Festa Nazionale dell'Unità 2024 - La diplomazia come risoluzione dei conflitti

No
Arriva
Grazie buona sera a tutti scusate il ritardo siamo qui con tre protagonisti e veterani di eccezione dell'interesse nazionale
Graziano Delrio Lucia Annunziata e Lorenzo Guerini al quale a che accogliamo con un grande applauso
Perché veterani dell'interesse nazionale perché svolgendo mansioni diverse
Lo Stato per la cosa pubblica
Graziano Delrio Lucia Annunziata e Lorenzo Guerini il corso delle rispettive carriere hanno sempre incarnato è rappresentato un'idea d'Italia
Capace di aveva un profilo alto nel mondo di difendere gli interessi dei propri cittadini e di rappresentare un'identità davvero europea dunque e su questa base che io farei allora la prima domanda su come affrontare come consentire l'Italia di affrontare in chiave europea i due conflitti in corso in Ucraina in medio oriente luce non sia
Sì io penso che noi dobbiamo intanto saliti un attimo attimo le scale cioè la politica estera è stata per l'Italia e per molti anni
Come dire a un campo di gioco per docente che sapeva le lingue che si era laureata all'Estero insomma nostro
Non era era significativo ma non definitorio usare la politica estera nel dibattito interno
Oggi come oggi e lo vedete credo dal tipo di livello di scontro emozionale politico etico che questi due conflitti suscitano sempre più negli ultimi mesi
Credo che si possa oggi dire una cosa nuova
Che la politica estera per la prima volta e il grande definitore
Delle identità nazionale delle politiche nazionali
Il discorso Israele Palestina discorso Ucraina uso delle armi eccetera hanno posto livelli nuovi di domande etiche e politiche
E credo che è l'ora e finisco qui perché credo che non abbiamo tanto tempo vorrei far parlar tutti anch'io
è l'ora che noi smettiamo di pensare alla politica estera come un Milan-Inter Stocco questo Stocco quello oggi il discorso è molto più complesso nel senso che il mondo molto cambiato e l'idea di dire
Sto con questo passo con quello non è più sufficiente perché la realtà a molti colori ve li dico solo una e la lascio lì
Si è sempre detto sul sul sistema sull'accordo Israele Palestina
Dopo di due Stati si continua a dire
In verità
Maurizio poi assunse un grande esperto di tutto questo
La verità è che questa formula e ripetuta da tutti ma non significa quasi niente ed è probabilmente inapplicabile al momento quindi la formula che non avevamo che era la più semplice due popoli due Stati due diritti uguali eccetera eccetera oggi è di fatto materialmente probabilmente politicamente e psicologicamente
Non più fattibile
Lorenzo Guerini
Ma io condivido alle valutazioni di Lucia penso anch'io che oggi la politica estera non sia un'appendice dentro la vicenda politica nazionale ma sia il grande definitore delle vicende politiche nazionali
Probabilmente come lo è stato dopo immediatamente dopo la seconda guerra mondiale lì c'è stata la ricostruzione di un ordine mondiale evidentemente la cornice internazionale la cornice dell'ordine mondiale che gli sembrava prefigurare soprattutto sul piano dalla dimensione dell'Europa l'Europa divisa in due lì la politica internazionale lo scenario internazionale è stato un definitore ma degli ultimi anni la politica resta sembrava una questione che interessasse tocca ad altri lavori qualcuno se ne occupavano i partiti va diciamo così il succo dalla dal confronto politico del contrasto politico dall'alta politica nel nostro Paese e non solo al nostro Paese non l'accetta si concentrava su altro oggi io credo che sia invece davvero un grande definitore
Forse non lo sappiamo ancora diciamo così in con quale orizzonte con quale modalità perché ha avuto modo di partecipare a tante discussione questo punto di vista io non credo
Che i conflitti in corso siano la causa del disordine internazionale io credo che invece la mancanza di un ordine internazionale c'è un ordine internazionale che noi conoscevamo che è andato in crisi ha determinato ancora di più ha dato più forza ai conflitti che oggi interessano le nostre coscienze che sono a porre i nostri telegiornali
Su cui si confrontano le nostre società che caratterizzano anche le scelte che i nostri paesi avrà hanno fatto penso ad esempio alle conseguenze dalla guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina ad esempio sulle politiche energetiche dei Paesi dall'Europa quindi siamo dentro questo grande scenario di cambiamento
Internazionale di un ordine che deve essere ricercato è una fase di crisi quale sta è una fase di crisi perché l'ordine che conoscevamo è un ordine che non c'è più
è un ordine che non c'è più
Come dire la il contrasto o il conflitto tra il così detto su globale e l'Occidente
Il Sud globale agende molto differenti noi intanto tendiamo a vederlo tutto insieme a realtà poi agende molto di parecchie anche i Brics hanno agende molto differente dalle loro ma se c'è un conto che caratterizzare in maniera appunto di unità
Il Sud globale e e e i Paesi del barese eccetera eccetera è la contestazione dell'ordine internazionale di conoscevamo quell'ordine internazionale non è più riconosciuto
E con esso fanno con col mancato riconoscimento di quell'ordine internazionale e questo è un punto che secondo me forse andrebbe indagato anche un po'di più vanno in crisi anche le grandi istituzioni internazionali che riflettevano sul piano istituzionale quell'ordine
Perché la crisi delle Nazioni Unite che noi oggi conosciamo che è nella sua fase secondo me drammaticamente più acuta e anche perché le Nazioni Unite i meccanismi di funzionamento azione niente eccetera eccetera erano come dire la il versante intimo istituzionale di un ordine internazionale che oggi non viene più riconosciuto quindi dentro questo grande cambiamento
Che creerà condizioni di incertezza di imprevedibilità
La politica estera serve o come dire avverrà politica estera serve anche e è un'idea di politica estera serve anche da un lato a difendere i propri trasse da interezza improprie transnazionale dentro l'agone internazionale e dall'altro lato se andrà portare il proprio contributo come paese ad una a ad una visione pacifica televisore cooperativa del voto eccetera eccetera ma la politica estera serve anche ad avere gli elementi per gestire l'imprevedibile
E oggi io credo il quadro con cui non ci confrontiamo a proprio del carattere delle imperdibili imprevedibilità l'elemento più drammatica mente condizionante la politica interna anche la politica interna e le scelte che siamo chiamati a fare Lucia un ruolo molto importante è stata eletto al Parlamento europeo è in commissione politica estera e difesa
Per la prima volta a livello europeo del tutto il tema difesa inizia a diventare un tema meramente importante ecco io credo che nella dimensione europea e anche nella relazione tra appunto la vicenda politica nazionale è la dimensione una pena ci giochi una parte fondamentale del nostro futuro del nostro destino
Perché la scala dei problemi con cui saremo chiamati a confrontarci e il contributo che noi possiamo dare
Dentro la costruzione di questo nuovo ordine che prima qualcosa bisognerà costruire riconoscendo altri riconoscendo altre domande riconoscendo le crisi riconoscendo le le forze di nuovi attori emergenti che prima non c'erano con i quali dobbiamo confrontarci volenti o nolenti
L'India trent'anni farà nulla per noi il probabilmente il nostro pensiero oggi l'India è il primo paese dal punto di vista democratico nel modo superava del prodotto interno lordo l'acino dei prossimi due tre anni quindi stiamo parlando
O pensiamo al continente africano cosa significa continente predicano dal punto di vista delle dinamiche demografiche siamo calati di un mondo che è completamente in cambiamento e che richiede anche nell'assunzione de nella politica nazionale
L'assunzione di una centralità della riflessione appunto nella dimensione della politica sarà e credo che questo sarà la sfida pagare affronteremo alcuni temi che saranno chiamati ad affrontare nei prossimi anni
Grazie Graziano Del Rio
Ecco io credo che la politica estera richiede per perché un Paese abbia la politica estera richiede che si abbia una visione del mondo queste un presupposto fondamentale
Cioè quando è stata costituita l'Europa la comunità europea i i i capi dei governi di Francia e Germania
Avevano un'idea del mondo sapevano che il mondo con la guerra non sarebbe sopravvissuto ulteriormente a un'altra tragedia come quella della seconda guerra mondiale avevano l'idea cioè del mondo che doveva prendere un'altra direzione
Avevano l'idea che per esempio la sovranità di una nazione non si esercita solo nell'aggressione o nella nella sua capacità di deterrenza ma che la dignità di una nazione
Sì si esplica favorendo la crescita e lo sviluppo dei propri cittadini e cooperando con i Paesi vicini cioè c'era un'idea del mondo a me sembra che oggi
Queste cose che giustamente non detto Lucia e Lorenzo che ci sia troppa poca riflessione su come è cambiato il mondo e che l'idea del mondo vogliamo vogliamo l'idea del mondo che giri
Perché Lorenzo parlava dell'incomprensione de dei paesi emergenti rispetto alle nostre diciamo al nostro mondo occidentale
Ma noi che mondo vogliamo perché vogliamo un mondo in cui ci sia davvero il multilateralismo in cui ci siano tanti protagonisti
Ho pensiamo che questo protagonismo non debba essere riconosciuto all'India alla Cina
A alla Russia ai Paesi emergenti dell'Asia cioè pensiamo che il mondo possa essere governato da un pensiero occidentale da una strategia occidentale o pensiamo che l'Europa può essere un protagonista in mezzo a mille altri protagonisti tra cui il principale sugli Stati Uniti ma
Appunto ci sono Cina India ci sono Paesi
Importantissimi allora se ne abbiamo un'idea del mondo in cui questo multilateralismo deve diventare un progetto di convivenza di pace deve essere in grado di ricostruire la dignità e la credibilità degli organismi internazionali allora abbiamo fatto
Una politica stiamo facendo una politica estera se l'Italia perché i io credo che la politica estera del governo italiano non ci sia semplicemente nel senso che è evidente a tutti che in questo momento con gli attori che sono in campo con le crisi con le guerre che sono il fallimento della politica appunto non l'esaltazione e la continuazione della politica ma che sono un fallimento della politica
Il governo italiano deve fare una scelta radicale radicale di europeismo radicale cioè dovrebbe dire bisogna rilanciare un nucleo forte di paesi
Dei Paesi europei Francia Germania Spagna Italia il CUP quelli che ci stanno un nucleo forte che condivida che condivida la politica estera la politica di difesa che faccio un passo avanti verso l'Europa verso gli Stati Uniti d'Europa questo significa avere un'idea d'Europa cioè quando De Gasperi propone la la comunità europea di fede Gasperi cui celebriamo i settant'anni appunto
Dalla morte quando De Gasperi propone la Comunità europea di difesa è evidente che ha in mente un'idea del mondo un'idea della convivenza un'idea di un protagonismo dell'Europa ed era un'idea che aveva confrontato con gli americani che aveva confrontato con Schumann Adenauer quindi il problema è che noi perché è così importante che che si rifletta sulla politica estera perché riguarda le relazioni tra di noi i vicini il mondo riguarda come vogliamo concepire il futuro di questo di questo pianeta
E la mancanza di una visione chiara come come fu nel primo dopoguerra di una visione chiara politica determina un vuoto e quindi anche le fibrillazioni che osserviamo ma oggi come oggi se non si fanno scelte radicali di appunto
E di
In cooperazione di riconoscimento del multilateralismo del protagonismo degli altri stati noi rimarremo prigionieri delle nostre paure delle nostre debolezze l'Italia non è in grado di giocare un ruolo significativo in Africa il piano Mattei per l'Africa
è una cosa che fa un po'sorridere perché perché come è possibile che tu pensi che un Paese che raddoppierà i suoi abitanti tra meno di trent'anni ci andrà a due miliardi e mezzo il Paese che di che darà l'ottanta per cento dei nuovi nati nel due mila e quaranta saranno africani perché nascesse già affermata la crescita demografica
E quindi l'ottanta per cento i nomi sanno africani tu pensi di poter affrontare un po'un continente con due miliardi e cinquecento milioni di persone
Con quattro cabine di regia e due decreti
Ho penso invece che non ci debba essere iniziativa dell'Europa che veda il Mediterraneo comuni grande lago di collegamento
Per i rapporti con l'Africa che privilegi una strategia complessiva di rapporti con l'Africa ecco al questore il tema questo il tema nostre qui si misura la nostra insufficienza di nostra anche come Paese
E nostra anche come informazioni
Concludo dicendo che ho apprezzato la passione che avete fatto recentemente sul Sudan perché c'è una guerra con undici milioni di sfollati
Di uno dei più grandi paesi appunto
Dell'Africa che è completamente ignorata dimenticata non ci riguarda non forse nessuno può mettere in stretto collegamento ma sicuramente come dicevo Lorenzo prima la crisi
Degli approvvigionamenti energetici della Germania ha favorito con la riduzione delle condizioni di vita delle regioni dell'Est tedesco ha favorito anche l'avanzata dell'ultradestra ha favorito anche una una posizione molto più populista nazionalista radicale quindi dobbiamo pensare che le non si può stare sani in un mondo malato diceva il Papa non si può star sa in un mondo malato ma un'idea di un di un mondo futuro la dobbiamo avere una speranza per un mondo diverso la dobbiamo aver
E l'voto
Domenicani due Länder tedeschi la vittoria per lei spero partito neonazista di estrema destra si è accompagnata con l'affermazione anche di forze di rosso bruna
Estremamente anti democratica ciò che accomuna questi partiti estremi in Germania
è quello di essere a favore di Putin
In Francia e la stessa situazione l'estrema destra le pene dell'estrema sinistra ma ne sono sono a favore di Putin alla guerra in Ucraina si schierano computi
Prima del voto europeo
Dimitri Medvedev che è stato presidente in Russia è stato primo ministro uno dei più stretti collaboratori di Putin a a addirittura fatto un appello agli elettori o paese dicendo andate a votare per le forze antisistema perché bisogna sconfigge le forze che in Europa rappresentano il sistema il valore europei dunque la Russia si augura la vittoria in Europa delle forze antisistema e le forze esiste antisistema quando si affermano i neonazisti in Germania o quando tentano di affermarsi le Pen Emma nation sono a favore di Putin
Perché le forze antisistema sono attivate da Putin
Il leader che ha aggredito l'Ucraina
Se non si
Ci potrebbe essere come dire una ricerca storica culturale che potrebbe forse dirci qualcosa di più
De meccanico quando sbarcarono in Europa furono odiati dai fascisti naturalmente l'America al mondo accostarsi all'odiato dai fascisti
E successivamente diciamo all'interno del chiarificato diciamo all'interno della divisione del mondo della guerra fredda
Gli Amerighi la sinistra europea e la destra si portarono dietro diciamo questo tipo di scelta ci fosse come dire è un filone rosso bruno sia pur quello bruno in Italia molto molto radicale a differenza di quello della Germania che diciamoci la verità è sempre stato lì sostanzialmente e che peraltro non so se tu sei d'accordo Maurizio magari faccio una domanda che certe io penso che sulla storia del documento diciamo soprattutto delle forze fasciste in Germania
C'è moltissimo la storia dell'Ucraina perché l'Ucraina è un punto di fondo molto importante noi parliamo moltissimo di come dire della guerra attuale madre si rischi che è stato uno dei grandi segretari di Stato americani uno dei grandi diciamo conoscitori dei paesi dell'Est definì per primo l'Ucraina la porta dell'Europa
La porta delle l'Ucraina è stato un Paese chiave nella storia lo sanno Napoleone lo sa Hitler soprattutto che navigava sul fronte diciamo di qui o di là sostanzialmente la destra Tria ricordatevi che il garante il primo grande esperimento di uccisioni di massa degli ebrei
E il primo i primi camion che furono come delle piccole camere a gas ambulanti furono fatte per l'Ucraina per quando arrivarono i nazisti
Uccisero migliaia di ebrei mettendo lì dentro queste grandi Caponi che erano
Aperture sul terreno e li uccisero prima mano mano
A mano proprio no poi questa storia e diventò anche per la salute mentale degli ci sono c'è una grande letteratura su questa storia dell'Ucraina i dei primi passi della della soluzione finale
Questa storica fu fatta però con uno grande spaccatura anche all'interno dell'Ucraina
Quindi è una storia molto complicata questa vicenda qui per l'Ucraina sicuramente un posto che è sempre servito ed è importante la ragione per cui molti sì cc litiga sopra e perché l'Ucraina rimane anche oggi la chiave dell'Europa
La ragione per cui Putin la vuole e perché deve riconquistare la chiave dell'impero sovietico allora
Io penso che per esempio per quel che mi riguarda perché vivo sempre queste situazioni pronte come giornalista foglio seguiteci sostata tanto tempo eccetera
Se sono lacerata dalla questione mediorientale perché non penso che si possa dire
Israele dalla terra al mare ciò la distruzione di Israele perché Israele
Un grande prodotto storico politico e psicologico anche del dopoguerra in cui si sono affermate le democrazie e voi avete visto che non si può ridurre l'aveste visto né grandi scioperi di questi giorni ma anche prima nella grande battaglia a difesa diciamo della corte costituzionale
C'è Israele e c'è Israele c'è un Paese Complesso e quindi quando ci sono delle decisioni politica di un governo a mio parere si attaccano governi non si attaccano il popolo
E il questo è il grande tema secondo me del del Medioriente bisognerebbe anche prima o poi secondo me fare chiarezza
Anche sulla posizione che hanno
I palestinesi rispetto al resto del mondo arabo io non ho sentito parole
Forti in questo periodo di Abu Abbas che è stato il presidente per lungo tempo della Cisgiordania e dell'ottanta ma sull'Ucraina sicuramente
Io penso che la linea è molto chiara Putin è una persona che ha un progetto guardate
Tre anni fa lui fece un'intervista lunghissima in televisione con il regista come si chiama il regista volevo Oliver Stone
La sono rivista sono due cd di tre ore e mezza video Luís tre anni fa quattro anni fa era probabilmente aveva perfettamente raccontato quello che avevo fatto
Quando io dico la politica estera non è stare col Milan o con l'Inter cioè non è una cosa mi piace più quello mi piace più quello sento più questo santo più quell'altro vicino a me
Bisogna bere secondo me la consapevolezza che in gioco in politica estera c'è la definizione del nostro mondo Putin è una persona che rappresenta una minaccia per l'Europa questa non è un'accusa
è una descrizione del programma politico della Russia di Putin peraltro io vi devo dire
Che in questa fase politica Putin
Ha aumentato questa è la mia opinione non solo in questo momento aumentato la sua potenza non è neanche un perdente perché si è messo nella situazione di poter contrastare quella che una parte del mondo considera uno dunque uno iniziativa americana
Ma poi ha riportato tramite soprattutto di runner sull'Iran anche con un discorso complessissimo se un giorno volete che vi facciamo queste cose la rifacciamo
Ma tramite l'Iran per esempio è riuscito a riportare in Medio Oriente
Un quello che è stato un pezzetto di quello che è stato il tradizionale peso in Medioriente dei Mosca e sta facendo anche un'altra operazione molto interessante su questo c'è anche la Cina maturo vi dice nulla
Ma duro appena è successo alle elezioni e tutta la discussione apertasi Chiaberto un nuovo scontro con gli Stati Uniti e anche con pezzo dello S e
Ma duro è stato immediatamente riconosciuto
Dalla Russia e dalla Cina alla Russia più della Cina questa importantissimo perché potenzialmente a mio parere questo può fare di Maduro e dell'America latina e il terzo fronte di questa cosa perché come la guerra e come la crisi dei missili all'epoca di Kennedy in steroidi
Perché oggi ci sono delle guerre molto più definitive
Allora io penso che dobbiamo prendere sul serio Putin che non è un problema di scherzare e che con Putin deve fare i discorsi sul perché con Putin perché se noi vogliamo essere un Europa pacifista
E anche come io vorrei dobbiamo essere anche capaci di dire pacifista e poi però la sicurezza come l'assicuriamo allora dico che
Io in Europa credo che hai ragione tu a mettere in mezzo all'Europa e chiudo
L'Europa un peccato
E vero che si è sempre messo in tutti i conflitti dietro la NATO
Tutti tutti i Paesi si sono messi dietro la NATO e hanno fatto finta in questi dieci mesi che non ci fosse niente questo è un atteggiamento che l'Europa deve smettere i singoli Stati devono smettere di avere vi dico soltanto una cosa un'iniziativa di pace lo dico sempre
Non comincia perché ci sono tanti manifestazione a favore della pace comincia perché la diplomazia e questa è la questione di stasera le forze politiche economiche eccetera eccetera riescono a mettere intorno a un tavolo
Sistemi sistemi politici industriali persone soldi materiale per poter pensare che tutti insieme possono riuscire con ricostruire il giocattolo che si è rotto
L'Europa non ha neanche iniziato a fare queste iniziative di pace il vero problema dell'Europa e questo io lo dico
Anche lì ho visto subito fatta la fama di quella che apre bocca e dice castronerie nel senso che dico cose che non dovrei dire sostanzialmente non stupidaggini non cose un po'grezze insomma
Ma ricordatevi di una cosa e ho finito il famoso Successo di Kissinger in Vietnam sapete quanto durò
Il la trattativa per il Vietnam cinque anni di questi cinque treni furono se deprecati rinvio tra virgolette
Per preparare il meccanismo per oggi si direbbe mettere a terra il dialogo di pace tre anni e guardate che entro i cinque anni perché è sempre così morirono più persone più vietnamiti più soldati eccetera eccetera e di quante ce ne fosse stata negli anni precedenti perché il meccanismo della pace è un ulteriore livello di guerra perché quello è il punto finale in cui e poi succede la resa dei conti vi dico delle cose per dirvi
Che non è facile vi dico soltanto questo non è facile sicuramente meno facile dell'atteggiamento passivo un po'mondano Massi ma poi mandiamo al mare
Robe di questo genere con cui i nostri paesi stanno facendo i conti con questa storia grazie Lorenzo Guerini
Riprendo riprendo da dal ragionamento di lucida e non ripeto le cose che ha già detto su cui sono d'accordo certamente
La figura di Putin dentro alcune forze politiche che sono presenti in Europa sull'estrema destra ma anche sulle estrema sinistra è figlia di tante cose
Certamente sulla sinistra il figlio di un antico occidentali esuli anti americanismo che esatto prima richiamato a destra nella figura dell'uomo forte
Non c'è storia da questo punto di vista possiamo raccontarci quello che vogliamo ma la figura di Putin come la figura d'uomo forte è una figura che affascinato molti movimenti di destra o estremisti circa de a livello europeo
Anche in Italia non ho detto io qualche anno fa
Meglio mezzo potente due Mattarella non l'ho detto io malandato la figura politica italiana importante un leader di un partito questa diciamo fascinazione da loro
Guarda la fascinazione che bastava
Che si vedeva bastava andare a guardare tutti i profili socio di tanti esponenti politici c'era sempre Ò l'immagine di Putin a cavallo a torso nudo o l'immagine dei punti addirittura un fotomontaggio a cavallo di un di un grande orso
Profili tutti cancellati Boy diciamo così negli ultimi due anni ma quella fascinazione alla fascinazione che c'era
Perché appunto alla fascinazione dell'uomo forte la fascinazione
E anche la strumentalizzazione di una come dire di una di una lettura culturale un Occidente in crisi in Occidente senza valori un Occidente rimane metteva in discussione i valori tradizionali
E di fronte questo show cedente scialbo d'Occidente vuote all'Occidente
Che non dal rispetto dei valori tradizionali invece lo sguardo verso chili anche nelle dichiarazione né programmi né discorsi queste cose invece le faceva diventare l'elemento centrale della sua narrazione ma se ne guardiamo pugile guardiamo diciamo così è stato Putin in questi in questi decenni è stato con la costruzione di una narrazione anche
Di ricostruzione diciamo così di una di un passato
Che vuole tornare che vuole imporre
Di una visione ancora imperialista della Russia e guardate che il rapporto con la Chiesa ortodossa
Russa da questo punto di vista è un rapporto
Molto importante
Per me immorale dal punto di vista diciamo così etico ma molto importante perché dentro quella visione c'è una visione nazionalista c'è una chiesa nazionalista c'è appunto la
Con il congiungerà l'elemento politico con l'elemento appunto religioso questa cosa è stato l'elemento di fascinazione per molti
Accanto a queste c'è stata l'azione che la Russa fatto perché la Russia ha fatto un'azione di investimento nel corso degli anni su alcune forze politiche
L'ha fatta
Questo investimento un investimento di relazione l'investimento di accordi une testi mentore aiutino investimento mettendo a disposizione tutta la la la forza della disinformazione che su diciotto e può essere messo in campo
Non c'è stato momento elettorale importante o momento politico importante nella vita dell'Europa o dei più grandi paesi europei che non sia stato caratterizzata da campagne di disinformazione mirate a
Come dire
A rafforzare la critica sulle forze più le forze storiche diciamo così dal panorama politico europeo dicendoci lista di centrodestra e a rafforzare invece una narrazione delle forze contestative estremiste di estrema destra allora
Questo elemento dall'evento fondamentale che noi dobbiamo tenere in considerazione di cui dobbiamo tenere conto che ci sarà ancora
Che ci sarà ancora anche se diciamo così le barriere di attenzione sono state profondamente innalzate ma che abbiano è complicato perché noi siamo le democrazie
Ed è complicato da gestire fronteggiare la disinformazione per una democrazia la cosa veramente complessa se sul filo del rasoio cammini sul filo del rasoio
Perché è facile passare dalla guerra la disinformazione alla possibilità di negare la libertà di espressione non abbia siamo cresciuti in un mondo in cui
Ah suonava come valore la possibilità che ciascuno potesse dire quello che riteneva di dire ed è un valore che dobbiamo assolutamente mantenere però nella forza degli strumenti di comunicazione
Che arrivano sui Devine Silvana ciascuno di noi nella forza dirompente di queste fremente c'è un elemento che riguarda le democrazie
Perché riguarda la formazione delle idee delle opinioni pubbliche riguarda come noi
Che che che informazioni assumiamo per giudicare i fatti del mondo e cinque sto chi vuole fare disinformazione ha la forza per poterlo fare perché a casa sua spegne
Ha dalla sua un certo punto spegne dice questo strumento non no twittano va bene si spegne tra subito non c'è più
Tesi uno va bene si spegne Facebook e quindi la popolazione non ha questa possibilità ma utilizza però gli spazi della nostra democrazia
I giusti e legittimi e da difendere spazi della nostra democrazia per fare campagna di disinformazione e qui su queste io credo che ci sia a volte un po'una banalizzazione
Anche nel nostro dibattito pubblico non solo nel dibattito politico anche nel dibattito pubblico spesso si tende a banalizzare questo elemento ma guardate che sarà un elemento che ha carattere Zara le nostra democrazia e lo è l'orizzonte della nostra democrazia
Perché il salto tecnologico io questo lo dico spesso nel quale noi ci siamo profondamente immersi è un salto tecnologico che cambia le strutture sociali
Cambierà le strutture del lavoro Marie cambia anche le strutture dell'informazione
Il direttore potere qualcosa da questo punto di vista ma cambia anche le strutture politiche quadrati e non c'è stato nella storia ogni salto tecnologico ha portato con sé cambiamenti dei sistemi delle infrastrutture dei sistemi dei sistemi politici dei sistemi istituzionali ha sempre a bordo e dentro questo salto tecnologico chi
Utilizza questo salto tecnologico con una finalità malevola a grande spazio per agire e per lavorare allora
Su questo io credo che uno noi dobbiamo essere molto attenti
E dobbiamo chiedere atti Lucia Agata sottovoce io dico a voce più alta
A chi diciamo così a posizioni filo putiniani di spiegare perché di dire anche a questo per perché a queste posizioni cosa cosa significa cosa vuole
Cosa pensa cosa pensa che debba succedere in Ucraina come pensa si debba chiudere la vicenda dalla guerra l'Ucraina hanno queste domande noi dobbiamo fare
Uno nel dibattito politico anche in Italia
Perché molti silenzi molta ambiguità dietro di esse c'è ci sono posizioni
Molte sono posizioni non dietro l'ambiguità ma dietro le preoccupazioni sono le posizioni giuste delle preoccupazioni di chi vuole la pace ma c'è anche uno spazio di ambiguità
Di chi in realtà vuole che l'agenda che si imponga sia l'agenda che come dire sia in collimi coincida con l'agenda quotidiana e quella domanda dobbiamo fare dall'altro lato dobbiamo come democrazie
Come Europa
Non chiuderci però rafforzare gli strumenti con i quali nel combattiamo la disinformazione
è un tema fondamentale secondo me questo e credo che l'unica livello che poi dare un un come dire
Una strumentazione per affrontare questi aspetti sia il livello il livello europeo e poi e chiudo su queste opere ricordo ancora
La valutazione che ho fatto prima Graziano e anche che ha fatto
Adesso Lucia
è chiaro che da questo punto di vista l'investimento sull'Europa un investimento che dentro quell'orizzonte a cui prima facevo riferimento cioè di un mondo Incom in
Drammatica trasformazione e di una ordine internazionale che dovrà essere costruito l'Europa deve decidere che parte vuole fare
In questa partita
Perché se non cerchiamo la partita siamo il campo di gioco e
Se noi decidiamo di non giocare la partita rischiamo di essere il campo di gioco
Come società europee perché siamo difficoltà dal punto di vista demografico perché altre attore si stanno affermando perché la relazione
Come dire
La valutazione della relazione transatlantica in corso
Dovremo capire cosa succederà negli Stati Uniti con le elezioni di di novembre e perché
Se non se non è questo il momento in cui l'Europa fa un salto di qualità
Anche dal punto di vista delle rese l'usabilità che a ciò consegue
Dal punto sotto profilo politico della costruzione di un soggetto politico che vuole avere uno spazio che la dimensione internazionale globale ecco se lo facciamo adesso l'Europa rischia di restare indietro ma cosa significa prendersi le responsabilità
Perché io condivido quanto diceva prima
Lucia sulla relazione con con l'Alleanza atlantica con la NATO la guide dalla NATO eccetera però
Se noi
Non non come dire non ripercorro gli errori in ore per corolle lui perché delle scelte del passato
Però io dico se noi oggi non ci poniamo il tema della costruzione di una difesa europea già in una politica di difesa e di sicurezza europea
Il tema
Dal di una discussione di una relazione diversa tra Europa e NATO tra la dimensione della difesa europea dell'emissione della difesa dentro l'alleanza atlantica un tema che non si pone neanche perché vi dà la notizia oggi interni dei pazzi di capacità militare
Fatto cento le capacità militari dalla NATO
Alla NATO partecipano gli Stati Uniti il Canada la Gran Bretagna e i Paesi europei anche perché in come dire come affetto dalla guerra di Putin anche Finlandia e Svezia sono entrati ma
Fatto cento il Complesso delle capacità
Dell'alleanza atlantica settanta settantuno c'è tutto un per cento americano
Il sette per cento e britannico qualcosa del Canada di arresto sono tutti gli stati europei
Allora
Ce ne vogliamo un bilanciamento dall'alleanza questo significa come dire investire sulla dimensione della difesa europea come ha detto Prodi qua
Pochi giorni fa consigliera l'altro ieri come ha detto Draghi nella nella nel del Pepe con meno l'anticipazione del pay per che si leggono che presenterà alla commissione cessione quel se non è questo il momento di fare un salto di qualità sotto questo profilo
E non a caso quando De Gasperi pensava all'Europa
Dopo la guerra dopo la seconda guerra mondiale
De Gasperi fece la grande battaglia sulla comunità europea di difesa poi la perse
Perdemmo quel passaggio però non a caso perché un soggetto politico senza anche questa capacità rischia di essere un soggetto velleitario siccome saremmo in un mondo fortemente competitivo io sono
Per l'orizzonte quello di un mondo pacifico di un mondo cooperativo ma i prossimi anni saranno gli anni di una grande competizione internazionale perché tutti gli attori cercheranno di
Precostituirsi delle posizioni di contestare l'ordine e di precostituire delle posizioni sarà fortemente competitivo con le azioni che sono state richiamate ecco se l'Europa
Non è all'altezza di questa sfida e non lo spiega le proprie però le pubbliche sapendo che si possono anche perdere i voti ok
Che si possono anche perdere i voti se non si ha il coraggio di fare questo tipo di ragionamento io credo che noi rischiamo di fallire la nostra missione storica in questo momento
Grazie Graziano Delrio
Allora hanno già centodieci
Hanno già detto molto Lorenzo e Lucia in particolare al tema dell'informazione Putin
Allora io penso questo che è evidente e lo diceva prima Lucia che il pacifismo non significa girarsi dall'altra parte di fronte alla giustizia
C'è pacifismo non è scrollare le spalle quando una aggredisce o viola un confine di una nazione come è successo in questo caso a politiche di espansione di potenza e quindi pacifismo non la vuol dire arrendersi la logica del più forte vuol dire combattere per costruire le condizioni
Perché appunto questa questa persona non possa proseguire in un progetto che è un progetto come è stato detto prima
Un progetto di potenza di potere
Il progetto che anche una caratteristica che peraltro vale anche per Israele mi permetto di dire c'è un in una connessioni in connubio ormai una sintesi tra il fattore religioso il fattore politico che diventa sempre più preoccupante
Cioè la religione al servizio della del regno del potere di Cesar e quindi per Putin questo disegno diventa ancora più pericoloso Complesso perché dietro c'è una benedizione tra virgolette
Tra virgolette e non solo della Chiesa ortodossa russa quindi c'è un grande problema di fusione tra come anche in Israele coi partiti ultradestra c'è una fusione tra il sionismo religioso del sionismo politico il cinismo politico
Nel momento in cui si fonde conservabili giorno diventa pericolosissimo pensate che nel sessantasette quando Israele vince la guerra dei sei giorni
C'era il il capo rabbino delle forze armate Shlomo polemiche disse
Arrivati a Gerusalemme disse bene adesso distruggiamo la moschea di Omar e così non avremo più problemi e la risposta dei vertici del governo israeliano fusero torni a dire ti arrestiamo
Moshe Dayan che era un archeologo oltre che essere generale ministro la difesa disse ma ma non non scherziamo neanche cioè quando c'è un fattore religioso che si inserisce dentro dinamiche di potenza la cosa diventa pericolosissima
E questo vale anche per l'Italia dobbiamo lavorare tutti perché ci sia una grande laicità della politica che non vuol dire assenza di valori assenza di convinzioni ma vuol dire evitare di usare la religione è la patria per per disegni di potenza e di potere allora io cosa dico però dico questo Putin è sicuramente sicuramente sarà sconfitto da questa guerra lo lo dissi il primo giorno di guerra scrivendo alla stampa lo lo continua a dire oggi
Putin non potrà fermare per esempio le aspirazioni dei giovani di San Pietroburgo che vogliono viaggiare a Parigi a Londra comunque i giovani russi hanno le stesse aspirazioni che hanno i giovani europei non è che sono vivono sulla Luna hanno frequentato l'Europa conoscono l'Europa
C'è una società cioè su cui noi dobbiamo lavorare su cui dobbiamo
Che dobbiamo aiutare che dobbiamo sostenere e dobbiamo difenderci da tutti i meccanismi disinformazione che diceva prima Lorenzo ora
Il vero pacifismo oggi è prima di tutto riportare il quadro il vero primato della politica io credo sia quello di riportare questo quadro a due questioni anche rispetto alla guerra in Ucraina
Il primo è il cessate il fuoco
Il cessate il fuoco li e anche se permettete in Israele e Palestina come prevede il piano americano il primo e il cessate il
La guerra non è anonima la guerra fa male soprattutto i civili e quindi oggi sono morti decine di civili ancora una volta con un attacco vigliacco in Ucraina
La guerra le guerre vanno intanto fermate
Fermate
Noi nel settantacinque Putin ha violato uno degli accordi uno dei punti fondamentali degli accordi di Helsinki del settantacinque a cui lavorò molto Aldo Moro
Cioè gli accordi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa questi accordi prevedevano appunto un quadro di sicurezza globale
Sia per la Russia e che per l'Europa sia per gli Stati Uniti che per il Canada questi accordi non sono mai stati violati fino alla guerra Ucraina quindi Putin ha fatto una cosa inaccettabile ingiustificabile
Ma comunque noi dobbiamo ricostruire delle condizioni perché la politica riprenda questo filo riannodato questo filo
Loria nodi poi dopo si troveranno con il cessate il fuoco si devono trovare le condizioni perché si faccia punto i un lavoro serio per la restituzione delle dell'autonomia del dell'Ucraina certamente per la restituzione dei territori ma bisogna riuscire a assolutamente affermare in questo momento
La guerra perché le sofferenze dei civili
E questa guerra si sta trasformando in una guerra di trincea come abbiamo visto con delle incursioni che non porterà da nessuna parte assomiglierà sempre di più
A una strage inutile di giovani come è stata la prima guerra mondiale però noi come Europa dobbiam fare il salto di qualità è evidente
è evidente ha ragione Lorenzo quando dice che l'Europa e anche Lucia cornice che essere Paci essere credere in un'Europa pacifica costruttrice di pace costruttrice di un pensiero occidentale
Mite ma capace di riconoscere anche la il protagonismo degli altri vuol dire anche però dotarsi di una politica estera
E la politica di difesa aerea ASP a di a strumento della politica estera egli ragionamento della prima domanda
Se abbiamo una politica estera avremo anche una politica di difesa oggi la politica e difese dei Paesi europei
Pateticamente
è pateticamente divisa in ventisette ventisei sistemi d'arma Lorenzo potrebbe farmi una lezione su questo io e spendiamo tre volte più della Russia in spese militari ora il problema è quello di concepire una difesa europea spendere
Meglio quello che si fa spendere coordinati davvero però una politica estera cui questa politica di difesa
Sostiene che sostiene diciamo quindi abbiamo veramente
Oggi dobbiamo sfidare questo governo a a dire che la nostra sicurezza sarà garantita solo da un grande investimento sulla politica estera e di difesa europea
Solo questa cessione di sovranità ci consentirà di essere più sicuri anche rispetto ad eventuali minacce protagonismi
Di autocratici chiunque siano ma questo è il punto fondamentale il primato e restituire il primato della politica che non è la corsa agli armamenti che non è la corsa a spendere continuamente sempre di più le spese militari oggi sono due mila quattrocento miliardi sono aumentate del sei virgola otto per cento nel due mila e ventitré
Quindi non è il problema di spendere di più per l'Europa il problema di spendere in maniera coordinata in maniera efficace perché questa spesa oggi è frantumata ed inutile così come concepita
Ma perché questo deve merita però un grande sogno politico e questo è l'assenza che questo governo non sta portando un protagonismo dell'Italia per un grande sogno politico un grande sogno di rafforzamento istituzionale dell'Europa
Su quel sogno si costruiranno puri
Anche le politiche di difesa ma senza quel progetto le puoi parlare di come dire semplicemente di sistemi d'arma
è un esercizio necessario ma non sufficiente questo è il concetto che credo dobbiamo affermare con forza che un partito di sinistra deve affermare con forza noi vogliamo questa poter pronunciare la parola pace a schiena dritta senza girarsi dall'altra parte non favorendo i dittatori ma che sia un percorso in cui la politica riprende il suo primato
Grazie Graziano Delrio ha Lorenzo Guerini e al Lucia Annunziata il mio modesto contributo in questi ultimi sessanta secondi e nel condividere con voi il messaggio finale di Kamala avesse candidato democratica alla convention di Chicago sul Medio Oriente dove ha detto e ha indicato tra le priorità al popolo democratico garantire la sicurezza di Israele garantire i diritti dei palestinesi e combattere l'antisemitismo che si affaccia nei nostri Paesi grazie