Le crisi attuali e lo sguardo sul Male: intervista a Ezio Mauro

Radio radicale siamo in collegamento con Ezio Mauro che innanzitutto ringraziamo per la sua disponibilità bentornato a Radio Radicale direttore perché voi
Allora Ezio Mauro è stato direttore del quotidiano la Repubblica per molti anni è editorialista del del quotidiano la Repubblica è uscito sul numero del trenta ottobre un importante intervento di Ezio Mauro che tocca dei temi decisivi davvero importanti ma cerca di capire il contesto nel quale siamo immersi
Direttore il titolo e questo lo sguardo sul male ci sono molti passaggi su cui possiamo riflettere che potrebbero aiutarci
A dare delle coordinate a darci delle coordinare per comprendere il mondo in cui viviamo il problema è che non riusciamo a tenere lo sguardo fermo sul male
è uno dei passaggi parliamo del contesto che abbiamo davanti
Della sensazione di tornare a vedere dei fantasmi vedere l'ebreo da annientare come perpetua suprema missione fuori dal tempo in differenze indifferente allo spazio dove si compie questo atto e indipendentemente dalle azioni dalla risponde dalla responsabilità colpire l'ebreo per quello che è questo uno dei punti Mauro che lei mette in evidenza in questo in questo editoriale ma
Riusciamo a ad avvicinarci a quello che abbiamo davanti a questo nuovo disordine mondiale che abbiamo davanti come lei e lo chiama
Ma ci avviciniamo sicuramente con la paura con inquietudine ma ci avviciniamo molto meglio con gli strumenti della comprensione dell'intelligenza che sono quelli che ci stimola Lupoi a dare un giudizio
Affinché ci coinvolti a passare finalmente per una volta
Dalla commozione alla condivisione che sono due cose completamente diverso noi abbiamo difficoltà guarda a tenere lo sguardo fisso sul male
Perché preferiamo tenerlo a distanza e perché non vogliamo uscire dai nostri schemi di comodo attraverso il quale procediamo un mondo da da da tempo
E che sono frutto di idee ricevute dei pregiudizi di ideologismi di convinzioni e anche di luoghi comuni
E tendiamo a interpretare ciò che accade anche ciò di cui sentiamo la drammatica novità
La la sconvolgente novità intendiamo a interpretare autore su questi schermi che hanno per noi un vantaggio ciociari ci illudono
Che noi siamo spettatori e che e quindi funzionano da filtro rispetto alla realtà che la vera cosa che non riusciamo a padroneggiare
E ci e ci fanno pensare che non possiamo vedere vedere la rappresentazione dei fatti e possiamo mantenerci a dir tanto da infatti quello che ci fa paura non è la nostra vulnerabilità certamente anche quella nella nostra responsabilità cioè sentirci coinvolti e parti in causa di questo disordine mondiale che ci sconcerta
Ezio Mauro lei parla a proposito del comportamento di Hamas e messo in atto il sette ottobre di uno statuto di sterminio non c'è bisogno appunto di usare parole non chiare questo uno degli strumenti forse per capire la realtà è e per mettere a fuoco la nostra responsabilità ma ci sono altre notizie inquietanti ancora di queste ore stelle di David sui muri di Parigi abbiamo visto delle cose impressionanti in una Renault porto nella dai che stanno Mauro secondo lei da dove viene da dove passato questo antisemitismo che ritorna c'è poco da da anche qui da usare eufemismi l'abbiamo parlato tante volte della egemonia culturale della sinistra del ruolo della scuola ma quali sono i canali attraverso i quali questo questo fiume carsico questo male con la M maiuscola ci raggiunge ancora oggi
Ma naturalmente laddove la musica per concludere del contesto in cui viviamo da da da quindici vent'anni che quello di dalla congiuntura di tra di loro
La la crisi economico-finanziaria in una versione di comodo che ha tolto molto sicurezza nel futuro ai cittadini la crisi sanitaria che ha portato a una un isolamento sociale abbi sconnesso le persone dall'ambiente sociale in cui vivono
Per pensiamo alla generazione che sta diventando protagonista la generazione dei nostri figli più adulti che è stata colpita proprio nel momento dell'affermazione per ragioni anagrafiche dell'affermazione dell'ala sua autonomia della sua libertà della scoperta del mondo della grande avventura della passione per l'amicizia degli amori ed è stata colpita proprio in quel momento e isolata
Colpita nella sua libertà di movimento di integrazione di socializzazione c'è poi la la terapia critiche quella del della rappresentanza politica agente non potevo votare perché convinto che la posta in gioco sia così bassa che non vale la pena muoversi dal divano
E quindi lascia che altri prendano le decisioni di per cioè e soprattutto testimonia
Che che chi sempre tagliata fuori che non si sente più coperta dalla politica
Questo questo è un problema indirettamente di democrazia mio non è un problema sociologico un problema Bibi moralità della politica nel senso che la la democrazia può faticosamente supportare le disuguaglianze ripetendo compete continuamente alla politica
Datti da fare per affrontarle
E la politica potrebbe rispondere ma io ho inventato un interprete ho aumentato la sanità pubblica l'istruzione pubblica gli ascensori sociali ma la democrazia che tollera le le le disuguaglianze non può tollerare l'esclusione perché anche qui per statuto o vale per tutti oppure c'è qualcosa che non funziona nel manico
Ezio Mauro il presidente Mattarella qualche giorno fa ha parlato anche del con testo che ci proviamo a vivere dopo la pandemia ne siamo usciti forse i peggiori
Almeno così poteva interpretarsi uno dei passaggi del dell'intervento appunto di un paio di giorni fa il presidente
Della repubblica secondo lei anche il clima nel quale ci troviamo dopo la pandemia ma anche questo strano mondo dei social
Che non è è veicolo di queste idee o queste subculture ma che comunque è il luogo dove si ritrovano poi in realtà Mondini di per sé molto lontani ecco per esempio torno idee terribili come quelle dell'antisemitismo
Naturalmente in questa congiunzione di crisi diverse tra di loro c'è un disorientamento sociale molto forte
Non ci sono più cause generali per cui valga la pena muoversi interpretare il futuro compare la luce
Noi di quel che con queste possibili una sorta di chiusura e certezze nella paura
Che per tocca a me di questa frase e naturalmente rinascono gli istinti più primordiali tra cui quello dell'antisemitismo
Figlio del del disorientamento della perdita di identità del della paura e del del tentativo di di dare la colpa nuovamente a qualcuno
E e tutto soprattutto qui dobbiamo prendere atto del fallimento della nostra generazione io parlo della mia naturalmente cioè ventotto che siamo riusciti a fare in modo che la storia non insegna in realtà nulla
Per questo è un punto davvero amaro del del suo editoriale Ezio Mauro il rapporto con la storia sembra essere infatti più diciamo come dire in qualche modo paghi attivo piuttosto che elemento di consapevolezza di conoscenza ma veniamo a termine diciamo più vicini alla attualità che pure lei affrontare sono al centro di questo importante editoriale che stiamo commentando lei in un passaggio quello finale parla anche di questa
Questione che noi diciamo così in Europa usiamo permetterci dato un po'a posto la coscienza cui sintetizzo brutalmente con questa idea di due popoli due Stati e lei fa importante osservazione relativamente alla realtà di Israele come se con questo ragionamento noi mettessimo in discussione proprio da legittimità dell'esistenza di Israele come se fosse un tema che ogni volta deve essere affrontato anche questa osservazione mi sembra importante
No non non non lo leggo alla formula due popoli due Stati del del lo leggo al fatto che ripetiamo meccanicamente declinando questa formula che è l'unica possibile per arrivare a una soluzione della crisi mediorientale noi il lo decliniamo dicendo il diritto del popolo palestinese alla Shoah autodeterminazione la sua autonomia soltanto e il diritto di Israele alla sopravvivenza ma quello che stiamo dicendo è terribile
Noi dobbiamo lei protocolli preliminari di un possibile tavolo che un giorno si dovrà riaprire dobbiamo scrivere come condizione tecnica il diritto la sopravvivenza di un popolo
Stima e e come è possibile che questo sia uno degli elementi della discussione
Come si è forse una variabile concludere mettere in discussione dall'altra parte noi di non non possiamo fingere di di non renderci conto che abbiamo lasciato marcire nella corruzione e nel l'inabilità l'Autorità palestinese e quindi abbiamo fatto venir meno non tanto un'istituzione cuscinetto
Una o o un un una o un'autorità istituzionale con cui potevamo mettere in piedi un discorso mentre invece stiamo affidando la rappresentante del popolo palestinese a una occupavano raggruppamento turistico ma questo è nuovamente gravissimo non ci rendiamo conto di come con le stiamo facendo
Nominando quel poco che resta dell'Autorità palestinese e questa è una colpa di tutti del governo israeliano big dell'Europa degli Stati Uniti
Naturalmente palestinesi sceglie un tono anche da soli
In questa perdita di legittimità di autorità no io ripeto un concetto che disumano anche politicamente
No io affidiamo una rappresentante del popolo palestinese a una un raggruppamento terroristico ma come contro come possibile
Mauro un altro passaggio importante su cui vorrei ritornare cercare appunto di sottoporre all'attenzione dei nostri ascoltatori è un passaggio finale che lei accenna diciamo ma meriterebbe anche di essere approfondito che lei parla della questione
Dell'inguaia di un linguaggio malato il nostro lei dice anche su questa questione si è provato in questi anni affinare qualcosa naturalmente anche qui ci sono state le tifoserie da una parte c'è chi diciamo ha percorso la strada della cancel calcio Roma se noi non curiamo le categorie con le quali appunto come diceva lei in apertura cerchiamo di comprendere la realtà cerchiamo di analizzarla con strumenti su cui si è lavorato strumenti che sono diventati efficaci come facciamo poi a a mettere appunto le mani
La noi non rinunciamo Treviso del reale questo il punto non non siamo capaci poi padroneggiare la realtà e quindi la classifichiamo attraverso stereotipi come aveva profetizzato McLuhan e e poi diamo un giudizio su questi stereotipi diamo un giudizio sulla categoria no sull'avvenimento
E come si è civili volessimo distogliere dalla potenza dell'accaduto
Che e anche un potente pedagogica dove faceva il prete e naturalmente ci parlarci interpellarci si chiama in causa allora cerchiamo di tenere a distanza l'accaduto questo il punto e e naturalmente questo comporta una distorsione del linguaggio ci ritroviamo in formule non siamo capaci di lasciarci investire
Da da ciò che accade nella sua in tre retta procediamo ogni volta cercando dando un giudizio su quello che è accaduto in termini di categoria questo un pogrom come se fosse semplice ripeterlo questa è una reazione sproporzionata
E dando questi giudizi introduciamo degli elementi di compensazione ogni volta
Procediamo per sottrazione procediamo per concatenazione degli eventi pinoli barriere smarrire il bandolo del giudizio invece appunto di guardare in faccia al mare quando si manifesta
Senta per paura di dire ma questo è qualcosa che non credevamo fosse concepibile io dico molto francamente che non credevo che i miei nipoti molto molto piccoli molto giovani
Vivessero la contemporaneità di un pogrom nel nel due mila ventitré sì sì e questo è il fatto che ha messo in movimento il mio ragionamento mi ha portato a scrivere di questi temi
Sì
Forse ecco naturalmente lo possiamo capirlo noi Mauro in questa intervista possiamo capire noi baffuto dove sono le contraddizioni e indicare con semplicità una soluzione perché anche questo fa parte del linguaggio malato forse da cui lei
Accennava ma c'è qualcosa che ha a che fare con lo stato in cui siamo appunto in questi ultimi anni come dicevamo prima come appunto si può interpretare uno dei passaggi intervento Presidente Mattarella dei dei giorni scorsi
Ne siamo usciti dalla pandemia in uno stato a diciamo di percezione della realtà attutita come dice lei forse troppo attaccati e questi lunghi cellulari questi social che non ci deve erano naturalmente di interni ma noi li vediamo attraverso questa lente distorta come lei ha detto
Poco fa sociale del corto circuito non pensiero questo sì
Non c'è più un pensiero lungo non c'è più in pratica
Mi prestare un saggio di Habermas pernacchie di un blogger Piaggio non collanti per l'eternità soprattutto sempre un serio dilettantismo questo il punto quindi viviamo immersi in un mare di opinioni sprecate e non c'è più una pubblica opinione tenendo conto che il potere in carica qualunque potere in carica in un determinato momento definizione il l'importo produttore del senso comune ed è contemporaneamente il principale interprete del senso comune dilagante
Quindi l'opinione pubblica che dovrebbe essere coccolati distinto dal senso comune
Fatica a farsi strada oggi è difficile identificare un'opinione pubblica e soprattutto qualcosa che pormi un concetto che rimane valido insolito per un periodo sufficiente avere diventarci per diventare un punto di riferimento molto complicato questo passaggio sesto Mauro noti a rimbalzo è scusa c'è però un punto secondo me fondamentale Valerio tu dicevi prima benefattore lievemente quando dicevi che cosa c'è che definisce la fase in cui siamo
Io credo che non sia l'unica soluzione credo che sia la sfiducia nella democrazia
La crisi della denuncia in campo occidentale e anche in forte che si definiscono di sinistra
Che presentano come forze progressiste c'è un disprezzo per la democrazia che mi porta a dire
Che questa è la ragione per cui non riusciamo nitidamente a far durare viva la condanna dell'invasione sovietica in Ungheria a far durare la condanna dell'eccidio del del sette ottobre è avere la la mente limpida nel day nel condannare le scelte del Governo israeliano Marco appendo che queste sono scelte politiche non fanno parte dello Statuto di sterminio come invece per amarli questa come nacque per condivisione della realtà drammatica di quello che accade qualche capacità di giudizio non ci sono e sono figlie di una sfiducia nella democrazia
Addirittura dicevo privo di un dispetto nella democrazia noi ci dovessimo commerciale tutto questo in una formula non siamo all'altezza
Davanti ai fatti che accadono non siamo all'altezza dei principi in cui diciamo di credere
Con i nostri comportamenti Lucio Malan prego
Ma anche questa può apparire una domanda superficiale
Mauro ma come come dire tentare di invertire questa questa tendenza come riguadagnare con come consegnare ai nostri ascoltatori qualche elemento per invece cercare di ripercorrere questa strada a ritroso cioè riguadagnare la fiducia nella democrazia
Ma io non ci sono problemi io faccio questo canale per me non ci sono problemi ma credo che sia complicato fare questo mestiere sapendo precedente perché ripeto che questo mestiere racconti ieri mentre perché questo mestiere da continuamente delle scommesse sul domani certo quindi non credo che si possano Perilli ma io credo che bisogna invece avere fiducia nella grandiosa pratica nella democrazia non c'è dubbio che le democrazie oggi in difficoltà National misuriamo come e giusto fare in termini di efficacia e di efficienza la democrazia e mostra la corda e ci possono correggere molte persone spinte ai margini del sociale
Che ci dicono voi siete Aldo voi democrazia eccetera un insieme di bei principi ed è affermazioni
Splendide va be'alla resa dei conti
Dalle tre soltanto tori garantiti e non per noi che siamo tagliati fuori
E come abbiamo detto prima questo è un problema e io credo che la pratica della democrazia lo scorso devi ricominciare ogni giorno di rimettere tutto in discussione la consapevolezza di non essere metafisica novelliere una concessione divina
Di non essere una risorsa naturale su cui possiamo contare ma una costruzione umana
Qui contiene la grandiosità dell'esperimento che stiamo facendo e se non ci vediamo alle spalle spieghiamo alla Rete istituzionale e costituzionale
A livello sovranazionale che hanno corso che ha costruito la generazione dei nostri genitori nell'ultimo dopoguerra creare deve garantire di contenimento dei conflitti delle garanzie di arbitrato internazionale
Dei Fori degli organismi dei tribunali
Delle società che che ci garantisce però la strumentazione della pace tutto questo oggi dall'alto e inutilmente e valutata l'invasione dell'Ucraina per appartare il Codice delle distinzioni tra il bene e il male
Quindi non siamo in un in un arretramento
Ma avendo fiducia nella grandiosità faticosa della democrazia si può sperare per domani
E davvero questo è il punto forse su cui focalizzarsi Ezio Mauro sono riflessioni importanti ci torneremo naturalmente se lei è d'accordò signor sono sicuro che si tornerà anche lei naturalmente nei suoi interventi imprenditoriali
Però oggi forse ci possiamo fermare qui ringraziando ha davvero molto per la sua la disponibilità per questi approfondimenti su questi temi e davvero importanti grazie ancora
Perché è chiaro buon lavoro altrettanto grazie