Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti come è noto dei luoghi comuni o perfino nei fraintendimenti diffusi affiora a volte un pezzo di verità
Così l'inflazione degli aggettivi kafkiano e felliniano testimonia per esempio la radicale metamorfosi che due artisti
Hanno portato nel nostro modo di vedere il mondo non per caso sia lo scrittore sia il regista evocano subito atmosfere oniriche
Oltre alle violenze di massa del ventesimo secolo ha imposto infatti i sogni di massa e tra le due cose c'è un rapporto se i regimi totalitari hanno provato a creare la civiltà che i loro campi avevano sognato
Sembra che nei climi novecenteschi sia dato vivere solo in un contesto irreale troppo rarefatto al contrario deriso realmente sfarzoso rispetto alla cosiddetta realtà
E come se tutto fosse diventato un tribunale o un bordello Kafka rappresenta l'incubo nella forma del referto burocratico
In Fellini invece dalle scenette di vita quotidiana fiorisce una su realtà che dietro il trucco clownesco rivela uno squallore da fine festa
Il punto d'incontro tra i due immaginari sta forse nel teatro d'Oklahoma del kafkiano America e naturalmente in un sasso animalesco nominò suo mai a misura Duomo
Se nel due mila ventitré è stato un anno felliniano nel ventiquattro si celebra il centenario della morte di Kafka per l'occasione riporto qui tra citazioni che riguardano un'angoscia onirico tecnologica diciamo così tipica dell'autore del suo tempo e del nostro più che mai
La prima viene dalle discutibili memorie di Gustav via Nook ma la visione che vi espresse che si riferisce proprio il cinema e di sicuro kafkiana al giovane amico lo scrittore avrebbe detto che era disturbato dallo schermo dai film
Davanti ai quali cito non è lo sguardo che si impossessa delle immagini sono loro a impossessarsi dello sguardo
Indebolendo l'immaginazione visiva delle singole costringendola in uniforme ripeterà decenni dopo l'Italo Calvino testamentario
Delle elezioni americane e qualche decennio dopo ancora per noi spogliarci dell'uniforme di immagini da cui siamo fasciata in ogni istante sembra praticamente impossibile
Il secondo brano traggo da una lettera di Franz Kafka a Milena gli esempi ska
La relazione epistolare di viene definita un contatto con fantasmi del mittente non meno che del destinatario a una creatura umana distante si può pensare si può afferrare una creatura umana vicina tutto il resto sorpassa le forze umane riflette Kafka
Ogni contatto indiretto produce insomma solo in realtà nutre i demoni
L'umanità li combatte con ferrovia automobile aeroplano telegrafo telefono scrive Kafka e noi potremmo aggiungere web e social ma senza esito la parte avversa scrive
è infatti molto più calma e più forte gli spiriti non moriranno di fame ma nove impediremo
E c'è cui il tema per eccellenza kafkiano così comune peraltro nei sogni l'inseguimento di un prossime raggiungibile o di un'era aggiungi bile comunicazione chiare autentica priva di equivoci
Lo riassume la parabola kafkiana un messaggio dell'imperatore servendosi
Di una struggente seconda persona il narratore spiega qui che il sovrano avrebbe inviato a te un millesimo su tipo un messaggio dal suo letto di morte
Ma il Messaggero pur vigorose solerte per recapitare te lo dovrebbe fendere moltitudini enormi oltrepassare infinite stanze
E anche se ci riuscisse sarebbe appena fuori dal palazzo della Capitale coperta di rifiuti
E si il didatta Italo Calvino ha poi semplificato questo tema nelle Città invisibili perciò dal Palazzo imperiale nessuno può uscire fuori sul serio
Tu però stai alato finestre lo sogni quando scende la sera conclude il narratore
Ecco cosa questo vano inseguimento in Kafka
La rapidità con cui un giudizio simbolico si realizza invece nell'esecuzione letterale come esemplarmente accade nel racconto la condanna
Una condanna ubiqua lo sappiamo nell'opera di Kafka e dovuta al fatto che l'IRCAC kafkiano pretende insieme illude il contatto intimo nel cerca le seduzioni per trovare l'energia indispensabile a scrivere ma poi se ne disfa perché non lo tollera fuori dalla pagina Kafka stesso e dunque uno spirito
Vampiresco demoniache Cox uno spettro un fantasma e lo dimostra il fidanzamento conferissero Bauer
Alla fine gli resta solo la tana in cui scrivere lo fa di notte esaminando con distacco i sogni come Proust come Proust obbedisce a una necessità si direbbe una ebraica legge da cui escluso qualunque arbitrio qualunque
Sopruso del talento soggettivo che in quegli anni trionfa nell'Ulisse di Joyce
A risentirci venerdì prossimo