come
Walter Tobagi UE sappiamo voi sapete che molti riformisti sono stati Martini
Proprio perché il riformismo non viene venduto Cornet
La giusta attenzione
Sta succedendo anche questo in questo periodo anch'ho ascoltato con molta attenzione anzi ho letto con molta attenzione a quanto diceva il no il Preside dopo Presidente della Repubblica
Ed effettivamente sta crescendo un rito
Un buon ritmo diciamo così di intolleranza
Molto pericoloso è molto difficile che non è nato oggi ieri subito dopo l'elezione
E a cinque anni o sei anni a dieci anni o vent'anni
Cioè da parte di coloro che come diceva Schlesinger fanno tacere le voci di pace con il rullare dei tamburi
Beh indubbiamente
Ecco e per il motivo per cui un volume di questo genere
Con la prospettiva anche di darlo alle scuole alle biblioteche di renderlo cioè divulgativo il più possibile
Può dare una mano a chi
Sa imboccare la giusta dialettica il giusto discorso fra parti diverse fra culture diverse
E Walter lo vedo anche in una rivalutazione giusta
Perché l'aveva come uno dei suoi gli obiettivi era anche quello della rivalutazione di una categoria la categoria che da molti anni da troppi anni io vedo scivolare forse per un un
Non giusto senso della partecipazione
Al travisamento di quello che è la testimonianza
Una categoria che abbiamo visto pertanto è occasione non solo politica ma anche di cronaca pronta a creare i mostri
E non soltanto per motivi di
Diciamo così di bassa
Necessità di vendita
No proprio perché mentalmente e culturalmente non è adatta ad affrontare certi momenti e di questo ce ne eravamo accorti forse nel mille e gli anni Settanta quando uno dei promotori fu Walter Tobagi
Si volle creare una corrente sindacale trasversale e il più possibile
Diciamo ecumenica se possiamo usare questa parola
Che chiamammo Stampa democratica non perché la parola democratica c'è saltasse particolarmente ma perché ritenevamo ed eravamo coscienti di dire che la democrazia è un fatto molto importante
E quindi soprattutto nel settore dell'informazione
Così come effettivamente importante anche il problema
Del riformismo
Che in Italia stenta a penetrare che l'Italia stenta ad affermarsi
Perché come lo aveva del resto Walter a un programma una visione forte capace di rivoltare i principi di un progressismo che ormai sa cumulare soltanto nuovi diritti e non parla dei doveri del singolo individuo della società
Al riformismo spetta quest'onere difficilissimo di contribuire a cambiare la società una società se non che noi vogliamo nuova più libera quello che desideriamo
E che invece purtroppo per tanti motivi
Che sono sotto gli occhi
Vede la difficoltà
Di
Sostenere quello che il rispetto umano
Allora se da una parte ho letto recentemente delle parole dica Bruce
Che volevo anche ritrae cambiare ma portare sempre al mio vantaggio diciamo dell'intervento il piccolo che stavo facendo
Compito del Riformista è il tentativo di evitare che la società si sfasci
Così compito dei giornalisti riformisti è sempre il tentativo
Di evitare che la nostra categoria
Sì discredito e degeneri
Io credo che comunque noi vogliamo onorare un martire
Che proprio perché lo consideriamo un martire ha il motivo fondamentale di non
Imporre a nessuno di concordare con il suo pensiero
Ma impegna tutti noi quanto meno al rispetto della sua azione grazie
Grazie Maurizio
Maurizio Andriolo a ricordato per la
Nascita per la componente sindacale Stampa democratica
Allora voglio ricordarvi il perché
Walter e i colleghi che la fondarono vollero quel nome
Perché siamo nel settantotto in quel periodo
E Walter diceva vince il termine democratico sembrava utilizzato ad uso e consumo da una parte c'erano il movimento dei genitori democratici Magistratura democratica come se il termine democratico appartenesse a qualcuno
E Walter disse noto bigamo ridare al termine democratico il suo valore
La democrazia e di chi la esercita e di chi
Come dire la rispetta
E quindi nacque Stampa democratica
Walter Walter giornalista ricordo e lo abbiamo ricordato
Un suo modo di dire profondo
Ragionava svolgeva la professione dicendo quello del voler capire per poter spiegare
Questa era un po'il suo modo di affrontare la professione
Ecco queste due cose per poi dare la parola
Marco colpetti e poi Giuseppe Baiocchi Giuseppe
Nessuno si offende perché lo sappiamo tutti è forse il collega che è stato più vicino anche per formazione culturale ricordo che Walter era cattolico
Socialista riformista
E Giuseppe Giuseppe è stato molto molto vicino e come tutti gli intellettuali è un uomo che sta nell'ombra
Ma lo stare nell'ombra non gli impedisce di scrivere
E di dire delle cose estremamente interessanti e acute perché la capacità dell'analisi
Mi fermo qui quindi Marco e poi Giuseppe
Ma con questa pubblicazione noi
Non dico completiamo perché non l'abbiamo completato ma proseguiamo qualche cosa che è stato fatto l'anno scorso
Con quel convegno e con la la riproposizione di molti scritti di Walter
Abbiamo in mente ben chiaro che le idee e le opere di Walter sono qualcosa di estremamente importante nella storia del giornalismo
E anche nella storia dello studio della storia scusate il bisticcio perché lui era anche uno stop
Per molto tempo diciamo la la la la la tragedia alla orrore di questo delitto ci aveva
Distolti in sostanza dalla riflessione sul grande contributo che lui ha dato
Alla Società italiana con le cose che ha fatto chi ha scritto
E leggendolo rileggendo lo si scopre quanto fosse avanti rispetto alla sua epoca e questa di una importanza straordinario
Riproporlo secondo noi è anche un modo per dare un contributo alla studio corretto di che cosa sono stati gli anni settanta
Gli anni di piombo come sono stati definiti
C'è una specie di idea divulgata secondo cui erano un periodo in cui si scontravano
Due estremismi violenti uno di destra e uno di sinistra
Estremismi che in molte frange degeneravano in vero e proprio terrorismo
E quello che che era la Società quello che c'era in mezzo non non emerge o emerge poco
E anche la polemica che recentemente si è verificata sulla sulle memorie dei terroristi di è qualcosa che riconduce a questo tipo a questo tipo di questioni
E anche questa famosa questione del riformismo oggi si ha quasi la sensazione che il i riformisti siano coloro che allora erano cultori della violenza pratica o comunque teorica
E che poi hanno cambiato idea
E sono diventati come se il riformismo fosse nato quando alcuni che avevano fatto il sessantotto poi hanno imboccato strade varie poi hanno fatto una hanno hanno avuto un ravvedimento
Bene no
Questa rilettura per esempio la rilettura delle cose di Walter non c'è solo quel ci dice che c'è era
Come c'è anche oggi
Unità e e dell'Italia poi chi ha vinto e ha prevalso che invece delle ragioni della forza coltivava e coltiva la forza della ragione e Walter di questa Italia
E stato un esponente particolarmente lucido e particolarmente importante
Per questo credo che rileggerlo riflettere sulle sue idee sulle sue proposte anche nel campo sindacale che sono sempre attuali sia un contributo molto importa
Grazie
Un padre Giuseppe
Io vorrei dire queste due o tre brevi cose
Spiegando anche perché noi siamo molto onorati avendo fatto questo libro
Di aver avuto su queste due prefazione di stelle Lucca
E di Benedetta Tobagi
Onorati perché conoscendoli di allora
E conoscendo la riservatezza il pudore
La scelta del silenzio che hanno sempre praticato
Il fatto che abbiano volentieri accettato di riconoscersi
In questo lavoro che è comunque frammentario
Vuol dire che riconoscono anche una continuità di quello che Walter non solo ci ha lasciato ma che è stato tolto
A loro è familiare con una sofferenza più profonda
A noi amici colleghi al giornalismo italiano e anche internazionale è stato tolto da un odio inutile
Allora invece di dire tante altre cose ritengo io Benedetta due passi
Della tua prefazione che la cosa più importante
Mi torna in mente con nitidezza il momento in cui con grande emozione
Mi sono posta all'ascolto di una montagna di audiocassette d'epoca
Materiali di lavoro di papà
Interviste conferenze lezioni dopo lo choc iniziale all'udire quella voce perduta che non posso ricordare
L'amarezza di gradualmente si è dissolta mentre incuriosita mi appassionavo sempre più alle domande e commenti puntuale di papà di fronte interlocutori come Sciascia Saragat partorì Nenni
Eppure se il suono della sua voce rinnova questo vuoto che strage sia allo stesso tempo proprio il porsi in ascolto di questa voce parlare suonare ancora forte e chiara
Che fornisce l'unico reale sollievo al senso di perdita come un ponte gettato su un abisso
Ecco queste parole sono il grazie più profondo anche al lavoro che abbiamo fatto
In questi anni
Anche gli anni di silenzio no di coltivare questa memoria di continuare
A cercare di mettere in pratica anche la lezione
Civile
Che Walter c'aveva lasciato
E
Sono un riconoscimento nel senso che non è stato un lavoro inutile da quello che si riesce a capire già con il libro che raccoglie un'antologia ragionata i suoi scritti e può anche questo
Colpisce favorevolmente il fatto che e molti giovani anche molti giovani colleghi in qualche maniera sentono il bisogno di capire
Di tornare loro che hanno avuto la fortuna di non vivere quegli anni
Sentono il bisogno
Di trovare dei testimoni autorevoli
Credibili
E non influenzati dalle mode o dagli interessi dire oggi comprese quelle ideologiche
I bisogno di capire di trovare delle radici più profonde
Al lavoro all'informazione
Se volete anche alla convivenza
Di una civiltà e di una società che anche oggi anche se in forme molto diverse appare inquieta se non smarrita come era allora
Ma questo bisogno
Di capire e di cui questa voce di Walter che appunto forse al di là del tempo e con tanto tempo che è passato risuona ancora più nitida
E citarla
Con delle intuizioni sulla lettura della società che sono straordinaria sorprendenti hanno sorpreso noi stessi nel momento in cui abbiamo riaperto no quei saggi quegli articoli
Ci pone nel momento in cui si sente la mancanza anche il bisogno di riflessione
Su quegli anni e sulle colpe che tutti noi ci portiamo addosso
Magari chi più chi predicava allora la violenza e poi si riscopre o fa cominciare riformismo da quando la scoperta
Anche riformismo cristiano perché Walter era un credente così profondo che magari era questa la sua natura
E i suoi valori più autentici soprattutto anche dentro l'esercizio faticoso
Di un'etica professionale improntato alla libertà
E allora dentro questo volume dentro questa raccolta io faccio due ferimenti uno a Claudio Petruccioli che venne apposta dal presidente della RAI
A questo convegno per portare una testimonianza di di quegli anni settanta gli anni di piombo e dice io potevo farlo anche a Romano sono venuto a Milano apposta perché proprio da testimone
Non di quegli anni io sento che bisogna investigare di più capire di più
Perché città ci
Parlano dell'oggi se non logge così complicato difficile no se non finalmente andiamo fino in fondo a cogliere il senso di quegli anni l'altro invito lo fa Guido Passalacqua
Inviato di Repubblica supposizioni anche sindacale oltre che culturale molto diverso da quello di Walter che però venti giorni prima fu gambizzato dalla stessa banda che poi uccise
Se vogliamo uscire dalle spirali del passato dovremmo riconoscere onestamente gli errori di una generazione che tanto ha dato in termini di passione e di furore politico e anche di intelligenza ma che tanto ha preso alla collettività in termini di abitudine a risolvere i conflitti con la violenza
E allora occorre che ognuno e tutti insieme si faccia un bel bagno di Beretta a partire dalla vicenda Tomba
Mi fermo qui con un ultimo piccolo accenno citavo prima al Walter credente lo faccio con un riferimento alle scritture se guardate il titolo no del nostro libero abbiamo usato un termine un po'inconsueto
Per uno che credo un po'tutti capita di frequentare la Bibbia
Si trova che noi sappiamo che molti profeti furono inascoltati denigrare atti derisi qualcuno anche ucciso
Ecco Walter profeta della ragione cioè nel senso che guardava avanti aveva proprio lo sguardo lungo del vero intellettuale si era speso
Per cambiare in meglio la sua Società e questo apriva delle ostilità delle difficoltà anche degli dei risentimenti e degli orologi
I profeti parlano ancora magari dopo tre mila né siamo convinti che Walter Parma e non è un caso che dentro questo convegno è venuto a fare una delle relazioni più belle che vi invito a leggere Michele Tiraboschi l'allievo di Marco Biagi ultima vittima di questa striscia di sangue
Tiraboschi era meravigliato sorpreso quando il capita di leggere tutto quello che Tobagi aveva scritto su sindacato il Bondo del lavoro dalla straordinaria similitudine di queste due persone
Entrambi credenti profondamente credenti entrambi riformisti entrambi impegnati nel cambiare in meglio la società nella concretezza nella plastica della vita e della libertà
Resistendo anche a tutto ecco e chiudo
Chissà se costruiremo il tempo in cui i profeti continueranno
Adr grazie
Grazie a Giuseppe
Abbiamo poco altro colpire
Capiamo presentato questo libro
Completa
Quello che
Gli amici
Hanno voluto fare perché era dovere nostro Fatou non è solo una questione d'affetto di voler bene di ricordare
Un collega un amico col quale abbiamo lavorato vissuto momenti importanti anche tragici
Ma la chiave di volta
Di quel convegno e la presentazione di oggi ha un significato profondo i suoi amici la famiglia non sono andati alla ricerca del colpevole
Si sono posti il problema di leggere
Walter Tobagi e di proporre ciò che lui ha detto e che ha scritto
Al pubblico a tutti e a rilevarne la straordinaria attualità
Chiudo dicendo ancora con uno slogan
Che fu di quel convegno Walter si parla ancora ecco io lascio la parola ai colleghi che vogliono chiedere se hanno qualche domanda qualche dubbio qualche chiarimento siamo a loro completa disposizione
Lascio il tempo a tutti
Ma non voglio togliere tempo nessuno
De colgo l'occasione anche per ringraziare gli amici che sono venuti quindi
Il collega faranno Ugo Intini Poli dimentico veri Achille lega che è uno dei curatori del libro e Paolo Chiarelli che si nascondono sei grandi lavoratori grandi intellettuali ma non si fa una fatica dalla miseria chiederà a Marco e a e a Giuseppe di essere qui
Io ringrazio ancora Benedetta
Poi dopo c'è qualche collega che qui anche per lavoro lo ringrazio doppia veste
Il Pd non lo cito come non cito il collega dell'Ansa il collega della RAI
Altri colleghi di i giornali che sono qui presenti mi fa piacere invece dirvi
Il pezzo di Gaspare Barbiellini Amidei sulla sul Corriere di oggi significativo
Insomma il Corriere on e non si dimentica mai dei suoi dei suoi figli
Devo citare anche il giorno Paola D'Amico scritto un ottimo pezzo
E poi gli altri
Quindi mi fermo qui perché se no rischio di non citarli tutti e quindi poi faccia arrabbiare no il narcisismo della nostra salmastra professione
Ecco se non ci sono domande interventi
Io chiuderei qui vi ringrazio di essere intervenuti
Veramente grazie grazie mi auguro
Che il lavoro fatto dai colleghi dell'associazione il sostegno che abbiamo ricevuto dalla famiglia
Di Walter Tobagi ci ha incoraggiato molto
La mia non è una minaccia ma vi posso garantire che di Walter parleremo ancora a lungo
Grazie per essere intervenuti