Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì trenta agosto questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta i temi di cui ci occuperemo quest'oggi apriremo con il Sudan la guerra che in corso da diversi mesi sempre più devastante e come spiega l'economista con la sua copertina il principale editorialista fondamentalmente ignorata d'arresto nel mondo e punire la guerra catastrofica in Sudan è un problema mondiale potrebbe uccidere milioni di persone diffondere il caos in Africa
E Medioriente scrive tra l'altro il settimanale britannico
Leggeremo l'editoriale poi torneremo ad occuparci della guerra della Russia contro l'Ucraina e belle restrizioni imposte dagli occidentali a Kiev nell'utilizzo delle armi che vengono fornite in particolare dagli Stati Uniti ma non solo anche dagli europei il tema è stato oggetto di una discussione ieri tra i ministri degli esteri dell'Unione Europea oggi della difesa
La posizione dell'Italia non cambia la ministro Tajani ha detto fondamentalmente il no alle richieste degli Ucraini leggeremo l'editoriale del wall street journal sui missili Attacks americani e il santuario della Russia questi missili americani a lunga gittata potrebbero colpire centinaia di obiettivi
Militari ma by the deve permettere all'Ucraina di utilizzarli
Accenneremo ad altri temi di politica internazionale l'Afghanistan con il regime dei talebani che vuole
Imporre un'apartheid e di di genere così scrive il Washington post in un editoriale
E poi la vicenda telegramma l'arresto di Pavel duro che mercoledì è stato rilasciato su cauzione
Cinque milioni di euro ed è accusato di vari crimini
Opinion piccolo quotidiano liberale francese ieri avevo l'editoriale con questo titolo telegramma la libertà non è oggetto di marketing
Infine parleremo di Germania la Germania che va al voto Min alcuni Länder orientali domenica e l'estrema destra Alternativa per la Germania potrebbe arrivare in testa
In questi i Länder veleno politico in Germania il titolo dell'editoriale di El Pais che commenta non solo l'avanzata dell'estrema destra ma anche la l'attentato di Solingen un strumentalizzato in parte anche dalla destra tradizionale dalla sede uno e dal suo leader Frederick Merckx
Cominciamo però dal Sudan con la copertina il principale editoriale di questa settimana dell'Economist perché la guerra catastrofica del Sudan è un problema mondiale scrive
L'Economist la guerra in Sudan ha ricevuto una frazione dell'attenzione data in casa e all'Ucraina
Eppure minaccia di essere più mortale di entrambi questi conflitti il terzo Paese più grande dell'Africa in fiamme la sua capitale è stata rasa al suolo forse centocinquanta mila persone sono state massacrate
I corpi si stanno accumulando in cimiteri improvvisati visibili dallo spazio oltre dieci milioni di persone un quinto della popolazione sono state costrette a fuggire dalle loro case si profila una carestia che potrebbe essere più mortale di quella dell'Etiopia degli anni mille novecentottanta alcuni stimano che due virgola cinque milioni di civili potrebbero morire entro la fine dell'anno
Come spiega il nostro reportage dall'interno del Paese prosegue l'Economist
Si tratta della peggiore crisi umanitaria al mondo nonché di una bomba a orologeria geopolitica le dimensioni e la posizione del Sudan lo rendono un motore di caos oltre i suoi confini
Gli stati mediorientali e la Russia stanno sponsorizzando i belligeranti impunemente
L'Occidente eh disimpegnato l'ONU è paralizzata la violenza de stabilizzerà i paesi vicini innescherà flussi di rifugiati verso l'Europa
Il Sudan a circa ottocento chilometri di costa
Sul Mar Rosso quindi la sua implosione minaccia il canale di Suez su un'arteria fondamentale del commercio globale
L'Economist spiega che i due principali belligeranti sono l'esercito convenzionale le forze armate sudanesi e una milizia chiamata Rapid supporto Forces
Nessuno dei due ha un obiettivo ideologico un'identità etnica monolitica entrambi sono comandati da signori della guerra senza scrupoli
Che lottano per il controllo dello Stato soprattutto del suo bottino il Sudan ha vissuto una guerra civile intermittenza sin dall'indipendenza nel mille novecentocinquantasei
Un sanguinoso conflitto si è concluso con la secessione del sud Sudan nel due mila undici
Vent'anni fa un'ondata di combattimenti genocidi nel Darfur catturò l'attenzione del mondo eppure perfino per quegli standard orribili l'attuale guerra peggio Khartoum una città un tempo vivace e in rovina entrambe le parti bombardano i civili reclutano bambini infliggono la fame
Le Rapid Support forse sono accusate in modo credibile di stupro di massa del genocidio
Le potenze esterne stanno alimentando questi combattimenti spiega l'economista Emirati Arabi Uniti forniscono munizioni e droni agli assassini delle rapine Support Forces
Iran ed Egitto Armano l'esercito regolare la Russia giocato su entrambi i fronti ha schierato i mercenari di Wagner
Anche la Arabia Saudita la Turchia il Qatar stanno competendo per a vere influenza ognuno di questi attori obiettivi limitati dall'assicurarsi le scorte di cibo all'accaparrarsi loro del paese e insieme
Stanno contribuendo a trasformare un paese enorme in un bazar omicida
Secondo l'economista la carneficina peggiorerà
La nostra analisi dei dati satellitari e delle immagini termiche mostra un Paese coperto di incendi fattorie raccolti vengono bruciati
Le persone sono costrette a mangiare erba e foglie se la scarsità di cibo continuerà tra sei dieci milioni di persone potrebbero morire di fame entro il due mila e ventisette secondo un think-tank olandese che sta modellando la crisi
L'Africa avuto un'altra guerra di orrore simile negli ultimi venticinque anni in Congo ciò che rende diverso il Sudan è in grado in cui il caos si riverserà oltre il suo territorio
Il Sudan ha confini porosi con sette Stati fragili che rappresentano il ventuno per cento della massa terrestre
Dell'Africa lei che ospitano duecentottanta milioni di persone tra cui Ciad Egitto Etiopia Libia
Questi Paesi affrontano flussi destabilizzanti di rifugiati armi e mercenari oltre all'Africa però aspettate mi anche un nuovo choc di rifugiati in Europa che seguirà a quelli dovuti alle guerre in Siria e Libia in un momento in cui la migrazione è diventata una questione incendiaria in Francia Germania e altrove già al sessanta per cento dei profughi nei campi di Kale
Lato sud della Manica
Raccoglie in qualche modo chi vuole passare nel Regno Unito già il sessanta per cento di questi profughi sudanese il Paese potrebbe diventare un rifugio per i terroristi sudano ovviamente o fornire un punto d'appoggio per altri regimi desiderosi di seminare disordini
Russia e Iran chiedono una base navale sul Mar Rosso in cambio di armi se il Sudan dovesse cadere in un'anarchia permanente o diventare uno Stato canaglia ostile all'Occidente potrebbe mettere ulteriormente a repentaglio il funzionamento del canale di Suez che normalmente trasporta un settimo del commercio mondiale principalmente quello tra Europa e ha sia morale per l'Economist
Indispensabile che che la comunità internazionale
Si concentri sul sul Sudan è un grave errore per il mondo esterno ignorare questa guerra sia per motivi morali che di interessi nazionali
Ed è sbagliato immaginare che non si possa fare nulla l'indignazione pubblica può fare pressione sui governi democratici che hanno a cuore le vite umane
Affinché facciano di più in molti paesi hanno un incentivo a ridurre e contenere i combattimenti l'Europa per esempio vuole limitare i flussi migratori l'ASI ha bisogno di un Mar Rosso stabile
Un approccio più costruttivo dovrebbe incentrarsi secondo l'Economist su due priorità una è far arrivare più aiuti più rapidamente ridurre morti fame malattie
L'altra priorità e fare pressioni sui cinici attori esterni che alimentano questa guerra
Se i signori della guerra del Sudan avessero meno armi e meno soldi per comprarle ci sarebbero meno uccisioni e meno carestie indotte dal conflitto l'America l'Europa e altre potenze responsabili
Dovrebbero imporre sanzioni a qualsiasi impresa o funzionario statale che sfrutti o alimenti la guerra in Sudan compreso i gli Emirati Arabi Uniti
Nessuno può facilmente rimettere insieme il Sudan dopo oltre cinquecento giorni di combattimenti spietati ci vorranno decenni per riparare i danni ma è possibile salvare milioni di vite e ridurre la possibilità di scosse di assestamento geo politiche disastrose
Se il mondo aggira subito per troppo tempo il Sudan è stata la guerra che quasi tutti hanno scelto di ignorare e tempo di prestarvi attenzione così tra l'altro l'Economist nella principale editoriale di questa settimana oggi vogliamo tornare anche se brevemente sulla guerra della Russia contro l'Ucraina
Il Wall Street giornalieri avevo l'editoriale su uno dei delle richieste di Kiev agli alleati occidentali
Quella di togliere le restrizioni all'uso di armi per contro la Russia sul territorio russo il santuario della Russia il titolo dell'editoriale i missili americani a lunga gittata potrebbero colpire centinaia di obiettivi militari sì solo by the permettesse l'Ucraina di usarli la divina Putin mentre attacca l'Ucraina
Da dall'inizio gode del vantaggio di un rifugio sicuro in territorio russo l'offensiva cuschi di questo mese offensivo Krajina
Rappresenta una una sfida al concetto di rifugio sicuro
Ma l'Ucraina anche bisogno del permesso dell'America per colpire più in profondità nel territorio russo l'amministrazione by del sta ancora lì nel limitando l'uso di armi a lungo raggio da parte dell'Ucraina compresi missili
A tanti ex sulla suolo russo
La sua pessima scusa e che questi attacchi non farebbero molta differenza almeno così dice l'amministrazione in questo momento per per il Wall street journal non è assolutamente vero perché la Russia assi spostato alcuni eri da sedici basi
Aereo porti vicini al confine ma continua ad avere centri comando arsenale lì centri logistici insomma secondo un rapporto non meno di duecentoquarantacinque obiettivi militari e para militari russi potrebbero essere colpiti se le Rim per restrizioni venissero
Rimosse
L'Amministrazione by ventenne che Putin Possa lanciarsi in un'escalation della sua guerra
Se l'Ucraina dovesse mettere a rischio una parte maggiore dell'esercito russo ma la guerra no state minando l'Ucraina a attaccato obiettivi russi con droni di produzione nazionale
Domenica il presidente Volodymyr Zaleski annunciato il primo uso in un combattimento riuscito di una nuova arma un drone l'aggiornati lanciarazzi a lungo raggio
Progettato per distruggere il potenziale offensivo dell'amico l'Ucraina all'integrazione e ogni diritto di portare la guerra nel territorio dell'aggressore gli Stati Uniti possono rafforzare la mano dell'Ucraina
E rendere più probabili negoziati per porre fine alla guerra rimuovendo proprio quelle restrizioni che preservano il santuario della Russia così il Wall Street Journal
L'Italia non ha questa posizione lo ha detto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani confermando che non siamo in guerra con la Russia e la NATO non è guerra con la Russia e dunque l'Italia non toglierà restrizioni all'uso di armi malgrado il fatto che gran parte degli analisti ritengano più probabili negoziati per porre fine alla guerra se se l'Ucraina sarà in una posizione
Una posizione di di forza sembra a proposito di temi internazionali due rapide segnalazioni uno è un editoriale del Washington post uscito ieri a proposito dell'Afghanistan che torna in guerra ma contro le donne
I talebani vogliono creare una Società di apartheid di genere l'altro tema telegramma l'opinione
Piccolo quotidiano liberale francese
Cosa rara i liberali in Francia ma ma ma c'è un piccolo drappello che esiste
La libertà non può essere oggetto di marketing
Fragile la libertà merita di essere difesa incondizionatamente ma non senza limiti perché attraverso i limiti che di più impone mi amo
Per non arrecare danni agli altri che la libertà esiste veramente
Almeno in una tradizione europea
Che le piattaforme digitali stanno combattendo terminata mercoledì la custodia cautelare del fondatore di telegramma svela tutte le ambiguità di questa lotta delle piattaforme nel mirino della giustizia francese per essersi rifiutato di agire contro la diffusione di contenuti criminali
Pavel durò due non è solo l'amministratore delegato di una piattaforma di messaggistica utilizzata da quasi un miliardo di sostenitori della privacy no
è diventato un'icona della libertà on line
In parte perché ha resistito all'Intelligence russa che pretendeva le chiavi per decrittare il suo sistema
In parte perché il suo sistema è usato da delinquenti trafficanti
Doodle Huff incarna all'estremo questa contraddizione delle libertà
L'opinione chiede telegramma è un paradiso di protezione della privacy una dimostrazione che tutti possono essere liberi su questo pianeta
Secondo un marketing libertario ben sviluppato oppure è una zona senza legge un rifugio per teorici della cospirazione antisemiti pedofili e terroristi
Fin troppo felici di equiparare la libertà all'impunità Stanco di vedersi respingere le sue richieste di cooperazione da telegramma il sistema giudiziario francese si è pronunciato e giudicherà in base ai fatti va però anche valutato il percorso di un genio dalla personalità
Tormentata cioè lo stesso dubbio off
Che è stato coraggioso nell'opporsi all'FSB russo
Ma che anche un visitatore abituale della Russia di Putin che è un attivista un militante anti sistema ma al contempo un miliardario desideroso di preservare un modello di business basato sulla segretezza
Che ha un difensore della libera scelta ma al punto da sostenere che è un social network non deve distinguere tra legale e l'illegale
Troppo potente per ammettere come invece hanno fatto altri giganti della tecnologia che in uno Stato di diritto non può essere Luís Doodle fra l'arbitro ultimo così l'opinione inquadra il dibattito attorno a telegramma e la libertà d'espressione
Per chiudere
Un'altra segnalazione innanzitutto dal New York Times su un un articolo che che su un tema che riemerge
Abitualmente tanto più quando ci sono scadenze elettorali in America
Nicholas Kristof l'Europa è un modello per l'America o un avvertimento perché è un modello perché Christoph che c'ha vissuto per diversi anni scrive che l'Europa
è un continente bellissimo il più avanzato in termini di benessere sociale
Ma è anche un continente bloccato da crisi demografica inutile e costosa regolamentazione mancanza di innovazione è un problema di percezione in termini di sicurezza
Da questo punto di vista potrebbe essere Europa più un avvertimento che un modello per i liberali del resto del mondo
L'America che corre rischi
E che però storie di successo si muove
Rimane forse il modello per per i liberali questo ci porta alla Germania che invece sta vivendo una vera e propria crisi d'identità oltre che una crisi economica
A pochi giorni dal voto in due
Lande del dell'est la Sassonia la Turingia nei quali hash day Alternativa per la Germania potrebbe arrivare in testa El Pais ieri avevo un editoriale dal titolo veleno politico in Germania perché l'attentato di soli inganna
Ha rilanciato in contesto elettorale anche tutto il dibattito su sull'immigrazione
Con un tabù che è stato superato e che porta secondo il Pais la Germania in una spirale velenosa cioè il il parallelo o la relazione la correlazione che non c'è in realtà tra immigrazione e criminalità
Ad aumentare la pressione ci sono le elezioni in Turingia Sassonia
La prova che la questione dell'immigrazione era già centrale Germania attendeva solo di esplodere che il partito di estrema destra estive era in testa nei sondaggi già prima dell'attacco di Solingen
Ed è un partito composizioni filonazista e antisemita apertamente xenofobo
A eletto sindaci ma non ha mai preso il potere in un Landes il suo leader in Turingia Bjorn ok appartiene alla fazione più estrema del partito e non potrebbe essere più esplicito sulla sua intenzione di strumentalizzare le tragedie in modo crudele il suo nuovo motore
O o ok o Solingen
E il Paese ricorda che nel due mila e quindici la cancelliera cristianodemocratica Angela Merkel aveva convinto la Germania di poter raccogliere un milione di rifugiati dalla Siria dall'Afghanistan malgrado l'inerzia dell'Unione Europea
La Germania ha salvato la vita a quelle persone e la decisione rimane un esempio per i Paesi ricchi in termini di leadership e responsabilità verso i disperati
Ma un decennio dopo il discorso sull'immigrazione si è inasprito in tutto lo spettro politico anche il cancelliere scioltezza
Promette di accelerare le espulsioni la servitù radicalizza i suoi messaggi per El Pais è un errore
L'immigrazione è un fenomeno Complesso da gestire alimentare discorsi semplicistico incoraggia solo risposte semplicistiche che non sono efficaci
Ci fermiamo per oggi prima però un un piccolo annuncio questa questa rubrica a partire dalla prossima settimana
Andrà in onda un po'prima intorno alle sei e quarantacinque in un formato leggermente diverso speriamo naturalmente che possiate continuare ad ascoltarci su radio radicale una buona giornata