Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori ci ritroviamo anche oggi per questo appuntamento per parlarvi di storia oggi terremmo le citazioni le segnalazioni da due riviste poi decideremo direttamente uno studio una ricerca storica davvero interessante ma partiamo appunto
Da sotto il vulcano la rivista stampata da Feltrinelli diretta da Marino Sinibaldi il numero sette quello che abbiamo sul tavolo
Si chiama sopravvissuti a cura di Paolo Giordano titolo che fa pensare aprendo la rivista
Capiamo perché una riflessione ampia anche sulla missione diciamo così della rivista al centro di ogni volume si intravede una traiettoria scrive probabilmente Sinibaldi o Giordano l'articolo non è non è firmato l'attenzione a come uomini e donne Contemporanei hanno reagito alle diverse crisi che si sono via via presentate negli ultimi tempi
Economica ecologica tecnologica sanitaria bellica sperando che l'elenco non sia destinato ad allungarsi e ora questo tragitto scrivono appunto gli untori tocca un nodo emotivo profondo ma insieme politicamente decisivo
Come sopravvivere a questi e altri traumi e la rivista si offre appunto come strumento per questi ragionamenti noi oggi partiamo con segnalarvi primo contenuto da sopravvissuti da Sotto il vulcano che ha un titolo che non potevamo non citarli questa in questa rubrica che questo storia questo il titolo una riflessione di Marco Balzano complessità e durato sono i boy i due indici più chiari per comprendere la distorsione del vocabolo del vocabolo storia operata dal web Kenya disinnescato il potere critico quindi leggiamo questa riflessione di Marco balzano che è un autore di romanzi ma è uno studioso e si è occupato anche di storia si occupa anche di storia leggiamo cosa scrive
Storiche Healing un'espressione di cui si abusa
Se ne avvalgono indifferentemente intellettuali pubblicitari politici pedagogisti è uno strumento di cui io gli adolescenti si servono per apprendere e informarci ed è un modo di comunicare che anche noi adulti ricerchiamo oggi in maniera quasi compulsiva
Le ragioni di questo Successo sarebbero complesse da analizzare ma tra le prime troveremmo senz'altro io bue ebbe e le piattaforme sociale che richiedono una nuova prossime mica una capacità di sintesi e un'efficacia l'oggi cui motiva in gran parte estranea alla comunicazione precedente affidata a libri e giornali televisione e comizi è interessante osservare come l'ambitissimo citato su sia solo il vestito più alla moda di una parola anti antichissima che cos'è lo storytelling infatti se non il racconto e dunque la storia
Una storia è prima di tutto una narrazione una esposizione ordinata di fatti rivolto a un pubblico di ascoltatori
E di lettori oggi è diventata prevalentemente un'attività sociale che scandisce le nostre giornate comunque si parla di narrazione perché di tutto si può fare una storia tra virgolette in cui si mette in scena il privato sono le storie appunto sui social
Eppure l'etimologia ci dice altro che dovremmo tenere a mente per non sminuire un termine così paradigmatico
Una premessa e dopo dico storia è una parola fortemente umana perché siamo gli unici viventi capaci di mettere in gioco la memoria di ricostruire il passato
Di consegnarlo a un tempo che supera quello della nostra esistenza anzi è questa capacità di tramandare storie a suo levarci dalla condizione animale scrive balzana
La parola storie deriva dal greco Historia che vuole dire ricerca indagine lo storico è colui che espone il frutto della sua inchiesta Erodoto il padre di questa disciplina e gli store colui che per aver portato a termine la sua ricognizione sa conosce ciò di cui tratta
Parlo di sapere tra virgolette perché alle spalle di storia cioè il perfetto del verbo ho idea
Chi vuol dire sia sapere sia vedere la conoscenza in questione non è infatti solamente quella in Rue udita il libretto ska ma soprattutto quella di chi ha visto di chi è stato testimone delle vicende si può a questo punto Compre comprendere perché nella storia nel suo senso più a attendibile non abbia molto da spartire con le Stories
Che non si tramandano e non hanno a che fare con i tre elementi che la sostanziano cioè le fonti la critica e la memoria
Una storia senza fonti è una contraddizione una fantasia che etimologicamente un'apparizione
La quale non risponde a criteri illogico razionali in storia del resto qualsiasi cosa si può rivelare una fonte una pietra
Comunque esistito una moneta come un edificio ma ogni volta che delle fonti non si dà conto la narrazione diventa inaffidabile
Lo storico non è più un sapiente
Non era testimone non ha visto non ha raccolto di lui resta solo la capacità di affabulare proprio come accade su Instagram
Ecco perché lo storytelling cui oggi troppo spesso si vuole ridurre la storia e realtà solo una parte di un'attività più ampia e complessa
Una volta accumulate le fonti gli store deve vagliarla e distinguere con chiarezza ciò che e supportava suo indagine da ciò che è insignificante
Includere qualsiasi informazione ridurrebbe la storia alla cronaca che diverse acritica e convoglia indifferentemente informazioni essenziali e dettagli di colore
Sono proprio le scelte compiute dallo storico conferire alla narrazione
Una dimensione critica e problematica poiché soltanto lui sa interrogare i fatti e porre le domande giuste discernimento si direbbe oggi il vero dal Face
Queste impostazioni critica arriva fino al destinatario che dalle scelte operate può a sua volta risalire alla visione
E alla tesi e al e le tesi che animano la narrazione la quale ha come obiettivi la registrazione
E l'analisi di vicende complesse è una durata molto maggiore di ventiquattro ore
Complessità e durata sono forse i due indici più chiari per comprendere la distorsione del vocabolo operato da un web
Che lo manipola disinnescando né il poteri critico torcia indolo
A un uso nuovo volte divertente ma estraneo al suo significato originale se le Stories puntano spesso all'ostentazione di sé del proprio privato
Compresse in un tempo incalzante che richiede subito altre esibizioni il racconto storico interessa l'intera comunità e deve rimanere consultabile per secoli
Così a ben guardare anche la narrazione altro termine ormai applicato ogni campo dello scibile conserva poco della sua radice etimologico da IOSCO conoscere
E trova un sinonimo attendibile più in fiction che in storia l'unico l'ultimo elemento è la memoria l'ultimo elemento nella memoria la sua radice è un verbo che tanto in greco quanto in e latino vuol dire progettare costruire memoria una parola cara allo storico perché si spinge in avanti però getta
Per raccontare infatti bisogna dare vita a una disposizione ordinata edificare una costruzione solida tirrenica si diceva agli urti del tempo
Le rimozioni le falsificazioni sempre in agguato
Ecco perché il lavoro dello storico non riguarda solo il passato volto come ha proteggere quelle conoscenze che offrono argomenti per riflettere sulla nostra condizione attuale il fine di consegnarla ha un futuro che è legittimo immaginare migliore soltanto se si comprendono le dinamiche e i rapporti di causalità che hanno attraversato i secoli
Abbiamo letto tutta questa riflessione di Marco o Balzano che si chiama appunto storia e che trovate
Sulla rivista sotto il Vulcano diretta da Marino Sinibaldi il titolo del numero che vi stiamo segnalando e sopravvissuti il il senso le le questioni che animano la l'attività della storia il lavoro dello storico con questa segnalazione
Abbiamo tracciato anche oggi diciamo lei coordinate nelle quali cercheremo di muoverci in questa puntare come vi abbiamo detto in apertura oggi una segnalazioni un po'diverso dal consueto perché vi segnaliamo direttamente un lavoro che appena uscito in libreria che qui in un titolo molto breve e sintetico Adelphi
Le origini di una casa Editrice mille novecentotrentotto mille novecento novantaquattro è la storia della casa editrice Adelphi è un lavoro molto approfondito ed è un lavoro di ricerca storica a cura di Anna Ferrando ed è stampato da Carocci
Editore Anna Ferrando e professoressa a contratto di storia transnazionale della cultura nell'Italia contemporanea
All'università di Pavia diverse pubblicazioni alle spalle questo lavoro lavoro molto importante perché appunto abbiamo citato il mondo del verde nel mondo del web circolano molte come dire molte falsificazioni davvero imbarazzanti sulla storia
Di Adelphi che è una di quelle storie che fanno danno davvero lustro come dire alla storia del nostro paese alla attività di alcune personalità che sono davvero personalità da ricordare allora vediamo che cosa possiamo segnalare naturalmente stiamo parlando di un lavoro
Approfondito di un lavoro a carattere scientifico di più di trecento pagine quindi qualsiasi segnalazione non sarà in alcun modo
Nemmeno diciamo indicativa l'indicazione di leggere questo libro
Di Anna Ferrando che si chiama ah del figlio qualche appunto qualche qualche appunto qualche spunto dall'introduzione per capire quanto meno le scelte che sono state fatta la fondazione della casa editrice a Milano il venti giugno del mille e novecentosessantadue è un'impresa e l'inizio di un'impresa chi appariva dissonante rispetto al conformismo politico di quel momento col femminismo politico e commerciale
Che a giudizio per esempio di Goffredo Parise che viene citata citato punto nell'introduzione è caratterizzata impegnarla l'editoria italiana
Di quel momento compressa scriveva Parise
Negli orizzonti i vigili della guerra fredda appiattita su una certa perentorietà di Toni
E idee Allo stato puro invece che venivano appunto dalla iniziativa di Adelphi gli animatori
Dellai impresa Adelphi della di questa iniziativa in qualche modo corsare questo scenario erano Roberto Bazlen Luciano Boffo ha i fratelli appunto su di esso sodalizio umano originario Luciano e Bobby questo il il nome usato per parlare di Bazlen c'è anche il libero di Calasso l'ultimo dei due libri di caso avevano iniziato a scavare
Al silenzio e al buio nei luoghi marginali della cultura italiana
Internazionale si erano in realtà incontrati negli anni Trenta quando base del né in qualità di consulente letterario per Frassinelli
Si è legato a Milano o nel piccolo ufficio dell'Agenzia letteraria Internazionale dove conosciuto foie allora giovanissimo apprendista a fianco del padre Augusto avevano cominciato così
A muoversi insieme nei meandri sotterranei
Nella cultura della cultura durante il ventennio fascista quando sotto la superficie di una rivendicata Autocar autore auto archi e intellettuale
L'editoria si rivelava assai meno provinciale di quanto si sarebbe indotti a credere tentare di far circolare però untori come gite Simenon Kafka Benjamín tende che Williams assistente Freud e Jung e altri Hermann Hesse e Martin Buber e gli altri nomi che conoscete
Appunto stampati da Adelphi non era comunque impresa facile scrive scrive l'autrice se qualche odore da loro proposto riusciva a sottrarsi alla censura e emerge sotto la luce era il frutto di una lunga negoziazione e a volte di casualità proprio in quegli squarci internazionali che pur con fatica si aprivano nell'Italia assegnata dalle persecuzioni anti
Limite intrisa di uno strisciante di una strisciante xenofobia
Non solo strisciante aggiungiamo noi un altro incontro si si rivelò poi decisivo per la storia di Adelphi quello fra Luciano Foà
E Alberto Zevi intellettuale imprenditori sostegno editoriale finanziario della casa e editrice dalle origini al mille novecento novantatré avvenuto probabilmente dei primi anni Quaranta
Attorno alla piscina editoriale Olivetti Anna della nuova edizione Ivrea e qui ritorniamo sulla vicenda di Olivetti abbiamo cercato di raccontarvi anche nei suoi aspetti contraddittori già in questa trasmissione queste Nuove Edizioni Ivrea nate per la gara il Gico Orizzonti della cultura della politica della penisola oltre ad andare oltre l'idealismo sfidare le angustie di un progetto politico connotato sempre più di più per criteri etnici e razziali
Zeri collabora con la mente alla Svizzera
Mediando per alcuni Autori con l'incarico di negoziare i diritti di traduzione legame tra fa tra Foa e disse tutti e due ebrei antifascisti e perseguitati si sarebbe poi fortificato nel nel forzato esilio svizzero seguito all'otto settembre mille novecentoquarantatré quando in quella peculiare condizione di rifugiati si sarebbero attivate nuove energie possibilità che per l'autrice racconta nel libro
Immaginare libri mai tradotti in italiano divenne allora lo strumento con cui pensare il futuro del proprio Paese questo il significato di questo sodalizio
L'uomo più intelligente che avessi mai conosciuto avrebbe detto Luciano Foà di Alberto Zeri anche Roberto Calasso
Ne avrebbe ricordato la curiosità intellettuale dal vero sorprende per entrambi riconoscendo nell'amico non solo l'intelligenza economica ma anche la tempra dell'uomo di cultura tout-court con cui confrontarsi in merito alle scelte editoriale ciò nonostante ospite spesso gli sforzi di questi fratelli dalla parola appunto
Di origine greca Adelphi ante-litteram erano stati frustrati ostacolati bloccati
Molte di quelle opere lette voracemente tedesco francese inglese restarono allungo sepolte nelle catacombe
Della cultura ben oltre il regime fascista anche questo è un elemento di interesse nella Italia repubblicana tutta ricompresa nel tentativo di costruire una cittadinanza democratica in un Paese di analfabeti
E scrive l'autrice l'editoria rivestì allora un ruolo formativo supplendo alle deficienze di un sistema scolastico universitario anacronistico ed elitario
Incapace di confrontarsi con le esigenze di una società in trasformazione
Da quell'ottica di servizio pubblico così ben incarnata da Giulio Einaudi l'editore di punta del dopoguerra che meglio Seppi interpretare quelle domande questa diciamo questo il giudizio su Giulio Einaudi ma vedete poco più avanti che poi si presentano altre questioni anche Adelphi nasceva però prendendo appunto le distanze da Einaudi
Nessuna società per la lotta contro l'analfabetismo aveva aveva detto
Sarcastico Bobby a Luciano ma soltanto il desiderio di costruire attorno alla casa editrice una comunità di lettori e di consulenti affini per idee e per propositi insomma un obiettivo diverso non importa quanto ristrette quanto l'Italia e gli Adelphi volevano presentarsi come gli amici colti maturati nella lettura intesa appunto con questa prospettiva una impresa ardita dirà Goffredo Parise che viene citato da Ferrando in apertura ma che non vi abbiamo letto il quale intuì peraltro anche la difficoltà che avrebbe poi avuto Adelphi nei primi anni della sua esistenza balzello foyer Zevi erano nuovi tipi a metà del secolo forgiati
Alle estenuanti attese contrattuali del fascismo di cui abbiamo in qualche modo detto prima non meno che alla durezza della bonifica Libraries subito tutto delle persecuzioni razziali
Sapevano attendere pazientare lavorare nell'oscurità nel Silenzio convinti che presto o tardi quel gruppo di ristretti le quel gruppo ristretto di lettori di quegli inizi facciano parte soltanto loro nel tempo
Sì sarebbe allargato nata nei cunicoli privati di incontri e amicizie vicine e lontane comunque
Decentrate rispetto alle teli o logiche politiche pedagogiche degli anni sessanta Adelphi sarebbe finalmente uscita alla luce sul finire
Nel decennio successivo all'inizio degli anni Ottanta in una panoramica editoriale sempre più mescolata indifferenziata segnata dall'ingresso del capitale extra editoriale processi di concentrazione
E altro più avanti spiega all'autrice Adelphi avrebbe fatto della dedizione artigianale all'oggetto libro della cura e della valorizzazione del proprio catalogo della presenza di un direttore editoriale certamente protagonista come Roberto Calasso incarico fin dal mille novecentosettantuno il punto di forza della sua riconoscibilità
Garantendosi uno spazio di mercato e di cresce insomma una scommessa azzardata quella giocata negli anni Sessanta le cui radici vanno però appunto ricercare negli anni trenta e quaranta i cui frutti
Sono visibili ancora oggi nella vitalità della casa editrice nella fedeltà dei suoi lettori nel frattempo fatti sì sempre più fonti una crescita delle bacino acculturato che era appunto stata intuita
Dai ideatori di questa impresa poiché naturalmente il ragionamento anche nell'introduzione prosegue e non possiamo farà altro che rimandare invece a al libro ancora qualche brevissima segnalazione sul diario per esempio le inaudite sarebbe stato più facile
Mi avrebbe mi avrebbero confortato la sicurezza del pensiero marxista dice la studiosa l'ansia di giustizia sociale
Del materialismo storico stella polare di una casa editrice che sin dalle origini nel piano del fascismo aveva rivendicato la propria scelta di campo come il cuore pulsante della sua mission è sarebbe dal punto di vista della ricerca molto più facile orientarsi spiega la studiosa antifascismo
Prima comunismo dintorni poi l'Einaudi non l'abbandonò mai
Pur nel rispetto delle diversità delle sue anime il senso politico di pensare e fare il libro un senso politico nettamente decifrabile nel mutare delle contingenze temporali degli anni trenta di permissivi anni ottanta ai primissimi hanno tanti poneva un posizionamento chiaro
Invece la Delphi sembra più un fenomeno scrive più avanti
E del ventunesimo secolo che non del ventesimo a questo riconduce in questo giudizio questa lettura la studiosa sfugge a queste rassicuranti logiche
Binarie serrate stringenti connessioni fra cultura e politica che né faciliterebbe naturalmente una interpretazione in chiave storica del fino a questo punto di vista non si ingabbia pari refrattaria a qualsiasi cornice per esempio
Si può ascrivere anche un certo antistorici Isma'in alcuni autori che vengono citati ma appunto rimaniamo sul generale sempre al titolo
Di
Esempio di quello che troverete in questo libro un antistorici Isma'
Inteso come pensiero antica usare come avversione ha una filosofia della storia hegeliana e con molti anni come immigrazione della storia in quanto svolgimento progressivo in necessario
Come atteggiamento fondamentalmente antistorico si coccolava in Adelphi attorno al nome di micce la cui opera omnia faceva da battistrada all'intero
Cataldo un antichi lumini ISMU anche l'opposizione gli ideali borghesi e laici della religione del progresso avrebbero poi condotto la perlustrazione editoriali filoni
Dell'irrazionalismo lo contemporanee una certa in sofferenza dunque verso il determinismo storico
E una fiducia nelle potenzialità creatrici dell'individuo erano la reazione allo stato d'animo post grande Guerra e a liberarsi del fallimento dell'ottimismo provvidenziali cistico ma anche questi umori territori versioni annienta
Don sarebbero stati avvicinati come noto soltanto da Adelphi poiché appunto sita anche il ragionamento sul panorama più in generale
Della editoria italiana insomma
Uno studio molto molto approfondito che cerca di indagare anche alcune ragioni complicate come avete sentito che riguardano la storia della cultura ma anche l'impostazione della dello studio della storia la storiografia
Intesa da questo punto di vista dalla figura di Roberto Calasso non può naturalmente e non essere resa in considerazione per questa sua centralità in questa impresa
Tiene naturalmente largamente utilizzato il libro del due mila tredici l'impronta dell'editore in cui Calasso parla ampiamente della sua idea di editoria ma l'autrice spiega poi a anche i termini e critici appunto come necessario per un lavoro di storico
Così chiamato come appunto serve terra rapportarsi a questo tipo di fonti compito il compito dello storico dice il faticoso per distingue l'automazione dalla ricostruzione e dall'analisi documentarie pur riconoscendo benigna mentre la legittimità
Di entrambe naturalmente le auto narrazioni sono molto utili vanno prese come sì dei con cautela insomma l'esperienza editoriale del Fianna scrive e più avanti le dici rimontano quindi dunque venne addietro mille e novecentosessantadue affondano nel ventennio fascista proprio al momento più buio del varo della legislazione razzista come snodo che uno dei nodi che l'autrice mette in evidenza vero Luciano e Bobby
C'erano incontrati nel trentasette ma è l'anno successivo addivenire paradigmatico oltre che immediatamente evocativo non solo sul piano delle biografie
Individuali dei due su quello collettivo naturalmente ma anche per la storia della casa editrice stesse la cultura ebraica
Sarà come noto largamente esplorata da Adelphi in questo modo si spiega anche l'arco cronologico eccentrico e ampio prescelto in questa analisi dopo il loro incontro
Fo ha e Basile non smisero più di parlare di libri di progetti editoriali così come Luciano Foà e Alberto Zedda i quali si conobbero attorno al mille novecento quarantadue
Sono solo alcune premesse davvero pochissime peraltro di questo lavoro di Anna Ferrando stampato da Carocci che vi abbiamo segnato ampiamente leggendo di qualche passaggio della introduzione che si chiama Adelphi le origini di una casa Editrice mille novecentotrentotto mille e novecentonovantaquattro che trovate il libreria vi racconta la storia racconta da un una storica
Della casa Editrice adesso abbiamo aperto naturalmente
Anche oggi collegamenti sono un po'tirati come sempre parlando di dell'idea di storia con la segnalazione sotto il vulcano che abbiamo segnalato questo lavoro chiudiamo con una segnalazione da Micromega
La pubblicazione numero tre del due mila ventitré che si chiama la Democrazia nemica di se estesa un numero interno
Nella prospettiva di Micromega dedicato alla riflessione sulla crisi
Della democrazia e la crisi della democrazia e conoscere la crisi della democrazia attraverso la storia uno degli elementi per approfondire le contraddizioni in qualche modo e Perchinenna la possibilità di venirne accapo noi di segnaliamo solamente qualche passaggio di un intervento
Di Fabio Armao dal titolo Democrazia rappresentanza partiti considerazioni su una crisi ormai sistemi che anche qui poche righe perché il tempo praticamente finito o non c'è democrazia senza rappresentanza si legge in uno dei capitoli successivi alla perturbante saltiamo
A piè pari ciò che in prima battuta determina la qualità delle democrazie al di là del rispetto di alcuni requisiti minimi cioè la regolarità delle elezioni il multipartitismo la libertà di stampa è la capacità di rappresentare gli interessi politici economici e sociali dei propri cittadini non si tratta soltanto di statuire quindi giuridicamente riconoscerli come diritti è un pre requisito imprescindibile che tuttavia e di Spinato rimanere lettera morta senza l'adozione di politiche pubbliche attenga concretizzarle un intervento molto netto questo che vi stiamo segnalando ma che davvero può essere utile
Per chi vuole riflettere sulla storia della democrazia sul suo Stato di crisi non c'è dubbio scriva pure che sin dalla fine della guerra fredda e dello scontro ideologico
Tra modelli alternativi di società sia il trionfo della globalizzazione
Con i colorati con i corollari della decolonizzazione della produzione della riduzione della sovranità fiscale degli Stati
E della finanziarizzazione fuori controllo dell'economia abbia abbiano reso molto molto più complesse o il compito delle élite politiche uno delle conseguenze infatti di questa situazione
Stata una crescente disgregazione delle appartenenze che ha reso sempre più indeterminati confini del corpo sociale al punto che si novecento era stato caratterizzato in estrema sintesi
Da una quanto mai significativa evoluzione della rappresentanza per ceti a quella del classico oggi parti non trovò di meglio che distingue la propria constituency o meglio rinfacciare se la
Dei termini ben più prosaici di ZTL e periferia
Anche qui solo un passaggio per riflettere
Sulla questione della crisi
Della democrazia ma se volete appunto approfondire prendete Micromega numero tre di quest'anno la democrazia nemica di se stesse con questa segnalazioni ci fermiamo anche oggi e vi diamo appuntamento alla settimana prossima