"I nuovi assetti istituzionali" organizzato nell'ambito della Festa Provinciale de L'Unita' tenutasi presso la Fortezza Medicea

Subito e che è un tema immediatamente
Politico
Se non mi sbaglio non credo di sbagliare in materia
Di impianto generale diciamo sulla in tema di di riforme istituzionali la posizione di Rifondazione e la posizione del PDS sono alquanto lontane
Non le sto neanche riepilogare prezzo che tutti lo sappiate comunque insomma in termini generale di sostanza mi correggeranno
Bassanini a Marchetti se sbaglio
Sostanzialmente da parte di di Rifondazione c'è una posizione di forte difesa del carattere parlamentare diciamo del dell'impianto politico istituzionale del Paese c'è un secco no a qualsiasi soluzione che anche alla lontana diciamo vada nel in una direzione o presidenzialisti dica o di o di elezione diretta del del presidente
Del Consiglio c'è un no ancora più secco la questione non riguarda tanto direttamente le riforme istituzionali propriamente dette ma quelle di eventuali ritocchi alla legge un mutamenti ulteriori alla legge elettorale c'è un sentono
A
Al doppio turno diciamo per quello che riguarda le
La le l'eventuale ulteriore riforma del nostro sistema elettorale c'è però un punto politico di più che è stato un un punto del che sia un po'fuori forse ha perso nel corso delle numerose polemiche
Di quest'estate il punto politico per il quale Rifondazione Comunista a un certo punto ha detto
Su questa questione sulla questione del riforme elettorali riforme istituzionali non sono possibili doppia maggioranza cioè non è possibile che ci sia una maggioranza di governo alla quale sia pure nelle forme che tutti conoscete
Rifondazione concorre da una parte che ci sia un'altra e diversa maggioranza per quello che riguarda le riforme istituzionali la questione pena se si determinasse questo pena le sorti stesse del del governo dell'Ulivo ora la questione non è di poco conto perché per un verso perché Rifondazione Comunista carica di molti significati politici e istituzionali la questione
La questione delle riforme del tutto ovvio che se uno reputa determinate
Riforme istituzionali un pericolo per la democrazia uno a rischio di eversione uno svuotamento dall'interno dei movimenti democratici è molto complicato poi chiede agli di far finta di nulla sul piano della dell'opera di governo se passano riforme di questo tipo però è anche vero che questa si è configurata comune Mina mi pare che in altre circostanze una volta intervistato da noi sul Corriere una volta ad altri D'Alema aveva sostenuto invece viceversa che diverse maggioranze erano lì e perfino diciamo possibilità di muoversi dei sinti anche nella Bicamerale e poi dopo dei singoli parlamentari di muoversi come dire secondo coscienza sulle questione senza vincoli troppo cogenti di partito era una possibile uso una cosa legittima e per molti versi anche auspicabile ecco allora fatto questo breve quadro di mi scuso se sono stato troppo lungo ma la questione è molto complicato
Così informativo diciamo soprattutto per i presenti non certo per Bassanini e Marchetti forse ecco la prima questione che pongo ad ambedue di carattere generale è proprio questa cioè su questo tema qual è l'alternativa cioè o si sta fermi e non si fanno le riforme
E così si mantiene la vita del governo oppure viceversa si fanno le riforme si corrono i rischi del del caso anche quelli più drammatici per il governo o c'è una terza via possibile
Senatore perché
Ma mi pare che di un problema venga
Posto un termine così ne di dal nostro
Coordinatore del dibattito che non sono però i termini nei quali
Diciamo lo svolgersi del dibattito intorno alle questioni istituzionali viene a porre questi problemi se noi avessimo
Ho avuto un qui questa sera
E non soltanto il ministro Bassanini
Autorevolissimo
Esponente del PDS
E autorevolissimo costituzionalista ma anche i rappresentanti o del partito popolare
Il capogruppo al Senato Elia il rappresentante del o di Forza Italia
L'onorevole Rebuffa noi avremmo visto che le posizioni non sono poi come dire così come il nostro coordinatore cedevoli porre cioè da un lato una posizione di Rifondazione Comunista
Dall'altro una posizione del PDS come dire nettamente alternative e contrastanti avremmo visto che le posizioni che sono in campo sono vega altre e non è che ora perché non ci sono come dire possiamo far finta che non esistano no ridurre la questione o a due posizioni qui presenti le due posizioni dei presenti evidentemente
Dovranno confrontarsi fra di loro ma dovranno anche confrontarsi diciamo in un arco più ampio di forze politiche all'interno spesso o del PDS
Esistono su queste questioni come dire varie posizioni discussioni o non ci sono approcci definitivi
A questi problemi all'interno dell'Ulivo non se ne parla ci sono posizioni o le più varie legittimamente in una materia quale quella delle riforme istituzionali avremmo potuto sentire come per esempio una serie di posizioni
O dei popolari e in particolare ci fanno del professore io se fossi stato che è presente non siano poi così distanti per esempio da alcune posizioni
Di Rifondazione comunista ma all'interno stesso del ripeto del PDS non è che esista soltanto la posizione rispetto alla quale il nostro coordinatore ci chiama confrontarci da quella posizione che troppo in un certo momento o un tentativo di accordo prima delle elezioni
Fra D'Alema o Berlusconi e il Polo stesso intero che poi non andò importo anche per contrasti all'interno all'interno del Polo e che era caratterizzata quella posizione
Che fu definita così diciamo giornalisticamente dell'inciucio fu era caratterizzata da una scelta presidenzialista presentata come CELTA semi presidenzialista ma in realtà scelta presidenzialista rispetto alla quale effettivamente la nostra posizione fuori sarebbe ancora oggi se si ripresentasse una posizione di netto contrasto io credo però che si vada ora o ad un confronto o nella Bicamerale nel parlamento io spero nel Paese un confronto più articolato più vasto
Di maggiore approfondimento rispetto al quale ecco io mi auguro che le forze più democratiche le forze di sinistra prima di tutto
E le forze democratiche cattoliche di centro
Come dire respinga hanno una posizione che se fosse una posizione presidenzialista che è una posizione che noi consideriamo di ispirazione o diversa da quella di fondo dalla quale nasce la nostra Costituzione il presidenzialismo in tutte le sue forme la negazione
Di della partecipazione è latte lega per un certo numero di anni a un capo per dirigere il Paese
Il presidenzialismo è la riduzione generalmente nelle esperienze concrete che conosciamo
E lo sarebbe anche in Italia dei poteri del Parlamento ecco noi speriamo che dal confronto che invece si va ad aprire che purtroppo devo dire
Si è aperto malamente perché noi partiamo per la revisione della Costituzione violando la Costituzione perché o la grande maggioranza del Parlamento approvato sta in prima lettura la legge di modifica delle regole previste per la revisione della Costituzione questo è un fatto a nostro avviso grave bisognava andare invece alla revisione rispettando le regole che ci sono ormai questo il percorso che si è scelto noi porteremo il nostro contributo in questo in queste sedi che si sono o determinate nella Commissione bicamerale nel Parlamento purtroppo la legge che si sta provando che già approvata in prima lettura una legge che riduce le possibilità come dire di o contributo dei singoli parlamentari è una legge molto o molto rigida
è una legge che attente a a stringere i tempi i tempi del dibattito in questo senso direi che quell'ospizio che faceva D'Alema
Che anche i singoli parlamentari abbiano margini come dire di contributo personale semmai sono ristretti
Da questa legge che si sta che si sta approvando però ecco il punto per la domanda è cosa accadrebbe
Se
O si determinasse realmente
Una maggioranza che andasse nella direzione di una scelta presidenzialista su questo punto lo diciamo non lavoriamo perché ciò non accada e ci auguriamo che dal PDS soprattutto vengo a un contributo in questa direzione
Ci auguriamo che proprio dal PDS che rappresenta tanta parte della democrazia italiana
Per il suo per le matrici dalla quale proviene
Per la sua rappresentatività proprio dal PDS venga invece un contributo perché le riforme istituzionali che si cerca di fare vadano nella direzione del rafforzamento dell'ampliamento della democrazia e non del restringimento quindi noi ci auguriamo che a questo non si arrivi se si dovesse arrivare
A questo è chiaro l'abbiamo detto chiaramente sulle riforme istituzionali ci deve essere il più ampio confronto non si rompe certo
La maggioranza governativa su aspetti particolari delle riforme ci può essere su un problema una posizione una maggioranza su un altro un'altra maggioranza è materia che deve essere aperta al più ampio confronto democratico
Però ci sono indubbiamente dei nudi di fondo
Dei punti fondamentali che danno il senso
Di quella che è la riforma che si vuol fare allora è chiaro che se si creasse una maggioranza
Che da a queste riforme un senso antidemocratico un senso non di avanzamento della democrazia non senso di restringimento e addirittura di soluzioni pericolose
Per la democrazia è chiaro che questo inciderebbe a quel punto anche sulle sorti del governo per quello che è la responsabilità di Rifondazione Comunista che non la voga in quella direzione lavora al contrario nella direzione che per cui questo governo Possa continuare e corrispondere alle attese del voto che è stato dato per cambiare questo Paese se si dovesse arrivare a questo noi però chiaramente non potremmo condividere dovremmo trarre su quel punto che sarebbe decisivo per le sorti della democrazia nel nostro Paese le conseguenze necessarie
A me pare fuori
Discussione
Che
E del resto anche il senatore Marchetti lo ha detto
Che le riforme istituzionali
Richiedano
Un confronto
Assai più ampio e dappertutto
E maggioranze più larghe
Di quelle che legittima
Scelte di governo
E l'attuazione
Dei programmi politici della coalizione che ha vinto le elezioni
Per governare
E quindi per attuare le politiche economiche finanziarie e sociali del lavoro
Che sono coerenti con il programma di chi ha vinto le elezioni basta anche un voto di maggioranza in Parlamento
Giobbe giorno avo a governa con credo di attualmente due seggi di maggioranza
Il cancelliere Kohl con
Sette otto
Non di più
Per cambiare
La l'impianto costituzionale
Per cambiare le regole del gioco
Per cambiare la casa comune che è il sistema istituzionale
Noi lo abbiamo detto credo abbiano detto anche i compagni di Rifondazione comunista durante l'ultima campagna elettorale quando da parte del Polo altri affermavano il contrario non basta avere qualche voto in più in Parlamento
E aver avuto qualche voto in più dagli elettori
E i in tutte le grandi democrazie sulla cambiamento delle regole e dell'impianto costituzionale si chiede che vi sia un confronto libero e aperto
Non riservato alla sola maggioranza e che si determini un'area di consenso più larga consistentemente più larga di quella determinata dalla sola maggioranza di governo maggioranza parlamentare
Questa la ragione per la quale
Ovviamente Marchetti non ha detto vero Marchetti qualcosa in contrario ovviamente il confronto sulle riforme
Non può esaurirsi nell'ambito della maggioranza che sostiene il governo Prodi
è vero anche
Il contrario
E cioè che
La maggioranza potrebbe sopravvivere
Se sulle linee fondamentali delle riforme istituzionali da realizzare sì spaccarsi
Io penso che sotto questo profilo
La posizione espressa da Rifondazione comunista abbia un fondamento diciamo la verità
Abbia un fondamento
è chiaro che sulle singole riforme costituzionali quando sono riforme costituzionali che non investono l'impianto complessivo
E questo mi sembra che anche Marchetti lo abbia detto
Si potrà dissentire suo che sono io
L'elenco dei pro delle materie per le quali in una riforma dell'articolo settantasette il Governo può ricorrere a un decreto legge se andiamo verso un sistema nel quale la Costituzione identifichi
Esattamente tassativamente i casi nei quali si può far ricorso al decreto legge
E questo come dire non legittimerebbe
La rottura
Della maggioranza parlamentare
Ma a me sembra evidente che sull'impianto complessivo della riforma
Tanto più se da qualcuna delle parti si ritenga che le soluzioni che vengono delineandosi sono tali da mettere in pericolo addirittura i valori e i principi democratici mi sembra ovvio che si dica
In quel caso la maggioranza di governo non sopravviverà ebbe più
Le condizioni per il quale rilancio in qualche modo la palla Marchetti
Questa riflessione appare legittima
E persino in qualche misura ovvia a mio avviso sono due
La prima condizione
E che per l'appunto questo lo si riferisca soltanto alle linee e ai tratti fondamentali
Della riforme in discussione
Quelle che investono i principi e i valori e la seconda condizione che poi come dire quasi un corollario della prima e che vi sia una disponibilità vera a confrontarsi sulle riforme fermi indie principi democratici fondamentale
E allora il problema Caro Marchetti diventa a mio avviso un altro diventa la nostra democrazia ha bisogno di riforme
Di riforme lo voglio dire prima con una formula più generale di riforme istituzionali
Tra le quali poi vi sono anche riforme che hanno valore natura di riforma costituzionale o no
Io penso che sia fuori discussione questo punto non non voglio non sarebbe il momento in questo dibattito di come dire tornare su principi e su argomenti molto generali ma tutti noi sappiamo che la nostra democrazia per poter funzionare bene
Per poter perché vedete le democrazie sono forti anche nella coscienza dei cittadini quando riescono davvero a risolvere in modo efficace
I problemi del dei cittadini problemi degli uomini e delle dodici
Riescono a rendere governabili una società complessa
E oggi
Riescono a rendere competitivo un paese nella competizione globale che ormai caratterizza la convivenza
Mondiale
Rispondendo
Fondamentalmente alle scelte e agli indirizzi che gli stessi cittadini danno attraverso il loro voto
Riescono a tradurre queste scelte e questi indirizzi in efficaci azioni di governa
In regole e in azioni di governo
E allora noi abbiamo un sistema
Che da molti punti di vista ha bisogno di essere aggiornato
Che ha bisogno di essere riformato
Su un punto io penso anche perché altre volte abbiamo discusso con Marchetti anche qui a Siena o nei dintorni di Siena la la festa di di Rifondazione Comunista di questi tempi
Per esempio noi abbiamo bisogno di attuare una riforma significativa della forma dello Stato
Della forma dello Stato
Che nel nostro linguaggio
Nel nostro linguaggio questo che qualche volta i compagni di Rifondazione Comunista preferiscono
A mio avviso anche un po'come dire s'fumarlo questo linguaggio ma che nel nostro linguaggio significa ist ispirare una riforma della forma dello Stato al modello del federalismo al modello federale al modello del federalismo cooperativo
Cioè di un tipo di federalismo che garantisce forti autonomie forte decentramento delle responsabilità e dei poteri
Conservando
Alle istituzioni centrali o federali gli strumenti necessari per le politiche di quelle che in Germania si chiamano le politiche di coesione per le politiche di solidarietà e di riequilibrio
Ma nell'ambito appunto di una forte decentramento di Poteri
E di risorse
Questo modello risponde assai meglio del modello dello Stato accentrato burocratico e centralista alle esigenze di governo di una moderna società complessa
Nelle quali il carico
Di compiti di competenze e di funzioni che spettano al sistema dei poteri pubblici è molto rilevante
è molto rilevante anche se si vuole uno Stato leggero
Perché comunque molto forte il compito di regolazione
Che anche in uno Stato leggero deve essere soddisfatto
E quindi nel quale è necessario una forte
Suddivisione divisione del lavoro tra le istituzioni
Portando nella misura massima possibile
Gli strumenti e i poteri per risolvere i i problemi quotidiani dei cittadini delle imprese delle associazioni della società civile vicino ai cittadini e alle imprese alle associazioni alla società civile
Sul territorio
E quindi attribuendole
Agli organismi comunali
Se queste questioni hanno dimensione
Dominati le governabile dal Comune e se no alle altre istituzioni di autonomia di livello superiore quelle del Comune questa è una grande riforma
è una riforma molto impegnative
è una riforma le cui linee sono indicate in modo sostanzialmente convergente del programma dell'Ulivo
Nel programma del Polo
E non è un caso badate non è un caso perché il programma del Polo sul punto riprende integralmente
Il secondo è il terzo paragrafo della Bozza dei quattro Esperti quella che poi passata nelle cronache col nome della pozza Fisichella
Dal nome di quello dei quattro che scrisse il primo di questi parametri poi programma Del Bono ha recepito integralmente il secondo il terzo paragrafo che parlano di federalismo cooperativo
Di delegificazione
Di riforma del Parlamento basata su una sola Camera politico-legislativa è una seconda camera che rappresenta il sistema delle Autonomie
Con funzioni proprie di raccordo tra centro e periferia sul modello di quello che avviene nel sistema istituzionale tedesco tip-tap legificazione
Di semplificazione amministrativa e burocratica
Di semplificazione del sistema fiscale già tutta una serie di riforme che vanno nel senso dell'alleggerimento del carico burocratico del rafforzamento delle Autonomie dell'introduzione in sostanza di un modello di tipo federale
Su questo punto
Per esempio questa è una grande riforma una riforma molto impegnativa del nostro sistema istituzionale
Sulla quale io penso il confronto potrebbe dare risultati positivi
Sia nei rapporti tra Ulivo e Rifondazione Comunista cioè sì all'interno della maggioranza
Che sostiene il governo Prodi sia nei rapporti tra la maggioranza di centrosinistra e il Polo
Se il Polo resta fedele e coerente al programma con cui si è presentato agli elettori e sulla cui base ha avuto il mandato elettorale
Problemi sono
Più Complessi per quanto concerne la forma di governo
E però anche qui io penso che non ci si deve arrendere
Di fronte al fatto che sulla forma di governo esistono anche all'interno dell'Ulivo ma per la verità anche all'interno del popolo
Posizioni diverse di quanti all'interno del Polo perché il senatore Fisichella per esempio
Non ha smesso di continuare a sostenere che la forma di governo delineata appunto nella cosiddetta bozza Fisichella sia migliore
Del semipresidenzialismo e nel Polo ci sono quindi i sostenitori di una sorta di
Governo parlamentare del primo ministro rafforzato come Fisichella i sostenitori del semipresidenzialismo alla francese
I sostenitori del presidenzialismo all'americana
Lo stesso termine semi presidenzialismo cela e Marchetti questo lo sa benissimo
Soluzioni largamente diverse tra loro c'è chi interpreta il semipresidenzialismo
Secondo come dire una sorta di etimologia del termine come una formula intermedia tra quella parlamentare e quella presidenziale
C'è chi la interpreta invece nella sorta di un super presidenzialismo con un presidente che avrebbe tutti i poteri del presidente degli Stati Uniti senza i limiti che nel sistema americano il presidente incontra per effetto dei fortissimi poteri legislativi e di controllo del parlamento degli Stati Uniti del Congresso degli Stati Uniti
Allora sulla forma del golf di governo io credo che il confronto debba essere approfondito
Parlo in questo momento perché non posso parlare delle diversamente più come membro del governo che come esponente del PDS e più come membro del governo che non come Franco Bassanini perché non posso spogliarmi di questa funzione
Il confronto debba essere approfondito
Partendo anche qui da un'esigenza fondamentale che non abbiamo bisogno di un forte ammodernamento del nostro sistema
Noi non possiamo continuare ad andare avanti caro Marchetti con un Parlamento che si occupa di ogni questione
Sia di quelle che potrebbero essere tranquillamente risolte
Dai
Non dico dalle regioni persino dei comuni o dalle Province
O dalla Camera di Commercio e di molte questioni che potrebbero anche essere risolte tranquillamente dai cittadini dalle loro associazioni
Dai privati
Perché non abbiamo un sistema iper regolata
E qualche volta senza neppure essersi accorti del perché si è arrivati a
Abbiamo troppe regole troppe regole inutili troppe regole che non hanno nulla a che fare
Con l'esigenza fondamentale o di garantire i diritti dei cittadini e dei lavoratori
O di garantire interessi generali veri e reali e troppe regole significa che poi spesso le regole essenziali e le garanzie essenziali non ci sono
O vengono alla mercé degli interpreti
Abbiamo troppe regole e procedure e controlli che impediscono alle amministrazioni di lavorare efficacemente nell'interesse dei cittadini a risolvere i loro problemi
Dobbiamo su questo semplifica
Ma dobbiamo avere anche istituzioni più efficaci
E per avere istituzioni efficaci ne abbiamo bisogno di avere sistemi rappresentativi efficace
Il che non significa vere a mio avviso un Parlamento più debole la mia impressione è che in Italia ci sia bisogno di un governo più forte e di un Parlamento più forte
Nella distinzione delle loro funzione la funzione del parlamento non può essere come qualcuno dice ma tra i costituzionalisti badate pochissimo tra i politologi molti ma tra i costituzionalisti quasi nessuno
La funzione Parlamento deve essere
Una funzione di controllo il Parlamento è e un importantissimo al fondamentale organo di controllo sull'azione del governo ma non è e non è in nessun grande Paese democratico solo una funzione di controllo
Deve essere anche una funzione di decisione e di soprattutto di legislazione
Ma legiferare e decidere non significa legiferare su tutto e decidere su tutto
Parlamento deve prendere le grandi decisioni
Decisione di Indirizzo e fissare le grandi regole
E per il resto ci deve essere campo libero all'azione del governo o addirittura di altre istituzioni delle istituzioni democratiche sul territorio
E abbiamo bisogno di governi stabili e di maggioranze instabili che nascano dal voto dei cittadini
E cittadini con il loro voto devono potere dare dei mandati chiari a governare o a svolgere la funzione democraticamente non meno importante dell'opposizione
Qual è la forma di governo e sistema elettorale migliore per realizzare questi risultati
Io penso che su questo il confronto debba essere approfondito
Noi all'inizio di quest'anno abbiamo avuto un confronto riservato così era all'inizio
Poi qualcuno ha preferito farlo diventare pubblico quando ancora era in una fase istruttoria
Un confronto che ha condotto Ari
Al risultato a risultati interessanti
Che da un lato si è definito un ipotesi
Un'ipotesi di soluzione basata su una rielaborazione della forma di governo
Parlamentare con un ruolo forte centrale del primo ministro
E con un sistema elettorale maggioritario ti però consentisse anche una rappresentanza delle minoranze dell'opposizione
Che aveva sicuramente molti aspetti interessanti e che si poneva nel solco
Delle grandi democrazie parlamentari europee Inghilterra Germania Paesi scandinavi cercando di adattarlo alla realtà italiana quindi un sistema politico che la sua peculiarità
Lo schema Fisichella era questo
Bocciato lo schema Fisichella essenzialmente da Gianfranco Fini
Perché ha Berlusconi i suoi alleati minori
Poteva andar bene
Sì è provati a lavorare su un'altra ipotesi
Sulla quale non si è arrivati fino al punto di delineare precisamente un modello
Che era l'ipotesi del sistema semipresidenziale
Lì ci siamo scontrati con un nodo
Come si può far funzionare un sistema semi presidenziale in una realtà come quella europea
Salvaguardando un ruolo rappresentativo e di legislazione del Parlamento
E su questo sono emerse opinioni e valutazioni diverse che tra l'altro il giornale di cui è
Autorevole esponente Paolo Franchi anche illustrato con interviste schermi eccetera eccetera
Ecco io penso che su questa strada
Un confronto che abbia chiaro
E e e che veda
Porsi con lealtà di fronte al problema di fondo come possiamo rende
Il nostro sistema democratico un sistema che funzione che risponda alle esigenze dei cittadini
Che li rappresenta
E gli consente di eleggere delle istituzioni che riescano a governare questo Paese nella competizione globale
Dandogli la possibilità di risolvere efficacemente i problemi che sono i problemi dei cittadini italiani
Questo confronto secondo me può essere condotto e io non dispero affatto che dia dei risultati positivi
Insomma nessuna persona
Ragionevole
Come dire potrebbe non dirò contestare ma
Avanzare la minima più lontana critica alle
Parole assennate
Meditate
Dette in materia da prima dal senatore
Marchetti e subito e poi dalla dal ministro Bassanini siccome io credo di essere una persona ragionevole mi iscrivo
D'ufficio da solo alla categoria però c'è un problema adesso io vengo alle ultime cose
Che diceva adesso Franco Bassanini e cioè
Esistono le condizioni per gli abbiamo parlato ha parlato dalla forma di Stato dei problemi connessi la grande questione del
Federalismo tra l'altro c'è questo appuntamento poche come dire
Esterno posso Ovra stava
Discussione politica in materia e che non è solo folklore la questione del quindici settembre la questione
Bossi
Sulla quale logicamente abbiamo tutti interesse a sentire il punto di vista dei nostri due
Interlocutori di questa sera poi la forma di governo c'è stato il riepilogo insomma è possibile aprire una discussione
Serie ravvicinata sulle questioni ora però il problema qual è è che una discussione sulla
Sulla questione
è aperta come dire ufficialmente dal mille novecento ottantatré istituzione della commissione Bossi della commissione Bozzi scusate per il lapsus povero Bozzi e
E come dire da molto prima
Da parecchio prima per quello che riguardava dibattito politico istituzionale e via dicendo non lo ricordo a Bassanini che nera
Già da allora tra i protagonisti dopodiché c'è stata
Tutta la storia che così di un tredici anni che adesso nel evito di Rie piccola di riepilogare ci sono stati commissioni già Commissioni bicamerali prima di queste che hanno lavorato i frutti va be insomma la storia che tutti noi con voi conoscete dopodiché e anche cascato il mondo voglio dire rispetto al
Il quadro politico
Nel quale
Nel negli anni Ottanta questa
Discussione ma qualcosa di più di una discussione perché aveva delle sedi istituzionali la cosa insomma si era si era aperti
E la cosa che noi avvertiamo oggi al di là dell'auspicio che ci sia un un sereno confronto della commissione bicamerale stringa che non si vada a rotture che le modificazioni siano le migliori possibili e realizzate con la più ampio concorso di forze possibili questo perché Rita fa parte degli
Auspici ognuno di noi
Formula logicamente però insomma la sensazione che rimando un attimo non è neanche una domanda ma che insomma rimando ai due interlocutori è un pochino questa qua cioè molti di noi io mi metto tra questi insomma hanno letto nel corso degli ultimissimi anni la questione delle
Trasformazioni istituzionali e costituzionali della forma di Stato e della forma di governo non che del sistema elettorale di cui questo Paese aveva bisogno così come una grande via per arrivare anche
Nel nostro Paese a un sistema che si desse
Delle istituzioni connaturate collegate al cambiamento che era in corsa un cambiamento di forte impronta
Bipolare per spiegarci a un passaggio diciamo dalla da uno schema fortemente consociativo diciamo di democrazia
A uno schema fondato diciamo sulla democrazia delle alternanze e delle alternative le modificazioni è ovvio che di tutto ciò non c'è traccia e giusto che non ce ne sia nella Costituzione repubblicana è ovvio che insomma
Anche nel non scritto della Costituzione cioè un'Italia diversa diciamo rispetto all'Italia politica diversa rispetto a quella
Che adesso grandissime linee cercavo di delineare l'impressione sarà sbagliata la mia ma insomma che rispetto ai sacri entusiasmi insomma che animavano la discussione in materie anche alle passioni che suscitava non più di qualche mese fa a l'impressione con tutto che è stata varata la Bicamerale che c'è stato un dibattito anche alto alla Camera su queste eccetera eccetera impressione che su questa questione come dire si sia entrati largamente anche come attenzione come passione dell'opinione pubblica oltre che dei protagonisti in una fase di stanca insomma rispetto alla per lo meno alle dimensioni degli degli obiettivi che ci si proponeva sarà
Per tanti motivi sarà anche tra questi vi sono anche alcuni dei motivi fortemente alcuni motivi fortemente politici
C'è un terzo incomodo che sempre su piazza che Bossi c'è una maggioranza di governo che ha posizioni su questo perfettamente ragione ricordarmelo aveva il il senatore Marchetti che ha posizioni fortemente differenziate in materia
C'è probabilmente il fatto che per andare a uno schema come dire
By partisan serve che i protagonisti siano due tutti e due coesi tu in qualche modo coesi insomma voglio dire con un minimo di coesione al loro interno se la la situazione delle differenziazioni all'interno dalla maggioranza l'abbiamo vista sull'altro versante c'è da chiedersi al di là di Fisichella delle varie posizioni eccetera se
Le se e quale sia l'interlocutore
L'interlocutore politico che ci troviamo di fronte e insomma cioè la sensazione che il risultato elettorale del ventuno di aprile con tutto quello che poi gli ha che ne è conseguito e che gli ha fatto seguito abbia come dire consentito nei fatti un attimo di dire va be la questione
Se non archiviata ufficialmente di o scampi però insomma un attimo
Relegata in un piano
Diciamo così in una posizione di secondo piano è un'impressione sbagliata è un'impressione infondata o c'è qualcosa di vero
Ma io non so sui questa sia
L'attuale fase cioè se ci sia una fase come dire
Di Stanca io preferirei pensare che sia una fase di riflessione
è una fase di confronto o meno in fatico e più costruttivo
Cioè io credo che il problema sia quello che diceva
Il compagno Bassanini
E cioè quello del
Affrontare il
Le questioni delle donne e degli uomini le questioni della gente
Quindi Schena problema sia della politica
Cioè io credo che le questioni istituzionali siano importanti che vi sono fasi politiche nei quali assumono anche una maggiore importanza
Che indubbiamente ora siamo arrivati al punto in cui occorre dare una risposta di fronte alle a esigenze che sono maturate di alcuni alcune revisioni
Della Carta costituzionale non si tratta di fare una nuova carta costituzionale
Si tratta di dare delle risposte di riforma istituzionale e costituzionale di revisione del testo attuale che nelle sue linee portanti
Nella sua matrice storica nella sua ispirazione ideale
Conserva intatta la sua validità
Si tratta cioè di riflettere su un testo costituzionale che fondamentalmente è uno dei più avanzati esistano ho nelle democrazie attuali
E si tratta di sapere che se i problemi della gente i problemi
Delle masse popolari non sono stati risolti nel nostro Paese ciò non è dovuto alla carta costituzionale
Non c'è bisogno di una nuova carta costituzionale
Ciò è dovuto alle responsabilità politiche di chi ha diretto a questo Paese questo deve essere un punto da tenere costantemente o presente si è creata una discussione come se
La mancata soluzione
L'aggravarsi delle ingiustizie in questo Paese
L'aggravarsi dei problemi in questo Paese fosse dipeso dalla nostra Carta costituzionale in realtà io non parlo di bipolarismo diciamo l'alternativa è la lite con l'alternanza
Fra le forze di opposizione di governo non c'è stata nel corso di questi decenni in Italia non per la carta costituzionale
E non per il sistema elettorale ma non c'è stata perché c'era un blocco della democrazia dovuto la situazione internazionale dovuto al fatto che c'era un divieto internazionale
Perché un determinato partito non potesse accedere alla guida del Paese
Questo è il fatto storico da tener presente non era la Costituzione che non funziona se mai c'è stato un grande periodo anni e danni in attuazione della carta costituzionale
Oggi si parla di federalismo
Diceva bene Bassanini a noi non piace o il termine non perché siamo per uno Stato accentratore all'opposto noi siamo per uno Stato delle Autonomie ma giustamente
Si ricordava il segretario della federazione la frase che avete apposto
Diciamo a simbolo di questa festa viva l'Italia tutta intera cioè noi abbiamo visto semmai come dire un amore Giare verso Bossi alternativamente della destra e di parte anche della sinistra
Per la posizione condizionante che Bossi aveva assunto o in una certa fase nella vita politica il nostro paese allora per corrispondere a questa e queste esigenze di dialogo comporsi diciamo si è e infatti Zatta la cosa si è usato nelle dei modi più vari
Con le accezioni più varie il termine federalismo in realtà se noi andiamo alla sostanza della questione io credo che la sinistra italiana
Con
Da chi è stata approvata la Costituzione ha sempre lottato perché fossero istituite le Regioni perché fosse data Autonomie comuni sono stati i governi che hanno diretto questo Paese per tanti decenni che hanno impedito fino al settanta
La istituzione delle regioni che hanno poi impedito il decollo ovvero delle regioni che hanno impedito le Autonomie locali pieno dispiegarsi delle Autonomie locali
Questa è storia che il popolo di sinistra e soprattutto il popolo
Ho che viene dal partito comunista
Dai socialisti dalle forze di sinistra in genere dovrebbe costantemente tenere presente per inquadrare anche esattamente le esigenze di riforma
Che oggi non si pongono quindi noi siamo d'accordo andiamo ad una profonda riforma in direzione della però della valorizzazione delle autonomie dei comuni o della valorizzazione delle regioni andiamo ad un rovesciamento dirittura della collocazione dei poteri nel senso che allo Stato centrale restino
Determinate funzioni o precisate la difesa la politica estera
Promuova la frammentazione o nel Paese e quindi siamo tutt'altro che accentratori siamo perché si vada realmente alla politica alla ho realizzazione della Repubblica o delle autonomia in questa direzione in parte stiamo o andando
Sono state presentate dal ministro Bassanini proprio alcune proposte nel senso che inattesa che si possa realizzare una serie di riforme della costituzione
O si proceda si utilizzi anche questo tempo perché queste riforme richiedono comunque o un arco di tempo non brevissimo
Si vada comunque a fare già quello che si può fare a Costituzione vigente con questa Costituzione ci sono delle proposte col quale il parlamento non la Bicamerale ma con le procedure normali il Parlamento può o confrontarsi e vediamo nel merito ci saranno questioni da discutere da vedere però mi pare si sia imboccato una linea di realizzazione concreta
Diciamo di un decentramento a livello di costituzione o di costituzione vigente ecco non si tratta di cedere a Bossi di concedere a Bossi
Si tratta di realizzare
Quel processo di vera valorizzazione delle Autonomie locali e delle Regioni le quali a loro volta non devono realizzare un neo centralismo o regionale ma devono svolgeva un ruolo di programmazione
E di e di coordinamento si tratta cioè di fare quelle cose
Che nella sinistra non sono assolutamente delle novità
Che sono state se mai dimenticate semmai in qualche modo messe da parte ma che comunque non sono state realizzate principalmente per la responsabilità dei governi che hanno diretto questo Paese nel corso di questi decenni questo il punto di fondo e non di amoreggiare con Bossi una volta di vederlo come la salvezza dell'Italia un'altra come il diavolo in realtà Bossi
è o un separatista Bossi l'espressione di un movimento egoistico che è contro ogni forma di solidarietà e questo doveva essere detto
Ieri come deve essere detto con più chiarezza oggi di fronte alle posizioni che Bossi a assunto quindi al di là delle definizioni verbali se lo chiamiamo
Federalismo lo chiamiamo autonomismo regionalismo o lo chiamiamolo come vogliamo il punto è che occorre smantellare
Una serie di incrostazioni burocratiche
A livello dello Stato centrale occorre rivitalizzare
O le Autonomie occorre andare in una direzione che ripeto era stata fermata non era stata percorse perseguita Congo sufficiente coerenza era stata soprattutto ostacolata
Dai governi o che abbiamo avuto nel soprattutto dagli anni ottanta in poi c'era stato all'inizio del centrosinistra una fase tipo avvio di non dimentichiamo che nei governi centristi addirittura fino al settanta non siano Rover realizzate io ricordo un articolo di Bassanini del settantotto sulle regioni ancora sulla Costituzione inattuate sulle regioni incompiute quindi voglio dire si tratta di prendere le regioni in grado di
Essere quello che la Costituzione prevede è qualcosa di più a questo punto siamo perché appunto si vada nella direzione che in fondo la commissione Iotti aveva indicato
Ho una nuova ridefinizione dei compiti e delle regioni una nuova ridefinizione dei compiti dello Stato
Ecco io credo che o questo sia il punto essenziale che abbiamo di fronte una grande riforma della pubblica amministrazione rispetto ci sono questi due disegni di legge che Bassanini
Ha ha presentato che a Costituzione invariata
Ho
Possono essere una base di confronto diciamo e di approfondimento da portare rapidamente o all'approvazione con le procedure ordinarie che nell'arco di un periodo non troppo lungo potrebbero già consentire come alcune a mio parere Bassanini alcune o modifiche ma ciò questo sarà materia di confronto in sede parlamentare potrebbero già consentire un passo concreto
Un passo concreto di una prima risposta che questo governo o può dare di fronte a questi a queste questioni io credo poi che se andassimo più a fondo la discussione giustamente Bassanini incidentalmente pare aver colto ma so che poi
O
Così pensa così sì espresso più volte ci sono questioni che non attengono alla modifica della Costituzione e si possono fare con legge ordinaria
O alle quali sta anche Bassanini lavorando
Ho che sono di estrema di estrema importanza io credo che bisognerà andare ancora più a fondo perché tutta una serie dei guasti che esistono in questo Paese
Richiedono che come dire tutta una serie di organismi a partire dai servizi segreti
A partire da tutta una serie di apparati che sfuggono a qualsiasi trasparenza debbano essere realmente rivisti devono essere discussi e si debba con questo governo che rischio di fronte al quale c'è una tesa o del paese di forte innovazioni occorre che tutti questi problemi proprio che sono la base di misteri che ha rispetto ai quali non si arriva mai ad alcun chiarimento da alcuna o definizione anche questi problemi che sono problemi istituzionali anche se non non attengono a modifiche
Particolari della carta costituzionale io credo che se vogliamo andare davvero a vedere i problemi reali più che l'enfatizzazione di tutta una serie di questioni sui rami alti o delle istituzioni occorre andare a vedere nel merito una serie di apparati che impediscono il vero dispiegarsi della democrazia nel nostro Paese
Per vengo subito perché mi dicono che alle undici e mezza dobbiamo
Chiedere il passo quindi mi resta no
Cinque minuti
Due questioni contrapposte da Franchi è ripresa da Marchetti
La prima questione
Democrazia dell'alternanza
Io continuo a essere convinto e potrei appunto auto citare in una serie di articoli che
La democrazia moderna funzione si si realizza un meccanismo reale di alterna
Gli elettori scelgono
C'è chi
Vince le elezioni
E ha il mandato di governare
Sotto il controllo del Parlamento
Nel rispetto della Costituzione
E qui al mandato di svolgerà il ruolo di opposizione è una democrazia funziona se effettivamente alle elezioni successive
L'alternanza può avvenire e gli elettori sono in grado di determinarla a secondo del giudizio che danno su cui risultati ottenuti da chi ha governato sulla sua coerenza programmatica e sulla capacità che ha l'opposizione di proporsi come un'alternativa convince
Se questo è noi dobbiamo ragionare su come questo si realizza in Italia
Quale che sia il giudizio storico sulle ragioni per le quali in nei decenni passati
Non si è realizzato
E viceversa ha cominciato a realizzarsi adesso noi dobbiamo chiederci come si consoli
Un sistema di democrazia dell'alternanza che badate
Non significa lo so in modo più semplice per far funzionare una democrazia dell'alternanza e il bipartitismo mai bipartitismo
Non è una cosa che si realizza con editto del principe
O perché Paolo Franchi scrive sul Corriere che sarebbe bene che il sistema fosse bipartitico tanto è vero che non è bipartitica neanche l'Inghilterra
Che ha una legge uninominale maggioritaria secca da
Più di un secolo
E che non ha due partiti
A tre grandi partiti e sei partiti regionali
E come sapete in Inghilterra ad ogni elezione ci sono da otto a dieci milioni di inglesi che pervicacemente rifiutano di scegliere
Tra i due maggiori partiti tra conservatori e laburisti pur sapendo che la loro scelta
è quasi un voto sprecato
E si tradurrà in una molto debole rappresentanza parlamentare
Non ebbi partitico la Germania non è bipartitica la Francia non è di partitica la Spagna e però cosa succede nelle grandi democrazie dell'alternanza che pur non essendo bipartitica e salvo gli Stati Uniti e pochi altri però
Ci sono le condizioni per cui
Vinca le elezioni un partito o più spesso una coalizione di partiti
Che è in grado sulla base del voto normalmente salvo rarissime eccezioni
Che è in grado di governare per una legislatura e poi ritornare di fronte agli elettori
Consentendo agli elettori di pronunciarsi sulla base del risultati ottenuti da chi ha governato
In Italia bene o male abbiamo cominciato a funzionare così ma la cosa ancora precaria
Ed è legata a che cosa è legata certamente ad un'evoluzione del sistema politico
Per queste
Per questa ragione al di là delle
Simpatia opinioni per
Giornali che sono tutte legittime per questa ragione
La nascita di un centro autonomo che non sceglie
Non sarebbe un passo avanti
Per la democrazia italiana
Perché se rinasce S. un centro autonomo che non sceglie
Che non sceglie noi torneremmo ad un netto al cane la quale verrebbe rimesso in discussione il funzionamento di una democrazia come democrazia dell'alternanza
Però ci sono anche delle condizioni che sono istituzionali non necessariamente costituzione ma istituzionali si
Una legge elettorale maggioritaria
Tenco ostruita facilita non è una condizione necessaria Marchetti ha ragione su queste però facilita il funzionamento della democrazia dell'alternanza
In Italia è stato decisivo per Gore per darci quel poco di
E di ancora precaria democrazia dell'alternanza che non abbiamo realizzato va bene la legge attuale ma intanto io vorrei osservare questo piccolo particolare che oggi in Italia abbiamo quattro leggi diverse
Lasciando fuori la legge per il Parlamento europeo che non è maggioritaria quattro leggi diverse che hanno effetti maggioritari
Pur essendo totalmente diverse l'una dall'altra
Il che significa guardate che cessi ci possono essere anche leggi diverse può anche essere che per i Comuni sia una legge di un tipo e per il Parlamento di un altro tipo
Però facciamo un ragionamento su questi
Io continuo a pensare che continua a pensare ma questo è un'opinione personale che è un sistema maggioritario a doppio turno in un Paese come il nostro e per una certa fase politica
Sì è un sistema che consente agli elettori di pronunciarsi sulle alternative di governo possibile
Con molta più come dire ponderazione e con molta più chiarezza di un sistema a turno unico
Naturalmente il doppio turno io o può essere basato su un collegio uninominale oppure può essere un doppio turno di coalizione e naturalmente vi sono differenze notevoli
Come stretti tra questi due sistemi maggioritaria maggioritario di coalizione a doppio turno o uninominale maggioritario a doppio turno
Ti possono essere
Sappiamo perfettamente che vi sono forze nell'alleanza di centro sinistra
Che accetterebbero il primo e non il secondo e forza che preferiscono il secondo rispetto al primo
Però io insisto sul punto risposta avrà questione giustamente posto da Paolo Franchi
La democrazia moderna richiede un meccanismo di alternanza il meccanismo di alternanza richiede che l'elettore possa scegliere
A la la rinascita di soluzioni centriste di un centro che non sceglie metterebbe in discussione questo meccanismo un sistema elettorale maggioritario ben costruito facilita il meccanismo dell'alternanza sistema elettorale ma giorni Dario ben costruito non richiede afasico che debbano essere cancellate le minoranze le opposizioni un buon sistema elettorale può essere maggioritario e conseguire anche un'adeguata rappresentanza del minoranza
Quello che abbiamo per esempio per i comuni e per le Province lo consente
Secondo
Secondo
Io resto convinto che le soluzioni presidenzialiste non siano efficaci e adatte al nostro continenti
Ritengo le soluzioni presidenzialiste in difficoltà anche in altri paesi
Anche perché si scontrano nei e di si scontrano con un problema molto precise
Intanto una soluzione presidenzialista vedi Stati Uniti
E pienamente rispettosa della democrazia in quanto prevede fortissime contrappesi
I fortissimi contrappesi inevitabilmente indeboliscono la capacità e la rapidità di decisione del governo e nel caso del presidente
Quindi io penso che le soluzioni sulla forma di governo non possono seguire
Non sia opportuno che seguono il modello
Presidenzialista
Ma si opportuno invece che vadano verso il rafforzamento del Governo come espressione di una maggioranza parlamentare scelta dagli elettori
E con strumenti di garanzia della sua stabilità e omogeneità
Non sono d'accordo con Marchetti
Ma forse questo disaccordo è meno grave di quello che può apparire sulla questione del federalismo io non penso affatto
Che la soluzione federalista sia un cedimento a Bossi non penso affatto che il federalismo mette in discussione l'unità anzi penso che per difendere l'unità di taglia bisogna a vere il coraggio di rifondare secondo il modello lo schema
Che più si adatta al Governo di moderne società complesse che lo schema federale
I federalisti in Italia esistevano anche quando Bossi non era nato o quanto aveva i calzoncini corti o quando fingeva di fare lo studente universitario di medicina
E non sapeva neppure cosa fosse il federalismo
Sono esistiti nella sinistra italiana che caro Marchetti è stata ahimè prevalentemente centralista e fortemente statalista ma ha avuto nelle sue file anche una componente federalista
L'ha avuta la Costituente Laconi russo erano federalista
Nella sinistra italiana e poi venuta crescendo negli anni
La come dire
Convinzione
Autonomiste
E regionalista
E per quanto riguarda il PDS ma prima ITC anche la scelta federalista io vorrei ricordare che al congresso di Roma del PC del mille novecento aiutami ottantasette mi pare ottantotto ottantotto ottantotto
Arrivarono da nove congressi regionali tra cui quelli di tutte le maggiori regioni
E migliaia
Lombardia Toscana Sicilia Sardegna e altre arrivare hanno mozioni approvate dai congressi regionali che chiedevano una scelta
Per la riforma federale
Quindi
Non era così alla Costituente
Però nel tempo era è venuta maturando non perché si affermava Bossi perché la prima grossa affermazione elettorale di posti è stata nel mille novecentonovanta
All'epoca di questo congresso di Roma credo che Bossi avesse un deputato e un senatore erano lui da una parte e leoni e leoni dall'altra quindi il federalismo vero federalismo non ha niente a che fare con le cose che dicono Miglio e che dice adesso Bossi
Il motto delle del il motto della federazione americana è E Pluribus unum
Dai molti L'Unità
E voi sapete benissimo che
Gli Stati Uniti come la Germania sono paesi Stati federali dove forte l'identità nazionale qualche volta persino troppo rischia di essere persino troppo forte l'identità nazionale
E la Germania l'esempio di uno Stato federale che sta attuando in questi anni una efficacissima politica di riequilibrio tra di le diverse parti del Paese
Quindi non è affatto vero
Che la soluzione federale sia né che sia come dire una rincorsa Bossi
Né che sia una soluzione meno forte dal punto di vista della difesa dell'unità del paese dell'unità nazionale
Da soluzione federale è un modo diverso di riorganizzare i poteri pubblici di riformare lo Stato
Io credo
Più adatte al governo di moderne società complesse e credo più forte nella risposta a Bossi
Di altre soluzioni che non abbiano il coraggio di pronunciare questa parola
Perché di toglie quest'arma
Agli occhi di molti italiani che vogliono autonomia e autogoverno in un quadro di unità nazionale
Però penso e su questo sono d'accordo con Marchetti che buona parte quasi tutta la strada verso la riforma federale la si possa fare con legge ordinaria
Perché perché nella nostra Costituzione lo spazio per l'attuazione in concreto di una ridistribuzione di poteri e di risorse
Tipica di una moderno Stato federale basato sul principio del Fo del verismo cooperativo alla tedesca per intenderci è una spazio completamente aperto visti sì e poi occorre cambiare non molto nella Carta costituzionale per avere pienamente realizzato un modello federale
Quindi qui si tratta tipicamente di una scelta politica
Di avere il coraggio di dire intendendosi probabilmente la stessa cosa
Di avere il coraggio anche di usare quella parola perché più efficace e significativa della rilevanza del lavoro di innovazione di cui abbiamo bisogno
E io ho l'impressione che in molti campi del nostro problema di riforma istituzionale la questione sia questi
Cioè la questione sia che
Si può trovare un accordo
Purché si abbia il coraggio come dire di non fermarsi sulla strada di una innovazione qualcuno
Ne ha paura cioè ha soprattutto paura che poi si vada oltre
Quello che si dice di voler fare e quello che in fondo si riconosce il Paese ha bisogno che si faccia io penso invece che bisogna avere coraggio bisogna proporre uno sforzo di innovazione che non sconvolgerà le linee della nostra Costituzione
Ma riuscirà a rendere moderno il nostro sta
Rapidissimamente e profittando del fatto che Stefano Francioni musicisti stanno finendo di di prepararsi vorrei approfittare chiedendo però una risposta veramente rapidissima
Siamo partiti di Eva Bassanini vuole approfittare delle ultime cose che diceva Bassanini
Per non andare via senza aver sentito
Marchetti e Bassanini e su una delle polemiche più proventi insomma di questa settimane di questi giorni le cose che mi riferisco al sole cose che diceva
Bassanini sul federalismo
Cioè
Dove passa se passasse c'è
La linea di confine oltre la quale
Insomma il dibattito e l'iniziativa sulle per il federalismo
Eppure vanno avanti possono non bastare più perché nel frattempo bisogna prendere anche una iniziativa diciamo di difesa della della unità nazionale
è il nodo dalla secessione
Ma io credo che la democrazia italiana l'unità nazionale eccetera siano con tutti i limiti che ci sono con tutte le responsabilità
O politiche che ci sono rispetto al passato o comunque io credo che siano
Sufficientemente solido
Per rispondere a qualsiasi velleitarismo
O separatista che venga avanti cioè io credo che o ci siano ripeto a mio avviso ci sono stati momenti di ambiguità
O
Lei rapporti con Bossi o che gli hanno fatto pensare di potere ardire lo di poter proporre cose improponibili
Ma io non credo che io al nel momento in cui Luís porta la sfida diciamo ad un livello quale quello che dichiara o come dire mancherà la risposta o politica a questa iniziativa che va assolutamente respinta noi
L'abbiamo sempre detto con costanza non è che abbiamo atteso che dicesse che il quindici di settembre farà chissà cosa quindi non abbiamo dubbi che questa posizione va nettamente respinta siamo anche convinti che sarà respinta mi sembra che anche da parte del governo ci siano ora io posizioni chiare rispetto a questa posizione che il Bossi dice di voler portare di voler portare avanti o credo però che la risposta unitamente ovviamente i doveri istituzionali che o chi ha determinati incarichi deve da ai quali deve assolvere o la risposta debba essere quella di un Paese democratico quando dei nostri cittadini che rispondono con le loro convinzioni con la loro partecipazione democratica a questa fase della vita politica del Paese
Credo che Bossi resterà isolato o in questa sua opposizione e che o ci siano qui di tutte le condizioni politiche o generali nel Paese perché questa posizione di Bossi non consegua alcun risultato
Io penso che di poter condividere nella sostanza
Riflessioni che faceva adesso compagno Marchetti vi posso anche dire che non è vero che il Governo
Non abbia
Valutato collegialmente la posizione da prendere nei confronti della legge
In una riunione che
I giornali scrissero essere stata dedicata alla presidenza della Spectre
In realtà decise si valutò collegialmente
E si decise una linea che era per molti versi coincidente con quella che poi è stato anziché era quella che poi è stata esposta
Non a caso sostanzialmente negli stessi termini e badate qui c'è un punto su cui credo anche Marchetti conventi
Si deve mantenere fermo il principio per cui ogni idea politica può essere liberamente espressi
Anche quelle che riteniamo più discutibili più esecrabili più condannati
Le idee devono essere in una democrazia non protetta come si vanta di essere la nostra io credo vada difesa della democrazia liberale le ogni idea deve poter essere espresse informa pacifica
E alle idee politiche si risponde con la politica
E per questo bisogna accelerare l'approvazione di leggi che diano una risposta ai problemi legittime
I problemi dell'autogoverno dell'autonomia locale della semplificazione burocratica della semplificazione fiscale dell'efficienza dell'amministrazione dei servizi pubblici
Noi dobbiamo dare questa risposta come governo e come maggioranza di centrosinistra e se quelli del Polo hanno davvero
Preoccupazione per le sciagurate IMI iniziative di Bossi dovrebbero su questo concorrere all'approvazione di queste leggi e di questi provvedimenti
Poi c'è il caso nel quale dalle idee
Si passi invece alle vie di fatto
A forme di violenza di intimidazione o di minacce su questo la risposta deve essere fermissima le leggi vanno fatte rispettare
Tutte le idee sono legittime forme di intimidazione e di violenza no per la stessa ragione per cui difendiamo la libertà di esprimere ogni idea dobbiamo opporci
Prevenire e impedire ogni forma di violenza ogni forma di violazione della legge naturalmente non spetta al governo né al Parlamento applicare eventualmente sanzioni penali se viene violata la legge penale questo spetta la magistratura
Che deve fare il suo mestiere
Nel rispetto dei diritti dei cittadini ma anche senza
Privilegi o tolleranza per alcuno
Al governo spetta invece attraverso le forze dell'ordine primo impedire ogni forma di violenza secondo secondo fare rapporto all'autorità giudiziaria Sechi illegalità vengono commesse perché l'autorità giudiziaria letali
Questo io penso sia l'unica linea corrette
Che del resto coincide con quello che Marchetti queste quello che il governo in quella riunione
Riservate
Riservata perché credo conveniamo tutti non serve a nessuno dare l'idea di Bossi come un martire
Martire non è ha potuto dire cose che in altri Paesi sarebbero state sommerse dal ridicolo
Vedersele pubblicate su giornali telegiornali e giornali radio eccetera come fossero cose serie e importanti quindi non è un martire
è uno che vive in un paese che grazie al cielo è un Paese democratico nel quale anche idee espresse con rozzezza e molta irresponsabilità
Trovo hanno larghissima
Per fortuna larghissima riproduzione però a queste cose va opposto una fermissima risposta politica questo a me sembra che sia il problema il problema fondamentale sapendo che ormai
Non c'è più nessun equivoco possibili
La lega non è più una forza politica che oscilla tra una legittima proposta
Federalista
Di riorganizzazione del nostro della nostra Repubblica
Una e indivisibile in senso federalista
E una forza separatiste secessionista che persegue la finalità che secondo la nostra Costituzione non è realizzabile
Per via democratica e legale
Bossi ha scelto chiaramente
E noi dobbiamo impedire una cosa
Io consiglio a tutti di leggere il libro sulla rivolta del nord est di un collega di Paolo Franchi che si chiama Gian Antonio Stella
Che è una inchiesta di giornalismo moderno di giornalismo investigativo molto interessante
Da questa inchiesta fatta di mille interviste nel nel il Triveneto essenzialmente
Emerge una corsa
Che i problemi
Quasi nessuno dei suoi intervistati che sono tantissimi vuole la secessione vi è ragione Marchetti
Non ha fondamenti peraltro scusate la battuta ma io sono lombardo
Il Lombardia nessuno ha mai usato la parola Padania
Fino a qualche mese fa
La parola Padania non esisteva nel vocabolario dei cittadini del no
Fino a qualche mese fa è un'invenzione priva di una storia di un identitaria e culturale di una radice è un'invenzione politica
Da quel libro emerge una cosa che noi sappiamo e cioè che le ragioni di disagio di dissenso di protesta sono altre
Sono quelli appunto a cui si dà risposta con autonomia autogoverno efficienza dei servizi e delle pubblici e delle pubbliche amministrazioni semplificazione burocratica sempre delegazione fiscale
Poi c'è un po'di rivolta fiscale
E poi c'è il rischio che Stella sottolinea nell'ultimo capitolo del secessionismo preterintenzionale
Cioè il rischio che a un certo punto
Se noi forze politiche democratiche responsabili non diamo una risposta a queste ragioni a questi problemi che sono del Nord come del centro come del sud del Paese se non gli diamo una risposta convincente
Alla fine la ricetta separatista sia accolta per disperazione
Questa la responsabilità delle forze politiche democratiche
Far sì che questo non succeda attraverso una risposta positiva Que per questo noi dobbiamo affrontare anche i problemi di riforma istituzionale di cui il nostro Paese ha bisogno non solo perché non sono solo problemi a cui si risponde con le riforme istituzionali ma anche perché se non avremo coraggio allora
Gli esorcismi non serviranno neanche gli appelli all'unità del paese allora c'è quel rischio che alla secessione si arrivi per disperazione cioè per il fallimento delle forze politiche democratiche
Ma anche a nome squilla a questo punto scritti
Per ringraziare Bassanini e Marchetti e ringraziare tutti voi grazie