"Competitività e solidarietà: un equilibrio possibile?" - nell'ambito della Festa della Libertà 2004 dell'UDC dedicata al tema "20 regioni una sola Italia (Fiuggi, Fonte Anticolana dal 9 al 12 settembre 2004)

Perché possono esserci sull'
Della devolution e del federalismo indubbiamente c'è alla base un problema vero di fondo che è quello del federalismo fiscale
Tutto avrà poi una sintesi economica e lì a quel punto evidente che il problema
Assume una dimensione molto forte
Perché incide sul reddito delle regioni e quindi delle loro popolazioni
Io vorrei iniziare proprio con Gianluigi Magri che il sottosegretario
Ministero dell'economia e delle finanze
Perché diciamo l'UDC ha fatto da sempre del federalismo della devolution
In chiave come dire solidaristica
Una una battaglia e evidente essendo lui sottosegretario esoterico nelle finanze non può
Non avere consapevolezza come dire del problema
Economico di redistribuzione del reddito dei trasferimenti tra nord e sud che alla base del federalismo con le correzioni che si profilano
Questa nuova devolution questo nuovo federalismo
Insomma riesce a tenere insieme paese o rischia di spaccarlo penalmente
Io credo che dei conti infine che ci vengono dal vertice di maggioranza
Dagli incontri di questi giorni
Sul tema delle riforme siano notizie positive
Siamo riusciti a a fare affermare
All'intera Casa delle Libertà
Che il la cosiddetta devolution
Può avvenire solo se all'interno della devolution esiste la capacità e lo strumento perequativo
Per riaffermare una
Solidarietà che
Deve rappresentare non tanto l'aiuto del più forte del più debole quanto la capacità di un Paese di andare avanti insieme la devolution male applicata rischierebbe di far aumentare le differenze tra le due velocità in cui in questo momento qua il Paese
Noi oggi abbiamo ed è facile ricordarlo una Lombardia che produce quasi un quarto del prodotto interno lordo abbiamo una parte della Pianura Padana che presenta un reddito pro capite più alto della Svizzera
Abbiamo alcune zone del Sud che tutt'oggi hanno livelli di disoccupazione e mancanza di infrastrutture che rischiano di relegare questa parte d'Italia in una condizione di grande svantaggio
Non solo verso quelli che sono gli obiettivi di un Paese civile socialmente avanzato
Ma anche rischiano di rallentare e di vanificare quelli che sono gli sforzi importanti pieno negli ultimi anni abbiamo visto da parte dell'imprenditoria del sud
Noi non dobbiamo dimenticare che la piccola e media industria al sud lato negli ultimi anni segnali così importanti di vitalità
Aumenti così importanti in produttività di fronte quali la scommessa in questo momento è esiziale
Se noi non riusciamo ad aiutare quella parte del sud che sta aumentando la sua velocità
Che sta aumentando la produttività che sta soprattutto laboriosa mente portando avanti anche la grande sfida contro disoccupazione non avrò perso
E siccome si parla tanto di competitività
Io voglio solo dire una cosa la competitività senza solidarietà rischia di essere violenza del più forte per sul più debole
Rischia di essere un comportamento incivile quindi il termine competitività deve necessariamente essere collegato alla solidarietà
Voglio essere molto veloce al tavolo economico della verifica di luglio come UDC abbiamo posto alcuni temi importanti
Si è parlato a lungo non ci sono stati i primi a parlare di una riduzione di un'abolizione per esempio dell'IRAP per dare nuovo slancio alle imprese ebbene attenzione
è vero che l'IRAP complessivamente porto oltre sessanta mila miliardi nella casse dello Stato però se noi andiamo a vedere
La quota di lire ma che viene assunta da parte per il Golia privata si tratta di due miliardi e metodi e
Cioè si tratta di una quota per esempio ampiamente sopportabile e quindi sarebbe opportuno in primo luogo andando a toccare l'IRAP parlarne tout-court di una abolizione dell'IRAP che per quella che è la situazione attuale di Pretoria tessuti è un gioco doppiamente sofferta
E a fianco di questa
Come dire battaglia io credo continueremo a portare avanti esiste un altro problema fondamentale desiste quello che il problema delle famiglie monoreddito con molti figli a carico e perché sono soprattutto al Sud
Noi non possiamo parlare di una riduzione tout-court della tassazione
Uguale per tutti quando ci sono famiglie nelle quali cosiddetto quoziente familiare la suddivisione del potere d'acquisto dalla famiglia per le botteghe realmente mangiano con quello stipendio
Non è assolutamente in grado di dare livelli dignitosi sopra rese allora io credo che quando noi chiediamo prima ancora di una riforma fiscale complessiva una valutazione di produzioni importante quoziente familiare a tassazione
Diamo una risposta tutti taglia ma soprattutto diamo una risposta a quelle famiglie del Sud che ancora sono numerose e che hanno soprattutto sotto questo punto di vista dei problemi importanti
Alla prova
Pone
Il massimo di il riequilibrio possibile tra nord e sud poi il problema del federalismo fiscale il problema vero serio che ha calcolato che questa cosa può costare diciassette miliardi di euro che addirittura arriva a sessanta
Dipende da quanto personale si riuscirà a trasferire eventualmente una attuare o meno questo
Inizia perché purtroppo però io
Vorrei riprovarci con Luigi Marino che il Presidente della Confcooperative
Perché
Poi io quando sento parlare delle imprese poiché in paese speso si lamentano che le cooperative hanno una serie di vantaggi fiscali
E anche questo è come dire
Da alcuni viene indicata come in concorrenza impropria dal punto di vista della cooperazione
Questo processo federalista soprattutto la voce fiscale guardate con preoccupazione o con serenità
Ma dopo la provocazione iniziale mi pare che anch'io del federalismo diffida limone pareva un attimo dopo
Sì se questo convinzione che le cooperative siano nel nostro Paese
Una sorta di Eldorado
Di albero della cuccagna
Alla quale sulla quale vari ministri delle Finanze oggi ministro dell'economia si debbono arrampicare in qualcosa di grave di portare a casa un po'di tasse e c'è anche questa convinzione espressa molto bene dal moderatore
Perché le cooperative alterano la concorrenza non pagando le tasse
Allora anche in questa sede lo stiamo facendo già da una decina d'anni ormai ma anche in questa sede bene ripetere perché sì sì confronti chiaramente sulle cose vera e non sulle falsità
Le cooperative pagano le tasse che pagano tutte le altre impresa anzi
Nel momento in cui è stata avallata Lia
Che una imposta semplificatrice perché ha ridotto dal dieci all'unica imposta appunto dieci imposte tasse precedenti
Le cooperative tenuto conto che l'IRAP incide prevalentemente sul costo del lavoro ed è per questo un'imposta secondo noi iniqua
Che seppure non debba essere soppressa perché è la spina dorsale del mantenimento della sanità comunque è un'imposta che deve essere riequilibrata oltre che abbassata le imprese credo che chiedono un punto in questa fase di diminuzione dell'IRAP e credo che sia nell'ordine delle cose per tentare di sostenere lo sviluppo ebbene le cooperative proprio perché
Per vocazione diciamo per vocazione solidaristica rimanendo al tema
Del nostro incontro hanno più manodopera hanno più difficoltà ovviamente dei processi di ristrutturazione e poi perché la loro finalità la loro missione è creare occupazione
Pagano anche più IRAP di quanto non paghino altri prese
Concorrenti
è rimasto aperto
Il tema della tassazione su degli utili portati a riserva indivisibile
Quando una impresa fa cento lire di utile
Paga trentotto lire circa di imposte
Una cooperativa fino all'altro giorno prima dell'avvento del governo di centrodestra pagava non pagava imposte su questo utile segue duttile veniva portato a riserva indivisibile
Sua è veniva portato a capitalizzare la propria impresa in modo tale che comunque mai nella vita e nella morte di quelle impresa quell'utile poteva essere distribuito all'osso
E quindi l'utile che come dire deriva e diede riportato alle nuove generazioni per rafforzare la cooperativa
Ebbene negli ultimi anni questo utile è stato lentamente tassato oggetto assalto al cinquanta per cento quindi il vantaggio delle cooperative casomai
Un cinquanta per cento diretta che non pagato quando l'utile e viene portato a una riserva che rimane divisibile in vita e morte di una cooperativa
C'è ovviamente un bilanciamento il cosiddetto capitalista all'azionista può in ogni momento ritirare questo utile e giocassero in borsa o gioca a sua alla roulette
Il cooperatore questo non lo potrà mai fare e in ogni caso quell'utile serve a rafforzare la cooperativa che non può emettere azioni obbligazioni o quant'altro con la riforma
Del diritto societario portata avanti soprattutto dall'onorevole Vietti come si sa questa definizione poi è stata ulteriormente
Specificata e quindi parlare oggi di agevolazioni alle cooperative è davvero una cosa antistorica è impropria che pregherei gli interlocutori di non tirarlo in ballo perché un'assurdità
Sul tema e poi sul federalismo sul tema competitività e solidarietà
Vorrei ricordare per sempre del movimento cooperativo
Nel alla fine degli anni ottanta e i primi anni novanta
Anzi fino alla metà degli anni novanta
C'era un dibattito è stato un dibattito anche alimentato dall'esterno dai nostri concorrenti per la verità è che una parte del mondo politico
Senso è una cooperativa che per eccellenza di impresa sociale per eccellenza
La cooperativa dovesse essere una impresa efficiente o
Ogni impresa solidaristica
Perché si ritiene che si riteneva allora che quando si fa solidarietà non si può fare efficienza e quando c'è efficienza raramente si fa solidarietà inesperti in realtà non c'è alternativa
In un'impresa come in uno stato come nella nostra economia senza efficienza non si può fare solitario
La solidarietà senza efficienza è un inganno è un'auto inganno dei soci nel nostro caso è una promessa insincera
Così come in un Paese se non c'è competitività e sviluppo non ci può essere produzione di ricchezza e quindi non ci può essere distribuzione di ricchezza non ci può essere solidarietà
La fase che stiamo attraversando una fase nella quale enormemente necessario accentuare il termine competitività e sviluppo perché se abbiamo qualcosa da dividere possiamo essere più equo e solidale
Ma se la torta si va restringendo ogni giorno che passa tenendo ovviamente conto che sulla nostra grande famiglia italiana
C'è un mutuo di cento sterline cento sei per cento rispetto alle nostre possibilità il debito la
L'ammontare dei nostri debiti del debito pubblico e del cento sei per cento di quello che è una famiglia incassa e noi sappiamo che se mettiamo due famiglie sullo stesso livello una con un debito di cento assai punti e un altro di quaranta quarantacinque punti percentuale rispetto al proprio le le proprie risorse il proprio reddito la seconda famiglia avrà più possibilità per spenderlo io solidarietà in competitività in consumi
Quindi il nostro problema è un problema oggi in questa fase storica
Di accentuazione del livello di competitività complessivo del Paese di sviluppo del Paese perché senza questo sviluppo non ci può essere una torta sufficiente da dividere e qui vengo al tema per la verità volevo frontale apriteli ma visto che il moderatore mi il richiamo al tema del federalismo
Noi riteniamo che in questa fase storica proprio perché una volta terminato il dibattito declino si declino andò che era un po'come capitava ai medici al capezzale di Pinocchio che si domandavano
Per curarlo se era vivo se era morto questo burattino corriva ci domandavamo se c'era declino declino no ma quando il PIL non aumenta ma vanno nelle esportazioni
Diminuiscono l'internazionalizzazione delle nostre imprese non regge è chiaro che possiamo dare qualsiasi non ha questo problema ma il problema c'è
E allora dico che in questo contesto di difficoltà del nostro Paese
E non può pensare sempre di agganciare una il vento di riprese altrui
Anche perché i paesi in via di sviluppo le agganciano molto meglio e molto prima di noi noi dobbiamo necessariamente pensare a rendere più competitivo il Paese attraverso una diversa gerarchia di interessi se prima avevamo gli interessi alcuni interessi come il decentramento come il federalismo oggi questo interesse non è più il al primo posto per e significa oggi disperdere energie e risorse rispetta un obiettivo che è quello di rendere le nostre impresa più competitive come rendere più competitivo il nostro Paese
Devo
I tempi quanto
Tempi moderatore quando
Noi siamo qui non è più utile
Immaginano
Quindi in una gerarchia ho concluso in una gerarchia diversa
Il posto del federalismo passa in secondo piano secondo noi anche perché il nostro e il paese dei mille comuni e un federalismo che non tenga attenzione
Alla realtà comunali
Alla realtà locale più strettamente più vicino agli interessi dell'impresa dei cittadini sarebbe uno federalismo centralistico che non ci interessa
Perché nel federalismo centralistico avremo gli stessi problemi ad esempio sulla sussidiarietà che abbiamo avuto in questa fase storica in questi ultimi dieci anni
E devo concludere fermarli grazie
Ringrazio
Luigi Marino penso che
Siete tutti convinti che le cooperative pagano le stesse sfumano in Slesia
Quindi io così prende per oro colato quello che ha detto ma immagino che tutti si attestati convinti
I io vuole chiedere
Assalito nel Paese insiste no no parevano garbo gioiose rexista con ironia Napoli avete mette in dubbio la mia parola seguono stesura dalla sua confermo detto cose vere va be
Comunque io volevo chiedere a Savino ma io l'ho sentito e quindi è opportuno fatica da solo chiedo a Savino Pezzotta che segretario
Generale della CISL
No qui c'è un problema adesso al di là del federalismo fiscale siccome resta il lungo il problema numero uno
Della devolution della solidarietà c'è però anche da dire che
Troppo spesso su temi così importanti in Italia si legiferato se vuole legiferare a colpi di maggioranza perché una delle cose che spesso si dimentica che io non reputo tra le priorità di questo Paese la devolution però è anche vero che una priorità c'è nel senso che bisogna occuparsi di risolvere una serie di problemi ci sono ricevuti in eredità
Perché oggettivamente su materie vitali come l'Energia
Come trasporti
Ma la stessa scuola cioè stabilire poteri concorrenziali come può indicare alla Corte costituzionale significa bloccare un Paese e quindi almeno questi problemi
Vanno risolti allora io voglio chiedere a Pezzotta seduti come il sindacalista
Vive
Se pensa che
Su questo tema sia opportuno o meno colgo avere il massimo di consenso possibile
Che cosa teme di più
Una devolution un federalismo a metà del guado bloccato o ma federalismo
Come dire che se non altro distingua sta quelle che sono le competenze centrali da quelle che sono le competenze regionali
Ma io credo che al punto in cui siamo del dibattito
Su questa questione delle riforme istituzionali prepariamo il federalismo
Noi dovremo anche parlare di altre cose che non sono meno importanti le tre della lista che stanno dentro il dibattito di questi giorni
Però rimanendo
Alterna
Ma io credo che la prima questione che abbiamo è quella di uscire dalla retorica e
Bisogna uscirne in fretta
Perché siamo tutti stati per tante ragioni per carità
Un po'ammaliati da questo termine e non abbiamo mai avuto il coraggio la voglia
Di andare a capirne fino in fondo dove si voleva andare
Eliminare punto però in cui si hanno richiede questa necessità a capire che cosa e con me lo skipper per
Se ne parliamo di solidarietà non possiamo accedere un federalismo
Che non che sia un po'quello che si vede
Quello che si è interpretato quello che viene praticato dalle mie parti che è quello che punta a una frammentazione del Paese magari latente a una scissione nascosta ma che va in quella direzione
Noi questo modello non lo possiamo almeno come parti sociali accettare perché è un modello che porta sicuramente a un indebolimento della capacità complessiva del nostro paese di reggere il tema che era oggi all'interno dalla tavola rotonda tre come compete un Paese un Paese che si frammenta che si divide che sia disarticolato è in grado oggi di competere rispetto alle situazioni internazionali dentro le quali noi viviamo
Io credo che noi dobbiamo fare una riflessione fare una ritaratura rispetto a questi stessi forse bisognerebbe cominciare a dire con molta chiarezza
Che è per noi e io lo dico per loro e per quanto mi riguarda
E il federalismo non può andare oltre un autonomismo rafforzato
E se dico che non può andare oltre un autonomismo rinforzato vuol dire che non bisogna creare nuovi centralismi
E che pertanto un idea di decentramento di autonomia
Non può essere concentrata solo ed esclusivamente sulla dimensione regionale quasi che le regioni i padri chiamiamo governatori che è una cosa su inconcepibile no
C'entra non può essere centrato tutto sulla Regione
Occorre recuperare quella che è la dimensione di un'autonomia vera di un autonomismo forte che invece ragione sui Comuni sulle Province e sulle ragioni
E assegna alle regioni una capacità di programmazione di orientamento
E lascia comunque agli enti locali
Quelle che sono gli elementi amministrativi e di gestione e oggi abbiamo delle zone che tendono a fare tutto a svuotare le competenze a essere invadenti
A togliere quello che è l'elemento dalla partecipazione alla sussidiarietà perché questo è il tema che abbiamo di fronte illegali tendenza che bisogna interrompere perché abbiamo una certa idea
Dell'autonomia dell'autonomia regionale delle autonomie locali
è ovvio che bisogna proprio rilanciare
In questa direzione cioè un federalismo che se vuole essere tale deve essere basato su un forte municipalismo perché questa è una storia una cultura una tradizione e appartiene alla mia organizzazione
C'è poi la questione delle risorse non si può parlare di solidarietà
Se no parliamo delle risorse io non ho ancora capito quanto costa
Mi dicono che non costa niente non ci crede
Perché alcuni presi li abbiamo già pagati basterebbe andare a vedere la questione dei trasferimenti bisogna basterebbe andare a vedere
Quanto è avvenuto in alcune regioni del Mezzogiorno rispetto ad altre ragioni per capire che già oggi noi stiamo pagando questo tipo di federalismo in termini sociali e in termini di prospettive
Allora se si vuole andare su una strada di un rafforzamento delle Autonomie questa deve essere contestuale
Alla federalismo fiscale perché se manca uno non si capisce che qual è il progetto definitivo
E avere questo sia il tema che oggi abbiamo di fronte
Io non ho ancora capito non riesco a capire voi aspetto anch'io di capire qual è la proposta non sono ancora riuscito a capire come queste cose si consiglia e non penso che in una fase economica dedicata difficile
Come quella che noi stiamo attraversando abbiamo la possibilità o l'opportunità di spendere risorse in questa direzione davvero con molta chiarezza
Perché se ci sono risorse queste vanno mandate sul terreno dell'innovazione sul terreno delle politiche industriali sul terreno diciamo dell'ammodernamento del Paese in termini complessivi però perché questa è la contingenza storica
Nella quale noi stiamo vivendo che è veramente che il nostro Paese si trova in una fase estremamente delicata distinti quasi non ce ne rendiamo conto noi cominciamo come sindacato a rendercene conto molto di più
Di questa metamorfosi dal nostro sistema produttivo le casse integrazioni aumentano le chiusure di aziendale registriamo ogni giorno ci sono interi settori penso al tessile abbigliamento alle calzature che soffrono l'ira di Dio
E non è che sono settori maturi sono settori che hanno ottocento mila dipendenti penso a vicende come l'Alitalia alla fatica che le nostre grandi Impresit FIAT e dintorni stanno battendo in questo tempo ora non credo che la priorità sia oggi quello di spendere sul terreno del federalismo
Ma la priorità è un'altra
La priorità è un'altra priorità e l'industria la priorità del Mezzogiorno che sono i due corni dei processi innovativi che noi dobbiamo mettere in campo se vogliamo rendere più competitivo il nostro Paese e poi allora sto aspettando la finanziaria
Con timore e tremore
Io ho sentito prima da Macrì accenni positivi io ho qualche preoccupazione in più
Collega un sindacalista ne deve avere per natura
è vero che è stato detto che non metteranno le mani nelle tasche minestrone pagato il ministro Siniscalco ha detto non metteremo le mani nelle tasche degli italiani
Io ho qualche dubbio
Però notevoli l'ha detto chiederò conto di queste
Gli chiederò conto di questi noi invece abbiamo bisogno di una Finanziaria equa
Di una finanziaria che sia più centrata su di
Questi menti soprattutto sugli investimenti per quanto riguarda la ricerca per quanto riguarda il Mezzogiorno per quanto riguarda la risorsa umana
Proviamo a pensare che cosa significa parlare oggi in termini di risorse umana dopo l'allargamento a Est
E qual è il divario tra diciamo ai contenuti formativi contenuti di conoscenza tra la nostra forza lavoro tra i nostri lavoratori e lavoratore che entra che sono entrati nella Unione Europea
E di quanti diciamo sforzi dovremmo fare per recuperare questo livello finalmente una competizione che quando ci sarà la libera circolazione delle persone si scaricherà anche sul mercato del lavoro e noi avremo delle debolezze in più
Le nostre industrie sono aggredite per quanto riguarda i settori tradizionali dall'emergenza dei nuovi Paesi ed è giusto che sia così perché quei Paesi hanno il diritto di crescere ma nello stesso tempo non riusciamo neanche a reggere una competizione dei Paesi forti sui livelli più alti
Ora abbiamo veramente bisogno di politiche industriali che orientino diversamente il Paese in questo senso dico allora il federalismo non è assolutamente una priorità seconda cosa che mi chiedeva
Napoletana
Noi abbiamo criticato il precedente governo per aver approvato a maggioranza la modifica del Titolo quinto
Useremo lo stesso criterio con questo governo
Perché le riforme istituzionali non si possono fare a colpi di maggioranza non si possono fare
Le riforme istituzionali siccome riguardano tutti
Riguardano il modo con cui uno alla Repubblica sta insieme
Riguardano gli equilibri del potere riguardano le funzioni e i ruoli dei vari soggetti riguardano gli elementi della sussidiarietà della solidarietà non possono essere consegnate anche in un sistema bipolare alla logica della maggioranza
Sarebbe sbagliato
Perché si vuol dire entrare in una situazione che ogni volta che cambia la maggioranza si cambiano gli assetti istituzionali e si rende questo Paese diciamo frammentati ingovernabile diviso
Però è che bisogna fare una battaglia vera per impedire alcune spinte che pure vediamo avanti dato la repressione e poi vado a chiudere
Che andrebbe fatta riguarda anche la forma governo
Io diffido
Ma mio organizzazioni diffida
Sulla base del principio della partecipazione che si concentrino troppi poteri sui premi non siamo d'accordo
Perché se il premier ha il potere di sciogliere le Camere a un elemento di ricatto sul Parlamento indebolisce il Parlamento ma indebolì si aggrappa vedeva tra le parti sociali già abbiamo un problema
E la concertazione e la politica dei redditi è stata superata abbandonata è abolita si dovesse passare un criterio di questo genere questi elementi non ci sarebbero più ed è lì gli elementi della pensione della conflittualità tenderebbero mentale a scapito di qualità la coesione che invece oggi sono più necessari Tonut più necessarie di ieri
Ecco è che leggo che bisogna essere molto prudenti su questa vicenda delle riforme istituzionali
Per il resto è prudente ad una logica di sul di solidarietà
Di sussidiarietà verticale ma attenti anche alla verticalità orizzontale che in questi ultimi tempi è stata fortemente indebolita senza di questo senza di questo questo Paese è difficilmente governabile mi fermo qui
Ringrazio
Savino Pezzotta devo dire che come sempre
è venuto un po'cuore del problema e a me ha colpito molto il riferimento a un nuovo centralismo regionale
Tra gli altri venuto soprattutto in mente un precedente storico che probabilmente molti sfugge ma insomma
è bene ricordarlo cioè a metà degli anni quel brevemente Sonia a metà degli anni Settanta
Fu abolita quella Cassa del Mezzogiorno che sostanzialmente diventato sinonimo di ruberia
Vita deviata tutti dimenticano che la prima Cassa del Mezzogiorno è stato una struttura tecnica che non solo ha fatto arrivare in Italia primi soldi stranieri quasi si raddoppia al pesto Marshall
I primi soldi che la mortalità di arrivarono Fabiani libri della Cassa per il Mezzogiorno ma è una struttura che ha unito l'Italia che Cavour aveva detto che avrebbe unito Italia con le ferrovie e tutti sappiamo che ancora si aspetta di unire perciò Calabria non dico a Milano ma almeno a Roma in maniera adeguata invece quella prima Cassa del Mezzogiorno militaria facendo ventidue mila chilometri di strade e portando l'acqua in Sardegna perché anche questo dicevo dimenticava mai dopoguerra
L'acqua nelle case in Sardegna non c'era quindi la gente si lavava
Nel ruscello questo riferimento una divagazione e perché quando si decise di abolire la Cassa per il Mezzogiorno ci sono due persone che tutti so quanta gente ho sanitaria però c'erano due persone insomma rispettabile come si chiama Donato Menichella fare Kournikova riconosca della lira
Diciamo perdita e l'altro da Ugo la Malfa
I quali
Volevano fare di quella Cassa per il Mezzogiorno una struttura tecnica servizio le regioni ma siccome in quel periodo era in voga il regionalismo nonché la prima puntata del federalismo di cui parliamo
Quella casa andava distrutto l'idea di base era non trasferiamo la competenza alle Regioni
Coerenza politica
Qui volontà popolare ma la struttura tecnica mettiamo assente dal servizio la programmazione anziane del paese e facciamo in modo che si possa continuano a fare opere fateci caso ma dalla metà dei Settanta doti di opere pubbliche se ne sono fatte molte meno
Quelle poche io le ricordo le grandi opere che mi colpiscono
E i per di più per di più spesso si è veramente come dire davvero sprecato le casse nel giorno sono diventati dieci e l'unica attività che sporgeva da quella di assumere personale all'OLAF
Ha detto che Artioli che
Vice presidente di Confindustria responsabile
Per il Mezzogiorno
Chiedo se anche lunghi avverte
Un pericolo di nuovi centralismi e soprattutto le chiedo visto la sacchetto e paletta chiaramente che non non mi sembra questa la priorità se voi pensa che questa sia la priorità però visto che oggettivamente comunque tutti se ne occupano sono segnali diciamo interessanti coinvolgimento anche dell'opposizione poi il problema c'è tutto
E seguì reputa che questa solidarietà tra nord e sud potrà ancora svilupparsi e con quali modalità a quello che mi risulta già l'applicazione
Del della prima riforma primo step quell'attuato al Titolo quinto sta creando più di un problema religioni e quindi dal punto di vista produttivo come vede
Questo fenomeno
Sì grazie grazie per l'invito e grazie per la per la parola che mi viene lanciata che mi permette di fare a voce alta qualche riflessione facevo durante gli interventi precedenti facendo a me stesso delle domande ancor prima di trovare delle risposte ove si possono trovare a quelli che sono i temi e di cui stiamo parlando
Dice Napolitano tutti se ne occupano
Io dico tutti se ne preoccupano
Tutti lo temono perché in fin dei conti voglio dire abbiamo sentito ora alcune posizioni
Ultima
è chiara quella di Pezzotta
Sì da Kabul si preoccupa di questo dibattito e di questa
Esigenza forte sentita di
Un regionalismo che diventa federalismo un federalismo che diventa serissimo fiscale una ripartizione di competenze sempre più incalzante
Una
Una risposta a esigenze che non si sa da dove partono e dove vogliono arrivare ma l'impresa si preoccupa d'impresa si procura in maniera forte lo ha detto lo diciamo lo diciamo con chiarezza
Il presidente di Confindustria lo ribadisce ripetutamente che vuol chiarezza e vuole eh attenzione prima e questo percorso progredisca con tempi che non sono quelli tempi dei tempi spesso della risposta all'esigenza mal risposta di esigenze di di di natura politica oggi alla coalizione e quant'altro
I cittadini non capiscono perché abbiamo tanti cittadini che non capiscono non seguono non riescono a comprendere perché la priorità di questo dibattito perché questo dibattito diventato un dibattito forte fondamentale nella nella vita politica quando probabilmente le priorità oggi sono altre
Le priorità sono tali da incominciare a chiederci di nuovo ma siamo in condizione di far vivere il territorio vuole i territori alcuni molti dei territori
Del nostro della della Repubblica italiana con le risorse prodotte da quel territorio siamo in condizione di dare le risposte perché la credibilità motorio la crescita quindi dell'economico sul territorio
Possa avvenire esclusivamente con le risorse prodotto su quel territorio
E questo probabilmente una risposta che è inutile cercare in qualche parte del paese si in molte parti del Paese no e allora cosa succede se insistiamo su un percorso che vuole in qualche maniera una ripartizione sempre più vicina al luogo di produzione della ripartizione delle risorse di cui lo Stato le Regioni gli enti locali possono giovarsi e quindi una risposta i territori con quanto prodotto quel tiro probabilmente siamo a cui hanno sempre più sempre più celermente le differenze che faticosamente
Da tanto tempo si cercano di
Avvicinare dei il gap fra alcuni territori ed altri si andrà ampliando nuovamente non avremmo le risposte attese
E il problema non sarà per coloro che non hanno ma il problema sarà per quelli che hanno questo forse è quanto meno si discute quanto meno chiaro
Nel dibattito quotidiano nel momento in cui si andranno a penalizzare quei territori che forte prova perché forse probabilmente oggi assolvo assorbono assorbono troppo rispetto a quello che la risposta che riescono a dare il merito l'Italia sicuramente ma non soltanto il Meridione
Quale saranno i problemi che l'economia italiana tutti che il terreno che la la il contesto sociale
Italiano avranno da affrontare e quali saranno i benefici o forse i grandi problemi che quelle aree oggi forti avranno il momento in cui si creeranno sempre più due Italie si alzeranno sempre più le barriere
Però su questo io credo che non solo bisogna fare delle riflessioni molto forti ma bisogna chiedersi
In un momento in cui rispondendo a una domanda che
Non sono delatore ha fatto prima d'altri cosa teme di più il momento in cui oggi il mio maggior timore che abbiamo quello di un'Italia bloccato è veramente una priorità quella che è la priorità sul dibattito
Politico oggi o forse bisognerebbe occuparsi di risolvere prima altri problemi far facciamo ripartire l'economia di questo Paese creiamo le premesse perché l'economia di questo Paese parte
Decolli si Crane ossigeno risorse si crea occupazione forse a quel punto le risposte che cerchiamo in una migliore collocazione migliore utilizzazione delle risorse da parte di chi le produce una risposta che viene conseguente ancora abbiamo le condizioni perché Stingray no come che si avvicini il luogo del prelievo fiscale al luogo dell'arrivo e della gestione delle risorse al luogo dell'ala al via lo casa risorse o si vanno creando veniva fatto ricerca riferimento a un dirigismo uno dirigismo regionale o si vanno creando
Tante
Potestà che accentrano etere accrescono la loro competenze ma che non riescono ad avere nella forza nelle competenze nell'arco di una classe dirigente adeguata con le risorse adeguate per dare risposte
Ai territori se questo dovesse accentuarsi se il Sud venisse messo sempre più in condizioni di non avere una classe dirigente che con una visione un po'più ampia di quella localistica capace ma localistica possa gestire e dare risposte ai territori possa dare risposte a quello che sono ancora forti esigenze le sappiamo le ripetiamo la ripetiamo sempre le infrastrutture una pubblica amministrazione che funzioni una capacità del territorio di attrarre investimenti e di creare le opportunità perché il territorio risponda positivamente alle risposte dell'economia e te la Società vocale se questa ancora non c'è attribuire responsabilità creare potestà
Allocare marginale risorse su queste su questa sfera di competenza e rischia di fare implodere tensioni sociali già alte
Che creano sempre più problemi e non danno nessuna risposta e allora il rischio è di accentuare sempre più quello che abbiamo davanti un'Italia bloccata dobbiamo oggi dare come priorità priorità numero uno su cui tutti forze sociali forse coloniche sindacati sono già impegnate ma la politica deve impegnarsi ancora di più blocchiamo l'economia italiana votiamo i presupposti perché quell'economia che il va lentamente in alcune aree e non va proprio in un'altra possa ripartire creiamo elementi di attrazione di attrattività di investimenti là dove questo non avvenga è perché questo avvenga bisogna come vietare un differenziale dare un classe dare un elemento per cui le imprese italiane e straniere gli investitori terrestre possono scegliere
Ed investire in Calabria in Campania in Puglia Basilicata in Sicilia o altrove se
Se oggi ci si chiede
Lo diceva presidente Montezemolo lo ripeto dal quale se mi si chiede un motivo per cui oggi un'impresa deve essere stimolato andare investire in Calabria in Sicilia
Cosa rispondo perché devo spiegare ho un mio collega imprenditore che deve allocare un nuovo stabilimento produttivo
Il perché non andare in sto in Turchia o in Polonia e per andare in Calabria oggi non abbiamo un differenziale di vantaggio che possa essere chiaro leggibile immediato utilizzabili se non poniamo questi sul tavolo come problemi prioritari
Noi penalizzeremmo non soltanto la Calabria la Campania la Sicilia ma prete daremo tutto il sistema economico tutto il sistema lavoro che non avrà la forza di andare avanti ancora
Due riflessioni io non so che cosa verrà fuori in finanziaria perché coglie il DPEF apposto tante ipotesi a come dire
Stabilito tanti argomenti su cui bisogna riflettere ma credo che Di Pietro ha parlato solo di riflessione in una fatto ancora dei passaggi successivi aggiuntivi cambiato il ministro eccetera ma io di una cosa sono certo Pezzotta non ci metteranno le mani nelle tasche italiane perché oggi nelle tasche degli italiani e risorse non ne arrivano
Bisogna intercettarne prima il timore è che la Finanziaria intercetti prima le risorse di quanto possa Rea nelle tasche degli italiani cittadini e dell'Italia degli italiani in prese il problema è creare generare risorse a quel punto possiamo a vere
Un fisco che avrà quanto necessario per far vivere un sistema Italia che ha un livello di spesa di debito pubblico tutti conosciamo su cui una contrazione della spesa al di là delle dichiarazioni che tutti continuamente facciamo non è credibile non è possibile
E allora per rispondere a esigenze di questo Paese bisogna far crescere la produzione
D'bisogna far credere share reddito bisogna Kfar pesce lei la capacità di creare ricchezza perché questa ricchezza generando gettito fiscale possa rispondere le tante esigenze che abbiamo io credo che il fatto che in questo periodo in questo momento troppi soggetti protagonisti della vita economica parlino la stessa lingua troppe
Siano le spinte convergenti che provengono da forze che hanno interessi e rappresentano interessi differenti deve alzare il livello di attenzione della politica dalla classe dirigente delle istituzioni se si parla la stessa lingua se si chiedono le stesse cose se si sollecitano le stesse attenzioni se le stesse sono le o priorità credo che a queste vada data risposta su questo attendiamo
La risposta non può essere soltanto la logica delle coalizioni a prevalere
Abbiamo come dire un'attenzione particolare su quello che all'interno della coalizione di maggioranza e opposizione sta verificando dei dibattiti che ci sono credo che siamo in casa dell'Unione
Dell'UDC e credo che l'attenzione al dibattito che l'UDC ha stimolato all'interno la casa libertà da parte nostra è stata alta è alta e altissima perché ci riconosciamo in alcune delle preoccupazione porti Urp dell'ente
Delle dei timori delle paure delle stanze che sono state portate avanti crediamo che come dire questa attenzione a questa attenzione debba s'conseguire una sensibilizzazione una condivisione con le forze di maggioranza di queste preoccupazioni per cercare le soluzioni non che servono alla coalizione di governo non che servono a chi come dire è protagonista in questo momento di di questo dibattito ma che servano al Paese e da qui come di a cascata avranno beneficiare anche chi oggi nelle istituzioni a questi ruoli credo che questa sia la la posizione di Confindustria
Credo
Affinché in qualche maniera i messaggi e le esigenze dell'economia del Paese siano colti nella marea positiva il sì a queste si dia risposta
Grazie
Ringrazio rottura chiodi do io un moderato muto tavole rotonde però ho visto e qui l'elenco sono dodici quindi undici più uno c'è quindi sono veramente tanti allora do subito la parola
Ma
Luciano Petracchi Pelletta Confartigianato perché e insomma attuali è stato chiarissimo
Non mi pare che questa sia la priorità non mi pare che l'economia possa e debba ripartire federalismo ha altro a cui pensare adesso
Io invece voglio voglio voglio chiedere appunto da più parti che rappresenta la Confartigianato
Due cose se la pensa anche lui così o se ritiene che invece federalismo
Posso servire in che misura e poi volevo chiedere cosa ne pensa dei nuovi modelli contrattuali perché probabilmente per sbloccare questo Paese
Perché il declino e di oggi ma anche di ieri e l'altro ieri siamo la troppo tempo bloccati forse non solo parlare ma decidere su nuovi modelli contrattuali potrebbe aiutarci davvero
E Ravaglia
Prego
Ho letto sono problemi io qua non riesco anche a vedere
Finisce
Dico a me l'accento
Debbo sono anch'io d'accordo con Pezzotta che non deve essere una priorità
Quella della devolution
E quindi a questa collegata del federalismo fiscale
Credo che prima di tutto bisogna di decidere chi fa che cosa e poi successivamente si potrà parlare di federalismo fiscale intanto però con la nei centri
Succede che
In un azione al fatto che lo Stato a detta degli enti locali
In via minori risorse al territorio
Cambiano
è cambiata la fiscalità del territorio quindi noi abbiamo l'esatta percezione che sia aumentata la pressione del livello o locale
Ma per parlare di cose concrete di federalismo
Colgo l'occasione del moderatore perché mi ha sollecitato a parlare di
Nuovo modello contrattuale e l'artigianato può vantare un primato in questo senso
Perché a di recente firmato siglato un accordo con sindacati perché ci sia una modifica del modello contrattuale
Cioè rimane ovviamente il livello centrale di contrattazione ma viene in qualche modo e poco elevato
Di alcune priorità
E la contrattazione si trasferisce prevalentemente sul territorio
Laddove soprattutto le piccole imprese per le piccole imprese vengono formulate
Le politiche per lo sviluppo molte delle politiche dello sviluppo avvengono sul territorio i territori sono divergenti
I perché l'Italia lunga è stretta ma molto lunga e di conseguenza ci sono esigenze e
Necessità di che non sono uguali
Dal nord aggiunge
Questa è una cosa che credo diventerà farà l'apripista per tutti i nuovi modelli contrattazione noi abbiamo grande fiducia che questa cosa
Sia a vantaggio delle imprese e quindi anche dei lavoratori per cui siamo enormemente contenti che siamo andati in questo sembra
Grazie
Ringrazio o Petrachi per quello che ha detto e per la brevità una veramente una qualità come dire Lara perché partecipa nelle tavole rotonde set Anna Teresa Formisano che assessore ai servizi sociali della regione Lazio
Voglio chiedere
Sa che in tutte le regioni invocano
Più poteri
Più
E diciamo dicono di proprio dare una risposta maggiore rapporto tra impresa e territorio questo è giusto San me rappresenta una regione però la la
Lazio che ai miei occhi ha un precedente che mi viene sempre intercetta
L'impresa si si lamenta molto che i tempi di autorizzazione per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale
Nella regione Lazio siano tra i come dire il più lunghi
Io so sempre questo caso di questi pretore che ci ha messo otto anni per raddoppiare impianto produttivo di Latina apprendono stesso periodo di tempo dodici stabilimenti nel mondo
Allora lei assessore regionale ai servizi sociali deve autorizzare nuova iniziativa voglio chiedere poco una provocazione voi siete convinti che le regioni italiane
Sono diciamo all'altezza del
Della sfida che gli eventuali nuovi poteri possono assegnare alla stessa Regione
Ma io parto da una considerazione Lazio è una Regione difficile perché si trova esattamente al centro
A molti dei problemi del Sud non essendo sud ed è a confine con il Nord quindi partiamo da questa premessa perché si parla tanto di regioni del nord e regioni del Sud noi siamo esattamente in mezzo
E abbiamo una situazione che è ben nota a gran parte del Paese
Per quello che ci riguarda e per quello che mi riguarda in particolare
Io credo che la sfida che le regioni hanno colto in materia
Nella mia materia nella materia dei servizi sociali sia stata una sfida difficile ma che ha dato risposte positive
La trecentoventotto che voglio ricordare non è stata fatta da questo governo
Ma è stata fatta dal governo precedente
Assegnava e assegna alle regioni il coordinamento dei fondi da gestire in materia di servizi sociali
E da assegnare ai comuni
Quindi anche qui prendo spunto dalla domanda del nostro moderatore
Per tranquillizzare un po'al segretario nazionale della CISL
Il rapporto religioni comuni è un rapporto strettissimo
Noi non vogliamo accentrare su di voi almeno per quanto riguarda la materia dei servizi sociali la trecentoventotto chiarissima prevede un rapporto diretto regioni comuni consorzi di Comuni associazioni di Comuni proprio per venire incontro a quelle che sono le istanze l'esigenza del cittadino
Quand'anche fare una considerazione di carattere generale
Noi abbiamo l'elezione diretta del presidente delle Regioni
Noi abbiamo un rapporto stretto cittadini regioni noi abbiamo un rapporto strettissimo sindaci regione io vorrei chiedere ai sindaci se preferiscono e ne vedo molti in platea se preferiscono avere un rapporto con la Regione o piuttosto rapporto con i funzionari di un ministero perché anche qui e è in ballo un tipo di rapporto secondo me è molto forte
E allora due considerazioni vorrei fare per tornare anche alla tematica del dibattito su cui siamo stati chiamati ad esprimerci
Competitività e solidarietà
Noi abbiamo credo interpretato bene questo binomio siamo stati tra la prima regione d'Italia
Che ha ottenuto dei finanziamenti europei per finanziare impresa sociale
Abbiamo voluto fare del settore sociale
Una finestra legata all'imprenditoria abbiamo ottenuto dei finanziamenti dalla Comunità europea il primo bando ha dato dei risultati incredibile abbiamo finanziato sessanta impresa
è in sei scaduto da poco il secondo bando e le domande che mi dicono gli uffici sono arrivati prevedono altrettante risorse
Tutto questo ha dato in materia di e risorse e in materia di occupazione un trend di crescita un colpo occupazionale nel settore delle politiche sociali creando anche una nuova occupazione
Perché nella nostra regione questo tipo di occupazione legata alle politiche sociali è una nuova occupazione tant'è che noi abbiamo finanziato come Regione
Dei master di primo e di secondo livello in accordo con l'università del Lazio per creare quelle figure professionali che mancano
Per la gestione dei servizi sociali
Bene il trend di crescita che ne abbiamo in positivo dal punto di vista occupazionale nell'ultimo triennio e pari ad un trenta per cento in più questi dati ovviamente ci confortano che ci danno
Una spinta in più per lavorare in questo settore
Allora qual è il problema che secondo meno in questi giorni e abbiamo anche affrontata al tavolo stato regioni dove c'è ovviamente un dibattito aperto su quella che è la nuova finanziaria dove gli assessori ai Servizi sociali si incontra noi vogliamo continuare in questa materia per dare servizi ai cittadini perché dando nuove risorse direttamente ai Comuni
Così come i sindaci sono sindaci di frontiera il rapporto stretto con i cittadini io credo che lo stesso rapporto tra sindaco e Regione
Sia vera e una conoscenza esatta del territorio questo credo che sia il connubio più diretto per raggiungere i bisogni del cittadino
Grazie volentieri
Domanda secca per Costanzo Jannotti Pecci presidente Federturismo Confindustria
Il federalismo
è non opportunità per il turismo o rischia di essere
Un'ulteriore occasione di discussioni ed i ritardi
Questa è non è una domanda se la provocazione
Perché sì io
Dovessi dire
Da che cosa deriva il mio personale pessimismo
Sulla riforma federale dello Stato credo che meglio di altri potrei dire perché l'ho vissuta sul mio corpo Frediani
Perché credo che la conseguenza più evidente della riforma del titolo quinto della Costituzione
Varata alla fine della scorsa legislatura
Siamo proprio in materia di turismo
Le pagine dei giornali nelle ultime settimane sono state piene di dati su questa sorta di anno orribile che sarà il due mila quattro per il turismo italiano ma la cosa più grave è che non si riesce a capire chi debba in qualche maniera preoccuparsi di come archiviare quest'anno appunto come hanno orribile guardare al futuro con una maggiore
Comma con un po'di ottimismo perché la riforma del titolo quinto a trasferendo in via esclusiva le competenze in materia di turismo
Alle Regioni di fatto ha bloccato
Qualsiasi tipo di
Progetto di strategia di analisi
Rispetto appunto ai problemi di un settore non lo dico io lo dico lo dice Cisnetto oggi sul Foglio che è sicuramente il settore economico più importante soprattutto in prospettiva per questo Paese
Per cui io se dovessi dire rispetto al dibattito di stasera
In questo condividendo in pieno le cose dette sia da da da dal segretario Pezzotta che dal mio vicepresidente anche dal mio vicepresidente Artioli qual è la priorità dell'agenda politica di questo Paese
Io credo che ci sia una priorità fare una legge di un solo articolo legge costituzionale e abrogata la modifica
Della costituzione varata alla fine da legislatura del due mila questa è la priorità secondo me perché io credo che di questo tipo di federalismo
Che poi è anche essa parola federalismo da me come diceva giustamente Pezzotta via me questi neologismi nel nel
Il governatore il Federal tutto un tutte parole che non ci appartengono anche perché sono false non è vero che così quindi io credo che ma perché è una priorità ci sarebbe sarebbe quella di tornare al vecchio testo della Costituzione
Anche perché il tema del nostro dibattito di questa sera
E se competitività e solidarietà
Possono in qualche modo convivere io credo che sicuramente possono anzi devono convivere però la domanda che io mi pongo ma l'Italia ha un problema di competitività prima di parlare di solidarietà certamente ha un problema di competitività e allora l'analisi che mi viene da fare
Così in maniera un po'polemica
Ma se è vero come è vero che l'Italia in questi ultimi venti anni
Ha perso di competitività ci sarà pure una ragione
Io non credo che la ragione prima sia il costo del lavoro anzi per quanto mi riguarda il l'ultima delle ragioni dispetto soprattutto alle nuove ai nuovi come dire paesi è nuova le nuove realtà alla Romania di cui tanto si è parlato negli scorsi anni oggi parliamo della Cina
Del Far East e così e così via io non credo che il costo del lavoro per le imprese italiane per il sistema economico italiano sia la prima causa non è l'ultima la prima Gancia è la inefficienza
Del sistema amministrativo del sistema burocratico di questo Paese
E spiace dirlo questa inefficienza è cresciuta
Contestualmente alla andata a regime del sistema regionale con questo io non voglio muovere una critica alle regioni io non sono tratti io sono tra quelli che dice che indietro non si torna e in d'altra parte la nostra Costituzione quarantotto prevedeva uno Stato articolato su un sistema regionale però mentre io mi sarei aspettato da imprenditore che ma a meno che le Regioni andavano a regime tutto questo coincideva con un con una sempre maggiore efficienza della macchina amministrativa con una sempre maggiore dinamicità della macchina amministrativa
Il nostro moderatore ci ricordava dell'imprenditore che nel Lazio nel tempo che ha dovuto attendere per raddoppiare la sua industria ne ha realizzate altre all'estero diceva un fatto vero in Portogallo in Irlanda in sei mesi si apre un'azienda
Ora io mi preoccupo quando si parla di federalismo perché io tra le priorità entrare gli elementi che determinano caduta di competitività ci metto al primo posto inefficienza della macchina amministrativa della burocrazia
Al secondo posto fra le infrastrutture queste sono priorità al terzo posto ci metto il problema è la fiscalità per le imprese al quarto posto soprattutto per il Mezzogiorno smette per la sicurezza
Per me il problema del costo del lavoro come qualcuno vorrebbe farci è l'ultimo dei problemi
C'è anche un problema sul quale probabilmente dobbiamo ragionare certamente non rispetta i salari ma rispetto al costo del lavoro che è una cosa diversa e forse questo dovremmo in qualche modo sottolinearlo perché altrimenti in generiamo anche come dire
Dei dei malumori dal punto di vista dei rapporti dei rapporti sociali che e è sbagliato e stupido fare
Quindi io credo che proprio per e concludo io credo che dovremmo fare tutti un grande altri resipiscenza mese spiace che stasera non ci sia virgolette perché avrei voluto rivederli Coletta così come su questa vicenda
Tragica che che della quale ci stiamo occupando in questi giorni delle delle due nostre concittadine rapide maggioranza e opposizione sono riuscite a trovare una unità di intenti
Mettiamoci d'accordo e proprio per non dare sfogo a questo impulso
Strano che viene dalle valli bergamasche e bresciane che è tutt'altra cosa come ricordava bene Pezzotta arriva rispetto alla domanda di decentramento son due cose completamente diverse
Mettiamoci d'accordo
Annulliamo la modifica che è stata fatta ragioniamo seriamente su quali sono le priorità del nostro Paese io non credo che tra le priorità di questo Paese
Soprattutto perché noi vogliamo un Paese competitivo e solidale io non credo che tra queste priorità ci sia il federalismo nessuno ne sente il bisogno
Bruno Tabacci prima parlando con Pezzotta io con l'orecchio ascoltavo dice ma se
I sindacati son d'accordo che il federalismo non è una priorità se la Confindustria d'accordo se gli artigiani son d'accordo ma allora perché Bruno io ho detto parlando di turismo lo ricordavo stamattina nostri a Pino Galati
Ho detto al ministro delle Attività produttive che se la maggioranza di governo fosse andata in Parlamento mi parlo di turismo naturalmente
E avesse proposto una modifica una rimodifica del titolo quinto in materia di turismo
Sicuramente le imprese sarebbero stati d'accordo allora la maggioranza si faccia carico di questa responsabilità di dire di di di dire con chiarezza che il federalismo non è una priorità per questo Paese grazie
Ad io voglio vorrei chiedere a due valli bergamasche potenziare arrivato di tutto dalle valli bergamasche operazione arrivato dritto
Basta volevo sì e no abbiamo veramente un drammatico problema di tempo penso che nessun moderatore però potrebbe moderare dodici persone in un'ora ogni possibilità cioè il ma squadra sono anche riservato da vorrei chiedere
Luisa Santo lo dico prima Luisa Santolini presidente del Forum famiglie
Di al Edoardo Patriarca portavoce del Forum del terzo settore scomodo rappresentano Courier dei pezzi e la produzione meno conosciuti ma ugualmente importanti
Per mantenere questo tormentone questa tavola rotonda di chiedo una testimonianza nei limiti del possibile Breve
Sì dal loro punto di vista questa prospettiva di aiuta o di se lo avvertono con qualcosa che serve
Sarà ma canta bene grazie di ma breve ed ancora
Tanti interventi credo che dobbiamo effettivamente essere molto rapidi
Il problema del federalismo
è un problema certamente importante presente nel dibattito
Ma io non credo francamente che sia un dibattito centrale nelle famiglie italiane quando si ritrovano la sera a parlare e marito e moglie e figli devono affrontare i problemi quotidiani
Questo non significa sminuire il valore e l'importanza delle riforme che si fanno
Ma io vorrei dire che quando si parla di solidarietà e di competitività bisogna necessariamente parlare di famiglia
E non ne sento parlare molto spesso
Non esiste solidarietà se non si pensa alla prima forma di solidarietà che avviene in una famiglia e non si può parlare di competitività di un sistema quando siamo l'ultimo Paese al mondo in fatto di fertilità e al futuro non ci crede nessuno e non si mettono al mondo dei figli
Perché la competitività e fatta anche anche di futuro di speranza di capacità di innovazione
Di inventiva di capacità di rischio e questo ce l'hanno i giovani più dei vecchi e noi siamo circondati invece al numero crescente di anziani e da un numero sempre che decrescente di giovani e incinta
Allora quando si parla di queste questioni bisognerebbe rimettere al centro anche il sistema famiglia che non è un problema morale non è solo un problema etico è un problema fiscale economico è un problema di sistema
E allora viene da dire che il federalismo
Ho una italiane dovrebbero assumere nell'agenda della propria politica la famiglia che invece presenti a sparsi a macchia di leopardo
Per esempio perché è l'esigenza di riconoscere i carichi familiari fa tanta fatica a livello nazionale a livello regionale
Il federalismo non dovrebbe non risolverà questo problema bisogna risolverlo con i governi centrali e bisogna risolverò anche con le regioni
Perché i criteri di riconoscimento dei carichi familiari devono essere costanti mentre non è così e oggi in Italia alle famiglie italiane subiscono la pressione fiscale più forte d'Europa
Oggi le famiglie italiane mettendo al mondo dei figli soprattutto al Sud diventano più povere
E allora non è solamente un problema di forme statuali di alchimie e di geometrie di come deve essere organizzato lo Stato ma si tratta di riconoscere a quello che lo Stato ma davanti a quella realtà che significa famiglia il suo ruolo sociali oggi una famiglia che mette al mondo un figlio deve pensare per i prossimi venti anni per un figlio quattrocento milioni duecento mila euro di investimento solo per mantenere crescere un figlio
Mentre si riconoscono ad aziende imperiese
A tutti quelli che investono in su strutture e sovrastrutture ed è il sistema economico sì riconosco gli incentivi all'azienda famiglia che produce capitale umano non si riconosce praticamente nessun incentivo
Grazie
Io ringrazio
USA
Viene dalla parola Edoardo Patriarca largo pregherei ovviamente di mantenere lo stesso ritmo si può anche violarlo se così
Due allora due tre battute molto molto sintetiche
Sul federalismo rispetto alle politiche di di Welfare qual è la fotografia che ci siamo consegnati
Stiamo disegnando in questi in questo anno in questi due anni è le il rischio gravissimo più di quanto accadesse prima di avere venti sistemi di welfare diverso
Con grande disparità per cui bisogna raccomandava se la Provvidenza ho la fortuna di nasce nel posto giusto
E magari la città giusta
In questi anni di fatto è accaduto questo certo prima c'era un efficiente ci sono ancora inefficienze
Risorse da recuperare da spendere meglio ma il rischio incombente è che davvero occorra ritenersi fortunati si nasce in Calabria sfortunati dico oppure si nasce in Lombardia ogni Emilia Romagna ora questo questo federalismo un po'a spezzatino devo dirvi molto insipido e un po'sci Pinto non fa nulla e non serve a nulla per sostenere le politiche di guerra
Il tema di questa tavola rotonda è un bel tema
Solidarietà e competizione
Mi preme qui di dirvi e dire e chiudo davvero così
Che questi termini stanno assieme è finito il tempo in cui si contrapponevano questi due parole belle parole
Un Paese compete secco ESO
E dimostrato da economisti anche Serri che i distretti vanno in crisi non solo per la competizione internazionale talvolta accade questo ma quando quella comunità per il senso di appartenenza la capacità di rinnovarsi
I distretti nostri di stati sondati in crisi laddove il capitale sociale è stato depauperato allora oggi parlare di guerra far parlare di coesione di politiche contro la povertà di sicurezza
Vuol dire parlare del Paese vuol dire parlare di sviluppo del Paese allora in credo che in questo occorre una grande alleanza tra il mondo produttivo oggi ho sentito gli Equi
Persone autorevoli di Confindustria e il mondo della solidarietà organizzata quelle che in qualche maniera io dall'undici al tredici qui presenti tentiamo di rappresentare
Ricordandovi anche davvero concluso che questo mondo produce anche ricchezza non è solo il mondo della testimonianza
Dei valori
E anche questo è soprattutto questo macché un mondo che produce ottocento ottocento mila occupati produco tribunicia prodotto interno lordo per il due sei per cento è un modo quindi che testimonia solidarietà Essa produrre ricchezza
Io chiedo e concludo all'amico Tabacci lo sa bene perché ci si vede spesso che l'UDC si faccia tenta due passaggi importanti
Il primo è l'approvazione del disegno legge del disegno di legge sull'impresa sociale ne parlava l'assessore regionale del Lazio
è stato votato quasi alla unanimità Inca alla Camera attende di essere votato finalmente al Senato
è una di quelle poche leggi che ha funzioni in cui il bipolarismo funziona positivamente la seconda proposta di legge che abbiamo chiesto venisse accolta a suo tempo dal ministro Tremonti in mano non abbia avuto conti premuti abbia avuto scarso successi in questi due anni
è quella di sostenere le donazioni sapete questo Paese un Paese che da da tanto al modo del non profit e gli italiani si calcolo danno quasi dieci milioni dieci mila dieci mila miliardi quasi da Doxa va calcolato di vecchie lire
Pensate quante risorse generose chiediamo che questo sistema venga incentivato venga sostenuto fiscalmente o per lo meno venga defiscalizzato oggi le imprese
Se vogliono in qualche maniera donare offrire risorse per progetti di solidarietà al mondo non profitto non vengono assolutamente o sostenute
Allora la legge che depositato in Parlamento una proposta anche questa bipartisan come si dice oggi attende di essere in qualche maniera approvata e noi chiediamo anche che venga inserito e se possibile Tabacci nella Finanziaria sarebbe un gran gesto
è una grande attenzione a questo mondo che questo Paese cresce
Nonostante tutto nonostante le fatiche della politica ecco questo occorre essere ottimisti indagine Istat dice che questo Paese nonostante le fatiche continua a crescere la partecipazione e l'impegno nella solidarietà grazie grazie
Allora abbiamo ancora due testimonianze importanti
Io sempre seguito come interessa compagnia delle opere quindi chiedo Enrico
Cioè nel senso che vedo
Con qualcosa che riesce a dal punto di vista economico
Diciamo Alda anche legare e quindi dare occupazione
Il lavoro io devo la domanda la stessa voglio capire se loro vivono sì operando sul territorio hanno avuto riscontri positivi e ovviamente purtroppo devo chiedere la stessa brevità con chi sta agli altri poiché c'è Antonio Di Matteo
Giuseppe Galati e
E poiché cederemo alle conclusioni
Forse
Su questo punto
Contenta dell'occasione io ho avuto di porteremo
Licciulli Cosima
Il microfono non viene non andiamo dal microfono
Volevo cogliere questa occasione per ricordare in casa dell'UDC
Un'iniziativa che mi sembra significativa di questi giorni di cui il merito va appunto
E parlamentari dell'UDC e cioè di aver introdotto ogni un emendamento all'articolo diciannove centodiciannove della Costituzione che recita l'autonomia finanziaria di entrata di Comuni Province Regioni e città metropolitane
Sia al fine di conoscere l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati informata al principio di sussidiarietà fiscale
Questo emendamento evidentemente coglie molti degli inviti che alcuni degli interventi che mi hanno preceduto hanno fatto mi piace ricordarlo qui in casa di chi ne è stato il promotore per rispondere anche alla domanda di chi
Mi ha introdotto nell'intervento e dire che credo che il punto sia poi fondamentalmente qui
Io non so se nell'agenda questa sia una priorità non no non sono tanto addentro per dare le priorità al governo però penso che nella vita dell'impresa alcuni problemi siano evidenti a tutti cioè un aggravio economico eccessivo
L'esistenza di troppi monopoli di troppe rendite di un'invadenza
Pubblica che va superata
Il peso della burocrazia
Come si dia una risposta a questi problemi
è il tema probabilmente anche il tema di chi oggi sostiene che forse l'avvicinamento al cittadine all'impresa del centro
Di decisionale è una via per perseguire questa strada
Io però ritengo che la risposta più più piena sia proprio quella di un'applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale e verticale
Perché anche le esperienze regionali più avanzate quelle che hanno introdotte esperienze innovative nei sistemi regionali di Welfare indicano che o si restituisce ai cittadini la libertà di scegliere dopo non c'è una dinamica di riduzione della spesa pubblica e della e dell'ingresso in tanti campi della quello dello Stato questo arretramento questa restituzione della libertà ai cittadini e di come dire maggior respiro e maggiore capacità di competizione all'impresa sono convinto che passi proprio attraverso questo processo di attuazione della sussidiarietà in tutti i campi
Ringrazio io ringrazio
Sono un po'brutale me ne scuso do Antonio Di Matteo vicepresidente del Movimento cristiani lavoratori
La parola
Io sarò ligio alla raccomandazione
E allora per aiutare il nostro moderatore dico che
Avendo espresso credo in maniera compiuta
Il però il pensiero sia la Santoni del patriarca che rappresentano due forme nel quale la merce le ha un ruolo attivo propositivo credo di aver già risposto allora approfitto di questo minuto che ho a disposizione per dire per fare una sottolineatura
Siamo andati un po'oltre e al di là del tema di questo appuntamento io credo che per chi l'ha pensato doveva essere come dire una occasione di incontro fra voci diverse ci siamo trovati alla fine a parlare per ultimo e quindi ad economizzare
Anche per rispetto dell'uditorio naturalmente i rappresentanti del mondo associativo cioè di quelli che sono gli ultimi nella società allora io voglio dire solo una cosa siccome questo è un luogo della politica
E siccome la società è molto articolata e siccome noi che siamo espressione viva della di oltre duecento anni di applicazione concreta di dottrina sociale della Chiesa
E siamo i corpi intermedi e siamo le forze vive della società che spesso non trovano risposta nei luoghi della politica
Ho sono marginali rispetto ai luoghi della politica lì dove si prendono le decisioni io credo che la politica debba dare a questo mondo un'attenzione maggiore perché sui temi ci si possa confrontare
Perché siamo portatori di valori di risorse e dei capacitava evoluto vuol dire molte cose sulla famiglia sul Mezzogiorno
Su quant'altro ma anche sulla democrazia economica di cose di cui non si parla probabilmente ma che attengono al dibattito culturale ma anche alle prospettive Dean del nostro Paese in un'ottica europea
Allora dico soltanto alla politica che qui e questa un luogo della politica che io auspico lo dico anche a nome dei di degli amici dei colleghi che rappresentano il mondo associativo
E sociale che ci sia un confronto più serrato
E che la politica anche lì dove si trova almeno quelli che condividono con noi la stessa matrice valoriale
Possono essere come dire più decisi talvolta abbandonare credo sia necessario qualche timidezza perché se è vero che non ci siamo fortemente rappresentati nei luoghi delle decisioni però ci siamo nella società
E io credo che la società sia più importante della rappresentanza questo ovviamente aprirà un altro scenario sul cui bisognava fare forse un seminario di qualche giorno riguardo ovviamente alla democrazia cioè c'è da qui a qualche settimana una occasione importante della Chiesa italiana alle settimane sociali a Bologna noi ci saremo ma ci saremo per portare delle proposte siamo come dire noi abbiamo un progetto un progetto di società in cui le cose che abbiamo detto oggi che abbiamo sentito che abbiamo ascoltato anche alcune cose particolari che riguardano il contingente ma che modificano i meccanismi della partecipazione della democrazia nel nostro Paese
Devono trovare lì anche un momento di sintesi perché abbiamo un Progetto novità la merce alle lo abbiamo vorremmo lasciare alle generazioni successive
Una realtà forte e di valori ancorati ai migliorati rispetto a questi e allora io voglio rispondere al tema del convegno competitività e solidarietà noi siamo espressione viva della solidarietà e della sussidiarietà io non dico che si può io dico che si deve coniugare la competitività con la solidarietà
Pronto si
Sì sì sì no perché non si dice che non si sentiva non c'è dubbio che
C'è una funzione molto importante di rappresentanza dei corpi intermedi di rappresentanza della società
è talmente forte che era il numero di partecipanti a questa tavola rotonda era nettamente in questo ambiente era nettamente superiore all'uomo dei rappresentanti di tutte le altre parti sociali e politiche presenti a questo tavolo
Penso lo dico come moderatore che di aver cercato di tutelare diciamo l'efficacia dei messaggini limiti dei numeri delle persone partecipanti che era veramente
Forse eccessivo dopo gli la parola zeppe Galati sottosegretario al ministero per attività produttive
Grazie
Intanto
Grazie nostri amici lombarde calabrese che stanno aspettando in fiamme Tabacci di concluderlo perché
Un tema come competitività è sorretta un equilibrio possibile non poteva che essere quello delle due regioni più estreme
In tutti i sensi del Paese ma la questione di fondo che grado
Da questo dibattito e credo che non è soltanto un equilibrio che dipenda dal federalismo
Innanzitutto per un partito come il nostro a questa domanda non possiamo che dare una soluzione positiva una nostra cultura cristiana occidentale ci richiama a questa realtà
Ma noi abbiamo due riferimenti rispetto a questo dibattito da una parte la crescita economica del Paese con i suoi problemi di competitività dall'altra parte quasi sette milioni di poveri di cui cinque concentrati nel Mezzogiorno del paese
Questione che certamente non si rifà agli ultimi anni di governo questione storica questione che rischia di accentuarsi tra nord sud del Paese
In un dibattito che oggi ha nel finanziaria nel DPR nella riforma federale un punto di riferimento e allora la questione che credo che c'è di fronte a noi e come rendere meno accentuato questa differenza come immaginare di recuperare questo gatto che rischia di accentuarsi dispetto anche alle difficoltà alle risorse è progetti di riforma del paese la questione della società è una questione importante perché chi ha come una cultura come la nostra in questa festa sa che la cultura questa di dirigente uguale libera e forte che richiede condizioni uguali di partenza ci sono in questo Paese
Oggi in questo Paese si rischia di avere un'aria porto del Paese che rischia diventare più forte è un'aria del Mezzogiorno che rischia diventare più debole
Ci sono problemi rinnovazione si parlava giustamente immaginare come finalizzare risorse in questa finanziaria rispetto alla ricerca rispetto all'innovazione certo c'è anche un Mezzogiorno diverso c'è un Mezzogiorno che oggi ha se penso alla mia regione che ha rispetto al trentun per cento del Paese cioè al quaranta per cento di scolaretta universitaria che rischia di essere una grande ricchezza ma che rischia di essere una successiva emigrazione intellettuale certo cedere equilibrare su perché anche gli investimenti importanti che sono di fronte a noi se pensiamo aveva impegni invernale se pensiamo all'insediamento sotto rete a Parma se pensiamo ai processi di sviluppo nell'aria di Genova con quello che sarà anche il nuovo istituto per l'innovazione e allora la pressione che c'è di fronte come recuperarlo e qui indubbiamente c'è un problema che riguarda anche il sistema creditizio noi non possiamo recuperare solo colla le leggi di incentivazione modulando le immaginando le anche in maniera diversa ma certo in un Paese in cui non zo giorno lo ricordava prima il collega Mario c'è un sistema di PMI che cresce il novanta per cento euro ma c'è un rischio e basta guardare i dati però dal punto di vista del sportelli bancari
Che ci sono e anche rispetto a quelli della difficoltà finanziare se noi pensiamo che al trentuno dodici due mila due erano in atto al nord oltre milione ottocentocinquantanove cinque ce ne sono e finanziamenti per cento sedici e cinquecento milioni di euro rispetto ai ventotto mi vogliono duecentoventi
Per mezzogiorno ci rendiamo conto di che differenza di che cosa stiamo immaginando di che cosa parliamo allora credo per un per un partito come il nostro c'è da fare uno sforzo in un'azione di governo come queste
E allora io credo
Infine immaginare per esempio e anche qui uno sforzo anche del sistema perché qui stiamo tutti parlando come se il processo del federalismo fosse arrivato all'improvviso questo è un Paese che molto spesso tanti ci sia andarlo ci sia acqua è andata ad tanti con guardie enorme guasti enorme su cui oggi immaginare recuperarsi parlava prima del turismo su ma io credo che il nostro partito da qui credo anche all'amico Bruno Tabacci chiederà alle conclusioni noi anche sul turismo non possiamo immaginare così come per l'Energia una nuova centralità perché non è possibile immaginare che al Paese vendiamo oggi siamo stati con i cinesi vendiamo una regione vendiamo un comune prendiamo la comunità venti Dal Verme lontana o vendiamo consiste ma Italia un sistema Italia che ha bisogno di promozione sfoci ricordiamo quest'estate che c'è un meno del venti per cento però poi abbiamo una Spagna che spende possedeva punto di vista promozionale come sa Pocci in cui a volte quello che spende Alitalia e ha recuperato quel gatto degli ultimi anni
Ma immaginare anche una Medio Banca del Mezzogiorno noi oggi abbiamo un mezzo giorno in cui il sistema bancario ha difficoltà notevoli
Questo non può essere certamente l'intervento pubblico ma c'è anche una Confindustria del Mezzogiorno ci sono dei gruppi industriali che possono è debole ma già di partecipare e se vogliamo scegliere progetti che impongono a mezzogiorno una strategia innovativa che ha oggi nel Mezzogiorno risorse umane che oggi sono un valore rispetto a quello che dobbiamo porre
Questo è la la ragione di questo proprio dibattito di come accelerare la competitività che non può partire che da quell'aria debole del Paese se vogliamo immaginate di recuperare i tempi sono stretti ma io credo che la il dato di fondo che c'è in questo nostro dibattito e che noi non possiamo recuperare che un'azione di equilibrio se non c'è una cultura della responsabilità e delle identità culturale nazionale io credo che lo sforzo di questi ultimi mesi del nostro partito che deve essere sempre più incisivo vada in questa direzione non ci saranno sistemi istituzionali riforme che certo possono accelerare i processi di competitività o di solidarietà
Ma se non c'è quel concetto di responsabilità di identità che è stato un grande patrimonio di Are culturale del Paese
Noi a questo equilibrio non ci raggiungeremmo ma credo che lo sforzo di questa nostra azione politica al Governo e del Parlamento vada in questa direzione grazie
Perché non si dimette ringrazia baracca la miseria grazie sottosegretario
Galattiche niente dura che ha perfettamente ragione quando dice che i banchetti mezzogiorno a una cioè Baggot detto primario duello quasi due volte e mezzo Portogallo quasi due volte e mezzo l'Austria
Non ha una banca questo non c'è bisogna rifletterci perché non è vero che la stessa cosa vile avere banche che non sono che non hanno la testa in quel territorio
E purtroppo non è una cosa sulla quale prima o poi una riflessione quella fatta va bene in proposito le conclusioni onorevole Bruno Tabacci presidente la commissione Attività produttive
Per favore
Ma cercherò di
Di interpretare politicamente il tema oggetto del di questo dibattito
Ovviamente dovrebbe chiedere scusa ai presenti perché è una tavola rotonda è stata molto complicato dal punto di vista dalla gestione e credo che napoletano abbia avuto qualche problema
Io la interpreto così tra efficienza come misuratore della competitività e solidarietà il punto di equilibrio consiste nell'esercizio della responsabilità il tema che ha citato adesso Galati vediamo come si sviluppa questa cosa
La difesa dei più deboli è un tema che se pensiamo al fatto ad esempio che
Uscito un problema che per molte famiglie è drammatico l'accaduto dei consumi nella quarta settimana la quarta settimana è stato evidenziato che nei supermercati c'è una caduta del della spesa dei consumi vuol dire che ci sono delle famiglie che sono in difficoltà a far quadrare il bilancio mensile
Ora la difesa dei più deboli passa attraverso un uso equilibrato e rispettoso delle risorse del Paese quando si distrugge ricchezza si colpisce il più del
L'amico Pezzotta che è andato via con il quale quindi non non voglio fare polemiche indirette anche perché ci capita sovente di di incontrarci di di scontrarci altra occasione
Vedete quando si trattano lo stesso modo situazioni diverse
Si fa ingiustizia
O quando si costringe il cittadino a pagare due volte per lo stesso servizio la prima volta con la fiscalità generale e la seconda volta perché ricorre al mercato privato si sa che la gestione dei pubblici servizi cioè questo doppio mercato
E si compie una grande ingiustizia
E quindi il punto di fondo un punto politico potremmo dire se non corressi una cornice non colpi
Si corresse il rischio di passare così per degli antiquati che c'è un punto ideologico quello sul quale ragionare la distinzione tra l'interesse generale degli interessi particolari
Gli esempi la salute la difesa alla salute all'interesse generale
L'impresa del medico e dell'infermiere hanno interesse particolare ma talvolta questi piani sono invece scomposti nel senso che viene fatto passare per l'interesse generale la difesa di un interesse specifico
La giustizia
L'interesse di carattere generale un paese civile alla nascita di una giustizia che sia rapida che sia efficiente sia quella civile che quella penale che sia giusta
Ma l'interesse del magistrato dell'avvocato non coincide con l'interesse generale è un suo interesse specifico e particolare
Il trasporto un trasporto efficiente risponde ad un obiettivo di carattere generale
Un interesse specifico particolare quello del pilota poco della hostess poco del conduttore del treno
La scuola la scuola è un grande obiettivo sociale la formazione specie delle giovani generazione non coincide con l'interesse dei professori che risponde ad un interesse particolare
La banca la funzione bancari e la funzione finanziaria
Galati ne ha fatto un accenno pensando al divario che c'è qui giustamente tra nord e sud in materia di servizi bancari
La funzione bancaria non vale
Non fa non va confusa con l'interesse dei risparmiatori albe
Purtroppo negli ultimi tempi ci hanno invece abituato a confondere le cose perché
Quando alcune banche si sono viste in difficoltà
Hanno trovato il modo di scaricare sugli ignari risparmiatori i costi indiretti dire loro avventato operazione di finanziamento sì o no i soldi a Cragnotti ci so che Cragnotti Zomba per aria non posso poi collocare il bando cigolio pensando che attraverso questo modo io trasferisco il rischio intuito aveva al bancario direttamente sulle spalle dei risparmiatori queste la distinzione tra l'interesse generale che ho di avere un servizio bancario efficiente l'interesse particolare
Che è quello dei ristoratori che quindi il problema è come noi riusciamo a tutelare gli interessi particolari
E nel contempo riuscire a raggiungere degli obiettivi di carattere generale che consentono di mantenere in piedi il sistema vogliamo fare un esempio che potrebbe essere calzante ad esempio per un movimento sindacale moderno
Declinare il diritto al lavoro costituzionalmente riconosciuto non significa pretendere comunque un posto
Anche quando invece di produrre quel posto distrugge ricchezza a me è capitato recentemente di partecipare ad una allora trasmissione radiofonica
Era organizzato dal giorno e a un certo punto telefona una signora credo da Torino e dice che è una precaria e quindi se la prendeva con il parlamento e il governo perché diceva che lei aveva diritto al posto ecco vedete questa è la concezione erogazione sbagliato nonché questa non avesse diritto ad acquisire una ipotesi di questo genere uno adesso l'aspettativa corretta ma non che ci fosse un diritto in quanto tale perché l'affermare il diritto a sedersi su un posto a prescindere dalla sua capace di produrre ricchezza equivale a distruggere ricchezza e quindi a creare delle condizioni che sono negative per la tutela dell'interesse generale
Affermare l'equità fiscale significa battere il sommerso
Io queste cose le ho dette non so quante decine di volte ho visto che adesso è stato qui ricordato che entrato entrerà nella nuova Costituzione una la succedeva fiscale la prima forma risulti graffi scale è quello di fare di uscire dal sommerso
E questo comporta il fatto che si può pagare meno ma per pagare meno bisogna pagare tutti
Se come è ovvio in un Paese come il nostro il venticinque per cento l'economia in nero c'era l'idraulico al notaio
C'è un mero conclamato come si fa a dire intacchiamo le aliquote fiscali quelle aliquote non sono aliquote reali sono ripete virtuali
Ho visto che adesso Siniscalco ha sollevato un problema abbastanza importante che è quello della revisione dai cosiddetti studi di settore gli studi di settore erano il marchingegno in base al quale si andava sostanzialmente a un condono indiretto cioè si stimavano i redditi prodotti
Però questo comporta un allargamento dello spazio
Non censito dal punto di vista fiscale se si riduce la base fiscale è chiaro che si riduce la ricchezza complessiva la posa di intervenire di fare molte delle altre cose che potrebbero rientrare gli interessi dei cittadini
L'impresa e e qui c'era il rappresentante della Confindustria
Questo perché ognuno di noi momenti in cui fa un certo mestiere deve tentare di tenere conto di questo in punto dell'interesse generale
L'impresa nel passato avuto spesso la tentazione di privatizzare gli utili di pubblicizzare le perdite tutta la storia della della dal rapporto tra pubblico e privato nel sistema il pittore italiano caratterizzato da questo fatto da qui tutta la catena di pregio di privatizzazioni sulle quali oggi spesso voi siamo critici ma l'abbiamo fatto in maniera un po'affrettata ovvero Roberto Napoletano se n'è andato con la l'impresa l'impresa oggi
E di fronte ad una tentazione nuova quella di demonizzare il monopolio quando si tratta di monopoli pubblici ma di difenderlo strenuamente quando il privato cioè il fatto che noi in alcuni settori dal Coni servizi abbiamo previsto il passaggio della gestione di questi servizi dal pubblico al privato
Leggo non non accetto essere spiegato con la rinuncia ai processi di liberalizzazione che sono fondamentali per andare nella direzione della difesa del consumatore del cittadino consumatore
è questo il principio generale qual è Prodi difende il GP lo consumatore non dipende il produttore monopolista
Sia esso pubblico sia privato era pubblico
Quando si chiamava sì
Ed era monopolio ma in qualche modo anche orologi anche se si chiama Tronchetti Provera e da lì le battaglie lo scontro che c'è ad esempio con la punto dell'Antitrust con le relazioni annuali del professor pesavo la dicono lunga lunga sulle intenzioni
E sugli intendimenti del capitale privato io ho grande rispetto per i però credo che la battaglia si debba svolgere all'interno di un mercato che sia tale non di un mercato che sia finito
Il sindacato e il dovere di non coprire assenteismo e deresponsabilizzazione
La difesa del lavoro che produce ricchezza la condizione per allargare la base produttiva e lavorativa e qui c'è il caso specifico dell'Alitalia
Questo è un caso clamoroso
Per i suoi evidenti interessi
Ora non è vero che il tema di eventuali esuberi però il fatto di una scarsa produttività della manodopera impiegata o al fatto che si ci sia un assenteismo ad esempio che il Colle di servizi collaterali
Che da quel che ho capito arriva delle percentuali che sono vergognose non è e questi sono temi rilevanti rispetto al problema della difesa dell'interesse generale
Non solo perché Alitalia non so da quotata e si rischia se non si fa quello che si deve fare di fregare ancora una volta i risparmiatori incauto che hanno messo le loro li mette magari sulle azioni Alitalia
Ma c'è un problema io credo di difesa dalla ricchezza nazionale questa passa attraverso atteggiamenti rigorosi
Per cui questo balletto che si è consumato nel corso di un anno e in questo anno si sono disperse risorse enormi vi ricordate
Quando si dimette Mengozzi allora lì c'è una sorta di d accordo sotterraneo tra la lega e AN
Che fanno una difesa di Mengozzi e dell'altro di rapire che era che era era era stato importante perché ha fatto il presidente della storia gli ha fatto quell'operazione noto in Argentina
Bonomi ecco su quella cosa lì il governo ha perso dodici metri bruciando ricchezza
Oggi siamo braccato si pensa al prestito ponte ma il prestito-ponte può arrivare se non è un marchingegno fasullo in quanto c'è un risanamento della situazione aziendale in quanto quell'azienda
Al di là della indicazione compagnia di bandiera comincia a fare la battaglia commerciale vera scende sul terreno del delle low cost fa la battaglia relativa al ai tragitti Breguet cessi posizione dal punto di vista aziendale e allora in quelle condizioni
è in grado di attuare il risparmio è in grado di organizzare un servizio che va nell'interesse del cittadino
La trasparenza dei mercati finanziari e la difesa dei risparmiatori io sono stato mi sono occupato nell'ultimo negli ultimi mesi dalla dicendo del risparmio
è una vicenda
Non so adesso lo riprenderemo tra qualche giorno ma è una vicenda davvero emblematica
Ma i risparmiatori sono stati chiaramente raggirati
Ora dobbiamo metterli in condizione di riprendere fiducia perché tra l'altro il sistema economico italiano si basa in larga misura solo il TAR c'è una propensione al risparmio che non ha uguali in nessun altro Paese del mondo
Ma lei possiamo distruggere un patrimonio di questa portata perché dobbiamo difendere qualche banchiere che invece di fare l'interesse generale ha fatto qualche operazione di di potere perché che senso ha che Capitalia entri nel capitale
Di della RCS cioè che bisogno c'è che si continui invece di separare la proprietà dei giornali pacco delle banche stimabile rintracciarli sempre di più una cambio di distinguere gli interessi perché si vuole entrare nel giornale
Per quale motivo
C'è qualche campagna da svolgere c'è qualche motivo specifico non può essere certo un patto strategico quello che una banca entri in un giornale perché è così meglio risponde alle esigenze dei risparmiatori non ci credo neanche
Se è vero non sono non è questo il motivo ma deve essere qualche altro
Allora io credo che ad esempio su questi temi riuscire a trovare il punto di equilibrio senza essere preda delle lobby mastodontiche che ci sono in Parlamento vedete nel nel momento in cui
Sia discusso degli emendamenti sono stati presentati molte centinaia e c'era l'ufficio studi dell'Abi che avevano sorta di centralina con quindici o venti o trenta professionisti assolutamente ben pagati che sfornava emendamenti da trasferire ai colleghi ha lo scopo non di rendere più trasparente del mercato ma di renderlo
è così com'era come è stato fino a oggi è più complesso in maniera che il risparmiatore posso battere la testa più facilmente ecco queste sono cose
Che noi possiamo vincere se riusciamo a far prevalere l'interesse generale è chiaro che se ognuno di questi signori che dotato trovato di grande potere
Talvolta molto di più del potere di un parlamentare riesce a condizionare anche il processo legislativo è evidente che l'interesse generale non non riusciamo a coglierlo e poi bisogna battere la sindrome per cui solo il nostro giardino avverte
Il caso di Acerra
Non è molto lontano da qui ma dice che e non possiamo dalla Calabria mandare i rifiuti in Germania o dalla campagna OPA impervia perché intanto ci costa mandarli via poi Paolo lo so benissimo e poi una volta che la diamo mandati via
Noi paghiamo perché importiamo energia cioè siamo un Paese poco serio
Allora io avrei capito che Acerra avessero detto non va bene localizzazioni lì la facciamo cinque chilometri più in là perché dobbiamo rispondere a un criterio di difesa del territorio no l'ho detto no qui no e qui no perché li mangia i rifiuti che come pensate di risolverlo questo problema è chiaro che la sindrome non mai nel mio giardino
La ragione che ha portato ad uscire dal nucleare anzitempo facendoci ridere dietro tutto il mondo oggi l'Italia continua ad importare il diciassette per cento di energia
No nucleare pensate alla alla beffa noi importiamo energia nucleare dalla Svizzera dalla Francia
Non è non importiamo energia idroelettrica o Energia nobile
In importiamo energia nucleare quella che sarebbe stata pericolosa dislocate in centrali che sono al confine dell'Italia per cui in realtà hanno diciamo compartecipi di un eventuale pericolo senza aver avuto dei vantaggi
E questo perché è sulla base referendaria abbiamo indotto il Paese non ha a coltivare l'interesse generale ma pensare il pericolo dell'interesse specifico Pompeo non venga nel mio giardino io sono disponibile
A privarli di una fonte fondante fondamentale per l'per sostenere lo sviluppo queste la logica di Acerra questa era la logica del sito lucano queste la logica di chi ad esempio dice no agli impianti eolici psicologica alternative
Dice ma l'impianto è
Ho letto vedetela come deturpa il paesaggio ci van fastidio le pale e poi le pale giro magari disturbano gli uccelli raccogliersi Facco a compenetrare l'intera se se ne ha di avere energia ha un costo diciamo adeguato
In misura sufficiente perché se per avventura noi dovessimo avere una ripresa andiamo il rischio blackout non sappiamo come è stato in grado di fornire energia sufficiente ad una forte ripresa produttiva del Paese di pare un paese serio un Paese che ragiona così certo però che questo comporta delle conseguenze
Che ognuno di noi nei posti di responsabilità pubbliche
E non basta filare in piazza
Ma si assume le sue responsabilità ecco il principio iniziale dove sta il punto dico di connessione se la funzione del politico che è quella certo di intercettare voti
Ma è quella di dire no le cose giuste ma le cose che piacciono di più
è una funzione sbagliato della politica perché tu puoi anche dire le cose che piacciono di più poi anche indurre all'errore l'hai fatto con referendum sul nucleare
Però alla fine non paghi interesse generale puoi anche avere il vantaggio di un passaggio elettorale positivo ma non paga gli interessi della del tuo paese ecco questo è il nuovo come non si deve fare la politica
Fare le riforme istituzionali nell'interesse dei cittadini non per affermare un manifesto ideologico è questo il punto è giusto porsi però dei costi delle riforme ed è l'unità del Paese e ha fatto bene
Io ricordo che appena entrato in vigore la riforma del Titolo quinto solleva il problema dell'energia per le grandi opere pubbliche
E delle professioni per dire la professione oggi c'era Paolo Rotondo prima che discuteva di questo ma sono impantanati dal difficile rapporto tra Stato e regioni
Perché nel vecchio centro al centodiciassette della Costituzione quello in vigore
è scritto che tra le materie del dottore concorrente ci sono anche le professioni commessa e noi invece di rispondere
Alle professioni in Europa in quindi pensare che gli avvocati gente gli ingegneri gli architetti devono pensare come essere competitivi rispetto alle loro concorrenti
Di Londra piuttosto che di parigino c'è una logica per cui la CISL e concorrente dove avete rinvenuto le Regioni fare voi gli albi professionali regionali per cui l'ingegnere della Lucania
Ma insomma vedremo come tutelare meglio rispetto come il Piemonte insomma vivaddio questa carta scritta la Costituzione non è vero che mi sono inventato io è evidente che scritta così è stata scritta male e non scritta male dal centro sinistra allora
E se non hai nulla correggiamo confermiamo quell'errore
Questo che cosa comporta che le riforme vere quelle che debbono durare
L'arco di una ditta
Devono essere fatti insieme sono le regole del gioco perché se non si fa così è come quella brutta partita che c'è capitato di giocare a noi magari negli anni Cinquanta quando in un paese c'era un pallone solo e che veniva giocata con le regole fissate dal bambino ricco che portava il pallone
Non a quella partito non piaceva però nel G otto Accornero rigore ma era la regola che dicevano un perché se la portò via il pallone io non penso che una maggioranza abbia il diritto di farsi le sue regole e magari di di mettere poi a repentaglio la tenuta e la stabilità del Paese rispetto al fatto che chi arriva dopo quelle regole le cambia
Queste regole devono essere fatti insieme e su questo io credo per esempio per chi viene dalla Costituzione
Quella dei grandi filoni culturali che hanno innervato la Costituzione nella Repubblica italiana c'è stata una bella intervista di Casini su Repubblica di qualche giorno fa ma evidentemente le parole sagge sono spesso inascoltate
Che faceva riferimento ai filoni culturali che ha dato vita quella carta costituzionale che ha retto cinquant'anni
Vuol dire che erano vengo dal gioco nelle quali ognuno poteva riconoscersi anche se politicamente e ideologicamente il rapporto di forze tra partiti era totalmente diverso
Questo è il e lo lo spirito oggi vediamo che c'è questa discussione stucchevole lo si capisce neppure dove si va a parare io non vedo nulla di buono sennò
Che si tenti di riportare all'interno di una logica di convergenza politica perché diversamente come neppure volerlo alle riforme
Perché è una riforma che noi anche portassimo a casa dopo lo scontro di maggioranza durissimo Nesta viene obbligatoriamente sottoposto a referendum
Che è come diceva Casini il convitato di pietra ma che senso ha fare una riforma per correre il rischio di fare a spazzare via dal voto popolare
è che su queste RAI vogliono trovare delle ragioni politiche di convergenza allora se più facile e più spedito non è che il centrosinistra senza contanti c'ha un sacco di golpe
Se penso la spocchia con cui l'onorevole D'Alema
A gestito la Commissione e il principio del premierato forte perché quella logica del del super primo ministro viene da quella impostazione
Quando Salvi e D'Alema scrissero quelle regole che adesso rinfacciano al centrodestra di voler ma voglio dire ma erano sbagliate allora è solo sbagliata adesso poi dobbiamo stare dentro all'interno di un sistema parlamentare non dobbiamo andare scivolare in un sistema di tipo presidenziale
è un super primo ministro così come viene concepito con il potere di scioglimento del Parlamento è uguale al super governatori che scioglie il Consiglio regionale e che oggi ha imbrigliato l'attività regionale è sbagliato a quell'impostazione
Porta a ridurre il Parlamento ha un bivacco e impedisce di difendere la prospettiva democratica di una via parlamentare sulla quale la dialettica tra governo e parlamento
è la condizione per il rafforzamento del ritorno
E qui allora bisogna a FIAT fermare il principio dalla prevalenza dello Stato prima Pezzotta parlavo delle valli si ode dalle valli bergamasche persiane sono arrivati anche i leghisti non c'erano solo laborioso democrazia cristiana quindi voglio dire che non è che tutto quello che arriva da lì
è buono pensate ad esempio al tema della prevalenza dello Stato
Il centoquattordici così come viene scritto oggi Grechi poi così la Repubblica è costituita da Stato Regioni Province Comuni aree metropolitane ma se lo Stato viene messo sullo stesso piano dalle Province e dei Comuni come si può può affermare giuridicamente il concetto di prevalenza
In realtà nella mia cultura politica
Lo Stato coincide con la Repubblica quindi è lo Stato che si articola in Regioni Province e Comuni aree metropolitane
Questi sono concetti che fanno che stanno alla base del doveri di una cultura politica che dovrebbe rappresentare l'interesse generale del paese questo è quello che serve
Se la discussione politica viene riportato su questi temi allora è possibile ragionare e fare qualcosa di utile diversamente ci si va ad accentrare perché è un Paese che ha una politica debole
In conclusione
Il nodo di una sintesi forte e condivisa tra efficienza e solidarietà è solo dato dalla qualità per la politica
Perché
Perché se la politica è debole
In campo ci sono solo gli interessi e ogni interesse ad una sua logica
Certa prevalgono gli interessi forti
Ripartiamo dall'inizio
I deboli in assenza della politica sono destinati a soccombere l'interesse per forza destinato a prevalere
C'è di Londra politica forte autorevole in grado di indicargli obiettivi di raggiungerli solo la politica forte autorevole nella condizione di dire
Ai più deboli
Ti garantisco che fare un passo in avanti addio al più forte stai fermo che ha avuto sufficiente al tuo paese
Ma se la politica
Non è invece in grado di distinguere tra questi interessi e li confonde pensando di cavalcare le tutti alla fine sarà travolta questo è e il dramma della condizione politica nella quale siamo noi con dei partiti e fingono di essere tali
E che preferiscono fare le conventio
O le feste di partito piuttosto dei congressi politici dove si discute sul simbolo
Questo è un problema che riguarda tutti
Che riguarda tutti nessuno escluso vogliono fare le compreso come se fossero delle aziende
Va be'volevo fare dei congressi dove si discute ci si contrappone anche con motori diverso quasi vuota e alla fine si decide una linea politica questo vuol dire un partito moderno e questo lo dico perché è in queste settimane c'è stato il dibattito sul PPI Cabello
Tutti vorremmo fare un bel partito popolare in Italia c'è dubbio ci mancherebbe altro già in Europa e bipolarismo facciamo che in Italia
è che partito facciamo un partito padronale faremo un partito democratico no
No perché se l'impostazione ma c'è il padre fondatore
Come dice Bondi quello non si discute allora io voglio andare in un partito in cui possa essere messo in minoranza che Berlusconi così come sono nato in un partito che ha messo in minoranza porto l'odore De Gasperi e Moro c'è un partito in pubblicati non possono essere messi in minoranza
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è un'altra cosa ecco il testo del dibattito perché noi Bondi aucupio pare che adesso stia non poteva andarci
Tirandosi tra di loro delle ballate la cosa mi dispiace perché ci sarebbero di parlar di politica non invece ritirarsi delle pietre tra di loro però se quello è il modello non ci interessa quel modello lì non avremmo fatto l'undici
Se avessimo pensato che quello rimuoverlo politico sabato undici è perché riteniamo che quello non era un modello politico producibile la nostra esperienza è questa la ragione risposta sono semplicemente Brothers complicati
E non c'è neanche la via siciliana ho letto che dalla Sicilia vorrebbero fare
Esperimenti che son più avanti là dove si può andare c'è forse che se facendolo con Miccichè la cosa più semplice dove cambia io immagino che noi tutti insieme
Siamo interessati a costruire un partito democratico nel quale la volontà politica nasce dal confronto vero dalla dialettica dalla dal dibattito tra i due se no c'è il deserto delle idee
Ma allora non c'è bisogno neanche che facciamo le feste ecco questo è il tema io vedo che solo con la politica alta possibile ricomporre interessi generali solo a quelli che hanno di meno contenuto vero di meno
E malgrado si lamenti non credo che corre il rischio di avere ancora di meno però noi se vogliamo dare dignità al nostro funzione politica abbiamo il dovere di riportarla in su quei meccanismi di quella di qualità che consentono a quelli che hanno di meno di avere la speranza perché non possiamo togliere la speranza che le il la la il vero movimento della vita cioè uno rosso non ha speranza di migliorare che essere umano è questa è la condizione che per non offrire come polli
Grazie
Finale