Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana la nostro appuntamento per parlarvi di storie oggi ci serviremo di alcuni articoli tratti dai quotidiani e poi
Segnalazioni dalle
Riviste torniamo sul due giugno anche se ne abbiamo già parlato per oggi tornare su
Una traccia una prospettiva attraverso le segnalazioni che tenteremo
In qualche modo di indicare partiamo appunto dal dal due giugno dal due giugno del mille novecentoquarantasei lo facciamo con un breve articolo
Di Paolo Guzzanti comparso proprio in questa giornata il due giugno puramente scorso dal titolo viva la Repubblica su il riformista
La Repubblica scrive Guzzanti nacque con referendum del due giugno del mille novecentoquarantasei dopo dopo aver messo su un aereo l'ultimo Savoia
I padri costituenti si trovarono di fronte alla necessità di insediare un capo provvisorio dello Stato prima che le Camere riunite leggessero primo presidente della Repubblica italiana che fu Luigi Enea Odile campione della tradizione liberale dice
Guzzanti fu scelto come capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola
Ex presidente della Camera prima della dittatura monarchico convinto convocato a Roma il primo luglio del mille novecentoquarantasei per assumere le funzioni
Di capo del nuovo Stato repubblicano
De Nicola che viaggiava in macchina da Torre del Greco in clamoroso ritardo sull'orario stabilito e tutto il mondo politico era in imbarazzo
A la Repubblica ancora prima di nascere si copriva di ridicolo dice dice Guzzanti poi poi li prosegue
Finalmente la macchina arrivo a Montecitorio De Nicola Michel se facendo gesti molto teatrali che furono l'occasione di nuove derisioni la Repubblica non era ancora qualcosa di reale
E prevaleva ancora il pregiudizio di un mondo conservatore monarchico
Cui si aggiungevano i qualunquisti i fascisti e tutti coloro che si proponevano di distruggere l'istituzione prima ancora che funziona se questa riflessione molto sintetica
Di Guzzanti e ci aiuta oggi ad introdurre
Il cammino in qualche modo che cercheremo di fare quando De Nicola arrivo finalmente qualcosa diventò realtà ma l'insediamento del Capo provvisorio dello Stato
Avvenne in un clima esasperato sono passati settantasette anni da allora e oggi la Repubblica festeggia il suo compleanno in un'eccellente
Stato di salute di prestigio indiscusso nazionale e internazionale sostenuta da un affetto e rispetto popolare che ai tempi di De Nicola pochi avrebbero potuto immaginare la funzione del Presidente della Repubblica si è allontanata in modo irreversibile da quella originaria dei cosiddetti presidenti notai come sarà legato Giovanni leone fino a diventare è forte quanto basta
Per garantire il pieno funzionamento della democrazia anche in momenti gravi e inaspettati in cui la politica fatica a trovare soluzioni per chi per crisi profonde anche all'interno delle forze politiche ed è così che il parlamento ha fatto ricorso per la prima volta la rielezione di un presidente
E per un doppio settennato in un momento grave inaspettato caotico
In cui l'Italia ha dovuto affrontare una pandemia una crisi energetiche lo sciagurato ritorno di una guerra in Europa in realtà c'era già stata una rielezione a cui Guzzanti non fa riferimento probabilmente perché si parla punto del settennato il Paese ha retto questa importante l'affermazione di Paolo Guzzante anche la politica
Disorientato dal populismo al retto
Ma più di tutto ha retto l'istituzione ma poiché tutta questa evoluzione si è svolta grazie
Alla capacità del presidente Mattarella di affrontare senza sbandate molte situazioni inconsuete è sperabile che si facciano le riforme necessari per rimettere in sintonia l'istituzione con il calendario intanto gridare senza retorica e con convinzione
Viva la Repubblica e questa questa dichiarazione diciamo di Guzzanti anche con la la sua idea la sua opinione sulle riforme possibili di cui si discute
In queste settimane ci riporta però su questo percorso che Guzzanti a riassunto con con molta sintesi ho molta chiarezza in maniera molto sintetica ma con molta chiarezza il percorso della Repubblica in mezzo alle difficoltà e i pregiudizi però abbiamo raccontato tante volte in in questa trasmissione e questa sintesi di Guzzanti ci pare in qualche modo un punto d'arrivo da cui forse oggi cercheremo di muoverci lo facciamo attraverso un articolo di Giuliano Cazzola che tante volte ed sentito anche qui a a Radio Vaticana come adesso lo stesso Guzzanti
Un articolo anche questo compasso lo scorso due giugno sul quotidiano
Del del sud l'altra voce dell'Italia
La festa della resilienza della Repubblica che qui si ritorna sul concetto di cui abbiamo detto attraverso la segnalazione di Paolo Guzzanti un questa parola ormai davvero abusa dissi mamma
L'articolo di interesse per una serie di ragioni il titolo è questo sono usciti di scena tutti i partiti
Protagonisti di quel due giugno mille novecentoquarantasei anche la narrazione delle opposizioni
Continua a basarsi sulla presunta estraneità della destra al governo della nuova Italia e attribuire un un carattere eversivo Hong nostalgico Audi atto di questa destra questa non la in sintesi la presentazione di questo articoli girano Cazzola che vi leggiamo una persona scrive Cazzola come chi scrive che il due giugno del quarantasei era già nato
E che per tutta la vita ha seguito la politica da vicino non può non constatare un dato di fatto impressionante tutti i partiti che in quel momento furono protagonisti degli eventi che fondarono la Nuova Italia sono usciti di scena da molti anni
L'eccezione di modeste frattaglie dice Cazzola
Emarginato dal gioco della politica custodito in un museo e vicino ai sarcofaghi egizia
Eppure nelle elezioni per l'Assemblea costituente che si svolsero in un giorno nel quella stessa giornata insieme al referendum istituzionale tra repubblica e monarchia
DC PSI epici ottennero dagli italiani dalle italiane al voto per la prima volta non proprio ma solo voto politico sì
Rispettivamente facciamo cifra tonda dice Cazzola il trentatré per cento venticinque per cento il ventitré per cento
Così fu per tutto il corso della cosiddetta Prima Repubblica nessuno degli attuali partiti presenti in Parlamento era presente allora anzi sono pur vaghe anche le discendenze sia rivendicate che negate
Quest'anno decibel vibrazioni del due giugno vedono tra i principali protagonisti gli eredi di un partito che non si presentò neppure a quelle elezione del movimento sociale italiano l'MSI venne infatti fondato il ventisei dicembre di quello stesso anno tutto come simbolo quella fiamma tricolore che ancora campeggia nelle insegne di Fratelli d'Italia di conseguenza quel partito ritenuto neo fascista e per questo motivo emarginato da ogni possibile
è maggioranza in Parlamento non prese parte alla elaborazione all'approvazione della Costituzione del mille novecentoquarantotto tuttora vigente anche se col tempo ha subito qualche spia questo è il quadro che che Cazzola traccia per parlare del percorso dal mille novecentoquarantasei ad oggi poi anche tracciare diciamo una ricognizione di questi di queste continuità con quelle forze che appunto non non sono facilmente ricostruibile anche la narrazione
Continua Cazzola l'azione dell'opposizione continua a basarsi su una presunta estraneità della destra al governo della nuova Italia nata il due giugno del quarantasei attribuire un carattere eversivo ad ogni atto compiuto dall'attuale governo se questa è la premessa poi per sostanziare questa sua affermazione cioè dato concreto di fatto cioè la nascita del movimento sociale italiano è la estraneità appunto i lavori della Costituente
Poi Cazzola fa una serie di esempi che sono di carattere economico per cui non degli leggiamo per capire che invece lo scenario di oggi
Può essere ritenuto come lo ha descritto Guzzanti come vi abbiamo detto in apertura cioè le istituzioni hanno retto quella di oggi è sostanzialmente una realtà in salute e appunto di questo possiamo certamente rallegrarci la storia oggi gli storici raccontano dei contraccolpi che ci sono stati anche con legami in qualche modo ambigui con alcuni tratti diciamo del bar del mondo politico ma sono sciolte queste questioni rispetto appunto alle continuità che cosa possiamo segnalare allora per muoverci in questo quadro chi ha costruito
Questa forza di cui oggi possiamo essere orgogliosi e possiamo essere fieri di ci diamo qualcosa
Dall'ultimo numero della rivista giuridica del Mezzogiorno che vi abbiamo citato nei numeri precedenti stampata dall'il Mulino
E il trimestrale dello Svimez l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno questo ultimo numero del due mila e ventidue è interamente dedicato alla ricordo
Di manine Carabba che scomparso proprio nel due mila ventidue chi era Caravà laureato in giurisprudenza rivestivo volo di funzionario presso l'ufficio studi legislativi dell'ENI dal sessantuno al sessantasette di esperto presso l'ufficio del programma del ministero del Bilancio dal sessantaquattro sessantasette per aiutare il ricercatore poi direttore
Dell'istituto distrutti per la programmazione economica liste poi Consigliere della corte dei conti dal mille novecentosettantasette nell'ottanta assunse per la prima volta il ruolo di capo dell'ufficio legislativo assistendo l'allora ministro del Mezzogiorno
Che segui quel ruolo di capo di gabinetto anche al ministero del Commercio estero ultima e ferie esperienza negli uffici di diretta collaborazione fu quella del ministero dell'ambiente che svolse
L'appunto esperienze collaborazione che svolse tra l'ottantasette e i novanta voi altri passaggi la collaborazione consigliere d'amministrazione dello Svimez se e altre importanti partecipazione come la direzione
Della rivista giuridica del mezzo giorno appunto collaborazioni partecipazioni e direzioni
In questo numero a trovare appunto ampi ricordi e ampi approfondimenti anche diciamo relativamente allo specifico un ruolo di manine ne abbiamo scelto
Un passaggio per dardi una testimonianza di un personaggio poco noto e magari l'occasione per ritornare anche sul ruolo di queste personalità che hanno costruito la forza delle nostre istituzioni la COCIS consistenza appunto si direbbe oggi con vocabolo inflazionato resilienza ma appunto noi abbiamo scelto un ricordo di Giuseppe diritta che conoscete
è stato anche ricercatore presso lo Svimez fondatore del Censis né attualmente presidente e deriva ricorda Manin con un articolo che ha proprio questo semplice titolo ricordando Manin chiede l'anticipo scusate colleghi dice Derrida perché questo numero speciale della sua rivista e appunto
Non riesco a sfuggire dice dice De Rita la tentazione di ricordare non il Karabakh studioso serio e compassato Maiella Manin sorridente scanzonato conosciuto lavorando insieme con questo non voglio evitare il riconoscimento del contributo che egli ha tagliato a me chiede al mio lavoro abbiamo contribuito insieme
Lui accanto Giorgio Ruffolo io accanto a Pasquale a Pasquale Saraceno ve lo abbiamo ricordato anche in altre occasioni Saraceno ai primi testi programmazione dello sviluppo economico italiano abbiamo scritto insieme i testi
Di spigliato meridionalismo
Il volume a firma cogli Lida Carabba e dei ritardi abbiamo curato insieme una serie di contributi Censis sul rapporto fra diritto ed economia
Abbiamo creato insieme quel Progetto di misurazione dell'attività amministrativa che fu una componente forte
Della mia esperienza che nel dice deriva abbiamo poi per anni insieme collaborato in Pharma Factoring al costante monitoraggio della spesa sociale e sanitaria ricordo dedicata tra i scrivere pagine e pagine su ognuno di tali comuni fonti di impegno convinto come sono dice De Rita che dovunque sia stato chiamato a dare il suo contributo manine
Abbia ha dato non il meglio di sé
Ma il meglio che si poteva e doveva ai cultori agli operatori dei citati i campi di azione sempre con un rigore professionale combinato a un'etica dell'interesse collettivo
E del primato delle norme che sentiva quasi come eredità di sangue dice verità
Ma il mio intimo addio Armani nel quello cioè che gli ho dato il silenzio ma notizia della sua scomparsa
è stato originato dalla complicità sorridente che ci ha accomunato dalla metà degli anni Sessanta
Avevamo da poco costituito il Censis e dall'UIC chiedemmo di collaborare come consulente esterno per darci sicurezza sui problemi sui temi giuridici non erano nelle nostre corde ci sentivamo scoperti
Detto la saggezza donatrici negli anni precedenti da Massimo Annesi
Fu un ottimo nostro consulente giuridico ma piuttosto un amico un compagno di strada non ricordo i testi che scrisse
Per alcuni dei nostri contratti di ricerca di allora ma ricordo perfettamente il suo contributo all'allegria che circolava nelle nostre stanze nella comunitaria stanza delle segretarie
Ricordo la sua presenza e numerosi Allegri pranzi collettivi in una piccola e molto romana Osteria di via del Governo Vecchio dove facevamo spesso mensa ricordo
Che nelle tensioni e paure della nostra vita vita aziendale l'arrivo suo e Di Pietro Longo rompeva l'atmosfera spesso preoccupata
Del gruppo ricordo le sue descrizioni della miseria del potere
Con battute al limite del nonsense in particolare
Ricordo i racconti di manine sul rapporto del gruppo di Ruffolo con le alte burocrazie dello Stato che rifiutavano di rispondere alle varie richieste della sede di via del programma perché non erano confezionate con il nastrino tricolore o perché le note di riferimento biblico verbi biografico erano in lingua inglese
In fondo dice De Rica ho cominciato a sentirmi un membro delle o la oligarchie
Partendo dagli scriventi sghignazzi di Carramba ma gli faceva anche
Faceva anche specialmente pettegolezzo su se stesso nel clima sgretolato che animava agli uffici ministeriali va riconosciuto che chi è capace di spettegolare su se stesse un grande dice
De Rita invita ne ho visti pochi paragonabili a mani mentale bravura sapeva che lo spettegolare su se stessi disinnesca altri dieci bocche non benevole molti di noi
Al riguardo ancora ricordano le schiette risate innescate dal racconto di un suo incontro con il ministro Taviani tutto centrato su un pettegolezzo su Manin gestito da Manninger stesso
Sapeva essere scanzonato anche in situazioni serie umane professionali che fossero e tale è l'immagine che mi resta di cui fino a quando è stato collega di lavoro compagno a tavola o in un campo di calcio
Cioè fino a quando resto ai nostri livelli medio bassi poi arrivò la Corte dei Conti lo scanzonato raccontatore di vicende ministeriale diventò un'altra persona più rigida più riservata più ufficiale più attenta
A quel che si diceva di lui anche se apparentemente moltiplico
Le sue presenze Esterne il colpo finale nucleo il mancato arrivo Presidente della corte racconta De Rita fu un colpo duro per lui come serio studioso professionista del diritto ma fu un colpo mortale per la sua indole spensierata
E di libera cordiale relazionalità ma per coloro che l'hanno avuto vicino
Gli anni giovanili l'immagine ricordo di Manin restano quelli di una cordialità scanzonata incarnata in rapporti di amicizia non banale non formale mi scuso dice conclusioni verità
Allora di aver fatto riferimento a tale rapporto trascurando la componente seria della sua eredità culturale professionale ma la sua memoria resta per me impressa nel suo sorriso spensierato divertente un ritratto questo di Giuseppe De Rita ricordando Manin che appunto
è tracciato in questi termini come lo stesso autore dice in conclusione ma che forse può servire ai nostri ascoltatori per una segnalazione di una personalità noto importante come ce ne sono state molte nella storia del nostro Paese nella storia della costruzione e di questo di questa impalcatura sgretolata una delle parole perché avete sentito
Usata da De Rita e che hanno invece fatto sì che queste impalcature
Diventassero solide andiamo avanti con le altre segnalazioni torniamo alla rivista sotto il vulcano
Diretta da Marino Sinibaldi il numero che vi abbiamo già segnalato in questa trasmissione nella scorsa puntata la settimana scorsa porta il titolo di sopravvissuti vogliamoci segnalate una questione che ci porta molto molto molto vicini all'attualità e che appunto si tratta di una testimonianza che pone davvero molte questioni in molti interrogativi e dal appunto dalla storia del nostro Paese vediamo anche di quello che accade fuori dal nostro Paese ma naturalmente non è in termini di confronto o di pregiudizio per vedere appunto quanto la delegittimazione dell'istituto delle strutture Repubblica democratiche possano far male a alle persone agli individui vediamo sì questa questa introduzione sempre un po'caotica ci consente di trarre e di tracciare questo link appunto la segnalazione di oggi da Sotto il vulcano è il Yari io da un campo di tortura l'occupazione Russia in Ucraina Stanislao a sebbene si tratta appunto di una segnalazione di un un vicenda che l'autore
Ha vissuto in prima persona e deve una pubblicazione che sta per uscire questa è un'anticipazione
Che troviamo su sotto il Vulcano stiamo parlando di questioni che riguardano il due mila e diciotto cioè stiamo parlando
Di di quello che succede in quella parte del mondo di quello che succedeva prima del due mila ventidue questa testimonianza
Fa davvero riflettere vediamo che cosa troviamo in questo articoli tanto per le informazioni preliminari a questo testo
Li leggiamo che isolato sia questo è il nome di una prigione segreta situata nella parte del Donbass
Controllata dalla Russia una prigione segreta resa a un tempo campo di concentramento scrivere scrive sotto il vulcano
Da quando è stata creata ha isolato sia sono state rinchiuse centinaia di persone la maggior parte delle quali è stata sottoposta tortura mediante scariche elettriche stupri ad altri trattamenti umilianti e degradanti appesantire lavori forzati sono noti molti casi di omicidio di prigionieri isola sia nessuna missione nero che iniziazione di difesa dei diritti umani ha avuto accesso al territorio di questa prigione attualmente tale prigione continua a funzionare scrive sotto il vulcano
Sotto il controllo dell'Efes bene della federazione rossastre Sala fotografie dei fatti che adesso di rileggiamo questa breve anticipazione sul sotto il vulcano
Scrive l'autore non sono tuttora sicuro di trovare le parole giuste non è una premessa banane perché quando si tratta di raccontare queste cose lo abbiamo visto
E la storia ha a che fare con questo grave problema di un problema di carattere diciamo anche psicologico a raccontare torture
Persecuzioni davvero difficile ed è un atto complesso non tutt'non sono sicuro di trovare le parole giuste troppo ampia
L'escursione intercorrente tra gli eventi abbiamo vissuto tra lo schiocco di una bottiglia di plastica che faceva balzare di soprassalto dai tavolacci tutti i prigionieri dello scantinato e la musica classica
Che veniva diffusa dalla radio nei giorni relativamente tranquilli come spiegare l'intervallo interposto tra questi due ambienti sonori
Significava la musica classica che in quel momento nello scantinato non c'erano prigionieri costretti a stare in ginocchio
I piedi incrociati e la testa è chiusa in un sacchetto assolutamente no in questo libro che è appunto la pubblicazione che è sotto il vulcano anticipa in queste pagine
In questo libro si parlerà di una prigione segreta situata nel cuore del donne che di una prigione soprannominata la Dachau Didone
Ah per coloro che sono passati per quel luogo il libro non sarà solo un resoconto sulla prigione ciò che accadeva tra le mura di isolare sia perché così era denominato quel territorio sfugge alle comuni capacità di intendimento
Persino laddove sembrerebbe che oltre alla ferocia non ci sia da aspettarsi nient'altro
In libertà ormai da molti mesi continua chiedermi dice l'autore ma è successo davvero e lo abbiamo già lo abbiamo già sentito
Questo questo questo interrogativo questa condizione nel quale alcuni si trovano alcune persone che si trovano a vivere queste esperienze
Terribili traumatiche e a me chi è accaduto
Tutta questa gente le scosse elettriche le torture il nastro adesivo i canti collettivi destinati a coprire le urla di coloro che venivano attaccati ai cavi elettrici
Questo libro era stato originariamente pensato comunque asciutto riportare un resoconto senza giudizi senza emozioni giusto il ritrarre ciò di cui ero stato personalmente testimone come se mi fossi ritrovato in quel carcere non come prigioniero ma semplicemente come giornalista
Nei miei ventotto mesi di prigionia isola sia ho ho creato diversi testi che rispondevano a questo progetto iniziale ero costretto a scrivere in maniera compassata
Laconica buttando giù solo l'ossatura del mio futuro libro essendo conscio del fatto che in qualunque momento il mio manoscritto poteva essere sequestrato eletto ed è quello che è successo
Peraltro una volta tornato in libertà mi sono reso conto della impossibilità
Di una prosa se che ha e asciutta a distanza di molti mesi continua a essere sommerso dalle emozioni e questo il motivo per cui alcuni capitoli di questo lavoro potranno sembrare lettori freddi per certi versi persino cinici
Mentre altri capitoli al contrario sembreranno letteralmente urlare
Allorché ho iniziato a scrivere questo libro io stesso non sospettavo quale mole di domande esso mi avrebbe suscitato allorché ho terminato di scriverlo non riuscivo a capacitarmi del fatto
Che non una dieci avesse trovato risposta forse la risposta alcune domande eh questo stesso libro
Perché il vero per scriverlo dovevo sopravvivere
Per sopravvivere avevo bisogno di sapere che mi era necessario scriverlo in questi strani labirinti della coscienza del pensiero il pensiero trenta di trovare una sia pur minimo senso
Tutto quello che è successo non è casuale non è potuto avvenire senza che vi fosse uno scopo ma alla fine ciò che vi resta sono solo alcune frasi che si addensano e vanno a comporre un capoverso il cursore lampeggia il Poliziano si blocca voi andate di nuovo affondo ecco isolati sia insegna che il fondo non esiste si può sempre cadere ancora più in basso
C'è sempre qualcuno che sta peggio di quanto non stia tu questo libro parla anche di questo volendo illustrare questo luogo questa prigione in una sola parola io impiegherà il termine inesorabilità
Perché quando vi mettono su un tavolo che avvolgono stretto in un nastro adesivo potete gridare ciò che volete il vostro virare non cambierà assolutamente nulla
Nelle vostre supplica in nome della vostra famiglia nelle vostre invocazioni a Dio
Nel vostro sesso nella vostra età neppure il dolore che sentirete l'orrore le urla non cambieranno minimamente nulla
E queste non sono solo parole si tratta della fede locale quasi una religione di coloro che hanno fatto passare per il tavolo di tortura già molte centinaia di persone e in quel momento la persona legata al tavolo sperimenta tutta la propria fragilità la propria impotenza la propria debolezza
Sperimenta di essere proprio quel giunco di cui parla Pascal
Dal dolore le articolazioni sembrano voler esplodere per schizzare fuori il tutorato si copre di sudore per ulteriore maggiore affetto dall'alto lo annaffiano d'acqua inesorabilità
Non serve gridare implorare lo faranno lo stesso vi torturerò hanno lo stesso ma per quanto possa sembrare strano questo libro non è sulla tortura non sono le torture a determinare questa prego questa prigione in fin dei conti nella stessa donne che si contano non meno di una decina di luoghi oltre all'Isola sia nei quali si continua tuttora torturare
Come dire l'essenziale come spiegare senza emozioni cos'è questa prigione forse occorre partire da ciò che essa non è ricordo come a metà dell'anno due mila e diciotto fosse iniziata prima ondata di trasferimenti in massa da isola sia ad altre prigioni
Io in quel periodo ero rinchiuso nella cella numero cinque tutti noi avevamo già abbondantemente sentito parlare del fatto che pochi giorni prima dalla due
Dalla otto avevano prelevato alcuni detenuti per trasferirli alla centrale Didone
In cella regnava un'atmosfera che se mai comparabile a qualcosa sarebbe potuta essere la solo a quella della vigilia di Natale
Molti avevano già raccontato le proprie l'abbiamo già raccolto le proprie quattro cose aspettavano con impazienza che il miracolo toccasse anche a loro
Ed ecco che si apre la porta del sorvegliante chiama subito quattro cognomi dopodiché ordina preparate la vostra Europa
Difficile descrivere cosa iniziò in è quella momento prendemmo a felicità Ciconi fortunati offrire loro l'ultima bustina adatte l'ultimo pezzo di carta rimasti descrive e descrive questa situazione più alti spiega alla domanda di altri detenuti ma dove corrono tutti contenti in prigione difendiamo noi pertanto pieni di scontento
I stupore ci si potrebbe immaginare niente di simile bene sì il giorno in cui si veniva trasferita questo luogo ad un'altra regione veniva sentito
Da molti come un giorno di liberazione un certo senso questo tipo di cose dice ancora molto di più sul conto di isola sia delle urla e della corrente elettrica questo è
Un passaggio poi ce ne sono altre per esempio
La questione della presenza delle camere tutto costantemente rigorosamente
Veniva videoregistrato nella camera di tortura in ogni singola cella anche e nelle celle di rigore in ogni scantinato installato una telecamera di videosorveglianza racconta sono terra baite di videoregistrazioni centinaia di ore di prove vini o per i tribunali internazionali dice
L'autore
Ed è ciò che ancora di più ci faceva propendere per l'ipotesi di esseri finiti dentro come un esperimento non è possibile infatti della gente per ben sei anni in totale impunità facendosi beffe di qualunque rapporto ONU continui
A firmare i propri crimini o forse è possibile
In quest'ultimo caso risonanze la risposta alla domanda su cosa su che cos'è il nostro mondo tutta l'assurdità tutta la ferocia tutta l'ingiustizia sono concentrate qui dice in via del cammino verso il crolla radioso avvenire al numero civico tre
La traduzione dell'indirizzo
Tutto senza l'ombra di una punizione senza l'ombra di una resa dei conti e condivido invece da scherno verso di noi i vinti si consolino pure in molti con la speranza di giudizio futuro eterno io
Immenso non non credo poi il la conclusione ed è
Questo testo tratto dal libro di Stanislaw da anzi da su questa prigione isolate sia è stato stampato nel due mila e venti l'edizione italiana il testo originale e di prossima pubblicazione e Delors segnaleremo
Lo farà sicuramente anche la rivista sotto il Vulcano quando uscirà con questa segnalazione davvero che colpisce ci fermiamo che questa volta abbiamo cercato di tracciare un collegamento con i temi di cui abbiamo detto in apertura collegamento molto molto lato molto largo ma in qualche modo ci racconta anche Stella efficacia di un percorso che nel nostro Paese c'è stato percorso dell'istituzione e di quello che accade invece quando questo percorso Del Noce CIG fermiamo dunque evitiamo appuntamento alla settimana prossima