La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
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Buongiorno agli ascoltatori ecco c'è anche oggi all'appuntamento della programmazione di Radio radicale in cui di parliamo di storia oggi vi proporremo due ritratti uno di un protagonista attuale della vicenda
Politica culturale del nostro Paese
è un altro che ci porta un po'più indietro nel tempo i tratti ci consentono di guardare alla vicenda politica storica del nostro Paese da un punto di vista particolare diverse volte tante volte l'abbiamo fatto
Qui da radio radicale forse ci sarà tempo vi proporremo anche una riflessione sulla storia della democrazia cristiana nel nostro paese o lo faremo oggi o la nella prossima puntata partiamo
Dalla prima citazione che prendiamo da un quotidiano quotidiano di venerdì undici ottobre il Corriere della Sera che naturalmente potete recuperare facilmente con le risorse disponibili on line
A pagina venticinque c'è un'intervista di Federico Fubini con Giuseppe De Rita nella rubrica italiani è un protagonista davvero significativo
Della degli ultimi decenni della vicenda gli ultimi decenni al nostro Paese il titolo è questo Agnelli mi prendeva in giro marcati
Di avercela fatta ecco perché sono un oligarca ecco questa qualora ente o un po'nel tema il cui cercheremo di parlare oggi che cosa significa essere uno legare H nella storia non solo recentissima del nostro Paese vediamo di capirlo attraverso questa intervista attraverso questo ritratto da Giuseppe De Rita risponde alle domande di Federico Fubini che introduce così
Questo dialogo tutti abbiamo un momento che ci ha formato e definito per sempre per Giuseppe De Rita novantadue anni otto figli il primo vero imprenditore
Che l'Italia abbia avuto nell'arte di capire la società e batte Rizzardi i fenomeni col mondo nomi nuovi spiazzanti il Censis la sua creatura
Quel momento è stato un soggiorno estivo a Sermoneta
Nel castello dell'americanissima contessa Margherita Caetani divenuta italiana avendo sposato il duca Roffredo signore di quella Rocca
In seguito i Caetani avrebbero ho avuto un ruolo mai del tutto chiarito nel tentativo di salvare Aldo Moro spiega molto sinteticamente ma molto chiaramente Fubini vedremo anche di dare qualche accenno su questa questione ma allora nell'immediato dopoguerra nel castello
Si tenevano corsi per ragazzi e ragazze liceali in più organizzati dall'educatore poeta cerco per Barilli
Quell'uomo e quel luogo di deviarono il corso della vita di De Rita
A Sermoneta si cantava si ballava si discuteva e si gettavano un po'senza saperlo un po'volendolo
Si gettavano le basi di una classe dirigente oggi per tenteremo di parlare anche di questo della formazione della classe dirigente nel nostro Paese in verità la chiama una oligarchia ma virtuosa
Lo racconta lui stesso e questa la segnalazione che vi facciamo loro lo racconta lui stesso nella sua autobiografia oligarca per caso stampata da Solferino
Scritta con Lorenzo Salvia in uscita in in questi giorni nella con la collana ritagli diretto da Massimo Franco questa introduzione di fulmini che ci spiega
Molto chiaramente qual è anche l'importanza di questa intervista che il senso il significato del del conoscere la vicenda dello stesso Giuseppe De Rita
Domanda a voi teenager del cinquantuno dice lei eravate
Ancora tutti i semi fascisti che cosa significa ampia risposta di De Rita al liceo ho avuto un po'di qualunquismo lo avevamo respirato
Cerco pre Luca Pilli e la prima sera di questi appunto questi incontri di cui si è detto la prima sera si fece trovare un reduce di Auschwitz a raccontarci
Se le monete era organizzata da un misterioso movimento di collaborazione civica non so se fosse una creazione anglo americana per insegnare la democrazia alle nuove leve forse so che era uno spazio di circolazione orizzontale
Nel movimento c'era un comunista come Franco Rodano che poi scriveva pezzi dei messaggi natalizi di Pio
Dodicesimo ma non solo e un futuro segretario della DC come Guido Gonella impensabile quest'oggi qui Lorella davvero un prolissa importante la vicenda la democrazia cristiana ma della vicenda del nostro Paese
Della Caetani domanda Fubini si diceva fosse una spia americana durante il sequestro Moro arrivarono a Roma la gente di Londra avverte Howard perché era sul genero
C'è un sospetto dirigente del KGB il direttore d'orchestra Igor Marche vice anche lui imparentato con i i Caetani
Risposta di Delta furono immessi nel circuito per salvare Moro ora non è chiara questa frase furono emessi forse loro stessi decisero ma forse appunto in questa rete circolare
Ci fu un questa rete orizzontale appunto di cui si parla ci fu ho uno scambio di idee un tentativo appunto di cercare di salvare Aldo Moro va questi sono interpretazioni che fa lo stesso verità poi magari può chiarire probabilmente erano vicini dice De Rita e questo è importante
Probabilmente erano vicini a un accordo per portarlo in Vaticano invece no lo ammazzano
E io non lasciano proprio in via Michelangelo Caetani altro esponente della famiglia ora una breve parentesi che faccio io su Michelangelo Caetani perché questa neanche una figura molto molto interessante basta andare a cercare oggi on line e cioè una bella
Biografia anche se molto sintetica sul sito della Treccani Michelangeli penso ad un protagonista importante della vicenda dell'unificazione italiana è stato a Roma punto era un esponente della famiglia ai Caetani famiglia di aristocrazia laica viene così identificata
A Roma è stato protagonista della vita politica vicino a Pellegrino Rossi avete sentito avrete sentito citare Marco Pannella questo nuovo un liberale diciamo sia verso al partito radicale di allora dei primi
Momenti della vicenda
Unitaria italiana avverso i movimenti dell'Ottocento ma appunto liberale
Di cultura di formazione di grande cultura un intellettuale nella casa di via delle Botteghe Oscure si incontravano i più importanti
Intellettuali di di quella parte dell'Ottocento anche prima del mille novecentosettanta naturalmente mi ottocentosettanta fu colui che gestisce il plebiscito a romani ci sono delle storie alcuni libri
Non non oggi non molto citati in cui poi si parla anche della vicenda della morte di Caetani che dai modi nel mille ottocentottantadue
E appunto sembra che ci fu un tentativo d'altra parte di alcuni esponenti del clero del clero
Vaticano che tentavano di impormi diciamo così un ravvedimento sulle idee liberali
E di cui era stato portatore era stato appunto molto importante nella gestione del plebiscito che aveva sancito l'annessione
Della città di Roma allora Stato unitario e diciamo determinando così la fine del potere temporale diceva che alcune storie diciamo così
Un po'popolare esche su questo tentativo del clero di far pentire Caetani invece non non si pentì ma insomma si tratta il personaggio davvero importante ecco di questo mondo
Anche diciamo non solo legato alla realtà nazionale Michelangelo Caetani era davvero un esponente importante di questo
Di questo ambiente come dire
Altro esponente torniamo alla risposta di Giuseppe De Rita per esponenti di questa famiglia sotto la lapide Moro fu lasciato in realtà sotto Lanati leader del centro studi italo americano anche quello fu una creatura della principessa che tali e possibile dice De Rita dando una lettura molto diverso da quella siamo abituati a sentire è possibile che lo sfregio non fosse verso il PC la cui sede stava a cinquanta metri
Dalla zona in cui fu lasciato il cadavere di Aldo Moro o verso la DC che stava invece a centocinquanta metri ma lo sfregio era e Caetani dice dice De Rita domanda di Fubini ma che senso avrebbe avuto
Risposta
Nessuno mi leva dalla testa
Che nelle delitto Moro ci fosse molto più fascismo che comunismo questa è la risposta di De Rita
Che ci fosse insomma un rigurgito d'anteguerra una sorta di qualunquismo anti americano
Ed è sarebbe interessante poi cercare di chiarire queste queste frasi di dedita magari ci si troverà
Che significa che c'era più fascismo non so una lettura del quadro di quelle momento
Certamente bisognerebbe sono state fatte veramente tante indagini le carte che poi sono anche presenti nell'archivio della cosiddetta Commissione stragi sono davvero tantissime c'è parlato molto per esempio dei Caetani esistesse favoleggiato di questa figura dico ormai che dici ma poco si è detto almeno forse dalle carte che si conoscono magari poi sono state fatte delle indagini esaustive io non ne sono a conoscenza ma insomma sentito di meno di quell'altra parte della strada
Via Caetani appunto la strada intestata Michelangelo Caetani di cui abbiamo parlato prima che ha una storia un po'più complicata chissà se forse De Rita fa riferimento proprio a questa questione ma sono cose che appunto si potranno poi in qualche modo chiarire anche anche magari approfondendo queste affermazioni continua più avanti questa intervista di Federico Fubini sul tema delle oligarchie in forbice il filo che cerchiamo di seguire oggi
L'oligarchia e fatta di persone che hanno una loro personalità è un rapporto orizzontale di fiducia non mafiosa
Ma fiducia appunto magari non sono nemmeno amiche tra loro ma si riconoscono per la stessa cultura fatta di cosa risposta di volontà di far bene alla cosa pubblica
Domanda lei ha voluto diventare hooligan mercato davvero lo è perché Aso le risposte a non non ci si diventa per volontà può diventare per volontà Presidente del Consiglio qui sono anche alcuni accenni all'attualità
Al limite del Presidente della Repubblica ma non puoi diventare oligarca perché un oligarca e riconosciuto come tale in una dimensione orizzontale dissimili
Non te ne puoi appropriare in verticale puoi fare il capo dico i gerarchi ma appunto sullo quello poi più avanti
Allora un esempio dice Fubini di oligarchi illustri perché si dà una accezione evidentemente molto positiva di questa di questa parola di questa categoria
Dice verità che so
Io sono stato molto amico di Antonio Maccanico probabilmente uno degli oligarchi più riconosciuti
Come segretario generale con la sua cucitura orizzontale è stato determinante per il Quirinale di Pertini Gianni Letta
Lo stesso nell'Italia che contava qualcosa dice forse anche un po'amaramente
Amaramente De Rita non c'è nessuno che non abbia conosciuto Gianni Letta
Domanda lei dove si mette in questa Rete risposta quando fondando il Censis nel mille novecentosessantaquattro eravamo quattordici Lissi licenziati dalla Svimez Pasquale Saraceno
Capo della Svimez diceva in giro che eravamo degli avventurieri che non saremmo durati invece negli anni settanta
La mattina alle otto io prendevo il caffè con Andrea Monorchio Luís il potere lo aveva davvero
Era alla ragioneria io no marci riconoscevamo
Visto domanda di fulmini quando capì di avercela fatta di essere nell'oligarchia del risposta
Quando alla seconda edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio mi invitarono a parlare del sommerso e poi mi vi invitano no sentivamo Berlusconi che cantava mentre Confalonieri suonava il piano
Agnelli mi chiamava l'amico degli stracci Arori di Prato ma errori
In sala faceva e la sala faceva tra tra tratta lei scrive che è una società complessa come l'Italia non si può gestire in verticale
Ma appunto ha bisogno di una Rete orizzontale
Questa o le oligarchia virtuosa esiste ancora domanda Fubini risposta di De Rita subito dopo la guerra c'era un oligarchia di gente come il banchiere Mattioli parleremo di Mattioli tra poco
L'allora per esempio l'allora monsignor Giovanni da Giovan Battista Montini Saraceno già nominato Guido Carli Degasperi
Creativa che ne aveva bisogno di lasciava operare poi nel momento di crisi torna sempre l'idea
Di risolvere verticalizzare dove trovare quello che sa e tiene tutto in mano domanda domanda di Fubini insomma calza così Fubini oggi si chiama governo tecnico risposta o premierato
L'idea che la società è troppo complesse che c'è da qualche parte un centro di potere alternativo che non conosco e non mi riconosce allora bisogna centrali
Gli oligarchi sono il contrario dice De Rita sono la Rete
Orizzontale che vive nel disordine nella complessità ma poi finisce per governare governare di più più avanti spiega
E ancora il potere c'è esiste ma oggi oggi e nelle filiere produttive nelle grandi piattaforme tutte entità orizzontali il potere sta lì non nel Parlamento
O nell'elezione diretta del leader tutte cose che per carità tra trent'anni ne parleremo ancora quando io sarò morto da un pezzo ma non è lì il punto dice verità poi
Più avanti ancora altri passaggi che vi segnaliamo naturalmente potete leggere integralmente questa intervista
Sul sito del Corriere della Sera o recuperando il quotidiano di venerdì undici ottobre lei invita allegato con tutti ma con i post fascisti no come come mai
Risposta perché si erano nascosti dice verità io Colle Oppio Hollow vi vivo perché mia moglie abitava lì vicino ma loro non stavano nel mondo Colle Oppio è stata una segregazione per l'autoconservazione e trenta anni dopo se Nesci magari pure un mercato mercato politico
Questo hanno avuto bravura per fortuna hanno mantenuto la fiamma ancora in servizio nel momento in cui serviva c'era ma per chi ha vissuto normalmente loro non erano normali questa la
La affermazione diciamo molto dura di Giuseppe De Rita verso la vicenda di Colle Oppio in chiusura col vaccino anche un altro tema come cattolico lei scrive dice Fubini
Nel libro come cattolico non posso essere per l'eutanasia come Giuseppe De Rita e diverso che cosa significa risposta di dedica il problema è la paura di soffrire non la morte
Il sofferenza ne abbiamo avuta tutti i pochi a non ci siamo spezzati la schiena nei campi abbiamo viaggiato in comode Outlook tutta la vita è stata un evitare il dolore la fatica perché dobbiamo farne per morire
Nella società il desiderio di libertà di morire
Che in un certo modo io lo sento nella è questa la lettura ditta aderito che vi segnaliamo insomma questa intervista sul Corriere della Sera oggi ci consente di accennare diverse questioni che il nodo sempre complicato da affrontare della vicenda dell'uccisione di Aldo Moro ma il tema della oligarchia che è stata diciamo chiamata anche in altri modi meno diciamo generosi come dire ma il tema della vicenda della classe dirigente il suo formarsi nostro Paese un tema importante che ci racconta molto appunto dell'Italia non sono di oggi deve uscito il numero tre della rivista il bulino vi segnaliamo sempre
Il titolo di questo un ugual numero cinquecento ventisette uniforme Henry necessari e riforme sbagliate ma come sempre a vista del Mulino a dai riferimenti ai temi della storia politica del nostro Paese che vi segnaliamo sempre naturalmente interessante anche il tema di stretta attualità che viene scelto per il titolo per cui gli mandiamo come la qui nella parte finale nel sezione che si chiama macina libero c'è un passaggio di Giovannini Farisei Giovanni fa rese è uno studioso professore associato di Storia dell'economia all'Università Europea di Roma che tarla punto di Raffaele Mattioli l'alfiere delle classi dirigenti e cerchiamo appunto di raccontarvi questa questione oggi questo questo approfondimento questo breve saggio di fare ESE
Diciamo una recensioni ditte dei libri che sono usciti recentemente Francesco Pino Raffaele Mattioli una biografia intellettuale stampato dal Mulino due mila ventitré Francesco Pino a cura di Francesco Pino
Sulla formazione della classe dirigente l'ultimo progetto di Raffaele Mattioli sabato darà mio
E fin a cura di Federico Pascucci gli insegnamenti di Raffaele Mattioli strappato da la terza del due mila ventiquattro
Sì citano ampiamente questi due libri me vi segnaliamo qualche passaggio appunto per cercare di inseguire la questione di cui vi abbiamo detto appunto Raffaele Mattioli l'alfiere delle classi dirigenti italiane la storia italiana del dopoguerra dice scrive fa rese e quella dell'economia in particolare
Mostra l'importanza di disporre di classe di dirigenti credibili sul piano interno e sul piano esterno
Capaci di coltivare approcci di lungo termine in grado di sorreggere sospingere gli elementi di tenuta e sviluppo del Paese in un sistema Berto di relazioni internazionali di cui l'Italia ha bisogno è un altro modo di vedere forse il il quadro delle delle relazioni orizzontali di cui parlavamo prima ma senza sedici senza cedimenti sul piano dei valori democratici e liberali
Ma biografia di Raffaele Mattioli mille ottocento
Novantacinque mila novecentosettantatré Amis amministratore delegato
Dal mille novecentotrentatré al mille novecentosessanta poi presidente dal mille novecento sessanta al mille novecentosettantadue della Banca Commerciale Italiana nonché anima nel dopoguerra della casa editrice Ricciardi
Solo per citare due tra i tanti immondizia il banchiere di vasto Bruzzese
Lo dimostra banchiere e umanista non banchiere umanista come giustamente riaffermava Bruno Visentini
In occasione del conferimento postumo del premio nazionale Stefano Salieri Amati ordine del settantasei minori tanto settantatré Raffaele riflettere su Raffaele Mattioli può dunque aiutare a dare profondità un certo numero di preoccupazioni che agivano anche il presente
Un punto su tutti spicca il ruolo da lui attribuito fin da dal giovanissimo alla acquisizione della cultura
Il bisogno primordiale della mia esistenza scriveva Mattioli bisogno di cultura scriveva in una lettera alla prima moglie cultura intesa non solo come mezzo indispensabile per agire con cognizione di causa
Nello svolgimento di delicati incarichi ma per vivere
Quintessenza della vita stessa
Tanto da dimostrare con la sua opera sempre duale dice fa rese l'insussistenza anche per un banchiere ma anche per qualsiasi uomo d'affari un uomo d'azione di una differenza ontologica tra acquisizione della cultura e pratica professionale
Giacché esse sono certo livello la stessa cosa e concorrono al medesimo fine solo dalla cultura
Oltre che dall'esperienza che possono nascere l'autonomia e l'indipendenza di giudizio e sono dalla cultura che può venire un ammazzamento diffuso profondo della società è stato più volte ripreso inteso senso
Un aneddoto avendo la risposta data da Mattioli atto gli atti circa la finalità della edizione dei classici della letteratura italiana di Ricciardi scriveva Mattioli e che ha ha appunto a Togliatti vedete
Ognuno di questi libri è un mattone in un muro che sbarra la strada agli errori l'unico modo per poter passare oltre quel muro non è distruggerlo ma mangiarlo
Lei digerirlo tutto mattone per mattone
Questa era la strada principale dunque per Mattioli la via per diventare classe dirigente per vi agire a quanto meccanicamente in tempi cibo ci impongono come ancora Mattioli scrivere questa lettera a Togliatti poi ci sono altre
Citazioni che saltiamo per mancanza di tempo insieme alla figura di Mattioli
Questi libri citati in apertura mettono al centro il tema della qualità della classe dirigente della circolarità della comunicazione dei nessi necessari tra economia cultura tra politica e storia
Che cos'è mai la storia senza politica si chiede don Ferrante nel capitolo e ventisettesimo dei Promessi Sposi amato da Mattioli eccitato opportunamente in questi libri
E che cos'è la politica senza la storia lo stesso può dirsi dei rapporti tra economia e cultura in tram per i fatti di un impasto inscindibile
Di materiale e di immaginario che le rende possibile anche nei loro manufatti primari si pensi al Libano o alla moneta
Anch'io e si combinazioni di materiale e di immaginario che in definitiva da alla cultura la sua base materiale alla economia la sua proiezione intellettuale
Insomma la necessità storica questa è una delle lezioni
Che ci rimanda la figura di Mattioli dice dice il saggista per l'Italia intervento pubblico nella economia questo pensava al mattino unita però a una firma difesa del canone della prassi e dei principi dell'economia di mercato questa compresenza che anche una rivendicazione della complessità del reale irriducibile alle semplificazioni non è esclusiva del pensiero dell'azione di matti Oria diverse dosi si ritrova questo approccio in Carli Cuccia
Siglienti ed alti e poi ci sono delle citazioni sul ruolo del limite in questo senso
La banca deve aiutare diceva Mattioli tutto il Paese accresce non deve farlo per avidità ma per lungimiranza questa l'idea della banca
Di Mattioli per questa ragione la banca fosse la Comit Hume Jordan che pure è una creatura
Sua e qui si citano appunto anche il ruolo dell'allora giovane Enrico Cuccia doveva stasera in una sua politica per esempio favorire una sua politica estera certamente coordinata quella generale del governo lungo gli assi dell'atlantismo per dell'europeismo
Il reinserimento del Paese nel circuito internazionale questa era la sfida degli anni in cui Mattioli poi fu Alberti della Banca commerciale
Italiana poi altre altre segnalazioni su temi più specifici legati appunto l'aspetto economico i maestri Mattioli quali furono maestro di elezione di Mattioli conosce dice dice il saggista senza dubbio ma Pierre Mattioli contributiva largamente alla nascita dell'Istituto Italiano di Studi storici a Napoli nel mille novecentoquarantasette e dopo la morte del filosofo nel cinquantadue ne assumerà la presidenza tenendola fino alla morte su Croce Mattioli
Torno a più riprese anche nei suoi pochi di Mattioli pochi iscritti l'idea di borghesia che Mattioli trae da Benedetto Croce
L'idea di classe dirigente di Mattioli attraverso appunto il magistero di Croce
è una borghesia non soltanto in senso economico e politico ma morale e spirituale
Presto Croce si era già Espresso i primi anni Venti sulla classe dirigente classi di quantitativamente è una minoranza ma qualitativamente una maggioranza perché sa e può questa è la citazione un altro maestro
Di matti Horie Cancer il
Mattioli aveva tradotto e pubblicato due saggi su Kenzo sulla stabilizzazione dei cambi europei i sulla ricostruzione
Dell'Europa
Negli anni successivi poi ha seguito l'evoluzione delle sedi delle sue idee grazie ai rapporti con Piero Sraffa che apparteneva agli economisti più vicini a Ken secche armate ioni era legato da un'antica amicizia da un consolidato
Sud sodalizio
Intellettuale si erano entrambi laureati nel venti
Mattioli con Attilio Cabiati Sraffa con Luigi Einaudi e qui non si cita anche un altro Linke che c'è perché Sraffa appunto consentire attraverso il suo rapporto con Antonio Gramsci detenuto
Nelle carcere fascista consentirà Mattioli di salvare i Quaderni dal carcere di di Antonio Gramsci fu un'opera diciamo
Che fu fu conseguita proprio grazie a Sraffa e Mattioli qui non non si cita questa probabilmente lo si fa altrove il terzo maestro e Donato Menichella che riguarda i temi più strettamente appunto bancari economici Martinoli scrive scrive Giovanni Faresin fu corteggiato
Dalla politica partitica non vi prese parte attiva ma la sua fu un'azione anche e sempre politica anche al di là del sostegno dato al Partito d'Azione
E del fatto che nella sua banca si erano formati negli anni Trenta i futuri leader dei due partiti laici cioè Ugo la Malfa e Giovanni Malagodi
Fin da giovane gli si è fatto persuaso della centralità della politica Mattioli si era proposto di tradurre in Italia sempre per la casa editrice Ricciardi
I celebri discorsi del caminetto di Franklin Delano Roosevelt senza dubbio la maggiore personalità politica del suo tempo a Roosevelt aveva aveva scritto Benedetto Croce nel mille novecentoquarantaquattro per aprire la strada
All'ammissione
Quintieri Martino
Inviata negli Stati Uniti dal Governo Bonomi per via avviare le relazioni economiche e finanziare tra i due Paesi abbiamo chiuso un po'il cerchio
Rispetto al tema con il quale abbiamo aperto queste relazioni internazionali di alto livello queste
Relazione direzione diciamo così intellettuale e culturale che sono state lette tante volte veramente in termini molto molto brutali come dire e invece forse
E ricostruendo raccontando queste vicende
Raccontando di questi
Ritratti forse si può dare qualche strumento per leggere in una luce diversa la vicenda di questi protagonisti della storia del nostro Paese dell'attualità nel nostro Paese come come degna ma anche
Per rileggere da un altro punto di vista la vicenda nel nostro Paese abbiamo finito il tempo ci fermiamo anche oggi vi diamo appuntamento alla settimana prossima
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