"La nuova PAC: quale agricoltura per il nostro Paese?" - nell'ambito della Festa della Libertà 2004 dell'UDC dedicata al tema "20 regioni una sola Italia (Fiuggi, Fonte Anticolana dal 9 al 12 settembre 2004)

Tali un saluto particolare ai parlamentari che sono qui presenti ai relatori ma ai soprattutto a tutti i relatori a cominciare dall'amico il ministro Gianni Alemanno a cui diamo il nostro caloroso
Benvenuto
Caloroso benvenuto che spendiamo naturalmente a tutti i relatori qui con me
Guardandoli alla mia sinistra Maurizio Ronconi il presidente
Il presidente
Della sia
Giuseppe polipi poi abbiamo il rappresentante del direttore generale dei Confagricoltura dottor Bianco il
Andando avanti sempre alla mia sinistra
Faccio qualche fatica vedo il senatore Ruvolo e poi alla mia partendo dalla mia destra il vice presidente Gennaro Masiello
E infine proprio perché quello che prende subito il microfono in mano e con molta migliore padronanza della mia l'ammicco direttore generale della RAI uno Fabrizio Del Noce grazie di cuore per la pace
Grazie al sottosegretario Delfino dunque qui bisogna però
Presunzione
La nuova PAC quale agricoltura per il nostro paese è un tema che credo riguardi un po'tutti noi in quanto non solo in agricoltura ma in politica in generale nella società nel costume
Tutto si lega ma in agricoltura particolarmente perché si lega ai modelli di sviluppo si lega al territorio all'ambiente si lega alle nuove tecnologie
Si lega agli OGM e quindi è un discorso che ovviamente la nuova PAC è un pretesto per parlare dell'agricoltura del futuro e del futuro di tante zone del nostro Paese
Personalmente io credo sempre creduto che il per il pessimismo di alcuni che ritiene che ritengono che l'agricoltura in Italia sia un settore a perdere un settore sia assolutamente fuori luogo perché invece abbia delle potenzialità enormi legate alla prende del nostro molto positivo del nostro Paese in alcuni settori
O decisamente agricoli o molto legati all'agricoltura pensiamo a come va il mercato del vino o pensiamo per esempio come la il mercato dell'enogastronomia
Pensiamo al successo che hanno gli agriturismi ecco tutte queste cose inducono chiaramente a una idea di ottimismo generale soltanto che bisogna fare una programmazione bisogna fare le scelte giuste
E bisogna non abbandonare questo settore a una come si può dire precarietà
Di risultati e di obiettivi personalmente l'ho sempre detto anche quando conducevo Linea verde ho sempre avuto l'opinione che l'Italia debba sfruttare molto le tipicità
Dei propri prodotti cosa che l'estero per anche in un mercato di globalizzazione
Non potrà mai insediarsi abbiamo le migliore verdure che non sono in sospeso non sono assolutamente sostituibili abbiamo in tutto il meglio dalle castagne e funghi tartufi abbiamo chiaramente
Il il la possibilità di avere dei formaggi che altri Paesi assolutamente non hanno e che difatti esportiamo dappertutto
Credo che bisogna difendere quello che abbiamo a cominciare dalle carni
Incominciare a potenziare la qualità ma indubbiamente tutti questi temi che come dicevo si lega l'uno con l'altro a cominciare anche dal come si può dire dibattito su ciò che convenga fare cioè sì un'agricoltura convenzionale un'agricoltura invece di nicchia legata al biologico o alla alla quindi al gli al cibo di alta qualità
Possa essere molto più autorevolmente che da me sviluppato dal a cominciare dal senatore Maurizio Ronconi che è presidente della Commissione agricoltura del Senato
Io ringrazio
Ringrazio dell'UDC in modo particolare il senatore Ciccanti per era voluto organizzare questa tavola rotonda su un tema di assoluta attualità noi siamo alla vigilia
Dell'applicazione di questa nuova pacche in agricoltura una vera e propria rivoluzione copernicana la necessità di far comprendere agli operatori del settore che l'approccio ai loro alle loro aziende sarà completamente diverso da qui a pochi mesi
Io ringrazio o tutti i relatori mai modo assolutamente particolare il ministro Alemanno
Per la la sua presenza perché né questa presenza è assolutamente significativa
Anche perché siamo alla vigilia appunto dell'applicazione della pacche e il ministro stasera ci potrà dire sicuramente alcune soluzioni rispetto a questioni che io cercherò molto brevemente
Di illustrare che attendono del di essere specificate
E e rispetto alle quali gli operatori gli agricoltori sono molto
Attenti
La questione del disaccoppiamento alla così della parola magica di difficile interpretazione che informa tutta la pacca questa questa riforma
C'è il rischio che in Italia Possa generare qualche problema in più rispetto ad altri paesi comunitari ovvero noi abbiamo la sensazione che in alcune zone d'Italia il disaccoppiamento totale così come è stato deciso
Dal Governo nazionale possa in realtà determinare qualche abbandono di troppo di aree rurali da parte degli agricoltori questo perché l'agricoltura italiana come dicevo è diversa dall'agricoltura di altri paesi comunitari la superficie media di proprietà intorno ai sei ettari
Noi abbiamo una conduzione delle aziende che oggi è in mano a gente anziana soltanto il cinque per cento delle aziende italiane condotta da imprenditori che hanno meno di quarant'anni
Quindi il disaccoppiamento totale soprattutto in alcune zone a nostro avviso potrebbe determinare un abbandono delle aree coltivabili
Lo altro problema che il ministro sicuramente può affrontare positivamente può illustrarci questo pomeriggio la questione dei diritti legati appunto alla PAC
Voi sapete che i diritti le sovvenzioni comunitarie chiamiamole come ci pare nella nuova pacche saranno affidate non più alla terra al proprietario del fondo ma a chi ha condotto quel fondo
C'è il rischio che in alcune zone soprattutto in riferimento alle aziende condotte sino ad oggi da affittuari
Il proprietario terriero rimanga senza quote quindi con una la disponibilità di un fondo con la disponibilità di un fondo sicuramente deprezzato sballo Rizzato
Svalutato e dunque con difficoltà obiettive nella considerazione anche che c'è la possibilità di una migrazione
Da parte dei conduttori in altre zone magari meno vocate all'agricoltura ma sicuramente ma sicuramente mie più idonee a raccogliere appunto i diritti legati alla alla PAC questi sono i problemi fondamentali che noi vogliamo non comprendere sino in fondo alla vigilia dell'applicazione della pacche come alla vigilia ad un'altra vigili importante quella della finanziaria ne chiediamo al ministro e sottolineammo al ministro che probabilmente il DES disaccoppiamento totale non è sufficiente è necessario avvicinare alla disoccupazione alla disaccoppiamento una revisione complessiva del sistema contributivo e fiscale a favore delle aziende agricole per rendere nuovamente competitiva
Ancor meglio dire appetibile la gestione aziendale soprattutto da parte dei dei giovani questo è il problema fondamentale
Dobbiamo trovare degli strumenti affinché l'attività agricola possa essere di un di nuovo riscoperta
Dalle nuove generazioni e e vogliamo che la pacche funzioni soprattutto per questo ma aboliamo anche che il sistema fiscale e contributivo facili di questo nuovo riscoperte avvicinamento dei giovani grazie
Credo che senatore Ronconi abbia già dato una serie di spunti a questo nostro dibattito e diciamo anche alcune idee che almeno nella linea generale credo coincidono e gli obiettivi con quelli delle ministro Alemanno con qualche sfumatura mi pare di cogliere viceversa che potrebbe essere invece in divergenza ma questo punto cedo direttamente la parola al ministro Gianni Alemanno
Funziona sì
Dunque
La scienza è anzitutto ringrazio dell'invito
E ritengo che la scelta di questo argomento sia assolutamente centrata
Perché la nuova politica agricola comune rappresenta una svolta
Che probabilmente ancora non è stata compreso in tutte le sue sfumature
In tutte le sue insidie in tutte le sue potenzialità dagli operatori politici
Sociali e anche lo stesso mondo agricolo
Cosa voglio dire voglio dire che la voglia di con la comune nasce
Da due spinte a fondamentali
La prima spinta fondamentale e di carattere internazionale
E cioè il costante attacco che in sede di commercio internazionale di da Buttiglione
è stato fatto nei confronti dell'agricoltura i paesi sviluppati
Accusata di do storce il mercato e di sottrarre spazi e possibilità di sviluppo ai Paesi emergenti
La seconda spinta è una profonda frattura esistente all'interno all'Unione Europea
Che sostanzialmente vede contrapposti i paesi meridionali compresa la Francia i pesi settentrionali
Perché mentre i paesi meridionali Francia compresa comunque ci tengo a esistenza voi agricola comune sono disponibili a dedicare più del quaranta per cento del Budget comunitario a sostegno agricoltura perché di questo si tratta
I Paesi del Nord capitanati idealmente dalla Gran Bretagna tendono a sottrarre a ridurre queste risorse a ridurre progressivamente solo lo sviluppo rurale non aiuti diretti per dedicarle ad altri settori
Entrambe queste sfide sono segrete l'atto innanzitutto culturale è un'impostazione diversa
Perché è evidente che sia nella idea che c'è dietro il commercio internazionale sia nell'idea che c'è nei Paesi settentrionale paesi del nord Europa
C'è un'idea di abbandono del valore l'agricoltura c'è l'idea più o meno in confessata che l'agricoltura debba in qualche modo sottostare a una sorta di divisione internazionale lavoro
I Paesi poveri fanno agricoltura i Paesi ricchi fanno altro abbandono l'agricoltura per pensare all'industria tecnologie all'informatica eccetera eccetera
Questa e detta in termini molto stretti l'idea che c'è dietro
Allora a fronte di questo l'attuale riforma
è una doppia sfida è una sfida rispetto a chi voleva abbandonare l'agricoltura perché comunque anche dopo l'accordo franco-tedesco
Le risorse destinate alla Poli agricola comune sono rimaste e sono garantite fino al due mila tredici quindi c'è una sfida di importanza di centralità nei confronti della del mondo agricolo ed essa per raccogliere questa sfida
Secondo elemento e quello legato al fatto che col disaccoppiamento cioè col fatto che questi aiuti saranno scollegati dall'inizio del due mila e cinque dall'attività agricola in senso stretto non sarà più legato a quello che esattamente fa l'agricoltore
Ma al fatto che l'agricoltore permanga sul territorio e che permanga come in realtà produttiva a prescindere a quello che fa quindi c'è un'assoluta libertà
E questa libertà significa di avere la capacità di agganciare l'agricoltura alle dinamiche del mercato e alle esigenze effettive la società una doppia sfida importanza l'agricoltura madre coltura che si riorientare si rimette in
Sintonia con quelle che sono le esigenze agli umori bisogni della società nel suo complesso
Ora quale questi bisogni quali sono questi queste richieste
Sicuramente queste richieste rimandano a quel bisogno di valorizzare il territorio non abbandonarli e dall'altro lato di a vere
Una alimentazione nono standardizzata non omologata che una forte richiesta che viene a tutta la società
Noi quasi giornale apriamo oggi vediamo che ci sono più di più di una pagina dedicata alla sicurezza la qualità alimentare
C'è Land le televisioni sono piene di cuochi che si fa bella ma che parlano di ricette c'è una consapevolezza diffusa che tutte le patologie che un uomo una una persona può a vere
Hanno in parte un'implicazione sul tipo sul se non sullo stile di alimentazione quindi c'è una richiesta di cultura alimentare di sicurezza qualità alimentare ecco questo dato
Va a strettamente connesso l'agricoltura cosa che non è molto chiaro non è molto chiaro perché quando si parla di alimentazione cioè massima attenzione quando si parla che coltura ancora di c'è una scarsa attenzione da parte dei media vanno studente collegate perché non ci può e
Se una buona alimentazione non ci può essere un'imitazione tipica non ci può essere il valore di alimentazione di cui poi noi italiani siamo maestri al mondo
Senza che ci sia una buona agricoltura una forte agricoltura una che di cui agricoltura legata al territorio
L'altro elemento dicevo appunto e quella di valorizzare i territori se non c'è l'agricoltura i territori vengono abbandonati
L'ambiente detti ambientalismo diciamo no un po'un po'sinistro Orso che pensava che l'ambiente si difende separando l'attività dell'uomo viene sconfitto da una logica diversa l'ambiente si difende se cioè l'uomo che opera all'interno dall'ambiente
Se c'è la realtà che permette
Se c'era realtà che permetteva Soriano ed evidentemente l'agricoltura e il primo strumento che permette questa realtà
Per cui sia nelle politiche per la montagna sia poi dire per la per per l'ambiente per le aree interne per i piccoli comuni l'agricoltura e l'agricoltura di qualità hanno un ruolo fondamentale
Allora noi dobbiamo riuscire a realizzare accogliere questi fatti consapevole di un ultimo punto e voglio sottolineare credo che sia questo il primo giro
Questa riforma la pacca ridà grandi responsabilità agli Stati nazionali
La grande responsabilità perché c'è una parziale rinazionalizzazione Poli agricola comune c'era una fase in cui tutto veniva deciso veramente tutto veniva dice da Bruxelles oggi questa maggiore libertà ha rivelato l'operatore agricolo responsabilizza
Non solo le associazioni di agricoltori non solo la realtà del tessuto nel mondo agricolo ma anche gli Stati nazionali
Che devono riuscire a dare delle politiche di orientamento che dirlo dei punti di riferimento l'agricoltura in senso di integrazione di filiera se diciamo come ho detto prima che il l'agricoltura il traino potente cultura dell'alimentazione è evidente che dobbiamo fare una forte riorganizzazione agricoltura in senso di filiere agroalimentari
Filiere agroalimentari che siano coese siano trasparenti dal punto di vista la qualità della distribuzione del reddito
Non è ammissibile quando noi leggiamo una qualsiasi polemica sui prezzi che ancora oggi ci sia questa enorme forbice avrà quello che viene pagato dal consumatore quello che arriva l'agricoltore questa forbice troppo larga è evidente questo ma
In una economia di mercato questo non si risolve con un decreto con una o con un calmiere si risolve se c'è una forte organizzazione per filiere e c'è una camicia di accordarsi da questo punto di vista
E il secondo elemento di questa tragedia diventare il territorio se l'agricoltura serve per valorizzare il territorio questa Calogero Alzetta detto alla deve trovare una capacità in qualche modo di valorizzare i distretti agroalimentari
Di saper cogliere quello che i territori possono offrire saper organizza la produzione sul territorio voi pensate che anche lo strumento delle
De la menzione d'origine protette o altri altari questo già incerte Oder funziona molto bene altre volte non funziona perché non c'è organizzazione sul territorio
L'IGP arancia rossa di Sicilia per fare un esempio non passa non c'è un chilo di prodotto che passa per le sue sei GP
Perché sostanzialmente non c'è una vera organizzazione sul territorio che collega questo consorzio che rimaneva fantasma con quelli che sono i produttori sul territorio
E ci abbiamo addirittura il paradosso che noi rischieremmo di e vedere i veri produttori arance rosse che Chieti esposto sul mercato che non potrebbero fregiarsi del titolo di arancia rossa di Sicilia perché non passa attraverso il consorzio fantasma faccio questo esempio per dire che purtroppo sul versante territoriale c'è una grande
C'è un grande scollamento c'è una grande confusione da questo punto di vista e allora ultimo punto e poi concludo per davvero questo sì incrocia anche col dibattito sul federalismo che oggi è in corso col dibattito sul per i suoi oggi è in corso l'ha già dal mille novecentosettanta attuazione delle regioni l'agricoltura e materia integralmente regionalizzati
Questo tendenza sia ovviamente rafforzata col titolo quinto approvato al centrosinistra la scorsa legislatura
Credo che debba affatto in questa fase in cui testare correggendo alcune situazioni un ripensamento
Un ripensamento perché le regioni non riescono a trovare un efficace raccordo a livello a livello di Unione Europea e non riescono a stare bene sul mercato internazionale sul mercato globale
C'è bisogno di una possibilità di coordinamento e di riferimento che sia effettiva io sono da tre anni alla guida di un ministero che stava per due volte sciolto
è stato sciolto ripostiglio due volte perché le regioni chiedevano la scomparsa di questo ministero perché lo ritenevano un surplus sopruso rispetto le loro competenze
Quando sono arrivato al ministero il ministero non aveva neanche le poche competenze che aveva soltanto sull'agricoltura in senso puro
Non c'erano neanche competenza in senso di agroalimentari prima trasformazione era un ministero si poteva occupare soltanto di olive non di olio di uguali non divino né di farina né di altre cose di questo genere
Questo perché c'era la concezione che l'agricoltura dovesse ed essere totalmente delegata alle Regioni
Bene integrazioni
Per le filiere agroalimentari capacità di proiettarsi nel mercato globale portare i militari agroalimentare richiedono una forte politica nazionale sul versante agricolo e agroalimentare
Questa è una realtà che e trasversale è un problema che va al di là del centrodestra e centrosinistra problema ci dobbiamo porre seriamente
Perché altrimenti noi rischieremmo
Di andare di confrontarci o gli agricoltori con istituzioni deboli e frammentario cercato sono in imbarazzo quando vado nel Sud perché nel sud il ministro l'agricoltura è un'istituzione è una
è una specie di semidio
Vado laico vedo agricoltori vengono lì a chiedere la risoluzione tutti i problemi e spesso e volentieri nove volte su dieci o magari non gli dico di no ma penso questo io non c'entro assolutamente nulla è competenza delle regioni o di altri ministeri tutto questo
Non si può fare oggi c'è un momento di grande trasformazione agricoltura dobbiamo cogliere potenzialità e le istituzioni devono poter fare il loro mestiere grazie
Grazie ministro Alemanno credo che o abbia sottolineato molto bene come ci sia un discorso culturale alla base di queste scelte generali che devono essere fatte nelle che ricottura ma come devono essere fatte queste scelte lo sentiremo dai rappresentanti delle organizzazioni agricole cominciare dal dottor Gennaro Masiello vice presidente nazionale della Coldiretti
Grazie dottor Del Noce ringrazio l'UDC per creato questo momento di confronto in un momento così cruciale così di vitale
è chiaro che esistono le condivido
L'introduzione del presidente Ronconi alcuni momenti di criticità e di tensione che potrebbero venir fuori dall'applicazione da alcuni tecnicismi ma chiaramente io partirei però da da un altro quadro di riferimento che è quello che offre chiaramente questa nuova riforma questa nuova politica agricola comune
Questa nuova politica agricola comune che offre un quadro chiaro un quadro certo di regole e di risorse
Per circa un decennio e quindi una cosa straordinaria una cosa che non va sottaciuto è che va certamente sottolinea
è chiaro che in questo berretto però è importante in questo in questa rivoluzione copernicana come è stata definita del ministro dal ministro è importantissimo fare atterrare bene
Questa applicazione sulle nostre prese e nel nostro comparto agroalimentare
Chiaramente
Va
Capito fino in fondo vanno approfondite le tematiche legate ai diritti e quindi all'applicazione dei tecnicismi
Ma va sicuramente però fatta un'informazione chiara mirata alle nostre presi ai nostri imprenditori che per competere con la propria attività devono poter conoscere un quadro lo scenario nel quale si dovranno muovere è chiaro quindi che è cambiata una logica è stata definita una rivoluzione copernicana
Perché abbiamo abbandonato la vecchia mette Sherri
E quindi siamo passati da un'agricoltura che produceva per un'offerta per intercettare dei finanziamenti comunitari a un'agricoltura che produrla per un mercato quindi per una domanda
Allora per un mercato che è sempre più complesso sempre più voglio dire insidioso come molto spesso abbiamo definirlo ma che chiaramente voglio dire
Ha bisogno di alcune scelte chiare gli piaceva il titolo di questo convegno la nuova riforma nella politica agricola
Quale agricoltura per il nostro Paese
Certamente l'agricoltura del nostro Paese non potrà essere un'agricoltura che si confronterà sulle dimensioni aziendali o sui costi di produzione
è un'agricoltura che si confronterà in questo mercato in questo processo di globalizzazione
Su due grandi temi tanto richiesti dalla società
Dal consumatore da chi poi mette in bilancio le risorse che spendiamo e quindi qui la rilegittimazione della spesa agricola
Qui l'applicazione della modulazione qui l'applicazione del disaccoppiamento e gli strumenti che conosciamo
Che accompagnano l'agricoltura quindi al mercato o l'agricoltura ecocompatibile ecosostenibile un'agricoltura più voglio dire vicina alle esigenze del consumatore e quindi un confronto che dobbiamo costruire
Su qualità e sicurezza questi sono i due grandi temi sui quali dobbiamo voglio dire creare il nostro potere contrattuale della competizione al mercato
è chiaro che lei prese da sole non ce la potrebbero mai fare in questa scommessa in questa competizione adesso è importante a mio avviso
Parlare di un altro un momento molto importante
Che è quello del patto di filiera
Creare quindi un sistema Italia un sistema del Paese Italia un sistema agroalimentare
Che trovi reciproca convenienza nella tutela del sostegno del nostro grande made in Italy un valore riconosciuto in tutto il mondo in tutte le diete
Le diete alimentari e quindi è su questo che bisogna concentrare nostri sforzi nostro impegno nel futuro sono convinto che solo così potremo eliminare quei passaggi che sono un costo all'interno della filiera come dicevamo prima
Per colpa dei prezzi alti alcuni costi impropri alcuni ragionamenti che fino ad oggi hanno penalizzato anche le nostre produzione nostri coltura devono essere rimosse
Attraverso un grande senso di responsabilità delle istituzioni
Della filiera e quindi una grande trasparenza
Costruita voglio dire proprio con un patto di filiera tutti i soggetti dalla produzione alla distribuzione
Devono sedersi intorno a un tavolo poter mettere su quel tavolo la propria responsabilità e quindi fino in fondo partire dalla reciproca convenienza di voler fino in fondo voglio dire difendere tutelare questo grande made in Italy
La parola al dottor Bianco direttore generale di Confagricoltura
Grazie grazie
Dell'invito
Ad un confronto che veramente necessario
Abbiamo detto spesso negli anni precedenti che si avvicinava una svolta questa svolta oggi
è davanti a noi
Non riguarda soltanto il nostro Paese per quanto riguarda la materia agricoltura riguardano argomenti più ampi riguardano scelte che percorrono tutte
Le nazioni in questo nuovo processo di integrazione europea
Come ricordava il ministero cioè una vera e propria
Un vero e proprio salto di mentalità un salto culturale
Da parte di chi non vede nell'agricoltura europea un fattore di sviluppo e quindi tende a limitarne la possibilità espansiva
Da parte di di al di fuori dei confini europei vuole la più ampia liberalizzazione perché questo consente ulteriore
Competitività e la competitività ormai si sta vedendo non è più solo sull'agricoltura quella che era appannaggio dei Paesi più poveri ma ormai la concorrenza e anche e nell'industria in altri campi pensiamo soltanto alla pressione esercitata dalla Cina
Ecco in questo quadro evidentemente noi non possiamo rinunciare
A un approccio intelligente e positivo sull'argomento di cui oggi parliamo
Noi non abbiamo visto all'inizio del processo di revisione della politica agricola comune le scelte che proponeva la Commissione europea di buon occhio perché le prime ipotesi sostanzialmente tagliavano risorse all'agricoltura italiana
Non davano chiare indicazioni sulle prospettive mettevano in un angolo alcune nostre caratteristiche rivolte proprio la valorizzazione della tipicità e all'importantissimo legame che alla nostra produzione con il territorio
Oggi noi dobbiamo confrontarci con una scelta politica che ha dei connotati anche positivi la scelta del disaccoppiamento una scelta intelligente perché consente all'imprenditore flessibilità consente di guardare ad una programmazione perché abbiamo stabilizzato il Budget fino al due mila e tredici come ricordava il ministro anche se di fatto la spesa comunitaria è congelata con un modesto
Trenta di aumento dell'uno per cento l'anno che copre parzialmente il tasso di inflazione ma abbiamo oggi regole
Finalmente nelle quali dobbiamo a essere amministrati nell'ambito di queste regole certamente l'imprenditoria e
Eliana può fare molto può fare molto attraverso degli accordi di filiera stringenti l'agroalimentare italiano ha delle sofferenze che vanno superate
Ricordiamo che il gruppo Nestlé da solo nel mondo fattura qualcosa che corrisponde al sessanta per cento dell'intero fatturato dell'agroalimentare italiano oggi noi dobbiamo confrontarci con questi numeri dobbiamo ricordare che per la prima volta l'export di ortofrutta fresca
è stato superato dall'importo dobbiamo ricordare che quest'anno il dieci per cento della popolazione italiana in più rispetto all'anno scorso si è rivolto al discount
Dobbiamo prendere atto che c'è una certa criticità in un settore portante come quello vitivinicolo tutte cose che debbono richiamare inevitabilmente scelte intelligenti
E come ricordava giustamente
Il ministro Alemanno non si può fare da soli politica agricola non la può fare solo il ministero con le regioni
è ormai una politica che va in qualche modo interpretate in maniera coesa con tutti gli interlocutori pubblici i decisori pubblici che a vario titolo
Sono coinvolti perché è inutile pensare allo sviluppo dell'agricoltura Traverso
Le
Possibilità che offre anche la nuova pacche se poi non c'è parallelamente un'intelligente politica fiscale
Se non c'è parallelamente un'intelligente politica previdenziale se non si risolvono alcuni problemi legati al costo del lavoro nel Mezzogiorno
A nulla serve essere tempestivi nelle campagne di raccolta se poi non ci sono decreti che consentono l'utilizzo di manodopera extracomunitaria nei tempi dovuti
Ecco tutte queste cose vanno evidentemente coordinate abbiamo bisogno di fisco di previdenza di sicurezza
Di politica delle energie
Di politica della innovazione di politica della ricerca e poi infine come ricordava il senatore Ronconi di politica per i giovani altrimenti con le nostre dimensioni strutturali non andremo poi molto lontani se non si dà e ampia possibilità di sviluppo all'ingresso di nuova vitalità nelle nostre campagne
Ora se tutti questi elementi che sembrano Complessi ma che in realtà possono essere ben guidati da intelligenti scelte politiche e da intelligenti scelte del sistema privato vengono messi a confronto e possono comportarsi tra loro certamente il futuro dell'agricoltura italiana può essere guardato anche concerto ottimista
Noi siamo ottimisti per natura vogliamo però che la politica consente all'impresa di fare il proprio lavoro creando quella cornice di serenità di tranquillità di prospettiva che è la condizione ideale
Questa festa richiama spesso la parola libertà noi siamo un po'i paladini della libertà di impresa questa libertà di impresa a volte conosce
Qualche ostacolo improprio ecco questi ostacoli vanno rimossi va creata una grande consapevolezza a livello nazionale che l'agricoltura è una grande risorsa per il Paese e quindi come risorsa va trattata grazie
La parola al dottor Giuseppe Politi presidente della Confederazione italiana agricoltori
Innanzitutto due grazie uno per l'invito un altro perché l'UDC
Ha scelto nell'ambito della propria festa nazionale dedicare uno spazio importante all'agricoltura e quindi attenzione da questo settore che
Un po'legato a quello che diceva il ministro all'inizio
Spesso interessarsi di agricoltura significa interessarsi delle accuse vecchie delle cose che non servono più significa non essere moderni ecco
Uno comporto che in alcuni momenti sostanzialmente serve ecco io non mi muovo il ministro ha spiegato benissimo il perché della riforma della PAC anche
In maniera come giustamente ha barattato il musiche la invito a parlare con il direttore proprio perché che non si sente ecco
E dicevo rimesso ha spiegato benissimo il perché della riforma della PAC io voglio dire ha aggiunto due parole
Su un giudizio della vecchia pacche cioè bene quando viene affrontato la nuova strada ci stavo percorso una rivoluzione per ciò che riguarda la politica agricola comunitaria
Guardarsi un po'indietro verificare sostanzialmente cosa è successo con la vecchia Pack
Indubbiamente la vecchia politica comunitaria ha raggiunto due obiettivi fondamentali il primo obiettivo era quello di permettere il mantenimento delle attività agricole nelle zone rurali in Europa
L'altro era quello che quindi questo come dire
Mi fa fare una battuta rispetto all'affermazione che è stata fatta dalla collega della Coldiretti quando ha detto che gli agricoltori erano orientati a a produrre per intercettare i finanziamenti pubblici diciamo gli agricoltori
Hanno utilizzato i finanziamenti pubblici e quindi anche quelli comunitari per raggiungere l'obiettivo che l'Unione Europea sostanzialmente gli ha assegnato
Che era quello di produrre di più
Perché negli anni scorsi bisognava produrre più grano e quindi più Farina
Di
Bisognava produrre più vino bisognava produrre più olio bisognava produrre più derrate alimentari perché non c'erano più sufficienza alimentare
L'Europa
E tra questi anche l'Italia che uscivo dalla guerra devastante dovevamo innanzitutto risolvere questo problema per poi dedicarsi alla industrializzazione per poi dedicarsi al terziario e quindi gli agricoltori con Grande professionalità con grande impegno diciamo di lavoro e tutto quello che sappiamo hanno saputo utilizzare bene
I finanziamenti che sono stati loro riservati perché hanno raggiunto l'obiettivo dell'autosufficienza oggi
Così come diceva il ministro qualcosa è cambiato c'è l'obiettivo non è più quello perché ci sta l'autosufficienza l'Italia e loro passiamo nel contesto diciamo dei cosiddetti Paesi evoluti vogliono qualcosa di più
Del semplice pane del semplice olio del semplice
Hanno posto il problema confusa della qualità all'opposto con forza il problema della sicurezza alimentare capiamoci sicurezza una parola bella che ha due significati diversi la sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo
Ha un significato significa innanzitutto mangiare significa innanzitutto riempire la pancia per intenderci nei Paesi che questo problema l'hanno risolto la parola sicurezza significa qualcosa di più la qualità l'atipicità
La sanità delle produzioni tutto quello che sostanzialmente e il dibattito oggi
Noi di cosa stiamo parlando stiamo parlando dell'agricoltura italiana
Nell'ambito della riforma della PAC un'agricoltura forte
Come produzione agricola con tanti problemi all'interno legati soprattutto alla capacità degli agricoltori di fare reddito ed è i problemi diciamo di ogni giorno dell'emergenza
Però stiamo parlando di un'agricoltura forte forte perché un'agricoltura nella generalità
Dei casi un'agricoltura di qualità un'agricoltura fortemente diversificata e quindi diversificata non significa un'agricoltura o la sommatoria di tante nicchie ma di tante produzioni diciamo tipiche fortemente legate al territorio in cui ci stanno i prodotti di nicchia ci sono i prodotti di qualità sentiamo all'ortofrutta che non è un prodotto di nicchia o al grano duro che non è un prodotto di nicchia però so grandi produzioni di qualità che caratterizzano diciamo l'agricoltura italiane caratterizzarono anche l'agricoltura l'agricoltura europea e una fase di svolta
Il disaccoppiamento già
è inutile ripeterlo cioè c'ha due delle opportunità la prima opportunità era quella che veniva sottolineata l'agricoltore finalmente libero
Scegliere e di fare delle scelte di carattere imprenditoriali orientarsi al mercato così sostanzialmente e la parola che viene usata per un'organizzazione come quella che rappresento
La cooperazione Daga dottori voglio ricordare che nel mille novecento ottantatré alla vigilia della
Politica di una delle riforme della politica agricola comunitaria facevo la marcia longa su Bruxelles e per chiedere più libertà dunque
Contro le quote che allora si annunciava alle quote del le quote latte che contanti problemi sostanzialmente ha prodotto quindi non posso che salutare positivamente diciamo questo obiettivo quest'opportunità
A questo pur ferita ci stanno le difficoltà che come dicevo prima gli agricoltori ci hanno professionalità vogliono continuare a impegnarsi in questo settore tanti giovani se ci fossero le condizioni come dire tranquille e le condizioni tra cui De non sono solo di carattere economico ma anche di carattere sociale però non possiamo addentrarci molto diciamo in questa in questa tavola tavola rotonda ecco devono certo senso essere non è più sufficiente produrre come hanno fatto oggi la qualità
Diciamo un bene
Un obiettivo importante da solo mole supplì
La qualità se non ci sta innovazione innovazione significa innovazione continua
Innovazione continua significa formazione e significa ricerca e si in ultima analisi voglio dire significa creare intorno alle capacità imprenditoriali dell'agricoltore
Quell'humus su quell'ambiente esterno
Che
Significa l'organizzazione del prodotto e quindi le relazioni interprofessionali ciò che le istituzioni devono fare per aiutare creare quell'ambiente interno penso tra un attimo alle infrastrutture penso alla logistica
Per ciò che riguarda determinati prodotti e così via attinenti l'agricoltore veramente lasciato solo e da solo non può nel modo più assoluto parlo io faccio la botta una battuta e importantissimo fare il ponte tra la Sicilia e Messina è una cosa bella che ci sta molto a cuore questo dato il territorio e la geografia la Sicilia non sarà più una grande una grande isola però se penso per un attimo per chi vuol conoscere la Sicilia
Che per andare dall'aeroporto di Catania a vittoria ci vogliono delle ore allora capiamo che non è sufficiente vi sono punte per questo e chiudo vedo che ci sta una sollecitazione noi ha proposto al centro delle nostre richieste
E così via una richiesta specifica al governo e quindi al ministero dell'agricoltura alle regioni di rifare il punto come si usa dire convochiamo attraverso una conferenza gli stati chiamiamola come vogliamo
Tutta l'agricoltura italiana tutti i soggetti rendendo protagonisti gli agricoltori in diciamo un confronto una conferenza indetta al mondo per le cose che lo stesso Cristo ci diceva prima
Per i poteri e così via solo dal ministro dell'agricoltura ma da misura di cultura e quindi
Dalle regioni e quindi dalla conferenza stato regioni dal Governo per evitare che l'agricoltura vada in un modo in cui il ministro delle finanze o dei trasporti si orientino in altro modo noi chiediamo in maniera molto semplice proprio perché c'è stata la rivoluzione ci viene detto proprio perché cambia in maniera forte diciamo con la PAC ciò l'agricoltura del domani e tutti abbiamo difficoltà a far capire anche ai protagonisti agli agricoltori
Quello che dovrà avvenire perché quello che avviene domani poi e difficile percepirlo e quando la casa brucia magari poi dobbiamo correre per spegnere vincenti ecco noi chiediamo al ministro Alemanno alle regioni di intuire una conferenza nazionale sull'agricoltura e lo sviluppo rurale in modo da definire gli interventi le regole gli impegni della parte agricola che ti fanno tanti impegni che anche noi
Dobbiamo mantenere e l'impegno in maniera chiara e netta
Le strategie d'intervento da parte del pubblica anni
Abbiamo sentito una proposta concretissima quelle somministrate Alemanno poi risponderà sulla fattibilità adesso la parola torna di nuovo alla politica cioè al senatore Giuseppe Ruvolo capogruppo UDC alla commissione agricoltura
Grazie
Ma come ogni
Grande Riforma perché è stata giudicato la grande riforma la nuova Fazio
A dei momenti di confronto incontro e anche di scontro
Per la prima volta a me capitato anche a dire ascoltare assistere che c'è una grande convergenza che questa è una grande riforma che porterà sicuramente tanto bellezze dall'agricoltura
Ho potuto anche così verificare una riflessione ad alta voce
Che finalmente l'agricoltura italiana esce dal guscio della Cenerentola
Per intraprendere una strada molto ambiziosa quella di essere uno degli assi portanti dell'economia italiana
E questo non avviene per caso Adele ha anche attraverso delle scelte di fondo che in questi ultimi anni sono stati fatti tornando un attimo alla nuova PAC io ritengo a dopo tutto quello che è stato detto di potere attenzionare
Specificatamente due aspetti che riguardano questa nuova pacchetti e corsa comporta nel panorama agricolo italiano
Che cosa può dare ai cittadini italiani
Ora questi due momenti che sono molto significative dal mio punto di vista vedono abbattere un vecchio sistema per lo del contributo alla pianta per andare a un nuovo sistema che è stato detto quando il disaccoppiamento cioè al produttore e questo porta una sera
Di condizionamenti che possono avere gli agricoltori solo se avvengono determinate condizioni esempio cioè quella della compatibilità e quella della tutela dell'ambiente della sicurezza e quant'altro
Una ragione ancora di più ritengo che ci sia ed è forte
Quello di avere creato uno strumento attraverso questa nuova PAC della flessibilità di bilancio c'è regole imposte da da Brussel oggi entrano in gioco gli stati membri e ci sono è il tempo delle scelte quando noi alziamo alla rivisitare nella flessibilità anche a oggi questa questo strumento è chiaro che il tempo delle scelte
Ministro qua e la come dire il punto principale dal mio punto di vista cioè di quale scelte andremo operare ecco nella flessibilità dell'economia di bilancio complessivo e mentre la vera grande scommessa per quanto per quanto possa vedere e immaginare io
Un altro tema che viene fuori è quello che di qua a qualche il mese per alcune altre
Un po'più in là i paesi in via di adesione rappresentano per noi un particolare momento di difficoltà o un'opportunità
Dal mio il punto di vista oggi rappresentano una opportunità l'opportunità è puntare soprattutto sul secondo pilastro di questa panchina che lo il gruppo luogo il gruppo cura
Chi ci guadagna e chi ci perde in questa riforma
Io ritengo che siano gli agricoltori primo fra tutti a guadagnarci perché hanno una certezza che l'agricoltura è un'economia vera reale e che può sostenere complessivamente del paese e poi e consumatori
Io ritengo per farla veramente strano ed ebreo che adesso spetta agli agricoltori recepire le novità e cogliere soprattutto le opportunità offerte da questa riforma
Per rendere il sistema agricolo italiano ed europeo sempre più competitivo e allo stesso tempo attento alle esigenze della società
La società cose infuocate
Invoca la qualità in cui invoca la sicurezza alimentare come è stato ribadito tante volte in questa serata e soprattutto rispetto dall'ambiente
Questa nuova PAC ha tutte le caratteristiche per immaginare una greco un'agricoltura italiana di grande qualità che oggi non ha davvero concorrente questa una grande opportunità ce la sappiamo spendere tutte assieme in senso positivo grazie
Abbiamo sentito delle risposte dell'ipotesi delle proposte adesso brevemente rende ancora un briciolo di tempo seri tutti molto contenuti nelle loro esposizioni questo dei ringrazio ovviamente quelle che non sempre succede
Riterrei la parola brevemente alla senatore Maurizio Ronconi e successivamente al ministro Alemanno
Però io ho soltanto per sottolineare un aspetto che ha accennato il ministro e che mi trovo assolutamente concorde quello di organizzare con intelligenza le politiche agricole nel senso che siamo caro ministro in tempo di federalismo
Stiamo discutendo in Parlamento una legge la legge di questa legislatura
E però per quanto riguarda l'agricoltura io sono d'accordo con te nel dire che è necessaria una riflessione supplementare
E proprio la PAC che ci dà il motivo di questa riflessione supplementare la strada giusta e quella di continuare ad andare verso un federalismo spinto anche per quanto riguarda l'organizzazione delle politiche agricola nazionale oppure è bene ricondurre una capacità di sintesi al ministero dell'agricoltura
E parlando di pacche proprio faccio riferimento alla PAC che e alla a famoso il dieci per cento
Che abbiamo di disponibilità negli aiuti comunitari da utilizzare per incentivare le qualità
Questo dieci per cento che poi alla fine sarà uno strumento a mio avviso determinante per la riuscita oppure per il fallimento
Della nuova PAC in Italia è bene che venga gestito esclusivamente in modo difforme
Da ciascuna Regione oppure bene e che i principi informatori per quanto riguarda la qualità e l'incentivazione
Alla qualità vengano gestiti da direttive
Certo concordate per carità con le regioni ma dal livello dal livello o nazionale e ministeriale io sono convinto che cercando di risalire la corrente del federalismo spinto in questa stagione sarà il caso di ricondurre questo aspetto
Ad una politica nazionale proprio per evitare un'agricoltura italiana Arlecchino oppure delle sceneggiate a Brussel
Dove ma sono presenti tanti assessori ma ciascuno con lui io assessori regionali ciascuno con un'idea diversa e molto spesso in contraddizione l'una con l'altra
Il ministro Alemanno abbiamo sentito una serie di proposte e risposte già i temi soluzione quindi adesso non suo
Uno suo chiarimento
Dunque
Io grosso modo condivido le le cose erano state dette
Credo che al di là di sfumature di lettura anche il suo impostazione anche diverse però sui problemi concreti ci sia una sostanziale convergenza quello che adesso a me preme sottolineare che è un po'la il momento la fase in cui nonché noi stiamo vivendo che è una fase molto delicata
Io non esito a dire che il due mila e quattro
La questo scorcio di vita quattro che rimane sarà deve essere molto intenso
E sarà un po'la il punto in cui vedremo che cosa che cosa succederà pure sarà realmente il destino dell'agricoltura italiana dico vedremo Marietta determineremo in base a quello che noi riusciremo insieme a fare
Perché questo perché innanzitutto
La politica agricola comune deve essere attuata
L'attuazione a quegli agricola comune oggi ha avuto un primo passaggio con appunto le scelte di fondo
Ma di avere altri passaggi storce nato prima da Ronconi la questione degli affitti l'avesse gli affitti uno partito è molto delicato che deve essere messo in luce definito con un decreto specifico dovremmo andare a fare sulle sui diritti individuali degli agricoltori
è stata sottolineata la questione dell'articolo sessantanove
Che l'articolo della riforma che prevede sì posso levare fino al dieci per cento delle risorse per fare politica di qualità nelle diverse OCM
Proprio mercoledì prossimo noi avremo un confronto tavolo agricolo per determinare per qua per vedere a che punto siamo sulle scelte concrete da fare su come destinare queste risorse
Quindi la riforma va messa a punto perché poi scatta e questa è stata una scelta di vitali è stato una scelta di di serietà scatta dall'inizio del due mila e cinque non abbiamo rinviato l'attuazione della riforma ma non c'è solo questo
Sul versante la previdenza la famosa previdenza agricola grande spina nel fianco dell'agricoltura italiana in particolare l'agricoltura meridionale
La settimana prossima cercheremo di chiudere con una nuova circolare dell'INPS la vicenda della rateizzazione la cartolarizzazione dei crediti INPS ma soprattutto avremmo abbiamo anzi la devi lega fatta approvata dal ministero del Welfare prova dal Parlamento e dalla missione guardò per rivedere tutta la previdenza e c'è un capitolo c'è uno scusate un articolo dedicato alla previdenza agricola quindi c'è la tele GA
Bisogna rapidamente consigliera un tavolo rimboccarsi le maniche e vedere se insieme con le organizzazioni rappresentative riusciva finalmente a dare una svolta
A questa flagello dei contributi agricoli troppo pesanti da agricoltura viene e oggi abbiamo la terra prima non avevamo questa delega
Perché anche la questione agricola rimasta incastrata della lunga vicenda riforme le pensioni
E ancora abbiamo la delega la delega invece agro alimentare che deve stabilire il discorso alle filiere della della della tracciabilità sono temi delicatissimi su cui passa con l'integrazione di filiera di filiera agroalimentare di cui parlavo prima mi con questa attuando questa quest'ultima parte di Delia dove creato la figura imprenditore agricolo professionale
Dopo aver introdotto importanti riforme dovremo sostanzialmente e fare in modo che ci siano dei riferimenti forti
C'è stata una primo segnale un primo segnale da questo punto di vista con decreto legge sul fresco
In questa introdotto di principale l'origine del prodotto
Però vanno rimesse a posto molte cose anche perché in sede europea c'è stato un ricorso della federazione tra Federalimentari che sostanzialmente cerca di far saltare questo principio cioè il principio per cui nei prodotti agroalimentari ci debba essere indicato in etichetta
L'origine
Della prodotto agricolo
Questa è un'altra cosa e poi infine
Ultima ma non ultima la finanziaria
La Finanziaria dove cercheremo ancora una volta di giocare la partita la stabilizzazione dei regimi fiscali in agricoltura che da troppi anni vengono prorogati di anno in anno a che invece debbono avere ho una definizione proprio al momento in cui proprio nella fase in cui il governo si impegna sul fronte della riduzione fiscale si impegna sul fronte la riduzione dell'IRAP sarebbe inaccettabili evidentemente che proprio l'agricoltura si vedesse aumentare le tasse per la mancata proroga oppure rinviasse per un altro anno questo problema senza andando sostanzialmente ha risolto è una massa ingente di problemi
Prima Politi rinnovava la la proposta della della CIA di fare una grande conferenza nazionale sull'agricoltura
è un'idea che a me non dispiace
L'unico l'unica perplessità l'unico dubbio che che bisogna risolvere concretamente evitare chiede di fare una grande passerella
Cioè evitare di fare una una grande occasione convegni siano tante volte si è fatto in cui diciamo così ci troviamo otto notava parlare e il mondo agricolo rimane in qualche modo l'altra parte
Della della figlia quindi rilancia rimando un po'la la sfida per quanto riguarda questa idea alle organizzazioni agricole per inventare una formula che non so altro coinvolga le Regioni tutto istruzioni copre tutto il governo ma che soprattutto coinvolga veramente il mondo agricolo e si faccia una grande vetrina di visibilità ma anche la grande vetrina di autenticità nell'andare affrontare i problemi perché vedete
Io ciò
Come lo sa che in questi tre anni credo che cose importanti se siano fatte credo che il bilancio del ministero sia positivo
Tra l'altro oggi
Invito a leggere c'è un interessante articolo sul Sole ventiquattro in cui si dimostra che l'agricoltura e l'unico settore che con la riforma del Fondo sanitario nazionale abbiamo fatto l'unico settore
In cui c'è una sensibile riduzione del costo delle polizze che ricorre mentre sul versante le outlet altre cose non si riesce a fare questo non sia utile avere
Una riduzione del trentasei per cento delle polizia settore agricolo questa è una vera svolta dal consueto assicurativa lo strumento decisivo
Per la realtà della della nostra di coltura quindi vi invito a leggerlo e statico senza dilungarmi
Però c'ho un incubo nonostante questa questa diciamo ma realtà credo
Poi questa esperienza credo positiva anche per un largo uso della del metrò la concertazione io devo dire
E lo dico spesso anche i miei colleghi di governo che guardano male il dialogo sociale la concertazione non non lo dici ovviamente ma altri componente del governo che non è affatto detto ha ricostruito la concertazione non si fanno le riforme anzi
Può essere vero esattamente il contrario coinvolgendo responsabilizzato le associazioni spesso si possono fare riforme molto più padre molto più serie
E molta più serie
Di quelle costruire soltanto in una stanza pensiamo sotto la questione quote latte
Però costate ecco quello qual è il problema il problema un po'Lalla Nale dentro la bottiglia
L'aveva detto la bottiglia significa che io vedo che fra quello che viene in qualche modo decise fatto a Roma anche in termini di concrete riforme tra quello che viene in qualche modo elaborato attorno a queste cose poi c'è un diaframma rispetto a quello che la ricaduta sul territorio c'è c'è una sorta di parete invisibile che fa ricadere soltanto sulla concreta vita del mondo agricolo soltanto una parte ridotta delle cose che noi vogliamo andiamo a decidere degli sforzi devo fare
E ripeto questo deriva dai dei problemi di carattere istituzionale c'è la frammentazione istituzionale io oggi di un'agricoltura
Deriva da una scarsa organizzazione del territorio
Deriva dai strumenti che non fanno bene il loro mestiere pensiamo al sistema bancario io andando in giro una nana campagna tra tessuto scoperto che in tante aree del Sud le banche non danno neanche quelle che sono le ciò gli interventi decisi per magari aiutare le cavità naturali altre cose hanno difficoltà ritardano a dare i soldi anticipare a far arrivare concretamente i soldi nelle tasche degli agricoltori ecco quindi bisogna la sfida la sfida che dobbiamo insieme cerca risolverà rompere la bottiglia fare in modo che ci sia veramente un rapporto diretto efficace
Fra la periferia del mondo agricola realtà del mondo agricolo e quelle che sono le decisioni che vedi più diverse sedi tavolo agroalimentare Conferenza Stato regioni ministero Governo c'è già a dire deciso a Roma
Perché se no si rompe questa bottiglia non riusciamo a fare quell'opera di guida che necessari a fare in questa fase di riforma
Guardate io ho due ho detto prima lo ribadisco
Oggi ho parlato forse è un termine che richiama vecchie vecchie suggestione quindi forse meglio noti Zapata dei tuoi Riva rinazionalizzazione la parte diciamo non è questo il termine cancelliamo queste questa frase c'è un altro discorso diciamo che oggi c'è un momento di trasformazione e questo mentre tra Somma
Richiede
In tutti i settori ma in particolare l'agricoltura un grande partenariato fra società civile e istituzione un grande intascando Grande Punto riferimento la gente
E e soprattutto gli imprenditori che devono investire Caforio altre cosa ha bisogno di riferimenti ha bisogno di fiducia bisogna sapere dove andare a parare ha bisogno di sponde e interlocutori chiari e forti
Questo si può fare se insieme riusciamo a fare un discorso di sistema se riusciamo sostanzialmente a costruire delle istituzioni credibili che poi solo un patrimonio per tutti all'al di là di chi governa di tanti si trova di volta in volta nelle funzioni
Di carattere governativo questa è la sfida che di fronte a nostra di contorno e abbiamo un grande patrimonio
Abbiamo un grande veramente un grande patrimonio
L'Italia
Può essere debole tante cose nel campo alimentare quindi nel campo agroalimentare è una superpotenza Alitalia è una superpotenza è il modello e il modello a livello internazionale di qualità sicurezza alimentare
Purtroppo se non ci organizziamo bene
E se no facciamo bene fino in fondo e Mina cover a queste riforme non mettiamo al valore questo modello rimarremo un mito astratto i militari ma era un mito astratto rimarrà all'oggetto all'agropirateria ma non diventa quella grande forza per poter competere economia globali di cui abbiamo bisogno grazie
Grazie in genere nelle in tutti i convegni sono i ministri a chiudere ma qui è un attesta del dodici una festa di partito
E quindi e logico e naturale che in questo caso sia l'onorevole Delfino che il sottosegretario al ministero dell'agricoltura
Ebbe
E il rappresentante dell'UDC per il mondo agricolo in seno al governo a tracciare una bilancio conclusivo di questa direi molto concreta molto serrata incontro sui temi del mondo dell'agricoltura
Bene grazie Fabrizio per queste rappresentazione grazie Gianni per la tua disponibilità a vedere questa diverso a conclusione di questa tavola
Rotonda grazie soprattutto a tutti voi pie siete qui presenti ai relatori île compito per la verità molto facilitato perché
Nella sua secondo giro il ministro ha dato già molte
Di quelle che
Erano lesse risposte a quelle che erano le sollecitazioni che sono venuti da questa tavola rotonda io pertanto mi limiterò ad alcuni spunti sapendo che come è stato detto
C'è un dato culturale profondo su questo tema del valore della risorsa agricoltura nel nostro Paese
Sapendo che c'è un dato di profondo cambiamento nel mondo
Noi abbiamo avuto l'allargamento della comunità europea con tutta quella incidenza atti si farà sentire
Nella realtà produttiva agricola e nella nostra realtà agroalimentare nell'alimentazione degli italiani ma abbiamo poi soprattutto quella grande
Quella grande questione della liberalizzazione della commercio dei prodotti agricoli che come ben sapete voi ma Pomes ancor di più il ministro
Ha trovato nella parte d'anche un elemento di confronto per cercare di non mettere in conflitto
Nord e sud certamente trovando il nord coeso sulla sul no a una divisione
Della attività come diceva il ministro no il Noorda alle produzione industriale tecnologiche innovative e nel sud del mondo
Alla realtà agricola perché la risorsa agricola è stato detto è un valore che tutela un territorio quindi tutela una mozione tuttora
Un Paese però certamente questi grandi cambiamenti fanno così che noi dobbiamo approcciare civili
Per gli anni futuri ad una fase oggi di grandi cambiamenti e credo come è stato ribadito che il primo grande risultato
Di una politica agricola europea
Dov'è credo non per piaggeria
Voi l'amico Maurizio Ronconi vige tu sempre col ministro su tutti i temi ma io non credo ma io credo che l'approccio che questo governo
Che il ministro Alemanno ha dato ai temi dell'agricoltura sia assolutamente coerente con questa fase di transizione di cambiamenti profondi e allora la parte a cui abbiamo contribuito come Governo italiano ma certamente come ministro dell'Agricoltura con Alemanno ma con tutto il governo ha dato un risultato fondamentale che l'alta abilità e la certezza di reddito agli agricoltori
Perché questo è che deve fare il ministro delle Politiche agricole prima di tutti poi Gianni se diventeremo
Ministro delle politiche agricole alimentari insomma quella estensione di competenze
Che al di là di una meschino approccio ad un confronto ad un di piatti tu anche sull'assetto delle competenze va fatto ma va fatto perché le relazioni sono sempre più complesse
E allora la PAC senza entrare nei meccanismi senza entrare in alcune criticità che siano state bene sollevate dall'organizzazione professionale
E dagli amici rucola e Ronconi cioè cento entrare in alcuni aspetti problematici però la PAC da questo risultato ma da come altrove
Elemento un tempo forte per gestire la transizione in termini positivi allora Cuesta e la sfida
Che avendo vinto sul pacchetto complessivo perché
Il metodo del dialogo sociale della concertazione
Che nel ministero delle politiche agricole mai venuto meno e ce lo riconoscono le organizzazioni professionali
Alemanno ha ha fatto lui ha fatto fare i sottosegretari una serie interminabile di tavoli via Papi chiesti ieri anche dai presidenti delle commissioni agricoltura di Camera e Senato questa dire
E alcune no io direi che
Molte hanno avuto successo da quella del tabacco perché ciò che volevi essere citato a quella del riso a quella del vino a quella dell'olio gomma io credo senza dire perché ogni posizione ogni responsabilità io la vedo sempre con una medaglia c'è una medaglia una faccia positiva e poi ci sono dall'altra non dico negative perché noi Caronte
Caro Fabrizio ne siamo positivi come il proprio come pensiero abbiamo il futuro in termini non di incognite di abilissima a diverte Alemanno scala
Al Monte Bianco nel K due quindi noi vediamo in questo senso
E allora questa concertazione ci ha consentito e possiamo anche lo consentiranno gli amici delle altre forze politiche per l'organizzazione professionale nel rivendicare
Una gestione in questi tre anni assolutamente di un rapporto positivo poi c'è stato anche qualche dato
Non condiviso vediamo la politica lattiero-casearia nel suo complesso la politica del latte la vicenda dell'arte presto
Abbiamo anche avuto l'umiltà e una grande virtù
La capacità di ritornare su una posizione
Nel decreto che è stato citato noi abbiamo ritrovato anche su questo tema specifico una vera sintonia con il mondo agricolo di questa filiera dando una risposta più
E nata sul spinta parlamentare perché forse il ministero voleva ancora concertare prima una soluzione ha detto Alemanno adesso abbiamo qualche problema nel gestire
La questione della indicazione dell'origine delle materie prime
Per i prodotti agroalimentari trasformati perché per quelli che sono consumati freschi il problema non c'è ma certamente quelle un grande segnale che va nella direzione e rende concretezza a quella direzione di qualità e di sicurezza alimentare che noi abbiamo bisogno per rendere realmente
Prospettica e positiva la risorsa agricola anche ai produttori che devono avere il loro reddito il loro tornaconto perché se non c'è poi alla fine in agricoltura non ci sta per la polizia nessuno perché certamente poetiche le belle colline
Le belle pianure tutte le nostre belle montagne ma dobbiamo dare una posizione una prospettiva che è quello perché quella della qualità e della sicurezza alimentare noi con la parte abbiamo comunque guadagnato un tempo grazie proprio a una spinta una condivisione al valore Della concertazione dell'organizzazione professionale a un raccordo con gli altri paesi europei e questo è un merito anche di questo governo di questa maggioranza ma anche di questo di questo Parlamento
Noi abbiamo e passo
Ad indicare senza richiamare cui tutti gli elementi positivi che abbiamo comunque fatto perché se pensiamo soltanto a alla questione del regime delle quote latte che erano quasi vent'anni
Su cui non si arrivava un risultato
Noi l'abbiamo fatto non senza difficoltà non senta scontri nella maggioranza ma con una grande senso di responsabilità
Del Parlamento ma potremmo dire tante altre cose positive che abbiamo fatto ma avendo qui la possibilità di esprimere anche un pensiero come partito alla ministro che alla responsabilità noi guardiamo anche la parte del miti del bicchiere non non ancora completamente piena
E allora io credo che nella attuazione della PAC ma soprattutto nell'indicazione di quelle che sono e le azioni che noi dobbiamo sviluppare ma dobbiamo avere alcuni temi ben chiari allora sul piano
Della sicurezza alimentare della qualità noi dobbiamo arrivare presto a una definizione di una posizione sull'odierne come paese
L'Europa certamente dirà la sua
Noi abbiamo anche al nostro interno un vivace confronto però
Io ho convinzione
Per come siamo noi il Paese produttore agricolo che questa sfida deve portare almeno alla coesistenza alla possibilità di un'individuazione doveva filiera oggi a metri nel quale poi il consumatore
Farà la scelta
Ma per fare questo caro Gianni noi abbiamo bisogno di un sistema di controlli più efficaci
Dalla questione del latte alla questione del vicino al fondale questione delle produzioni
Di qualità nell'attesa di questo incontro chiedevo lumi al grande esperto che Fabrizio Del Noce soprattutto della sua esperienza negli Stati Uniti
E allora no e allora l'ho già detto che senso un'etichetta ci sarà scritto hai detto organo iponomo organico organico vuol dire che tutto naturale che tutto
Vuol dire che la fiducia è tale per cui è certo che è così perché se non è così ad un controllo
Colui che si è permesso di etichettare nobilitare come rintracciabile promette
Una questione organica e poi non è organica praticamente piangerà per tutta la vita
Allora anche noi abbiamo bisogno se facciamo determinate leggi
Tu dicevi in conclusione dobbiamo ridurre rompere una bottiglia rispetto ad altri aspetti ma questo di poter dare una risposta a porte in termini di certezze
Ai nostri consumatori italiani hanno che i nostri prodotti hanno il made in Italy di grande qualità e un altro di quelle sfide che noi dobbiamo assolutamente vincere l'ultima
Spiega ma potrei continuare ma io sono anche rispettoso delle tavole successive
L'altra grande sfida
E con una
Una impostazione innovativa voluttà dal Governo e dal Ministro dei contratti di filiera e ma c'è un dato forte che
La spia lo dico soprattutto all'organizzazione professionale la debolezza della capacità contrattuale rispetto alla grande distribuzione rispetto all'agro industria
Noi dobbiamo qui superare un limite che sta nelle unioni o nell'associazione dei produttori noi non c'è qui
Una politica ancora vera come c'è in altri paesi europei dove il prodotto agricolo di qualità perché la qualità porta ma non può costare un trenta per cento in più deve portare una volta in più due volte in più per a rendere veramente quella reddito al produttore che vuole fare la qualità che fa la qualità su cui c'è il controllo di qualità ma allora noi dobbiamo
Sapere che questo made in Italy lo possiamo
Rendere
Forte lo possiamo darle come elemento
Di quella potenza agroalimentare di cui il nostro Paese certamente può e perché intervenute nel mondo nella misura in cui però i produttori hanno anche una ricaduta
E quindi hanno una capacità contrattuale
Con la grande distribuzione perché c'era un pazzo nella grande distribuzione i nostri prodotti di nicchia limitati soltanto per carità
Io sono un amante come il senatore Zanoletti perché la langa il maestro in quella calda dovremmo andare forse per molti versi a scuola
Da quei produttori agricoli da quelle realtà enogastronomiche agrituristiche oppure il figlio dell'Albese
Scusate ce ne abbiamo tantissime altre quindi io faccio questo perché è un po'la mia provincia ma dico lei c'è una certezza c'è una sicurezza noi dobbiamo portare
E non solo ci siano aree limitate
Distretto dei Siena piuttosto che il distretto delle Langhe o altri noi dobbiamo avere la certezza che abbiamo la capacità di Parri conoscere ai nostri produttori agricoli della loro qualità della loro fatica a un prete
Mio ha una certezza di riconoscimento economico perché questo qua a tutelare insieme alla parte ma poi questi aiuti a dopo il due mila e tredici potrebbero magari avere un altro scivolamento ma quelle la politica del rinvio non è la Poli del confronto ad esempio come è avvenuto dopo la vicenda del metanolo avendo io la per bontà del ministro la delega del vino quindi non posso non citare querceto abbiamo avuto una grande capacità mi pare di vincere la sfida della qualità
Ma anche lì ci sono dei nodi pericolosi la politica dei prezzi la politica dell'omologazione tutto diventa Dio CGD di
Io e chi lo dico al Presidente del Comitato Nazionale di Nino invece dobbiamo veramente contraddistinguerci per quello che la qualità quello che il riconoscimento cari amici pende io Kéré Edo di poter concludere sapendo che nella finanziaria prossima noi dovremo portare a casa quei risultati e quindi l'UDC caro ministro sarà totalmente Al Gore
Erba in Parlamento coeso il consolidamento e come diceva Maurizio Ronconi delle politiche Pliska ali e la definizione delle politiche previdenziali perché queste sono ambiti in cui noi possiamo arrivare ancora una politica di riduzione dei costi per
La agricolture per i prodotti Agre alimentari per i produttori agricoli possiamo farlo ma certamente noi dobbiamo guardare al futuro dobbiamo guardare questi altri nodi
Il risolti dobbiamo andare a una diversificazione anche per la nostra agricoltura sapendo intrecciare nuove strategie anche nuove
Per le produzioni a tutto campo io penso al campo dell'Energia al campo dei materiali
Biodegradabili penso alla l'alle produzioni per le industrie farmaceutiche dobbiamo pensare fare un grande sforzo di fantasia creativa e innovativa compie
Età rispetto a quelle che sono le potenzialità vere del nostro territorio e la grande e le potenzialità vere della grande capacità dei nostri produttori grazie a voi per apatia infervora sarà
No
Che