Todo modo. Sciascia lodo. Poteri, corpi, delitti, imposture (2ª giornata)

Ma insomma cariche soddisfatti al sentire così dalle prime ricostruzioni
Delle riflessioni che sono emerse ieri pomeriggio in una sessione piuttosto intensa in cui è stato possibile com'era nei nostri desiderata raccogliere una pluralità di sguardi di punti di vista di angoli osservazione
Sulle molteplici aperture che il romanzo sollecita e su questa falsariga continuiamo questa mattina con nella terza la sessione
Impostura e
Che assecondano somma ancora una volta ripeto quella scansione per per Focus che ci sia con somma proposti di realizzare in queste giornate invitando il primo relatore della mattinata che il professor Massimo Naro eccolo qui benvenuto ben arrivato che ci presenterà un intervento dal titolo la zattera della Medusa ermeneutica suo Shana del cristianesimo una parola ringraziandolo della sua partecipazione per la sua presenza qui
Grazie anche da parte mia a tutti voi
Agli amici di Leonardo Sciascia che mi hanno coinvolto in questo interessante convegno
Todo modo viene talvolta
Definito un del romanzo teologico così per esempio qualche anno fa Gabriele guerra
E tale può essere effettivamente considerato sotto diversi riguardi innanzitutto quale espressione di una teologia politica peculiarmente Sciascia nel nell'immediato post Concilio tra la fine degli anni Sessanta ai primissimi settanta con l'apertura della chiesa al mondo con l'immersione
Nella storia della Chiesa stessa che il Vaticano secondo aveva incoraggiato in uno dei suoi documenti più innovativi Gaudium et SPES
Erano innescati nuovi movimenti ideologici per usare le stesse parole adoperate dallo scrittore di Racalmuto nel suo romanzo
Tra questi nuovi movimenti teologici in Germania in ambito cattolico la cosiddetta nuova più logica politica di Johann Baptist Metz
Nuova Rispetto alla teologia politica che già nella prima metà del Novecento lì aveva elaborato piuttosto Carl Schmitt
Un pensiero questo di mezze a cui si richiameranno poi in America Latina i teologi della liberazione anch'essi di formazione cattolica
Sciascia probabilmente capitava se non altro il clamore che questi movimenti causavano nell'opinione pubblica benché non i facesse cenno in Todo modo o in altre sue opere in una pagina del romanzo uscito nel settantaquattro però accennata
Senza simpatia a dire il vero al corrispettivo protestante della teologia politica cioè all'archeologia della speranza di Jurgen molti manda che è morto soltanto qualche mese fa ormai molto anziano
Morti ma anche proprio in quel giro di anni veniva tradotto anche nel nostro Paese e che avrebbe ispirato la resistenza di gesuiti come innanzi già Coria al regime dittatoriale in El Salvador negli anni ottanta
Lascia non leggeva mezzo ho molte domande e anzi proprio in Todo modo dall'impressione almeno a mio parere di fermarsi alle critiche che nei loro confronti
Muoveva certa stampa italiana probabilmente condizionata da ipoteche collaterali sicché
Una frase
Perché si legge nel romanzo Tambura Ijaw la Bibbia particolarmente lei sotto
Non un riferimento evangeliche sono due o tre volte il nome di Cristo osserva il pittore ascoltando la predica del cardinale all'apertura degli esercizi spirituali
Benché poi Sciascia metta imbocca don Gaetano una frase dal timbro molti Magnano leso da Dio e una marcia verso Dio
Un'assonanza anche in quel giro di anni sempre con la teologia della morte di Dio che faceva scalpore anche qui in Europa
Non importa tuttavia qui misurare il livello dell'aggiornamento teologico di Sciascia basta intuire la sua propensione a temere
Direi anche a presumere che un reale rinnovamento del cristianesimo ecclesiale non potesse venire dal suo di dentro
Quel suo sospetto ad ogni modo nel caso del cattolicesimo italiano era allora una certezza che pur in evidente
Difficilmente si poteva smentire se non ci voleva mancare di onestà intellettuale proprio cinquanta anni fa nel mille novecentosettantaquattro veniva a Roma ha fatto quel famoso convegno ecclesiale sui mali della Chiesa
Nella nostra capitale
Che è stato ricordato poche settimane fa
Ed era appunto l'onestà intellettuale che provocava Sciascia ai elaborare la sua teologia politica
Incentrata questa sulla questione del potere inteso come mi dimentico tratte con per usare il termine greco che si incontra nella seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi
Vale a dire il potere che rintuzza andò gli attacchi dell'Anticristo paradossalmente rallenta il ritorno del Signore e ne ritarda la a Russia la vittoria e l'apparizione finale
Massimo Cacciari ne ha scritto nel suo saggio intitolato il potere che frena
Risale rivisitando il pensiero di Agostino d'Ippona sulle due città la Celeste e la terrena che si conta Annina no a vicenda nella civitas per mista
Sciascia non pensava Alcatel con Paolino ma menzionava certamente non a caso Agostino tra gli autori cristiani maggiormente cari al suo don Gaetano
E ragionava serrata mente sull'ambiguità del potere che esattamente la connotazione essenziale del cutter con del potere cioè che combatte per respingere il male mentre tuttavia impedisce al bene di sopraggiungere
Difatti in Todo modo l'ambiguità del potere non consiste solamente nello scatto che sussiste tra il potere spesso in quanto fenomeno per un verso cioè per come appare il luccica con i suoi mille specchietti per le allodole ma pure per come è gestito dietro le quinte del palcoscenico politico
E per altro verso il potere in quanto fondamento del fenomeno
Con me gli opposta scrisse inafferrabili mente sottostante sotterraneo eppure inclini Arrigo agitare oltre la propria trascendenza impersonando sì o più esattamente personifica quando si in don Gaetano
Non per niente dotato agli occhi del pittore della freudiana direi virtù dello sdoppiamento più che della ubiquità tipicamente agiografica
Vero è che anche per Sciascia il potere apparente si risolve in una vacanza
Che pur permette sono parole sue di riannodare fruttuose relazioni ordire trame rovesciare alleanze e restituire tradimenti mentre la sua essenza reale
Prende forma forma in senso direi
Metafisiche ontologico allora contempo guest altri direbbero i tedeschi che solo la morte
Scusate
Si impernia prende forma in un personaggio sovrumano come don Gaetano non mi piace dire di Luís diabolico un personaggio sovrumano che solo la morte riesce a ridurre entro i limiti della finitezza
Ma e ancor più vero che il potere è ambiguo non perché moralmente equivoco bensì in quanto ontologicamente ambivalente
E si impuro nella sua cementizia strutture esteriore ma al contempo permane Bureau nel segreto di un ipogeo che imprigiona
Assieme il santo il diavolo il santo mentre tentato dal diavolo il santo in quanto e tentato il potere inestricabilmente eremo Zaffini e ottenne
Per renderci conto di questa specifica ambiguità non basta Sciascia la politologi via il torna utile latteo Lucia
Ed è qui sta che mette il suo romanzo al riparo da qualsivoglia riduzionismo ideologico
Stimolando elettori Addis incantarsi dalla politica addensa Cannizzaro la atta TIR negli aspetti più deteriori persino l'assassinio senza però attribuirli
Alla volontà divina senza sottomettere il Foro addio e Dio al Foro
E così lasciando stare di io applicando cioè il criterio Anselmi hanno del remoto Cristo
Aiutando elettori stessi a smarcarsi dall'attenta azione di dare a Cesare quel che appartiene unicamente a Dio ma pure di girare sottobanco addio ciò che è semplicemente prerogativa dice essere nondimeno l'archeologia adatta per quest'impresa non è quella carta fatica che si affanna razionalmente a decifrare ad argomentare il mistero di Dio è piuttosto quella APO fatica e la mistica teologia dello pseudo Dionigi lungamente citato ad esergo che valorizzava caligine quale custodia del paradosso dell'ossimoro della logica dei doppi pensieri per dirla con quel con il più grande teologo a mio parere del Novecento italiano Italo Mancini
Con questo tipo di Geologia Sciascia attribuisce alla politica l'ineffabile età della mistica
Una tipologia a impianto umoristico avrebbe detto nel mille novecentootto Pirandello
Qui ci ascia si riconduce puntualmente nell'incipit del romanzo rievocando né tra le righe la concezione bipolare del reale
E dell'esserci umano inteso come spartito di una musica improbabile poiché la si deve suonare duplicemente
E simultaneamente in chiave di basso oltre che in chiave di violino
In questa prospettiva tutto parla di Dio mentre pur sita cioè di lui
E il potere massimamente quello politico diventa una sorta di Sacramento che ne segnala l'esistenza spirituale mentre la nasconde sotto il velo delle sembianze materiali
Il sacramento o la lì dell'azione una nuova relazione doppio senso parola Sciascia per alcuni banale ma comunque pertinente
Dice don Gaetano con cui Dio cc contraddice tutto per cioè comunicazione teologica intrecciata di netta abilità e afasia
La prima linea stabilità qualità costitutiva di chi è per sua natura indicibile la seconda l'afasia limite patologico di chi non riesce a dirlo
Anche la letteratura può proporsi come implicito discorso teologico
Specialmente quella marcata tonalità giallisti Ca'con la sua indole congetturale sospesa tra improvvise intuizioni e sospetti persistenti come in toto modo dà prova di saper fare il pittore molto meglio che
Il giudice Scalambra o il commissario
Abitato come il pittore per mestiere a ridisegnare col pensiero i risvolti invisibili della realtà quelli meno ammirabili e pertanto più imitabili
Insomma in Todo modo teologo non è soltanto don Gaetano ma anche il pittore non è soltanto l'Areopagita ma anche l'alessandrino chiamate in causa a Cassano forcone la citazione di Casanova nel secondo esergo
Lascio cadere l'ultimo bello del pudore
Citazione che mi riporta in mente l'infernale Gorgone l'infernale Medusa che spronava Dante a scrutare la dottrina che sta seconde sotto il gelato né dell'iter si strani teologo non è solo don Gaetano allorché spiega al pittore che perché ho locare occorre entrare nel inestinguibile senza sentire la necessità di esprimerlo al fine di abitare in Cristo il verso sud e contrariis supplico entrare se vogliamo dire alla maniera luterana o il deus a Visconti tools
In evidente e non scontato se lo vogliamo dire alla maniera di Pascal tanto frequentato o da Sciascia
Teologo eppure in Todo modo lo stesso pittore quando finalmente dosando vanità e mistica inspirazione
Sono espressioni che raccolgo dalla pagina cecena si decide a tratteggiare un volto di Cristo se all'arredo né o alla Wolf poco importa
Un Cristo forse dal profilo appunto Pascal diano tanto umano cioè da oltrepassare infinitamente la propria umanità
Un volto di Cristo certamente ineffabile anch'esso destinato non a caso a non essere ammirato da nessuno a fare da sfondo o da compagnia alle penser che rimangono sul tavolo alla fine del romanzo
La pittura del pittore
Pittore anche lui nominato più che anonimo come l'innominabile tetragramma della Bibbia ebraica
E disse il mio nome dice il pittore dopo il primo incontro con dai Condon Gaetano e disse il mio nome
Che di fatto però non è mai riportato nel romanzo benissimo dico questo la pittura del pittore e il suo idioma teologico come il giallo e l'idioma teologico dello scrittore lo intuiva Bufalino quando definiva Sciascia il poliziotto di Dio dal fronte come scriveva
Newman per compensare la teologia si si deve lasciare adito a un certo il senza alla
Stregua del buon detective
E se pensiamo ad alcune parabole evangeliche come quella della zizzania disseminata nottetempo da un nemico dice la pagina evangelica in un campo di grano non possiamo che dargli ragione è un giallo lì in quella parabole pance chi è stata seminare questa zizzania in mezzo al grano buono un nemico dirà
Il maestro di Nazareth e sedici
Non so quanta piena avvertenza avesse Sciascia stornando ironicamente la nostra attenzione sul fascicolo di Linus che il giovane prete legge nella percezione dell'Hotel San sì
Circa il fatto
Che già nel mille novecentosessantatré Umberto Eco aveva presentato il mondo di Charlie Brown come espressione di autentica letteratura con tanto di afflato poetico oltre che con valenza filosofica e politica
Certo non poteva prevedere Sciascia che sulla Civiltà Cattolica solo qualche anno fa nel due mila ventuno Giancarlo pani un gesuita di quella redazione ne avrebbe elogiato
Di di Linus dico anche gli echi biblici gli spunti teologici
L'archeologia Sciascia né in Todo modo e semmai concentrata sul più intricato problema della teodicea classica vale a dire il sul rapporto che intercorre tra libertà e necessità
Tra provvidenze contingenza tra causalità e casualità
E che affetta questa teologia Scianna danneggio Rossi trinitaria nevrosi TAC finita affascinata cioè dalla più controversa tematica della teologia dogmatica
Attenta come a distinguere senza distanziare
Uno dei tre due dei tre tutti e tre
E perciò fuori di metafora verificare ormai matematici e cioè con logica con metodo moderno la tessitura trivialità dell'intero reale indovinata a suo tempo dai neoplatonici
L'universo che in fin dei conti risulta della stessa stoffa trinitaria Digilio vale a dire un immenso paradosso uno e tre sempre in bilico sull'orlo di una abissale assurdità
In ogni caso la teologia in Todo modo e e arresta precipuamente una teologia politica
Il cui capitolo più importante Le Clèzio logica
Ossia l'interpretazione del cristianesimo più concretamente del cattolicesimo italiano ammetta fra la critica di impronte illuministica e l'anelito riformista di matrice giansenisti Ca'
A metà cioè tra i ragionamenti di Volterra e i pensieri di Pascal
Rispetto a cui Sciascia imbocca una terza di ermeneutica la sua mai scontate sempre a Kuta concezione della camaleontica realtà ecclesiale ora cerchio ora quadrato
Comunità circolare in cui si aspira convergere verso il centro illuminato dai fari o tetra buona gerarchia in cui si mira a marciare in prima fila ma nel buio e verso il buio
Si tratta di due Clesio logiche disparate che però uno studioso del Vaticano secondo Antonio Acerbi ha ritrovato giustapposte nelle cosiddette formule di compromesso che tra puntano i documenti conciliari
E si tratta di una chiesa bifronte
Su cui Sciascia tornerà nel settantanove illustrando la vicenda del vescovo Ficarra in dalle parti degli infedeli
Nel complesso non c'è da ammirare la barca di Pietro che attraversa sicura la tempesta della modernità purtroppo si avvista all'orizzonte una zattera che tenta di portare in salvo a caro prezzo
Appesantita da debolezze inconfessabili i pochi superstiti di un rovinoso naufragio come nel nel quadro di Gerico
Ricordato da don Gaetano
La chiesa forza senza forza potere senza potere realtà senza realtà incarna il Gatti con che se per tanti secco de questa chiesa se per tanti secoli ha fatto l'errore di sto citando identificarsi con un tipo di società con un tipo di ordine assumendo i caratteri così del potere temporale con l'intento pur devoto di imbrigliare nel libretto contro l'Imperium contro l'Impero
Col crollo dell'Agensud régime a l'opportunità di inaugurare un nuovo eone un nuovo evo
L'epoca cito più cristiana che il mondo può conoscere quelle in cui essa non è più un regime ma ieri rito e sale e come ingerito commensale
Destinato ai sino agli inizi a scomparire nella pasta
La fine ironizza per questo il pittore il principio replica don Gaetano
Il nocciolo della questione intrinseca Todo modo in questa prospettiva per come raccolgo mi pare l'urgenza di smascherare la mondanità azione politica del cristianesimo ecclesiale
E di ricordargli che avvocato a una ulteriore cittadinanza ma ciò non può accadere se non reinterpretando la secolarizzazione
Non più governare il mondo manovrando né le medesime leve e tessendo sul vuoto ragnatele di fili doro
Bensì farlo maturare col suo progresso tecnologico corso sapere scientifico con le sue metamorfosi culturali per farlo essere ciò che fu che fu voluto fosse da chi ha fatto questo mondo cioè pienamente veramente mondo
Si tratta di esercitarsi in una complessa decostruzione del cattolicesimo conservatore o progressista che sia si pensi alla pagina dedicata alle sangue secondo Sciascia traduzione italiana della messa in latino
Ma
Si tratta anche di decostruire l'anticattolicesimo con alcuni suoi triti e ritriti luoghi comuni si pensi alla pagina sulla sessuofobia
Di fronte a tale scenario don Gaetano è cito tanto un reazionario quanto rivoluzionario così come il pittore rischia di essere tanto laicista quanto clericali lista
Sciascia ben incardinato dice nella sfera del paradosso ma pure disposto a misurarsi con le certezze altrui a patto che siano corrosive quanto i suoi dubbi si immedesima
Nel travaglio di entrambi dando sfogo al suo personale disagio credere a suo modo ma senza appartenere e appartenere anche solo anagrafico anche solo anagraficamente ma senza credere avverto ed essere anche lui un naufrago che nuota per aggrapparsi alla zattera sebbene questa sia reliquia dall'orrore metafora della fine ma per essere fautori di un nuovo inizio si perde partire la fine
Come potremmo dire gli eredi che aprono un testamento davanti al notaio e loro dicono lo leggono con stupore magari in sporcando
Gli occhialini a Pienza con cui vedranno la nudità umana la loro nudità non meno di quella del testatore che li ha scelti a prendersene incarico l'eredità
E grazie
Grazie grazie Lady Befana senza diciamo
Per l'azione da cui ho preso insomma molto appuntiti e magari porri lanceremo
Tardi al momento della
Consiglio
E invito a raggiungermi al tavolo una professoressa Simonetta Nicolini
Invece
Relazionerà una presentazione dal titolo con gli occhiali di sta invertito
A lei la parola buongiorno buongiorno a tutti grazie davvero per questa invito un invito fatto a una decisione anche di fatto è una dilettante ma non nel senso Sciascia
è io dovrei attiene il mio avvertono interna
Forse per trova cartella davano
Sì si è acceso ma non ho anzi
Ma dove mi dispiace
E quindi spengo il riavvio europeo
Vado verso
Consigliere
A quale altro stanco
Di norma
Niente anche quello bambina
Si nota stanno sono altre la emozionato tecnico
E allora scusateci moltissimo di questo imprevisto tecnico quanto imprevisto insomma non era messo nel conto e proviamo insomma senza ignorare risolverlo proprio in modo e approfitterei operò di questo momento così di involontaria interruzione perché a mare al tavolo che il maestro Roberto Stelluti che appena arrivato dicono dalla regia che l'autore del del dell'opera appunto che è stata commissionata dall'associazione Amici di Leonardo Sciascia per questo
Favorevole manifesto del del colloquio ma anche sul programma
E e che diventerà anche l'ex libris diciamo di quel fatto volume appunto speciale pubblicato da Olschki
Per cui pregherei il maestro Stelluti appunto di di raggiungerci ringraziandolo insomma della sua presenza
Invitandolo salvarsi a Bologna dirci qualcosa la prego si accomodi
Del
Delle linee guida gli ha mostrato questo suo intervento che insomma
Degli storici agli occhi degli storici dell'arte a insomma delle fonti delle radici ben precise però insomma sarà bene sentirlo dalla sua viva voce prego
Sono arrivato espresso comunque ad uno
Dunque
Niente
Ho scelto di fare questo
Visti pipistrello quest'immagine Filippo forte con con lo scorpione il pipistrello
Il pipistrello con gli occhiali pipistrello praticamente sono due simboli
Del diavolo no del demonio tentatore in questo caso perché la cosa ispirata a appunto a
Al romanzo
Todo modo
E anche la visita gli ha fatto Sciascia nella casa di Fabrizio Clerici grande artista
Scomparso nel novantatré molto amico di Leonardo Sciascia
Nell'estate del settantatré come saprete
Leonardo Sciascia visitò queste Remo
Chiederemo di va a rotoli
Nelle insieme a lui c'era la sua moglie Maria e sua figlia
Anna Maria insieme a all'unico che sapesse guidare una macchina che era il
Il il compagno Djebbi Anna Maria nei termini di una dove Maria
Di le e Leonardo fu particolarmente impressionato rimase con particolarmente impressionato fra dal dipinto del Manetti
Che vedremo oggi pomeriggio sia nella copia sia nell'originale nella chiesa di Sant'Agostino
L'originale e la coppia al l'eremo di Varotto che appunto
Lui rimase Leonardo rimase fortemente impressionato da questo dipinto che raffigura
La parte Antonio
Con il diavolo che diventa di che cerca di di corromperlo
Dandogli degli occhiali
Che lui porta gli occhiali a pinza che lui porta sul naso
Questi occhiali dovevano servire
Praticamente era presente il pericolo della tentazione
Che che poi raffigurato
Questo le lenti che aiutano a
A chiarire la lettura
Quindi
La conoscenza e il sapere
Che la strada
Più breve e più subdola per finire
Schiavi del male
E e lui rimase fortemente impressionato questo dipinto
Allora ritornando a me io ho voluto scegliere questa immagine
Perché leggendo il romanzo che vedendo anche il film di drink
Todo modo
Interpretato magistralmente questo cogli sottolinearlo signora Mastroianni che dal grandissimo Gian Maria Volonté
E niente ci sono noi cerchiamo con gli occhiali del diavolo e lo scorpione sono due simboli
Del del demoniaci infatti molti dipinti del trecento e quattrocento
Di cinquecento il diavolo veniva rappresentato sempre con le fattezze di questi due
Basta citare Schongauer basta citare anche molti pittori anche qui senesi
Adesso non mi ricordo i nomi insomma va be'
Che hanno raffigurato il demonio sempre con questo l'aspetto o pipistrello in settanta cinico scorpione o serpenti velenosi
L'ispirazione è venuta sinceramente vedendo un un affresco che hanno di un pittore lega Fabriano perché io vivo a Fabriano da sempre
Il pittore Fabrianese del Trecento della seconda metà del Trecento
Che si chiama Allegretto Nuzi
Che ha raffigurato nella chiesa di San Domenico affitta Fabriano il demonio con le ali di pipistrello domani ore viene scacciato negli inferi dall'arcangelo Gabriele
E niente mi è venuta l'idea di fare siccome amavano proprio l'aspetto questo demonio del di un pipistrello alato
Ho dovuto mettere il pipistrello anche perché avevo il pipistrello in studio da me a Fabriano imbalsamato diciamo imbalsamato era distaccato praticamente che lo disegnato e aggiungendoci lo scorpione perché lo scoppio nostre gare essere un simbolo
Diciamo demoniaco tra virgolette
Pecchia del veleno no
L'ho voluto mettere anche perché
Leonardo Sciascia
Nel suo soggiorno a Castellina in Chianti
Qui
Per il Ticino Siena
Dove era ospite di nel
Quando implicito Leonardo a Varotto lui
Lui ne parla questa di questa storia qui ne parla Fabrizio Clerici nel suo volume
Edito da novecento di profilo con tutti i suoi scritti
Stampato nel novantadue a Palermo
E c'è proprio un saggio sull'eremo L'Abate il diavolo di cui parla del suo incontro con Fabrizio Clerici Abba Rottoli appunto nell'estate del settantatré
E i quando stava lì a Castellina in Chianti
Durante la notte uno scorpione gli stati sul tetto se ho riletto sulle lenzuola del letto e lui inorridito fuggì via fugge via con sua moglie e le
La figlia futuro genero
E poi chi come Fabrizio Clerici non seppi più notizie di di fame di Leonardo Sciascia
Si sentirono per telefono
E Leonardo di disse a Fabrizio che aveva trovato
Nella che eravamo un fulgido era stava a Palermo perché aveva trovato nella camera da letto del suo albergo a Castellina
Questo scorpione
Allora sono ripartiti ha detto e poi disse testuali parole
Non sta non sono come la Baltea Antonio
Questa
Ciò trovo divertente questa questa associazione tra tra pipistrello con gli occhiali e poi no
Facciamo indagini anche indumenti inquietante anche in più
Strana se vogliamo o no restano
Ecco fatto grazie ringrazio dell'invito
Adesso
Grazie grazie
Grazie
Abbiamo qualche aggiornamento sul fronte io
Grazie sì
No no dello
Potremmo forse anticipare se siete d'accordo le presentazioni senza slide che sono quelle credo del professore insomma era
Mentre Giacomo Tajani a una presentazione vero vi ricordo che
Cioè per comuni
L'unica diciamo forse quindi se il pronto così ex abrupto mi dispiace doverla chiamare al tavolo ma insomma recuperiamo insomma in questo modo questo problema parecchi
Va tutto a pronto con le carte in mano prego si accomodi
Dove il professore intorno è il titolo dell'intervento del professor insomma era è qual è può uno studio in nero
Ridono sintetico come dire pieno di promesse
Signor quanto ci siamo detti invece insomma sull'opera in nero
Di Sciascia degli artisti citati
Io ringrazio
Gli organizzatori di questo incontro
Per avermi fatto l'amore
Convocare dei
Una manifestazione molto interessante
Seguo l'indicazione
Già portato ad altri
Spiegando che ci sono cioè io
Mi sono occupato per tutta la vita dell'insegnamento del diritto penale università
E ancora adesso faccio l'avvocato penalista
Quindi sono lontano da molte delle corde toccate
Questo è un mio difetto
Prospettato è sufficiente
Ecco quindi sono come dire
Lontano da molte delle delle suggestioni
Interessato moltissimo udite ieri
Ecco io parlo nella sessione intitolata delitti
In ragione forse di queste premesse
E il titolo della mia relazione uno studio in nero
Ho subito la suggestione già stata citata ieri della raccolta di scritti
Su del periodo tra il sessantanove e il settantanove nero su nero pubblicato da Einaudi
E avevo in mente anche il risvolto di copertina a cura dello stesso autore che spiegava il contenuto del libro
Negando di essere un pessimista in realtà pessimista era Jacques Chirac
Nero è il colore della scrittura sulla nera pagina della realtà questa è una delle definizioni più efficaci del pessimismo dello scritto
Ecco
Io partirei dalla sezione di Sciascia verso la struttura del poliziesco e per le maschere che lo animano
Delitti
Anche Todo modo si colloca in modo del tutto particolare e molto complesso per tanti aspetti
In questa vena in questa corda di Sciascia come è noto
Però come sappiamo nei gialli di Sciascia
Non li cito perché tutti noi riconosciamo
Manca quella che l'ottimistica soluzione usuale della letteratura poliziesca thriller che noi vogliamo
E cioè
Rassicurante per il resto
Il
I gialli o
Se vogliamo continuare a chiamarli così di
Sciascia sono caratterizzati dal fatto che gli enigmi presto irrisolto
E impuniti
Allora mi da incompetente mi si è formata la convinzione che ma non è solo mirante Corriere è la scelta di questo modulo narrativo per Sciascia sia un pretesto
Un modo
Finalizzato a due scopi
Rendere e romanzi
Charlie siamo sempre questo termine leggibili gradevoli al lettore
In alcuni passaggi Sciascia critica una certa letteratura dell'epoca di cui stiamo parlando italiana che si fa
Pareggio
Deve essere difficilmente comprensibile leggibile
E l'altro aspetto richiamato anche questo da Sciascia e che Luís spesso si divertiva a scriverli
Altro fatto nomina rilevante a parer mio
Però torniamo a un veicolo narrativo
I romanzi gialli
Per scrivere della realtà con l'inchiostro nero cioè non è semplicemente un divertissement
Ci arriveremo a questa chiave che mi sembrano sia stata toccata ieri questi enigmatica conclusione di Todo modo con un brano preso dai sotterranei del Vaticano
è una mia idea
E quindi lo stesso Sciascia a parlarci in più occasioni
Della sua passione per l'ingranaggio poliziesco Citto gli scritti raccolti da squilla Ciotti nel due mila e diciotto il metodo di Maigret
E in particolare il saggio che si occupa della Genealogia del genere poliziesco Breve storia del romanzo già
è un ente divertente interessante perché parte dare lampo e poi va avanti fino ai contemporanei ma con una dovizia di valutazioni considerazioni eccetera che merita di essere ricordata
Ne emerge un
A parer mio predilezione di Sciascia per la narrativa gialla uso sempre questo Paola
Inglese o di lingua inglese
In particolar modo i personaggi di Agatha Christie
Mi c'ha aperto
Non ama affatto qui mi soffermerei un momento le riflessioni non ama affatto
Cioè Corps
Che il primo che dovrebbe venirci in mente forse
E lo definisce il Don Chisciotte del positivismo
Per il suo devo dire questa è una valutazione Emilia molto ingenuo scentismo nos
Ed è evidente che questo non può che irritare
L'esprit de Finesso che caratterizza Ciaccia
Devo dire che è un po'cattivo con Conan Doyle con l'autore dicendo che e la
Una mezza cartuccia almeno perché ha una storia anche Conan Doyle
Devo dire che
In realtà e questo probabilmente non ero esigibile da Sciascia
Gli sfugge l'importanza che ha avuto della
Il comparire nella lettura popolare giudiziaria tutti conosciamo la storia
Dicono andò il ed il suo per e del suo personaggio
Il fatto che quindi
In fondo l'operazione fatta da Conan Doyle questo scentismo ingenuo di un medico quindi la medicina
Come paradigma di una semiologia
è stato meritorio nella misura in cui è stato prospettato proprio al grande pubblico
Vedo che si arrabbiò quando fece morire colluso ad opera di Moriarty ma che cosa diffuse in modo ingenuo le regole fondamentali del paradigma indiziario
Questo è colto molto bene da un saggio
Di Carlo Ginzburg
Che appunto colloca alla fine dell'Ottocento il l'affermarsi
Al seguito della semiologia medica
Praticità Borrelli Freud e Conan Doyle
Di quello che la teoria della prova
Della della ricostruzione del fatto e della verità
A cui aspira la giustizia penale
Ma c'è anche un altro riferimento che mi ha colpito
Rispetto la scelta del titolo il riferimento è
Nel primo romanzo di con d'Oriente
Che è intitolato uno studio in rosso
Quando Coles dice a suo Watson
Traduco
C'è il filo rosso dell'omicidio che corre attraverso l'incolore matassa della vita e nostro dovere e di sbrogliare avendo e isolarlo
Per esporre ogni pollice badate che anche in Todo modo concerto momento soprattutto scalando i comincia a parlare della matassa di intrighi degli ospiti bisogna fare
E del filo che deve ritrovare che riguarda gli interessi
Fino a che sia l'io narrante sia l'investigatore che come sempre nei gialli di Sciascia
Preferito da Sciascia rispetto al pubblico ministero
Dicono se
Ti immaginari finirebbe e Sicilia
Sì faranno farà un processo per concussione e peculato ma non per tre omicidi
Una passione di Sciascia certe negare
E per il suo attore si meno
E per il suo metodo
è stato descritto lo davvero male riprendo
La decisione del mezzo di Maigret in onda Sciascia il sugo suscitare lentamente atmosfere torbide sentimenti confusi che lo portano alla fine a risolvere il caso alla verità
Le
Ma
Torniamo a Todo modo
E a la sua particolarità
Vi sono certamente tre omicidi risolti come dicevo della filo comune che regge i racconti gialli di diciamo
Le
Però in prima persona ed è l'unico in prima persona badate molto importante è già venuto fuori ieri questo
Il riferimento
Alla
Quella e gli esercizi spirituali in nero su nero la il convegno verificatosi in questo posto vicino trafelato Andrea accezione parlato alto quindi lo dò per scontato
Però è importante perché non ha bisogno di una maschera qui l'autore cioè Sciascia
Come ce l'hanno parleremo molto dei rapporti tra il contesto e Todo modo
Quella dell'ispettore proprio assetto e Jacques Chirac in realtà
Qui non ne ha bisogno perché il nostro noto pittore che racconta dei suoi gusti per la letteratura poliziesca per l'appunto il e parla di tante cose nelle vicende sinteticamente questa è una magia di Sciascia
Racconta dance raccontate nel romanzo
E quindi
Non ha bisogno di maschere prende spunto da una esperienza i da un ambiente che con ferocia è scritto nella
Articolo riportato in nero su nero questo problema del rapporto con la morte e del di questi che si possono identificare come i democristiani del tempo dell'UE mediamente i democristiani del tempo questo chiariamo ce l'ho perché se gli attribuiamo
Capacità divinatorie
Ne creiamo una specie di santo Sciascia non voleva esclusa tutto occhi scuri
E però basta quell'ambiente che lui racconta per dire che siamo in un Paese che è un Paese e qui a differenza del contesto Non è un paese immaginario reso immaginario da i nomi dati ai personaggi ma è un Paese non immaginario
Vero l'Italia di quegli anni cruciali sessantanove settantanove
Che è senza avere l'intera senza con poteri opachi che ostacolo Vasco lo scorrimento della verità eppure la verità centrale
Quindi possiamo dire che il colore del giallo rispetto al contesto perché vado a queste che sono le due
Esperienze venti comparabili
E meno acceso vi è un
Piano sequenza
Continuamente
Capace di inquadrare il degrado morale dell'ambiente Rizza fare
E degli esercizi spirituali dei suoi frequentatori cioè e meno ed e poi e molto pretestuosi poi arriveremo un'altra considerazione per dire quanto di pretestuoso
C'è di più in toto modo che
Nel Conte
Pacifico credo la relazione stretta tra i due romanzi
Nel contesto il problema della verità
E del rapporto con il potere della verità
E colto nel rito giudiziario
Nel processo
E nelle maschere che animano il prossimo
In Todo modo
La particolarità
Io ritengo che sia suggerita
Dal dalla citazione finale degli assolti perché questo la definizione dei sotterranei vaticana di questo scherzo si può dire che non scherza al fatto
Fatta ad agire geniale
Il in questo senso posso dire che non ci sono
Qui ripensamenti così ben un raccontati da Sciascia spesso rispetto al contesto quando dice doveva essere una parodia poi non lo è stata fatta
In toto modo
Il riferimento finale Agde addirittura con un'intera pagina del finale
Di i sotterranei del Vaticano
Cita almeno adatto a me l'idea che qui si volesse fare
Risotti
Ovviamente con il campo lungo rispetto
Ma del resto anche i sotterranei del Vaticano
E
Devo dire che voi più di Antola cosa per cui mi avete chiesto di venire quest'estate mi è venuto anche così la visione
Di uno Sciascia affascinato dagli intrecci e dai personaggi di CID non so dove ma dice che non l'aveva le c'è il
Se ne accorge più tardi rispetto all'uscita francese
E l'irrisione dei bigotti
La prima ironica di Sciascia cento domo
La superstizione miracolistica
Sono tutti gli ingredienti dei sotterranei del Vaticano
Impostori l imposto pure
E fino all'omicidio senza movente di la scambio
Perché in fondo
Con anche una confessione
Dell'io narrante a un certo momento che porta a una reazione insomma ma lascia stare sappiamo che non potevi essere
Dicevamo contesti Todo modo sono due
Lavori che procedono parallelamente anche se diversi e in tempi diversi
In esso io ho colto
Vi sono vari dialoghi uno è stato esaminato con grande per riuscire a tensione quello della macchina e del bosco ieri non ed è un altro che ha attratto più la mia attenzione
In Todo modo e
In quel contesto quello di Rojas corri
Perché vengono fuori
Viene fuori qualcosa che sovrappone in fondo
Le due stop ricchezza vado rapidissimamente
Il problema dell'errore non risolto nell'atto di giudicare perché il tema centrale ed errore giudiziario quindi la procedura penale
La decisione del giudice come il mito della transustanziazione questa è rimasto là per cui anche il prete che è stato cacciato poi spesa
Ma mi interessa di più il finale del confronto appropriasse Vitesse
Quando ricchezza dice
Tu tu comincio con Giancarlo
E questo ha generato un contesto perché contesta titola perché e questa parola che usa se non sbaglio che viene usata solo
Da ricchezza nel dialogo
è il contesto l'humus
Che ha prodotto
E che produce l'errore di pensare che esista l'errore giudiziario
E qui abbraccia
Nell'abbraccio mortale del potere punitivo dello Stato tutti coloro che contestano
La truffa trans sostanze azione
L'ESA di don Gaetano
E
Rappresentata qui ci potrebbe dire
Lo studio in nero
Dall'ambiente umano che frequenta gli esercizi spirituali bisogna fare questi intrico di corruzioni di di cialtroneria
Le le cinque amanti Rutelli solo così risolviamo antico
Ci sono tanti
Ecco però che cos'è ricca perché così è scusabile don Beretta
Dice
è un canestro di vipere
Maria
Jarama perché delineando il potere della Chiesa
Deve essere un potere sita Sandu
Deve essere un potere di distruzione dolore e morte
E qui si ricongiunge al suo amico richieste forse poteva anche essere uno di quelli che andavano agli esercizi spirituali
Il diciottesimo secolo
Ci ha fatto perdere il senno
Il ventesimo ce lo farà riguadagnare
Dare
In sintesi in righe se noi cogliamo una sorta di distopia del potere secolare
Tel braccio
Se colà
In don Gaetano
Il dominio di una chiesa legittimata solo uso le sue parole dalla distruzione dalla paura
E che è sovraordinata siamo passati questo se prima viviamo noi e poi viene
Ricca se edito Gaetano si ricongiungono nel darci icone in ragione della legge cambia solo che chi ne detiene il totalitario violento potere deterrente
Lo Stato i suoi giudici da una parte o dall'altro sovraordinato
La chiesa la chiesa di di don Gaetano
Ma
Tratto la stessa parte si ostenta
Del vento il vento cioè eccessive o qualche qualcuno si programmi
Bene
Interruzione in Todo modo riprende che Elena lo Sciascia anomalo autore di racconti polizia
Per il suo e per il nostro divertimento ritroviamo anche qui si è parlato in cui non ho parlato
Delle immagini che si possono ricavare da romanzo io parlo della
Silhouette
Dei personaggi che di solito animano di romanzi polizieschi come visti
Allora abbiamo già detto preferenza per il commissario
L'investigatore perché l'investigatore quel che cerca la verità questo binario idea di come ci sia un
Grande scetticismo di Sciascia rispetto al poteri giudiziari non dimentichiamoci che all'epoca dei romanzi il potere giudiziario era organizzato
E delineato nei modi in cui lo pensava Rocco
Con una
Compatta io li chiamo anche adesso gli inseparabili come i pappagallini Di Cicco con una inseparabili
Pubblici ministeri e giudici istruttori e giudici del dibattimento in una struttura tutta inquisitorio verso il momento
Degli anni Ottanta comincia a farsi barba
Che e quindi è il commissario che è una sorta di alterego
E non certo ovviamente un commissario idealisti idealizzato perché io me li ricordo i cantabili e quindi poliziotti di cinquant'anni fa
Però ripeto lui aveva poi l'occhio a una certa letteratura sempre di lingua inglese no dove poteva
E quindi in processi che tutto erano forche processo inquisitorio nel bene ma anche nel male devo firmato questo album interessava
E il commissario con una sorta di suo alter ego come capitava nel contesto e e la sua passione per
Negare e per il Simenon viene fuori quando il commissario dice cose con quel po'di brutalità poliziesca che non c'è e Maigret ma che si può immaginare e le che assiste arresterebbe tutti gli ospiti dell'eremo
Quella classe dirigente tra virgolette compreso don Gaetano qui c'è un'immagine di un trattamento che sembra quando Maigret parla nella sua stanza o con l'indiziato ci sono i suoi collaboratori
Una per farli terza contribuire alla scoperta la vettura c'è il cuoco poi
Il cuoco estraneo è interessante perché e terrorizzato dal fatto che i sospetti su di lui proprio perché non fa parte della compagnia no
Come il solito sospetto per citare un film piuttosto divertente di qualche decennio fa
Ma con la morte del senatore Micheloni sì
Entra in scena il procuratore Scalambra
Studente né se n'è parlato ieri studente modello che non faceva copiare
Quindi decesso di dedita una
Compagno di scuola del del pittore egli dedica una serie di
Osservazioni
Il procuratore
Fin dall'inizio prudente e intimidito da quel mondo
Si lascia sfuggire solo a un certo momento se questo pre taccio parlasse
Dopodiché quando viene fatto fuori anche il prêt Accio dice no no chiudiamo tutto che è un classico italiano di quell'epoca chiudiamo tutto andate tutti a casa il caso è risolto cioè e irrisolto
Ma poi mi sono chiesta lasciatemi ancora due tre minuti e gli avvocati posto che io faccio l'avvocato
Dei professori universitari Sciascia ce l'ha detto qualcuno ieri non aveva grande passione Manco degli avvocati
Pensando a volte Sciascia dice che gli avvocati hanno una fisionomia bifronte
Da un lato il volto dell'apprezzamento e dall'altro il cipiglio del biasimo
C'è l'avvocato che è vostra che
Ciccio interessi
Rappresentato nel film modo completamente diverso da come l'ha presentato
Potranno che
Viene raccontato
C'era un giovane prete dell'Eremo con un uomo di valore
Che si è dato alla politica
Qui scava Ambrì
Scappa dalla sua dimensione anche perché non
Non non necessariamente deve essere orientata attenere indenni i frequentatori dell'eremo lo conosce ipotizza
Un ricatto che sia lui per via di un ricatto
E come movente dell'assassino cioè scoperte alcune
Malaffari dei dei suoi correligionari
E che carino perché e aggiungere un uomo che lava ritardo alla diceva nemmeno su quello che avremmo mangiato a pranzo
E sull'orario dei treni
Io penso che questa mancato impegno in una maschera che c'è sempre oggi sempre di più nei lega al thriller diceva
Dell'avvocato
Giochi il tema
Centrale in Sciascia quello della verità che lo avvicina poi a Pasolini da cui era per tanti aspetti molto lontano venuto fuori anche ieri con il però il tema della varietà e del ruolo dell'intellettuale
Non ho le prove ma
Siccome sono intellettuale che si la politica
La letteratura eccetera eccetera posso dire cose però non possono dire i giudici per intenderci Genova non le parole
Bene
Qui il problema si tirò in poche battute e tre ottobre ho veramente concluso
Sì
In realtà la figura dell'avvocato dell'avvocato
Custode di un diritto penale liberale è una figura che si afferma in un certo periodo storico
Ma che corrisponde anche man mano che ci avviciniamo alla realtà attuale a una figura di avvocato come
Protettore in sede giudiziaria delle vittime e meno attento al profilo di quello che è un diritto penale liberale che per la verità
Per conquistare la verità non è disposto a violare quelle regole
Basi che di un sistema di giustizia penale liberate che tutelano perché
Il soggetto che viene portato davanti al giudice se si sa già da prima
Che il colpevole è un po'questo era la logica del processo Romano canonico per cui il momento del processo serviva solo a svelare ciò che già si sapeva e quindi torniamo alla colonna infame tutta Milano sapevo
Oggi noi abbiamo una figura di avvocato che è avvocato delle vittime e che quindi è
Molto spesso disponibile a prevaricare questi limiti di garanzia che devono sopportare il fatto che nel processo penale l'imputato possono essere assolto contro la verità
Questa è importantissimo
E in Sciascia era chiaro
Allora e concludo
Sciascia non ha certo fatto mancare il suo impegno civile garantista a tutela dell'innocente e contro gli ho propri della giustizia penale
Conosciamo tutto il Sud tutti sui pediatri
Nella sua grande figura di intellettuale
L'assegno per certi versi vicinanza Pasolini campeggiava il problema del conflitto tra la verità e istituzioni del potere
Se restiamo alle caratteristiche della particolare opera narrativa poliziesca questo suo orizzonte concettuale
Correva il rischio di offuscato sì
I suoi racconti sarebbero stati Diversi forse banali e meno affascinanti
Se si fossero soffermati sulla tecnologia della macchina processuale e delle garanzie processuali
Come affrontata dall'avvocato in ragione del rispetto di limiti che come vi ho detto
Possono prescindere anche dalla conquista della verità
Vi ringrazio
Adesso è stato col
No ma anche in questo provvidenzialmente devo ma direi visto di guai chi esce accompagnare in questa giornata però una relazione lunga ma anche in questo caso
Piccanti
Puntuali insomma riferimenti romanzo al contesto diciamo della sua
Anche ricadute legali direi di fermarci facciamo appunto come da programma la questa pausa caffè nel frattempo insomma dovrebbe arrivare un tecnico che spero insomma risolva
Questo problema per cui accomodiamoci qui accanto e riprendiamo insomma i lavori per le undici e quarantacinque undici cinquanta insomma al più tardi
Il nostro programma sul posto tabella di marcia
Il titolo del suo intervento che stavo dicendo il seguente con gli occhiali di svago per cui avevo già annunciato lo riprendiamo e così come continuiamo dal punto di vista di una storica insomma dell'arte la lettura del romanzo prego professore sì riprende esattamente tanto vero cercherò di essere abbastanza veloci
Allora è è noto che lo diceva anche ieri il professore la Cagnina e Toto Murdoch è un contenitore straordinaria di citazioni artistiche
Ci sono alcuni artisti e ieri è stato toccato il tema del voto
Anche il tema ritorni che costituiscono in particolare del volo un piccolo gruppo
Di artisti che in qualche modo sono una guida per la lettura dei fatti da parte della protagonista voce narrante adesso vado a riassumere un po'
La preminenza tra questi artisti oltre a Manetti che ha in copertina quindi alla porta di ingresso e Paul Delvaux ci sono due artisti particolarissimi che sono sono standard e poco il Flora
Questi due artisti costituiscono una guida a una lettura che io considero tento di considerate un pochino segreta
Un po'vicino a quella che e offerta dagli occhiali del diavolo di Manenti
In prima persona e ora cercherò di creare una cornice allora
Aggancio quindi le figure Tristan Dare ricca che logorante
A Rutilio Manetti e entrambi sia Flora che standard dal mio punto di vista sono legati a Manetti da questo ricerca tra le righe del testo
Dicevo una cornice per i due artisti non andava su a dare troppe spiegazioni cerco di di fare una cornice nel romanzo Steinberg Flora formano un'antica de con alcuni aspetti comuni
Sono artisti di origine cultura mitteleuropeo ci sono disegnatori che si occupano di satira
Ma Starhemberg armeno era nato nel quattordici da una famiglia ebraica si era trasferito negli Stati Uniti prima della fine del secondo conflitto mondiale Flora era nato in alta Val Venosta anche Lorenza nel ventidue
Da pochi anni in Italia aveva acquisito quel territorio ma finora rimane sostanzialmente legatissimo alla cultura Austria per quanto riguarda il rapporto disporre in Verga piccoli Italian Steinberg dal trentatré
è a Mila no e frequenta il Politecnico negli anni Trenta collaborando sempre stando a Milano con le liste il Bertoldo e sette bello incontrando in quell'epoca
Cesare Zavattini e Achille Campanile frequenta quindi molto standard l'ambiente milanese nel quarantuno dopo un breve internamento finalmente riesce a passare negli Stati Uniti dove come disegnatore decolla
Praticamente subito entrando nella redazione del tre milioni perché lo rende famoso fino alla morte è l'illustratore principale del New York
Il legame tra stamberghe l'Italia tuttavia non si interrompe e resta vivissima l'amicizia con Aldo Buzzi che aveva conosciuto negli anni milanesi Steinberg e con il quale a ebbe un importante carteggio pubblicato da Adelphi
La presenza testare inverte nel panorama italiano del dopoguerra fu abbastanza assicura
Nel cinquantuno l'artista espone a Roma alla Galleria dell'Obelisco che ha una galleria molto legata anche alla realtà statunitense ed in catalogo vedete qui è è presentato
Da Cesare Zavattini tra gli anni cinquanta e sessanta poi tornerò su alcuni di questi
Sono pubblicato in Italia le traduzioni di alcuni volumi più importanti pubblicati da spendere negli Stati Uniti
L'arte di vivere nel cinquantaquattro il labirinto nel sessantuno nel settantatré quindi a ridosso della pubblicazione di Todo modo arriva in Italia beh io aspetto
Io lo traduco l'investigatore il cui titolo esprime l'idea di disegno come arte dell'osservazione e dello svelamento
Nel cinquantaquattro va ricordato spendere aveva progettato per la Triennale di Milano il labirinto dei ragazzi
Un'opera che racchiudeva il mondo immaginario e su un mondo immaginario nel sessantasei Sergio Zavoli lo intervista per la sede RAI diario di un cronista qui un brutto fotografa comunque
Dello rappresenta la popolarità distacchi sindacali
Pubblico
Viene arricchita dalla articolo che viene pubblicato nell'agosto del settanta al in apertura di Linus a firma di Franco Cavallone scusate le fotografie sono orrende ma sono scatti di Intel mio cellulare io sono una persona foto conosciamo il ruolo enigmatico che la rivista di fumetti di cui ci ha scelto un sostenitore fin dalla prima uscita a in Todo modo dove la vediamo nelle mani del parente del giovane prete che accoglie il pittore io nato
Allora in una lettera ad Aldo Buzzi del novembre mille novecentocinquantasei Iskander scrive di aver letto un libro di Sciascia ho letto il libro di Sciascia ottimo non dice il titolo mai facile hanno identificato con le parrocchie di Regalpetra che era stato pubblicato nello stesso anno
Gli intrecci Remotti tra Steinberg e lo scrittore di Racalmuto coinvolgono anche Fabrizio Clerici che sarebbe stato uno poi dei punti di riferimento di Sciascia per la stesura di Todo modo
Steinberg conosceva Clerici e lo frequentava standard fin dagli anni Trenta al dodici dicembre del mio centoquaranta quando ancora era a Milano
Dunque cosa fa
Scusate
Quando ancora era a Mila no Stanley Kubrick c'è di essere stato nello studio di Clerici
E di avere preso quattro scatole di carte dei tarocchi
Le carte dei tarocchi e lo sappiamo anche da una testimonianza successiva di Raffaele Carrieri erano uno dei tanti oggetti che venivano raccolti nel BRIC à Brac dello studio di tre riceverà una caratteristica questo è una specie di Wunderkammer
A inizio degli anni Cinquanta Starhemberg dona a Clerici almeno due disegni qui ne vedete vedete un'immagine che ho trovato su internet
Che risalivano a alla alla altri italiani Previti a cavallo tra il trentanove e quaranta che sono passati recentemente sul mercato antico quanto a Flora
Adesso ci arrivano
Scusatemi
Disegnatore umorista tra i più noti in acustica Sciascia possedeva un suo disegno di cui dirò più avanti poche sono le tracce di una sua fortuna critica di una fortuna critica di Flora in Italia
è presente nel padiglione dell'Austria della venticinquesima Biennale di Venezia e cinquanta nel sessantasei qui
Avete una foto del catalogo è ancora in Biennale rappresentando sempre l'Austria nel settantuno a destra vette dell'immagine
Espone di una personale alla Galleria il Milione a Milano se non sbaglio abbiamo sentito nominare il milione no come galleria per per Sciascia
E sull'invito manifesto che quello che vedete c'è un estratto di un testo di Dürrenmatt su cui torneremo vedute e figure dallo tre domande al tedesco che era già stato pubblicato numero centosessantotto
E che poi sarà ripubblicato in anche in una rivista però la carriera di flora come artista si svolge tra l'Austria la Svizzera la Germania
Le citazioni quello delle mire a Todo modo
Dista rendervi esplorati in Todo modo sono pochissime sono in tutto tre per il primo Starhemberg e una sola per il secondo con un ruolo legato alla comprensione per entrambi
Dei fatti criminose che si svolgono nelle Remo la prima nota sospenderle serve al narratore per definire quello che adesso si legge leggerò
L'intricato assembramento di persone che incontra un certo punto nell'atrio dell'eremo cito ovviamente Sciascia
Erano tutti nell'altro come stivati in gruppi che sembravano ghirigori nella continuità tangenziale che si stabiliva tra l'uno e l'altro infine tra tutti serpeggia hanno era come un disegno di Steinberg
Percorrendo i ghirigori appresi che il procuratore nello studio di don Gaetano aveva già cominciato a interrogare
Questa è la prima allusione a standard a che serve a chiarire attraverso le parole di Sciascia la forma dei movimenti delle persone ma soprattutto rinvia i legami di potere
I all'ingarbugliata catena di relazioni sociali che unisce i personaggi
Delineare i caratteri di quelli relazioni Sciascia in bocca la forma del giri in coro
Definisce proprio così uno stilema costantemente presente nella grafica di standard insieme labirinti di linee senso presenti anche nelle sue finte al questi sono che ricorre e labirinti distanti
Il labirinto per Steinberg è una forma anche dello spazio il labirinto dei ragazzi della Triennale e cinquantaquattro ma anche il murale con ghirigori e labirinti e che purtroppo è andato perduto
Realizzato nel sessanta per stare in un bar che nell'atto della palazzina ma gli Hardy via Bindi Annina
Che sta andare di labirinto che sta imberbe definisce come forma Cicchitto
In una continua trasformazione da minotauri attesa lo dice nell'intervista a Zavoli dunque la pineta la sintesi grafica dell'instabilità dei rapporti di forza in sostanza in Todo modo la forma dell'Api rintocco mi viene citato attraverso attraverso appunto Steinberg illustra perfettamente i rapporti tra coloro che si riuniscono azzarda perché Sciascia fissa con l'immagine appunto sta imperiale
Linea labirintica e di rigore adesso cerco
Di andare questa è la palazzina Magna questi sono
Linea labirinti che chi di loro sono due assi portanti dell'estetica De Cristan capimmo visto la linea serve per indagare il mondo come la scrittura
Lo dice lo stesso stipendio cioè Zavattini nel cinquantuno nel catalogo parlavo prima sottolineava che il padre dell'artista
Standard era un calligrafo questo si sapeva e ed era un vanto prestare & quindi molto vicino alla scrittura
E concludeva sole si mette sulle spalle come una fune la linea proprio la linea e la tira la Tigra
Sembra un batte il genere che tira la barca lungo la riva sin dove i suoi occhi che sono fra i più acuti del nostro tempo lo condurranno
Riguardo alla sua posizione di osservatore sociale ed esistenziale
Di disegnatore di labirinti e ghirigori Steinberg anni più tardi avrebbe detto a Zavoli
Parole che potrebbero restare in bocca al protagonista di Todo modo Citto la migliore condizione per osservare è quella di essere camuffato
Sono una mano che disegna e basta queste sono diverse vite a e la nascita di i bit è la fine
La vita ideale sarebbe procedere colti rapine una linea perfetta dai big Mann è evidente che non può accadere
E poi cita ancora e dice quello che mi interessa
Ci sono a è l'esistenza dell'artista
L'esistenza poetica che cominciasse data ma comincia a rovescio andando a ritroso annusando le altre vite entra dentro tutte le vite per la curiosità di capirlo e di impersonare e qui entra e non solo hanno usa questa vita ma la interpreta anche ti percorrendola ne fa una mimica un'imitazione esce passa torna a guardare per un po'a quest'altra vita poi va avanti
La seconda citazione di Sistani in Verga indotto mordono si riferisce alla scena con gli oranti che fanno gli esercizi spirituali
La sera del primo omicidio
Conoscete benissimo la scena ma vi devo rileggere un po'il passo perché è legato al design facciamo cerchio scrive Sciascia a un certo punto forse quando ritenevano di essere tutti presenti il cerchio si scompone prende forma di un quadrato
Don Gaetano che era stato al centro del cerchio si trovò nel mezzo della prima fila del quadrato così ordinati stretto in un momento fermi in silenzio Bossi alza la voce di don Gaetano del quadrato si mosse marcio dalla porta
Dell'albergo al margine opposto arrivandoci mi parve Sacrum masse in confusione stentata e ricomporsi ricomposto bene verso l'albergo con l'Ave Maria eccetera ce fine citazione
Il quadrato questo quadrato dal profilo instabile che Sciascia descrive come una situazione inafferrabile da un punto di vista visivo sarà restituito dal pittore osservatore protagonista del romanzo in un disegno
Che l'Uefa per il procuratore Scalambra
E che definisce appunto Luís pittore osservatori nello stile di standard tirai fuori il Taccuino a ridisegnare al modo di Stanley il quadrato degli oranti sottoscritto sì
Bisogna ricostruire il quadrato sin eccitazione
Ma cosa per Sciascia inquadrato al modo di stand
E qui devo andare scusatemi
Ecco c'eravamo già cosa per Jean sottratto modestamente e la figura geometrica il movimento che nella mezza luce serale si sciogliesse il compito in cui si confonde l'immagine la possiamo in qualche modo ritrovare in un disegno pubblicato sul New Yorker nel sessantatré lo vedete assegni dunque lo scrittore siciliano cita di fatto una trascrizione letteraria della linea di Steinberg rispondendo a una domanda di Zavoli siamo ancora Stanley perché abbiano il valore che attribuisce alla linea Steiner che ha era tornato torna ancora sul problema della figura dell'artista allora
Dice Steinberg io ne deduco che la lunga giovinezza dell'artista un po'quella di passare attraverso le vite altrui di farci un ambiente che contiene l'originalità di aver vissuto e superato quelli degli altri
Chiudo la citazione è una dichiarazione analoga a quella al punto di vista del protagonista il Todo modo nel momento in cui si fa osservatore Detective dell'epica altrove e rappresenta anche l'idea di grafica come corrispettivo della scrittura che Sciascia aveva maturato negli anni ci sono stati molti studi anche a proposito e che viene confermata in una testimonianza di Bufalino che immagino conosciate tutti per velocità
La predilezione degli scrittori per l'espressione grafica deriva dalla naturale associazione createsi nel Quattrocento tra stampa incisione
Teste scusate tra stampa incisione e testo a caratteri mobili e accomuna
Nella storia soprattutto tra Otto e Novecento figure come Alain Baudelaire Valéry
Il collezionismo di incisioni e disegni di Kush Asciano e sappiamo era appassionato
Che molti letterati hanno praticato ebbe nel secondo dopoguerra uno slancio sostenuto dalla diffusione di riviste libri citati come quelli per cui lavorava stambecco
E da un mercato fiorente meno impegnativo dal punto di vista economico di quello dei dipinti
Sciascia infatti città spenderne la terza volta quando l'anonimo artista del romanzo risponde all'avido Scalambra e che gli chiede di firmare un disegno il disegno
Fatto molta lui artista e la scena del delitto cito Scala Ambrì veniva verso di me
Agitando il foglietto col disegno dicendo me lo devi firmare la richiesta quasi gridata ebbe l'effetto di far tacere tutti
Si voltarono verso Scalambra aspettandosi di vederli Emma no un assegno ed ebbe la sorpresa di vedere un disegnino
Ero stufo di sentirmi chiedere una firma Peroni scarabocchio che meccanicamente per impazienza mi trovavo a fare su una salvietta di carta un giornale
La richiesta di scala mi mi parve che toccasse l'assurdità la follia e qui è qui
In questo punto che entra in campo proprio flop undici ma no Tor citando ovviamente Sciascia è una cosa da niente è una cosa non mia sembra riuscita in Bergodi Flora te ne farò uno con tutti i sacramenti
Chiusa citazione
L'associazione tra l'artista rumena quello altoatesino era già stata fatta prima di Sciascia da Dürrenmatt
Nella presentazione della personale di Flora di cui si è parlato prima nemmeno centosessantotto che poi viene pubblicata sulla rivista Graphics cito di una mazzata interessantissimo
Le architetture di Flora potrebbero certo ricordare quelle di Steinberg
Ma è quello che le distingue che mi sembra affascinante Steinberg si fa gioco delle sue architetture endurance maschera come architettura sopruso il prodotto di una società astrusa
Allora ce le presenta come relitti di un'epoca passa disegna la loro età il loro essere vuote e sono scuse per proprio perché sono ancora qui astruse
Perché le creature che potrebbero abitabile non esistono più
Chiuso citazione il punto di convergenza quindi tra Dürrenmatt e Sciascia
Tra la linea di stagni perché il clima delle architetture comunque disegnate da Flora proprio nel disegno mostrato a scala Ambrì nello schizzo in cui sostanzialmente ci sono rappresentati il quadrato labirinto di rigore di spendere quella semi oscurità del costo cortile dell'Eremo prescritto da Sciascia che in realtà come dice Sciascia una bruttissima architettura contemporanea
Che è abitata come quella di quelle di Flora nelle parole di due una da fantasmi
Il primo di questi fantasmi e don Gaetano cito brevissimamente e vi mostro secondo me
In effetti nel film di Petri
La cosa più azzeccata l'immagine di un Mastroianni
Alto nella veste lunga nera immobili gli occhi di uno sguardo lontano fisicamente spesso sembrava non vedervi vedermi ma mi venne incontro una figura immobile fretta propriamente di scostante
Questo è don Gaetano
Chiudo la citazione come è già stato rilevato sono molte le affinità tra Sciascia e Dürrenmatt a cominciare dalle elaborata costruzione di trame e complotti dei loro romanzi e dall'uso dell'ironia petto
C'è un altro dettaglio che secondo me è interessante di collegamento che è il valore di prova che assume lo scarabocchio del pittore
Per sciogliere l'enigma poliziesco che un elemento che accomuna Sciascia Dürrenmatt il quale usa sempre lo scarabocchio l'Oscar d'occhio della bambina all'interno della promessa che era stata da tradotta nel cinquantanove per risolvere delle
Vado a chiudere allora chiudo perché questa forse è la cosa ora Sciascia possedeva un disegno di Flora che quello che vedete in basso a sinistra
Che teneva appeso nel suo studio e sul quale abbiamo anche una testimonianza di nasca ho ottenuto l'immagine di questo disegno grazie al dottor Catalano
è un disegno ancora presentato Giò Issa è un ritratto sostanzialmente di diciamo e fa parte di una serie che
Flora aveva disegnato nato in quella né in quelle in quegli anni tra il sessantotto e il settantadue
E il come vedete Idris il personaggio sì nuove su un reticolato di linea su una specie di labirinto di scolati e di lettere alfabetiche
E quindi questo disegno rappresenta in qualche modo il dello scrittore Sciascia che si identifica nel personaggio che camminano labirinto vado a concludere proprio
C'è un altro punto secondo me in cui si identifica
Sciascia con le parco Steinberg
Prima abbiamo visto flore adesso sta
Ed è la pagina in cui Sciascia riprende il tema degli occhiali
Chiudo con questa citazione questo libro specchi chi leggerà questo libero si domanderà questo punto perché non ho parlato degli occhiali di Gaetano nella mia camera mi ritrovai a disegnati di più volte sullo stesso foglio Sica neve in un campo di occhiali come di Meloni grandi tempi ora questo campo di occhiali come di Meloni grandi e piccoli dal mio punto di vista ho tagliato molto
è in realtà un Doodle quello che quel tipo di Dudovich cioè di disegno scarabocchio automatico che non rappresenta niente non sussistesse nel caso di Sciascia rappresenta agli occhi gli occhiali di don Gaetano
Che
Sky in Verga qualche volta faceva e che vedete rappresentato qui in un piccolo foglio di un taccuino telefonico grazie grazie grazie mille
Queste ultime notazioni sulla psicoterapia sulla scrittura automatica in qualche modo chiudono il cerchio attorno ad una serie di riflessioni che abbiamo avviato ieri
Di cui magari riusciremo a parlare un po'più tardi però chiamo subito al tavolo collega Luca Quattrocchi
Tornerà invece sul film di Elio Petri con una relazione dal titolo spazzini coazione spirituale nessuno grafia di Dante Ferretti per modo modo di prego Lucca grazie a Carmine
Scusate la mia voce ma sono un po'preso dunque cercherò di andare
Veloce diritto dunque
Todo modo l'abbiamo detto più volte Tilman
Apparentemente film più infedele tra i molti che sono stati tratti dai militari testi di di Sciascia de la differenza più importante è che non c'è il pittore
Non c'è il narratore osservatore esterno non c'è uno sguardo altro rispetto a questa curiosa tra la situazione in cui si viene a trovare ma solo uno sguardo che si riflette del politico nel né in quello delle tre che uno sguardo che rimbalza dall'uno all'altro d'altronde lo stesso Petri lo ricordava ieri il collega Rigola dichiarate per forzato la mano lo scrittore e che scrive il mio scopo era essenzialmente politico un solo obiettivo quello di danneggiare la democrazia cristiana
Quindi contro la DC contro il partito che in trent'anni ha garantito che l'ente lirismo parassitismo corruzione continuità con fascismo quanto di peggiore nelle caratteristiche nazionali la furbizia e l'opportunismo il trasformismo dice ancora e dove tutto è avvolto nella Grande Nube fetida che emana dal corpo tu Mash ente delle istituzioni statali quindi tutto
Tutti e tutto dentro la politica nel film di di Petri in un ossessivo gioco di specchi veramente non c'è uno sguardo esteri da qui deriva la termosfera claustrofobica costrittiva che domina l'intero film tutto quasi girato in interni senza luce senza sfondamenti senza prospettive Luca spazi che sembrano indirizzare verso una acceca e ineluttabile colazione i movimenti e i pensieri dei personaggi ma al di là di quello che ho detto prima vale a dire che sente il più fedele e anche forse il film ci offende le perché fedele a oltranza
Come se portasse alle estreme conseguenze contratti grotteschi deformanti grandi gli onesti
Ma senza assolutamente travisando a mio avviso il discorso Sciascia hanno già Pasolini recensendo il romanzo di Sciascia nel settantaquattro l'aveva letto come una sottile metafora degli ultimi trent'anni di potere democristiano fascista in mafioso
E lo stesso Sciascia in diverse occasioni prima di aver visto il film di Petri il quale lo ha avvertito che non era molto fedele ebbe a dichiarare giudicare dalle reazioni il film ha provocato prima ancora di uscire deduco che questa fedeltà nel film di Petri c'è
Quindi confermando quanto diceva ieri professor Nigro sul fatto che le opere le sue opere Sciascia volesse che suscitasse ero
Una discussione
Per poi sempre Sciascia lapidariamente affermare dopo aver visto il film due anni fa con libro io ho scherzato dicendo si capisce cose tremendamente seria Petris uno scherza
E infine dopo l'assassinio di Pasolini e ponendo in maniera esplicita in rapporto Todo modo film e il poeta
Ebbe a dire un'intervista la Repubblica Todo modo fin pasoliniano nel senso che il processo che Pasolini voleva che non poté intentare la classe dirigente democristiana oggi attenti a fare
Ed è un processo che suona come un'esecuzione non esisto la Democrazia Cristiana migliore che si distingua da quella peggiore un Moro che si distingue in meglio rispetto a un Fanfani
Esisteva una sola democrazia cristiana con la quale il popolo italiano deve decidersi affare definitivamente e radicalmente icone
Quindi un processo un processo quello di di Todo modo film in cui però il discrimine tra tra giudici e imputati è impercettibile stavamo addirittura annullato
E che si svolge tutto nel chiuso di una architettura ipogei
Nella definizione di questa architettura di questa atmosfera claustrofobica senza prospettiva naturalmente contribuiscono in maniera determinante le scenografie di di Dante Ferretti
Architetture che sono popolate come vedete da queste immagini da sculture
Su cui vorrei soffermarmi un attimo prima di passare agli spazi alle architetture si tratta a mio avviso di scelte figurative queste che compaiono in Todo modo tra iperrealismo e surrealismo
Che vanno attribuite lo stesso Petri che quindi si può a mio avviso considerare come coautore delle scenografie del definire cosce no grafo
Spettri d'altronde molto vicino alle arti contemporanee amico di molti artisti fin dall'epoca in cui è giovanissimo perché aveva ventotto anni redattore di città aperta una rivista di fronda dissidente nei confronti del partito comunista mille novecentocinquantasette viene fondate dura solo due anni fa il partito penserà bene di farla
Sì soffocare queste voci dissidenti e tre principali redattori di quest'
Rivista e i suoi amici più prossimi sono Muccino insomma tardi e sono soprattutto Renzo Vespignani pittore romano qui vedete il primo numero proprio con un suo disegno
Artista molto amato anche da Sciascia non non a caso con il quale Petri collaborerà in in moltissime occasioni fino praticamente alla sua alla sua morte
E con la quale condivide con il quale condivide la necessità di un superamento siamo alla fine degli anni Cinquanta sia del neorealismo fermarsi era come dire che spento o se non altro fossi Rizzato in una sorta di gli enti immagine edulcorata così come del realismo avutosi hanno scriveva Petri
Nel cinquantasette su Città aperta la torbida Italia nata dei compromessi del dopoguerra non può essere più affrontata col candore implicitamente cristiano del neorealismo
Urgono storie ed immagini più pertinenti alle generazioni morali e la restaurazione capitalistica compiuta su basi nuove per il Paese ha compiuto nelle coscienze
Occorre fare i conti con i miti moderni con le incoerenze con la corruzione con gli esempi splendidi di organismi inutili con i sussulti della morale
Occorre sapere e potere rappresentare tutto ciò ed è quello che nel cinquantasette cedeva al cinema italiano giovane la collaborazione con Vespignani avviene fin da subito praticamente il primo film di Petri l'assassino vede Vespignani che figura né titoli come architetto in maniera abbastanza curiosa
E probabilmente fu colui che pur consulente per le ambientazioni di alcune scene del del film soprattutto quelle tra periferie
Luoghi più o meno dismessi le architetture fasciste che sono ben presenti questo che il Museo delle delle navi di di Nemi
Mentre né i giorni contati nel mille novecentosessantadue una sua immagine nei titoli di di testa
E come comparsa ma neanche troppo troppo ridotta come come presenza nel film c'è Piero Guccione altro artista realista armati questo realismo dissidente diciamo
Nella decima vittima pervenire appunto alle frequentazioni artistiche di di di Petri i riferimenti all'arte contemporanea sono fin troppo ovvi fin troppo palesi Josh Seagal per quanto riguarda le le sculture
Che compagno in maniera quasi ossessiva
In moltissime scene del dei film
E riferimenti alla o parte siamo appunto nel mille novecentosessantacinque quindi anche l'aggiornamento di ripetere nei confronti dell'arte contemporanea
Un caso ancora diverso è quello di un tranquillo posto già in campagna del sessantotto dove il protagonista è un pittore interpretato da Franco Nero
E Petri chiede addirittura la consulenza di Jim da fa venire appositamente dagli Stati Uniti vedete in questa foto
Per come dire istruire Franco Nero a dipingere
In maniera informale diciamo
Siccome si sia già non bastasse questo questo aspetto strettamente legato alla cultura artistica contemporanea ecco questi sono alcuni dei quali quello sta lì tutti realizzati da gendarme questi questi padri compaiono le firme
Nella
Nei titoli di testa c'è
Chiuso coordinatrici del figlio così
Tutti i capolavori molto noti
Tutti devono morire rigorosamente realizzò
Tranne Monti perché stupiti rovinasse qui nel mondo figurativo molto bello ma insomma non vorrei
Ecco
Ecco la pepita non è più un furto mille novecentosettantadue ancora Vespignani interviene nei titoli di testa
Reschigna realizza un grande dipinto che quello che fa da sfondo appunto ai titoli appositamente per il film perché sono effettivamente i ritratti dei dei protagonisti di Flavio Bucci Daria Nicolodi di Tognazzi che qui vedete
E che appunto accompagnano tutti i titoli di di testa in maniera davvero molto suggestiva ma come se non bastasse all'interno del film compagni una serie di dipinti di Sergio Vacchi
Tra cui quello che vedete qui a destra messi a disposizione da una galleria con la quale con la quale Petri aveva dei dei rapporti quindi ancora una volta un un pittore figurativo
E per finire in mille novecentosettantotto nella riduzione televisiva delle mani sporche di Jean Paul Sartre per per la RAI
Vespignani figura come consulente artistico di questa serie televisiva e realizzato questa immagine per la brochure che viene distribuita al da da dall'ufficio stampa
In occasione della presentazione della della serie
Dunque le le scelte figurative di Petri la figura il realismo il surrealismo l'iperrealismo oppure la deformazione realistica Vespignani Guccione George Segal Sergio Vacchi
Come peraltro confermato anche sui suoi due unici interventi diretti sulle arti figurative uno su Claudio Bonichi è un altro su su Adolfo Cagnacci che come vedete sono due altri autori per rischio iper realistico surrealisti un realismo deformato potenziato che caratterizza anche le presenze scultore in in Todo modo in Todo modo indubbiamente già i riferimenti per queste figure gli orsi che ora
Ma anche per questo Cristo
Il Fazzini di qualche decennio prima realtà ma Fazzini in quel momento era un un artista un molto sull'onda diciamo perché
La sua resurrezione Carla una nervi sarà inaugurata nel settantasette quindi qualche anno dopo ma era già molto no perché
Le immagini già già circolava no
E naturalmente Salvador Dalí questo
Diciamo piuttosto evidente
Che ruolo all'arte astratta vero per Petri ha un ruolo sembra riservare una posizione di arte che l'élite di arte che si vende bene non è un caso che in Todo modo compaia parliamo due realtà opere d'arte che il Prete don Gaetano teneva nascoste nella sua cella che vengono scoperte soltanto dopo la sua morte
Probabilmente un un Burri e che uno degli onorevoli che fanno irruzione per poter recuperare documenti compromettenti dice vale molto questa almeno quaranta milioni di fare questo
Così come è significativo che nel film di cui abbiamo visto prima le immagini dove Franco Nero fa il pittore pittore un pittore astratto
E e spicca questo pittore astratto un pittore di grandissimo successo avrà ancora maggior successo alla fine del film quando viene ricoverato in manicomio e e produce a livello industriale questa questo tipo di di opere che la sua gallerista ex amante vende con grande con grande facilità
Quindi queste queste sculture figurative o iper figurative hanno nel film di esaltare la la scabra e con chiusa rigidità degli spazi pensati da da Ferretti
Nei quali si colloca come delle presenze perturbanti come delle presenza reali o addirittura più che reali tutte a grandezza naturale e tutte senza cornice come appunto ha evidenziato Giacomo Tagliani
In un suo libero punto su su suppellettili e Pasolini vale a dire non sonori quadratino sono fanno parte della canterà dimensione reale sono dei testimoni in realtà testimoni inquietanti al pari delle telecamere che in maniera ossessiva circuito chiuso anche qui
Costellano tutti gli ambienti che restituiscono azioni figure e movimenti come non essersi ossessivo labirinto da cui non si può uscire e anche il tema della di riduttore qualcosa che ritorna
Va be'Nendo appunto per chiudere all'architettura per l'ambientazione del film gruppetti dopo aver molto riflettuto se trovare una una location
Già esistente decise invece di costruire un edificio ex novo negli studi di di Cinecittà Sciascia il romanzo parla di un casermone di cemento orrendamente bucato da finestre strette e lunghe
E don Gaetano parla anche e questo giustificano inserimento di questo intervento nella categoria in posture don Gaetano parati due grandi impostura del nostro tempo l'architettura della sociologia questo Ferretti cosa fa Ferretti conserva ed esalta il materiale il cemento armato
E realizza un'architettura brutta lista dei chiari riferimenti all'architettura contemporanea un'architettura di cui la parte emersa questa che vedete tutto il resto è ipogeo
Il riferimento più evidente col vigile il suo Progetto piaccia Andegari
Questi sono elaborazioni grafiche abbastanza fedeli mi come doveva essere
Questi sono gli ascensori quattro ascensori che portano nell'inferno sotterraneo
Che non possono non richiamare ma ad esempio lui scala più forse l'esempio più più evidente
Ecco a questo punto uno schizzo di come doveva essere concepito nella finzione questo questo errore censori che scendono la catacomba giù in fondo la chiesa
Ecco qui c'è un
La caduta del saggio di profitto equivale della società capitalista
A ciò che per la Chiesa e la crisi delle vocazioni nel resti dei prenditori
Non bisogna rassegnarsi
Ecco pure nella nella cappella ancora una volta le Corbusier convento della Turetta sembra anche qui evidenti sia dal punto di vista cromatico che dal punto di vista delle modalità di illuminazione di di questo spazio ipogeo
Appunto un'architettura ipogea spazi scelti in cui si cade come dichiara Petri dal momento in cui il paziente peccatore entra nel teatro Ignazia hanno costruito come una scala che sembra proiettata in alto mentre conduce sempre più in basso
Ed è perduto perché le sue colpe sono nell'Under versione dello spirito di Ignazio irrimediabili
E così come nel testo che nel film don Gaetano dice tutto non è che una caduta una lunga caduta come nel solco quindi le Colby sei ancora nella nella cappella ma una delle scene più impressionanti tanto nel film che nel romanzo
E quella della recita del rosario guidata da da don da don Gaetano
Secondo Sciascia un e di accedere terminato restano prestazione anche qui di Petipa nel netta
Mistificazione del Gritti sport scopriva che c'era qualcosa di più vera
Vera io ritengo cantare mi Franco Cardini qualcos'e che veramente pubblico all'esercizio spirituale quasi che fossero si sentissero disperati nella confusione
Sul punto della metà anno panico e
C'è lasciare ambientate soffriva nel cortile la dove invece ancora perché non è più per chi le chiuso il Pdci questa scena corpetti mi permetto un'oretta in merito a metà terrà persino affettuosa discutere spero
Felicità tedeschi uomini pubblicato il intorno XY relativi
E una mutazione quella di cui parlava a Sciascia sette secondo Petri si risolve nell'immobilità perché Aldo Moro aveva concepito l'inconcepibile volendo volendo costringere la stasi sembrare movimento una mutazione
Dice Petri che nulla muta se un moto che si sviluppasse nella immobilità un vuoto che sembrasse pieno una sinistra che andasse a destra una destra che andasse a sinistra
E intanto il tessuto culturale e sociale del Paese si andava sbraitando de componendo e moriva e morte
Quindi è come dire una gigantesca e tremenda metafora dei meccanismi di funzionamento del potere che si esplicano in una coalizione al moto ma un moto illusorio perché ha sempre respinto dalle pareti scene che quindi che rimbalza
In questo di musiche di Morricone di cui si parlava ieri indubbiamente contribuiscono
D'altronde Sciascia parla nel romanzo di quell'assurda marcia gli animali in gabbia quel battere e indugiare nella poca luce e il più veloce sfavorito andare verso il buio
E la maniera da parte di don Gaetano di assoggettare gli assoggettato cuori del del popolo italiano in un circuito chiuso che si replica all'infinito ripetuto dalle telecamere veramente una una correzione spirituale
Modello architettonico e con questo chiudo oltre quelli già citati che sono le più note le cortesie Luís scannarsi e dovrebbero fare altri nomi dei brutalizzo internazionale
Però c'è forse più prossimo più vicino diversi sensi un capolavoro brutta lista italiano che l'istituto Marchiondi a Milano di vittoriano
Viganò che era un edificio piuttosto noto all'epoca oggi purtroppo in in abbandono ecco si potrebbe quasi dire questo istituto Marchiondi e queste sono le immagini Todo modo che lo lo zafferano di Todo modo e con un Marchiondi senza luce come un Marchiondi
I colpi cioè senza prospettiva affossato
Forse c'è anche un altro elemento di di continuità perché il Marchiondi nasce come riformato
Grazie mille lunga deferenza affittarlo per coordinare quest'ultima sessione come da programma con gli ultimi due interventi che sono ripartiti
Della mattinata quello di diverse Panatta quello di gioco Montagnani a cui seguirà un saluto è una comunicazione da parte il segretario dell'Associazione Amici Leonardo Sciascia prima per la pausa
Pranzo vengano veramente tensione allestitore di mostre verbale Maestri d'avanguardia
Come dire cerchio sempre più si chiude intorno a noi prego Livia cubano
Ma dal ministro
Non ho letto il titolo del suo intervento faccio io chiudono questa materia di quella forza della parola perché
Valida spalla pittori della crocifissione
Quindi azioni di Guttuso in
Grazie grazie dell'invito grazie di questa intensa mattinata ma soprattutto grazie dell'intensa giornata di ieri non non mi dilungo troppo Nenni ringraziamenti andiamo subito al dunque allora chiunque abbia
Studiato a Leonardo Sciascia Renato Guttuso ha chiaro quanto i due artisti fossero legati da una profonda stima per il reciproco beato artistico ma soprattutto fossero legati da un'intera da da un'intensa da un'intensa intesa umane culturali che diritti che derivava come
Disse più volte Sassa dal conoscersi bene
Un rapporto quindi di amicizia che ha iniziato negli anni Cinquanta diviene un vero sodalizio culturale come lo definì curdo Guttuso
Che negli anni proprio sessanta settanta
Prima della rottura che fece soffrire molto entrambi come appunto dichiara Sciascia avvenuta come sappiamo nel settantanove quella candidatura dello scrittore nel partito radicale avvertita da Guttuso compiere proprio tradimento
Ora ciò che interessa in questa sede e merita di evidenziare che gli anni in cui Leonardo Sciascia pensa e scrive Todo modo sono esattamente gli anni in cui il rapporto tra lo scrittore Guttuso si fa assolutamente più intenso
La come insomma di quell'empatia scrive Sassa in cui costante era il nostro essere d'accordo nel giudicare persone fatti libri nella loro immediata verità
Tra la fine degli anni sessanta e tutti gli anni Settanta infatti sappiamo che si fanno frequenti gli incontri appunto tra i due soprattutto presso l'amico lo studio dell'amico Caruso o a Palermo dove entrambi frequentano la galleria a a arte al Burgo ma soprattutto si intensificano attenzioni critica dell'uno verso la produzione dell'altro
Siamo infatti nel settantuno quando per esempio il Comune di Palermo e la regione Sicilia organizzano la mostra antologica di Guttuso al Palazzo dei Normanni e Sassa è tra i promotori
Non solo è tra gli autori di testi critici del catalogo insieme a Grasso via Russoli e in contemporanea decide di dedicare il pittore il numero monografico della rivista
Dall'Emilia dove lui stesso scriverà un saggio abbastanza importanti che si intitola Guttuso a Palermo
Ora ciò che maggiormente colpisce di questi scritti critici che badate bene veramente quasi tutti gli scritti di Sasha su c.t. dove sono molti si concentrano tra la metà degli anni sessanta e il settanta cinque settantasei
C'è proprio una evidente attenzione dello scrittore per l'uomo l'uomo di successo che ha raggiunto con la propria opera la fama con la quale deve continuamente fare i conti l'uomo dai tratti o meglio dai travagli esistenziali l'uomo per cui dipingere dice Sciascia una febbre perché ama la vita con furore d'angoscia e con furore d'angoscia vuole coglierla capirla rappresentare rappresentarla testimoniarla
L'uomo prima il tutto siciliano
Che vive la pittura e non la pratica la cui poetica si riassume nel sapere entrare nelle cose semplificare le passioni umane indagando le e lo sa fare dice Sciascia
Perché al di là delle sue granitiche certezze è perennemente in crisi
E non è un caso che Sassa dissi che decida di iniziare la semplificazione delle passioni che appunto un pezzo importante del settantuno
E nel tratteggiare il ritratto appunto di Guttuso
Siete d'iniziare vi dicevo con una confessioni che Sassari che scusate di Guttuso aveva fatto all'amico Bach Maccari nel trentanove e dice se io potessi scegliere un momento della storia un mestiere
Sceglierei sicuramente questo tempo quindi quello della fine degli anni Trenta
E il mestiere del pittore
Le condizioni oggi infatti sono stili storicamente privilegiate
Che si abbia allora la forza e la libertà interna di esibire ora nel settantuno Sassari pronto però a partire da questa da questa confessione per ribadire oggi
Dopo più di trent'anni Guttuso non si sentirebbe di riaffermare che viviamo in condizioni storicamente privilegiate
Ma senza esitazione tornerebbe a dichiarare la volontà di fare il pittore e sceglierebbe ancora quest'epoca sì pur terribile
Alle certezze di allora sono subentrati i dubbi se i tempi sono più di allora pericolosi la forza e la libertà interna non gli sono venute meno
E anzi al tramonto della certezza la sua forza viene approva decisiva e la sua libertà in tema si accresce il lavoro di questi ultimi anni particolar particolarmente dispiega racconta per immagini questa dichiarazione
Uto uso tanto più forte il libero quanto più le condizioni sono difficili
Ecco Sassa data va in questi testi quindi un ritratto dell'uomo del conterraneo dell'amico
Dall'irresistibile vitalità della parole eloquenti e soprattutto dal gesto che dalla ditta sconfina nell'arte evidenziando quindi appunto un ritratto che sembra di fatto lo stesso Autoritratto che lo stesso Guttuso fatti se nel mille novecentosettantadue
Quando decide di raccontarsi affidando all'istante una raccolta di scritti mestiere di pittore scritti sull'arte sulla società
Una raccolta di appunti come appunto spiega lo stesso Guttuso
Sull'arte ma soprattutto i suoi pensieri che continuamente annota e più volte in queste pagine Guttuso per raccontare la propria poetica e soprattutto la propria autobiografia chiama in causa l'amico Sasha
In quest'opera Guttuso si definisce un pittore scrittore anzi un artista attori protagonista e narratore a cui non è dato di separa i tassisti spesso alcunché deciso di cui è fatto ribadisce a me non riesce di separare la ragione poetica da ciò che Vittorini chiamava la ragione civile e sta tutta qui la mia arte come esattamente sta qui l'arte di Sciascia o di Calvino e poi ancora per giustificare il suo modo di pensare e di conseguenza di dipingere
Si fa alla riflessione dell'amico Sciascia io no giurie dice Guttuso non posso fare dichiarazioni di poetica o forse di principi morali che si riflettono nella pittura perché fanno parte della mia vita
Penso piuttosto che ci sia dentro di me un congegno di spinta e freno un congegno di succosa ostinazione che mi riporta in definitiva misurarmi con alcuni noti che si ripresenta non senza che io li abbia cercati
Ha ragione Leonardo Sciascia che ha creato per me è una formula impeccabile che riassume un po'alla mia condizione
Io sono roso dalla certezza in contrapposizione da lui che invece era un uso dal dubbio ecco ciò coincide con il congegno di soccorso ostinazione di cui vi dicevo
Quindi negli anni Settanta Sciascia Observer realizza l'opera e l'uomo Guttuso
Guttuso stima dialoga si confronta con Sciascia diventa anche lui pittore scrittore e anzi sostiene più volte che i pittori dovrebbero scrivere così come gli scrittori usare le immagini per narrare
Entrambi in questi anni sono attratti dalle citazioni di grandi maestri moderni e antichi
Guttuso lo dice espressamente
Io cito per immagini grandi maestri del presente e del passato rifletto su filosofi francesi e che scorre a degli uni e degli altri proprio con Sciascia cui nel settantadue
E nel settantatré che regala ritratti di Voltaire con tanto di dedica a Leonardo a volte alla dia ragione
Non solo con l'amico conterraneo con cui ora milita nel Partito comunista credendo di avere lo stesso indirizzo politico condivide l'idea di un'arte impegnata in nel senso di un'arte che ha solo e può cioè può vivere solo come analisi razionale e limpida della realtà stessa
Io credo che non ci sia bisogno di essere grandi artisti basta essere veri artisti dice Guttuso perché non c'è un vero artista che non senta le spinte collettive leggenda che generano e non si assuma il dovere di Navarro e questo ce lo ha insegnato Sciascia
Quando dichiara di essere un uomo uno scrittore quando dichiara di aver scelto di dire la verità scomoda di vederla e di scriverà ora di fronte all'analisi di questo rapporto appunto tra chassis Guttuso di fronte all'intensa uno è la ER questa intensa intesa umani culturale a cui arrivano appunto i due intellettuali che raggiunge il suo acme del a come abbiamo detto a metà degli anni Settanta
è molto difficile non provare a riconoscere dei pittori Todo modo tratti diversi da quelli dell'amico appunto di Sciascia
Come è noto infatti la notte Lalla voce narrante del romanzo è un pittore che si imbatte racconta le dinamiche del potere politico ed ecclesiastico dinamiche scomode di fronte alle quali però non si può che partecipare
è un pittore attivo un pittore siciliano lo dichiara finali dal da dall'inizio delle le delle pazzo mai dall'inizio del romanzo quando dice di essere nato e vissuto in luoghi pirandelliani che si avventura mosso dalla curiosità per nell'eremo di Zarate
Immerso in una natura incontaminata trovandosi di fronte a un eremo albergo che non sia sospette che definisce come abbiamo sentito
Poco fa un casermoni di cemento reading corrida mente bucato
Da finestre stride oppure ebbe a dire anche che le sono proprie di metà degli anni settanta di scritti di Guttuso sulla difesa del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio un uomo che appunto nell'apparente tranquillità del momento si definisce fin dalla prima pagina
Dall'animo inquieto che gli deriva dal vivere per il vivere nell'attività di un atto di libertà e di verità
Unica voce narrante con il suo sguardo si pacchiano piano entrare nelle dinamiche degli eventi nei luoghi costruendo scene davvero artista descrivendo paesaggi e personaggi
Nelle sue parole si avverte l'influenza che su Sacha avuto quel pittori scrittori Guttuso
Colto che studia che cita le opere degli artisti antichi e moderni che sta a leggere gli spazi gli elementi la luce per ribadire lo stato d'animo che da quelli mi immagini scaturisce anche se quelle immagini sono magari diversissime da come lui le avrebbe interpretati e dipinte l'abbiamo visto ieri una dei BTP le parti più emblematico le descrizioni
Che inquisiti fai il pittore a
Alle opere emessi da da parte cioè quell'appunto delle cinque donne dice era un'apparizione qualcosa di mitico e di magico a immaginarle tutto nude non ci voleva molto tra l'umbra cupa del bosco in cui io stavo e la chiazza di soli in cui stavano loro con quei colori in quella Storti mobilità mi veniva un quadro di del V non mio che io non ho mai saputo vedere la donna in mito e magia mi e pensosa nel sognante
Era di del vuole a disposizione la prospettiva in cui e in cui sta stavo rispetto al mio occhio ecco in più di un elemento questi riti si rintracciano non tanto Guttuso ma il Guttuso visto da Sciascia
C'assai infatti in questi nei primi scritti di questi anni aveva evidenziato l'attenzione di Guttuso verso il linguaggio dei maestri surrealisti metafisici
Verso l'arte di chi dipinge per simboli e di cui ammira la luce l'immobilità della prospera pur rimanendo poi sempre lui attaccato al dato reale un realista colorista come lo definisce Sciascia non solo in quel nello stesso testo appunto Sassa dice che Guttuso danni dipinge di preferenza le donne e lo fa nell'atteggiamento del grido
Della fatica della distesi per azioni mai nella contemplazione estetico mitica
Di frequente dice Sciascia racconta la vita e ritrae prostitute immobili questi o quelli entrambi riflettono sistema e dinamiche della sofferenza
Delle passioni morali e fisiche dell'immobilità degli eventi ed allora in queste parole di Shaft di questi input da qui in queste parole
Di salsa possiamo anche vedere un'altra pagina di Todo modo in cui il pittore uomo anche più di un'occasione si dice attratto dalle donne che circolano nell'eremo sul finire del romanzo si trova di scriverle al procuratore
E come lei riscrive non brutte piuttosto giovani del tipo che può piacere a costoro un po'abbondanti un po'sgargianti un po'volgari
Ecco in ogni pagina si possono veramente trovare riferimenti a Guttuso meglio quell'interpretazione di Sciascia della poetica
E delle caratteristiche umane dell'amico pittore riferimenti che si fanno più stringenti quando il pittore parla del suo mestiere del suo lavoro così da anche se con toni introspettivi così da raccontare proprio nel rapporto forte tra l'uomo e pittura
Ecco che per esempio all'indomani
Della prima notte passata Azzate reel pittorici racconta di essersi svegliato e di essersi messo a contemplare l'alba dalla finestra ci racconta che all'inizio gli era venuta voglia di dipingere quell'alba ma poi subito desiste convinto chi è quel panorama
Naturale e qualcosa di accademico si è dipinto un qualcosa che dipinge chi non sa dipingere un elogio della natura che si svaluta degrada la pittura stizzita la quale
Afferma il pittore almeno per mesi si volge a tutto quello che non sarebbe da dipingere
Riflessione questa che oltre a ribadire la sua poetica appunto impegnata del pittore intendo Guttuso Adele realtà scritto esattamente più o meno così a Cesare Brandi quando nel trentanove del trentotto
A dirla confessato la campagna e la natura mi hanno eccitato sia almeno in qualche momento così bella così è ricca di colore
Ma tutto questo che vedo sento penso non mi piace dipingerlo preferisco costarmi questo piacere dei sensi tutto privato preferisco guardarlo per queste perfino senza pensare dipingere per me è un'altra cosa
Ma la cosa più interessante in questa in questa sede è sapere che Cesare Brandi
Aveva riportato Sassa questa impossibilità di dipingere la natura di Guttuso proprio nel mille novecentosettantuno e saggia lo inserì si inserisce questa testimonianza di Cesare Brandi negli atti nelle nel mettersi crescente chiuso se palleggiando Todo modo lasciamo da parte la questioni di poetica
Del nostro pittore e lo analizziamo Comi appunto un un personaggio tutto Tundo la somiglianza Polo Mutu non viene meno il pittore e narratore infatti fa muso colto Di Mundo anticlericale ha detto a dinamiche di potere di un po'di ieri in contrasto con gli uomini che frequentano l'eremo di zafferano
Da subito don Gaetano lo riconosce senza bisogno di presentazioni appunto il famoso per aver per averlo visto in televisione in un programma in cui dice
Facevano vedere come nasce un quadro un suo quadro per poi subito con tono polemico confessare un brutto quadro adatto al brutto mondo senza intelligenza come quei milioni di esseri che stanno davanti a una televisione ecco la trasmissione a cui si fa riferimento è come nasce un'opera d'arte diretta per la RAI da Franco ci Simoncini in cui i pittori più noti da De Chirico a Marini Nappi Stignani appunto Guttuso nel mille novecentotrenta scusate mille centosettantatré i aprivano gli atelier alle case degli italiani facendo vedere come si realizza un'opera d'arte con intenti educati di ecco Guttuso presenterà Natura morta con peperoni inoltre pittore e narratore di cui volutamente non si dice mai il nome
è sempre quotato sul mercato opere in esposizioni lo dice lui stesso ma soprattutto lo dicono e lo riconoscono personaggi politici cardinali industriali che evidentemente lo conoscono bene che lo riconoscono e che Luis conosce nel romanzo sappiamo infatti
Perché si accinge appunto a parlare con molti di questi
Personaggi importanti soprattutto per volontà di don Gaetano e ci si trova appunto a discorrere durante i pasti ed ecco che anche in queste scene di poteri a tavola potremmo dire si ripensi ritorno a vedere
Guttuso nelle parole di Sciascia dice Sassa la sua frequentazione di persone
Che comunque rappresentassero il potere era costante quando accendi quanto accadeva di passare un pranzo o una cena in casa Guttuso era esperto di incontrare e le più disparate persone persone del potere
Ma anche se la casa di Guttuso può può assumere a sua può essere assunta a campione sociologico i a spiegazione dei fasti e nefasti della politica italiana dell'ultimo quarto di secolo io so che quell'accozzaglia mensa le persone più disparate veniva principalmente dal suo temperamento dal suo volere essere amato da tutti
Lo riusciva a parlare con tutti ad affrescare tutti c'era una sola cosa in lucidi liberamente sgradevole un uomo se ne rossoblù era di più con coloro che è un po'disprezzava
Ecco allora sembra di vederlo Guttuso anche nel refettorio Dietz affermò sto dalla curiosità interloquire con il mondo del potere politico ed ecclesiastico a cui si oppone ma cui non è estraneo come sembra di vederlo nei dialoghi continui sull'arte sulla società sulla filosofia
Con don Gaetano uomo che disprezza ma da quei attratto sembra di riconoscere non solo l'intellettuale comunista
Ma il pensatore illuminista razionali che cita i filosofi francesi prova disperatamente ad argomentare non senza provocazione le sue certezze
Per poi confessare a lettori di quanto in realtà i dubbi sono lì pronti ad avere la meglio divenendo quell'uomo roso dalla certezza
Dall'animo inquieto che bene Sciascia conosceva
Eppure ad un certo punto mi potreste dire il nome di Guttuso viene fatto all'interno del romanzo e viene fatto nel modo lo fa proprio il narratore nel modo più consono e preciso quando sono cioè a tavola
Con cardinali e vescovi si inizia a parlare d'arte del ruolo che quest'anno ha avuto nei secoli nella chiesa ed è evidente che Sassa si diverte a descrivere una chiazza bigotta interpretata appunto dai vescovi dal cardinale non certo colta né sull'arte mi sugli argomenti teologici che s'solo ribadire ovvietà e luoghi comuni senza essere nemmeno più di tanto al corrente di ciò che sta facendo il Pontefice
Negli ultimi anni il pittore ci racconta di come quei quattro prelati per per quattro prelati la pittura era bella che morta da un secolo
Ultimo per a praticarla era stato Nicolò Barabino e quando l'artista prova contrapporre in blu il nome di Guttuso
E della sua crocifissione per dare un esempio dell'esistenza di un'arte religiosa contemporanea il clero risponde che ahimè Guttuso è un comunista
La questione intorno alla crocifissione era assai più complessa e a questi dati settanta settantatré settantaquattro era tornata di grande attualità
Questioni evidentemente ignorata dai prelati
Ma nota assoluta per i la ha assolutamente vedremo dopo Gaetano ora è noto bisogna dirlo che l'opera di Guttuso realizzata nel quarantadue era stata presentata al Premio Bergamo e suscitò da subito un grande clamore soprattutto a causa dei corpi
Che il pittore volli Nuti per rendere eterno questo grido di dolore
Le autorità tutte politiche religiose gridarono allo scandalo addirittura il vescovo di Bergamo in intimo ai sacerdoti di non visitare la mostra piena la sospensione a divinis mentre Farinacci accusava Guttuso di essere ebreo e comunista
La vicenda era nota diceva don Gaetano che risponde all'ignoranza di commensali sulla questione dello scandalo affermando appunto che era stata la nudità dei corpi ad essere la bestemmia imputata al pitture
Come noti erano i tentativi che in questi stessi anni stava facendo Paolo sesto
Per riallacciare i rapporti tra la chiesa e quegli artisti che la Chiesa aveva fino a questo momento escluso iniziando proprio da Guttuso ed alla sua corretta dalla sua
Crocifissione si sa infatti che Guttuso ebbe molti incontri con Paolo sesto tra il settanta e il settantatré felice tutto di questa renovatio Ecclesie e partecipò alla nascita della collezione d'arte
Moderna vaticana promossa da Padan da parte dal Papa inaugurata il ventitré giugno del settantatré che fu appunto le la cui inaugurazione finché fu presenziata da Guttuso e vediamo nella fotografia
Ma non la scuote comunque Guttuso alla sua grandissima delusione e non fu d'accordo accedere la sua crocifissioni che Montini avrebbe voluto
Perché
Montini la vedeva il suo appunto il suo clero la vedevano ancora troppo nuda
E quindi non così come l'aveva concepita non l'avrebbero voluta per avevano chiesto infatti ha potuto dirvi vestirla di rivestire tutti i suoi personaggi e pittore chiaramente aveva rifiutato
Che vergogna per mediorientali Braghetto ne viene spesso
Aveva infatti ha affermato non cedendo la crocifissione per la posizione vaticana ma cedendo altre opere ora dopo Gaetano
Al corrente di tutto questo tant'è vero che l'ho dato con Guttuso e la sua crocifissione afferma la speranza che fosse acquisita in musei Vaticani speranza assolutamente svanita
Quindi don Gaetano per sassate è l'esponenti di un clero per lo meno in questo in questa in questa pagina perlomeno aggiornato e colto che aveva compreso uguale va approvata a comprendere l'ispirazione religiosa e l'animo profondamente cristiano
Di Guttuso
E ma quest'atteggiamento di apertura della Chiesa sembra dirci a Sciascia soltanto apparente o comunque molto interessato e soprattutto il più a parole che a fatti dedurne deludendo le aspettative e non è un caso allora se sul tema
Di un'arte sacra dove sono gli artisti capaci più della chiesa di interpretare il il il messaggio evangelico si tornerà alla fine appunto del del romanzo quando l'abbiamo già citato più volte don Gaetano chiede al pittore disegnare il volto di Cristo per la cappella dell'Eremo di Curtatone
E come storico farete scorrono d'arte contemplati diede d'arte appunto moderna e contemporanea dichiarando di ammirare in assoluto tra l'immagine
Cristo logiche egli molto D'Ippolito
Diverso da tutti gli altri di scelta don Gaetano per l'intensità con cui ha fatto quel volto del Cristo come se Cristo avverse davvero avuto solo quel volto e che solo per una volta lo avesse svelato aprendo
Tra l'altro credo appunto nelle interazioni Sant'Antonio finito sia il pittore allora come un colpo di fioretto risponde che forse Redon aveva saputo ritrarre in modo utenti quel volto di Gesù perché come amava dire
Aveva sempre rifiutato di guardare ciò che era avvenuto
E allora come non tornare con la memoria allo scandalo dei nudi appunto che aveva suscitato la crocifissione di Guttuso accusato fra l'altro anche di aver nascosto il volto del Cristo nascosto appunto dal ladrone
Sembra davvero qual è l'ora che con tale affermazione lasciasse Fluvi narratori pittore vogliano difendere Guttuso e la sua opera accusando ancora una volta la chiesa che firma le apparenza inutili che alla stanza del volto non aveva saputo cogliere
Il messaggio rivoluzionario dell'arte dell'arte del pittore che ora Todo modo cerca di riabilitare
Concludendo la voce degli un avanzo di Todo modo è e rimane anonima e forse non importa avere la certezza che il pittore inizia veramente Guttuso
Ciò che importa al contrario e constatare che sento Domodossola sa vuole raccontare servendosi dell'arte delle immagini il rapporto di potere soste sospendendo
Scusate sì appunto dell'epoca attuale e decide di farlo attraverso gli occhi di un pittore non stupisce che proprio indossare gli occhiali di chi in questi anni sì ma e cubisti con cui si sente di condividere il medesimo impegno Todo modo
Sasso ha come Guttuso è siciliano Sassa come Guttuso sente la necessità di un'arte che scaturisca dai tempi attuali difficili
Se come marxista afferma Sassa riferendosi a Guttuso non ignora che il mondo non deve essere soltanto contemplato ma mutato
La sua sicilianità di fondo lo condanna a sentire d'artista solo il Lirico disordine degli oltraggi
Non via soluzione
In toto modo il pittore e narratore tocca con mano osserva condanna gli oltraggi me viene coinvolto ma la fine non trova soluzione
Bene grazie Limbiate
Nella mattinata conclude Giacomo Pagliani
Che deve però ancora carica la sua presentazione Huber
Pronta
Sì lo invito o per favore emersi appunto nei venti minuti previsti per una comunicazione in modo che si possa così recuperare un po'rovinarci la nominando insomma lo spazio per le discussione che registreremo un po'in dopo subito dopo l'ultima sessione
Allora intanto
In grado il suo intervento di Labico insomma la parola della fedeltà letterale dagli altri degli altrui film ridurre i nomi porta con citazione immagino vediamo Petri Todo modo tra Sciascia
Cioè Caselli Sciascia intervengo
Assolutamente una città che è una citazione chissà che dice lascia e tra l'altro di questa fedeltà infedele più infedele tra le più fedeli il film Todo modo rispetto a gli altri lavori eccolo qua ci sono quindi
Sono pronto ad andare senta pena stato spesso riferito più volte ed è stato anche ferito prima dall'intervento precedente di Luca Quattrocchi e allora
Ci siamo
Penso spero di sì c'è un problema
Gli Amx che usciamo
Forse ce la facciamo
C'era potrei fare
Non credo di avercela fatta
Ha fatto un danno credo
Ho fatto ho fatto il narravano siamo tornati siamo tornati va bene va bene va bene allora perfetto facciamo vada
è un po'piantato il computer quindi oltre alle mie
Senza ci sta attraverso
La totalmente
Ancora benissimo eccolo qua perfetto allora intanto grazie ancora di questo invito mi fa molto piacere di essere qui su un film su un testo in generale realtà somma il romanzo e il film in particolare su cui io lavorato tanto Izzo lavorare tanti anni fa
E mi fa molto piacere essere tornato qui a Siena visto io qui a Siena mi sono formato e
Luca patronage qui accanto a me insomma fa molto piacere ritrovare io oggi di sono in una posizione molto comode molto scomoda perché in quanto ultimo dei libri questi interventi per lo stesso identico motivo cioè nel senso che in questi due giorni sono state dette tantissime cose e davvero
Davvero molto
Che sono uscite entreremo in
Profondità dentro i meccanismi testuali tanto del romanzo quanto Delfin quindi appunto molto comoda perché praticamente è già stato detto dico tutto ma molte delle cose che volevo dire e molto scomoda anche per questo motivo quindi cercherò di rimodulare
Improvvisando un attimo insomma quello che volevo dire per arrivare poi al punto centrale invece che senza ma appunto dilungarmi poi troppo su quanto com'è stato detto prima
Dunque a va bene
Ok allora della cosa che mi sembra sempre molto interessante ragionando su le trasposizioni distinti Leonardo Sciascia e che non solo da come è stato messo in evidenza davvero tantissimi interventi
Leonardo Sciascia è la scrittura di Leonardo Sciascia e profondamente imbevuta di tutta una dimensione figurativa e della sua competenza figurativa ma tra l'altro perché cioè quello che ci dice Sciascia e che appunto lui in realtà a un debito addirittura maggiore dice cito dalla Sicilia come metafora per il modo di raccontare di fare racconto credo di avere un debito più verso il cinema che verso la letteratura
Quindi insomma provare a riflettere sulle trasposizioni dei romanzo di Sciascia
Diventa una una sfida sia per lui che dobbiamo analizzare lavorarci sia per i registi che poi questa trasposizione l'hanno fatta infatti Sciascia non certo punto
Cui dirà anche una nota un po'stizzita dice né in la se l'intervista la palma va a Nord ai registi che traggono dei fin da alcuni miei libri mi viene da dire ma perché fatto una sceneggiatura non vedete che il film è già sceneggiato
Allora la sfida che si trova di fronte mi sembra almeno in questi casi non è tanto quello di ridurre cinematograficamente una serie di racconti quando certo senso e quello di
Tradurre in termini diciamo così Inter segnò ottici il tessuto figurativo e concettuale rispettando la letterari di età dove la lettera di età non è tanto la fedeltà letterale appunto della fedeltà letterale degli altrui film ai miei libri non mi interessa
Quanto quel concetto punto proposto da André Basento uno dei più importanti critici cinematografici critico francese insomma fondatore dei Cahiers du Cinéma
Quando rifletteva appunto a proposito della trasposizione di Bresson di con diari degli anni
Diario di un curato di campagna ad esempio cioè cercare di riuscire a mantenere un accerto un nucleo fondamentale all'INPS Danny nel passaggio tra un medium a un altro
In questo caso in questo caso quello che vedete le mie spalle appunto una
Intervista che Sciascia rilascia a positive
E in cui si riferisce nona Todo modo ma al film al comando precedente e al film immediatamente precedente tratto dai suoi romanzi che è appunto Cadaveri eccellenti di Gianfranco Rosi nel quale lui esprime tutta la sua soddisfazione per il lavoro fatto da Rosi
Mi sembra che oggi sia stato fedele a tale idea quindi appunto non tanto fedele al romanzo ma alla l'idea che sta alla base del romanzo
E cito Sciascia in relazione a Rosi perché come è stato anche messo in evidenza ad esempio a Maria Rizza rally e come è già stato detto il contesto Todo modo rappresenta uno snodo fondamentale nella produzione Sciascia Anna
E all'interno di una cornice anche cronologica che è decisiva anche per il cinema italiano stesso anche per il cinema italiano stesso già stato menzionato
Come
Jazzista è stato fatto riferimento come appunto Sciascia in realtà ha espresso parole di conforto per Petri e di
Come dire di soddisfazione per il lavoro che perché ha fatto Todo modo lo sappiamo è un film qualunque un film che è maledetto fa parte di quella linea maledetta del cinema italiano che in questo caso condivide con un opera di poco uscita pochissimi mesi prima che Salò di vuole centoventi giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini
E che in qualche modo chiudono una stagione del cinema italiano su undici in un in un certo senso irricevibili per motivi diversi ma anche per motivi simili
Che appunto ancora oggi ci presentano una visione particolarmente problematica e complessa addirittura quasi irricevibili nella loro essere estremi due opere che sono estremi in questo modo
Quindi appunto che Maria risale ci dice che tutto modo costituisce un punto decisivo nell'Inter lei tra parole immagini Todo modo romanzo in questo senso e Prodi su questo interplay tra parole e immagini di cui insomma
Si è si è in questi due giorni lavorato moltissimo Sprovieri stamani insomma con degli interventi e davvero hanno mostrato qual è la raffinatezza
E l'acconto della conoscenza della Durante la storia dell'arte o in generale di universo assicurativo che è proprio di Sciascia e di come tutto questa raffinatezza sia stata che sia presente nel romanzo
Quello che mi sembra appunto interessante lavorando sul film cercano di lavorare tra il romanzo il film è capire come Petri non tanto adattato questa
Questa raffinatezza figurativa proprio di Sciascia ma come l'ha fatta sua
Come l'intervento di Luca Quattrocchi appunto ha mostrato quindi che cosa ha preso come ha provato a tradurlo e ancora di più quello che vorrei far rivedere gli oggetti e come realtà prova al lavorare su tutta una serie di
Sicure iconografiche o di momenti decisivi cono grafici innestando lì all'interno della narrazione ed è il tema spesso cioè in questo caso è in questo senso mi sembra che
La fedeltà
Cioè il rispetto della lettera di età del romanzo di Sciascia nel caso di Todo modo risieda in una idea molto particolare che è quella di teologia politica
Massimo Naro stamane appunto lavorato molto su questa dimensione teologica e appunto lo riprendo dall'uno insomma non se la teologia sottrae il romanzo all'ideologia
Io penso che la teologia politica in questo caso sottragga il film alla contingenza storica all'attualità
O al quel periodo storico in particolare a cui
Da cui viene ascritto insomma e in questo caso ieri Gabriele Rivola già
Mostrato una dato una prima risposta insomma sul sull'idea di un'universalità se così vogliamo del film anche vorrei provare a lavorare su questa idea di teologia politica e vederne alcune scelte molto precise
Che che pigri fa in termini di messa in scena insomma per provare appunto a a vedere come funziona questa forma di trasposizione come questo concetto ideologia politica sia appunto fondamentale al suo interno
Non insomma sul sul quadro di manette ci siamo già dilungati ampiamente tra l'altro quello vedremo dal vivo vedremo l'originale vedremo la copia che in realtà è l'originale perché nessun punto perché insomma per socia ascia vede la copia quindi è è l'originale e a sua volta insomma e come la questione degli occhiali e quindi come dispositivi divisione siano ampiamente al centro di tutto quanto anzi come gli occhiali in questo caso siano appunto veramente
Uni il il un personaggio fondamentale all'interno della narrazione stessa
Appunto questa la citazione da Ricciarelli volevo concentrarmi velocemente su alcune differenze di passare subito tra il il romanzo e il film passare subito poi a tre sequenze fondamentale tra immagini fondamentale
Ci sono molte differenze moltissime differenze tra il romanze fin questo lo sappiamo bene ad esempio alle soleggiate giornate estive di cui ci parla l'incipit del romanzo siamo all'interno di una crisi pandemica tutta questa forma di immunizzazione
Quindi c'è una crisi sanitaria oltre a quella morale quella politica che definisce il contesto dentro quale si svolgono le vicende che giustificano appunto anche quella dimensioni ipogea dentro il quale poi si svolgono
Questa volta dimensioni poi Gea e evidenziata proprio figurativamente dal fin perché ci sono questi ascensori che salgono e scendono che sono veramente degli strumenti profilattici in cui definiscono una separazione rigidissima fra il sopra il sotto
E appunto sappiamo bene che
Quello che stanno il fuori nel nel sulla superficie poi viene esclusivamente esperito attraverso i mezzi di riproduzione anche qui sono su quelle telecamere a circuito chiuso e sono viste tante immagini insomma tanti fotogrammi tratto da questo qui siamo ancora fuori ma
Sarà tutto questo carattere mediato che è l'unico contatto con l'esterno che poi
Avviene ieri Gabriele Rigola si è concentrato sui corpi il su quindi sulla trasformazione grottesca la dimensione grottesca dei corpi il corpo all'interno di queste delitto elogia politica l'elemento poi fondamentale adesso quello proverò a mostrare sulla appunto caratterizzazione grottesca questo è uno dei tantissimi fotogrammi che si possono prendere ovviamente insomma
Occupa appunto c'è in questa questione tra l'altro sempre in questa caratterizzazione grottesca mi sembra interessante Petri non insiste minimamente sul carattere ti do Nisticò che invece è presente nel romanzo per cui togliendo completamente tutte le figure femminili con l'eccezione Giacinta la moglie di M. che è tanto
Fonte di tentazione quanto però anche fonte di cura che si prende cura che subito si pente di dell'essere fonte di tentazioni e quindi di una di di una pulsione che non viene mai consumata fino in fondo
Quindi un'altra questione che mi sembra estremamente interessante
E al di là dell'iconografia stesse questa iconografia concorrono a quella lettera Lizza azione delle metafore e in particolare la scena
Della mensa diventa la la la scena cardine insomma dentro questo latte realizzazione che costituisce un'altra grandi sottopiatti ematica ma e anche una risotto Pia
Figurativa passo quindi Ale queste tre sequenze
Vi faccio vedere dei fotogrammi tratti da questi la prima riguarda la preghiera Ignazi Anna
La preghiera in azienda che il momento in cui Giacinta entra in
Entra in scena questa sono i vari fotogrammi qui vediamo qua e là preghiera
Deve essere fatta con il respiro come prescrive il metro di Sant'Ignazio insomma
A un certo punto trascende in un'altra dimensione quest'altra dimensione che appunto diventa un abbraccio carnale
Ora appunto quello che fatti mi sembra è che innestare proprio perché gli esercizi spirituali e questo è il cartello iniziale emette Petri fino agli esercizi spirituali sono una pratica devozionale sono stati codificati da Ignazio di Loyola e hanno un ruolo fondamentale nella formazione delle classi dirigenti
E quello di prendere tutta questa dimensione degli esercizi spirituali intendo in senso teologico ma in senso teologico politico e farsi a tutta la iconografia che in qualche modo rimandano per deformare lì e trasfigurata la prima appunto la preghiera Ignazia
Da dove si può trovare un con riferimento a questo tipo si tratta di uno dei temi iconografici più controversi in questo caso è la lattazione di San Bernardo
Questo la frazione San Bernardo secondo Esteban un rinvio
Quindi siamo appunto nel mille attorno a mille seicento Hz cinquantotto seicentosessanta in questo caso e che appunto secondo pittori specializzati se molto occupato dell'iconografia e divulgata teorico dell'arte l'iconografia
Della controriformista dentro la Spagna il Secolo d'Oro appunto lui la fa risalire al sermone zio il Cantico dei cantici di Bernardo di Chiaravalle allo sposo parla dunque così
Voi avete un mia sposa ciò che avete chiesto intenzioni l'avete che le vostre mammelle sono diventati più eccelse del punto ora poi potete andar avanti insomma nella citazione ovviamente insomma da quello che appunto una metafora del sapere divino che viene infuso attraverso appunto la l'avverarsi
Lei del dell'arte insomma nella della Vergine
Poneva il evidenti ventisei problemi traduzione iconografica muri io li risolve in questo cioè otto quindi nella
Una distanza che si
Che rimane permane tra il nostro San Benedetto la Madonna stesse ovviamente quindi cerca di finire questa metafora quello che vediamo invece è nel primo caso insomma una lettera legislazione
Di questo sermone di tanti del Canzoniere che insomma il Cantico dei cantici e quindi una lettere distrazione di questa infusione del latte divino
Perché appunto trascende subito in questo abbraccio poi erotico
Questo apre a non problema di Eros mistico perse l'eros del romanzo viene totalmente tolto non c'è più il questione appunto di
Di quelli edonismo e quindi dell'ipocrisia delle classi dirigenti che devono fare un ritiro spirituali ma non rinunciano a portarsi mogli amanti eccetera eccetera in questo caso invece appunto si trasforma in un eros e
Diventa appunto la lettera detrazioni questo Eros mistico in questo caso siamo sulla meditazione sul beccato quindi in questo caso ci inizia con un una digressione indotta da parte di M. sulla etimologia di peccato ma che trascende appunto in questo balletto
E statico di fatto che si conclude con la contrizione chiedo scusa quindi con il la il Pent
Mente quindi il gesto di contrizione che Giacinta
Che Giacinta esercita cioè Ponte punto portandosi la mano al petto stringendosi segno coi contrizione uso questo termine perché per Giovanni Careri appunto è la contrizione e il perfetto pentimento scaturito dalla di sproporzione tra la fede umana
E l'amore Egidio ora anche questo gesto è un gesto che appunto fa parte i tutor repertorio iconografico proprio tipico del barocco e appunto della contro riforma
Qual è quello che che viene è presente io tratto da Teresa da vedevo vicino a me dal lato sinistro un angelo in forma corporea
Li vedevo nelle mani un lungo dardo d'Oro che sulla punta di ferro mi sembrava avesse un po'di fuoco pareva che me lo confligge sappi riprese nel cuore così profondamente che mi giungeva sino alle viscere
Indolore della ferita così vivo che mi faceva mettere quei gemiti di cui ho parlato ovviamente questo
A la traduzione attraverso il complesso scultoreo del Bernini molto molto famoso ma questo gesto di contestazione per esempio e quella stessa estasi che c'è anche Bernini con la beata Ludovica Albertone ci chiediamo assolutamente d'un appunto in questo caso però perché Ignazio perché nella mitologia Niña Tiziana appunto l'applicazione dei sensi riveste un ruolo centrale di cerniera tra il soggetto passionale che conforme allo spirito il soggetto fisico che imita la postura
E in questo caso c'è tutto un problema di conformazioni d'imitazione che e sin troppo letterale al punto di trascende
Arrivo all'ultima ma è molto più semplice tra l'altro sul appunto un problema di cattiva conformazione che diventa poi il nodo più come dire anche politico e di critica politica del film stesso questo l'abbiamo già vista prima è vero che appunto dietro c'è il Crocifisso di questi nato a Salvador Dalí è anche chiaro che qui il gesto che fa don Gaetano
Evidentemente un gesto di cattiva conformazione cioè laddove le palme delle mani del Cristo Ipanema il Cristo sono rivolti verso l'alto appunto per raccogliere raccogliere il messaggio divino in questo caso invece sì imita un'aquila che appunto con il le mani rivolte verso il basso e infine la scena molto famosa supplita di confessione della confessione da parte di M.
Adesso nei confronti di don Gaetano
Nelle perfetta giusto proposizione tra Cristo crocifisso qual è in me continua a paragonarsi evidentemente cioè una completa opposta direzionalità dei gesti appunto rimanda continuamente verso la terra e anziché dal cielo
Ho fatto questa insomma Tibet breve velocissima carrellata insomma scusati per la brevità solo per una questione che mi sembra estremamente interessante che riprendo da Sciascia ancora una volta nel mille novecentosettantuno
Nella nota agli scultori del Cassero Sciascia dice le immagini bisogna saperle leggere uno dei guai del nostro tempo e forse il più grande e di essersi votate le immagini
Dimenticando la lettura ecco quello che mi sembra che Petricci stia chiedendo vuol Cindy Petri ancora oggi ci chieda e questa capacità di leggere le immagini e in questo penso che sia il portato politico più profondo del film soprattutto in un'epoca come la nostra insomma che sappiamo
La cosa essi
Bene grazie grazie agli Uffizi nato a Como Tagliani anche per aver rispettato insomma il tempo che ci eravamo imposti proprio per recuperare il ritardo che si era accumulato nel corso della mattinata Vorrei mi sembra di non vedere più il segretario portone era quindi rinviamo ecco nella le dispiace però se rimandiamo questa comunicazione alla ripresa dei lavori alle quindici e trenta perché voleva approfittare di questi pochi minuti che ci separano la pausa pranzo per chiedervi se c'era qualche domanda per il Professore Quattrocchi che non si fermerà
Nel pomeriggio qualche commento osservazione considerazione a margine del suo intervento mentre pacieri taglieremo uno spazio nell'ultima sessione pomeridiana per riprendere la discussione degli interventi della mattinata che sono stato un po'
Sacrificati appunto la borsa che abbiamo fatto contro il TAR
Sì no ma semmai appunto dovesse poi portare in Consiglio la fame mi appunto qualche domanda petroliferi disco poi diciamo
Alla prima occasione utile
Bene allora interrompiamo i lavori chi riprendiamo alle quindici e trenta oppure ce ne sono in questo momento
Ah no allora ci avviamo così insomma
Guadagniamo questi temi
Tanto da da parte mia ci tenevo ecco un saluto di gratitudine all'organizzazione e a tutti voi la mia è una brevissima comunicazione di servizio che si scrive in verità
In una tradizione tipica di ogni colloquio ma e cioè quello di anticipare agli amici e ai partecipanti il prossimo colloquio quindi quello del prossimo anno
Il colloquio del prossimo anno che sarà il sedicesimo
E si terrà a Strasburgo
Sarà organizzato sotto la con la direzione scientifica del professor Davide luglio che insegna italianistica alla Sorbona
E che magari qualcuno di voi ricorda già per essere insomma persona grazie alla quale è stato messo su uno dei progetti
Di cui l'associazione più fiera cioè il digital Sciascia la possibilità di e accedere digitalmente all'opera di Leonardo Sciascia il sedicesimo quindi Leonardo Sciascia colloqui che anche questo è tradizione si terrà a novembre in una data che in un week-end che dobbiamo ancora fissare ma di cui sarete presto informatizzata dedicato al diciamo così pensiero e insieme i pensieri al plurale di Sciascia sul diritto
Quindi anche questo tema classicissimo diciamo
Della del dell'opera cioè Scianna declinato in una chiave europea per questa la scelta della sede di e Strasburgo quindi la la volontà poi di verificare anche quanto dell'insegnamento c'è lasciano può essere declinato
E a livello europeo abbiamo pensato infatti a qualche collegamento specifico con le carte fondamentali
E dell'Unione europea e anche ma di questo punto vi racconteremo quando sarà possibile con un'iniziativa che a sua volta visto Sciascia come protagonista nell'ottantaquattro quindi e quaranta anni fa con un bel convegno sul rapporto fra la giustizia
E tutela dei diritti della persona anche lui in un contesto fra Europa e e Italia non aggiungo altro se non appunto
E in questo senso dando appuntamento archivi poi vorrà anche l'anno prossimo partecipare al colloquio mettere e dando quindi la parola a Roberta grazie ancora
Una cosa quest'ultima forma sessione del del convegno e vi sono particolarmente grato di essere rimasti insomma fino alla fine perché era una sessione a cui tenevamo moltissimo
Come avete letto anche sui contenuti del programma che abbiamo distribuito in sala questa sessione diciamo in cui intervengono quattro
Docenti tutti e quattro insegnanti nella scuola secondaria
Lavorano da molto tempo su cantiere che insomma Todo modo rendendo la letteratura di Leonardo Sciascia del difficile compito di mediare l'attualità insomma della sua lettura con appunto le sfide in qualche modo della cultura della società contemporanea
Quindi era la testimonianza importante a cui ripeto tenevamo moltissimo e che spero insomma anche in questo caso posso restituire una lettura non banale non allineata alle straordinarie potenzialità che questo romanzo a ancora oggi grazie dunque
Mi sentite buon pomeriggio per tutti
Hummel l'onore il compito di condurre la sessione scuola del quindicesimo Leonardo Sciascia colloqui Umma
Ringrazio per questo il professor la cagnolina l'associazione Amici di Sciascia il Comitato del centenario perché si tratta per noi di un'opportunità molto importante
E la sezione si compone di quattro break di interventi che però rappresentano un unico insieme infatti oltre ai titoli delle singole relazioni abbiamo scelto un titolo comune che Todo modo a scuola allenarsi alla complessità si tratta di esperienze didattiche che abbiamo svolto in classe due nelle classi quarte della secondaria di secondo grado e due nelle classi quinte e vi proponiamo degli spunti didattici mi rivolgo soprattutto ai docenti da riprodurre in classe ma soprattutto vuole essere questa una verifica con voi delle potenzialità didattiche di un romanzo come Todo modo
Che ne ha tantissime nulli ne abbiamo esplorate alcune siamo partiti chiaramente dal dal testo tutti per sviluppare lei prima di tutto le competenze disciplinari
Ma poi abbiamo rivolto la nostra attenzione anche a le competenze relazionali orientative di educazione civica che ormai fanno parte del repertorio che accompagna le materie di studio
Per la verità le materie le hanno sempre avute le competenze relazionali orientative e civiche però adesso c'è diciamo un'attenzione particolare e quindi sono state rese esplicite dalla normativa
Non rubo altro tempo do subito la parola alla prima relatrice che Giulia Di Perna docente di italiano e latino al liceo pacifici De Magistris di Sezze
Poi sarà la volta di Luciana sanguigni docente di italiano e latino
Al Liceo Leonardo da Vinci di Terracina
Poi toccherà mi io insegno italiano e latino al liceo Fermi di Gaeta e infine Tundo Tafuri docente di storia dell'arte al liceo Cicerone Pollione di Formia
Raccomando ai relatori di restare nei tempi auguro a voi buon ascolto
Buon pomeriggio a tutti ringrazio l'Università di Siena l'associazione Amici di Leonardo Sciascia e Roberta De Luca che ci coinvolge sempre in queste attività belle stimolanti
Oggi vorrei parlarvi di un'attività didattica cosa che ho svolto con la mia classe quarta dal titolo gli occhiali del diavolo
è chiaro il riferimento al patrono dei Manetti citato hai notato modo a Sant'Antonio Abate è tentato dal diavolo che ci offre una vera chiave di lettura del nostro percorso infatti l'obiettivo è stato quello di far riflettere gli studenti sullo smascheramento del potere della Chiesa presente nel romanzo
Attraverso la razionalità e lo spirito critico incarnati valori incarnati da don Gaetano
Abbiamo poi collegato questo aspetto ad un'antitesi di pensiero presente nel romanzo di tipo contro riformistico illuministico
I ragazzi alla fine dell'attività hanno poi condotto un'analisi testuale e quindi la tipologia e poi si troveranno ad affrontare agli esami di Stato e hanno anche sviluppato delle riflessioni di competenze civiche e relazionali
Prima di entrare nel cuore dell'analisi del testo voglio specificare che sono state condotte ovviamente con i ragazzi delle lezioni introduttive
Sul su Todo modo per quanto riguarda la trama agli aspetti fondamentali e il contesto storico
E anche l'analisi che qui vedete proiettata è stata oggetto di coalizione
Ovviamente con i ragazzi a cui poi si aprono delle domande che qui potete osservare che hanno dato modo ai ragazzi di rielaborare i rielaborare le varie informazioni assimilate anti
L'analisi del testo è stata rami preparata e prevede tre momenti principali la prima parte riguarda il momento in cui don Gaetano e il pittore si trovano nella cappella dell'eremo a osservare il quadro
La seconda parte si concentra sul momento in cui il pittore tenta di riprodurre le lenti e infine l'ultima riguarda la morte di don Gaetano
Nella prima nella prima domanda ho chiesto ai miei studenti di riflettere sull'analisi l'analogia sulla corrispondenza che emerge all'inizio dell'estratto votato don Gaetano e la figura del diavolo e infatti i loro hanno subito notato tale corrispondenza
All'inizio dell'estratto c'è l'eremita zattere che rifiuta un paio di occhiali neri offerti dal diavolo che le avrebbero permesso di vedere meglio al costo però di trasformare passi delle sacre scritture in passi del Corano
Gli studenti notammo come attorno a questa scena è quindi attorno alla scena in cui il pittore don Gaetano si trovano al di sotto del quadro
Crea si crei un climi in un clima di tensione crescente in cui gli occhiali chiaramente vengono fatti indossare da don Gaetano
E in cui i ragazzi notano soprattutto il verbo di connotazione diabolica inforcato gli appunto che qui vedete evidenziato e l'articolo determinativo gli che avvicina ancora di più gli occhiali appena citati
Del quadro e quelli attendendo alzati da don Gaetano
Appunto don Gaetano Alda tirato fuori da una tasca interno all'altezza del petto gli occhiali e inforcare lì alzandosi sulla punta dei piedi chiare inclinato a scrutare l'angolo destro del quadro e alla fine proprio la dichiarazione
I suoi occhiali era una copia esatta di quelli del diavolo
Nella seconda domanda quindi chiedo agli studenti di approfondire ancora di più questo aspetto e quelli di riflettere sul ruolo del personaggio del prete con gli occhiali nel romanzo a partire proprio da una citazione
Di quest'ultimo che poco prima aveva affermato
Io faccio finta di non capire di non sapere le accetto perché so bene che si risolverà in una settimana d'inferno
I ragazzi hanno avuto subito ben chiaro il fatto che don Gaetano non fosse la banale reincarnazione del diavolo ma che si celasse dietro il suo personaggio qualcosa di più profondo e Complesso
Lui afferma che ogni correzione che la natura non può essere che opera di offerta dal diavolo è innegabile che lui stesso sia corrotto moralmente ma dichiara apertamente un'abitazione sì al sistema di cui lo stesso fa parte
Ma anche alla natura degli uomini del suo tempo che tenta di emendare di correggere incarnando razionalità e spirito critico
Donne danno l'uomo colto come è stato ripetuto più volte parla di teologia di filosofia di letteratura
Ma tratta i presenti nelle nell'eremo può andare disprezzo con aria di di sufficienza e questo perché lui appunto indossa gli occhiali
Che gli diamo una capacità in più ovvero quello di vedere la verità
Dei presenti nelle Remo un luogo in cui si rende evidente il naufragio dei valori della Chiesa sia dal punto di vista morali e civile e un luogo in cui i ministri deputati uomini d'affari di Chiesa si incontrano per una fede non autentica ovvero la corruzione
Infatti subito i ragazzi hanno hanno penalizzato come si faccia riferimento nel testo agli storia della conquista del Messico di don Antonio dei soli su quindi il riferimento nemmeno troppo celato ad una Chiesa che il nome della cristianizzazione ha distrutto
Dunque sono arrivati alla conclusione siamo arrivati alla conclusione che il prete che indossa gli occhiali nel romanzo
Era sicuramente portatore di una verità ma che in questo caso non corrisponde alla giustizia male l'inferno infatti alla fine si legge non c'è qualcosa che ha a che fare con le lenti con la verità e con la paura di scoprirla quindi un inferno di cui tutte sono vittime cui tutti sono vittime compreso don Gaetano e infatti anche don Gaetano alla fine muore
E proprio sul momento della morte di don Gaetano che chiedo ai miei studenti di riflettere nella terza domanda
Anche loro hanno subito messo in evidenza come il momento della morte viene viene approfondito nel testo
Come si al tentativo di occultazione della verità attraverso la morte del prete fuggisse simbolicamente lo strumento di lettura della del potere diabolico ovvero le lenti
Vennero con una barella di tela viaggiarono sopra don Gaetano lo portarono via
Gli occhiali pendevano dalla barella dondola vanno al passo dei portatori infatti gli occhiali non sono adagiati sulla barella ma pensavano come un atto di libertà
Ed è infatti proprio sul concetto di libertà che i ragazzi sono partiti per la domanda di approfondimento in cui chiedevo loro di riflettere sul contrasto
Tra il potere della Chiesa che tenta di mantenere di mantenere il controllo su tutto e il disvelamento di quest'ultimo collegando questo aspetto al contesto storico della controriforme dell'Illuminismo
Cosa è emerso è emerso che don Gaetano indossando gli occhiali è portavoce della libertà quindi della ragione e della verità che incarna con il suo personaggio lottando quindi contro un tipo di pensiero contro riformisti con della Chiesa che tende a voler mascherare a nascondere la Chiesa presente nel romanzo che tende a voler mascherare a nascondere la realtà di cui sono protagonisti non è infatti un caso che si faccia riferimento allora filosofo Spinosa ha quindi filosofo del Seicento appartenente alla corrente del razionalismo che don Gaetano seppure in modo ambiguo sposa nel testo e che poco prima di morire
Il Prete faccia trovare nella stanza del pittore i pensieri di Pascale precisamente in un punto ovvero il pensiero quattrocentosessanta
Che appunto dice poiché la sua vera natura è andata perduta tutt'
Toh diventa la sua vera natura come essendo perduto il vero bene tutto diventa il suo vero bene quindi una dichiarazione della ormai inevitabile perdita della vera se l'idea che sulla mente indossando gli occhiali
Si può ritrovare quindi rigenerare
A partire da da questo agli studenti vanno poi portato alla luce nelle nelle varie lezioni degli spunti di competenze civiche e relazionali su due tematiche la legalità e la verità
Per quanto riguarda la legalità
Si sono interrogati sui confini di quest'ultima quindi si sono chiesti ci siamo chiesti dove finisce la legalità qual è il suo limite qual è la responsabilità individuali e sociali e quindi quando finisce una subentra l'altra
E poi abbiamo approfondito il concetto di verità la paura di scoprire
Quest'ultima soprattutto negli adolescenti che spesso preferiscono rimanere nella propria zona confortevole
Invece che affrontare le proprie paure le proprie fragilità e quindi far comprendere come la verità e al contrario un'alleata del benessere delle tematiche che possono sembrare banali ma che in realtà sono urgenti
E i nostri ragazzi
Grazie
Buon pomeriggio ringrazio l'Università di Siena e l'associazione Amici di Sciascia
E il porto i saluti anche del dirigente scolastico del liceo Leonardo da vinci di Terracina che ha mostrato grande attenzione e sensibilità a tutte le attività proposte progettuali dell'associazione il mio lavoro è la descrizione di un percorso di didattica orientativa attestato iniziato nella nell'anno scolastico precedente nella seconda parte dell'anno scolastico
E poi completato nei primi mesi del corrente anno
Con una classe attualmente la quinta B del del liceo di un indirizzo scientifico
E il titolo che abbiamo dato al nostro percorso tu sai che di latino io offre proprio la chiave la chiave di lettura della del lavoro svolto
Quando Scalambra io ricorda a proposito delle pitture che scrive romanzi polizieschi
E riferisce questo proverbio lingua latina il pittore risponde tu sai che di latino io mentre Scala Ambrì ricorda nostalgica mentre gli anni del liceo quando lui era il più bravo nella traduzione della lingua classica
Ho citato un percorso di didattica orientativa per questo motivo prima di illustrare il percorso che abbiamo ho svolto occorre dare qualche suggerimento qualche breve informazione sulla normativa lì novità normative a proposito dell'orientamento intanto già la direttiva ministeriale numero quattrocentottantasette del mille novecentonovantasette
Aveva introdotto il concetto di il valore profondo dell'orientamento come un insieme di attività orientative
Che mirano a formare e a potenziare le capacità degli studenti Elez utenti esiste rendendoli protagonisti attivi stimolando li motivando lì alla costruzione del loro progetto di vita
Un orientamento formativo ma soprattutto un orientamento permanente successivamente il decreto numero trecentoventotto del ventidue dicembre del due mila e ventidue a attraverso le linee guida per l'orientamento ha dato il via ad una serie di attività concrete nella scuola secondaria di secondo grado si tratta di elaborare dei moduli di orientamento formativo curriculare
E l'opera di gli orango Sassari corpus letterario di Leonardo Sciascia rappresenta una grande opportunità per rendere gli studenti capaci di orientarsi attraverso le narrazioni
E in particolare attraverso strategie didattiche adeguate stimolare i gli studenti a delle profonde riflessioni
Le finalità di questo percorso sono stati anzitutto far riflettere gli studenti e le studentesse sul ruolo della Tino
Non più con la lingua il latino come strumento di acquisizione del patrimonio classico il latino di Cicerone il latino di Lucrezio
Ma in questo caso la lingua del potere lo strumento di cui la chiesa si appropria per la sua Inquisizione per quel macigno di superstizioni di intolleranza
Che invece contrapposta alla lingua francese come lingua della ragione
Le altre due finalità importanti stimolare gli studenti alla scoperta del se della città e favorire lo sviluppo del pensiero critico quelle che l'organizzazione mondiale della sanità della due mila del mille novecentonovantadue indicava come le las ketchup qui sono stati riportati alcune di quelle abilità e competenze che come il pensiero creativo il pensiero critico il problem solving
Mirano a garantire il benessere
Della persona saper gestire Lo stress fa per affrontare un problema saper quindi anche affrontare le pressioni che la vita quotidiana lo studio il lavoro uccisi propongono ci sottopongono
Inoltre il centro comune di ricerca Commissione europea del due mila e diciotto avete iniziato infatti il cinque quadri di riferimento o i cinque framework
In cui tra i quali appunto troviamo il pensiero creativo il pensiero critico ma anche l'empatia alle classi la flessibilità
La valorizzazione della diversità e dei diritti umani
Siamo dunque partiti dalla brano in cui il pittore manifesta la sua indecisione temi di annoiarsi quando viene invitato a partecipare a questi esercizi spirituali
Ed era la prima volta dice di sentire questa messa in italiano ed è l'occasione per abbandonarsi a riflessioni sulla chi fa la storia il suo destino i ragazzi hanno evidenziato dietro la guida ovviamente dell'insegnante e dei dei punti chiave delle parole e delle espressioni come in particolare quel macigno di superstizione paure di Intel Ranza che poi è stata anche occasione per delle prime domande di riflessione in contrapposizione all'altro brano quello in cui viene citato quindi Volterra irrazionalismo di Volterra uno sfondo teologico impeachment misurabile all'uomo quanto quello di Pascal Lamy
Sono state
Riportate qui alcune delle domande che
I ragazzi stessi hanno prodotto interessante la seconda proprio in riferimento a quella citazione partendo da questa considerazione da parte del protagonista difetti sul potere
Che la lingua posso avere se utilizzata per scopi negativi premetto che la classe dispone già di una discreta conoscenza dell'autore
Perché abbiamo già letto altri testi tra i quali la scomparsa di Majorana e lastricati capitano
Con questo secondo testo parteciparono al nel due mila e ventuno al colloqui sulla questione
Primo levi Manzoni Sassa quindi sul tema sempre delle dell'Inquisizione e dello dell'oppressione
Ora per Sassa Voltaire rappresentava un simbolo il padre della ricerca della verità il fatto di cercare dirà la verità rinviato una tradizione che quella del secolo dei Lumi la tradizione illuministica
Che nelle parole di tanta consiste in uscita dell'uomo dallo stato di minorità di cui lui stesso è colpevole
Il testo i brani ovviamente
Sono stati oggetto di riflessioni di Colico ambienti internet ivi Inter e pluri disciplinari
E i ragazzi avevano letto alcuni passi del romanzo pugni di Alessandro Manzoni in particolare è stato per loro naturale collegare
I passi di Toto moto comunque hanno letto
Nella hanno letto ovviamente tutto il testo
Alla Tino di don Abbondio
Agli imbrogli linguistici gli azzeccagarbugli
Comparando la lingua della verità alla lingua della menzogna e poi passi ecco in cui emerge quindi la lingua come strumento per raggiungere l'abilità per raggiungere
Ed infine è stato per loro interessante questo collegamento con il loggione di Epicuro presente nel De Rerum Natura di Lucrezio
Quando Lucrezio celebra il filosofo greco l'uomo greco
Che per primo usò sollevare contro gli occhi mortali per primo resistere contro riuscendo a liberare la vita umana che giaceva schiacciata dalla religio dalla superstizione
Ora
Lucrezio in questo primo elogio nel presentare il la figura del filosofo
Sottolinea ricorda la potenza in questo caso della della parola della filosofia
E qui la lingua latina diventa dopo che l'Inquisizione aveva rovesciato in effetti lo strumento linguistico diventa di nuovo la lingua della ragione
Ora arriviamo alla conclusione da tutto questo percorso i ragazzi hanno elaborato quello che sempre secondo le linee guida dell'orientamento è il capolavoro finale
Hanno realizzato il dialogo tra un fedele ad un prete hanno immaginato in uno scambio di battute che ricorda molto la struttura del dialogo
La tonico ma anche un dialogo le Operette morali di leopardi il dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere
In cui il fedele dopo la messa si reca dal prete chiedendo come mai la la mesta venga recitata in latino
E il prete nelle risposte ecco che il prete fornisce sì ritrova quelli sedi città medievale aristotelico questa è la tradizione è il modo in cui è sempre stata fatta
Perché è sempre stata fatta così perché solo una lingua importante come la tipa all'altezza di un'istituzione potente come la Chiesa
Per lo stesso motivo anche le leggi sono scritte latino il fedele chiede ancora spiegazioni forse il potere per celebrare una messa in lingua italiana potrebbe favorire l'alfabetizzazione aiutare coloro che lo conoscono poco
Ma il prete convinto nella sua autorità sa risponde che la Chiesa non è responsabile dell'istruzione ma della diffusione della parola di Dio
Alla fine il fedele risponde al Prete ha ragione donna sono stati inopportuno buona giornata
E nella battuta finale del prete quassù un fulmine in clausola stanno diventando un po'troppo pretenziosi questi popolani
L'ironia dell'uomo colto
Si può leggere come forma di comprensione per le ragioni di quell'errore e consapevolezza di partecipare alla comune miseria umana ricordando l'operetta morale di leopardi
L'ironia del prete nella battuta finale nell'epoca delle fideiussioni e del sociale ci ricorda in qualità di professionisti della conoscenza la responsabilità etica ed educativa
Che abbiamo nei confronti delle nuove generazioni vi ringrazio per l'attenzione
Mi presenterò un breve video realizzato da due classi quinte del liceo Cicerone Pollione di Formia
Nelle la scuola dove sono stata fino al trentuno agosto di quest'anno e ringrazio subito il collega amico il per la collaborazione il Maurizio orata per la partecipazione il video si intitola e l'asfalto avrebbe dovuto mettermi in guardia e tratta il tema dello scempio paesaggistico e dell'incuria della deturpazione del patrimonio artistico culturale
Cui si oppone una resistenza della bellezza
Che trova nella natura nell'arte la sua massima espressione e che non è soltanto un valore estetico ma è soprattutto un valore etico che richiede una adeguata educazione in Todo modo
La bellezza e antidoto contro nelle prime pagine quando il protagonista alla ricerca dell'antico eremo di Zapper arriva all'utenza asterrei si trova davanti questa costruzione mostruosa
Di cemento quasi come per una via di fuga
Per un istinto naturale
Si rifugia nella natura incontaminata nella bellezza dei corpi delle donne dello zafferano e che rievoca lui le figure femminili di del V incanto la grazie alla magia
E ma la bellezza e anche strumento conoscitivo perché svela la logica affaristica
Il crisi
Mine del potere anzi di una commistione di portieri scellerata impunità pericolosa
Il potere politico il potere ecclesiastico il potere economico a proposito della Gino lingua del potere la l'ente di Stato
Che va a dirigere l'ex senatore Michelozzo sì si chiama fuga tra che tutto un programma
E ed è un potere che si stacca Annibali Zandonà
Localizzate re come la zattera della Medusa dice di Q il naufragio è già avvenuto e mentre c'è questa autodistruzione
Distrugge tutto quello che intorno
La il dito fa parte di una unità didattica di apprendimento di educazione civica sugli obiettivi dell'Agenda due mila trenta
Ma soprattutto è stato un esercizio di competenze Prodi disciplinari in vista del colloquio di maturità abbiamo cercato di far dialogare linguaggio artistico cinematografico letterario musicale e e la chiave di accesso c'è stata consegnata dallo stesso Sciascia che l'aveva semina scostante il romanzo ed è lo sguardo ingenuo incontaminato
Infantile di euro Eugenia la bambina protagonista del racconto di Anna Maria Ortese un paio d'occhiali
Questa bambina vive dei quartieri più poveri di Napoli
E e quasi cercata come dice l'oculista
E riceve finalmente in dono dalla zia facoltosa che glielo fa anche un po'pesare un paio d'occhiali nuovi e quando va a misurarli dall'oculista che si trova in una zona residenziale della città
Lei si apre un mondo di coloriti bellezza
Quando poi arrivano i suoi occhiali egli inforca nel quartiere
Dove vive
Vede per la prima volta il degrado ambientale sociali la bruttezza che ha intorno comincia a vomitare tale tanto il disgusto che che prova dentro di sé la chiave di lettura invece quella dei filmati Elio Petri ed è una chiave pasoliniana anzi e l'anima pasoliniana di Todo modo
Del Pasolini luterano che denuncia il potere era verrà perpetrato lo stupro edilizio
Possiamo partire colpito
No
A
Cc da Blair e manovra per entrare nella sopradetta storta
L'asfalto avrebbe dovuto mettermi in guardia
Indi a tentare di abbassarli
Questi ceda subito il castagno facevano in galleria
L'aria pro fumava Dieter di vergini
Improvvisamente un bassissimo spiazzo che sospetta
Un lato chiuso da un casermone di cemento orrendamente bucato da finestre stretti e o blu
Mi fermai
Deluso e arrabbiato
Quel che non si vedeva che era stata potesse continuare dunque il vero
Ormai quella mostruosa costruzione
No
No
Bene
Tanto torna torna vanta chiude
Bene
Va bene
Allora
Per
Beh
Ok
Cattolico autorità
è
è
Essere
Aveva idee
Nella
Allora
Abbiamo
Buonasera a tutti
Buona sera a tutti ringrazio l'Università di Siena associazione Sciascia tra per essere stato Berta De Luca
Per avermi dato l'opportunità di occuparmi e crescono romanzo meraviglioso
Allora nel presentare un lavoro che ha voluto intitolare
Per parlare di un'opera d'arte ci vogliono i piedi caldi
Chiaro riferimento evidentemente Aslan
Alla
La citazione appunto che che
Sciascia nel pittore fa formativo
Diciamo che la la modalità collaborato con delle classi soprattutto elastico Maria classi classi quinte del liceo classico
Di Formia
Diciamo la modalità è stata una
Sostanzialmente soprattutto delle discussioni guidate diciamo così un po'a modi Assemblea mi sembrava fosse la modalità anche più vicina allo spirito del tempo
Diciamo che appunto
Pensando al la questo romanzo diciamo
Ci ha fatto pensare innanzitutto come diceva Shiller alla insufficienza non per la indeterminatezza dell'espressione linguistica
Dalle particolarmente solo quando se ci si trova a parlare di un'opera d'arte
No però d'arte visuale di un dipinto di una scultura di un'architettura di una fotografia fatti ci chiediamo spesso nomi che parliamo di opere d'arte ad altre persone soprattutto studenti
Quale sia la maniera più appropriata per parlare di un'opera d'arte
Perché malgrado le parole siano sempre troppe le opposte o troppo poche
Quando si parla di un'opera
E necessario parlarne perché diceva Roberto Longhi l'arte di per sé multa e indifesa non può proteggersi se non appunto con la critica con le parole
Quindi diciamo che la lettura di Todo modo ha mandato ci ha dato
Ci ha fornito possibili risposte come dire di vie di uscita questa questione delicata e quindi come diremmo meglio anche dopo diciamo che per dipingere bene dice il protagonista del romanzo citando Voltaire
Ci vogliono i piedi caldi anche per parlare di un'opera d'arte diciamo numeri ci vogliono i piedi cauti
Diciamo innanzitutto che una prima questione venuta fuori con queste discussioni guidate in classe
E proprio il fatto che come dire che Toto modo una sorta di una sorta di affresco
Protagonista pittore ci presenta l'intera vicenda come un grande affresco una un affresco sulla natura del potere
E proprio questo aspetto cioè per ora test descrizione della natura perversa del potere
Che tetri e salta del romanzo di Sciascia voglio ricordare le frequentazioni anarchiche Elio Petri non comunista come mi diceva ricordo il bellissimo documentario che Elio Petri fa sulla mostri Pinelli
In quegli anni
Diciamo quindi per dirla con il poeta che Sciascia mostra di che lacrime di che il sangue Brondi la natura
E la struttura proprio del potere anche l'aspetto abbiamo visto più volte il relatore in questi giorni aspetto diabolico del potere
Un'altra questione che è venuta fuori in queste discussioni con i ragazzi ebbe proprio il fatto che Sciascia ci dice che l'artista
è un creatore di realtà
L'opera una sosta di realtà proprio proiettata sul mondo più che nel mondo
Il libro come abbiamo avuto modo di ascoltare delle bellissime relazioni di questi giorni rimanda
A surrealismo all'arte sociale moderna contemporanea dall'irrazionalità del manierismo
Quindi diciamo ecco un'altra Sciascia spettri concepiscono un'arte impegnata di denuncia ma allo stesso tempo proprio creatrice di una nuova realtà
Un'arte che ha sempre una finalità il nuovo mondo sempre come finalità un nuovo modello sociale
Nash Ascione perché non hanno mai concepito un'arte fine assistenza
Sempre consapevoli della capacità trasforma attrice proprio perché
Creativa dell'arte il grande storico dell'arte per Wind diceva che da sempre il potere ha cercato di depotenziare l'arte diceva di tagliare non gli artigli alla tigre
Proprio perché il potere consapevole delle capacità di trasformazione sociale individuale della grande arte l'opera d'arte non quindi come si sovrapponibile al mondo quindi sorge dall'occhio non si rivolge all'occhio
Diceva sfiderà era grande quindi una realtà che solo grazie appunto alla che viene appunto
Creata e quindi tornando all'oggetto della nostra riflessione con insieme ragazzi cioè ovvero su quale sia il linguaggio più corretto quando si parla di un'opera d'arte da utili dalla dal usare l'abbiamo ripreso anche un concetto di interpretazione dell'opera d'arte che perché venne formulato dai grande storico dell'arte che siamo passati ormai cioè questo concetto di interpretazione secondo questo il concetto interpretazione l'opera d'arte visuale va interpretata così come il direttore d'orchestra interpreterà un opera musicale
Se il maestro potrà smettere ovviamente era sempre del interpreta
Se ne suonando evidentemente la nostra comunicazione può avvenire solo tramite la parola quindi l'interpretazione comporta
La profonda conoscenza dell'opera accostata una sensibilità profonda individuale
Come ci sono esecuzioni non riuscite o sbagliate addirittura di opere musicali da parte dei direttori d'orchestra così possano eccetera esserci interpretazioni sbagliate di operare quindi l'analisi del testo visuale che prevalentemente scorgiamo a scuola
Ha il merito sicuramente di distruggere l'interpretazione a volte troppo soggettiva da parte dell'alunno ha il merito di fornirgli la conoscenza degli elementi del linguaggio dell'arte
La la la funzione della luce del colore dello spazio
Ma a volte
Come dire l'analisi del testo visuale può fare di un corpo vivente proprio uno scheletro
Quindi e quindi consapevoli dell'importanza che il modo di parlare influenza ma con il modo di pensare di creare
Abbiamo diciamo così recuperato
Come dire concetti relativi all'estetica del mito
Abbiamo riutilizzato metafore quindi riscoprendo anche il significato dei singoli la grande arte si è sempre nutrita dei singoli l'architettura ad esempio ha perduto nel corso del tempo
Molto se non a volte del tutto proprio il suo carattere iniziatico simbolico stamattina al professor Quattrocchi infatti
C'è questa bellissima citazione nel romanzo che si dice appunto che l'architettura è una delle grandi impostura
è proprio il simbolismo non per esempio nelle discussioni coi ragazzi degli ordini architettonici per esempio raccontato da vitruvio non dove la colonna dorica viene associata a all'uomo adulto di stile la colonna ionica alla signora matura infilerà colonna corinzia alla giovane fanciulla è sempre particolarmente questo simbolismo apprezzata dagli studenti
Con il relativo richiamo anche agli dèi nato storico a Marte ionico Giunone eccetera eccetera
In questo modo gli studenti riescono a cogliere immediatamente anche il valore strutturale delle colonne essendo la colonna dorica molto più solida evidentemente le quella corinzia
Quindi diciamo nel romanzo non sto qua dilungarmi sì troviamo molti senti in questo in questo senso quindi dicevamo se per dipingere il nostro caso per parlare dell'opera d'arte abbiamo bisogno anche quindi un linguaggio caldo non accademico abbiamo bisogno a volte di osservare l'arte come diceva Croce con la testa tra le gambe in maniera inusuale insolita insomma le parole non devono fermarsi a concetti ma evocare proprio l'uso evocativo CTC essa permane e trasmetterlo esperienza di comprensione simile appunto a quella voluto da numeri
Come se fosse una sorta di portali
Che
Per la comprensione dell'opera diciamo quindi che non abbiamo bisogno diceva Dorfles del linguaggio standardizzato e fossi Rizzato di cui l'uomo medio occidentale si serve e che ormai gli ha precluso la possibilità di accostarsi
Alla modalità di pensiero e persino di percezioni più immaginifiche
Insomma il nostro linguaggio non ci fa più immaginare dice Dorfles la contemplazione dello studio invece richiedono un atteggiamento che libera ancora la capacità di sognare immaginare nuovi orizzonti sociali e personali
Come fanno Sciascia spettri che invece appunto ci fanno immaginato in multa
Quindi l'interpretazione linguaggio così intesi risulta sono risultati essere
La mediazione ideale tra il testo e critica quindi possono anche contribuire a riavvicinare la grande arte al grande pubblico studenti in primis senza banalizzazioni
Quindi
Chiudere volevano proprio diciamo avvenire quella profonda dicevamo che conoscenza delle opere è particolare cura del linguaggio che può divenire proprio il nucleo dell'interpretazione
Il linguaggio farci capire l'atto creativo che ha generato l'opera
Come si diceva dell'elezione del grande Burkhard del grande storico dell'arte Sciascia ci fa rivivere dell'opera d'arte il centro di tale disegnando solo il contorno affinché lo spettatore lo studente possa riempire lo
Con il sentimento grazie
Avevo semplicemente ripreso la casualmente la stessa citazione del professor la Cagnina di ieri che stava tra tra i vari
Brani del libro
In particolare proprio Arre donna era fra i vari oltre alla visione appunto del del del film di Petri insomma abbiamo discusso singolare il proprio sul sul linguaggio usato da Sciascia
Per descrivere queste opere d'arte insomma tra le quale insomma avevo messe in evidenza questo
Questo bellissimo passaggio socie don ecco Redone nemmeno inquietante di Antonello ma in un altro senso e parlo si capisce del Cristo
Che nella terza serie della sua tentazione sia tenta si ha l'impressione fortissima sconvolgente che solo attraverso una rivelazione l'apparizione Redondo abbia goduto di segnare il volto di Cristo come l'ha disegnata che Cristo cioè abbia veramente avuto quel voto ex solo per una volta a distanza di secoli abbia svelato Arredondo
Non agli apostoli non agli evangelici che evidentemente volle che del suo volto smemorato estero Arredondo nelle mani a Santa Teresa di al di là il portavoce don perché
Leonardo Sciascia grazie
Abbiamo concluso quindi diciamo questa per chiudere i lavori
Di questo colloqui bellissimo grazie grazie per l'attenzione
Rimanete anche seduti beh immutabili seduti perché chiaramente immagini danzare
Insomma i lavori in queste due giornate volevo appunto chiedere di ai pochi rimasti diciamo così nove ma buoni
Se hanno delle osservazioni delle curiosità delle domande che vogliono Fortore tanto il relatori che hanno appena concluso le loro presentazioni quanto ai relatori che hanno parlato stamattina io non con i quali non abbiamo avuto quel tempo insomma di confrontarci per i ritardi che si sono accumulati nel corso della mattinata
Per cui questo è il momento come dire
Per passi avanti
Confrontarci su quanto insomma è stato discusso
Insomma tra i relatori tra il pubblico insomma dei partecipanti
Relatore
Prego
Prego venga ci raggiunga si presenti anche a beneficio della registrazione
Io volevo ringraziare Roberta De Luca Giulia allucinata Tuglie tutti voi qui al convegno ma innanzitutto l'ora perché io sono anche un insegnante
E quindi lo interventi hanno mi hanno davvero stuzzicato parecchio
In particolare la lingua del potere e poi gli occhiali di don Gaetano ecco mentre le collega parlavano io ho cominciato a a pensare insegna storia e filosofia e quindi si sono accesi parecchi link perché la lingua del potere di cui parla Sciascia il latino in Todo modo
E però sarebbe interessante oggi far lavorare i ragazzi e io su questo sul potere delle parole su come le parole vengono usate dal potere
Proprio industrie filosofia ci lavoro parecchio e quindi qual è la lingua che parlo le lingue che parla oggi il perché parla il potere oggi e qual è la lingua della ragione ho pensato all'italiano no
L'italiano è il ragionare diceva sempre sempre Sciascia scriveva Sciascia e quindi ecco che si è aperta una un ulteriore pista di non solo di riflessione ma materiale su cui far lavorare i ragazzi e per scoprire sempre di più l'attualità
Di un classico che sempre pro e classico in quanto è sempre attuale quindi mantiene questo e poi gli occhiali di don Gaetano gli occhiali deformanti della della menzogna che deforma appunto che deturpano l'abilità e e immediatamente ho pensato al Grande inquisitore di Dostoevskij
E quindi io penso che
Il patrimonio letterario il patrimonio artistico
Il patrimonio filosofico che noi a scuola trattiamo quotidianamente e davvero lo strumento critico per a per leggere il presente e io ringrazio l'associazione ringrazio il l'Università di Siena per offrirci queste opportunità di incontro e di approfondimento che in un contesto come quello attuale non sono così scontata e quindi grazie grazie nel grazie
Volete aggiungere qualcosa rispondere vorrei dedicare rilanciare sinonimo
Chiudere vecchi Renzo firmai con i politici siamo
No relativamente a quello che diceva l'attualità di un plastico a quel classico come diceva Baudelaire il classico e chi a e riconoscibile trattanti perché ha un suo stile proprio che chi racconta il proprio tempo ma anche un universalità ed è il motivo per cui noi noi oggi ancora leggiamo certi testi quindi ieri si è parlato della storicizzazione del dell'attenzione di Sciascia un determinato periodo storico certamente Sciascia racconta il suo tempo però raccontano a tanto di più
E e quindi altrimenti noi li non avremmo trovato quelle potenzialità didattiche che ci hanno permesso di leggere il romanzo in tanti chiavi l'abbiamo potuto fare proprio perché c'è una un margine di anonimia come diceva Ungaretti che nel nel nel quale ci infiliamo e interpretiamo il ricaviamo temi che servono sempre e come dicevi tu Tiziana adesso più che mai
L'educazione alla bellezza credo che sia veramente necessaria sempre grazie
Ci sono altri interventi domande e osservazioni alla fa parte anche del relatori diciamo sulle
Reciproche
Presentazioni
No loro non forziamo la mano perché abbiamo messo tutto a dura prova la resistenza dei nostri ospiti vi ringrazio moltissimo insomma della partecipazione e ringrazio il relatore ringrazio il pubblico ringrazio
L'associazione Amici di Leonardo Sciascia nella persona poi Francesco Rizzo su tutti per l'impegno davvero sa stakanovista se non ha fatto mai mancare questo hanno direi sì di preparazione
Di queste giornate adesso insomma come sapete abbiamo uno stop doppio appuntamento riservato ai soci ai relatori del convegno per cui avremo modo di visitare la chiesa di Sant'Agostino personalmente aperta per una questo pomeriggio dottor Errico Grassini responsabile dell'Ufficio Beni culturali della diocesi di Siena
E invece una più piccola sparuta insomma se Clouseau non ha deciderà appunto le remoti Barotto dite promotori difficile è un po'impervio insomma da raggiungere in macchina età credo che il gruppo si sia mosso in tal senso insomma tra radio scovato ma chi vuole indipendentemente insomma dal fatto che si sia scritto meno a questa visita non so se c'è qualcuno di voi che è rimasto fuori da questo appuntamento può comunque venire con noi alla chiesa di Sant'Agostino che è qui vicino a piedi e approfittare di questa apertura straordinaria per vedere il dipinto di Manetti di cui tanto insomma abbiamo discusso in questi giorni
Grazie ancora a tutti appresto con la pubblicazione degli atti al prossimo colloqui ci lasciano