Presentazione del volume "Antisemitismo di carta. La stampa italiana e la persecuzione fascista dei giornalisti ebrei" (Carocci, 2024)

Buona sera
In apertura del nostro incontro dedicato al dovere della memoria e all'atto e alla forza che alla memoria deriva
Dopo i che hanno ispirato anche la genesi e l'ordito del volume che oggi discutiamo
Desidero rivolgere un saluto e porgere un cordiale benvenuto qui all'archivio storico della Presidenza della Repubblica a tutti i presenti e a coloro che ci seguono da remoto attraverso la diretta streaming
Un saluto di benvenuto ai relatori che ringrazio per aver accettato l'invito a partecipare a questo nostro incontro e per i contributi che ascolteremo a Brera che hanno reso possibile la realizzazione di una iniziativa prestigiosa
Di forte spessore culturale e ideale
Che assume oggi un valore emblematico anche in ragione del contesto in cui si colloca all'edizione del volume e il progetto che lo sottende
C'entra ti entrambi su temi nevralgici che continua a segnare oggi più che mai la nostra società
L'elaborazione di una memoria condivisa e l'emergere di questioni identitarie che essa stessa solleva continuano infatti a impegnare il sentire collettivo e il dibattito pubblico tra parti storiche sociali
Che hanno giocato ruoli contrapposti nel corso di eventi storici rivelatisi cruciali per la storia del nostro Paese
Anche il titolo prescelto per la nostra manifestazione sul dovere della memoria
Pensato per imprimere un primo chiaro indirizzo al panel delineato per il nostro incontro assume oggi un valore emblema paradigmatico
Ritengo infatti che richiama al dovere della memoria monito ed efficace lezione di moral suasion impartita reiteratamente dal Presidente Ciampi
è inutile interporre cessa di elaborazione concettuale tanto della memoria che della Storia della Shoah
Maturato nel nostro Paese e testimoniato nel corso dei rispettivi mandati dalle parole e dagli atti di tutti i presidenti della Repubblica
Rientra in questa perdurante Dialettica lo stesso volume che oggi presentiamo un volume centrato sulle vicende dei giornalisti ebrei perseguitati in Italia a seguito delle leggi razziali
Ma anche e attraverso queste vicende centrato sulle relazioni intercorrenti tra antisemitismo e modernità tra società di massa informazione tra universi professionali e regimi politici tra giornalismo e potere
Questo qui così leggiamo nella quarta di copertina del volume un benvenuto dunque a Carlo Bartoli presidente dell'ordine nazionale
Dei giornalisti e a Giampiero Spirito presidente della Fondazione sul giornalismo Pauro Morganti
Un saluto di benvenuto ai relatori che vorrei presentare brevemente Patrizia Guarnieri alla mia sinistra professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Firenze
Socia fondatrice della Sis la Società italiana delle storiche
Perizia Guarnieri ha ideato e dirige il portale in progress bilingue free access intellettuali in fuga dall'Italia fascista dedicato alla emigrazione intellettuale dal fascismo
Michele Sarfatti alla mia desta
Storico Contemporanei sta già direttore del Quebec Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano
Michele è un profondo conoscitore delle fonti e della legislazione antiebraica italiana
Infatti ci siamo posti conosciuti già negli anni ottanta nel corso delle sue seconde ricerche negli archivi conservati presso l'Archivio centrale dello Stato in particolare le carte del ministero dell'interno della demografia razza e della cultura popolare
Andrea Ungari professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di studi Guglielmo Marconi direttore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice condirettore della rivista della nuova della rivista Nuova rivista storica
E della rivista Ventunesimo secolo un saluto di benvenuto ancora Stefano Folli giornalista editorialista di rara di la Repubblica che svolge in questa sede il ruolo di moderatore che siederà al mio posto una volta terminato il primo giro di saluti
Un saluto di benvenuto infine Enrico Serventi Longhi professore di Storia contemporanea presso l'Università di Roma tre
Curatore del volume che oggi discutiamo è ricco e autore in questo volume della prestazione dal titolo paradigmatico vuoti di memoria
E ricerca storica il giornalismo italiano il fascismo e le leggi razziali
E autori al tesi del di un saggio pubblicato nello stesso volume dal titolo mi sento un uomo sepolto vivo le leggi razziali e il giornalismo romano
I relatori che ci accompagnano in questo seminario come del resto gli autori dei saggi pubblicati nel volume
Hanno contribuito in modo rilevante avvalendosi di specialisti nicchia riletture angolazioni di ricerca DiVersi di fonti documentarie pubbliche e private italiane e straniere inedite e spesso tessute di materie di memorialistica
Hanno contribuito a dicevo agli studi sulla storia degli ebrei delle comunità ebraiche alla ricostruzione dei rapporti tra ebbe ebrei ma il fascismo
Agli studi alle riflessioni sulla scena sua nella sua genesi è la sua storia alle ricerche sul fascismo con particolare riferimento tra i tanti contributi di ricerca
Alla questione delle madri e dell'emigrazione politica e culturale alla storia delle persecuzioni delle deportazioni che stesse seguirono e dei campi di internamento operanti nel nostro Paese
Più in generale ma direi tutti i loro e ciascuno in modo coerente rispetto alla propria missione istituzionale
Hanno contribuito all'analisi critica dell'ampia meno realistica e delle innumerevoli fonti documentarie diventate sì sui temi appena accennati
Ricordo che il seminario di studio che sta per iniziare nel prendere lo spunto dei contributi pubblicati nel volume ma guardano anche alle fonti e di Bastia di studi e contributi storiografici realizzati sul tema
Rientra nel ciclo di iniziative seminariali programmate dall'archivio storico per gli ottant'anni che intercorrono tra alte tra la deposizione del capo del governo Benito Mussolini il venticinque luglio del quarantatré la proclamazione dell'armistizio dell'otto settembre del quarantatré e la liberazione di Roma del cinque giugno del quarantaquattro
Infatti da allora l'otto settembre l'equilibrio già precario perché ebrei italiani si incrinò sempre di più in un crescendo di violenza e i soprusi
Anche da parte dei fascisti e dei nazisti che nel frattempo avevano occupato la città di Roma fortificato la linea Gustav favorito la nascita della Repubblica sociale italiana
In questo contesto taluni dei nostri seminari sono stati dedicati esplicitamente alla memoria della Shoah e della persecuzione antiebraica in Italia
Ricorda in particolare la presentazione del progetto quadriennale dedicato alla Shoah dell'arte a cura di Vittorio Pavoncello e del volume che ne è scaturito
Ricorda ancora il seminario dello scorso molto recente dello scorso diciotto ottobre
Dedicata alla discussione di tre volumi che cito in rapida sintesi il primo è il ricatto per loro cronaca di un'estorsione ventisei ventotto settembre mille novecentoquarantatré a cura di è il Calò Elia Toaff dedicato alla genesi della mostra dal titolo i sommersi Roma sedici ottobre quarantatré il secondo volume
E è stato il dramma di un'epoca l'affare di rifiuto sto e il giornalismo italiano di fine Ottocento chiede di Errico Serventi Longhi il curatore del volume che oggi discutiamo
Il terzo volume su cui ha siamo ci siamo concentrati in questo recente seminario è il cielo sereno nell'ombra nella Shoah otto stereotipi sulla persecuzione antiebraica nell'Italia fascista di Michele Sarfatti presente anche oggi in qualità di relatore si è trattato di iniziative oggi si svolge la dodicesima della serie dedicate agli avvenimenti accaduti nel nostro Paese negli anni del regime fascista della guerra mondiale gli stessi che avrebbero contato condotto nel tempo alla disseminazione del concetto di dovere della memoria ma anche alla costruzione di una loro memoria pubblica
Sino alla istituzionalizzazione della giornata della memoria nel luglio del due mila intesa a promuovere e a consolidare un con un incontro tra generazioni
E qui cito le parole del Presidente Ciampi che il ventisette gennaio del due mila due celebrò per la prima volta la ricorrenza al Quirinale
Un incontro fra la generazione del ventesimo secolo assicura Ciampi la generazione di coloro che hanno vissuto e sono sopravvissuti a un'epoca tra le più tragiche della storia dell'umanità
E la generazione di coloro che vivranno la gran parte della loro vita nel ventunesimo secolo
Ho ricordato che la manifestazione di oggi esplicitamente collegata all'impegno svolto da quest'archivio storico
Nella promozione della conoscenza della storia del nostro Paese e nella valorizzazione delle gamme che unisce il presente al passato e alla sua memoria
In questa sede sono infatti conservate collegate da un nesso diacronico le testimonianze documentarie dei Savoia
Le carte dei presidenti della Repubblica nell'esercizio delle funzioni che la Costituzione assegna loro gli archivi del Palazzo del Quirinale
Sedimentati ininterrottamente sin dai tempi della programmazione di Roma Capitale nel mille ottocentosettantuno e del trasferimento da Firenze a Roma della sede del governo e dei sovrani avvenuto nello stesso hanno il patrimonio documentario visivo sonoro e multimediale costo di custodito nell'archivio storico
Conserva anche tra l'uno e tracce di memoria che ci consentano di lambire i temi della partecipazione del nostro Paese alla seconda guerra mondiale
Della svolta del venticinque luglio della censura dell'otto settembre della Resistenza e della partecipazione alla guerra di liberazione
Le stesse tracce che ci consentano di affrontare di è cronicamente il tema della costruzione di un loro memoria pubblica secondo un processo di elaborazione interpretazione sedimentazione
Che è chiaramente percepibile attraverso lettori si di pedagogia presidenziale
Adottate nel corso dei sette nati da ciascun capo dello Stato e documentate dagli interventi pubblici svolti nel corso dei rispettivi mandati a tale proposito c'è ancora un ultimo punto che desidero sottolineare in chiusura
Come nella tradizione dell'archivio storico
Il programma della manifestazione pubblicate sul nostro portale storico nella mail di invito ma anche il mio contributo
Recano stralci di discorsi coerenti ed emblematici rispetto ai temi trattati sino a costituirne l'ho sentito il perimetro direi
Svolti dei capi dello Stato nell'esercizio della propria funzione di garantire la costituzione di rappresentante dell'unità nazionale
I presenti alla Repubblica né infatti continua tenente adottato podisti di pedagogia presidenziale
Potenti strumenti di moral suasion centrate su sentimenti di patriottismo repubblicano su cultura e storia e valori costituzionali anche simbolici
Interiorizzato in profondità nonostante tutto
Sui quali poggiare i la forza di una memoria condivisa
Nella convinzione e qui e qui cito le parole del presidente Mattarella in occasione della celebrazione del due giugno del due mila sei viceré in particolare una intervista pubblicata sul Corriere della Sera nella convinzione dicevo
Che custodire la memoria del nostro comune passato sia indispensabile per alimentare un autentico e consapevole senso di appartenenza alla comunità nazionale
In occasione di questo nostro incontro si sono scelti passaggi adesso sono sintetizzati in questa slide che unità per le fotografie del nostro patrimonio fotografico sono scelti passaggi di particolare efficacia tratti da tre interventi di Carlo Azeglio Ciampi un capo dello Stato segnato dall'esperienza maturata nei ranghi delle formazioni regolari e partigiane negli anni di guerra nel mille novecentoquarantatré in particolare si tratta di passaggi che ho inteso ricordare perché individuano talune specificità
Che hanno segnato nel tempo il dibattito sulla shoah e sulle radici identitarie del nostro Paese
Ma anche perché connotano lo stato della riflessione sui medesimi è temi che attraversa ancora oggi i paesi dell'unione questore evidentissimo nei discorsi di Carla Giorgio Ciampi soprattutto e Giorgio Napolitano
Tra i tanti dedicati alla memoria la storia della persecuzione antiebraica
Vorrei tornare ora sull'intervento già citato risolto il ventisette gennaio del due mila due in occasione della prima celebrazione al Quirinale della giornata della memoria
Un intervento che ben rappresenta i tempi della riflessione pubblica ininterrottamente maturata nel nostro Paese attraverso la quale arrivare una moto a maturazione le posizioni e le riflessioni esplicitate con estrema chiarezza
Argomentativa ideale
Negli interventi dei capi dello Stato che hanno a loro volta contribuito ad animare il dibattito collettivo di quegli anni e che oggi ancora in parte discutiamo
Ecco con questo breve stralcio
Chiudo questo mio breve introduzione
C'è anzitutto il dovere della memoria sosteneva Ciampi nei confronti di coloro che la barbarie del secolo l'ideologia nazista condusse alla morte
Stesso conferma con una ferocia che riesce oggi inimmaginabili inimmaginabile incredibile
Nel mio li dimenticheremo mai furono milioni e milioni di uomini intere collettività quasi tutti gli ebrei d'Europa furono vittime lascio
A voi giovani perché sostanzialmente l'intera celebrazione era rivolta a dei giovani studenti a voi giovani voglio di anche dire che vi è una forza della memoria si deve conservare vivo il ricordo delle tre
Jarier passate perché la memoria è una forza capace di cambiare il mondo
Quando noi cittadini europei proseguirà Ciampi sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale decidemmo di avviarci sulla via dell'unificazione tre popoli d'Europa
Lo facemmo perché la memoria dei milioni dei nostri coetanei morti dominava la nostra coscienza il nostro spirito ecco io vi ringrazio per l'attenzione
Queste sono delle altre fotografie da ultime
Qua in questo caso il Presidente Ciampi attratte sente Mattarella rimetto il programma è
Grazie da poco interessantissime
Presentazione in soluzione della Torsello metto vorrei dare la parola prima del della relazione presidente dell'ordinanza dei giornalisti Carlo Bartoli tempo il presidente della Fondazione giù per il Memorial Day prego
Grazie grazie mille io sono attivamente perisce
Di poter partecipare alla presentazione di quest'opera in questa sede di prestigio straordinario quindi ringrazio l'archivio storico dalla presenza la Repubblica la Fondazione miliardi
Direttore Tartaglia tutti coloro ovviamente editore proseguiva Serventi Longhi tutti coloro che in vario modo hanno contribuito alla realizzazione di questo
Non siamo particolarmente felici perché rappresenta la prosecuzione il coronamento l'approfondimento
Di una opera che era stata già avviata nei in precedenza
Per mettere in luce ciò che era avvenuto
Con all'approvazione delle leggi entrata in vigore delle leggi razziali
Nell'ambito della nostra professione
Ecco ma con quest'opera si è passati da una rappresentazione
Complessiva organica importante ci sono opere molto belle pagine molto belle scritte su questo del fenomeno
Questo è un passaggio ulteriore
Un passaggio a livello microstorie potremmo dire si è con l'aiuto di una serie di ricercatori si è fatto un'opera di scavo importante andando a spulciare gli atti
Per ricostruire lite
Le vite di queste persone
Che di questi colleghi che improvvisamente si sono trovati a essere messi ai margini o x Essex scriminanti o espulsi se invece non discriminati anche se la terminologia potrebbe trarre in inganno al rovescio
E quindi impossibilitati spesso a
Reperire i mezzi il sostentamento ci sono storie sono vicende anche molto toccanti
E comunque a non poter più utilizzare e sviluppare il proprio talento la propria professionalità costruite indecente e questo vale bene la cosa che
Forse colpisce ancora di più nella nella illogicità nella perversione nella cattiveria
Di queste vicende e che lo si tratta anche di una persecuzione politica
Perché i genovesi che non erano gli alcolici cucine erano già stati cacciati dall'ordine non potevano scrivere e quindi
Qui c'è un passaggio ulteriore
Successivo anche all'interno di coloro che avevano appoggiato il glicine viene fatta una selezione una purga
Violenta spietata io leggendo queste sue queste micro storia di
Vi invito a leggere grande attenzione
Perfino nelle note
Ci sono
Resoconti brandelli di vita
Che a volte Commodo dormono volte indignano
Presente il
La la richiesta che viene fatta da molti di cambiare giornalisti di cambiare il proprio cognome
Di essere cancellati dalle liste della comunità ebraica
Per cercare
Una via di uscita di sopravvivenza
Ci sono c'è una una storia ma sono due righe Tetris righe una storia che mi ha commosso di un collega che chiede di essere cancellato dalle liste della comunità ebraica di Roma
E poi a un certo punto nel quarantuno chiede di essere riammesso che pare una cosa perché era in fin di vita era malato terminale per poter radere almeno recuperare la dignità
Della sua identità e di poter essere sepolto nel cimitero ebraico perché anche questo si parla di Licci si parla di grandi fenomeni ma dentro queste leggi questi fenomeni ci sono le vite delle persone
E una delle
Delle altre cose che mi ha colpito lo dico da da da profano dal lettore ci sono autorevoli estetiche
Possono raccontare molto meglio di me
E ci sono vicende che a me hanno fatto venire alla mente anche se può sembrare po'particolare un po'azzardato il
Il paragone
Ma come atmosfera a Castelli Castello di Kafka
Ossia entrare in un un ambito nel quale del quale non non conosce non capisci
Le regole che incideranno sulla sua vita
Che ti potranno penalizzare
Che ti potranno portare a lasciare il Paese in tutta fretta che ti potranno impedire già svolge la sua professione
Rispetto alle quali cioè l'indignazione la supplica la protesta c'è una varietà di sentimenti umani che veramente colpisce ho presente
Per i paradossi perché poi la cattiveria spesso purtroppo si accompagna alla stupidità all'ottusità
La vicenda di due fratelli
Fratelli
Io
Che avevano in comune entrambi i genitori quindi non non non c'era nessuna possibilità di distinzione ebrei uno dei quali
Viene discriminato quindi parzialmente parzialmente e temporaneamente saltato e l'altro no
E quindi ex questa dimensione nella quale ogni persona l'individuo non è più padrone della propria vita e
Viene agito viene mosso diede
Come dire tutte le spille
Momenti della propria vita grandi scelte sono in mano
Un altro soggetto altri soggetti con tutta una una sequela mi ha colpito di
Parisi
Che vengono formulati su queste persone da soggetti e magari neanche li conoscevano
E che non avevano forse neanche
La percezione della di quanto questo loro espressione di un parere incidesse sulla vita di questi che sono togliendogli la capacità professionale e la capacità reddituale
E quindi veramente
è un libro di di storia ma è un libro anche di
Con momenti di commozione se ci si si trova immedesima are
Nelle traiettorie un mare di queste persone
Io credo che poi questo questo studio che noi abbiamo abbracciati sul proposta la Fondazione muri alti che abbiamo sostenuto e che durato molti e molti mesi molto approfondito
Comunque Possati riuscire a trasmettere un'idea a chi lo legge
Al di là della condanna morale la condanna etica per la condanna culturale su cui
Penso siamo tutti d'accordo
L'impatto tranche sulle vite delle persone che vengono spazzate via
Che vengono mosse come foglie al vento senza potersi difendere
Senza una ragione senza una motivazione alcuni di questi vengono o discriminati o inseriti in liste
E cancellati e protesta sostengono di non essere mai stati ebrei divergenti non essere ebrei che è frutto di un equivoco
Ma sei finito nell'ingranaggio questo riferimento anche poco quest'idea un po'kafkiana e non ne esce più e non riesce più può cercare solo di attutire gli F
Ma non di bloccare questo ingranaggio fittizi capitola senza nessun riconoscimento alcuni sono
Decorati di guerra alcuni invalidi anche hanno dato della anche al per l'idea fascista se vogliamo hanno dato pezzi della loro vita
Quindi l'idea che la discriminazione
La persecuzione
Sia sempre una sciagura e che ha visto che la cattiveria umana
Sia un pericolo a cui bisogna guardarsi sempre in ogni momento in ogni istante
Grazie
Greco proprio lo spirito presidente della Fondazione morirà
Buon pomeriggio a tutti voglio ringraziare innanzitutto
L'archivio storico della Presidenza della Repubblica la sua sovrintendente dottoressa Marina Giannetto per averci ospitato in questa sala di questa prestigiosa istituzione care colleghe e colleghi relatrice relatori voi tutti presenti e utile magari ricordare il percorso che ci ha fatto arrivare sin qui
La Fondazione muri alti sul giornalismo però con l'umore di risiedere in un certo senso la casa del giornalismo italiano non solo perché è stata voluta da tutti gli organi della categoria voglio citare oltre all'ordine che qui ben rappresentato la Federazione nazionale della stampa all'ingiù c'è la Presidente
Marina Macelloni che ringrazio la Casagit il vicepresidente vicario Gianfranco sumo ma anche perché in essa si conserva la nostra memoria
La nostra biblioteca di oltre dodici mila volumi i nostri archivi aperti quotidianamente agli studiosi tutte le mattine raccolgono le carte che hanno segnato la storia del giornalismo italiano pensate dalla fine dell'ottocento ad oggi
Da quando è stata costituita alla Fondazione organizza convegni seminari promuove ricerche dibattiti sui temi che riguardano naturalmente la professione nella consapevolezza che il presente frutto del passato che conoscere il passato
Costituisce la bussola indispensabile per orientarsi e capire il presente comici segna e ci ricorda sempre nostro segretario Giancarlo Tartaglia ecco da questa consapevolezza
è nata la ricerca che oggi l'oggetto di questo nostro incontro nel mille novecentoquaranta in applicazione delle leggi razziali che prevedevano il divieto per i cittadini di razza ebraica di esercitare le professione sindacato fascista di giornalisti di Roma che dal ventisei aveva sostituito
Grazie all'intervento prefettizio imposto dal fascismo l'associazione della stampa periodica nata nel mille ottocentosettantasette appunto il sindacato fascista provvide a cancellare dall'albo giornalisti ebrei che da quel momento non potevano più lavorare nei giornali
Nel due mila venti in occasione dell'ottantesimo anniversario di quella triste vicenda
La Fondazione Murad insieme al Consiglio dell'ordine dei giornalisti del Lazio presieduto dalla collega Paolo Spadari che oggi è segretaria dell'ordine nazionale
Vuole organizzare un convegno per ricordare l'avvenimento e procedere sia pure simbolicamente sale che bello a riscrivere all'albo tutti quei colleghi che erano stati discriminati per il solo fatto di essere breve
Un'iniziativa simbolica ma significativa
Che è stata ripetuta nei mesi successivi
Dagli ordini professionali del Piemonte del Friuli-Venezia Giulia quest'ultimo insieme all'Associazione della Stampa di Trieste vuole anche realizzare un documentario su quanto accadde in quei mise giornalisti ebrei triestini e nel due mila ventidue
Voglio ricordare l'ordine di Roma presidente
Guido D'Ubaldo ha voluto scoprire nella sua sede una lapide in ricordo di quei colleghi costretti a perdere il lavoro
In occasione di quel nostro seminario romano del due mila venti professore rigo Serventi Longhi componente del comitato scientifico della nostra fondazione
Utilizzando il prezioso materiale d'archivio conservato presso la Fondazione stessa e a disposizione dell'istituto studiosi presentò un accurato lavoro di ricerca sui colleghi romani che il sindacato aveva cancellato dall'albo
Da quell'idea che abbiamo maturato di estendere la ricerca a livello nazionale verificare come quando le odiose leggi razziali fossero state applicate alla nostra categoria
Abbiamo perciò costituito un pool di ricercatori che coordinati dal professor Serventi Longhi hanno lavorato sul territorio pubblici ricordava anche nelle storie raccontate
Carlo Bartoli realizzando questo volume che oggi presentiamo che è stato reso possibile dal contributo del Consiglio nazionale l'ordine e dal sostegno convinto del suo presidente grazie veramente Carlo Bartoli per questa per questa possibilità di che ci hai dato di far venire alla luce
Questa situazione la ricerca come meglio ricorreranno i relatori di questa giornata di studi riguarda quasi tutte le regioni dove maggiore era stata la presenza ebraica anche nelle fila del giornalismo
Le leggi razziali sono state senza alcun dubbio la pagina più nera della storia dell'Italia contemporanea e a maggior ragione se si considera che il nostro un era un Paese con un diffuso sentimento
Antisemita ancora agli inizi degli anni Trenta Mussolini intervistato da Miglio Luigi
Aveva voluto affermare che gli ebrei italiani si sono sempre comportati bene come cittadini e come soldati che la razza è un sentimento un umore realtà per concludere l'antisemitismo non esiste in Italia
E aveva ragione ma soltanto pochi anni più tardi avrebbe smentito se stesso e gettato il Paese nel baratro dell'antisemitismo che lo avrebbe poi condannato dalla storia
Perciò questa triste pagina del nostro passato non poco e non deve essere dimenticata ce lo impone il dovere della memoria che costituisce il contributo più importante di questo libro grazie
Grazie vorrei aggiungere anch'io due parole alla
Diciamo alla spirito con cui è stato pensato questo libro
Che si inserisce a mio avviso in una meritoria attenzione
Da parte dell'ordine da parte della Fondazione muri alti che insomma attenzione ormai dura da alcuni anni a inserire le vicende che riguardano il giornalismo dentro la cornice della storia del Paese
Per un lavoro con sistematico come quello che i cinque offre oggi a Curno curato da Enrico Serventi Longhi a mio avviso non c'è mai stato
Ce n'è stato un lavoro che già dal titolo bellissimo antisemitismo di carta evoca una pagina nera come è stato appena ricordato la nostra storia ma insomma la ricollocate entrò nella storia d'Italia perché il giornalismo non si dice che sia parafrasando Gobetti Geronimo è un po'anche la biografia della nazione però diciamo qualche cosa che viene spesso studiato al di fuori poi dei filoni principali della storia del Paese Emily qui vediamo come si interseca questa vicenda
Terrificante terribile grandiosa orribile dell'antisemitismo che colpisce in particolare i giornalisti dopo aver colpito tante altre categorie italiani
E
E però appunto altri volumi dedicati alla storia del giornalismo dentro la cornice la sede italiana sono stati prodotti in questi anni e qui mi piace ricordare anche il contributo di Giancarlo Tartaglia che sta è stato detto segretario tanti anni nella Federazione stampa ma lui stesso storico attentissimo copre appurare le vicende legate a figure volti persone ma anche appunto eventi e venti come quello Complesso e terribile che qui viene benissimo raccontato approfondito
Ricordava giustamente presidente balzo di che il
Spesso quasi sempre sono i giornalisti ebrei colpiti dalla persecuzione erano fascisti fondamentalmente o comunque non antifascisti nel senso che gli antifascisti erano già stati espulsi prima
Il patto che venisse colpito lo non sulla base di ragioni politiche ma sulla base di regioni religiose
Con una parte consistente del genio italiano ci dà la misura di quel orribile vicenda e fa bene
Va bene curatore
Serventi Longhi a esplicitare all'inizio della sua prefazione
Una frase di di Sanz ma una citazione di Bassani
Che dice
Sia ben chiaro infinite altre famiglie ebraiche erano a quell'epoca cioè all'epoca secondarie di trenta come la nostra normali e banali come la nostra eravamo dei piccoli borghesi
Caratterizzate anche nove degli stessi difetti delle stesse colpe delle stesse insufficienze della contemporanea piccola borghesia moderata cattolica
Dopo il trentotto dopo le famigerate leggi razziali quasi tutti capirono naturalmente ma prima di quella data fatidica
Fra gli ebrei italiani dominava il conformismo più totale quindi non si va attenzione a colpire dei super uomini dei personaggi no tant'è che appunto erano dentro la cornice del fascismo quasi tutti si va a colpire gente che viveva una vita assonante normale che era perfettamente integrata nella storia italiana
Che strazio ricordato aveva avuto delle decorazioni nelle primo era mondiale moltissimo se decorati
Presidente Ciampi che dottoressa citava prima
Aveva ricordato giustamente il contributo degli ebrei alla storia risorgimentale
Il grande contributo ebraico alla storia risorgimentale in cui il fascismo aveva tratto motivo di strumentalizzazione no sì maniera del tutto
Apre norme contorte sì sì ciclo ricavati segrete del del Risorgimento quando invece ha perseguitato coi veri protagonisti del risentimento
Si è ricordata Nathan sindaco di Roma
L'uomo che aveva portato nell'amministrazione della Capitale proprio lo spirito vero del Risorgimento
E prima si arrese ma in particolare allora questo libro colma una lacuna veramente una grande lacuna che è stata lasciato aperti in questi anni perché si è vero nel due mila e venti
Si sono fatti atti simbolici di grande importanza per ricordare coloro che furono perseguitati espulsi
Tutto quello prospetterà poi due mila venti
Dopo la guerra ci sono state troppe dimenticanze
Le vicende tragiche sono state messo qua tra parentesi cosa c'era un desiderio di normalità di tornare alla normalità di chiudere un po'gli occhi sulla sulla tragedia europea forse queste la senatrice
Le Segre ricordarla ricordati da cui interviste che tornata a casa dal campo di concentramento
E se c'è anche il Primo levi un po'questo questo elemento e tornato a casa capo di concentramento trovò una situazione in cui nessuno sui mezzi meravigliava troppo di quello che era successo la sua famiglia era era
Ebrea naturalmente aveva avuto il padre era morto ma tutto sommato i parenti che l'aveva accolta in casa non le chiedevo granché insomma era successo qualche cosa che si inseriva nella storia ebraica i pogrom le persecuzioni
Non c'era quella senso di orrore che poi via via e maturato nel Paese
E che ha portato anche giustamente iniziative per come morale gli ebrei che non erano stati non tutti erano stati reintegrati dopo la guerra quello statico dimenticati diciamo pure per fortuna si è colmata questa lacuna quindi questo libro veramente un libro che merita di essere letto meditato e che far parte di un'attività che professor Serventi Longhi svolge ormai da alcuni anni che io spero col generale svolge con l'appoggio affondasse Murialdo e ovviamente dell'ordine dei giornalisti delle se dalla stampa perché davvero collocare fascismo dentro la storia d'Italia è un siamo al dovere morale che ci tocca un po'tutti noi che facciamo ancora questo mestiere e chi nuova lo sta facendo nel senso che rischiamo di scoprire di sistemare la storia
L'asta del giornalismo dentro la stabilità ecco fa a questo punto io
Chiederemo ad un professionista Guarnieri
è stato già presentata presso il binario di storia contemporanea Firenze si svolge nella sua relazione poi parlerà non so Sarfatti e poi Andrea Ungari
A scherza
Prego
Grazie io
Anch'io devo ringraziare tutti gli organizzatori in particolare ha suggerito
Il mio nome per questa presentazione la soprintendente dell'Archivio questo luogo così importante
Vorrei partire proprio dalla presentazione
Del curatore volume e soprattutto dico subito che
Mi attengo di più alla prima parte quella quella dei nodi non quella dei casi specifici anche se io a mia volta sono foto una formazione di micro storica
E precetto di cui che ti dico è invece proprio sulle vite un medio sulle vite di chi è partito dall'Italia e che quindi ha affrontato tutti i cambiamenti ecco però
Il primo punto volevo seguire le indicazioni che cita il curatore che e coordinatore della ricerca e come tale
Non ha semplicemente era sembrato dei saggi lire sì ma a un po'dato il
Il filo da seguire della ricerca del volume ecco quindi lui stesso ha ricordato quello che già qui è stato detto il contributo la sensibilità del affettazione muri alti del dell'ordine regionale di Torino di Trieste di Roma e del consigliere nazionale dell'ordine insomma
Dei diciamo soggetti più interessati a questo passato e a farlo diventare come è stato detto non un passato separato sia come giornalisti sia con un passato non solo degli ebrei vittime
E gli altri che continuano a sentirlo come una storia
Appunto da mettere tra parentesi
Enrico Serventi Longhi ha menzionato anche un primo mi sembra
Così aspetto di ricerca precedente che risale a quello voluto dall'Associazione della Stampa Romana nel due mila tre sembra ma insomma il grosso si è concentrato dal due mila clienti vendetta oltre ottant'anni dopo le leggi razziali dopo quindi oltre ottant'anni di silenzi diciamo spesso diciamo sempre questa parola
Di non ricordare imbarazzi a a parlare di questo passato io devo dire che prediligo un termine che gli storici hanno due adottato ma anche proviene da tutt'altra disciplina cioè dall'ambito della cultura psicoanalitica che parla più che il silenzio di rimozione
Perché non è solo il dimenticare non riuscire a ricordare ma è proprio fare anche un'altra narrazione di copertura di questo silenzio questa narrazione è una narrazione che minimizza
Che appunto mette tra parentesi
Che in qualche modo si fida troppo di certe fonti senza analizzarne
Diciamo il peso anche motivo e quanto questo peso abbia abbia Conte entrato nella nella ricordare nella narrazione
Il collega al discorso punto stava facendo
In precedenza quello sul Silenzio è vero che appunto c'è una difficoltà la senatrice Segre
Lievi e tanti altri lo hanno detto anche i figli spesso dicono che non hanno saputo dai genitori delle storie noi riusciamo da ricostruire
Però c'è stato anche Michele Sarfatti ricorda lo sa bene perché è stata ristampata da cedette un'opera a cui io tengo molto
Fatta da una donna da Silvia forti Lombroso
Che in italiano aveva un titolo non mi ricordo ora si sta si può stampare e in inglese perché utili uscì contemporaneamente nel mi pare già nel quarantaquattro in inglese era invece non China Forsythe mense non è il tempo del Silenzio lei parlava del silenzio la nonna
Di coloro che hanno inflitto
Queste
Pene terribili queste sofferenze terribili ma dei protagonisti di queste sofferenze di chi vive soffriva appunto e lei dice
Dobbiamo vincere il nostro pudore il decoro dava anche le umiliazioni le dobbiamo denunciare che dobbiamo dire
E questo veramente in qualche modo questi due tipi di silenzi così diversi in qualche modo sono confluiti talvolta in narrazioni appunto
Minimizza anche anche di coloro che sono andati via e o addirittura e poi addirittura in concentrazioni un altro spunto che veniva dalla sovrintendente molto eccitato giustamente il Presidente Ciampi
Ciampi presidente a ma diverse volte nominato di avere avuto come compagno di scuola saggio un
Sadun era appunto a Livorno suo compagno di scuola e bere Home
E io ho finalmente trovato
Il fratello del compagno di scuola che è andato negli Stati Uniti
E diventa è partito da studente a studente di medicina ed è diventato un parà assistono gode di fama internazionale
Attrezzi figli viventi che sono tutti
Tre accademici di disciplina in negli Stati Uniti dove sono rimasti la moglie stessa laureata a pieni voti italiani scienze
Ecco quello che mi ha colpito che nonostante tutto questo contributo alto che lui ha dato agli studi e alla sanità e anzi direi proprio alla sanità dei poveri vada sulle nuove Lucia pubblicato moltissime cose nei nostri di opache nelle biblioteche italiane c'è niente di quello che lui ha fatto da dall'emigrazione a dopo cioè agli anni settanta ottanta cioè quando le ha cancellate sono è stata persino dei contributi positivi importanti che queste persone sono riuscite a dare dopo l'espulsione ecco quindi questo tema della della rimozione
E questo tema della rimozione che nel caso del giornalismo diciamo è durato un po'di più di quello degli accademici che durato poco perché le prime liste degli accademici espulsi sono state sono venute fuori grazie a due importanti storici
Alla dopo diciamo dopo sessant'anni qui invece il focus è proprio sui giornalisti una categoria molto importante nell'ambito della cultura
E sessanta predetto insomma che fascismo ha voluto prima di tutto colpire il montatore della scuola dell'università ma in generale il mondo della cultura
Per avere il consenso di chi faceva cultura e quindi di chi formava in questo caso dei giornalisti che formano l'opinione pubblica che plasmano che condizionano quindi questi vent'anni di differenza diciamo tra i primi elementi degli accademici e invece questo lavoro sui giornalisti
Sono però secondo me stati vent'anni non invada nel senso che trovo in questo studio questa ricerca condotta
Dal da unico
Serventi Longhi è una ricerca che si è avvantaggiata in qualche modo in questo ritardo facendo delle scelte di impostazione innovative che mi sembra hanno importanti che vorrei
In qualche modo sottolineare
Il testo guarda appunto questa ricerca mi sembra che la maggior parte dei testi guarda appunto a irradiati ebrei quindi liberi di radiati dall'Ordine ma anche questo lo sottolineo avrebbe Serventi Longhi a quegli lui è riuscito a reperire nel caso Romano che non erano iscritti scusate l'ordine
Al sindacato e all'albo professionale
Ma che comunque sono ebrei sono stati ovviamente colpiti dalle leggi
è qua di nuovo c'è un problema di Termini radiati è il termine ora io usato perché quello tecnico del provvedimento e di appunto di cancellazione dall'albo professionale
Più spesso mi sembra che nel volume si siano chiamati epurati
Che è un termine che a volte può confondere perché poi ci sono ci dovrebbero esserci sono gli infuriati compromessi con il fascismo
E questo lo dico perché vedo apposta ad esempio gli studenti c'è una difficoltà a muoversi in questo Lessico fascista che come il già diceva estremamente disorientante a volte contro intuitivo appunto
No il termine discriminati e così via
Ecco però forse ho pensato che la scelta di questo tema non di usare tanto radiati è proprio perché Serventi Longhi spesso cerca di vedere
Chiude gli elenchi ufficiali questo è un punto importante non possiamo rimanere subalterni alle fonti del fascismo quindi dobbiamo cercare oltre dobbiamo cercare proprio
Di più e con diciamo con più
Con più flessibilità anche quelli che altrimenti continuano a sfuggirci ecco poi il punto grossa mi sembra che sia il guardare non appunto semplicemente agli
Agli ebrei cancellate dall'ordine ma all'intero processo della fascistizzando azione nel mondo del giornalismo
E quindi alle strategie del regime per ottenere dai giornalisti il consenso e prestanti Erhard lo quindi da parte del regime organi fascisti ma anche vedere dall'altra parte i comportamenti le strategie dei singoli
Le strategie della allinearsi le strategie dei singoli
Appunto gli ebrei ma anche gli incompatibili con le strategie dei colleghi davanti a questo cioè davanti a chi veniva colpito da come del Metapontino questo guardare alla fascisti zone come un processo più lungo
Dentro cui poi navicella pesce proprio questo della trentotto meglio la legge nel caso della stampa e delle professioni qualificate è del ventinove giugno trentanove quindi un anno dopo
Provvedimenti colpiscono prima la scuola università ecco questo guardare al processo fa cambiare ovviamente la periodizzazione
Cioè non è appunto soltanto il trentotto qui trentanove e negli anni immediatamente successivi ma è proprio vedere un processo che inizia dapprima allora vini viene un po'da fare dopo un confronto con il mondo della cultura
Scolastico e accademico ecco
Nel mondo accademico quello che si ottiene nell'università
Un passaggio diciamo il Periodo forse cruciale prima delle leggi è quello tra il venticinque e nel mille novecentotrentuno perché venticinque venticinque
L'anno di iniziano già a fine anno le leggi fascistissime ma è soprattutto l'anno in cui esce il Manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile esce la risposta degli intellettuali fra antifascisti di cresce e quindi è un momento in cui pubblicamente ci si schiera ci si può ancora schierare
O almeno questi intellettuali lo fanno da una parte o dall'altra e quindi al momento in cui anche gli antifascisti appunto si schierano
E l'ultimo però ecco dopo inizia una serie di provvedimenti
Si arriva al trentuno l'anno del giuramento
Dove dove si sa che appunto soltanto dodici su oltre mille duecento docenti universitari rilievo rifiutarono di giurare quindi perso il posto ecco
Questa periodizzazione che vale per gli accademici è un po'diversa mi sembra rispetto a quella che mi pare emerga da questo studio per per i giornalisti
E però pone anche dei problemi ecco tanti hanno punto tutti quelli che hanno firmato c'era il gruppo degli indecisi e sappiamo che Croce in particolar modo spinse gli indecisi a firmare
Purché potessero purché continuasse da insegnare a non lasciare i giovani soli e questa è in qualche modo qualcosa del fare in commesse come se si riuscisse comunque ecco mentre mi pare che in qualche modo nell'ambito del giornalismo questa illusione così la definì
Salvemini che già nel venticinque denunciò che non era possibile fare come si e che disse già nel venticinque Luís si dimetteva perché senza libertà accademica non poteva fare il suo mestiere di
Professore universitario
Quindi non nutriva l'illusione Croce invece abuso e a diffuso e anzi Salvemini non ha mai perdonato per uscire di questa cosa il resto aver consigliato ai professori di fare giuramento
Ecco mi sembra che nell'ambito del giornalismo invece però appunto è un il nodo che può può anche come domanda si richieda senza lasciare questa illusione del potere fare come si si dichiara da subito invece non semplicemente un Silenzio un conformismo un allineamento appunto silenzioso
Ma proprio un attivissimo al servizio del regime la stampa alla stampa si chiede di più in qualche modo di quello che si chiede ai professori dell'università
E qui questo forse poi ha ha potuto fare parlare
Di atteggiamenti di grande opportunismo o addirittura di servilismo quando non c'era adesione convinta tanto che appunto mi sembra che
Nel suo saggio in uno dei non ricordo se nella capitolo interno o nella stessa prefazione Serventi Longhi uscita appunto un'osservatrice che dice che questo atteggiamento di attivo consenso stupisce persino i fascisti che non sia andava oltre le loro aspettative la reazione
Della stampa in qualche modo consenso però ecco se così è
Di nuovo
Penso che si debba richiamarsi alla
Al vedere di più vuol vedere oltre queste fonti
è stato detto da Bari saggi
Questo volume la difficoltà delle fonti non solo quelle stesse Parise proprio sono ci sono più che sono state fatte sparire
Oppure non sono state messe a disposizione questo va ancora a merito del ordine e di tutti voi avete messo queste fonti a disposizione
Come hanno fatto
Con tutti i contanti in altri in altre categorie ottuso
Grande favore del dell'ordine dei medici Toscana e se a disposizione tutto tra l'altro una delle categorie più colpite però ecco proprio nella difficoltà delle fonti resta andare a cercare di scelgo di nuovo quello che è stato reso meno visibile
Quello che è stato silenziato allora si dice
Da quello che ho letto sicuramente tra i giornalisti c'è stato appunto una richiesta e anche un'adesione forzata in alcuni casi non non tutela confidenti
Ma forzata ad allinearsi
Però ecco ricorderei
Che bisogna cercare anche dissenso non sono di quelli cacciati ma anche quelli magari più silenziosamente andati via prima non quelli
Allontanati ma che si sono da soli allontanati appunto nel caso di Fini è andato alle se se n'è andato
Perché questo dissenso appunto è stato in genere tutto tutto coperto ritorna il caso degli accademici è vero sono stati pochissimi a non fare giuramento nel trentuno però nel trenta tre il giuramento è chiesto terzino per fare il concorso all'università e che adesso persino ai liberi docenti che era semplicemente un'abilitazione non un posto di lavoro
E qui a questo non è stato dato rilievo ovviamente come ai dodici ai soli dodici che più gentile molto sottolineo essere così pochi
Io ho trovato invece moltissimi che non hanno fatto il giuramento e che sono passati però del tutto sotto silenzio cioè di cui non abbiamo il conto ecco penso che questa ricerca dei dei non allineati resi invisibili
Possa essere fatta ancora di più furbizie
Nell'ambito del giornalismo sono molto importanti saggi dicevo nella prima parte di un altoforno peraltro esperto di storia del giornalista del fascismo e che appunto per la periodizzazione
Della prima parte fa dei riferimenti precisi cioè
Al da legge del dicembre mille novecentoventicinque la nascita dell'albo
Dei giornalisti
E che è suggestiva alla comunque alla nascita del Sindacato nazionale dei giornalisti
Fascisti quindi dell'esser specifiche è del ventidue e che è già pone e che in Giappone la richiesta della tessera
Del PM se o
Delle prove di fedeltà al fascismo quindi è veramente presto che questo viene chiesto che poi appunto le leggi
Con la lampo del fine del venticinque vanno in parallelo queste le altre leggi che ricorda Mauro Furno vanno in parallelo alle leggi fasciste cosiddette fascistissime
Su quelli che si mettevano come si mettevano contro incompatibili con le direttive del fascismo
E qui appunto l'iscrizione al sindacato si dà dei giornalisti solo a chi ha buona condotta morale e politica
Ecco oppure chi si dimostrerà affidabile altrimenti può essere non iscritto per niente io ho cancellato appunto per la non piena affidabilità si entra come si vede anche dai termini da queste formule lessicali in un campo di ampia discrezionalità
Che quindi vuol dire dover andare a vedere sede per sente il luogo per luogo quasi caso per caso però ecco
Questa questo Periodo ok mi sembra che Mauro forno sottolinea va addirittura soltanto fino al ventotto cioè
Quasi appunto più rapido di quello che viene segnalato per il il mondo dell'università
Questo allineamento attivo che si chiede che poi verrà chiesto sempre di più trentatré trentotto il manifesto della razza e poi il Censimento dei giornalisti sulla razza nell'agosto del trentotto poco dopo quello appunto degli universitari
Anche il secondo saggio della prima parte
Sottolinea la continuità
Tra il fascismo degli anni Venti quello della seconda metà degli anni Trenta addirittura per Mario Cusack prima addirittura appunto proprio con il sindacato del ventidue chi fa quelle forti richieste ma c'è anche secondo me è un importante sottolineatura importante richiamo a guardare le ambivalenze
E ambivalenze negli allontanamenti che hanno motivazioni molto diverso e che possono essere temporanei che possono essere subiti ettari vere
Come dire inaspettati
Per esempio giusto nell'Elenco c'è Arias che era giornalista ma anche professore
Economia a Firenze chieste
Addirittura appunto nelle viene ricordata anche qui
Nello scambio di lettere con la moglie dice non mi faranno niente talmente fascista e se anche convertito che pensa Mancuso Dini se la prenderà con lui e sono anche quelli che più tardivamente magari vanno via che sottovalutano sono increduli all'idea che questo possa capitare a loro quindi ma attivazioni molto diverso che appunto negli allontanamenti ci sono poi gli allontanamenti spontanee diciamo in queste condizioni cioè spontanea totalmente su condizioni forzate non scelte
Tanto che è difficile da usare un termine solo rifugiati espatriati
Migranti esiliati io dico subito che non hanno non sono favorevole a questo termine dell'esiliato che pure è molto usato nella sua biografia
Questo perché nelle fonti c'è non c'è e perché è di nuovo riuscito Salvemini il quale diceva che non voleva essere chiamato esiliato perché ci teneva a dire che non era stato condannato dal fascismo ad andarsene non aveva subito questo rivendicava
Che queste condizioni difficili in cui aveva deciso scegliere no una parola troppo grossa ma deciso in queste condizioni anche con senza sapere bene qual è il futuro
Di andarsene questo appunto questi salti nel nel buio in qualche modo di chi si allontana
Quindi non c'è un termine solo ci sono molte ambivalenze ci sono molte invisibilità ci sono le sanzioni temporanee per i giornalisti soprattutto che in qualche modo danno la possibilità del ravvedimento con queste dichiarazioni
Che libero ci sono riportati così umilianti fatte per ragioni che poi diventano anche economiche di persone non riescono giornalisti e non riesco più a mantenere la famiglia perdendo il lavoro
Ecco quindi questo però distinguerei tra chi è stato mandato via dal lavoro e chi e hanno mandato via dall'Italia come sarebbe l'esilio che è un mandare via che non esiste più all'epoca nel Codice Penale
Cioè il tema del confino semmai nel non volere che vadano via perché si teme
Che appunto possano tradite l'Italia a fare i cattivi italiani cioè a dire male il fascismo ecco su questo appunto fino a una domanda quanti sono i giornalisti iscritti ai registri di frontiera quelli cioè che cercano di andar via e che può arrivare a Foster essendo inseriti nell'elenco
Di chi non vide atto di coloro a cui non deve essere permesso di uscire
Vengono rimandati indietro
E poi la figura di questi editori che difendano i loro migliori giornalisti penso e mi è sembrato mutato che viene sottolineato che mi pare che non so cosa ne pensa abbastanza diverso dai lettori e non mi pare siano molti a difendere i loro migliori
Docenti e colleghi quindi ecco questo questo tema e l'altro che è molto presente nel libro sulla discriminazione ora come come curatore dice non è un quadro ancora esaustivo impossibile fatto azione e cento articolare il saggio di Masseroni che parla di una discriminazione che Ageno va fra la popolazione ebraica ottiene il quattordici per cento la discriminazione cioè la discriminazione appunto contro l'Inter attivamente vuol dire che alcuni sono un po'meno inferiori di tutti gli inferiori discriminati in questo senso e quindi possano non perdere alcune alcuni aspetti che sembrano in qualche modo di crisi dieci
Le ricordo per esempio l'editore Bemporad Fidenza aveva avuto una discriminazione gli consentiva di continuare a frequentare il Lido in Versilia dove andava da tutta una vita la sua famiglia che però insomma era una grande soluzione insomma per per il problema ecco quindi questo tema della alta percentuale di discriminazione sul scende è estesa a tutta la categoria
è quella situazione isolata c'è qualche autorevole personaggio che aiuta in questo senso che non aiuta
è davvero così rilevante oltreché numerosa o è di nuovo un po'ricattatoria insomma
Mi sembra che ci siano ancora molte domande data porre in un lavoro che troppo
è necessario e importante veramente di cui ringrazio tutti gli autori hanno contribuito a farlo
Avvicinare grazie
Possono organizzi vuole sedersi qui
E anche il ricorso si esegue
Ecco adesso noi proseguiremo nel dibattito grazie a Costanza Guerrieri
Da verranno adesso talkshow sospetti poi Ungari
E poiché naturalmente l'autore curatore curatore
Viene ebbe cercare di chiudere per
Un cinque Smart
Per le sei sei e un quarto francamente perché diretto da un po'tardi
Sì anche se non ce l'ho messa bene prego
Grazie buonasera ringrazio
Ringrazio
Presidente
Ieri
Punto
Abbiamo subito
Il
Collega
Ti
Grazie
Fatta ad esempio dalla Banca commerciale italiana che siamo in una siamo in un regime totalitario ma siamo in un'economia di mercato e un direttore di giornale
Va bene cercare di tenerselo stretto per quello che può la Banca Commerciale poi manderà all'estero è un'altra storia non intero
Non entro cui ma questa è la spiegazione grosso modo che mi devo prima di aver fatto il più grande spiegazione che uno si dà prima di aver fatto le ricerche e che poi magari durante la ricerca cambiano ma intanto ce n'è una da cui partire
Vorrei fare leggervi un brano un po'lungo e poi accorcerà o il mio intervento ovviamente
Di una persona che ha scritto un articolo di giornale nel settembre quarantaquattro sulla Nazione del Popolo a Firenze appena liberata
Voi forse una parte di voi saprà che subito dopo la Liberazione i quotidiani cambiavano leggermente in qualche modo il proprio nome per dire siano diversi
Da prima e quindi a Firenze era la Nazione del Popolo
Era fatta da un gruppo di persone tra le quali c'era Carlo Levi che ha fatto anche il giornalista nella sua pregevole vita e Louis scrive è una citazione lunga anche se il salto dei pezzi
Settanta settembre quarantaquattro si è tanto parlato in tempo fascista sui giornali sulle riviste sui muri del cosiddetto problema della razza
E quelle parole si sono accompagnata da azioni così feroci e così profondamente offensive del senso civile degli italiani
Che l'improvviso silenzio sull'argomento viene accolto in generale con sollievo
è una vergogna avvenuta mentre mentre per la pacatezza Guennec è una vergogna di cui tutti preferiscono dimenticare una volta che i nostri concittadini perseguitati c'era anche lui nel mezzo abbiano ritrovato il loro posto nella libera comunità del nostro popolo
E prosegue se le leggi e le persecuzioni razziali fossero state un episodio occasionale nella lunga storia dei misfatti fascisti il silenzio sarebbe giustificato
Se le rovine causate da queste leggi riguardassero soltanto coloro che ne furono colpiti
Non avremmo da far altro che abolirle leggi rovine cercando di sanare per quanto è possibile con spirito di fraterna solidarietà i danni e i lutti dei perseguitati
Ma la politica razziale non fu un episodio occasionale e le sue presenti l'ordine hanno travolto non Nissoli perseguitati ma la vita intera del nostro Paese
Perché il razzismo e la base stessa del nazismo un suo momento necessario un suo sinonimo e non potremmo dire ci veramente liberati dall'ombra funesta del fascismo
Fino a che non avremo spazzato dalle nostre anime e dei nostri costumi fin nell'ultimo ricordo della distinzione razziale
A ben sembra che Carlo levi avesse le idee abbastanza chiare
Ma la politica italiana non è andata verso questo interrogarsi auto interrogarsi su cosa era accaduto nei cinque otto anni
Precedenti
Così oggi veniamo al questo bel libro è il primo vero studio scientifico sull'espulsione dei giornalisti
Di razza ebraica poi ci tornerò dall'ambito del giornalismo nel mille novecentotrentotto
Ed è uno studio progettato articolato collettaneo
Quindi onore a chi lo ha voluto a chi l'ha finanziato a chi lo ha sostenuto a chi lo ha coordinato e a chi lo ha condotto nelle singole comparti della ricerca svolta
E dico Serventi Longhi chiama direttamente in causa verso gli inizi le mie parole sul fatto che manca una ricerca sul tema
E quindi ora nella prossima ristampa del del mio libro gli ebrei nell'Italia fascista sono obbligato e ne sarò lieto ne sarò lieto non l'ho fatto per dovere a menzionare questo bel lavoro
Sì nel due mila tre Barbara Raggi aveva pubblicato un primo quadro sul tema gliene va dato sempre atto mera appunto un'anticipazione d'una sorta di promemoria su ciò che occorreva fare
E dal due mila tre al due mila ventiquattro sono trascorsi ventun'anni
Oggi quindi dobbiamo ringraziare la fu
L'azione sul giornalismo Paolo Burial di e più in generale l'ordine dei giornalisti per aver dato impulso e per aver sostenuto questa ricerca
La persecuzione razzista anti ebraica voluta da Benito Mussolini gestita dal regime fascista e attuata da tutte le strutture della società comprese le associazioni e sindacati professionali
Talmente vasta articolate totalitaria
Da rendere oggi è necessario anche un impegno altrettanto denso da parte di tutte le strutture della società odierna per ricostruire quella storia in modo particolareggiato quella storia
Possiamo prendere come punto di partenza di questo libro e delle riflessioni che oggi stiamo facendo un'affermazione del mille novecentotrenta del segreto il Papa nel libro
Del segretario nazionale del sindacato fascista dei giornalisti
Il quale diceva che la stampa fascista eh strumento politico del regime arma pronta sicura formidabile della rivoluzione fascista
Di questa definizione col preceduta a me colpisce fra l'altro picchiata arma
Cioè se siamo nel pieno del combattimento il fascismo si auto vende come una macchina da guerra continuamente anche nel mille novecentotrenta
Quando è trascorsa babbo la prima guerra mondiale non è ancora iniziata la la seconda
Salto per di più varie cose ma quindi salto di punte punto gli ebrei sono sovente denominati il popolo del libro come sapete e il libero in termini tecnici è un prodotto della scrittura e uno strumento per la lettura
All'epoca della scrittura della Bibbia un po'di tempo fa il giornale non erano ancora state inventate come ben sappiamo tutti altrimenti chissà se quella definizione non sarebbe stata declinate in modo in modo diverso comunque le tavole della legge
Di là dal significato ebraico dal reinterpretazioni cristiana hanno molto a che fare con Roma formulazione
Articolata e sintetica anche se poi per molti lettori rimangono ahi noi poco poco comprensibile gli ebrei parteciparono subito in massa al fenomeno della creazione e del primo sviluppo della stampa periodica e poi quotidiana erano ad usi a leggere e scrivere
Sino a metà Novecento la proporzione degli italiani ebrei alfabetizzati è stata straordinariamente superiore a quella degli italiani cattolici alfabetizzate ciascuno rispetto al suo al suo gruppo perché la religione e la tradizione degli ebrei sollecitano in continuazione che ciascuno di essi cerchi ciascun ebreo cerca di leggere e di interpretare per di più in ebraico con uno sviluppo precoce oggi si direbbe ieri no del bilinguismo oggi questa distinzione fra ebrei e non ebrei su questo piano non esiste più va benissimo non è che ma allora c'era
E perquisito gli studiosi che hanno collaborato a questo volume con i vari saggi e riferiscono sovente che gli ebrei iscritti al Talal boh provinciale o alta l'altro albo erano percentualmente molti sia rispetto al totale degli iscritti all'albo sia rispetto al totale degli ebrei residenti in quella zona
Sinora io ho utilizzato il vocabolo ebreo ebrei ma va sempre precisato che la persecuzione fascista non ebbe come è stato già qualcun'altra accennato non ebbe una impostazione religiosa
Non ebbe un'impostazione culturale non ebbe un'impostazione politica
E sa cioè non colpisce solo chi frequentava la sinagoga occhi frequentando la aveva convinzioni antifasciste
Mussolini e il fascismo e perché glissare anche il re ovviamente dettero alle postazioni alla persecuzione una impostazione razzista di stampo biologico
Ossia uno era perseguitando
Ho non perseguitando sulla base della classificazione razziale biologica dei propri genitori nonni e bisnonni tris normi e via risalendo all'indietro con le cronologie individuali
Questo fece sì che alcuni dei perseguitati fossero cattolici di religione e non di religione ebraica le perché anche per questo gli USA in genere di razza ebraica perché voglio costantemente ricordare che i risultati dei cattolici perseguitati
Tramite le questa legislazione
Il razzismo fa parte della nostra storia collettiva come già diceva bene molto meglio di me Carlo Levi e quando ci definiamo italiani non possiamo per ciclo lo si è taciuto troppo nonostante Carlo Levi e nonostante la l'autrice che citava prima la collega lo sette raggiunto troppo dal mille novecentoquarantacinque in avanti e anche da cui il nostro silenzio
Deriva dalla riproposizione dell'antisemitismo odierno
Dell'odio verso gli ebrei che vediamo in questi mesi qua e là in alcune università in alcune manifestazioni in alcuni giornale
Come detto alla persecuzione antiebraica fascista pur nazista e dopo politica io ho diritto sempre l'aggettivo razzista e non quello razziale perché a me sembra più consono e più gol congruo perché il loro se i significati dei due obiettivi sono leggermente DiVersi
Quindi le norme colpirono egualmente ineguale misura gli ebrei indipendentemente dal loro pensiero religioso e politico
è vero che tre giornalisti espulsi quelli fascisti o vicini al fascismo erano furono un numero considerevole aggio era conseguenza della dittatura come è stato già detto da da alcuni molti giornalisti antifascisti
Anche tra gli italiani di razza ariana come si diceva all'epoca erano scesi a patti o avevano cessato di scrivere prima del trentotto
A questo proposito proprio la lettura di questo bel libro mi sollecita la richiesta di un lavoro di indagine sugli ebrei italiani che prima e dopo il mille novecentotrentotto scrissero all'Estero nei giornali dell'esilio antifascista o sulla Stampa Democratica straniera il pensiero non va ovviamente alle vere o moscovita Mikhail Khamenei Ski
Noto col soprannome di Ugo Stille che nel mille novecentotrentotto aveva solo diciannove anni e quindi non è stato coinvolto questo ma io penso ad esempio a Claudio Treves e al suo giornale la libertà pubblicato a Parigi
Ho anche sempre per fare un esempio al figlio Paolo Paolo tre messa e al suo lavoro in Radio Londra dire nelle trasmissioni in lingua in lingua italiana
Giacché sono a parlare di ulteriori ricerche vorrei ricordare uno studio interessante pubblicato alcuni anni or sono da Annalisa Capristo su come i corrispondenti all'estero dei grandi quotidiani italiani
Nel mille novecentoquarantuno descrissero la persecuzione antiebraica nell'Europa orientale
Come lei dice e si qui le cito all'interno di una forte gabbia censoria quella del regime
Diedero qualche notizia ma soprattutto sostanzialmente appoggiarono l'antisemitismo di regime
Leggere le cronache dalla Polonia dalla Romania da altri Paesi del quarantuno quarantadue e terrificante
Ci sono informazioni ma c'è una adesione c'è un imbelli mento delle tragedie che lì sono sono in atto anche questo è tema di ricerca come per parlare di cose che io invece ho studiato io in altri volumi
Bisogna anche ricordare ciò che alcuni giornalisti italiani scrissero dopo il mille novecento trentotto
Parlo di giornali usciti in Piemonte settimanali e quotidiani non dico i nomi perché se no cominciamo
A entrare illecito mille novecentoquarantadue il lettore ariano recensione ai Protocolli dei Savi anziani dissidio
Testo il lettore Ariano rimane impressionato dinanzi a un'opera così macchinose gigantesca così ammalata di criminalità
Con tanta tenacia spaventosa perseveranza condotta attraverso i secoli da esseri che si sono sempre tenuti nell'ombra e al riparo di propizi Parabellum
Questo veniva detto sugli ebrei dopo
E l'espulsione degli ebrei che fossero fascisti antifascisti parata Cestia fascisti o qualsiasi altra cosa fossero e ce lo dobbiamo arrivare a dire chiaramente
Come per esempio di un altro Autore sui giornali dei quali mi leggo solo cioè siamo sempre in aria Piemonte Denzel leggo solo alcune terminologie presenti nei suoi articoli nel mille novecentotrentotto
Le Giove giudaico
Ovviamente staccate l'una dall'altra germe giudaico
Presenza dell'ebreo che un opuscolo la Pio opera giudaica Lever ciurma ebraico che è diverso dalle fiume giudaico
In terra ebraica e poi di nuovo anche Luini censisce i i i protocolli e e ne parla e ora lasciamo De Pol parlando dei giovani italiani dice che più di tutti amano ebbene odiano il male e il male da questo momento la sempre sarà l'ebreo
Allora i quotidiani settimanali italiani italiani in modo diversificato l'uno dall'altro sono stato potentissimo veicolo di diffusione e come dire far mettere le radici all'anti all'antisemitismo nel nostro nel nostro Paese tutto questo fa oggi quindi parte della nostra memoria storica non in storia noi non cancelliamo niente tutto rimane in qualche modo più o meno visibile
E credo che il nostro compito finché svolto anche da questo libretto con il sostegno della dell'ordine della Fondazione sia di renderlo visibile di sapere e dirci
Come ha scritto un altro lei di che questo è stato perché solo riconoscendo che questo è stato noi potremo andare andare avanti
Ulteriore ricercati potrebbe essere fatta ma io sono fatto sempre quanto sempre così
E quella che quei pochi che protestarono contro l'antisemitismo ovviamente solo nei mesi centrali del mille novecentotrentotto perché poi vennero c'è uno che a me sta particolarmente a cuore socialista di armi cisliano siamo sempre al Torino che si chiamava Giulio Casalini
E pubblicava un giornale intitolato di GM il vinta un mensile quindi non un quotidiano d'informazione
E Luís nell'estate autunno del mille novecentotrentotto pubblica alcuni articoli polemici
In pieno fascismo con il manifesto della razza e in un altro articolo si mette lì a spiegare come e perché in quale modo Gesù ebreo
E quindi si capisce il il sottofondo state attenti alla persecuzione che sta l'antisemitismo che sta che si sta sviluppando tre cose perché vedo che sono troppo lungo per la i diritti degli altri degli altri oratori
Tre note di lettura
Mi ha colpito leggendo uno per l'altro di questi saggi la accurata inchiesta sulla presenza di ebrei attuata dal Corriere della Sera nel settembre mille novecentotrentotto qui l'autore Emanuele dallo sarebbe interessante poi un censimento fra quali i grandi quotidiani hanno degli archivi corpo siccome il Corriere Milano e se è possibile
Colpisce ad seguito io vedete che salto colpisce il fatto che non voluto ufficiale sulla Gazzetta del Popolo di Torino questa il saggio di Daniele tre Bathory elevatore che reca il finito di stampare trenta giugno trentotto
Fossero già stati tolti i nomi dei dipendenti e dei collaboratori ebrei
Noi da questi segni ha fatto benissimo ammetterlo in evidenza dell'autore e da questi segni noi continuavamo a sulla base di se di questo gene continuiamo a ragionare su quando esattamente germinali idea e comincia a essere effettuata praticata
Riguardo all'ordine e X
Imbarcati alle associazioni dei giornalisti
Be'questo è una cosa che ha messo in evidenza Enrico Serventi Longhi
Fa pensare il fatto che l'amministratore dell'albo di Roma
Abbia scritto sui cartellini personali dei giornalisti espulsi
Razza ebraica
Attenzione avrebbe ogni parola conta avrebbe potuto scrivere titolo il numero della legge di espulsione
Invece coordina l'utilizzo delle parole razza ebraica Luini in qualche modo non voglio dire che condivide ma e cioè avvalla ridi fonde e normalizzata
Ciò che dall'alto dal regime estratto io credo che i giornalisti non dico a voi diventi lo dico a quelli passa più via va ad alcuni di quelli passati abbia un'enorme responsabilità sulla scelta delle parole sull'utilizzo dei vocaboli sulla curatela dei significati e delle significava se delle significa se che hanno questo lo dico perché passa il tempo questo non ve lo dico no ma questo sì perché
E molto opportuna sanno sempre sul lui che avrebbe perché ha una posizione comoda Enrico Serventi Longhi perché ha commissionate saggi poi se gli eletti
E poi ha scritto il suo quindi diciamo terzo si lavora però è bravo e tira fuori e tira fuori e tira fuori le cose
E allora lui mette in luce una distinzione fra giornalisti vecchi e di nuovi ovvero tra gli anziani
E quelli nati tra il mille novecento e il mille novecentodieci cresciuti intellettualmente dentro il regime e fa notare come da questo non ti forma Erbario peer variegato sperato che vengono fuori maggiori
Sostenitori della al della campagna antiebraica uno un un'ultima cosa detta fissate nei paramenti analizzate ma basta ne ho uno solo
Quello dei dedicata che Ilaria Pavan è Matteo Perissinotto hanno dedicato all'estromissione di Teodoro Mayer dalla proprietà del piccolo a Trieste
Il qualsiasi cosa che avvenga Trieste immediatamente a che fare con la recente aggressione della città
All'Italia e con la prima guerra mondiale ed è roba delicata calda ancora nel mille novecentotrentotto venti anni
Di fine della guerra erano nulla rispetto ai sentimenti
Eccetera loro ci fanno vedere non ve lo riassumo ve lo dico qui lo menziono solamente come quell'estromettere estromissione debba essere studiata collocando quella vicenda nello scenario locale e in particolare nello scenario terrestre triestino con l'uso dell'antisemitismo come arma politica nel confronto fra gruppi di potere
Economico-sociali all'interno della società e di Trieste ma con riflessi nazionali e ci fanno vedere come poi in questo confronto fra fra gruppi fra orientamenti fra schieramenti continua
Dopo con caratteri modificati ovviamente dopo il mille novecentoquarantacinque relativamente alla questione della ripresa in possesso un risarcimento del del è è una storia
Sono pagine di storia del giornalismo e sono pagine di storia del fascismo e sono pagine di storia
Degli ebrei e sono pagine di storia d'Italia grazie
Grazie sostanza fatti la parola su veri
Sì buona sera a tutti ringrazio ringrazio Enrico
Re Mida da questa presentazione Ignazio Marina Giannetto
Magistralmente l'archivio della Presidenza della Repubblica e quindi organizzatori di questo di questo evento ovviamente di come se l'ho detto che Enrico Serventi Longhi era avvantaggiato
Avendo cura del volume anch'egli parla rapine spesso lo è pensavo avessero dico
Per per ovvi motivi ovviamente farò alcuni accenni sulle cose su cose colletto sulle cose che ho sentito consentito oggi
A che come Figo sa ci sono
Positivo e negativo al tempo quindi innanzitutto la difficoltà del lavoro lo dico per chi fa questo mestiere soprattutto per chi all'interno di questo mestiere lavoratori archivi perché insomma gli storici non è che sono tutti uguali
Questo libro molto difficile è un'ipotesi
Perché la la carenza delle fonti la cattiva conservazione delle fonti come dicevo prima
La professoressa Guarneri anche la distruzione delle fonti felina difficoltà di di reperire di reperire la documentazione è uno dei problemi fondamentali
Di fronte a quali ricercatori sono dovuti ci sono dovuti confrontare anche alcune fonti poi sono reperibili non tutte sono reperibili o non mi ricordo un bel lavoro dicono alle dal uno degli autori
Di questo volume che ha scritto un po'alcuni saggi sulla
Diciamo re Censimento degli ebrei che si fa nel corso dell'estate nemmeno centotrentotto Abelardo si questo fondo selezione interna conservando archivio non facilmente reperibile che era quello della dell'Archivio di Stato significa che ha dovuto trovare perché altrimenti che non era stato ancora in Italia cessava l'Annunciazione dov'era stato fatto nell'estate del mille novecentotrentotto e che non era stato ancora inventariato tenere presente cosa vuol dire lavorare
Sul sui archivi in questo Paese che non è proprio l'assessore lavorare sugli archivi nel Regno Unito in Francia negli Stati Uniti questo per dire non per parlare male del nostro paese ma per dire come il lavoro
Di di Errico per ventinove di coloro che si sono associati in questo volume un un lavoro sicuramente pregevole e difficile dall'inizio no nell'affrontare sedici proprio perché alla fine il lavoro si è fatto su quello giustamente che si è trovato e nella spero che insomma come come stavo dicendo prima Michele Sarfatti sulla continuazione del lavoro sperticato non tanto della stampa di questo lavoro ma spero che ci sia un altro lavoro che affronti anche da parte del centro meridionale
Del paese che in realtà un po'manca perché poi le analisi del libro si si fermano insomma alla linea centro centro settentrionale comunque
E quindi futuro spero che ci sia Nuovo Progetto curato dalla Fondazione Murialdo curato dalla Federazione la stampa che riguardi anche l'altra parte del l'altra parte del Paese sia ragione ragione colto quindi innanzitutto una difficoltà una difficoltà oggettiva nella nella ricostruzione del libro
Va dato atto curatore agli autori di aver affrontato questa questa tematica
L'altro aspetto stato ricordato alla fine dell'indennità l'intervento di Michele Sarfatti il ruolo della stampa è stato ricordato anche dallo stesso paniere all'inizio
E emerge emerge un po'da tutte le relazioni dei capitoli introduttivi per operazioni di Arrigo dal dal dal bel saggio di Mauro formule assumono un amico qualche è uno storico del giornalismo italiano
Il giornalismo come tutti gli altri ambiti della cultura mostra una forte acquiescenza alle direttive del fascismo
Il giornalismo non si salva questa complessiva valutazione
Che è stata fatta già decenni fa nelle opere di Renzo De Felice di una certa acquiescenza della cultura italiana quindi la cultura dalle nel suo complesso al di là di coloro che magari non non sono stati catalogati tra quelli tre professori vicino alla stessa maniera quanti si sono ribellati certo è che la stragrande maggioranza la netta maggioranza dei professori italiani professoressa italiani giurava fedeltà al fascismo
La stragrande maggioranza del giornalismo italiano
Aderisce non solo alla svolta del mille novecentoventisei ma aderisce poi a tutta una serie di direttive all'interno del regime fascista cioè veicola lei i valori dell'ideologia le lei gli impulsi di regime precisa anche all'interno della campagna razziale della campagna antisemita su questo libro è abbastanza vivente cioè il giornalismo fa da cassa di risonanza di questa campagna
Sono pochi quelli che poi in realtà sì sì sì di si mostrano contrari o in qualche maniera di non assecondano questa campagna sono anche poi voi giornalisti che già a partire agli anni ventiquattro venticinque che in qualche maniera pur avendo prima favorito il fascismo insomma prima guardato con con positività al fascismo se ne allontanano ricordo fra gli altri Luigi Albertini ma mi piace ricordare credo che ci sia anche l'autore di una bella biografia su questo Alberto Bergamini che alcuno uno dei padri del giornalismo italiano dell'Alitalia che però guarda all'inizio con favore assolutamente con favore il nascente movimento fascista ma che troppo ci allontanerà sopra subirà anche delle violenze fisiche
Dal dal fascismo verificarsi poi per i diversi poi in Umbria a vita privata fino almeno insomma alla alla fine della caduta del fascismo dove riprenderà la sua attività giornalistiche monarchica dovute e quindi e il il giornalismo non sfugge da questo Patrizia
Lo sfuggito questo Patrizio
La un po'non so ASP completamente raccordo bocciano siamo scongiura questo quadro insieme vorrà introdurre quest'altra al momento non solo per acquiescenza cioè è chiaro siamo in una dittatura siamo in un regime autoritario
Quindi è chiaro che non c'è dalla piena libertà e quindi ci sono tutta una serie di motivi insomma attribuire la sopravvivenza del come diceva come diceva Longanesi del tengo famiglia
Per parlare di un giornalista in questo caso quindici sono sicuramente queste queste motivazioni però ed è anche questo inutile negarcelo e questo vale anche per la componente di religione ebraica nel nostro Paese cioè un'adesione fascista
Cioè questo su questo forse il caso di gli faccio un po'i conti lo dico in maniera abbastanza chiara cioè non è solamente un discorso relativo al fatto che molti si sono asserviti un molti hanno aderito molti hanno assecondato
Questa idea delle leggi razziali solo perché appunto c'è una necessità dichiarata economie molti credo del fascino
Molti sono favorevoli a questa campagna per carità
Sul sul sul tema dell'antisemitismo i arrivo alla fine non hanno le stesse idee di di Michele Sarfatti dell'attivismo Italia scusa
Delegando col fascismo certo è che in qualche maniera questo dimostra una certa vicinanza di tutta una serie di componenti
No a regime fascista gli ideali e i viali del regime fascista e il giornalismo questi saggi insomma lo dimostrano e un giornalismo anche nella componente di religione ebraica aderisce al fascismo
Perché nelle varie descrizioni introduco voi alla fine un altro un altro tema le varie descrizioni le varie biografie perché poi ci sono disagi di contenuto delle vere e proprie biografie e sono bellissimi anche questi interventi questa schedatura che sono state trovate in cui si si ricostruisce la richiesta di essere discriminati a quasi tutti ricordano le benemerenze aveva opera Montale le benemerenze della causa regime fascista
Non è che dicono no mia madre
Non era non era sposata lo però lì la linea di sangue o rimarcano il dato biologico no
Cioè che fanno quella distinzione
Sì alcuni dicono che sono stati subito battezzati alcuni lo mettono in evidenza ma quello che dicono è di aver aderito alla rivoluzione fascista funzione tra virgolette ovviamente
Su questo ciò belle gli studi che ci sono insomma è solo diceva prima dallo stesso Guarnieri c'è stato un ritardo sono d'accordo che c'è stata una rimozione devo dire che in questi ultimi anni assolutoria dagli altri mi sa al pari a volte con chiaroscuri fra divenne contro con quale impostazione venuto logica però ci sono state adesso una serie di riflessioni per esempio sia scritto sul recupero dei beni appartenuti alla comunità italiana
Di religione ebraica imprenditoriale di religione ebraica sarà sottratta dal fascino contratti terrazzini Hoshino avere disagi di libri su questo su questo argomento che si sta cercando di ricostruire di risvegliare un po'con la memoria l'effettivamente stata è stata rimossa nel corso degli anni su questo non c'è non c'è assolutamente non non non c'è assolutamente nessun nessun dubbio però ciò non toglie che questo tema dell'adesione al regime fascista è un'azione è una visione evidente dalla Regione evidente anche nella componente bene
Lo ricordo giorni di lavori perdente sul su sulle vicende anche alla metà degli anni Trenta in cui e anche dalla documentazione Volvo rinvenire per esempio presso alcuni da Brega di Roma in cui insomma è è chiaro che c'è stata una partecipazione è una è un'adesione tante voglio ricordare citato prima questo bel volume uno e dallo sui professori dell'Università di Milano di religione ed ebbe Brian infatti vengono discriminati due volte
Vengono prima discriminati dal fascismo quindi vengono allontanati allegate vedova Ricci dopo le leggi del del trentotto e al ritorno al ristabilimento di un regime democratico all'interno del Paese devo subire un ulteriore processo perché perché erano fascisti
Ce n'è addirittura uno adesso non mi ricordo nove brani avente rilevanza
Che subisce delle contestazioni dei nuovi studenti all'interno dell'università di Milano perché era stato uno fascistissime c'è un'ora ha fatto prolusione dichiarazioni dell'impero c'è tutta una serie di dichiarazioni che l'avevano marcato in chiave chiaramente fascista
Ora adesso non è solamente il caso di Milano forse l'indagine che potremo approfondire per quanto riguarda no con tanto in questo caso di professori universitari ma dei giornalisti per quanto riguarda il Meridione forse potrebbe rivelarci
Ulteriori ulteriori sorprese quindi questo a mio avviso un altro dato cioè lassù il giornalismo e la componente in queste giornalismo
O prima quindi gli antifascisti che venne allontanati prima e poiché l'oggetto del libro la componente di religione ebraica che viene perseguita dopo l'origine le leggi del trentotto e
E quindi il giornalismo nel suo complesso un tempo
Carnefice e vittima
Cioè il giornalismo da un lato amplifica queste tematiche ma amplificano anche persone che fino a quel momento avevano aderito a determinati ideali del fascinoso lo dico perché poi parlando di queste cose si sono sempre e arrivo l'altro punto che è stato sottolineato è stato tutto l'anno prima dal
Carlo Bartoli sulla sulla sulla sull'indagine presocratica
Cioè quando si parla di queste questioni poi le sfumature sono multe perché la storia prima
La storia ricostruisce sempre per grandi schemi per grandi inevitabilmente insomma la sua ricostruzione storica storici semplifichiamo semplifichiamo la realtà la realtà sempre più complessa di quello che voi trovati in qualsiasi libro di storia per forza di cose un'operazione necessaria
Però l'approccio pro socratico che è una delle caratteristiche di questo libro l'approccio fondamentale
Fondamentale cioè fondamentale per chi studia storia perché attenta a queste indagini perché attento per esempio anche la psicologia dei personaggi per chi in qualche maniera cerca di capire le motivazioni anche motivazioni qualche maniera da questo libro
Però insomma
Sono sono solo motivazioni iniziali queste questo approccio topografico sono e alla ricchezza del volume che quello poi difficile da ricostruire se non tramite appunto le schede queste richieste di discriminazione è chiaro che è un po'
Un po'a macchia di leopardo però a mio avviso questo è l'aspetto che non è non è certo causa non è certo dovuto a incapacità da parte degli odori mai dovuto appunto come dicevamo prima alla scarsa alla scarsezza delle fonti delle fonti delle fonti defunti
Archivistiche che sono stati rinvenuti
Ma il recupero una cosa vera stadi detta prima dallo stesso venerdì sul sul saggio di Mauro formo gli mormorò al quale mi lega anche una certa una certa amicizia Mauro in questa introduzione che fa volume poi ci siamo sentiti promettere ciò che
Criteri del volume anche a Torino ma insomma ci siamo sentiti un atto del Parlamento volume
Mette in evidenza questi questo carattere o quasi usavamo questo questo termine questo carattere opaco dell'applicazione
Della legislazione antiebraiche all'interno del mondo giornalistico
è stato ricordato prima il tema delle delle degli editori
Se ne potrebbero fare altri la protezione di alcuni scrittori presentateci prima di una gara da parte di Luigi Federzoni che ricordo era stato uno di quelli che si esprime contro l'approvazione delle leggi razziali all'interno del Gran Consiglio
E e realtà questo è un aspetto molto più largo mi e questo poi ci porta a fare una riflessione che qua posso solamente abbozzare ma che in realtà è molto più complesso
è molto più articolata su l'aspirazione su una una vocazione per usare una parola che proprio lo stesso Mussolini su una vita una vocazione totalitaria del fascismo e su quanto col fascismo riescono a essere totalitario
E e accenna a questo termine della vocazione totalitaria della sua effettiva in in del suo effettivo inveramento perché è vero Michele Sarfatti questo l'ha scritto che la legislazione antiebraica ma inserita all'interno di questo salto di qualità
The regime fascista
A partire dagli anni Trenta la legislazione antiebraica è una componente del tentativo mussoliniano di inverare questo progetto totalitaria di controllo sulla sulla società ovviamente c'è chiaramente anche un'influenza che proviene dalle stelle che proviene dalla legislazione antiebraica varata dal regime nazista al momento cioè se non varata ma da lì a poco regime ma facile nazista al momento della sua nella sua nella sua salita salita al potere e però noi vediamo come all'interno anche del mondo giornalistico
Ci siano delle resistenze cioè questa pervasività
Ricorda anche nel volume gli esami fatti quanto la registrazione anche brani che la gara sia stata sia stata dura su questo non ci sono non ci sono problemi
Sono stati ricorda il primo con Libero era stato ricordato io vorrei ricordare un altro bellissimo libro uscito per Einaudi d'anzianità quello di Rosetta Noli parola la parola ebreo libro bellissimo su come questa bambina che era lei era l'autrice del volume vedeva
Scomparire i propri compagni di scuola di religione ebraica non capendo e poi toccava anche allegra sarà stato costretto anche lei anche lei deve
Delle ricorrere a dei precettori a di precettori privati ecco al di là della della lì perché poi questo un paese anche così lo sappiamo bene cioè al di là di quanto voi vi sia l'approvazione della legge quanto voi questa legge di questa idea
Di una applicazione totalitaria della legge come di un'applicazione totalitaria del regime sia stata poi realmente
Effettuata e realtà mi sembra anche da quello che
Emerge dalle indagini locali dei fenomeni di discriminazione dei fenomeni di recupero dei fenomeni sì però quello però anche in maniera volta assurda è stato ricordato prima dei due fratelli quindi in maniera a volte poco poco lineare però che insomma non ci sia stata un'applicazione così
Integrali da parte dei degli organi da parte degli ordini da parte dell'autorità poi ovviamente anche questo discorso assolutamente che va a macchia di leopardo perché dipende anche dei funzionari cicloni funzionari questo lavoro di e dallo che vi dicevo prima il funzionario
Di Milano corredando questo lo scrive ancor prima che per una diciamo un'enfasi antisemita dice no quando dobbiamo far vedere o siamo di Milano qua dobbiamo far vedere a Roma che lavoriamo bene e quindi questo sentimento lo fanno benissimo ridono più volte nelle case di queste persone perché l'ha fatto le state quindi non c'erano
Quindi insomma ci sono ci sono vari aspetti che appunto ci porta a questa a una riflessione facciamolo anni sì futuri storici ci scontriamo spesso su questo argomento sul carattere totalitario o meno del fascismo se da questa insomma in qualche maniera discrasia tra una vocazione e la realizzazione di questa votazione è cambia Piso
Sì come io credo l'approvazione di leggi razziali vada anche in questo senso all'interno del regime mussoliniano
Ecco forse bisognerebbe sempre stare un po'
Più accorti nel divenire regime fascista un regime pienamente doveri Dario perché anche nell'applicazione della legislazione razziale lo vediamo che ci sono sfumature ci sono distinguo ci sono ci sono differenziazioni il che Balducci
Questo voglio voglio precisarlo
All'interno io di una cornice di abiezione complessiva che è determinata la legislazione razziale giustamente
Michele Sarfatti prima ricordava anche le implicazioni regge nell'approvazione della legislazione razziale giudice detto già detto giustamente la la responsabilità di trovare adesso
Nella nella promozione a leggi razziali tradisce lo stato ricordato non mi ricordo chi ne ha per la prima ma tradito se Marina Giannetto tradisce i suoi avi tradisce legislazione dello Statuto Albertino partita mille ottocentoquarantotto quando non si fecero più distinzioni di religione all'interno dello Statuto quando vengono aboliti prima Ligeti nel Regno di Sardegna e poi intimorito che venne abolito fu quello di Roma del mille ottocentosettanta quando la città viene liberata
Quindi in qualche maniera in questa in questa in questa responsabilità risarcitoria nel mille novecentotrentotto ecco
Lei i quadri sono sono un po'più
Sfumati per questo
Il lavoro che è stato fatto in questo volume hanno visto che ma molto importante perché vari costruire attraverso questa indagine pro socratica questa indagine anche regionale dell'ordine dei giornalisti a mio avviso è importante proprio perché ci restituisce un quadro molto variegato molto sfaccettato in cui non è tutto bianco e nero come molto spesso gli storici tendono a fare
In qualche maniera a volte bisogna entrare anche nella psicologia dei personaggi nella personalità dei personaggi nelle motivazioni diverse credo che questo è un compito difficilissimo più dove ora quello che diceva per infermieri su su su queste cose bisogna entrarci un po'dentro perché altrimenti a volte lo dico dicono molti tanti che insomma ha nella propria
Stanza di studio lo facciamo noi
Scrivono volumi additando denunciando moralmente facendo di discorsi stanno nella propria
Calda è comoda stanza nel due mila a ventitré e ventidue ventiquattro ma vivere alcuni passaggi storici come quelli che sono stati distinti sud in quegli anni in un contesto del genere è una cosa un pochettino diversa e quindi gli errori si parlò ci sono
Lei
Cedimenti ci sono gli arrivi ismi
Come è stato l'arrivismo all'interno della categoria universitaria c'è stato anche un certo caricare
E carrierismo anche nel campo giornalistico perché ovviamente allontanare dei nuovi colleghi significava occupare dei posti quindi è chiaro che c'è anche quella componente che una componente molto umana e che riguarda un po'tutti noi però complimenti a ricoverato e curato il confine tra tutti gli auguri vediamo perché ci
Grazie conclusione sono naturalmente Enrico selettivo prego
Allora rinnovo i ringraziamenti allargandoli a dottoressa Marina Giannetto in primis anche Luciano Zanini mio professore di diciamo maestro di lunga data che è stato un po'tra dietro le quinte anche l'organizzatore di questa giornata
Chi ha salutato chi è intervenuto e per tutti gli stimoli che sono stati dati e per il commento di un libro che comunque diciamo il primo piacere che a un attore un curatore in questo caso di un volume vedere che alcuni stimoli che magari nella nel vasto ridicolo l'ordito prendendo a prestito un termine pressante ammetto compone in qualche modo un volume di questo genere a volte stentano ad uscire quei nodi storiografici perché non c'è abbastanza tempo potete svilupparli quindi noi abbiamo provato a fare anche questo c'era il problema delle fonti è stato ricordato più volte
Io volevo fare solo un esempio che le fonti da cui tutto è partito in realtà non sono stati il lavoretto di Barbara Raggi nel due mila quattro che aveva preso le carte del Minculpop a vista d'occhio centrale dello Stato
Sono state le perché le carte d'archivio muri alberi che erano abbandonate in un seminterrato avvia in mente Giberto a Colle Salario e personalmente incaricato
Prima che ci fossero Fondazione la Fondazione è nata a seguito sostanzialmente di questo ritrovamento di questo fondo siamo andati a vivi mano apprenderlo strappano ricomporlo a togliere la muffa sistemando e tra cui ci sono spuntati i fascicoli personali
Per i giornalisti fascisti del Sindacato nazionale fascista e tra questi sfogliando il catalogando lì
E personalmente sono emersi le vicende dei giornalisti ebrei espulsi dall'alto e da lì è partita l'idea sostanzialmente no quindi
è partita da un archivio è partita da un'idea di fondo che muoveva gli studi ma insomma la filosofia della muri alti di una parte della moria di quella più attenta alla alla componente sadica che è stata ricordata prima ovvero quella di riproporre di riproporre una storia del giornalismo
Finalmente più viva nove non separata dei processi storici della trasformazione della società dell'Italia ma collocandoli nei vari momenti manco in Europa in Italia diventano motore spesso di terminati i processi determinati fenomeni il fascismo e l'antisemitismo il non profit due macrofenomeni che si accompagnano che si incontrano tragica esperienza delle leggi razziali
Sono densi e e tre insomma del ruolo del giornalismo nel come è stato anche ricordato
Nel veicolati sostenete questa è stata l'altra grande scommessa una Fondazione di studi sul giornalismo comincerà a ragionare da storico del giornalista storico contemporanei sta
L'idea che il fascismo non fosse semplicemente o negato ore del giornalismo come tante volte in una borgata più diffusa non no sarà se porta via pensare perché il fascismo nega la libertà di stampa che è cosa diversa dai giornali
Quindi stabilire che il giornalismo e qualcosa diverso della libertà di stampa e la libertà di stampa un valore incompatibile col fascismo mentre giornalismo un valore compatibile non solo col fascismo con tutti i regimi anche dittatori alle autorità di vengono utilizzati colpiti
E processi che poi si compongono di vari strategie curative omicide tante volte lo sappiamo tragicamente anche termini recenti
Di negazione vera e propria vestisse Democrazia i cosiddetti liberali ricorrono spesso indeterminati fasi specie eccezionale alla negazione della libertà di stampa
Ma non comportava nulla mito del giornalismo fare sale del giornalismo RAI dire questo fare sesso regionalismo nei confronti vaticini Vismara anche riconoscere andare oltre come è stato detto precedentemente almeno avere un po'l'ambizione e quindi di non restituire solo
Un'immagine del fascismo cattivo che negava giornalismo o negando la libertà di stampa la propria attività ma scoprirne
I tasselli di legami gli agganci le strategie d'ordito appunto dentro un quadro un po'più ampio che è quello questo in pochi si richiama ma che comunque richiamo anch'io era quella del consenso
Della costruzione del consenso di cui giornalismo specialmente in una società moderna come era il fascismo cioè radicata nel Novecento è un tassello fondamentale ineludibile ancora di più delle istituzioni tradizionali che compongono
Spesso uno Stato giornalismo la comunicazione linguaggio il mito il simbolo la come diceva precedentemente anche la curatela del significato dell'insignificanza sono elementi fondamentali per definire un regime che diceva di essere moderno e quindi è chiaro che mirava a costruire intorno a un prete un conto postuma otto come concetto perché un po'sociologico oro dei ceti medi ma abbastanza definibile se connesso alle professioni alle vecchie Libre professioni costruire un un controllo che non era solo un controllo era una mobilitazione di quei ceti medi dentro un progetto che era come Progetto come vocazione come tendenza
E questo diciamo possiamo discuterne volta lungo sin dal principio totalitario al di là poi deve l'effettivo
Quindi l'incontro con la realtà e con le resistenze che tutte le realtà tra tre nel concerto in un obiezione diarchia come quella italiana pone di fedeltà in comune combinazione quindi il ceto medio
Era fondamentale ceti medi fascismo gli è pura dalle origini via pura e in tutte le professioni come
Varie temporalità vari scansioni temporali ma e pura i giornalisti e lo fa da ventiquattro e venticinque adesso ci sarà anche da muri alti insomma la sua sfida di questa nell'organizzazione di questa mostra su mille novecentoventiquattro come hanno della libertà di stampa delitto Matteotti in questo grande scontro politico-culturale giornalistico che fu delitto Matteotti ma con una stampa d'opposizione parecchio
Sulle barricate ma una stampa fascista sulla difensiva per la prima volta che però
Riscoprire la questa dimensione questo solo per accennare che quando nel processo di tre dico di costruzione corporativa della professione il fascismo fuori proprio sindacato diventa il perno di un sistema che porta all'albo sostanzialmente nasce dell'albo il giornalista compromesso
Quello antifascista per potersi iscrivere questa è stata un'altra delle
I riscontri di questi fondi su cui stiamo lavorando doveva firmare un giuramento ventotto di che non era un giuramento di fedeltà al fascismo era una presa di distanza dal proprio passato quarta rally sta quarta Rella era il luogo motivo fanno Manconi no dove è stato ritrovato il cadavere di Matteotti e quindi la campagna era spregiativamente definita quarta realismo era una sorta di ripudiare di ripudia di ripudio di ciò che era avvenuto precedentemente
Quindi si imbarcavano anche antifascisti qua fascisti nel nuovo regime totalitario in questo Moro forno maestro di sosta del giornalismo lo mette in luce nelle sue ambivalenze ma era un processo di scavo nelle coscienze nelle posizioni politiche immediatamente potente e che saggio di Mario coxa che mette in luce in cui inizia un processo depurativo intimamente connesso alla natura alla riva del fascismo il processo e curativo l'espulsione continua nelle categorie professionali di ebree gli antifascisti categorie differenti
E necessariamente connesso a un sistema illiberale l'epurazione dalla professione e non è un caso che nell'Italia repubblicana dove ci fu esperienze curativa queste esperienze pure via fu molto breve
Fu molto bravi perché le stesse categorie giornalistiche capirono che era incompatibile nasce da un giornalismo veramente democratico col mantenere in piedi una struttura curativa che ovviamente faceva incappare
Tutte le contraddizioni del caso una la ricorderò alla fine Arrigo Jacchia altro giornalista ebreo che dovette a sua volta a sua volta passare
Sotto la scure dell'epurazione democratica per dimostrare di non essere fascista perché non era stato uno dei maggiori sostenitori natalizia giornalistica precedente
Quindi abbiamo studiato processo pure e curativo in cui il quadro prima di tutto era dire questo lo dirò molto brevemente qui emerge ma insomma merce molto di più né contributi anche dei colleghi era l'anti nazione l'attivazione era fondamentale hanno soltanto un processo di esclusione dire legamento dei dei dei ma ai margini degli oppositori e quant'altro non processo di mobilitazione del corpo sano della nazione era questo gioco dialettico che faceva sì che come trovare elementi anti nazionali costante aumenta all'interno dell'universo i fascista italiano che era sovrapposto a quel punto generava un meccanismo di continua epurazione
E poi ci siamo sul processo delle generazioni in questa questa disputa ricchezza Michele Sarfatti a suggerito perché ci ha molto peraltro è vero che sono stato fortunato leggere saggi oltre vero che questa
Il pallino delle generazioni a confronto errata l'avevo già fatto su un saggio precedente dedicato la transizione successiva e mi piaceva molto perché funzionava proprio nel linguaggio il linguaggio dei giornalisti nati nel fascismo
Quindi cresciuti a pane consenso cresciuti a pane e mobilitazione sui temi di nazione anti nazione ero linguaggio che immediatamente sposò la causa antisemita
In tutto al cento per cento e molti dei giovani giornalisti Giorgio Almirante Giorgio Bocca ne conosciamo tanti alcuni denominati senza nominarmi
E non li nominiamo tanti che erano giovani fascisti
Però quelli che più prontamente accettavano il verbo antisemita ma non perché fossero necessariamente
Ariani nell'animo perché era di una tradizione folk dice ma perché coglievano l'elemento di accelerazione del processo paritario della contingenza politica in quel momento e su quello
La come dire il dibattito interno tra tendenza totalitaria non tendenza totalitaria no non si risolverà con Ilaria Pavan in una in una lezione fatta all'ordine regionale della Toscana perché ne ho fatti diversificazioni ordini professionali su questi temi su questi temi di questo parlando adesso hanno trovato un po'una quadra era un po'd'accordo
Trovato che dentro la tendenza totalitaria evidentemente vedi Matteotti vedi l'alleanza con la Germania vedi quello che succede avvengono delle contingenze politiche spesso anche diplomatiche
Che in qualche modo rendono evidente che fanno emergere quello che era stato latente
Era nella natura stessa del del processo ideologico del fascismo fascismo non era antisemita in quanto tale era rivolto all'anti nazione dal momento in cui linguaggi antisemita diventa un codice capace di unificare a livello europeo diversi
Loghi questo antisemitismo e quindi su quella temporalizzazione nasi finisce alla fine sui primi anni Trenta fatalmente quando cominciano a esserci primi vagiti è stato prima ricordato la testimonianza di Mussolini devi novecentotrenta ma nel trentuno trentadue trentatré Mussolini permettere dopo trentatré comincia emarginare gli stessi colleghi ebrei non ne nomino ma una su tutti Margherita Sarfatti che viene presa progressivamente marginalizzata
Perché il quadro europeo la contingenza politica cresceva in quel senso da quel punto la struttura la sensibilità totalitaria trovava il suo sbocco e giovane lo sposava
I giovani ne erano entusiasti assertori
I vecchietti un po'meno nel senso che il loro vedevano un processo che
Che a parte diciamo per devono anagraficamente no anche quelle quei luoghi di privilegi e poteri che avevano minacciati da chi veniva sotto aveva stentava no a ad adeguarsi e quindi a una serie di resistenze
Che rimanevano poi farò anche alla fine alcuni esempi
Ora su questa questione rapporto era de de de de danzatore dare codice sia perché c'è tanto ci sono genitori che difendono gli editori spesso di generazione anzianità non erano ricchi editori tendenzialmente Giovanni
Fascista non era editore no debitori anche all'epoca avevano erano di generazione più avanti anche i come dire i consiglieri della Banca commerciale non erano proprio di primissimo pelo diciamo quindi erano anche generazioni che avevano lavorato per tanto tempo insieme che pensavano di potersi salvare ma accanto agli editori che difendevano in alcuni casi e non sempre questo vale nel senso di andare ad esplorare ancor di più laddove possibile queste realtà c'erano colleghi che condannava
E c'erano colleghi che condannavano felici di farlo entusiasti danno possibilità loro concessa per eliminare concorrenti
Per fare piazza pulita di terre per ritrovare un senso della propria missione giornalistica nel Progetto a quel punto guerriero totalitario del fascismo in senso più compiuto
Io mi concentro su una figura rito Tajani molto ambigua peraltro dentro processi di corruzione che però era colui che guidava Circolo della Stampa di Roma e come circolo della stampa di Trieste in altri casi anticiparono addirittura le deliberazioni ministeriali le norme integrative operative del regime
Quindi editori che condannano o di difendere colleghi condannano sono in pole la cartina di tornasole no un po'nato Biografia di una nazioni diverse generazioni che ha diversi in diversi modi cercava di rispondere
Alla sfida lanciata dal fascismo sul terreno la contingenza politica
Quindi la poi restituzione vero è razziale
Perché inutili dubitabilmente razziale colpisce cattolici colpisce in questo
Pochi non mi duole riprendere colpisce almeno a livello del giornalismo tutti i giornalisti di finiti a breve perché anche coloro che tramite la discriminazioni si salvano vengono progressivamente messi ai margini e non recuperano ma le posizioni cadono Principe
E se continua a lavorare lo fanno con éscamotage Alberto Moravia nasce in quel contesto Livera Pincherle
Franco Fortini Franco Lattes il cambiamento ne prende il nome della madre usare lo pseudonimo comunque c'è un processo di margini marginalizzazione totale in questo contesto
Ovviamente giornalistico per e addirittura talmente tale che Eduardo Ricchetti un giornalista romano
Dell'Italy giornali tradizione monarchica fortemente monarchico si salva con la discriminazione continua un po'sottotraccia lavorare nel voliera
Natta l'agente pubblicitario dell'nonché giornalista
Edoardo Ricchetti fu però perseguitato free fisicamente dando negli anni della guerra dalla presenza costante di la questura del Flaminio sotto casa e la la riduzione evidente dello status economico
Che godeva da discriminato dopo l'otto settembre fu tra le vittime del rastrellamento uno dei cinque giornalisti ebrei deportati in Germania con la moglie che morì sul treno andando a Davos inseguì appena sceso
Forse vittima anche in un gioco di commilitoni tedeschi fu ucciso
Bene quell'anziano
A poco questo per dire che poi come dire la parabola iniziata con leggi razziali che colpisce tutti gli ebrei giornalisti
Non se ne salvano in quanto giornalisti e quindi razziale ha questo senso vero che razziale
Ma è una dimensione politico ideologica straordinaria appunto a fronte del processo di accelerazione del percorso che porta la guerra che avrebbe portato nella
Tensione
Che la giovane generazione di persone che poi trovano anche loro spazio abbiamo parlato da poco in un in un convegno sul corporativismo di Luigi Fontanelli no
Era un sindacalista che poi entrò fu uno dei fondatori della UIL nel secondo dopoguerra prova entra nella CGIL attraverso il MOSE gremito sindacale rivendicò anche in sede di epurazione democratica il suo essere fascista a tutto tondo
E lui tra quelle citazioni appena riportate vi si ritrovava in pieno ed era un elemento di rivendicazione di un fascismo genuinamente rivoluzionarie dunque antisemita
Molti molti molti molti non va non Viglianese ma molti moltissimo
Quindi il tema del totalitarismo imperfetto rimane insomma una
Un tema da esplorare in questo libro si ragiona tanto anche su questo e si ragiona soprattutto del fatto che forse il suo diventa nel due mila ventiquattro un po'falso problema
Nel senso che dentro una tendenza un'attenzione evidentemente
Totalitaria i tempi le scansioni le resistenze di ambivalenze le storture le distorsioni le accelerazioni e rallentamenti sono materia storica da studiare tutti i giorni senza più nascondersi insomma una polarizzazione che forse
Appunto possiamo anche tentare di superare sulle prospettive di ricerca nelle virate tantissime e vi ringrazio anche perché questo punto Javi per il rilancio alla platea composta per lo più da giornalisti di carne al fuoco ce ne sarebbe tanta per andare approfondire su questa falsariga altri progetti di questo tipo di questo taglio
è chiaro che il giornalismo in esilio anche se non è esilio o in fuga il figlio fuga più fuga Chris figlio
Non allineato giornalismo antifascista esisteva esisteva ed era
Ed era forte all'estero perché avessero condizionava comunque la visione che si rifà certe spesso non volevano mandare via i giornalisti perché con quegli intellettuali perché erano pericolosi
Il giornalismo centromeridionale Federico Centrone dalle non c'è non c'è per il semplice fatto che non c'erano ebrei iscritte agli albi professionali del sud nella Minculpop nella prima lista che poi rispecchia i cambiamenti dei vari albi professionali
Elemento tanto da fondare pagare
Ma evidentemente i meccanismi di cooptazione dentro i ceti medi nel Sud erano un pochino differenti rispetto alla cultura centro me settentrionale rispetto anche diciamo alla quantità numerica delle comunità ebraiche molto più
Vado in contesti Roma Firenze Milano Torino Trieste
E quant'altro
Questa ricerca su giornalismo Antin anti in fuga antifascista che perché cederebbe anche meccanismi di fuoriuscita fisica nome su tutti quello lo faccio per cui Massimo Della Pergola era un giornalista triestino molto interessante perché lui riuscì a scappare in Svizzera quindi fu uno dei giornalisti in fuga e dalla Svizzera ebbe il tempo di concepire vera giornalista sportivo della Gazzetta dello Sport e di inventare nulla si sa del Totocalcio quando torno in Italia
Quindi panieri queste traiettorie su cui tra l'altro cercherò di corroborare anche il portale veramente bellissimo che c'è sono sta facendo per prima perché poi questo qui ma insomma intende intellettuali in fuga perché anche facile da consultare divertente quel metodo prosopopea fico molto vivaci sono saggi di di tipo biografico prosopopea affido molto forti si indagava rotti altre colleghe cito solo lei perché la conosce un po'di più ma quindi ad esempio sarebbe da ragionare ragionare insieme su qualcosa di più una qualcosa che possa essere l'antifascismo di carta che ci porti fino alla alla Resistenza e quindi anche il ruolo dei giornalisti all'interno della Resistenza insomma ricordare che è vero che esiste il giornalismo che è la cartina di tornasole dei vizi delle scarse virtù spesso del popolo italiano e quindi non solo italiano perché giornalismo uguale dappertutto nei suoi nessi col potere nella sua in azione con la modernità ma esiste anche uomini e donne che fanno della pratica giornalistica che in tempo in Italia nel mondo ieri e oggi ancora sebbene in contesti in cui il conformismo la consenso la
La passività sarebbero diciamo ad arrivismo potrebbero essere cifre più importanti fanno un passo indietro dapprima si determinano combattere purtroppo a volte perdendo anche la vita quindi grazie a tutti tutte
Da parte di tutti gli autori e autrici riflesso Roma che non sanno sono qui oggi perché sono sono di Roma perché sono di tutta di tutt'Italia ma sono qui con con lo spirito e vi ritroveremo nei vari momenti di presentazione di questo volume in giro perché
Maria Grazia
Senza