Dibattito-conferenza stampa organizzata dlla rivista "I Democratici" per lanciare un grido d'allarme sulla condizione democratica del Paese e sullo stallo delle forze politiche, per denunciare il letargo conservatore nel campo istituzionale della coalizione dei democratici e per fare proposte di una piu' decisa politica innovatrice

Piane
Perché tanto alcuni dei protagonisti soprattutto i senatori avevano un appello nominale ma arrivavano leggermente in ritardo
Poi alcuni sono dei presenti sono già arrivati quindi apriamo rapidamente questo incontro che è promosso dal mensile i democratici
E che intende lanciare un grido di allarme sulla condizione della collezione democratici rispetto al problema delle riforme per il momento il dibattito sulle riforme sembra incanalato su un gioco di sponda in cui da una parte da parte del centrodestra che pur a delle componenti che a suo tempo si schierarono contro il referendum sul maggioritario sembra diventata improvvisamente l'alfiere di grandi innovazioni
Più o meno sensate del nostro sistema istituzionale
Mentre da parte delle varie forze che compongono l'Ulivo vengono più messaggi di potere di interdizione di critiche negativo che non di risposte impositivo questo è il punto di cui tutti si possono rendere conto
Per cui intendevamo lanciare un allarme perché riteniamo che il tema delle riforme sia un tema chiave non solo per il futuro del Paese ma anche per le prossime elezioni politiche nel senso che presente a tutti
Il fatto che con l'attuale sistema del di regole anche se uscisse fuori una maggioranza assoluta
Cosa anche questo opinabile a priori dalle elezioni difficilmente sarebbe in grado di poter governare per un'intera legislatura conti efficace
Questo è il problema che sta di fronte a noi sta di fronte ad entrambi i poli
Ed è un problema che peraltro viene agitato in maniera spesso strumentale per prorogare ad oltranza la durata della legislatura mettendo in discussione quel tanto di bipolarismo che si è riusciti a realizzare e che una volta messo in discussione creerebbe ancora maggiori problemi di instabilità questo è il nodo per questo già nei giorni scorsi
Anch'alcuni con una parziale sovrapposizioni persone alcuni di noi hanno firmato il famoso appello che invita a restare sul solco dell'non mi dell'uninominale maggioritario caso mai a completare quella riforma
E a non scendere nel sistema elettorale a livelli minori di coesione tra le forze della varie alleanze come sappiamo il sistema dei premi coalizione
Creando una grande maggioranza di deputati eletti solo dei singoli partiti può anche produrre alla fine una maggioranza assoluta in seggi ma rendendo gli eletti responsabili solo di fronte a un partito
Finisce inevitabilmente per lacerare all'interno delle coalizioni con partiti che sono al tempo stesso alleati ma anche concorrenti
Vediamo quanto male fa le due coalizioni il fatto che esista una scheda separata per il recupero proporzionale
Solo per un venticinque per cento dei seggi della Camera in cui tutti giocano a differenziarsi da vicino per quando i sondaggi li danno leggermente sopra il quattro per cento finalmente sono esaltati e quindi continuano ancora qui in quest'opera di bombardamento nella propria coalizione figurarsi che cosa succederebbe
Alle nostre coalizioni ancora frammentate ancora tutto se l'episodio sia addirittura l'ottanta per cento dei deputati fosse eletti con la proporzionale
D'altronde il precedente storico più autorevole che c'è stato di premi coalizione non milita a favore di questo strumento fu parata una legge chiamata non a caso legge scellerata una Francia cinquantuno
Che produsse una stupenda maggioranza di quattrocento deputati su seicentoventicinque membri al all'Assemblea nazionale dopodiché i tre partiti il partito radicale sparito democristiano poi socialista che godevano di questo stupendo premio di maggioranza
Si massacrano tra di loro tra loro corrente i governi duravano stesso sei mesi quindi il problema della stabilità e dell'efficienza dei governi non è riducibile al problema della maggioranza assoluta dei parlamentare se si vuole replicare senza talmente a una proposta presidenzialisti campo sgangherata come è stata quella presentata dalla Convenzione per la riforma liberale
Con la benedizione di Berlusconi che cosiddetta liberale che prevede un sistema di elezioni sfalsate come le Olimpiadi e Mondiali di calcio per cui ogni due anni andrà a votare
Per un mandato quadriennale o del presidente o del congresso finendo quasi sicuramente per avere regolarmente maggioranze opposte si paralizzano tra di loro
E dobbiamo pure applicare un qualcosa di un attimo sensato e non solo con la difesa di quello che abbiamo con il minimo di razionalizzazione delle norme costituzionali
E i problemi sono sia sul sistema elettorale con un completamento della logica dell'uninominale maggioritario ma sono anche l'ingresso e l'uscita dei governi in Parlamento questi sono i due punti nevralgici
Il problema dell'ingresso è il problema di una maggiore forza affidata al premier perché di fatto tutte le moderne democrazie parlamentari che funziona condono come democrazie maggioritarie hanno potenziato in maniera chiara la figura del premier
Qui sono aperte varie opzioni dal da forme di indicazione indiretta forme di elezione diretta
La cosa fondamentale sistemi neo parlamentari e che il premier può essere rimosso passando attraverso la logica di nuove elezioni quindi non c'è la rigidità delle forme presidenziali con mandati predeterminati per periodi fissi e e c'è una maggiore efficacia perché c'è una logica per cui al presidente al premier corrisponde una maggioranza parlamentare questo tendenzialmente questa è la logica in ingresso stiamo però attenti a alle false imitazioni perché presente viene rivenduto che puramente e semplicemente dare la fiducia al solo premier automaticamente cita sposterebbe in Inghilterra
Vorrei far notare o chiamandolo cancelliere appunto dall'aprile sulla Luís avremmo automaticamente il cancelliere tedesco astraendo dalle condizioni del sistema elettorale del sistema dei partiti dalla tradizione trasformisti perché abbiamo
è da sottolineare che nel mille novecentoquarantasei la succitata Quarta Repubblica fece una costituzione in in cui si prevedeva l'investitura del solo presidente del Consiglio i ministri veniva nominati dopo la fiducia e gli atti preparatori ci dicono che questa riforma venne presentata come la trasposizione fedele del modello inglese in Francia che avrebbe garantito stabili governi di legislatura che durava appunto sei mesi con gli estimi e tutti conosciamo e c'è poi il problema in uscita
In tutte le democrazie parlamentari formalmente o sostanzialmente il potere di scioglimento spetta al premier questo è un dato che è codificato persino alcune costruzioni come la costruzione spagnola
E e che naturalmente il portato della logica maggioritaria perché in qualche modo il premier deve poter ricattare tenere in scacco la propria maggioranza per evitarne di divenire un ostaggio e solo minacciando costantemente le elezioni può ottenere che la maggioranza sia coesa intorno a lui
Vorrei ricordare che in questo stupendo libro ripubblicato poco fa dal Mulino di banche colto la Costituzione inglese ripubblicato in questi giorni un testo che della dell'età vittoriana si dice chiaramente o il gabinetto riesce a legiferare o scioglie l'Assemblea
è una creatura che ha il potere di distruggere proprio artefice e l'esercizio di questo potere è uno dei compiti per cui è stato designato dal legislativo tesso è stato fatto ma può disfare pur dipendendo da un altro per la sua applicazione quando è all'opera può distruggere il creatore
E poi
Termino subito con Baiocco il regolatore della nostra sovranità è il potere di sciogliere la Camera affidato al capo dell'esecutivo se non vi fosse questa possibilità la stessa Camera sarebbe titolare del potere supremo
Con tutte le conseguenze assemblearistica e che conosciamo
Invece non ci può essere spacciata per un meccanismo regolatore la cosiddetta sfiducia costruttiva
Perché la sfiducia costruttiva viene pensata in sistemi proporzionalisti chic per proteggere un governo minoritario di centro contro le estreme che così non si possono sommare fu inventata in seguito all'esperienza di Weimar in cui i comunisti e nazisti
Votavano insieme buttando giù un governo pur non essendo in grado di governare insieme ma noi non abbiamo bisogno di proteggere un governo minoritario discenti dall'estrema abbiamo bisogno e la fisiologia della democrazia dell'alternanza quindi non la sfiducia costruttiva non ci serve assolutamente annulla
Se funzionasse peraltro legittimerebbe il fatto che indipendentemente dal voto gli elettori si cambiano le maggioranze in Parlamento senza passare di nuovo al sistema elettorale senza passa il nuovo dal corpo elettorale
Quindi la sfiducia costruttiva è conciliabile con sistemi proporzionali ma non è conciliabile con sistemi maggioritaria
Per di più la sfiducia costruttiva non funziona perché lo lo sappiamo benissimo perché fu messa mi comuni dal novanta al novantatré quando
Gava è Craxi ci misero il veto sulla elezione diretta del sindaco Cissé ma che queste cose voi esagerate reazioni e persino la che serve basta la sfiducia costruttiva infatti abbiamo visto come duravano bene giunte sindaci dal novanta al novantatré e poi sono stati costretti a darci ragione sulla spinta referendaria a varare
Quel buon sistema interno di forma di governo che è un sistema neo parlamentare per i sindaci in cui tra sceglie
Un sindaco con la sua maggioranza e nel caso che il rapporto si rompa da una delle due parti si torna di fronte al corpo elettorale
Sulle tecnica si può discutere ma la cosa importante è capire che non abbiamo bisogno sia sul piano il sistema elettorale sia sul piano delle forme di governo di strumenti che bipolari Inzino ancora di più e che rendano più chiare e più trasparente il verdetto del corpo elettorale
Chiudo con una breve citazione diverse che sembra tra che potrebbe essere utilizzata come un editoriale di un giornale di oggi per replicare un po'la tendenza al prorogare a oltranza la durata del governo
Dice diverge ricordando anche l'esperienza del della Quarta Repubblica i rappresentanti del popolo sono tanto più liberi quanto più il centrismo tende a rendere sfocata oscura meno visibile la frontiera che separa le scelte fondamentali
Per respingere mantenere nelle tenebre Esterne i partigiani delle due scelte è fare collaborare i moderati dell'una e dell'altra bisogna screditarmi e screditare l'idea stessa di una scelta per amalgamare in una coalizione governativa tendenze in sé contraddittori bisogna pulirle i Marley in sì Pdl mascherare me affinché la loro posizione scompaia così i cittadini francesi non hanno più la possibilità di fare delle scelte politiche
In tutte le democrazie del mondo le scelte proposto agli elettori sono di rado molto chiare dal momento che ogni partito tenta più o meno di camuffare i suoi obiettivi reali
Ma malgrado ciò la vittoria di questo o quel partito esprime una certa scelta popolare che limitano certa misura i parlamentari in Francia la volontà degli elettori è quasi sempre immersa nelle nel nella nebbia del centro
Se le capita eccezionalmente di essere limpida il gioco dei partiti centristi fa sì che venga oscurato rapidamente questo esattamente quello da cui dobbiamo uscire e non perpetuare
Vorrei passare questa è la democrazia senza il popolo
Valgono
Autorità
Spiega cosa
Il padre legati a chiaramente passi dalla politica dell'informazione anche comportato il fatto che il
I giornali ne parlino poco dalla sua esistenza tra l'altro chiediamo aiuto alla stampa perché
Parli anche di questa rivista dalle sue crisi politiche il Progetto nasce in sede di industria editoriale
Tale neanche
Ed è stato promosso dall'amministratore delegato dalla Bruno Mondadori dal presidente che si chiama Roberto Gulli
E da Luca Formenton c'è il presidente del Saggiatore nel comitato editoriale della rivista ci sono Balboni bar vera Giugni Parisi Scoppola che Veltroni poi c'è una direzione e tutto il resto
La rivista ha fatto fin dall'inizio fin dalla nascita una scelta molto netta nella coalizione dei democratici in una una scelta di centro sinistra
Non stiamo al centro non percorriamo di qua e di là dopodiché all'interno di questa scelta nuovi vogliamo fornire qualche strumento se siamo in grado al discorso di innovazione che ritarda molto dalla coalizione dei democratici in affetto abbiam convocato questa conferenza stampa dibattito
Per denunciare quello che noi definiamo nel nostro documento il letargo conservatore della coalizione dei democratici in ordine soprattutto al tema delle riforme politico-istituzionali
Brevissimamente mi pare che stia succedendo questo
Tutti percepiamo che la il processo di transizione si sta impaludamento
E che il il Mar Rosso sia aperto e rischia di richiudersi sulle non soltanto sugli inseguitori ma anche sugli inseguiti questo è il problema centrale che stiamo vivendo in questi giorni direi soprattutto da ieri sera dopo le dichiarazioni di Washington famose
Abbiamo i due poli della politica italiana o poli virtuali sempre di più
Che si stanno sfiancante in una sorta di assedio reciproco non sono in grado di produrre un nuovo patto per il Paese
Mentre dal referendum in avanti la domanda molto forte eh di un nuovo patto per il Paese se questo le forze politiche non sono in grado di fornire è evidente che in questo vuoto vengano avanti vengono avanti altre forze altri protagonisti e che alla fine per colmo di ironia di beffa le forze che hanno aperto il bipolarismo
In Italia siano costrette a patteggiare con questo questo amalgama questo centro non meglio definito che sta venendo avanti e che però comincia a comportarsi sulla scena politica da protagonista
La destra da questo punto di vista è stata un po'più avanti dalla sinistra del centro perché ha capito che di un nuovo patto c'era bisogno poi però ha preteso descrivere solo da sola
La sinistra il centro ancora non hanno capito questo e utilizzano come alibi confortevole ma non sappiamo fino a quando come Aldi confortevole per un affrontare la questione del Patto nuovo il fatto che la destra solo voglio scrivere da solo
Risultato è che fra revisioni più o meno avventurose dalla Costituzione prospettate dalla destra il conservatorismo dalla coalizione dei democratici il rischio all'impaludamento le cose che si diceva sopra
Io credo che il punto fondamentale ed è questo il messaggio che noi nei contributi vari che scriviamo sulla rivista mettiamo in evidenza
Il punto fondamentale della transizione questo quale debba essere il ruolo dei partiti
Noi abbiamo vissuto fino adesso come tutti sanno in una repubblica dei partiti
E ora di ricollocare redistribuire il potere e pezzi di sovranità dei partiti sui cittadini e sulle istituzioni
Se questo non si vuole fare e ci sono troppi segnali che da D'Alema a Bianco questo non si voglia fare se questo non si fa noi andiamo noi la coalizione dei democratici imprudente non siamo piccola parte
Sta preparando la propria sconfitta e non potrà invocare la comunicazione o la cattiva comunicazione
Ci siamo sentiti spiegare a Milano in una recente riunione
Da parte di un alto dirigente del PDS che la nostra proposta cioè quello che la sfiducia costruttiva è una proposta molto sensata molto buona ma ahimè ha difficoltà ad essere comunicata cioè la gente non la capisce
E gli è stato risposto che in realtà la gente l'ha capita benissimo e la respinge proprio perché l'ha capita perché il problema fondamentale è esattamente questo se i cittadini di elettori una volta che il governo va in crisi siano loro a dire l'ultima parola o viceversa la crisi del governo venga come ogni volta consegnata al tavolo dei partiti
Che poi discutono arrivi discutono e formano governi che durano mediamente dieci mesi
Se la coalizione di centro sinistra cosiddetta questo non capisce e nostro modestissimo parere si intende
è destinata alla sconfitta noi riteniamo che dietro molti discorsi sulla difesa dalla centralità del del Parlamento dalla democrazia dei partiti
Spesso ci sia lo dico con molta franchezza soltanto l'autodifesa di gruppi dirigenti che hanno scarsissimo senso dello Stato e moltissimo troppo senso del partito dal proprio posto
Questo è il problema fondamentale dalla classe dirigente politica di questo Paese
Abbiamo voluto radunare un po'di gente io adesso ve li leggo diciamo
Credo che abbiate male rileggo definitivamente Giovanni Pace le Augusto Barbera alcuni naturalmente non hanno potuto venire
Giovanni Bianchi che vedo presente Marco Boato che non ha potuto venire Paolo Cabras che c'è Massimo Cacciari aveva mandato una lettera di adesione dicendo che condivide il senso gli obiettivi dell'iniziativa ma purtroppo a Venezia che affonda per cui doveva fermarsi a Venezia ma questo affondava anche se gli osservatori benissimo Pierre Carniti Stefano Ceccanti Federico Coen che vedo presente
Cominelli s'Alberto De Bernardi che al direttore responsabile non c'è Sergio Fabbrini
Claudia Mancina Oreste Massari che vedo presente Enrico Morando Gianfranco Pasquino
Franco Passuello Orazio Petracca che qui alla mia sinistra Claudio Petruccioli anche Giulia Rodano e qui davanti Cesare Salvi non è ancora arrivato Pietro Scoppola Mario Segni e Beppe Tognon
Non abbiamo raccolto prego
E Michele Salvati che perché qui non risulta in questo elenco che ha dato l'adesione ieri sera
In alcuni a legna in questo che aveva segni non c'è va Crestani qualche giorno hai perso hai qualche giorno fa quindi Michele Salvati giustamente
Ecco noi non abbiamo fatto una gara colta di nomi abbiamo scelto che a nostro parere erano più convergenti con con l'impostazione generale del documento
Può darsi che poi si scopra l'utilità di raccogliere altre firme su questo quello che ci interessava era al più presto
In questi tempi in questi giorni in questi mesi lanciare un grido di allarme prima che sia tardi prima che venga avanti qualcosa d'altro rispetto alla transizione italiana prima che si torni ai vecchi giochi prima che si torni
A pensare il futuro come scriveva recate ieri sul Corriere che abbia in realtà oggi pardon il il cuore troppo antico
Su questo io darei la parola puramente i firmatari segni per primo poi gli altri se vogliono intervenire naturalmente brevemente perché non è un'assemblea perché poi la stampa un certo punto se ne deve andare
Prego cinque minuti si ci teniamo se stessi interventi testimonianza resa
Questa è la verità mo'è stato già detto quasi tutto quindi tempo certamente sufficiente dando tutto che io avevo appuntato due parole che mi sembravano sintetizzare lo spirito per il quale ci siamo e nella sostanza sono state dette io ho scritto Ulivo svegliati
Credo per Cominelli ha detto c'è un sonno profondo sono ricorda le parole che il concetto nella sala letargo arpeggi e più ancora a più ancora io pensavo al sonnolenza è andato un po'più a oltre eletta il concetto è assolutamente i denti
Lo rinviamo uno strano paradosso
La la coalizione che raccoglie quasi tutti gli eredi del movimento referendario perché la storia italiana in quel momento referendario che pare Radu ampie fette del mondo diciamo moderato laico e cattolico e al sostegno determinante di un pezzo della sinistra nel PDS
Con vinto il referendum
Ottenuto quello che sembrava lo storico passaggio da un sistema proporzionale sistema maggioritario si siede e s'addormenta
è diventato una strana correzione in cui che fu biascica formule incomprensibili ha detto giustamente re strane cose sfiducia costruttiva meccanismi eccetera e che anzi dalla sensazione spesso all'Italia livore
Tornare indietro o comunque di difendere un sistema in cui i partiti abbia un ruolo non solamente indirizzo politico ma un ruolo predominante invadente come è stato caratteristiche ad aprile
Il referendum avuto due parole d'ordine in cui si può andare a discutere e due concetti sono stati stabilità e maggior potere del cittadino rispetto ai cristiano
I punti fondamentali deve essere questi non sono stati raggiunti perché la legge elettorale tra l'altro ha insabbiato già per la Camera almeno in parte deceduta telefoni questi oggetti chiedo nuovo slancio politico paradossalmente lo slancio politico oggi viene raccolto dalla destra che fa dimenticare a tutti gli italiani di essere stata contro i referendum del diciotto aprile detestano tra realtà storica e portati in modo inaccettabile
Perché nessun uomo responsabile vuole il presidenzialismo senza garanzie di
Mentre ieri del tradizione referendarie rischia di impantanato Spal Ulivo svetta
Ulivo sveglia su due grandi temi che sono il completamento delle riforme
Nel senso della stabilità nel senso del
Nel ruolo giusto dei partiti non della cancellazione di partiti quello giusto il perché
Si può si può condensare in due però non c'è il due concetti non ce ne sono
Elezione diretta del premier
E primari all'interno per la scelta dei candidati persone due punti fondamentali Nicola il ruolo dei partiti viene ricondotto a un giusto equilibrio nel quale i cittadini scelgo e scelgono veramente un senso profondo questi sono i temi che ha di fronte l'Assemblea di genere sentì altro discute
Purtroppo la battaglia sarà dura
Le bozze che il documento unito a voi sapete benissimo perché cessando commento pienamente rispettando i tempi anche per la illustre
Prestigio dalla persona che lo propone esattamente l'antitesi di quello che c'è scritto in questo comunicato stampa
Non è una cosa diversa una sposa condite
Io mi auguro che
Che questa manifestazione
Che è molto ampia vada io sono una delle tante voci tra l'altro organizzata da una rivista che si propone di stimolare in avanti gli organizzatori sono loro e non ricorda dunque sia l'inizio di un di un cammino che porta dal letargo al al percorso risveglio attive
Va beh svegliati
è un risveglio che deve prevedere un'iniziativa politica prendere in mano la bandiera e le forme delle riforme responsabili noi siamo quelli del maggioritario con garanzie non quelli del presidenzialismo sentore di analisi
Non si deve consacrare informo le chiavi di fronte all'opinione pubblica che deve avere il coraggio di dire che le proposte di ieri di Dini sono proposte da Prima Repubblica non da seconda e quindi se si apre se si apre il confronto il confronto lo si apre sul serio
Non su mezze riforme se si deve fare in questo Parlamento lo si faccia ma lo si faccia allora andando fino in fondo se si ha il coraggio di farlo perché solo così vale la pena allora di affrontare questi temi
E sono per apparire quella che il nostro responsabilità perché altrimenti perché premiante nostra responsabilità che abbiamo fatto fare il referendum se dopo averle fatto lasciamo la bandiera in mano ad altri
Lasciamo che purtroppo tra l'altro altri la portino in direzioni diverse perché se da Porta sommerse selezionando potremmo dire perdiamo noi un'occasione ma almeno il cammino si fa è invece se non la prendiamo uno la strada o verso traguardi avventurose ho perso impantana menti che sono marce indietro quindi grazie e democratici gli addetti organizzato questa manifestate
La parola verrà Petruccioli
Giovanni Bianchi
Chiedere un intervento durissimo
Credo che non ci troviamo di fronte ad una situazione in cui molto chiaro quello che che non è più chiaro e cioè che non è più pacifico che stiamo andando verso una democrazia dell'alternanza tutto il processo di transizione
Che era stato messo in modo negli anni novantadue novantatré non solo è stato ritardato dalle ultime vicende ma rischia addirittura di invertirsi nella sua marcia
Per la verità io credo che questo dipenda anche da alcune cose che sono successe già nella scorsa legislatura
E però qui non non è la sede adatta per una analisi e quindi ometto questa parte del discorso anche per brevità
E credo anche per la verità che non sia neppure un risultato che può essere addebitato in termini di colpa questa o quella forza politica
Io credo anzi per la verità che tutto sommato Dosso lo schieramento di centrosinistra un giudizio poco più ottimistico tremolio riguardano dirà il mio amico Romitelli e in parte che si ma comunque penso che il risultato complessivo di questa situazione che è il risultato di una situazione politica è un risultato di paralisi col rischio di inversione
E questa è una cosa duplicemente rischiose rischioso sul piano istituzionale rischiosa sul piano rischiosa sul piano istituzionale perché qual è il punto di partenza di tutto il resto era quello che ricordava segni poco fa
In fondo riassumendo ancora di più il senso di tutta la vicenda che ha messo in moto il processo di transizione qual era il punto di partenza era che l'idea la la domanda dei cittadini di potere avere l'ultima parola in materia di scelta questo è il senso poi complessivo
Cioè di dare ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente il governo
Di fronte a questa domanda diciamo la risposta più semplice più dirette più immediata bisogna riconoscerlo e quella di tipo presidenzialista si questa è la forza della della destra cioè il fatto di dare una risposta diretta e immediata a questo la risposta semplice secondo me anche semplicistica e tuttavia io dico francamente una risposta o pericoloso
Io constato Corbella Lidia devo dire
Che si esita molto a denunciare i pericoli del presidenzialismo sotto il profilo delle garanzie democratiche vedo che tutti quanti dicono intanto per paura della democrazia no io due anni fa parlavo di un rischio della Democrazia di un rischio più cui vanno incontro le democrazie occidentali del mondo due anni fa di però devono tutti quanti per una specie di residuo storico dell'antifascismo che tra l'altro era anche in contraddizione con i dati biografici
Oggi vedo che il discorso invece sui rischi cui va incontro la democrazia in tutto il mondo sono diventati materia di grande riflessione da parte di grandi e autorevoli colleghi con i quali proprio due anni fa avevo invece disse
Bisogna dire onestamente che la risposta presidenzialista è una risposta
Forse efficace rispetto a quello che c'è di di richiesta io emotiva del del della scelta del governo ma è una risposta
Rischiosa sotto il profilo della tenuta democratica e anche poi alla lunga inefficace questo sarebbe un discorso più tecnico che qui non non fa non ho mai non lo non posso fare
Ma basta rifarsi alle esperienze stranieri le esperienze del presidenzialismo dimostrano che laddove ha funzionato cioè in una società che è fortemente democratica per sue ragioni costitutive come la Società americana il presidenzialismo ha funzionato tutto sommato abbastanza male proprio gli effetti della capacità decisionale
E in tutte le altre società dove è stato forzosamente esportato che poi sono quarantuno casi su quarantuno in tutti questi quarantuno casi il sistema presidenzialista ha prodotto un esito dittatoriale cioè e sistemi sono andati per aria come sistemi io credo di non essere poco italiano se ho il timore che la Società Italiana somigli più per tanti aspetti alle società sudamericane che a quelle statunitensi ma anche se stessimo degli Stati Uniti sarei ugualmente contrari questo mi allora come si può rispondere alla domanda giusto che tutti quanti credo facciamo se ci troviamo di avere una un elettore che sia in grado di scegliere sì lui stesso il Governo io credo che si possa qui naturalmente c'è un ampio arco di possibilità io credo che il modo più semplice se quello di procedere alle elezione diretta del capo del governo io stesso presentata da questo discorso che vale solo come politologo presentato quattro anni fa una proposta articolata
Perché la qual è il punto da metterebbe inizia
Secondo me punto da mettere bene in chiaro e che l'elezione diretta del capo del governo non è una variante minore del presidenzialismo
Questo è
è un'alternativa cioè non significa accettare il presidenzialismo in una versione buonista chapeau così stato per dirla con una parola di Bo
Significa contrapporre al presidenzialismo un modello parlamentare un modello in cui non ce la faccia parlare più forte questo non funziona un boschetto uno in cui
Questo registra solo dovrà risentirono stanotte spacca ora Olmo un modello un modello non solo parlamentare come residuo nel senso che ci sia comunque una forza residua del Parlamento ma al contrario un modello in cui vengono esaltate le funzioni primarie del Parlamento
Che sono funzioni di contro è un modello in cui abbia anche un grande ruolo il Presidente della Repubblica che a questo punto diventa veramente l'arbitro diventa veramente il commissario dell'ictus io credo che questa sia oggi LAM
Proposta sulla quale vale la pena battersi però dobbiamo dirci con franchezza
Tutto questo implica avere delle idee chiare farci un'idea chiara prendere una decisione su che è formato debba avere il sistema dei partiti
Questo è poi in definitiva il discorso
Perché ha ragione Cominelli noi siamo passati da essere una Repubblica dei partiti al Lens dall'illusione di poterne fare a meno dei partiti con il risultato che ti ritrovi partiti di prima con gli stessi vizi di prima che soltanto si preoccupano di come dire coprirli in qualche
Noi per dico come come Fo come borgo modello code molto indagine ostile darò io dicevo certo certo ma quelli sono cambiati per altri motivi dai prescindere dal dicevo ai partiti vide il modo di fare dei partiti prima vale hai ragione siccome il modo di farlo
Molto più precisa
Allora però bisogna avessi bisogna farsi le idee chiare su questo punto cinque perché una cosa è andare verso un sistema bipolare tendenzialmente bipartitico
è un'altra cosa e andare verso un sistema pluri partitico
Favorendo la possibilità che volta per volta elezione per elezione si formino due grandi schieramenti reciprocamente alternati questa è la scelta che dobbiamo fare
Secondo me questa scelta oggi
Al tempo stesso necessaria e impossibile in un certo senso nel senso che oggi sarebbe difficilissimo forzare in uno schema bipolare tendenzialmente bipartitico la complessa realtà Italia e d'altra parte però se si lascia questo gioco se si lascia la situazione attuale libera da vincoli di carattere istituzionale finisce inevitabilmente che si ricade del passato
E allora io sono favorevole alla proposta di fare eleggere direttamente il capo del governo anzi sono un fautore da tempi
Non sospetti per così dire prima ancora che si cominciasse a fare il referendum
Sono favorevole perché secondo me è l'unico modo per arrivare in tempi rapidi correttamente
Senza forzature anche alla formazione di due grandi partiti uno di destra
E uno di sinistra dando a ciascuno delle componenti di queste forze il tempo l'occasione di amalgamarsi senza che diventino però soggetti tra i quali bisogna fare continue mediazioni senza che si entri in quello gioco continuo
Di trattativa di scambio
E alla fine di mercato delle vacche che è inevitabile quando più soggetti devono distribuirsi il potere momento in cui c'è un governo che governa lontano dai partiti ma legittimato dei partiti e un sistema dei partiti che può fare in Parlamento
Il suo normale lavoro di controllo del del del del del potere esecutivo e di espressione della società civile di espressione dello politica della società civile
Io credo che andremo veramente verso una democrazia un poco migliore di quella che abbiamo avuto in passato
Dando però Piero chiaro che noi ci possiamo permettere di cambiare sistema democratico perché la democrazia italiana la Democrazia la grande carta dalla democrazia è stata vinta in Italia perché non dobbiamo mai dimenticare questo dato storico
Che noi partiamo dal successo
Di un sistema politico istituzionale non dal fallimento di un sistema politico istituzionale
Cioè noi
Ci muoviamo in una prospettiva di miglioramento del sistema non dobbiamo rifondare da capo un sistema che si apre non cadiamo cioè nell'errore di credere alla fine o alla Bossi o a chicchessia che stiamo lavorando sulle macerie un sistema che è fallito
Noi stiamo ricostruendo un sistema che ha ha esaurito la sua funzione storica proprio perché ha avuto successo chiarissimo
La parola Petruccioli poi a Bianchi poi a Cabras voglio Rodano
Io brevissimamente un concetto molto semplice perché non solo un concerto e anche un una convinzione perfino uno stato d'animo
Che ho cercato anche di illustrare
In una nota che mi ha chiesto Cominelli
Io condivido la il richiamo di segni alla al movimento referendario non solo ovviamente perché il movimento referendario ha avuto la forza e l'incisività che conosciamo
Ma anche perché questo richiamo sul a mio avviso
Dai il senso di quella che io sono convinto sia ancora la crisi italiana aperti
Credo che noi dobbiamo smetterla almeno io sono la penso così che la si debba smettere di con questa fretta
Per cui sicché convinti che ormai le cose essenziali le abbiamo realizzate le abbiamo alle spalle abbiamo raggiunto no io credo che la crisi italiana sia molto profonda non perché quello che abbiamo alle spalle perché quello che abbiamo alle spalle sia fallito ma perché è finito ecco mai finito è finita o qualcosa di molto profondo di molto radicato di molto diffuso di molto forte
In termini di organizzazione della politica di coscienza
Dei cittadini di coscienza delle classi dirigenti di selezione delle competenze
Molte cose e bisogna ricostruire
Se è un difetto il movimento referendario ha avuto era quello di pensa non nella sua forza e nella sua nel suo spessore profondo ma nel nell'immaginare che si potesse toccando una vite o un perno cambiare il funzionamento dell'intera macchina e risolvere il problema
Toccando quel perno si si è accelerato il processo di crisi del vecchio assetto certamente si è manifestata la forza e l'ampiezza della volontà innovatrice ma evidentemente non si è costruito
Volete un'altra testimonianza
Difetto analogo a mio avviso lo hanno fatto coloro che con più forza e determinazione
Hanno pensato a una nuova formazione politica che nascesse dal pc non perché quella non fosse un passo importante ma anche lì c'è stata l'idea che quello fosse il fatto risolutivo
Un altro perno no era importantissimo ma in realtà bisogna mettersi lì con una certa pazienza
E affrontare alcune questioni la prima è quella di una riforma complessiva dell'assetto istituzionale del nostro Paese
La seconda
Una
Idea è una traduzione pratica dei governo per cui sia salvaguardato
E potenziato il volere dei cittadini che si esprime con il voto e questo è quello che abbiamo detto tutti
Ma sia salvaguardato anche un altro bene del governo cioè la incisività cioè la omogeneità di Indirizzo
La non lottizzazione programmatica io per esempio considero che certo perché sono contro a una ero già contro per le regioni a maggior ragione per la risolvere il problema del del nazionale del Governo nazionale a qualcosa di simile alla legge regionale perché perché lì certo c'è l'indicazione del premier non l'elezione ma l'indicazione ma in realtà in cambio di questo che cosa c'era ancor peggio di prima le giunte sono giunte di delegati neanche più dei partiti dei grandi partiti o delle correnti
Ma dei gruppi dei sottogruppi e che e dei partiti morti che ancora occupano la scena
Che è qualcosa secondo me di agghiacciante ce ne accorgeremo fra pochi mesi e di spazio sì sì appunto ma insomma diciamo da e comunque ecco questa quindi c'è anche un altro valore del governo che è quello della omogeneità e della INCE e della univocità di indirizzo perché altrimenti e che governo e questa è una delle quali noi abbiamo avuto il governo il governo in Italia ne abbiamo avuti
Difettosi anche perché non non esprimevano una univocità di indirizzo politico e ogni ministero esprimeva alla al all'indirizzo del di di colui che lo occupa era il Governo dei ministri delle delegazioni
Dei partiti e delle correnti e questo in una società come quella italiana con i problemi che ci sono nel mondo oggi è un suicidio un suicidio per la nazione e un suicidio anche per la democrazia
Perché è evidente che a quel punto è meglio un governo tecnico
Rispetto a questa forma di governi è qui è è il è il il il varco attraverso cui passa il Governo terzo io ho terminato la questione si è detto dei partiti
Ma poniamo l'accento non tanto sulla parte critica sulla quale siamo d'accordo quanto o destruens quanto sua parte construens
Che la coalizione
Con l'idea di riforma generale delle istituzioni e della politica e mi sembra ci accomuna
E e la coalizione io credo che noi certo cautela e gradualità rispetto di tutti
Valorizzazione del pluralismo ma con questa concezione dobbiamo dire chiaramente che l'obiettivo che abbiamo è che la coalizione evolva verso un soggetto politico nuovo plurale quanto si vuole ma unificato
E non sia invece concepita come una permanente agglomerato
Di gruppi gruppetti sottogruppi dove poi evidentemente la frantumazione la frantumazione e diventa un bene volete che vi dica una cosa io potrei conta qualcosa
Di più di quello che conto se per esempio mi facesse un gruppo parlamentare mio
Dieci i senatori che mi facciano un gruppo e vale perché dopo c'ho il capogruppo o il finanziamento partecipò partecipò alla all'Assemblea partecipò al tavolo dell'età appunto tutta una serie di questioni no che oggi sono garantite dai regolamenti parlamentari modellati su tutt'altro spirito è tutt'altra cosa
è evidente che a questo punto in queste condizioni la frantumazione
è una risorsa perché mi dà la possibilità di trattare
Sedere a qualche tavolo che prima o poi si apre è evidente che così è la rovina quindi la strategia deve essere quella di andare verso una chiaramente di fissare di indicare l'ovvio che obiettivo strategico cioè che la coalizione evolva verso questo poi certamente ma segni anche le primarie e compagni tutto ma anche le primarie un senso hanno e una traduzione hanno dentro questa diciamo orizzonte quei con questo intento altro se diventa un abisso si stima lotta fra una quantità di soggetti a cui i cittadini poi non vanno neppure parliamoci chiaro perché diventa una lotta di burocrazie e di micro burocrazia e di micro burocrazia ecco io queste son le tre cose che penso in questo momento
Perfino la parola giovani bianchi che prova ad accomodarsi qua perché altrimenti non poi però siccome trattasi di conferenza stampa se i giornalisti come credo hanno delle domande da porre è forse il caso che lo facciano poi ci sarà una seconda tornata di testimonianze
Giovanni no io metto dei pensieri a capitolo per essere rapido
Credo che ovviamente si tengano la proposta di Cominelli di un patto e quella di Mario Segni di non dimenticare il fondamento referendario e in questo senso
Detto questo io sono d'accordo con la Segni quando dice l'input dei referendari venne dalla constatazione di un duplice beneficio un deficit di governabilità ma anche un deficit di partecipazione mantenere insieme le due cose significa riaffrontare insieme
Il problema delle istituzioni e dei partiti
Con un'osservazione operativa di metodo farei di tutto non per non separare soprattutto in questa fase il lievito dei referendari dalla pasta dall'Ulivo
Proprio perché non sono di quelli che amano mettersi in una gara caricandosi subito di un handicappato non ci gioverebbe in questo senso riprendo se ho capito bene
L'osservazione di Petruccioli sono meno pessimista sulle possibilità la consistenza della coalizione comunque una può opportunità Danone Sciarra
Quel che mi sembra stabile concordo con Petrarca in questa lunga transizione la cosa meno transitoria la nebbia nel senso che dobbiamo farci ancora i conti
E con questo effetto Dini
Dini mangia parte dell'erba di Romano Prodi credo che sia una constatazione addirittura banale con fatto mance
Qualche importa il verbo non li commestibili da questo punto di lista
Io non sono neanche negativo come Mario rispetto alle indicazioni di orizzonte fatta dal suo ruolo che emerge dalla esternazione di Washington
Credo e me la cavo con una battuta che con un tempo Stalin si chiedeva a quante divisioni avesse il papà adesso il Paese si sta chiedendo quante divisioni potrà avere Dini si tratta è un fatto che comunque è venuto all'ordine da giorni detto questo come a enunciazione delle coordinate
Osserverei una una cosa da subito
Io sono convinto che davvero il problema sia il ruolo dei partiti in questa transizione per rapporto ai cartelli e dico cartelli per distinguere dalle coalizioni perché le coalizioni se volete sono un lascito di cultura degasperiana dentro il proporzionale qui facciamo i conti con un fatto nuovo ci saranno molti giovani alle elezioni che presenta voteranno più la leadership e il cartello che non i singoli partiti
E però il problema dai partiti credo sia non lasciarsi metabolizzare in questa fase dai cartelli
Esprimo qualcosa di più che un parere fonda fatto personale anche una sensibilità diffusa dei Popolari dicendo in questa fase di Polaris mossi bipartitismo no
Pur essendo stato e non me lo dimentico perché non sono ipocrita né smemorato o uno di quelli che qualche anno fa lavorava intorno alle scenario di un partito democratico e così via credo che questa cosa non sia oggettivamente all'ordine del giorno
Né in termini alla capacità di elaborazione di partiti né per la rappresentanza in particolare di certi ceti che altrimenti consegneremo con con qualche eccessivo sconto alla controparti
L'altra cosa sulla quale sono ancora d'accordo con Petrarca è questa cautela anzi più che cautela questa pregiudizio negativo nei confronti del presidenzialismo e dei suoi gli esiti
Perché perché mi pare riduco la cosa in maniera italiana per essere rapido che il berlusconismo sia un presa di Henze Alison all'americana senza ad esempio il Messia lirismo di cui gli States sono cari
E quindi noi avremmo una traduzione che sarebbe una riduzione più sudamericana che non italiano a questo punto di vista ma detto questo polemicamente
Credo che e noi abbiamo il compito di specificare la nostra proposta altrimenti sembriamo il sindacato di qualche anno fa che di fronte alla ristrutturazione smantellamento le fabbriche difendeva trincea dopo trincea le ha perse tutto
Una proposta in questo senso e non so neanche lontanissimo personalmente dalle suggestioni di un Sartorio dalla proposta di Barbera
è comunque una proposta che tenga conto che il discorso va fatto anche intorno all'istituzione rapporto coi partiti
Dentro comunque la la transizione verso l'alternanza questo semmai è il merito della esternazione quali sintonia Ana di Dini di ieri questo è un discorso fatto e non dimentichiamo che ci sono anche voglie Nostalgia di ritorno al proporzionalismo ben più diffuse e ben più radicate da questo punto di vista io credo che il discorso dentro il l'alternanza vada portato fino in fondo
Da ultimo ecco direi che probabilmente oltre a luoghi come questi sarebbe bene solo edificare un luogo dentro L'Ulivo per solidificare ulteriormente una proposta che sia chiara da opporre al presidenzialismo Berlusconi ha
Basta
Il
Il nuovo ricordo civico
Gli inglesi a
Titolo cinquanta euro perché a conclusione in questo saggio ci sono due intende
Vorrei uscivo investito se
Io prego scosse facile
Lo sia stato presidente Nicola con il semipresidenzialismo francese
Parte pubblicità Berlusconi
Porticina
Scusi
Allora non è maestra confuso Berlusconi
Marcello vere cioè simile vicina
Disse questa
Questa cioè
Altre domande
Giardino e vorrei
Giudice
Presentazione
Tra
Grazie a prova pur
La sensazione della lista
Marco il governo
Non era assente
Ci sia meglio ricoprirle
Sono
Coinvolgimento sul posto
La risposta importante documento del nella seduta dello scorso
Tatarellum grazie che bisogna avevano corride che abbiamo usato
Segreto verso io penso che José una cosa sostengo ci vuole se ci vuole una visibilità nelle prime fra le varie aderiscono unico in quelli che puntano verso un rafforzamento del
Finché rientrante vivente sono passeggeri sono in qualche modo vincolanti è una scelta in altri sistemi assente dato di separazione e non c'è nessuno
Che faccia invece l'operazione opposta di favorire quella trasversalità che in tutte le forze invece dice perché se lo fa bravi si indebolisce se lo fai i DS erboristerie geniale
Vincoli sarde
Vengono tasse fortezze non c'è NATO oggetti esprima la volontà un grazie anche tendenza unificante della coalizione
No non usciremo mai e calasse inversione romantico sulle diciamo niente residente a oppure così neo neo valutando così non mi sono a mia firma non ho saputo più niente
L'immagine aveva
Gli europei oppure quindi
Posso giocare
Però ci sono altre domande io come concilia diffida delle riforme istituzionali scadenze politiche il lettore rispetto per fare riforme istituzionali
Allora io
Il
Caso
Sì professor risponde bisogna
Distrasse resta divisa Sandro infatti cinque
Dici che risolviamo subito rimane
Allora io così facciamo una breve risposta solo queste due domande disegni Petruccioli chi chi vuole rispondere insomma su che cosa si farà all'interno dell'Ulivo
Come si risolve la contraddizione dalla costruzione della coalizione con la logica proporzionale per una competizione maggioritaria quindi il ruolo del premier e poi per il resto la Francia questa discrasia di tempi tra la proposta nostra e le scadenze possente ma sul primo punto io il penso che La sette in cui questi problemi possono trovare una risposta debbono perché sanno di non vedersi non vedo quale altra sede possedessero sia l'assemblea di gemme
Sulle gennaio che altra funzionerà se non quella di un'assise generale che comprende i partiti ma in gran parte che saltano dovrebbe essere sa insomma coinvolge forse diverse
Su tutti quelli che sono i grandi temi all'ordine del giorno i temi sono questi ed altri
Sul secondo punto che è quello dei tempi est che è una domanda più difficile naturalmente
La mia opinione è che se si mette mano le grandi riforme e per i grandi riforme intendo questi qui stiam parlando oggi con le riforme allora veramente vale la pena di affrontare subito in questa strada se no non vale la pena tenendo presente però che un'esigenza c'è in che è quella di rendere governabile il Parlamento nella prossima legislatura di non rischiare un caos evidente è che si può fare in tempi non lunghissimi
E sono quelle che oggi entrassimo in questo sono tema è troppo ampio ma voglio solo ricordare che Barbera e altri sono davvero hanno avanzato proposte in questo senso e che su quella scia si possono fare
Molte cose
In tempi non lunghi ragionevoli ma
Marcelletti
Io Carlo poco come
Vogliamo la pongo quell'alberello di attualità
Allora una nota nell'eventualità è che io credo che le primarie siano desiderate da parecchia gente a livello di base di collegi che stava incontrando in quest'epoca e credo che anche può dire molti dei suoi in origine le desiderassero l desiderino tuttora se non sono state poste all'ordine del giorno io ho l'impressione che perché lo schieramento di partiti che dall'altra parte essenziale per la coalizione
Non ne vuole sapere io no non lo so e lo so ma se diciamo io non so se i verbali dell'anonimo sulle spesso erano veri o no ma mi pare che le risposte la parola primarie sia da parte del del PDS che da parte di altri partiti minori siano state piuttosto negative
Allora questa Assemblea come diceva l'onorevole Segni prima di gennaio si dovrebbe essere tutt'altra cosa che le primarie dovrebbe essere assemblea che discute il programma ma a in comune un piccolo aspetto che sarebbe quello della partecipazione diretta dei cittadini alla elezione dei delegati che discuto il programma è qui e quindi per la prima volta anche nei soggetti che potrebbero intervenire indirettamente saltando la appartenenza ai partiti
Allora questa è una proposta che ovviamente ha una portata minore ma importante potrebbe dare almeno ma elemento di sperimentazione di meccanismi di partecipazione dei cittadini ebbene anche su questo non è ovvio come andrà a finire
Cioè dopo la proposta di Prodi che era stata fatta tenendo già presente appunto la contrarietà forme più
Basta e di consultazione popolare sui candidati limitata al programma ha trovato una certa diciamo così per usare un eufemismo difficoltà è stata studiata è in corso di studio da una commissione di partiti la quale si è riunita una prima volta e altri gelido come se letto sui giornali di fare consultazioni di provincia e non di collegio
Lasciando però nella prima riunione aperto il problema delle aree metropolitane che a me ovviamente interessa in modo particolare essendo Gobbia dove vivono in provincia
Adesso stasera c'è la seconda riunione desse anche nelle aree metropolitane si fa un'unica assemblea provinciale possiamo dire che anche questa proposta minimale è stata
Diciamo svuotata
Ora io lo dico con molto rammarico e non so se diciamo anche per fedeltà a tutte le cose diciamo che ho fatto e detto con i comitati quanti fanno parte Giuliani senza re ma l'avvocato nutre generalizzazione che all'organo e attive tutti ci hanno certe aspettative io ritengo che anche persone come me o altri non so se a questo punto sentendo che questo tentativo di coinvolgere i cittadini ad altri livelli è sostanzialmente superfluo continueranno
Me lo domando seriamente mi sembra un problema serio nel senso che siamo disposti naturalmente poi comunque a lavorare a fare tante altre belle cose quando saranno le elezioni ma se il verdetto dei partiti che qualunque forma anche modesta sperimentale di partecipazione
Dei cittadini ai collegi non è all'ordine del giorno B francamente diciamo che la motivazione anche un impegno
Di altri gruppi di cittadini viene un po'meno quindi questo lo dico con rammarico ma anche nella speranza che nella seconda puntata di stasera anche i tanti partitiche credono di rimetterci fra l'altro da questo meccanismo capiscano che possono guadagnarci perché specialmente tutti i partiti dell'aria centrista hanno una elettorato di opinione molto più basso della militanza militanza non fa parte diciamo della tradizione di molti partiti anche nell'epoca in cui erano potentissimo e quindi una congiunto tra i cittadini secondo me oltretutto sarebbe tale da segui librarie dalla base tanti problemi di diciamo squilibrio che fosse Simenon
Quindi io era solo un'informazione spero che stasera le cose vadano bene certo se anche in questa forma molto più blanda desta consultazione non veda
Sostanzialmente ha ceduta dai cittadini in maniera diretta io ritengo che insomma anche mostruosa dopato potrebbe rivelarsi un po'inutile
Credo che se nel giro di una settimana c'è stata un documento quello nottata rende omaggio poi c'è stato quest'appello contro il letargo
Ci sono molte cose che non funzionano
Cioè mentre sempre più o meno decifrabile l'identità dei partiti dopo quello che è avvenuto nel mondo non soltanto in Italia noi dobbiamo affrontare una ritorno di FIAT
Masi una voglia di proporzionale
Cioè il massimo di evidenza di identità di visibilità e di peso della forma partito nel modo più tradizionale
Come è possibile allora che la coalizione dell'Ulivo sia diversa dalla coalizione contrattualistica che abbiamo conosciuto all'epoca del centro sinistra del quasi partito dal pentapartito
Come è possibile eliminare il potere di coalizione dei cespugli il potere di interdizione dei cespugli all'interno di una coalizione
Come è possibile lo diceva Giovanni Bacelle pensare che partiti che rivendicano in maniera così forte
Il proprio diritto ad esistere secondo i vecchi modelli e secondo i vecchi equilibri consentano le primarie dove i pesi degli apparati e e lo sfida di campanile andrà ricordato che Petruccioli
In senso nettamente opposto
Ecco che quindi
è impossibile pensare a un progetto riformatore dell'Ulivo che non sia anche un progetto di scomposizione di ricomposizione segregazione della formazione politiche
Allora non sarà certo il partito democratico per decreto
Perché questo sarebbe velleitario ma sarà un processo che va verso l'aggregazione verso un soggetto politico nuovo plurale
Dove le culture politiche che non si inventano e non si possono neanche negare avranno possibilità di dare un apporto è un contributo ma dove i la forma partito l'organizzazione e le modalità di rapporto dei partiti con le istituzioni con i cittadini saranno saranno diverso se non ci sarà niente di quello che dello spirito referendario che giustamente
Mario evocato
Credo che dobbiamo muoverci anche con proposte lo ricordava Petrarca di riforme istituzionali che non dirlo alla destra la palma del rinnovamento e alla sinistra l'idea di essere invece a ferma sullo stadio del passato
Del resto Panebianco Galli della Loggia e colletti ce lo ricordano un giorno sì e l'altro pure sul Corriere della Sera e altrove tre se noi siamo fermi non abbiamo non hanno torto all'interno certa erano contrari averla contrariare per l'hai detto anche don però però questo
Poi vorrei dire un'altra cosa che mi se e termino che mi sembra molto importante
L'evanescenza adito la latitanza sul terreno riformatore dell'Ulivo cosa comporta
Comporta una la l'innalzamento del tasso di ambiguità
Perché tutto questo discorso non so altri di arruolamento di ingressi di personalità di di di di culture diverse
Dentro l'Ulivo è a detrimento mi sembra sempre della qualità della trasparenza e della visibilità del processo politico
Cioè mi sembra che è attraverso il bollettino giornaliero
Per sapere se Dini o Di Pietro ci stanno non ci stanno passi ancora il vecchio mai sepolto modello italiano del trasformismo poi
Una
Aria diciamo vogliamo sindaco salvo
Ecco ma
Visivamente assolutamente
Una ampiamente
La
Diciamo nella necessità di dare la sveglia al centrosinistra che è quello che ci modestamente ci può competere difficile darla centrodestra diciamo anche se ci sarebbe bisogno
Ma come ambiguo sul terrazzo comunque di svegliare centrosinistra io vorrei sottolineare un punto che qui non è stato sottolineato perché i punti di sofferenza sulle questioni elettorali istituzionali sono due
Uno è la forma di governo l'altro però è la modalità di formazione della rappresentanza l'altro punto di sofferenza mi nominale maggioritario c'è un elemento di attacco all'idea dell'uninominale maggioritario che spinge che è diciamo sarebbe non adatto
Ad una situazione di Bruni partiti Isma'come quella italiana tant'è vero che è possibile pensare come per il Tatarellum
Ad una l'ipotesi di indicazione del premier connessa con la proporzionale
Quindi ha la formazione appunto di governi viale di governi stabili tra virgolette larghi ma deboli
Quello che noi nel documento chiamammo una forma di presidenzialismo partitocratico cioè di presidenzialismo debole a partitocrazia forte
Questo è un punto molto delicato perché investe la vera questione che noi ponemmo che si pose con referendum
E cioè che noi volevamo che cambiasse il potere di nomina il punto a cui sono affezionato il potere di nomina chi nomina dei candidati chi nomina i ministri chi nominare anche il presidente del Consiglio queste la questione che i partiti vendeva li ho fatti baruffa grande statista è sapere se la loro esistenza anzi sopra alla possibilità oggi io me mi sembra che i partiti non riescano a interpretare l'altrove esistenza se non come la possibilità di nominare
I rappresentanti inizia così questa mi pare la cosa che è la funzione che poneva Giovanni Basile adesso
è da qui che nasce la questione delle primarie io non ci vedo niente di male nell'idea che per esempio si fanno le primarie concorrere e i partiti aderenti a considero nascondere presentato candidato e non misura nei toni di quel collegio io non credo che i partiti per esempio l'idea che si abbia paura dell'iscrizione dei senza partito alla coalizione io la trovo un'idea assoluta
Se noi abbiamo paura che si mobiliti la gente e poi sarà difficile vincere le elezioni
Mossa alla ambiente segue nuovi suo Cassano onere
Ieri regionale esaltano l'appartenenza partitica vada avanti partiti stanno perdendo di scritti oggettivamente su questo non è un fatto positivo
Non lo rivendette il fatto positivo
Però questo è un punto per voi quello che volevo dire era che io sono d'accordo con l'accentuazione sulla forma di governo sulla necessità di riflettere sulla forma di governo però quando si pose investire Fell al movimento referendario non fosse solo il problema della stabilità
Pose soprattutto un problema di legittimazione cioè di governo che non solo fossero stati di una fossero così legittimati da poter essere efficaci questo voleva anche dei più giovani e mi pare che sia il copie ancora bevuto passati governi tecnici non sono legittimati da sole efficaci proprio perché non legittimati questo paradosso
Quindi questo mi pare e quindi tenderei a sottolineare a sottolineare anche i politologi il rischio di un'accentuazione sulla questione forma di governo e quindi questione elezione diretta del premier legittimazione del premier che non tenga conto che esiste anche un problema di legittimazione della rappresentanza e di diciamo formazione della rappresentanza e quindi la questione del collegio uninominale maggioritario e del potere del potere di nomina in questo senso noi abbiamo fatto la abbiamo promosso questo documento sul che si chiamava appunto Tatarellum no grazie che aveva avuto questa questione accetti ottima così sono molto d'accordo con la cosa che diceva Viotti noi dovremmo come dire costruire una sorta di filo tra coloro che puntano come elemento centrale alla rafforzamento dell'attualizzazione come soggetto politico autonomo dai partiti che ne fanno parte che comprendere i partiti ma in una qualche misura e qualcosa di meno di un partito ma di di un di un punto una futura alleanza elettorale tra partiti credo che questo sia la cosa e questo diciamo a tale cantanti persone che mirano ripartiti come credo coinvolga molta gente che nei partiti non dei partiti non fa parte Massimo Rizzo problemi alle tre
La nuova
Sant'Oreste Lazzari per raggiungere anche questo che siccome il sistema politico istituzionale dei grandi Comuni i piccoli e l'unico che funzione e rispetto al quale la coalizione non vince nulla perché va su altre strade è un errore
Grave allora la rivista intende valorizzare questa loro esperienza politico istituzionale di governo metterà a disposizione due tre pagine ogni numero c'è con la collaborazione con la coalizione democratica dei sindaci
Per valorizzare questa esperienza per fornire qualche materiale in più per riflessione la parola laddove il pubblico poi Massari
Gli occhi privi di andare allora dopo di noi
Sì grazie brevissimamente proprio per volevo dire dopo le cose che sono state dette da un lato sottolineare una dato che penso sia presente però che va riaffermato come in fin dei conti forse la la vittoria più tangibile del del re dei referendum
Il frutto più concreto forse proprio nella nelle nuove amministrazioni locali cioè la legge
La legge l'elezione diretta del sindaco nei piccoli e grandi comuni ha funzionato egregiamente
Con tutti i limiti con tutte le contraddizioni dello status attuale dei sindaci degli amministratori ma dando risposta ai problemi che anche stamattina sono stati esposti da diversi punti di vista rapporti con i partiti stabilità dei governi omogeneità delle coalizioni sono sicuramente risultati progressi miglioramenti ottenuti a livello istituzionale con una meccanico in una riforma elettorale che si è rivelata importantissima e io collego questo discorso
Ho cercato anche di scrivere la mia piccola De Simone che non posso fare discorsi cioè penso che sia più produttivo fornire esperienze e testimonianze dirette
In un tentativo di articolo per la rivista che è stata chiesta da Giuliana Olcese proprio per queste pagine
E cerco di
Cioè io ho ricavato sull'esperienza diretta questo rapporto anche con tematiche istituzionali più generale
Infine i conti il candidato del collegio il candidato del collegio uninominale
Che non ha funzionato in questa forma non ha funzionato una serie di contraddizioni di limiti di sovrapposizione delle vecchie logiche
Nella scelta del candidato nel rapporto con gli elettori nel rapporto con i partiti in fin dei conti questo candidato è un super sindaco del collegio è una persona che il rappresentante della degli interessi diffusi delle non in un senso naturalmente non vorrei
Portarlo sia sale cittadine dice
Ridurre a matematica localistica questi problemi e di carattere più generale però importa e da questo punto di vista ecco il tema delle primarie io temo che si si afferma
Confuso cioè interveniva e forse non è maturo non perché non sia maturo in sé nella sostanza non è maturo per quello che diceva Petruccioli perché nella sta nella fase attuale
è più forte la tentazione dei gruppi burocratici piccoli gruppi dura collegio per collegio siano condizionanti
Scatenato una logica di di lottizzazione rispetto ad una vera manifestazione del consenso io penso che se noi non offriamo una proposta diversa che non sia un abbandono delle primarie ma che sia quello di un di una
Come dire un coinvolgimento possibile nel collegio e quindi ecco le amministrazioni stesse i sindaci stessi sono delle risorse per questo
Non intendo dire risorse per le candidature risorse per sono dei terminali dei sensori delle realtà per la per la selezione del candidato che non sia espressione di una coalizione burocratica Martini un candidato riconosciuto stimato con possibilità di affermazione collegi
Ecco quindi chiudo perché fondamentalmente è questo il del tutta l'esperienza della Convenzione democratica dei Sindaci della coalizione democratica per me è una risorsa per l'Ulivo
Non voglio dire che sia quella punto di riferimento
Solo edificato istituzionalizzato che serva per per affermare la logica della coalizione rispetta la logica delle divisioni e dei partiti ma è una risorsa in questo senso perché nell'esperienza diretta dei sindaci eletti direttamente con la legge ottantuno c'è questo cioè la logica della coalizione la stabilità il ruolo e il ruolo con i partiti nuovo super sarebbe ci vorrebbe tempo naturalmente lo sviluppare questo discorso ma fondamentalmente io penso che questo sia stato il il passo in avanti più decisivo quello di consentire a istituzioni diciamo di basso livello se così si può dire nel senso di stanza a dispetto a alle altre di livello nazionale di consentire una affermazione dell'autorevolezza della imparzialità istituzionale rispetto alle invadenze dei partiti e questo senza nulla togliere alla ruolo poiché i partiti continuano devono continuare ad a vere in un ruolo diverso modo di darcela
Berlusconi ecco Massa
Di corsa io condivido il documento mi dispiace non sia stato sottoposto le cose che sono state dette ma vorrei qui spezzare anche una lancia in relazione alla carattere prioritario condizionante del problema
Linea di tendenza per unificante della coalizione e questione del ruolo dei partiti rispetto alla stessa questione istituzionale che è altrettanto importante ma che in qualche modo decisa sul terreno dell'evoluzione della prima questione
E io personalmente ritengo quel Mario Segni chiamava la vicenda referendaria che in qualche modo la debolezza del movimento referendario è stato di non avvertire il carattere necessariamente contemporaneo fra riforma elettorale funzione di nuovi soggetti politici
Questo era del nuovo soggetto politico in linea di tendenza verso il bipolarismo che era in qualche modo la grande opzione del movimento referendario e noi oggi paghiamo ancora questo dato e lo paghiamo anche sul terreno costituzionale perché qui e appunto c'è ci sono ci sono due linee o una ipotesi di riforma
Che in un modo o nell'altro una concezione presidenzialista di destra o in una concezione neo parlamentare di sinistra
Sposa fino in fondo l'ipotesi bipolare
Ho una spinta a riforme che è utilizzata esplicitamente sul terreno della cronaca politica
Per il mantenimento dei soggetti esistenti e per bloccare anche se la prima voce rafforzamento del sistema maggioritario c'è una contraddizione di fondo fra la base elettorale parlamentare di una linea costituzionale
Che è serve per mantenere i soggetti il loro potere di coalizione e una linea invece elettorale Croff ma c'è un altro elemento secondo me che questa insistenza sul ruolo dei molti partiti
Copre il lime insistenza dello strumento partito nella democrazia italiana
Nella fase cioè noi abbiamo ci siamo tanto battuti contro la critica indiscriminata allo strumento Rappo allo strumento partito e contro la negazione della necessità dello strumento partito per reggere una democrazia moderna
Ma io oggi abbiamo una serie di partiti virtuali e anche più grandi rischiano di esseri virtuali
Col nulla rispetta questione formazione della coscienza politica cittadini
Capacità di sviluppo della partecipazione della e dell'elaborazione cioè tutto quello che dovrebbe invece dalle forti radici e abbiamo la crescita di una cultura popolare di destra
Proprio perché non c'è più nulla anti corpo della costruzione di una cultura politica di sinistra che storicamente per certi versi partiti italiani di sinistra di Sinistra democratica di sinistra centro cioè di questa nuova cultura
Che è ormai un mix in cui ci sono elementi in tutti elementi di moderazione elementi di capacità di rispondere alle sfide elettorali
E e Cuesta e la debolezza della coalizione
Cioè questo solo concentrarsi su un tatticismo diverti cioè mentre dall'altra parte c'è l'enorme forza della televisione c'è l'enorme forza sostitutiva e coerente con una politica di destra che una informazione che va in certe intendere
Quindi il tema della riforma costituzionale che è importantissimo deve in qualche modo essere incardinato dentro un processo di costruzione di un soggetto politico ripeto con i tempi necessari
Che registra la diversità di culture come grandi soggetti del sistema bipolare qui del resto da quello americano
Allo stesso inglese per certi versi no anche se contraddici
Più ideologiche quello inglese ma deve assumere questa questione in Parlamento e fuori dal Parlamento senza dei quali la riforma costituzionale non sia Parma alle forme elettorali forme di di confezionare un serpente
Adesso
Giudice
Produrlo
Avvocato ufficio
Riesce
Nove nove il alla semplificazione aggiudicazione deposito Pubblico in un momento comunque livello valutarlo
Ai allora
Apparsa
Componente misurate e quindi diciamo questo dovrebbe avviare sulle aggregazioni non è un dato marginale tecnico il doppio turno nel Fermo restando maggioritario l'eliminazione del proporzionale Pieri situato mi pare fondamentale
E in rapporto a questa esigenza di una semplificazione del sistema dei partiti
Ecco io non credo che sia realistico supporre che l'Ulivo diventi un partito e questo può essere una evoluzione molto remota mi accontenterei che all'interno dell'Ulivo si colpissero le aggregazioni naturali e da questo punto di vista mi preoccupa assai e il pericolo che o di nascano nell'area della sinistra e due forze antagoniste c'è un'effervescenza nell'area socialista che rischia di riprodurre quel dualismo tra della sinistra riformista in due etichette diverso e che è uno dei punti deboli della situazione attuale
Per questo dico che da un lato si le riforme istituzionali sono importanti
Con le precisazione che ho fatto sul proprio tour dall'altra però essenziale che parallelamente ci sia la volontà da parte delle forze di sinistra intanto ricostituire
E se un polo abbastanza unitario dopodiché le altre forze si aggregheranno come credono
Non credo che in questa fase sia possibile parlare di un'aggregazione generale penso ad aggregazioni parziali delle quali la prima a mio avviso è quella della sinistra riformista
Un'ultima parola su sui Comitati Prodi sulla partecipazione i Comitati Prodi sono stati in questa fase un tentativo di parte di organizzare una partecipazione non legato ai partiti questa è stata in fondo l'idea fondamentale di Prodi non ridare vita a dei gruppi trasversali che senza riconoscersi nella disciplina di partito avessero voglia di avere un ruolo a me pare che siamo in piena crisi queste con questa trovata importante di Prodi
Perché Prodi si stanno riducendo il proprio perché il ruolo dei comitati è un ruolo che tende a sminuire sì e quindi a scoraggiare questa partecipazione il pericolo è che pare diventi il mediatore tra i partiti
Mentre voi spesso dovrebbe comprendere che se vuole restare leader se vuole avere una forza deve far leva proprio su questi comitati se non capisce questo e si limita medievali secondo me fallito è fallito l'Ulivo nel suo complesso non solo Prodi
E quindi anche il discorso delle primarie va visto in rapporto alla valorizzazione di queste strutture di partecipazione che sono nate spontaneamente le primarie si conquistano solo se c'è una spinta da parte di questi comitati io vedo con preoccupazione la riduzione di queste cometaria strumenti elettorali che alla fine non servono a nessuno questa è la mia preoccupazione di fondo
Gli unici finalmente una massa
Anche la
Lista
Elemosine almeno che onora religiosa e ogni parte organizzato sulle primarie pubblicato che abbiamo detto apertamente il particolarmente bassa del fatto
Che costruivano inimitabile il seminario la scelta dei candidati inosservanze
Se io vorrei essendo l'ultimo intervento vorrei fare alcune domande alla anche a Cominelli alla rivista perché non in questa sede sono emersi moltissimi temi di carattere istituzionale politici e però questo è il segnale di una di un disagio che c'è all'interno della coalizione di centrosinistra perché c'è una massa tale tale di problemi però non troviamo il luogo le sedi come in cui parlarne e come arrivare a delle decisioni comuni per esempio prendiamo la questione
Questioni istituzionali ci sono
Si è detto giustamente centrosinistra pare conservatore in materia bene dell'Assemblea di gennaio ecceda
Chi fa il programma
Come si fa come se il il l'esperto chiamato Valerio Onida e cela bene benissimo e già tutto chiuso si può ribaltare dove se ne discute e comunque una volta approvato un pacchetto
E il programma di tutta la coalizione o e il programma solo come dire dei comitati Prodi Lodi e il programma di tutta la coalizione
Cioè ogni
Discutendo emendamenti daremo vale
Perché non sui milioni è un è il edizione grazie a lei negli elenchi quotidiani
Ovvero se solo un esempio per dire come noi abbiamo un problema non solo di che cosa proporre come arrivare alle decisioni abbiamo problemi decisionali enormi solo su Prodi sui comitati si candidati sul programma sui rapporti interni di coalizioni non abbiamo un percorso proprio di non abbiamo stabilito delle regole interne come arrivare alle decisioni e questo è un po'la debolezza ne vogliamo proporre regole il Paese al Paese in grado ci dichiariamo in grado di governare il Paese ma non siamo in grado di governare il nostro stesso percorso questo su quei questo mi porta a pensare che uno dei difetti della politica italiana tanto dello schieramento di centrodestra tanto dello schieramento del centrosinistra perché attiene alla classe politica come se confermata storicamente è il fatto che non apparati che interne di chiamiamole così di democrazia maggioritaria competitiva cioè non e in tutti i nostri discorsi sono bellissimi elezione diretta del premier eccetera però Beretta Dio
Se non riusciamo neppure a trovare il minimo di partecipazione di discussione e di trasparenza nella scelta interna del leader beh l'elezione diretta del premier mi sembra come dire un surrogato noi chiediamo alla legge di fare qualcosa che poi non riusciamo ad accompagnare che voglio dire mi ricollego ma in particolare al discorso di Giulio arredo Rodham una democrazia dell'alternanza o maggioritaria ha bisogno di una cornice istituzionale di regole istituzionali e sono necessarie ma non sono sufficienti
Occorrono le condizioni politiche dell'alternanza i soggetti maggioritari le pratiche e così via su questo noi abbiamo un e norme a arretratezza perché abbiamo pratiche politiche
Da dalla vecchia non è né classe politica della vecchia partitocrazia o della vecchia classe politica camuffate
E in qualche modo cioè su questi sono degli alibi la mancanza di tempo
Perché c'è la coalizione queste sono tutte scuse che mantengono le vecchie pratiche ora laddove la vediamo le democrazie competitive Stati Uniti Germania Spagna Inghilterra non ci sono solo le come dire le istituzioni la forma di governo eccetera ci sono quelle pratiche senza quelle pratiche che sta politiche che sono meno visibili non reggerebbe tutto tutto il sistema
Legga legga referendum uno degli obiettivi del referendum elettorale non era solo il cambiamento della legge elettorale ovviamente ero una rivoluzione più comprensiva cioè cambiare i dati strutturali della classe politica italiana della nomenclatura cioè quindi chiedevamo responsabilità politica
Chiedevamo trasparenza chiedevamo partecipazione dei cittadini ma nel momento in cui quel centrosinistra percettivo ma le critiche sono ancora peggiori poi per il centrodestra intendiamoci
Ed è niente di una qualsiasi pratica ostile maggioritario ci su tutta una serie di problemi su tutta una serie di problemi noi troviamo le non troviamo niente di nuovo l'innovazione non non c'è stato per come è stato scelto Prodi
Per come lo stesso Prodi sta interpretando il suo ruolo qualcuno diceva un ruolo di mediatore esattamente quello in una competizione maggioritaria il leader non può essere un mediare un mediatore desse un innovatore e guardiamo Clinton Gonzales Blair richieda non non e naturalmente questo eh sì impiegate problemi di fondo che sia chiaro la sfera di potere di autorevolezza del leader ma questo secondo me ladra poi però deve porre Prodi cioè non può conti aree le cose si dice signori sediamoci intorno a un tavolo e vediamo qual è la mia sfera di competenza sul programma secondo i dati quanto ecceda ma questo deve essere chiaro ignorare questi problemi si pagano dopo
Che apparentemente il realismo esaltare
E l'utopismo e della capire il vivere giorno per giorno e poi chiesi scaricano addosso i problemi invece meglio affrontarli anche se so difficili Sosa complicati prima
Vi è Prodi come interpreta il suo ruolo perché non è entrato in Parlamento
Che che se qui le elezioni si allungano e c'era un po'fa una scommessa sul votare presto perché altrimenti lui Granda si deve occupare di solfato leader mette tutto in discussione e può durare sei mesi un anno due anni deve avere la lunga durata altrimenti non è un leader mi dispiace ma insomma abbiamo scelto la persona sbagliata
Comunque perché non entrare in Parlamento cioè stare in parlamento va be a dj le rose sommata anche ad espiare mercoledì dove
E appunto la proponeva un'altra forma la proponeva un'alta fama cioè voglio dire ci sono nell'interpretazione della leadership ci sono dei passaggi che sono obbligati sono obbligati perché andare in Parlamento simili
Capogruppo di tutto lo schieramento che contratta gli emendamenti che parla per tutti che vai dal capo dello Stato
Che va in televisione e cioè che non è un problema che sollevo il problema che interpreta andiamo a vedere i sondaggi Veltroni ancora sfocato ma questo perché perché sono meccanismi Colin senza nido in cui non riesce a sfondare non mi dice
A essere visibile vale concludo dicendo che quindi cioè noi abbiamo una profonda riflessione da fa
Are sulle condizioni politiche del maggioritario fa portiamo avanti le condizioni istituzionali ma quelle sono le più facili perché non costa niente proporre leggiamo il premier direttamente benissimo ci mettiamo la coscienza a posto non è
Questo e come dire
No non è così scontato però allora
Proviamo
Se non è scontato però però però all'B&D regia individuiamo allora come è una decisione unica dell'Ulivo però non pregiudicando già le soluzioni in partenza apriamo un vasto dibattito su questo creiamo delle occasioni assemblea di gennaio che su questo sia impegnative diceva
E
Occorre insomma chi
Altrimenti e chiaro saranno gli Stati divi maggiori dei partiti che decideranno tutto per noi ma concludo quindi dicendo occupiamoci anche di tutti questi altri i problemi forse il ruolo delle
Unità della coalizione selezione democratica dei candidati vip
Ma impegnativo meno chi lo fa come quando dove e come già che sia unificante distinzione non non facciamo come Forza Italia che sul programmi orale propone il doppio turno dopodiché lo possiamo scrivere programmi scritti sul sull'acqua concludo invitarvi
Stando la lista Democratici di questa occasione e sollecitando e gazzelle c'è il a trovare un percorso quando un percorso comune su come risolvere questi problemi e dare voce a uno schieramento attenzione che è molto più han
I dei partiti rappresentati questo il pericolo del centro perché si concludo su questo perché il pericolo del centro di Dini eccetera perché entrambi gli schieramenti danno voce sono insufficienti nel
No funzione di rappresentanza politica
Però attenzione Vincenzo non lo si esorcizzata dicendo a rompi lo schema bipolare perché questa mi sembra nata bella pretesa nelle nell'
La competizione maggioritaria entrano tutti i soggetti che vogliono essere domani ed è una forza di centro il problema non è farle entrare problema
Batterla vincerla sottraendogli erba Giesse indotto coalizione di centro sinistra in grado di rappresentare quelle esigenze altrimenti Inghilterra Paese deve classico dell'epoca già alternanza tenzone la la competizione sempre fatta con un partito di centro questo non impedisce
Che e poi ci sia il bipartitismo
La distribuzione
Di seggi quindi anche qui attenzionando scambiare le cause con gli effetti va bene
In grado di
Mozart
Va bene i esporremo gallerista non hanno legioni e questo si sa e spesso anche non vorrei essere patetico hanno anche pochi soldi ciò detto la rivista invece è nata intende proseguire sulla strada del fungere un po'aveva
Da gangli o da da snodo diciamo di questa che potrei chiamare la lobby dell'innovazione dentro l'Ulivo sono dentro la coalizione questo è una cosa che possiamo ovviamente fare anzi che dobbiamo fare siamo nati per questo
La contraddizione finale la amava adesso Massari noi abbiamo una classe politica che è stata formata sulla proporzionale sulla Prima Repubblica
E portarsi nella seconda e si trova nella condizione infelice in cui si trovava il barone di Nicia ho sempre cercato risollevarsi afferrando sì per i capelli questa è la situazione è tragica di difficile adesso non esageriamo sono molto difficile da questo punto di vista la coalizione la rivista
Potrebbe essere anche servire da quella che afferra diciamo dall'esterno perché qualcos'
Per me è necessario perché dentro siamo come abbiamo verificato anche la dibattiti oggi chiusi in una sorta di circolo vizioso senza via d'uscita siccome naturalmente non eccetto Petrarca chic
Quindi vi ringrazio se riusciamo a fare altre iniziative