Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra

Diessini
Naturalmente non al segretario
Quando servizio parlamentare
Qualcuno
Va bene allora
Vi invito a prendere posto dire
Il male proprio
Questa direzione di è inutile nascondercelo una particolare importanza abbiamo alle spalle avvenimenti come le elezioni regionali
Dello scorso aprile e del referendum dello scorso ventuno maggio
Abbiamo programmato per i prossimi mesi del due mila uno le elezioni politiche generali dire quindi che queste una direzione importante e dire qualcosa di scontato e di banale però io sento molto la responsabilità di far sì che questa direzione si svolga in modo serio corretto approfondito ampio e con la possibilità per tutti di intervenire e di potere partecipare
La ragione per la quale vi propongo un ordine dei lavori
E lo faccio prima che prende la parola il segretario del partito il compagno Veltroni in di modo che i nostri lavori possano svolgersi con tutta la serietà necessaria sia per l'interno che per l'esterno del partito
Innanzitutto questa è la direzione in cui è previsto un voto del resto lo Statuto lo dice
Di norma la direzione del partito si conclude con la votazione di uno più documenti vi sono anche documenti su aspetti particolari uno presentato dei compagni della Sicilia che metteremo in votazione
Ma vi sarà almeno un documento politico che la segreteria preannunciato
Per questo motivo per motivi quindi organizzativi penso che sia giusto dire
Che questo documento politico lo metteremo in votazione alle ore diciotto e trenta di modo che i compagni possano fare i loro programmi per il rientro nelle loro sedi maltempo spesso possono assicurare la maggior partecipazione possibile al voto
Voglio anche dire che procederemo naturalmente vista la lunghezza dei lavori ad un intervallo quest'intervallo è previsto per le tredici e trenta alle quattordici e trenta
Voglio anche dire che naturalmente per far parlare il maggior numero possibile di compagni di compagni daremo limite di tempo che quello di dieci minuti che comunque un limite di tempo nel quale credo si possa esprimere approfonditamente le proprio il proprio punto di vista
Io vorrei che i compagni approvassero questo ordine dei lavori si sono d'accordo potrebbero danno un segnale alzando la mano i favorevoli
Grazie i contrari gli astenuti grazie e approvato detto questo non voglio far perdere altro tempo perché il dibattito sarà evidentemente ampio ed intenso do la parola federale del partito il compagno Walter Veltroni per la relazione introduttiva
Compagnie cari compagni
Noi dobbiamo vincere le prossime elezioni
Dipende anche da noi
Occorreranno delle correzioni e siamo qui per discutere di esse ma anche spirito di reazione combattività politica consapevolezza piena dello straordinario cammino compiuto in questi anni nel Paese
Per la sinistra
La discussione che si è aperta al nostro interno sulle sfide grandi e per certi versi inedite
Che ci pone una fase politica nuova è un reale della nostra capacità di reagire esattamente il contrario di un sintomo di crisi o di declino
In questo passaggio la nostra esclusiva preoccupazione deve essere quella di porre noi stessi
All'altezza delle grandi responsabilità che abbiamo davanti all'Italia
E davanti al grande popolo della sinistra ai milioni di donne e di uomini di ragazze di ragazzi che guardano al nostro partito come un punto di riferimento importante
A uno strumento prezioso nell'impegno per il cambiamento dalla società
Come tutti sapete da parte della segreteria non c'è stata alcuna sottovalutazione dei recenti risultati elettorali
Dell'esito sia delle regionali che del referendum del ventuno di maggio
Così come c'è stata e c'è piena considerazione dei mutamenti del quadro politico in cui è chiamata a svilupparsi la nostra iniziativa
Per capire bene
Per comprendere ciò che succede e per reagire al cambiamento in modo positivo
Occorre però non smarrire il senso
Della propria identità delle cose che si fanno e di quelle che si sono fatti perché per guardare lontano non bisogna oscillare top occorre stare con i piedi ben piantati per terra senza disperdere il senso delle proprie ragioni e le nostre ragioni politiche sociali rimangono tutte rimangono forti
Facciamo qui i conti con un errore che dobbiamo assolutamente evitare di commettere quello di trasformare l'analisi che pure deve essere lucida e se necessario impietosa nella Sica sterile depressiva auto fustigazione da dopo scontri
Troppo spesso è capitato che questo momento dopo elezioni fosse peggiore della sconfitta stessi
Troppo spesso si è verificato che lo stato d'animo conseguente a un insuccesso avesse un effetto di moltiplicatore delle difficoltà causate dall'insuccesso stage che ci esponesse alla tentazione politica
Di fare dei passi indietro di rimettere in discussione quanto già acquisito di ricominciare sempre da zero di preferire il ritorno verso porti apparentemente sicuri alla rischiosa ma necessarie medicazioni in mare aperto
Ricordo il diffondersi di analoghe tentazioni di simboli di simili timori anche all'indomani della sconfitta alle elezioni politiche del novantaquattro ad alcuni sembrò allora che il successo di Berlusconi avrebbe chiuso per un bel po'di anni ogni prospettiva la sinistra italiana
Una sinistra punita si disse
Perché aveva tradito le proprie radici perché aveva abdicato al suo ruolo perché aveva abbandonato i suoi tradizionali riferimenti sociali aveva imboccato una deriva politica e culturale che non poteva significare altro che sconfitta subalternità
Gli anni immediatamente successivi la storia recente di questo Paese si sono incaricati di dimostrare che le cose non stavano così
Che era giusta non la proposta di tornare precipitosamente sui nostri passi ma la decisione che insieme prendemmo di andare avanti
Di proseguire sulla strada dell'innovazione
Sulla strada che dalla nascita del PDS in poi
Ci ha portato ad identificarsi a vivere da protagonisti una delle più straordinarie stagioni non solo di cambiamento politico di risanamento economico ma più generalmente rinascita civile nazionale che la nostra storia nazionale non solo recente
Ricordo la stagione che ha visto affermarsi sia pure in forme ancora incompiute il bipolarismo politico
Che ha assistito all'emergere di una nuova leva di sindaci e gli amministratori locali e regionali
La stagione dell'incontro dei riformismi nella coalizione con la vinto russa intuizione dell'Ulivo e nel nostro stesso partito
Con la nascita dei Democratici di sinistra il definitivo approdo nel socialismo europeo e internazionale
La stagione dei governi centrosinistra con l'alleanza dei riformisti che supera con successo la prova più difficile
Quella della convergenza con i parametri di Maastricht l'ingresso nell'Euro
La stagione di una rinata speranza civile di una nuova pienezza della nostra stessa identità nazionale
La storia di questi anni ci dice che l'ultima cosa di cui noi oggi abbiamo bisogno e metterci sulla difensiva
Serrare i ranghi rientrare nelle vecchie trincee prepararci a una guerra di posizione contro un avversario al quale consegniamo la vittoria prima ancora di combattere
Sarebbe una reazione assolutamente sbagliato
Innanzitutto perché non dobbiamo dare nulla per scontato
Il futuro non è già scritto
E non c'è nessuna ragione di rene di ritenere inconfutabile l'ostentata sicurezza con cui Berlusconi continua a guardare alle prossime elezioni politiche quasi fossero una formalità
Espletata la quale potrà rientrare nelle stanze nelle stesse stanze da cui fu cacciato sei anni fa dal suo amico Umberto Bossi
Siamo in un tempo veloce
E anche nel nostro Paese c'è ormai una grande mobilità è una ancora più grande rapidità di spostamento di consensi elettorali
Non è più come in passato
Ai tempi del proporzionale quando la società era leggibile in blocchi sociali e politici definiti
Quando a distanza di anni i cambiamenti politici si misuravano in pochi punti o addirittura in frazioni di punto percentuale in più o meno a questo a quel partito quando i ruoli erano assegnati per sempre
Chi sempre al governo chi sempre all'opposizione
Nella stagione in cui viviamo oggi tutto più veloce precario facilmente reversibile è più facile perdere ma è anche meno difficile rivincere
Perché si sono moltiplicate le possibilità di invertire anche le tendenze che parrebbero ormai consolidate e che invece non sono affatto tale basta dare un'occhiata alle sequenze i risultati di questi ultimi anni
Nel novantatré noi vinciamo con le alleanze di centrosinistra alle elezioni comunali in quasi tutta Italia
Nel novantaquattro cioè il successo del Polo alle politiche bissato alle europee nel novantacinque lo vinciamo le Regionali nel domanda sei ce la vittoria dell'Ulivo ripetute ingigantita le amministrative del novantasette e del novantotto
Ricordate di cosa si discuteva solo due anni fa
Di Silvio Berlusconi che al mito del novantotto sembrava alle corde sfinito senza prospettiva politica e possibilità di manovra dell'Italia dell'Ulivo che stava per entrare in Europa
Del governo Prodi che godeva di grande popolarità qualcuno arrivava persino a preoccuparsi dell'assenza in Italia di un'opposizione degna di questo nome
Nel giro di pochi mesi come sappiamo lo scenario è radicalmente mutato
Ci sono stati errori da parte nostra certe ma c'è stata anche bisogna riconoscerlo una capacità di reazione da parte del Polo che ha saputo approfittare di ogni occasione per riprendersi riorganizzarsi fino alle vittorie del novantanove alle europee e a queste ultime elezioni regionali
Non sta scritto da nessuna parte
Che anche loro il centrosinistra non possiamo dimostrare di possedere la necessaria capacità di reazione la necessaria capacità di apprendere dai nostri errori e dalle mosse dei nostri avversari
Le possibilità di risalire la china e di puntare con fiducia alla vittoria del due mila uno ci sono le abbiamo
Anche perché non possiamo lasciare che l'onestà intellettuale con cui ci interroghiamo la franchezza che contraddistingue la nostra analisi mettano in secondo piano alcuni dati reali
Nessuna sottovalutazione l'ho detto
Dei problemi che ci stanno dinanzi ma non dobbiamo non nemmeno non vedere che alle regionali il centrosinistra ha guadagnato un milione e mezzo di voti rispetto alle ultime europee
E che il Polo ha regionali ha vinto perché ha saldato attraverso l'accordo con la lega ciò che nel mille novecentonovantasei era diviso e non dimentichiamo che se fosse stato il contrario avremmo perso anche allora
Per quanto riguarda più da vicino a noi vale la stessa cosa
Senza voler enfatizzare nulla ma neanche
Senza trattarci peggio di questo di quanto non facciano i nostri stessi avversari
Non dimentichiamoci che alle Regionali democratici di sinistra hanno ottenuto trecento mila voti in più
Un dato incoraggiante dentro il quale c'è anche il successo simbolicamente significativo del dieci per cento in più a Bologna
Dove rispetto a un anno fa abbiamo guadagnato confrontando il dato più omogeneo quello delle provinciali dieci mila punti
Così come non va trascurato che sette presidenti di regione
Dei sette eletti nelle elezioni del sedici aprile sono dei DS e che anche in alcune Regioni non invertiamo la tendenza negativa ricominciamo a crescere
Penso al Piemonte lo rispetto all'Europa e siamo passati da quindici a sette al diciannove nove può anche alla Liguria dove siamo cresciuti andando dal ventidue per cento al ventisei per cento
Forse non sarebbe il caso di ignorare poiché agli ultimi referendum il settantaquattro per cento dei nostri elettori ha scelto di andare a votare esprimendo consenso alla pur difficile posizione assunta dal nostro partito esattamente come aveva fatto il diciotto aprile di un anno
Quella rimane la grande occasione perduta
Quando il quorum pur solo sfiorato quando in realtà se si fosse provveduto alla pulitura delle liste sarebbe stato raggiunto e quando si raggiunse pura percentuale di voto e ventitré milioni dissi nonostante il conflitto del Kosovo nonostante le divisioni della maggioranza della sinistra
Oggi avremmo davanti a noi un quadro non solo istituzionale ma anche politico diverso
Avremo il doppio turno di collegio una coalizione più coesa un Berlusconi piegato da una sconfitta
Quest'anno per così dire non c'è stata partita su quarantanove milioni di elettori si sono recati alle urne in sedici milioni pari al trentadue per cento due italiani su tre non ha quindi partecipato al voto
Tornerò in seguito su questo punto
Intanto però voglio dire subito che io non credo si possa individuare una fonte esclusiva dell'astensionismo
Ci sono più ragioni e più motivazioni
Vorrei dire che mi piacerebbe mi sembrerebbe più facile dunque più agevole
Individuare in una sola le cause del problema principale che lui abbia o che appunto il problema dell'astensionismo il nostro lettore purtroppo sono più di una realisticamente dobbiamo indagare l'analisi deve infatti sfuggire a semplificazioni che possono farci compiere errori
C'è un c'è c'è cerca una parte di astensionismo di sinistra
E una parte diversa che ha lasciato il voto quando l'Ulivo affini
Ma ci sono anche dati più duri che dobbiamo dirci ad esempio il risultato del referendum sui licenziamenti
Al quale i Democratici di sinistra hanno contribuito con convinzione in modo determinante non è stato così netto la quota dei sì non è stata indifferente e se molti di coloro che non sono affondati a votare in base a motivazioni politiche lo avessero fatto non so come sarebbero andate le cose
Certo le percentuali sarebbero state diverse e ritengo annui meno favorevole
Deve far pensare noi che incita come Prato Piacenza come rimedio Massa Carrara come per un gioco Pistoia più del trentatré per cento di quel campione che è andato a votare ha votato sì
E credo ci dobbiamo fare qualche domanda dello stesso tenore se vogliamo ragionare seriamente e serenamente tra di noi fare le correzioni giuste anche se pensiamo al risultato del referendum sulle quote sindacali
O sulla separazione delle carriere dei magistrati sempre considerando che la base dei votanti parziale era in un certo senso sbilanciata a nostro favore
E ancora è vero o no che abbiamo perso voti negli ultimi anni per una domanda di sicurezza individuale dei cittadini a cui non abbiamo saputo rispondere
Ma soprattutto se la tesi di un nostro eccessivo scoprì c'è a sinistra fosse vera alle elezioni regionali avremmo dovuto vedere Rifondazione i Comunisti italiani incrementare in modo significativo i loro consensi invece non c'è stato alcun apprezzabile travaso di voti DS verso sinistra anzi dal novantasei al due mila calcolando le quindici regioni a statuto ordinario per poter fare un raffronto omogeneo che spesso non viene fatto
Quell'area politica perso un milione di voti
Passando da due milioni e ottocento mila di Rifondazione unita alle politiche a un milione ottocento mila voti di oggi
E infine se questa tesi fosse vera si addirittura come ho sentito dire in questi giorni possiamo farlo rata da una tendenza in atto a livello europeo
Alle recenti elezioni per il Comune di Londra che hanno visto la partecipazione di un candidato sindaco fortemente connotato a sinistra in dissenso con lo stesso labor Party
Si sarebbe dovuta registrare un'affluenza alle urne ben superiore a quel modesto ventinove per cento che ha aperto la strada alla vittoria di Kerry
Il patto è che ormai la realtà è più complessa e che i comportamenti elettorali come quelli sociali non si prestano facilmente a letture effettuate sulla base dei vecchi schemi
L'Italia è da tempo inserita appieno in un processo più ampio di cambiamento strutturale e culturale della società
Un cambiamento che ha dimensioni almeno europee
Per non dire globali un cambiamento che tende a fare della politica una dimensione parziale della convivenza sociale e forse anche per questo più instabile nelle sue tendenze più volubile degli orientamenti che registra
Parziale
Se pensiamo ad esempio che l'affluenza alle urne nei Paesi euro lei più sviluppati e da tempo attestata su livelli assai inferiori a quelli che registriamo oggi in Italia
Penso alla Francia
Dove le ultime politica quelle vinte dalla gauche plurielle Viglione Jospin un terzo degli elettori non ha votato
E penso ancora alle europee del novantanove dove senza parlare del ventitré virgola tre per cento dei votanti tra Gran Bretagna neanche la metà degli elettori tedeschi e francesi si è recata alle urne contro il settanta virgola otto per cento degli italiani
Una politica parziale
Anche nel senso che ovunque in Europa i partiti non sono più quelli degli anni settanta
Sono meno intrusivi nella società sono meno radicati e hanno un apparato organizzativo molto meno strutturato rispetto al passato agiscono assai meno come agenti e trasmettitori di consenso
Ricordo ancora le espressioni di stupore di diversi esponenti politici stranieri i nostri compagni dell'Internazionale socialista un anno fa in ordine in occasione della grande manifestazione di DS contro il razzismo
Erano ammirati sul palco di piazza del Popolo dalla nostra capacità di riuscire ancora oggi ad organizzare un evento come quello al di fuori delle normali iniziative di campagna elettorale un esempio nelle sue dimensioni di massa per loro immaginato
La politica parziale volubile in un certo senso più laica come dimostra il fatto che gli spostamenti elettorali sono mostri più rapidi e fluidi che in passato
Anche perché i programmi delle forze politiche le opinioni dei cittadini contano molto di più dell'appartenenza ad un partito
Che viene gradualmente sostituita nel cuore e nella mente la maggioranza delle persone dall'adesione a un progetto politico ad una visione ideale è una concreta proposta programmatica
Una visione che può essere facilmente revocata se la risposta non corrisponda alle aspettative
Del resto i comportamenti politici sono cambiati anche perché è cambiata la struttura della società
Non ha più senso ragionare di politica utilizzando come categoria concettuale le vecchie appartenenze ideologiche e di partito
Anche perché stanno mutando i vecchi blocchi sociali ai quali le forze politiche facevano tradizionalmente reperibile
Sono in atto giganteschi processi di frammentazione riaggregazione della Società
Che hanno spiazzato da tempo gli schemi tradizionali con cui a volte la politica in particolare quella della sinistra rischia di continuare a ragionare rimanendo per così dire troppo impregnata di passa facciamo qui conti con un problema serio
Che pare sfuggire ai canali di interpretazione classica
I partiti noi compresi stentano a capire ciò che succede nella società
Specchio di questa difficoltà e anche rifugiarsi nei sondaggi
Troppe volte a sondaggi e sondaggisti la politica chiede non un aiuto ma un ruolo di vera e propria supplenza rispetto a quella che dovrebbe essere una propria autonoma capacità di comprensione
Pensate anche a quanto almeno sollecitate rispetto al passato la società dalle tra dalle posizioni e dalle indicazioni della carta stampata e comunque degli agenti tradizionali di formazione dell'opinione pubblica pensate ai referendum pensate al peso che per i giornali nel settantaquattro per il nostro il divorzio e la scarsa incidenza che hanno avuto oggi i grandi quotidiani schierati per il sì in materia elettorale
Quel che più è paradossale che spesso stentiamo a comprendere gli effetti dei cambiamenti che noi stessi
Con la nostra azione politica abbiamo concorso a promuovere cambiamenti che ci restituiscono l'immagine di una società italiana profondamente cambiata nella sua struttura sociale
Guardiamo il paesaggio sociale italiano al volgere del secolo
Per cominciare dietro i dati aggregati sulla ripresa d'occupazione della dinamica delle retribuzioni si vede chiaramente che è in corso una vera e propria rivoluzione del lavoro i lavori
L'istantanea che meglio dall'idea di questa rivoluzione quella settoriale
Tra il novantatré e novantanove mentre l'occupazione industriale si è ridotta del tre virgola quattro per cento e quella nell'edilizia del sette per cento l'occupazione nei servizi alle imprese è aumentata del quarantuno per cento e quella nei servizi destinata alle persone dell'otto per cento
Insieme la terziarizzazione che ha profondamente modificata la composizione dell'occupazione
Quasi due milioni e duecento mila lavoratori dipendenti sono inquadrati in contratti a tempo parziale o del termine
Il dodici per cento del totale altri due milioni e cento mila fanno parte del variegato universo del lavoro professionale
Tra queste un milione sono lavoratori cosiddetti parasubordinati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa una formula il cui successo si sta riducendo negli ultimi anni grazie ai nuovi contratti flessibili che hanno sostenuto una certa ripresa del lavoro dipendente e il resto sono professionisti in senso proprio
Attenzione però solo quattrocento mila sono i professionisti iscritti agli ordini tradizionale mentre i restanti settecento mila appartengono alle nuove professioni quelle veramente libere e cioè non regolamentate
Non è facile lo sappiamo bene interpretare questi dati
E si smentiscono le profezie sulla fine del lavoro
Che al contrario diventa più forte contenuto di conoscenza e di responsabilità
Smentiscono le profezie sulla fine del lavoro dipendente che al contrario di comincia a crescere grazie alle nuove formule contrattuali formula che vanno probabilmente razionalizzate ma anche rafforzate soprattutto per quanto riguarda il parta
A sua volta la frammentazione sociale del lavoro contiene segni di dinamismo come nel caso delle nuove professioni ma anche segni di sfruttamento e segni di chiusure corporative
Domandiamoci
Quanti posti di lavoro non nascono per colpa delle barriere all'ingresso delle categorie regolamentate
E quanti fra i nuovi lavori generano un reddito così basso e così incerto da definire nuove aree di disagio sociale diffuse tra i giovani e le famiglie che pure un lavoro lo hanno non dimentichiamo che tra le novecentocinquanta mila famiglie povere d'Italia il quarantatré per cento a un capo famiglia che lavora ma il reddito che guadagna nel sommerso nelle aree più flessibili del mercato non è sufficiente ad evitare la trappola della povertà
Quella stessa frammentazione ci restituisce l'immagine di un apparato produttivo che ha nelle piccolissime e piccola impresa i suoi punti di forza e quelli di debolezza il cinquanta per cento all'occupazione italiana è concentrata in imprese con meno di dieci anni
La dimensione media delle imprese italiane di quattro addetti contro i sei della media europea
Dinanzi ad una realtà così frastagliata
Un partito come un come il nostro un partito che vuole interpretare rappresentare politicamente l'intero mondo del lavoro
Non può non deve cedere alla tentazione di sfuggire alla complessità Dean chiudendosi dentro schemi interpretativi che poco o nulla hanno più a che fare
Con la realtà del lavoro e dello sviluppo
Non può non deve fare differenze nella gerarchia delle proprie attenzioni fa il tradizionale lavoro dipendente il nuovo lavoro professionale
Non può non deve dimenticare le aree di sfruttamento di marginalità
Ma deve al contrario moltiplicare gli sforzi per l'estensione dei sistemi di garanzia per l'emersione del sommerso e per l'università l'universalità delle prestazioni sociali facendo un uso accordo e deciso degli strumenti fiscali
Da questo punto di vista è necessaria una correzione a sinistra
Nella capacità di dar voce ai nuovi non antichi alle nuove energie ai nuovi talenti e anche alle nuove povertà
La sinistra deve essere capace di tenere insieme la modernità e gli ultimi deve essere capace di capire che la nuova società immobile dinamica aperta
E che a noi spetta il compito di renderla non la Società dell'insicurezza ma quella delle capacità e delle garanzie più sinistra dunque ma anche più inversione nella società hanno una sinistra che non può non deve rinunciare a interpretare in forme nuove il tema della flessibilità è quello dei diritti
Riconoscendo la legittimità dei diritti dei nuovi lavori il diritto ad una riforma europea degli ordini professionali il diritto all'accesso la previdenza ripartizione a quella integrativa il diritto al ricongiungimento di diverso ispezione spezzoni di vita lavorativa
Una sinistra che non può e non deve rinunciare a farsi carico dell'enorme potenziale di espansione raccolto nella piccola e media impresa italiana della nuova economia nelle nuove attività collegate ai nuovi bisogni delle famiglie e delle persone
La piccola impresa va aiutata accompagnata i percorsi di crescita di robusti mento di innovazione da cui dipende gran parte del futuro della nostra economia
Il quadro di analisi si fa ancora più complesso se consideriamo accanto ai cambiamenti nella struttura produttiva nel mondo del lavoro i mutamenti epocali in atto nella struttura democratica della della nostra società i quali più volte ci ha richiamato il professore di pace mutamenti inediti nella loro portata tanto da rendere possibile definirle come una vera e propria mutazione antropologica
Negli ultimi vent'anni il numero di ragazzi al di sotto dei quattordici anni si è ridotto di quattro milioni e mezzo di unità erano quasi tredici milioni oggi sono otto e mezzo all'opposto numero di anziani è aumentato di due milioni e mezzo di unità erano meno di sette milioni e mezzo oggi sono dieci milioni e sfioreranno i quindici milioni nel due mila trenta passando dall'attuale diciassette per cento della popolazione al ventotto per cento
Una società ricca pacifica e democratica in un mondo nel quale persistono gigantesche scandalosa ingiustizia terribili conflitti locali e atroci violazioni dei più elementari diritti umani una società destinata a subire una forte pressione migratoria
E quello che capita da sempre agli Stati Uniti d'America
E mentre solo quindici anni fa la metà degli anni ottanta il numero di italiani che emigrano all'estero superava ancora il numero di stranieri che emigrarono in Italia
Dal novanta il nostro è diventato un paese a forte immigrazione netta una flussi legali in media di ottanta cento mila persone all'anno
Del resto a partire dal novantatré in Italia il numero di morti ha superato il numero di nati da quell'anno la popolazione italiana aumentar solo grazie al contributo dell'immigrazione
Dinanzi a cambiamenti di questa natura di questa portata poco delle tradizionali politiche sociali assistenziali di quelle familiari e giovanili di quelle culturali e sulla sicurezza e in grado di dire ancora qualcosa
Il significativo di conclusivo
Una profonda revisione non solo del nostre politiche
Ma delle stesse categorie culturali con le quali guardiamo la realtà per orientarne l'evoluzione e dunque un processo inevitabile obbligato ma vorrei dire anche affascinante come affascinante la sfida davanti alla quale non da oggi ci troviamo e la sfida di dar vita ad una sinistra nuova
Declinando la nostra identità e in modo da entrare in sintonia profonda con il mutamento sociale né in questo lavoro non partiamo da zero lo ha scritto con accenti condivido al pretore
Abbiamo le spalle grandi risultati un ormai consolidata e riconosciuta capacità di governo
Io sento il rischio contro il quale bisogna combattere che l'esito delle regionali venga spiegato travolgendo in un giudizio negativo questi quattro anni di esperienza di governo nulla di più sbagliato
Bisognerebbe non dimenticare troppo in fretta qual era la situazione in cui si trovava all'inizio l'Italia all'inizio degli anni Novanta colpita da una devastante crisi politica economica e istituzionale
Di fronte a quella crisi
La sinistra democratica e riformista ha messo in campo tutte le sue risorse
Di persone di idee di capacità dirigente approntato le emergenze ha fornito una prospettiva una guida politica e morale per portarlo in Italia fuori dalla crisi e siamo riusciti grazie al grande lavoro di questi anni l'Italia di oggi è ben diversa da quella del novantadue l'Italia che usciva annaspando dal Sistema monetario europeo e oggi in Italia a pieno titolo partecipe delle decisioni sul futuro dell'euro
L'irruzione dell'Europa viene troppo spesso dimenticata nel nostro dibattito si guarda all'Europa quasi sempre con gli occhi rivolti all'interno alle conseguenze sul nostro Paese al faticoso cammino di adeguamento dei fattori istituzionali di mercati e di competitività che essa ci impone non si capisce che l'Europa e l'altro grande paradigma di novità con il quale dobbiamo fare i conti l'Europa è ormai molto più di una serie di regolamenti è diventata per trecentocinquanta milioni di cittadine e di cittadini il nuovo spazio comune di riferimento
è stata ed è l'unica risposta possibile alle tendenze della globalizzazione unificante dei mercati dell'economia e della finanza della stessa cultura
Una risposta che rende più forte ciascun paese rende possibili azioni condivise aumenta il grado di libertà delle scelte politiche scelte politiche che a loro volta stanno diventando di livello europeo e non più soltanto nazionale
Dal vertice di Lisbona ce lo ha ricordato più volte Giorgio Napolitano è uscita finalmente l'idea di un percorso politico progressivo
Basato sull'obiettivo comune a tutti i Paesi della piena occupazione e della qualificazione dello sviluppo lungo la frontiera strategica della tecnologia
Dell'innovazione del dinamismo sociale
La sfida è ora quella di superare lo stallo del dibattito sulla riforma dell'Unione
Anche facendo leva sulle sollecitazioni che vengono dall'approssimarsi della data di scadenza della Conferenza intergovernativa e dalle innovative posizioni espresse dalla Germania e dal suo ministro degli Este
L'obiettivo irrinunciabile di riprendere il percorso verso una forma federativa
Introducendo quindi ha subito meccanismi decisionali che permettono all'Unione capacità e bellezza
Il voto a maggioranza qualificata la riorganizzazione dei trattati e delle procedure per la loro modifica il rafforzamento del ruolo della Commissione e dei rapporti tra quest'ultima il Parlamento europeo
Perché non basta un Europa solo monetaria come non basta per Italia essere entrati nell'euro si tratta adesso di riportare l'Italia su tassi di crescita del reddito e dell'occupazione simili a quelle degli altri Paesi europei
E di condurre l'intera Europa verso una prospettiva di dinamismo e di sviluppo
Riportando l'Italia in Europa e partecipando da protagonisti alle decisioni sul futuro dell'Europa in questi anni abbiamo fatto vivere nel concreto una politica di sinistra
Non è in un presunto appannarsi della nostra identità di grande forza alla Sinistra democratica e riformista che va unicamente ricercata la spiegazione delle nostre sconfitte all'europea le regionali
E più praticamente più radicalmente la nostra difficoltà di espandere l'area del nostro consenso nella società italiana
La coalizione non ha perso le regionali perché non è stata sufficientemente di sinistra
Abbiamo espresso con Massimo D'Alema un presidente del Consiglio di sinistra
Abbiamo raggiunto risultati straordinari nella lotta all'evasione fiscale da sempre una delle bandiere da sinistra
Abbiamo portato a termine riforme della sanità e della scuola di cui anche in questi giorni si è giustamente rivendicato il valore di sinistra
Abbiamo prodotto una politica sociale che mai l'Italia ha avuto all'insegna dei grandi valori di uguaglianza e solidarietà che la sinistra porta nel suo DNA e io vorrei che ne di vendicarsi mo'per evitare di arrivare disarmati
Alla sfida elettorale del due mila uno i risultati raggiunti in questo straordinario lavoro che i governi Prodi e D'Alema e ora il governo Amato stanno portando avanti
La spiegazione delle sconfitte allora va cercata altrove più in profondità anche in una difficoltà che non è solo nostro
Guardiamo fuori dei nostri confini guardiamo a questi ultimi dieci anni
Dieci anni che ci separano dall'ottantanove hanno profondamente modificato lo scenario internazionale dopo il crollo del muro di Berlino la globalizzazione l'interdipendenza hanno fatto passi da gigante
Hanno aperto nuove opportunità di crescita spinto verso lo sviluppo alcune aree del mondo un tempo arretrate moltiplicato i flussi finanziari e gli investimenti la globalizzazione è un fatto una realtà che non si può dice ma si può si deve discutere di rischi che essa comporta e dell'arduo nuova domanda di politica globale che ne deriva
Rischi di instabilità finanziaria nuove diseguaglianze
Rischi derivanti dalle disparità di accesso all'informazione alle conoscenze
Rischi di instabilità e di aumento endemico della conflittualità regionale etnica religiosa o razziale rischi per l'integrità dell'ambiente ecologico o per la scomparsa delle diversità culturali
Anche qui ai nuovi problemi deve rispondere una politica all'altezza
Non è sufficiente ricorso perché formula non è credibile messaggio liberista di primazia dei mercati sulla vita sociale sulla crescita umana ma non è credibile neppure l'antico messaggio della socialdemocrazia tuttora in chiusura dimensione lo Stato-nazione
C'è bisogno di un nuovo riformismo mondiale di una riforma delle regole delle istituzioni nazionali per garantire la stabilità di un maggiore equilibrio tra economia e politica c'è bisogno di mettere al centro delle politiche di sviluppo la crescita umana
L'istituzione il capitale sociale c'è bisogno di una stretta cooperazione tra i Paesi per promuovere la democrazia il protagonismo della società la lotta decisa ad ogni forma di razzismo di odio religioso e di odio nazionalista
E c'è bisogno di una più equa distribuzione della ricchezza
Partendo dal primo indispensabile passo la cancellazione del debito estero a carico dei Paesi più poveri
C'è bisogno insomma di liberarsi dal pensiero unico di dar vita ad una stagione di creatività culturale politico occorre mettere in Rete l'azione le proposte riformisti per moltiplicare nell'impatto la forza a partire dall'Internazionale su socialista e coinvolgendo l'intero arco delle forze democratiche che operano in tanta parte del mondo
Riformismo italiano ha partecipato prima non gli orche poi a Firenze da protagonista alla costruzione di queste nuove reti
Non solo nell'Internazionale socialista nella quale abbiamo un ruolo e una funzione di levante ma anche promuovendo fin dall'inizio fin dal seminario di New York l'idea di un forum di consultazione tra i governi progressisti nel mondo
Un'idea che ha camminato fortemente a Firenze che a Berlino ha fatto un altro passo in avanti
La sinistra riformista dimostrato in tutto il mondo la sua capacità di governo e di innovazione
La sua concretezza contrapposto al progressivo scivolare della destra verso posizioni di furore ideologico
La sua visione del mondo basata non sulla paura del nuovo ma sulla capacità di andare incontro all'innovazione al cambiamento mantenendo ferma la barra sui valori dell'equità e della coesione sociale
Non dimentichiamolo mai
Non ci dente la sinistra ha cominciato a vincere quando ha radicalmente cambiato feste la Old letta
E la saldamente all'opposizione di Thatcher Reagan e con e lo è stata per più di vent'anni
è un tempo che non credo possa costituire un modello dieci Annibale politica della sinistra venivano associati in tutto il mondo all'interventismo dello Stato alla depressione economica
Oggi non è più così e non soltanto negli Stati Uniti che hanno imboccato come sappiamo un percorso di crescita eccezionale uno sviluppo superiore al quattro per cento da quasi cinque anni consecutivi
Anche in Europa la Francia e il Regno Unito crescono del tre per cento all'anno
L'Italia si avvicinerà al al tre per cento per quest'anno lo supererà l'anno prossimo con previsioni delle organizzazioni internazionali addirittura più ottimistiche positive di quelle che sono state effettuate dal Governo italiano e a portata di mano la discesa del tasso di disoccupazione al di sotto del dieci per cento
Il processo di liberalizzazione dei mercati e delle privatizzazioni è stato condotto dai governi di sinistra di centro sinistra con uguale vigore ed efficacia
Perché accompagnato da una visione più larga degli interessi collettivi
I programmi per l'istruzione per la lotta alla povertà del governo Blair sono stati finanziati con i proventi di questo processo e negli Stati Uniti uno dei programmi prioritari dell'amministrazione Clinton è quello che porterà entro la fine dell'anno tutte le scuole del Paese al collegamento con internet
Mentre nel corso di dieci anni sono realizzate stati realizzati imponenti investimenti per le infrastrutture urbane e per il recupero dei quartieri più poveri delle città ed è ancora la sinistra
Che promuove e realizza l'adeguamento delle istituzioni dal mercato del lavoro come in Francia con la flessibilizzazione degli orari della contrattazione come in Germania con il nuovo ruolo dei livelli decentrati di contrattazione o come in Italia con l'introduzione dei nuovi meccanismi per l'ingresso sul mercato del lavoro questa le Rienza e il bilancio della sinistra al governo in euro
Eppure su entrambe le sponde dell'Atlantico la sinistra pare a corto di quell'ossigeno dalla politica democratica che sono i consensi elettorali
Diversi i dati ci dicono che il vento volubile degli orientamenti elettorali potrebbe aver preso una inversione di direzione
I recenti risultati elettorali in diversi Paesi europei
Il fatto che anche negli Stati Uniti un candidato come George Bush dato da molte come favorito nei confronti di Al Gore
I sondaggi che segnalano i sei punti di vantaggio di Chirac su Jospin in vista delle prossime elezioni presidenziali danno l'impressione che le cose possano cambiare
Che fa Moglia pendolo tra interessi collettivi e interessi individuali possa di nuovo oscillare ben prima dei canonici trent'anni di cui parlava Arthur Schlesinger con effetti politici di grande rilievo
Io di questo cambiamento di Ciclope dei rischi
Aggravati dal dato preoccupante che in molti Paesi la destra che vince non è più o non è solo una destra liberal conservatrice
è una destra nella quale si incontrano e si mescolano spinte tradizionalmente liberiste con ambigue pulsioni nazionaliste razziste xenofobe e talvolta con spinte nel nostro continente anche europee
Fino ad oggi queste due destre sono state divise in concorrenza tra loro
Ed è stata proprio questa divisione uno dei fattori che hanno concorso all'affermarsi tra sinistra democratica
In molti paesi europei si incominciarono gente a vedere intese raccordi elettorali se non politici tra le diverse anime della destra intese raccordi che porterebbero non solo la probabile sconfitta della sinistra ma anche e soprattutto a rischio che si apra una nuova stagione di conflittualità non solo sociale ma anche civile etnica forse razziale
Se sarà così
Se dovesse essere così
Il processo di modernizzazione economica e sociale non si arresterà ma andrà avanti in modo erratico e spontaneo con costi sociali e individuali molto più elevati
Con crisi di cui faranno le specie i ceti deboli e le aree regionali e nazionali che dovessero sciaguratamente scegliere di chiudersi a riccio di fronte alla globalizzazione
è questa la realtà che spesso si omette di considerare con la sinistra riformista battute fuori gioco e sotto i colpi di una brutale semplificazione sociale le prospettive per i lavoratori e per i ceti più deboli peggio verrebbero drasticamente
E l'ambiguità culturali di fondo di questa nuova destra si riverserebbe nella società con alti costi in termini di tolleranza civile e di apertura democratica
E anche per questo che dobbiamo reagire alla tentazione di chiuderci in noi stessi e di schierarci sulla difensiva
E dobbiamo invece avviare una riflessione aperta e coraggiosa non rituale non discente anche culturalmente nuova
Sui limiti del nostro riformismo e sulla distanza tra le nostre realizzazioni e le aspettative concrete la società dell'impresa delle famiglie delle pensioni come talmente sostenuto anche Massimo D'Alema nel suo articolo l'altro ieri sull'arco e questa la svolta che dobbiamo compiere anche con questa riunione della direzione io la considero una sport una svolta molto più importante di quanto non siano spesso certe discussioni che non abbiamo in tutta la nostra storia
Molto concentrati in astratto identità e poco concentrate su quegli aspetti programmatici che identificano la proposta politica e l'identità stessa
Di un partito
Dobbiamo avviarla questa riflessione badando meno l'apprezzamento mediatico della nostra azione non accontentandoci di indici e dati che pure indicano la serietà del nostro lavoro
E tanto meno dobbiamo rinchiudersi nel circuito autoreferenziale delle classi dirigenti e si parlano tra loro perché non sono più capace di parlare alla società
E invece proprio con la vita dei cittadini con i bisogni vecchi e nuovi della società e dell'economia italiana che dobbiamo tornare in sintonia
Serve quindi un'accelerazione della nostra innovazione e del nostro riformismo non il contrario
Questo è un atteggiamento che deve valere innanzitutto sul terreno istituzionale a cominciare dalla grande questione della forma di di Stato riemersa come era prevedibile dopo le elezioni regionali che hanno visto per la prima volta l'elezione diretta del Presidente e il conferimento ai nuovi consigli della potestà statutaria
Facciamo qui i conti con un tema che ha avuto un ruolo centrale nel provocare la nostra sconfitta alle elezioni regionali
L'alleanza tra il Polo e la lega non è stata infatti solo un fatto numerico è stato una proposta politica
La proposta della quale non siamo riusciti a far emergere in modo efficace di ambiguità le contraddizioni che emergerà
Poi la lega non hanno un disegno federalistico da proporre all'Italia
Siamo riusciti abilmente a comporre pulsioni diverse spesso tra loro contraddittorie
Il protezionismo localistico della Lega il liberismo di una parte del Polo combinato in modo non tematizzato con chiare allusioni tutt'altro segno da partito unico della spesa pubblica
E nel separatismo rimosso ma non risolto della nega nel regionalismo centralistico dal Polo hanno molto a che vedere con il federalismo
E tuttavia se questo confuso impasto divisioni politiche incerte e contraddittorie prevalso nel Paese e perché il centrosinistra non ha saputo porgli un disegno più alto più compiuto perciò spesso più convincente
Anche su questi temi i temi del federalismo della sussidiarietà delle autonomie abbiamo perso terreno negli ultimi dal novantatré al novantotto si era affermato nel Paese un movimento di riforma dello Stato in senso federalista
Che aveva visto in veste di protagonista una nuova leve di sindaci e gli amministratori locali un movimento che pur nella sua porta autonomia dagli schieramenti politici nazionali era nel nostro campo che affondava le radici il fallimento della Bicamerale ha tolto a questo movimento sponda il buco costringendolo a ripiegare sulla gestione amministrativa o a lanciare in modo sostanzialmente velleitario proposta direttamente partitiche
Ridare l'alleanza tra il Polo e la lega significa nelle regioni a livello nazionale rilanciare la nostra iniziativa sulla base di un disegno coraggiosamente innovatore ispirato ad una visione federalistica è un metodo riformista
Alla proposta di federalismo fiscale avanzata da lega e Polo
Basata sull'impossibile estensione a tutte le ragioni le regioni del regime agevolato del quale hanno goduto in questi anni le regioni a statuto speciale
Noi abbiamo apposto un alternativa insufficiente perché farraginosa nell'impianto e troppo lenta nei tempi di attuazione
è possibile noi siamo disponibili a questo utilizzare questo scorcio di legislatura per inserire nella Costituzione una normativa quadro che promuova un più avanzato decentramento di poteri e competenze dallo Stato alle Regioni
L'ipotesi sulla quale si possono immaginare importanti passi in avanti e quella di procedere sulla falsariga dell'esperienza già seguita con successo in Spagna
Un federalismo basato su un chiaro quadro d'insieme delle competenze statali sull'altrettanto chiara fissazione di obiettivi di trasferimento di competenze alle Regioni e di una gradualità diversificata caso per caso nei tempi di trasferimento
è in questa prospettiva complessiva
Che dobbiamo inquadrare anche una riflessione attenta sul referendum del ventuno maggio e sul segno che esso ha lasciato nel difficile percorso verso una riforma elettorale adeguata alle necessità del Paese
E l'ultima riunione della direzione avevamo assunto l'orientamento di voto sui principali quesiti referendari sottoposti al vaglio di cittadini
In particolare avevamo deciso a larga maggioranza di proporre ai nostri iscritti ed elettori di votare sì al referendum sulla legge elettorale e no a quello sui licenziamenti
Avevamo assunto questo orientamento pur nell'ambito di una considerazione assai prudente e che come tale si è confermata dai nostri Tonin campagna elettorale
Circa la possibilità che questa volta il referendum potesse raggiungere il quorum previsto dalla Costituzione impresentabile in presenza di una diffusa disaffezione al voto e di una vasta mobilitazione di forze politiche in favore dell'astensione
Qualunque sia l'esito del voto avevamo detto concordato con gli alleati del centrosinistra la questione dovrà tornare in Parlamento perché si possa approvare una nuova legge naturalmente in linea con l'orientamento espresso dall'elettorato
Siamo ancora su questa posizione
Non ci nascondiamo che la massiccia astensione registrata il ventuno maggio preclude l'aria di un rafforzamento del carattere maggioritario della legge elettorale
E tuttavia sarebbe sbagliato
Oltre che arbitrario far scaturire dall'esito nullo delle prendo un un orientamento popolare a favore di un ritorno alla proporzionale per questo tramite alla vecchia politica delle mani libere
è vero piuttosto il contrario con la massiccia astensione dal voto gli italiani hanno denunciato la contraddizione tra l'indirizzo politico in favore del maggioritario espresse dalla sovranità popolare nel novantatré e la costituzione materiale di stampo proporzionalisti
Senza Ilvo Diamanti commentando i dati delle frane
Questa contraddizione ha minato la credibilità non dell'obiettivo
Portare l'Italia nel novero dei Paesi governati secondo una logica bipolare competitiva ma dello strumento la riforma elettorale maggioritaria trainata dalla volontà popolare attraverso la via referendaria
La contraddizione tra indirizzo popolare prassi politico-parlamentare ha dunque aperto nel Paese una vera e propria questione democratica che oggi il compito primario della politica affrontare e risolvere per questo all'indomani del referendum noi abbiamo rilanciato la proposta di una intesa sulla legge elettorale
La quale pure attenuando nel carattere tecnicamente maggioritario consente il raggiungimento di quattro obiettivi
La salvaguardia e anzi rafforzamento del bipolarismo con la scelta affidata ai cittadini tra due coalizioni di governo la conquista della stabilità dei governi e clausole di penalizzazione per chi ne determina la caduta
Il mantenimento del collegio non uninominale di gran lunga preferibile al ritorno che sarebbe una grave regressione al vecchio voto di preferenza seppure con una ripartizione che evidentemente non potrebbe che essere pre più proporzionale che maggioritaria e infine l'indicazione del premier io dico anche del vicepremier sulla scheda elettorale
Il confronto in atto anche grazie alla disponibilità fin qui manifestata dal Polo
Ed è in atto con lo scopo di individuare un pacchetto di interventi sulla legge elettorale ma anche di eventuali modifiche leggere alla costituzione che questo confronto cominci presto in Parlamento dove ognuno si prenderà le sue responsabilità
Che cominci sulla base delle proposte di legge presentate anche dal Polo
E cominci ponendosi anche l'obiettivo di limitate riforme costituzionali a presidio della stabilità di governo e contro il trasformismo noi facciamo sul serio il Parlamento giudicherà chi in Parlamento
Il Paese giudicherà chi in Parlamento farà il contrario
Al di là degli aspetti tecnici è tuttavia necessario che dal confronto emerga in caso di esito positivo la convergenza su una nuova costituzione materiale chiaramente ispirata ai principi del bipolarismo e della democrazia competitiva
Solo in questo modo
Sarà possibile dare una risposta positiva e costruttiva alla questione democratica che il massiccio ricorso del sionismo il ventuno maggio scorso ha clamorosamente affetto io credo e dall'esito di quel voto il nostro obiettivo debba essere quello in un sistema che sarà più proporzionale di quello che abbiamo conosciuto di non perdere il valore fondamentale che ha consentito alla sinistra e al Paese di conosce una fase di stabilità e di buongoverno e cioè il valore del bipolarismo
Bipolarismo che non è incompatibile con un sistema elettorale che non sia un sistema elettorale tutto maggiori
è un'impresa non facile
Quella di recuperare l'astensionismo per la quale è necessario converga l'insieme della maggioranza di centrosinistra
Non solo infatti l'apporto dell'intera coalizione condizione dirimente per il successo di questo estremo tentativo riformatore
è vero anche il contrario
Senza la disponibilità a operare per affrontare e risolvere la questione democratica aperta al nostro Paese assai difficilmente le forze politiche di centro sinistra potranno ancora definirsi coalizione
Un'area politica accomunata da un medesimo disegno sul futuro dell'Italia
Un'attenta riflessione sulle ragioni della persistente difficoltà nel rapporto tra centrosinistra e paese ci porta a fare i conti con quattro nodi programmatici fondamentali
Che costituiscono dei veri e propri punti di crisi ha dei punti di crisi della nostra politica
Primo
Abbiamo dopo quattro anni di governo ancora indici di disoccupazione alti troppo alti
Penso solo al Sud dove la disoccupazione supera il venti per cento
I risultati ottenuti con l'aumento dei posti di lavoro sono importanti soprattutto i perché segnalano una potenzialità dato che si sono determinati in un contesto di crescita economica molto bassa ma anche nel mondo del lavoro c'è un crescente disagio per la presenza di due tendenze nettamente divergenti
C'è una parte fortunatamente vasta di lavoratori ad alta specializzazione quelli che sanno sanno fare sanno imparare la cui produttività è crescente e ci sono i lavoratori delle basse qualifiche specie manuali la cui produttività e nettamente declina
L'innovazione tecnologica il mare dove i primi nuotano agevolmente e i secondi senza un intervento alla politica rischiano invece di annegare
Seconda questione c'è la diffusa convinzione di essere vittime di una sorta di oppressione fiscale fino al maggio del novantotto l'intensità della pressione fiscale è stata percepita come giustificata dal carattere storico dell'obiettivo perseguito
Entrati nell'Euro ogni annuncio di successo nella lotta all'evasione e all'elusione fiscale cioè ogni annuncio di aumento delle entrate viene percepito come contraddittorio rispetto all'esigenza del Paese di respirare di uscire dall'emergenza
Terzo elemento tra i cittadini e soprattutto tra gli imprenditori piccoli e piccolissimi cresce l'insofferenza per quelle forme di oppressione burocratica che ancora caratterizzano il loro rapporto con lo Stato
Se il piccolo imprenditore di Prato
Non riesce a convincerlo stato a considerare gli stracci che usa per quello che sono cioè come materia prima e non come accade il fiuto se l'imprenditore piemontese ligure fatti i conti conclude che il nuovo capannone meglio andare a costruirlo in Francia dove il costo del lavoro e tasse sono più alti
Se il drammatico primato degli infortuni sul lavoro specie in edilizia agricoltura
Convive con l'affastellarsi il sommarsi caotico di controlli e controllori dobbiamo riconoscere che c'è ancora molto da fare per costruire uno Stato amico di chi intraprende e paga le tasse
Quarto c'è un crescente senso di insicurezza in ampi settori della società italiana i commercianti al dettaglio delle grandi e delle piccole città le donne anziane che vivono sole c'è paura
I dati relativi al numero dei crimini commessi forse non giustificano questa e tuttavia non si può ignorare il dato di fatto che certi reati ad esempio i furti nelle case sono segnalati in aumento anche nelle statistiche ufficiali che ciò che conta è la percezione che il popolo ha delle realtà con questa sensazione bisogna fare i conti le proposte che mi accingo ad avanzare e che vorrei fossero al centro delle assemblee delle nostre sezioni di una vasta mobilitazione nel Paese del lavoro dei gruppi parlamentari in occasione del prossimo DPEF
Si scrivono in questa analisi rapporto tra il popolo italiano e la sinistra e la nostra politica
Queste che sto per dire che non siano cose di poco
Solo una sinistra popolare può fornirvi risposte adeguate cominciamo dal lavoro dalle politiche del lavoro
L'occupazione crescerà se le indicazioni dal vertice di Lisbona diventeranno politiche europee se la crescita in corso migliorerà in qualità e in quantità in tutta Europa
In questo quadro un problema per noi aperto è quello di favorire le imprese che occupano lavoratori a basso reddito
Indirettamente ciò consentirebbe di sostenere l'emersione dal sommerso le piccole imprese l'apparato produttivo del Mezzogiorno il tema è ben noto fin dal piano dell'Orda il novantadue credo che dobbiamo ragionare menzione
Per me l'obiettivo fondamentale è quello di favorire un netto innalzamento della partecipazione forze di lavoro i dati dimostrano che in Italia c'è una sottoutilizzazione dello strumento del part-time
Perché accade questo concerto perché c'è una mancanza di disponibilità dei cittadini italiani ma di impiegarsi in attività part-time
Più probabilmente ci sono ancora ostacoli di costo vincoli giuridico formali che non favoriscono addirittura ostacolo dal ricorso al part-time
E si vanno superati anche rendendo efficaci provvedimenti già varati per incentivare questi contratti e mi domando anche qui se non sarebbe il caso di aprire una riflessione insieme alle forze sociali sul calcolo dei lavoratori part-time per la soglia di applicazione della legge precedente
Per tenere più lavoro si sa è necessaria più formazione
Abbiamo fatto le riforme l'autonomia scolastica dei cicli dell'obbligo formativo ora si apre la stagione della loro concreta attuazione analogo percorso di riforma è stato avviato in buona parte nella mia città ma c'è ancora un grave ritardo dell'Italia nella quantità delle risorse nella qualità del loro impiego nei settori della ricerca e in questo quadro che lo chiediamo che una parte delle risorse disponibili nei prossimi anni a cominciare da una quota di quelle che deriveranno in via diretta o indiretta dai proventi per le concessioni UE metti UMTS
Vengano impiegate a favore della scuola dell'università e della ricerca e del relativo personale
In particolare è necessario uno sforzo straordinario
Rivolto a portare le retribuzioni dei docenti dalla scuola italiana ai livelli europei
Nell'ambito di un piano pluriennale di un accordo con le organizzazioni sindacali che delinei un percorso di carriera con la previsione di passaggi subordinati a momenti di formazione intensiva e di valutazione
Sul fisco vorrei anzitutto sottolineare l'esigenza di concentrare le scelte di restituzione del surplus determinato da è soggetta ai successi nella lotta all'evasione e all'elusione
Perché per concentrare bisogna avere la capacità di scegliere e per scegliere bisogna esplicitare i criteri di selezione quelli che propongo di usare sono essenzialmente due
Innanzitutto tenere presente che ciò che rende ancora insufficiente la crescita del Paese e la scarsa dinamica dei consumi delle famiglie
Quindi vanno individuate misure di alleggerimento della pressione fiscale che abbia un impatto significativo sui redditi delle famiglie specie su quelle più povere
E poi le riforme la fiscalità dell'impresa realizzata in questi anni hanno partorito le imprese più capitalizzate spesso quelle di dimensione medio-grande su questo terreno si sta proseguendo con gli emendamenti del governo che saranno approvati proprio in questi giorni dal Senato collegato fiscale
Ora è necessario intervenire a favore della piccola e piccolissima impresa del nuovo lavoro professionale di qui discendono le proposte che vorrei avanzare in materia fiscale
Prima proposta
Aumento della soglia di reddito totalmente esente da IRPEF oggi fissata a nove milioni la scelta del nuovo livello dipenderà dalle disponibilità
Sulla base dei dati relativi al gettito dei primi tre mesi appare appare comunque possibile perseguire l'obiettivo di portare questa soglia almeno fino al reddito di quindici milioni
In questo modo cinque milioni e mezzo di contribuenti verrebbero esentati dal pagamento di imposte dirette
Seconda proposta ritoccare le aliquote IRPEF soprattutto quelle medie e basse accentuando l'impatto la visibilità del programma quadriennale di riduzioni fiscali successive barato nella finanziaria dello scorso anno
Rafforzare nello stesso tempo il programma di aiuto fiscale alle famiglie con figli terza proposta riduzione dell'aliquota IRAP per le piccole imprese le ditte individuali nuovi lavori professionali accompagnando questa misura la forfettizzazione del reddito per le imprese in contabilità semplificata
Si tratta di una platea d'impresa che si aggira sul milione e mezzo e si tratta di imprese che per cultura e struttura hanno usufruito poco delle riforme di questi anni salvo la Visco per gli investimenti
Quarta proposta relativa alla fiscalità sulla casa
Chiedo se sia giusto esentare i redditi più elevati da contributo fiscale sulla casa
Mi chiedo se invece le risorse che sarebbero necessarie per finanziare la completa fuoriuscita dalla prima casa dall'IRPEF non sarebbero meglio impiegate per rafforzare il sistema delle detrazioni per il pagamento dell'affitto
Stiamo parlando lo sappiamo delle giovani coppie e delle famiglie a più basso reddito
Anche nel campo della lotta alla povertà siamo in grado oggi di completare il ciclo riformista che ha adottato per la prima volta l'Italia di una legge quadro sull'assistenza
Siamo in grado oggi grazie al risanamento finanziario di aumentarle gli assegni per invalidità totale il sostegno ai disabili siamo in grado di estendere l'esperimento del reddito minimo di inserimento
E soprattutto possiamo e dobbiamo aumentare nuovamente le pensioni minime proseguendo sulla strada che ha portato ad aumentare a più riprese le
Pensioni minime quelle sociali con un incremento di spesa di seicento miliardi in tre
Sul fronte della lotta alla burocrazia occorre continuare il lavoro fatto fin qui occorre accelerare far respirare il Paese restituire tempo e fiducia ai cittadini
L'urgenza primaria è quella di rilanciare il processo di liberazione dall'oppressione burocratica dell'impresa
Si deve passare realmente allo sportello unico e a un'unica autorizzazione entro un tempo dato di standard europeo dopo il quale scatta il silenzio assenso
E ancora
Prendiamo i dieci prodotti burocratici che interessano di più la vita concreta delle persone
La dichiarazione dei redditi la patente le licenze per gli esercizi commerciali le concessioni edilizie e poniamoci come obiettivo l'azzeramento l'eliminazione della necessità per i cittadini di recarsi di pubblico pubblici uffici
Le tecnologie telematiche informatiche in tal senso sono una risorsa straordinaria che ci può consentire di procedere in questa direzione
Verso la distribuzione dei servizi direttamente ai cittadini alle famiglie all'impresa
Abbiamo dimostrato che questo è possibile siamo stati noi riformisti a portare l'Italia al di sopra degli Stati Uniti nella classifica dei Paesi per l'uso di internet come mezzo per la trasmissione delle dichiarazioni dei redditi
Quanto alla sicurezza
Ci sono le misure legislative cioè il pacchetto sicurezza che sarà finalmente approvato dalla Camera nei prossimi giorni ma molto si può e si deve fare anche con la legislazione attuale la priorità sta nell'amministrazione
L'obiettivo è portare subito molte migliaia di uomini in divisa in più per la strada
Lo ha detto Amato nel discorso programmatico ora dobbiamo farlo
Serve una mobilitazione straordinaria di energie e di risorse
Incentivi economici per chi sta in strada rispetto a chi sta in ufficio come anche perché ottiene risultati importanti in base alla valutazione sull'abbassamento del tasso di incidenza della criminalità in una data zona
I passaporti di che lascino i Comuni hanno le questure si metta finalmente personale civile a svolgere compiti amministrativi così da poter impegnare nel territorio il personale di polizia
Lo chiediamo al governo di procedere subito esplicitando provincia per provincia città per città agli obiettivi che intendiamo conseguire entro l'autunno seguendo una strada quello del protocollo d'intesa con le amministrazioni locali che fu battuta nel corso degli anni passati
E provincia per provincia città per città anche noi come partito possiamo fare la nostra parte
Ad esempio promuovendo un'inchiesta che serva a capire meglio quali sono le sensazioni de paura le domande dei cittadini magari con l'impegno delle nostre strutture territoriali dei nostri iscritti con un questionario di conoscenza da portare in ogni casa
Insomma dobbiamo essere in grado di corrispondere alla domanda di sicurezza con rapidità semplicità e trasparenza
Alla domanda di sicurezza e a quella di giustizia con l'obiettivo di una giustizia amica di cui il cittadino abbia fiducia
Proseguendo con determinazione l'opera di riforme modernizzazione e la giustizia avviate in questi anni con la riforma del codice di procedura penale con il giudice unico
I gravi fatti di Sassari hanno poi riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica la critica situazione carceraria
Al di là dell'episodio specifico si tratta anche qui di mettere in campo una strategia che sia capace di tenere insieme sicurezza per i cittadini e condizioni di vita dignitose perché in calce lavora e chi in carcere detenuto
Penso alla differenziazione di Circuiti di pena all'attuazione della legge sui malati gravi di ai DS al progetto di legge sullo status delle detenute madri al potenziamento del personale dedicato ad attività di recupero e di reinserimento
Queste sono le nostre proposte concrete
E se possiamo ragionare attorno a obiettivi come questi obiettivi che abbiamo discussione edificato anche con i nostri compagni il Governo lo ripeto e perché siamo finalmente fuori dall'emergenza finanziaria
Grazie al duro lavoro di risanamento degli scorsi anni oggi il Paese può serenamente programmare il suo futuro le nuove priorità però attenzione
Noi non possiamo limitarci ad una posizione soddisfatta per i risultati raggiunti
E dobbiamo con forza contrastare due possibili errori politici
Il primo errore sarebbe quello di abbassare la guardia
Di pensare che si possa tranquillamente ritornare ad un passato ormai non sostenibile di responsabilità fiscale
L'Italia è impegnata al mantenimento degli obiettivi europei del patto di stabilità e a nessun governo sarà concesso di attuare le proposte demagogiche che l'onorevole Berlusconi cavalca virtualmente
Il secondo errore speculare
è quello di sottovalutare il percorso compiuto
Di ritenere che Risanamento non si è ancora terminato che altri gravosi sacrifici vadano chiesti ai cittadini che insomma avremmo raggiunto Maastricht
Solo grazie ad un accurato maquillage del nostro bilancio e che vadano predisposti urgentemente nuovi provvedimenti di correzione strutturale e che il problema dell'Italia sia la concertazione
A chi è convinto di questa posizione consiglio la lettura dell'ultimo libro di Luigi Spaventa
Che dimostra con semplicità che risulta che risanamento italiano è strutturale e permanente
è basato su riforme che ci hanno liberato dall'emergenza finanziaria
La spesa corrente al netto degli interessi si è ridotta di quasi due punti di PIL nell'arco degli anni novanta in nessun altro Paese europeo ha fatto di me
La stessa spesa pensionistica si è ridotta di migliaia di miliardi rispetto ai valori che avrebbe raggiunto senza le riforme del novantadue del novantacinque e l'aggiornamento del novantasei le previsioni ci dicono che essa è destinata a crescere ma non ad assumere andamenti incontrollabili
Grazie alla riforma fiscale e al recupero dell'evasione le finanze pubbliche sono tornata ad essere in ordine per la prima volta dalla metà degli anni Sessanta
E finalmente possibile realizzare lo slogan pagare meno pagare tutti
Il paradosso che la politica italiana sta in questo che molti sposano entrambe le tesi meno tasse e allarmismo sulla spesa senza rendersi conto che sono contraddittorie fra loro
La verità è che per ridurre le tasse la che la riduzione delle tasse non può essere semplicemente legata al taglio delle pensioni
Altri sono oggi le inattese ponti di preoccupazione per l'andamento della spesa pubblica
E la spesa sanitaria regionale che sta crescendo del sette per cento e soprattutto quella di alcune regioni con la Lombardia dove cresce del nove per cento qui bisogna essere chiari
La devolution di cui tanto parlano gli esponenti del Polo non può significare che le Regioni siano libere di spendere quanto vogliono libere da vincoli di bilancio e libera di gettare poi sullo spalle dello Stato la colpa e la pressione fiscale
E per quanto riguarda le pensioni io resto convinto che la riforma vada completato e vada completata con la verifica del due mila uno
Ma non per urgenti esigenza di cassa ma per stabilire finalmente un regime definitivo certo ed è
E io vorrei da qui ricordare rilanciare che un anno fa in merito noi DS abbiamo avanzato una proposta
Che incontrò basto consenso che sosteneva l'estensione a tutti i lavoratori del sistema contributivo col metodo pro rata
Salvaguardando quindi i diritti acquisiti e sviluppando al massimo tutte le forme di previdenza integrativa anche con l'utilizzo del TFR
Mi stupisce che alcuni che allora criticarono da destra quella proposta si ritrovino oggi ad accusare la sinistra di immobilismo e di conservatorismo
Se quella proposta fosse stata o fosse attuata io credo che il sistema italiano troverebbe quell'equilibrio finanziario e quella maggiore giustizia generazionale la quale ha bisogno
Per quanto riguarda la concertazione di fronte ai ritardi che nostro sistema sta accumulando sull'innovazione la ricerca le infrastrutture la formazione il cambiamento del modello di specializzazione dobbiamo chiederci serve ancora
Ci serve per aggredire i ritardi strutturali italiani così come è servita per sconfiggere l'inflazione portare a compimento risarcimento
Io credo di sì
Perché non credo che riformismo cammini solo con le gambe del Parlamento del governo
I forni SMA deve camminare anche nella società
La concertazione però non deve diventare uno strumento fine a se stesso a chi attacca la concertazione lo dobbiamo chiedere un esercizio di onestà intellettuale la politica dei redditi e Risanamento non avrebbero mai avuto successo senza concertazione
A chi considera il sindacato italiano un ostacolo da rimuovere un impaccio noi continuiamo a ricordare ciò che le organizzazioni lavoratori hanno fatto in questi anni per salvare l'Italia dal baratro ma hanno voi stessi
Alla sinistra politica e sociale
Dobbiamo chiedere di non avere paura dell'innovazione
Di accompagnarla cercando sempre il punto più alto di armonia tra i nostri valori e mutamenti sociali
Dobbiamo imparare ad un dire a rispondere a una nuova domanda di libertà di autorizzazione che ci viene dai cittadini e dai lavoratori non soltanto delle dall'impresa
Sul piano culturale
Mentre lo dobbiamo smettere di batterci contro la visione liberista proposta dalla destra dobbiamo lo stesso tempo interrogarci sulle nuove dimensioni di libertà accessibili oggi
E sempre più in futuro alla vita degli individui e delle famiglie
E dobbiamo fare in modo quadrate qui c'è un punto centrale del messaggio persino simbolico
Che dobbiamo opporre al messaggio della casa della libertà
Dobbiamo fare in modo che le nostre proposte siano sempre tese ad ampliare non ad irrigidire le di minzione dimensioni e le opportunità di scelta
Guardiamo ad esempio alla mobilità del lavoro
Sappiamo che il quaranta per cento dei giovani che trovano il primo lavoro ottiene contratti di durata inferiore a cinque mesi occorre allora gridare la precarizzazione io non ne sono convinto
Perché attraverso il primo ingresso nel mondo del lavoro si costruiscono opportunità e capacità certamente superiori a quelle che i giovani avrebbero restando disoccupati
Non dobbiamo dimenticare che ogni anno in Italia il ventisette per cento di lavoratori cambia lavoro
Uno dei tassi di mobilità più elevati al mondo e che la maggior parte dei giovani assunti con contratti temporanei trova sbocco successivamente con contratti duraturi
Che cos'è di sinistra allora
è di sinistra lavorare per l'estensione del sistema di garanzie
Fare un passo avanti per la riforma degli ammortizzatori sociali
Aumentare la platea e la copertura fissata dal sussidio ordinario disoccupazione completare la riforma radicale di servizi per l'impiego in modo che nessuno sia lasciato solo nei percorsi che lo portano dalla scuola al lavoro da un lavoro ad un altro dal lavoro alla pensione
E fare in modo che l'assistenza sia fornita in modo efficace e concreto che nasca in Italia è una vera formazione continua favorendo la realizzazione degli accordi già raggiunti fra le parti sociali
è di sinistra a fare in modo che la formazione diventi finalmente di qualità
Mentre oggi solo il quattordici per cento dei giovani che frequentano corsi di formazione trova lavoro ad un anno di distanza
è di sinistra offrire ad un corpo sociale sempre più frammentato ma anche sempre più ricco di fermenti e di dinamismo l'opzione di uno Stato moderno che si occupa delle garanzie
E dei diritti fondamentali di tutti strumenti non invasivi un corpo sociale badiamo bene che sempre più libero e capace di superare antiche intermediazioni pensiamo a cosa significa internet
Noi sappiamo che la sinistra della libertà una visione più ampia della destra ma dobbiamo essere capaci di trasformare questa visione in politiche
E dobbiamo contrapporre al tema della libertà qui c'è il punto a punto di messaggio che vorrei fosse in qualche misura interpretato anche come
Il simbolo di una stagione nuova di riformismo del della sinistra italiana
Dobbiamo contrapporre al tema della libertà agitato dal Polo inteso come libertà dalle regole libertà del più forte odio per le diversità
La visione della libertà come diritto di scelta del singolo individuo
Usando le parole di Amartya Sen una visione della libertà come libertà della realizzazione dei propri piani di vite
Questa libertà non si costruisce solo si costruisce non solo Colombo con l'uguaglianza di opportunità non solo con la correzione degli squilibri ma anche offrendo opzioni di scelta non invasiva
Un esempio concreto
Pensiamo ancora alla creazione di occupazione e guardiamo quale fra i tanti strumenti messi in campo in questi anni ha funzionato meglio si tratta del credito d'imposta lo strumento meno invasivo meno burocratico più automatico
Perché allora
Non usare lo stesso strumento per incentivare le attività di formazione di acquisto delle innovazioni di spesa per la ricerca
Da parte delle imprese e dei lavoratori perché lo sperimentare in alcuni casi buoni d'acquisto piuttosto che l'erogazione quarta disservizi di incerta qualità da parte di organismi burocratici
Perché non estendere il credito d'imposta sia per la nuova occupazione sia per gli aiuti alla nascita di nuove imprese nei settori ad alta tecnologia
Perché non estendere a favore del Mezzogiorno un meccanismo agire di successo come quello della legge Visco per l'incentivazione all'acquisto di beni strumentali detto qui il compito di una sinistra nuova
Creare le condizioni perché i cittadini moderni possano scegliere la loro vita e abbiano la capacità e la libertà di farlo creare le condizioni perché ogni individuo ogni giovane ogni ragazza ed ogni ragazzo il nostro Paese
Possa esercitare appieno il suo diritto di scelta di pianificazione della propria vita
Scegliere il proprio tempo di lavoro
All'interno di organizzazione aziendale flessibile
Scegliere il percorso formativo scegliere quando fare un figlio
Scegliere il momento in cui andare in pensione sapendo che la retribuzione sarà conseguente scegliere il proprio stile di vita di gusto culturale di credo religioso di organizzazione familiari di preferenza sessuale
Ed è per questo
Anche per questo che dobbiamo puntare sulla formazione
Sulla diffusione della conoscenza dei saperi perché dobbiamo educare a scegliere perché dobbiamo sentire la responsabilità morale di mettere ognuno indipendentemente dalle condizioni sociali nella condizione di sapere scegliere
Il compito più
E liberare dalla sinistra liberale l'Italia dalla sclerosi dalla paura delle riforme dell'innovazione
Abbiamo cominciato noi lo rivendichiamo in questi anni e da noi deve venire oggi un forte messaggio per la continuazione e l'accelerazione del processo
Ha perfettamente ragione Giuliano Amato
Ha ragione il presidente del Consiglio quando dice che il governo non può pensare di vivacchiare in questi Paesi in questi mesi che ci separano dalla fine della legislatura
Al governo deve andare e va tutto il nostro sostegno tutto il nostro contributo di idee e di azione
Dobbiamo mentale il nostro impegno in due direzioni
Il primo è quello dell'attuazione amministrativa delle riforme delle misure già approvate
Il secondo è quello dell'approvazione definitiva di un pacchetto di provvedimenti urgenti in esame al Parlamento nel testo integrale della relazione troverete il dettaglio di questo
Ed è in questo incrocio
Al centro del cambiamento che si deve porre la sinistra
Una sinistra che ha la sua ragione nella volontà di tenere insieme la modernità e gli ultimi
Questa è la cifra di ciò che noi vogliamo essere queste la ricchezza del nostro punto di vista a Torino credo che ciò sia emerso con forza
Una politica di sinistra che non si occupi di povertà e fame nel mondo di Africa dell'AIDS dei diritti umani
Di uno sviluppo ecologicamente sostenibile de la grande questione della qualità della vita della dimensione umana della globalizzazione sarebbe quanto di più lontana dalla realtà e dal cuore dalle ragioni che la sinistra stessa
E comunque non potrebbe essere nostra politica non potrebbe essere la politica di una forza della sinistra del due mila
Di una sinistra non più ideologica ma proprio per questo più radicale più convinta di poter affrontare i problemi con la forza del proprio concreto riformista
Riformismo e coscienza critica infatti stanno insieme devono stare insieme
Il primo da solo non avrebbe linfa l'altra da sola non avrebbe gambe sarebbe sono nobile vuota predicazione
E tenendo insieme le due cose che si può lavorare al cambiamento e cercando di tenere insieme le due cose che abbiamo sviluppato la nostra azione in quest'anno e mezzo e abbiamo assunto determinate posizioni posizioni anche difficile
Come ad esempio ribadire la piena leggibili legittimità del World Gay Pride e intervenire politicamente per garantire lo svolgimento della manifestazione e il rispetto dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione
Come non venire meno all'impegno a non fare approvare così come è uscito dalla Camera il testo di legge sulla fecondazione
Come sostenere la necessità di una nuova legge che istituisca il diritto di voto per gli immigrati alle elezioni amministrative
Come sostenere l'abolizione dell'embargo dei beni fondamentali e l'applicazione per davvero dell'embargo generalizzato la vendita delle armi come battersi per la cancellazione del debito estero dei Paesi poveri cosa che si può contribuire a fare approvando subito le appropriate misure a partire dal testo approvato dal governo e promuovendo politiche di nuova cooperazione a sostegno della crescita sociale economica e civile di quei Paesi
Tutto questo il cambiamento del mondo della società le innovazioni politiche necessarie comprenderla guidarlo sono state al centro del nostro congresso solo pochi mesi fa
Un congresso importante
Una discussione belle appassionata che ha fatto dire a tutti noi ci siamo siamo qui ci siamo ritrovati
Questo è stato il valore più prezioso di questo nostro congresso
Nel corso del quale non sono stato certo scolpiti nella pietra dopo mio verità intangibili
Ma sono stati affermati i principi comuni riassumendo il lavoro fatto in un anno per ridefinire la nostra identità il nostro ruolo la struttura del nostro partito
A Torino l'abbiamo detto con chiarezza
Siamo la forza della sinistra democratica di una sinistra che ha radicamento nella modernità e lotta per l'uguaglianza
Siamo un grande partito che ha nel socialismo liberale del due mila la sua identità che sta dentro la famiglia socialista europea e mondiale con la ricchezza e l'autorevolezza di una forza riformista innovatrice e plurale per culture identità
Siamo una forza che vuole tenere insieme identità e apertura coscienza critica pragmatismo idealità e concretezza
E penso sia davvero ingiusto e ingeneroso chi dice che i DS sono ormai una forza di centro
Come ha fatto in una recente intervista un compagno al quale va il nostro affetto come Pietro Ingrao
C'è in questo l'idea che la sinistra sia solo quella del passato
O quella della pura testimonianza ha detto Pietro Ingrao apro virgolette il ritenersi comunista per me va da sé il punto è riuscire ad esserlo concretamente e questo è molto difficile chiudo virgolette
Per cambiare davvero le cose una forza politica di sinistra ha il dovere di essere concreti
E noi abbiamo il dovere di rendere concreto il nostro riformismo
Riformismo che il modo di essere la sinistra del due mila riformismo che il tratto distintivo della nostra identità fatta di programmi e di ideali
E sempre al Lingotto
Dicendo che non c'è futuro per partiti culturalmente politicamente leggeri non abbiamo fatto altro che ribadire ciò che avevamo già sostenuto anche qui in modo che ha chiaro nel seminario sul partito di Frascati
E cioè che vogliamo essere un grande partito moderno di massa con una sua struttura organizzativa ed un suo radicamento
Un partito con un forte profilo progettuale politico che non si limiti ad essere la proiezione dell'azione di governo che non sia né un'appendice né una struttura di servizio magari da attivare quando arriva il momento delle elezioni
Un partito che ha scelto un percorso di valorizzazione della presenza delle donne al suo interno
Ciò che definisce per me in maniera assolutamente indiscutibile la nostra identità e la misura della nostra innovazione però oggi e per domani
Non sono certo due passaggi elettorali
Che possono cambiare acquisizioni di questa portata anche perché nel passaggio elettorale quello delle elezioni regionali non è stata la forza dei DS ad essere messa in discussione
Non si può mettere in discussione principi discussi e misurati nel loro grado di consenso e condivisione attraverso un percorso fatto di sette mila assemblee congressuali
Con l'elaborazione del progetto Duemila
Da noi unanimemente votato
Con la messa a punto di nuovo statuto con l'approvazione di una mozione che ha avuto l'ottanta per cento dei consensi degli iscritti al partito
In un congresso reso fecondo dalla pluralità di posizioni politiche racchiuse nelle due mazzi mozioni che sono state portate al voto i nostri compagni
Il congresso di Torino
è stato scritto non dagli stati maggiori e dunque non agli stati maggiori appartiene ma da centinaia di migliaia di compagni che hanno discusso e votato
Voglio dirlo allora con chiarezza noi con Torino abbiamo chiuso il discorso sull'identità
L'ultima cosa che ora dobbiamo fare tormentarsi ancora
Perennemente alimentando instabilità sulla nostra identità in un Paese nel quale tutti hanno identità politiche di fragilità incomprensibile noi che abbiamo fatto un lavoro decennale
Per definire il nostro percorso politico-culturale la nostra appartenenza internazionale noi siamo gli unici che costantemente revocato in discussione ciò che attraverso un pronunciamento di centinaia di migliaia di persone abbiamo acquisito però dobbiamo più chiederci chi siamo
Noi siamo la grande forza del socialismo liberale in Italia
Siamo il partito dell'Internazionale socialista del socialismo europeo siamo la forza principale del riformismo italiano
La questione non è più cosa essere ma fare le cose che corrispondono a quello che sia
Con più determinazione di quanto non si sia fatto fino ad ora e con il concorso di tutti
Perché ci possono essere differenze diverse valutazioni anche critiche ma in un quadro di responsabilità comune
Perché comune è stata ed è l'assunzione degli incarichi a livello sia partito sia di governo perché comuni collegiali sono state tutte le decisioni di rilievo rese in quest'anno e mezzo con un coinvolgimento unitario gli organismi dirigenti è una pratica democratica
Che credo nessuno possa onestamente mettere in dubbio
A questo punto è giusto io mi sento chiamato in causa l'ho detto esplicitamente nei giorni passati fare una riflessione sul ciclo politico di questi dieci anni
Che anche il lavoro a cui un nuovo giovane gruppo dirigente della sinistra italiana dedicato una parte consistente della sua vita e io così lo sento
Per come io la vedo insieme tutti insieme abbiamo cambiato il destino dalla sinistra italiana di questo Paese
Dodici anni fa la sinistra era in un angolo
Amministrava onestamente un declino elettorale di milioni di voti che durava ininterrottamente da dodici a
Il pentapartito sembrava invincibile si era perso il referendum dell'ottantacinque
La svolta dell'ottantanove la nascita del PDS la scelta del bipolarismo l'adesione all'Internazionale socialista l'apporto delle altre forze politiche con noi hanno costituito i DS
Hanno cambiato il destino della sinistra di questo Paese
E i referendum in quegli altri furono motore della rottura del caso e fattori di sblocca o del sistema politico
Mai come in questi dieci anni la sinistra governato tanta parte del Paese e collezionato tanti successi elettorali
E nel triennio tra il novantasei e novantotto quando si vincevano tutte le elezioni nessuno diceva che si era sbagliato tutto
Non vorrei che anche tra di noi si facesse strada quel tipico paradosso italiano per cui quando si vince si dice abbiamo vinto e quando si perde si preferisce dire avete perso
Non serve quindi mettere in discussione i principi che ormai formano il nostro modo di essere o pensare o o pensare di dover colmare vuoti che in realtà non ci sono almeno a livello della nostra elaborazione politica e teorica
Se c'è un vuoto da colmare e quello che passa tra le affermazioni e le concrete realizzazioni
Tra i nostri valori e i nostri comportamenti diffusi tra il ruolo politico che abbiamo la nostra forza elettorale lo abbiamo già detto
La sinistra è troppo piccola deve crescere e per farla crescere sento come ho detto in questa relazione il bisogno di proseguire sulla strada dell'innovazione
E del chiarimento dell'identità riformista di una sinistra moderna un'innovazione che riguarda i programmi da scelte politiche il nostro riformismo le difficoltà ci sono lo so bene e anche resistenze a tutti i livelli ma noi dobbiamo continuare a investire su questo partito
Come abbiamo fatto nel corso di questo anno e mezzo come ha fatto questo gruppo dirigente non intendo solo il gruppo dirigente nazionale ma i segretari regionali e di federazione
Che lasciatemelo dire
Si è caricato sulle spalle difficoltà grandi e di varia natura a partire da quelle durissime
Di carattere strutturale
Il partito che vogliamo non può ridursi a una macchina di tattica politica
La sua vita non può essere la vita di gruppi spesso legati al potere altrettanto spesso chiusi impenetrabili incapaci di alimentare una politica in grado di comunicare con la società non vogliamo un partito che si riduca ad essere solo ceto politico
Se così fosse sarebbe difficile guardare con fiducia agli impegni e ai compiti che ci attende
Se fosse così sarebbe difficile anche continuare a riflettere su cosa debba realmente essere su cosa debba fare la sinistra democratica e riformista in Italia
Ma siamo sicuri che non sia così siamo sicuri di essere al riparo da questi rischi voglio essere schietto e dire che francamente mi sembra che i risultati del nostro impegno siano ancora al di sotto del necessario
Troppo spesso c'è una parcellizzazione degli interessi
Delle motivazioni che spingono a fare politica che rischia di essere un colpo mortale per il nostro stesso modo essere per la nostra capacità di comunicare e di creare consenso
Non sarò certo io a rimpiangere il tempo andato il tempo in cui il singolo individuo era poca cosa di fronte alla missione storica che l'ideologia assegnava al partito ad ogni militante
Se c'è però una cosa che dovrebbe ispirare la nostra azione l'attività di ognuno di noi ha una passione politica
La volontà di portare avanti concretamente degli ideali e degli obiettivi politici
Anche concerto rigore personale con un senso di appartenenza comune e con un di più di tensione morale d'impegno civile che non può non contraddistinguere la sinistra chi è di sinistra il nostro partito
Troppo spesso invece sfogliando le pagine dei giornali locali o anche leggendo le lettere le e-mail che arrivano dai nostri iscritti e simpatizzanti
Ho la sensazione che l'immagine che diamo all'esterno sia quella di un partito diviso lacerato da guerre intestine che hanno a che fare poco con le diverse opzioni politiche
E molto con interessi individuali e di gruppo con la ricerca di cariche con ambizioni che portano a sacrificare il nostro interesse collettivo e soprattutto quello pubblico sull'altare delle carriere del tornaconto personale
Non è possibile non è accettabile che sia così
Dobbiamo impegnarci tutti perché questo non accada perché non sia questo ciò che i cittadini percepiscono Dinoi
Per dare gambe alle nostre idee e adeguare i nostri comportamenti concreti a tutti i livelli alla linea e alla cultura ti Cardia che incarni
Vedete in queste ore qualcuno dice L'Ulivo è finito e c'è del vero
Un'idea della coalizione come luogo forte di unità e sintesi delle diverse culture riformiste italiane e quindi ma il combinato dello smalto combinato dello smantellamento dell'Ulivo e del fallimento del maggioritario ha inferto un duro colpo alla prospettiva politica per la quale abbiamo lavorato con successo in questi dieci anni
Per questo io stesso ho parlato dell'esaurimento di un ciclo
Ma riconoscere questo dato di fatto
Con soddisfazione è un errore gravissimo
Una parte del nostro attenzioni Isma'nasce quando è finito vivo
Lo abbiamo detto sia D'Alema che Dio è stato l'Ulivo quell'idea a darci una forza superiore a quella che avevamo come semplice somma dei partiti di centro sinistra ad attrarre le centinaia di migliaia di cittadini che furono il nostro valore aggiunto decisivo
Lo ha detto bene proprio massimo un mese e mezzo fa la sinistra minoritaria del Paese cito tra virgolette e infatti per vincere abbiamo creato il centrosinistra nel novantasei l Ulivo ricevette settecento mila voti in più rispetto alla somma dei consensi ottenuti dai partiti
Non erano moltissimi ma furono determinanti
Ma la coalizione non può essere un ricordo ne ho rimpianti
Lì dentro c'era un'idea programma e valori comuni prodotti da culture riformiste diverso è stata la più grande idea politica di questi anni
Dalla fine di quell'esperienza della fine di quell'esperienza la responsabilità fondamentale di Fausto Bertinotti
Ed ecco la stessa pervicace volontà di praticare ancora una volta la linea del tanto peggio tanto peggio tanto meglio
Chi oggi il segretario di Rifondazione comunista anche di fronte all'offerta di un dialogo ci propone come precondizione di rompere le gabbie del centrosinistra
Non si rompono le gabbie per finire in un angolo la coalizione per noi bar rilancia sì lo sosteniamo testardamente tenacemente la coalizione va rilanciata
Si è persa l'occasione lanciata dal nostro congresso di una federazione del centro sinistra che avrebbe ridato compattezza e coesione alla coalizione ma ora più che dalle formule organizzative ed ai programmi e dalla leadership che dovremo ripartire negli uni e nell'altra si dovranno vedere più centro e più sinistra
Proprio come fu nel novantasei con un ticket che se per parlare ai moderati e alla sinistra
Colgo l'occasione per dire due cose la prima
Mi è sembrato paradossale che qualcuno nella coalizione esulta asse per le difficoltà della sinistra
Semmai il problema della coalizione che noi genera preoccupazione non certo esultanza e la debolezza e la divisione del suo centro politico
E comunque più forte sarà la sinistra riformista così come più forte sarà centro riformista più una coalizione sarà coese
Secondo
Nell'interesse della coalizione sebbene smettere di dire una cosa non vera
E cioè che si vince solo con un candidato dice
L'elezione dei presidenti delle giunte delle regioni e quelle dei sindaci in tante città dimostrano che non è così
Il tempo delle schermaglie dovrebbe essere finito
è chiaro ciò che dico
Tra le correzioni che dobbiamo apportare nell'opera di rilancio che la sinistra italiana non c'è la cancellazione del centro sinistra
Non c'è il ritorno ai progressisti del novantaquattro è interesse del nostro partito che sia così ed è interesse di tutti i partiti della coalizione
Dentro quell'idea dentro la coalizione anche i partiti avevano infatti la loro forza la loro visibilità e mostravano maggiore capacità di attrarre consenso
Entrata in crisi la coalizione i partiti sono tornati a mostrare il peggio di sé
Sono riemersi in tutti i loro difetti come ai tempi del proporzionale
Si è così creata una spirale perversa con piccoli partiti convento convinti che la diminuzione rafforzare la coalizione procedesse di pari passo all'incremento della loro possibilità di ottenere spazio anche l'idea del cambiamento così ha rallentato la sua corsa mano a mano che l'immagine del maggioritario se scolo Riva a mano a mano che i suoi difetti finivano per assomigliare a quelli conosciuti all'epoca del proporzionale
Maggioritario ha perso perché assorbito nella sua incompiutezza tutti i difetti del vecchio sistema i governi si sono composti come ai tempi del proporzionale la frammentazione sia esasperata la rissosità e la prepotenza dei partiti hanno
è così finito un tempo ma il colpo subìto dal maggioritario non deve significare ripeto la fine del bipolarismo e della coalizione
E qui io vorrei veramente introdurre un accento di preoccupazione
Se la coalizione si smarrisce definitivamente
Assisteremo anche ad una radicalizzazione ulteriori ulteriore delle posizioni dei partiti del centrosinistra assisteremo ad un ritorno al passato a vecchi schemi
E persino a riemergere nel bisogno di visibilità di radicalizzazione irrigidimenti su questioni etiche civili che contrasterebbe lo con lo sforzo di sintesi politica e culturale che abbiamo compiuto e che dobbiamo compiere la coalizione di centrosinistra e la risorsa è una risorsa preziosa di cui disponiamo tutti dovrebbero capirlo tutti dovrebbero comprendere se non altro che l'accentuarsi della divaricazione partiti sta al nostro interno l'interno alla coalizione rischia di essere se si andrà a votare con l'attuale legge elettorale il modo migliore per perdere in tutti i collegi
Perché sarà difficile far votare tutti i cittadini che si riconoscono nella coalizione per coloro che si sono distinti per avere sparato ogni giorno in continuazione sulla coalizione che sui propri e sui loro alle
Io dico invece che serve la responsabilità di tutti
E che serve che tutti si impegnino allo stesso modo in ogni momento non solo in quello degli onori ma anche in quello degli oneri lo lasciando ad esempio che siano quasi sempre solo i DS a preoccuparsi di garantire il numero legale alla Camera o al Senato
La coalizione dunque e ben venga una ricomposizione delle forze del centro che sono collocate senza ambiguità nel bipolarismo e in una prospettiva di centrosinistra senza opzioni di riserva o velleità terza forzista
Consiglio sommessamente però Vito
Finita come la convergenza dei non DS
Alla sinistra riformista per parte sua
Spetta il compito di non disperdere propri nel CDA come invece accade nel novantasei quando diverse forze non raggiunsero il quorum del quattro per cento sprecano diverse decine di migliaia di voti
Una sinistra che riconosca le sue differenze ma non esaltanti automaticamente lo spirito di visione
Insomma pongo un problema
Come evitare frammentazione e dispersione o ancora come lavorare per una sinistra plurale che si ancorata riformismo e che possa crescere elettoralmente
O anche come si può con una sinistra che e rimarrà politicamente diversa da noi
Come quella di Rifondazione Comunista avviare il dialogo di cui ha parlato in questi giorni un dialogo tra forze diverse non dormite
Vedo che di fronte a queste esigenze tendono a riemergere a sinistra le logiche delle auto tutele e delle visibilità che altro non sono che l'altra faccia delle culture delle jam Monia e della reductio ad unum ne prendo atto per questo penso che in questo momento la preoccupazione che noi dobbiamo avere insieme ha rilanciato la coalizione è quella di curare noi stessi
Ma non chiudendoci al contrario a prenderci
Dobbiamo investire sulla nostra identità e sulla nostra apertura le due cose insieme
Sarebbe infatti un errore mortale considerare il governo la sfida riformista come un peso di cui liberarsi per poter camminare spediti all'opposizione forti delle facili certezze di una indecifrabile identità ideologica
Questo vorrebbe dire tornare indietro
E invece anche se il vento sembra essere contraria e se la corrente più forte noi abbiamo una rotta quella tracciata a Torino e dobbiamo continuare innovando a seguire
Dobbiamo correggere precisarla cento il nostro dibattito serve anche a questo ma non possiamo investirla e comunque non potrebbe farlo questo gruppo dirigente
Ora credo sia importante in questa nostra discussione prosegue in modo diffuso davvero diffuso in tutte le sezioni moltiplicando la nostra capacità di comunicazione e di circolazione delle idee
Sarebbe io credo davvero inutile e dannoso dividersi sulle forme di questa discussione quasi che ci sia chi vuole farla e chi non vuole farla perché non è così
Io sento da parte dei compagni alla sinistra la volontà di far proseguire questa discussione oltre la direzione del partito
Raccolgo questa esigenza perché la condivido
Sono certo che anche loro cogliendo questa disponibilità eviteranno una inopportuna radicalizzazione che rischia di colpire ciò che io considero un valore la condivisione delle responsabilità nel rispetto delle differenze mi sento di rivolgere questo invito non solo alla luce delle considerazioni contenute in questa relazione ma anche perché la nostra proposta di itinerario e chiara e forte
E quella di avviare da subito in tutte le sezioni una grande discussione politica sui temi di questa direzione e poi convocheremo la platea congressuale sulla base di tesi programmatiche discusse e votate da tutti gli iscritti
La democrazia del partito riguarda innanzitutto gli scritti
Oggi non abbiamo bisogno di una riunione di Direzione ingrandita Nedi un dibattito di tipo congressuale senza un congresso
Abbiamo bisogno di riflessione programmatiche di correzioni significative
Non di inutili ed estenuanti discussioni da anno zero
Abbiamo bisogno di cimentarci con i problemi dei quali abbiamo discusso alla commissione per il Progetto e cioè i problemi veri del riformismo italiano formazione sapere capitale umano
Saranno questi i temi del primo congresso programmatico della storia del nostro partito
Temi che dovranno coinvolgere non due mila persone ma le centinaia di migliaia di iscritti che oggi guardano al muro ascolto innovazione programmatica combattività politica il partito mi sembra chieda per queste ed è anche per questo ed ho concluso che dobbiamo allargare la rete dei soggetti che sono parte attiva dei processi decisionali ed è la formazione dei gruppi dirigenti
Non solo più attenzione come si è sempre detto verso le realtà locali
Ma una nuova idea di partito un'idea per così dire policentrica
Coerente con la nostra più in generale impostazione federale federalisti e qui vorrei avanzare una proposta concreto propongo che entro l'estate
Una parte della segreteria del partito cominci ad operare al nord
Trasferendo lì le nostre migliori competenze le responsabilità operative su tutte le questioni che interessano economia impresa
Creando un centro di direzione politica lì dove il cuore delle questioni economiche e sociali del Paese
Vorrei essere chiaro non è solo una novità organizzativa ma è un investimento politico decisivo un modo di pensare il modo di vivere e di decidere di questo partito diverso del passato
Queste non sono le esigenze che abbiamo oggi
L'identità e i valori gli abbiamo e sono quelli che nei mesi che ci separano dalla fine della legislatura possono servirci insieme alle profonde correzioni programmatiche che vi ho proposto a rendere ancora più incisiva
La nostra azione riformista e a rilanciare la coalizione del centrosinistra
Compagnie e cari compagni
Mi scuso se ho preso qualche minuto in più del solito ma credo che fosse giusto
Cogliere quest'occasione per mettere in condizione il nostro partito di giocare fino in fondo la partita delle prossime elezioni politiche per riconquistare la fiducia dei cittadini per continuare a governare e a cambiare vita
Grazie avendo udito la relazione del segretario del partito che intende iscriversi lo può fare lo può fare credo nel giro di mezz'ora alla segreteria fra trenta minuti ovviamente chiuderemo le iscrizioni che sono già numerose
Io ho intenzione di far parlare il maggior numero possibile i compagni perché questa è una direzione di particolare impegno
E vorrei anche dire
Che occorre avere rispetto per i compagni che intervengono proprio perché
Necessari detto questo io non credevo che i fumatori fossero tanti non so se chi si alza un fumatore
Comunque chi si alza è pregato di uscire
E nel frattempo vorrei che si preparasse dell'intervento il compagno Massimo villone a cui do la parola appena c'è un po'di tranquillità a cui seguirà il compagno diano la Bucci
Prego
Chi si schiera
Sì
Imitando Daniele
Non si può fare una seria la presidente sceglie un banco acquisiti e dei comunisti
Io ci mettono in evidenza
Vi fanno l'elenco
Penso che
Allora io intanto direi dobbiamo ringraziare il compagno villone per assumersi il compito di aprire il nostro dibattito e però c'è un modo concreto di ringraziarlo ed è quello di stare un po'Vitti quindi vi prego di piacere e la parola al compagno Massimo villone
Problemi
Dobbiamo sperare con la relazione di oggi
Noi riusciamo
Da un periodo in cui spesso
Sì ha avuto la sensazione che se si va allargando troppo ha visto
Una mediazione incerto dunque pericolosa
L'ultimo punto di questo parto difficile
Presidente del
Io direi che va be'ascolto nemmeno il nuovo sistema una pausa non si
Ciascuno
Io ti ascolto
Vorrei per piacere di prendere atto che non è questa una cosa positiva di non lasciare iniziare il dibattito perché come dicevo prima è giusto che vi sia un ampio numero di iscritti a parlare quindi vi prego perché se li lasciare iniziare chiaramente quel gruppo in fondo se possibile è è possibile che del gruppo in fondo esca grazie e no chiedo a Massimo villone di iniziare il suo intervento prego
Allora la parola Presidente Massimo Vari
Allora l'ultimo tratto di questo difeso perché a Mantova difficile andare stato il referendum
Io credo che fosse il denaro
Da alcune settimane prima del voto che avremmo mancato il quorum
Per la verità lo stesso Berlusconi probabilmente ha preso posizione nel senso l'astensione
Quando ha avuto in mano i sondaggi che ci davano la certezza che il quorum non sarebbe non sarebbe stato raggiunto
Pare che in quei giorni in cui ha deciso le cifre in suo possesso gli dicevano il trentadue per cento che poi più o meno quello che accaduto
E penso che anche noi avessimo gli stessi sondaggi
Io ho sollecitato anzi più volte un momento di riflessione per l'ipotesi in cui il referendum non riuscisse proprio perché di questa cosa mi sarei dovuto comunque occupare ministri in Parlamento
Non è stato possibile mi pare che adesso su questo siamo proprio al traino dei nostri avversarie
La parola d'ordine sembra essere oggi è quella del sistema tedesco
A me pare anzitutto che col sistema tedesco sta succedendo come accaduto col federalismo che poi ognuno ha la sua particolare Marco sottomarca il federalismo oggi la sua particolare Margot sottomarca del sistema tedesco
A parte queste a parte l'idea la la il dubbio che con questo sistema se Possa andare verso il bipolarismo
A parte il dubbio che oggi ci sia o meno un partito in questo Paese in grado di governare un sistema elettorale proporzionale che presuppone la forza dei partiti politici a non certo dalla forza i partiti politici
Io ho la sensazione che ci siamo facendo tirare in una trappola dai nostri avversario
Io credo che il gioco nel quale ci troviamo oggi è quello dei farci rinunciare ancora una volta a un pezzo della nostra identità politica
Per poi lasciarci in mezzo al guado senza una linea senza uno attuazione
Io comprendo all'argomento che è importante
Riflettere su questo e accettare le aperture degli altri perché diversamente si può temere che andiamo a sconfiggere un rovinose
L'ho sentito a questo argomento spesso in questi ultimi giorni è la cosa
Mi preme perché da domani proprio letteralmente a da domani a di questa cosa mi dovrò occupare però vedete io faccio tre considerazioni
Che sarebbe accaduto se il referendum avesse conseguito il quorum
Saremmo stati costretti a a perseguire politiche per noi rovinosa e senza alternative
Io capisco che oggi possono sembrare scomoda questa scelta per il maggioritario ma aderente si è sempre detto che il maggioritario
Favoriva la governabilità in sostanza perché ampliava le vittorie
E dunque ampliava anche le sconfitte
Perché non c'è modo di ampliare vittoria senza bere anche le sconfitte
E questo quindi non lo sapevamo da almeno una decina d'anni come minimo
Ma poi alla fine l'argomento decisivo che mi fa dubitare che la strada oggi sia questa
E ma se noi veramente pensiamo che cambiare sistema elettorale sia nel nostro interesse oggi questo lo pensiamo noi lo pensa anche il nostro avversario e perché mai Berlusconi dovrebbe farsi questo regalo
Visto che ci può impedire in ogni momento rifarla una nuova legge elettorale perché noi non siamo in grado di farla se lui non è d'accordo
Essa è questa che c'è gli conviene perché ce la deve far fare un'altra legge elettorale
Quindi io per la verità sarei molto cauto sull'ipotesi di riuscire concretamente a metter mano alla legge elettorale oggi mi pare che non c'è nessuna realistica possibilità di farlo
Se dobbiamo fare un'apertura perché bisogna dialetticamente a dare il senso di una nostra non chiusura facciamolo
Ma lavoriamo sulle ipotesi che si va a votare con la legge elettorale che c'è perché questa mi pare un'ipotesi realistica noi voteremo probabilmente con questa legge elettorale qualunque ipotesi diversa io credo non ha non ha troppo fondamenti
Perciò io se dovessi definire oggi una proposta politica
Cioè che Ray piuttosto di ridefinire la nostra proposta politica di di acquisirla di riconfermarlo ne fosse troppo troppo frettolosamente abbiamo abbandonato il doppio turno
Troppo poco abbiamo pensato a completare la terza forma sulla legge elettorale con altre cose che ha oggi per la verità Walter ha citato cioè le ipotesi di qualche ritocco costituzionale
Che indipendentemente dalla legge elettorale può puntare a governabilità e stabilità
Ma soprattutto io guarderei a quella che è la strategia corale concreta
Può darsi che l'ordine sia perso con il patto della lega con Berlusconi ma il resto del Paese abbiamo no oggi una vera analisi di quelli che sono oggi collegi marginali
Abbiamo no un'analisi di quanti collegi riusciamo a mettere nell'orbita dell'acquisibile nell'arco di tempo che abbiamo di qui alle prossime elezioni
Quei in questa cosa una volta eravamo molto ombra
Spero che qualcuno se ne stia occupando anche oggi
E poi soprattutto sulle cose concrete
Su questo devo dire no pensato la relazione di Veltroni però mi pare che fosse più una relazione da inizio Legislatura piuttosto che da fine legislatura io penso che sia molto chiaro che il turno elettorale la volta prossima si vince o si perde su questioni di con le tasse
Il lavoro e la sicurezza ma bisogna avere poche cose concrete e farle nei pochi mesi che restano Baratta che sono mesi dei quali se riusciamo a portare a casa tre quattro addetti è già morto
Io credo che su questo bisogna in maniera molto puntuale e molto definita giudice riacquisire una capacità di iniziativa
Perché se no dovevo conclude che noi vediamo perché Berlusconi e il centrodestra sanno fare politica meglio di noi puramente e semplicemente perché forse Berlusconi ha imparato a bordo anzi che noi l'abbiamo dimenticato come si fa
Grazie al compagno Massimo villone la parola al compagno Adriano la Bucci a cui segue Elena Montecchi
All'indomani del novantasei della vittoria dell'Ulivo non c'eravamo di fronte tre obiettivi strategici
Il primo dispiegare rafforzare l'esperienza del governo il secondo le riforme istituzionali la legge elettorale come rafforzare il bipolarismo il terzo superare un'anomalia tutta italiana che il principale partito della sinistra stava al venti per cento
Ora dobbiamo fare un'analisi seria approfondita di questa situazione e dobbiamo dirci con sincerità che dopo quattro anni gli esiti sono abbastanza fallimentare
Noi abbiamo avuto in questi in questi quattro anni tre crisi di governo tre Presidenti del Consiglio la disintegrazione dell'Ulivo il governo Amato con una governa una maggioranza che in Parlamento non da una grande prova di sì
Abbiamo in maniera frettolosa improvvisata
Messo in campo la Bicamerale ridato fiato a Berlusconi accantonato il programma dell'Ulivo resi muti i Democratici di sinistra
Siamo passati indifferentemente questo lo dico accompagnò Veltroni indifferentemente rispetto a tutti i sistemi elettorali possibili
Ma quello che non si riesce a vedere dietro questi sistemi elettorali che sono delle tecniche qual è il modello democratico che ci sta dietro
Io apprezzo una cosa che ha detto stamattina Walter Michele bipolarismo non coincide col maggioritario ci dovevamo pensare prima esattamente così il bipolarismo non coincide col maggioritario
E noi oggi abbiamo un bipolarismo debole perché è un bipolarismo che abbiamo pensato di costruire l'attraverso i meccanismi elettorali e non attraverso una capacità progettuale dei programmi alternativi tra di loro
è stato Fisichella purtroppo a ricordarci
Che in negli Stati Uniti d e m in Inghilterra il sistema e bipartitico e sulla base di quello si è fatta una legge elettorale non una legge elettorale per costruire due partiti
Sulla Cosa due sappiamo benissimo come è andata
E dobbiamo anche sapere che la nostra debolezza c'è un partito che resta inchiodato al venti per cento dei consensi essa stesso una elemento di debolezza dell'intera coalizione perché non riusciamo ad avere ovviamente una capacità attrattive
Ora se qualcuno ci avesse detto quattro anni fa che non ci saremmo trovati dopo la vittoria dell'Ulivo in una situazione del genere avremmo anche noi stentato a crederci ma è per questo insieme di motivi che più che un ciclo politico è entrata in crisi una strategia politica
Ora come ha detto oggi Walter
Basta al congresso di Torino cioè noi abbiamo risolto i nostri problemi e si tratterebbe di inverare dal tre dal punto di vista programmatico ciò che abbiamo deciso io devo dire la verità non sono convinto
E non sono convinto perché dopotutto Rino ad esempio su un punto che è di idea dello sviluppo del Paese e quindi a un punto di identità
Noi abbiamo avuto dopo Torino il documento Blair D'Alema e qualche settimana dopo abbiamo votato il documento di Lisbona
Bene tra queste due i ipotesi sullo sviluppo sono radicalmente diverse una quella del documento Blair D'Alema si affida sostanzialmente alla flessibilità salariale e dei diritti
E per dirla con il compagno Trentin siamo in presenza di una ritorno appurò ottocento
Dall'altra abbiamo un'idea quella di Lisbona
Fondata sulla qualità sulla ricerca sull'innovazione
Su una come scritto sul documento di Lisbona una piena
E buona occupazione
Su questo i DS non hanno sostanzialmente preso posizione hanno giusta posto due ipotesi che sono radicalmente diverse tra di loro
Ora se si sceglie l'impostazione di Lisbona bisogna essere coerenti
E di rivedere alcune posizioni anche di carattere culturale che questo partito ha portato avanti in questi anni
Perché per rilanciare la ricerca la formazione serve non una visione gregaria del potere pubblico ma un ruolo attivo del potere pubblico perché certo questo non lo fanno semplicemente l'impresa
E quindi usciamo da questa idea diciamo così bisogna rilanciare una nuova stagione dei diritti nel mondo del lavoro io sono molto d'accordo su questo quello che diceva Walter e credo che fuoriusciamo da una discussione che pure c'è stata al nostro interno che per lungo tempo ha contrapposto le garanzie con l'opportunità un'idea un po'bislacca per cui sembra diminuire garanzia o mentali le opportunità
Dobbiamo avere un'idea si stiamo al documento di Lisbona che il Welfare non è una spesa improduttiva ma un investimento produttivo
E che stanno insieme lo sviluppo economico una riforma del Welfare dove c'è bisogno di più un mercato di più potere pubblico che sappia sollecitare anche volontariato e terzo settore
Noi abbiamo bisogno di tutto questo
Mostra quindi la corda un'idea debole gregaria della sinistra il cui unico compito è quello di alleviare le crudeltà di un sistema già dato e immodificabile
Dobbiamo uscire da una idea di sinistra anonima evanescente
Come ottantanove c'è stata la crisi il fallimento irreversibile dei regimi dell'Est ho l'impressione che a sinistra qualcuno pensi che oltre a questo debba cadere qualsiasi ipotesi di trasformazione degli assetti sociali ed economici dati
E io credo che una sinistra se non è un punto di vista critico sull'esistente non è una sinistra
Dentro la globalizzazione ci dobbiamo stare
Non pensare come fa Rifondazione che la globalizzazione non gli piace quindi fermiamo il mondo perché dobbiamo uscente ma dentro la globalizzazione non ci dobbiamo battere sostanzialmente per tre fronti che sono le grandi sfide riformatrice di una sinistra moderna
E sono uno una democratizzazione di tutti gli ambiti dalla democrazia economica la democrazia degli organismi sovranazionali che oggi determino larga parte dei destini e del futuro delle popolazioni
Fondo monetario internazionale banca ma mondiale da beauty io
Due diritti dell'ambiente tre diritti e dignità delle persone che lavorano queste sono le sfide che stanno di fronte a una sinistra che ha un'ambizione riformatrice noi in Italia siamo ancora parlare il più delle volte delle riforme delle pensioni
Una sinistra di questo genere è una sinistra
Che non considera il lavoro e le persone Comuna merci
Mai considera come una risorsa
E come un elemento della qualità dello sviluppo
Ora quelli che non ci hanno votato e sono tanti e non credo che si possa dire che non c'hanno voti che diciamo così l'astensione colpisce indifferentemente tutti
Un fenomeno così largo evidentemente lambisce tutti ma noi non possiamo sostenere che c'è un indifferenza rispetto anche al dato dell'astensionismo
Queste persone che non c'hanno votato oltre a quello che dobbiamo fare alcune cose che qui diceva
Walter di programma
Dobbiamo anche dirgli che cosa facciamo adesso
Se se vogliamo spostarli
E dunque dobbiamo dice dobbiamo dirgli se noi da qui alle prossime elezioni del due mila e uno per tentare di vincere le elezioni e per affrontare al meglio siamo in grado in Parlamento di portare a casa la legge Smuraglia la legge sulla rappresentanza
L'accesso agli ordini professionali oppure invece magari in questa settimana passa al Senato la legge sulla fecondazione assistita adesso io mi chiedo
è così che noi pensiamo di recuperare una sfiducia un disincanto che c'è a sinistra
Allora va bene le cose che vogliamo fare è che proponiamo ma concretamente quali risultati può stiamo a casa oggi che i DS comunque sono al governo e sono la principale forza
Di questa esperienza di governo questo segna la qualità riformatrice
E non una concezione come quella della fecondazione assistita concezione autoritaria e illiberale
Di tutto questo io penso che noi dobbiamo discutere
E di tutto questo io credo che dobbiamo investire il partito noi non riusciremo ad affrontare al meglio la scadenza del due mila e uno se non cogliamo la crisi di una strategia politica e pensiamo di rimandare tutto al programma oppure che abbiamo risolto tutto al congresso di Torino è un'illusione
Perché se dal congresso di Torino ad oggi alcune cose non siamo riusciti a farle dobbiamo chiederci perché non siamo riusciti e non pensare che con uno scatto soggetti visti che di puro volontarismo politico non riusciremo a risolvere questi problemi
Serve una svolta è servo un coinvolgimento straordinario del partito ecco perché serve una grande campagna di discussione che si concluda con un'assemblea congressuale da fare entro la metà di luglio che discuta di politica
Noi non possiamo pensare che di fronte a questa situazione magari ci diamo un appuntamento per discutere come avevamo deciso ed è sicuramente giusto di ricerca e formazione ma c'è una discussione politica per imprimere una svolta una correzione di rotta
Io considero sbagliato un atteggiamento di chiusura
La sinistra di questo partito è insieme troppo o troppo poco
è troppo perché è un venti per cento e un venti per cento conta in un partito e troppo poco perché è chiaro che un venti per cento non può
Determinare una linea politica da sola sarebbe diciamo così una atteggiamento inutilmente Cloud Doria ma proprio per questo non riesco a capire una chiusura
Su una richiesta che è assolutamente di buonsenso e che riguarda le regole democratiche di un partito
La vita democratica è difficile avere una gestione unitaria se poi di fronte a una proposta
Che dice di non voler mettere in discussione gli organismi dirigenti perché se non si chiede un congresso che non abbiamo bisogno di una resa dei conti abbiamo bisogno di una discussione politica approfondita si risponda con un rifiuto oppure pensando
Di parlare diciamo così del programma cosa importanti ma di questo io non credo che di questo dobbiamo discutere di fronte a una situazione del genere anche di questo ha discusso ma non soltanto di questo quindi
E ho terminato credo
Che noi abbiamo bisogno di fare una discussione seria approfondita che coinvolga tutto il partito ma che ci sia anche una volontà di comprenderci e una capacità di ascolto non pensando che le cose si sono decise una volta per tutte perché di fronte a un dato come questo
Io credo che dobbiamo avere umiltà di ritornare su alcuni punti di cultura politica di identità e anche di proposta programmatiche
Dire che c'è stato congresso di Torino e quindi abbiamo risolto i problemi mi sembra una illusioni
Grazie al compagno da Bucci adesso la parola alla compagna Elena Monti Montecchi e si prepara Claudio Fava
In queste ultime settimane da varie fonti dal dalla relazione del neopresidente della Confindustria all'interpretazione che la stampa ha dato alla relazione del governatore Fazio ad alcuni interventi pubblici di qualche imprenditore di successo
Sì è tesa ad accreditare
Ulteriormente l'idea che la politica della sinistra e del centro sinistra ha costituito un limite per lo sviluppo e per la crescita
Del nostro Paese ed è dagli stessi presupposti che muove anche l'iniziativa politica
Mirata all'insediamento sociale di Forza Italia e del Polo delle Libertà infatti i leaders locali regionali territoriali di Forza Italia
Lontani dal perseguire a parole obiettivi di liberismo selvaggio cercano di espandere
Il consenso tra strati sociali diversi
Dalle casalinghe ai pensionati dagli imprenditori più innovativi alle categorie più corporative
E l'errore più grande secondo me che noi potremmo commettere
è quello di non valutare appieno
La saldatura di vecchi
Interessi
Con delle aspirazioni positive della società italiana maggiore autonomia personale
Un reddito più di Nino dignitoso
Che rischiano di essere rappresentati da un progetto politico certamente denso di contraddizioni che il frutto dell'alleanza tra il Polo e la lega
Un progetto peraltro che agganci reali in Europa Veltroni faceva alcuni riferimenti che io condivido
Quell'Europa delle piccole patrie
Di cui noi abbiamo individuato spesso soltanto gli aspetti più marcatamente di destra e filo nazisti come l'analisi sul caso Fighter
E non invece le ragioni economiche che inducono anche potenti leader della sede hub come Stoiber
A non sottrarsi da Prati di conservatorismo anti europeo
C'è in tante forze politiche europee una pericolosa ma rassicurante risposta allo stress competitivo delle singole persone che vivono le singole persone all'incertezza verso il futuro
Che vivono molti cittadini di tante diverse nazioni tra loro
L'Italia esempio entrati in Europa con molti sacrifici e con non consolidato processo di modernizzazione economico istituzionale
Altre nazioni difendono o altre aree difendono nicchie di reddito e ricchezza con lati grazie agli equilibri precedenti quindi per noi a mio parere è fondamentale evitare che la destra riesca a conciliare entrato in ufficio meglio sarebbe dire sommare e giustapporre
Con l'uso del bilancio pubblico le regioni riforme moderniste conservatorismo culturale
Riassumendo le tendenze conservatrici e modernizzatrice che vivono negli italiani negli italiani
Per cui secondo me il problema della direzione di marcia se noi vogliamo competere ad armi pari contro il Polo è quello di dare il senso e il segno più coerente di una modernizzazione progettata e gestita una speranza progettuale per gli italiani cerco di chiamarla così ma che contenga questa speranza una possibilità di verifica pratica e una sua operatività concreta
Un riformismo all'altezza del suo movimento sociale ed economico che attraversa l'Italia le singole persone e gruppi sociali
Noi abbiamo certamente bisogno in questo contesto nuovo di compiere le scelte politiche necessarie per sedimentare innovare la cultura della sinistra contemporanea
Una sinistra in grado tuttavia di essere motore collante per la coalizione del due mila e uno
Noi siamo stati protagonisti del risanamento lo sono state le organizzazioni sindacali con la politica dei redditi lo è stato poi l'Ulivo
Tuttavia noi fatichiamo a fermarci su un punto di vista comune sul cos'è accaduto dopo l'ingresso nell'euro
Beh lì siamo sugli esiti politici
Della crisi del governo Prodi
E non affrontiamo
Cercherò di dare rapidissimamente una risposte non ha freni non affrontiamo i passaggi successivi
Noi se stiamo alla sostanza e la rilevanza della questione sarebbe utile per tutti spiegarci le ragioni profonde degli esiti successivi perché forse riusciremmo a distinguere
Tra la problematicità e la complessità di un passaggio che ha causato problemi e grandi difficoltà sciupare dell'opinione pubblica e delle lotte errato dell'Ulivo e dentro le forze costitutive dell'e il fatto che il nostro progetto programmatico non era più in grado di rispondere alle accelerazioni alle reazioni che l'ingresso nell'Euro stava determinando
Alla prova dei fatti l'investimento riformista nelle del governo se non ha una forte base politica
Se non allarga l'area del consenso verso i cambiamenti necessari e se non è il frutto di un rapporto dialettico ma solidamente innovativo non può parlare oltre che agli importantissimi interessi materiali al cuore
All'intelligenza degli italiani
Cioè il tema della dello sforzo riformista oggi a mio parere non può prescindere da quel passaggio
Anche perché in un sistema istituzionale non riformate inadeguato alle sfide sovranazionali a ponte da dell'accelerazione della frammentazione partitica noi abbiamo prodotto talune significative o buone riforme e poco consenso lo ricordava D'Alema
Non si è tradotta questa nostra esperienza in una nuova capacità espansiva
Ora l'agenda di fine legislatura del governo il DPEF la finanziaria
Sono un'occasione per intrecciare pur con la consapevolezza che il punto di forza sta nell'iniziativa politica e progettuale per il due mila e uno intrecciare lo sforzo di identificazione di una bozza di piattaforma politica per la coalizione
E anche di autonomia di proposta della sinistra
Molto dipende da noi se non in cui già mo'anche sullo schema Lusi in modo semplificato noi rafforziamo la sinistra il centro si aggreghi avremo la coalizione
Questo schema che ho semplificato davvero rischia di non farci valutare
I rischi
Di una difficoltà di interlocuzione con le forze popolari che subiscono il fascino del PPE e cioè del ricompattamento dei partiti di centro in funzione anti sinistra a livello europeo
E credo io condivido molto l'analisi e le proposte che ha fatto Veltroni c'è una coerenza molto stretta sulla tra l'analisi e le proposte che ha fatto Veltroni
Io sono convinta e la capacità di agire su una serie di queste proposte
Via da un lato il senso davvero di una partita aperta
E non di una sinistra che investe sulla sconfitta del centro sinistra ma al tempo stesso la costruzione di uno spazio per offrire uno scenario riformatore per tutto il centro sinistra
Che non si ponga in modo come dire autoreferenziale io credo che noi dobbiamo rispondere a due semplice difficili domande al tempo stesso di quale Italia noi stiamo parlando e a quale Italia noi vogliamo parlare
E allora io colgo soltanto un aspetto
Fondamentale per brevità
Noi abbiamo assistito si faccio fatica a sentire anche a me stessa ma comunque bene va bene ma è normale
No sarei portata almeno che io riuscissi a sentirmi poi gli altri
Mi sembra che Silla sale abbiamo scelta grande perché tutti potessero stare a loro agio si è una grande per avere più luogo di conversazione il logo di conversazione e fuori quindi pregherei presente compagno farà che sta per parlare di sedersi pregherei presenta il compagno brutti comodo ordito dall'interno di sede pregherei per piacere i vari compagni li ecco di compagno Mele di trovare una sua collocazione politica non so se la destra la sinistra
E RAI la parola all'accusa e chiede alla compagnia io alla nostra compagnia Montecchi di riprendersi le chiederei di avere Spini trenta secondi in più certamente giustamente tu hai preso per regolare di redarguire
Dicevo in sostanza di cercare di rispondere il quale italiano e stiamo parlando a quali Italia vogliamo parlare mi pare lo ripeto che l'analisi che qui ci è stata proposta sia condivisibile totalmente condivisibile noi dobbiamo davvero scavare molto di più sui comportamenti e sulle domande delle persone se vogliamo essere una forza in grado davvero di essere popolare
Non si è sinistra moderna
Se ci si confronta ad esempio con chi è istituzionalmente la nostra sinistra dei privati della forza e della capacità di proporre un terreni no
Di confronto che non sia quello dell'uso mi sia consentito di slogan come quelli di una svolta sociale una forza critica adulto della sinistra
Quanto piuttosto la possibilità di costruire progetti operativi e concreti almeno per lenire i mali del mondo e dell'Italia via via denunciati
Emergono peraltro forme di aggregazione mobilitazione che geopoliticamente potrebbero essere collocate alla sinistra ma che difficilmente sono così collocabili
Che propongono temi significative ansia irrazionali tra Arcadia Apocalisse pensa chi aderisce ad esempio al composito movimento del vento di Seattle
E allora una sinistra seria deve porsi insieme il tema dei rischi ma anche delle opportunità della globalizzazione
Della ricerca del biotech e dell'uso del biotech
E su questi ragionare interloquire con serietà
Perché non si interloquisce soltanto con questi giovani questo movimento e di questi movimenti ma si interloquisce con intere comunità scientifiche che giudicano questo governo dal fatto che si è tolta i soldi il patrocinio ad un convegno scientifico
Questi sono i temi concreti di un'Italia reale che manifesta mille contraddizioni o quanto necessario sia una nuova concezione della laicità che non scada Nené laicismo né nell'anticlericalismo
Ma che ci rinvia anche all'idea di libertà Veltroni faceva dei riferimenti molto seria a questo proposito la libertà dei cittadini la cui misura non è data solo dal mercato serve questa riflessione alla sinistra ma serve a tutto il centro sinistra
Così come ci serve soltanto un flash cogliere fino in fondo
Farlo per davvero questa volta compagne e compagni non sono tre anni che parliamo della riforma del mercato del lavoro senza vere
Insieme una capacità di ascolto e di agire coerentemente
La questione della riforma del mercato del lavoro è un insieme uso un termine utilizzato ieri dal compagno Cofferati Cofferati di buona flessibilità
Quindi di soglie di garanzia
Di formazione e di opportunità verso la mobilità sociale
Se noi da questo nucleo di porvi tematiche che rappresentano dei valori
Ma che rappresentano anche dei fatti materiali e concreti non partiamo
Noi riproponiamo ancora il rischio di un riferirmi di un riformismo conclamato
E del consolidamento diventi antiche certe
Da ultimissimo Veltroni ha proposto un percorso di dibattito che sovente appunto è una metodologia decisionale
Io la condivido e cioè una discussione
Su un documento di indirizzo programmatico se ho ben compreso su questo forse mi è sfuggito qualcosa
Che si faccia nelle strutture nelle organizzazioni del partito con un occhio attento
All'intreccio tra le nostre azioni
E come diamo credibili credibilità alla costruzione di una coalizione della sua leadership
Un processo decisionale
E dentro un profilo culturale già tracciato
E penso anche di sfaccettature plurali si identifichi in una discussione programmatica col giudice
Io credo che il salto di qualità dovrebbe o debba essere questo perché non vedo altro modo di stare democraticamente in un partito ci pare se non quello a punto di a vere delle discussioni di merito precise su una traccia programmatica
A pochi mesi peraltro da una discussione congressuale che ha definito uno uno scenario di riformismo oggi tuttavia si tratta
Io credo di decidere quali sono i passaggi rispetto ai quali lui lavoriamo per rafforzare certamente
La sinistra io non ho dubbi su questo ma in un contesto di ricostruzione necessari della coalizione per la sfida del due mila uno grazie alla compagnia Montecchi la parola al compagno Claudio Fava a cui seguirono tutto nel
Ma io ho molto apprezzato nell'intervento del segretario
La capacità di riprendere in mano il filo di un discorso che apparentemente si è interrotto il giorno in cui si è chiuso il congresso di Torino
Ricomincia a discutere lì dove l'avevamo spinto alla soglia più alta possibile il nostro ragionamento sull'identità del partito sono d'accordo con Veltroni sul fatto che
Il ragionamento sull'identità oggi si chiude
Dobbiamo porci il problema di come applicare identità forse quello che è mancato in questi mesi dal congresso di Torino fino ad oggi è stata la capacità di coniugare giorno per giorno identità che ci eravamo dati con la gioca con l'agire politico quotidiani
Il Che Veltroni dobbiamo offrire il diritto di scegliere e allo stesso tempo ne dobbiamo attribuirci il dovere di scegliere
Il dovere il coraggio di fare alcune scelte che appartengono alla nostra capacità di coniugare queste identità giorno per giorno la nostra attività Poli
Io vorrei in offre alla direzione pochi punti di ragionamento su come quest'identità Possa vivere quotidianamente nella vostra azione politica la prima necessità è quella di non delegare
La nostra visibilità la nostra riconoscibilità la nostra cifra politica soltanto l'azione del governo
Lo abbiamo già misurato nell'esito di questa campagna elettorale
Abbiamo capito come il buongoverno è condizione necessaria ma non è condizione sufficiente a costruire riconoscibilità e a creare consenso
Abbiamo capito come concentrare tutta la nostra visibilità sull'azione di governo rischia di lasciare scoperto
Il momento dell'intervento dell'iniziativa politica dunque di assumere l'iniziativa politica vuol dire arricchire la qualità dell'azione di governo
Rendere riconoscibile questo partito dunque il centro sinistra vuol dire capire anche noi siamo il partito di chi nel momento in cui il blocco sociale che un tempo ci definiva è stato completamente frantumato dalla storia nel momento in cui non esistono più i blocchi sociali così come la storia ce li ha consegnati
Ha nel momento in cui non abbiamo il problema forte di offrire la riconoscibilità di questo partito
Dobbiamo anche avere la capacità dialettica politica di darci un nuovo blocco sociale trasversale che sia di sicurezza e di riferimento per tutti
E sia sappia parlare anche i ceti produttivi in questo senso
L'apprezzato il riferimento che ha fatto Veltroni al modo in cui alcune categorie politiche alcuni interventi politici primo fra tutti quello sul fisco possano rappresentare realmente un incentivo un elemento di equità reale nella politica
Credo che noi dobbiamo offrire ai ceti produttivi immagine di uno Stato amico di una politica mi credo che lo dobbiamo offrire ai ceti medi
L'immagine di una politica assicura una politica in cui le categorie della flessibilità dell'innovazione della modernizzazione non siano categorie ospiti oggi c'è un forte elemento di insicurezza dentro i ceti medi
Era un'insicurezza legata al modo in cui queste nuove forme della politica si abbatteranno sulla loro vita le nuove povertà il loro apporto contempo il nuovo rapporto con la flessibilità che sta dentro l'idea stessa della nostra vita
Io credo che anche rispetto a questo il nostro partito possa essere un punto di riferimento
Punto di garanzia
Punto di riferimento di garanzia naturalmente nei confronti dei ceti escluse e qui forse dobbiamo compiere l'operazione più azzardata sul piano dialettico sul piano politico
I ceti esclusi in questo Paese vengono sempre caratterizzati per sottrazione
Dice che esclusi solo i senza casa i senza lavoro i sans papier i senza documenti
Noi dobbiamo riuscire a dare a questi ceti sociali emarginati marginali finalmente ha una funzione positiva
Dobbiamo riuscire a trasformare la protesta in identità e in questo senso i Democratici di sinistra sono per definizione il partito che può rappresentare
La la garanzia per questo blocco sociale
Dobbiamo riuscire a creare forme di discriminazione positiva così come già esistono il modello francese
Capirei dobbiamo spostare l'accento dall'eguaglianza all'equità e anche in questo senso
Però all'erogazione di Veltroni alcuni spunti significativi
L'eguaglianza da sola l'eguaglianza formale vuol dire in equità di fatto un'eguaglianza sostanziale vuol dire riuscire a creare momenti di redistribuzione discriminazione positiva investire come hanno fatto in Francia
Nella scuola nella sanità periferica vuol dire contravvenire a un principio di eguaglianza formale
Per e fortemente credo che dobbiamo creare tutto questo questo sforzo di identità applicata giorno per giorno affinché questo bipolarismo sia realmente
Un bipolarismo perfetto è utile sul piano politico io sono convinto e potremo darci la più dota ingegneria istituzionale delle norme elettorali che sul piano della teoria potranno condurre questo Paese al bipolarismo ma se Maranello offerto agli italiani la consapevolezza e in questo Paese centrosinistra e centrodestra presentano due proposte sostanzialmente culturalmente diverse se non avrebbe offerto agli italiani la certezza che dentro il centro sinistra c'è una forte identità di sinistra e con l'elemento di arricchimento un valore aggiunto e fondante
Sarà difficile riuscire a intercettare questa continua transumanza elettorale
E sposta l'equilibrio del consenso l'una parte dell'altra allora il bipolarismo dapprima costruito dentro la coscienza e la consapevolezza degli elettori poi le norme ci serviranno per poterlo re definitivamente radicale
Credo
Che affermare quotidianamente implacabilmente la nostra identità vuol dire
Trovare anche l'impudenza della verità e dire ad esempio che non abbiamo creduto fino in fondo e con la forza che avevamo bisogno di mostrare nella nostra capacità il nostro profilo riformista il profilo riformista di questo governo il modo in cui ci siamo sbarazzare
Per esperienza riformatrice più significative più contundente della storia politica recente
Quella della sanità è qual è la pubblica istruzione le uniche due riforme che comunque hanno segnato un punto di non ritorno forte elemento di discontinuità nella storia politica di questo Paese il modo in cui abbiamo ritenuto di archiviare queste esperienze
Ci fa capire che non sempre noi
Siamo consapevoli della qualità dell'incisività della nostra azione riformatrice
Credo in questo senso
E vorremmo anche sapere governare il dibattito non essere costretti per buona disciplina ad inseguire il modo e le forme con cui gli altri ci impongono il dibattito e penso ad esempio al fatto che questo partito dovrebbe dire le cose che sono state utilmente semplicemente dette
I due titoli Dorino I di pochi giorni fa di Eugenio Scalfari quando riferendosi all'intervento del governatore la Banca d'Italia ha ricordato che quell'insieme
Utile dopo invero di cifre di macroeconomia nulla dice non raggiungerà sul piano nell'azione politica che noi dobbiamo assolutamente coprire il grande spazio vuoto che esiste da una politica globalizzata e le vite private queste al ruolo della politica non possiamo delle card al Governatore la Banca d'Italia voli che ce lo ricordassimo il giorno in cui sicuramente in questo Paese a qualcuno verrà l'idea che accanto a Quirinale anche Palazzo Chigi è utile che si era l'espressione di un'esperienza professionale Bolivia che è legata all'economia e soltanto all'economia
Andando a chiudere
Credo che il riferimento che fa Veltroni o un partito società
è un riferimento fondamentale per la sopravvivenza di questo partito un partito società è un partito non autoreferenziale e un partito che scelga di non essere ceto politico
Ma un partito società compagni è un partito che non può delegare tutto al segretario nazionale
Un partito che nera assumere il compito di essere luogo aperto della politica fino all'ultimo dei dirigenti locali un partito che deve sapere sta nella società rischiare
Di non capire subito i linguaggi le forme della politica che la società ha cominciato a praticare quello che sta accadendo di fronte al nostro bisogno di ridefinire un blocco sociale di riferimento
Un partito società
Un partito aperto un partito che sta realmente utilizzare nel modo migliore le risorse che oggi la società avete a disposizione Lomello per applicare concretamente l'identità che abbiamo definito e che oggi deve diventare luogo di azione politica
Io credo dobbiamo ritrovare il senso del possibile una battuta di Alain Touraine che non è certamente un filosofo radicale credo che l'idea del possibile per chi è cresciuto nella stagione dell'impossibile al potere o dell'utopia al potere è un concetto molto moderato
Credo che l'idea di ritrovare tutti insieme il senso del possibile come partito complessivo come corpo complessivo sia un concetto ha fortemente radicale fortemente rivoluzionario
Ho la sensazione poi sarà segretario dirmi se in questo poi collocato sul senso la sua relazione
Che anche questo è il messaggio che ci sta lanciando o questo partito riassume in prima persona collettivamente il processo di condivisione
E anche il concetto fondamentale sul quale è intervenuto Massimo D'Alema un paio di giorni fa sulla Repubblica oppure se noi procederemo al nostro interno
Per progressive deve che difficilmente potremo vincere la battaglia fondamentale e quella di rendere riconoscibile necessario questo partito nel centro sinistra
E nella società
Grazie al compagno Claudio Fava la parola al compagno Claudio Tonel a cui seguirà un Berto Ranieri
E poi i compagni
Prima di dire da mia devo espletare
Non sorridente un mandato che mi è stato affidato dalla direzione provinciale del Partito della mia città di Trieste
E cioè dire qui che la nostra preoccupazione è unanime è che i massimi dirigenti del partito non abbiano la percezione della gravità della situazione
In secondo luogo esprimiamo da Trieste la nostra profonda delusione per il riformismo mancato di DS della coalizione del governo sul problema del federalismo che non si riduce inventandoci la nomina di un vice segretario
Lasciato a bagno Maria e alla questione dell'approvazione sempre rinviata della legge di tutela della comunità sloveni in Italia
Che attende da cinquant'anni e che nemmeno una maggioranza di centro sinistra è capace di fare approvare infischiandosene delicato della destra
Ma finora e così ma che potrebbe portare ad una protesta clamorosa nel non voto io parlo anche a nome della mia direzione nel non voto alle elezioni politiche da parte degli sloveni del Friuli-Venezia Giulia cosa che io non sono assolutamente raccordo ma e in piedi
Ed ora vengo ad alcune mie riflessioni dopo tre sconfitte consecutive secondo me ci sono stati tentativi di archiviare il tutto senza una analisi seria
Senza ricerca di cause e rimedi senza pensare a progetti che oggi finalmente se sono presentati nella relazione senza per ciò autocritica preferendo sufficienza
Che secondo me offende l'intelligenza di compagni delle compagnie come avvenuto la volta scorsa
Se non si vuole riconoscere il fallimento di una strategia ultimo esempio referendum elettorale considerato ultima spiaggia con una lacerazioni a sinistra e con una divisione profonda nel centro sinistra si abbia almeno l'umiltà di riflettere di ascoltare ciò che sale dal partito dalle sezioni ed ai militanti
Dobbiamo fare un'analisi serena nell'interesse del partito del nostro elettorato
Ma soprattutto dobbiamo recuperare l'enorme astensionismo di sinistra che troppi atti della maggioranza del partito ha provocato e io sento bisogna forse sarà sbagliato ma non possiamo nascondere
I fatti che sono avvenuti altrimenti parliamo genericamente
Non possiamo nascondere il fatto che dopo la sberla alla Bicamerale purtroppo
I compagno D'Alema sia ricaduto nel duello bipolare con Berlusconi per le elezioni regionali che ci sia stato qualche svarione sulle pensioni
L'approccio finale qui radicali questa Bonino intercambiabile con la destra come spazio ad esempio l'affermazione che andremo alle elezioni del due mila uno senza partiti
Non possiamo ignorare che Veltroni ha detto a suo tempo che comunismo e libertà sono inconciliabili ferendo seriamente tutti coloro che in Italia hanno dimostrato completamenti contrario di questo assunto
A Parisi poiché è stata data accorda tanta corda per la provocazione continuata sull'urgenza del leader da definire per il due mila uno a danno del nostro presidente del Consiglio naturalmente
Abbiamo trascurato il nostro vecchio insediamento sociale non abbiamo conquistato il nuovo non è solo una questione di immagine ma di atti di proposte di lotte mancate
Di valori
Non trasmessi
Di gratuito e subalternità andare alla ricerca continua di legittimazione ha portato le assunto che è un ex comunista non può governare ma vi pare una vittoria della un dì una strategia non si può continuamente evitare il partito a fare passi indietro così non si cede solo sovranità ma dignità
Ma è fare bene ripetere che senza partiti non c'è coalizione ebbene ripetercelo ecco perché occorre cambiare limitare la cosiddetta democrazia di mandato spinta al dirigismo monocratico e dare spazio reali alla democrazia interna a far contare riscritti e non metterli di fronte ai fatti compiuti come avviene come è avvenuto
Ma ciò non lo si fa sui nostro ribatte di interno viene vulnerato come accaduto anche della mia provincia ma non solo lì dall'intolleranza verso chi la pensa altrimenti dalle etichette dalle caricature delle altrui posizioni
Salvati in primis sull'Unità questo non è Socialismo liberale
Oserei quasi dire che sembra stalinismo
Se Veltroni ha trovato un partito fatto da dirigenti carrieristi e cinici sono parole sue e oggi ha ripetuto
Se il Lingotto può Agarini sgonfiato queste caratteristiche
Se ci siamo dati un'identità fino ad allora Perduca bene non abbiamo che da guadagnare da un dibattito ampio anche aspro ma condotto nel rispetto delle opinioni
Che io penso dovrebbe sfociare nell'Assemblea congressuale per rilanciare il partito dare forza la coalizione
Dando corpo a idee progetti credibili belle elezioni del prossimo anno dove dobbiamo andare per vincere
Perché io non sono uno di quelli come ha scritto dal Vaticano non vuole essere un partito rimuoverlo ho dato una vita perché si vada al governo e portare al governo al le classi lavoratrici quindi non diciamo ci Occhetto
Una Assemblea che la situazione rende straordinaria e che non può perciò essere tematica come proposto dal segretario ma devi investire la linea politica di tutto il partito e concludersi in quel senso con un voto per fare la sinistra in orto segretario propone una sinistra dove esistano diversi partiti i nomi uno solo ma con un processo di convergenza che sia visibile alla alle prossime elezioni del due mila uno questa è una premessa indispensabile nell'interesse non solo della sinistra ma dell'intera coalizione ma non dobbiamo fermarci alle schermaglie per fare la sinistra occorre ripristinare secondo la mia più opinione rigore etica politica passione bisogna ridare senso alla politica dando un valore in più alla vita offrendo ai giovani una speranza che deve farsi realtà e non stare nel limbo
Ma assieme a noi con i nostri progetti con le nostre proposte
Berlusconi parla giorno dopo giorno come se fosse già Presidente del Consiglio
Dobbiamo interrompere questo gioco con una coalizione di centrosinistra che si presenti per vincere
Con una leadership d'un progetto che sappiano parlare al cuore e alla mente degli italiani abbandonando l'attuale stato di litigiosità di interdizione
Che porta solo il vuoto di idee e di consensi
E per questo è decisivo il ruolo del partito nostro senza il quale ripeto non c'è coalizione che tenga noi dobbiamo avere la capacità e la forza e il coraggio di un ampio dibattito
Di un ampio dibattito in tutto il partito e di arrivare quindi a mostrare quello che vogliamo essere quello che vogliamo dare a questo Paese mostrarlo nella concretezza e nella chiarezza delle posizioni grazie
Grazie al compagno Tonello la parola al compagno Ranieri a cui seguiranno lo dico per la comodità dei compagni Mancino Salvi buffo prego compagno venerdì
Ma è viva la consapevolezza che siamo ad un passaggio in cui vengono al pettine
Questioni di prospettiva e di strategia per il partito e per la sinistra come ha sostenuto Veltroni in questi giorni
Il partito nonostante tutto conferma una base di consensi che un punto di partenza solido in vista della sfida delle elezioni politiche
Così come condivido la volontà di contrastare posizioni che negano possibilità per il centrosinistra di combattere con chance di successo la sfida elettorale posizioni che disegnano un ineluttabile scenario di opposizione
Tornare a coltivare il proprio campo e lire ritrovare l'identità rigenerare le forze questa è la ricetta miracolosa che alcuni suggeriscono parlato il Manifesto la rossa
E tuttavia c'è anche il rischio opposto l'illusione continuista
Che attribuisce le difficoltà motivazioni contingenti incidenti di percorso magari una ragione misteriosa che sarebbe all'origine di una discrepanza tra gli esiti positivi dell'azione di governo le sconfortanti
Performances sul piano elettorale
In questo caso saremmo ad una sottovalutazione suicida dei nudi di linee di strategia che sono venuti al pettine
I compagni della sinistra interna in queste settimane ancora l'altro giorno a Orvieto hanno avanzato un intervento trazione della situazione
Che nutre l'ambizione di delineare un diverso orizzonte strategico per la sinistra è il caso di discuterne
Anch'io credo lo ricordava Veltroni che le difficoltà non abbiano ragioni contingenti penso anche che siano si manifestino i segni di una più generale difficoltà della sinistra sullo scenario europeo c'è chi sostiene che saremmo all'esaurimento di un ciclo vedremo molto dipende dal risultato
Del voto negli Stati Uniti
Quello che voglio però sottolineare per andare al sodo di un giudizio sulla vicenda italiane che noi siamo dinnanzi
Ad una difficoltà della sinistra a fare i conti con un cambiamento sociale profondo che sta modificando la geografia il profilo del Paese le sue aspettativa
Ne abbiamo discusso
Si tratta di quello che impropriamente abbiamo definito come la difficoltà della sinistra a conquistare i moderati ad espandersi al centro
In realtà si tratta di qualcosa di diverso e di più impegnativo
Si tratta della difficoltà a rappresentare orientamenti aspettative e bisogni tendenzialmente maggioritario nell'articolazione della struttura sociale del Paese
E che più che moderati si caratterizzano per una spinta di cui non mi sfuggono le ambiguità ma orientato verso quelle che definimmo qualche anno fa riforme liberali
Degiovanni ha scritto nei giorni scorsi del tentativo del centrodestra di rappresentare un punto di incontro
Tra le due spinte operanti nella società italiana moderatismo e sovversivi Isma'che connotano le grandi operazioni egemoniche nella storia politica del nostro Paese
Io non trovo del tutto convincente questa affermazione noi non siamo di fronte alla ripetizione di un fenomeno antico ma qualcosa di inedito e di moderno è quel fenomeno sociale culturale
Quella rivoluzione delle aspettative di cui ci parlava Veltroni Garry colloca il centrodestra nelle società industrializzate su un terreno che non è di pura Converso conservazione il centrodestra diventa in qualche modo protagonista di una sfida per l'innovazione
Del resto fenomeni di questa natura si manifestano nelle regioni del nord dell'Italia
Emergono negli orientamenti giovanili si diffondono i giovani italiani al nord e ce lo dice una recente indagine
Atteggiamenti favorevoli alla flessibilità del rischio al lavoro atipico disponibilità al cambiamento alla mobilità la formazione continua la alla competizione
Permanente noi commettiamo l'errore di interpretare queste scelte ettari valori come la decisione è una prospettiva individualista a sua volta liquidata come una prospettiva conservatrice sottovalutando vitalità potenzialità progressive di tali orientamenti
E in questo universo sociale culturale nuovo che si decide della conquista della maggioranza per governare ecco perché concludo
La tesi che attribuisce la sconfitta all'astensione dell'elettorato tradotti tradizionale e consolatoria non ci porta lontano ci impedisce di fare i conti con quell'enorme problema politico che esiste nella realtà italiana dei rapporti di forza politici dal novantaquattro
L'insufficiente espansibilità del centrosinistra del mondo dei nuovi strati intermedi non perdiamo perché sia aperto un varco con il nostro campo tradizionale ma perché si è indebolito il rapporto tra sinistra il riformismo perché è diventato difficile identificare il contenuto la concretezza la modernità del riformismo della sinistra lo sforzo di questi quattro anni è stato grande ma non possiamo ignorare che ogni qual volta sul terreno economico della fiscalità delle politiche del lavoro la sinistra si è avvicinata al tema delle innovazioni si è alzato un muro di timidezza e di incomprensione
Ha ragione Veltroni quando dice che
Avverte l'esigenza di un bilancio sul nostro lavoro di questi dieci anni dalla svolta io mi interrogo su un aspetto della nostra politica
Che riguarda il ruolo il nodo del rapporto con l'opposizione
Io penso che una strategia consapevole dirà incompiutezza della transizione italiana
Avrebbe richiesto uno se equilibrio tra all'evoluzione bipolare della politica italiana e la capacità di tessere o un dialogo sulla riforme con l'opposizione
Nei fatti non abbiamo seguito un'altra
Radicalizzare il confronto con il centrodestra
Esasperare il dubbio sulla plausibilità e legittimità della sua leadership la spallata referendaria
Oggi la strada per affrontare le difficoltà della sinistra eminentemente politica di programma di credibilità delle leadership
E la chiave è nella capacità della sinistra di andare oltre il proprio campo di competere effettivamente meno affida per la conquista di nuove strati sociali e qui che il paragone con Forza Italia un senso non tanto per la considerazione svolta da Asor Rosa sul modello organizzativo
Il consenso a Forza Italia nasce dal fatto che essa almeno a un certo punto della sua vicenda politica
Si è collocata nell'aria chiave della competizione politica ed elettorale ed è qui che il centrosinistra spenta a reggere la sfida e torniamo al cuore del problema la coalizione di centro sinistra
L'idea che l'alleanza possa vincere rimettendo insieme gli spezzoni moderati
Mentre la sinistra si dedica a coltivare il suo campo e una illusione mortale
False
La speranza di alcuni è quella di ridurre la sinistra la funzione subalterne marginale che ha AN nel Polo un'idea velleitaria che mi pare non solo politicamente ma tecnicamente impossibile
In ogni caso noi non possiamo restare passivi come ci invitava per fare Veltroni rispetto a tali prospettive l'alleanza non ha nulla da guadagnare da una marginalizzazione della sinistra
Si possono forse modificare in qualche modo i rapporti di forza interni alla coalizione ma il Complesso dell'alleanza e la sua ambizione maggioritaria ne uscirebbero frustrati
E la sinistra però che deve fare nei fatti deve dare nei fatti una risposta a questo tentativo che ormai nelle cose
E la risposta è in un'autonoma capacità di combattere la sfida per la conquista del consenso fra gli strati sociali nuovi l'ossatura all'intelaiatura sociale della nuova Italia che si è trasformata in questo decennio questo punto è cruciale e rimanda l'interrogativo sui caratteri della sinistra
Moderna su cui abbiamo avuto modo di discutere in più occasioni credo che il quadro fornito da Veltroni e la prospettiva di discussione che egli ci suggerisce possa aiutarci a muovere in questa direzione
Grazie Umberto Ranieri la parola Claudio Mancini acquitrini seguici sui saldi
Io accolgo senz'altro l'invito di Veltroni a non indulgere all'autoconsiderazione
Che fa parte di una nostra certa tradizione suo nelle riflessioni post-elettorale
Di quella tradizione tuttavia vorrei tenere un punto un aspetto che mi pare positivo e cioè l'abitudine a guardare in faccia le difficoltà guardare in faccia i problemi
Perché questo l'ha fatto Veltroni molto bene soprattutto sul tema dei limiti del riformismo aveva già fatto qualche giorno fa D'Alema in un articolo di Repubblica io condivido pienamente questi accenti condivido soprattutto la netta chiusura all'idea che per rispondere alla sconfitta ci si debba riallineare a sinistra verso una sinistra un po'Moretti Ana diciamo
Perché invece il problema e portare avanti ritrovare credibilità sul terreno del riformismo
E dell'innovazione naturalmente sappiamo anche che
In questa fase con la debolezza del governo con la frammentazione del della maggioranza non è facile
Operare questa o non è facile riuscire a ritrovare credibilità sul piano del riformismo
Ma penso che abbiamo un altro ordine di problemi altrettanto grande che è quello che riguarda un problema nordica di problemi soprattutto Strategico che riguarda la coalizione
Ora la coalizione per noi non è un optional evidentemente e la strategia che abbiamo seguito dal novantaquattro a oggi la strategia che ci ha fatto vincere come è stato più volte detto
E non è il venir meno della coalizione o comunque il suo indebolirsi fortemente il diventare quasi una un elemento non di espansivi trama al contrario di implosione questo certamente costituisce un problema anche per noi
Cioè è chiaro che avere anche un partito che regge un partito che funziona magari che prende qualche voto in più non ci porta lontano se viene meno la prospettiva della coalizione questo mi sembra che sia il problema maggiore che abbiamo di fronte
Noi non sappiamo nemmeno bene in che condizioni con quale schieramento con quali forze in campo andremo alle prossime politiche
E tuttavia io credo che non possiamo fare altro e non dobbiamo fare altro adesso che cercare di ricostruire la coalizione
Per questo considero particolarmente grave oltre che irrealistico
Che venga logorata questa già difficilissima prospettiva avanzando proposte peraltro ambigue confuse appunto di ricostruzione della sinistra
Perché proporre una una un obiettivo di questo genere è sbagliato
Ma proporlo senza contestualmente esplicitare che questo significa chiudere con la strategia della coalizione con l'asta dei strategia del centrosinistra
Significa seminare ambiguità e confusione in una situazione in cui già di ambiguità e di confusione ce n'è molta anche da parte nostra
Quindi io credo che noi rispetto alla coalizione non possiamo fare altro che andare avanti e cercare magari di fare un salto di qualità per la meno per la nostra parte
E cioè proporre da subito un percorso di procedure democratiche uscire dal rapporto di vertice tra i partiti uscirà dal rapporto Ricard Kiko che non fa che
Ribadire ogni volta la nostra distanza dai cittadini dagli elettori
E propone invece da subito un percorso una procedura democratica trasparente sia per l'individuazione delle candidato premier sia per l'individuazione per la definizione di un programma
Può darsi che non troviamo risposta ma per lo meno facciamo la nostra parte la nostra parte e più importante di quella degli altri noi come partito maggiore abbiamo una responsabilità maggiore di questo certamente siamo tutti siamo tutti consapevoli ma proprio in questa prospettiva nella prospettiva strategica del rapporto con la coalizione del modo in cui ci apprestiamo ad andare alle prossime elezioni politiche io devo dire che ho trovato precipitosa e poco meditata
La nostra iniziativa sulla legge elettorale all'indomani del referendum
Certo la Mattarella una cattiva legge
E affetto al suo interno da una contraddizione profonda tra principio maggioritario principio proporzionale
Sappiamo che ha un sacco di difetti e penalizza proprio i partiti maggiori
Tuttavia io credo che primo era un'interpretazione affrettata delle del referendum quello di pensare che fosse la bocciatura del maggioritario
Non mi pare che si possa leggere in questo modo direttore oggi
Ho sentito degli accenti che mi hanno convinto di più da parte di Walter cioè referendum ci dice soprattutto che c'è una discrasia gravi comportamento bipolarista che gli elettori confermano in tutte le elezioni
Invece la prassi politico-parlamentare che nettamente proporzionalista e che tenta ormai anche attivamente ritornare a un assetto proporzionale
E ti questa discrasia purtroppo siamo parte anche noi nonostante abbiamo sostenuto il maggioritario che ho sostenuto reverendo
Siamo parte anche noi perché le scelte che sono state fatte anche in condizioni di necessità io non non sto a lanciare sassi
Su nessuno peraltro partecipato per la piccola parte che mi tocca anche a queste scelte faccio un è un un ragionamento di Bilancio
Ma noi che abbiamo abbiamo fatto quattro governi in una legislatura non potevamo pensare di essere molto credibili quando abbiamo chiamato gli elettori a votare per il completamento del maggioritario
Questo è un punto col quale oggi dobbiamo fare i conti dobbiamo sapere che abbiamo un problema di credibilità io mi la differenza di Walter non credo che se fosse passato il referendum l'anno scorso oggi avremmo il doppio turno sono più pessimisti
Credo però come che se noi adesso mettiamo mano a una nuova legge elettorale
Non è vero che diamo risposta a quel referendum
A questo referendum quello di quest'anno perché invece continuiamo ad abitarci dentro una un dibattito che tutto autoreferenziale tutto tra le forze politiche e quasi sicuramente sarà inconcludente quindi confermerà
L'immagine di impotenza
E inoltre
Non solo pagheremo questi prezzi ma inoltre non avremmo sicuramente una legge elettorale migliore dell'attuale io ritengo che nelle condizioni date con Berlusconi che sta lì come se aspettasse Dingo Vignoli di inghiottire il topo e tutti i giochi Play
Dei centristi che sono sotto i nostri occhi nella situazione attuale noi rischiamo di fare una legge peggiore della Mattarella
Vorrei che su questo riflettessimo un po'meglio
Ma soprattutto ripeto c'è una questioni credibilità noi non possiamo fino a oggi fino a ieri sostenere addirittura il completamento del maggioritario e da oggi aprire al modello terziste ma tedesco che è un sistema proporzionale peraltro non tratta trasferibile in Italia
Per ragioni sulle quali ci potremo soffermare in altri momenti
Io credo quindi che
Non ci serva in come dire perderci perde il CIM di che ad acqua io trovo che questa legge elettorale sia proprio un perdersi in un bicchier d'acqua
L'unica cosa utile che si può fare sulla legge elettorale togliere lo scorporo dalla legge attuale sarebbe già un bel premio di maggioranza se ci riuscissimo
Ed è una cosa su cui forse varrebbe la pena anche di sfidare di sfidare i nostri alleati
Infine sempre sul tema della credibilità
Che mi sembra il problema principale che abbiamo di fronte è vero che noi abbiamo
Una grande mobilità del voto in questo periodo è vero che c'è un vento di cambiamento che può aspirare ogni tanto se questo serve ad aprire come dire un seguito di riflessioni per il futuro più positive può anche essere utile
Ma se serve a consolarci di avere perso due tornate elettorali tre con referendum allora
Sono meno d'accordo cioè io penso che Berlusconi abbia vinto non per caso né per il mutamento del vento Berlusconi ha vinto perché purtroppo mentre noi ci accordavamo in dispute un po'bizantine tra noi e treni e con i nostri alleati Berlusconi ha costruito una prospettiva politica corrette su Endemol Tiso iniziali errori
Ha costruito una prospettiva politica credibile almeno per il momento certo poi governare sarà un'altra cosa ma per il momento Previti
Fino al punto che perfino l'alleanza con la lega che poteva apparire paradossale è invece apparsa come il completamento di un progetto politico basta questo per darci la misura di quanto è stato forte il messaggio di Berlusconi in quest'ultima fase
Allora noi di questo dobbiamo essere consapevoli dobbiamo porci sul terreno appunto della credibilità sul terreno della costruzione chiara
E netta di un progetto politico perché e ho finito
Non vale pensare che i nostri elettori votano per interessi Colette collettivi e lì e gli elettori di Berlusconi o della destra votano per interessi individuali non è così cari compagni
Tutti gli elettori credono di votare per un'idea di giustizia potrà essere un'idea distorta più semplicemente può essere un'idea che noi non condividiamo
Ma nessuno vota per interessi individuali anche se evidentemente gli interessi individuali influiscono sull'idea di giustizia che uno ha ma questo vale anche per i nostri per i nostri elettori
Allora cerchiamo invece di identificare quali sono i punti sui quali un Progetto di centrosinistra si può rilanciare uscendo dalle secche di un dibattito spesso inconcludente
Uscendo anche dalle teche io io vorrei fare un appello di questo dibattito su congresso non congresso assemblea congressuale non mi pare che abbiamo bisogno di questo in questo momento abbiamo bisognosi di un dibattito ma di dibattito sulle cose sulle prospettive
Per arrivare più forti possibile
Alle elezioni politiche perché noi possiamo perdere
Ma l'importante è perdere bene cioè l'importante è siccome in alternanza si perde perché noi abbiamo una strana idea dell'alternanza che l'alternanza e solo quando vinciamo noi in alternanza si vince e si perde
Quello che conta è conservare una forza è una prospettiva politica
Grazie alla compagnia Mancino la parola Cesare Salvi si prepara Gloria Buffo
Evitare il doppio rischio di una drammatizzazione della risultati elettorali e della situazione politica che ci rinchiudere in noi stessi
E di una sottovalutazione di una carente analisi della situazione questo credo che il problema che abbiamo davanti
Anche perché sono del tutto convinto di quello che diceva Walter Veltroni iniziando la sua relazione non è affatto detto che la partita del due mila uno è una partita che persa molto dipende da noi
Primo punto credo
E quello di un'analisi delle ragioni
Dei risultati elettorali negativi che abbiamo alle spalle le corali e politici negativi
C'è un punto innanzitutto misurare le dimensioni e le caratteristiche dell'astensionismo che ha colpito la sinistra ed il nostro partito
Vorrei ricordare alcuni dati numerici
Se noi affrontiamo nelle quattordici regioni in cui il dato è paragonabile voce la Lombardia
I risultati ottenuti dal nostro partito nelle regionali e quelle che furono tenuti alla Camera nel novantasei abbiamo la perdita di un milione seicentotrentanove mila voti
E la Lombardia la lista di centrosinistra da sola avuto quarantasette mila insieme avuto quarantasette mila voti in meno dei risultato che aveva avuto il PDS da solo nel novantasei
E la Lombardia dove c'è stata la lista unitaria di centrosinistra e anche l'unica regione italiana nella quale nell'insieme il centrosinistra raggiunge un consenso inferiore a quello delle europee
Cioè quindi una consistente fenomeno di perdita di consensi che dobbiamo analizzare
Dobbiamo analizzarlo nel quadro di un analogo fenomeno che esiste in Europa perché giustamente è stato detto anche nella relazione di evitare un'analisi così attenta soltanto al dato italiano sempre più la politica si manifesta in dimensioni europee
Ora l'analisi prevalente oggi dei problemi che incontra in Europa la sinistra di governo e un'analisi pensiamo per tutti ma non certamente isolato a quello che ha scritto nelle settimane scorse Ralf Dahrendorf che individua esattamente il problema di una difficoltà dei partiti della sinistra di ispirazione socialista al governo di temere che il consenso del proprio elettorato delle elettorato tradizionale
O comunque di chi ha dato il consenso ai partiti socialisti per andare a governare e qui il punto e qui che si pone il problema è l'elemento di difficoltà
Ora io questo vuol dire innanzitutto che occorre rivedere una tesi che a lungo è stata anche fondata ma che i fatti ci dimostrano non più fondata che nei sistemi bipolari la competizione si vince esclusivamente o prevalentemente al centro
C'è una parte di verità certamente in questo che non va mai dimenticata c'è una quota rilevante di elettorato che potremmo definire centrista che con le sue scelte fa prevalere uno o dei due schieramenti bipolari
E tuttavia è sempre più evidente che più rilevante incisiva e l'ha confermato del voto da parte degli elettori appartenenti ai due schieramenti per comodità diciamo gli elettori di sinistra
In questo senso io non credo che si possa dire che c'è oggi una generale difficoltà di consenso della sinistra di governo in Europa
C'è un problema che si pongono tutti i partiti socialisti europei in particolare quelli che hanno avuto difficoltà di consenso in che misura il mix necessario indispensabile tra gli elementi innovativi e di modernità la introdurre nel progetto di governo egli è lei gli elementi di continuità con valori di Alita punti programmatici tradizionali della sinistra riescono a mantenere quell'equilibrio che da anche consenso
Non è un caso che oggi la maggiore difficoltà su questo versante c'è in Gran Bretagna
Il risultato per quel che può valere per le sue specificità certamente delle lezioni di Londra pesa pesa la riflessione in corso nell'Amburgo sulla necessità di politiche che recuperino consenso da parte dell'elettorato tradizionale non è un caso del resto ne parlano oggi tutti i giornali italiani e internazionali che la stessa formula della terza via è stata messa in soffitta a Colonia si discute un altro è giusto tema quello dei rapporti fra i governi progressisti
Così come nella socialdemocrazia tedesca dopo una serie di sconfitte elettorali ha messo a punto ha rimesso appunto con una forte visibile correzione a sinistra la propria proposta programmatica la propria identità e ha avuto risultati elettorali positivi
Così come di recente sono state vinte elezioni in Grecia in Portogallo dai partiti socialisti di governo così come non vedo segni di indebolimento di cedimento del forte consenso nel Paese che ha la coalizione di sinistra in Francia
Se questi sono i dati di fondo credo che anche la nostra analisi ne debba trarre tutte le debba essere condotta in questo senso e ne se ne debbano trarre conseguenze coerenti
Compreso il fatto giustamente ricordato da Veltroni che non c'è stato uno spostamento di voti a sinistra anzi
Rifondazione comunista a sua volta è colpita anch'essa e in misura proporzionale da un fenomeno disaffezione al voto del proprio elettorato
L'elettorato di sinistra infatti non chiede
Una sinistra che rinunci a governare i processi di trasformazione non chiede una sinistra di pura opposizione di testimonianza esatto contrario chiede una sinistra di governo innovatrice che effettui politiche di riforma coerenti però con le proprie ragioni costitutive ideali storiche sociali
Ed è per questa ragione che la l'atteggiamento di presa di distanza
Rispetto a una forza politica come la nostra non si sposta affatto Hassini Strasse per a sinistra intendiamo quel dato un ritorno a una logica di opposizione ideologica e di testimonianza
E da qui credo che dobbiamo trarre con una approfondendo
Questo tipo di analisi e di valutazione i motivi per i quali occorre a mio avviso una forte e visibile elementi di innovazione su questo versante
Di una sinistra moderna riformatrice di governo innovativa ma coerente con le proprie ragioni fondative troppo spesso invece abbiamo come dire approvato inneggiato il nuovo come se fossero di per sé solo portatore di modernità positiva
La sinistra la sinistra europea noi dobbiamo avere invece ben chiaro che la globalizzazione i processi di cambiamento contengono grandi potenzialità di rinnovamento e di miglioramento ma contengono anche grandi rischi
Il che richiede una politica che sappia intervenire regolare riformare esaltare le potenzialità contenere invertire anche i segni possibili di rischio
è molto importante quindi una caratterizzazione netta della nostra forza politica nell'ambito della famiglia del socialismo europeo
Io credo che questo debba essere fatto senza alcuna remora essenza alcuna elemento di come dire di resistenza o di dubbio figlia diciamo sul versante di un ipotizzato bipartitismo del resto duramente colpito dal re sul dal risultato referendario sia dal punto di vista di tentazioni nostalgiche
Rispetto alla passa credo per esempio che un segnale importante in questo senso sarebbe una valorizzazione sempre maggiore al nostro interno nei nostri gruppi dirigenti dei compagni che vengono dall'esperienza e dalla storia del Partito Socialista Italiano quando parliamo di radici storiche che una forza politica che innova non può non avere ci riferiamo alla storia della sinistra italiana che è una lunga storia pluridecennale
Anzi plurisecolare ormai che nasce dalle costole del movimento operaio e che ha avuto la traduzione politica questi due soggetti sono stati il Partito comunista italiano il Partito Socialista Italiano una storia complessa articolata che non spetta certamente a me
In questa sede ricostruire dobbiamo al tempo stesso rendere chiaro evidente che la connotazione sociale culturale di una forza politica come la nostra sia nelle scelte quotidiane programmatiche di proposte
Bagno Veltroni ci ha dato un importante contributo di idee questa mattina
In sostanza per farla breve
Penso che se vogliamo proporci l'obiettivo che dobbiamo proporci di un rilancio della nostra iniziativa politica nei confronti del Paese che si proponga quell'obiettivo di dare il nostro contributo determinante
Perché la coalizione posso affrontare due mila e uno in condizioni politiche di rapporto col Paese tali da realizzare l'obiettivo difficile ma che non va certamente abbandonato fin d'ora come se fosse il realizzabile di un risultato positivo è necessario che ci sia fra noi un dibattito che sia al tempo stesso un momento di iniziativa politica
Certamente noi non possiamo e non dobbiamo ripartire ogni volta da zero
In questo senso sarebbe sbagliato azzerare tutto quello che c'è stato in particolare il congresso di Torino che è stato un momento importante di crescita e di discussione
Credo però che ci siano due esigenze di cui tener conto la prima di andare con il giusto
E se non inteso male in questo senso andava la proposta del segretario alle sezioni ai compagni con una posizione aperti
Con una capacità di ascolto di quello che hanno da dirci non soltanto con l'idea di chi ha confezionato una linea che propone e sulla quale misura eventuali consensi e dissensi in secondo luogo credo che diciamo irrigidire oltre il giusto quelli che sono stati gli schieramenti volti la maggioranza e l'opposizione del Congresso non aiuterebbe il tipo di dibattito che auspico
Mi auguro pertanto che non ci sia oggi una divisione sul percorso
Perché grosso modo mi pare di capire che un'esigenza di ascoltare il partito
E poi ritornare
Sia largamente condivisa non ci sia una divisione sul percorso che indebolirebbe ciò che ci serve una discussione libera aperta con un pluralismo che in questo momento è di grande aiuto al nostro partito e alle nostre prospettive
Grazie
Al compagno Cesare Salvi la parola Gloria Buffo a cui segue Barbara Pollastrini
Noi siamo un grande partito come veniamo siamo più importante partito dalla sinistra in Italia abbiamo preso seri colpi
In questo ultimo periodo che riguardano la coalizione e riguardano noi
Proprio per non arrivare disarmati come dice Veltroni e la sua relazione io credo che noi abbiamo il dovere di fare una discussione serissima
All'altezza delle difficoltà in cui siamo
Evitando di dire cose che non esistono cioè che qualcuno qua vuole rifare il PC
Che vuole andare all'opposizione mi pare che questi argomenti per fortuna è un segno di serietà stanno tramontando
Abbiamo bisogno di una discussione serissime di una svolta politica nell'indirizzo politico nel profilo né i referenti sociali e nel programma
A me sembra che la questione che discutiamo oggi si è abbastanza semplice lo dico avendo ascoltato con grande attenzione impegnata relazione di Veltroni
C'è un giudizio diverso tra noi sulla gravità della situazione c'è un giudizio diverso sulle cause delle difficoltà
C'è un'idea diversa su cosa fare per aiutare il nostro partito e la coalizione non solo nostro per tutto a vincere le elezioni
Perché alcuni di noi dicono che la situazione è estremamente gravi
E io credo sento una differenza di di di sfumatura nel giudizio non piccola
Non solo perché si sono persi troppi voti a sinistra e sappiamo tutti perché siamo tutti consapevoli che senza una sinistra forte non c'è il centro sinistra letteralmente non c'è perché quel centro non si allea
Con chi non ha forza per competere
Nella conquista del Governo colate ma anche perché c'è un disorientamento
C'è un radicamento sociale debole c'è un rischio persino più grave della sconfitta elettorale che grave perché noi sappiamo che destra abbiamo in Italia
Diventata più abile in questi ultimi quest'ultimo anno ma disastrosa noi crediamo tutti quanti sia dal punto di vista sociale che culturali
Un rischio persino più grave di quello gravissimo alla sconfitta elettorale c'è il rischio di una disarticolazione delle forze del nostro campo
Come vedete io non parlo di identità
Qualcuno la discussione di questi giorni diceva giustamente la forbice tra i voti che prendiamo lui e che prende centrodestra qui mi riferisco proprio le coalizioni in Toscana e in Emilia si sta accorciando sensibilmente la forbice tra noi e l'altra coalizione in Lombardia in altre regioni cresce abbiamo perso alcuni milioni divo abbiamo un partito che sappiamo non è sempre nelle migliori condizioni di salute la coalizione è stata approvata è provata da tanti errori altrui ma anche da alcuni errori nostri
E ci fanno dire tutte queste cose mi fanno dire che l'allarme va suonato il tempo e poco è segno di saggezza politica non di autoflagellazione
Accorgersi in tempo della gravità di una situazione per rimediabile infine è evidente che c'è un giudizio diverso sulle ragioni della nostra difficoltà
Veltroni dice la linea di Torino è quella giusta importante e quella che tiene socialismo europeo riformismo innovazione aggiungo
In quella mozione si diceva grande sinistra un grande Ulivo cessioni di sovranità maggioritario questa è la di io credo è una divergenza importante tra noi che abbiamo interesse ad approfondire non perché a Torino non si siano detti anche molte cose giuste si è corretto un giudizio
I per ottimistico sulla globalizzazione si è detto che i DS stanno chiaramente nel campo del socialismo europeo si è cercato Cucchi fatica di prendere una posizione comune
Sui referendum sociali chi era in Commissione politica se lo ricorda chiaramente ma il punto è che lì a Torino non si è sciolto il problema di quale riformismo
Non si è scelto tra politiche idee diverse che sono presenti nella sinistro prima il vertice di Lisbona le ha squadernato apertamente
Non si è definito sufficienza il profilo e referenti sociali tant'è vero che quando D'Amato dice le cose che dice
Quando il giorno in cui si insegna c'è
Da parte nostra un una difficoltà a dire esprimersi e a dare un giudizio e quindi noi non siamo dei diplomatici che devono Pacino ebbe il cui problema e pacificare
Con un fax copia la guerra tra Cofferati presente costituisce un grande partito di sinistra che ha una sua posizione autonomamente eresse ad averlo quando parla come quella forza e con quegli argomenti il presidente della Confindustria
Non si rifiuta perché
I radicali dopo che abbiamo buttato in quel modo a Torino di vengono chiamati ad essere anche sì io capisco le intenzioni nostri interlocutori alla vigilia di una competizione sul referendum come quello sui licenziamenti che abbiamo detto offre una piattaforma alternativa
La verità è che mentre questa terza via
Lo diceva qualcuno prima di me mostrò tutte le sue difficoltà in Europa noi non riusciamo a dire quale riformismo scendiamo non lo facciamo capire si oscilla
Certo che ci son grandi trasformazioni sociali e culturali guai a non vederle ma noi di quale cultura lettura strategie ci dotiamo di fronte a queste grandi trasformazioni
Quello che si è capito io credo che hanno capito gli elettori è che noi siamo stati quelli della crescita del risanamento importantissimo
Quelli che hanno detto il conflitto oggi è tra conservatori e innovatori questa guardato una chiave di lettura che non funziona mai Strategico questo perché quando un italiano chiamiamolo signor Rossi come ha chiamato D'Alema nel suo articolo a Repubblica
Sente dire da noi modernizzazione innovazione vuol sapere se noi siamo per dare in questa fase ancora soldi all'impresa e cosa che ha avuto anche un suo funzione naturalmente une distribuiremo i dividendi se garantiti sono gli operai del Nord
O se in questo frangente sono altri problemi c'è problema sono le i forti che devono accedere anche qualcosa ci che ha fatto grandi profitti avuto unirà perché ha favorito veniva citato stamattina al tema dell'IRAP per le grandi imprese vuol sapere se le diseguaglianze crescono o diminuiscono se vogliamo batterci per l'occupazione cosa decisiva o usiamo quella forza che in undici sull'occupazione ma dice lavoro che vuol dire non lavoro qualsiasi ma a forte componente di qualità i diritti con la formazione e tutto quello che sappiamo
Se ci siamo accordati vuol sapere il signor Rossi che in molti luoghi si lavora con meno diritti che dieci anni fa in fabbrica e anche al computer
Se innovazione e cambiare le gerarchie del potere sociale almeno un po'per quanto si può fare realisticamente in queste un'OPA per quanto fanno anche gli altri nessuno può fare miracoli naturalmente o se il messaggio è arricchite
Sì sui diritti per esempio dei lavoratori atipici che sono giovani non solo giovani noi diciamo cara maggioranza io su questa questione degli atipici
Ti chiedo un vertice ne faccio una questione dirimente vitale questi sono gli atti politici che indicano una strategia che fanno capire agli elettori e l'opinione pubblica quale il tuo riformismo
Il riformismo abbiamo detto è anche conflitti conflitti dal nostro tempo no quelli di dieci venti quaranta anni fa certo
Non è un ritorno indietro ma certo non può essere pallido il riformismo che noi in una situazione di grande trasformazione
Presentiamo il tentativo è stato fatto sarebbe ingeneroso dire il tentativo di riti sono care insediamento sociale del nostro partito in questi anni è stato fatto io questo lo lo lo devo riconoscere non ero d'accordo nel modo in cui si è fatto non ero d'accordo sulla linea che veniva proposto è stato fatto secondo quel parametro innovatori e conservatori che vedeva i conservatori sappiamo in chi però io credo che quel tentativo sia stato fatto si è fallito non ha funzionato
Allora io penso che accanto a questo ci sia l'altra grande questione concludo
Che riguarda la politica se la politica e riformare i partiti
Fare alleanze tra soggetti forse forti diversi miti da un progetto o altro qui c'è l'altra questione
Dell'indirizzo della strategia politica che secondo me va cambiato
Perché un'idea dell'evoluzione sistema politico hanno convissuto due linee nella maggioranza del partito chiamiamola così quella partiti sta che però ha scommesso essenzialmente sulla risorsa liederistica e sull'idea che non eravamo il principale partito di governo
Non che eravamo un partito che si rafforzavano il frate che avevamo il principale partito governo e quella invece che diceva cessione di sovranità
Io la chiamo ma non vorrei ma l'interpretare quella del super partito di quali sono i co.co.co. quella dove la coalizione chiedeva una forte cessione di sovranità e tra con l'illusione che il bipolarismo si facesse essenzialmente per via legislativa con referendum
Veltroni ha detto
Dopo l'esito del voto la coalizione cave col maggioritario in forma un'affermazione molto forte quindi un'idea che io considero debole del bipolarismo che invece per affermarsi riesco mettere su grandi forze politiche certo sulle coalizioni in Italia su progetti forti e alternativi
Quei due gambe quei soggetti forti
Nel frattempo però si è indebolita la coalizione di fronte a queste due cose che sono venute da parte nostra
Quell'idea partiti istigò leaderistica e quell'idea che con la legge elettorale noi avremmo risolto il proprio a Torino ci siamo stati tutti con due piattaforme tutti impegnati abbiamo aiutato il partito a ragionare non abbiamo chiuso sulla stessa posizione sullo Statuto su sulla legge elettorale su molte altre cose abbiamo votato ordini del giorno
Vari e diverso però lei problema è che le ambiguità sono rimaste questo quello che noi pensiamo vada sciolta e poi dopo Torino sono successe tante cose tant'è vero che Veltroni dice finito un ciclo
Infine e ho davvero concluso il percorso cosa fare non è una banale questione di calendario o dissidenti
Io apprezzo moltissimo per formazione anche personale lavoro programmatico lo considero decisivo
Avrei anche molte cose da dire sui punti programmatici
Il modo impegnato Veltroni qui ha proposto purtroppo non ho avuto modo di farlo prima neppure sui temi del lavoro ma noi perché non abbiamo fatto queste cose in questi quattro certo ne abbiamo fatte altre importanti che ha fatto la riforma sulla sanità altre questioni ma il punto è questo e non l'abbiam fate perché un altre erano le priorità perché era altro l'indirizzo politico
Allora io credo che la precisazione
Programma grammatica sia importante ma non ci è sufficiente senza un cambio politico anche sul tema del lavoro è chiaro che bisogna fare tante cose importanti che sono state dette
Ma un conto è se è centrale nella Commissione nel tuo messaggio in quello che tu dici nell'attuale strategia altrimenti sappiamo quanto è difficile che i singoli atti conquistino da soli io per esempio credo mi posso sbagliare che Berlusconi non abbia vinto le regionali e ha cresciuto i suoi consensi sull'oppure il programma ma una prospettiva politica
Penso guardate io credo che per riprendersi bisogna cambiare bisogna dirlo che si cambia farlo capire agli elettori certo c'è il voto i tempi sono stretti tutti vogliamo impegnarci
In pieno in una forte campagna elettorale
Io credo che un atto politico una sede solenne che non è mi rispettano il Dartmouth abbiamo deciso insieme
Che c'è l'assemblea congressuale che un organo statutario
Un percorso che veda le sezioni coinvolti e poi questa sede così importante autorevole del nostro partito per la strada con la sua sulla politica ho concluso non solo sul programma sulla politica l'Indirizzo la strategia politica
E sul programma
Sarebbe una scelta opportune saggezza del gruppo dirigente fatti adesso perché poi in autunno ci dobbiamo davvero tutti concentrare sull'iniziativa e che naturalmente anche adesso deve proseguire sarebbe un segno di vitalità di vitalità un motore per vincere con la politica non è un problema capzioso delle sette cioè tra di noi ebbene saperlo una differenza di sostanze va bene la strategia politica fin qui seguita allora va bene così
Se invece ed a cambiare come io e qualcun altro crediamo diciamo e facciamo grazie alla compagnia Gloria Buffo presso la parola Barbara Pollastrini acquisito il proprio Petruccioli
Falconara e sciatta e poi a Fabio Mussi che concluderà i lavori la mattina
Sì
Walter Veltroni ha detto stamattina un ciclo si è esaurito e ha aggiunto siamo sfidati ad aprire una nuova stagione per la sinistra il centro sinistra in Italia
è un'affermazione che dal mio punto di vista a grandi implicazioni e io penso che non sia appunto poca cosa
Sono tuttavia d'accordo con lui che dichiarare che un ciclo che si è esaurito e voler aprire una nuova fase non significhi non tenere fermi alcuni punti cardinali del nostro congresso di Torino
E su questo mi sembra ci si debba chiarire nel corso di questa giornata io penso siano quelli di una sinistra moderna
Che aspiri ad essere europea anche nei consensi popolare riformista una sinistra di donne e di uomini
Il centro sinistra come scelta di fondo e il bipolarismo
Io credo che appunto non si parta da zero
E credo che debba accompagnarci in un percorso assai complicato la consapevolezza della funzione che abbiamo svolto in questo decennio fino al governo del paese
Penso che per la rivincita la riconquista e l'apertura di una nuova stagione si debba procedere su un doppio binario comunicante e sinergico perché non si può certo cedere all'opinione che la destra ormai sia imbattibile né d'altra parte sminuire la portata di sconfitte gravi
Il primo binario a quello della rimonta in vista delle elezioni politiche
Sono d'accordo quindi su una piattaforma e battaglie che ci identifichi no come sinistra utile alle persone
Agli innovatori a chi compete nelle regole ma che sia punto di riferimento di chi ha bisogno ed è più fragile
Al coordinamento delle donne presenteremo il manifesto di impegni delle democratiche di sinistra
Perché tra le ragioni di difficoltà e di quella mancata credibilità del centro sinistra a cui si riferiva Claudia Mancina credo non vi sia dubbio
Nel poter dire che è mancato una comunicazione indiretta proprio fra le donne coscienti di questo paese una comunicazione piena tra le donne coscienti di questo Paese
E il centro sinistra spesso un programma diceva Veltroni di rimonta che incalza il centrosinistra
Mi ha scritto da lei ma su Repubblica e sono d'accordo ci aiuterà in questo senso l'individuare al più presto regole per la selezione del candidato premier
Regole che allontanino il più possibile lo spettacolo piuttosto stucchevole di parte di un ceto politico che apparso in questi mesi autoreferenziale e tutto sommato privilegiato
Ma un programma di rivincita e su questi due punti mi interessava in particolare intervenire
Un movimento di riscossa non può non affrontare le destre nelle regioni centrali per il loro successo politico
In particolare in Lombardia trampolino di lancio con Formigoni a Milano mi accenno solo dove si voterà per il sindaco ed è un sogno mi rendo conto ma deve rimanere almeno un sogno
Puntare ad vincere a gareggiare senza dilettantismo per conquistare la città e creare nel cuore del popolo se ci riusciremo incontro Effetto Guazzaloca lì nel nord di cui si parlava questa mattina
Io respiro insieme ai disagi è verissima questa cosa per una materialità per la fatica a sbarcare il lunario per nuovi sfrutta menti
Insieme all'ansia per un futuro di tanti ragazzi io li respiro però un'aria nuova un'aria di voglia di fare
Di rischiare di contare su se stessi sulle proprie capacità i talenti li chiamava Veltroni un'aria legata a quel clima di nuove frontiere
Derivato dalle innovazioni tecnologiche e che sta contagiando molti molti più di quanti immaginiamo
O la sinistra accoglie queste speranze fa da sponda ambisce a rappresentarle li accompagna con le politiche
Che non rinuncino a regole e al solidarietà o aumenterà quell'astensionismo anche femminile come protesta fuga nel nulla disimpegno a cui faceva riferimento stamani salti
Aperto un problema nel Nord su cui non ci siamo spaccati la testa quantomeno dagli anni ottanta quello appunto tra sinistra e modernità di quella modernità ancorata alle regole i alla solidarietà
è un problema di rappresentanza di quei ceti che sono parte trainante dell'innovazione nel nostro Paese
Bene dunque sono d'accordo l'articolazione della direzione al nord se significa anche spinta alla costruzione di un vero movimento di riscatto
E di una nuova rappresentanza della politica del sindacato della società
La riconquista richiede iniziative immediate ma come dicevo secondo me è una riconquista anche di più lungo respiro si è chiusa una fase che ci consegna un Paese più sano moderno bipolare
Ma si è chiusa con le dimissioni di D'Alema che danno il segno della crisi politica del centro sinistra e un referendum che per mancanza di quorum dà il segno opposto a dieci anni orsono
Un ciclo si è chiuso lasciandoci quindi in eredità il problema irrisolto dell'egemonia del Paese del Progetto di centro sinistra
Che anche il problema ne parlava Ranieri della costruzione di una classe dirigente diffusa
Credibile per i comportamenti coerente capace di essere punto di riferimento di un destino comune e di un'etica pubblica condivisi
A proposito di egemonia qualcosa si muove invece nel campo avverso i referendum non li ha vinti nessuno ma certo Berlusconi persino sottraendo sia battaglie di merito che dovevano essergli proprie ha incontrato un senso comune uno spirito del tempo che aleggia nei primi atti di D'Amato
Chi ha vinto contro l'establishment più conosciuto e tradizionale della Confindustria
E oggi presenta una piattaforma che insieme a un ritorno di aggressività padronale vera e propria aggressività padronale
Però da e darà uno scossone da non sottovalutare nei rapporti tra impresa innovazione e sistema politico
Non ci sono dunque concesse più scorciatoie sono d'accordo con quanto sottolineava Fava leader candidati di grande qualità sono una condizione necessaria ma non sufficiente neanche la funzione di governo può surrogare
Tanto più se ingaggia morì forme tendenti a sbloccare per davvero la società a colpire carte corporativismi a investire sul futuro ed è indispensabile in questo senso proprio fare leva su un movimento delle coscienze che venga da una società vigile partecipe
Autenticamente civile
Perché abbiamo voluto il congresso di Torino e voglio tornare su questo punto se non perché sentivamo già in quel momento l'affanno di non poter
Di non aver compiuto la missione di ricongiungere in un circuito virtuoso politica utile a società consapevole
Se non perché altri espulsi elettorali quelli delle europee si segnalavano quel problema un problema robusto di credibilità della rappresentanza del sindacato di élite della cultura e dell'informazione
Ma questo ricongiungimento tra politica e società di cui le riforme elettorali e istituzionali sono un aspetto importante ma non sono l'unico aspetto
Non ci sarà assente una sinistra riformista più popolare e più condivisa
Torino sono d'accordo ha scolpito l'identità di fondo
Ma manca un pezzo perché il nostro percorso sia compiuto
Che i valori e Progetto quell'identità di fondo scelgano parti di società a cui delegare funzioni ruolo dirigente per farne da traino a un programma di innovazione
Chi abbia il presupposto di accompagnare gli ultimi in questa sua in Italia in Europa il nostro campo di riferimento c'è ci sono esempi della ricostruzione di una rappresentanza politica di una sinistra ampia che vada oltre lo ripeto
La rappresentanza attuale guardiamo alla storia anche se è una storia che ci sembra molto lontana ci sono sinistre forti che sono andate oltre la rappresentanza della ho finito della nostra sinistra attuale
Con due percorsi
C'è stata la sinistra di Blair Chezzi arrivata con un grandissimo confronto interno una battaglia telline però delle idee sul tipo di società che quella sinistra voleva rappresentare c'è stata la sinistra di metterà che arrivata al congresso di Epinay raggruppando spezzoni colture pezzi della politica e della società della sinistra
Io credo che per noi vanta un mix di queste esperienze ma che sia giunto il momento che per raccogliere quel percorso che abbiamo iniziato a Torino ci si pongano queste finalità
Per cui per me
Ha senso pensare anche a un momento solenne
A un'assemblea congressuale quando saremo pronti per davvero aprire quella nuova stagione dico qui una mia opinione io credo che ora sia necessario il confronto più ampio nelle sezioni regionali come pezzi di società esterna
Ma prendo ma ma penso che proprio perché quel momento tra un momento essenziale ci si debba andare preparati
Ci si debba andare quando piattaforma programmatica sarà definita in tutti i suoi aspetti e finalmente saremo in grado di scegliere facendo ITT identico
Cercando facendo sì che quel momento solenne quell'assemblea congressuale
Possano essere vissuta solo da noi ma possa permettere al partito di essere indizi intenti ficcato con i pezzi di società che andiamo a rappresentare che non siamo ancora riusciti a rappresentare
Grazie Barbara ricorda le compagne e i compagni che questo pomeriggio alle diciotto e trenta concluderemo la riunione della direzione con un voto quindi
Il corpo porno presenza alla prostituzione
Adesso la parola Petruccioli dopo di lui Fabio Mussi
Ha detto Walter perché due anni fa
Si discuteva del fatto che in questo Paese
Si correva il rischio che non esistesse più opposizione
E l'ha ricordato per dire quanto rapidissimi cambiamenti in questa fase e quindi come sia sbagliato che noi ci facciamo prendere da una sorta diciamo di collasso di disperazione
Mentre diceva questo ha detto naturalmente
E certo ci sono stati poi degli errori da parte nostra
Ecco noi se vogliamo discutere dobbiamo parlare di questi errori da parte nostra quali sono stati perché qua diciamo tutti che ci sono stati errori poi ognuno pensa che gli errori son quelli che hanno fatto gli altri
E Yellow invece non ha fatto nessun errore allora io proverò a dire quelli che sono secondo me alcuni errori
Beh intanto per esempio se si dice che nel mezzo che oggi rispetto al novantasei le elezioni regionali del due mila rispetto a quelle del novantasei in realtà hanno avuto un esito diverso fondamentalmente perché Polo e lega sono stati insieme il che è sicuramente vero
Non so se sia l'unico motivo ma sicuramente è uno dei maggiori motivi
Beh allora intanto dobbiamo pensare che la lega sia arbitro della situazione perché andando indietro nel tempo per esempio anche nel novantaquattro poi diciamo lega e Polo erano insieme quindi e allora avremmo dovuto essere molto più attenti a questo punto e allora signori nell'autunno del mille novecentonovantotto quando la polemica fra lega e Polo era massima e la divaricazione era notevolissima
Quella sarebbe stato un eccellente motivo per andare a votare oltre ad altri che sono stati dati
E non essere andati a votare in quel momento è stato probabilmente un errore io dico sicuramente avendo sostenuto questa tesi all'ora
Così come è evidente che in questi due anni
Il popolo approfondì non ha prodotto grandi innovazioni programmatiche il Polo in questi anni niente affatto ha prodotto forti innovazioni politiche
La versione il il il il congresso degli di Forza Italia nel cinquantesimo anniversario del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
L'adesione al Partito Popolare Europeo e così via non ve la faccio lunga perché le sapete meglio di me
Allora la destra in questo periodo
Ha prodotto politica al punto che io per esempio una delle porte parti sulle quali non sono tanto d'accordo con l'analisi di Walter è quando presenta una testa
Italiana europea ma anche italiano oltre che europea
Resta da furore ideologico non mi pare non mi pare che la destra in Italia presenti oggi questi caratteri anzi si presenta più pragmatica Dust Nardo accorsi a Berlusconi ha lo stesso Chirac più capace di adeguarsi di quanto invece età talvolta la sinistra si presenta e se noi ci illudiamo come ci siamo illusi cari compagni è una parte con particolare convinzione di sconfiggere questa destra
Con lo stuzzicadenti della par condicio vuol dire che non capiamo nulla di quello di delle persone delle forze con cui abbiamo a dobbiamo misurarci
Detto questo io naturalmente mi viene anche da dire alla compagna buffo che è vero che nella maggioranza c'è stata una sovrapposizione di linee
Chi vi parla è uno che testardamente ingenuamente ha cercato di far venire fuori questa differenza fra quella la linea cosiddetta partitica lo ha detto sono le parole della Buffo e la linea cosiddetta ulivista
è anche vero che la sinistra non si è pronunciata
Era un'altra cosa
Ma io però ho sentito la sinistra pronunciarsi molto contro la linea ulivista
Ma pronunciarsi molto contro la linea partitica non l'ho molto vista e non lo neanche vista né pronunciarsi nei agire così è vero che
La sinistra ha svolto una posizione anti referendaria
Non ha certo contribuito in maniera decisiva quest'anno alli qui avrà a all'esito sfavorevole referendum
L'altra hanno visto che e siamo arrivati a centosessanta mila voti distanza forse la sinistra è stata decisiva la sinistra DS voglio dire
Decisiva non raggiungere quelle quel risultato è stato un bene
Beh se è stato bene io sono su una posizione diversa io lo considero un male e se non ho capito male e compagno Veltroni lo considera un male voglio dire non di aver ragione ma questi sono i punti discriminanti dove si prende una strada o l'altra
E così anche la conclusione non c'è il compagno D'Alema ma son contento che sia venuto non so se tornerai parlerà
Ma
La conclusione della vicenda straordinaria che per la prima volta vede il leader del maggior partito della sinistra giungere a guidare il governo che si conclude in quel modo
Beh ha dato luogo a delle riflessioni sulla stampa che però portano le firme di persone lontane dalla sinistra io ho letto un interessante articolo di Sergio Romano sul Corriere della ho letto un'interessante analisi di Giuliano Ferrara tutta gente non ulivista come vedete di Giuliano Ferrara su Panorama intitolato il massimo silenzio
Ho letto l'articolo di da lei ma lungo articoli D'Alema ieri sulla l'altro ieri su cui ieri no su su insomma per quel sulla sulla Repubblica beh quei compagni guardate che
Quell'articolo scritto da un leader
E cessa dopo un anno e mezzo un'esperienza di governo di quella portata e in quel modo
Cari compagni se io non sono scemo
E contrariamente ad altri lo ammetto potremmo essere se non sono scemo è oggetto è un letto e ho letto bene quel quell'articolo quella ricostruzione significa che D'Alema affida il suo futuro abilità importante in questo Paese ad un giudizio molto preciso io volevo fare un riformismo innovatore più incisive
Ma non ci sono riuscito
Non me lo hanno fatto fare
Ed è una posizione molto importante e molto forte
Ma cari compagni che cosa vuol dire questo vuol dire allora prendere le posizioni di D'Alema ha sostenuto sulla questione delle pensioni da questioni D'Alema sostenuta su tutta una serie di altre cose domandarsi perché perché perché perché
Dove andare anche a D'Alema perché non ci sei riuscito natura ma questo è un giudizio chiave per capire la prospettiva il futuro nostro di questa forza perché altrimenti io mi domando i chiarimenti su che cosa di faccia e per questo io sono d'accordo
Però entro questo quadro o lo sforzo importante che ha fatto Walter nella sua relazione
Che ha definito addirittura svolta io sono se se se la perseguiamo lo è davvero sulla quantità del riformismo
E guardate che non sono un elenco di cose perché ci sono delle chiavi culturali in quell'elenco di cose che danno l'anima
A quella ricostruzione quando Veltroni dice noi dobbiamo allargare e non irrigidire le possibilità di scelta delle persone
Questo è il nuovo riformismo il salto dall'analisi classista per blocchi della società alla individuazione delle persone come risorsa innovativa
Ed allora è evidente che se ragioniamo così che le protezioni non possono essere uno stadio da raggiungere a una certa età molto presto per le persone pensioni baby più avanti negli anni no
La protezione come ha detto bene Walter non è uno stadio un livello sociale
E una volta raggiunto ci si annida e ci si resta no è un servizio e si attiva in vario modo in caso di sogno delle persone nella loro vita di passaggio che diceva e questa è un'altra cosa del Nuovo riformismo
Così se vogliamo parlare di una coppia di concetti meriti e bisogni che ha avuto in passato una buona e meritata fortuna
Bene secondo la nostra idea dello stato sociale delle garanzie delle protezioni
Noi e la se la confrontiamo non con il passato ma come socio Società di oggi
I sogni sono arbitrariamente estesi rispetto alla ricchezza e alle chance che vivono nella società e talvolta viene rivendicato dalla sinistra
E viene scambiato per garanzia giusta viene rivendicato come bisogno quello che oggi è semplicemente mancanza di merito e in mancanza di applicazione per ottenere il riconoscimento del mento
Detto questo sì beh concludo
Tutto questo discorso sul sul nuovo riformismo però deve essere illuminato da una scelta politica perché io sono d'accordo su un punto con l'accusa ci vuole prospettiva politica è stato ricordato è finito un ciclo e allora quale siglo sia io credo che a questo punto il compito nostro al di là delle chiacchiere che ormai riguardano solo il passato Sinistra europea non Sinistra europea siamo quello che siamo lo sappiamo bene
Deve diventare prioritario l'impegno nostro per la raccolta e la saldatura dei riformismi di diversa tradizione che si sono fin qui dispersi addirittura combattuti
Non si tratta né di un limone di centrosinistra si tratta di individuare gli interlocutori per costruire attraverso un processo costituente nel Paese
Che vada costruire del nuovo perché noi se crediamo di fare una discussione vera passando solo dalle nostre sezioni compagni facciamola scelto ma non prendiamoci incisivo
Chiaro perché nelle sezioni si dirà sono d'accordo con Veltroni però convettori interpretato come interpretato Salvi e così via dicendo come abbiamo fatto parecchie altre volte
Discutiamo di questioni discutiamo di questioni questioni appunto di come possiamo mettere in moto le nostre forze per avviare un processo costituente che vada che costruisca appunto l'unità dei riformisti che non è la maggioranza attuale perché l'unità riformista discrimina sinistra
E discrimina anche sul centro di questo secondo me dobbiamo discutere attraverso un coagulo di forze e una leadership capace di interpretare questo processo per andare alle prossime elezioni con possibilità di successo
Grazie al compagno Petruccioli
La parola al compagno Mussi poi dovremo prendere alcune decisioni prego
Sono d'accordo con la relazione del compagno del torrone
Ora era un pezzo che non usavo nel sordido
Un esordio così ma voi me lo consentirete per due ragioni
La prima è che in questa nostra discussione
Qualche sapore antico sotto i denti si sente
C'è una discussione per molti versi più da analisti che da decisori
L'opposizione va fatta quando gli elettori
Ti danno alla minoranza
Se no bisogna esercitare la propria funzione ora ora in particolar modo come il principale partito di governo
E poi lo dico perché effettivamente in momenti come questi ci si assumono direttamente responsabilità si assume posizioni
Lo dico anche da presidente del Presidente di un Gruppo parlamentare che ha sostenuto con la stessa intensità
Il governo Prodi quello D'Alema ora intende farlo con il governo Amato nel nome e non di una disciplina oggi una lealtà che pure sono buone cose
Buon ecco
Ma di un progetto politico
Del quale guai non vedere e non rivendicare i risultati fin qui questo sarebbe
Autolesionista e sbagliato in via di patto sbagliato
Progetto politico naturalmente che si si è indebolito ha ricevuto ricorsi
Ora congresso di Torino noi abbiamo fortemente posto la questione dell'identità dei valori della proiezione al futuro del nostro partito
E condotto anche un tentativo non inutile rischio darci
Dalla immagine di molto appiccicata addosso ma
Pochino ce la siamo anche chiamata immagine di esperti delle tecniche politiche del potere
Walter ha ricordato la
Quotidiana penitenza che qualcuno di noi fa ogni giorno andando a spulciare oltre che le pagine nazionali e quelle locali e guardarci lì in quello specchio
Per sapere come ci guarda e ci vede una parte importante del nostro elettorato
Prossimo congresso sarà un congresso impegnativo sarà necessario anche un bilancio del decennio più che invece l'ottantanove il novantuno granati del PDS e DS L'Ulivo
Non credo che sarebbe una scelta giusta farlo ora in dirlo ora perché se si fa un congresso si va al congresso un un mezzo Congresso credo che esse
Siamo già nel pieno di una lunga e difficile campagna elettorale
Che va combattuta a testa alta coraggiosamente subito
Tuttavia se uno ragionasse io vedo situazioni difficili difficile difficilissima problemi la visione del di questo aspetto la condividiamo tutti tuttavia se uno ragionasse in una pura logica proporzionalisti Capponi e cose
Non andrebbero tanto male nel novantadue avevamo un sedici per cento dei voti
Nel due mila ventitré le regionali
La sfida a sinistra nel novantadue per ogni voto di Rifondazione tre del PDS nel due mila per ogni voto di Rifondazione guardiamo a sinistra questa sfida per ognuno di Rifondazione quattro dei DS
Mi hanno detto
Naturalmente no non trova dunque se la conclusione ma dico sì a ragionarci in una pura logica pure proporzionalisti dica potrei anche arrivare a questa paradossale conclusione
è vero il capo assoluto di votanti e voti che qui particolare Salvi altri hanno sottolineato per primo parte naturalmente
Si vota più che in qualunque altra democrazia ho visto imboccare il caldo londinese Ken Livingstone Ken il rosso che vince
Settecentosettantasei mila voti su più di cinque milioni di votanti
Trenta per cento di partecipanti al voto con una percentuale di voti così in Italia non si fa neanche al ballottaggio in un comune di periferia
Però lo dico Fulvia perché bisogna stare attenti a invocare come segni del tempo ed enti che invece devono essere guardati in modo più critico e più attentamente
Più a destra che a sinistra non mi appassiona questa discussione
Radicarsi nella società questo sì questo è un punto essenziale ora come fatta lo sappiamo benissimo anche quella del nord e non è un oggetto misterioso
Capita piuttosto che non essere spesso stati raccordo esattamente su quali interessi rappresentare e anche sui modi nel governare l'innovazione allora bisogna abbia avuto anche molte oscillazioni
Ricordavate Petruccioli io per esempio credo che molte delle cose che ha detto è riuscito a fare D'Alema sui lavori atipici avesse ragione lui che il modo come fu sollevata la questione delle pensioni un paio di estati fa non fosse congruo vediamo attenta metterlo qui Bibbia dedicare concretamente quali interessi si voterà presentare come si governa Lindgren
L'innovazione
Sapendo che più o che credo vogliamo più o meno tutti una società più libera più aperta
Più giusta più solidale io metto anche più un mobile
E più sicura
Perché l'elemento di rigidità della Società italiana non parlo della flessibilità del lavoro di tanti aspetti di rigidità nelle relazioni sociali è un elemento di debolezza sappiamo meno come funziona
Cioè io qui suggerisco accenno solo conosciamo l'anatomia ma non la termodinamica di questa società
Siamo anche un poco a volte facciamo finta di non so non andò ci siamo dimenticati
Gli interni scaffalature di libri di ricerche che ci dicono come funziona questa società a Oslo l'anno discussa in parte capi di governo tecnologia velocità ma sappiamo quanto analfabetismo di massa produce lo sviluppo veloce delle tecnologie e quanto l'ignoranza rispetto a nuovi linguaggi provoca paura spaesamento incertezza
E se è studiato lo si sa bene come nella società razionale del mercato della tecnica brulicano non più le ideologie compatto ed una volta male il semidio dodici sia le nuove ideologie i frammenti di ideologia
Sconfinanti persino nel territorio del mito della superstizione del pensiero magico
Nella nella si formano sistemi da ora chiamato a Benjamin
E la stessa questione del carisma sì sì sì presente in modo nuovo a tecnologie scatenate nella società si parlano linguaggi che noi non capiamo più
E spesso il nostro non per tutti perché prendiamo quei voti
Sono a Comuni Dio ma straniero
Ci sono milioni di persone colpi moderne neo analfabeti ricchi e impauriti poveri spaesati
Che capisca il linguaggio dell'attuale del capo del polo non il nostro
Perché forse conosce certi funzionamento della società
Meglio di noi io ho fatto l'esercizio dopo il voto non di chiedere ai nostri perché hanno votato i cittadini per il Polo e di Forza Italia
Ma di chiederla quelli che hanno votato magari i lavoratori dipendenti
è il campionario delle risposte è uno straordinario studio del funzionamento della società noi dovremmo tornare anche a studiare queste cose qui che un po'ci siamo dimenticati
Concludo centrosinistra declina dal due maggio del novantotto si era messo insieme dal due maggio dal giorno dopo l'ingresso del della lira nel
Si era messo insieme nel novantasei riconoscendo due vincoli uno esterno era l'Europa l'euro l'Europa e uno interno
Era l'ostilità la paura il contrasto verso questa destra
Noi abbiamo troppo facilmente rimosso le sbarre di dogana e mentre gli altri le hanno rimesse tutto
Ancora la cosa dimenticata non voglio dire l'immagine di nemico non devi propongo calci mette ma in una società democratica bipolare l'identificazione chiara dell'avversario l'antagonismo è un punto fondamentale
Io credo che ci sono due beni per me rinuncia primo una moderna sinistra riformista di governo collocata nell'ambito del socialismo europeo naturalmente se l'avessimo risolto il PC e fatto il PDS la questione alla collocazione del socialismo europeo sarebbe fuori discussione
Secondo l'idea di una unità dei riformisti del centrosinistra come luogo dell'unità dei riformismi dialogo con Rifondazione importante per le elezioni
Però quando Bertinotti dice rompete la cade nel centro sinistra contesta l'idea di una sinistra che ambisce a governo del tutto evidente e qui non possiamo seguirlo
Io penso allora come suggerito Veltroni che dobbiamo ristrutturare nella misura poster possibile visto che l'Ulivo non c'è più il campo politico del centrosinistra facendo la nostra parte sulla sinistra e sostenendo aiutando incoraggiando il centro che voglia aggregarsi lavorare sul programma quello dei DS e quello per la coalizione per il due mila uno
Iniziare subito il lavoro
Io credo che se noi facciamo seriamente un congresso programmatico dove si parlerà anche di politica da torneranno stabilito anche a Torino nello Statuto
Molto impegnativo in quest'anno ci diamo un appuntamento importante anche per chi richiede giustamente che la discussione venga portata alle sezioni e che ci sia un appuntamento di questo tipo
E infine nessuno ne ha parlato ma mi permetto sommessamente
La leadership del centro sinistra
Lo dico perché in generale è meglio indicarla prima delle elezioni
Una volta stabilito che la si indica prima
è meglio se in essi prima che un giorno prima
Nel senso che a quel punto si deve comunicare terzo simboli messaggi in lingua programmi eccetera eccetera penso anche in questo processo di riorganizzazione della coalizione
Che se non si riaccende il motore centrale possa essere generoso ma velleitario l'idea che localmente tornino
E ricordiamoci cari compagni che il tempo a questo punto è una risorsa davvero scarsa io credo che dobbiamo fare di tutto per impiegarlo bene
Grazie
Al compagno Fabio Mussi dunque noi siamo in queste condizioni che abbiamo
Ancora sessantaquattro iscritti a parlare
E se credete potrei stringere un po'i tempi dell'intervallo dare un intervallo di mezz'ora invece con intervallo di un'ora perché non dare affatto intervallo mi sembra inumano io appartengo al socialismo umanistico come tradizione quindi allora fra mezz'ora ci ritroviamo qui grazie
La seduta riprende è necessario che riprenda perché alle diciotto e trenta procederemo al voto
Su documenti che sono molto importanti e molto impegnativi
Sto credo che sia interesse di tutti cercare di sentire il maggior numero possibile di compagni e quindi visto che uno degli iscritti a parlare è presente il compagno guerrieri vi do senz'altro la parola la parola al compagno Massimo Perrier
Sia forse la possibilità poi
Dunque compagni volevo dire a qualche breve considerazione sulle elezioni innanzitutto che credo di poter esprimere un giudizio negativo perché credo che siano andati male per noi perché conserviamo complessivamente mi pare delle posizioni modeste
E sono andate peggio per la coalizione
Che in questi ultimi tempi si è più caratterizzata con un pulviscolo rissoso e poco concludente che abbiamo presentato alla valutazione degli italiani
Nel complesso e questo è il dato negativo quattro a dopo quattro anni di governo che ha prodotto risultati apprezzabili e in qualche caso di grandi di rilievo
Quali risanamento finanziario e l'ingresso in Europa
Dopo questi quattro anni nessuna capacità di espansione di sviluppo
Verso ampi strati dell'elettorato soprattutto giovani intermedi e verso intere regioni d'Italia in alcune situazioni poi retrocessioni allarmanti e preoccupanti la Liguria il Lazio
E anche la Calabria
Dove abbiamo partecipato credo anche noi a un nuovo tipo di competizione politica
Come perdere elezioni già vinte mi riferisco al caso della Calabria
Così seguito da vicino insomma una sconfitta
La diagnosi lettere aprire tra noi più diffuse
Nella fase nei commenti poste elettorali si sono specularmente contrapposte sovente lasciando l'impressione di evidenzia vicenda
Abbiamo perso perché siamo stati poco liberal e quindi dobbiamo accentuare il carattere modernizzando The innovativo dalla nostra iniziativa politica
O abbiamo perso perché ci siamo allontanati troppo
Dalla tradizionale connotazione popolare e solidaristica dobbiamo quindi riprendere collocazione atteggiamenti battaglie politiche
Troppo in fretta accantonate insomma abbiamo perso perché siamo stati o apparsi poco di destro poco di sinistra e dobbiamo Ando andare allora più a destra
O più a sinistra chiedo scusa
Se per il poco tempo disponibile schema Tizio così ecco mi rendo conto un po'brutalmente ma se ci pensate bene e il dibattito di stamattina lo con ferma
Le analisi successiva alle elezioni hanno avuto questo andamento
Se ne ricava allora io dico quanto meno una conclusione
La necessità ineludibile per il partito di definire una precisa identità politica e programmatiche di assumere una fisionomia
Che sia più chiara dai contorni nitidi irriconoscibili
Io non ho capito perché è stato lasciato cadere dopo Torino il Progetto per la Sinistra del Duemila
La commissione nazionale si è riunita per la prima volta dopo quattro mesi qualche giorno fa le Commissioni regionali sono sparite e si è interrotta l'elaborazione progettuale
Soprattutto intorno al progetto non si è sviluppata nessuna iniziativa politica
Eppure dal congresso di Torino che giudico un congresso positivo e di grande rilievo
Erano scaturiti credo due messaggi molto forti e chiari
Un Partito del socialismo europeo
è un progetto contenente valori profondi e azioni programmatiche di grande respiro
Socialismo democratico europeo e Progetto
Ecco a proposito di identità due obiettivi da riprendere e rilanciare con forza con Energia con convinzione
Pensando soprattutto alla grande rilevanza che può assumere il legame con il Partito Socialista europeo
Il legame europee utilizzato con grande abilità e spregiudicatezza da Berlusconi è curioso come ha rilevato il compagno Salvini vedere la nostra timidezza e la nostra esitazione al riguardo
Accantoniamo allora definitivamente la prospettiva di un partitone del centro sinistra all'interno del quale dovrebbero trasformarsi e trasfigura sì
Le attuali disperse frammentate componenti della coalizione di governo e lasciamo stare anche l'Ulivo
Che ha avuto una grande ma breve stagione e per la cui resurrezione mancano completamente oggi i presupposti politici
Recuperiamo invece lo spirito dell'Ulivo indirizziamo lo verso una coalizione forte e visibile
Con un coordinamento unitario che riesca in quest'ultimo anno di legislatura a far dimenticare all'elettorato le divisioni e la litigiosità della maggioranza di governo
Ma una coalizione compagni dove ognuno faccia la sua parte con chiarezza e lealtà
Noi la sinistra il Partito del socialismo europeo e del Progetto come ho detto prima un forte partito dalla sinistra di una sinistra moderna e riformatrice
La cui costruzione va portata a compimento con l'integrazione piena delle componenti non provenienti dal Partito comunista all'interno e all'esterno con una forte iniziativa politica in senso unitario
Versi Comunisti italiani Verdi Socialisti democratici
Verso cioè gli altri partiti di sinistra facenti parte della coalizione di governo
Gli altri sei o sette partitini se ci si riescono costituiscano il centro
Ma devono unirsi coordinarsi e integrarsi fondersi perché così come sono suscitano verso gli elettori disinteresse il rigetto
Ho detto se ci riescono perché potrebbe anche proseguire
Lo spettacolo al quale stiamo assistendo anche dopo lo choc elettorale
Sei o sette segretari di partito
Che la mattina si svegliano e si ingegnano a trovare le motivazioni per distinguersi caratterizzarsi e farsi riconoscere
E ogni giorno per i motivi più vari e banali minacciano la crisi di governo e si esercitano nel tiro al bersaglio sul primo ministro in carica
La cui sostituzione viene annunciata come un fondamentale obiettivo politico
Resta poi da chiedersi perché dovrebbero votarlo gli italiani un premier che non è sostenuto neppure dai suoi alleati
La coalizione farà forzata come ho detto va rilanciata
E potrebbe costituire un antidoto contro questo comportamento frammentato dispersivo e suicida
Dobbiamo impegnarci a fondo in questo senso fino a configurare un vero e proprio patto di governo i cui contenuti la relazione di Veltroni egregiamente indica e che deve vedere protagonista alla sinistra Noemi il partito del socialismo europeo senza iattanza senza presunzione ma con grande determinazione
E l'unica strada nell'anno che ci resta per evitare il secondo governo Berlusconi concludo con una considerazione di metodo sulla direzione
E sui nostri lavori
Siamo duecentocinquanta circa forse siamo troppi non lo so
Non è facile mi rendo conto gestire e far lavorare decidere un organismo così ampio
E nei tempi richiesti dall'incalzare degli eventi
Lasciatemi però dire che non è sostenibile a lungo far parte di un organismo politico
Dove pochi compagni possono parlare
E dove ancora di meno partecipano alle decisioni
In questo modo le riunioni della direzione finiscono per assumere un carattere un po'malinconico è comunque privo di interesse faccio allora tre proposte
Se necessario le riunioni Duino due giorni non credo che sia così impegnativo o sovraccarichi di troppo il lavoro o di impegni di tutti noi
All'inizio dico si prenoti non gli interventi si divida poi il tempo disponibile per il numero dei compagni che desiderano parlare facendo parlare tutti e rispettando l'ordine delle prenotazioni e da ultimo si istituisca una rubrica sull'Unità destinate destinata ad ospitare le sintesi degli interventi con uno spazio uguale per tutti i compagni grazie
Grazie al compagno guerrieri la parola al compagno terzi ove ci sia la parola la compagna notano
La parola al compagno Benaglia
Ma io vorrei iniziare questo rapido intervento purtroppo i tempi sono quelli che sono
Citando le ultime frasi di una prefazione di un libro che mi è venuto in mano l'altro giorno
Di Veltroni
Era un libro scritto nel novantaquattro da Colombani che era direttore del bond in quel momento
Il titolo era questo sopravviverà alla sinistra i socialisti punto interrogativo
Veltroni nella sua prefazione
La parte finale dice
Dopo due pagine
Che sinistra sopravviverà in Italia dunque
Risponde così
La sinistra orgogliosa disse la sinistra dei programmi e dei valori la sinistra che fa coesistere innovazione democrazia
Una sinistra che si ridefinisce con coraggio fantasia ed energia una sinistra che non attende ma si rimette in cammino
Ecco compagni compaio penso che siamo lì
Noi con il congresso di Torino
Eravamo convinti di essere arrivati
A quel punto
Di aver fatto una fase di rilancio ma
Per ammissione dello stesso relatore dalla relazione del segretario che condivido
Mancano ancora molte cose
Torino non è stata fatta
Ma perché a questo è avvenuto
E beh compagni cioè sono stati una serie di comportamenti contraddittori
Dal gruppo dirigente del partito a tutti i livelli livello nazionale di valore giornale a livello provinciale
Non è ancora cresciuta all'interno del partito questa cultura
Dal socialismo liberale come è stata definita al congresso di Torino
E
Ci siamo accorti semplici accordiamo sempre tardi di alcuni errori di comportamento
Abbiamo radicalizzato lo scontro con l'opposizione facendo diventare
Il capo del Polo il demone
Di tutto
Abbiamo dibattito di questi giorni è chiaro definito Forza Italia un partito di plastica senza renderci conto che questo non era
Però si sentiva nell'aria nel Paese che questa non era la realtà
E vorrei dire che poi abbiamo fatto le operazioni che la par condicio e altre cose che già stamattina Petruccioli richiama nel suo intervento
Ma se la linea politiche quelle giuste ne siamo convinti come penso siamo convinti quasi tutti
Allora noi abbiamo la necessità
Di muoverci di conseguenza ed essere coerenti nei comportamenti non possiamo essere incoerenti
Quando Ranieri nessun intervento stamattina
Cita alcuni problemi delle piccole impresa è come il richiamo alla direzione e nella proposta di Walter sono contenuti i quattro punti programmatici importanti da sottoporre al vaglio delle sezioni
Compay questo problema delle imprese piccole migliori non è solo un problema del Nord diventerà anche un problema del sud perché lo dobbiamo renderci conto che al sud
Oggi non c'è più la cultura dell'auto lavorato lavoro dipendente della pubblica amministrazione ma sta crescendo anche per merito nostro una cultura del lavoro autonomo e di conseguenza queste sono fasce sociali su cui noi dobbiamo misurarci
E con cui noi dobbiamo fare i conti perciò questo problema che stamattina veniva richiamata per il richiamato per il nord è un problema che fra qualche anno Celotto al Nord ce l'abbiamo già è ovvio ma fra qualche anno dove ce lo troveremo anche al sud e allora compagni vedete che i punti programmatici proposti dalla relazione sono molto importanti
Ma questi punti programmatici poi richiedono anche lo ripeto dei comportamenti noi abbiamo tenuto bloccato il Parlamento italiano non so per quanti mesi per fare una legge di rappresentanza in quelle aziende inferiore ai quindici dipendenti si ricordate l'abbiamo tenuto bloccato poi non si è fatto niente Eagles i voti di abbiam persino spesso però ecco queste un comportamento che ha in contraddizione con quello che ci sosteneva prima
Abbiamo bisogno
Di sporcarsi le mani come qualche volta dice nostro segretario regionale dell'Emilia Romagna cioè vuol dire mettere i piedi nel piatto e affrontare i problemi per quelli che sono senza timori e senza preoccupazioni
Allora abbiamo la necessità di affrontare seriamente questo dibattito all'interno delle sezioni dibattito programmatico affrontare un'assemblea congressuale cioè darci un progetto una linea strategica che oggi rimane ancora lì uscita da Torino ma non è praticata
Abbiamo bisogno compagni che l'immagine esterna del partito sia un'immagine del socialismo liberale
E compagni non possiamo noi farci continuare a dire dall'opposizione che siamo estera
Post comunisti e poi a tutte
A tutti gli appuntamenti
Davanti alla televisione e sui giornali abbiamo soltanto il gruppo dirigente ex comunista del partito abbiamo bisogno che anche le altre componenti all'interno del partito abbiano la possibilità di essere visibili
Di dare un segnale all'esterno che il partito è un partito nuovo che i Democratici di sinistra nascono come un partito nuovo e che non è un residuo della cose precedenti
Allora abbiamo la necessità
Di
Andare in questa direzione ma questo richiede coraggio richiedesse uno sforzo notevole notevole richiede anche dei sacrifici compagni e allora abbiamo la necessità che il socialismo liberale come è stato definito a Torino venga chiarito
Il socialismo liberale è una cosa importante una cosa vera che la società può accettare e accetta abbiamo bisogno che la questione socialista in Italia non venga risolta con come sembra essere solo con la questione del dello spiega il Governo e tutto rimane chiuso abbiamo bisogno invece di fare anche sotto questo aspetto un salto di qualità diverso
Allora compagne e compagni
Io sono anch'io di questo parere
Che non possiamo rinunciare a tutto non è possibile accettare
Che per vincere le elezioni bisogna avere una leadership non del partito dalla sinistra una leadership di centro questa cosa una posizione che non è accettabile
Non è accettabile per una questione etica non è accettabile per una questione di dignità politica l'abbiamo tra presidenza del Consiglio possiamo e dobbiamo rivendicare di poterle avere ancora abbiamo la necessità di fare in modo che la dignità di un grande partito come vogliamo che sia i Democratici di sinistra venga confermata anche attraverso la rappresentanza al massimo livello
L'ultimo passaggio compagni voglio chiudere noi
Abbiamo e continuiamo a sostenere anche nella relazione dei vari interventi la questione delle alleanze
Compagnie le alleanze sono necessarie perché senza alleanze non si può più si
Ma le alleanze da sole non fanno politica compagni dobbiamo renderci conto di questo
Per fare politica ci vuole un progetto ci vuole una strategia ci vuole un punto di arrivo ci vuole una linea politica chiara un bel progetto che sia legato alle alleanze perché le alleanze servano sono necessarie per sostenerlo e per portare avanti ma senza un progetto politico non possiamo andare molto avanti grazie
Grazie al compagno Benaglia non so se nel frattempo arrivato il compagno Riccardo Terzi
Con la compagna Giulia Rodano
Alfiero Grandi prego la propria compagnia credo che
Cosa
è una puntualizzazione di cui diamo volentieri atto
Presidente il suo rigore ci colpisce molto
Anche se come dirò fra un attimo ci sono delle diversità importanti dalle cose che ha detto Walter devo dire che mi ha colpito la precisione con cui ha affrontato molti punti su alcuni debbo dire ci sono spunti d'interesse alcuni condivisibile
Ad esempio il credito d'imposta che molti compagni hanno probabilmente trascurato essendo uno delle cose che
Ho proposto dal ministero delle Finanze mi fa molto piacere che sia accolto
Io non so però se Walter è a conoscenza di tutto ciò che c'è dietro il credito di imposta per nuove assunzioni
Il novantaquattro per cento degli assunti sono a tempo indeterminato
A conferma che non è scritto nelle leggi dello Stato né in quelle della Bibbia che debba essere per forza precarietà questo è uno strumento ad esempio che agisce esattamente per l'assunzione a tempo determinato è terminato al novantaquattro per cento
Naturalmente io lo sostengo anche per questo perché sono convinto che uno strumento che conferma non solo molte assunzioni ma buone assunzione
Quindi per dire che ci sono molti spunti ho citato questo perché era come dire un po'di bottega e mi piaceva sottolinea
Però ci sono due punti di fondo su cui non sono convinto
Di questo voglio parlare non della parte su cui c'è consenso politico
Siamo stati sconfitti o no perché a seconda della conclusione che traiamo dell'analisi politica su cui io non voglio arrivare molti si sono soffermati integrando con valutazione del tutto condivisibile molte volte
Ma io voglio partire dalla fine partiamo dalla valutazione di sconfitta o no
Perché se partiamo da una valutazione in cui sconfitta non c'è problemi non ne abbiamo andiamo avanti fino al due mila uno e ha perfettamente ragione chi ritiene di non dovere cambiare praticamente nulla
Se però invece come a me pare abbiamo sconfitte serie compreso quello del referendum su cui si può anche ragionare
Perché probabilmente era una sconfitta che era evitabile l'insistenza al di là di ogni evidenza per andare in quella direzione ci ha creato la curiosa condizione in cui siamo sconfitti su referendum promosso da altri altri che cercano di dimostrarsi meno sconfitti noi però presto il fatto che questo problema ce allora se questi problema la questione di una svolta di cui ha accennato anche Walter all'introduzione c'è e non ci dovrebbe fare paura svolte significa introdurre gli elementi cambiamento che sono necessari in quanto l'orientamento fin qui portato Cia portato a sconfitte cioè non ha ottenuti risultati
Io non voglio dire anche riferimento al fatto che
Non vale usare la valutazione del risultato del nostro partito le regionali perché siamo andate le Regionali esattamente sulla base di una ragionamento di coalizione del resto condiviso da tutti
Non si consola il buon risultato di una parte di fronte alla sconfitta della coalizione
Quindi bisogno di svolta cioè secondo le correzione
Le correzioni debbono essere espliciti altrimenti ci chiediamo come mai Berlusconi ed altri parlano al sentimento comune si fanno interpretare come fa l'elettorato a capire che c'è un partito che ha condotto la battaglia per il sì immaginando che ogni altra conclusione sarebbe stato uno spray cello
E poi dopo improvvisamente riprende a parlare di legge elettorale tedesca con normalità a me può fare singolarmente piacere
Io l'ho già detto la direzione prima del voto che non ero convinto di quella scelta ma i passaggi di cambiamento devono essere chiari altrimenti rischiamo di perdere da una parte e di non convincere gli altri
Mi piacerebbe poi entrare in questa direzione sulle questioni del lavoro ma non c'è il tempo perché voglio parlare di un paio di altre cose
Solo per dire che se vogliamo uscire da una visione rituale dei temi del lavoro e Walter al merito che oggi ne ha parlato molto e questo mi fa piacere ovviamente
Io vorrei dire che il tema non è quanti lavoratori dipendenti ci sono dei che la Società italiana dal punto di vista statistico è di una stabilità eccezionale due terzi erano due terzi sono da almeno trent'anni
Il problema non è questo perché tra i lavoratori dipendenti c'è anche Tronchetti Provera che non mi sembra un fior di lavoratore dipendente
Il problema è la subalternità del lavoro che c'è da lavoro dipendente intanto lavoro autonomo o presunto tale questo il grande tema noi vogliamo no parlare della subalternità del lavoro e in questa chiave evidentemente
Il grande tema dei diritti
E il tema della modernità su questo ha perfettamente ragione saldi non si salva dal problema perché non tutto ciò che nuove giusto come ricorda il papà
Non tutto ciò che nuove dovuto si può intervenire sul nuovo per governare l'alternativa lo ripeto non è tra conservatori e innovatori ma tra diverse innovazioni possibili e la sinistra deve essere portatrice di una sua ipotesi ed è in questa direzione che c'è un problema serio del resto da Ranieri lo ha detto sinceramente io non lo condivido ma ha il grande pregio di averlo detto
All'altra direzione del partito quando ha detto forse non abbiamo fatto abbastanza i conti con il sindacato e con il mondo del lavoro ecco esattamente il contrario di quello che penso io
Noi non abbiamo il problema di fare i conti no abbiamo ironia di recuperare un rapporto con quel mondo che abbiamo fatto sentire lontano da noi di cui non ci siamo occupati
Magari immaginando che non poteva che votare per noi errore non ci vota si astiene o almeno parte così
Ma oggi questa discussione deve precipitare sulle questioni immediate questa è la ragione per cui non mi dedico alle cose che mi ha mi appassionerebbero di più
Perché il problema dell'immediato è che le Regionali ha ragione Walter non dovrebbero diventare oggetto di una precipitazione politica generale ma allora perché D'Alema si è dimesso
Perché non c'è più quel governo perché lo abbiamo consentito perché non ne abbiamo ragionato con calma oggi paghiamo anche il prezzo di quella precipitazione
Io penso che andando avanti così nel due mila uno si rischia seriamente di perdere se sbaglio non c'è problema chi è convinto del contrario vada avanti come prima
Io temo che andando avanti così nel due mila uno si perde poiché io non voglio perdere ovvero mi dispiacerebbe molto sono pronto anche l'opposizione ma mai piacerebbe vincere credo che ci dobbiamo attrezzare
Berlusconi ha messo insieme un mostro elettorale incerto ha fatto del patto politico l'elemento fondamentale è vero però rischia di vincere e rischia di vincere in modo tale da vedere comunque la maggioranza con le porte sue
Noi cosa facciamo cosa contrapponiamo a questo io penso che dobbiamo contrapporre uno schieramento che abbia se non la certezza delle speranze per vincere i numeri ce l'ha detto la cui il risultato elettorale televisivamente delle regionali
Noi arriviamo al quarantatré con Rifondazione il Polo è al cinquantuno con la lega
Una speranza di vincere cioè se questo gradino lo avviciniamo altrimenti non ce la faremo
Io credo che molti compagni si condannò alla sconfitta perché non si decidono non vogliono affrontare questo problema ho letto anch'io l'articolo di Bertinotti e l'articolo di Walter naturalmente
So bene che sbaglia Rifondazione quando chiede la rottura del centrosinistra
Ma mi permetto di dire che in molti in molti discorsi nostre ho l'impressione che chiediamo Rifondazione semplicemente di aggiungersi al centro sinistra
La verità è che noi dobbiamo rifondare un centro sinistra che non c'è più
Non c'è più l'Ulivo non c'è più il centro sinistra che abbiamo conosciuto con fatica cerca di arrivare all'appuntamento elettorale questo schieramento politico
Bisogna rifondare un'alleanza di centro e di sinistra in grado di vincere nel due mila uno e per questo c'è bisogno di Rifondazione
Vogliamo girarci attorno ancora vogliamo rinviare a fare come in Spagna arrivare all'ultimo con un accordo non credibile abbiamo dimenticato che l'errore del novantasei e quello di non avere dato stabilità
Ad un accordo elettorale di desistenza è difficile certo che è difficile infatti io lo vedo come una battaglia politica
Per un errore di Rifondazione nel novantotto vedo un errore che continua oggi ma vedo anche i nostri vedo che noi allontaniamo il problema non ci decidiamo ad affrontarlo non abbiamo alternative prima facciamo meglio è
Secondo il programma
Anche qui Walter ha detto una cosa che ha un valore dal mio punto di vista fondamentale quando ha parlato dei soldi UMTS che potremmo anche usare a fine formazione io non vedo perché solo a fini formazione
E azzardo l'estremismo di dire li potremmo usare anche tutti e sono tanti a fini di sviluppo e di occupazione
Questo però volevo dire
Le loro non basta occorre una politica di sviluppo e di occupazione cioè il secondo tempo la seconda fase i cinquecento giorni li abbiamo chiamati in tanti modi diversi ma il problema è sempre quello
Il risanamento dell'Euro non bastano e se la sinistra continua a rimanere lì
Crescerà la voce di chi dice grazie sinistra adesso basta vai a casa che tanti risanamento l'abbiamo già fatto
Anche perché con le risorse fiscali disponibile non ce la facciamo fare tutto di quello di cui abbiamo bisogno se vuole un'inversione di tendenza forti ci vuole un segnale al nostro mondo al mondo che deve votare per la sinistra e per il centro e questa coalizione
Ha poco tempo per fare questo
E in questa direzione io penso che noi dobbiamo fare un'operazione in cui dobbiamo capire meglio anche quello che non è andato nell'arrivo all'Euro quando Fazio dice il lavoro dipendente incinta in dieci anni ha perso il cinque per cento
Si dice in sostanza che si è creato un problema nel nostro mondo di perdita del potere d'acquisto
Ora noi capiamo questa cosa e quindi le misure sono redditi bassi ma nel senso di lavoro dipendente e pensioni
Non mi convince Walter l'aliquota né al venti nell'esenzione ai quindici milioni perché lei quindici milioni ci stanno quelli che cerchiamo di fargli e paga le tasse
E quelli che a quindici non ci arrivano dobbiamo fare una distinzione altrimenti che politiche fiscali abbiamo fatto fino adesso
Allora dobbiamo per forza di cose socialmente individuare con chiarezza l'obiettivo a cui vogliamo arriva e allora chiudo dicendo questo
è vero Lisbona è stato un forte documento una grande occasione però Lisbona dice settanta per cento di tasso di attività ad un'Europa che il sessanta ad un'Italia che ha cinquantadue è una svolta epocale
La svolta epocale lo facciamo con le poche risorse e senza avere il coraggio della svolta pagate che se abbiamo il coraggio della svolta vuole dire prenotare la fine della legislatura ma prenotare la nuova legislatura e questa la forza di una coalizione
Che si candida a vincere Amartya Sen magari
Perché Amartya Sen è una rivoluzione dal punto di vista delle opportunità del potare portare avanti gli ultimi ma non si portano avanti gli ultimi senza intervenire nel vivo del meccanismo perché non si tratta di mandare l'ambulanza chi rimane indietro e rimane dopo
Si tratta di fare in modo che i diritti novità dal punto di vista dei processi di partecipazione siano Tuturano con i processi di partecipazione e una rivoluzione sociale economica e culturale
è qualcosa veramente di fondamentale
Allora programma e piattaforma
Per questa ragione io vorrei ricordare da ultimo e ho finito Presidente proprio finito alla battuta finale
Vorrei ricordare che nell'ottantacinque lama finito il referendum sulla scala mobile che Fini in modo per me diciamolo pure in quel momento atroce
Vede chiedo una valutazione politica che mi lasciò sul momento sconcertata ma che male ha fatto apprezzare come un grande dirigente politico di coraggio ancora oggi
La chiuse con otto parole c'è chi ha vinto c'è chi ha perso
Perché non possiamo avere il coraggio di lama nel valutare la fase politica di questa coalizione di questo governo di questo partito
Chiudere una fase aprire con coraggio e con determinazione la fase di cui abbiamo bisogno e che ci aspetta se così allora l'Assemblea congressuale non è una cosa da allontanare il più possibile prima e meglio la facciamo meglio
Grazie al cielo grandi la parola Giulia Rodano
Allora anch'io comincio dicendo che sono d'accordo con la relazione di Veltroni in particolare su due punti
Il primo che risponde un po'alla domanda che qui è stata posta sulla questione se drammatizzare o meno il risultato
Io credo che abbia ragione Veltroni a dire che oggi va andamenti andamenti elettorali e anche gli spostamenti sociali e di radicamento sono più mobili e più precari che è più facile perdere ma anche meno difficile vincere
E che l'altro elemento che mi sembra significativo della sua relazione che rispetto a Torino
Noi dobbiamo fare i conti con i limiti del nostro riformismo
Credo che questi due punti siano
Importanti per consentirci una riflessione seria anche sul nostro recente passato
Perché io credo che basta fare una riflessione banale noi nella dal referendum del novantanove referendum del due mila
Circa dieci milioni di elettori hanno deciso di non andare più a votare per sostanzialmente per lo stesso quesito
Io credo che tra in un anno in quei dieci milioni di elettori
è passato non solo la stanchezza dei referendum l'astensionismo fisiologico e così via
Ma anche il fatto che in questo anno noi il centrosinistra aveva perso di credibilità e il centrodestra aveva acquisito di credibilità
Allora la domanda che ci dobbiamo fare anzi sono due le domande perché siamo diventati meno credibili
Nel breve volgere di un anno secondo che cosa dobbiamo fare per tornare nel breve volgere di un anno ad essere sufficientemente credibili
Si dice spesso sentito molto spesso in questa discussione la discussione sul dopo-voto
Che dopo l'ingresso in Europa noi non abbiamo avuto più un progetto da offrire al Paese io credo che questa sia una verità parziale
Non è vero che il progetto non ci fosse dell'Ulivo di Prodi un progetto per per il Paese c'era e non consisteva soltanto nell'ingresso in Europa
La verità e che non ci siamo divisi su quel progetto e quando dicono i non dico solo il centrosinistra dico noi i Democratici di sinistra
E la nostra divisione è stato uno dei elementi e la nostra divisione la nostra ambiguità sono stati è stato sono stati gli elementi agli eventuali elementi fondamentali della disgregazione del centrosinistra e dell'unico
Ci siamo divisi sulla concezione del sistema bipolare dell'alternanza e la faccio breve non ci torno e ci siamo divisi sui contenuti dell'azione di governo del centrosinistra io credo che tutti noi ricordiamo l'idea della fase due
L'idea che si fosse in grado nel novantotto di cominciare a pagare i dividendi dell'azione di risanamento
Che fino al novantotto c'era stato un governo con dentro uno con al nostro colto con al suo interno una forza di sinistra che aveva fatto una politica di destra e che adesso si apriva la possibilità finalmente di fare una politica di sinistra
Mentre l'altra opzione era che l'azione di modernizzazione di rendere europea un Paese che era entrata in Europa ma che nella sua nella struttura dei suoi servizi nella libertà dei suoi cittadini nel suo assetto sociale
E fiscale non era europeo Cuesta fosse azione propria della nuova identità della sinistra
Su questo noi abbiamo drasticamente perso di credibilità e su questo abbiamo sacrificato su questo altare il capo del partito del il capo del nostro partito
Quella sconfitta
Quella perdita di credibilità si è portata dietro
La sconfitta del maggioritario
Rischia di portarsi dietro
La possibilità di ripresa del centrosinistra
Allora io credo che però nel momento in cui noi abbiamo
Perso
Perché gli elettori ce l'hanno esplicitamente detto
La possibilità di intervenire dall'esterno per rendere bipolare non l'elettorato perché l'elettorato si è fortemente bipolare Itza
Ma per rendere bipolare del sistema politico perché noi abbiamo avuto più voti bipolari e una pervicace incapacità del sistema politico del centrosinistra di rendersene conto
Nel momento in cui abbiamo perso questa possibilità il ventuno maggio di quest'anno credo che la resa l'assunzione di responsabilità politica e la necessità di correggere gli errori e anche di uscire dalle ambiguità
Dalle discussioni da dette da hanno detto dal tirare per la giacca una relazione un po'più a destra un po'più a sinistra un po'più di qua un po'più di là diventa determinanti o facciamo questa operazione o non rispondiamo
Al quello che ci viene dal paese e dal partito
Qui viene io credo il ragionamento sui limiti del nostro riformismo
Io sono d'accordo con Veltroni la questione l'identità è chiusa a Torino non siamo un partito riformista e la sinistra europea siamo il partito di come dissi diceva a Torino
La sinistra o c'è il riformismo non c'è o c'è innovazione o non c'è
Tuttavia io credo che noi dobbiamo sapere
E che mi pare che questo fosse la parte centrale
Nella relazione di Veltroni su cui però dobbiamo fare onestamente i conti perché quella parte della relazione di Veltroni una parte difficile e dura
Dobbiamo sapere che le domande che vengono dall'astensionismo ragione Veltroni sono diverse a volte contraddittorie mai abbiamo un Paese che ci chiede ad un tempo più libertà più tutela
Dobbiamo sapere che
I nostri vecchi strumenti non solo di protezione ma anche di promozione sociale non reggono più e non sono più sufficienti
E nello stesso tempo spesso noi non abbiamo a disposizione gli strumenti giuridici sociali per intervenire sulle nuove esclusioni e garantire dai nuovi rischi
Ed il rischio vero è che attardando ci a difendere ciò che abbiamo costruito nel passato e anche ciò che ha costruito l'esperienza socialdemocratica in Europa
Noi rischiamo a appariamo dissente conservatori e difensori dei forti o di coloro che sembrano più forti per e per di più creiamo nuove ingiustizie nuove esclusioni
Siamo certi per esempio che un sistema scolastico che fa parti uguali fra disuguali
Per cui io pago le stesse tasse tasse scolastiche della signora che mi viene a fare le pulizie in casa sia un sistema scolastico che garantisce le opportunità che sia più giusto o non è una cosa che crea nuova ingiustizia
Siamo certi che è un sistema sanitario ad un tempo straccione sprecone incapace di valutare l'efficacia delle proprie prestazioni e l'efficienza delle proprie strutture non danneggi chi sta peggio
E tutti i dati ci dicono che che non additivi non arriva al sistema sanitario nazionale sono gli ultimi più distanti
Questo per un servizio nazionale sanitario nazionale che ancora non fa pagare in molte regioni il ticket sul pronto soccorso non seguite da ricovero
Ma quando diciamo e il fatto che afflitti dalla burocrazia
Non sono soltanto le impresa che sono anche le imprese ma anche per avere la fornitura dei pannoloni quando sia incontinenti spesso sì paga il prezzo dell'oppressione burocratica
E allora perché non noi ci poniamo continuamente il sistema della flessibilità del lavoro pubblico ma nessuno pone il problema della flessibilità e lavoro privato ma nessuna pone il problema della fisica e lavoro pubblico per cui oggi ancora è difficilissimo avere
Noi abbiamo una macchina fu burocratica che lenta Brigida anche nei servizi più delicati incapace di adeguare l'intervento delle strutture delle aziende pubbliche
Agli standard a cui ormai i cittadini sono abituati perché questo questo è il vero problema che secondo me noi abbiamo
Non è un Paese mediamente povero mediamente
Per esempio che mediamente non basta vola è un Paese mediamente ricco con i fatti irrilevanti di povertà spesso assoluta
Allora
è attorno a questo Paese che noi dobbiamo rispondere ma l'altra cosa che dobbiamo sapere e che per rispondere a questo Paese non basta aggiungere opportunità od opportunità occorre scegliere
Spesso per
Scegliere e scegliere significa che molte politiche sindacali oggi sono sbaglia
Molte politiche molte idee che non abbiamo sullo stato sociale oggi sono sbagliati
E credo che questo noi dobbiamo cominciare a discutere a decidere per cominciare ad avere una fisionomia infine l'ultima cosa che voglio e credo che su questo noi dobbiamo essere chiari o si fa un congresso vero
Ha ragione Gloria Buffo
O va cambiato alla strategia non siamo più il partito dell'innovazione
E allora si fa un congresso vero si presentano le emozioni si va al congresso o non si fanno congressi surrettizi
Massi la volata sul superare i deficit del nostro riformismo sono due ipotesi diverse
Io non credo che si possa avere un'assemblea congressuale che farla un po'di politica ma anche di programmi noi dobbiamo avere una discussione che finalmente scelga perché poi dovremo fare la campagna elettorale
E credo che l'altra cosa importante di questa relazione sia che mi pare che riemerga l'idea di partire dalla leadership dai programmi per cominciare a ricostruire un cuore riformista della coalizione
Come so che sappia parlare al Paese con una voce sola intorno a cui costruire le alleanze spesso io chiederei a questa direzione di non chiudere con la solita cosa che non si capisce vi prego se dobbiamo fare una discussione delle sezioni che sia chiaro su cosa si discute e su cosa si decide che sia chiara che si l'identità è quella di Torino cominciamo a lavorarci sopra perché altrimenti troveremo sempre meno gente disposta a lavorarci
Grazie recupererà il compagno Riccardo Terzi che arrivato nel frattempo
Cioè sì ecco
Si dirà Giorgio Bogi
Io non condivido l'asse politico
Della relazione del segretario del partito
Non ne condivido le premesse analitiche e interpretative
Del voto regionale
Perché nella relazione si è detto che
Siamo in una fase di grande mobilità
Di grande fluidità
Il risultato è transeunte
Non sono accaduti
Cambiamenti e venti politici strutturali
Siamo in un'epoca che dissolve i blocchi sociali
Che dissolve le ideologie consolidate
E quindi tutto è aperto
Essendo tutto aperto
Non c'è bisogno
Di nessuna correzione politiche
Valgono le scelte di Torino
E affidiamo
Alla gestione di questa prossima fase
A questa assoggettarsi Luís d'e plurale
La possibilità di ribaltare il risultato politico senza farci carico di nessuna riflessione strategiche
Io credo che questo sia falso
Credo che sia accaduto un fatto strutturale
La vittoria della destra
E l'abitava lì una politica
E di una operazione politica che ha saldato però io penso che poiché in politica non c'è mai nulla di irreversibile
Però per il momento
Si è fatta un'operazione politica forte
Non è il vento delle mode il vento dell'effimero
è un'operazione politiche che costruisce un blocco politico sociale
Oggi abbiamo una destra politicamente strutturata e attrezzata mentre noi non lo siamo
Abbiamo una destra che che costruisce rappresentanza sociale
Rappresentanza degli interessi
Che fornisce un cemento ideologico
Fornisce identità
Costruisce radicamento territoriale classe dirigente diffusa che fa un'operazione politica classica c'è un ritorno della politica non è che vince l'antipolitica in questa fase anzi le illusioni dell'antipolitica le illusioni referendarie
L'invito ai partiti a fare un passo indietro l'idea tutta plebiscitaria liederistica della vita politica subisce un corso
E questo è un bene
Il male e che la politica ritorna nelle forme della destra
Con un rovesciamento un po'paradossale di ruoli tra destra e sinistra rispetto al passato
Noi ci siamo illusi
Che bastasse
Un'operazione di occupazione del centro
Bastasse garantire la stabilità e la governabilità del Paese
Ci siamo illusi che da sinistra potesse vincere
Buttando a mare il proprio passato la propria cultura politica camminando più leggeri verso il nuovo millennio interpretando questa fase posto politiche deposto ideologica così non è
La politica torna
Con la scusa suo spessore con la sua radicalità
Un blocco sociale
Un blocco politico sociale
Oppure la partita non la si rimonta
Non basta volevo vincerebbero vincere cioè non basta dire quello che si è detto adesso la sinistra non ha più l'ispirazione minoritaria è una sinistra che vuol vincere finì bene
Credo credo che ci accomuni tutti
Evitiamo anche questa rappresentazione davvero un po'caricato caricaturale per cui c'è una maggioranza del partito governativa è una minoranza che hanno strage dell'opposizione no all'opposizione ci porta alla politica dalla maggioranza
Non
Quindi c'è un problema di ridefinizione strategica di fronte a un blocco politico che si è consolidato in termini molto più forti di quanto non fosse novantaquattro io vedo soprattutto la realtà del nord la razza dalla Lombardia
Un blocco forte
Una saldatura a Polo e lega non effimera non episodica una leadership autorevole come quella del presidente della Regione Lombardia noi con questo ci dobbiamo misura non Cornali
E dire
La società è aperta a diverse possibilità diverse evoluzioni non c'è nulla di consolidato vuol dire non capire che intanto questo può cesto è avvenuto lo si può battere ma per batterlo abito in avere una strategia all'altezza della sfida della destra
Ci arance
E questo francamente non l'ho sentito
Nella relazione del segretario
Io credo
Che si stanno così le cose
Il primo problema da affrontare è quello della coalizione
Mi ha un po'sorpreso
Che il tema della coalizione non avesse una posizione centrale nella nella
E mi ha un po'sorpreso che ci fosse una lettura proporzionalisti
Del risultato elettorale
Per cui i dati del nostro partito solo leggermente positivi rispetto ha sconfitto dalle europee ma evidentemente non è questo il punto
Il punto è quello se riusciamo a ridare delle basi politiche forti
Alla coalizione
E questo è un problema
Io davvero vorrei discutere in modo più approfondito perché
Sento da varie parti che ci stiamo rassegnando a una evoluzione della coalizione
Per cui c'è un centro che si riorganizza in modo autonomo
E una sinistra che cerca
Di ricucire le proprie ferite
Io credo che noi dobbiamo occuparci della coalizione e che non sia separabile il discorso sul partito dal discorso sulla Colicchio
Perché un centro che si organizza in modo autonomo
è un centro che valuterà dove sta
Che sta per uova con noi ma non è detto che questa alleanza sia un'alleanza definitiva
Si ricostituisce un'area di centrismo moderato
Che non cita nessun affidamento circa il futuro
E che posso capire la pressione già oggi molto forte
Di Forza Italia che ha fatto un'operazione che l'operazione politica dell'ingresso nel Partito popolare europeo ha degli effetti così come ha degli effetti pesanti il nuovo atteggiamento politico delle gerarchie cattoliche che hanno in molti casi determinato pesantemente i risultati elettorali
Dislocare Ando una parte grande del mondo cattolico sul versante del centrodestra
Se non lasciamo andare queste cose alla deriva
E pensiamo di cavarcela
Soltanto
Con un discorso che riguarda il nostro partito credo che ci sfugge la realtà che ci sfugge la dinamica di un processo politico che può portarci a breve
Ad essere in una posizione ininfluente e marginale nella vita politiche italiano
Ragionare sulla coalizione
Ora è chiaro che mi mi pare fortunatamente tram sono tramontate le idee del partito unico del partito democratico del Super Ulivo
Mi pare che questo non sia più un rischio oggi
Appunto la coalizione può aprire un principio unitario
O sono le due gambe il cammino insieme per un pezzo e poi si dividono
Può avere un principio unitario c'è una base ideale e programmatica comune che vediamo forza di attrazione e di comunicazione al centrosinistra questo è il problema
Non è soltanto quindi quello che siamo noi poi c'è il problema del nostro ruolo dentro la coalizione di come marcare una forza di sinistra che sia visibile dentro la coalizione
Però
Io qui sento che c'è una difficoltà io non pretendo di risolverla ma come affrontiamo questo tema quali iniziative prendiamo oggi verso i partner della coalizione
Per rilanciare un progetto comune per ridare a delle basi programmatiche
Quali sono le basi programmatiche possibili su cui ridare unità
E visibilità politica alla coalizione
Un tema è certamente quella devo
Completare il processo ricercato con l'euro
Completare la costruzione politica e sociale dell'Europa
Se le sinistre in Europa non giocano questa carta e scelgono di rinchiudersi nelle nelle negli orizzonti nazionali saranno spazzate via l'unica possibilità
Che alla sinistra in Europa è quella di costruire con grande determinazione il processo unitario euro
Occorre però un progetto sociale che parte dal lavoro ma parte dal lavoro guardando all'insieme della società
La società
Gli davo il lavoro che cambia
I saperi l'economia l'impresa
Cioè unire le forze produttive del Paese intorno ad una progetto di sviluppo
E poiché non c'è bisogno di un progetto istituzionale nuovo
Fallita
L'illusione referendaria i modelli plebiscitarie i modelli personalistici l'idea del partito personale occorre un modello istituzionale che costruisce rappresentanze politiche sociali territoriali quindi il federalismo
Insomma io pazienza ma sono finiti equini scopo
Finisco per dire che se questi sono i temi
No non è sufficiente Torino
è stato un passaggio dobbiamo riverificare una politiche una strategia politica
Di qui la richiesta di riconvocare quell'assemblea congressuale
Per ridiscutere
La politica la strategia gli assetti del partito gli assetti del gruppo dirigente
Non ci si può chiedere soltanto per responsabilità perché se il gruppo di reggente non è disponibile a rimettersi in discussione si rompe qualcosa di profondo nel rapporto di fiducia che ci unisce
La democrazia è la carta l'unica carta che possiamo usare oggi per darci insieme una prospettiva
Grazie al compagno a terzi la parola al compagno Giorgio Bogi si prepara Gavino Angius
Nella relazione tv troni stamane io ho visto un preciso suggerimento di strategie di messaggio alternativi alla destra
Io non ho i dubbi che ho sentito in diversi compagni che effettivamente dovremmo rivedere dalla base le importazioni nella relazione secondo me c'era questo
In questo momento la destra
Incontra un sentimento diffuso nel Paese che è un sentimento di semplificazione un voto un governo maggioranza e opposizione
Gira nel Paese un rifiuto dell'ingorgo burocratico partitico vincolistico insomma la destra incontra questi sentimenti
E incontrando questi sentimenti riesce a coprire alcune sue caratteristiche oggettive che nove scopriranno nel passato per gli elettori si rende più plausibile
I suoi aspetti come dire squilibra anche socialmente iniqui sono più coperti dal congiungersi con questi sentimenti
Nella relazione di Veltroni che suggerimento c'è adesso io dieci minuti io se vuoi sotto la somma escludo e l'Europa e il riferimento al lavoro in quanto tale che detto nel nostro partito secondo me
Non è una cosa così marginale il lavoro in quanto tale non lavoro dipendente otto lavoro in quanto tale questo quindi l'Europa il lavoro in quanto tale c'è stato un punto che devo dire Veltroni ha inteso sottolineare intensamente indicandolo come un momento sintetico della nostra intenzione
Nuove dimensioni di libertà
Questo è un messaggio alternativo alla destra se noi sappiamo vi parlo come sinistra
Che cosa vuol dire riproporre la capacità di Scelta cioè la libertà di scelta già Cofferati nel passato non lontano diceva abitualmente alla flessibilità va bene che non mi sia imposta che i singoli siano capaci di flettere il loro tempo di lavoro perché hanno nozioni per poter scegliere il problema della formazione si ingrana qua
Per la sinistra la lotta alla diseguaglianza diventa questa la capacità di a vere libertà di scelte
Eliminare quello che la popolazione percepisce come un'oggettiva limitazione alla sua libertà di scelta di comportamento ma la lotta alla burocrazia e questa la lotta come dire per una giustizia giusta è comunista cioè la discrepanza sociale che non rende tutti i Neu nella stessa condizione di poter usufruire della libertà di scelta è questa
Allora qui c'è un elemento fortemente sintetico che diventa antagonista alla logica della libertà che concretamente presenta la destra
Ma tutto questo deve essere vissuto dalla sinistra
Comanda
Quello che significa libertà effettiva per chi appunto milita a sinistra sappiamo benissimo che la libertà formale è indispensabile ma non esaurisce il problema della libertà
Che vi sono aspetti sostanziali del comportamento dei vincoli delle capacità personali
Se la sinistra sa vivere questo in questo inserisce a Cuneo il suo anello i suoi propositi di lotta alla diseguaglianza
Qualcuno mi sembra Bretto ma quali sono le piattaforme politiche sulla quale sosteniamo questa tesi intanto il bipolarismo la difesa di quello che possiamo difendere in oggi del bipolarismo
Chi punta sull'assetto sostanzialmente proporzionalisti con chi ha difficoltà ad integrare un Progetto tendenzialmente ma come dire destinato alla maggioranza nel Paese di elementi programmatici di elementi culturali
Il centro che spinge in alcuni elementi per diventare autonomo
è un centro che non può integrare su un progetto che in quanto tale cerchi la maggioranza elettorale sociale nel Paese e questo vale anche per Rifondazione Comunista
Allora il problema della difesa del bipolarismo e dello scontro su progetti che in quanto tali alternativamente si pongono come piattaforme che cercano la maggioranza del Paese nonché scompongono questa maggioranza in tasselli da riaccorpare
è quello che abbiamo sempre detto della trattativa postelettorale uno del governo indicato dalla popolazione sono questi passaggi
Se noi rinunciamo a questa logica allora che cosa valori amo avvallo richiamo la forza politica derivante dalla rendita di posizione nel sistema politico
Che è l'esatto opposto del confronto progettuale
Se la sinistra si vuole ammodernare pienamente non può non essere titolare in quanto a sinistra di un progetto che cerchi di avere la maggioranza
Che non significa che indica gli alleati di centro come dei reietti ma anche in quanto si investe rappresentava maggioranze qui dalle logiche di governo
Ma io lo sento dire da molti un faccio un po'fatica anche capire dove ci distinguiamo
Non regrediamo verso la rappresentanza di i ceti sociali particolari
Non regrediamo dalla dalla ma a sinistra di governo ma una sinistra di governo che nominate come sua base il possesso di un progetto che in quanto tale mira alla maggioranza ma che cosa
è uno dei tasselli da comporre
è una sinistra come la nostra e di fronte a questi tentativi di modificazione della legge elettorale
Di alcuni nuclei del centro che tendono a diventare di autonomia e quindi proporzionalisti noi che cosa offriamo il connotato della sinistra che tenga di a coprire solo alcuni settori sociali
O siamo tenuti a proporre un progetto della sinistra riformista che in quanto tale pretenda di avere la maggioranza nel Paese queste il meccanismo di confronto corretto che noi abbiamo con gli alleati di centro che devo dir la verità
Un giorno se ne parlerà anche però il centro in questo momento agisce politicamente perché pensa di avere un federatore cattolico
Perché senza il federatore cattolico il centro e sprint dell'ATO come l'abbiamo conosciuta io capisco infatti il problema del confronto con quella che la cultura cattolica questo lo capisco molto di più che non il rapporto di trattativa con il centro
Immaginiamo che la ricomposizione Uto di ricomposizione della coalizione possedesse una trattativa fra sinistra e centro
Ma il punto di ricomposizione della coalizione è l'effettivo confronto fra grandi linee culturali che si battono in questo momento contro la destra anche quelle cattoliche su un progetto che voglia essere maggioranza
E noi potremmo portare un progetto come sinistra
Che non sia in quanto tale pure come dire costruito in modo da avere in quanto progetta una maggioranza e queste che portiamo al confronto con il cosiddetto centro ma che senso e allora se è questo
Se siamo tenuti a un progetto di questo tipo se non possiamo rappresentare particolari insetti che ci emarginare ebbero gran favore al gioco di centro no a questo ma Dio mio a chi lo propone siamo e li mandano i fiori tutte le mattine no
Cerchiamo di limitare la sinistra come rappresentanza e il gioco autonoma del centro il fatto prima o dopo o in questo periodo o poco dopo il gioco è fatto no e questo di cui abbiamo bisogno noi
Allora ecco in questo nella possibilità di finalizzare anche come comunicazione sapete la libertà di scelta un bel messaggio non è accidentale che Berlusconi
Abbia la casa della libertà il Polo della libertà gli vanno smaltati questi termini e bisogna riportare a quello che il senso sostanziale del Berta che nella storia della sinistra insomma ma è quella lì la sinistra ha sempre sostenuto appunto che la norma formale è elemento essenziale della libertà
Ma senza il contemperamento delle condizioni sociali Cuesta libertà formale non si realizza queste ancora una volta il confronto con la destra se non lo vogliamo pienamente affrontare
Da questo punto di vista allora
La logica
Del del riformismo ecco resta e passa attraverso la politica di governo
E la sinistra
Invero era la sua lotta contro la diseguaglianza governando lo sviluppo e la modernizzazione non fuori dal governo dello sviluppo e della modernizzazione
Prima la destra governava lo sviluppo e noi rivendicavamo i meccanismi di riequilibrio ma ora che noi siamo al governo o noi governiamo lo sviluppo non avremo neppure ricchezze per fare lo stato sociale perché
Attenti che cercare la lotta alla diseguaglianza fuori dallo sviluppo significa non fare i conti con la mancanza di risorse per realizzare lo stato sociale
Quindi
Quella la relazione di scavati Veltroni trova totalmente sì grazie prova totalmente il mio consenso direi di più
E anche costruita in un modo che consente la comunicazione sintetica cioè uno dei grandi problemi che noi abbiamo a fronte di una destra che incontra nel modo che vi dicevo sentimenti diffusi nel Paese ed un centro sinistra
Che è uno sviluppo di trattativa rissosa Inter partitica allora gesta però l'operazione non di mero linguaggio questo l'operazione culturale della sinistra
Se la sinistra diventa il vettore delle il nuove libertà e della libertà di scelta in quel momento invero a se stessi e a un programma per nativa la testa
Grazie Giorgio c'erano slogan a cui eravamo molto affezionati lavorare meno lavorare tutti che andrebbe trasposto nel parlare meno parlare tutti perché se tutti vediamo un pochino più riusciamo forse parlare un po'tutti
La parola al compagno Angelo
La domanda che mi ponevo
Cosa non ha molta importanza ma insomma
Sentendo il dibattito era
Come noi
Noi democratici di sinistra noi centrosinistra andremo alle elezioni politiche prossimo e cioè
Con quali giudizi
Sulla vicenda politica che abbiamo alle spalle lunga ormai diversi anni
Con quale bilancio dell'attività di governo
E con quale proposta politica e programmatica
Nella relazione di Veltroni che anch'io condivido
Ci sono delle risposte
Chiare credibili
A mio giudizio anche forti
Io non condivido lo dico sinceramente anche se adesso vorrei interloquire con essi
Il giudizio le valutazioni frecce
Rispondono a mio modo di vedere termini piuttosto inquietanti a quegli interrogativi che opposto poc'anzi
Non condivido dicevo le valutazioni dei compagni della sinistra del partito
Ne capisco le preoccupazioni
Ma non ne condivido i giudizi le analisi
Credo che noi dovremmo anche in un giudizio in una valutazione severa dei risultati che abbiamo alle spalle non negata né da Veltroni né dalla segreteria
Tuttavia a compiere uno sforzo immediato il positivo
Per affrontare la sfida davvero decisiva che ci sta di fronte
Difficile
Perché in campo c'è
Una nuova destra
Caratterizzata dall'alleanza tra il Polo e la lega
E da altre formazioni di estrema destra
Che costituisce di per sé la più importante novità politica con la quale purtroppo siamo chiamati a misurarci
La prima cosa che dovremo fare non è il rituale dirlo
Lo dico anche in relazione ai compiti che mi spetta come presidente un gruppo parlamentare quello di sostenere l'azione di governo
Sostenerla sollecitarla
Ad agire al meglio
L'azione di un governo che non è nato per concludere la legislatura
Quindi con una sorta di funzione tecnica
Ma che è nato per iniziativa delle forze di sinistra del centrosinistra
Per portare a conclusione le riforme possibili nel tempo brevissimo che abbiamo di fronte
Questo richiederà da parte dei nostri gruppi parlamentari lo ha detto già Fabio stamattina lo ribadisco io un impegno senza rise
Così sarà e così sarà anche per affrontare alcune riforme come quella della legge elettorale il cui iter inizierà domani che io ritengo noi dobbiamo affrontare con spirito di apertura ma anche di determinazione
Nel modo più assoluto possiamo essere o anche soltanto apparire noi
Coloro che si ritraggono ad una ricerca positiva di un problema quello di una legge elettorale non buona per il nostro Paese perché non garantisce stabilità
Non può accadere in ogni modo che noi possiamo risultare o anche soltanto per il responsabili del fallimento di un tale tentativo
Su due temi vorrei rapidissimamente soffermarmi entrambi toccano identità e funzione della sinistra
Sull'identità pro una piccola parentesi mi sono ricordato una citazione di Lenin
Che andrebbe intesa non come un venerabile freddo monumento da adorare ogni mattina
E nemmeno come un prisma deformante attraverso il quale vedere inevitabilmente una realtà deformata
Ma al contrario va intesa come una sorta di pro cesso continuo in relazione il rapporto l'identità di una forza politica con la società con la quale ci si misura
Una forza politica deve stare nella società e non sopra almeno una forza politica come noi la intendiamo dentro le trasformazioni e non fuori nella rinnovazione e non estranea ad essa
Sono formule lo so bene
Qual è però allora per noi per noi forza di sinistra con il nostro patrimonio di cultura e di storia il punto decisivo quello col quale ci dobbiamo misurare a proposito del rapporto con la società e l'innovazione
Non è guardate come spesso si dice il tema dello stato sociale
Questo tema è enorme grandissimo si misurano tutte le forze di sinistra e di progresso il tema è quello del mutamento della struttura economica produttiva è anche sociale
Del cambiato rapporto tra lavoro dipendente e lavoro autonomo della inedita trasformazione del lavoro
Essendo può piacere o no retrocesso il lavoro industriale in termini culturali in termini storici in termini politici essendo aumentato il lavoro autonomo nelle forme eterodiretto e autorganizzati tra
Essendo ormai antica quella distinzione sulla quale da ragazzi forse abbiamo studiato tra lavoro produttivo improduttivo
Quella distinzione tra lavoro autonomo e imprenditoriale lo diceva bene la relazioni o sono molto d'accordo con queste sottolineature sempre più labile
è sempre crescendo di più i fattori comuni tra l'uno e la insomma il tema e questo come l'articolazione del lavoro molto diversificata arricchita da nuove figure
Può farci ancora parlare di blocco qual è il blocco al quale noi dovremo fare riferimento la sinistra un partito come il nostro
In Italia ci sono cinque milioni di lavoratori atipici sono un blocco e di chi è questo blocco
Della sinistra del centro della destra
Io credo che noi dovremo stare molto attenti da questo punto di vista c'è un universo di valori nuovo inedito
C'è una straordinaria novità dal punto di vista ideale e culturale che reca in sella trasformazione strutturale della società
Il riformismo moderno quello di una sinistra avanzata di una sinistra vera Ossi misura con queste trasformazioni strutturali e con tutto il mondo del lavoro e dei lavori
Oppure resta indietro de sconfitta
Il rischio è di avere non solo una regressione politica ma culturale e progettuale
Pensare per la sinistra la ricomposizione dell'unità del mondo del lavoro significa superare una vecchia concezione della mercificazione del lavoro
Per sostituirla con una valutazione più complessiva che la valorizzi i lavori al di là delle collocazioni sociali e produttive questa è la sfida della sinistra in Europa questo è il rapporto della sinistra del suo principale partito con la società
Questa è la sfida culturale e questa è la sfida con la quale trovano difficoltà tutte le sinistre in Europa
Quella di Jospin che governa la Francia e che a ogni giorno nonostante i grandi risultati scioperi nella metropoli parigina un giorno sì e l'altro pure quella di Blair e anche quella di Schroeder che ha dovuto convocare un congresso straordinario per delineare un progetto nuovo della Spd e da questo punto di vista anche con uno scontro politico interno che ha portato Oskar Lafontaine a lasciare lo stesso governo ecco perché la sfida nella quale noi siamo impegnati non può prescindere da questo dato infine c'è un secondo e ultimo tema e sono stato sollecitato a toccarlo anche dopo l'intervento che su questo punto ho trovato molto interessante di Riccardo Terzi poco fa
Com'è che ricostruiamo uno il centro sinistra quale obiettivo ci poniamo
Io penso che porsi le obiettivo esclusivo
Di un rafforzamento nostro del nostro partito oggi in una situazione come questa sia un obiettivo giusto e legittimo ma insufficiente e inadeguato a farci se vincere la sfida con la destra
Noi dovremo lavorare per preparare la coalizione
Per noi dobbiamo ripeterlo il rapporto con le forze di centro del centro sinistra e strategico strategico per realizzare quel progetto riformista al quale stiamo lavorando siamo davvero tutti d'accordo
Io ho dei dubbi io ho dei dubbi perché se noi insistiamo solo ed esclusivamente OPA assoluta in modo assolutamente prevalente
Su quello che noi dobbiamo fare noi non affrontiamo uno dei nodi politici
Più delicati che ci stanno di fronte oggi rispetto alla sfida che abbiamo di fronte
Parto da un'affermazione la sinistra minoritaria
La sinistra da sola perde nel nostro Paese anche quando si unisce soltanto alle forze progressiste
La questione che noi abbiamo di fronte e termino
Valdo e politica non riguarda solo il Progetto
Non c'è solo la difficoltà della sinistra c'è la sofferenza del centro in un rapporto politico con Nori
Questo problema va affrontato e va affrontato anche danno la sofferenza politica del centro annoia alleato a un nome e un cognome e si chiama Partito Popolare Europeo
Questo fantasma Ossi corporativi Za e allora quelle forze di centro inevitabilmente saranno attratte da Berlusconi
Oppure questo fantasma sparisce e allora davvero si apre una stagione nuova per le forze di centro e di sinistra
Nel novantotto lo dobbiamo dire nell'ottobre del novantotto si è rotto un equilibrio tra forze di centro e di sinistra oltre che si è rotta
Una coalizione quella che avevamo costruito in quelle forme notte nel novantasei
Una domanda al centro il centro considera strategica l'alleanza con la sinistra
Questa è la domanda sulla che dobbiamo fare il terreno sul quale dobbiamo incalzare se vogliamo vincere la sfida politica ed elettorale che ci sta di fronte
E lucidare questo problema politico
Porlo in secondo piano sottovalutarlo significa sottovalutare uno dei nodi politici più rilevanti che abbiamo di fronte e che dobbiamo invece affrontare per cercare di risolvere
Positivamente queste sono le considerazioni che volevo fare gratis
Grazie non so se posso chiedere la collaborazione dei compagni si si potesse effettivamente portare cinque minuti di intervento credo che darebbe una mano a tutti la parola al compagno Turci
Sì il compagno Ottolenghi
Turci non c'è
Ottone indice
Prego
Nemmeno trendy il compagno Filippetti
Nel frattempo siccome c'è anche questo adempimento statutario noi dobbiamo
Dobbiamo votare il bilancio entro giugno vi sono all'ingresso delle copie del Bilancio diverrà affrontato anche dopo l'anima politica dei nostri Unione grazie
Non è un'illusione per me la gravità della situazione nella quale ci troviamo credo che qualunque segretario di federazione se è in grado parlando con i compagni un foglio di vedere che la situazione all'interno del nostro partito e appunto molto seria molto grave
Se è vero che la sconfitta che abbiamo subito una sconfitta politica più e prima che numerica e proprio sul piano politico che la nostra situazione grave perché vedono i nostri compagni sbandamento e senso di disfatta ben al di là del dato numerico una sensazione un'impostazione che ci portano a dare per scontata la sconfitta alle prossime elezioni politiche
Certo è anche normale che sia così se è vero che si è chiuso un ciclo insomma quale ciclo però si è chiuso si è chiuso
Io credo il ciclo durante il quale una sinistra un centro sinistra non maggioritaria nel Paese in virtù di una porta di un progetto politico sono stati in grado di produrre condurre un processo di modernizzazione
C'è un processo di integrazione europea
Questo ciclo si è concluso e allora il punto è quali sono i caratteri del nuovo ciclo e quale funzione nostra si può costruire in esso
Io credo che si possa dire cioè come costruiamo una proposta politica capace di essere convincente vittoriosa nel momento in cui si passa dal necessità del risanamento alla necessità dello sviluppo
Io vedo allora soprattutto tre elementi il primo l'Europa anche su questo terreno c'è bisogno di una seconda fase lo richiamava Veltroni in una introduzione a questo bisogna questa direzione condivido
Anche lì si tratta di ragionare su come si fa un salto di qualità sul terreno della costruzione istituzionale politica e sociale della continente europeo secondo il completamento della transizione istituzionale che questo ciclo ci riconsegna incompiuta
Sia sul verso i diversi versanti normativi sui quali si deve intervenire costituzione leggi ordinarie e amministrazione
Sia sui diversi nodi che emergono sul terreno istituzionale rapporto fra cittadini e Stato
Rapporto fra Stato ed Europa rapporto fra Stato e regioni tema del federalismo attenzione perché su questo tema noi già oggi siamo sotto lo scacco dell'iniziativa del Polo e delle Regioni governate dal centrodestra
Terzo elemento il completamente l'accelerazione del processo di riforma che abbiamo condotto in questi quattro anni di governo
Io credo che questo sia il senso della scelta difficile che abbiamo compiuto di dare vita contribuire a dare vita al governo Amato e se non è questo non capirai non capire quale fosse questo senso è chiaro che questo parte da una valutazione del lavoro fatto in questi anni
E io credo che qui ci dobbiamo dire molto chiaramente
Che di risanamento si è trattato ma dentro quelle politiche di risanamento c'era già un processo di trasformazione qualitativa del nostro Paese penso per fare un esempio
E la politica d'integrazione europea è una delle più straordinarie politiche di redistribuzione intergenerazionale di opportunità che noi potessimo concepire ed attuare
E che
La politica sul terreno fiscale è una politica che oltre che essere di modernizzazione e anche una politica di equità allora il punto è
In che misura e in che modo Torino ci può essere utile
Io penso che riforme scelta riformista e Scelta c'è il bipolarismo siano un dato acquisito della nostra identità politica che ci richiama anche ad una responsabilità nei confronti degli elettori
Così come credo che lì la necessità perché investire sulla coalizione sia una necessità e che quindi ci si imponga di ricostruire la coalizione
E però io credo che sul terreno una volta definite questioni che riguardano la nostra identità politica culturale e il nostro essere forza riformista si ponga un problema che il consiglio congresso di Torino ci riconsegna interamente aperti
E cioè in che modo nelle scelte politiche e nel nostro modo di fare di essere si traducono quelle scelte generali
Non è la questione allora esse più o meno di sinistra o di destra ma di quale plausibilità ed efficacia hanno le proposte politiche nelle quali traduciamo nostro essere forza socialista e riformista allora per esempio sullo Stato sociale
Primo come ricostruiamo e valorizziamo il lavoro fatto ma secondo come completiamo il quadro
Sul terreno della sostenibilità di lungo periodo di uno stato sociale delle garanzie della promozione la distribuzione dei costi e dei benefici dei rischi e delle opportunità
A partire dall'area del Paese più ricche avanzata e per noi più problematica anche se dobbiamo leggere bene il risultato elettorale che ci dice che i problemi che da tempo abbiamo al nord tendono ad espandersi anche in altre regioni allora su questo come su altri temi o noi con il governo siamo in grado di indicare pochi punti qualificanti in grado di interloquire con la società del nord oppure non saremo in grado di utilizzare questi mesi che ci separano da qui alle elezioni e io credo che anche lavoro sulla coalizione possa venire soltanto a partire da qui da un lavoro sul terreno progettuale e programmatico che ci porti a sciogliere i nodi irrisolti delle politiche di questi anni
A partire dal Progetto quindi essendo in grado sia di rispondere a interessi espliciti
Che incontriamo nella società sia di individuare interessi obiettivi di lungo periodo che non sempre sono esplicitati io colgo qui per esempio il carattere strategico dell'investimento sul sapere sulla formazione al quale decidiamo di come se accoglieremo la proposta come io credo sia giusto fare dedicare il primo dei nostri congressi tematici
In conclusione io credo che noi da un lato noi viviamo una contraddizione da un lato siamo incalzati dai tempi e della necessità di compiere scelte politiche oggi ma io credo che qui dobbiamo vedere anche la nostra principale risorsa e cioè non come un fastidio ma come una straordinaria potenzialità e la principale carta nelle nostre mani il fatto di essere oggi al governo e di dover per questo ho scelto
Compiere scelte oggi
Dall'altra dobbiamo saper mettere insieme questa urgenza è questa necessità ho concluso con un bisogno di scavo grande politico culturale e progettuale da questo punto di vista della cultura politica e della delle scelte politiche io credo che la necessità di innovare il nostro modo di essere il nostro modo di fare il nostro modo di affrontare il problema problemi alla nostra stessa cultura politica sia una urgenza è una necessità
Credo che noi siamo percepiti come no sufficientemente innovative rispetto alle forze politiche tradizionali e che questa percezione da parte di una Ford ha una parte rilevante dell'elettorato corrisponda alla realtà credo allora che sia nella scelte politiche immediate sia nel lavoro straordinaria di repressione politica e culturale che dobbiamo compiere contemporaneamente all'incalzare l'iniziativa politica noi dobbiamo procedere su questo versante perché solo così possiamo tradurre in pratica coerente le scelte generali che abbiamo compiuto a Torino
Grazie Ottolenghi non dubito che il compagno poiché è un grande giornalista saprà stare nei cinque minuti la parola accompagnatore
A cui segue compagna Minniti
Amminici seguono Fassino e Gianni e
Non c'è Minniti
Compagnie ho apprezzato ma molto l'impostazione che Veltroni ha dato alla sua relazione nei termini
Del passaggio dall'identità del partito al programma
Vorrei dire però che noi a Torino
Ma anche il programma
Punto due mila che avrebbe appunto costituiva già in questi mesi la linea di condotta anche sul terreno programmatico
Con i due relatori non siamo usciti con l'identità e con il programma identità che appunto come ha ribadito giustamente Veltroni è quella del partito
Italiano dell'Internazionale socialista
Avevamo dunque identità del programma al meglio però ha detto che è qualcosa di più di un programma eppure abbiamo provveduto le elezioni
Allora la domanda e come mai questo è accaduto
Perché appunto non basta avere quindi il l'identità e il programma bisogna farlo valere e questo secondo me è stato elemento di debolezza
Del
Facile che abbiamo appena vissuto
L'oggetto è stato lasciato da parte capisco che c'è stata anche una vicenda parlamentare difficile comunque non è stato almeno finora utilizzato
E quanto l'identità come dico tra poco si poteva fare di come si deve fare di più
Per quanto riguarda il proprio letto quello ricordare che al centro di questo documento poco noto che invece va rivitalizzato
E l'idea che la riforma dello Stato
La base
Di un programma innovativo capace di rispondere alla domanda politica che era rimasta insoddisfatta
Questo è un tema molto importante la riforma dello Stato io credo che noi abbiamo di fronte una domanda politica che non abbiano apprezzato a sufficienza che approviamo cento questo problema il problema della sfiducia nello stato il problema di una domanda che chiede al tempo stesso più Stato e meno Stato questo va detto chiaramente anche Veltroni
Cioè illustrato nel senso della sicurezza nel senso della giustizia un tema che andrebbe messo al centro perché la la barbarie di questa società è legata al fatto che la giustizia non funziona lo sappiamo tutti
E meno Stato sul terreno fiscale soprattutto sul terreno delle prevaricazioni burocratiche
La burocrazia diventata uno dei fondamentali ostacoli sulla strada di una
Società più libere da e più attiva
Ecco su questo terreno dopo la fine della Bicamerale il partito si è sostanzialmente fermato questo è uno dei punti sui quali noi dovremmo andare avanti perché la Bicamerale appunto un impegno di grande di grande importanza
E deve essere ripreso non certo non ci sono più i tempi della riforma dello SLAI io capisco la linea ideale pregherei ma almeno i tempi della piattaforma comune della coalizione su questa tematica
Istituzionale
L'altro quindi il progetto va sviluppato in tutte le sue parti dandola la priorità al tema dello Stato l'altro aspetto
Che
L'altra
Dato che si ricava dalle elezioni perdute in questi in questi ultimi tempi
Da una parte la sfiducia nello Stato
Dall'altra la sfiducia nella politica e quindi una politica avesse c'è una politica che non è in grado di sviluppare una azione continua e quindi la legge elettorale su questo io non credo che ci siano i tempi per una riforma importante quello che che penso è che bisogna soprattutto evitare di gestire le elezioni prossime quale che sia la legge molto probabilmente sarà il Mattarellum senza incorre nel nel peccato lui persistenza sente un negoziato preliminare che dovrebbe in qualche modo salvaguardare la futura esistenza di tutti i gruppi e gruppetti che stanno all'interno del centrosinistra se noi non siamo capaci di seguire nel nella gestione di questa prossima legge elettorale che sarà probabilmente il Mattarellum una politica che consenta di ridurre attraverso anche la rinuncia a certe resistenze sbagliano le scuse divenuta il numero dei partecipanti credo che non avremo fatto un passo avanti
Graziella spenda ordinamento c'è un altro finanziabili dal tempo no no non è infinito definizione una sganciano la voce diciamolo è finito mai cambiare ogni momento le carte in tavola e già cambiato l'ordine degli interventi adesso in proprio da questo amore
Fammi finire almeno no che hanno dei questo allora un'altra questione è quella dell'identità l'identità io l'ho già detto a a Walter nella riunione che abbiamo fatto proprio oggetto l'identità deve essere gestita e quindi S posta a confronto la nostra identità che è largamente legata
Al Progetto due mila deve essere pronta al confronto con le altre componenti della gamba di sinistra della col Simone se noi non siamo capaci di aprire un dialogo a partire dalla scelta di identità che abbiamo fatto il Progetto Duemila
Con gli altri componenti della cultura di sinistra con il partito di Cossutta con il partito di Boselli con
Di queste identità diventa una carta d'identità che teniamo in tasca e che non riusciamo a fare valere questo secondo me è l'altro punto debole dell'azione di questa di questa fase sul quale dobbiamo fare una riflessione possibilmente anche nell'assemblea congressuale perché il problema non si risolve soltanto con chi è addetto ai lavori
Del cento politico anche con gli altri compagni va fatto questo disco
Grazie al compagno Cavanna cui chiedo scusa ma sto cercando di far parlare il maggior numero così con panni compagno Minniti non c'è la parola al compagno Fassino segue Zani
Ricordo a tutti che le sei e trenta si voterà si vota su documenti poi diventato impegnativi
Ma io prego che sente
Cercherò di stare nei cinque minuti quindi naturalmente su scontate diciamo
Lo schematismo io condivido l'impianto della relazione anche
Le proposte che sono contenute
Io dico
Ai compagni che pongono la questione la necessità di discutere che certo non abbiamo bisogno di discutere ci mancherebbe dopo
Un esito elettorale
Così complesso è
Infelice per noi
E credo anche per restare all'espressione sollecitazione apposto Riccardo Terzi prima che un gruppo reggente al senso della sua missione sei capace di mettersi in discussione sempre quindi non credo che ci sia
Diciamo non ci possa essere alcun dubbio sul fatto che la riflessione su una
Sconfitta elettorale una riflessione di ordine politico in cui ciascuno mette in discussione se stesso
Il problema e capire per quale politica
A quale politica noi finalizziamo questa discussione perché io francamente ho ascoltato gli interventi dei compagni della sinistra
E nono ascoltato un'altra proposta
Cioè si dice è fallita una linea che è stata costruita in questi anni analisi legittima
Dopodiché bisogna allora proporre qualcosa con cui sostituire questa linea che è fallita sembra semplice presa d'atto sulla base di un laser il suo fallimento senza proporre un'altra linea dove ci sta portando dove ci porta
Io ho ascoltato internet dei compagni che hanno posto delle domande all'opposto gli interrogativi riformismo può essere questo può essere quello ecco al punto ma il problema è quali sono le risposte a questi interrogativi
Io credo che
Il semplice diciamo
La semplice
Nostalgia di radici antiche non ci porta da nessuna parte
E serve allora capire quali sono le ragioni per cui noi abbiamo subito questa sconfitta
Le ragioni sono naturalmente molto e poi quando si fa una discussione successivamente a un voto si tende a dare razionalità a tutto ci sono anche motivazioni comportamenti che non necessariamente sono razionali tuttavia
Delle spiegazioni razionali si possono dare una prima questione su cui io credo noi dovremmo riflettere di più e questi
Il rapporto tra radicalità e moderazione e assai meno
Distinguibile di quanto non lo fosse un tema
Lo stesso imprenditore del piccolo imprenditore del Nord-Est firma
La petizione o la richiesta di referendum di Bossi per abrogare completamente la legge sugli sugli immigrati Mandalay mirati a casa e poi ti chiede
Di regolare il mercato del lavoro perché gli immigrati possano lavorare se no chiude la sua azione
Il giovane che vuole accedere immediatamente al mercato del lavoro dopo anni di appesa è disposto legittimamente per entrare nel canto lavoro ad accettare qualche volta non solo ad accettare che le richiede
Condizioni e modalità flessibili salvo poi altrettanto legittimamente giustamente chiede atti delle garanzie dei diritti
E si potrebbero fare tanti altri esempi che ciascuno di noi desume dalla sua esperienza quotidiana allora questo rapporto radicalità moderazione non è così semplice non è che il problema è farsi più moderato farsi più radicali perché così si rischia come dire di costruire un dibattito astratto perché noi siamo sempre i più di fronte ad la società nella quale dei comportamenti individuali dei comportamenti collettivi consistono radicalità il modello
E il punto è come si costruisce una risposta che sia capace di interloquire
Due istanze che vengono dallo stesso soggetto dallo stesso associano dello stesso individuo
Io Toro che la risposta che Veltroni ha dato cui sia un può non non so se esaustiva però una buona risposta
Cioè la capacità di creare le condizioni per cui ciascuno sia più libero di scegliere
Un riformismo fondato sempre di più sulla capacità di mettere ciascuno nelle condizioni di poter scegliere fate questa non è una proposta organizzativa questa è una grande proposta in termini di di valore
Che si sforza appunto di riuscire a intercettare una domanda che è attento disse
Istanze radicali le istanze al tempo stesso modera
E tacendo leva sulla capacità di creare le condizioni per cui ciascun ciascuno sia maggiormente chiamato a scegliere con consapevolezza e assunzione di responsabilità a sciogliere questo tipo di no
Badate non è un problema soltanto finito subito non è soltanto il problema che alla sinistra italiana questo problema questo tema è il tema che ha di fronte e tutta la sinistra basterebbe vedersi le cronache del dibattito dell'ultimo incontro di Berlino
Seconda questione poi ho chiuso
Noi diciamo
Il problema è l'innovazione
E si dice anche nel nostro dibattito non bisogna superiamo lo schema di dividerci tra noi tra gli innovatori conservatore io sono d'accordo
Però il punto di mettersi d'accordo io credo forse facendo un passo in più se che cosa significa assumere la innovazione con un criterio fondante di una politica l'innovazione non è scegliere tra un sì e un no
L'innovazione misurarsi con un problema contraddizione e costruire su quello una cultura e un senso comune faccio due esempi e poi ho finito
Il tema del flessibilità
Il tema della flessibilità c'è consegnato da una società che in cui tutte le variabili non soltanto della produzione ma del prodotto e la produzione dei come soglia non c'è relazione sociale sempre più flessibile
Allora il problema vero non è scegliere se vogliamo o non vogliamo la flessibilità il problema vero è per una forza di sinistra verificare se c'è uno spazio su questo costruire una proposta è un'azione politica
Tra che consenta di realizzare un flessibilità che non sia semplicemente precarietà
Io penso che questo sia la sfida che la sinistra di fronte a un sempre rifiutato culturalmente l'idea flessibilità sia sinonimo di precarietà e credo che la porta di una movimento riformista di sinistra sia proprio costruire una politica che fa sì che la flessibilità si possa praticare senza che questo sia precarietà distinguendo tra due modalità
Altro esempio poi ho finito
Il federalismo
Anche qui i canali con è qualcosa su cui dobbiamo dire sì o no io confesso che non c'è un punto che non capisco della nostra linea di questi mesi
Ed è l'atteggiamento ambiguo reticente
E difensivo che noi abbiamo su un tema come quello della devolution
Sapete perché dico questo perché io inviterei tutti compare della finanza partito ad andarsi a leggere il testo di riforma Amato
Che il governo di centrosinistra propone per la riorganizzazione federalista dello Stato
Sì ma quello che poi Amato ha presentato io sto a quello che è stato bicamerale poi fallita nel servizio ecco depositato su cui il Parlamento ha cominciato a discutere
Lì ci sono nove decimi delle richieste di devolution che vengono avanti dal sistema degli enti locali a partire dalle regioni del Nord perché dobbiamo vivere tutto questo come se fosse qualche cosa che concediamo agli altri con un atteggiamento tutto difensivo indietro
Alla fine facciamo quello che noi proponiamo e si percepirà che lo facciamo perché sono gli altri che l'hanno voluto capita che non funziona una cosa di questo ancora una volta il problema non è un sì o un no e come costruiamo una strategia di riorganizzazione dello Stato su base federale che significa una riorganizzazione del sistema dei Poteri della capacità di autogoverno dei territori
Che ha
Comparto lo sforzo di innovazione e di elaborazione mi misurarsi con una domanda e con delle esigenze ecco io ho finito perché uno parla solo cinque minuti e noto lamento affrontato soltanto pochissime cose rispetto grazie io credo che o noi ci mettiamo in questo ordine di idee che prima di tutto un atteggiamento culturale da cui poi discende anche una politica e un programma
Oppure se ci mettiamo nella condizione un po'statica per cui il nostro problema è ogni giorno semplicemente scegliere se vi era un signor però di una realtà che però nella sua dinamica il Mossad altri saremo sempre su una trincea difensiva e rischiamo di essere sempre sconfitti
Grazie a pieno grazie anche per la collaborazione con a dire che ci sono dei compagni che partono
Allora questi compagni possono apporre la loro firma sui documenti politici che sono in circolazione anche se non sono stati ancora ufficialmente presentati uno di approvazione relazioni segretario non sono sì da parte della Sea se ne sia un altro ma credo che magari andando al Pavana segreteria possono apporre la loro firma di modo che la loro volontà rimanga in qualche modo registrata la parola adesso come annunciato al compagno Zanzi ma avete visto è ritornato il compagno Minniti che subito dopo prenderà la parola prego Mauro
Va bene cinque minuti penso di potervi dare la buona sera e poco più no Bobo meritoria però dolenti ieri buon pomeriggio scusate
Un brutale sintesi devo questo
Io vedo i segni e non da una sola parte che cominciamo ad investire sulla futura sconfitta futura
Penso che se diamo questa sensazione per dirla in breve siamo spacciati
Penso che al limite si può perdere in molti modi
Questo sarebbe peggiore
A chi perde senza combattere non resta neanche l'onore secondo me
E in ogni caso io ritengo che di fronte a noi e al centro ci metterci sinistra ci sia l'onere di capire ciò che è avvenuto è di vedere se è possibile
Di stabilire le condizioni concrete di per creare rapidamente
Una situazione a voi più favorevole
Veltroni ha detto che si è chiuso un ciclo lo ha detto in vari per riunire anche nella sua relazione io sono d'accordo dico che io non sono tra quelli che si rallegrano nel momento in cui questo ciclo si conclude
Tuttavia penso che su questo terreno noi dobbiamo discutere perché questo ciclo si è chiuso
E noi non abbiamo visto per tempo che si stava chiudendo
Che si era definitivamente esaurito nella consapevolezza dell'opinione pubblica prima di tutto
L'arma referendaria che pure aveva innescato in qualche modo una possibile riforma del sistema politico si è venuta via via spuntando dopo il fallimento della Bicamerale
C'è stato un logoramento
Noi abbiamo continuato a puntare quasi tutto sull'estrema possibilità di rifarci con una riforma elettorale il nostro disegno era più ambizioso
Almeno il mio io pensavo che
Per esempio dovevamo prendere tempo nel mille novecentonovanta
Dunque cioè investire con intensità e a fondo sull'apertura di questo ciclo politico con la la CELTA della Assemblea costituente per esempio
Confermo ancora oggi io penso che quella est un'occasione forse perduta non cedere la controprova fatto sta che nell'andare del tempo c'è stato un logoramento
E si è aperto così un divario con la domanda di senso di sicurezza
Che ci venivano richieste da un'accelerata dinamica sociale mentre voi governava
Non voglio dire che abbiamo girato nel colpo di fortuna però certamente non abbiamo compreso in tempo che quel ciclo si stava chiudendo ai
Per dirla in breve in realtà noi abbiamo avuto poca convinzione complessivamente fin dall'inizio sulla possibilità e sulla Desirée verità di una forte innovazione istituzionale
Tale da dare risposte efficaci in primo luogo secondo la mia visione ad una diffusa domanda di autonomia sociale diffusa soprattutto nel nord del Paese
Qui abbiamo perso delle occasioni
Quando poi abbiamo vinto nel mille novecentonovantasei a maggior ragione non ci abbiamo più pensato alla idea
Alla idea di una grande riforma istituzionale e costituzionale bastava una legge elettorale maggioritaria governavamo noi
Abbiamo perso un'occasione secondo me anche quando la lega ha abbandonato i lidi del dio Po
Se c'è sionismo compreso lì si era un'operazione politica da fare non lo so se vincente dico che dovevamo tentare una non lo abbiamo fatto
Per poi trovarsi adesso chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti perché si è saldata un'alleanza che tutti conoscevamo nonostante le cose che giustamente richiamava Fassino le cose buone cui possiamo fare che stiamo facendo ma il segno non c'è più non lo abbiamo dato voi
Questo è un problema
Ci sarebbe da sollevare anche un altro problema da questo punto di vista ma l'abbiamo già discusso al congresso di Torino
E cioè la discussione che qui è stata riprodotta ancora una volta quale riformismo e così via alla luce delle elezioni regionali credo che almeno una riflessione a dovremmo fare sul punto
Rapporto tra Ricky nostro riformismo ho tentato riformismo e consenso sociale rigettato un punto evidenti molto debole evidentemente no ci qui c'è un problema enorme grande come una casa io ritengo noi ci siamo presentati alle regionali sono costretta la brutale sintesi c'è scritto quasi cinque minuti
Con un atteggiamento abbastanza nei profumi fondamentalmente noi eravamo tecnici del governo abili professionisti capaci bravi
Ma anche altri di poco il Patitucci
Cioè noi pensavamo che il traino del Governo in quanto tale potesse avere una ricaduta positiva
Noi ci troviamo di fronte a un Berlusconi che parla tutti i giorni di libertà spiegava la sua visione della società
Rapporto tra riformismo e consenso sociale consiste nel fatto che tu mentre fa il Riformista i più pragmaticamente possibile lo metti dentro una cornice se non fa schifo persino ideale
Cioè dentro un orizzonte valoriale che tenga che si confronti con quel concetto di libertà per esempio di Berlusconi è stato un cemento non da poco
Giustamente Veltroni la sua relazione amplia il concetto di libertà la citazione che ha fatto sono d'accordo si può citare uno anche più radicale per dire che la libertà è un dono avvelenato senza opportunità per esempio no
Per dire cioè quella verità che la sinistra conosce da sempre è che dovrebbe mettere in campo così semplicemente
Per spiegare che su questo terreno della libertà dei e della democrazia
Che anche qui
Occorre per parafrasare Dahrendorf un altro non avere una visione ingenua dei processi economici e sociali in atto in Europa e nel mondo ma se non vogliamo avere una visione ingenua dovevo sapere che c'è
Una lotta politica ideale culturale segni egemonici e su questo penso noi l'ultima campagna elettorale abbiamo fatto quasi immemore di quelli con l'abbiamo fatto qua non è che sto
Cioè penso che
Il consenso viene soprattutto in una situazione dove c'è quella dinamica sociale così fluido così innovative e così via dicendo se c'è un elegante se c'è un cervello ci sono interessi che non si possono semplicemente accostare
Anche la stessa idea del blocco sociale tradizionale non mi convince più da molto tempo ma a maggior ragione a maggior ragione la sinistra deve essere tale fino in fondo senza alcun problema temo che lunedì ha sempre avuto un problema psicologico grave che ci siamo trascinati
Da quella caduta del muro di Berlino il Po in forme varie molto diverse
Ma quasi timorosi
Quasi timorosi nella lotta per affermare valori
Va be'si un discorso che ci porta a che fare
Primo non dare l'impressione di scaldare la seggiola problema gravissimo problema gravissimo che è discusso fuori da qui dovunque dovunque dev'essere chiaro questo
Fuori da qui si discute di molte cose
Non interessano i gusti sessuali dei membri del governo fuori da qui
No ma badate che questo lo dico badate che questo lo dico né per demagogia né per disprezzo e attenzione questo lo dico perché se noi vogliamo nessuna forza popolare dobbiamo sapere che adesso i medici per esempio sono in si operò vivaddio
Per salvaguardare la nostra riforma così dicono loro penso che noi dobbiamo dare un segnale a questa gente
E dire che ci siamo e dire che non coglie forma lo vogliamo portare in porto non so se mi spiego
Cioè ci sono temi sociali a rilevantissimi sul quale oggi dobbiamo stare
Perché badate l'immagine del governo della nostra iniziativa non ce la giochiamo sul documento ci chiama DPF
Non quello non passa per il Paese l'immagine al Governo un altro di e qui noi abbiamo un problema noi abbiamo un problema dobbiamo fare molta attenzione e dobbiamo introdurre se mi si consente uno stress sul nostro stesso Governo
Di tutte le cose che ha detto Veltroni noi al su un gruppo di quelle questioni quelle fiscali altre ancora noi dobbiamo fare un ragionamento molto molto seria perché in tempi brevi molto brevi si devono cominciare a vedere risultati e nello stesso tempo dobbiamo fare secondo me politicamente un doppio movimento giudico anche rispetto al ragionamento che ha fatto qui perse uno verso la coalizione e uno verso quella che al congresso di Torino abbiamo detto la federazione
La federazione che a questo punto io vedo come questa nuova sinistra che dobbiamo mettere in campo io non non non lascerei perdere su questo su questo punto
C'è la possibilità di compiere questo doppio movimento dopodiché se la coalizione ha due gambe non è detto che per questo che per questo non debba avere un suo volto
Una sua dinamica una sua capacità di iniziativa una sua caratterizzazione non è affatto detto
Il problema è occuparsene
E quindi avrebbe prendere delle decisioni oltre che fare delle discussioni la discussa la decisione sul premiazione ticket come dice Veltroni giustamente
E la decisione su che tipo di coalizione perché noi possiamo trovarci anche in una situazione difficile da
Se non c'è non ci lavoriamo fino ad ora
Grazie
Grazie Mauro Zani la parola al compagno Minniti a cui seguirà Pettinari
Mi scuso con voi se
Per i tempi sarò costretto a tagliare i ragionamenti con accetta
Mi sembra che l'obiettivo di questa riunione
Sia quello da un lato di individuare le condizioni per un rilancio del centro sinistra
E dall'altro a fissare le ragioni di un terreno comune
Che nel da stabile propositivo e il suo assegnato
Abbiamo il dovere in questa riunione di dare una risposta chiara al nostro partito
Ma soprattutto al Paese
Superando una condizione di ripiegamento siti voi stessi
Che alla fine può produrre uno sbandamento di una vera e propria rottura dei canali di comunicazione con il Paese
Ci sono molti motivi di preoccupazione per risultato delle elezioni regionali
E perciò che ci consegna in termini riflessione politica all'esito del referendum
Non si tratta di sminuire il senso e il significato di una sconfitta politica prima ancora che elettorale
E tuttavia è importante in questo momento come ha fatto giustamente Walter Veltroni
Evitare di ritenere la partita già chiusa e la stagione del centrosinistra destinata a lasciare inevitabilmente il passo
Un'idea di questo tipo sarebbe assolutamente perniciose
Molto naturalmente dipende da come vivremo questa fase
Tanto sul versante dell'azione di governo
Ha ragione quizzario
Sarebbe davvero grave se dessimo l'impressione di rimanere lì per scaldare le seggiole
Ed è per questo giusto individuazione di un programma di fine legislatura di priorità
Che qui sono state indica individuati e che danno il senso
Di un terreno iniziative già concreta del partito e della coalizione
Dobbiamo sapere che esiste una domanda in tal senso
Che proviene anche da settori esterni hanno voi soggetti interlocutori oggi in attesa di una reazione alla sconfitta elettorale alle difficoltà che pure ci sono ma che non possono essere per nessuna ragione
Condotte ad un disarmo anticipato
Ad un messaggio di sostanziale rompete le righe
Io vorrei tardi qui il messaggio
Questa idea non è poi lontana da quello che avverte molto la gente
Io dico questo non per abbellire una realtà complessa
Ho soltanto per una pulsione volontaristiche
Io penso che abbiamo il dovere
Di procedere con il massimo di realismo ma senza disperdere la consapevolezza del cammino che abbiamo compiuto e delle potenzialità che sono davanti a noi
E se noi non facessimo questo verremmo meno ad un nostro preciso dovere politico
Questo ci impone innanzitutto di muovere dai dati retorica loro concretezza
Si è detto e scritto molto su questi voglio ritornare sostato su un punto
L'astensionismo
Non è inutile notare in questa discussione come il maggiore incremento dell'astensionismo dai nove agli undici punti parlo direzioni regionali ad elezioni regionali e concentrato nel nord e nel centro del paese
Un incremento minore seppure significativo dai quattro ai sei punti e invece nel Mezzogiorno
In parte il fenomeno dunque nasce da una crisi di appartenenza tradizionale nelle regioni dove è più forte storicamente Gesù sinistra
In parte da una disaffezione alla politica alle regioni più sviluppate e di amiche quelle per capirsi più orientate verso il centrodestra
Questo significa che la campagna dell'astensionismo non suona per una parte sola
Il centrosinistra nel maggioritario dal novantasei ad oggi perde un milione settecento mila voti
Ma è altrettanto vero che lo stesso periodo del centrodestra i voti ne ha perduti due milioni seicento
Si tratta cioè di non sottovalutare un dato allarmante e che tuttavia si inserisce in un più ampio quadro disaffezione del sistema politico italiano e che come conferma l'esito referendario ci interroga non soltanto sul nostro modo di essere
Ho visto per esempio qualche studio che sottolinea come Rifondazione comunista sia uno dei partiti più esposti all'astensionismo
Quindi non soltanto il nostro modo di essere ma anche comprendere quelle ragioni e insieme le conseguenze dello scacco di una politica riformatrice a livello istituzionale e del rapporto tra partiti e società
Con il referendum si è dunque concluso un ciclo della politica italiana
Ha ragione Veltroni
Tuttavia non esaurita la stagione del centrosinistra che inizia dopo il novantaquattro
E che ha cercato di coniugare insieme risanamento e innovazione del Paese ecco questo è il punto
Il vero problema è capire perché la nostra azione di governo
Che non è durata pochi mesi ma quasi un'intera legislatura
Il corpo di riforme che abbiamo avviato hanno prodotto una modifica di fondo degli equilibri dell'Italia
Io non credo che la ragione fondamentale di questo limite sia stato un deficit della nostra comunicazione
Mi pare troppo nascere un po'troppo assolutorio limitarsi a dire che il Paese non ha capito non c'ha capito
Più credibile la fotografia sui limiti di una maggioranza che ha mostrato troppo spesso una modesta coesione di fondo sino a sfiorare talvolta un atteggiamento di aperta contraddizione ostilità verso scelte provvedimenti governo
Che avrebbe invece dovuto sostenere
Tuttavia il punto di fondo è un altro
E sarà presentato al profilo dall'impianto riformista che il centrosinistra ha proposto al Paese nel corso di questi anni
Quell'impianto si è basato su due riferimenti fondamentali
Un riformismo economico e sociale in grado non solo di coniugare risanamento ed equità ma di restituire competitività alla nostra economia e al tessuto produttivo del Paese
Dall'altro riformismo istituzionale
La scelta e l'impegno per completare la transizione del Paese garantendo una cornice di regole in cui tutti potessero riconoscerlo
La crisi e la collezione a mio avviso si colloca precisamente a questo livello
Quando cioè l'equilibrio di questi due fattori si spezza e mette in evidenza i nostri chi portarli proporre il centrosinistra come luogo delle innovazione e delle riforme
Ora io capisco e vado rapidamente alla conclusione la posizione di chi sostiene che non riusciamo a conquistare un nuovo consenso perché di fatto era sbagliata l'aspra intraprese questo è un discorso che non condivido ma che ha una sua legittimità
E la tesi di chi dice
Che gli obiettivi e le riforme perseguiti finora in questi anni non erano quelli giusti e che dunque necessario che la sinistra torni a fare la sinistra
è una linea questa che non implica soltanto una correzione di rotta
Ma in parte il larga parte la negazione del senso spesso la nostra azione politica di governo in questi anni
A mio avviso tutto ciò sarebbe un gravissimo terrore
Sarebbe grave se noi cedessimo ancora e sta in postazione
Per poi andare dove questa è la domanda che io mi pongo e che pongo a coloro che fanno questa Regione
Sarebbe non solo per la sinistra pensare di potersi saldare di poter salvare se stessa separandosi dal centrosinistra da disegno politico che stava alla base di quella scelta strategica
Noi abbiamo vinto la spia del governo del paese quando abbiamo accettato come il campo dello scontro il terreno dell'innovazione e del cambiamento
E non è conservando riducendo le nostre ambizioni su quest'Reno che potrebbe conquistare la fiducia della maggioranza d'Italia
Per questa ragione ho trovato condivisibile l'asse politico della relazione di Walter Veltroni
Fare per innovazione politica e programmatica il cuore del contributo che noi dobbiamo portare al centrosinistra la coalizione in vista del due mila uno
Questo a mio parere anche il modo più forte per affrontare il tema del rapporto con l'innovazione e con il rilancio della coalizione
Siamo giustamente aperti ad una discussione sulla leadership
Anch'io convengo sulla necessità di tempi rapidi e tuttavia questa discussione va inserita in una cornice più ampia che mette al centro la sfida sui contenuti sulle proposte programmatiche sulla cultura di governo
Questo e ho concluso e il messaggio più forte che dobbiamo trasmette all'estero
Al corpo del partito alla coalizione a quella parte del Paese che attenda noi una indicazione sul dopo
Questa impostazione richiede nella massima chiarezza delle posizioni al nostro interno una unità di Foppolo
Lo dico perché ricostruire un legame compatte Società italiana e farlo in chiave di forte innovazione la nostra cultura politica e di governo significa impegnare in questo scorso tutte le nostre energie tutte le risorse migliori di questo partito
Il partito in primo luogo il suo gruppo dirigente
Il governò il nostro contributo di idee di proposte per questo scorcio di legislatura ed insieme un lavoro di ricerca ed elaborazione senza del quale un metodo per quanto giusto non si traduce in una cultura diffusa e di valori condivisi
Abbiamo davanti a noi pochi mesi sono mesi tuttavia decisivi per riformulare un disegno riformista
Che rappresenti l'anime nel cuore di una nuova proposta di governo per il Paese
Dobbiamo e possiamo recuperare il tempo perduto ma oggi possiamo fissare le basi per un lavoro decisivo per elezioni del due mila uno anche
Qualunque sia l'esito di quel voto per le prospettive del dopo
è una responsabilità certamente impegnativa ma è il compito che in questo momento ci tocca affrontare con la forza di un gruppo dirigente autorevole Emma grazie
Marco Minniti evidentemente sapeva che io come presidente la commissione difesa non posso far tacere il sottosegretario alla Difesa e quindi è riuscita a guadagnare qualche minuto in più
Però gli atti li posso far tacere quindi invito veramente tenersi cinque minuti la parola compagno Pettinari sito e Fumagalli
Credo che sia importante l'obiettivo posto da diversi interventi a partire dal segretario
Di pianificare il nostro lavoro per vincere
Alle prossime scadenze politiche ed elettorali
Sembra una banalità ma io credo che ci sia la necessità anche diciamo di un contesto psicologico che in questo momento non c'è questa discussione non è una discussione che pare avere questo obiettivo e io credo che le tappe che dovremmo darci al termine della discussione debbono creare invece o comunque favorire
Un contesto che possa favorire questo obiettivo credo però
Che perché sia credibile dire che la nostra discussione finalizzata all'obiettivo di ribaltare la situazione attuale e quindi di porci l'obiettivo di vincere
Credo che noi non possiamo avere indulgenze verso noi stessi
La questione posta da più d'uno ma è vero o no che abbiamo perso deve essere approntata credo senza falsità alcuna noi veniamo da alcune sconfitte molto grave Silenzio e dico questo non perché non abbiamo fatto sforzi apprezzabili o non abbiamo ottenuto alcuni risultati
Io credo che li abbiamo ottenuti ed è giusto rivendicare lì è stato giusto parlo anche nella relazione del segretario
Il problema acquista il problema sta proprio qui è che malgrado questi risultati noi abbiamo perso
Malgrado questi risultati positivi ed allora vuol dire che questi risultati sono stati almeno contraddittori e comunque forse rispetto a quello di positivo che abbiamo fatto
E molto di più quello che si aspettava da noi il Paese
E noi non siamo riusciti a fare
Allora io credo che parlando dell'analisi del voto
Occorre essere
Estremamente esplicito e non c'è nulla di più complesso e quindi più facilmente manipolabile che non un'analisi del voto da qualsiasi parte la si guarda si può tirare acqua ad un mulino però se proviamo a semplificare cosa che può essere utile quando discutiamo noi dobbiamo ammettere l'ha ammesso la relazione del segretario che le destre il volo in assoluto non ha registrato un aumento di voti e questo è vero
C'è stata invece che ha consentito loro una vittoria un'operazione fra partiti un'operazione che è andata bene perché partiti diversi spesso anche in contrasto tra di loro
Hanno saputo e fare un'operazione virtuosa cioè sommare i loro consensi
Ecco ma se è vero questo
La questione dell'astensionismo di sinistra a mio avviso non può assolutamente essere archiviata l'ha fatta invece poco fa Minniti
Dicendo c'è anche un astensionismo del Polo poi magari c'è anche della lega e Minniti ha detto che c'è anche di Rifondazione
Ora io dico noi siamo nella direzione dei Democratici di sinistra abbiamo interesse a comprendere l'astensionismo di tutti
è ovvio che ci interessa forse particolarmente capire ragionare sull'astensionismo dei Democratici di sinistra
Le cifre sono grandi ma che possiamo cavarcela dicendo anche altri hanno l'astensionismo perché l'astensionismo dei Democratici di sinistra significa che nel mille novecentonovantasei
Quando abbiamo vinto
Milioni di elettori hanno indicato anche il nostro partito una parte consistente di quegli elettori alle ultime elezioni non l'ha indicato più ecco io concentrerei su questo diciamo la preoccupazione per l'astensionismo del Polo vi assicuro è molto minore perché ragionamento immediato deve venire sul fatto che se invece se invece non ci fosse stato quell'astensionismo a sinistra noi non saremmo qui a discutere delle sconfitte
Saremo a discutere invece appunto del perché c'è stata l'astensionismo degli altri e allora è ovvio è ovvio
Che noi dobbiamo andare a ragionare sul fatto che chi ci ha votato quotando allora perché noi andassimo al governo
Ha votato a finestra pensando che questo voto potesse produrre delle cose e se è una parte di loro non c'è più votato e perché ritiene che quel prodotto è stato insufficiente ritiene cioè di poter pensare in termini di scelta elettorale cioè non andando a votare di poter far pensare una delusione politica ecco questo è un elemento e grande di di ragionamento e non si tratta ecco non usiamo lo perché è un termine sbagliato del venir meno di un elettorato tradizionale un tutti l'abbiamo usato in questa discussione io ritengo che non c'è più alcun elettorato tradizionale cioè l'elettorato si forma oppure non si forma nel nostro caso non c'è più formato è sulla base del lavoro che si fa sui risultati che si producono non c'è nessun elemento tradizionale certo ci sono gli iscritti ci sono tutto quello che volete però sono una piccola parte
L'elettorato vapor Marsiglia attraverso le scelte che vengono e vengono pagate
Allora la repressione su questa mancanza di adesione da sinistra e a mio avviso l'elemento principale sul quale io vedo che c'è invece una superficialità perché qui sta la ragione poi di uno spostamento non astratto che si dice di attenzione su una politica di sinistra
Ecco io
Sono rimasto colpito da alcune parti della relazione che Veltroni ha fatto questa mattina indicando alcuni elementi programmatici
Quando Veltroni diceva cosa significa essere di sinistra vado a chiudere rapidamente sui temi del lavoro io credo che abbia dato delle risposte giuste
Perché sul tema del lavoro è vero a mio avviso che la risposta che dobbiamo dare ad esempio alto lavoro interinale al part-time
Non è quella di fotografare la situazione ma è quella di dare delle risposte ai giovani che hanno un lavoro che sanno a tempo dice cosa succede dopo cioè con la formazione al prossimo lavoro
Benissimo allora però teniamo conto che noi abbiamo fatto esattamente il contrario
Noi abbiamo detto prima di tutto che era un valore il fatto che non c'era più il posto fisso cosa sciagurata
Perché un quantum e analizzare i nuovi processi produttivi e dire e dire che bisogna tener conto di quella che è la flessibilità eccetera
Altra cosa e però inneggiare a un dato al quale noi non diamo risposte per governarle
Sulle pensioni Petroni ha detto giustamente accompagnare la formazione continua le pensioni tema sulla pensione abbiamo passato due anni
Nei quali noi dovevamo precisare noi alcuni di noi dovevano precisare che non era vero che si voleva anticipare la verifica
Non abbiamo valorizzato una riforma parziale ma abbiamo partecipato al gioco al massacro verso i pensionati
I direttori ma non si si anticipa domani si cambia ancora esattamente il contrario di quella che io considero una politica di sinistra e che invece deve essere fatta per dare sicurezza in questo senso non c'è solo la sicurezza di chi ha paura
Finisco perché appunto non essendo io sottosegretario alla difesa
Quindi rimescola sul percorso no no finito sul percorso
E nel senso che
La gravità io ho parlato di sconfitte ammettere le sconfitte cioè per la gravità della situazione spingerà necessità per metterci in condizione di poter vincere di una discussione vera profonda che attraversi tutto il partito
Non sono d'accordo con chi banalizza questa cosa cioè chi chiede un cambio di strategia non può avere come risposta che vuole rifare il PC Orciano strategie perché nel nostro dialogare per costruire noi dobbiamo capire quello da farsi domani lo dico a Fassino che poco fa diceva appunto qualsiasi cambio che viene richiesto è un ritorno indietro no può essere invece proprio cambiare per andare meglio avanti allora adesso che prenderemo per alcuni istanti delle decisioni su come concludere e portare avanti il dibattito io dico che per essenziale lo dico io che a Torino condiviso
Le scelte della maggioranza per lei decisivo che si trovi un concorso unitario sul percorso da svolgere
Se si dovesse imporre in qualche modo un percorso io anticipo che non sarei d'accordo su questo aspetto perché non costruiremo quel tipo di contesto che io ho detto all'inizio ritengo decisivo
Grazie al compagno Pettinari la parola al compagno Fumagalli a cui seguì Cracolici
La fontane contrari condivido
Insistente dall'inizio la sua relazione del compagno del proponente sulla necessità di mettere in campo uno sforzo straordinario per provare a vincere le prossime elezioni politiche
Credo che in tutti noi ci sia la consapevolezza di questa necessità di questo impegno a cui siamo chiamati
Però in quelle parole c'era anche l'incremento un allarme e c'è la difficoltà oggi
Per la probabile tornare alle chi non immaginava qualche mese fa si potesse presentare in questa ditta con queste difficoltà con questi pericoli terno
E allora la prima domanda è come mai
Dopo quattro anni di governo del centrosinistra
Non ci troviamo alla vigilia di elezioni politiche in cui l'allarme nelle nostre file e così diffuso e così grande il rischio di una sconfitta netta
E come mai
Noi viviamo oggi un problema che non è solamente italiano ma europeo su un diffuso astensionismo dell'elettorato di sinistra in cui bisogna indagare anche le ragioni e le cause le motivazioni profonde
Qui io credo ci sia la questione differente fra di noi io sarò cercherò di andare per punti veloci per stare nel tempo che mi ha dato Spini
Perciò io penso che la prima c'è un tra di noi un nodo irrisolto
Che è il giudizio sulla gravità e la qualità della sconfitta che abbiamo subito
Cioè sul fatto se è necessario o meno operare una svolta politica e strategica che riguardi oggi i Democratici di sinistra per alcuni compagni quest'necessario peraltro corre invece insistere su come di Torino continuando e accelerando su alcuni elementi innovativi
Io non penso che in quel congresso tutto non funzionasse e tutto che mette tutto dobbiamo abbandonarlo
Però con i compagni una domanda
Quale congresso l'abbiamo tenuto a gennaio
Da allora ne abbiamo avuto la sconfitta avere non il regionale dei abbiamo avuto le dimissioni del presente Consiglio Massimo D'Alema
Abbiamo avuto l'elezione di Giuliano Amato abbiamo avuto di soltanto del referendum con l'astensionismo lettere abbiamo avuto l'affermazione che finito un ciclo Polito da padre segretario
Qualcosa è successo
E questo costringe tutti noi a porre un problema di strategia politica
E cioè non limitarci solamente agli aspetti innovativi presenti attori ma domandarci quali nodi a Torino non abbiamo diciotto risolto e diciotto
Prove indicarle quattro velocemente come i titoli
Vuole costruire il bipolarismo in Italia io credo che il bipolarismo che un processo politico un obiettivo che dobbiamo continuare a perseguire costruire nel pieno di costruirlo attraverso un bipolarismo detto che vedeva nella sprechi istituzionale il momento in cui la possibile cementare due schieramenti contrapposti e c'era un un bipolarismo se soggetti forti modelli sociali rappresentanza diverse idee dello sviluppo del Paese Marian privilegiato l'aspetto istituzionale tant'è vero che retto dal bipolarismo rallenterà retto la politica sinistra fino all'ingresso in Europa
E cioè fino a quando avevamo una proposta forte che parlasse al Paese
Dopo è cominciato un declino aggravato dal cambia del governo tra Prodi e dalle
Qui c'è un limite nostro
E si tratta oggi deporre su basi nuove l'accusato del bipolarismo attraverso un patto strategico fra destra centro e sinistra
Che riconosca le differenze politiche evidentemente anche storia insediamenti ma chi ritrovi un elemento comune che pare al Paese
Secondo il profile carattere la sinistra italiana
Posso sbagliare ma io penso che ha vissuto anche dentro a Torino
Due diverse visioni nella maggioranza una chi si è definita partiti da ma che io preferisco indicare con una miscela di leaderismo e politicismo a tutto campo
E che è uscita sconfitta da queste vicende politiche io un'altra che privilegiare invece l'Ulivo con me un super partito incognite forse presente la sinistra ma dentro a una cessione di sovranità
Queste cose ha tradotto nella nostra discussione nostro partito uno Posca mentre il profilo autonomo una forza della sinistra europea del socialismo europeo
E cioè quella no di risotto più di Santa Cimatti dietro ad ogni analisi esplicito nel congresso ha pesato negativamente anche sulla stessa possibilità di rilancio
Terza questione l'insediamento sociale anche dei compagni credo che ci sia un nodo irrisolto dentro la maggioranza del partito
Tra una parte dei compagni che pensavano che in qualche maniera occorreva superare una lettura Nanami gli allegati sociali privilegiando gli aspetti istituzionali o un richiamo rispettabili condivido all'infinito e dei valori
E un'altra parte dei compagni che pensava che fosse necessario operare una ricollocamento sociale la sinistra italiana
Nel modello dell'Spd di un nuovo
Superare questa contraddizione ripartendo del tema del lavori come questione sociale e politico
Quarta questione il tema del riformismo del riformismo che possono e compagni Veltroni
Io dico di più di una pratica per rifornire
E ce n'è neanche iniziato che fosse possibile
Un riformismo atta dall'alto attraverso emanazione di leggi positive attraverso l'avvio del governo in un riformismo come pratiche conflitto che spostasse porta emerge quattro liste consenso contro le resistenze al riformismo State ora da questi insieme le questioni io credo che né ci sono discussione politica e occorre anche operare una svolta politica sciogliere questi nodi politiche Mario assaltatori
Io a questo non perché a Torino l'amor proprio perché non proprio il venti per cento pre questi nodi politici non abbiamo risolto in quel congresso e ci siamo trascinati il compagno mosse ha detto senta un sapore antico
Chiude annalistica decisori non vedo Fabio qui
è un compagno a cui poi un sacco di bene
Però in questo richiamo ai decisori cento un richiamo antico
E cioè che di fronte alle difficoltà occorre reagire decidendo e se non capiamo cosa non ha funzionato possiamo decidere quello che vogliamo e non c'è Michele mentre M
Suona affermazione a un gruppo difficile durante la prima crisi del governo D'Alema come quando di cari compagni ad horas abbiamo una governo e Nuovo Ulivo
Parliamo di dicembre Grande incidere qui io pongo problemi politici possono essere stupida che non erano stati d'accordo ma sono questioni io ritengo non risolte
E qui arriviamo alla questione anche del percorso del dibattito politico ho concluso
Ora dei compagni io credo scusa della
Diresse una persona responsabile non essere un ma
Cioè mi rendo conto oggi che siamo di fronte a un appuntamento elettorale decisivo per non mi sfugge questo
Lo so
Ma io sono convinto che possiamo farcela il rimotivare il partito sui coinvolgiamo in una discussione politica
Ancora prima che affrontare in o di programmi
Per il partito pone una domanda politica
Vuole capire dovete ha sbagliato cos'è successo quali correzioni quali svolte quali il rito politico
E se l'uomo e lo vuole però il partito credo anche diciamo così l'elettorato quelle che non c'è più portato
E qui c'è la differenza del percorso politico tra quello che propone la sinistra partite pro che propone compagno Veltroni
Non è una discussione burocratica un'impuntatura quella per cui non siamo d'accordo
Il compagno Veltroni ritiene che occorre discutono di una sezione e poi in autunno andarono comprende sul programma perché qual è la questione per lanciare il partito
Io ritengo che oggi di fronte a questi nodi politici
Di fronte a queste questioni avverte
Nel partito e nella sinistra occorre coinvolti nel partito e andare a un'assemblea
Congressuali attenti rapidi che affronta quelle che ritengo necessario svolte politiche
Quello che ci deterrente Pontani non è un percorso è un giudizio sulle questioni aperta di fronte al partito la sinistra
Per letti su questo le politiche che noi non possiamo rinviare approntare adesso senza discuterlo vedere gente ne frega niente non è questo il punto
Riguarda gli indirizzi politici le scelte
Scioglie rinnova di Claudia sciolto attori
Per altri compagni lo capisco c'è un'altra
Ipotesi cioè la differenza tra di noi nascondiglio la compagnia sarebbe un torto al partito è notte iscritti alla Philip dircelo senza drammatizzare euro ma riconoscendo che qualifica la differenza credo che sia un atto di giustizia verso il Paese anche verso il parco
Grazie a Marco Fumagalli
Al la parola al compagno Cracolici a cui seguirà il compagno De Gasperi
E dopo bella naturalmente
Io credo che
Questa direzione di oggi ha innanzi TAR ha innanzitutto un compito
Rispetto alla o quale non credo che
Così come si è sviluppata la discussione fino a questo momento
Ci faccia rispondere pienamente
Ovvero
Come provare
A dare una risposta innanzitutto
A al corpo largo dei nostri elettori e dei militanti del nostro partito
In un momento in un momento particolare di sofferenze
Se la risposta a questa domanda
Fosse
Semplicemente quella di dire ritorniamo al Lingotto dall'il ripartiamo
Per capire quali elementi di analisi di chi abbiamo sbagliato
Quali Bratti di identità
Su quali tratti di identità ci siamo sforzati abbastanza di rappresentare la nuova sinistra
Di questo millennio
Io credo che faremmo questo sì un grave errore e questo sì ci porterebbe ad una condizione di grave impotenza rispetto ad una fase nella quale è necessario rilanciare rimettere in campo una forza utile alla vittoria
Dal due mila e uno
Ecco perché io credo
Che la relazione che questa mattina fatto Walter Veltroni
Sia stato uno sforzo serio di collegare
Gli obiettivi contenuti in quel congresso
Con un'azione stringente
Tesa a ridare un senso alto della nostra azione sia dentro il governo che nella società italiana
Questo perché
Non c'è dubbio compagni
Che il dopo Lingotto
Sì a scacchi sia stato schiacciato tra due dimensioni
Che sono stati una terribile forbice rispetto al dispiegamento di quell'azione riformatrice che in quel congresso avevamo indicato
Da un lato il crollo della coalizione
Il permanere di uno Stato
Conflittuale
Tutto rivolto e schiacciato al proprio interno in una lotta per la supremazia supremazia del ceto politico esistente all'interno della coalizione
E dall'altro lato la dimensione riformatrice affidata esclusivamente all'azione del governo
Io credo che tutto ciò abbia fuso offuscato
La principale ragione contenuta in quel congresso di Torino
E cioè la necessità ora e subito di mettere in campo una sinistra moderna in grado di avere un un pensiero forte su una nuova idea dello Stato piuttosto che la esclusività
Della riforma del sistema ogni
Io sento crescere un sentimento sempre più diffuso
Di
Uomini e donne di ragazzi e di ragazze
Che rispetto all'idea di questo Stato alla organizzazione di questo Stato al funzionamento di questo Stato a tutti i livelli non solo lo Stato centrale vivo in una regione
Che ha
Che vive storicamente l'autonomia speciale e il suo statuto autonomistico
Rispetta o quale intere generazioni oggi considerano quell'elemento di autonomia quel modello
Di federalismo autonomistico un impedimento alle in libertà e al dispiegamento di un'azione politica che sappia coniugare diritti e sviluppo
Ecco io credo che noi li perdiamo
Li abbiamo una grande difficoltà nel non saper cogliere oggi la dimensione drammatica di migliaia di persone che rispetta queste idea di Stato non riescono ad avere un luogo della rappresentanza affinis
E allora
Se le cose che diceva Veltroni hanno un senso il problema che abbiamo ora e subito e come vi spieghiamo nel Paese
Nel corpo del nostro partito
Questa azione riformatrice in grado di dare un senso una missione forte non solo sui contenuti di merito che sono stati proposti nella relazione ma anche con una idea di cornice
Che va ben al di là lo voglio dire con molta onestà anche della stessa per imporre Aneta
Che ci separa dal voto del due mila uno il tema della riforma dello Stato è un tema che riguarda l'identikit tracciato distintivo della sinistra in questi mesi ed alla prossima campagna elettorale
Ma è su questo che dovremmo provare e concludo
A costruire la coalizione
C'è il quadro politico di oggi è certamente diverso da quello di Torino
Le cose sono state qui ricordate la crisi di governo la sconfitta alle Regionali il referendum
Ma non c'è dubbio che noi non abbiamo alternativa se non in una prospettiva bipolare
Se non nella prospettiva di costruire no nel centrosinistra delle somme
Ma il centrosinistra capace di indicare perché questo sì in questo vedo un tratto distintivo dell'astensionismo provabile anche se io sono tra quelli che non che non considera l'astensionismo come un dato strutturale del centrosinistra
Ma non c'è dubbio che se quell'accordo imponente che si era rivolta nel novanta sei al motivo in quanto tale a prescindere dalle forze politiche che componevano la coalizione
Quei settecento mila italiani che avevano indicato un poco alla coalizione avevano in qualche modo dato una rappresentanza alla coalizione non ai singoli partiti
Beh io credo che il vero problema che abbiamo con cui ci dobbiamo misurare e come provare a a dare a questa coalizione una coalizione
Confusa alla ricerca di una leadership ad uno scontro permanente su personali ambizioni la possibilità di ridare un senso un progetto comune in grado di rappresentare questa aspirazione
A costruire ora e subito un'alternativa reale al centrodestra perché sfida la destra sui due grandi temi la modernità
Non come aggettivo ma come contenuto
E l'idea degli ultimi anche se lo dico per titolo attenzione a ragionare su gli ultimi con le categorie del passato ci sono tanti ultimi che non sono ultimi perché non hanno perché hanno meno
In senso materiale ma probabilmente perché non hanno una rappresentanza
Grazie al compagno Cracolici grazie per la collaborazione prova il compagno dicasteri a cui segue Fulvia Bandoli
Le carte dice
Eccolo qua
Abbiamo
Ho riflettuto naturalmente stiamo ancora riflettendo nel regioni del nord
Ritratti di questa discussione che stiamo procedendo partono da un giudizio politico ometto
E cioè e
Che abbiamo registrato una sconfitta pesante inequivocabile
La sconfitta che pur registrando elementi di tenuta e anche di successo su alcune amministrazioni importanti
Segna nella crudezza della nostra distanza dal Polo
La nostra storica quasi immutabile condizione di minoranza
Sconfitta che deriva le sue origini
Da diversi motivi naturalmente che adesso qui non c'è il tempo di riprendere nazionali difficoltà dell'Ulivo la crisi la coalizione i tumulti del governo
Ma che però si caratterizza secondo noi secondo me
Come una vera e propria crisi di offerta politica
Un ritardo di analisi e soprattutto di scelte su quella che io considero giusto chiamare la Società della piccola impresa
E sulle trasformazioni profonde
Che questo modello non solo produttivo
Produce non solo i livelli economici nuove forme di benessere di esclusione piena occupazione
Lavoro diffuso e autonomo
Ma anche appunto sui comportamenti sociali
Secondo me non si tratta solo di un modello economico-produttivo appunto di un modello sociale
Il lavoro quindi si ripropone come la questione economica di riferimento
Con una leva di ricomposizione sociale ma naturalmente il lavoro in forme nuove in contenuti completamente diverso
Non si tratta quindi anch'io vado molto con l'accetta di cambiare blocco sociale in questo senso anch'io faccio fatica a capire questa discussione farà ritorno indietro e più innovazione
Si tratta invece di essere in relazione col nostro blocco sociale
Cambiato allargato che fatto badate bene compagne e compagni ancora di tanto lavoro dipendente
Circa il settanta per cento
Ma che è fatto appunto anche di tanti lavori nuovi o meno nuovi che siano e che non sono anche qua semplici Kabili qui non c'è il tempo schematicamente tra conservazione e innovazione tra vecchio e nuovo perché in questa piccola impresa diffusa c'è cerco innovazione
Ma c'è anche tanta contoterzismo tanta subfornitura tanta assenza di diritti
Quello che io chiamerei addirittura di diritti nemmeno consapevoli
Questo è il dramma
E quindi il vero pericolo non è quello di più o meno sinistra a mio giudizio ma è quello della possibile estraneità della politica cioè del fatto che gli interessi si formano fuori dalla politica e non trovano più nella politica le risposte immediate
Se noi avessimo qualche
Qualche volta meno tendenze di andare a vedere cosa succede negli USA sono basterebbe vedere cosa significa la mobilità di impresa e del lavoro delle nostre parti
Cosa significa la velocità dei processi
Che produce salari bassi evasione elusione ecco allora io credo che di fronte a questo io trovo almeno per me abbastanza stravagante la nostra disputa interna come se tutto dipendesse Vanoli
Ripeto gli interessi e le identità si formano sempre più fuori dalla politica trovano riferimento del Polo
Perché lì si sommano le scelte tutte le scelte che assecondano e inseguono questi nuovi nuovi interessi queste nuove aggregazioni una sorta di politica di accompagnamento di assistenza
Dunque per una forza di sinistra invece bisogna ripartire dall'analisi dall'analisi e dal sociale e prendere decisioni concrete operative forti di discontinuità
In grado naturalmente di coniugare i nostri valori e le nostre identità alle quali non possiamo naturalmente rinunciare con l'evoluzione e la trasformazione dalla domanda politica
Io credo che questa scelta va fatta non tanto e non solo per sopravvivere o per necessità per la sinistra di esistere
Ma perché l'unica in grado di dare risposte al tanto disagio che questo modello economico e sociale produce
E cioè alle forme si di alleanze ricomposizioni interessi che sono sempre molto contingente e molto occasionali
Vedete io penso per esempio che l'accordo Polo lega
Che sicuramente ha cambiato le carte in tavola durante la competizione regionale e che oggi appare anche a mio giudizio con un accordo molto saldo
Nasca anche dalle nostre difficoltà di essere interlocutori credibili in questo mondo
La stessa continuità del voto sulla quale è nato l'accordo Polo lega
E che ha impresso la svolta vera della nostra sconfitta al nord essi una continuità reali una contiguità reale ma neanche spiega di un'analisi sbagliata scusate la franchezza
Che noi abbiamo fatto sul fenomeno lega che andava naturalmente respinto le sue scelte secessioniste
Ma che però è un fenomeno reale proprio perché coglie il bisogno di identità territoriale
Che invece è interpretato appunto allega vedete qui non si tratta di un problema tattico
Sì proprio lei prova tutto politico tutto sotto
Perché io penso che parte consistente di quell'elettorato che appunto popolare operaio del lavoro si coagulano e con la né alcuni collanti precisi l'anti statalismo l'anti fisco anche con punte di anticomunismo naturalmente forti
Ma anche qui con differenze tra Veneto Lombardia altre regioni che andrebbero analizzato finito
Io penso che anche lo stesso accordo sulla devolution che non sia proprio la fine del mondo come è stato un po'demonizzato ci costringerà oggettivamente il ruolo di difesa e di inseguimento
E ritornerà stiamo attenti il partito della spesa pubblica
E in favore naturalmente delle classi di differimento che lo sceglieranno anche oggettivamente invaderanno il nostro campo di azione il nostro blocco sociale
Allora servono alcune risposte dico solo i titoli naturalmente
La prima è quella istituzionale bisogna ricostruire un nuovo patto del paese che tenga conto delle differenze reali che già esistono federalismo vuol dire riconoscere le differenze vuol dire partire da queste differenze ricostruire su queste differenze un nuovo patto unitario del Paese
Naturalmente ci vogliono alcune risposte di governo deciso il commento come sono state introdotte da Veltroni alla relazione e ci vogliono eppure risposte di carattere strategico rapporto pubblico-privato
Ricomposizione generale generazionale e di genere le pensioni rappresentante i lavori atipici lavoro femminile e per ultimo proprio per essere breve
Questa considerazione
Si può fare tutto ciò con questo impianto di partito
Io credo di no o almeno credo che sia non sufficiente
Credo cioè che non sia sufficiente per essere protagonisti e altrimenti seduce noi non cambiamo c'è rischio che continuiamo ad inseguire abbiamo eseguito sul federalismo adesso c'è il rischio che inseguiamo sulla devolution
Dobbiamo costruire classe politica legata al territorio in grado di costruire linea politica nazionale dal basso non solo di trasmettere linea nazionale
Servono investimenti salva il gruppo dirigente formato dalle diverso opzioni federali dentro un quadro nazionale naturalmente sconta talmente unitario
Io credo che fare emergere un modello di partito che adesso ovviamente taglio ancora con l'accetta
Tutto politico insieme anche a quello di rappresentanza interno pure legittimo sia assolutamente necessario
Il tentativo è questo partire dal territorio dal sociale può diventare il terreno per ricostruire la nostra analisi e la nostra iniziativa politica
Ho trovato nella relazione di Veltroni uno sforzo programmatico organizzativo che va colto sostenuto e che può essere un aiuto in questa direzione
Grazie al compagno De Gasperi la parola compagna Fulvia Bandoli a cui seguì poi il presidente Lotito giovanile compagno Peluffo
Gli hanno gli altri interventi hanno spiegato
Come non siano in questione
Prima il bipolarismo
Il fatto che vogliamo costruire una più forte sinistra è un forte centro democratico in una coalizione Centrosinistra
E se questi interventi non sono bastati credo proprio che non diresti altro che sottoporsi alla macchina della verità nel senso che non so più come dirlo abbiamo spiegato al rientro e l'abbiamo fatto anche qui
Negli altri partiti europei la platea congressuale si riunisce nei momenti difficili
Quando devono correggere programmi Udine politica in corso d'opera quando i tempi sono corti o non si può fare tutto un congresso
Lo usano senza drammi lo strumento la targa la della platea congressuale anche più volte in un anno
Ne fanno un punto di forza e simbolico per mandare messaggi precisi al Paese che governano qui da noi tutto si complica s'impantana volete cambiare segretario perché non chiedete il congresso e così via semplificando e spesso banalizzando
Io molto più semplicemente dico se non ora quando se non ora prima delle vacanze delle feste per dare un impulso a questo partito perché mi è chiaro
Penso che sia chiaro a molti
Che il percorso che ha proposto il segretario del partito stamattina è completamente diverso da quello che abbiamo chiesto
Veltroni ci ha detto facciamo adesso alcune assemblee politiche o molte dovunque sarà possibile poi a
Ad autunno
Su documenti programmatici uno due quelli che saranno si vada i congressi di sezione
E si faccia il primo congresso programmatico Repetti
Era qualcosa di già quasi previsto nel senso che al congresso di Torino avevamo già deciso di fare in autunno un primo congresso programmatico sulla scuola formazione Veltroni lo diciamo riconverte giustamente
In un congresso
Sulle questioni programmati
Ed è ovvio saremo in campagna elettorale a quel punto cosa vogliamo fare un a congresso programmatico per decidere il nostro contributo alla coalizione il programma di coalizione eccentrici e quindi stiamo parlando proprio di due cose diverse
E su questo punto il dissenso è chiaro
Noi avevamo chiesto la platea congressuale entro luglio
Poteva passare anche attraverso non i congressi di sezione ma una discussione franca nel gruppo dirigente largo e avrebbe fatto bene anche alla maggioranza badate quando in una direzione
Un segretario deve fare una relazione di un'ora e mezza due per spiegare i cambiamenti emetterà appunto le correzioni
Possibili
Quando ci sono già stati cinque o sei interventi che hanno delineato nella maggioranza linee strategiche diverso Mancina Petruccioli Rodano Veltroni D'Alema punto di domanda
Fa bene anche alla maggioranza
Non vi abbiamo proposto un percorso che dicesse due tre documenti politici rapidi in un modo moderno meno
Chiesa spicco andiamo alla platea congressuale verifichiamo se sulla strategia proposta a Torino e sull'impostazione politica possa Torino
Quella maggioranza c'è ancora o c'è bisogno d'una correzione di linea politica sinistra sì a sinistra
Perché noi riteniamo che abbiamo cercato di spiegare anche Orvieto e qui non ho il tempo di spiegarlo meglio l'ho fatto li abbiamo fatto lui sono stati pubblicati sintesi non proprio
Soddisfacenti ma potete guardarvi materiali
Noi riteniamo che quei due milioni e mezzo di elettori che mancano all'appello faranno la differenza proprio nelle elezioni del prossimo anno abbiamo bisogno di farlo in tempi rapidi abbiamo bisogno di fare presto
Anche la ricostruzione di un partito di una coalizione di regole elettorali nuove la scelta di un preme la riapertura di un dialogo di merito tra le varie aree politiche la sinistra viene dopo una puntuale lettura di ciò che ci è accaduto
Attraverso una messa a verifica della nostra visione dello sviluppo solo con precise categorie di interpretazioni delle molte ingiustizie che il processo di mondializzazione genera non mi basta
Citare dei titoli la direttiva sul cacao ha preso all'Africa più di quel che restituire Emo con l'eventuale cancellazione del debito questo è un fatto politico
Gigantesco che parla milioni di paia di paesi nel mondo non possiamo non pronunciare parole di questo genere
Solo con questa cassetta degli attrezzi la sinistra può rimettersi al lavoro anche sul resto
Il risultato oggi di fronte non è questo un po'la voce quello delle libertà anche una seria una sua ideologia il fondamentalismo del mercato che crea certo libertà particolarissime discutibili insieme
Come quelle perché ha la forza di stare su quel mercato di pagarsi sanità privata formazione privata diritti opportunità persino e di far balenare davanti agli occhi dei molti che non hanno la forza di starci ingranaggio di poter un giorno essere in grado di farlo
Il Polo per il cinquantun per cento italiani o un'ipotesi di governo ma anche un'idea di Paese
L'altro polo manca all'appello segheria destrutturato sgretolato non affrontato nessuna delle grandi contraddizioni che la modernizzazione ci veniva proponendo non si pone più grandi perché non ho tempo ma parliamo delle più piccole
Flessibilità il punto non è sì o no il punto è che c'è chi dice che c'è moltissima come il segretario della CGIL e chi dice come il presidente ha concluso che ci pochissima Noemi cosa diceva
Ogni cittadino vivo una sfera di diritti negati o precari nel lavoro subisce ingiustizie si incontra con servizi forniti o negati efficienti o precari incrocia molto nessuno opportunità
Ricevono riceve il credito da un sistema bancario che uno dei punti più oscuri
In questo sviluppo nazionale protagonista spesso di palesa nascosto di privatizzazioni passive che non hanno portato nessuna richiesta giunta lo sviluppo di questo Paese alla fine ognuna di queste persone giovane lavoratore pensionato disoccupato insegnante o altro che sia sa che è la politica fornirli o a negargli questi disposti questi diritti
A fuori l'inclusione o esclusione ho la vaga impressione che molti milioni di persone che ci parevano vivere senza la politica abbiano può Espresso sulle politiche riformatrici deboli del centrosinistra un giudizio severo che andato dall'astensione al disincanto al disimpegno
Io sono certa che il partito sta a cuore non solo a noi ma a tutti voi a tutti no
Ma del partito troppi hanno pensato di poter fare a meno dirigenti ministri segretari di partito ai vari livelli sindaci e alcune ancora lo pensa severo io mi auguro che non sia così
Che in Puglia un segretario regionale sono sei mesi che deve leggere una segreteria e non l'ha ancora fatto perché dice che non è uno strumento necessario per governare il partito e anche scritto che la sinistra se uscisse dal partito sarebbe meglio
Poi ci meravigliamo sapendolo privato della politica del confronto il partito ci rimanda solo lotte intestine
Nessuna delle quali matura perché ad esempio io voglio qualificare lo sviluppo in un modo e un altro in un altro modo molto più brutalmente la ragione quasi sempre perché uno può restare al posto di un altro è così che è morta la politica in tante federazioni regionali d'Italia nel vuoto di idee di contenuti Morena politica restano i politici sugli altari non è la Polverini in tempi rapidissimi
E nessun volontarismo nessuna campagna nessun appello li riporterà la ragione se non ridiamo loro la politica quella migliore dei contenuti delle scelte ma dobbiamo dargliela anche in tempo perché il tempo al suo peso e noi siamo in ritardo tremendo
Mi sembra una oziosi poi tutti gli integrativi a strati più a sinistra più al centro più a sinistra per guardare al centro più a sinistra perché così anche il centro Ginther Cetera fermiamo questa girandola di formule prendiamo più temi difficili sicurezza immigrazione quando a Bologna Roma Torino la destra convince migliaia di cittadini che loro vivono nel Bronx
Noi abbiamo l'obbligo di costruire una politica una cultura politica della sicurezza BPER sarà quella non di andargli a dire sì forse voi vivete nel Bronx perché non è vero tra l'altro un recupero di Bologna secondo me parto dal fatto che si è ripreso contatto e si è ripreso a fare politiche si è ripreso a fare cultura
Quindi se ha reagito in fretta non si sono aspettati tempi biblici
Concludo
Dicendo che noi la nuova sinistra
L'unica che oltre al segretario se sottoposta al voto congressuale anche ci chiedeva che cosa fare e abbiamo risposto allora non testimonia Remo di volta in volta la nostra minorità non protesterà Emo faremo politica
Cercando di diventare maggioranza sulle singole scelte anche qui scandalo sui giornali di oggi perché ieri io e altri abbiamo detto
Pensiamo di poterci candidare a governare il partito piano piano con tempi
Ma insomma non è di ogni minoranza l'aspettativa o l'obiettivo di diventare un giorno maggioranza ma non vi ci siete trovati mai anche voi in questa situazione
E allora la proposta politica
Spesso la proposta per sì spesso però spesso però presi ripeto ripeto spesso però
La verifica politica dentro una platea congressuale sulla base di documenti sulle varie ipotesi politiche sono uscite qui anche oggi è più veritiera
Che non rimanere in una maggioranza a mugugnare o a renderla meno efficace perché io ho più piacere di perdere un confronto congressuale nella chiarezza
E poi magari di ripresentarlo in avvolta dopo a dire
Si cambia si cambia
Non siamo qui provvisoriamente o in attesa di andare altrove o per tenere altri che se non ci fossimo noi forse se ne andrebbero non è questo il nostro compito siamo qui perché la nostra passione politica ci ha portato qui possiamo anche non avere capito punti di fondo della svolta
Ma io ritengo di cattivo gusto ludico al compagno Mussi che ogni volta che si discute e ci si trova ad avere opinioni diverse si parta sempre da lì
Allora io vorrei dirlo a titolo personalissimo anche se io avessi sbagliato tutto
Nella comprensione dell'ottantanove oggi avrei la stessa legittimità di tutti gli altri che sono qui a dire le mie opinioni politiche
Perché bisogna darci un taglio perché altrimenti chi ci prese allora vuol dire che ci prende sempre e non è così Company non è così e infatti non è così
Il gruppo dirigente di ora sta rischiando proprio per la fretta o per il rinvio e sono la stessa le due facce della stessa medaglia di non andare ad una verifica seria ad una correzione seria
Del percorso della linea politica
Ecco perché i giornalisti fuori capiscono quello che possono sono fuori dalla porta dice ma stamattina Veltroni gli ha concesso la platea congressuale come mai continuate ad essere determinati a Desirée assente
Non è così
Veltroni ha rinviato la nostra richiesta Itaca congressuali l'ha respinta
Entro luglio non si farà nessuna Pantheon visuale a giugno-luglio per come conosco il partito inizia ma anche altrove in genere facciamo le feste dell'Unità
A settembre finiamo la festa nazionale cominceremo il percorso di preparazione del Congresso programmatico nazionali ci saremo con i nostri contenuti
L'uscita dalla segreteria se come è stato finora la richiesta nostra una raccolta e l'unica scelta che ci resterà per segnalare che di fronte a questo Castiglioni che si perde no non siamo ecco
Grazie alla compagna mandolino
Vorrei dare atto alla compagnia Livia Turco che ha fatto pervenire una sua rinuncia all'intervento per concorrere a delle conclusioni il più possibile partecipato di compagni la parola al compagno Peluffo a cui segue Crucianelli
Vorrei anch'io
Dire la la mia opinione rispetto la discussione odierna
Non mi nascondo innanzitutto
Un certo disorientamento
Rispetto al succedersi degli avvenimenti e dei colpi subiti da noi dal centrosinistra
è un certo disorientamento rispetto ad una discussione come quello di Erna che in ogni momento rischia di trasformarsi in un ripiegamento su noi stessi
Faccio fatica a pensare che questa discussione in questo momento possa essere un valido stimolo rispetto al Complesso di ragazze e di ragazzi che si impegnano nella Sinistra giovanile
Infatti già presente oggi un forte rischio di smobilitazione
Un rischio di cedere le armi
Sento perciò l'esigenza di esprimervi la necessità che avvertiamo di un forte segnale di presenza della sinistra
Di combattività della sinistra
Di una volontà di realizzare costruire e fare sono necessari più che mai oggi alcuni punti fermi
Rispetto all'identità io come altri considero congresso del Lingotto un punto fermo rispetta chi siamo
Rispetta da che parte stiamo in quale famiglia politica europea siamo e con quale progetto politico questo è stato il congresso del Lingotto e credo che la discussione di oggi non ne debba mettere in predicato il Complesso
Rispetto alla coalizione evidente che c'è bisogno di più coalizioni nondimeno coalizione a maggior ragione oggi dopo l'accordo tra Polo e lega
Accordo che ha vinto alle elezioni regionali in ragione di una credibilità conferitogli dagli elettori
Questo accordo appare solito
E allora ne dobbiamo contrapporre a questo accordo tra Polo e lega una coalizione di centro sinistra solita altrimenti e difficile estremamente difficile fare leva sulle Contri contraddizioni enormi presenti nella Casa delle Libertà
Una coalizione più coesa
è una coalizione che si caratterizza sul progetto politico come diceva oggi Mussi nel suo intervento che non c'era il proprio progetto politico ma soprattutto che realizza il proprio progetto politico
E qui sconta le difficoltà del centrosinistra nel realizzare
Le riforme per cui si batte per cui si è schierato per le resistenze di un paese come il nostro non abituate cambiamenti
Per le resistenze dei tanti corporativismi di pezzi dell'apparato statale ed è la società italiana e per le incertezze del centro sinistra nel perseguire le riforme
In questo anno e dobbiamo completare queste riforme la riforma della scuola con l'approvazione degli organi collegiali e con maggiori investimenti nel complesso della formazione e l'università per incidere negli assetti attuale nell'università nella qualità del sapere
E rispetta l'esigenza di nuove tutele in questo anno e dobbiamo a mio giudizio dare vita ad un vero e proprio statuto dei diritti dei lavori
E quindi maggiori tutele ai lavoratori atipici e quindi la riforma degli ammortizzatori sociali dobbiamo portare avanti la riforma degli ordini professionali tutti impegni che ci siamo già presi
E che dobbiamo portare a termine se vogliamo incassare i dividendi di questo nostro riformismo
Perché rimanere in mezzo al guado significa perdere il sostegno di chi vuole le riforme non vedo abbastanza coraggio e di chi non le vuole certo non recupereremo questo tipo di sostegno allora concentriamoci nella realizzazione di queste riforme
E sugli aspetti concreti del nostro riformismo
Su questo ha una funzione essenziale il nostro partito
Di spinta rispetto agli obiettivi di modernizzazione inclusione sociale di radicamento
Concentriamoci su questo sforzo di presenza della sinistra nella società di costruzione del consenso rispetto a quanto stiamo costruendo e di creazione di una spinta rispetto alle cose ancora da realizzare
Per questo sono d'accordo con l'idea di una mobilitazione nelle sezioni una discussione rispetto alle priorità programmatiche rispetta le cose da fare in questo anno che rimane e per questo non mi convince invece l'idea di un'assemblea congressuale che rischia di svolge una discussione che si avvita su se stessi
è un dubbio
è più democratico un partito in costante fase congressuale
O è più fragile
O ancora e non è forse più democratico fissate le linee di fondo come abbiamo fatto il congresso del Lingotto discutere sì
Degli aggiustamenti e decidere sì gli aggiustamenti in sede quali la direzione senza mettere in discussione il Complesso di quelle scelte fino al completamento della fase politica cioè fino alle elezioni dell'anno in quel modo dell'anno prossimo
Dico questo anche perché per l'organizzazione giovanile più disse e più difficile svolgere il proprio ruolo di pungolo rispetto al partito
Se il partito in continua mutazione ecco dico mi viene da dire partito fermatevi un attimo così possiamo fare anche meglio il nostro mestiere che quello di dirmi che non state facendo abbastanza
Grazie all'inizio
La parola al compagno Crucianelli a cui segue Tonini
Ma io voglio avendo proposte cinque minuti
Voglio essere assolutamente fedele al tempo almeno altre
Ma vi è un aspetto di questa discussione che a me diciamo non non convince
Noi rischiamo di uscire da qui con una discussione che è durata una giornata intera
E quello che di fatto
Per quello che io capisco come avverrà la votazione sui documenti finali noi avremo una divisione sul fatto che vi sarà chi pensa che il percorso debba avere come suo punto conclusi una platea congressuale e chi invece sosterrà
è sufficiente fare questa dedizione un dibattito nel partito e poi un'altra direzione
Io credo che questo rischia questo tipo di discussione divisione rischia di essere un perfetto gli averi un effetto negativo anche sul dibattito e dovremo fare parte
Mi auguro e invece le cose vadano diversamente
Perché cioè si riesca a fare una discussione di cui abbiamo bisogno
Che oggi iniziamo
E di farla questo punto sui punti di merito eppure sono emersi ma che forse sarebbe stato bene mettere anche in forma organica già da oggi a mio parere in documenti e in progetti i mezzi modo tale che al partito andava un materiale molto più complessa
Io dico come la penso sui tre o quattro punti e a mio parere sono al centro di questa discussione che dovrebbero essere al centro dalla discussione nel partito primo
L'analisi del futuro
La mia opinione è che è giusto
Questo è stato detto la più compagni
Ma è giusto ritenere la partita num chiusa ora questo può apparire un'ovvietà perché chi oggi è disponibile a dire facendo politica destra sinistra centro le realtà le lezioni sono già perse
No io credo che noi dobbiamo dire qualcosa di più
Non solo non sono perse le elezioni del due mila uno anche se per amore di verità bisogna dirci che queste regioni sono molto ma molto difficili ciò che a mio parere non è persa e la partita strategica con la destra
Io credo che al di là di quella che sarà l'esito elettorale del due mila e uno la partita strategica con la testa come il centrodestra sia ancora aperti
Ora appunto tempi impediscono analisi più approfondita ma noi siamo di fronte a una destra che non solo non è continuamente in contraddizione al suo interno le sue manifestazioni più visibili
Ma a mio parere una destra che non a quella forza egemone e quella possibilità strategica di consenso di blocco sociale tale che gli possa permettere di essere se volete la destra di Reagan e della Thatcher dell'inizio degli anni ottanta
è una destra che dovrà fare i conti con una realtà molto complesse molto dura e che nell'esercizio del governo troverà non pochi ostacoli a tenere insieme le sue vere e profonde contraddizioni al di là delle manifestazioni che vengono ogni giorno messe in piazza
Cioè io ritengo che la partita con la destra la partita di fondo con la destra sull'egemonia Orso la chiusura della transizione in questo Paese sia una partita al di là dell'esito elettorale del due mila uno ancora aperti
Secondo io
Direi con più forza è stato già detto anche le relazione
è giusto noi lo diremo penso anche in conclusione il sostegno al governo Amato ci mancherebbe altro io penso che non si possa dire con altrettanta chiarezza e forza che le cose che sono state indicate come i punti concreti debbono essere cose quasi vincolante
Abbiamo già detto altre volte è stato detto in modo più o meno chiaro ma non è pensabile che questo governo possa arrivare all'appuntamento del due mila e uno semplicemente di va chiarito questo governo se ho ben capito questo era anche il senso delle cose che diceva Zani assenso
Ha senso non in quanto prende tempo ma in quanto su alcuni punti decisivi e nodale riesce a dare delle risposte evidenti
Terza questione e quello che poi mi pare sia più il contenzioso aperto Torino
Ciò che resta di Torino ciò che cambia ciò che va sviluppato o ciò che va corretto questo a me pare un punto che deve essere detto anche questo con grande chiarezza
Io credo che ci sia una mutamento è una correzione che sta nelle cose
Che non sta né la nostra possibilità di scelta sta nelle cose
La vicenda referendaria prima ancora della vicenda delle lezioni che tutt'altra questione ma all'esito referendario chiude un capitolo è il capitolo che vedeva diciamo la coalizione come dato preminente non che non ci debba essere come ovvio non condividiamo su questioni di banalità ma la coalizione come luogo dove precipitava diciamo la sovranità politica anche degli stessi partiti
E i partiti che via via acquistava una posizione progressivamente più marginali io penso che questo dato sia un dato che il referendum
In cella
L'ancella è evidente che il primo se il bonus oggi campione che il problema di come i partiti e per noi parte della sinistra attorno ad avere una centralità nuova
Rispetto a quello che poteva essere solo quattro cinque mesi fa questa è un dato in con diciamo io credo assolutamente ovvio
Ultima questione cito soltanto i titoli perché già saliva per cinque minuti a mio parere il punto è è stato già detto la sinistra europea non la sinistra italiana è in forte difficoltà
Io credo che la difficoltà della crisi europea stia dentro a quella che possiamo considerare la nostra fortuna e insieme la nostra conosce l'Europa e le compatibilità dei parametri di Maastricht io credo che quello sia stato e sia ancora oggi il Perrino vero
La mia opinione è che noi avremmo dovuto dicono i sinistra rotta e a forzare quelli che erano i confini della Banca centrale europea
E che nel rapporto fra compatibilità finanziarie politica di espansione economica noi avremmo dovuto sviluppare a livello europeo e quindi anche a livello italiano una politica e ponesse sempre più la seconda come priorità
Ho penso che oggi Veltroni la relazione richiamava la questione dell'UMTS io credo che quello sia un banco di prova i venticinque miliardi l'UMTS Gallipoli
E poi è ritornata al per discussione uno dei punti comuni anche questo avete visto europeo è quello che è stato chiamato riformismo senza popolo
Il che è in contraddizione perché un riformismo senza popolo o meglio un riformismo senza conflitto è uniformi so che non esiste
Noi abbiamo fatto delle riforme
Penso alla sanità penso a quella della formazione o della scuola che sono riforme che hanno un alto contenuto di conflitto
Il problema è e il conflitto è stato sviluppato soltanto da quei settori categorie in realtà ostacolavano che progetti riformatori e non è sceso in campo un altro grande interesse sociale che poteva invece su quel terreno dire la sua proprio sulla versando del progetto riformatore qui io penso che su questi punti sia necessario per un verso come ho già detto a mio parere c'è una cornice una realtà dell'Unipol sulla questione l'Ulivo correggere l'esperienza e l'identità che noi abbiamo messo in campo Torino sugli altri punti c'è un problema di sviluppo di approfondite
Grazie al compagno luce
Che è stato
Cinque minuti li ha sofferti complicazione riaccompagno Tonini a cui segue Filippetti
Nel frattempo vorrei dire che il compagno Rognoni ha fatto pervenire la sua rinuncia
Come come dice Franca Chiaromonte qua la per poca e la papera non galleggia quindi bisogna essere rapidi
Rapidissimo tre tre punti
Identità riformismo coalizione che poi sono i tre nodi che abbiamo affrontato in questo dibattito io credo che abbia ragione la relazione di Veltroni quando dice noi
La questione dell'identità l'abbiamo definita a Torino poi mai nulla nella storia della politica e definito una volta per tutte
E tuttavia io credo che non sia quello il punto sul quale oggi accusiamo maggiori difficoltà noi a Torino abbiamo detto una cosa dalla quale credo non possiamo tornare indietro
Che la sinistra e radicamento nella modernità e lotta per l'uguaglianza
Io credo che se noi impostiamo il nostro dibattito interno su una falsa scelta tra questi due temi noi andiamo fuori strada
Perché il riformismo è rifiutarsi di scegliere tra questi due punti è la scommessa che queste due punti possano essere messi insieme possono essere coniugati in una sintesi politica degna di questo nome
Così dicendo noi niente
Ragionando sull'identità abbiamo posto un problema
E oggi io credo che la relazione di Veltroni non ha usato toni ottimistici o a o ha edulcorato il nostro problema perché in sostanza ha detto questo
Noi abbiamo definito a Torino lo spazio della nostra identità che appunto mettere insieme radicamento nella modernità e lotta per l'uguaglianza
Ma questo non è ancora riuscito a tradursi in un
In un lavoro di riformismo degno di questo nome in grado di conquistarci il consenso a livello popolare
E se noi oggi a cui siamo un problema di consenso è perché questo disegno riformista non è ancora riuscito
Ad affermarsi nella società italiana
Credo che questo non sia un come dire un elemento di preoccupazione da poco non sia edulcorare il problema che noi abbiamo di fronte
E tuttavia oggi c'è venuta una proposta molto articolate molto approfondita di temi sui quali
Sui quali fare andare avanti questa nostra sintesi io credo che questa sia una buona base di partenza per il lavoro dei prossimi mesi particolare per il lavoro del governo ma un lavoro del governo che deve vedere il partito in una posizione attiva e propositiva
La coalizione
La coalizione è il punto debole della nostra posizione in questo momento io su questo dissento un po'da quello che ho sentito adesso dirà Crucianelli da ultimo qui non è il problema che dobbiamo mettere il partito davanti alla coalizione ma dobbiamo sapere che se non c'è la coalizione se non riusciamo a ricostruire un disegno di coalizione che sia vincente in questo momento noi abbiamo già perso le elezioni
E questo è il punto sul quale noi oggi dobbiamo fare avanzare una prospettiva creativa e forte e che naturalmente ha bisogno la prospettiva della coalizione di un partito che lavori per la coalizione
Per questo a me non convince la posizione della sinistra in quanto sembra dare della coalizione un'immagine schematica
Che poi alla fine non può funzionare e cioè ci sia qualcuno che si occupa di fare la sinistra qualcuno che si occupa di fare il centro così non nasce la coalizione
La coalizione nasce se c'è l'incontro tra i riformismi
No non pura e semplice cartello elettorale tra diversi che restano tali
Io su questo credo che ci siano due punti e posso soltanto citare per ragioni di tempo ma sui quali credo che il nostro lavoro di riflessione dovrebbe andare avanti nelle prossime settimane
Che sono per così dire le condizioni prepolitica e per un rilancio della coalizione
Io penso in particolare a due temi uno è la questione del sindacato
Ma come pensiamo noi di poter rilanciare una coalizione di centrosinistra nel momento in cui le due maggiori confederazioni sindacali
Sono in una posizione di forte contrapposizione strategica tra di loro
Praticamente non c'è ormai tema sul quale CGIL CISL e non siano l'un contro l'altra armate
Io credo che questo sia un tema di grande rilevanza e che abbiamo probabilmente trascurato naturalmente non si tratta di immaginare un ruolo di regia del partito rispetto a temi che vedono e devono vedere la grande autonomia del sindacato però non possiamo ignorare la valenza negativa per la coalizione di questa divaricazione strategica
L'altro tema è quello del rapporto Laicicattolici
Guardate che il Polo su questo ha fatto in negli ultimi anni ma mano che veniva in pallide endo la stagione dell'Ulivo il Polo ha fatto è stato detto anche da altri compagni nel dibattito di oggi
Ha fatto di questo tema uno dei pilastri della sua iniziativa politica
Oggi il Polo si presenta in particolare Berlusconi e Forza Italia si presenta con a disposizione una sintesi più avanzata nel rapporto tra laici e cattolici anche questo credo che sia un tema che non possiamo risolvere con una immagine semplicistica
Della coalizione fondata sulla giustapposizione tra identità diverse noi possiamo farlo soltanto se il rilanciamo
Nelle nelle prossime settimane attraverso anche il nostro dibattito il tema dell'unità dei riformismi grazie grazie a Giorgio Tonini la parola al compagno Filippetti poi Ersilia Salvato
Mi sono arrivate undici rinunce nel frattempo
Ci sono altri due compare a scrivono di popolo merengue niente di
Il fine settimana io e mia sorella non è un segnale
Il compagno Tempestini
Di non
Ma l'intervento che ha fatto Famiano poco fa ovviamente
Risolve molte delle cose che volevo dire
Io aggiungo solo un una questioni
Perché non è stata detta parte del mio impegno politico e della passione come dire è stata qui più volte evocata
Io credo che le nostre difficoltà rinuncia c'è una ragione più di fondo che deriva dal a non comprensione del processo processi profondi che vengono anche da molti anni non solo da qualche anno da ma che iniziano dalla fine degli anni Settanta
Che hanno a che vedere con quella
Difficile sì Opel
Cambiamento radicale che è legato alla ritmica fisico del ritmo di rinunce è venuto ora Colajanni venuto Falomi probabilmente Company utili perché l'ultimo intervento quindi per il rialzo delle fare le cose che la Regione onorevole no no c'è una confusa di Veltroni ovviamente
Però insisto per un fatto anzi cito solo questo e poi abbandonò il palco poi perché interessato manderò per posta elettronica testo
Il fatto che moltissimi sono intervenuti qui non hanno citato un piccolo avvenimento che accadrà alla fine di giugno dove quelli che la lavorano o famoso dieci per cento di ritenuta verranno chiamati a votare per avere una rappresentanza a che credo che sia uno dei piccoli fatti che possono avviare un processo si è significativo della distanza reale che non è su chi è più sinistro che più di destra ma su chi si sforza di capire dove va il mondo oppure diciamo così vuole cullarsi nel passato
Grazie accompagnò Filippetti credo che possiamo dire derogare a quello che ci eravamo detti sul voto alle sei e mezzo per ascoltare una replica che mi sembra quanto mai opportuna del segretario successivamente le votazioni grazie
No ma non dovremo
Non dovremo derogare per più di cinque minuti perché avendo avendo preso tanto tempo nella relazione penso sia giusto comunque corretto da parte mia
Anche per rispettare del le decisioni insieme avevamo preso circa il momento di votazione
Evitarmi solo a qualche considerazione
Parto da quella più difficile
Lo dico sinceramente difficile
Perché come me a creduto e crede ora diciamo mi rendo conto quando c'è nell'ambito anche lo stesso partito di una polemica politica spesso si porta lo posso dire a a cancellare anche persino ciò che si è condiviso
E tuttavia per chi come me crede nel valore di una direzione politica e di un partito
Fondato sul riconoscimento delle differenze e sul tentativo di trovare naturalmente in coerenza con ciò che un congresso che definito est Benito mandato
Da come incarico chi alle massime responsabilità
Tuttavia io penso che nel corso di questo anno e mezzo
La presenza di compagni di diverse sensibilità politiche all'interno della segreteria del partito
Se è stato un elemento che io considero di arricchimento
Non abbiamo registrato se non in due circostanze quella del Kosovo nella quale abbiamo registrato una differenza sostanziale che peraltro abbiamo credo insieme ha avuto la responsabilità di gestire
E poi sulla questione dei referendum
Non abbiamo registrato in questo anno e mezzo di lavoro momenti di tensione di contrapposizione tra di noi
Aggiungo
Credo lo si possa dire
Io so che i partiti di oggi sono tutti inevitabilmente accreditati di leaderismo così pubblicamente se io penso al fatto che i miei colleghi segretari di partito spesso nominano quasi per proprio decreto i segretari hanno degli organismi che riuniscono una volta all'anno
Penso alla differenza che considero un valore del nostro modo di lavorare
E però so anche questo porta con sé una come posso dire un universalità del giudizio sull'idealismo
Io ho cercato nella misura delle responsabilità che mi sono state attribuite pur avendo avuto un voto congressuale che Espresso l'ottanta per cento il consenso attorno la mia candidatura a segretario del partito io ho cercato di non incorrere in questo che considero un rischio per un
Corpo come quello del nostro partito
Il numero delle riunioni degli incontri delle consultazioni
Delle decisioni comuni si è fortemente infittito fosse sarà
Periodicità gradino della segreteria o fosse la conferenza dei segretari regionali e di federazione o fosse direttivo o forse anche la direzione del partito
Credo che nessun partito italiano abbia una vita democratica ricca articolata e forte come la nostra io questo lo considero un valore quale che sia la decisione che i compagni della segreteria del sinistra dovranno prendere
E se fosse quella che ho visto annunciata sulle agenzie nel voto del della loro assemblea di Orvieto a me sinceramente dispiacerebbe considererei venir meno un apporto importante un punto di vista è importante che il momento in cui si formano decisioni è giusto avere dentro di sé questo non farebbe immette nere in nessun modo meno l'attenzione l'attenzione
All'ascolto e se possibile ad una decisione che tenga conto di quel punto di vista
Compagni la sinistra giustamente si sono ribellati ad una caricatura che peraltro mi pare qui nessuno abbia fatto
Delle posizioni che vengono espresse che sono state espresse da loro
E qui al tempo stesso capiranno benissimo che ci si ribella da parte della maggioranza di questo partito ad un'analoga caricatura di posizioni che vengono espresse dalla maggioranza
Non solo perché ad un segno diciamo di moderatismo dell'azione di governo dell'azione politica francamente avrei difficoltà a
Riconoscere il comportamento politico del gruppo dirigente dei DS corso di questo anno e mezzo
Ma anche perché
La cosa che può apparire più spiacevole sappiamo che nella tradizione che io sento un po'più presente tra di noi che nel corpo del partito fortemente attenta agli aspetti di metodo queste cose contano io comunque a una certa sensibilità non dissimile da quello del mio amico Marco Fumagalli
Insomma l'idea che si sono si descriva una sorta di rappresentazione nella quale vi sarebbe chi vorrebbe discutere chi non vorrebbe discutere una rappresentazione alla quale francamente non mi pare giusto
Sottostare
Io ho proposto
Un itinerario di discussione molto impegnativa
Dal mio punto di vista persino più impegnativa della convocazione alla fine di luglio di due mila persone per svolge una discussione non diversa da quella che avremmo fatto qui
Che abbiamo
Lo dico sinceramente
Se siamo d'accordo sul punto di fondo perché qui guardate che qui è inutile che ci siamo dividere
Tra ottimisti e catastrofisti stupidaggini le prime stupidaggine secondo non c'è ragione di avere catastrofismi e non c'è ragione di non vedere
I problemi politici che abbiamo non c'è ragione di raccontare una situazione del partito che non è quella del nostro partito in ripresa elettorale e il secondo partito italiano e non c'è ragione di non vedere i problemi politici
Che sono racchiusi nel voto delle regionali quindi ci vuole equilibrio da chiunque partecipi e tutti partecipiamo alle sorti di questo nostro partito
Con passione con determinazione
E tuttavia credo che concordiamo sul fatto che se dei problemi esistano
Questi problemi non rimandano tanto ad una indicazione di linea politica
Anche perché francamente non ho visto emergere quindi linee politiche alternative
O è sentito emergere posizioni di programma alternativo
Queste le ho sentite considero
Che questa sia la discussione giusta da fare perché francamente nel momento in cui Rifondazione comunista dice non si può fare nulla se non rompendo la gabbia centrosinistra e i compagni della sinistra insieme a noi dicono che questo rende difficile la prospettiva di una convergenza
Politica di di più ampio respiro
Nel momento in cui abbiamo tutti la consapevolezza
Penso di poter dire che così è appunto perché non voglio fare la caricatura delle posizioni nessuna faccio leva su quello che fu già detto all'inizio del suo intervento che tutti sentiamo la giustezza dell'ispirazione dell'alleanza di centro sinistra
Beh nel momento in cui abbiamo definito che
Al congresso di Torino abbiamo definito il nostro lavoro all'interno di uno scenario che per quanto mi riguarda è uno scenario non inedito
Cioè della costruzione di una grande sinistra all'interno di una coalizione che o sarà grande o non sarà
Le cui forme organizzative evidentemente dovranno tener conto delle mutate condizioni politica che però non è che sono mutate nelle ultime settimane
Vorrei che fosse chiaro non è che la coalizione si è sbriciolata dopo il referendum del ventuno maggio
La coalizione entrata in crisi molto prima
Il processo di divaricazione
Ha un'origine molto più lontane
Allora se è vero che non mi pare che ci sia chi dice bisogna fare i progressisti e non il centrosinistra
Ho Chi dice bisogna rompere il bipolarismo ma ci sono delle valutazioni che io ho ascoltato nella discussione di oggi circa la debolezza del riformismo
E io posso non accettare posso respingere possono considerare per una parte ingiustificate perché nella relazione come avete visto ho cercato esattamente di definire il profilo di una innovazione riformista che insomma mi augurerei che tutti noi ci abitua Simona fare una discussione più di merito di un'innovazione riformista che sia in grado perché ha ragione Boggi quale che sia la nostra collocazione la sinistra deve avere sempre una vocazione maggioritaria
Che sia in grado quindi di parlare alla sinistra che come sappiamo è un universo variegato
Lo dobbiamo pensare alla sinistra anche a quella che non ci ha votato come ala sinistra degli anni ottanta che peraltro aveva anche se ha cominciato a non votare per il principale partito della sinistra italiana ma dobbiamo pensare anche la possibilità di conquistare un elettorato che non è magari auto collocato politicamente ma che ha domande di innovazione alle quali occorre saper dare una risposta
E allora lungo il profilo di correzione che io ho cercato di descrivere che mi pare confortato dalla discussione la grande maggioranza dei compagni che sono intervenuti
C'è proprio questa idea cioè di un profilo programmatico in cui ci sia un'innovazione che tiene insieme modernità eguaglianza sociale
Attorno a questa idea forza sulla quale dovremo ancora lavorare del diritto di scelta
E della costa costruzione di condizioni di equità e di opportunità nelle quali questo diritto di scelta e di pianificazione dalla propria vita si possa esercitare ma se tra di noi non vi è una differenza legata ad alleanze politiche ne è una differenza di collocazione internazionale del nostro partito
Né di è oggi una differenza circa
Il carattere che il bipolarismo italiano decadere
Allora le differenze che possono esserci tra di noi ci sono differenze programmati
E dobbiamo andare ad esplorare quel e dobbiamo farlo
E questa è la mia proposta che considero la più rispettosa del partito
Dobbiamo farlo con due momenti ora una campagna di assemblee nelle sezioni alle quali portiamo questo tempo diciamo di discussione di correzione politica ma poi
Dobbiamo far leva sul nostro progetto
Sul lavoro che sta facendo la commissione
Su quello che insieme abbiamo votato e che io non considero acqua
Insieme abbiamo votato il testo di un progetto di cui per la prima volta questo partito si è dotato
Perché nella storia del principale partito della sinistra italiana i progetti sono sempre stati una sorta di o assegni di di di di miraggio anzi non dirò sì di un'oasi che però non era non si materializzava mai
Abbiamo ora un progetto lo dobbiamo al lavoro che è stato fatto io lo considero la carta di identità di un partito che trova nei contenuti e non solo nelle affermazioni identitarie che considero con chiuse con il congresso di Torino ciò che esso è realmente nella vita politica di un Paese
Allora la mia proposta
E che si introduca davvero un elemento di innovazione
E che invece di fare una soletta
A metà luglio discussione che immagino per le ragioni che sono state dette sui documenti politici nei quali il rischio di fare quelle cose che tutti quanti voi e noi respingiamo perché bisogna sterzare a sinistra non bisogna rifare il PC dobbiamo quelle cose che abbia escluso molto tempo io penso che sarebbe di grandissima importanza sino scegliessimo un profilo di innovazione vero chiedessimo alla nostra gente
Di cimentarsi come abbiamo cominciato a fare con il progetto sulla base del lavoro del Progetto magari su tesi programmatiche differenti sui punti sui quali si qualificò riformismo moderno e io penso che l'asse centrale
Quello del tema del capitale umano della formazione e del lavoro dell'innovazione sia un grande tema sul quale perché così fanno i partiti della sinistra europea i partiti a sinistra europea non si riuniscono per discutere dell'identità i partita senza europea Siniscola per discutere sui temi sulle issues delle loro politiche aggiungo che i partiti a sinistra europea non hanno per esempio un organismo come questo
Non lo riunì sono una volta ogni mese o non hanno un direttivo talvolta ma non è anche una segreteria perché sono quelli spesso organismi assai liberisti si per cui non farei quell'esempio ma dico però per la parte positiva che noi dobbiamo utilizzare
Una forte innovazione democratica andare in tutte le sezioni con delle tesi programmatiche sulle quali si vota e che saranno oggetto dalla correzione che dovrà costituire il tema
Il centro del nostro programma elettorale il nostro e del modo in cui andremo al programma con la coalizione quindi
è con questo spirito diciamo che io confermo la scelta di una linea di discussione sì democratica è concentrata sul programma piuttosto che una riflessione che mi ha rischierebbe di apparire e appare più una discussione molto Internal tradizionale linguaggio tra politica che non coglie quelli che sono anche i veri punti di distinzione tra di noi
E per quanto riguarda il congresso di Torino io lo considero ma non io
Le compagne e compagni del nostro partito
E lo hanno vissuto e lo vivono ancora come il momento conclusivo di una transizione durata dieci anni
E riaprire tutto e ridire che ricominciamo daccapo
Io penso che non sarebbe un un buon lavoro per il bisogno di reazione di sicurezza
Che non avviene senza una correzione è chiaro che dopo il congresso di Torino sono accadute delle cose ma come abbiamo detto molte erano accadute già prima
Però al congresso di Torino ha un grande valore disperde nel quale
E ripeto non è di proprietà di nessuno di noi neanche di quelli che hanno firmato le mozioni nel momento in cui si è fatto in Congresso hanno più hanno votato le compagne e compagni e loro sono quelli che hanno determinato con la loro decisione gli indirizzi
E le linee che sono emersi dal Congresso io penso per lo meno è nostra intenzione
Di proseguire e sviluppare questo percorso sapendo è veramente arrivo alla conclusione dico solo una cosa in più su un tema di attualità politica legata alle posizioni che sono state espresse nella giornata di oggi a proposito tra queste della legge elettorale
Sapendo
Che guardati i dati dei voti sono una cosa importante
Io ho ascoltato opinioni che sono state espresse oggi sul tema
Della
Come posso dire del legame tra la nostra dimensione è quella dei partiti europei invito però a misurare
Concretamente i risultati dei partiti gran Bretagna Labour Party a alle ultime elezioni il quarantatré virgola due per cento del solo alle ultime elezioni che per ciascuno dobbiamo far ritenere
In Germania il partito socialdemocratico dopo la lunga
Analoga a quella delle portarti il lungo digiuno di esperienza di governo lunghe serie di sconfitte elettorali collezionate quando si aveva una posizione virgolette più radicale la il l'Spd al quaranta virgola nove per cento in Francia il Partito socialista il ventitré virgola cinque per cento
E governa
Lo dico nei confronti di un partito con il quale incontreremo che incontreremo tra qualche giorno in una delegazione che verrà presieduta dal loro segretario proprio per rafforzare i rapporti tra noi un partito che sentiamo particolarmente vicino
Ma dobbiamo sapere tutti quanti per non raccontarci una verità diversa dalle altre se parliamo di consenso elettorale
Che il Partito socialista francese la gauche plurielle francese governa in ragione delle divisioni della destra francese perché se la destra francese fosse unita gli esiti elettorali e parlamentari sarebbero tali da creare già oggi ma siccome lì c'è una destra
Democratica europea non pensa di sdoganare le penne di utilizzare il voto divertente per costituire la maggioranza è interessante anche il caso spagnolo io sono stato alla conclusione della campagna elettorale o per dare una mano con gli aveva chiesto il mio
Amica compagna pagina Almunia e ho sentito un
Un'argomentazione
Che certo probabilmente scalda i cuori ma non ha scaldato gli elettori spagnoli
La conquista del consenso che si è determinato da parte di Aznar capovolgendo i tradizionali rapporti di forza tra i socialisti spagnoli e popolari spagnoli
Credo debbano costituire così come altri dati elettorali magari di segno diverso oggetto di riflessione di ragionamento per tutti
Non abbiamo bisogno di crescere e cresceremo e potremo vincere questa sfida che affrontabile
Nella misura in cui lavoreremo ancora una volta insieme sugli obiettivi su rilanciare una coalizione senza la quale la partita persa e sui rilanciare una grande forza dalla sinistra italiana senza la quale la partita per le due cose stavano insieme negli anni passati sono stati insieme quando abbiamo vinto le elezioni
Perché vorrei ricordare ai compagni che hanno dato da questo punto it a Paderno dire un giudizio sbrigativo sul lavoro di tutti noi
Che è grazie al lavoro di tutti noi che in fondo la sinistra italiana ha potuto conoscere una stagione di successi elettorali e di consensi e di esperienza di governo che non aveva mai conosciuto per
Anche da questo punto di vista però io vorrei davvero l'ultima cosa interloquire con le posizioni che sono state espresse sul tema della legge elettorale oggi fuori da questa sono state espresse in particolare da leader della destra italiana dallo
L'onorevole Berlusconi
Per dire questo
Noi che cos'è che a noi sta a cuore oggi
Sta a cuore la salvaguardia del bipolarismo della stabilità dei governi e della possibilità che i governi si facciano prima del voto e non dopo il c'è chi riteneva come noi che questo potesse essere salvaguardato meglio da un sistema maggioritario e meglio ancora da un sistema maggioritario a doppio turno di tipo francese
L'opportunità confermo perché questo potesse avvenire l'asse per tutta l'anno scorso
Ora
è ragionevole pensare che noi non dobbiamo avere una posizione di fronte alla sfida della legge elettorale che sia una posizione
Che
In qualche misura disperde anche quello che io considero un valore necessario per la democrazia dell'alternanza cioè il bipolarismo
E dunque dovremo cercare di lavorare per creare le condizioni perché ci possa essere un assetto bipolare
Del sistema politico di questo Paese con una lotta alla frammentazione alla dispersione al trasformismo
C'è la possibilità di qualche iniziativa sulla legge elettorale di qualche iniziativa costituzionale
Sulla base delle proposte sono state avanzate in Parlamento noi siamo disposti a discutere
Noi siamo disposti a discutere
Sappiamo che una legge c'è e tuttavia noi facciamo sul serio nel momento in cui diciamo siamo disposti a discutere a partire da quelle condizioni bipolarismo stabilità di governo
Assenza del voto di preferenza sono le condizioni attorno alle quali si può lavorare per cercare di verificare se esista la condizione per dare un assetto stabile dal punto di vista della legge elettorale al Paese
E ancora un'ultima cosa ragione Mauro Zani
La questione del governo per nuove è una questione non di prendere tempo
Noi pensiamo che questi mesi di governo debbano servire a fare le cose che abbiamo anche cercato di
Introdurre qui in questa relazione e che su questa parte mi pare abbiano registrato un consenso ampio anche da parte dei compagni della sinistra noi chiediamo al governo di svolgere questa funzione non di essere un Governo di attesa del voto
Ma di essere un governo che nelle difficili condizioni politiche nel quale si trova a parole Energia per fare con provvedimenti amministrativi e con la legge finanziaria alcune scelte di politica riformista che arrivino nelle case dell'Italia
Se questo avverrà
Io penso che creeremo le condizioni migliori anche per la ripresa di quella coalizione della quale abbiamo bisogno e se posso rivolgere alla fine di questa riunione della direzione avendo affrontato anche i problemi che riguardano
Diciamo nostre discussioni interne anche le scelte di correzione politica programmatica dobbiamo compiere se posso però a rivolgere un appello ai miei colleghi
Non solo ai segretari dei partiti ma tutte le donne e gli uomini che hanno vissuto e conosciuto l'esperienza del centrosinistra e ne hanno apprezzato nel novantasei
Nel tempo successivo all'azione riformista io penso
Che sia venuto veramente il momento di girare pagina perché continuando con le punture di spillo alla fine rimarrà un corpo trafitto e non rimarrà alcuna possibilità di competere come invece è possibile con Berlusconi e con il Polo alle elezioni del due mila uno io credo che se noi lavoreremo
Con una correzione politica nostri
E con scelte programmatiche nuove e si attorno alla nuova leadership
E attorno al programma della coalizione riusciremo ad attivare non solo le energie dei partiti ma le energie della società civile io penso che noi potremmo metterci in condizioni di competere con possibilità di vincere alle elezioni del due mila e
Care compagne cari compagni sono pervenute alla presidenza
Due documenti
Anche con delle firme di compagni che sono dovuti assentarsi o lettere di compagni che sono dovuti assentarsi come compagno Vannino Chiti la compagno ministro Melandri
Naturalmente queste firme valgono se uno è anche presente nel registro delle presenze perché se come in un caso che ho riscontrato uno giustificatissime utili non ce evidentemente non può non può ecco votare quindi sarà fatto una verifica diciamo così incrociata io do lettura dei due documenti poi chiedere magari ai compagni Lolli e Mele li ha scritti a sistemi che le operazioni di voto
Do lettura i due documenti poi decidiamo come procediamo se li portiamo in alternativa poi con una terza possibilità l'astensione o se invece vogliamo votarli uno per uno
Do lettura del documento del firmato dai compagni Francesca Messana Ferrari Fassino Barbera Pizzetti Beatrice Magnolfi per Marcella Lucidi e tanti altri da direzione nazionale DS approva la relazione di Walter Veltroni le proposte in essa contenute per aprire una nuova fase del centro sinistra
E per un'innovazione della sinistra riformista in vista delle elezioni del due mila uno e il percorso di discussione del partito in essa relazione indicato fino alla conferenza programmatica annuale da tenersi entro la fine di Dell'Anno
La direzione sottolineando il grande valore dell'esperienza dei governi Prodi D'Alema ribadisce il pieno impegno dei DS a sostegno dell'azione del governo Amato
E sottopone all'esame del governo in vista del Documento di programmazione economica e finanziaria i punti programmatici contenuti relazione
C'è poi un ordine del giorno Bandoli Fumagalli buffo e vari altri compagni
Di cui dopo la lettura la gravità della situazione politica venutasi a creare dopo la sconfitta nelle elezioni regionali
Le dimissioni di Massimo D'Alema dalla Presidenza del Consiglio il recente risultato referendario richiede l'apertura di un confronto le Democratici di sinistra
L'avvio di un percorso anche di discussione costituisce una grande opportunità per una forza politica e un segno di vitalità di capacità di reazione non solo una richiesta legittima
è un passaggio indispensabile per comprendere le cause della sconfitta il limite la nostra azione politica ed è un'occasione per combattere la rassegnazione la sfiducia che sentiamo crescere intorno a noi
Un partito che si chiude di fronte alla richiesta di apertura di una discussione vera che coinvolga tutti i suoi livelli è un partito debole che dischi altre sconfitte per questi motivi si propone la direzione nazionale l'apertura di un confronto che mobili tutto il partito a partire unità di base che si concluderà con la convocazione della platea congressuale a tempi ravvicinati per discutere la svolta politica necessaria
Il congresso di Torino è stato un momento di elaborazione politica ma quel congresso denuncia ora tanti dei suoi limiti il venir meno di una parte delle sue ragioni di fronte all'ampiezza delle gravi sconfitte che hanno investito democratici di sinistra e la coalizione
Una stagione politica si è chiusa ora bisogna aprirne una nuova che guardi a nuovi orizzonti strategici a nuovi rapporti unitari a sinistra ad un radicamento della coalizione sulla italiana nel mondo del lavoro e tra i ceti più deboli
Una svolta politica necessaria ineludibile e quanto richiede la situazione quanto ci chiedono i nostri elettori quelli che ancora ci votano e quelli che da tempo ci hanno abbandonato scegliendo la strada dell'astensionismo
è necessario introdurre forti e chiari elementi di discontinuità rispetta le strategie perseguite in questi ultimi anni senza questa svolta non siamo in grado di trovare una nostra autonoma identità e neppure di recuperare consenso tra il nostro popolo e tra i giovani
Ma questo non può avvenire se non coinvolgendo l'intero partito mobilitando le nostre energie chiamando i nostri scritti i nostri elettori e le nostre lettrici ad una grande discussione sulle ragioni che l'identità di una sinistra che sappia vincere e sappia governare
Ora mettiamoci d'accordo su come si vota
La proposta del compagno vuole Folena di votare contrapposto fermo restando la terza corsia per chi volesse astenersi non e la il compagno Salvi
Parlo per dichiarazione di voto
E nel mio intervento questa mattina avevo auspicato che il l'andamento della discussione della direzione
Consentisse quell'arricchimento reciproco di posizioni politiche quella definizione di un percorso unitario che a mio avviso erano restano importanti finire dove rilancio dell'iniziativa della nostra forza politica nella fase che si apre
E vedo che questo non è accaduto non è stato possibile pertanto mi asterrò dal voto su entrambi i documenti
Grazie onorevole i compagni Artali
Come molti altri avevo chiesto di parlare per esprimere valutazioni di merito mi rendo conto che non è stato possibile ma poiché ritengo che il confronto politico debba avvenire a viso aperto
Credo che sia giusto io dichiaro la mia astensione dal voto perché non ritengo la relazione le conclusioni del segretario una piattaforma sufficiente rispetto alla gravità della situazione che si è determinata
Compagno Pettinari
Poi ripeto esiste anche il voto oltre la dichiarazione di voto
Sì no e il voto mio infatti sarà di astensione e volevo dichiararlo dichiararlo pubblicamente perché ritengo
Che questa discussione il suo esito non è all'altezza
Della gravità della situazione che abbiamo denunciato in molti nell'intervento e lo sbocco che si dà al dibattito e a mio avviso inadeguato insufficiente per questo mi astengo
Grazie
Se non vi sono altri interventi permettete che faccio una sola considerazione
La compagnia Bandoli
Ha detto siamo stati criticati perché addirittura ci si è in qualche modo addebitata l'idea che una minoranza non possano intimamente proporsi diventare maggioranze e aggiunto molti di voi questa esperienza l'hanno fatta e in qualche modo mi sento toccato anche personalmente io quest'esperienza l'ho fatta e l'ho fatta per molti anni
Però proprio per questo motivo mi sento in dovere di lanciare un appello qualsiasi sia il risultato della votazione
Di non lasciare gli organi dirigenti negli organi dirigenti il confronto continua i temi di contenuto sono di fronte a ciascuno di noi
Ognuno può motivare differenziare le sue posizioni lasciare gli organi dirigenti qualsiasi sia la votazione darebbe l'impressione al partito dell'inizio di uno scollamento che credo tutti insieme vogliamo evitare io ho fatto esperienza di minoranza e a volte abbiamo deciso di non partecipare ai governi ma abbiamo sempre pensato di dare una contributo agli organi di partito perché il partito è l'associazione politica nella quale tutti ci riconosciamo
A questo punto
A questo punto compagni metterei in votazione i documenti e chiederei sempre con l'aiuto di Lolli e mele sono pronti mi sembra di chiedere ai compagni che intendono votare la mozione che approva la relazione di Walter Veltroni di alzare la mano
Vi sembra
Poi aggiunge
Sì c'è
Ventiquattro per noi
Più chi cosa ventisei
Ci siamo
Settantotto più quarantasei qua
Contatto
Centoventiquattro
Ma centoventiquattro a cui si aggiungeranno ventisei firme che sono state che sono state depositate i compagni che votano la mozione Bandoli Fumagalli buffo pregati di alzare la mano
Trentadue più le firme che sono state depositate a questo punto chiede ai compagni che intendono astenersi
Un durante vent'
Quattro quattro siccome
Quattro io ne vedo quattro quattro
Ventisei fermi perché ci sono altre cose allora proclamo il risultato fra i compagni presenti più quelli che hanno giustamente lasciato ma loro espressione il documento approvato è il documento della di fiducia alla relazione del compagno Veltroni con centoventiquattro voti rispetto ai trenta ai ventisette ai trentadue e ai quattro astenuti
Più questi compagni ventisei ne ha portati la mozione Veltroni e una ventina circa anche la mozione numero due che non hanno potuto partecipare vi chiederei di fermarli perché a norma di legge dobbiamo votare il bilancio
Ecco ve li faccio del governo libanese dovendo a garanzia fate dove Lolli
Giovanni padre insieme
Controllare con mele allora col la parola al compagno
Segretario amministrativo che dieci illustrerà il bilancio prego Lino Paganelli
Siamo chiamati esaminare ad approvare come recita anche la convocazione di questa riunione il bilancio novantanove dei DS è stata distribuita una in distribuzione una cartellina nella quale veda potuto trovare il bilancio novantanove e la relazione dei revisori dei conti
Che anche a nome di tutti voi colpo di nuovo l'occasione per ringraziarli per il lavoro attento e scrupoloso a cui hanno dato vita in questi mesi
A differenza del rilancio delle società commerciali importanti e sono problemi importanti
Diceva che a differenza del Bilancio le società commerciali dove lo scopo del contratto e quello di conferire beni e servizi per l'esercizio in Comune di un'attività economica alle allo scopo di dividere gli utili
In azzurro in un'associazione come la nostra per definizione legislativa ente non commerciale la conoscenza
Della struttura delle spese cosa fondamentale e lo è tanto più se esercitata con consapevolezza dai suoi organi dirigenti
Con l'approvazione del bilancio novantanove si viene a chiudere quel periodo di costruzione del nuovo soggetto politico a cui abbiamo dato vita con gli stati generali di Firenze
Fase che gestiva il compagno Ricci abbiamo chiuso con il congresso di Torino dove abbiamo deciso di approvare una norma transitoria
Che pone fine a quel percorso come comunemente abbiamo deciso entro la fine di questo anno
Vi rappresento quindi questi dati i dati che trovate anche nei materiali in distribuzione in funzione del l'incarico mio come tesoriere dei DS e mi riservo di preparare successivamente una relazione sull'utilizzo dei fondi per il prossimo anno
I dati contabili esposte in bilancio riflettono la particolare situazione determinata dall'esistenza al nostro fianco delle formazioni politiche partecipanti al patto fondativo dei DS questa situazione che abbiamo codificato al Lingotto ha fatto sì che il partito svolge la sua attività ha dovuto utilizzare strutture e risorse umane dei vari soggetti cofondatori instaurando con essi rapporti di collaborazione reciproci
Il dato sintetico che emerge dalla lettura
Di ogni bilancio rendiconto è sicuramente risultato di esercizio nel nostro caso questo risultato evidenzia un disavanzo di dieci miliardi e trecentosessanta milioni
Determinato dalla differenza tra i proventi degli oneri e della gestione caratteristica rispettivamente di trenta miliardi e trecentosettantasette milioni per i proventi e di quaranta miliardi e settecento milioni per gli oneri
I proventi sono essenzialmente costituiti da contributo dello Stato
Però per trenta miliardi mentre gli oneri della gestione caratteristica sono rappresentati principalmente dagli oneri per servizi diciotto miliardi e seicento milioni e contributi ad associazioni per diciannove miliardi quattrocentosessantadue milioni
Nel valutare il dato degli oneri per servizio da tenere presente il fatto che ad esempio il nuovo partito i DS non hanno sostenuto spese direttamente per il personale dipendente utilizzando in proprio i servizi resi da uno dei cofondatori
Che il PDS relativamente al disavanzo dell'esercizio credo che possa essere condivisa pienamente la considerazione fatta dal collegio dei revisori dei conti nella loro relazione dove scrivono che con l'introito entro pochi mesi dei contributi previsti erano dalla normativa vigente relativa al rimborso per le spese elettorali attinenti alle Regionali due mila tale somma sarà sufficiente a coprire le spese della gestione due mila
E le
Perdite in questa accumulato
Queste considerazioni mi servono per introdurre un ulteriore argomento il rendiconto preventivo
Un ulteriore passo in avanti è stato fatto con l'approvazione nella direzione del dodici maggio del regolamento finanziario del partito strumento indispensabile per una corretta e precisa gestione dell'attività economica e patrimoniale
Il rispetto delle norme in esso contenute ci consentirà di modificare sostanzialmente alcune brutte abitudini che da un lungo passato caratterizzano la nostra attività
Quella che potremmo nel definire la navigazione a vista sono certo che il rispetto di queste norme da parte di tutti noi
Consentirà a me e al comitato idee di tesoreria e gli organismi dirigenti Print di gestire al meglio le risorse di cui disponiamo per ottenere quei risultati per i quali siamo nati gli infissi
No imprese concordate Cernusco per
Cento Enzo
Grazie al compagno Dino Paganelli c'è qualcuno che vuole prende la parola
Forse Lorenzo Becattini per no
Verbale la vorrei fare
Cioè
Io condivido la l'indicazione dei revisori dei conti
Che attraverso il finanzia il rimborso elettorale si potrà colmare quel disavanzo
E naturalmente raccomando quindi che rimborso elettorale sia colmato sia utilizzato per colmare
Cioè condivido quanto detto dei revisori che riusciremo a colmare quel disavanzo mediante il rimborso elettorale che ci arriverà mi sembra un'operazione molto positiva e questo però significa che quel bimbo
Deve essere usato
Vanzo almeno a mio parere vuole lasciare alle
Se non ci sono a
Per venti mettiamo ai voti il bilancio
Ci sono ad
Se non ci sono a
Pongo in votazione
I lancio dei democrat allora il bilancio dei Democratici di sinistra presenta
I contrari gli astenuti
Due astenuti
E argomenti all'ordine del
La direzione penso sarà riconvocata presto perché abbiamo tante materie politiche