"Lavoro e sicurezza per il Mezzogiorno" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de l'Unità (24 settembre-3 ottobre) sul tema "Città libere e sicure" (II Festa nazionale dell'Associazione Viveresicuri) c/o Giardino Inglese (Spazio Dibattiti)

Mentre c'è una politica degli investimenti dell'offerta di lavoro ci deve essere una politica che consenta di collegare concretamente la possibilità di lavoro che c'è con la posizione del cibo anche eliminando tutti gli abusi
Perché è evidente che un pezzo fondamentale di questa riforma è premesso quello che ho detto che non si può pretendere che una persona si trasferisca all'altro capo ridare per quei salari
è anche vero però che se c'è una concreta e ragionevole offerta di lavoro in cui non ci siano questi ostacoli alla persona rifiuto ad accettarla va via
Non ci devono essere più falsi disoccupati diciamo e false liste di collegamenti ricollocamento perché questa diciamo è l'altro aspetto
Della verità tutto questo io torno a dire perché
Adesso c'è una crisi del governo regionale in Sicilia è un problema in generale nelle regioni nel c'è un problema delle regioni meridionali
Tutto questo passasse le Regioni funzionano tutto questo succederà se le Regioni funzioneranno funzioneranno innanzitutto come sistema politico come capacità anche la classe politica
Perché pensare che lo sto da Roma si possano risolvere questi problemi non è possibile giusto ritrasse l'appalto e la regione siciliana il collocamento c'era già ma ingiusto in generale cioè pensare che da Roma
Si possa fare un lavoro del tipo di quello che ho detto cioè organizzare liste di collocamento in quel modo con quelle caratteristiche che vuol dire anche un rapporto diretto con il lavoratore versati
E che caratteristiche anche problemi forma di via che possibilità di lavoro a e impossibile evidente che deve essere decentrato tutto questo però occorre che le Regioni funzionino chi ci sia a livello regionale quell'impegno quella spinta al rinnovamento politico che c'è stata moltissimo nel Mezzogiorno a livello dei comuni
E questo è possibile che accada perché è successo nei Comuni meridionali perché succede in alcune regioni meridionali a Basilicata certamente sarà piccola avrà meno problemi ma e una Regione da questo punto di vista l'avanguardia
Già una capacità di fare politica della formazione che a livello dell'Emilia Romagna della Toscana
Noi faremo naturalmente cinque che questo vuol dire abdicare le responsabilità centrali per esempio in mente un progetto
Che fra poco spero di rendere operativo di gemellaggio fra uffici di collocamento del nord che sono più avanti in questo uffici di collocamento del sud
Per uno scambio di esperienze anche di persone per vedere come funziona come migliore
Però è necessario che ci sia questa spinta politica questa battaglia perché sia chiaro che nelle regioni del mezzogiorno e mezzo serve un grande impegno di rinnovamento
Perché ripeto
Torno all'ultima parte del mio intervento
La risposta il senso la risposta di fondo al grande problema del dualismo che abbiamo Civita
Che il nostro essere io andrò in Unione Europea porre questo problema del Mezzogiorno come questione europea non ha senso per l'Italia pigliare le statistiche nazionali disoccupazione perché come la famosa storia la statistica tutte hanno un pollo in pentola equiparando la metà che c'erano due la metà che non c'era nessuno non è così
Gli indici di disoccupazione italiani che l'Europa prende in considerazione sono fasulli perché una media di dieci che mette insieme il tre D di scienza il ventidue di Enna e una una un un dato statistico che non esiste
Allora l'Unione europea
Deve affrontare la questione Mezzogiorno in questi termini
Mi riferisco a tutta la partita incentivi sgravi distorsione della concorrenza c'è un passo avanti io credo significativo quando il nuovo commissario questo campo riceviamo per la concorrenza Mario Monti ammesso appunto il rispondendo al ministro delle Finanze Visco che aveva detto bene ma
Spiegaci che possiamo fare dice guardate che io se voi date incentivi in una parte d'Italia soltanto perché sono in quella parte d'Italia l'autorizzazione oberato
Sì però sono incentivi creati a realizzare investimenti occupazione allora sì
Questa è la risposta giusta
Perché il sistema imprenditoriale italiano
Ha poi dirò che c'è una differenza molto importante in questo campo
Nell'atteggiamento che ha il mondo dell'impresa editi dalla loro oggi in Italia
Deve capire che l'incentivo assenso se c'è un vantaggio per la collettività
Con quei dati Mediobanca e che ha ricordato Casa di Dio grandi profitti
E scarsissimi investimenti in Italia che creano occupazione l'interesse generale non è dare incentivi all'impresa e perché facciano profitti e ne facciano quello che vogliono ma l'interesse generale dare incentivi alle imprese perché investano creano occupazione
Questo questo è diciamo la linea che deve essere eseguita a partire dal dualismo meridionale nel senso che questi incentivi devono essere concentrati e la strada che indica l'Unione europea e una strada giusta nel Mezzogiorno
Così come anche per quanto riguarda il tema della flessibilità del mercato del lavoro
è evidente che in questa realtà
Un dualismo controllato ha un senso a una loggia
Nelle proposte che formulo per la riforma dei contratti degli ammortizzatori sociali che solo per formulare che sono sul part-time
Sul contratto di inserimento
E prevista
Un'incentivazione particolare per due categorie
I disoccupati anziani riusciamo
Che è un problema che c'è purtroppo in tutta Italia cioè il cinquantenne dal dal dirigente al muratore che perde il posto perché considerato Soleto
E che per arrivare alla pensione diciamo deve passare peggio rischia di trovarsi in mezzo alla strada senza un lavoro quindi qui c'è un punto per incentivare nuove figure contrattuali e i giovani del Mezzogiorno
Queste sono le due grandi categorie sulle quali non dobbiamo non solo creare adeguati
Strumenti contrattuali ma anche dire che noi indichiamo queste due grandi categorie come quelle poi ce ne sono
Criterio che del resto corrisponde alle indicazioni europee è giusto farlo però
Quando si parla di inflessibili flessibilità quando si parla di costo del lavoro che un altro problema serio quando si parla di incentivi quando si parla di Mezzogiorno
Quando si parla di dualismo dobbiamo porci una domanda sempre in testa qual è l'obiettivo rifugio pure
E quello di un Mezzogiorno con standard europei o e quello di espellere definitivamente il Mezzogiorno dall'euro
Quando si propone di sospendere lo Statuto dei lavoratori per tre anni nel Mezzogiorno
Quando si propone una flessibilità salariale selvaggia come se già non ci fosse il problema del Mezzogiorno forse la lotta al precario non la legalizzazione del precario
Perché se il problema fosse questo sarebbe semplice basterebbe ritirare l'ispettore del lavoro
Ritirare ogni forma di controllo e già ce l'abbiamo quello che si chiede da alcuni settori di Confindustria
Che il Mezzogiorno abbiamo in mente
In cui questi giovani meridionali colpi preparare
Capace di competere con qualunque tipo di di di di attività lavorativa con i giovani del resto d'Europa devono o emigrare dove ci sono queste condizioni o lavorare in quelle condizioni
Ma con chi vogliamo far competere il Mezzogiorno
Con la Germania con la Francia o con l'Albania con l'Indonesia questo questo è il tema vero questa è la questione oggi che dobbiamo affrontare
Qui c'è un problema e dicevo che l'industria italiana
Il mondo datoriale italiano si atteggia diversamente
Perché c'è da parte della grande impresa
E di settori oggi prevalenti del mondo confindustriale esattamente questa idea
Sono quelle forze che hanno affrontato in passato i loro ritardi
Nel darsi una qualità competitiva e di prodotti a livello degli altri paesi non investendo sull'innovazione sulla ricerca sulla qualità del prodotto ma competendo con il cambio della lira
Eravate valutazione della lira e alla modifica dei tassi di cambio che rendeva competitivi i loro prodotti
Adesso con l'Euro questo è finito
Diamo una moneta unica non a caso che da quel mondo che venivano allora i dubbi sull'ingresso in Europa e continuano a venire oggi le nostalgie per un'altra realtà italiana vogliono si pongono il problema
Il problema esiste
Il problema è che in un mercato europeo e con una moneta europea
Se un prodotto italiano
Sul mercato
A parità di qualità costa più di quello giapponese o di quello coreano italiano compra il prodotto giapponese e coreana
Oppure se cerca la qualità compreso prodotto tedesco
Che costa di più ma li dà più garanzie
Ma allora è qui che su questo punto che va affrontato il tema
Il ritardo di innovazione evitato di capacità tecnologiche invece ci sono settori in Italia del mondo produttivo che non avendo dopo
Può fare i conti non avendo avuto quella possibilità di crearsi un mercato protetto in Italia con la svalutazione del cambio sono più aperti più disponibile a ragionare
E questo è diffuso ed è presente nella piccola imprenditorialità nel settore dei servizi nel commercio nell'artigianato
Lo dico stavo stavo arrivando il il il commercio ho dato atto al presidente Billè alla Confcommercio e al sindacato
In quel settore
Ha fatto un contratto ottimo come contratto di commercio
Per gli strumenti che ha previsto
In flessibilità di figure nel senso che stiamo dicendo di flessibilità alta concordata fra le parti sociali
Incentivo alla riducendo l'orario di lavoro di forme di utilizzazione di tipo nuovo
Più aperto il tavolo
Ed è un un esprime è un'esperienza importante di concertazione sociale
Ho aperto il tavolo della moda
Un altro cioè c'è un clima anche la chi mi fa sperare bene sul fatto che si possa
Oggi sono stato attaccato
A un convegno confindustriale personalmente
Perché avrei in mente come dire con queste politiche
Che non accettano questa flebile flessibilità selvaggia questa forma di lavoro precario
Che non accetta l'idea
Che si debba intervenire sulle pensioni per Farcas ai fini del bilancio dello Stato
Come come dire una sorta di responsabile del declino dell'Italia ora
Parte il fatto che le politiche che facciamo sono le politiche del governo
Sono le politiche di questo o di quello
Io dico che è il responsabile del declino dell'Italia chi non si rende conto che la questione meridionale che la grande questione oggi dello sviluppo e dell'occupazione italiana va affrontata in questi termini
Non illudendosi di inseguire salari condizioni salariali o di assenza dei diritti come quelli che possono esserci nei Paesi che ricordavo prima in Albania in Indonesia perché questa è davvero una prospettiva di declino e perché per fortuna in questo paese questo non accadrà e non potrà accadere non per quello che dice il ministro del lavoro ma da quello che dicono gli interessati innanzitutto si pone il problema di un senso di responsabilità sociale di tutti per far ripartire questo sistema Italia
Perché è comune il problema non si può scaricare tutto sugli altri allora investano imprenditori perché gli strumenti ci sono non siano sempre a cercare il più uno collaborino
Per fare uscire
Dal precario per fare uscire dal sommerso per fare uscire dalla illegalità perché gli incentivi ci sono le strade ci sono le vie le abbiamo indicate la stessa questione dei
Lavori socialmente utili comunque abbia per il quale ha un ho avuto un incontro di
Prima di venire qui a Palermo organizzazione che li rappresenta
Che certamente un problema
Che noi dobbiamo affrontare
Un'esperienza che per il futuro non può essere ripetuta per le cose che vengono dette non è quella la strada per dare lavoro la strada per dare lavoro e creare sviluppo
Creare occasioni di lavoro vero che vuol dire imprenditorialità certamente ma non solo perché c'è tutto un campo di sociale dei servizi alla persona diciamo in cui ci sono occasioni di occupazione ma che sia lavoro vero
è un'esperienza che non può avere come sbocco però ovvie ragioni un'assunzione generalizzata nel pubblico impiego ma è un'esperienza nella quale dobbiamo lavorare tutti insieme per dare soluzioni lavorative stabili a queste persone
Perché nessuno ha messo in mezzo a una strada anche qui
Abbiamo detto anche le debbano assumere le imprese abbiamo posto il tema anziana a Confindustria al sistema imprenditoriale italiano ci sono incentivi ci sono strumenti collaborate anche voi in un quadro ovviamente di soluzioni che deve essere diversificato c'è il Progetto Beni culturali cioè Progetto giustizia ci sono altri progetti avviati più sono le convenzioni sulle quali sa stanno lavorando società collegate al Tesoro al mese
Ma
Anche voi in una logica di incentivi in una logica di meccanismi formativi no problema il vostro come se il fatto che nel nella finanziaria sulle cifre che siamo riusciti a disporre che diciamo sono io credo
Importanti sufficienti per fare una pole ma certamente sono contate viste le condizioni del Bilancio questa posso Armin il duecento miliardi per i lavori socialmente utili non gravi sul sistema Italia nel suo insieme
E come quella solo se io se se riuscissimo
Risolvendo i problemi di questa categoria nella prossima Finanziaria diede il cosiddetto svuotamento di bacino cessato il collocamento Cestari ora sistemazione Cesa e quindi quelle risorse solo ora disponibili per lo sviluppo per il lavoro non c'era interesse di tutto il sistema Italia
Invece quel Cesqui
C'è in questo Paese chi ritiene viale soltanto diritti a pretese nessuna responsabilità
Quest'anno non è una strada che può essere eseguita non sarà seguita da questo governo
Concludo
C'è una grande possibilità io capisco che bisogna evitare le retoriche perché il Mezzogiorno è stato deluso Groppello
Però io credo che c'è una grande speranza una grande possibilità
Completato il risanamento
Utilizzando il lavoro che si è svolto partendo da quei dati politici e sociali che dicevo prima
Che c'è la possibilità di una politica nuova che in tanti modi si è già espressa che c'è un impegno una serietà e una responsabilità delle forze sociali
I sindacati innanzitutto quando oggi da quel convegno mi si chiede mi si dice poi l'imputazione devi smetterla con la politica della concertazione io dico che grande risorse è stato per questo Paese la concertazione la coesione sociale
Ha consentito di fare riforme ha consentito di fare fare passi avanti e non la perseguiamo tenacemente anche in questo momento di difficoltà dell'unità sindacale la perseguiamo con chiunque
Si mostri capace di rappresentare nel rispetto della legalità e in modo serio i lavoratori
Come le persone che ho incontrato questa signora che mi hanno dato questa impressione perché lavorando insieme che si risolvono i problemi questa possibilità c'è c'è un mondo del lavoro e ci sono organizzazioni sociali che li rappresentano c'è una realtà lo stesso mondo della disoccupazione e del precariato che si può e si deve organizzare c'è una parte rilevante lo ricordavo prima al di là delle posizione delle polemiche che ci sono sale dello stesso mondo economico imprenditoriale gli hanno che non credo si senta tutto rappresentato da quelle posizioni estremiste dalla Confindustria per andare avanti ci sono le risorse
C'è un programma che abbiamo impostato c'è questo obiettivo che ci siamo dati ci siamo dati e chi evidentemente chi
Fondo anch'io pur essendo un privilegiato ho vissuto l'esperienza dice del Meridione
Avverte come come un grande compito civile
Che è quello di realizzare definitivamente quello che finora nella storia italiana e forse e non forse quello che l'Europa abbia questa grande occasione per le ragioni che dicevo affrontare la questione del Mezzogiorno superare il dualismo partendo dalle forze dare risorse di democrazia di Società Civile che sono nel Mezzogiorno quest'oggi è possibile farlo per questo ci dobbiamo credo impegnare tutti insieme
Grazie al ministro del lavoro senatore Salvi è ovvio non si i lavori di questo dibattito mi corre l'obbligo di informarvi che domani alla festa novità insieme all'associazione vivere insieme si vedrà il dibattito la lotta alla mafia la criminalità organizzata in Italia e in Europa e lo Spada c'è libertà sicurezza e giustizia con Giancarlo Caselli Elena Paciotti Walter Veltroni coordina il giornalista direttore da Giuseppe Caldarola alla ventidue concerto con Max Gazzè