Atreju 2023 - Roma al centro del Mediterraneo: quale ruolo geopolitico per l'Italia

Quindi tutti a tutti questo è un panel molto importante nella giornata di oggi parliamo di geopolitica di Roma al centro del Mediterraneo e qual è il ruolo geopolitico dell'Italia saluto il presidente la Camera Lorenzo Fontana
Grazie di essere qui con noi
Giovan Battista Fazzo lari che non ha bisogno di presentazioni
Accolto come una star bene Guido Crosetto vuole Guido eccolo qua
Edmondo Cirielli eccolo qua
Ieri si è portato a casa cosa fatta
Attaccata Giulio Tremonti eccolo qua quando voi
Claudio Descalzi
Mi fa credere al Belleri Federico Rampini che è collegato da New York e tra un po'interpello però è va be'poi ci sono io va bene capita anche questo nella vita grazie grazie a tutti allora e regole del gioco interventi brevi siamo molti abbiamo un'ora
Chiamo subito Giulio Tremonti a fare il suo specie sette minuti
Prego
Dunque zio grazie introduco con una considerazione
Al principio di questo millennio
Vediamo i ti diamo una realtà non troppo diversa da quella che è stata vista e vissuta nel Cinquecento alla metà dell'altro millennio nel cinquecento due fatti rivoluzionari
La scoperta dell'America l'invenzione della stampa
La scoperta dell'America fa Ugo tale Lassen geopolitico dal Mediterraneo all'Atlantico
Nuovi Stati nuovi spazi nuove religioni
Queste più pesa stante di quella cattolica romana
L'invenzione della stampa libera il sapere prima controllato e chiuso nei monasteri
Come nel nome della rosa
E così che si passa da Tolomeo Copernico da Galileo Cartesio con il suo concetto Ugo somma da allora alla base della scienza moderna
è un tempo in cui Shakespeare fa dire ad Amleto Time is Out of Joy
è un mondo in cui già un sogno dice il mondo è diventato mundus furioso Ross
Se ci facciamo caso e qui arrivo
E più o meno lo stesso in questo tempo per effetto di due fenomeni ugualmente rivoluzionarie
La scoperta dell'Asia prima scoperta economica e oggi scoperta politico
La caduta del muro di Berlino è anche caduta dei confini nazionali sostituiti dalla Rete e sulla Rete un nuovo e rivoluzionario e invece di Cogito ergo sum digito Ugo somma
Una quasi folle artificiale esistenziale moderni
C'è una differenza tra quello che è stato nel cinquecento e quello che sta adesso
Diciamo che l'Asia e di getto non sono cambiamenti che si sviluppano nell'arco di un secolo ma sono cambiamenti e quasi istantanei
Due hanno più o meno trent'anni quanto è il tempo del principio e della affine della globalizzazione
E così siamo in un mondo che
Torna a essere
Mundus da furioso rosso con due guerre principali in un tempo di disordine geopolitico che torna ad essere dall'ordine al disordine Thai messa auto joint
Guerra
Questo è il punto secondo me è fondamentale la guerra di Putin ha interrotto il movimento che doveva scorrere dall'Atlantico agli Urali passando sopra l'Europa
Di fatto si è materializzato sulla Germania con il gastrico
La guerra interrotto questo Processo
Gli effetti della guerra vanno dal Baltico al Mar Nero dai Balcani al Medio Oriente
E il destino ci riporta sui luoghi antichi luoghi luoghi dove la storia torna ad essere inevitabile
E per questo la tesi che cerco di troppo di sostenere e che l'Europa o è unita dal Nord al Sud o non è
E cercò di essere poco diplomatico la superficialità con cui si parla di allargamento oggettivamente straordinariamente inquietante
Questo la macchina europea la macchina politica è stata superata dalla storia
Serve un nuovo a due costituzionale con nuove regole non si può pensare a un anno unione con diritto di voto e di Betto appena trentacinque unità statale soprattutto è necessario un nuovo software politico
L'Europa non può andare avanti come sinora come l'Angelus no possa che ha la testa rivolta all'indietro mentre cammina
La realtà e che ci sono due euro
Quella che al cedente e quella che a oriente ma può sempre anche questa Europa
La prima quella occidentale e assolutamente dogmaticamente considerata democratica
E basata sulla Lullo loro indetta dalla Corte del Lussemburgo e da ultimo concentrata sulla post-modernità delle dottrine fluide e della cultura della cancellazione
Ma c'è anche l'Europa chiesti
Applicando la metrica di Lussemburgo di Bruxelles questa non è sufficientemente non è perfettamente democratica
E dunque da un lato c'è l'Europa delle regole dall'altro lato ai sta c'è l'Europa delle tradizioni ma anche queste Europa e le tradizioni hanno un valore politico
Se posso cito c'è c'è l'amore per le tradizioni non ha mai indebolito le nazioni anche sì a all'accoglienza le ha rafforzate nell'ora del pericolo
Democrazia come è scritto nella Carta Atlantica lo sviluppo della democrazia non è da fuori e dall'alto ma da dentro e dal basso
La democrazia non è un prodotto istantaneo che si esporta è un processo che si sviluppa nel tempo necessario oggi non basta alla retorica politica serve davvero la politica
E per la politica non servono le il Litta o i tecnici tecnici che si candidano al comando ma non alle elezioni
Se andate
Se andiamo in non balla in una birreria tutti luoghi democratica ce sì ci andate ditte che all'Europa serve immessa non vi capisco se chiedete se attuando una difesa europea un esercito europeo è facile che ti pagano da bere
Per tutto questo l'Italia con la sua tradizione secolare con il suo governo attuale può e anzi deve essere di tale centrale per l'Europa
Grazie
Ecco perfetto fissiamo
Pronto il collegamento con Federico Rampini Federico ci sei ci sono Ciao Federico ai hai ascoltato l'intervento di Tremonti lo condividi voi darci la tua più dagli Stati Uniti
Sì io diciamo partiva da un un arco temporale un po'più breve di quello che ha buttato Tremonti
Cinquant'anni mille novecentosettantatré settantanove Guerra dello Yom Kippur embargo petrolifero dell'opera cioè e poi rivoluzione khomeinista in Iran
A quel tempo l'Europa è costretta a una dolorosa torsione Geo economica
Si accorge di non poter più considerare sicure e affidabili le vie di approvvigionamento energetico da sud
Dal Nord Africa e Medio Oriente
E quindi si rivolge a est
è una è un momento importante quella torsione che diventa anche una torsione geopolitica che consegni all'Europa una dipendenza di lungo termine verso la Russia che a quel tempo è ancora Unione Sovietica ovviamente
E dalla la lungimiranza di catturare l'Europa dentro
Uno dei Piccolo di infrastrutture pesanti che danno però garanzie sicurezza affidabilità nella fornitura energetica
Un'invasione di Putin in Ucraina nel due mila ventidue
Assistiamo al processo inverso non possiamo più fidarci dell'Est dobbiamo tornare a guardare al Sud
E quindi questo improvvisamente da una una nuova centralità all'Italia in quanto Paese ponte dell'Europa verso il Mediterraneo che il tema questa tavolo tondo a cui mi avete indicato
Bisogna guardare al Mediterraneo con uno sguardo nuovo quello che io ho provato a fare con il mio ultimissimo libero la speranza africana un titolo che a dir poco provocatorio
Nel sottotitolo definisco l'Africa terra del futuro e quindi miss Marco da una narrazione dominante in Italia
Dove l'Africa fa notizia solo ce se ne può parlare in termini di Apocalisse
Come un buco nero di tragedie disperazioni ingiustizie
E l'Africa e tante tante altre cose
è un nella tela di futuro perché per esempio
Immagino che ve ne parlerà de Scalzi indispensabile per tutte quelle risorse
Di cui abbiamo bisogno per la transizione verso una economia meno carbonica
Ne ha tante
Ma non è soltanto un grande bacino di risorse naturali è un grande mercato l'Africa vi vi consegno un un aneddoto decente
C'è una corsa dei giganti americani delle carte di credito Visa e Mastercard
Ad acchiappare un mercato africano di consumatori che usano mezzi di pagamento elettronici digitali che è gigantesco
Quasi un terzo di tutta la popolazione africana sessione il mezzo miliardo
Il numero di consumatori africani che fanno la spesa tutti i giorni usando delle ecco digitali appoggiate il più delle volte anche a delle carte di credito tutto questo condirettore o dei
Degli imprenditori digitali africani molte di queste soluzioni di pagamento molto avanzate perfino più avanzate di quelle che usiamo noi sono un'attenta aziende locali e questa è una storia un po'diverso dall'Apocalisse disperazione fame e miseria
Di cui di cui sembrano occuparsi esclusivamente i media italiani
Lastre che è una terra di imprenditori con delle storie di imprenditorialità sorprendenti sconcertanti
Ne ne ha ne abbiamo per esempio uno un una una una piccola dimostrazione qui negli Stati Uniti dove la diaspora africana ma niente a che vedere con i Black afroamericani
Ma la recente immigrazione dall'Africa è una delle categorie tecniche più qualificate dal punto di vista accademico professionale e con livelli di reddito molto elevati
Anche perché di nuovo di di do un piccolo assaggio delle tante sorprese dell'Africa paesi soprattutto ex colonie inglesi come la Nigeria
Hanno conservato come eredità dal colonialismo inglese delle buone scuole delle buone università
Chi investe in Africa in questo momento siamo c'è uno uno stereotipo correnti d'Italia e l'invasione cinese
La nuova colonizzazione la Cina e la nuova padrona dell'Africa nuovi imperialismo è una è uno stereotipo vuole un luogo comune riduttivo
Dopo semplificato dal dietro l'avanzata cinese ci sono tanti aspetti negativi ma anche aspetti molto positivi e soprattutto la Cina non è sola
Dietro la Cina un altro attore importante della geopolitica contemporanea che investe molto in Africa e l'India
Multinazionali indiane le trovate dappertutto a cominciare naturalmente dall'Africa orientale che ha legami antichissimi il Corno d'Africa ma non solo lui la Turchia l'Arabia Saudita
Allora forse dovremmo dirci che gli altri hanno capito qualcosa che a noi sfugge visto che noi parliamo dell'Africa soltanto
Un buco nero di miseria e disperazione mentre gli altri stanno facendo una corsa una gara a investire
Ecco uno dei temi problematici per l'Italia ma anche per l'intero Occidente e la sindrome di cui siamo prigionieri noi occidentali capisce dell'autoflagellazione per i peccati dei colonialismo
Siamo in una fase in cui negli Stati Uniti vivendo qui ormai da un quarto di secolo so di cosa parlo
Siamo i in una fase di espiazione questo uscì incidente spesso incapaci di cogliere le potenzialità le opportunità
Questa sindrome del complesso di colpa che altri non hanno guardate quando per esempio da università americane si rassegnano anche nei licei americani si insegnano tutte le colpe ignobili e spaventoso che sono reali è per sia chiaro sono reali le colpe del traffico di schiavi
Vengono imputate solo ed esclusivamente all'Occidente alla razza bianca le nostre civiltà
Conclusi i numeri
Nessuno insegna lo schiavismo praticato dall'Impero ottomano dall'interno arabo concludo su questo noi abbiamo abbiamo quindi un'antica per perché il complesso di colpa che ci portiamo ad addosso che insegniamo anche agli altri e diventa anche un alibi per certe classi dirigenti africane nordafricane
Per nascondere le proprie colpe per esempio la corruzione il malgoverno l'incapacità di investire i proventi delle materie prime nell'educazione del delle della propria popolazione
Dopo un periodo dalla indipendenza coloniale in poi in cui l'Occidente ha versato all'Africa sotto la voce aiuti umanitari venti volte il valore del Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa occidentale
è il momento di cambiare strategia di dare la priorità gli investimenti in Africa al ruolo delle nostre in paese
Senza sottovalutare il fatto che nel Mediterraneo in Africa come in Medio Oriente sia rispettati anche quando si è capaci di portare sicurezza e quindi di essere presenti con dei dispositivi militari
Che siano significativi cosa che in questo momento non è vera per la maggior parte dei paesi europei grazie grazie per l'attenzione cadono grazie a Federico Rampini buon lavoro grazie può
Prezioso contributo è naturalmente Rampini a alzato la palla io provo a farla schiacciare a Claudio Descalzi che l'Africa la conosce bene tra l'altro ci racconterà che cosa è successo un poco ventotto perché siamo come sempre in un altro passaggio della diciamo chiamiamola così come si dice in gergo della transizione energetica prego Descalzi
L'ora Barzanò con ventotto dall'altro che avrei anarcoide come come vuoi tu no non siamo partiamo dall'Africa per dare continuità a quello che si è detto che ha detto Rampini
Sì visione molto ottimistica dell'Africa è vero che ci sono start-up c'è ci sono anche aree più evolute però ricordiamoci che ci sono seicento mila persone una seicento milioni di persone l'Africa sahariana sahariana che non hanno accesso all'elettricità non regia
Che muoiono di malaria e quindi ci sono delle situazioni non così semplici l'Africa non è un Paese un insieme di opere di più paesi con diverse lingue con diverse culture un po'come l'Europa quindi una un qualcosa che è difficile catalogare come solo Africa l'Africa del Nord diversa dall'Africa subsahariana e all'interno della subsahariana la parte queste la parte però Ovest est sono sono diverse quindi è vero che un grande mercato sono adesso un miliardo e duecento milioni di persone due mila e trenta sì
Prevedono un miliardo e otto di persone che tra su hanno problemi di elettricità mano problemi di occupazione sono pienamente d'accordo con quello che dice Rampini nel senso che non possiamo fare della carità se vogliamo veramente che questo miliardo ottocento milioni di persone riescono a trovare una collocazione e poi non non scappino dall'Africa
Bisogna riuscire a creare uno sviluppo sviluppo e per noi essenziale perché l'Europa non so se l'accorta ma anche l'Italia
Grande mercato ma è un mercato che non ha Energia il nostro mercato di riferimento quell'americano
E noi rispetto agli Stati Uniti paghiamo in questo momento casi elettricità circa sei volte tanto
Abbiamo delle tasse sulle missioni che loro non hanno che ci costano circa novanta cento e ora tonnellate di CO due messe tutto questo sta schiacciando l'industria
Quindi siamo un grande mercato senza energia
L'Africa
Un grandissimo mercato potenziale sicuramente Chiarini regia che però non riesce a sfruttare
Nonostante i grandi come diceva mantiene investimenti sono stati fatti in Africa ma si vede che l'approccio usato finora non ha funzionato perché i sessanta anni non è riuscita a creare un vero e proprio sviluppo
Ci sono i cinesi sì ci sono gli indiani sì ma direi non in modo strutturale i cinesi sono andati ormai da trent'anni perché hanno energia ma non sufficiente un miliardo e mezzo di persone quindi avevano avuto una strategia di sicurezza energetica che rapportati andare in Africa apprendere regia per portarla
Parlo del caso ma anche del petrolio e di tutte i minerali critici ma con una prospettiva che iniziata per loro trent'anni fa non è che sono prospettato una crisi energetica per
Occuparsi dell'Energia
Ipcc sono gli indiani ma più che altro per dare Ingegneria per dare mano d'opera fanno qualche affare molto qualche dir molto limitato gli Statunitensi da quando trovato l'energia a casa loro circa dodici anni fa
Hanno praticamente ha lasciato l'Africa sono ritirati si sono ritirate perché ha trovato petrolio e gas a casa loro
Sono rimasti solo in regioni come Katanga per poter prendere quel poco che i cinesi hanno lasciato come come puoi cinesi
Dicevamo con Guido Crosetto adesso ci sono con lo Stato che è una cosa Bentley sono soprattutto con lo Stato comunque perché queste Paschos discorso i finanziamenti bisogna affinare bisogna investire in Africa il problema che avendo un un Vacuna vorrei altissimo anche del venti per cento non c'è una banca chiede ai soldi io non è che le tue equity oppure in questo caso la Cina manda delle industrie private che però sono coperte completamente nello reinvestimento al cento per cento dallo Stato
Tu sei ottimista
Sul futuro dell'Africa allora io sarò morto un italo perché norme sono sono ottimista o pessimista bisogna essere oggettivi in questo caso noi abbiamo bisogno dell'Africa perizie per il fatto che siamo un grande mercato però regia e quindi per noi
Diventa a un fatto esistenziale
Poter andare investire in Africa in un modo diverso perché finora Investimenti non hanno non lo sono riusciti a a portare quella quella quella diciamo quel ciclo virtuoso e continuo
Ne ha bisogno l'Europa non so se l'Europa è pronta
Io penso che l'Italia sia fronte possa farlo ma e una necessità per non farlo perché c'è un flusso che ormai viene da sud a nord in termini energetici dobbiamo essere in grado di guidarlo
Per il nostro bene per il loro bene in un ciclo veramente virtuoso allora l'ottimismo viene dal fatto che noi gli abbiamo assolutamente bisogno
E quindi la necessità diventerà la virtù commissionali diversi bisogna fare di necessità virtù bisogna farlo però in modo organizzato che sia strutturalmente fattibile che dia continuità quindi bisogna essere convinti e bisogno ogni volta che facciamo una cosa chiederci il perché la facciamo ne abbia bisogno di ammissione del Gia ma abbiamo anche davanti a noi un miliardo e ottocento mila persone
Che se non trovo no una soluzione a casa loro noi siamo il Paese più esposto cioè non c'è nessun altro Paese esposto come noi da qui al Sud delle copiamo aiutarci
Da soli a risolvere questo problema c'è una doppia faccia risolviamo un problema ma ritroviamo anche un diciamo una continuità continuità energetica che può a sud di cui abbiamo assolutamente bisogno ventotto la lasciamo la dalla riprendiamo a tra poco
Perché è stata evocata da Tremonti nella sua introduzione della guerra e io voglio chiedere a Giambattista fa al Solari che col quale abbiamo discusso tante volte insieme di questi temi e quindi solo conosco la sua sensibilità
Come sta andando la guerra in Ucraina veramente
Prego
Sentiamo veramente raccontare un po'di di tutto la cosa più assurda e quando si dice
Che la guerra sta andando molto male per l'Ucraina molto bene per per la Russia
Questo qua tradisce esattamente tutto ciò che abbiamo visto in questi in questo periodo però io vorrei fare un piccolo passo indietro
Visto che finora abbiamo anche raccontato di grandi scenari storici perciò mi prendo solamente pochi minuti per ragionare insieme su che cos'è accaduto in questi anni
Una volta avevo letto una cosa interessante dice la memoria collettiva di una società dura trent'anni questo vuol dire che se per esempio c'è un fiume che esonda per trenta anni una determinata comunità stai attento superati i trent'anni sia si dimentica completamente che lì c'è un pericolo
Non a caso il muro di Berlino è caduto nell'ottantanove nel due mila venti poco più di trent'anni ci siamo dimenticati di quale una delle possibili posture storiche dell'Europa una delle possibili e la più naturale postura storica dell'Europa e una spartizione
Del continente tra il blocco tedesco e quello russo
Noi l'abbiamo visto ad esempio con il patto Molotov Ribbentrop a un certo punto Germania e hanno allora Unione Sovietica si accordavano su un equilibrio continentale che funziona la Germania attonita tutto l'Occidente
La Russia si prende come intera zona di influenza all'estero in Europa
Caduto il muro di Berlino e quello che di fatto non necessariamente perché c'era una strategia a monte e quello che si è verificato sul continente europeo
La Germania paese che domina in tutto l'Occidente consegnando di fatto come zona di influenza l'intero est Europa
E questo che porta alla invasione russa dell'Ucraina perché la postura
Europea e dell'Unione europea in quegli anni è stata quella di riconoscere come lesta Europa zona
Di influenza russa
E la costruzione del Nord Stream prima uno poi due questo sta a significare un collegamento diretto energetico tra la Russia e la Germania che salta il collegamento che passa attraverso le lesto Europa rendendo di conseguenza all'Est Europa
Ha credibilità visto che non è più fondamentale per fornire energia alla Germania e all'Occidente
E questa di una divisione dell'Europa tra grandi zone di influenza tedesca russa e quello che sarebbe dovuto accadere in un normale corso della storia
Il normale corso della storia doveva essere una veloce invasione russa dell'Ucraina che si sarebbe dovuta risolvere nell'arco di pochi giorni
è un equilibrio che da lì a poco si sarebbe ritrovato con dei rapporti rasserenati di nuovo tra Russia e Unione europea
Che cosa è accaduto è accaduto semplicemente l'imponderabile è successo che
L'Ucraina a
Opposto una resistenza assolutamente impossibile e semplicemente storicamente irripetibile quello che è accaduto ci troviamo davanti un po'come se la Polonia nel trentanove avesse fermato la Germania nazista su bloccandola ai ai confini c'è qualcosa che non si può ripetere
Come sta andando la guerra ce lo dicono semplicemente i numeri
Tutti gli analisti dicono che i russi hanno perso i russi in un in Ucraina circa trecentoquaranta mila uomini
Tanto per capirci sono più i soldati di quanta Alitalia ne abbia persi durante l'intera seconda guerra mondiale durante la seconda guerra mondiale l'Italia ha perso trecentoventi mila uomini
La Russia ne ha persi di più solamente in questi due anni di guerra in Ucraina
Il Regno Unito ha perso meno di trecento mila uomini durante l'intera seconda guerra guerra mondiale
A questo prezzo ma anche di mezzi voglio dire su questo Crosetto è mille volte più diciamo ferrato di me ma la Russia
Perso più di cinque mila tra carri armati e blindati
Per capirci lunghi l'Europa occidentale non ha cinque mila carri armati e blindati quindi ne ha persi di più di quante l'intera Europa occidentale ne ne possegga e a questo presso terribile in termini di uomini e di mezzi
Per fare cosa per conquistare l'undici per cento del territorio ucraino prendendo oggi impossibile la conquista dell'intera Ucraina e rendendo impossibile quella che era
L'ambizione russa e cioè di tornare a dominare così come ha detto Putin i confini storici della Russia quali sono i confini storici della Russia tanto per capirci noi
I famosi trent'anni ci dimentichiamo come funzionano
Varsavia negli ultimi due secoli è stata più tempo sotto dominio russo cannoni indipendente quindi vuol dire Varsavia compreso
Quindi e mi sono dilungato come sta andando sta andando che l'Ucraina coma detto Giorgia Meloni ha già vinto questa guerra perché ha affermato la volontà espansionistica
Russa lo ha fatto con una capacità incredibile e irripetibile e credo che
Tutto l'Occidente deve essere grato al popolo ucraino per quello che è riuscito a fare grazie grazie a trovare Cirielli le passa il microfono guardi
Ecco civili lei si occupa dei corpi cooperazione politica estera
No non ci sono domande previste nel format non si può fare Cirielli e faccio io le domande qui allora ci dica allora sì lei deve spiegarci cosa significa oggi in questo mondo che è cambiato completamente guardare dalla Farnesina al dossier della cooperazione in particolare nelle aree di crisi che sono state
è un piatto e qua grazie si grazie innanzitutto io volevo iniziare dalla discorso che hanno fatto un po'tutti quelli che mi hanno preceduto noi siamo partiti da un dibattito che pone al centro il Mediterraneo
Ma in realtà tutti hanno parlato di Africa
Perché è una banalità
Il Mediterraneo si è sempre detto come ragionamento accademico e il ponte tra l'Europa e l'Africa oggi non è più un mare che divide ma è assolutamente un continuum che fa sì che si possa parlare di e orafi in campo perché lo dico
Perché tra le parole di chi mi ha preceduto
Emerge che l'Africa può essere una grande opportunità è un continente ricchissimo di materie prime di risorse preziose terre rare risorse energetiche di persone di terra da coltivare lo diceva oggi Lollobrigida ma ovviamente e anche un continente gravido di rischi perché vediamo l'aspetto più marginale o la punta di diamante dell'immigrazione illegale ma esiste il tema di grandi organizzazioni
Terroristiche mafiose che si arricchiscono soprattutto per colpa nostra che ha perché abbiamo favorito l'immigrazione clandestina che da una grande massa di denaro
Capace di creare organizzazioni che comprano armi corrompono capaci di del destabilizzare l'Africa
Finora come è stato anche detto da Rampini da De Scalzi il l'enorme flusso di denaro che attenzione arriva anche dall'Italia il sistema paese viaggia intorno ai dieci miliardi di euro all'anno complessivamente tra privato pubblico quello che diamo all'Unione Europea
E e tutto votato in due canali principali poi insomma ci sono cose virtuose uno è l'assistenzialismo che finisce con l'arricchire certamente non quelli che dovremo assistere e l'altro quello dei canali multilaterali che significa sostegno alle sezioni specializzate delle Nazioni Unite che indubbiamente hanno dell'eccellenza ma insomma viaggiano essenzialmente con una spesa del settanta per cento che riguarda il funzionamento quindi se diamo un miliardo settecento milioni di euro vanno per gli stipendi e spesse varie di queste organizzazioni i risultati sono sotto gli occhi di tutti un fallimento totale
Non mi piace essere uno che fa piaggeria chi mi conosce del partito lo sa
Ma Giorgia Meloni ha avuto un'idea geniale un'idea
Che sembra nuova meno antica e perciò la chiamata
Piano mapei cioè l'idea che l'Italia deve essere il capofila di un nuovo approccio nella cooperazione internazionale
Verso l'Occidente partendo ovviamente dall'Italia perché dobbiamo dare il buon esempio con un decreto legge con un disegno di legge abbiamo messo in campo una cabina di regia che per la prima volta mette tutto il sistema Paese ministeri aziende pubblica con ENI in testa ma anche aziende private
Il sistema bancario il sistema universitario al servizio dalla cooperazione internazionale una cooperazione che per la prima volta non diventa semplicemente come è stato detto l'elemosina anche perché non è quello che ci chiedono gli africani
Ma diventa uno strumento di sviluppo la sfida di creare un grande mercato reale in Africa anche per noi europei anche per noi italiani ci mancherebbe ma per gli africani
Una grande opportunità per le nostre aziende in Africa
è una imperativo morale noi prendiamo dall'Africa lo ha detto bene De Scalzi lui abbiamo la necessità vitale di essere in Africa e se prendiamo risorse se prendiamo Legia abbiamo il dovere di lasciare due cose in Africa
Gli investimenti infrastrutturali che sono l'unico sistema per creare un acceleratore economico elabora la valorizzazione della risorsa umana
Da tempo con lei Italia un po'di meno come sistema pubblico ma oggi grazie all'intuizione di Giorgia Meloni siamo sul pezzo
Deve formare la i giovani africani
Si parla di cifre due mila e trentadue mila e cinquanta certo in breve tempo
In Africa ci stanno più di due miliardi di persone il cui sessantacinque per cento sotto i venticinque anni che significa una grande opportunità per l'Africa
Anche qui il resto del mondo ma significa anche un peso che schiaccia l'Africa perché sono tutte persone che sono a carico del resto degli africani e di chi vuole ragionare quindi per concludere qual è la sfida della cooperazione la sfida e portare un nuovo modello non paternalista non neo colonialista non fanatico
Così come Porciano abita alla abituato i nostri alleati angloamericani
O peggio ancora francesi volevi intervenire dire quello che devono fare dire quello che è giusto quello che è sbagliato cercare di mutuare il nostro modello culturale che è frutto di secoli di storia non si può inventare le cose in due secondi
Cercare di influenzare in positivo semplicemente avendoci a che fare
E servire indirettamente progetto europeo perché noi siamo gli unici che abbiamo la credibilità di andare senza prepotenza senza cultura imperialista in Africa e vi posso garantire che la mia esperienza
Più importante in questo anno è stato proprio capire quanto c'è poi via d'Italia quanto c'è voglia del nostro protagonismo e di questo dobbiamo veramente ringraziare Giorgia Meloni grazie Cirielli avevo avevo una
La questione in sospeso con
Con con De Scalzi perché l'Energia è il fil rouge di tutto questo
Discorso che abbiamo fatto insieme com'è andata Coppa trentotto
Alla fine allora la copia del toto diciamo diciamo che questa cosa in toto i due è stata storica perché per la prima volta si sono si sono firmate non delle parole ma dei numeri quindi è stato la coppia ha portato dei limiti quantitativi
Facciamo solo una visione su quello che ha tenuto l'Italia dire che il governo italiano ottenuto cose che non aveva ottenuto in Europa ma le ha fatte firmare a duecento Paesi circa duecento Paesi per il tutto i carburanti biocarburanti di ricordate quanto il Governo ha combattuto noi ma soprattutto al governo per introdurre i biocarburanti
C'era elettrico e poi alla fine è uscito questo il Führer e Tedesco in questo in questo caso nell'accordo della coppia ventotto i biocarburanti sotto richiesta al governo italiano sono stati accolti quindi questo è stato secondo me
Un risultato corretto per la transizione perché l'elettrico ci vuole ma da solo non può soddisfare tutti i bisogni e soprattutto abbiamo bisogno di dare continuità all'industria
E quindi all'industria e all'indotto dove l'Italia è solamente importante quindi riuscire ad avere un carburante che poi alla fine sulla vita intera lo stesso effetto di delle lettere che può aiutarlo in un parco macchine italiano che estremamente importante
Abbiamo tutto più di quaranta milioni di macchine fra pesanti medie e leggere
Adesso di macchine elettriche abbiamo trecento mila riuscire a colmare questo gap nei prossimi quattro cinque dice Ali è molto difficile quindi abbia bisogno di te carbonizzati questa parte poi l'altra cosa che ha ottenuto e proprio la decolonizzazione industria però pesante attraverso la cattura
La italiano è fondamentale non c'è solo un possibilità da casa ma c'è anche un posto un sicuro per visto che abbiamo i giacimenti esauriti una per per la cattura del CO due già la Francia assegnato Accord con Alitalia con noi per portare la CO due quindi e l'ha fatto anche in questo caso e firmare a più a circa cento e duecento stati quindi entra intrapresa automaticamente in tutto quello che il discorso della tassonomia
Quindi questa Coppa a definito dei traguardi decarbonizzazione del caso al due mila e trenta partecipazione firma di più di sessanta al cinque società nazionali e indipendenti
E soprattutto come dicevo l'Italia ha ottenuto quello che non è riuscito a ottenere in Europa e questo secondo me è un traguardo importantissimo per noi per la nostra industria ma soprattutto per la leadership di questo governo grazie avvocato è molto importante perché
è la la visione dell'industria che poi è quella che fa la trasformazione ricordiamoci sempre il cambiamento il fatto di salti tecnologici d'innovazione quindi
Insomma positivo che arrivino questi risultati presidente Fontana
Le giovanissimo quanti anni ha mai quarantatré quarantatré anni terza carica dello Stato e un comunque uno dei più giovani
Proprio
Spento il microfono il microfono eccoci qua è uno dei più giovani
Ha sorpreso tutti lei a me nel nel modo con cui ha interpretato il ruolo istituzionale le faccio i complimenti per cui è stata da cronista dopodiché papà a per
Intanto no se mi permettete io ringraziamento voglio farlo a a Donzelli e l'onorevole Donzelli è previsto anche l'onorevole monta ruoli e tutti coloro i quali io non ho organizzato questa bellissima manifestazione
Contanti per tutte le chiamate anche che abbia fatto per farmi una delibera attende è stato più di mia moglie ma chiama udienza in assise va bene allora abbiamo fatto una bella carrellata di divisioni di opinioni di testimonianze perché tutti nel loro ruolo
Hanno svolto e i compiti in questi in questi mesi travagliati come da presidente della Camera questo questo momento questa fase storica così intensa
Ma guardate secondo me
Oggi
è veramente interessato a questo dibattito perché quando si parla di geopolitica soprattutto d'Italia serve per cercar di capire cosa realisticamente possiamo fare nostro futuro e cosa invece è un'ottima idea sulla quale si può lavorare ma che evidentemente ancora di là da venire
Dico questo perché spesso e volentieri per fare una politica diplomatica una geopolitica importante
Serve capire prima di tutto quello che è il fattore umano
Fatto Romano italiano il fattore geografico il fattore storico
Prendiamo prima di tutto il fattore umano noi sappiamo che purtroppo vediamo
Una crisi una crisi demografica importante dobbiam tener conto di questi numeri
Fate conto che in Africa visto che si è fatta parlato molto dell'Africa la demografia in questo momento vede un'età mediana di diciotto anni
Ossia
Ci sono metà della popolazione che ha più di diciotto anni e metà meno in Europa circa quarantadue quarantatré in Italia quarantasette quarantotto
Chiaramente con questo fatto Romano quali pensieri possono esserci per il futuro della perché quali pensieri ci possono essere tra il nostro futuro
Se un Paese non ha una demografia buona è evidente che in un periodo di decadenza e dobbiamo capire come il perché sia in questo periodo di decadenza serve un periodo di decadenza anche perché noi probabilmente negli ultimi negli ultimi anni ultimi trent'anni abbiamo vissuto in una fase post storica se c'è una fase solo economicista abbiam pensato molto all'economia pensate che quando si parla dell'Europa spesso e volentieri si parla spesso dell'economia perché all'Europa manca quel fattore c'è un politico di cui parlava prima Tremonti è un fattore soprattutto economico
Pensando solo all'economia però non si fa chiaramente geopolitica ma possiamo avere una geopolitica in Europa cioè dico
Potremmo riuscire ad avere una politica estera comune è una politica di difesa comune può essere provo immaginate di questa a un certo punto qualche anno fa la Germania annuncia che avrebbe patto spese militari per cento miliardi di euro
Ma ciò che esse Crosetto credo che avesse questa disponibilità sarebbe felicissimo ma nel momento in cui la Germania fa questo i primi ad avere un certo timore sono stati la Franza perché c'è un fattore storico c'è un fattore geografico
E d'altra parte la Polonia
Voi immaginate di facciamo un esercito comune europeo auspicabile si chi lo comanda io comando un tedesco francesi sarebbero d'accordo i francesi sono l'unica potenza nucleare in Europa
Cioè
Capite che quindi cioè l'idea poi c'è la realtà
La realtà delle cose in questo momento vede un difficile processo perso presente un esercito comune europeo
Questo non toglie che l'Italia debba sapere che ruolo può avere italiane inserito nel Mediterraneo ha una posizione assolutamente strategica qual è il ruolo che l'Italia deve ricavare deve ricavare quello di tentare di essere ancora più predominante nel Mediterraneo e considerare il suo estro vicino esattamente come se fosse casa propria
Cioè il Nordafrica la parte dei Balcani sono settori molto importanti per l'Italia dove l'Italia deve cercare di influire deve cercare di avere una sua influenza su questi territori
E un'altra cosa fondamentale essendo nel me nel mezzo del Mediterraneo è evidente
Che le rotte commerciali del Mediterraneo devono avere un'influenza anche italiana e quindi anche chiaramente un apparato militare che debba essere preponderante su metteranno fate conto che solitamente i Paesi che comandano al mondo sono quelle che le tengono il potere delle rotte marittime commerciali
E quindi poter avere un'influenza importante nel verranno sarebbe per l'Italia riuscì veramente a ricavare un ruolo per il futuro
Non a caso ci sono altri soggetti che stanno cercando di fare queste operazioni pensate nel Nord Africa
Quali Paesi si stanno inserendo pensate nell'Africa subsahariana dove ci sono stati diversi colpi di Stati quali Paesi si stanno inserendo pensate anche nell'area dei Balcani perché se non c'è l'Italia arriva qualche altro Paese e quindi su questo bisogna essere
Molto attenti capire quello che si può fare
Nel concreto quello che è un'idea sulla quale si può lavorare ma che probabilmente è di là da venire il fattore storico fattore storico molto importante ogni persona straniera che arriva in Italia dice che l'Italia eccezionale fantastica parla su cultura per la sua storia
Anche questo fattore un fattore da usare in geopolitica
è un fattore da usarle geopolitica per cercare di influenzare altri Paesi tanti presidenti di Parlamento presidenti
Di altri paesi sono venuti in Italia chiedendo un aiuto per l'ingresso negli europea Kendo aiuto l'Italia perché è un Paese del G7 perché un Paese che una certa storia che avanzata cultura
E che quindi può essere un grande sponsor per numerosi Paesi però poi fate conto che secondo me se l'Italia vuole ricavarci un ruolo predominante per il futuro deve anche cercare di capire il popolo italiano
Quale la sua visione del futuro
Sì è la nostra collettività è orgogliosa della propria storia
Del proprio Paese
E la propria cultura si può avere un futuro sì la nostra società si basa solo su nichilismo e individualismo e non è più una collettività significa che il fattore umano e distrutto e a quel punto noi non avremo un futuro
Fate conto che l'Europa d'acqua alla fine del secolo è il continente al mondo che avrà il più grosso calo demografico l'Africa sa far sarà il Paese che avrà il più grande incremento bisogna chiaramente capire e da questo punto di vista dobbiamo riuscire ad avere proprio una nuova visione una nuova pedagogia nazionale per fare in modo di rilanciare l'Italia e dopo i tagli anche tutta l'Europa gran grazie grazie presidente
Ecco una bella carrellata del cortile
Siamo passati da una grande visione che parte da gli albori della storia dell'Europa e del mondo con Tremonti l'industria con con De Scalzi Gudrun Focus
Su la storia della guerra e la guerra contemporanea di oggi al centro dell'Europa Cirielli che ci ha raccontato come si debba comunque fare cooperazione con delle idee nuove
Innovative ardite in un certo qual modo che non si era mai tentato di fare negli ultimi decenni voi Fontana ci ha dato la visione dell'istituzione ricordando che cosa hai patria che cosa in azione che cosa Europa e che cosa è mettere insieme le diverse anime di questa Europa e infine Guido le conclusioni vai con le conclusioni Guido Crosetto non possiamo fare domande mai no grazie
Grazie
Mario prego vai Guido
Poi dopo facciamo le domande quando dietro le quinte spazio agli altri
Prego
L'otto
La
Intanto
Scrittrice trarre conclusioni ma io voglio intanto riportare tutti sulla nella realtà perché noi siamo abituati a pensare questo Paese come il centro del mondo
Perché siamo stati per centinaia di anni il centro del mondo
Adesso noi siamo lo zero virgola settantasei per cento della popolazione mondiale
L'Italia sta al mondo come un po'meno del quartiere Trionfale sta all'Italia
L'Italia sta al mondo come la città di Biella quarantacinque mila abitanti tali dati
Questo è il nostro peso come popolazione nel mondo
Questo peso il triplo se pensiamo al prodotto interno lordo
Perché come ricchezza siamo al due virgola uno per cento
Quindi paragonando cd
Ad altre nazioni abbiamo una ricchezza che è tre volte quella che in base al proprio interno dal mondo dovremmo avere per la nostra per nostri abitanti
Ma questo è il nostro peso nel mondo e sequestro peso nel mondo cent'anni fa non avrebbe precluso il nulla sul nostro sviluppo futuro
Nell'epoca in cui ci è dato di vivere
Questa possa essere piccoli nel mondo e nona vere risorse naturali rispetto ad altri Paesi perché abbiamo un territorio molto piccolo l'unica risorsa naturale vera che abbiamo a quelle cui ha parlato Lollobrigida stamattina
La straordinaria dal punto di vista delle produzioni agricole
E ci ha regalato la nostra collocazione geografica nel Mediterraneo con quello che comporta ma è solo questa l'unica ricchezza che ne abbiamo comporta che il nostro futuro dipende dai rapporti con altre nazioni
Il ruolo il ruolo a rilevante perché voi ci sentite parlare molto di più oggi in questi anni di geopolitica
Di alleanze di strategia al di là dei confini perché quello che c'è all'interno dei confini non ci consente di programmare di avere un futuro né dal punto di vista energetico
E dal punto di vista dei materiali che ci servono per applicare quelle tecnologie che si ponga un po'per i primi al mondo
Se noi dovessimo basava la nostra siderurgia o la nostra produzione di qualunque cosa in metallo strumentali italiani non faremmo un centesimo di quello che facciamo
Se l'avessimo basare la nostra Energia su quello che ricaviamo ad Alitalia non riusciremmo accendo illuminare neanche questa festa se la basarsi ma la capacità dei nostri artigiani sulle materie prime che proviamo in Italia non avremmo neanche l'opportunità
Di dare lavoro a centinaia di migliaia di artigiani che ne hanno tutti i giorni e questo fattore diventa strategico
Pensare al nostro futuro significa pensare a come noi possiamo conservare aumentare la ricchezza di questo Paese
Utilizzando i rapporti che creiamo con altre nazioni
Nella stessa biancorosso vale per la sicurezza
Giovan Battista prima faceva l'esempio dell'Ucraina e della resistenza all'Ucraina alla Russia di come ha cambiato la storia no nessuno se l'aspettava
Vi siete mai chiesti
Io me lo sono chiesto perché
Sto facendo visto riflessa vi siete mai chiesti se noi avremmo resistito
E che noi dobbiamo chiederci anche come
Se fosse successo a noi
Avremmo resistito
Sarebbero arrivati a Roma o si sarebbero fermati sul può sul tema
Perché pensano al futuro dell'Italia e lo dico quelli che pensano che le spese per la difesa sia di Rutelli significa pensare anche a scenari così
Perché chi pensa a un futuro complessi
Pensare anche al fatto che il mondo pervenuta in un'ora allora un Paese che fino al giorno prima tirannico di può entrare dentro se era sembrava lontano dalle nostre idee è successo
è successo due volte uno Damiano amico come ed è evidente ma cos'è successo così
E allora il discorso che stiamo facendo oggi
Quello di un complesso scenario geopolitico dove domani dove dobbiamo necessariamente muoversi
è un discorso che è collegato quei a qualunque altra cosa alla nostra politica agricola che si discute in Europa alla nostra politica industriale Urso l'altro giorno era in Giappone ha fatto un accordo sui microprocessori tra gli altri ed è fondamentale se noi pensiamo al nostro futuro
Ma vale per la sicurezza Piantedosi quante volte è stato in Africa a parlare di immigrazione capita meno i rapporti con i miei colleghi
Capitolini noi siamo un mondo collegato nel quale difendere gli interessi nazionali significa avere una prospettiva sovranazionale
Ed è il percorso che non ad esempio abbiamo fatto alcuni l'hanno criticato
In Europa o nella NATO
Quando preso atto dell'impossibilità di garantirci da soli la sicurezza
Abbiamo deciso di garantirci alleandosi con altri e se qualcuno dei tanti che la criticano mi suggerisce un'alternativa
Vedremo se si può prendere in considerazione ma non ne vedo nel mondo
Perché non esiste alternativa di un'alleanza con la Cina per difenderti militarmente la qualche attacco futuro
E allora alle io solo abituato a sostituire il realismo all'ideologia quando l'ideologia non mi dà risposta
E noi adesso abbiamo la necessità di staccarci
Da ciò che pensavamo fosse giusto per fare ciò che è possibile fare per garantisce il futuro
Noi abbiamo aiutato Licia prima Giambattista l'Ucraina
Non solo per un molto di difesa del diritto internazionale che quello che difende anche noi ma anche perché sapevamo che se crollano quel fronte infonde successivo doveva essere un altro ancora più vicino a noi e non si sapeva quale poteva essere la fine
E allo stesso modo ci stiamo impegnando per cercare la pace le condizioni di pace in Ucraina come in Medio Oriente perché sappiamo che la condizione della guerra è una condizione che la lunga gira mezza non avrebbe ancora sentito parlare ma Trump tra un po'arriverà
Nelle nostre case perché quelle quote geopolitiche che entrano in casa
Arriveranno nelle nostre case i risultati degli attacchi inutili non sapevamo neanche che solo il beauty
Che stanno rivelando arriverà alle navi che stanno passando nel Mar Rosso e chiama iniziato non passare più nel Mar Rosso e sapete cosa significa per noi Italia e per il nostro commercio se una nave italiana
Non può abbassare da Suez edere circumnavigare l'Africa per andare per portare acqua prodotti dal portale la benissimo oggi sta succedendo questo
Ottantotto miliardi con l'approvazione alla presenza degli utili che hanno iniziato a tirare razzi
Mente con l'aiuto di altre nazioni che fanno da targhettine sulle navi che arrivano
Noi rischieremmo di avere conseguenze allora
Viviamo in un mondo in cui difendere
Il proprio futuro dannazione sovrana
Dipende nei rapporti con gli altri Paesi
Energia c'è qua Descalzi
Abbiamo sostituito la Russia ma l'abbiamo sostituita con che Paesi con sette Paesi
Ma non sono Paesi
Di Cenerentola quello di Biancaneve quello di Yoghi e Bubu
Sono Paesi con loro problematiche
Sono Paesi in cui domani mattina alcune problematiche politiche potrebbero il percorso ripercuotersi su di noi
E allora noi ci muoviamo in questo mondo difficile
E lo abbiamo fatto io anch'io come diceva prima il mondo non non lo l'abitudine di
Incensare le persone sono abbastanza dure critico l'abbiam fatto con un governo politico
E con la guida di Giorgia Meloni perché le scelte strategiche di livello geopolitico non sono scelti da tecnici
Sono necessariamente scelte di grande respiro che non possono che essere prese dalla politica perché sono decisioni politiche
Anche difficili
E allora perché dico questo perché vedete questa consapevolezza di necessità di avere rapporti col resto del mondo non fa parte del nostro patrimonio culturale
Non fa parte del nostro patrimonio politico
Non porta voti è difficile da spiegare e difficile da capire
Non piace ai giornalisti non piace ai giornali
Me a quelli di carta nei quotidiani ne a quelli non piace a nessuno non fa notizia non attira il pubblico il pubblico sente parlare qualcosa all'estero gira e cambia e preferisce parlare di una rissa tra Salvini e Meloni Outrage Laine Conte
E invece no
Emerge il futuro nostro dei nostri figli passa attraverso argomenti seri cose noiose scelte Lippi
Insieme ragionamenti complessi visioni che non possono essere candidati
Da ragionando a un anno due perché le scelte sulle terre rare in Cina sono partite trent'anni fa
E c'ha rilevato infatti arriveranno infatti alla nostra industria oggi e se trova un parti decenni prima non costruisci la non costruisci le condizioni perché chi adesso non è ancora nato abbia la possibilità di costruire qualcosa in questo Paese
E in questo si inserisce anche il discorso della demografia
Che però non è un problema internazionale questo riguarda noi ma riguarda la nostra capacità di aver creato reddito che consente alle famiglie di avere fiducia nel futuro e quindi fare figli
E le e quindi alla lunga collegato anche a quell'ora le condizioni economiche vostre che lo Stato allora lo ripeto noi essendo diventata forza di governo
Essendo diventato primo partito d'Italia abbiamo la necessità di col di caricarci sulle spalle i ragionamenti che parlino di futuro ripeto c'è una frase che mi è sempre piaciuta con questo concludo
La politica
E l'arte di piantare alberi di cui non si vedrà l'ombra riscopriamo questo percorso dalla politica questa ambizione della politica attraverso quello che triste razzie grazie
Grazie volte grazie è stato un bel dibattito ringrazio tutti e buon proseguimento