La sentenza della Corte Costituzionale sul "fine vita". Intervista a Gilda Sportiello

E radio radicale siamo con l'onorevole Gilda Sportiello del Movimento cinque Stelle per parlare del pronunciamento della corte costituzionale sul fine vita alla Corte Costituzionale ritornata ribadendo i paletti della sentenza del due mila e diciannove
Ma aggiungendo altro cosa quant'è importante questo pronunciamento che loro lei lo interpreta come una nuova sollecitazione al legislatore
Ma sicuramente una sollecitazione in realtà il legislatore carente colpevole perché sebbene nella scorsa legislatura ci fu un primo passo avanti con un testo approvato alla Camera ma non al Senato e che comunque non era un testo completo perché conteneva chiaramente una soluzione di mediazione all'interno delle varie forze politiche
Oggi abbiamo ancora maggiormente la dimostrazione che non possiamo più fa finta di niente bisogna intervenire perché in questo momento il nostro paese ci sono persone e ci sono state persone
Che al per le loro gravi sofferenze hanno deciso di aiutarsi a morire all'estero
Quando potrebbero farlo già qui in Italia
Quindi c'è da normare un nuovo vuoto normativo che esiste da troppo tempo che non rispetta l'autodeterminazione della persona non rispetta la sua dignità ma rispetta la propria scelta
Oggi sappiamo bene corsetto un sostegno di trattamento vitale in base infatti alla sentenza sappiamo che il sostegno di trattamento vitale non si riferisce solo e soltanto all'essere attaccati a una macchina così come hanno voluto spingere farci credere chi voleva limitare la possibilità di porre dal suicidio medicalmente assistito ma stiamo parlando di tutti voi quelli quinti aiuti anche che magari possono essere dati da un che Diliberto che non permettono la persona di sopravvivere senza quell'aiuto
Quindi stiamo parlando effettivamente di guardare in faccia la sofferenza delle persone sofferenza su cui solo la persona che ne ritiri che ne è protagonista può decidere se sono tollerabili a Berlino e ovviamente di vedersi garantito un diritto sottolineo che qui dal diciassette novembre due mila ventidue due mila ventidue
C'è la richiesta di calendarizzazione di una mia proposta di legge che già contiene tra l'altro questa definizione il sostegno di trattamento vitale
Chi non viene mai calendarizzate in affari sociali nonostante le sollecitazioni nonostante le richieste quindi è chiaro che ce ne sono altre abbinate alla sua non sono ancora binate perché non è mai stata neanche incardinato stante le dichiarazioni sono alcuni qual è l'unica la sua
No non sono state ancora ora Linate quindi sono state abbinate poi ci sono proposte di legge forsennato insomma
Il qui va dato una norma non si può più far finta di niente non ci si può nascondere vigliaccamente chiedono venga in Parlamento con la propria posizione discutiamone ma discutiamone invece qui siamo al punto in cui si migrante la discussione non si vuole assolutamente affrontare il problema
De ormai la Corte costituzionale ha fatto tutto non può aggiungere altro rispetto a quello che ha fatto
O meglio tema il Parlamento perché davvero c'è soltanto da garantire questo diritto io tra l'altro anche adesso che arriverà in Aula il decreto liste d'attesa che è in discussione in Commissione Affari Sociali vorrò tornare sul tema perché non è possibile che si vada avanti a colpi di sentenza nelle aule di tribunali c'è bisogno di una legge e il Parlamento deve intervenire
Avevate presentato degli emendamenti in materia sul decreto liste d'attesa perché la materia riguarda anche
Le ASL a chi diciamo non sa come agire in un determinato infatti è quello che chiedo con il mio ordine del giorno
Che venga adesso garantito che in tutto il territorio nazionale in base anche pronunciamenti dei tribunali sia garantito a tutti questo diritto
Pensa che aumenteranno i contenziosi o vedremo arrivare leggi regionali che in qualche modo cercheranno di normare la situazione come abbiamo visto il successo c'è stato il tentativo in Veneto non ci riuscì nell'assenza di
Di un intervento legislativo nazionale tutto può succedere chiaramente di fatto però stiamo assistendo a un a un fatto grave perché anche nelle situazioni di sofferenza c'è una discriminazione inaccettabile tra chi innanzitutto può permettersi
Anche di arrivare per esempio in Svizzera può andare in un altro Paese per vedersi garantito questo diritto all'autodeterminazione per porre fine in maniera semina le proprie sofferenze accompagnati dai proprietari della propria famiglia invece non può farlo
E c'è chi
E veramente esempi che ci dicono tanto e da questo Parlamento dovrebbe prendere
Dovrebbe ascoltare con l'umiltà e con la giusta attenzione di chi ha deciso di fare della propria scelta una battaglia politica e per aiutare tutti e tutti gli altri
Ringrazio molto nella sua disponibilità ringrazio l'onorevole Gilda sportello del Movimento cinque stelle