Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori eccoci anche per oggi all'appuntamento della programmazione di radio radicale in cui vi parliamo di storia oggi ci riserveremo di teneri riviste come sempre cercheremo in qualche modo di legare insieme le citazioni partiamo
Dall'ultimo numero di Mondo operaio che trovate nelle nelle librerie il numero di luglio agosto il numero sette otto come sempre moltissimi moltissimi temi di interesse cercheremo di parlarmene anche nelle prossime puntate oggi cominciamo da questo articolo dal quale poi cercheremo di sviluppare il ragionamento di oggi un articolo che trovate a pagina settantatré socialismo e socialisti e questo è il settore della rivista un approfondimento a cura di Gian Vito Mastro Leo dal titolo Divagno e Matteotti vite unite nella democrazia e contro il fascismo torniamo su Matteotti ma torniamo anche sul Divagno un personaggio non conosciutissimo diciamo come come Matteotti che ci racconta ancora una volta sia della vicenda dell'avvento del fascismo ma anche qualcosa che riguarda una a particolare stagione del del socialismo italiano del mondo che si coagula attorno al Partito socialista
Scrive Mastro Leo Giuseppe Di Vagno Giacomo Matteotti due diritti fascisti fra la definitiva soppressione dell'Italia liberale l'avvento del fascismo come regime il primo lo scuro Matteotti del Sud così è stato qualche volta chiamato come punto scriveva Leo Valiani negli anni Cinquanta
Vittima della violenza inedita in quel momento verso un membro del Parlamento il secondo il pellegrino del nulla come aveva scritto Antonio Gramsci dopo
La morte ma come certamente non avrebbe mai più ripetuto nota Mastro lego
Sia di bagno che Matteotti subiscono una sostanziale marginalizzazione nella storiografia in larga misura su bene dei cascami dell'anti socialismo dice Mastro Leo primo legato nella pur generosa retorica celebrativa dei compagni non solo borghesi
Matteotti con la sua memoria consegnato raduno dei partiti minori della tradizione socialista entrambi salvo la rare eccezioni ignorati nelle nostre università per lo più interessati allo studio di figure più vicine
Al sentire di ben definite visioni politiche questo però per quello che riguarda Matteotti in realtà non è diciamo del tutto attinente Pera a quello che è accaduto per esempio in queste ultime settimane in realtà di Matteotti se n'è parlato molto certamente il tema delle università ha ragione Mastro Leo un altro prosegue poi nel suo articolo il delitto Divagno fu concepito
Fu concepito scientemente dagli agrari prima
Prima spiega tra il ventuno e il ventiquattro questi due delitti segna non l'avanzata del fascismo il suo consolidamento come regime autoritario che questo è anche importante dal punto di vista della riflessione
Storica sul fascismo accomunati nelle finalità né i mezzi né i risultati ispirati ed eseguiti entrambi ad opera di quella componente più durante il fascismo quello agrario che in Puglia
Come nella Polesine si manifestava con particolare con particolare asprezza
Appunto di il delitto di bagno fu concepito dagli agrari del Cerignola no Giuseppe Caradonna
Tra diciamo gli organizzatori per bloccare il corso del patto di pacificazione che ormai era sul tavolo del presidente della Camera e che era stato già sottoscritto da Mussolini
Benito Mussolini saldamente al potere da un paio di anni aveva necessità di consolidare il regime dittatoriale per questo doveva eliminare Matteo ci siamo passati Matteo il più irriducibile degli avversari che alla determinazione dell'azione accompagnava il rigore dello studio nella ricerca di compromettenti e documentate relazioni come sarebbe accaduto di lì a qualche ora al Parlamento per il quale era ormai preparazione la denuncia
Degli scandali e della corruzione del regime due figure insomma
Che nascono crescono a mille chilometri di distanza che non si conoscono ma ribellano ben al di là del tragico epilogo scrive l'autore toccanti affinità
E coincidenze che non sono affatto casuali come potrebbe potrebbe aprire sono entrambi socialisti riformisti Turati anni e questo già di per sé e basta
Provengono entrambi da due famiglie agiate se non ricche in particolare Matteotti ma entrambi assecondano la spinta interiore spiega Mastro Leo che induce Divagno rinunciare alla carica carriera forense già brillantemente intrapresa a Roma e Matteotti giurista ancor più Frignani
Al percorso di studi che l'avrebbe condotto alla cattedra dell'Università di Bologna incarico cui rinuncia rinuncia definitivamente come scrive al suo maestro Luigi Lucchini
Al quale fa presente che nonostante la pericolosità della situazione politica e proprio per quella Louis sceglie di occuparsi del Paese più avanti
Scrive l'autore del socialismo dunque esige da entrambi un impegno irremovibile ma più che dalle fabbriche nasce nella povertà nello sfruttamento
Del braccio amputato della Puglia della Polesine anche questa analisi interessante per cercare di comprendere come si sviluppa il movimento socialista nella specificità della realtà politica ed economica del nostro Paese
Prosegue l'autore entrambi
E sfruttati dalla ben più rozzo padronato agrario
E contro il fascismo della Puglia non granché dissimile da quello polesano che Matteotti definisce il peggiore incivile schiavismo agrario
Dunque entrambi per cambiare il mondo per migliorare le condizioni di vita di lavoro del popolo sanno che la prima conquista e il governo nei loro piccoli borghi e nelle città
Lo fa Divagno Conversano che nelle elezioni del mille novecentoquattordici li sconfigge di gli agrari lo fa Matteotti che diventa sindaco allora era possibile
I diversi piccoli comuni del Polesine mentre il entrambi sono eletti e con largo suffragio nei consigli provinciali di Bari e Rovigo tra il mille novecentoquattordici e il mille novecentoventi di interesse questo
Articolo appunto di Mastro Leo perché legge in parallelo la vicenda politica personale di questi due
Protagonisti della storia del nostro paese della storia socialista nel nostro Paese
Emergono delle riflessioni appunto interessanti sappiamo scrive più avanti cioè scrive Matteotti
Il nel novecentosette mila novecentosette il primo congresso dei consiglieri comunali provinciali del Polesine che il Comune in mano ai socialisti non può essere la cuccagna
Dei laboratori noi dobbiamo aspirarvi per trasformarlo in una provvida funzioni di patrocinio dell'interesse generale per il proletariato ma per i servizi pubblici meritano di esser rispettosamente seriamente ponderati avviati a soluzione con metodi e mezzi diversi da quelli in uso presso il estenda Odinismo reazionario che si rappresentano come una vigna da sfruttare anche diciamo il Lessico di Matteotti
Si nota subito scrive più avanti l'Autore Di Magno suo tardi chiara consapevolezza che la crescita lo sviluppo di una imprenditoria locale nella realtà del capoluogo o pugliese coinvolgeva il sistema politico cui non erano e strani istanze afferiti le finanziarie o speculative i suoi articoli sulla Stampa democratica di allora di spalle di ispirazione radicale il repubblicana i sette mani i settimanali Humanitas di Piero Delfino Pesce il giornale del Sud diretto da Alfredo Violante offrono ancora oggi dando a leggere appunto questi articoli offrono la possibilità di comprendere i tentativi della intellettualità democratica di analizzare a fondo i nuovi equilibri tra città e campagna alle nuove gerarchie sociali qui l'usura però la democratica da parte dell'autore
Può in realtà confondere mai riferimento appunto a questi i protagonisti nelle mille novecento e quattordici per l'Italia si profila la partecipazione alla guerra ma entrambi pur in dissenso dal loro partito si schierano contro quella inutile strage citazione
Per non essersi associati a Losanna della guerra Divagno cacciato dall'aula del consiglio provinciale di Bari come Matteotti a Rovigo questi raggiunta messo sotto osservazione dalla polizia per sovversivi s'più avanti scrive le denunce
Delle conseguenze della guerra la battaglia anti protezionista furono alla base di diversi articoli di Divagno particolare contro il protezionismo partiti politici il problema doganale consente di cogliere lo spessore di una riflessione teorica di una battaglia politica che assume come punto di riferimento i cambiamenti prodotti dalla guerra nella realtà meridionale
E le prospettive di una visione del socialismo non riducibili ad un'astratta e schematica polarizzazione di classe ecco questo a un altro passaggio importante di questa riflessione che stiamo cercando di riassumervi oggi di Gianvito Mastro Leo perché l'approccio alle idee
Nell'alveo del mondo socialista italiano di Di Magno di Matteotti sono improntate non alla schematica polarizzazione invece dilaga un atto ovunque in quel periodo e non solo
Divagno scrive l'autore matura la consapevolezza che la guerra aveva rafforzato la grande proprietà terriera alimentato le aree affaristiche speculative
Del ceto medio rendendo più precaria la condizione dei piccoli proprietari e quella dei fittavoli
La situazione di crisi l'antagonismo sociale si a o pulivano con il ritorno dei contadini soldati che videro svanire le promesse della terra e del lavoro che si e trovarono di fronte poi lo spettro della disoccupazione ciò entrambi
Vanno al confino
Sono internati imposti che ora oggi si raggiungono in poche ore quel tempo occorrevano giorni di Mario va viene mandato prima Sassari poi toscana Matteotti in Sicilia
Entrambi il contatto con i dirigenti i nazionali poi in questi in questi luoghi Divagno e sulla Firenze nella casa
Del socialista abruzzesi avvocato Trozzi incontra il fior fior del gruppo massimalista incontra Bordiga serrati lo stesso Gramsci ancora giovanissimo
Matteotti ormai a adottato come suo secondo padre Filippo Turati poi Claudio Treves Enrico Ferri il maestro di Divagno qui c'è anche un punto di contatto dopo giovanissime dopo giovanili pulsioni massimaliste sia Di Magno che Matteotti adottavano il socialismo riformista rifiutano la rivoluzione come strumento di lotta politica
Non si lasciano incantare dal aperte virgolette fare come in Russia
Scelgono la democrazia come terreno di lotta del cambiamento graduale si ritrovano entrambi dopo la scissione
Comunista del gennaio del mille novecentoventuno nella componente riformista che darà vita al partito socialista unitario del quale poi Matteotti il ventidue sarà segretario nazionale avrebbero cioè dovuto trovarsi insieme in Parlamento nel diciannove ma Divagno subisce il veto
Di un processo sommario addirittura l'espulsione l'espulsione dalla dal partito rientrata nel dopo qualche mese ad opera di vita ha mai Chierotti una maestra socialista Maristella massimalista venuta
In Puglia dal nord questa questa questo provvedimento invece sono assieme in Parlamento nel ventuno
Dopo le tormentate elezioni del quindici maggio nonostante entrambi fosse stato impedito di svolgere il loro dovere nei propri Comuni ecco questi passaggi poi spesso si leggono nelle storie di questi di queste persone non se ne coglie diciamo anche diciamo la durezza dal punto di vista come dire esistenziale
Attiva anche già da misi vietata la permanenza nella sua conversando sua città ritornerà solo il trenta maggio quindici giorni dopo l'elezione mentre Matteotti soggiorno era a Padova da clandestino spesso mimetizzato
Quando finalmente socialisti unitari assieme sono assieme in parlamento ecco o un disgustoso un incidente raccontato da Giuseppe di Vittorio autorevole testimone di questo di questo di questo episodio in Transatlantico Divagno avvistato popolare ultra fascista il popolare ultra fascista dell'onorevole K in procinto di aggredire un Matteotti gracile ed è simile che era inno compagnia di spesso di Turati ed altri lo afferra di Vittorio per i ballerini della giacchetta anziché scaraventarlo in terra
Lo deposita delicatamente su uno dei divanetti che allora com'è ora
Arredano lo storico corridoio dei passi perduti perché lui è il gigante buono come come lo ha definito
Tura
Turati il il rigore nell'impegno nella lotta nello studio li accomuna assieme ai ripetuti violenti attentati da entrambi da entrambi subiti
Divagno lontano dalla sua compagna sposa solo o da qualche mese che già tende un figlio che non conoscerà mai suo padre
E oggetto di violenti agguati in vari comuni della Terra di Bari Matteotti il giorno della nascita di Isabella la sua terza figlia
Non riesce a stare accanto la moglie che a Varazze perché l'impegno parlamentare la sua intransigenza lo trattengono lì nella biblioteca della camera a studiare i bilanci del governo preparare il suo insuperabile
Il j'accuse una Lodi dominazione fascista Matteotti
Infatti pur in epoca di teorizzazione a volte esasperante di quel di quel pensiero non fu un teorico del del socialismo un uomo di azione
E mai dogmatico come del resto era stato Giuseppe Di Vagno questo il tratto comune
Che l'autore di questo articolo Gianvito matrone euro mette in evidenza un tratto comune importante in qualche modo poi anche un elemento
I di attualità che può consentire di tornare sullo studio di queste prospettive
Politiche di questi due cronisti
Escludo assolutamente dice Di Vagno al congresso nazionale dice Matteotti al congresso nazionale di Roma all'ottobre ventidue
Che si debba perdere tutto il nostro tempo nelle polemiche mi vergogno che i nostri congressi
Dedicano tutto il loro tempo a via Creed e che non si pensi ad altro che a scissioni che la frazione dominante
Non abbia altro programma che cacciare fuori i compagni
Proletariato deve essere unito un blocco solo sotto la tempesta se c'è chi crede solamente alla violenza quindi esca e vada ai comunisti parole di di Matteotti portatori del valore del fare quel socialismo che diviene di Turati e che sarebbe di grande attualità dice appunto l'autore
Oggi a distanza di un secco qui parliamo di prospettiva non di storia l'alternativo
Alternativa tra massimalismo rivoluzione diciamo e riformismo appassiono dunque entrambi questi personaggi più amati scrive divani e Matteo ci sono entrambi consapevoli poiché il rischio questo l'abbiamo già messo in evidenza che correvano primo preavvertito di non andare a Mola come metterà in versi poi Vittorio Fiore invece ci va
Avvia il suo discorso con l'ammonimento consapevole di link con possiamo cadere nella lotta al termine viene raggiunto da tre colpi di pistola Matteotti in più il
Consapevole della tiroide pericolosità che gli si sono già ripetutamente sperimentato drammaticamente vissuto con maltrattamenti aggressioni eccetera quella di Ferrara la più grave e volendo il lavoro o politico ai viaggi della cattedrale come abbiamo già detto il trenta di maggio
Pronuncia il famoso discorso e poi
E poi vittima della aggressione giorni dopo e della uccisione con i massimalisti che si ritrovano il Partito comunista d'Italia Matteotti non ritiene possibile nemmeno un'intesa tattica nota l'autore ricorda l'autore
Nella lotta al fascismo perché i comunisti proponevano ai socialisti che la lotta al fascismo non avesse come obiettivo immediato il semplice
Ritorno a un regime di libertà e cioè la prova della loro insensibilità al valore della democrazia
Come scrisse per esempio come scrive Leonardo Rapone per Matteo invece di primo piano la democrazia e la sua difesa
E intervento svolto alla Camera dei deputati nella giornata del quattro giugno del mille novecentoventitré Matteotti si rivolge al governo con queste parole ora io domando
Hanno non hanno i cittadini il diritto di riunirsi pacificamente in una casa ognuno stupiti questo rivendicare che questo tipo di diritto e anche indicativo per capire e la figura di Matteotti diceva in questo intervento parlamentari si può saperlo alla governo presieduto da Mussolini
Ha o non era il partito socialista unitario il diritto di svolgere la sua propaganda che ieri mattina diceva a in questo intervento qui a Roma si sono riuniti i dieci studenti alla Casa del Popolo escono sono arrestati e perquisiti abbiate il coraggio di dichiarare che questo è il sistema che volete attuare abbiate il coraggio di dire che questa è la norma e la legge in modo che almeno i cittadini sappiano su quale legge devono fidare e
Quello che avvenne poi poco dopo l'uccisione di Matteotti
Con le famose leggi fascistissime fra tutti i parlamentari Lussu il più rigoroso nella difesa del ruolo della dignità del Parlamento della legalità e innanzitutto delle regole democratiche
E poiché la finanza pubblica del bilancio dello Stato con il rigoroso rispetto del pareggio e degli enti locali della cui autonomia fu convinto sostenitore poi ancora
Altre notazioni sul Divagno o più in basso Divagno fu il primo parlamentare la storia d'Italia a essere ucciso Mattiotti il più autorevole degli avversari del fascismo entrambi vittime dell'antiparlamentarismo
Del regime entrambi il fascismo non poteva consentire insuperabile di sopravvivere continuare
Nella loro lotta nella loro azione insomma che abbiamo letto ampi passaggi di questo articolo Di Gianvito Mastro Leo Divagno armate no e Matteotti vite uniche nella democrazia contro il fascismo che trovate su Mondoperaio il numero sette otto di luglio agosto di quest'anno su cui torneremo perché ci sono altri contenuti di interesse ma ci spostiamo
Con un salto davvero difficile
Da realizzare e passiamo a Micromega il numero quattro del due mila ventiquattro che ha un titolo diciamo provocatorio contro la famiglia critica di una istituzione anti sociale non è
Non è di moda attualmente questo tema diciamo la critica la famiglia
Nella discussione politica pubblica la difesa della famiglia l'ordine del giorno con tanti argomenti convincenti qui non torniamo diciamo alle alle
Idea diciamo post sessantottina e la morte della famiglia evidenti Cuper criticato anche da Massimo Troisi all'epoca qui Micromega cerca di proporre una riflessione sulle contraddizioni che ci sono
In tutte e le le le realtà che riguardano la nostra vita comune appunto ci sono passaggi che in qualche modo hanno a che fare abbiamo tentato altre volte anche di proporre questa riflessione che molto complessa ed rischia di essere
Diciamo un vizio deterministica di lettura del passato della storia quanto influiscono le famiglie sulle convinzioni sulle idee
Sul trasferimento delle idee come riflettere su questo in una realtà sociale come quella italiana questo tema
Interessante da affrontare da te volta allo studio lo si è fatto anche però con argomenti che non non si sono dimostrati convincenti molte critiche per esempio sull'idea della familismo amorale di cui si parlava molto tanti anni fa
Sono state giustamente formulate proprio in tema di una visione deterministica di questa questione però certo la famiglia è un luogo
In cui passano certe informazioni come reagisce l'individuo il soggetto rispetto a questo passaggio è un tema che può interessare anche la storia
Su questo numero di Micromega appunto contro la famiglia critica di un'istituzione antisociali noi rileggiamo solo qualche passaggio saltando
Da un articolo all'altro ci scusiamo con gli autori ma appunto per cercare di dare un'idea
Sulle riflessioni che ci sono su questa rissa ma che si possono anche fare i vostri figli non vi appartengono per esempio il titolo del dell'articolo di Ingrid con una nicchia dalle diritto di morte sui figli ai minori come soggetti di diritto scrivere
Ricorda l'autrice per quanto orribile tutto Gioppo astuto ciò possa apparire oggi da radio radicale questo viene ricordato spesso non dimentichiamo che nel nostro Paese solo nel mille novecentottantuno è stato abolito l'articolo cinquecentottantasette del Codice penale che prevedeva il cosiddetto delitto d'onore vale a dire uno sconto di pena per l'uomo che avesse cagionato la morte della moglie della figlia o della sorella
Se avessi agito nel momento della scoperta di una relazione o aperte virgolette nello stato visita
Determinato dall'offesa arrecata all'ONU suo e della sua famiglia chiuse virgolette che qui poi il tema dell'onore
Sarebbe interessante interpretarlo come veniva diciamo avvocato qui come a volte viene
Ancora ancora evocato l'istituto poiché la patria potestà eredità del diritto romano scrive scrive l'autrice era riconosciuto in Italia fino alla riforma del diritto di famiglia del mille novecentosettantacinque ed altre volte avesse sentito Marco Pannella ricordare l'iniziativa politica del partito radicale su questo fronte
Il codice civile del mille novecentoquarantadue la data dice tutto all'articolo
Trecento sedici esercizio della patria potestà stabiliva infatti che la prole era soggetta alla potestà del padre sino alla maggiore età o all'emancipazione solo in caso di sua morte esercizio
Della stessa passava la madre quindi solo il padre maschio
La riforma del settantacinque introdusse il concetto di potestà genitoriale esercitata
Di comune accordo da entrambi i genitori stabilì che i i genitori non arrivano più solo l'obbligo di mantenere istruire ed educare la prole quindi e istruire ed educare
Era previsto
In quest'articolo previsto anche dall'articolo trentadue della Costituzione ma dovevano farlo
Tenendo conto delle capacità dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli nuovo articolo cento quarantasette per vedere superato questo concetto di potestà dice corrente sia e bisognava attende il decreto del ventotto dicembre due mila e critici numero centocinquantaquattro che è sostituito
Il concetto questo concetto con quello di responsabilità genitoriale primo passo scrive più avanti l'autrice si dà nel mondo del lavoro nella risale al mille novecentodiciannove anno in cui la conferenza internazionale del lavoro stabilisce l'età minima dei quattordici anni per l'impiego dell'industria anche questo questo fatto viene da Coco spesso ricordato più avanti scrive ancora l'autrice in un capitolo che questo significativo titolo diritto alla libertà di pensiero coscienza e religione all'interno della famiglia ecco questo
Era un po'il filo che volevamo tirare il collegamento con l'articolo precedente in qualche modo si può
Solo solo solo diciamo così dedurre più problematica dai contorni meno netti la questione dell'esercizio da parte dei minori
Del diritto alla libertà di pensiero coscienza che religione essere riconosciuto l'articolo quattordici della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza la quale contestualmente stabilisce che i genitori hanno il diritto dovere di guidare il minore nel suo esercizio in maniera che corrisponda allo sviluppo delle sue capacità ma nella realtà come si concretizza esercizio di questo diritto e come si concilia con il diritto e il dovere dei genitori a guidare il minore soprattutto nel caso in cui e non esista un accordo un accordo tra tra questi ancora se i genitori tendono a Udu cari figli all'insegna dei propri valori e delle proprie convinzioni
E politiche e o religiose nell'idea auspicabilmente che questa che questo corrisponda alloro bene quale il confine tra e condivisione trasmissione e imposizione soprattutto laddove il tutto sì sostanzi nella partecipazione poi arbitri e prati cioè nell'azione
Anche individuale sono temi di difficile declinazione
Anche diciamo
Rischiano appunto di portare il ragionamento su al critico abbiamo
Ci ha detto più avanti ricitiamo un altro passaggio questa volta dell'articolo di Angela ammirati per concludere la scuola
Sempre più ostaggio delle famiglie che qui ci sono opinioni diverse veniamo all'attualità in realtà ma spiega l'autrice nella visione novecentesca
Dell'Italia repubblicana la scuola è stata concepita come luogo dell'infedeltà all'origine ovvero a quelle strutture mentali in cui i figli e le figlie venivano formati e formate e nei contesti familiari ma soprattutto come il nervo profondo del processo di democratizzazione e costruzione di la cittadinanza
Il processo di scolarizzazione vita avviato da parte dello Stato visto conquiste straordinario questo punto di vista che hanno modernizzato civilizzato la società al tempo stesso tuttavia se da un lato alcune deficienze risalenti al processo di unificazione nazionale non sono mai state del tutto risolte pur nelle profonde contraddizioni stia più avanti sì abbiamo anche la scuola ha compiuto questa sua missione
Storica nel nostro paese sottraendo intere generazioni dal dopoguerra in poi all'analfabetismo e a
Alla miseria culturale e sociale insomma è
Appunto il tema
Su cui occorre ragionare ci sono alcuni approfondimenti su cui cercheremo poi di tornare nelle prossime puntate di questa trasmissione ma oggi il tempo e finito ci fermiamo qui e vi diamo appuntamento alla settimana prossima