20 MAG 2024
rubriche

Il Mondo a pezzi. Intervista a Paolo Guerrieri Paleotti

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 10:57 Durata: 18 min 55 sec
A cura di Enrica Izzo
Player
Intervista a Paolo Guerrieri Paleotti.

La Commissione europea la scorsa settimana ha illustrato le previsioni di primavera dell'economia Ue: riviste al rialzo le prospettive di crescita del Pil nel 2024 (+1%) nell'Unione europea e dello 0,8% nella zona euro.

L'economia Ue mostra segni di resilienza, con una più decisa crescita di alcuni Paesi del Sud come Grecia (+2% nel 2024) e Spagna (+2,1%).

Buone notizie arrivano dal calo dell'inflazione, tanto da rendere ipotizzabile il raggiungimento dell'obiettivo del 2 per cento che le banche centrali considerano imprescindibile per un taglio dei
tassi.

Ma la crescita dell'economia europea resta debole, rispetto a quella di grandi player come Usa, Cina o India.

E continua ad essere trainata dalle esportazioni.

Manca quello sviluppo sostenuto da aumenti produttività, efficienza e capacità tecnologica: manca il motore della ripresa, ovvero quegli investimenti comuni che nell'Ue contribuirebbero ad un vero decollo dell'economia del continente Ue.

Per l'Italia previsioni di crescita nel 2024 al +0,9% , ovvero meglio dello 0,7% previsto.

Buoni i dati sul calo dell'inflazione in Italia, ma resta il peso del debito pubblico, che nel 2025 potrebbe attestarsi al 140%.

E il Def varato rinvia al 2027 ogni manovra per riportare sotto controllo il debito.

Come nel caso di Spagna o Grecia, solo una crescita sostenuta può ammortizzare il peso del debito.

Da Pnrr e investimenti una leva indispensabile per una crescita sostanziale, che non può poggiare solo sull'aumento dei consumi.

leggi tutto

riduci

  • Paolo Guerrieri Paleotti

    professore

    Docente alla Paris School of International Affairs, Sciences-Po (Parigi) e alla Business School dell'Università di San Diego, California
    10:57 Durata: 18 min 55 sec