Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi. Intervista ad Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese, nel giorno dell'apertura del sinodo che si chiuderà il 25 agosto

Torre Pellice il venti agosto comincia oggi il Sinodo delle chiese metodista e valdese che si chiuderà il venticinque di questo mese
Abbiamo al microfono la moderatore della tavola valdese moderatore eletta nella due mila diciannove diacono a Valdes diacono al Methodist anzi
Che ha retto alla tavola il governo di queste chiese in anni piuttosto particolari tra crisi economica sociale
E pandemia poi la guerra che è arrivata nel in Europa guarda che c'è già c'è c'è sempre stata un po'dappertutto ma è arrivata in Europa e per noi europei
Una cosa inedita da molti anni e quindi tanto le chiediamo dopo questo
Hanno di relativa normalità come lo stato di salute delle chiese turiste irlandesi
Ma relativa normalità appunto relativa nel senso che per molte chiese la ripresa ancora in corso ci sono state ma anche molte trasformazioni
Nel modo di partecipare alle attività ecclesiastiche nel momento in cui si erano attivate delle attività on line quindi però non per tutte le persone è stato facile soprattutto per le persone più anziane per le persone più fragili pensare anche a ritornare
Ha una partecipazione attiva in presenza che per noi è fondamentale per il modo in cui concepiamo la vita delle chiese
Quindi i chiaroscuri ci sono delle chiese in cui si manifestano dei movimenti interessanti soprattutto quelle delle grandi città
Dove si stanno anche strutturando delle forme inedite di collaborazione che consentono di arrivare anche di più nelle periferie nei luoghi più lontani dai centri dove tradizionalmente esistevano le nostre grandi chiese nelle chiese che magari stanno ancora vivendo delle situazioni più difficili di ripresa un po'più lenta
Che cerchiamo di incoraggiare al meglio
Quest'oggi mi pare anche questo è un dato inedito abbiamo trenta delegazioni che vengono da fuori Italia da chiese non italiane cosa rappresenta questo per la chiesa valdese perché ho smesso di USA
A Inedito non è forse in questi numeri soprattutto dopo gli anni in cui questi viaggi non si potevano più fare effettivamente riscontriamo quest'anno una partecipazione molto numerosa che ci rende estremamente felici
Per noi l'essere da piccola chiesa protestante in un paese essi storicamente a larghissima maggioranza cattolico con tutta la nostra storia dentro una famiglia così grande ha sempre rappresentato qualcosa di fondamentale
Ma molto banalmente negli anni addirittura nei secoli delle persecuzioni la protezione era l'offerta dal dal fatto di stare dentro una famiglia di Chiese sorelle
A a proprio rappresentato la possibilità di sopravvivere
Ma ora è chiaro che oggi non è questo il punto centrale anche se questo ci attrezza pensare quando si ha ricevuto protezione di essere pronti a dare protezione
A chi oggi vive situazioni simili a quelle che abbiamo vissuto noi però direi che soprattutto a Santa rappresentato per una piccola minoranza che
Avrebbe rischiato soprattutto perché è vittima di situazioni di oppressioni persecuzioni e discriminazioni di chiudersi un po'no
In un'identità un po'difensiva ha sempre rappresentato invece l'occasione di stare dentro una circolarità d'una circolazione di idee i pensieri più grandi divisioni sempre anche molto globali europea euro tesissima prima ancora che nascesse l'Unione europea ben prima che nascesse l'Unione europea
E c'è sempre tenuto fuori da questo rischio quindi credo che un poco di quello che non si molto di quello che noi siamo è dato dal fatto che ci siamo sempre sentiti
In contatto con questa rete molto grande di pensiero di azione di teologia divisioni di impegno nel mondo
Che Cisp provincializzato in qualche modo cioè almeno ci sottraiamo rischia un po'di provincialismo culturale potrà che potrebbe sorgere sempre quando si è piccolissimo
Un questione non so se è esatto il termine di ecumenismo leggevo e questo fa riferimento alla aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese che si chiama Gerry Pillay se pronuncio giusto
In un'intervista ha dichiarato che la cosa più triste è che le Chiese tende a non essere più attratte dal nazionalismo che dal messaggio del Vangelo e poi esprimeva preoccupazione nella crescente spaccatura nella chiesa ortodossa questo
Come può incidere nella vita dell'ecumenismo
Allora è in qualche modo una grossa attenzione quella che si sta vivendo perché l'ecumenismo
è stato un cammina è un cammino che c'ha fatto sperare sognare continuiamo a credere che quella sia la strada che potesse fornire un bel po'di anticorpi rispettano anche alla strumentalizzazione della religione per cementare dell'identità sì di escludenti aggressive e violente contro che naturalmente contraddicono i principi del Vangelo tutte le volte che è ci rendiamo conto che nonostante i rapporti costruiti negli anni nei decenni tutto il lavoro ecumenico
Questo purtroppo per i nostri limiti umani non salvaguarda non rende capaci di reagire di prevenire addirittura perché è chiaro che di pace si deve parlare soprattutto quando non c'è ancora la guerra la faceva costruita prima è certo che questo ci interroga molto infatti all'interno delle organizzazioni ecumenica internazionali questo è un tema forte di cosa si deve fare in più di cose in cosa ci siamo distratti cosa non abbiamo fatto abbastanza
Per riuscire a rendere l'ecumenismo ma strumento di prevenzione uno strumento cadde potenti perché poi a nel caso della Russia e dell'Ucraina è chiaro si tratta di Paesi con delle con una presenza il cristianesimo particolarmente forte quindi è chiaro che c'è questo elemento in più di guerra che nasce all'interno dei Paesi diciamo cristiani
Cosa che rende tutto molto molto più doloroso quindi è un tema un grosso tema che ci interroga
Penso che riuscire a dirselo con la stessa autenticità con cui appunto è stato detto aiuta a cercare di capire come in futuro si possa prendere l'ecumenismo uno strumento ancora più potente e più importante
Nel discorso di chiusura
Come dire di accettazione della della nomina l'anno scorso da parte del Sinodo nella conferma della carica il moderatore
Ho preso una frase vogliamo la Ricard c'è un impegno a dare un contributo di partecipazione e azione concreta
Nei dibattiti nelle lotte sui temi della cura degli anziani del lavoro e lì c'è stata una mozione l'anno scorso sul salario minimo sui lavoratori poveri salvaguardia dell'ambiente costruzione di pace e democrazia va be'di pace e democrazia
Abbiamo già parlato di lavoro e
Anche di quello di cui sono piene le pagine dei giornali in questi giorni
La questione dei femminicidi la questione delle morti in carcere o per il suicidio addirittura per lo sciopero della fame di cui nessuno si è curato
Allora mai siamo una realtà piccola però viviamo la Fed è così per noi la Fed è strettamente intrecciata con una cittadinanza attiva diamo il nostro contributo da credenti crediamo che tutte le battaglie che vanno in questi ambiti fondamentali per la vita la dignità delle persone
Sono lotta battaglie che ci devono vedere protagonisti insieme ai compagni di strada che troviamo all'interno di una società civile dove cerchiamo per quanto possibile di stare all'interno delle reti allora tutte queste cose proviamo anche ad avere un elemento di educazione molte delle cose che prepariamo un documento come quello sul lavoro che l'anno scorso è stato approvato dal sinodo
Valgono sta per primi sono degli strumenti di lavoro interno perché di dibattito interno ma anche in cui ci si attrezza portarla nel dibattito culturale Esterno pubblico una voce appunto che qualche volta può essere una voce
Di che non viene sentì che non sa di Crispi difficilmente sarebbe sentita
Non crediamo di potere spostare le montagne da soli ma tutti quei termini sono termini in cui siamo fortissimamente impegnati compresi ovviamente quelli della giustizia di genere dell'eguaglianza della salute tema grandissimo stanno facendo dei passi indietro straordinari è delle carceri dove peraltro l'oste che già sono molto impegnate quest'anno peraltro la tavola deciso di destinare la colletta che è stata raccolta nel culto di apertura proprio due
Per carità sono dei micro progetti però credo che testimonino
E anche rispetto ai fini anche nomi dolorosissimi di una che accadono all'interno alle nostre carceri la nostra idea che quelli non so non devono essere luoghi di punizione di sofferenza e di vuoti a perdere
Ma luoghi nei quali si possa coltivare
Una attenzione alle persone alla loro dignità che deve predisporre fare così alte a pensare per loro altre possibilità
E ha delle cose alternative quindi due piccoli progetti uno della chiesa metodista di la Spezia che svolge un'attività all'interno del carcere portandoli dei laboratori
Di vario genere che quindi sono forse fra i contributi per rendere a contribuire a a garantire che siano comunità umane anche le carceri anche nelle situazioni difficili che ci si trova ad affrontare un altro progetto che viene portato avanti dal nostro
Istituto diaconale a Palermo casa vale la pena è una struttura che offre la possibilità a persone che potrebbero Sulphur possono usufruire di benefici e quindi non stare in carcere ma usufruire a dis di avere un domicilio sappiamo che qualche volta le persone sono costrette a rimanere in carcere pur avendo le condizioni per poter beneficiare di misure alternative perché non hanno un luogo che li possa accogliere
Siamo nel due mila ventitré in questo Sinodo si parlerà del mille novecentoquarantatré i motivi sono due uno
è che nel rapporto iniziale della Tavola valdese avete voluto inserire un ricordo della sinodo dell'otto settembre del mille novecentoquarantatré appunto un sinodo avete giudicato
Brevissimo e con un dibattito molto intenso
E il quarantatré anche l'anno nel quale a Milano a casa di un valdesi Mario Alberto Rollier
Si teme la riunione dove fu fondato la fu sfondata senza l'Italia nel momento federalista
Europeo presente Altiero Spinelli che poi alcuni giorni dopo appunto il trentuno venne qui a Torre Pellice esterne il primo discorso da leader federalista perché avete voluto inserire questo ricordo della sinodo dell'otto settembre
In questo Sinodo le loro azioni dopo il tuo è chiaro che gli anniversari offrono spazi
Per potere valorizzare delle cose del passato che si ritiene abbiano un valore per il presente è un ottantesimo quindi non tutti gli anni però c'è sembrato significativo sia come momento cruciale per il nostro Paese
Sia un commento cruciale della mostra per la nostra chiesa perché lo fu da tanti punti di vista o ovviamente momento in cui maturano delle scelte fondamentali
Drammatiche tragiche anche per una parte della gioventù di queste valli che di lì a poco si sarebbero trasformate in luoghi di resistenza al nazifascismo eh do irlandesi di questi di questi territori Momo molti fecero la scelta di unirsi tragica per un credente perché si tratta di sparare
Mai con esaltazioni mai con odio per il nemico ma di fronte a una coscienza che porta anche a pensare che ci sono momenti straordinari della vita nei quali si compiono delle scelte che sembrano le più giusta chiaro che fu un momento anche nel quale anche la Chiesa fu chiamata interrogarsi se aveva fatto tutto il necessario il possibile sul modello della Chiesa con festante tedesca che aveva sentito l'esigenza di una forte anche confessione di peccato da parte della Chiesa che non aveva saputo contrastare nazismo l'avanzata del nazismo del razzismo del Luca fa presto e di tutto quello che si era sviluppato è svolto in Germania in quel periodo è chiaro che ogni chiesa
Va bene interrogarsi
Ecco sì manifestarono chiaramente delle diverso e sensibilità tra chi ha fermato un'esigenza anche molto forte di avere un atteggiamento confessando è analogo a quello della Chiesa tedesca e chi ritenne che in quel che la Chiesa aveva comunque fatto il possibile nelle condizioni date probabilmente sono vere entrambe queste cose l'importante troviamo che sia da questa la lezione per l'oggi anche in momenti come quelli di oggi che sono per tanti versi scivolosi tante situazioni nelle quali la coscienza deve essere ben attenta a capire qual è il momento di non essere silenti
Di dire delle cose anche quando si arrischia al di là delle cose si anche solo perché si diventa molto meno popolari come credo con il discorso che ne facciamo sull'accoglienza dei migranti su un'Europa Pajetta lo sappiamo che perdiamo consensi insomma
Ecco avere la consapevolezza che ci sono dei momenti nei quali bisogna avere la coscienza vigile se necessario sapere dire una cosa per non essere silenti ma anche semplicemente di concedersi la il grande privilegio il nostro sinodo in fondo vuole essere questo
Di essere un luogo in cui si può dibattere con franchezza ci si può anche dividere perché le linee possono essere anche differenti
Senza la senza dire dispensa che questa divisione significa spaccatura cioè senza che la Chiesa si spacchi per il fatto che esistono delle idee differenti che riescono a dialogare
Per quanto possibile a condurre delle scelte poi condivisa ma non sempre questo accade e però nonostante questo riuscì a camminare insieme su molte questioni oggi a questa la difficoltà che si fa anche nella società come Chiesa dobbiamo tornare ad essere un poco meglio
Cioè riuscire a dirsi che su delle cose persino quando si parte dalla lettura del della della Bibbia della scrittura leggiamo
Stessa scrittura e la interpretiamo in modo differente tanto che porta rispetto delle situazioni anche molto rilevanti della vita con tutte le scelte differenti si può essere dentro la stessa Chiesa
Con franchezza affrontando anche le differenze che partono persino dal dall'elemento che ci dovrebbe accomunare di più
Senza riconoscendosi reciprocamente senza perché per questo ci si spacca chi come oggi accade in tantissime parti del mondo molte chiese si spaccano sulla questione dell'accoglienza delle persone omosessuali della benedizione alle coppie omosessuali
Tende le pastore donna hanno addirittura insomma non è il caso europeo ma in molte parti del mondo su quel tema si spaccano le chiese
Ecco crediamo che avvenimenti accaduti nel passato dove oggettivamente nonostante una forte divisione
Su quel tema di come affrontare e che cosa la Chiesa avrebbe dovuto fare affatto rispetto a una situazione di oppressione di tutti tagli stalinismo qual era quello che si era sviluppato anche nel nostro Paese
Non ci si spaccò ci sembra che insomma potrebbe essere un modo per ricordarsi anche come dovremmo saper camminare insieme a partire dal nostro Sinodo non poi in ogni situazione frangente della vita nelle nostre comunità
Grazie grazie ad Alessandro Trotta moderatore della Tavola valdese