Presentazione del libro di Gianluca Briguglia "La vera storia dell'elezione di Papa Francesco" (Marcianum Press)

Allora buona
Era buona sera e siamo ovviamente qui a presentare il libro di Gianluca Briguglia la vera storia dell'elezione di di papa Francesco lo facciamo con Flavia Piccoli Nardelli presidente dell'istituzione di cultura italiane con Marco Simoni che un economista politico insegna la LUISS e soprattutto qualche anno fa insomma ha già presentato un libro di Gianluca primo Puglia che non era un romanzo
Che non era un romanzo no e invece stavolta abbiamo abbiamo un romanzo allora diciamo per professione a io sono l'unica che per professione nonostante a professare non l'ha detto il proprio nome per cui Federica Pezzali lavorò alla RAI sono giornalista alla RAI
Dicevo per professione sono avvolte abituata la sintesi ma non a non rivelare i dettagli delle storie quindi io a questo punto leggo così almeno no rischio
Niente e poi nel caso diciamo l'autore integra
Quindi l'undici febbraio due mila e tredici Benedetto sedicesimo che poi per tutti noi è sempre stato papa Ratzinger per qualcuno un po'più del volto addirittura Benedetto decimo sesto
Si dimette lo annuncia il latino è un momento grave e incredibile e soprattutto è inedito almeno per i contemporanei
Guido Baldini un professore insegna Storia moderna Parigi collabora con alcune testate italiane che immediatamente gli chiedono di scrivere un commento su un fatto così importante
E naturalmente dando ai lettori alcune informazioni su eventuali simili precedenti storici
E qui lo straordinario irrompe nella vita di questo professore con la scusa di partecipare a un talk show viene invitato in Vaticano ma di fatto somma viene portato più o meno con le buone a Roma
Quando arriva non c'è nessun programma televisivo da registrare il professore viene condotto alla Cappella Sistina dove i cardinali lo hanno eletto papà da qui insomma il racconto quello delle ore che seguono questa incredibile scoperta sono pagine a volte divertenti a volte sono pagine allegoriche a volte sono pagine che insomma danno parecchi spunti di di riflessione
A questo punto sono siamo qui per farla questa riflessione do la parola intanto a Flavia Piccoli così partiamo da lei
Ti ringrazio
Sono Flavia Piccoli Nardelli
Vengo da un'esperienza fatta
Di insegnamento fatta di grandi istituti culturali fatta di Commissione cultura della Camera sono una grande lettrice credo che questo sia la caratteristica principale per cui io sono qui
E e devo ringraziare Gianluca perché questo libro intrigante
è un libro che fa piacere leggere che uno legge tutto d'un fiato e non è poco no
Faccio anche parte di giurie di vari premi letterari e e devo dire che non è sempre così quindi quando trovi un libro che ti affascina per come è scritto perché questo è un libro con una scrittura raffinata ma anche un un impianto narrativo che prende molto è un libro diviso in due parti nettamente
Perché la prima parte è di preparazione alla seconda
La prima parte trascinante perché è fatta di spazi di luoghi è fatta comincia nel ristorante della grande moschea a Parigi
Poi è fatta di un ritorno a Milano per un funerale di una vecchia ricchissima zia
In cui tornano delle poesie che io ricordavo di quando ero piccola di di del grilletto la Formicola che gli era d'un bel passare quando andarono davanti all'altare quindi c'è ci sono anche delle cose molto molto divertenti molto che fanno parte di un di una specie di lessico
Familiari e e poi i c'è una splendida descrizione di una delle biblioteche davvero più belle d'Italia che l'Angelo Mai di Bergamo
Con che è un posto magico come tutte le grandi biblioteche importanti no è un posto che raccoglie memorie che raccoglie suggestioni
All'Angelo Mai ci sono anche raccolte di tarocchi ci sono cose meravigliose di di di che fanno parte appunto della storia delle biblioteche e poi c'è
C'è una preparazione per cui si si snoda in questo mese che passa fra l'undici di febbraio del due mila tredici
Che è un mese che che tutti ricordiamo credo eravamo in campagna elettorale no Anna
Da una prima campagna elettorale io non ricordo una notizia che che arriva in in mezzo a una giornata di discorsi elettorali e che ti dà anche un senso mi ricordo di relatività nota un senso di relatività rispetto a quello che si fa e rispetto a quello che accade in questi mondi o quello che significa questo mondo
E il tredici di marzo dello stesso anno e quindi il momento in cui papa Francesco viene proclamato pontefice che in questo mese naturalmente si prepara quello che è la seconda parte del libro cioè le riflessioni sul che cosa l'autore pensa e vuole un vorrebbe dalla Chiesa
E non a caso avevo cominciato a fare un lavoro Gianluca a scrivere cosa ci faccia abbastanza spesso quelle che sono secondo me le parole chiave no
Parole chiave da due punti di vista la primo per dare il senso di quella scrittura raffinata di cui vi dicevo no cioè la descrizione di alcuni momenti in piazza San Pietro
Quando si annuncia poi il l'esito del del del primo del della nomina di Benedetto decimo sesto
Di quel momento di sospensione quasi che travolge la piazza nel momento in cui sente un nome che non è il nome che essa spetta
E e c'è un pezzo bellissimo in cui Gianluca dice una cosa dice
Lo ve lo leggo perché va vale la pena
Secondo me
Lui dice Benedetto decimo sesto Benedicto un decimo sesto la folla per un attimo ammutolì un attimo lunghissimo come un respiro profondo
Era
E poi commenta era l'operaio della vigna del Signore era la tagliola per le volpi cioè fine chiarisce quale il ruolo ovviamente che quel Pontefice vasi volgere in un momento in cui la folla si aspettava un altro pontefice e il libro
Puntellato diretto da commenti raffinati di questo genere che ti aprono dei mondi che ci fanno pensare a dei mondi e e poi l'altra cosa avevo ho cominciato a raccogliere le parole chiave
Su quello che era il ruolo del protagonista
Questo protagonista che è
Per molte cose immagino molto autobiografico no ci sono tutta una serie di cose che ritornano di di modi di essere che ritornano
E e qui c'era assente c'è un pezzetto che secondo me di nuovo vi leggo perché chiarisce la seconda parte del libro perché dice il protagonista dice io amo la storia delle idee
Amo il col taglio delle idee che in un modo o in un altro anche in silenzio hanno cambiato tutto
Questo ti dà una chiave di lettura dico di di quello che dopo e poi dice credo ancora
Che la fede in Nuova le montagne ma capisco sempre meno perché ci a beneficio di chi tutte queste montagne dovrebbero essere Simonsen
Ecco
Se uno tiene presenti poi ho smesso naturalmente perché erano troppi i punti di riferimento quindi mi fermo soltanto a questo però per dirvi che questa prima parte del libro
è davvero estremamente vivace veloce
Riesce ad artisti senso di che cos'è la vita di di questo di quest'uomo che è un professore universitario
Con dotte letture che conosce benissimo il mondo della Chiesa il mondo della politica
Che sa come l'uno abbia nel passato a volte influenzato anche l'altro si siano influenzati reciprocamente soprattutto su quello che è il discorso del potere dell'esercizio del potere
E e lo fa con citazioni molto precise e che non sono mai noiosi o o non appesantiscono il testo ecco e questo è un grande pregio di la seconda parte del libro e molto diversa perché si svolge di non in quello che è l'ambiente grandioso da un lato e asfittico dall'altro del Vaticano e della Sistina e di quelli che sono le pertinenze attorno alla Sistina quindi la Cappella Paolina la stanza delle lacrime
Kinky è stato che ha visto la Sistina visto anche la Paolina si rende conto di come giochino ruoli diversi no nel anche davvero nella gestione del potere o nell'immagine del mondo che trasmettono
E questa in questa Tor gioco degli spazi diventa anche un gioco mentale
Diventa il gioco di quest'uomo scaraventato in questa situazione e che da questa situazione trae alimento per una serie di riflessioni che si rifanno a quello che vi ho detto
Cioè a un uomo che non crede ma crede no
Che lo dice con molta chiarezza in realtà crede crede soprattutto in una chiesa più giusto vorrebbe una Chiesa più giusto potrebbe una chiesa specchio di una società viva ancora e quindi una Chiesa viva e e per questo porta avanti tutto un discorso che poi finisce in questo tenere in sospeso per una notte intera
Lille il conclave
In una gioco di di personaggi di specchi molto interessante con questa figurano alcune figure molto piacevoli molto interessanti c'è Pietro Carafa che il curatore del conclave non partecipa al conclave ma in realtà è quello che mi fa né alla custodia ne ha il controllo e che si pone fra lui e fra il protagonista e la realtà
Della chiesa di questa di questa chiesa vecchia questi cardinali sono rappresentati come come dei vecchietti un po'cadenti no o in alcuni casi ancora vigorosi ma in un mare di di di di di vecchiaia che del che difficilmente riesce a a concepire come e la realtà intorno stia cambiando e come questo gregge
Che il Pontefice dovrebbe condurre si riduca sempre di più quindi che diventi un gregge sempre più esiguo a un certo punto dice
In questo gioco di sì e di no in cui li si chiede ovviamente di rinunciare a questi a questa designazione che l'ha reso pontefice per settantasette voti dati
Per per sbaglio dati per indignazione dati come momento di di
Di estrema indignazione no anche il cretino che passa dice a un certo punto può diventare pontefice e e questo cretino che passa in realtà dimostra a se stesso prima di tutto e poi agli altri
Che in realtà il ruolo di Pietro è un ruolo che dà dignità a chi comunque lo porta
Che ce l'ha più che non ce l'abbiano in veste di una dignità che lo trasforma
Naturalmente il libro va letto
Diventa papa Francesco e non diventa papà Guido Vallini quindi potete immaginare anche voi la scelta che viene fatta è una scelta naturalmente sospese
Perché legata anche a una idea di Chiesa che questo Pontefice che prende il posto che aveva lui deve cercare di portare avanti ci riuscirà non ci riuscirà Francesco è un pontefice molto contestato
Anche oggi e quindi mi pare che questo libro scritto so in altro tempo e poi modificato e poi vissuto molto comunque rappresenta perfettamente quindi è un libro che mi è piaciuto molto
Allora sempre Federica Pezzali grazie intanto a Flavia Piccoli Nardelli devo dire anche io mi ero se posso aggiungere una cosa mi ero segnata esattamente questo passaggio non era l'uomo che intimava di non avere paura
Ecco perché appunto invece di Giovanni Paolo secondo ci ricordiamo una questi continui richiami a non avere di hanno a non avere paura
è un po'probabilmente anche non abbiate paura di cambiare la Chiesa note è un po'quello esatto quindi adesso ridiamo la parola anzi diamo per la prima volta la parola all'autore o
Vuole rispondere subito alle sollecitazioni di Flavia va bene ok allora Gianluca Briguglia
Allora no innanzitutto grazie mille di essere venuti grazie la libreria grazie ai nostri amici che che che presenti mi fanno l'onore davvero di presentare questo libro
Sì io avevo l'ambizione di raccontare la vera storia dell'elezione di papa Francesco e quindi esattamente come voi come voi avete detto cioè Guido Baldini il thriller il tredici marzo del dodici marzo del due mila tredici
Il dibattito autonoma con un comma
Con uno stratagemma e viene messo al corrente del fatto che i cardinali in Conclave lo hanno lo hanno eletto Papa
Naturalmente si tratta di una storia come dire un po'lo avete anche un po'all'uso diciamo surreale per certi aspetti anche se ho cercato di da di essere il più realistico possibile la scelta dei luoghi che Flavia
Evocava era anche un'esigenza di di realtà peraltro ruoli che in gran parte io non ho visto un direttamente e che però ho dovuto ricostruire con cartine del Vaticano capire dove l'eliporto
Ugual
Dato diciamo meglio che se fossi lilla per la la la Cappella Paolina che un'altra cappella meravigliosa che sta proprio di fronte alla alla Sistina e che ha una simbologia molto diverso che gli si riportano perché cede il prossimo Margot quindi quello che voleva il potere di Pietro no voi di aspetteresti mai di trovare nel cuore della del Vaticano da davanti alla Cappella Sistina un quadro che evoca la possibilità che è un impostore diventi Papa sostanzialmente no quindi c'è tutta una simbologia veramente molto molto interessante che a me diciamo ha stupito nel momento in cui mi sono messo mi sono piazzato in quei luoghi con con con l'immaginazione ma anche con tutte queste queste queste foto queste cartine questi questi spazi a cercare di immaginare che cosa potesse Guido Baldini provare nel momento in cui gli viene c'è qualcosa di autobiografico anche se tranquillizzo tutti non nessuno mi ha eletto ancora diciamo alla al soglio di Pietro ma c'è qualcosa di autobiografico perché un po'il senso del libro è quello della appunto come diceva Federica
L'irruzione dello straordinario in una vita normale no e l'irruzione lo straordinario successo può capitare a tutti no ognuno di noi ha avuto un momento nella vita in cui gli sono tre macchie tremate le gambe per un qualcosa che stava succedendo
E con ecco e con cui doveva interagire noto e con un sì con un no e quindi mettersi
Uso le parole di Ratzinger la la coscienza di fronte a Dio no cioè in qualche modo di fronte a se stesso perché poi alla fine di questo Dio anche di Guido Baldini è e spesso un gioco di specchi in cui la cosa la scoperta più grande che a lui sembra di fare a un certo punto che proprio il cuore divino della chiesa e l'umanità no e questo mi sembrava una una cosa una cosa diciamo così
Una scoperta che io ho fatto in qualche modo insieme insieme a Baldini quindi incerto poi c'è una certa idea della chiesa come appunto veniva veniva detto che in qualche modo il libro stato scritto in fasi diverse io l'ho pensato quando Ratzinger si dimise
Tra l'altro proposito dico di di autobiografia io ero veramente presente in piazza San Pietro quando quel giorno in cui Ratzinger
Eletto papà no e quella parte lì in realtà è una descrizione piuttosto fedele di quello che io ho visto in quel momento di quello che ho pensato
Perché questo lungo respiro no questo lungo anzi sospensione del respiro che ci fu quel giorno in cui tutti si aspettavano Giovanni Paolo terzo
E invece arrivava Benedetto sedicesimo di cui nessuno si ricordava chi fosse il quindicesimo quindi era di difficilissima lettura diciamo a e poi soprattutto a Ratzinger no cioè proprio il il il pastore tedesco no come il titolo il giorno dopo
Il Manifesto e anche quell'episodio c'è un episodio e che viene evocato di alcune suore di un certo ordine religioso che davvero sono Parigi e che davvero erano in piazza in piazza San Pietro ed ENEL ed è veramente nei minuti prima della dichiarazione dell'elezione del Papa cantava una canzone bellissima che diceva Benedictus qui venni TT nomine no quindi Benedetto ed era una profezia in qualche modo no qui in questo libro ci perché era il nome del Papa che stava per arrivare no e io rimasi molto colpito no anche perché io essendo medievista una cosa insomma un dettaglio che diciamo non abbiamo detto io sono professore di Storia del pensiero politico all'università di un Ca'Foscari di Venezia ma sono sostanzialmente un medievista cioè mi occupo del Medioevo e naturalmente chi si occupa il Medioevo è abituato in un certo linguaggio antichissimo arcaico anzi addirittura e che spesso troviamo anche nella Chiesa di oggi e che suona ancora più arcaico a volte nella bocca
Di dei dei dei chierici
Di oggi no però sicuramente questo questo mio essere un medievista diciamo mi dà una sensibilità particolare rispetto a tutti il tema alla Profezia
No rispetto alla alla alla semantica un po'della religione il Segni no quest'ansia che avevano i medievali di Déco di de di decodificare i segni che Dio mandava no anche per questo ci sono dei sogni nel libro no perché i sogni sono una semiotica a un certo punto questo questo questo questo personaggio
Appunto sognando ci sono tutta una serie di di di di persone nel sogno dice e lui dice a loro
Cosa volete dirmi perché siete qui vicino cosa vuoi tu da noi perché questo è il tuo sogno
No tu c'hai scelti cioè mandato qui per dirti qualcosa che tu non ti puoi dire no qui decidi tu cosa vuoi dire no quindi diciamo che questa sensibilità da parte mia medievale
Mi fa anche vedere il tema della profezia inteso naturalmente non come previsione del futuro
Semplicemente ma come possibilità di vedere
Qualcosa che gli altri non vedono della realtà
E quindi questo elemento lo Ratzinger è chiaro che Ratzinger e molto antipatico al il protagonista del libro però il protagonista del libro deve ammettere che Ratzinger a uno sguardo profetico proprio nel momento in cui si dimette
Perché dice il potere può essere esercitato in un altro modo no può far vedere no quindi per rispondere alla tua domanda e sì c'è una visione della Chiesa
Che io definirei profetica diciamolo in questo senso cioè la capacità anche di smarcarsi da se stessa e di e e e di tentare di vedere non soltanto di far vedere ma in primis di vedere il mondo in un altro modo in un mondo appunto che sia capaci nel quotidiano di accogliere lo straordinario e quindi quale esempio più più più più più come dire più magnifico poteva essere di quello di un di un cretino che passa per la strada e che diventa papà successore Di Pietro per volontà
Dello Spirito Santo a questo punto no
Facciamo entrare
No c'è ci sono alcune cose che naturalmente non vi ho raccontato ma sono fascinosi insieme perché c'è la profezia di Malachia che lui cita all'inizio
Chi è un Pseudo origina che in realtà non è un originale ovviamente anche se del Cinquecento ma riferisce cose che avrebbero dovuto a cadere avrebbero dovuto essere appartenere ovviamente alla mille cento mi pare nel mille ma la cosa intrigante è che nella profezia di Malachia sono descritti tutti i papi sia pure per brevi cenni
Ma quei stop quello che in quel momento avrebbe dovuto essere nominato dopo Ratzinger era l'ultimo e quindi evidentemente questo scatena tutta una serie di anche nei talkshow o anche nel nel nella stampa eccetera di illazioni di aspettative eccetera il pezzo
Del passetto è uno dei pezzi più belli del libro secondo me in cui c'è un recupero di Ratzinger
Di grande respiro vuol dire che dovete leggerlo il libro non ve lo raccontiamo a
Sì anche perché e inizia a essere un po'difficile non raccontare più di quello che abbiamo Church RTL insomma alla fine siccome etnici rimbalzava delle sollecitazioni in continuo io per esempio quando ho scritto ma Gianluca leggendo l'okay sogno quando lui ma quando ho letto la parte del sogno Miracco mi ha ricordato un corso monografico all'università tenuto da Cesare Segre sui viaggi medievali
Nell'aldilà
Quindi insomma anche ho trovato un libro prima di tutto molto bello un bellissimo romanzo va be'adesso però deve parlare
Marco Simoni quindi diamo la parola Luís per le sue per le per le sue sollecitazioni su questo romanzo
Grazie grazie mille Sammarco Simeoni grazie Gianluca per l'invito a presentare questo libro ora io venisse le ultime due cose di cui ho parlato converrà la Profezia lo Spirito Santo
Intanto l'ospite a Santo il mio personaggio preferito del libero no perché e la prima cosa di questo libro che è un romanzo in pieno cioè che locale un medievista uno solo dire prima ancora di definito la parola medievista normalmente usa già addormentato no alla tipi o meno
Ovvero una persona seria chi si occupa di cose non immediate Brunetto Latini uno degli attori preferiti dice Luca
E invece questo romanzo come diceva l'aria si legge velocemente come dire come va a finire quando tra fine disturbati da farsi perché di vedere come va a finire infatti dobbiamo parlare di del contenuto perché se no
Ce lo spoiler che è una delle maledizione di questo tempo è una delle motivi per se l'ostracizzato iper sempre sul trasporto no
E quindi appunto Spirito Santo e uno di questi personaggi che che ci sono e che fanno parte delle cose che succedono chi e che fanno cose che reagiscono
E l'altra invece l'altra cose di cui parla della Profezia nel senso che senza darti troppo ruolo diciamo blu senza esagerare però io mi sono chiesto leggendo questo libro
Tra le altre cose perché c'è scritto adesso no nel senso che io
Ho letto più non tutti i libri quasi tutti i libri dice Luca e tendenzialmente
Fa il PIL medievista studioso del pensiero medievale
A differenza di altri colleghi con un sacco di con una forte tendenza a interagire col mondo no
Che non è una cosa ovvia per un professore di essere un ricercatore puro anzi spesso si vide sirene visti un grande sospetto dentro l'Accademia quando ci si mette a sporcarsi col mondo e Gianluca lo fa
Abbondantemente c'ha un po'Tercas molto bello che parla di pensiero politico medievale ha scritto un libro per i centocinquanta anni dell'UISP de L'Unità d'Italia che un che dei suoi libri prima di queste è il mio preferito
Adesso fanno fanno Allotta anche perché voi capisco meglio diciamo
E quindi quando ho letto che l'ha scritto questo romanzo di Combo mo'che centrò un romanzo con Gianluca Briguglio no
E e invece secondo me è
Diciamo dentro il suo percorso di autore è una cosa molto sensate molto comprensibile perché per come io l'ho letto continua a essere un libro che continua a suggerirci il fatto che in queste poca specifica ci sono tantissimi spunti sentissi motivi di riflessioni che possono derivare da lettura della comprensione soprattutto del Medioevo più che semplicemente la lista delle del Medioevo
Senza una cronista mi che una cosa che fanno sempre tutti quelli che si riferiscono la storia per parlare della della contemporaneità senza parallelismi che non hanno senso ma appunto andando a cercare invece i passaggi
E nelle idee e nei fatti di cosa ci può raccontare il Medioevo che può essere utile a alla vita nostra oggi
E in questo senso secondo me a parte il romanzo d'insieme ovvero i personaggi lo Spirito Santo le cose che succedono succedono molto scenografico libro Bella me presto anche per quello no perché punto io onestamente mentre leggevo pensavo ma mai come avrà fatto andare in quei posti lì che avrà conosciuto Ghiglia gli àpeiron mentre ci fossi stato onestamente non club esistono mappa
Io l'ho letto in altri due mondi no o almeno a me ha detto altre due cose da parte appunto la storia di sì la prima è più intimiste a che fare col personaggio
Baldini diciamo tutte e due note fa eco personaggio Baldini
Ovvero c'è una caratteristica un po'specifica a proposito del perché scritto adesso questo libro perché le le scelte di scrive adesso e non è scritto tra dieci anni non è scritto dieci anni fa
Il che ha che fare sia con più o meno l'età anagrafica che abbiamo ma anche secondo me con momento che vive l'Italia
E cioè il passaggio nemici da una grande pezzo della letteratura di di di romanzi di passaggio all'età adulta no la Pro la scorsa o forse due generazioni di scrittori fa lo faceva assai e quello che sta accadendo nella nostra società a questo punto dello sviluppo economico sociale bla bla bla globalizzazione internet eh
Un passaggio prima non c'era tra possiamo dire l'età adulta da giovane in età adulta in cui invece si è già stato tutto per un sacco di tempo procede con un sacco di vita davanti
E in questo senso quando a questo personaggio di capita qualcosa di straordinario che anche voi cose straordinarie trascrivere un romanzo che parla di una roba che Keys che sembra
Assurdo può invece e scritte ma è verosimile ma il salto di di di come si dice espresse non me la ricordo mai Tc cali dentro e ti sembra credibile mentre la legge anche quello un piccolo fatto straordinario per temi
Il fatto che ha scritto questo romanzo o quando gli succede qualcosa di straordinario cui viene posto davanti a dei dubbi si fa delle domande
Ha dei sogni nei quali arrivano dei personaggi della sua vita c'è la parte in cui incontra la sua fidanzata
E quindi è posto si pone dei dubbi
Che sono tutti del senso di dire ma quello che ho fatto prima
L'ho fatto bene l'ho fatto male soprattutto che nell'azione a con quello che devo fare adesso
Il dubbio e la è la caratteristica fondamentale di questa giornata del protagonista
E quel dubbio di quella fase particolare in cui c'è tanto futuro davanti ma c'è anche tanto passato che è diverso dal passaggio dall'età giovane età adulta è un passaggio che sta in mezzo e che e tipico diciamo di chi ci ha tre quarantacinque cinquantacinque anni adesso però perché prima come racconti quando parli le scarpe da ginnastica e dei vestiti quando c'è di cinquantacinque anni ormai da e stiamo che di vecchie di stravecchie diciamo ormai era finita la fase di del guardare avanti invece la nostra società lo consente ancora
La seconda invece cosa che mi ha detto che mi ha raccontato è un po'come la la la favola quella dei vestiti nuovi dell'imperatore no
Nel senso che credo
Signorina eletto Papa
Viene eletto Papa e lì il suo dubbio è ma
Posso davvero fare il Papa
Ora in questo momento a me mi sono venuti in mente l'ingaggio libro uno qualche decina
Minimo ma di più forse di persone che sono stati eletti papà omelette papà e non si sono un po'in capo a stupire minimamente non trovano posto anche per cinque minuti il terzo ovviamente come no io Pava subito vado a fare il Papa
E nella discussione di quello che fanno queste persone che più o meno diciamo una lista c'era per Bruno cioè senza diciamo per far nomi ce l'abbiamo piuttosto lunga almeno dal dieci ad anni a questa parte
La discussione e tutto una specie di teatro in cui si discute la strategia ma perché questo ministro ha fatto questa cosa perché questa persona ha fatto quest'altra cosa ha in mente senza rendersi conto che semplicemente quelle stato letto papà per caso
E non si è mai posto il problema
E allora
Non voglio diciamo avere addirittura nell'utopia di pensare che un legge questi libri e poi da da domani smettiamo discutere strategie diciamo semplicità ben quelle papà punto imperatore Nuccia vestiti e nudo punto e basta
E quindi paradossalmente nel raccontare una cosa straordinaria ne racconta una che ordinare dissi ma succede in continuazione
Faceva in continuazione in Italia sul nome di dalle cose succedono sempre ma è un po'più fatica e succede pro dappertutto non succede solo in Italia qua dal Regno Unito guardati ci sono N mila casi anche in paesi che a chi siamo
Acquisì diciamo con il versione abbiamo una sorta di di di di di di come dire complessi d'inferiorità mal posto per quelle fine diciamo al simili sono fenomeni
Politici che vengono dappertutto
E quindi in questo senso diciamo la saggezza di questo Baldini che si si pone il dubbio si tormenta e altri tutto questo non era facile da scrivere secondo me cella la la la ci sono alcune caratteristiche
Dell'evoluzione del personaggio in un giorno in poi non è
Neanche tanto facile volgersi in un giorno
Che danno il senso del suo grande stanchezza ad esempio no che è una cosa che invece vede sempre rimosso dal racconto delle persone di potere verso i poteri non sono mai stanca sui poteri se non potere sono lì per lì sono forti sono delle caricature no
E invece la persona di potere
O che viene chiamata a svolge un ruolo anche in quel momento lui viene chiamato svolge un ruolo fondamentale con i cardinali con gli altri
Beh insomma la stanchezza la esprime ed è parte integrante della come dire la persona verso la quale uno nutre fiducia
Che per prima cosa esprime il dubbio e quindi in questo senso nome e anche una grandissima Allegoria
Utopistica se vogliamo utopico non so come si dice le cose che succedono tutti i giorni
Grazie mille
Gianluca in modo attento
Allora al grazie tantissimo la prima cosa che hai detto mi colpisce molto no questa del il passaggio da un'età adulta giovane ha un'età adulta non giovane
Perché io in queste settimane sto proprio pensando che se dovessi scrivere un altro libro lo scrivere su questo
Però tu mi sta dicendo che l'ho già scritto perché io in realtà questo questo tema diciamo non era nel mio interessa in quel momento in cui l'ho scritto però è una cosa che invece mi assilla
E qui per motivi autobiografici naturalmente non cioè questo è è evidente generazionali no ma c'è anche il grande mistero delle generazioni che nascono insieme crescono assieme invecchiano assieme
E e muoiono assieme no
Tanti problemi nella storia della società si risolvono perché sono morte le persone che li avevano creati
No
Come si dimentica la violenza in una società quando muoiono quelli che l'hanno
Quindi questo per me è un mistero da sempre e diciamo di un tema quindi molto bello molto interessante e mi incuriosisce il fatto che il Polo abbia colto laddove io non pensavo non pensavo che ci fosse però a questo punto forse il caso che io spieghi perché ho scritto questo libro a questo punto no
Perché io appunto essendo un professore se non saggista o la condanna che hanno i saggisti e quelli della peggiore specie quegli accademici che devono mettere note a piè di pagina che devono avere quantomeno la convenzione
Ossessiva ma è una convenzione della realtà della veridicità
Della della della positività delle cose no allora questo io questo sguardo ce l'ho perché sono un un un saggista lo devo fare di mestiere l'ho dovuto fare ho dovuto dimostrare di saperlo fare
Mi volevo con questo romanzo concedere lo sguardo dello scrittore lo sguardo dello scrittore e lo sguardo di uno che può anche trovare il miracolo nel dettaglio quotidiano senza che ci sia la nota a piè di pagina senza che ci sia il perché il percome ma semplicemente rendendosi conto che c'è
No allora tra questo mio bisogno diciamo di spostare un po'l'asse della mia creatività da gli elementi saggisti ci a quelli più letterari
Ecco quei questa mia esigenza mi ha portato poi probabilmente anche immaginare un un evento appunto straordinario
Dentro un contesto lo straordinario che però è un contesto come giustamente avete sottolineato che poi può essere un conto un contesto di asfittica ordinarietà
E asfittica quotidianità no in fondo se la ai ai cardinali noi togliamo questi vestiti
Il Baldini dice questi questi vestiti che li fanno sembrare da lontano delle delle delle farfalle rosse e questo se questo proprio quando io vidi cardinali lì all'elezione di Ratzinger lì in quelle finestre lo sembravano veramente dei dei farfallone i no dei dei perché essi sì non so se qualcuno di voi io ero lì per caso e quindi a un certo punto prima che il Papa venga sposto al al balcone
I cardinali aprono le le le come dei bambini come dei come dei vecchi bambini come delle grandi farfalle rosse rosso cardinale appunto
Che si appiccicano come fare come fanno i bambini che si appiccicano alle finestre per vedere la piazza no allora lì c'è l'elemento dell'ordinario dello straordinario no lo straordinario
Sembrerebbe quello dell'elezione del successore di Pietro no che chissà poi cosa vuol dire Successore di Pietro no perché è chiaro che il primo successore di Pietro Lino secondo la tradizione non è che sapesse di essere il successore di Pietro no cioè queste è una costruzione della storia naturalmente però la cosa veramente straordinarie che ci siano delle persone di quell'età
E di quel rango che si stupiscono che si meravigliano e che diventano dei bambini allora per me scrivere un romanzo a questa età diciamo così eh
è un po'I è stato un po'il tentativo di sentirmi un po'come mi sentivo quando ero bambino e facevo vedere
La scatola dei giochi ai agli altri bambini ai compagni di di classe che mi venivano trovare alle scuole elementari no cioè quel senso di guardate che bello
No guardate come possiamo cosa che possiamo giocare a questa cosa che possiamo giocare a quell'altra ecco questa sensazione che io ho ben vivi da diciamo così della mia infanzia
E quello che mi guida anche la mia attività di ricercatore perché come dire parte che spezzare una lancia a favore di Brunetto latini che diciamo tra tutti gli Autolico studiato e sicuramente il meno noioso il più lui addirittura doccia delle visioni anche lui un po'e ma ci sono alcuni autori alcuni teologi medievali che ci vuole un certo pelo sullo stomaco per andare a prendere questi tomi scritti in latino
Letteralmente polverosi
Per poi aprirli leggerli e scoprire che invece quella è la loro scatola dei giochi no e allora mettersi a giocare insieme a loro naturalmente con la convenzione della realtà della ricostruzione storica della problema attizza azione cioè della professionalizzazione di questa cosa qui ecco
Avevo per una volta vogliamo di giocare con tutte queste cose relative alla Chiesa relative alla filosofia relative al potere al pensiero politico alla politica
Giocare creando una storia che mi desse anche la possibilità di emozionarmi in alcuni momenti almeno della scrittura perché in alcuni momenti della scrittura ho provato delle emozioni che era a quelle che erano quelle
Però l'ovazione più grossa emozione più grossa è quella di dire se il tuo libro va minimamente bene
A questo punto io posso ogni anno dire per due mesi non mi disturbate
Perché devo leggere romanzi e scrive romanzi no quindi questa la mia ambizione e questa in realtà quindi cerchiamo di farlo andare minimamente bene perché così regalate di questa cosa qui no
Era questo un po'risponde un po'alle tue alle Tusa alle vostre sollecitazioni
E e e spiega anche il il perché questo contesto grandioso con con testo di potere
Cioè più potere di quello francamente poté universale ogni potere universale sulle anime no cioè voglio dire
Trovate me ne è uno che che si pretende più grande e tutti i poteri sono grandi in quanto si pretendono grandi perché il potere alla fine
Appunto come dici tu
è una cosa che ti succede anche per caso no che tu dici amano fatto passi pronti via vai è però se è un uomo come gli altri no sei una sei un Guido Baldini
Forse che non ce l'ha fatta no perché non è arrivato a quel grado di consapevolezza di come il potere possa trasformarsi
Allora li facciamo ancora qualche considerazione ripartendo da Flavia e poi sono si ci sono anche altre domande da chi è venuto stasera ovviamente arricchiamo il dibattito Flavia
Grazio ma come avete capito il libro Memme davvero piaciuto e ti devo anche dire che a riprova del fatto che potresti davvero scrivere narrativa ti devo dire che ho raccontato
Il la storia del libro a mio nipote anni undici quando io faccio il la nonna tassinara naturalmente di solito racconto storie e e questa storia gli è piaciuto moltissimo quindi come ti puoi immaginare sì sì no e lui riusciremo a lei ha regge a reggere l'attenzione di un ragazzino di undici anni vuol dire che davvero ci un impianto narrativo che regge a parte gli scherzi in realtà a me piaceva molto è piaciuto molto
Perché più due considerazioni intanto questo recupero che tu fai di Ratzinger no
Che chiaramente a Baldini non piace che non piace a molti di di colei che sono i fedeli ma anche qui io mi ero segnata una cosa che tu dici Benedetto tutti si chiedono perché
Il Papa si è dimesso senza ha rinunciato sta male no tutte quelle che erano in quel momento le ipotesi che circolavano
E tu dici e Benedetto decimo sesto ha fallito e l'ha capito e per questo ha rinunciato e poi concludo IDC ha mostrato in questo modo di essere in un unico momento finale un Papa profetico
Cioè aree ha ha fallito nel resto ma in questo momento ha riscattato in questo momento finale ha riscattato tutta tutto il suo papato tutto quello che era il senso del suo papato
E e Loris trovi in questa figura incappucciata che poi nella notte finale che precede le decisioni la decisione che Ballini prende incontra su un passetto il passetto è uno dei posti secondo me non sono romana come si può sentire benissimo è uno dei posti più fascinosi di Roma
Perché naturalmente il passaggio che lega il Vaticano a Castel Sant'Angelo e che passa cinque metri sopra la testa della gente che non lo vide che non non sa che cos'è ma che ti permette stando fra
Le le
Gli alberi fra il Pini quindi fra il verde delle chiome dei pini di guardare la città sotto e di sentirti parte di questa città
In questo caso passi il passetto viene descritto alle cinque di mattina di questa notte fredda in cui Baldini è preso da dieci mila dubbi perché pensa davvero che che che valga quel discorso che gli hanno fatto che un qualche cardinale illuminato gli ha fatto cioè che fare il ponte chi essere nominato successore di Pietro ti dia la dignità per esserlo e quindi è il momento della grande tentazione e enti e trova arazzi Inge
Nel mio racconto che con i suoi segretari è venuto per vedere chi è questo personaggio che rischia di dimostrare che che Ratzinger ha fatto un disastro finale in pratica no quindici e dice devo devo capire se a scriveranno a me anche la colpa di questo disastro finale e c'è questo pezzo molto bello di questa immagine di questa Roma notturna e di questo dialogo fra di loro
I libri ha fatto anche di momenti di questo genere sono momenti narrativi di forte impatto e poi e poi fatto invece di considerazioni
Come quello che faceva Marco sul suo ruolo vero del potere in su tanti
Tanti problemi che si ripropongono in continuazione
Quando i cardinali nel c'è c'è una parte molto bella che è quella del dibattito fra i cardinali e Luís quindi quando lui cerca di spiegare ai cardinali il perché della sua decisione e indecisione
E e i cardinali che naturalmente gli sono contrarie a un certo punto qualcuno gli urla ma
Da dove pensi che venga il potere di decidere del successore di Pietro è nostro
Non mi e lui a un certo punto fa vedere invece che nove deve essere di tutta la Chiesa e quindi deve superare quello che il il Vaticano quello che la Sistina quello che San Pietro deve deve coinvolgere un
Un dovuto più ampio ora sono dibattiti Marco che che abbiamo vissuto viviamo abbiamo cercato di risolvere non abbiamo capito se ci siamo riusciti o no ma sono problemi che continuamente dibattiamo cerchiamo di affrontare lì e siamo convinti
Di aver trovato la strada giusta poi pensiamo che la strada invece sia sbagliata cioè quello che l'appartenenza nella gestione di questo potere nelle nomine che mi facciano ma dico io anche l'assunzione di responsabilità no che è l'altro aspetto perché spesso consideriamo il primo e non consideriamo il secondo
E poi Marco Simoni devono io volevo cogliere quello che diceva Gianluca
Briguglia
Come dire la fronda fa una mera discussione su Libero no cioè dice
Cioè spiegato perché lei è scritto cosa cercato quasi come se fosse una Scapin non c'è quasi dice mi sono stufato delle meno del Pd pagina voglio divertirmi no
E divertendosi però è anche detto in fondo recuperare la ragione per cui mi ero Nietzsche ad occupare le note a piè di pagina non certo perché fossi soltanto attratto da alcuni luoghi fisici delle biblioteche
Perché questa riflessione qui sull'utilità delle note a piè di pagina dico così per sintetizzare è una cosa che a me c'era la la sento molto io e la mia disciplina penso che ci sia una crisi totale
Del modo in cui l'economia la politica viene vengono studiate
Ne totale specialmente nelle grandi università specialmente i posti più rinomati specialmente nelle riviste più importanti
E al punto tale che non soltanto io che contro zero ma la società inizia vere dei dubbi su a cosa serva
Quel tipo di Accademia questioni disciplinari
Durante la la crisi finanziaria nel due mila otto non nascono Economics io stavo lì venne a trovarci a Regina perché si era aperto un nuovo nuovo billing
E c'era un mio amico del professore della facoltà economia importante che si sta facendo un po'da da Cicerone qua ci sta questa una questa quest'altra Aulas Reggina che non parla mai con nessuno pronto si ferma trascurati nove qua non si devono ministero al muscolo economica sì
E tu da tutta questa crisi questo casino perché non avete fatto qualcosa prima no
E fece un po'di scalpore e naturalmente anche perché la vicenda non parlava mai
Però questi il distacco che esiste tra lo dico anche lì sinteticamente la classe degli intellettuali di professori e il resto del mondo che si esprime in maniera drammatica in fenomeni come i Novak come altre crisi di sfiducia nei confronti di
Diciamo
Un consenso che invece si tra di noi dipende anche da questo dico questo perché nelle cose che diceva poco fa fra aria e nelle cose che diciamo prima del modo in cui letto questo libro
Io con questo libro capito delle cose che non sono sicuro che tu residui spiegare con le note a piè di pagina
E quindi secondo me non è soltanto un esercizio di di divertirsi e di giocare per giochi e anche di e divertirsi ma anche di poter spiegare e far vedere delle cose
Che altrimenti rimangono scure e quindi con la funzione di svelare di togliere veli di comprendere così che la funzione sono anche a cosa serve l'intellettuale non fanno capire le cose
Trova siccome è un valore molto chiaro il e l'urlo un per spiegare quello cogliere con un esempio uso la metafora delle farfalle no di cardinali
Perché non mi pare che tu lo scrivi soggiorni ricordarmelo ma non mi sembra che il paragone tra cardinale bambini sta dentro il libro non non mi ricordo forse si prode sulle detto forse mi sono creato una falsa memoria
Perché l'efficacia di questo gruppo di Pecchi
No vecchi e anziani che decidono tutto vecchi maschi oltretutto no vecchi maschi che decidono il potere Massimo
In questa stanza del conclave dentro la Cappella Sistina uno se le immagina che non tutti se della Cappella Sistina e queste immagini questi signori che si agitano tratte che si agitano perché non sanno bene cosa fare quando Baldini entra danno questa immagine
Di bambini che ognuno fa le cose che lo che lo conforta di più c'è quello che sta seduto c'è quello che parlottava e quello che si avvicina quello che fa casino in fondo sembra quasi una terza elementare fuori controllo no e anche lì
Far vedere come specialmente nei momenti difficile di incertezza
Nel potere prevale l'elemento psicologico personale l'esperienza quello che c'è dietro e quindi in qualche maniera ritorni e quello che si è bambino dato che poi fradicio ha spiegato che grosso modo i primi tre quattr'anni della nostra vita poi deciso tutto abbiamo ormai andata io
Le figlie adolescenti Rinieri ormai finito non posso farci niente
Se e quindi e però è vero funziona così tutte le crisi funziona così ed è il motivo per cui è molto razionale leggere politici più sulla base dei programmi sulla base di chi sono che hanno fatto cosa cosa pensano
Che libri leggono perché quello ci dà informazioni su cosa faranno quando si troveranno ad avere letto papà Baldini no e e quindi anche lì
è un po'di evento si propone anche una cosa utile fa parte sono me anche del del lavoro in senso Tondo di uno che fa il tuo mestiere questa mia opinione
Allora vorrei se posso aggiungere un paio di cose prima di darti
La parola perché forse non abbiamo ben spiegato che questo è un romanzo sicuramente
Che però diciamo parte da una verità cioè che al di là delle dimissioni l'altra mentre il Papa
Perché Guido Baldini a un certo punto può essere letto papà perché battezzato non è sposato un maschio quindi insomma ecco cioè questa cosa che ancora non abbiamo precisato che forse poteva lasciare un minimo di dubbio
A chi ancora non aveva letto la storia
Volevo ricordare io invece alcune cose che ha messo la piaciute di questo libro che sicuramente un bel romanzo
Intanto nel suo incontro visto che ne parlava Flavia nel nell'incontro di del professore di Baldini con Ratzinger vengono fuori un po'di cose che noi tutti avremmo sperato no di sentir dire a Ratzinger e anche se vuoi
Il ritratto che lui fa attraverso le differenze tra sé e il suo predecessore proprio di Giovanni Paolo secondo no quando ricorda che quello era un uomo vigoroso che andava a sciare che aveva bisogno no di spazi aperti mentre invece in fondo lui bastava una piccola passeggiata in Vaticano
Un'altra descrizione bella un'altra cosa bella nel romanzo solo questi momenti
In cui si accende lo scontro no con Intra il professore tra Baldini cardinali no perché è un a un certo punto lui dice quaranta ed io sono a un passo dall'essere il vostro papà quindi ascoltate mini cosa vogliamo fare queste qua vestiti da faraoni non avete minimamente idea di che cosa succede nel mondo l'altra cosa che mi ha fatto un po'pensare
Come ha fatto un po'pensare questo questo romanzo
è che Baldini non è sicuro di essere un credente c'è cresciuto con una determinata formazione e conosce bene la chiesa eccetera non è sicuro che se un credente quello che però
Emerge e che lui crede invece nella Chiesa
Cioè non è uno di quelli che potrebbe dire io credo ma non credo nella chiesa alcune invece crede fermamente nella nel lavoro che la Chiesa può fare per aprirsi al mondo
Adesso non so c'è Luca se vuoi rispondere prima tutto questo e poi le domande oppure se facciamo prima
Delle considerazioni da chi è venuto qui stasera
Magari brevemente
Beh lui crede nella chiesa per lo fanno papà
E non esiste un Papa senza la chiesa no lui è il capo della Chiesa no quindi qui c'è una specie di tentazione doppio carpiato no di di di tentazione nel senso che lui entra che in fondo non è non è credente ma non è neanche non credente non gli viene viene chiesto a un certo punto prima fare dice ma lei che è credente alcun prima di entrare prima di sapere che è stato fatto Papa da da questo Carafa lui trova la domanda un po'bizzarra dice io faccio come facevano gli autori che studio vivo Ezio anzi Deus non dare lettura come se Dio non esistesse che era una classica ipotesi di scuola che facevano i gesuiti credenti per cercare d'immaginare un mondo svincolato da Dio Cocoon è un esperimento mentale no quando entra dentro a un certo punto
Se non sbaglio lo stesso Carafa quando lui si trova c'è ma provi a fare la cosa contraria no
Provi a pensare a vivere come se Dio esistesse è un'ipotesi anche questa no aveva questo per lui è un è un grosso colpo perché dice ma allora a questo punto se io devo pensare facciamo finta che Dio esista
Se Dio esiste e Louis che ha fatto votare cardinale in questo modo lo spirito Santo e quindi Dio ha voluto che io facessi il Papa
Perché ha voluto che proprio io Guido Baldini
Facesse tappa no quindi questo cambia completamente il suo universo ed è in qualche modo la tentazione massima cioè e dico che gli come dire che gli che gli suggerisco a questo quindi suggerisce questi pensieri o è il potere no ora io posso dire in qualche modo questa è la mia opinione però che esprimo da medievista da studioso del pensiero politico che questo è un tema classico cioè in fondo no qualcuno gli dice a un certo punto guardi che nelle regole per eleggere il papa non c'è quello di essere credente no cioè devi essere battezzato maschio non deve avere avuto il sacramento del matrimonio ma nessuno in nessun foglio c'è scritto devi essere crede e ci pare anche di capire che qualche papà proprio non lo fosse credente no
Quindi questo tema di un potere così
Diciamo allo stesso tempo così divino perché appunto va da sé ma anche così profondamente umano perché la radice del del della dell'affermazione del del del poter fare le cose dell'agire in un modo in un altro questo ti può anche portare a pensare di essere credente perché perché voi fare delle cose cosa vuol fare il la volontà di Dio
No voglio fare il bene
La voglia ma questo è quello che dicono anche tutti tutti i tiranni tutti gli impostori GAI tutti i dolcetti grandi e piccoli che che ci sono delle storie dette la politica delle del potere a tutti i livelli no quindi questo diciamo è un tema questo che Toumi minimi lanci
è un tema secondo me chiave da questo punto di vista del del del di come ho costruito il romanzo sostanzialmente perché ho voluto cercare di andare ho voluto fare un po'il ghost writer di questo personaggio non c'è in quanto se non saggista a un certo punto mi son detto ma un personaggio da dov'è che uno lo tira fuori perché se devo scrivere un libro sui Egidio Romano o su Giovanni di Parigi so dove andare a vedere no sappiamo poco quel poco ma se io devo devo parlare di Guido Baldini di un Guido Baldini del primo cretino che passa per la strada come viene come viene definito
Allora mi sentivo insufficiente dal punto di vista della creatività correttamente cioè costretto a vediamo cosa gli succede questo c'è vediamo che cosa gli è successo no allora per fare questo mi sono dovuto mettere come dire nella maniera più
Empatica possibile
Con questo ma anche con gli altri perché io certo per quel Ratzinger lì è un Ratzinger che io mi sono figurato reale Giano non può essere quella macchietta Ratzinger che noi pensiamo che sia con le sue di monetine
Le sue suo lattine le sue scale babbucce è esatto no cioè ci deve essere qualcosa in più no quindi tutti personaggi di tutti i personaggi io ho tentato come quasi come se fosse uno storico
Di metterci quello che i documenti storici non mi davano che non posso fare quando faccio di Egidio Romano ma qui lo posso fare no e quindi simili il cerchio in qualche modo si chiude da questo punto di vista
Va bene allora partiamo con le domande con le considerazioni aspettative su questo libro
Il è va bene perfetta
Aspetta diamo al microfono così eccetera registrazioni
Allora visto che la questione Autobiografia va risolta ah sì certo Antonello fortuna giornalista ciao tutti alla risolta Flavia insomma anche perché le iniziali sono le stesse le sue con quelle del del del protagonista
Essa un caso la politica italiana ha sdoganato l'uno vale uno tutti possono fare parlamentari ma vale anche in Vaticano questo no
Risponde solite l'autore o vogliamo la risposta è breve naturalmente no però nel Vangelo sì
E quindi c'è un problema anche lì di di di capire come uno che sta pescando dei pesci arriva uno irrompe nella sua vita e gli dice vieni seguimi c'è un pescatore non ti faccio fare il re non ti faccio fare
Il bancario ottimo ti faccio fare lo stesso che fai
Ordinario il pescatore di uomini no quindi nel Vangelo sì
Interventi altri
è stata meglio o no ma non era era del tutto così attacca
Dalla venire a me invece mi vengono in mente le diciamo così le seduzioni dei cardinali nei confronti del professore no a se se tu
Noi ti possiamo aiutare in questa o quell'altra allora noi ti diamo tutto quello che vuole la canterà prestigio del mondo che riempiamo di favorito quello che vuoi insomma c'è c'è anche questo tema della seduzione satanica
Sì prego
Scusa perché missione europea sedici di prima che ha messo più a fuoco adesso che hai detto che c'è che secondo me la cosa che era una cosa che mi aveva detto mio maestro
Mille anni fa c'era un grande teologo era
Una persona che diciamo dalla quale ho imparato un po'di cose o alcune cose che
Penso di capire della religione e del anche del cattolicesimo
In cui durante una discussione qualcuno gli disse ma come si fa a rapportarsi con quelli che non credono in Dio no
E la sua della sua tesi fu era che era una tesi siamo molto laica presse una persona poi bella s'era suo obbligo biografica la conferma che la differenza non è tra chi credi in Dio e chi non crede in Dio ma tra chi crede e chi non crede
E chi crede
Nell'atto di credere a un elemento che per forza divino anche se non ha una particolare come dire convinzione di aderire all'idea di un essere antropomorfo dotato di volontà in indipendente o diciamo qualsiasi rappresentazioni con il volere di Dio
E rispetto a questo la risposta di Baldini alla domanda esattamente in linea nel senso che lui la fine
Chi è buono lo so sì credo no però sicuramente credo la chiesa più giusta che vedo a alla mia professione credo dare una mano al mio studente umbra Gazzo che incontra alla nel primo capitolo la nato a Parigi c'è lo è sicuramente un credente anche se non fa professione di fede no
E questa è una lettura che teologica che sostenibile rispetto diciamo anche rispetto al giudizio di Dio farebbe del della persona anche se Dio esistesse insomma
Gianluca Silvio Capo si potrebbe dire diciamo con una battuta che però l'atteso da una grazia
Cioè ci sono anche delle persone che non credono questo non credere è una grazia di Dio per certi aspetti non cioè io non sono non dividere non dividere il mondo in chi crede e chi non crede
Perché tutti sono credenti di qualcosa c'è un piccolo trattato di Agostino bellissimo il De utilità The credenti che è una un piccolo qui non c'entra il libro no dove mi spiega che l'essere umano è un essere che crede no dice come mai col c.t. qua tu sei sicuro di essere figlio dei tuoi genitori non c'eri
No
Però tu lo credi no quando io leggo Cicerone io credo che ci sia una persona
Che
E che ha scritto questo libro e che si che si chiama Cicerone no quindi e lo dimostra come effettivamente la struttura della credenza sia una struttura come dire che faccio che fa parte della della della natura umana eccetera naturalmente credere in Dio o non crede in Dio è un'altra questione io però ricordo
Un proprio l'intervento di Ratzinger quando era ancora papà i che in qualche modo subito seguito a ruota da Bertone che naturalmente
Uscì dalla corda che diceva che questa distinzione che alcuni fanno tra atei e agnostici no dice molti si definiscono agnostici tra realtà sono attesi diceva Singer
No perché non è possibile cioè il dubbio no esercitato nel modo in cui lo lo lo esercita la mia ostico di fatto è una forma moderna e raffinata di a teismo
Io sono sono come dire rimasi scandalizzato da quella intellettualmente
Perché ero in realtà ritengo che l'agnosticismo sia cioè che cos'è l'agnostico l'agnostico è quello che vide perché vive come se Dio non esistesse ma che si riserva sempre la possibilità di dire
Dio aiutami
No per me l'agnostico e questo poi uno può dire è un furbo ma è un furbo solo se tu concepisce la Chiesa come una tagliola per le volpi che vanno se no può stare lo il giardino a vigna del Signore se tu la conta concepisce come apertura
Se tu la concepisce come Profezia
E allora questo atteggiamento è un atteggiamento
Assolutamente cristiano diciamo no perché poi in fondo chi crede cosa fa cioè perché quelli che vanno in chiesa tutti i giorni a dire il rosario tutti i giorni sono necessariamente dei credenti non necessariamente non necessari non dico che non lo siano ma non di ma dico che non lo sono e quelli che magari nel momento topico della loro vita
Dico beh io l'Ave Maria la dico poi vediamo no che che è un perché è come dire un atteggiamento anche molto italiano se se vogliamo beh secondo me è quello è il terreno su cui si deve a radicare la chiesa
Basta
Flavia uguali di
Annuncia Luca riesce a trasferire
Riflessioni molto forti come questa in immagini anche e le immagini ti restano dentro c'è un pezzo in cui lui dice di Ratisbona
Fa una descrizione di Ratisbona e che cosa è stata che cos'era Singer no e che cos'era Tisbo una cosa è stata Ratisbona come difesa rispetto al protestantesimo
Come una città bellissima che ha questo compito di fare da limite
E e lo dice pensando a Ratzinger e ti resta questa immagine di Ratisbona in questa maniera così e e lo fa in tanti momenti di questo genere lo fa a Bergamo quando descrive la piazza in Città Alta
E descrive il Palazzo della Ragione che blocca il Duomo che costruito in maniera tale per cui chi conosce Bergamo Alta sa che poi ogni elemento di quella piazza condiziona gli altri no quindi la parte di Venezia i leoni veneziani che ti ricordano come Venezia abbia controllato il Ducato di Mila no dalla come appunto il potere della ragione abbia comunque controllato il Duomo anche in epoca diversa ecco quindi questa capacità io credo va molto al di là delle note a piè di pagina
Allora Gianluca non concludiamo
Va bene allora intanto alla conclusione che in questa riva ci sono molte pagine di cui non abbiamo parlato molte cose che non abbiamo svelato che non sa più ampio e non diremo di più c'è tutta una parte sullo Botto
E qualcuno de che ha la mia età se lo sa e i io l'ho paragonata Cesare segreti di questo corso comunque non ci sono ancora tante cose da leggere riflessioni che questo libro invita a fare
Insomma è piaciuto a tutti no e non credo che sia solo per amicizia nei confronti di chi di chi l'ha scritto
Insomma Pigni
Accingete vie alla lettura insomma quindi grazie e buona serata molte grazie
L'altra faccia passare solo