Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?

Allora direi perché se ci mettiamo tutti seduti possiamo iniziare
Spero che si senta ecco
Forse si sente meglio se mi siedo
Spero che anche il collegamento per chi ci segue in streaming stia funzionando chiedo conferma
Allora molto bene iniziamo mattinata densa temi caldi il rapporto di previsione che presenti presentiamo che il centro di Confindustria presenta oggi ho fatto i complimenti Alessandro Fontana perché ricco ricco di tanti approfondimenti e angoli anche nuovi ci sono tante domande che tutti abbiamo su questa fase
Congiunturale sia a livello internazionale sia a livello italiano e naturalmente
Finanza pubblica inflazione produttività
Senza farvi perdere altro tempo mi presento rapidamente mi chiamo Federico Fubini sono un giornalista del Corriere della Sera vicedirettore del Corriere della Sera ma vorrei chiamare Sandro Fontana couple con economista di Confindustria presentare il rapporto di previsione due mila ventiquattro
Alla grazie grazie grazie Federico benvenuto a tutti
Grazie ovviamente grazie speciale ai agli ospiti e relatori al vice presidente e Porlezza mentre i colleghi del Centro studi hanno fatto un ottimo lavoro è sempre merito dei colleghi se il rapporto riesce a diciamo essere completa ben fatto un particolare acidula Facciolo che ha coordinato come il il rapporto tra altro frutto anche di collaborazione con alcune altre aree del nostro della nostra struttura quindi sia l'area energia ambiente e trasporti
Anche l'area affari legislativi con la quale abbiamo condividiamo diciamo le la responsabilità riguardo al al PNR che al monitoraggio PNR inizio con uno sguardo sulla su quello che è successo della crescita italiana e nell'ultimo anno quindi nel due mila ventitré la crescita da dinamiche sarà migliore delle attese uno zero virgola nove per cento di crescita a fine anno che migliore anche per le divisioni che sono state rilasciati ai primi di marzo cui diede le componenti i contributi
Sosta stati molto buoni soprattutto quello del che proveniente dalla domanda interna dette spinto dalla dagli investimenti sono gli istogrammi azzurri nella dinamica trimestrale ma comunque non è non è venuto neanche un contributo da parte della domanda dalla domanda estera
E anche si principalmente legato alla riduzione delle de de delle delle importazioni
Da sottolineare forse che lo lo scorso anno anche un altro elemento abbastanza rilevante è stato il del cumulo delle scorte particolarmente consistente con un forte contributo
Negativo alle crescita del PIL ovviamente se fossero siamo se queste scorte fossero state prodotte recepite sarebbe stata ben diversa da quella che da quella dallo zero nove
E adesso parto facendo un po'uno sguardo sulla domanda la da partendo dalla domanda mondiale con e e poi passeremo la domanda interna e in ultimo al alle ai fattori che ostacolano la crescita fra un per quanto la domanda mondiale
A Cuba o ho avuto nel due mila ventitré uno in coma ciò mondiale che ha subito una battuta d'arresto una dimensione soprattutto per quanto ben cioè mentre per quanto riguarda i beni la parte servizi continua a crescere anche ritmi abbastanza elevati
Il calo del commercio mondiale dice mondiali largamente bene invece sono un po'con il sì da un lato alla fine di questo ciclo di recupero del posto pandemia da parte dei beni sia manifatturieri che beni di investimento
E sono anche l'effetto di una di una di una di di tassi quindi politiche monetarie restrittive sì soprattutto negli Stati Uniti e in Europa
Abbastanza forti che quindi e tendono a comprimere anche la domanda soprattutto quella di investimento a prezzi elevati
In particolare anche quelle di energetici che hanno ridotto comunque il potere d'acquisto anche di famiglie e quindi la la la la la minore
Domanda di beni di beni di consumo
Ma su questo ovviamente agiscono anche altri altri elementi in Europa la recessione tedesca che diciamo è rappresentano elemento abbastanza rilevante almeno per la nostra per la nostra aria e poi soprattutto l'emergere di conflitti dico progressiva avevamo iniziato con con invasione russa dell'Ucraina adesso siamo mai niente cuculi venti gli ultimi giorni
Ci preoccupano sempre più perché questa che si tratta di di quello che qui non avremmo voluto
Può dover raccontare che potrebbe avere degli importanti effetti anche qualora le la situazione peggiora se ulteriormente
I riti quindi questo rientrate principali rischi che vediamo anche le dinamica del commercio mondiale che ci aspettiamo il lento miglioramento proprio perché perché tutti questi fattori verranno meno dure dovrebbero in qualche modo il meno almeno nel nostro scenario quindi sono una di diminuzione dei tassi di interesse che dovrebbe partire dalla metà dell'anno e questo dovrebbe riguardare non soltanto l'Europa ma anche gli Stati Uniti e quindi cioè diciamo darebbe questa lentamente una spinta che di cui vedremo poi
Gli effetti maggiori anche nel due mila nel due mila venticinque il recupero del potere d'acquisto e quindi il reddito disponibile che consentirà un vero rilancio anche dei dei beni di consumo
E ma ovviamente in questo ampio oltre oltre ai rischi negativo esistono anche rischi positivo in particolare la tenuta
Cioè con la la dinamica molto robusta dell'economia americana noi
Che diciamo la al ci aspetta oggi aspetta un rallentamento trappole arriverò ma comunque anche questa è stato una sorpresa positiva negli ultimi negli ultimi mesi che quindi questa pose poi si dovesse continuare sicuramente questa darebbe un nuovo un nuovo impulso alla al commercio mondiale la crescita mondiale ce l'aspettiamo
Prevalentemente sostenuta dai Paesi emergenti spesi urgenti se ne a vedere il la Cina e l'India fanno insieme circa il sessanta per cento della dinamica dei paesi emergenti Salk è cresciuta
L'anno scorso al cinque due per cento la Cina oltre il sette e l'India Song le dinamiche sembrano anche buone anche per le per per quest'anno e per il prossimo e quindi sicuramente la Grecia sarà sostenuto da loro e poi ci saranno anche dagli Stati Uniti e comunque sia avranno cresce buona seppure la prevediamo la vediamo in in attenuazione
Infine anche il contributo dell'ozono che però va arriverà soltanto dall'anno prossimo non ancora non ancora quest'anno da notare che al di là della crescita per avere una un una dinamica sul commercio mondiale importante l'apertura anche agli scambi quello che notiamo che Stati Uniti Europa
La stanno aumenta la la l'aperto agli scambi se ne trova un caso contrario a quello che riguarda alcuni dei Paesi emergenti in particolare la Cina il rapporto qui scambi nel grafico Paesi emergenti Cina sono le due linee in basso e come vedete riducono sarà già negli scambi rapporto tra scambi commerciali e produzione industriale questo in parte è connesso a un normale nelle normali dinamica
Diciamo nel processo di sviluppo interno a questi Paesi perché man mano che crescono si crea una domanda interna
Un settore manifatturiero industriale più forte e che quindi ha meno bisogno di importare e meno bisogno di esportare però dall'altro contribuiscono sicuramente a queste dinamiche
Anche le tensioni geopolitiche negli ultimi anni abbiamo visto una Bon progressiva caduta delle vendite i cinesi negli Stati Uniti
Che state confermate anche l'anno scorso dall'anno scorso vediamo anche una riduzione delle vendite cinesi in Europa e parallelamente aumentano invece gli scambi Stati Uniti Europa questo
Sia in qualche modo è un poco il processo che sta avvenendo di ricomposizione un po'degli scambi e che prevalentemente puntare a fu diciamo in questo in questo contesto si rafforza negli scambi tra Paesi amici
Mentre invece diventano se si vanno riducendo quelli tra Paesi più distanti geopoliticamente questo avrà seriamente impatto su quanto per quanto riguarda il il commercio internazionale nelle ambito delle macroaree gli Stati Uniti son quelli che hanno guidato la crescita soprattutto nella parte né nell'ambito dei Paesi avanzati cresciuti del due virgola cinque per cento
Siamo oltre otto punti percentuali dal dal prebende mia
Non sembrava risentito del delle dell'aumento dei tassi in alcun modo le trainati da una domanda soprattutto da parte dei da un parente dei consumi che è andata molto bene questo anche perché i salari orari sono comunque superiori la dinamica è superiore a quella del dell'inflazione corre che banche sono libere anche investimenti anche sport azioni ci aspettiamo un rallentamento dice o prove che perché la propensione al risparmio è scesa negli Stati Uniti più di quanto non si accese negli altri Paesi avanzati
E quindi anche questo recupero del reddito probabilmente sarà destinato a una ricostituzione del risparmio che è stato eroso e poi c'è la questione l'infrazione
Frazione che è risalita a febbraio al tre cinque per cento considerate che era treni due a a Marzio scelse gli altri cinque era febbraio tre due a giugno dell'anno scorso era al tre uno quindi significa che che di fatto sta rimane sì ha smesso di scendere effettivamente e questo anche con esso partono da una situazione in cui la disoccupazione di lungo le risorse attuale
è più bassa della disoccupazione di lungo periodo come dicevo le la dinamica delle deduzioni ancora molto accentuata e che quindi anche qui beh già i mercati stanno scontando un ulteriore spostamento del momento del taglio dei tassi
Che verso settembre due esseri giugno
E questo significa anche che si ridurrà anche il l'entità del taglio che probabilmente per quest'anno dovrebbe essere non più di mezzo punto e e l'altrettanto dovrebbe essere dovrebbe essere l'anno l'anno prossimo e poi comunque sia nella dinamica dell'economia americana
Peserà anche molto l'incertezza elettorale che di solito negli anni elettorali a una una un'importanza non è rilevante
E sull'euro zona crescita molto debole qui vuole portato le le variazioni percentuali del PIL tendenziali son quelle sopra cioè trimestre su trimestre corrispondente dell'anno precedente quelli sotto congiunturali sul trimestre
Tutto questo è l'anno dell'anno precedente invece qui sul trimestre precedente esclusive chiaramente dalla da da dal dall'Eba dagli istogrammi del del del con dei delle variazioni congiunturali come di fatto la Grecia nell'eurozona e praticamente piatta
E questo risente ovviamente della debolezza verandina della domanda mondiale e degli alti tassi di interesse albero
Diciamo nelle nella e poi dalla crisi tedesca perché la Germania incide per oltre il ventisette per cento sul sul PIL della regione quindi avere una Germania debole ovviamente non poche comportare anche una dinamica debole delle dell'intera area e poi anche qui i conflitti ne abbiamo uno poi sostanzialmente non roba
Quindi anche questo incide negativamente non ci aspettiamo dei grassi sì miglioramenti su quest'anno probabilmente qualcosa
Via via andrà recuperando un po'la domanda domo mondiale via via il taglio dei crediti Tanzi
Porterà diciamo a alimenterà soprattutto la parte consumi quindi la parte della domanda interna e quindi recupero il reddito disponibile quindi ci aspettiamo che dall'anno prossimo questa crescita comincerà a a recuperare l'altra cosa da notare almeno su su cui sull'anno passato è la la forte dovrà gelida tra Paesi dove la Spagna va molto bene in una crescita che siamo al due virgola cinque per cento quindi abbastanza elevata va abbastanza bene l'Italia conservavo e vedete
La la la la Francia che rimane comunque abbastanza debole decisione la Germania
Germania sulla quale non non è non si intravede al momento una risalita l'anno scorso la il PIL è sceso dello zero virgola tre per cento umori dei dei quasi tutte le componenti sono state negative tra gli indicatori ecco l'unica buona notizia che
Proprio di di ieri la fiducia delle imprese manifatturiere che risalire di salita anche sopra il sopra le attese ma per il resto su quei vagoni attese gli ordina di lamiera producendo Sturiale
Vanno tutte molto male con l'unica eccezione dell'atomo di perdere quella linea azzurra nella produzione industriale che l'unico è l'unico settore che che comunque è andato abbastanza bene anche se sotto i livelli del per del del pre pandemia
Quindi abbiamo all'export italiano la dinamica e l'export è quella che il diciamo ci ha dato maggiori soddisfazioni forse negli anni insieme agli investimenti negli anni negli anni passati nel due mila ventuno e ventidue
Nel due mila venti di almeno per quanto riguarda l'export di beni abbiamo avuto un calo dell'uno virgola cinque per cento
è un calo che comunque sia
E relativamente agli la la la alla situazione evidentemente è un da consigliare un buon risultato considera grafico la linea del del del del del delle diciamo la le linee più in alto e quella italiana quindi comunque sia la dinamica è stata sia migliore del commercio mondiale cioè meno peggio almeno diciamo del commercio mondiale anche migliore degli altri nostri
Nostri competitor ci aspettiamo anche qui un lento recupero legato appunto alla alla alla alla domanda alla domanda mondiale
L'altro guru che comunque sia sarà il il la la la la crescita per i prossimi anni sarà all'incirca intorno a quella che sarà la dinamica della della della domanda del commercio del commercio mondiale
Qui da votare questo elemento che riguarda questo indicatore questo grafico di destra e questo è un indice di ricomposizione geografica di import-export questo è costruito con una media delle variazioni
Nelle quote settoriali di import di export per Paese che sono bond grate per i flussi settoriali di di importo e di export e questo
Sì se fosse zero
è un caso ovviamente limite significherebbe che di fatto non c'è stato nessun commento nella direzione geografica di di di di di nostri flussi commerciali mentre match e cento quando invece l'importo e l'export sono destinati o provengono
Da destinazioni completamente nuove come vedete negli anni più recenti questi indici sia per l'importo che per l'export sono cresciuti molto
Passiamo da circa quattro per l'export a circa il il il cinque e mentre invece per quanto riguarda l'importo siamo da vicini al cinque siamo saliti addetto al sette ovviamente qua dietro c'è anche tutta la questione della diversificazione degli approvvigionamenti energetici e quindi del del gas provvedete che questo è molto rilevante anche per quanto riguarda la parte di di di di export quindi stanno cambiando molto al nell'ambito degli scambi degli scambi mondiali
Lego alla prova al l'export la produzione industriale perché perché in realtà come è andato male l'export la la di Mullah rosso industriale ha seguito un po'Serianni è l'export e anche quella del consumo dei beni che non è andata bene
E nel due mila ventitré è scesa di due oltre due punti percentuali perisce ESA sotto i livelli livelli bevande mi all'inizio dell'anno iniziato l'hanno iniziato a
Oralmente la debole per quanto riguarda l'ozio industriale e atteso anche qui un recupero legato alla alla alla alla alla recupero della domanda di beni
Quello che dunque vorrei far notare anche soluzioni serie che comunque sono dinamiche molto dello Jennifer settori anche perché di Gori e di beni
Nel grafico di sinistra vedete i Comuni beni strumentali che son quelli che sono stati poi un po'più sostenuti diciamo così dal dagli incentivi quattro punto zero quelli che saranno sostenuti da per sei cinque punto zero sono la linea gialla in alto e son cresciuti molto nel due mila ventidue per rimanere poi più piatti
Mentre invece vide dei beni di consumo seguono esattamente la media della della discesa quelli che pagano più prezzo più più alto soli beni intermedi che son quelli connessi alla dinamica del della della della del commercio internazionale qui negli scambi internazionali insomma che quelli che pagano maggiormente forse l'aumento dei prezzi dell'energia
Di qua invece se la vedessi Pisa vedendola per settori si vede come sono andati molto bene la farmaceutica e gli altri mezzi di trasporto l'Automotive per mentre invece pagano in termini di produzione industriali come sta succedendo ormai da da almeno due anni i i settori più energia intense per quindi minerali non metalliferi carta
Legno e metallurgia
Sono i settori che vanno peggio su cui comunque già ramo richiamato l'attenzione anche in passato
Per quanto riguarda la domanda interna il fattore più fra i fattori frenanti che abbiamo visto negli ultimi tempi sono stati sono sicuramente l'inflazione alta e e i tassi che a seguire
Sono stati alzati proprio per abbassare l'inflazione se andiamo a guardare l'eurozona l'inflazione scesa molto è scesa molto da oltre il dieci per cento sempre del due quattro
Ma adesso sembrerebbe anche Quiché abbia smesso di crescere se pensiamo che il livello di il le le le variazioni annuale di marzo è praticamente identica a quella di novembre quindi c'è stato anche qui un forte rallentamento nella nella discesa
Di in Italia da un picco molto più alto anche di quello dell'euro zona siamo scesi a fine anno allo zero sei è risalita poi adesso a marzo all'uno e due naturalmente in questi in questo uscì in queste oscillazioni che vediamo di recente di sono legati alle variazioni dei dei prezzi dell'energia percentuali diverse l'energia che da progressivamente da molto negative può son diventate negative restano sempre più avvicinando lo zero
E ovviamente questi trascinano un pochino in alto l'infrazione con particolare però che quella italiana rimane ben sotto il il il la soglia del due per cento al contrario quelle Rozzone invece ancora bene ben al di sopra i tassi sono fermi da proprio da da da sette mesi la la Bei Banca europea ha più volte dichiarato che il mantenere questa se avrebbe consentito all'inflazione discende le attese dei mercati al momento solo per una taglio dei tassi a partire dal dalla data dal prossimo giugno e poi per un primo taglio dei tassi poi seguirebbero altri tre per un totale di un punto in meno alla fine dell'anno e per l'anno prossimo lo zero settantacinque un punto il tre tagli da da da zero venticinque ciascuno
Queste sono le attese dei mercati naturalmente poi bisogna vedere se poi queste realtà verranno verranno poi effettivamente seguite dalla Banca centrale ma su questo ci torno tra poco
Tengono quella la al diciamo se Vania vede le componenti dal lato della domanda del PIL vediamo che hanno tenuto molto bene
I consumi alla fine una dinamica del più uno e due soprattutto se si pensa che se nel due mila ventidue che nel due mila ventitré il reddito disponibile in termini reali è sceso e questo esso Paul accade proprio grazie al fatto che le famiglie hanno sostenuto i consumi hanno finanziato i consumi con riducendo la propria comprensione a risparmi e quindi utilizzando i propri risparmi
Il problema che provincia console molto dal risparmio che molto più bassa di quella storia di quella pre riprende mia nella media per pandemia questo significa però anche che in quest'anno avremo questa nel prossimo vedremo cresce peggio disponibile in termini reali
E questo grazie sicuramente all'apporto dell'occupazione che che continuerà a crescere seppure in misura più moderata di quello che abbiamo visto sinora ma soprattutto alla alla alla dinamica dei salari reali
Che sarà alimentati da una crescita dei dei dei dei salari e dei salari nominali e che rimarranno bassi anche grazie alla bassa abbassa inflazione questo mentre do disponibili non crediamo che confluirà integralmente
Nel nelle in una nel meno un aumento dei consumi proprio perché perché poiché il risparmio lezione risparmi scesa molto le famiglie anche qui anche in Italia tenderanno a ricostruire parte lo risparmi e quindi avranno una dinamica positiva ma probabilmente più rallentata di quella che abbiamo visto nel due mila nel due mila ventitré poi per per nel due mila venticinque il tale anche il taglio dei tassi e il consolidamento di questo e miglioramento del reddito disponibile l'aumento del reddito disponibile consentirà invece maggiori una dinamica maggiore dei consumi vi vorrei saturo soffermare l l'attenzione su il grafico di destra come si vede qui possiamo dire che sostanzialmente finito il recupero post pandemia dei beni e dei servizi quindi ai consumi di beni dei consumi di servizi da sottolineare che siamo arrivati a questo sostanziale recupero anche se poi servizio Ca'dell'ultimo trimestre ma mi son ritornati sotto i livelli pre pandemia da segnalare che in realtà questo recupero ci sono arrivati i beni servizi conta Ettore completamente diverso in cui i beni hanno recuperato molto prima come era ovvio subito dopo la pandemia
E poi nell'ultimo anno ad esempio hanno avuto una dinamica negativa perché invece la parte dei servizi è cresciuto è cresciuta rapidamente soprattutto i tempi
E i tempi più recenti questo ovviamente ha impatti anche sulla parte dell'offerta e quindi anche su quello che dicevo prima della produzione industriale
Dicevo che l'occupazione sostiene il reddito disponibile abbiamo avuto ne ho una un aumento delle Hula nel due mila e la dinamica delle delle unità di lavoro a tempo pieno nel due mila ventitré che sta più sostenuta del PIL
In realtà se ne è discusso molto anche di questa dinamica ma la vede che l'anno prima era stata invece inferiore a quella del PIL pure va detto che il mercato e lavora normalmente un disallineamento temporale rispetto alla dinamica dell'attività nel senso che come giacché l'accaduto anche negli anni precedenti in una prima fase abbiamo avuto qua ove si ha un aumento delle ore lavorate un un aumento dell'occupazione molto inferiore poi in una fase successiva
Sì a una una riduzione una una diciamo un'aggiunta decelerazione dell'aumento delle ore lavorate per un match un aumento degli occupati e questa è una dinamica che succede quasi sempre in in in queste fasi particolari di crescita e poi di di e di di rallentamento
C'è una un focus sul la lite nel rapporto sulla dinamica dello cuoce negli ultimi quindici anni con qualche dato che credo sia abbastanza interessante
Il primo è il fatto che si è visto in questi quindici anni un aumento dei degli occupati un aumento che tratte superiore a quello di qua anche alla alla dinamica del PIL
Per per cento contro una dinamica del più e del meno uno per c'è un uno per cento rispetto al due mila otto
E e se ne va a vedere il monte ore monte ore lavorate rispetto ad aprile rimasto sostanzialmente invariato questo significa che di base in questi quindici anni About una stagnazione della produttività oraria del del lavoro
L'altro elemento molto interessante rapporto è è il il lo spostamento del degli occupati abbiamo avuto una ricomposizione interna tra gli occupati in cui aumento aumentati molto quelli nelle nel settore dei servizi sono ridotti quelli nell'industria e nelle costruzioni
E e questo è e a questo si aggiunge un'altra ricomposizioni interna per tipologia di contratto perché dal due mila quindici abbiamo visto crescere molto l'occupazione dipendente e in particolare quella tempo indeterminato rappresenta circa il sessanta per cento del totale
E Contra al contrabbasso una forte riduzione della della componente di lavoro indipendente che rimane comunque nonostante questa forte riduzione molto più alta del di quella che è la media la maga europea
Infine un'ultima notazione riguarda tasso d'occupazione giovanile quello della popolazione di di di Hubble c'è tra i venticinque e trentaquattro anni che non è ritornato ancora ai livelli del due mila otto è ancora sotto quei livelli è cresciuto molto però molto negli ultimi anni questi nella post pandemia la partita è che adesso devo cominciare a guardare a questa se poi c'è ma era leggermente diversa perché in realtà e la questa crescita e più dovuto alla diminuzione della popolazione rete denominatore la popolazione dei venticinque trentaquattro anni che all'aumento delle degli occupati giovani quindi questo
Un battezzerà perché sembra un dato positivo in realtà nasconde una dinamica che assolutamente negativa che appunto quella dietro la dinamica demografica
E dicevo prima che anche per i tributi cereali sono il recupero abbiamo i curricula già abbiamo visto nel nel settore privato l'abbiamo già visto nel due mila ventitré
Più o meno della stessa entità sarà anche nei prossimi due anni traina l'industria che ha le e il settore che ha una lava la quota più ampio di copertura dei de le di contrattuale dei contratti collettivi
E anche perché c'è un meccanismo che spalma le chiama l'Inter inflazionistiche su più anni e che quindi consente anche un recupero da parte del potere d'acquisto molto meno nei servizi e ancora meno nel nel settore pubblico settore pubblico che in cui le risorse Giovinco rimane molto ampio lo scarto tra de diciamo a thing la riduzione del potere d'acquisto rispetto al due mila ventuno Savall interne all'intorno INCE all'incirca al dieci per cento
Verrà proibito una buona fetta più della metà verrà recuperata nel momento in cui verranno utilizzate le risorse stanziate leggi di bilancio per il rinnovo dei contratti ma il rinnovo dei contratti probabilmente e visto che non saprà particolarmente potrebbe slittare Violanti quindi a venticinque molto probabilmente anche più anche quindi la dinamica sarà ancora abbastanza lenta delle retribuzioni pubbliche nei prossimi dei prossimi e due anni
La sede l'altra componente quegli investimenti dicevo prima che era un altro degli elementi che ci ha dato delle grosse soddisfazioni perché in realtà sono cresciuti di oltre il del trenta per cento se vediamo rispetto al privando è mia siamo sopra i livelli del del due mila sette l'ultimo anno la Grecia è stato del quattro virgola sette per cento guardando questo grafico a confronto con gli altri Paesi europei
Mi sembra abbastanza chiaro non c'è nulla da aggiungere abbia una dinamica che completamente diversa da quella degli altri Paesi ovviamente sostenuti dagli incentivi all'edilizia però vedete che nel grafico sono riportati invero dei contenuti il il contributo degli investimenti in abitazioni e si vede che che in realtà anche al netto di quelli la verità è che vidi gli investimenti sono andati meglio degli altri paesi degli altri nostri diretti competitor dove tra l'altro vediamo che in alcuni casi sono addirittura addirittura ridotti
Questa dinamica è già in rallentamento quest'anno ma rallenterà Pierre Bergé rallentamento l'anno scorso ma rallenterà ulteriormente quest'anno il prossimo anche per la per la la la la la pian piano la la fine degli incentivi all'edilizia e saranno soltanto in parte compensati da il dalla ma la la dall'implementazione del PNR R che darà maggior impulso perché c'è una maggiore quota di risorse su questi anni e dal che dal dal taglio dal taglio dei tassi
Aggiungo soltanto qualche indicazione sulla parte il credito perché si è attenuato il calo dei prestiti in particolare sono tornati positive le variazioni trimestrali dei prestiti bancari
Questa sera tra Polo dice stanno scendendo anche i tassi di interessi applicati in media alle imprese e nessun non ci sono in aggregato segnali di di di di di carenza di liquidità dicevo poco fa dell'importante contributo del PNR R.
Per tra quest'anno e il prossimo le risorse programmate da spendere sarebbero circa cento miliardi
Quindi non sono risorse
Può quasi compenserebbe o quelle che verrebbero meno dal dal dal dal dagli incentivi
All'edilizia il problema tra appunto spenderla
Perché fino a oggi ne abbiamo spesi soltanto il ventidue per cento quindi quarantacinque miliardi la diciamo di positivo c'è che ne abbiamo impegnate quasi e più della metà quindi sicuramente questo sedici lascia ben sperare sulla sulla sulla sul completamento diciamo e la la possibilità di implementarla completamente certo è che e se ci si riuscirà sa molto perché dovuto al fatto che sono in larga parte misure automatiche la parte che riguarda lavori pubblici su ottanta miliardi lavori pubblici sono stati realizzati soltanto speso tanto dieci miliardi veniamo quota ancora abbastanza Rina
Se ci confrontiamo con gli altri che altri Wiener degli altri paesi vedete nel grafico di sinistra siede come quella bolla grande in alto e quella dell'Italia che ha è quella che ha raggiunto in percentuale il maggior numero di traguardi obiettivi
Non più della media e soltanto sotto la Francia che però un piano decisamente de ridotto rispetto a quello a quello a quello italiano
Quest'anno le previsioni quindi per Arion le previsioni per per per questa nel prossimo il la crescita del PIL per quest'anno
E vista allora lo dovrebbe essere dello zero nove secondo lo Shannon sociali previsione per l'anno prossimo all'uno e uno Satta di di una dinamica molto vicina leggermente inferiore a quella che è stata indicata del Def presentato qualche giorno fa
Ma anche vicino a quella di di Banca d'Italia un pochino più più alta di quella che è la dinamica prevista delle prime nelle nelle previsioni del del del del Fondo monetario presenta V uscite ieri rilasciate ieri soprattutto sul due mila venticinque
Noi vediamo una dinamica abbastanza e per quest'anno un traino del da parte delle esportazioni nette principalmente ma con cura buona dinamica anche ancora degli investimenti
Per l'anno prossimo il tarlo saranno appunto i consumi con anche un anche lì un buon contributo anche della della parte Investimenti
Sull'occupazione abbiamo come dicevo una ci aspettiamo una dinamica che comunque sarà probabilmente un pochino inferiore a quella del PIL anche per compensare quello che era successo
Nel lo scorso anno
I prezzi la discesa che rimarrà comunque il tasso infrazione per quanto più alto in media sull'anno sempre ripeto per quelle ragioni che dirò delle variazioni dei prezzi energetici realtà rimarrà ben sotto la soglia del del due per cento
E infine sull'indebitamento netto della PA in discesa forte quest'anno e il prossimo è un un livello questo rapporto debiti di deficit-PIL molto vicino a quello del del presentato nel Def
E quello che cambia come nel caso del debito che invece è ben più alto di quello che sta nel Def è la dinamica del PIL nominale
Più nominale che nella nella lo scenario previsivo presentato al governo è molto più una crescita molto più elevata dovuto ad un depuratore che è molto più più alto di quello che che mettiamo noi all'interno delle delle nostre delle nostre previsioni
Podio passo a qualche rischio cogliere qualche rischio Dio o non diede alcuni ma realtà non sono sicuramente tutti qui sicuramente Illy l'allargamento del conflitto in atto dei conflitti in atto dell'aumento del seggio quelli che rappresentano un un un vincolo molto forte a queste a queste previsioni l'escalation degli ultimi giorni ci ceda Uncini da soltanto una UNCI da diversi spunti in questo senso e questo l'Impact
Come dire lo potremmo Elisa sul commercio internazionale ma lo potremmo vedere anche molto sulla parte delle delle commodity in particolare sul la dinamica del prezzo del petrolio pezze però che già di per sé stesso altro siamo intorno ai novanta dollari
Al barile che è un prezzo che al momento è alto prevalentemente perché i Paesi OPEC la Russia hanno ridotto la la l'fare Taro limitato la produzione e c'è una buona domanda da parte i Paesi emergenti
Nello nostro scenario è CP diciamo riteniamo che nei prossimi soprattutto nei mesi estivi dovrebbe aumentare la produzione e questo dovrebbe far scendere il prezzo di di ovviamente che rimarrà comunque sia sempre abbastanza alte sempre intorno o sopra leggermente sopra agli ottanta
Dollari dal barile però è chiaro che si tratta di di di di di scenari che non tengono conto in alcun modo di altri di altri degli effettivi dei possibili conflitti e anche di scelte politiche da parte dei produttori diverse da quelle che da quelle che sarebbero o o diciamo nonché beghe normalmente seguite dai Paesi produttori che estendono genialmente a massimizzare il loro entrare nel nel lungo periodo
Un altro elemento di rischio nell'ambito lo scenario è ovviamente la maggiore persistenza delle infrazioni in Europa
è chiaro che se dovesse persistere significherebbe che il taglio dei tassi sarebbe rinviato ancora ulteriormente era inizialmente aprile poi maggio adesso a Julie diciamocelo ce l'aspettiamo per giugno se dovesse essere inviate hobby e questo significa un minore un minore slancio alla alla alla alla a sua tutorato a parte la domanda interna una cosa simile può cadere anche qualora fosse la fredda rinviare questo perché perché quello che si aspetta tormenti mercati come dicevo prima che già Italia dei tassi avvenga a settembre in realtà sì la banca centrale o verdi ci disse di seguire il il il la fede significa cioè si dice si decidesse di non seguire avrebbe quindi di tagliare a a giugno probabilmente in anticipo rispetto a quello che deciderà Fred questo potrebbe avere degli impatti sul sul cambio al momento poi chi e gran parte dei comodi sono pagate in in dollari ovviamente questo significherebbe anche e dare nuovo impulso all'inflazione
E per cui Beppa anche questo è possibile che anche questo visti i prezzi anche elevati del del petrolio che è possibile che la che la BCE decida di di seguire di attendere quindi il taglio seguendo appunto le decisioni della della fee
Infine punto fondamentale mi sembra già di averlo detto più volte appunto l'implementazione del PNR R.
E noi qui abbiamo ipotizzato che quasi integralmente vengano realizzate il le le vengono spesi che sono previste vengono realizzati quindi raggiunti traguardi gli obiettivi ovviamente tutto quello che verrà fatto in meno
Ridurrà o quello che è il la dinamica della crescita prevista per questo biennio tali fattori frenanti il primo il più evidente è quello della fine del superbonus drammi siamo in una fase in cui adesso mai e in vigore ancora soltanto per il completamento dei lavori già iniziati e quelli e quelli asseverati ed è però nonostante questo nei primi tre mesi il le le le detrazioni cumulata all'ammontano a circa ventidue miliardi e mezzo quindi anche per quest'anno l'impatto comunque del sorpasso sarà abbastanza rilevante quindi la fine vera coralmente la vedremo
E già la vedremo nelle nelle nelle nel prossimo anno
Per ci siamo chiesti vista le ha rilevanza delle risorse investite su questa misura siamo qua chiesti quanto questo possa impattare sulla crescita e quindi in qualche modo un po'quanto abbia impattato in passato anche per capire quello che c'è da aspettare in futuro
E abbiamo fatto un'ipotesi in questa si traduce quindi simulato la l'eliminazione dicono sì cosa sarebbe accaduto se non avessimo avuto tra due mila ventuno il due mila ventiquattro il il superbonus e quindi di quanto sarebbe stata la la crescita la Grecia sarebbe stata inferiore di due virgola quattro punti percentuali
Non è un è un numero abbastanza consistente quindi rilevante importante ma non è un numero straordinariamente alto siamo o circa lo zero punto sei
Di di di punti percentuali di crescita in media all'anno quindi sicuramente un contributo importante ma non ma non ne decisivo l'abbiamo ho anche provato a vedere quello che succederebbe ai settori manifatturieri che sono fornitori delle costruzioni in particolari settori metalli non metalliferi prodotti me dallo gomma plastica
Macchinari e apparecchiature
Come si vede dal grafico in realtà le dinamiche negli ultimi tre anni non hanno di questi settori non hanno seguito quelli delle costruzioni ma hanno seguito la media e e in qualche caso anche peggiore del resto della manifattura quindi anche qui non ci aspettiamo degli impatti straordinari per quello che sarà peggio con la fine del suo bonus suoi su alcuni dei settori manifattura manifatturieri
Un altro elemento ho già sottolineato in precedenza ma ci ritorno perché soprattutto sul periodo più recente e quello della competitività
Qui diciamo nel due mila ventitré rispetto al diciannove il costo del lavoro per unità di prodotto è cresciuto più di quello che ha cresciuto una media del dell'eurozona
E questo questo significa che di fatto è stato annullato quello che era stato il precedente il precedente guadagno tra il due mila quindici il due mila diciannove è stato annullato completamente rispetto all'Eurozona lo vedete alla linea arancione
Nel nel primo grafico a sinistra
E che si è praticamente ricongiunta con la media dello Zona e abbiamo eroso l'abbiamo però su quelle di Bloody compra l'idea anche nei confronti della della Germania per quale motivo questo è avvenuto non è venuto per la dinamica del costo del lavoro perché come vedete nel grafico centrale e il costo del lavoro è rimasto più basso che nel nel nella media dell'Eurozona e più basso anche nel della germogliato basta la Germania è avvenuto per la dinamica la produttività che vede nell'altra la prodotte dare a oraria del lavoro
Che è quella che vedete nel terziario questo è un elemento di grossa debolezza ovviamente e quindi anche questo è un fattore che né inciderà negativamente
Anche per le lo vedremo diciamo dal punto di vista ma proprio così puramente nella parte del lo dell'export l'altro elemento fatto fattore frenante e sono i prezzi dell'elettricità ancora troppo elevati per le imprese il prezzo pagato dalle imprese nane
Ben più alto lo vedete nel grafico qui qui sono il pezzo elettricità per i consumi non domestici al lordo di oneri e tasse senza includere le misure adottate dei diversi governi
Che però diciamo comparativamente agli altri paesi ci vedono soccombere nel senso che sono più le misure adottate altrove altrove e quindi questa differito esso differenziare e anche più ampio di quello che vedete qui
Le naturalmente questo peggiora le la complica delle nostre produzioni e è un fattore tra l'altro strutturale lo vediamo dalla produzione industriale per quanto riguarda i disertori nel G intensi perché ovviamente hanno una dinamica decisamente più bassa di tutto
Tutto il resto della della produzione questo perché accade questo un parte il meccanismo di determinazione del prezzo che basato sul costo marginale
Della produzione di elettricità e che quindi che avviene e che Putin viene calcolato sul gas
Ma in realtà questo meccanismo e anche che conto anche di quanto elettricità e produttore rinnovabile e la quota di rinnovabili energia più elettrica prodotta nell'abilità le più bassa del negli altri paesi quindi questo spinge in alto risolva il il il il prezzo rispetto a quello che succede nelle negli altri negli altri Paesi
Infine un altro questo al dopo l'ultimo o rischio che vediamo l'ultimo fattore di ostacolo diciamo di breve periodo
Stanno aumentando sempre più le strozzature sulle rotte soprattutto sulle rotte marittime internazionali ma non solo perché anche quelle terrestri con le difficoltà che abbiamo sul Monte Bianco Frejus Brennero non mancano
Però diciamo in più recentemente abbiamo visto l'emergere di queste qui vedo a sinistra il grafico che riporta i transiti
Delle navi per i diversi stretti si vede il calo verticale dei Tanzi berbera Baba il manderebbe che sarebbe il il lo stretto in cui stanno agendo questo gruppo yemenita degli utili attaccando le navi commerciali che transita operose tutte posso quelli che passano attraverso il canale di Suez e quindi c'è stato reduce di circa nel a marzo siamo circa al sessanta per cento in meno di di transito le navi su questo su questo ha perso cari Suez e che quindi sono costretti a a passare per il Capo di Buona Speranza che vedere e quella linea rossa che fa vedere come cresce e cresce quasi misura esattamente a pari a quanto perde il il il Canale di Suez
Vedere che non è comunque l'unica strozzatura c'è anche la struttura sullo stretto di di Malacca
Che anche quella ha come come intensità di di di transiti è decisamente superiore anche alla somma di degli Suárez se e di e di e di di Capo di Buona Speranza quindi state sotto due molto importante che ovviamente questa allungano i tempi di percorrenza e rischiano di creare anche delle mancanze nelle del nelle nelle nelle nelle degli input produttivi quest'altro capitolo ed e della crescita
La crescita dei dei dei prezzi che l'altro elemento negativo che è collegato alle alle alle alle strozzature
Sono cresciuti a fine gennaio erano cresciuti di tre volte
E mezzo i pezzi della rotta Shanghai Genova che tratta è una di quelle che è cresciuto di più possono lentamente ridotti a fine marzo siamo circa centosettanta per cento in più ad ho provato a vedere questo qual è l'effetto di un patto che pure balere questo aumento dei dei prezzi
Dei dei noli se fosse stabile rimane servì a cui di questa entità per per l'intero anno questo porterebbero mento della peripezie evoluzioni in media dello zero virgola nove per cento e soprattutto all'in alcuni settori come ad esempio vedere la la la la la chimica la metallurgia e la carta IP prezzi a produzioni Serini ebbero in misura anche ben più consistente oltre il tre per cento
Un ultimo punto su quel su un rischio più di più lungo periodo c'è stata la riforma del del diciamo è stato il patto di stabilità e rientra in vigore quest'anno
Riformato e sicuramente contiene delle regole che sono sicuramente migliori poligamo in precedenza
Però è chiaro che uno dei grossi rischi connesse alla alla alla che vediamo con questa un confronto di stabilità che non cambia quello che la società cedente
E che l'introduzione delle dica che è stata fatta negli ultimi mesi delle queste Galli salvaguardia ed è per tutti i Paesi identicamente impongono imporranno delle correzioni contestuali
E abbastanza consistente quindi rischiano di determinare nuovamente delle politiche procicliche esattamente uno dei due aspetti di due-tre aspetti negativi che amo Calamo sottolineato il visto nel delle vecchie regole del patto di stabilità nel decennio nel dicembre scorso peraltro anche queste nuove regole
Diciamo per carità per quanto siano in miglioramento ma sembrano assolutamente incompatibile con quelle che sono le politiche le scelte politiche europee sa sulla doppia transizione sappiamo che questa richiederà molti si Investimenti da come è l'attuale assetto sembra che questi investimenti debbano essere fatti a livello Paese
In realtà noi probabilmente non avremmo anche a prescindere al patto di stabilità e crescita daremo probabilmente la possibilità di di di disegni di investire l'ammontare di risorse che sarebbe necessario
Sicuramente gran parte saranno private ma necessariamente servirà un supporto pubblico
Al momento diciamo che il il il quadro delle delle idee scelte politiche sembra del tutto incompatibile con quello che e l'attuale assetto della governance economica che si sostanzia nel patto di stabilità e crescita
Qualche indicazione di polizia proprio in questo senso partire dal dal punto quattro
Avevi posso avere la migliore il miglior sistema di regole di regole fiscali ma se non creiamo ancora uno strumento centrale per portare avanti queste politiche appunto la doppia transizione ma anche i beni pubblici europei e anche la stabilizzazione macroeconomica difficilmente noi riusciremo a venire a capo a vedere un patto dire delle regole del Patto di stabilità che funzionino veramente quindi in quel momento potremo farla anche più rigide probabilmente Murphy intanto non avremo un un un un c'è un meccanismo con una dotazione di risorse centralizzato probabilmente continuerà ma avere sempre difficoltà sia mantenere elevata la complica europea e sia l'altro a mantenere are a far mantenere diciamo a a far scendere i debiti pubblici elevati dei paesi che soprattutto Neale hanno hanno ne avrebbero più bisogno
Un altro punto è ovviamente l'attuazione più completa ed efficiente possibile del del PM RR questo oltre che per la Grecia e perdermi soprattutto per la CRI per aumentare la crescita potenziale nel lungo periodo
Continuare sul sostegno agli investimenti che abbiamo visto sono ovviamente sempre in in un allentamento ma soprattutto anche per affrontare le le le do per dimensioni e poi intervenire per la riduzione dei prezzi dell'energia questo
Sia attraverso una riforma del mercato elettrico e anche aumentando la quota di di di di generazione elettrica dalle dalle rinnovabili
Grazie
Grazie Alessandro veramente tanta carne al fuoco tanto situazioni molto molto interessanti ne ne voglio coglie sottolineare due per il dibattito che seguirà tra poco ma due delle tante possibili è la prima che riguarda la diversificazione geografica calante delle allora ci sono dei dati di quanto più che è una società sostanze anche al di elaborazione dei dati sulle attività sull'attività economica come citazione che fa vedere che la Cina sta facendo le stesse cose facciamo noi cioè sta commerciando sempre di più contraendosi emergenti
Come l'Indonesia che comunque non dunque in parallelo il il tema è che noi stiamo vendendo molti più beni agli Stati Uniti di prima della pandemia e abbiamo aumentato il il nostro saldo netto positivo negli scambi di beni con gli Stati Uniti credo a quarantaquattro mila di dollari l'anno scorso un aumento del cinquanta per cento rispetto a te pandemia una trentina di miliardi dollari sono due punti di PIL
E c'è un tema politico molto importante cosa succederà negli Stati Uniti dopo novembre dunque questo è uno dei temi l'altra osservazione mi ha molto colpito il dato sulla Spagna sul sul costo elettrico notte unità di fornitura e lì si vede l'impatto del della riforma che in Spagna hanno fatto e che noi non abbiamo fatto di separazione delle forniture di no del nel fra essi le forniture di rinnovabili la Spagna non è che abbia una
Fornitura di rinnovabili incomparabilmente sull'Alitalia sa quando del trenta per cento rispetto al venti dice suppergiù però avete visto l'effetto dunque per sottolineare l'importanza di quello che tu dicevi
Dunque per parlare di questo ed altro io vorrei chiamare
Rigorosamente in ordine alfabetico
Al tavolo con me Massimo Bordignon papà dell'università economista dell'Università Cattolica componente dello IOR prima fiscal council Lilia Cavallari Università Roma Tre presidente dell'Ufficio parlamentare
Il rilancio e Sergio Nicoletti al timone del capo del dipartimento di Economia e Statistica della Banca d'Italia e prezioso depositario dei segreti di ciò che è stato detto all'ultimo governi cause della BCE
Dove due che naturalmente ci racconterà in dettaglio tra poco
Prego accomodatevi
Dottor Nicoletti pasti ai proprio da lei perché naturalmente
Per il lavoro che fa appello per i confronti che ha anche a Francoforte
Voi sviluppato una più molto precisa per quanto sia possibile Avella
Dei rischi nell'economia internazionale di come sta andando
Abbiamo visto questo calo di commercio abbiamo un tema petrolio grande come una casa naturalmente
Uno o cercare di farsi delle domande ipotizzare delle risposte sul perché fondamentalmente un mercato abbia lasciato il prezzo il prezzo del petrolio dove ha dopo i fatti degli ultimi giorni
Premetto una risposta che gli operatori di mercato sono abbastanza superficiali nel valutare la minaccia Function degli attori politici ma magari ce ne sono altri a lei la parola
Perfetto grazie mille innanzitutto volevo ringraziare Centro studi di Confindustria per per l'invito
Ma soprattutto a che fare i complimenti mia mi associo insomma quello che ha detto
Il dottor Fubini prima altro altro davvero un rapporto
Notevole ben fatto ricco di informazioni ricco di male se quindi congratulazioni Alessandro Fontana tutti i colleghi Confindustria
Allora sì inizierà infatti il mio intervento partendo forse dal tema caldo del petrolio e della crisi in mediorientale quello che il questo può
Può comportare noi ovviamente abbiamo seguito con molta attenzione gli sviluppi sono partire dalla fino all'anno scorso delle attenzioni del Mar Rosso quello che ha ricordato Alessandro Fontana il
Le tensioni il dirottamento del delle rotte dal canale sicurezza al Capo di Buona Speranza l'aumento dei tempi di di delivery del di di consegna delle merci l'aumento dei noli secondo un'indagine della nostra indagine che regolarmente facciamo con come sulle aspettative delle imprese italiane quello che è il risultato è che circa un terzo delle imprese non fa manifatturiere ha subito ritardi o rincari
Nell'approvvigionamento di input perfetto
Di di quel delle tensioni uno Fox
Nel Complesso e sottolineo nel complesso perché vi sono ampia differenziazione a livello settoriale come anche riportato
Nel rapporto Confindustria l'impatto totale è stato relativamente limitato
Dopo un picco raggiunto all'inizio dell'anno i prezzi dei noli posti trasporto marittimo solo parzialmente rientrati i tempi di consegna sono migliorati anche in seguito al
Riassestamento delle rotte al riorganizzazione dei servizi dell'offerta di servizi marittimi
Nel nostro Bollettino economico che se mi è consentito un attimo e pubblicità uscirà proprio questo pomeriggio
Facciamo un'analisi di quanto proposto essere l'impatto
Sui prezzi finali simile a quel fatta Confindustria però per tutta l'area dell'euro
E quello che troviamo che insomma i rischi che un aumento dei costi di trasporto marittimo anche superiore rispetto a quello che abbiamo osservato finora
Abbiano un impatto inflattivo rilevante in Europa sono abbastanza contenuti
Ora il coinvolgimento diretto dell'Iran la nel nel conflitto mediorientale ovviamente cambia completamente gli scenari
Comporta rischi molto più grandi l'attenzione degli analisti si è spostata dal canale insicurezza al canale di Hormuz perché il canale di Hormuz
E diciamo un passaggio uno snodo assolutamente vitale per i flussi
Di di di Energia
Di transita quasi il venti per cento circa il diciassette per cento in tutta la produzione mondiale di Petrolino
Oltre al gas liquido del Qatar che un importante
Fonte di approvvigionamento anche per il nostro Paese trattare produce quasi il venti per cento del gas liquido mondiale
Quindi
Pur non essendo uno scenario di riferimento in molti analisti insomma alcuni di essi segnalano la possibilità che i prezzi del petrolio
Salgano significativamente spostano superare anche cento dollari nel caso di problemi di navigazione stretto di Hormuz ora avrete visto che negli ultimi giorni realtà il prezzo del petrolio rimasto molto stabile anzi diminuito segno che il mercato non non assegna un'alta probabilità uno scenario di questo tipo in parte aveva già scontato nelle scorse settimane
Un intensificarsi delle delle tensioni petrolio dall'inizio all'anno è aumentato di quasi il venti per cento e rimane uno dei fattori di rischio principale
Ora ad alleviare in parte queste preoccupazioni sul sul possibile restrizioni dell'offerta il greggio spicca molto l'attuale capacità inutilizzata da parte dei dei paesi dell'operetta
Che è molto elevata e soprattutto da da parte dei Paesi nono pecca non opache Plas che hanno aumentato
Enormemente i loro livelli di produzione comunque nel complesso i rischi legati diciamo la volatilità del mercato in materie energetiche rimangono molto rilevanti
Ora allargando un po'lo sguardo per la situazione internazionale
Noi vediamo dei segni di miglioramento soprattutto nel settore dei servizi rimane abbastanza debole
Il settore manifatturiero a livello globale ieri è stato pubblicato il World Economic Outlook del Fondo monetario e come ricordava
Alessandro Fontana da un accresce l'economia mondiale intorno al tre per cento per il prossimo biennio ecco dobbiamo considerare una crescente per cento è non particolarmente elevata rispetto alla media storica
è più bassa anche del di quanto si è avuto decennio Press precedente la la pandemia che non era stato un decennio particolarmente brillante
Però però questo numero va visto diciamo alla luce anche delle condizioni
Esistenti cioè una forte stretta monetaria attuata in pratica da tutte le maggiori colonie
Mondiali
Anche politiche fiscali in consolidamento rispetto all'espansione
Degli ultimi anni fatti Fondo monetario parla proprio esplicitamente di Grande Rete resilienza del delle dell'economia mondiale dietro questa resilienza di sono pro in mente due ragioni principali la prima è una risposta molto migliore rispetto al passato
Dei paesi emergenti rispetto a strette alla stretta monetaria
Dei paesi avanzati questo delicata un irrobustimento del del loro framework istituzionali ma anche di migliori politiche
Economiche e la seconda la la la seconda ragione forza in quella che è la sorpresa e l'hanno scelta
Straordinaria performances degli Stati Uniti
Che che nonostante la stretta
Forte non letteraria attuata dalla Fed insomma allora stanno stanno avendo un un
Le previsioni per quest'anno sono state riviste continuamente rialzo il Fondo monetario uscito ieri prevede una crescita per quest'anno gli Stati Uniti quasi tre per cento
è questo si confronta invece con le difficoltà
Del del dell'economia europea come ricordava Alessandro Fontana
Lare all'euro essenzialmente in in la stagnazione del più di cinque trimestri
Se guardiamo la crescita andiamo a vedere analizzare crescita comparata diciamo di Stati Uniti area dell'euro negli ultimi quattro anni vediamo che le differenze principali sono uno il consumo
La forza del consumo privato dello statunitense ancora adesso
Sta sta sostenendo questa forte forte espansione
E dall'altro dell'offerta la produttività l'input è lavoro è stato essenzialmente lo stesso più per aumento della popolazione negli Stati Uniti più però mento del partecipazione al lavoro nella nell'euro
Quello che è stato completamente del perché risulta completamente diverso è quello la produttività
Parte il calo approdo ITT evita lo diceva Londonio si dice bene nel rapporto probabilmente un fenomeno temporaneo il rapporto fra riferimento la fenomeno di Ledro Ford
Cioè la la ritenzione lavoro da parte imprese inattese Chiti tempi migliori
Noi le nostre analisi ci dicono che ha con effetti sostituzione arrivi rispetto a un un cambio di prezzi relativi presso dell'Energia
Del capitale che sono saliti molto processi Cyril potrebbero essere spostati molto più a una a a quelli più intensi in termini di manodopera
Ma parte del della differenza di produttività è ovviamente strutturale il gatto ha accumulato aiuti telecamere all'Europa rispetto agli Stati Uniti ammonta al trenta per cento quello dell'Italia purtroppo è ancora più grande
Però ci troviamo di fronte chiudo con una con una battuta sul sulla politica monetaria visto che era stata richiamata prima
Dal dottor Fontana
Ci troviamo di fronte a una chiara divergenza ciclica tra Stati Uniti dell'euro che ha fatto colto sorgere
La possibilità che un ritardi un ritardo del del rimozione della stretta monetaria da parte dell'affaire ed è appunto
Preoccupazioni anche prima espresse espresse da da le Sandro Fontana sulla possibilità che anche la BCE Riccardi il taglio visto che il ritardo un taglio potrebbe avere conseguenze sul tasso di cambio
Sul tasso di cambio quindi alimentare l'inflazione ecco su questo io vorrei dire che innanzitutto ovviamente quello che succede negli Stati Uniti l'importante ma deve essere diciamogli internalizzato né in un'analisi complessiva di quello che che sul cellulare lei euro come ci dicevamo insomma le condizioni sono molto diverse
Un secondo fattore da considerare
Una un ritardo della fede come quindi tassi più alti
Sul lato americano non comportano soltanto una svaluta azione potrà possibile potenziale del del cambio ma comporta anche un una una restrizione delle nostre condizioni finanziari
Dato che vi è una correlazione molto forte
Tra i rendimenti obbligazionari ai due lati dell'Atlantico quindi non è assolutamente detto che questo debbano essere un impatto
Inflattivo terroni
Quindi insomma non non non lo vediamo come un impedimento al una rimozione sostanziale del restrizione monetaria Rieti in Europa
Sei diciamo le previsioni di base della BCE e i dati dei prossimi mesi confermeranno Prost che il processo di disinfestazione contiene mi fermo qua
Si è grazie dottore
Molto interessante questo aspetto del grande enigma americano
Lei lo ha detto cosa c'è dietro questa crescita dei consumi sicuramente le aspettative fa e hanno che nel due mila ventitré gli Stati Uniti potessero avere una recessione che avrebbe impiegato circa un milione di nuovi immigrati hanno integrato tra i milioni di nuovi media inviati e hanno avuto questo andamento di consumino Coccoli mente chi ci deve essere qualcosa in ottavo
La Spagna e l'Italia hanno sostanzialmente de dei tassi di natalità la Spagna è persino peggio dell'Italia ne siamo intorno a uno virgola venti due eventi la Spagna era uno virgola quattordici però dal due mila diciassette la Spagna ha fatto più due per cento di popolazione non abbia fatto meno due per cento e popolazione e vediamo questi tassi crescita dunque questo elemento
Qua eh diciamo se ne vogliamo vedere i tassi di crescita nominale che ci permettono di governare il debito credo ineludibile nel dibattito pubblico ma passo senz'altro a a Massimo Bordignon
Ha un osservatorio europeo importante sono io e anche scocca un sito
Naturalmente siamo molto interessati anche lei ci guidi anche nella complessità
Se ha promesso semplicità invece abbiamo bisogno di guide nella complessità d'
La nuova governance europee a lei la parola
Allora intanto grazie mille per l'invito e voglio fare anch'io opprimenti prevede porto perché è veramente molto utile non soltanto per la parte previsivo ma anche per tutti gli aspetti di fuoco di approfondimento
Alessandra racconta nel racconta che alcuni ma ce ne sono altri cui secondo me valgono la pena se fatti allora quello che vorrei fare è dare soltanto dei flash molto veloci su Roma ma era preparato delle slide ma non c'è tempo
Su alcune cose sono state dette ovviamente la come si è già detto il rapporto è talmente vasto che non è possibile discutere
Tutti gli aspetti solo alcuni flash molto veloci
E poi invece volevo concentrarmi poco rispondendo a questa domanda specifica visto che è un po'in qualche modo mi mi tocca
Allora per quanto riguarda le le previsioni avete visto le previsioni sono sostanzialmente in linea quello del governo zero virgola nove del ventiquattro per il PIL crescita reale uno uno il venticinque
I driver sono quelli che sono stati detti di questa crescita una riduzione del taglio una riduzione dei tassi
Becco Confindustria stima una riduzione di quasi due punti in due anni uno punto settantacinque e poi una spezia dei Pnr lecco i soldi rimangono a fare ci sono almeno altri cento miliardi che sono impegnati potrebbero è spesso il primo è
E poi si sottolinea altri aspetti positivi quale appunto la ripresa delle esportazioni c'è una cosa molto interessante nel report che si fa vedere come le imprese italiane riescono
A sostituire più rapidamente rispetto ad altri Paesi europei il il il
In mercato di auto qui si diceva come sono metà per l'esportazione rispetto agli Stati Uniti o delle ragioni per cui vanno bene che c'è questa flessibilità e questa abilità e questa è un'altra cosa
Sicuramente interessante
Fare commenti sulle previsioni ovviamente molto difficile posso solo dire
Il quadro il quadro previsivo e corre e coerente però né ultimamente c'è una situazione di incertezza assoluta io
Guardo questi dati diciamo di per dovere anche nei confronti scriviamo sempre come lo prima fiscale
Board il la nostra stima e per quanto riguarda le le quello uno dei nostri compiti dare dei suggerimenti per la fiscal stanze dell'area euro anno su anno
E continuamente ci siamo sempre trovati di fronte delle previsioni secondamento mette sbagliati tutti noi ritenuti previsioni si aspettavano una caduta nel ventidue e una ripresa del ventitré è successo esattamente l'opposto
Quindi le previsioni io devo dire date le ipotesi vengono fatto trovo più convincente mettiamo così quelle che sono le ipotesi
Di Confindustria c'è lo zero nove piuttosto poi qualcosa di più ci dirà sicuramente la professoressa Cavallari dall'Osservatorio ma trovo più convincente queste previsioni rispetto a quelle per esempio il Fondo monetario
Internazionale ci tengono particolarmente bassa lo zero sette per tutti gli anni lo trattò comincia
La promette ci sono tutti ISEE ma cioè che che i rischi
E i rischi l'abbiamo già detto inutile ripetere un'altra volta un diesel l'elemento possibile tra BCE assente
Forse quel taglio dei tassi potrebbe essere rimandato Ono così forte poi questi problemi di carattere geopolitico che vanno molto al di là dell'economia anche onestamente quindi inutile anche discutere su questo tema
C'è un altro punto importante sempre un flash ha già stato accennato per cui anche qui non non fermo
Che secondo me è importante sottolineare da questo punto di vista è quello riguarda la produttività e questo non sono le previsioni queste quello è successo in passato e che cosa noi osserviamo
Fondamentalmente il datore che si dice la produttività praticamente nel due abbiamo quasi raggiunto dopo quindici anni il livello di PIL che avevamo nel due mila otto
E c'abbiamo messo quindici anni lo produciamo con le stesse ore però e che e lo produciamo le stesse ore lavoro abbiamo più cupa perché vuol dire la produttività è cresciuta non è cresciuto Sir certo c'è un effetto di di composizione siamo passati dalla dall'industria più produttiva siamo andati verso il servizio e questo spiega ma anche se guardate i dati sull'industria che lui portava abbiamo recuperato nel corso del tempo sul costo lavoro vita del prodotto
Ma non perché abbiamo ripreso la produttività siamo rimasti ancora indietro abbiamo accumulato
Ritardi anche rispetto all'Europa che disastrosa rispetto agli Stati Uniti cioè dal meno che la la produttività dalla me dalla crisi finanziaria cresciuta di meno della metà in nell'aria delle ore rispetto agli Stati Uniti e noi siamo rimasti ancora indietro rispetto a questo
Lo dico anche perché il
Il il rapporto sottolinea ma abbiamo avuto una lista ripresa degli investimenti molto forti privati un unico una parte dovuto alle costruzioni va bene sappiamo molluschi
Il resto investimenti privati speriamo è questa roba qua porti a questi incrementi alla produttività
E il Pnr Ar lo spendiamo non lo spendiamo certamente c'ha un effetto di domanda ma tutte le nostra spettabile quello su cui noi scommettiamo e che questo possa far crescere la la il tasso di produttività cioè la la crescita potenziale del Paese perché non se non ci riusciamo allora siamo dei in dei pasticci molto seri questo è il punto che volevo su cui volevo assistere per quanto riguarda poi invece la finanza pubblica
Francamente sono un po'stupito delle previsioni nel senso che la la crescita reale
Viene considerata sostanzialmente in linea a quella del governo la crescita nominale viene considerata però più bassa e qui temo che invece abbia ragione Confindustria
Nel senso che mi stupì segue i dati fondamentalmente di stima del dell'inflazione diciamo siano più o meno simili dopodiché c'è questo questo questa del fattore implicito del PIL nel due mila ventiquattro che e poi il venticinque siamo particolarmente elevati due punto sei del desse scusi scusi abbia pazienza non l'ho detto nel dessert
E e questo non è il decorso del PIL nominale e ci fa fare tante belle cose sia sul deficit e sul rosa
Invece questo mi sembra né questo lo trovo rispetto diciamo gli scostamenti da quello che sta succedendo rispetto al passato lo trovo un po'ottimisti omettiamo così e questo la mente può fare della differenza
è le Confindustria fa una stima l'avete vista dice bene il venticinque mi aspetto che
Il deficit sarà dal ore a circa quattro tre ma dovrebbe scendere al tre punto nove quattro quattro tre punto nove
Io lo trovo un po'ottimistico cioè non si capisce bene o almeno mettiamo così non è chiaro esattamente queste questa previsione è stata fatta come si dice a legislazione invariata o a politiche invariate
Se alle ci si sia decisa azione variata
Ci può stare a Paul vie variati e mi sembra ottimistico tant'è vero che lo stesso destra a un unico tabù un numeretto uno solo in una tabellina e qui si va a vedere che a politiche invariate porno su questo punto
In realtà il deficit sul PIL prossimo anno est via quattro punto sei no
Quindi questa differenza
E adesso veniamo a questa domanda qui che mi viene che mi viene fatta sulla base cioè allora
Il governo come si sa il ha presentato un dessert diciamo così in cui non sostanzialmente di Angola presentate soltanto il quadro tendenziale va bene
L'argomento che è stato utilizzato si può io questo no non ho non ho diciamo si vincoli istituzionali particolari possono essere anche più aperto di miei colleghi forse il è stata presentata dicendo sostanzialmente lo facciamo perché non è ancora chiaro quali saranno le richieste ci verranno fatto tutto viene spostato e questo è vero a settembre quando dovremmo finalmente presentare il piano nazionale
Di di di tre di rientri finanziari fresco fiscale e
Strutturale
Però in realtà insomma questa mi è sembrata un'argomentazione o così perché un po'lo sappiamo che cosa che cosa chiederà all'Europa le soste non pochi o più
Specifico
Il e il e poi è anche perché è abbastanza sorprendente perché poi contemporaneamente mente diciamo il descritto a semplicemente il tendenziale il de fora lecco è quello di un ministero che vogliono trovare il modo di finanziare
Quelle politiche che ricordo sono state finanziate sono il venti ventiquattro no
E quindi nella legislazione del le quadro tendenziale non ci sono quindi del venticinque scompaiono e particolare il taglio dei contributi la la primo il primo modo la riforma dell'IRPEF e ci sono una serie di altre cose va bene
Allora che cosa finisce il governo dice c'è un quadro tendenziale quadro tendenziale porta a un progressivo a riduzione del deficit sul PIL si passa da quattro virgola tre pole tre virgola sette si raggiunge il tre per cento del ventisei il debito sale di un paio di punti
E dovrebbe cominciare arrogante ritorna cento quaranta per cento circa e poi dovrebbe scendere dopo il ventisette questo è quello che dice il governo
Ma ovviamente ci sono le regole fiscali alla che vivono le regole che che ci dicono invece le regole fiscale allora
Una cosa è vero che la situazione al momento è molto confusa perché stava succedendo contemporaneamente diverse cose la primo
Tutto questo processo di attuazione delle nuove regole sta partendo in ritardo doveva partire realtà gennaio febbraio tutto spostato in avanti per i tempi qui trovare l'accordo
Punto numero due in vigore ora ci sono ancora le vecchie regole perché non è stato ancora approvato definitivamente i conti tra Parlamento e Consiglio solo quando sarà approvata anzi sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Dell'unione europea cioè a maggio a quel punto ci saranno le nuove regole
A questo si aggiunge due altre complicazioni ulteriori la prima è che c'è il passaggio dalla vecchia alla nuova commissione
è da un punto di vista politico bisogna vedere cosa farà quell'altro la Terza Convenzione è che e la l'Italia potrebbe anzi quasi certamente secondo me verrà può essere messa in nidi Piech è in ex sex Dessì Sipro Silver o che e le sette Dessì però si sa per gli accordi non sono stati trovati a livello
Quando è stato raggiunto l'accordo ha delle caratteristiche particolari impone degli aggiustamenti ma c'è anche un periodo di transizione e i cui resti aggiustamenti non ci sono per esempio una tradizione invece è che uno delle vincoli a cui faceva riferimento prima
Alessandro quello sul vincolo s'della riduzione del debito perché le nuove regole fiscali implicherebbero radicazione del rapporto debito sul Pd almeno un punto all'anno non ci sono nel periodo di transizione fino al ventisette
Va bene quindi e questo crea una situazione
Diciamo confusa ok in particolare e e sinceramente non come andrà a finire non lo so esattamente nemmeno io
Entro il ventuno giugno ci la Commissione presenterà delle tre torri tutte chimiche in quel momento decidere anche se aprire o non è di pinne confronti dell'Italia e degli altri Paesi
Non necessariamente questo significa però che in quel momento la Commissione presenterà un processo di aggiustamento potrebbero rimandarlo alla commissione futura ok
E l'altro il venti settembre il governo sulla base delle tre torrette che deve presentare questo piano che tra l'altro ha validità settennale cioè non è un è un piano o che Ada travalica anche la fine del registrato allora
Non solo ma per raggiungere complessità alla complessità
I meccanismi gli indicatori che vengono utilizzati e li vincoli che ci sono nelle di PG piuttosto che alle stelle retto ed è che è diversa in un caso si parla del disavanzo
Strutturale la l'altra si avanza risonanze ti allora
E il
Diciamo sì e moderatore mi costringe a parlare questo io gli avevo detto ma perché dopo annoiare la gente con queste cose cioè nord
Rosa dei doc tu ci devi specie questi intricati quindi che cosa però addietro piuttosto patteggio secondo me succederà da un punto di vista se poi andiamo
Sulla a nel nel periodi transizione c'è anche uno sconto interessi nel senso che gli aggiustamenti invece di essere definiti sulla base del
Disavanzo strutturale sono slava del disavanzo strutturale primario
C'è un vincolo di legge dice deve essere almeno dello zero virgola cinque spesso all'anno di aggiustamento del PIL la commissione gela metti caddero virgola zero virgola sei quest'anno né in questo pericolo può chiedo chiede solo sul disavanzo primario
Alla fine della profonde la confusione ma che succede allora il prossimo anno accuse in questa cosa succede alla secondo me socialista la primo al Governo conviene sicuramente al Sydney DP
Perché conviene essi nel sesto Défi si prosegue perché conviene esserne sette vi capita e tra l'altro è mal comune mezzo gaudio per una volta perché come ci finiranno probabilmente altri nove dieci va bene non è non c'è questo singolo atroce
Perché perché lì non c'è il vincolo e la riduzione del debito e noi sappiamo che il debito sulla base del tendenziale e quindi figuriamoci se si fanno altre cose eh percorso in pieno con un percorso di crescita
E c'è lo sconto interessa quindi al Governo conviene stare nel PPI
Forse si spera non lo so che la il tipo di giustamente richiesto verrà richiesto dalla nuova commissione sulla base degli equilibri politici eccetera eccetera
Sia minore di quello che viene previsto io lo trovo difficile cioè io mi immagino che la Commissione chiederà un aggiustamento sul primario disavanzo primario
Attorno forse superiore allo zero punto cinque del PIL no solo per il venticinque ma per il ventisei e ventisette sostanzialmente noi secondo quello che dice il governo abbiamo un avanzo primario
Beppe un disavanzo primario nel venti ventitré di zero punto quattro meno zero punto quattro cioè un disavanzo dobbiamo migliorarlo di un un punto e mezzo i nei prossimi tre anni e questo dovrebbe più o meno concedenti consentirci di tornare sotto il tre per cento
Il tendenziale così come scrittori già di soddisfa rispetta la correzione richiesto brodo Nispi cioè se il governo decidesse questo il pensare non faccio assolutamente più nulla a questo punto io automaticamente
Se avete guardati in un mese del cemento
La veramente e questo è difficile uno perché ci sono tutte queste politiche le politica di questo governo le scelte destro governo fatte l'anno scorso che se il governo sta tendenziale non la può non lo può fare
Ma ci sono anche voglio dire altri voli del governo vuol fare cioè lì nella il tendenziale e ad
Ma fino al ventisette con questa bella riduzione della spesa seguano guardate primaria eccetera eccetera non c'ha i contratti del pubblico impiego non sono stati definiti non c'è altre spese per quaranta ore non certi interventi sulla sanità e così via quindi sembra molto improbabile
E e quindi la conclusione di questa faccenda secondo me è che se il governo vuole garantire questi almeno una parte delle cose che ha fatto eccetera dovrà trovare anche delle culture in qualche modo se non solo per il prossimo anno ma anche da qui fino alla fine della della della legislatura non ce la fai che vuol dire copertura vuol dire o o mentale qualche tassa
A me o ridurre qualche altra spesa presto ecco
Più in generale ma cosa ci chiedono queste regole allora quindi fede dalle simulazioni sono sicuro la professoressa Cavallari cenerà con tre altre perché naturalmente queste cose le fanno all'Ufficio parlamentare di bilancio però all'incirca sulla base delle simulazioni ci sono quello che l'Italia che si richiede all'Italia è una correzione dell'avanzo primario di circa tre questo è siamo allo zero quattro di disavanzo va bene dovremmo raggiungere l'avanzo primario di due punto mezzo questo è sul b sul PIL questo è quello che io mi aspetto che queste regole che in nel corso di sette anni e questo dovrebbe essere sufficiente date le ipotesi tasse interesse di metterci in un percorso decrescere
Ora secondo me si tiene molto stretto
Non è impossibile perché se voi guardate adesso il il PIL reale dell'Italia in questo momento di del quattro per cento più elevato di quanto fosse al due mila diciannove del due mila diciannove il nostro avanzo primario era uno punto nove per cento del PIL
E abbiamo avuto sempre un avanzo primario per tutto il PRAE mitigare quindi non è impossibile naturalmente questo significa fare delle scelte anche perché questo aggiustamento sui sette anni che l'Italia chiederà va bene e quindi richiede sempre un aggiustamento lo zero cinque zero sei
è condizionata al fatto che l'Italia presenti anche un piano di investimenti e riforme Contini il Pnr R e comunque la spesa per investimenti non può ridursi rispetto agli anni precedenti
Il che vuol dire che mette in passato abbiamo fatto la giustamente tagliando gli investimenti questa volta non ci sarà concessa e questo l'ha buone idee ma questo provo dire un impegno molto forte da da questo punto di vista è c'è anche qualche vantaggio io rimando richiedo sente il riferimento al Portogallo perché porterà alla fatto un aggiustamento praticamente era in condizioni peggiori di nuovi rispetti dopo la crisi finanziaria c'è una tabella che porto sempre in giro
Lo spread anno fa hanno tenuto sotto più controllo il debito la l'evoluzione di debito inutile il loro spende finito la differenza cioè tra il il il BTP e il Bund si è ridotto
La metà di quello italiano va quindi un processo graduale di riduzione del debito subito verosimilmente ridurrebbe anche lo spread e quindi ridurrebbe la spesa per gli interessi dunque consentirebbe anche di finanziare l'altra cosa ma è un sentiero molto stretto
Quello che diceva poi e chiudo con questo sostanzialmente Alessandro Fo ha tra l'altro vincoli i vincoli perché questo profetico Hui preparerà anche vale sessanta Vallardi vincoli ci sono e si delinque uno e sul debito deve riduce dell'un per cento del PIL l'altro eh sul deficit va bene
Sul debito sul debito quel vincolo da realmente non morde nel senso che se voi prendete la formula di accumulazione di cresce il rapporto debito su PIL va bene
E poi assumete cosa che dovrebbe succede che l'Italia riesca rientri nel primo percorso sotto il tre per cento
Un e lo mantenga un deficit complessivo sotto il tre per cento se siete se mantenete un deficit complessivo sotto il tre per cento ma la crescita nominale e almeno del due per cento il rapporto debito più su qui si riduce di almeno due per cento questo
Noi non siamo riusciti a ridurre il rapporto debito su PIL negli anni precedenti prima della del due mila diciannove perché la nostra crescita nominale state perché i punti inferiore perfino a questo livello allora se li crescita nominale due per cento se l'inflazione al due per cento vuol dire precisa secco quinto allora dalla meno la la bici ci garantisca il due per cento di Fazio
Se questo ce lo garantisce quello cioè è molto più serio l'altro vincolo quello sul deficit perché in teoria dovrebbe continuare non solo nel periodo aggiustamento ma anche successivamente
è una sorta di dire dobbiamo arrivare non al tre per cento del del PIL come disavanzo greco di massima addirittura all'uno punto e mezzo
Io penso la commissione farà il possibile però l'adottare questa questo piccolo e anche da un punto di vista legale è molto discutibile perché se vuole possiamo discuterne perché questa è una cosa a cui ci siamo confrontati con altra gente anche le imprese perché perché supponente sia finito di è lite alle il Paese abbia allora voi potete per lanciare come fa la commissione dire tu devi ridurrò il il tuo rapporto deficit lo fai lanciando un ex esperti si procede a ciò una via ma se il Paese se il debito si decresce così come l'avevi previsto non può e lanciarla sulla base del debito
La base del deficit umana basi sostanzia sostanziale perché se tu sei sotto il tre per cento lo può fare quindi secondo me quel quel vincoli o almeno questa è la speranza mi chiama così forse e wishful thinking ma l'impressione che questo si offre punto fondamentale finali Alessandra ma tutta questa roba qua può come compatibile o quelle dobbiamo fare in Europa com'è compatibile non è compatibile braccia il dell'immediato questa riduzione che ci sarà probabilmente la la Lelli l'input l'impatto che ci sarà di queste nuove regole porterà a una spinta deflattiva perché non si applica a sonorità né l'altra cosa importante che andrebbe dette perché questo io continua a litigare con i miei colleghi ma la cellula fare
Il secondo le regole fiscali ogni paese è un'anomalia va bene in modo con cui si fanno conti si calcola il reddito il reddito potenziale la fece reddito potenziale si vedono le aggiustamenti
Sì autonoma anche gli affetti dei moltiplicatori se riduco deficit cede eccetera eccetera
Ma non si tiene conto non c'è scritto nulla di quello di che succede se simultaneamente gli altri fumano Laura Bosio non altre quindi il rischio sempre che se tutti i credi stai attenta questa lega ma tutti le fanno e era questo rischi davvero una spinta deflattiva il problema di esteri forma pratico la mente dell'uno della del delle vincolo sul deficit e che vincola tutti
E quindi tutti i paesi dovrebbero con comprimere la cosa e questo rischia di avere degli affetti deflattivi
Va bene
Come ne usciamo non lo so adesso c'è Draghi adesso c'è eccome se mamma oggi è fatta presenta oggi a Brussel rapporto letta tutto matto tutti questi dicono che secondo me è l'unica cosa senza forse dobbiamo di decidersi a crescere in Europa
Dobbiamo fare delle cose insieme dobbiamo investire lì dentro questo non significa che poi tra la mi sembra dovrebbe essere cosa un pochino più logica perché in passato tutte le contraddizioni dei blocchi rispetta questi della capacità fiscale erano basate sul fatto ma come si pagina fiscale eccetera io cioè soldi Tullio i miei soldi va bene era un po'questa
I pro e i Paesi ricchi rispetto a quelle qui si tratta ad affrontare problemi collettivi tardi fese ce la facciamo abbiamo avanti ognuno per i fatti suoi
La finanza l'anno all'organizzazione della capitali unico se no non riusciremo mai avere risorse per farlo
E il clima e ciò questi sono veramente sfide comuni e quindi qui bisogna vedere da un punto di vista politico andiamo però però il problema è lì cioè anche indipendentemente le regole fiscali eccetera eccetera problema è lì
Tra i tanti tra i tanti rischi Alessandro non ha un rischio non è messo non è messo a rischio Trump Varisco Trump Sarli
Anche tutto queste cose che adesso sulla difesa non si è fatto praticamente nulla eccetera cioè voglio vedere che cosa succede se Trump novembre dice a me
Io mi ritiro dall'Ucraina estetista uccisori ritiro anche la lana vediamo se voi ancora a questo punto noi bond Nocera ecco quindi la situazione è mobile
Mi fermo qui
Grazie professore comma lei l'ha detto non si può non pensare discorsi che Draghi sta facendo da qualche mese per esempio quello alla National Association of Peace strass Economics
Dove sostanzialmente ha detto quello che è venuto fuori qua cioè che il patto di stabilità al nuovo nasce obsoleto
Che bisogna anche di pensare a al policy mix in Europa che un'altra bestemmia no
Il nome della dell'indipendenza tutti temi molto caldi mi verrebbe una considerazione che tutte queste cose estremamente condivisibili vengono dette nel Paese che ha fatto duecento miliardi di bonus mobiliari
E dunque mia già mi aspetto il conto argomento di qualcun altro ma la parola professoressa prego
Grazie grazie innanzitutto per l'invito mi associo io un po'scontroso diciamo il la Lisi colta di parlare per ultimo e quindi di non essere ripetitiva nel senso che molte cose molte delle cose che vorrei dire sono già state dette per cui sarà o spero non ripetitiva e quindi comunque nel Brehme
Mi associo naturalmente anche ai complimenti ad Alessandro Haber Sandro Fontana e al centro studi per questo per questo rapporto che molto ricco molto interessante
E e devo dire che anche piuttosto in linea come visione e come previsioni con la nostra con le nostre previsioni noi abbiamo abbiamo fatto una nota congiunturale qualche qualche giorno fa andremo in audizione per il dessert a lunedì prossimo quindi ma anzi una quindi naturalmente non potrò o dire di esprimere valutazioni sul Def qui prima di di di farlo il Parlamento quindici potrà essere sicuramente molto meno esplicita di di Massimo Bordignon
Su per quanto riguarda il dessert
Quindi sicuramente abbiamo una visione simile in termini sia numerici e quindi noi prevediamo una crescita quest'anno di zero otto l'anno prossimo di uno virgola uno
E sia in termini di storia che c'è dietro questa questa crescita e quindi anche di storia come dire parallela rispetto alle previsioni del del Fondo monetario dal vuol dica nomi caotico che quindi su quest'anno siamo sostanzialmente allineati
E devo dire che anche diciamo i rischi
Sono o piuttosto differenziati tra il breve termine dove vediamo dei rischi sostanzialmente bilanciati Shannon ci allontani eremo o almeno il rischio di allontanarsi in maniera vistosa da quello zero otto zero nove o l'un per cento del governo sono veramente bassi viceversa i rischi sono orientati prevalentemente al ribasso sulla medio termine quindi sul venticinque ma anche sul sull'orizzonte più lungo
E quindi in questo siamo allineati con una differenziazione diciamo nella percezione del rischio che più spostata verso verso gli orizzonti verso gli orizzonti di medio termine
E tant'è che noi prevediamo questa siamo rimasti uno dei pochi penso revisori istituzionali a dare il numero sulle previsioni trimestrali
Me quest'anno cioè il primo trimestre ventiquattro prevediamo zero due quindi sostanzialmente in linea con i trimestri precedenti con un'ampia diciamo forchetta di di oscillazione tra zero e zero quattro
Quindi rischi bilanciati nel Breve a rischi più sostenuti al ribasso nel medio termine quali sono questi fattori Alessandro seria ce li ha ricordati sostanzialmente domanda estera quindi è importante la la ripresa del del commercio estero e questo sarà il e questo è sotto diciamo il vincolo forte della delle tensioni geopolitiche di quello che succede sui mercati sui mercati energetici
Dei degli Effetti della ricomposizione del commercio che c'hanno visto diciamo in questi anni in cui il commercio si è ricomposto ci hanno visto come direbbe Siglienti
Elastici e quindi capaci di adattarci quindi sono andate molto bene le esportazioni italiane sono andate molto bene nei mercati extra UE più che nei mercati UE il che è una buona infine una buona notizia
E il rischio quindi diciamo la componente estera di rischio un po'fuori dal nostro dalle nostre portate dalla nostra capacità di controllo
Sul piano interno quali sono i fattori di rischio sul piano interno noi abbiamo come dire condivisibili condividiamo la visione Cannella rapporto
Su quali sono i fattori che hanno trainato la crescita nel ventitré quali fattori tra tra trarranno la crescita
Nel ventiquattro venticinque
Con qualche qualificazione siamo un po'più ottimisti sui consumi perché vediamo una ripresa dei redditi reali
E rimane comunque la l'incognita diciamo principale la variabile macro economica più difficile da prevedere oggi sono gli investimenti
Sono gli investimenti perché perché mi gli investimenti vengono da un triennio diciamo molto molto venne ben sostenuto ciò con dei ritmi veramente molto sostenuti in tutte le componenti chiaramente le costruzioni sono andate molto bene per ovvi motivi ma anche le altre componenti degli investimenti sono andati molto bene e quindi è difficile avendo realizzato dei tassi d'investimento così alti negli ultimi anni mantenere questi tassi d'investimento altrettanto elevati
E questo è un primo punto un secondo punto sono i due diciamo in due grandi sciocca
Da un lato la il ridimensionamento del bonus edilizi che naturalmente comporterà un rallentamento della a sugli
Vizi e quindi un rallentamento nelle costruzioni
E dall'altro c'è invece l'effetto
Di spinta che viene dal dal pm RR quindi chi in termini di grandezza e cioè di miliardi sono anche delle grandezze comparabili cessi parlammo nel senso che dal
Ventiquattro venticinque ventisei sono circa un po'meno di centocinquanta miliardi che verranno dalla dal pm RR distesa
Quindi solo nel venticinque sono cinquantotto miliardi quindi questo potrebbe compensare in parte
E l'incertezza sta proprio qui cioè sta proprio nel capire sia la tempistica cioè quanto vedremo un crollo nelle costruzioni o vedremo una graduale riduzione
Viceversa vedremo una spinta
Immediata sulla dal lato dall'ATO PNR oppure no la nostra visione che sarà un processo graduale e quindi non abbiamo scontato nelle nostre previsioni una un crollo delle costruzioni oggi e
Ma abbiamo quindi scontato una visione graduale in cui le costruzioni
Si riducono e subentra gradualmente una maggiore spinta che viene che viene del Pnr Ar però chiaramente
Rimane la come dire l'incertezza legata all'effettiva attuazione di queste di queste spesi quindi Alessandro ricordava
Quali sono diciamo i risultati raggiunti finora quello che possiamo dire oggi abbiamo una ha un osservatorio sostanzialmente legato ai dati ai dati di Regis che hanno ancora qualche qualche problema in via di in via di soluzione
E quindi quello che vediamo è che indubbiamente gli obiettivi Piero ventiquattro venticinque ventisei sono molto sfidanti
E ma sono obiettivi chiaramente che tutti ci auguriamo che vengano che vengano raggiunti
Sul piano della diciamo l'altra componente
Di domanda
è legata chiaramente alla alla finanza pubblica e quivi collego a quanto a quanto diceva al massimo Massimo Bordignon una sulle sulle nuove regole
Sicuramente l'Italia ha un debito elevato lo sappiamo tutti sicuramente questo debito elevato ha bisogno di essere messo su un sentiero discendente
E lo abbia bisogno di questo quindi c'è necessità di ridurre il debito l'apporto al PIL non perché ce lo dice l'Europa non perché ci sono regole nuove regole vecchie ma perché
è nell'interesse del Paese farlo nell'interesse del Paese farlo perché un debito elevato un fattore di vulnerabilità
E perché è un fattore che costa che pesa sul bilancio pubblico pesa intorno al quattro per cento del PIL la spesa di interessi ogni anno quest'anno un po'meno abbiamo avuto uno sorpresa positiva tre virgola otto
In prospettiva venticinque ventisei chat attendiamo un quattro virgola due per cento di spesa per interessi sul PIL quindi chiaramente è una come dire è un è una sottrazione importante di risorse che ogni anno viene fatta da altri in piedi sicuramente più produttivi di una di una dell'onere la spesa per interessi quindi il debito va ridotto
E per ridurre il debito occorre ridurre il disavanzo su questo non c'è dubbio se non si facesse nulla
Quindi non si facessero né manovre espansive né manovre restrittive il debito riprenderebbe presto crescere e vi dico che il crescerebbe anche piuttosto velocemente di nel giro di quindici anni supererebbe il centosettanta per cento del PIL
E quindi senza fare nulla senza fare manovre espansive e questo semplicemente perfetto di due fattori le spese legate all'invecchiamento della popolazione essenzialmente pensioni sanità pensioni soprattutto e e la spesa per interessi quindi il secondo messaggio che regole o non regole occorre fare una restrizione
Il punto è quant'è questo sforzo di di risanamento questo sforzo di restrizione che il Paese deve fare
Qui posso diciamo essere un po'più specifica
Entrare un po'più nelle i dettagli non tanto delle regole che le ha spiegate direi bene in tutta la loro complessità le ha spiegate bene Massimo in
Entrare nei dettagli di quanto di che cosa stiamo parlando in termini quantitativi per l'Italia
I nostri calcoli le nostre simulazioni ci dicono che mettendo dentro tutto e cioè che l'Italia andrà in procedura di disavanzo eccessivo fino presumibilmente al ventisette quando il di il disavanzo sarà sotto il tre mettendo dentro tutte le nuove regole mettendo dentro tutte le nuove salvaguardia sul debito sul disavanzo
Un aggiustamento nell'ordine di zero sei punti percentuali in termini strutturali
Lineare quindi significa ogni anno zero sei in termini strutturali di risanamento questo crediamo dai nostri calcoli che sia l'ordine di grandezza
Della dello sforzo di risanamento
Coerente con il nuovo quadro con il nuovo quadro di regole è ecco diceva a
Massimo Bordignon è un sentiero è un sentiero stretto sicuramente un sentiero stretto ciò significa un avanzo primario
Intorno al due otto per cento del del PIL in termini strutturali più del tre per cento tre tre tre due tre tre
E
Quindi è uno sforzo di risanamento importante ed è uno sforzo di risanamento in cui per questi tre anni se diciamo i numeri del tendenziale sono in linea con questo tipo di sforzo quindi qui i numeri andrebbero confermate realizzati e quei numeri andrebbero mantenuti anche cioè quei numeri quel tipo di sforzo andrebbe mantenuto anche negli anni negli anni negli anni a seguire quindi il sentiero o diciamo questo ordine di aggiustamento mette il debito su un sentiero plausibilmente di discesa in un orizzonte di medio termine c'è anche nei dieci anni successivi alla fine dell'aggiustamento quindi è compatibile con le regole europee ed è compatibile con un analisi diciamo di rischio
E però è un è un sentiero indubbiamente un sentiero piuttosto stretto è un sentiero stretto ma un sentiero diciamo alla portata
Nel senso che lo abbiamo fatto in passato lo possiamo lo possiamo fare chiaramente comporta delle comporta delle delle scelte
Succosa comprimere o cosa cosa muovere per poter per poter realizzare per poter realizzare questi saldi Bracco da un punto di vista così
Di saldi di quello che ci attende io penso che siano questi dal bionda più nostra simulazioni dai nostri calcoli queste nell'ordine di queste l'ordine di grandezza
Se possono ultima cosa sulla sulla capacità fiscale centrale che è stata più volte evocata
E
è indubbio che l'Europa ha bisogno di investire risorse ingenti per le sfide diciamo comuni che ha di fronte che sono sfide importanti c'è l'Europa un ritardo di tecnologico di avanzamento tecnologico nei confronti degli Stati Uniti ma nei confronti anche di molte nuove economie emergenti quindi ha bisogno di investire in tecnologia
Ha bisogno di governare transizioni complesse e complicate la transizione energetica la transizione digitale ci metto anche la transizione demografica
Quindi le sfide ci sono e le sfide richiedono risorse ingenti quindi una capacità centrale Syscam capacità fiscale centrale importante
E per l'entità delle risorse e che quindi i singoli paesi membri da soli potrebbero non essere in grado di e soprattutto non sono in grado in maniera simmetrica ciò c'è una forte disuguaglianza in questa capacità all'interno dei singoli Paesi
E ma importante anche per ragioni di efficienza nel senso che è una uno strumento centrale
Permette di innanzitutto internalizzare cioè tener conto delle degli effetti di spillover quello che diceva prima Massimo che si dice anche nella nel nel rapporto sulla fiscal stanza sull'orientamento fiscale comune nell'area è è importante quindi tener conto dell'impatto che lei politiche fiscali di un paese hanno sugli altri Paesi uno strumento centrale fa questo per definizione uno
Duello strumento centrale permette di tener conto delle economie di scala nella anche nell'accesso alla ai mercati finanziari certi e tendenzialmente più efficienti accedere ai mercati finanziari quando si è grossi che non quando si è piccoli
Quindi ci sono dei motivi anche di efficienza per aprire degli strumenti di capacità fiscale
Detto questo quindi è indubbiamente quella come dire una strada importante da percorrere come si percorre
Con un approccio immagino pragmatico l'approccio pragmatico quello che tiene conto delle come dire di vincoli che ci sono allora c'era un vincolo in uno stato non federale quindi in una l'Europa non è uno Stato federale mille differenza degli Stati Uniti questo significa che c'è un vincolo più forte nella distribuzione delle risorse tra i Paesi membri cioè non si può pensare degli strumenti centrali che distribuiscano in maniera persistente le risorse da un'area all'altra dell'Europa
Quindi occorre tener conto di un vincolo delle risorse più stringente della distribuzione delle risorse più stringenti occorre tener conto che anche la capacità fiscale centrale si diciamo si può gli strumenti centrali possono essere strumenti a debito o strumenti con risorse proprie
E una combinazione delle due non si può pensare di fare tutto a debito anche il il debito europeo sicuramente c'è spazio sicuramente ci appetito sul mercato per il debito europeo ce lo dicono i collocamenti dei bond legati a in Giglio
Ma anche questo non è senza limiti quindi non non è senza limiti significa pensare strumenti sia debito sia sia con risorse proprie pensare a strumenti che tengano conto del vincolo delle risorse e quindi io credo che con nonna con un approccio pragmatico ci sia spazio e ci sia soprattutto necessità di costruire degli strumenti di capacità fiscale centrale
Grazie
è grazie abbiamo messo veramente tanta carne al fuoco inevitabilmente siamo andati un po'lunghi però il giornalista che in me
Una cosa vera deve chiedere perché
Parlando diciamo di ciò che abbiamo davanti a noi
Abbiamo diciannove miliardi di misure che vanno in scadenza
Diciamo di misure essenzialmente di riduzioni fiscali che vanno in scadenza
Dal canone RAI su alla fine dell'anno su cui c'è un impegno politico del Governo a proseguire dunque l'esigenza di trovare diciannove miliardi leggi di bilancio più se capisco bene ma questa è una domanda tutti e tre
E un aggiustamento che diciamo il compromesso raggiunto a gennaio scorso fra governi dovrebbe essere di almeno lo zero cinque per cento ma valutando che l'aumento di interessi che quest'anno sarà dello zero uno l'anno prossimo sarà dello zero uno prospetticamente la Commissione dovrebbe chiedere un aggiustamento di zero quattro ma data la l'evoluzione del debito italiano ne abbiamo
L'UPB che dice zero sei dunque zero sei a casa mia sono dodici tredici miliardi dunque calcolo male dico male se devo ragiono in termini di di diciannove più tredici temi delle risorse che vanno trovate in bilancio egli sembra in questa fase di debolezza dell'economia
Qualcosa di plausibile scusate è una domanda molto brutale però alla fine credo che dobbiamo anche parlare delle cose che interessano questo perché interessa molto capire non credo che ci sia una risposta definitiva però mi interessa un po'capire come voi ragionate
Ultima neanche a un po'astratta se volete su su questi temi su queste questioni qua
Vogliamo ricomincia nello stesso ordine vogliamo provare
Sì Turco e sulle io non ho la risposta esatta come ragioniamo in astratto molto vicino a quello come ragionato poco fa
Lilia Cavallari
Abbiamo un aggiustamento necessario da fare
Le nuove regole non sono più semplici però hanno vuol forse dure Touré
Due elementi positivi uno che non vanno troppo nel dettaglio specifico ogni anno non bisogna diciamo riformulare
E si adattano di più alle condizioni del Paese secondo l'orientamento in medio periodo io penso che la cosa importante per il nostro Paese sia iniziare a pensare a come si programma
Mi sono nel corso degli anni con una programmazione un orizzonte più ampia sappiamo assolutamente che dobbiamo ristabilire un avanzo primario assolutamente
Insomma importante loro dicevano
Prima
Massimo Bordignon
Per quella quelle chiaramente la strada la seconda strada ovvia ma forse sarà utile ripeterlo lavorare sul denominatore quindi lavorare sulla potenzialità di crescita del Paese
Cresce nel Paese
Che come diceva alcuni ha accumulato un piatto di produttività molto forte
Come peraltro diciamo anche il resto d'Europa
Che cosa ci vuole ci vuole l'impegno comune europeo per investire per rendere l'economia più volume dinamica investire in progetti in innovativi
Sicuramente mi associo assolutamente dal quello che si diceva prima sull'importanza di una capacità fiscale
Centrale e secondo di un mercato unico dei capitali su perché richiamato anche ieri
Dal presidente Draghi
è fondamentale perché per risorse da da mobilizzare sono state richiamate anche solo per transizione verde transizione digitale
Difesa si aggirano anche sono anche superiore i seicento settecento miliardi l'anno che vuol dire che neanche gli stacchi da soli potranno far fronte a queste spese bisogna mobilizzare
Il capitale privato
Parlavamo prima della differenza diciamo della capacità innovativa produttiva degli Stati Uniti rispetto all'America e con uno degli elementi di forza del del delle dell'economia americana il fatto che si sa a la capacità di sfruttare meglio l'ampio mercato interno che ha per questo insomma
Questa è una delle grandi sfide sfide in Europa che abbiamo dello
Allora proverei sponde questo modo allora il
Ci stanno il problema secondo me e il debito più che il disavanzo quant'altro perché i rischi sono due uno l'ho già detto secondo me l'ho detto l'abbiamo parlato eccetera eccetera
è ho paura che rispetto insomma mentre la crescita e la e la stima precederà le mi convince la crescita nominandomi ci arrivi la crescita nominale sarà un po'più bassa probabilmente di quello adesso prevede il governo poi tutto può succedere ma questo è quello che mi aspetterei la seconda cosa serviva dato il Governo l'anno scorso proprio per evitare aumentasse il debito no aveva introdotto delle privatizzazione per un per cento del PIL in tre anni
Io liste primazia azione non ho visto niente e si parla anche forse ritorna questa è cosa vuol dire vuol dire sono i numeri
Sono che praticamente quei venti miliardi sono i numeri del testo cioè esatto sì però se non ci sono poi
Appunto coiffeur appetibile questo vuol dire ho sentito dire esce sui giornali veniva riportata forse facciamo mezzo punto no allora invece lo facciamo tra questo vuol dire sì due infetti ti portano suddiviso su PC queste quello riguarda i mercati inutile che ci giriamo intorno
Anche perché tutto somme a cui abbiamo ancora invece una un andamento lo snowboard eccetera eccetera è positivo il governo lievemente negativo con fiducia Maccora Cherie votano il governo e i Paesi guardano quindi questo è la prima cosa mi sentirei di dire al governo attenzione è vero che c'abbiamo ancora il TPI no
E il TPI è il che transmission Protection Instrument della della BCE ma quello è un antipapa ani in strofe cioè dovessero cominciare i mercati andare allora la banca centrale queste non è una cosa e stabilizzati perse
Quindi diciamo per queste ragioni io vedo direi spacci fosse qui Giorgetti leader attenzione perché questa cosa qui portare avanti queste speso eccetera eccetera
O altre può essere molto pericolosa questa Corte quindi io gli direi scendi su queste venti miliardi cosa fa
Dopodiché e e tra l'altro di DP si possono sui venti mila contro i diciannove sui diciannove lì il lei venti mila divinizzazione nove
Sui diciannove sui diciannove nascondere l'altra sera una cosa pavimenti liti TPI si può adattare si può farla la banca centrale la l'ha detto c'erano delle condizioni ma la banca centrale ha ribadito in più di un'occasione e quelli sono solo indicatori e anche se un Paese fosse né dipinte che questa era l'altra grande preoccupazione che avevo io qualche mese fa ma se ne di pitone che poi TPI non può non si può più qua invece si può fare mai paese deve rispettare
Le condizioni delle DP quindi se c'è scritto nell'edipica e dobbiamo fare un aggiustamento dello zero cinque e quell'aggiustamento tu lo devi fare
Allora quella giustamente o c'è nella nelle le il tendenziale quindi non ci sarebbe bisogno e far nulla ma se fosse così c'è il problema di questi diciannove miliardi
Io consiglierei al Governo di essere un po'selettivo poi siccome coi anche queste procedure la corregge c'è un po'di flessibilità nel corso del periodo e come si ricordava prima il giorno venti che entra in vigore il nuovo sistema c'è comunque un margine d'autonomia
Non nostro non entro nei dettagli perché davvero immortale ma c'è un percorso di spesa netta che deve essere garantita però si possono fare variazioni fino allo zero virgola tre l'anno zero virgola sette volate del Pd senza la commissione dica nulla
Quindi ci sono degli spazi se sia un po'di flessibilità probabilmente si può trovare però il mio messaggio sarebbe questo cioè diciannove miliardi decidi che cosa volete poi qualche cosa si può ritrovare in decidi che cosa vuole materie forse non hanno forse non ti conviene questo momento buttati sul trio
Sui diciannove miliardi Sciri ci sono delle cose presento io dovessi dire se col se me lo chiedessero questo Torque tutto parla non più il l'esperto di ottima fiscal border mai professore di scienza delle finanze
Quell'intervento che è stato fatto su i i contributi i contributi va benissimo era ottimo quell'un intervento immediato diciamo così non va bene strutturale perché introduce un un salto molto forte e trentacinque mila euro cioè non è fatta Scaglione mai cose creato tutte le distorsioni ecco e quindi secondo me quello dovrebbe confluire lentamente in un percorso di revisione complessiva della tassazione
Per dirne una non un punto di vista può più strutturale quindi questo sarebbe la mia la mia lamentoso potrete non mi ascolteranno ma questo è quello che questa la mia risposta
Sì quindi la precisazione è solo la domanda proprio numerica già stata data da Massimo quindi il anch'nel nelle nane nostri calcoli lo zero sei in termini strutturali va realizzato ogni anno
Quindi compresi ventiquattro venticinque ventisei ventisette e anche oltre
E e per il per questi tre anni cioè per ventiquattro venticinque ventisei già coperto sostanzialmente è sostanzialmente in linea con i numeri che ci sono nel tendenziale quindi qui Linus non è uno zero sei in più da trovare in dispetto ai diciamo la legislazione invariata e cioè il diciannove miliardi
E quindi i diciannove miliardi
Se non si vuole alterare questo profilo vanno finanziati con con risorse con coperture strutturali quindi non vanno finanziati non vanno finanziati a debito
Quanto di questo sarà Ribéry riproposto quanto non sarà riproposto Massimo diceva Adam alla decontribuzione che più o meno si tratta di dieci miliardi anche Neumann in in audizione della legge di bilancio abbiamo chiaramente
Detto che la decontribuzione come misura PRI recupero del potere di acquisto quindi una fase emergenziale di elevata inflazione fatta in quel modo aveva può avere senso
Se fosse una misura strutturale andrebbe rivisto il meccanismo perché abbiamo anche calcolato adesso non mi ricordo di più quant'è il la perdita sulla soglia però insomma parla nell'audizione di bilancio l'abbiamo verrebbe l'ultima legge di bilancio l'abbiamo ben illustrato quindi è chiaro che se qui la misura dove si rivendichi dire strutturale avrebbe bisogno di un restyling diciamo
Allora di carne al fuoco ne abbiamo messa veramente tanta direi che ero sotto ordini di durare uno e mezzo siamo durati due
A meno che non ci siano domande molto cogenti o interventi questo sarebbe un buon momento per proporsi
Vedo una mano
E se ce ne sono altri ditemi che così cerchiamo di riassumerli poi dare la parola velocemente ai nostri pannelli allora qui ce n'è uno ce ne sono altri intanto ecco
Z-Star de emigrazione tranne sono un giornalista di staffetta quotidiana Andrea Sacco Energia ma sono qui per una donna Sui conti pubblici in realtà che non so bene a chi fare ma la faccia tutti
E quanto è costato il superbonus nel due mila ventitré perché diciamo io mi perdo un po'con i conti perché il Def dice abbiamo rivisto il rapporto deficit PIL al rialzo
Di uno virgola nove punti percentuali perché il suo il bonus è costato più di quanto prevedeva una beffa cioè costato dice il Def l'uno virgola nove per cento del PIL che sarebbero quaranta circa ottanta miliardi la nave però prevedeva che sarebbe costato l'uno virgola otto per cento del PIL io ho guardato riguarda banche dati DNA del masse insomma seguono le detrazioni e anche lì facendo due calcoli mi sembra che la cifra sia sempre intorno a quaranta miliardi il costo al superbonus Under ventitré
Quindi non capisco perché nel Def che ci sia questo sostanzialmente al raddoppio del peso
Del superbonus su
Sul deficit cioè come hanno scritto anche diversi giornali anche il Corriere anche il sole sembra il seno cosa di ottanta miliardi il superbonus nel mentire
Quanto a Costanzo boss del decreto
Settantasette miliardi sette passai virgola nove nel due mila ventitré
La sorpresa dei quaranta miliardi nel la revisione Istat di
Di marzo che allinea sostanzialmente il le previsioni sulla sulle superbonus che facciate questo AN insieme
E li allinea alla sostanzialmente a dati Abbiati Enea quindi gli ultimi flussi che vediamo sono in linea con i dati Enea in passato non è stato fatto così
In passato c'è voluto del tempo per vedere nei conti pubblici trimestrali il il peso il peso dei superbonus e questo per una serie di difficoltà anche proprio di leggere questa spesa di monitorare la spesa in itinere
Legata alle anche alle modalità con cui questa spesa viene
Sorge diciamo quindi si hanno notizia si può avere notizia della del della Spesal del ventitré anche con notevole ritardo
Ok scusi eh intrattenuto solo un pezzetto e io delle porte nella però vedo venuti scusate temono non faccia bene la faccia Marseglia che ho dopo grandi senza
Non so se c'è qualche
Mi spiace da giornalista di me
In teoria un cioè se fa una domanda ma eventualmente prego
Antonello Busetto
Quale
è stato secondo voi il contributo alla crescita
Della transizione digitale
Abbiamo mai calcolato quindi non posso non posso risponderle con un numero nel senso che la transizione digitale è molto difficile da da verificare sui sui dati
Non ci abbiamo sinceramente nemmeno provato
è un qualcosa che io credo almeno come un wishful thinking di quello che vogliamo fare all'UPB è cercare di capire del PM RR di alcune diciamo in missioni importanti del Pnr apre tra cui la transizione digitale
Qual è l'effetto che può vivere sulle potenzialità di crescita guardando ad una serie di indicatori intermedi perché diciamo avere una stima econometrica queste la spesa per transizione digitale questo è l'impatto sul PIL
Diciamo difficile da un punto di vista metodologico quello che forse può essere meno difficile che può andare in nella direzione di dare una risposta a quello che lei chiede e guardare degli indicatori
Di utilizzo delle
Insomma delle ad esempio sulla sicurezza l'efficienza produttivi locali si amministrazione F ci sono davvero stretti tangibili a mio avviso
E quello che ci
Che ahi noi non l'abbiamo visto cioè non l'abbiamo guardato non ha non è non è corretto dire non abbiamo visto ancora non abbiamo guardato e quello che ci ripromettiamo di fare guardando a questi indicatori intermedi quindi guardando alla appunto ai tempi medi di evasione
Per esempio delle delle pratiche insomma guardando ad una serie di indicatori di questo tipo
Posso provare a rispondere su questa cosa qui poi non è mai
Allora
Non avendo nulla da fare io sono anche il vice presidente dell'Osservatorio sui conti pubblici le Università Cattolica allora lì da e quindi il direttore e Giampaoli alle qui stiamo facendo questi
Seguiamo dei tifosi e Giampaolo Galli in questo e ultimamente sì appassionato questa roba qui lì su
Osservatorio trovo un po'di notte in cui facciamo un po'di ragionamenti in quella direzione dici a un paradosso terribile non saprei aggiunge c'è tutto a un dibattito feroce nella letteratura
Cordone e quant'altro c'è da dire perché dice ma insomma che va da che parte dalla famosa cosa di solo che diceva io vi do compiute da tutti i patti ma nella produttività non ce la vedo cioè tutte le rose innovazione abbiamo fatto c'hanno migliorato enorme hanno mentali consumer surplus diciamo sì ma sul PIL questi effetti non si vedono colto un dibattito va avanti vedremo che succede con intelligenza artificiale ce l'ha però lui si è divertito a prendere un po'di di spunti anche dei dicasi italiani specifici in cui si è messo lì non so se non c'è proprio
Il numero no forse non trova la cosa ma trovo una descrizione per esempio su questa cosa pare che adesso si sia questo progetto per cui ma ne faccio uno può non me le ricordo risonanze li lega però sui il delle contenzioso tributario no arriva lì io dice come faccio a sapere che è stato deciso in tutte le altre Commissione c'è prendi l'attricetta artificiale questa Attili legge tutta questa roba Kida
Delle possibilità di prendere decisioni con rabbia perché almeno è l'informazione sulla giurisprudenza che spesso le Commissioni invece non riescono a vele per fare un esempio banale e promette se ne possono fare alte lì
In questa noticina queste noticina e lui sta adesso producendo ce n'è una che sta settimana
Molti di questi esempi li trova anche con riferimento al contesto italiano
Io veramente chiuderei perché siamo attivati veramente quasi all'ora di pranzo ringrazio di nostri partecipanti la tutta la sala
Ho imparato molto spero che sia lo stesso anche per voi
Mi auguro una buona giornata
Questa è una gaffe il fatto perché invece no
Giustamente il padrone di casa vuole e deve concludere consulto finale mi scuso
In realtà ho una responsabilità vista l'ora di poter provare a fare una conclusione della mattina inizio con i saluti che portò tutti da parte del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che mi ha chiesto di sostituirlo parto con
I ringraziamenti
Hai gli ospiti
Di questa interessante tavola rotonda a Massimo Bordignon Lella Cavallari a Sergio Nicoletti alti Mare e ovviamente un ringraziamento
Federico Fubini nicchia moderato con attenzione questa tavola rotonda saluto anche gli ospiti che ci seguono da remoto
Da qualche anno i rapporti del Centro studi sono anche in modalità ibrida e quindi fa piacere salutare anche voi
Mi fa
Piacere condividere con voi un pensiero il rapporto di previsione del Centro studi è uno dei momenti più importanti per l'economia del nostro Paese
è importante per Confindustria ma sono convinto
Che sia oltre un appuntamento tradizionale anche un importante momento per
Dare un contributo di analisi sugli scenari di previsione economici del nostro Paese
Nel centro il centro studi se mi permettete negli anni
A guadagnato autorevolezza
E credo
Oggi debba essere riconosciuto al direttore del Centro studi al suo staff un applauso per il grande lavoro che hanno fatto anche in questo rapporto di credito
Il direttore non lo vedo ma credo che alcuni glielo potranno portare questo applauso
Permettetemi alcune considerazioni su appunti che mi sono fatto in mattinata
Ho ascoltato la presentazione ho ascoltato interventi che ci sono stati permettetemi una sintesi l'economia italiana sta andando abbastanza bene
Lo dicono i dati e devo dire che io non sono stupito di questo forse perché la mia quotidianità di imprenditore anche l'esperienza di fare il vicepresidente di Confindustria
Direttore Fontana Leo tributato un applauso ci sono dei testimoni
Dei testimoni
Vi dicevo io non sono stupito di questi numeri
Perché facendo l'imprenditore e avendo svolgendo anche il ruolo di vice presenti Confindustria in questi anni ho visitato molto impresa ho capito il valore del manifatturiero della nostra industria quindi con orgoglio posso dire che questo segno più sono le nostre imprese i nostri lavoratori
E credo che il merito
Vada a loro
E anche a noi
Ovviamente è una strada di crescita ma dobbiamo essere realisti stamattina Nemer So e quindi dobbiamo guardare dentro i dati analizzare le cause vedere cosa sta spingendo e cosa potrebbe frenare il percorso
Ma dobbiamo soprattutto guardare fuori dal Paese fuori dal nostro Paese abbiamo guerre minacce tensioni geopolitiche crescenti
C'è in Medioriente una situazione esplosiva
Cioè l'impressione di essere sempre sull'orlo del baratro tra l'Italia centro del Mediterraneo e al centro dell'Europa e questa neanche a capo del GIS
Quindi dobbiamo cercare di lavorare come Paese con Europa per evitare una drammatica escalation dalle consulenze tragica imprevedibile
Dobbiamo credo dircelo senza mezzi termini perché non possiamo guardarci l'ombelico e auto compiacerci per queste risulta
Entrando nel merito del rapporto
Ci tengo a fare con voi alcune riflessioni su alcuni punti il primo riguarda il Pnr R.
Che si percepisce adesso concretamente non è una creatura non è più una creatura mitologica
Vale più di due punti di PIL all'anno
Cento miliardi in due anni
Nel destro e l'impatto finale sul PIL è stato calcolato in un più tre virgola quattro per cento di crescita se l'implementazione verrà portata a termine secondo le attese
Ma varrà molto di più se attuato bene
Negli anni a seguire perché dovrebbe consentire al Paese di alzare il potenziale di crescita e consentire al nostro Paese di crescere ben oltre il zero virgola dei decenni pretendenti
Il Pnr R. e quindi la capacità del nostro paese di attuarlo in maniera efficiente responsabile farà la differenza
Nel breve termine
Dalla piena attuazione potrà venire una spinta agli investimenti che è essenziale e l'abbiamo visto anche oggi nella rapporto e vengo all'altro punto Investimenti sono purtroppo ancora deboli e questa è una variabile che di fatto può confermare o ribaltare risultato finale
In questo scenario il piano di transizione cinque punto zero diventa il vero motore
Su cui spingere i prossimi anni per una programmazione di lungo termine
è indispensabile affrontare i cambiamenti
E di fatto imporranno le nostre imprese di cambiare pelle mi riferisco sostenibilità ambientale transizione digitale d'ingresso dell'intelligenza artificiale che ormai è una realtà
Sono convinto che sia la sfida dei prossimi anni e mi auguro che su questo si potrà lavorare bene con il governo e la politica abbiamo un'interlocuzione avviata
Ma a questo proposito è necessario accelerare la fase attuativa del piano perché siamo già in ritardo e perché le imprese per programmare gli investimenti hanno bisogno di avere un quadro chiaro
L'altro aspetto e l'auspicata discesa dei tassi da parte della BCE
Su cui si è detto tanto su cui si sono susseguiti appelli ora mi sembra il caso di dire che finalmente ci siamo
La prudenza dalla Banca centrale europea ma anche della fede benché comprensibile è stata forse eccessiva ma l'importanza e che adesso questo taglio non sia rinviato ancora
L'Italia ha consolidato un percorso di rientro dall'inflazione che ormai stabilmente sotto il due per cento
E a questo punto rinviare il taglio dei tassi per noi sarebbe veramente un danno e un ostacolo veramente che alla crescita
Poi permettetemi un paio di considerazioni che riguarda il nostro sistema industriale una riguarda l'export e la capacità di resistenza del nostro made in Italy
Le imprese italiane hanno reagito agli shock multipli degli ultimi anni correggendo fortemente la composizione geografica degli scambi con l'estero
Per guadagnare posizioni nei paesi di destinazione più dinamici e accessibili assicurarsi migliori relazioni con i fornitori più affidabili e più sicuri accrescere la propria resilienza agli sciocchi diversificando il mercato di sbocco e l'origine delle merci
è importante notare che la ricomposizione dei flussi con l'estero ha riguardato non solo le materie prime energetiche che come sappiamo tutti molto critiche per la nostra economia ma importanti comparti manifatturieri
Abbiamo notato che è diminuita la quota cinesi in Italia quasi un punto percentuale in meno dal ventidue al ventitré in particolare sui prodotti elettronici sulla i siti sul comparto tessile
E invece si è rafforzato il peso delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti nel due mila ventitré gli Stati Uniti sono diventati il secondo mercato di destinazione subito dopo la Germania
Sono cresciute le vendite italiane nel comma negli Stati Uniti nella chimica nella farmaceutica nei macchinari e prodotti in metallo negli apparecchi elettrici elettronici
Poi ho letto con interesse sempre nel rapporto che il nostro centro studi ha costruito un indicatore della velocità di riconfigurazione geografica degli scambi settoriale manifatturiere l'analisi conferma che la velocità è aumentata negli ultimi quattro anni
Sia dal lato dell'export ma sia soprattutto dal lato dell'importo
Questi punti di forza vanno analizzate quello e valorizzati perché la capacità di adattamento del nostro manifatturiero è il vero valore aggiunto che si sta facendo crescere più dei nostri competitor europee
Se mi permettete un'immagine direi che sono delle filiali delle filiere Ninja utilizzando un termine che può credo rendere l'idea
Quindi un dinamismo di catene del valore che ci sta consentendo di superare il nanismo del nostro sistema industriale senza però snaturata sullo erano infatti evidente che la piccola dimensione
Sono un freno da superare su questo Confindustria o può e deve avere un ruolo guida
Poi ci sono punti di forza ma anche punti di debolezza su cui dobbiamo ovviamente tener presente
Mi riferisco al costo dell'energia per le nostre imprese energia elettrica in particolare su cui giustamente il rapporto torna sempre con grande attenzione e ovviamente sulla necessità di riforma di un sex di un mercato elettrico che noi auspichiamo ormai da lungo tempo l'altro aspetto è riguarda la logistica le strozzature i nostri canali di trasporto
E l'altro tema su cui il professor Bordignon si è soffermato e la produttività
Nelle pieghe di questo rapporto si intraveda la produttività non arretra
Ma non cresce o cresce troppo poco nel due mila ventitré un più due virgola otto per cento a fronte di una media dell'Eurozona del sette per cento
Parlare sempre di questo argomento senza entrare mai nel merito delle cause
Può sembrare un esercizio retorico però come diceva il Premio Nobel con look Manna la produttività non è tutto ma nel lungo
è quasi
Quindi dovremmo smettere di cita la produttività per riempire i discorsi interventi ma dobbiamo insipiente rare all'interno del problema e questa sono convinto sarà un'altra delle sfide del nostro centro studi mi avvio alla conclusione
Tra sette settimane ci saranno le elezioni europee
E molti ricchi dei capitoli che abbiamo affrontato stamattina dovranno essere decisi effettivamente sui tavoli europei
Dobbiamo il non possiamo illuderci di poter fare i battitori liberi
Però la nostra capacità di proposta la nostra e dei nostri rappresentanti politici del nostro governo può incidere in maniera significativa
Queste elezioni saranno molto importanti
Per l'Italia per le nostre imprese ma lo sarà ancora di più
Scegliere rappresentanti che siano in grado di fare la differenza
Scegliere persone giuste nei posti giusti
Scegliere competenze impegno visione
Lo dico perché vorremmo sentir parlare un po'di più di programmi e di proposta che sembrano i grandi assenti per adesso da questa campagna elettorale elezioni in Europa e negli Stati Uniti insieme i fattori geopolitici e alle tensioni purtroppo crescenti avranno un'inevitabile impatto su queste previsioni
Nessun uomo è un'isola e fuor di metafora
Nessun Paese e un'isola quindi l'auspicio
Che faccio al termine nelle conclusioni e quello di poter essere uniti di fronte a scenari
Davvero imprevisti l'auspicio credetemi e che o l'Europa sia veramente un Europa unica e con lei maiuscola grazie dell'attenzione
Come le mie scuse per la carne di prima li ha avuto una buona giornata