"Nuovi assetti per le autonomie locali" dibattito organizzato nell'ambito della Festa provinciale de "L'Unità" di Firenze nell'area del Palazzo dello Sport

Ci sono state qualche piccolo problema per il maltempo e per i nostri amici ospiti
Comunque il tema di stasera e il tema del federalismo della riforma degli enti locali del rapporto nuovo che si dovrebbe stabilire tra lo Stato centrale e i comuni
Giusto oggi un delle giunte regionali più agguerrite cioè quella del Veneto ha varato una mozione in cui in sostanza
Respinge il disegno di legge presentato dal Governo e in particolare dal ministro Bassanini
Su i primi progetti di modifica del rapporto tra Stato centrale e strutture periferiche e chiede molto semplicemente
L'annullamento la la scomparsa di quattro ministeri in modo da dare concretezza particolare concretezza al criterio di un anno un nuovo rapporto tra periferia e centro ora il tema è
Forte perché tra pochi giorni come voi sapete ci sarà questo grande raduno sul può il lungo il Po di Bossi e dei suoi elettori amici e a fronte di tutto questo mi sembra interessante cercare di capire al di là delle parole e al di là un po'anche delle battute politiche come il sistema italiano sta affrontando questa che bene o male una sfida su questo palco ci sono quattro persone che hanno pieno titolo per affrontare questo dibattito dal ministro Bassanini alla mia destra
Il presidente della Giunta Regionale Toscana Vannino Chiti alla mia sinistra il sindaco di Firenze Mario Primicerio e Leonardo Dominici deputato del Valdarno
Io penso che la prima cosa da chiedersi sia proprio questa
Anche per cercare un pochino di sciogliersi tra tutti noi tra meno di due settimane c'è questo grande avvenimento grande nel senso che è un avvenimento che coinvolgerà molte persone allora ministro Bassanini lei pensa che il raduno sul Po in qualche maniera rappresenta una sfida rappresenta qualcosa che invece lo Stato deve affrontare con cose concrete e serie senza farsi prendere troppo la mano pensa che sia una goliardata oppure pensa che cosa
Guardi io penso che
Finirla con una battuta un po'banale non vada né sopravvalutato ne sottovaluta
Non c'è
Nessun dubbio che il fatto che un milione di persone
Che tanti grosso modo saranno non è difficile
Radunare intorno alle rive del Po
Un ventesimo
Della popolazione delle regioni che sono attraversate
Da quel fiume non è difficile in una domenica di settembre
Il fatto che
Ventesimo un milione di persone il cinque per cento della popolazione di quelle regioni partecipi ad una manifestazione che ha come obiettivo
La spaccatura in due dell'Italia
è un fatto che non va sottovalutato
Non dobbiamo dimenticare
Che quel milione di persone non rappresenta
L'Italia e neanche l'Italia del nord
Che Bossi non rappresenta e non ha titolo per rappresentare i cittadini dell'Italia del nord che hanno votato qualche mese fa che hanno dato a Bossi
Molti voti
Ma che non hanno fatto della lega nel primo le né il secondo partito o schieramento politico neppure limitatamente al Nord Italia
Però sono tanti
E cavalcano problemi e disagi reali
Io suggerisco a tutti la lettura di un libro Dio un
Giornalista
Gian Antonio Stella che ha scritto recentemente uscito tre mesi fa
Un libro sulla rivolta del Nord Est titolato sicché
è un buon libro di giornalismo investigativo come dicono gli americani
Fatto facendo nel Triveneto qualche migliaio di interviste e cucendo le
In un filo comune
Di opinioni e di fatti
Questo libro dimostra
Dimostra due cose
Che i cittadini del Nord
Non vogliono
Neppure quelli del nord est spaccare l'Italia
Capiscono benissimo che questo obiettivo è irrealistico è antistorico
Nell'epoca della competizione globale della costruzione dell'unità politica economica e sociale dell'Europa
Nella quale si va verso la moneta unica europea non la divisione delle della lira delle monete esistenti in concorrenza fra loro
Però pongono una serie di problemi reali che ripeto a mio avviso non sono solo del Nord ma anche del centro e del sud Italia
Il problema del centralismo il problema dell'eccesso di burocrazia il problema dell'eccesso di regole leggi complicazioni burocratiche controlli oppressivi il problema della complessità del sistema fiscale
Il problema
Del
Complicazioni procedurali
Che sono una delle cause del deficit di infrastrutture dell'inefficienza dei servizi pubblici ecco però e quindi chiedono autonomia auto-governo
Delegificazione semplificazione burocratica semplificazione fiscale controlli meno oppressivi e così via però sul libro quelli mi scusi finisce con un capitolo
Che è intitolato il rischio di un secessionismo preterintenzionale
Cioè il rischio che
Non tanto a una risposta a questi problemi
La risposta vera il federalismo è una risposta vera la semplificazione amministrativa burocratica la delegificazione è una risposta la radicale snellimento dei controlli è una risposta al federalismo fiscale è una risposta non dandosi questa risposta da parte delle istituzioni governo Parlamento forze politiche la falsa ricetta separatista avvenga abbracciata per disperazione
Questo è il problema che oggi si presenta di fronte a noi
In tempi rapidi e naturalmente Bossi fa di tutto perché non venga data questa risposta in modo che alla fine prevalga per disperazione il Progetto separatista
E però oggi ricordavo all'inizio è accaduto un fatto che ha un suo significato e cioè che la Giunta del Veneto che non è una giunta leghista
Aggiudicato e questo è un giudizio politico insufficiente
L'avvio del federalismo fatto dal governo dell'Ulivo e ha posto un problema cioè quello di cominciare a fare insieme a Lombardia e ad altre regioni
Azione per arrivare al referendum abrogativi di quattro ministeri allora io chiedo al presidente della Regione Toscana questo rappresenta quasi un elemento anche di divisione all'interno delle regioni cioè non c'è soltanto Bossi da una parte lo Stato centrale ci sono anche le regioni che sono state tra le protagoniste del tentativo di una diversa ripartizione
E la capacità legislativa del centro e la periferia che oggi si trovano in difficoltà tra loro che sta succedendo
C'è un credo che effettivamente ci sia una
Tendenza che io considero sbagliata
E che spero sarà superata nella
Conferenza dei presidenti di alcune regioni del centro destra
Di giocare da sole di giocare in proprio questa carta del cambiamento dello Stato intendiamoci
Dentro questa scelta c'è anche un aspetto non negativo cioè il fatto che alcune grandi regioni poteva essere anche che alcune grandi regioni del centro destra fossero semplicemente contro il cambiamento dello Stato per lo Stato centralistico
Quindi va visto il versante di una di una disponibilità un impegno di una avvertire
Oggi che lo Stato così come non funziona non si può regge che ha bisogno di profonda incisive riforme nella direzione appunto di una cambiamento quello che chiamiamo federalismo
Ma dentro questa impostazione che sta modificando anche qualche cosa dentro il Polo
Perché noi abbiamo fatto qui a Firenze il sette di marzo una iniziativa
Regioni province e comuni per una piattaforma di cambiamento federale autonomistico del Paese nel dibattito che ci fu non so se ti ricordi ma fu abbastanza sconcertante perché nessuno compreso Fisichella che pure aveva concordato
Una parte con Bassanini sul cambiamento istituzionale lì venne fuori nel dibattito che non era questo
L'aspetto che la destra avvertiva come importante lo accettava ma non lo avvertiva come importante decisivo oggi forse qualche cosa in questa direzione
Può cambiare le regioni del centro destra possono farlo cambiare questo è un versante positivo quello che considero negativo
E che questa impegno per il cambiamento dello Stato si voglia giocare in proprio
Da soli
E si voglia caricare
Di un significato politico
Negativo critico nei confronti del governo che francamente io che pure ho nonno lo lo anticipo subito siccome Formigoni al meeting di Comunione e Liberazione ha detto che da una fase di impegno per il cambiamento dello Stato ora seguiva una fase di difesa d'ufficio
Del governo del centro sinistra io non faccio la difesa d'ufficio del governo di centrosinistra perché essendo del centro sinistra non servirebbe al Governo una difesa d'ufficio
Ma una valutazione di merito sulle cose fatte queste sì questo sì il provvedimento che ha fatto il Governo sul cambiamento delle procedure
Sullo snellimento delle procedure e quindi quello che significa per i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione è positivo
Bassanini ricorda che anche le regioni del centro destra hanno dato nella stato regioni un giudizio positivo di merito su questa scelta compreso il Veneto
Così quello sul trasferimento delle competenze amministrative a Costituzione vigente a Regioni Comuni anche se qui ti dico subito che le Regioni riproporranno degli emendamenti che ripristino il testo originario che è stato mantenuto nell'impalcatura di fondo ma con alcuni cambiamenti secondo me peggiorativi introdotti da Bassanini sì a me sembra però che tutti questi discorsi a me no scusa su che rispetta papà è lui che ci interrompe rispetto al testo che era stato presentato da te il Consiglio dei ministri ha mantenuto quella che per nell'impalcatura di fondo
Si trattiene allo Stato le funzioni relative a difesa eccetera eccetera
Il resto regioni e comuni dentro questo ci sono alcuni cambiamenti noi ripristineremo quelli che erano stati della tua proposta che sono stati ripristineremo proporremo che il problema tra le altre cose
Problema mi sembra questo che trovo che sia abbastanza complicato trasferire questo discorso come dire a livello di normale comprensione della gente perché poi i nostri ascoltatori ci possono dire ma tutti questi discorsi federalismo cambiamento il passaggio dallo Stato centralista il tema nella nostra vita che cosa significa io penso che Mario Primicerio che poi in quanto sindaco di una grande città ha a che fare con i problemi i limiti le realtà virtuali e le realtà invece venire del fare politiche dell'amministrare una città ci possa dire in concreto visto dal punto di vista di chi sta in una città cos'è che si chieda questo sta
Credo che la cosa essenziale
Risiede in un discorso molto semplice
Cioè che di fronte alle responsabilità che un amministratore no politico ampio
Ci sia
Diciamo a bilanciare queste responsabilità la capacità di far fronte a queste responsabilità
Cioè in altre parole
Noi
Sindaci noi amministratori locali quindi i presidenti di Provincia e presidenti di Regioni eccetera
Vediamo più direttamente la richiesta della gente
Oggi veramente la gente quando c'è qualcosa che non va
Più o meno a ragione Inca in parte anche a ragione se la riffa con la
L'autorità che vede più vicina cioè non si dice abbattuta non si dice più gioco Piove governo ladro silice piove accidenti al sindaco
Ecco di fronte a queste responsabilità che c'ha il sindaco che già il presidente la Regione gli strumenti sono molto limitata
Quindi
Lo sforzo che sta facendo il governo io credo uno sforzo molto meritorio anche se naturalmente niente perfetto figurarsi in una riforma di cose ancora così complicate come sono in Italia comunque uno sforzo meritorio è quello di
Fare delle cose più semplici
Oggi non conta fare delle ancora delle leggi che siano meglio di leggi bisogna metterci in condizione di a vere cose poche certe e facilmente sanzionabile
Questa è la cosa essenziale
E poi naturalmente
Di fronte a certe richieste età soddisfare avere la possibilità di soddisfarle quindi quello che si che viene richiesto all'autonomia locale è quello di avere anche la propria autonomia impositiva per dirne uno cioè la possibilità di non soltanto di riscuotere certe tasse su cui non si può fare nulla perché sono decise centralmente ma eventualmente decidere se eccome imporre delle tasse finalizzate a qualche cosa in modo che il cittadino paga
Dieci lire e sa esattamente di potervi di poter richiederli poter pretendere uno dei servizi per quei dieci lire senza che le cose faccione di giri pazzeschi per cui non si fa non si capisce più dove vanno a finire
Va be'ma
Alla fine di tutto questo però viene fuori anche un discorso politico di carattere generale perché
è comprensibile il fatto che non si possa in due mesi cambiare un sistema statale evidentemente però viene fuori anche un criterio di scelte che occorre fare ora tanti sono i discorsi tanti sono i problemi che il nuovo governo affronta resta il fatto però che dal punto di vista della gente trovarsi a dovere se si è un artigiano pagare decine e decine di tasse se si è un operatore di un altro settore a dover affrontare procedure incredibili per avere certificati permessi e così via se si è un professionista a dovere interrogarsi come diceva prima il Sindaco su quale fine faranno le proprie tasse i propri e getti mi chiedo io esiste una consapevolezza da parte del mondo politico Domenici che questo è un tema che non interessa soltanto Bossi per il Nord ma in realtà riguarda un po'tutte le persone che si trovano a dover affrontare mille difficoltà nella vita di tutti i giorni
Io sono molto d'accordo con questa osservazione perché
Effettivamente in questa fase a me sembra quasi che il nostro sia un Paese in cui cella riproduzione dei dibattiti a mezzo dei dibattiti cioè ci sono discussioni che crescono su se stesse
Anche
Un po'per il ruolo che qualche volta nel giornale a diciamo di amplificazione
Positiva o negativa a seconda dei casi e spesso si perde di vista quella che la sostanza il punto di partenza
Dei problemi che dobbiamo affrontare
Allora la sostanza e il punto di partenza secondo me e queste noi abbiamo un governo
Di centro sinistra
Un governo che stalli
Non perché bene soltanto gestire governare quello che c'è
Migliorare i conti pubblici risanare il debito portarci in Europa e così via tutto questo c'è e siamo convinti che debba essere fatto ma questo governo è lì è qui perché deve gestire una fase di transizione ancora difficile del nostro Paese ma in una logica di cambiamento e di riforma
Se noi s'perdiamo di vista a questo punto che è centrale se noi perdiamo di vista l'esigenza di introdurre elementi profondamente innovativi nella vita del nostro Paese
Allora corriamo il rischio di perdere di vista anche quella che l'essenza fondamentale la funzione fondamentale delle forze che in questo momento sono al governo del paese
E allora per dire la cosa molto concretamente io credo che i due disegni di legge
Che il Consiglio dei ministri
Ha approvato a licenziare il dodici luglio il diciannove luglio scorsi
E che riguardano il primo una serie di interventi volti al loro snellimento e alla semplificazione amministrativa
Alle all'alleggerimento dei controlli sugli enti locali e così via
E l'altro che riguarda come è già stato detto prima la
Del legale al governo
Per varare una serie di misure che attribuiscano nuovi complice nuove funzioni
Alle regioni e alle Autonomie locali più in generale sono due disegni di legge importanti perché vanno nel senso di avviare questo cambiamento
Il federalismo voglio fare un discorso molto terra terra deve essere sostanzialmente un modo di riorganizzare l'ordinamento dello Stato per rendere migliore la vita dei cittadini
Riorganizzarlo per esempio sulla base del principio di sussidiarietà che non è niente di complicato semplicemente vuol dire che noi mettiamo il potere della responsabilità a livello più vicino a quello dei problemi da affrontare e dice e da gestire e vuol dire che la delega a livelli Diversi superiori e accettabile soltanto quando i problemi non trovano la loro più su razionale soluzione ai livelli più bassi e più vicini alla vita dei cittadini
Questo è il punto di partenza che deve ispirare la nostra iniziativa chiaramente
Io credo ma poi abbiamo il ministro Bassanini che è stato l'artefice principale di queste proposte che sono stati questi disegni di legge che sono stati approvati dal Consiglio dei ministri e quindi chi meglio di lui lo può dire
La scelta che si è fatta e che io ritengo sia giusta e questi noi siamo in una fase in cui dobbiamo fare le riforme costituzionali ma le riforme costituzionali sono una cosa complicata allora cosa facciamo stiamo fermi aspettare le riforme costituzionali no
La scelta che si è fatta è questa utilizziamo quello spazio che la stessa nostra Costituzione cita perché sotto certi aspetti la nostra è una Costituzione elastica che consente anche degli spazi di manovra e di riforma importanti
Nel campo per esempio della riorganizzazione dello Stato delle Autonomie locali della pubblica amministrazione e facciamo introduciamo tutti quelli elementi di riforma a Costituzione invariata che è possibile introdurre questa è la logica che è stata seguita io ritengo che questo sia il punto di ispirazione il più importante che fino a questo momento su questi temi ha guidato il governo poi naturalmente e concludo subito
Ci sono molte osservazioni da fare ci sono aspetti tecnici che le regioni riproporranno ci sono c'è un dibattito da affrontare in Parlamento perché sono disegni di legge che dovranno essere discussi insieme alla legge finanziaria ma io ritengo che l'ispirazione di fondo debba essere appoggiata anche perché guardate molte molte saranno le resistenze che ci troveremo davanti politiche ma anche burocratico
Sì però c'è un fatto che visto con la logica e con gli occhi ricchi Pepe aspettare che il cambiamento arrivi vien fatto di chiedere io lo vorrei chiedere al ministro che sta con ma non avevamo fatto un referendum per abolire il ministero dell'agricoltura e ci ritroviamo il governo dell'Ulivo che a un ministro sostanzialmente dell'agricoltura ora è chiaro che il procedimento politico e complesso gli interessi sono tanti immagino io che anche dalla periferia ci saranno molta insistenza in questo senso e tuttavia sembra quasi che si debba sempre ricominciare daccapo
Ora ministro lei ha fatto in modo che chi di noi deve frequentare i pubblici uffici possa d'ora in avanti non dover tutte le volte ripresentare lo stesso certificato
Il ministero delle Finanze ha stabilito che la bolla di accompagnamento non dovrà più tartassare chi ha un'attività commerciale ed economica son tutte piccoli fatti che arrecano alla gente un respiro ok questo va bene
Bene ma perché se si fa un referendum e si vince contro il ministro dell'Agricoltura poi si reintrodusse surrettiziamente il ministero dell'agricoltura mi sembra un po'emblematico di una certa difficoltà del nostro Paese a fare dei grandi cambiamenti
Sì innanzitutto
Vorrei ricordare qualche giornale lo ha detto quindi non sveglio segreto né interna corporis stelle
Consiglio dei ministri ministro dell'Agricoltura e
L'unico ministro che ha votato contro in Consiglio dei ministri
Il disegno di legge di delega per diciamo Coe come diceva benissimo Leonardo Domenici l'avvio del federalismo perché si tratta solo di si tratta solo di alcuni primi credo importanti passi verso la semplificazione amministrativa
L'avvio del federalismo e la riforma dell'amministrazione Primi passi perché le riforme vere si fanno
S'
Un passo dietro l'altro
E non pensando di poter dunque Holmboe cambiare tutto per poi ritrovarsi al punto di partenza misto agricoltura votato contro ha votato contro per una ragione molto semplice
Che voleva che si introducesse in questo testo una norma che faceva salvo ministro il ministero per l'agricoltura così come ricco definito da una legge del Parlamento
Purtroppo dopo quel referendum ci fu una legge del parlamento che io non votai ma non importa aereo era in minoranza
Ci fu una legge del parlamento che sostituiva al vecchio ministero dell'agricoltura e foreste soppresso con referendum il Ministero delle risorse agricole e forestali
C'è chi ritiene questa una presa in giro
Quello che pensa riguardo Franco Bassanini non è rilevante a questo riguardo c'è chi invece ritiene e ai Metra questi anche lo devo dire
I versi assessori regionali all'agricoltura non tutti ma diversi assessori regionale l'agricoltura che sia utile avere un ministero delle risorse agricole
Che rappresenti unitariamente ritagli a Bruxelles per esempio dove si decidono le politiche agricole comunitarie
Credo che il presidente Chiti come il sottoscritto pensi che si possa benissimo fare come fanno i lender tedeschi
Che a Bruxelles si rappresentano da soli
Naturalmente coordinandosi fra loro e naturalmente in un rapporto di leale collaborazione con il Governo con il governo federale
Però vede è significativo il fatto che ministro Agricoltura essersi offeso opposto perché in realtà il disegno di legge di tele Inga a differenza di quello che qualcuno sostiene avendolo letto male
Non comporta la salvaguardia dei ministeri e delle amministrazioni centrali esistenti al contrario
Nel momento nel quale sarà fatta questa operazione di ridistribuzione
I compiti funzioni e risorse uffici
Dallo Stato a comuni province e regioni a quel punto si dovranno tirare le somme così dice la delega e diverse in amministrazioni centrali dello Stato alcuni ministeri compresi saranno soppresso
Io poi capisco voglio dire nella nella scelta che ieri oggi ha fatto la Regione Veneto
C'è come diceva giustamente il presidente Chiti una certa dose di propaganda e strumentalizzazione politica sono Regioni governate dal centrodestra la memoria degli italiani è in genere corta
Dimenticano il fatto che due anni fa il Governo di centrodestra non ha fatto nulla né sulla strada del l'avvio del federalismo né sulla strada della semplificazione amministrativa né sulla strada dell'allargamento delle Autonomie locali della riduzione dei controlli non ha fatto nulla c'era Maroni Ministro dell'Interno
Leghista c'era il leghista Speroni ministro delle riforme istituzionali c'era Berlusconi presidente del Consiglio
Non ha fatto assolutamente c'era Frattini segretario generale di Palazzo Chigi non ha fatto assolutamente nulla
Mentre in fondo questo governo nei primi cento giorni affatto
Poi il Parlamento lo deve approvare c'è una certa dose di strumentalizzazione politica
Però c'è altro nella scelta della regione c'è un'altra cosa che Chiti sottolineare l'idea che bisogna mettere in campo
Pressioni
Le resistenze ci sono
è vero è un dato testuale che tra il disegno di legge che io avevo predisposto e quello approvato dal Consiglio dei ministri ci sono differenze
Il governo nella sua collegialità ha deciso una certa soluzione è legittimo che le Regioni dica no era più avanzata sulla strada dell'avvio del federalismo il primo disegno di legge
Siccome dovrà decidere il Parlamento queste scelte che vengono messe in campo servono a far sì che il Parlamento migliori e non peggiori
Il disegno di legge i due disegni di legge del governo che dovranno misurarsi in queste settimane con il giudizio delle forze parlamentari qua c'è però una terza ragione
E qui vorrei che
Chiti poi dicesse quello che ne pensi
Io ho l'impressione che insieme a queste due ragioni la strumentalizzazione politica
E la necessità di mettere in di creare un campo di forze verso il miglioramento del Genoa di legge del governo e per evitarne il peggioramento
Poi c'è una terza ragione
Questa terza ragione e che
Nel disegno di legge del governo così come nello sforzo che alcune Regioni hanno fatto la Toscana è fra queste
Si è cercato di identificare un modello di riforma dello Stato
Che si basa veramente su un'applicazione integrale del principio di sussidiarietà
E che quindi da un ruolo alla Regione non ci sarà nessun federalismo bypassando le regioni come qualcuno dice
Da un ruolo fondamentale alla Regione
Ma da un ruolo fondamentale anche ai comuni e alle altre Autonomie locali
Sapendo che il principio di sussidiarietà significa che tutto ciò che i Comuni possono fare
Come enti fondamentali e di autogoverno delle comunità locali
Deve devono essere in grado devono avere i poteri e gli strumenti e le risorse finanziarie umane per farlo
Perché solo così si evita l'ingolfamento nella regione di funzioni gestionali
E un nuovo centralismo certo più vicino alla gente di quello Nazionale Romano
Ma altrettanto quasi altrettanto deplorevole e pericoloso
C'è nelle diritti in alcune dirigenze regionali cui lo possiamo dire più facilmente perché la Toscana non è tra queste regioni chi è a questa visione e quindi critiche e io l'ho visto messo per iscritto queste critica la scelta del disegno di legge di delega che è una scelta che come dire
Pensa che la ridistribuzione delle funzioni debba venire dallo Stato non solo in direzione delle regioni ma anche in direzione dei Comuni e delle Province
Infine c'è un ultimo elemento
Che spiega anche perché su questa strada accorrano soprattutto le regioni governatore dal Polo ma a nord del Po
E che è un elemento di inseguimento di Bossi di inseguimento della Lega
E su questo io penso che il nostro moderatore abbia ragione
Noi queste riforme le dobbiamo fare le dobbiamo fare seriamente
Non perché le chiede Bossi che tra l'altro non chiede più il federalismo
Ma chiede un'altra corsa
Male dobbiamo fare perché questo è l'unico moto per rendere moderno al nostro Paese
E per portare le il sistema delle nostre amministrazioni pubbliche
A quel livello di efficienza dirà perdita di capacità di rispondere ai bisogni all'esigenza dei cittadini che sono proprie delle democrazie più moderne più avanzate
Nel nostro paese noi questa strada la possiamo percorrere soltanto con adottando un modello federalista molto avanzato
Con una forte integrale applicazione del principio di sussidiarietà dividendo il lavoro fra le amministrazioni la stessa riforma dell'amministrazione
Dovrà essere non un compito del Parlamento del governo
Ma un compito comune di tutte le istituzioni
Governo e Parlamento riformeranno quelle poche amministrazioni che resteranno allo Stato per svolgere compiti che è essenziale siano gestiti unitariamente l'ordine pubblico la difesa esterna del Paese la la politica monetaria e poco altro
Regioni province e comuni si riformeranno le loro amministrazioni il però mi mi compie una libertà adattandosi alla diversità delle situazioni sembra mi faccia introdurre il guizzo di questo discorso del fa che
è un discorso bello nel senso che è molto lineare persino troppo
Il presidente Chiti ha dovuto constatare come un ministro dell'Ulivo anzi di un Ulivo verdissimo perché il ministro dell'ambiente quando si è trattato di affrontare il problema della fissazione del parco
Delle isole toscane del Parco dell'Argentario si è comportato in maniera che ha suscitato le critiche del presidente della regione Toscana dell'Ulivo anche a luglio proprio in termini di mancanza di rispetto proprio di un criterio chiama molo così se non di sussidiarietà della capacità degli enti le corale di poter legiferare andare avanti su questo punto e seconda zeta mi sembra interessante ricordare anche questo che all'interno proprio del gruppo dirigente del partito democratico della sinistra molti dei suoi esponenti non più tardi di tre o quattro mesi fa si è svolto un dibattito importante perché ci sono dei punti di vista diversi tra chi tendeva al federalismo come un principio di sussidiarietà che prevedesse poi
La coabitazione tra Comuni e Regioni e chi invece voleva fermare quasi una sorta di supremazia dei comuni nei confronti delle regioni voglio dire
Sotto ogni Cello ci sono posizioni piuttosto diverse io vorrei sentire Chiti e Domenici su questi punti perché a questo punto si tratta proprio di cercar di capire al di là della provocazione di Bossi se davvero come dire una prospettiva di natura federalista sta concretamente coinvolgendo chi poi la dovrebbe fare cioè questo governo
Io sono convinto di sì in questo perché il governo ha vinto le elezioni l'Ulivo ha vinto le elezioni sì ma il ministro Ronchi ha fatto poi venga che ne sa Illy Corwin Torre elezioni con una piattaforma che è molto precisa
E secondo me quando si vincono le elezioni oggi pacta servanda sunt soprattutto quelli con i cittadini cioè i patti bisogna rispetta la piattaforma è precisa è condivisibile
Dice quale ruolo hanno lo Stato centrale quale ruolo ha hanno le Regioni quale ruolo hanno i Comuni delle Province
In questo se sarà portata avanti con coerenza io penso che ci possa essere una forte intesa tra regioni sistema delle Autonomie
E Governo nazionale maggioranza di governo perché su un punto che sottolineava il ministro Bassanini io sono d'accordo è vero
Mentre se si fa un dibattito in Toscana ieri sera ho fatto un dibattito come questo a Pistoia
E c'era il capogruppo in Consiglio regionale di Alleanza Nazionale che mi diceva il tuo federalismo guarda molto alle regioni il mio guarda e comuni
Però poi nelle realtà regionali Campania Lombardia
Veneto dove governa il centro destra è vero questo aspetto i rapporti con i Comuni eccone le Province non sono come sono anche in Toscana e come saranno sempre di dialettica politica ci possono essere le polemiche tra il presidente della Regione e Governo i comuni ognuno poi ma di dialettica politica
Sono di contrapposizione di volontà di ignorare appunto la sussidiarietà si ferma a un certo punto perché la Regione dice pro destra e la gran parte delle coalizioni dei comuni delle province di centro sinistra così si fa poca così si fa poca strada
Con il ministro Ronchi sulla questione del parco a me preme fare
Un elemento di precisazione
Noi Regione Toscana noi maggioranza della Regione Toscana vogliamo e volevamo e abbiamo voluto il Parco dell'Arcipelago perché altrimenti saremmo stato di dei folli noi per dare una risposta in termini utili
Non giocando su questo per dare una risposta in termini utili al governo
Ci siamo fatti fare manifestazioni contro a sessanta giorni dalle elezioni quindi il problema non era se fare il Parco dell'Arcipelago se ricordi noi eravamo e siamo e saremo ormai c'è oltretutto sul per fare parte dell'arcipelago
La polemica con Ronchi è stata su due aspetti
Uno sul fatto e io lo ritengo ancora che si poteva un governo di centrosinistra e un ministro del centrosinistra poteva avere un coraggio
Che non avevano potuto davvero non avevano avuto i governi precedenti è vero nella legge istitutiva dei parchi non ci ha detto che si fa la concertazione per stabilire qual è l'ampiezza ma la volontà politica può farla fare non può farla compiere oppure la Regione la Giunta e la Regione Toscana aveva chiesto
Dateci venti giorni poi venti giorni ci sono stati la concertazione la fa la Regione Toscana ci riesce bene si porta un prodotto insieme ai comunica le Province non ci riesce
Interviene il governo su questa è stata la polemica e è stata anche sul fatto ancora più grave che io che ho avuto anche motivi di polemica con i sindaci non accetto però che un ministro
Quando deve fare una scelta che è condivisa nel merito perché ripeto il Parco dell'Arcipelago non lo vogliamo
E su questo c'è la contrapposizione anche in Toscana con il centrodestra e con la lega
Però poi faccia delle polemiche dicendo che i sindaci che vogliono la concertazione o che hanno anche delle riserve o che hanno anche delle valutazioni diverse le mie proteggono la speculazione edilizia e qua questo non si può andare su questo è stato la polemica dura provvedi il Governo ha fatto anche un'altra cosa io vorrei appunto tu dicevi giustamente
Discutiamo di cose concrete cerchiamo di capire i cittadini che cosa cambia col federalismo allora
In una catastrofe perché non è la normalità della vita quotidiana che il disastro avvenuto in Versilia per la prima volta in Italia un governo hanno minato non me ma il presidente della Regione commissario per la ricostruzione
E il meccanismo che lì si è stabilito tra Regione governo nazionale certo regione sindaci sta dando dei rischi Maroni nomino ai prefetti appunto Maroni nomino prefetti sta dando dei risultati in termini di efficienza di trasparenza di rapporto con i cittadini che sono esemplari che sono una pagina nuova e allora io dico anche questo se funziona questo meccanismo nelle catastrofi sarà il caso di dire che può funzionare anche meglio nel normale della vita quotidiana
Non c'è dubbio problema però
Come dire bisogna dirlo a chi poi prende non vanno in senso contrario ora da questo qui ho qui sotto gli occhi un'intervista recente fatto da Bassolino
In cui non è che Bassolino si contrapponga alle teorie prevalenti all'interno del Pd è suo all'interno del governo ma
Certamente lui accentua questa caratteristica del Municipio del Comune come elemento strategicamente fondamentale della nuova articolazione ora questo è un discorso molto interessante perché può significare che lo Stato che come dire si avvicina alla gente ne prende poi le forme del sindaco prende le forme della persona che la gente è legge quindi si tiene assaltare direi anche in termini di democrazia reale
Delle funzioni nuove probabilmente capaci di produrre
Come dire del bene ecco io vorrei sentire come all'interno del PDS questo tipo di dibattito non necessariamente significa contrapposizione ma insomma di dibattito politico si sta sviluppando e vorrei che Mario Primicerio gruppo come dire dicesse qualcosa un po'provocatoriamente per il municipio di Firenze magari contro la Regione Toscana
Le osservazioni che faceva adesso
Pietro Iozzelli
Sono molto giuste
Questo in realtà non è un dibattito che esiste soltanto all'interno del PDS una se posso fare un riferimento di carattere
Storico poi magari Franco Bassanini che non è soltanto Ministro è anche un professore eventualmente mi correggerà
Questi elementi di ambivalenza sono in un certo presenti in un certo senso presenti anche nella nostra stessa costituzione
E da tanti anni
Fra gli stessi costituzionalisti e fra coloro che in un modo o nell'altro sono stati e sono coinvolti nell'attività amministrativa e di governo c'è una discussione fra regionalisti e comune a listino chiamiamoli così
Però io credo che sia molto importante anzitutto sottolineare un fatto e qui faceva bene Vannino Chiti a ricordarlo
Il fatto cioè che per esempio l'anno scorso
Regioni province comuni che si sono ritrovate a marzo mi pare no qui a Firenze hanno definito una piattaforma programmatica comune per la riforma in senso federalista dello Stato nell'ordinamento dello Stato
Noi dobbiamo trovare e dirlo è facile direte voi però questo è il punto
Un equilibrio di riforma istituzionale che ci consenta di superare sia le tendenze municipalista vittime che sono presenti per esempio all'interno della destra
E che nella loro espressione più estremistica possono poi collegarsi anche alla logica di uno Stato accentratore che noi vogliamo evidentemente superare sia alcune forme come vengono chiamate di neo centralismo regionale
E ha ragione anche su questo Chiti quando lo ricorda io voglio parlare in termini molto concreti ma da me sono venuti per esempio i dipendenti delle soprintendenze di Napoli a dirmi per carità
Non ci fate passare alle dipendenze della Regione Campania perché se no noi ce ne andiamo tutti perché lì non funziona niente ora naturalmente è un caso specifico ma è evidente che noi abbiamo un Paese molto differenziato diversificato in cui purtroppo non tutte le Regioni funzionano come l'Emilia la Toscana e forse anche qualche Regione perché non dirlo del Nord
Il punto quindi è trovare questo equilibrio che deve tenere conto anche di un altro fatto
Non c'è dubbio che la riforma la famosa legge ottantuno del mille novecentonovantatré che acconsentito ai cittadini di eleggere direttamente il proprio sindaco
Ha determinato anche come dire una crescita disfunzione soggettiva di soggettività della figura dei primi cittadini eletti direttamente
E non c'è dubbio che il nostro è un Paese in cui le città hanno avuto storicamente un ruolo rilevante
Ecco perché io credo che noi dobbiamo parlare di un federalismo cooperativo e solidale
Nel quale tutti abbiamo l'obiettivo di superare questo stato centralistico e accentratore tutti abbiamo l'obiettivo lo voglio dire rozzamente di smontare la burocrazia ministeriale
Tutti abbiamo l'obiettivo di portare il più vicino possibile nel modo più trasparente possibile la gestione della cosa pubblica vicina quella che la realtà quotidiana dei cittadini
Bisogna naturalmente trovare dei punti di equilibrio proprio perché questo processo riformatore non sia poi bloccato da un conflitto fra quelli che sono gli stessi livelli i vari livelli delle Autonomie locali
Allora
E concludo su un punto ponendo anche come punto di discussione
Quando noi parliamo per esempio di potestà normativa di potere di autoregolamentazione che sembrano cose astratte
Vuol dire secondo me anche seguire un criterio di differenziazione
Delle e situazioni reali delle situazioni concrete cioè prendiamo un esempio che riguarda anche Firenze visto che dopo di me parla Mario Primicerio
Il discorso delle aree metropolitane
Il discorso delle della costituzione delle aree metropolitane è previsto nella legge centoquarantadue del mille novecentonovanta che ridisegna il sistema degli enti locali comuni le Province in primo luogo ebbene io credo che noi non usciamo da questo dibattito su facciamo non facciamo le aree metropolitane facciamo pesare o no le città se non diamo alle realtà locali regionali ma anche comunali delle grandi città
La possibilità di decidere da sole
Anche quale sia il modo migliore per dare una soluzione differenziata al modo di realizzare a Firenze e a Bologna Milano a Napoli la città metropolitana
Perché è la scoperta dell'acqua calda ma spesso ci dimentichiamo appunto dell'esistenza dell'acqua calda dire che Roma Milano e Napoli sono città di un certo tipo
Per le quali forse è giusto arrivo a dire assumere anche come punto di riferimento e di ispirazione una autonomia amministrativa particolarmente accentuata e sono realtà
Città molto differenti da Firenze da Bologna da Genova e così via ecco allora dov'è il punto noi dobbiamo attraverso questo tema della potestà normativa attraverso la revisione del delle leggi delle norme esistenti dare anche effettivamente una maggiore autonomia usando un gioco di parole alle Autonomie locali per decidere quali sono le forme Emilio
Possano essere una strada da seguire e penso che sia la strada sulla quale possiamo trovare quell'equilibrio istituzionale di cui parlavo poco fa
Mario Di ti chiedevo prima ci sono dei conflitti che tu verifichi nel tua vita di sindaco di Firenze con la regione su questo tema possiede in perfetta sintonia
Mi spiace mi spiace dell'ultima non ci sono almeno diciamo sono stati poi ci possono venire da domani naturalmente io credo comunque che il discorso diffondono federalismo centralismo sia a un livello tale che
Il
L'andare a ritoccare a ripulire a vedere qual il rapporto tra Stati tra città in Regione sia semmai una cosa successiva allora l'abbiamo detto una cosa importante credo che fondamentalmente che cosa intendiamo per federalismo
Intendiamo un sistema in cui il potere di decidere e di fornire dei servizi sia più vicina ai cittadini
Così come è vicina ai cittadini il il potere che noi abbiamo sindaci amministratori regionali di sapere le esigenze perché le conosciamo
Le conosciamo più da vicino perché vediamo la gente per la strada eccetera eccetera quindi queste la cosa essenziale
Questo va risolto
A questo punto diceva giustamente il ministro queste un discorso di fondo si sceglie tra uno Stato centralista o uno stato decentrate
Noi scendiamo lo Stato decentrato
Dopo il modo in cui il rapporto tra le città e la gestione che di certe cose andrà fatta per forza a livello del Comune anche del comune di tre mila abitanti
E il compito della Regione che certamente avrà un compito a sua volta normativo eccetera eccetera
L'aggiustamento di queste due rapporti è una cosa di secondo livello
No Allo stesso modo che mettersi a discutere adesso di come potrà essere un domani introduco un altro elemento di discussione
La Camera delle autonomie locali se dovrà rappresentare le province e i Comuni oppure soltanto le regioni diciamo non dividiamoci su queste cose
Perché adesso il discorso fondamentale è scegliere tra uno Stato centralizzato e accentratore o uno Stato federale
Allora noi scendiamo per lo Stato federale il resto è secondario
Il resto andrà fatto certo andrà approfondito ma importante che quando si sceglie per lo Stato decentrato questo voglia dire
Che si cambia anche qualche cosa a livello e l'amministrazione centrale
Ma io credo che
Forse non molti sanno che dal settanta a oggi dall'istituzione delle regioni oggi son passati ventisei anni
In cui molte competenze sono passate alle Regioni sarebbe magari da domandarsi come mai non siano passati ancora oggi si debba dire completare il passaggio delle deleghe le dalle Regioni ma lasciamo perdere questo fa a questo punto uno si immagina tante competenze son passate dallo Stato centrale Regioni chissà quanto si saranno semplificate le burocrazie ministeriali uno va a vedere gli organigrammi delle burocrazie ministeriali anche dei ministeri le cui competenze sono passate ampiamente le regioni e vede che dal settanta a oggi si sono appesantite non sono alleggerite
Ecco perché noi che siamo per l'autonomie per il federalismo eccetera dobbiamo semmai accantonare per un attimo le cose che magari ci possono anche dividere o su cui si possa anche discutere perché in questo momento o tutti noi che abbiamo questa convinzione
Diamo un appoggio a Franco Bassanini diamo un appoggio a questo governo in questo sforzo che è uno sforzo micidiale mastodontico perché ci sono è stato detto all'inizio ci sono delle delle grossissime resistenze politiche e non politico
O noi diamo questo appoggio convinto è forte a questo sforzo o se cominciamo a dividere i capelli in quattro e a dividerci e ha litigare su delle cose secondarie in fondo non si arriva mai
Ministro io vorrei fare una domanda pochino maliziosa ma poco poco e basta
Cioè questo lei oggi ha inviato una lettera al ministro del tesoro
In cui li ricorda di trovare un modo
Per dare ai dipendenti pubblici il buono pasto il ticket
E ricorda che questo faceva parte degli accordi che erano stati fatti a suo tempo tra la controparte statale e i dipendenti pubblici
Ma c'è stato in questo anche un pochino un elemento come dire di tendere la mano a un settore che recentemente lei aveva un po'chiamato
Direi con un certo piglio a partecipare a quest'opera di risanamento e di riqualificazione della funzione statale
Esprimendo anche criteri come dire di maggiore quanto meno sincerità lavorativa distinguendo fra chi fa i doppi turni già a lavori neri e così via ecco la domanda è questa CEE
Per proseguire sul discorso fatto da Primicerio
Un elemento veramente di grande resistenza dell'organizzazione pubblica centrale per cui
Chiaramente si deve giocare su vari pedali per cercare di portare avanti verso un obiettivo di natura più semplificata federalista la struttura dello Stato
In quella premessa alla premessa devo rispondere di no
I buoni pasto sono onesti tutto previsto da contratti
Sir ma previsti da una legge
Da una legge della Repubblica e poi da un contratto regolarmente stipulato tra l'agenzia che rappresenta lo Stato Lara e le organizzazioni sindacali dei lavoratori pubblici approvato dal governo dal Governo precedente e questo
I contratti vanno onora
Del resto l'istituto del buono pasto c'è anche in molti settori privati son previsti anche da molte aziende private voglio dire
Questo istituto contrattuale non è stato attuato
La cosa i ritardi che si sono accumulati nella sua attuazione non dipendono naturalmente da responsabilità del ministro Ciampi
Tuttavia io ho ritenuto necessario chiedere al ministro del Tesoro
Di volere personalmente
Valutare questa situazione e dare la competenza è del ministro del Tesoro per l'attuazione di questo istituto contrattuale dare e prendere personalmente i provvedimenti necessari perché al più presto
Questo istituto contrattuale sia attuato in modo che non esistevano come dire
Alibi
E non esistano ragioni di legittima protesta nei confronti di altri obblighi che derivano dai contratti di lavoro del settore
Nella premessa la lettera a Ciampi ho anche detto ricordando quello che Ciampi spesso ha detto in Consiglio dei ministri qualche settimana fa
Che nel momento nel quale il Governo si trova nelle condizioni di dover chiedere a tutti e quindi anche i dipendenti pubblici
Un eccezionale e responsabile collaborazione per affrontare il grande problema del risanamento della finanza pubblica
Nei tempi richiesti
Dall'accordo di Maastricht
E nello stesso momento il governo deve dare il segno che i contratti gli impegni assunti vengono onorano
Dopodiché io confermo quello che
Lei ricordava io sono convinto che
Ci sono e il la nostra pubblica amministrazione è una realtà molto complessa
Ci sono incrostazioni
Ci sono resistenze
C'è un gran numero di dipendenti pubblici che sono capaci
Volonté Rosi e che chiedono soltanto di essere messi in condizione di lavorare bene
Abbiamo leggi assurde
Tanto troppe leggi troppe regole regole contraddittorie regole ingestibili
Controlli e procedure di decisione assurda ingestibili
Qui c'è il sindaco di Firenze e presidente Regione Toscana
Sanno che cosa intende
Io non lo so se questo Paese a centocinquanta mila leggi come dice Cassese non so se lui le ha mai veramente conta
Certo è che questo Paese ha da venti a trenta volte più leggi
Di quelle che hanno le altre grandi democrazie moderne avanzate
Siccome due terzi delle nostre leggi governa non l'attività delle amministrazioni pubbliche degli amministratori pubbliche
Significa che noi abbiamo all'ingrosso cento mila leggi che governerà l'attività delle amministrazioni pubbliche
Ogni legge fatta da vari articoli ogni articolo e da vari commi milioni e milioni di disposizioni
Anche il miglior funzionario
Oltre al miglior sindaco al meglio il Presidente Regione ci perde la testa
Allora noi dobbiamo innanzitutto Governo e Parlamento forze politiche
E nel meccanismo che ne abbiamo pensato anche regioni comuni saranno chiamati a collaborare fare una grande opera di semplificazione snellimento
Ci sono regole inutili
Che disciplinano cose che possono essere lasciate all'autonomia della società civile
All'autonomia dei singoli
Ci sono funzioni e compiti che possono essere dismessi per concentrarsi su quelli essenziali sussidiarietà è anche questo
Non è solo non facciano stato quel che può fare il Comune o la Provincia la Regione e anche non facciano le istituzioni quello che non è essenziale che facciano le istituzioni c'è una grande opera di semplificazione di snellimento per contro concentrarci su ciò che essenziale
E anche le regole e le regole devono avere un senso devono servire a garantire dei diritti
Dei cittadini o degli interessi degli interessi generali
Mentre ci sono regole procedure che sembrano fatte apposta solo per rompere le scarpe
Ai cittadini alle imprese agli amministratori ai sindaci ai funzionari ai dipendenti pubblici
Mettiamoci in greco questa ha una grande
A quel punto
Gli alibi e pretesti non ci saranno più per nessuno
E allora a quel punto
A quel punto
Si vedrà
Chi è in grado di lavorare pene sarà messo in condizione di farlo deve essere anche retribuito dignitosamente
Di avere l'autonomia gli strumenti e la retribuzione dignitoso
Il che egli incapaci e i fannulloni devono andarsene a casa
Destituzione e lo stato le regioni le province i comuni non sono enti di beneficenza e poi ci sono le istituzioni di beneficenza
E allora per esempio ormai lo si sarà una delle
Cose che io ho già proposto al presidente del consiglio
Da ministro del Tesoro
è che intanto si cominci
Visto che dobbiamo risparmiare
Si comincia ad affrontare un tema
Il tema è quello
Del doppio qualche volta triplo lavoro dei dipendenti pubblici
Non consentito dalla legge
Ma praticato e di fatto tollerato
Allora
La soluzione a mio avviso è semplice
Favoriamo la scelta del part-time periti intende far per chi intende farla perché
Vuole che so io
Avere più tempo per
Prendersi la laurea
Oppure per
E a stare con i bambini che sono piccoli
Finché sono piccoli
Ma anche la scelta del part-time perché
Ritiene di dedicare una parte della sua giornata ad un altro lavoro ad un'altra attività
Però
Se fa così
Viene pagato dallo Stato dalla Regione dal Comune
Come un dipendente che dedica
Non la sua giornata lavorativa la metà della sua giornata lavorativa al suo lavoro pubblico
Per chi è a tempo pieno e ritiene di restare a tempo pieno
Debbono essere rese più serie le sanzioni e i controlli
Sul rispetto delle norme che già esistono che prevedono l'incompatibilità con tutta una serie di attività di lavori e di impieghi
Questa è una norma
Che può apparire Tura
Che però giuste
E dalla quale si possono ricavare risorse per ridurre la spesa pubblica
Ma insieme anche risorse per cominciare a retribuire meglio il lavoro di chi dedica l'intera giornata al suo impiego pubblico
E quindi per come dire dare maggiore consistenza quei fondi per la produttività per il miglioramento dell'efficienza dell'amministrazione che sono previsti dai contratti dalle leggi e dai contratti ma che hanno oggi scarsissima
Disponibilità finanziarie
Facendo quattro conti ci siamo accorti che dà una misura del genere
Si ricava assai più in termini di contenimento della spesa pubblica che non dal famoso blocco assoluto del turnover
Tanto in più che si riesce a ricavarne una parte per appunto finanziare la le misure
E i fondi che servono a migliorare la produttività e l'efficienza delle amministrazioni mi permetto di ritornarci
Cioè sì
Il cinque per cento dei dipendenti pubblici decidesse di optare per il part-time
Lo Stato risparmierebbe cinque mila miliardi questo il calcolo fatto dal presidente dell'Aran Carlo Dell'Aringa il quale però dice anche un'altra cosa si chiama così
Che sono meno di undici mila i dipendenti che fanno il part-time nel pubblico impiego anzi dice che Secondo il primo volume del conto annuale novantaquattro non arrivano a cinquecento cinquecento gli impiegati delle amministrazioni statali che fanno spartani
Mentre sono circa dieci mila duecentocinquanta i lavoratori a part-time del settore pubblico allargato questo per dire che se la cifra del cinque per cento potrebbe determinare un risparmio di cinque mila miliardi e quindi creare delle energie finanziarie consistenti probabilmente questo Paese non solo nella sua struttura burocratica ma anche nella percezione che la gente ha dei suoi problemi è ancora un Paese che deve compiere un salto molto molto grande molto elevate
Io vorrei fare ora l'ultimo giro veloce di interventi dei nostri ospiti e vorrei chiedere a Vannino Chiti un giudizio rapido su un problema gigantesco perché c'è un settore su cui la Regione già di fatto esercita una funzione di legislazione importante ed è quello della sanità eppure si ritrova a dover gestire un settore che è come dire pieno di problemi di crisi al tempo stesso di grandissima responsabilità da questo punto di vista l'approccio al federalismo alla piena responsabilità della Regione in questo che è uno dei settori chiave che riguardano tutti i cittadini non si sta rivelando come dire un problema
Che qualche volta fa tremare un po'Urso
Sì
La sanità fa tremare porsi
Ma soprattutto fa tremare i polsi perché in realtà la sanità come è stata fino ad oggi è come un treno in cui certe leve di guida sono al centro
Contratti di lavoro a volte addirittura si mettono etichette si tolgono ticket e si chiude gli ospiti meno male la Toscana non ha chiuso non accettato il discorso meccanico
Anche se qualche condizionamento
Noi stessi l'abbiamo avuto ma delle chiusure ovunque Acierno centoventi posti deve non di non litri trazione abbiamo fatto ad esempio un discorso diverso tra la montagna e le aree urbane abbiamo fatto un discorso diverso tra la riaggregazione
Dei servizi attraverso la costruzione di nuovi ospedali ma insomma c'erano addirittura leggi meccaniche che potevano sanzionati dove siamo abbiamo corso il rischio di essere sanzionati con miliardi che non venivano dati perché non avevamo ottemperato McCain meccanicamente a questa impostazione e così sulla farmaceutica poi abbiamo anche delle responsabilità
Senza autonomia di risorse e di decisioni perché anche qui tutte le risorse sono trasferite allora io penso non è facile comunque la sanità ma certamente dentro la sanità come dentro ogni altro settore lo Stato centrale deve fissare quali sono i livelli fondamentali che a ogni cittadino italiano di servizi devono essere dati
Questo sì un cittadino della Lombardia uno della Toscana uno della Sicilia un bambino un anziano devono avere dei livelli minimi alcune prestazioni che ci sono ovunque questo è a vere
Un diritto di cittadinanza che per tutti delle pari opportunità che sono per tutti poi
Se in Toscana si decide di fare di più per la sanità che per un altro settore con le risorse che abbiamo o aumentandola le risorse che i cittadini ci possono dare assumendocene la responsabilità
Potendo riorganizzare e avendo piena potestà di di riorganizzare servizi mobilità del personale c'è tra questo verdetto deve potersi fare questo deve potersi fare e questo è uno dei punti che ce ne sono altri ma questo forse esprime ancora di più come oggi si rischi molto io però approfitto
Di questa domanda che tu facevi per esprimere come dire
Una valutazione anche un auspicio lo dica Franco che è qui ma o a Leonardo insomma tutti noi
Si sta andando verso la Finanziaria
Queste un banco di prova decisivo per il governo e per la maggioranza di centrosinistra
Decisivo non non non perché si facciano le ultime spiagge cetra ma sappiamo quali sono i problemi difficili del nostro Paese
Però qui bisogna dare un segnale di novità
Bisogna che sia dato un segnale di novità nel senso di collegare risanamento e sviluppo i temi dell'occupazione in particolare
Bisogna che sia dato un segnale di novità cominciando a fare un'azione il ministro Visco ha iniziato questa questione la carta ed è è fonte è importantissima ma un'azione forte sull'evasione sull'erosione sui tanti piccoli privilegi che stanno distruggendo l'Italia più di Bossi
A livello di coesione tra territori tra categorie sociali
E anche nei confronti delle regioni e degli enti locali
Per carità non si ricominci con il balletto dei trasferimenti che non si fanno dicendo che non si mettono tasse e poi si costringe il comune di Firenze e tutti i Comuni o a tagliare o aumentare la Regione Toscana stessa cosa addirittura peggio perché sono addizionali io voglio potermi assumere pienamente le responsabilità di decidere perché si aumento non si aumenti a chi si aumenta
Ma non di essere costretto a fare un più di un'addizionale perché non ci sono una riforma del fisco avviata in Spagna Franco l'ha visto Bassanini
L'ha visto in Spagna il governo di centro destra è stato costretto
A dare alle regioni una compartecipazione del trenta per cento
Sully
Non facendo cento più trenta fa centotrenta ma faccia facendo cento meno trenta fa settanta per lo Stato centrale non aveva la maggioranza dei se non abbiamo maggioranza di governo ecco noi la maggioranza di governo l'abbiamo e l'Ulivo senza bisogno appunto di non avere la maggioranza di governo deve riuscire a prendere questa strada che è una strada concreta cioè se facciamo questo dibattito a gennaio a una tua domanda che cosa è cambiato sulla Finanziaria tra governi di centro sinistra e quelli precedenti non si deve essere in grado di dire almeno due cose in termini di equità e in termini di rapporto tra Stato centrale periferia così come oggi siamo in grado di rispondere se tu ci dici che cosa è cambiato nei confronti del governo Berlusconi appunto
Che questo governo intanto provvedimento per lo snellimento e la semplificazione delle procedure e per l'attuazione della Costituzione vigente l'ha fatto e quelli di destra lo avevano fatto ecco sui temi delle risorse finanziarie che toccano i cittadini e che sono un problema grande che riguarda le categorie sociali e i territori bisogna poter fare acque altrettanto è un aspetto secondo me decisi
Che cos'è l'equità a questo punto
L'equità nella finanziaria
Usiamo delle parole che
Si capiscano
Io penso che equità sia il termine giusto da usare
Naturalmente noi siamo all'inizio di un percorso che sarà
Non facile
Quello che riguarda appunto la legge finanziaria
Però io credo che noi dobbiamo essere capaci di collegare risanamento e cambiamento
Ecco perché credo che sia importante
Vedere molto concretamente quale sarà la nostra capacità di produrre risparmio sull'assetto sulla per spesa pubblica e contemporaneamente discutere e non è un caso che i provvedimenti di cui stiamo parlando stasera siano stati collegati alla Finanziaria
Quei disegni di legge che introducono degli elementi di
Cambiamento e di innovazione nel nostro sistema
Qui ci saranno poi degli aspetti più specifici e più tecnici da vedere per esempio la questione
Del blocco del turnover per quanto riguarda le Autonomie locali io credo che su questi temi si dovrà fare la discussione molto chiara perché non dovranno esserci interventi penalizzanti
Da questo punto di vista credo però che noi dobbiamo riuscire a mettere in campo anche altri due punti che stasera non abbiamo toccato ma che erano un po'presenti ora nel discorso di Titti cioè tutto questo nostro ragionare sulla riorganizzazione dell'ordinamento dello stato della pubblica amministrazione a altri due riferimenti fondamentali il primo è quello che riguarda il sistema fiscale
è evidente che noi parliamo di due disegni di legge importantissimi
Ma altrettanto importanti saranno i provvedimenti che si prenderanno con la legge finanziaria proprio in tema di decentramento e di trasparenza del prelievo fiscale
Non voglio venire su questo punto anche negli aspetti tecnici ma per esempio qui Chiti citava un punto che è in discussione il problema della compartecipazione delle regioni ai tributi erariali
Anche il gettito IRPEF la costituzione di una specifica imposta regionale a larghissima base imponibile con un'aliquota molto bassa questi sono aspetti tecnici ma si sono molto importanti che poi discuteremo questo il primo punto perché non possiamo fare un tavolino soltanto con due gambe ci vuole anche questa terza gamba che il punto decisivo del federalismo fiscale l'altra questione è quella dello stato sociale ora questo è un punto che secondo me dovrà stare anche molto al centro del nostro stesso dibattito congressuale cioè se noi vogliamo fare una sinistra moderna ma che mantenga ben saldi tra i suoi principi quelli della equità e della giustizia redistributiva noi dobbiamo capire che oggi è necessario misurarsi con il problema di un nuovo modello di stato sociale
Voglio essere molto sintetico anche se questo è un punto di grande discussione ma qui ci sono anche le responsabili po'di responsabilità storiche nostre
Perché vedete negli anni settanta
Sono andati avanti alcuni processi di decentramento dei poteri
Ma contemporaneamente negli anni settanta si è avviato quel processo di incontrollata espansione della spesa pubblica
Che naturalmente ha avuto come massimi responsabili i partiti di governo ma in qualche misura anche gli stessi partiti di opposizione cioè l'idea che lo stato sociale poteva funzionare soltanto se era uno stato che controllava centralmente la redistribuzione delle risorse
E questo ha determinato un certo tipo di processo e di percorso che poi ha avuto negli anni ottanta il grande sfondamento della spesa pubblica allora oggi noi dobbiamo capire se vogliamo superare o no definitivamente questo modello di stato sociale è ovvio che dobbiamo fare
Non soltanto perché dobbiamo entrare in Europa ma anche perché uno stato sociale di quel tipo non è più giusto non è più giusto perché rischia di produrre nuove forme di marginalità allora il tema è questo
Possiamo mandare avanti il tema del decentramento dei poteri e del federalismo insieme anche ad una riorganizzazione dello stesso stato sociale possiamo cioè a vere un sistema
Che si basa anche su forme di rapporto nuovo integrato con quelle che sono realtà associative presenti nella società civile che non siano direttamente pubbliche qui
Le pietre chiazze le ha fatto una domanda Chiti sulla sanità ma ragioniamo concretamente se noi dobbiamo fare un discorso che riguarda il risparmio l'intervento sulla possibilità di ridurre gli sprechi
Come possiamo gestire questo senza un raccordo nuovo
Fra quello che il servizio pubblico della sanità e quelle che sono e no le strutture per esempio del volontariato dell'associazionismo voglio parlare molto praticamente che esistono ad esempio in una società come la nostra
Se io devo ridurre i tempi di degenza
Di una persona che è stata operata l'operazione non difficile di ernia per esempio ma come come devo fare se si tratta di una persona anziana
Me ne frego io servizio pubblico e lo rimando a casa o posso costruire una rete di relazioni
Che mi consente di farlo stare il meno possibile ricoverato perché così risparmio soldi come collettività ma ho la possibilità di offrirgli anche un'assistenza nel momento in cui torna a casa perché posso contare
Su una rete intermedia di solidarietà
Che non è pubblica che non è nemmeno privata ma che mi garantisce comunque una realtà di coesione sociale forte
E appunto mi riferisco qui al tema di uno stato sociale allargato di quelli che sono i livelli intermedi di questo stato sociale
E allora questo può funzionare meglio no io credo di sì in una logica di decentramento dei poteri questi sono i temi che una sinistra
Democratica moderna che voglia mantenere come suo principio ispiratore l'idea dell'equità deve affrontare e credo che questo sia uno dei compiti principali della nostra stessa riflessione congressuale come PDS
Ecco però mi sembra che su questo tema Primicerio ci possa dare una testimonianza interessante perché l'idea che lo stato sociale tenta
Trovare come il suo parte attiva la struttura locale il volontariato
Le organizzazione non profit e tutte queste cose qua
Pone poi la struttura le card locale di fronte credo a questo tipo di problema da una parte la necessità di affrontare i problemi che si presentano in maniera concretamente drammatica sto pensando al problema della Cassa Firenze sto pensando al problema
Degli emarginati dei poveri e dall'altro una struttura finanziaria che sappiamo essere quella che e dall'altra ancora una difficoltà probabilmente di rapporto e di gestione con tutto questo mondo
Definiamolo per brevità del volontariato macchia strutture tradizioni interessi concretamente c'è una via che si può percorrere in questo senso
Credo sai il la l'osservatorio che abbiamo qui a Firenze in Toscana e in generale l'osservatorio privilegiato perché la rete di solidarietà di associazionismo di associazioni volontariato che ci sono nel mondo laico e quello cattolico eccetera eccetera è vastissima e da una fortissima tradizione
Certo il problema grosso cuore e che da una parte abbiamo una serie di associazioni di cooperative di gruppi che si dedicano al volontariato puro e semplice dal volontariato che al pubblico non costa niente
Oppure al volontariato strutturato che ovviamente deve sostenere dei costi e poi c'è tutto quel ventaglio del no profit che è un ventaglio estremamente variegato a volte anche tra il no profit il profetici sono ci sono delle dette i confini abbastanza labile
Il fatto è come dicevi giustamente tu che le emergenze le nuove povertà crescono di giorno in giorno faccio un esempio banalissimo purtroppo drammatico
Nell'anno mille novecentonovantacinque noi come Comune di Firenze abbiamo speso una cifra intorno a un miliardo non è moltissimo però per per un comune di medie dimensioni abbastanza
Per il integrazioni di affitti per famiglie che effettivamente in grandissima maggioranza poi certamente i sono anche i furbi ma in grandissima maggioranza delle loro estremo bisogno mille novecentonovantacinque mille novecentonovantasei fino a oggi settembre abbiamo già speso un miliardo e seicento milioni
Di spesa incomprimibile perché io a questa gente non gli posso dire vai a dormire sotto i ponti
Quindi incerto posso cercare di
Spendere meglio di risparmiare
Di attivare relay Levis il privato sociale il no proprio i più larghe però di fatto ci sono certe richieste che crescono di anno in anno perché non dimentichiamocelo che ci sono tutto una serie di persone che sono sospinto detta una fascia di difficoltà verso una fascia di vera e propria povertà
E questo noi le vediamo le sentiamo le vediamo nelle anticamere dei sindaci e degli assessori da solidarietà lo vediamo elettrici schivo cioè sono cose a cui non possiamo non rispondere allora il discorso di stasera aveva proprio questo scopo qui noi siamo quelli che le sentiamo di più queste domande
E sappiamo che non possiamo dire di no e non vogliamo neanche
Che ci si dica di dover scegliere tra un asilo nido un'assistenza agli anziani perché sono tutte esigenze essenziale allora quello che noi l'espressione delle autonomie locali e questo governo che lo ha perfettamente capito chiediamo cerchiamo di mettere in atto è di essere messi in grado di avere quegli strumenti per far fronte a quelle responsabilità
Questo è il punto essenziale finché siamo fermi a uno Stato in cui credo che che che che si è girata tra tra gli addetti ai lavori almeno che nell'ultimo collegato alla Finanziaria
C'era addirittura a disposizione
Legge dello Stato
Per autorizzare i sindaci a dotare di Telepass le autorità presentarsi sa ora dico se si deve spente
La fatica di illustri funzionari dirigenti parlamentari eccetera per occuparsi di queste cose qui voglio dire vuol dire proprio c'abbiamo tempo da perdere
Istruì vorrei lei concludesse perché qui mi sembra che tutti non fanno altro che chiederle delle cose
Io le vorrei ricordare una cosa e farne un invito il tredici di settembre tra pochi giorni
Il presidente Chiti ha invitato tutti i sindaci toscani a un incontro che doveva svolgersi a Fiesole invece si svolgerà Firenze causa maltempo
In cui in qualche maniera la Toscana delle tante città offre una risposta al raduno leghista del quindici
Offre una risposta in termini di discussione e dibattito su che cos'è appunto il federalismo quindi temi che noi stiamo trattando stasera
Io anche se non spetta a me vorrei sapere se lei può venire se possibile ridare un ministro della Repubblica questa cosa e secondo vorrei che un pochino lei chiudesse questo dibattito
Cercando di farci capire quale poi alla fine l'impegno finale di questa cosa perché certo che occorre tempo occorrono mediazioni politiche tutto ok ma il federalismo rappresenta per come è stato espresso questa sera una priorità caratterizzante di questo governo o è in un certo senso come dire un momento certamente elevato ma in fondo che nasce perché ci sono altri che premono su questa
Allora il tredici settembre terrei molto volentieri ma il mio programma il seguente la mattina al Consiglio dei ministri
E io finora non ho mancato a nessun consiglio dei ministri e credo di aver fatto bene
A non mancare mai
Talvolta non si sa ma non si sa mai
Il pomeriggio o a Grosseto una Assemblea di amministratori locali e la sera sono alla festa dell'Unità di Grosseto
Quindi mi sembra difficile trovare il tempo per bene
Sono i toscani
La seconda la seconda questione cui vorrei rispondere io questa sera nomi forse questa sera al dibattito
Può avere annoiato qualcuno perché mancato
Quello scontro nel quale scorre sangue che piace molto a una parte ormai del nostro sistema dell'informazione
Però
Gli uccelli io non direi che tutti mi hanno chiesto delle cose
Perché non non mi pare voglio dire che questo sia
Sono stati posti dei problemi
Credo che sia emerso una notevole convergenza nel modo con cui affrontarli
Sono state offerte delle disponibilità
Il federalismo non è comuni province regioni che chiedono ma che innanzitutto sì assumono Prodi lo ha detto nella replica al Senato sulla fiducia si assumano delle grandi responsabilità e chiedono di avere gli strumenti e i poteri per poter far fronte a queste responsabilità
Responsabilità che hanno comunque Primicerio diceva giustamente
Io posso anche non avere formalmente quella competenza
Ma vengono da me
E di fronte a dei problemi drammatici io non posso sottrarmi
Io non posso sottrarmi a cercare delle risposte
Allora ecco una delle cose più singolari per esempio
E che io sono ancora costretto dare legge dalla sentenza dalla Corte costituzionale
A rinviare leggi regionali
Che intervengono nella determinazione dei canoni dell'edilizia economica e popolare
Per cercare di adattarle alle condizioni
Elementari
Quando è assolutamente evidente che qui siamo di fronte ad una serie di attività che riguardano il territorio interventi sociali dei condizioni fondamentali di vita delle popolazioni locali
Nelle quali non c'è alcuna ragione che ci sia una competenza
Normativa e di intervento dello stato
Anche perché è già una serie di competenze in materia sono state attribuite alle regioni e agli enti locali
Per cui si crea alla una confusione una sovrapposizione tra competenze diverso
E allora a quel punto Primicerio avrà degli strumenti per rispondere a quella domanda l'accarezza
Non finire sotto i ponti
Che non sono necessariamente è soltanto quello di dare delle integrazioni monetaria in qualche caso dovrà continuare a dare ma in altre avrà altri strumenti
Io ho più adeguati
Io penso che e rispondo alla domanda finale chiave
Io penso che chi lo diceva prima noi abbiamo noi avevamo un programma programma elettorale il programma dell'Ulivo
Con molta semplicità Presidente del Consiglio ha detto in Parlamento
Il programma di governo è innanzitutto l'attuazione del programma elettorale dell'Ulivo
Perché in una moderna democrazia maggioritaria Nardo moderna democrazia dell'alternanza i programmi elettorali danno presi sul serio
Chi ha vinto le elezioni a il dovere
Democratico
Politico e etico e civile
Di attuare il programma sulla cui base avuto i voti degli elettori
In questo programma c'è un'indicazione chiarissimo
Certamente non c'è soltanto ci mancherebbe altro
Non c'è soltanto l'impegno per la riforma delle istituzioni per la riforma federale
E per l'attuazione
Di una Grande ridisegno dell'architettura complessiva del nostro stato del nostro sistema istituzionale applicando integralmente il principio di sussidiarietà ci sono altri punti
L'occupazione lo stato sociale diceva cose
Eccellenti prima Domenici il
La scuola l'istruzione la ricerca sono altri punti però questo è uno dei punti fondamentale
è uno dei punti chiave
La ragione per la quale
Io ho preferito credo così con
Il consenso almeno degli amministratori regionali e locali dell'Ulivo
Ragione per la quale io ho preferito chiedere al Consiglio dei ministri di mandare subito in Parlamento non nei primi cento addirittura nei primi cinquanta giorni di vita e il Governo
Alcune premi ma importante disegni di legge che consentono di fare un pezzo di strada verso il federalismo e verso la semplificazione amministrativa
Anche senza aspettare che fossero come dire perfezionati sapendo che su alcune cose
Ci sono delle esigenze di perfezionamento di miglioramento dei
E perché questo segnale dovevamo darlo subito
Il governo non si fa chiudere l'Ulivo la maggioranza non si fa chiudere
Nella
Esigenza di affrontare quasi sulla difensiva
Una situazione di squilibrio dei conti pubblici sicuramente peggiore di quella che prevedevamo che ci ha costretto a fare una manovra correttiva di metà anno più pesante di quella che prevedeva che ci costringe a impostare una Finanziaria che può realizzare un avanzo primario di centoquattro mila miliardi
Avete cinque punti e mezzo di avanzo primario rispetto al PIL
E lo sforzo maggiore che in Europa oggi venga fatto
E quando qualcuno dice lo Stato ci ridà a meno di quello che noi diamo all'ospedale
Cari amici e cari compagni ed era
è un dato un dato statistico
E così
Lo Stato da indietro ai cittadini lo Stato i Comuni Province e Regioni centoquattro mila miliardi in meno di quello che i cittadini danno allo Stato
Il punto è che
Questo è reso necessario
Dall'obbligo di onorare i debiti che in passato sono stati fatti
Qualche volta per finalità socialmente utili
Economicamente produttive qualche altra volta per irresponsabilità ed esperto ma vanno onorati
Perché un Paese serio li deve onorare perché è l'unico modo di stare in Europa
Allora diventa
Diventa
Difficile
Molto impegnativo ma anche molto necessario il compito di far rendere
Al meglio queste risorse che sono fortemente limitate dalla necessità di dedicare una quota consistente
Delle entrate dello Stato ad una spessa necessariamente produttiva qual è pagare gli interessi sul debito pubblico
E come possiamo farle rendere al meglio
Equità e rigore come diceva Domenici prima
Riforma dell'amministrazione
E appunto
L'attuazione rapidi di una grande riforma in senso federale
Che consentirà
Portando vicino ai cittadini come è stato detto sparse portando vicino ai cittadini le scelte che riguardano
I servizi
Le scelte che riguardano la riorganizzazione della pubblica amministrazione
Portando vicino ai cittadini
Gli la possibilità reale di trovare quelle risposte
Alle domande della società civile delle in prese
Tette i singoli individui
Che sono contemporaneamente più efficaci e meno costose
Primicerio prima diceva una cosa molto importante che peraltro anche Domenici un tema che anche domenica aveva svolto
Uno dei modi
Per rispondere alle domande
Della Società delle famiglie e delle imprese
In modo più adeguato e meno costoso e quello di utilità usare al massimo le disponibilità alla collaborazione ed integrazione tra istituzioni pubbliche e organizzazione articolazione della società civile
Non profit le associazioni di volontariato ma anche l'impresa anche lei prese ma questo non lo si può fare da da Roma
Non lo si fa stando dietro una scrivania
In un ministero romane questo lo si può fare sul territorio a contatto diretto
Con il Wap
Allora questa che è una vera rivoluzione noi abbiamo bisogno di far la e di farla in tempi rapidissimo
Perché altrimenti io lo dico con una battuta che alla rozzezza di una battuta altrimenti il rischio che noi abbiamo è quello di fare sforzi notevolissime difficili duri as
Per riuscire a dentro dare in Europa di entrarci fin dall'inizio
E poi di essere poco dopo ributtati fuori dall'Europa perché non abbiamo un sistema istituzionale di può che amministrazioni che allo stesso livello di efficienza di rapidità di snellezza di capacità di risolvere i problemi della gente insieme alla gente che hanno
Sistemi di amministrazione pubblica delle democrazie più avanzate d'Europa
E allora sarebbe veramente
Un bel
Un bel un bel risultato queste lo sforzo comune che noi dobbiamo fare
Io registra anche questa sera una notevole convergenza di intenti terrà
Le forze politiche Leonardo rappresenta una principali fra principale forza politica dal punto di vista numerico del dell'Ulivo della coalizione forze politiche istituzioni regionali e lo ali e propositi le intenzioni del Governo poi Orselli ci saranno discussioni
Ci saranno momenti nei quali emergeranno e poi troveremo il modo di comporre punti di vista di
Sì e assolutamente ovvio che se uno legge un'intervista di Bassolino quella che tu ricordati e un'intervista dell'assessore Mario uccide la regione Emilia Romagna forse sul modo di costruire lo Stato federale qualche differenza c'è naturalmente come dire pensare che
Questi diversi punti di vista non si mani destino neppure sarebbe del tutto sbagliato si manifestano ci si confronta si trovano soluzioni equilibrate e ragionevoli e io devo dire che poi ci sono quelli che lavorano per costruire queste soluzioni io questa sera sono venuto qui molto volentieri perché su questo palco tre interlocutori che sono con diversità di ruoli si sono di strati in questi anni tra coloro che con più intelligenza e con più determinazione hanno lavorato per costruire soluzioni ragionevoli e tra
Ti candidi che credo sia un riconoscimento che a me piace fare a Vannino Chiti a Primicerio e a Domenici
Grazie grazie a voi per la vostra falsi