Energy War: European Strategies and Multilateralism

Forse diciamo uno dei più urgenti e più attuali incontri che si possa organizzare in questo momento il titolo NRG Warren e
Parte fondamentalmente da quale può essere la strategia europea per il futuro energetico del dell'unione ma non solo perché ovviamente c'è una grande tensione fra gli interessi nazionali fra le strategie di lungo termine che ciascun Paese aveva immaginato fino a un anno fa e che adesso invece vengono riscritte e devono essere iscritte molto velocemente
E cercando un compromesso non facile all'interno dell'Europa con una serie però di limiti di con Strange sarà Esterni di vincoli che sono indipendenti dalla volontà e dalla dal potere dell'Europa
Che condizionano quindi sia le scelte politiche le scelte economiche ed energetiche oggi con noi c'è un mix diciamo perfetto
Per affrontare queste questi temi abbiamo due esponenti della DG Energia della Commissione europea che parleranno sia della questione delle policy che l'Unione europea e in particolare la Commissione ha proposto in questi giorni e che saranno al vaglio poi dei paesi abbiamo delle aziende la testimonianza di due grandi manager che parleranno quindi del del punto di vista del de delle aziende del settore e di come si stanno adattando a questo scenario che cambia ogni giorno e abbiamo anche la prospettiva accademica e scientifica che ci racconterà come le lo scenario internazionale poi ha un impatto fortissimo sulle politiche
Sia quelli degli Stati che delle aziende
Allora presento i nostri ospiti li presento diciamo in ordine di intervento con noi oggi c'è Carlo Corazza che
Il capo ufficio del Parlamento europeo in Italia
Ci sarà con fu un video di Pina Picierno che sarà trasmesso e la vicepresidente del Parlamento europeo
Doveva esserci con noi i Massimo Gary banche il deputy director general della dice delle direzioni Energia della Commissione europea purtroppo è stato bloccato da una riunione urgente come potete immaginare
La situazione cambia ogni minuto ma al suo posto ci sarà Gian Franco Brunetti
Che vice capo dell'unità che si occupa della politica nucleare in Europa
E indi ci parlerà delle delle politiche europee nell'affrontare questa crisi energetica c'è Aurelio Regina che delegato di Confindustria per l'Energia
Stefano Grassi collegato anche Luís che capo di gabinetto del della regia Energia la Commissione europea
Renato Mazzon cinica amministratore delegato di A due A Giuseppe Argirò perché essi o di ci guarda e Giuliano Garavini professore associato di Storia relazioni internazionali all'università di Roma Tre e Demostene esplorò sketch signora raggi economista al server cento euro Europa ricerche e autore di crisi o transizione energetica
Do subito la parola Carlo Corazza e vi ringrazio per essere qui con noi
Grazie
Grazie a me anche ringrazio Giorgio Bartolomucci il festival della diplomazia per queste preziose occasioni di dibattito come è stato appena ricordato la la sicurezza energetica
è in cima all'agenda politica europea sarà naturalmente al centro del prossimo Consiglio europeo questo questo venerdì abbiamo tutti ascoltato oggi le parole Ferrario della presidente della
Commissione europea
Luglio europea una strategia però la strategia che oggi a Lugnano per una strategia di di di meglio lungo periodo è la strategia del green deal che sicuramente a in primo piano la sicurezza energetica
Ma dei target al due mila trenta è al due mila cinquanta le targhe molto ambiziosi che però non prevedevano l'ennesima crisi dopo dopo
Dopo la pandemia sullo sfondo di unione crisi climatica che che stiamo vedendo tutti quanti con con episodi sempre più estremi anche l'aggressione russa
Alloca Lina che ha aggravato una spirale di di crescita dei prezzi che de dell'energia che era già in corso che sta insomma mettendo in serissime difficoltà famiglie buona parte delle imprese europee che come davanti alla pandemia abbiamo un pre un un problema di tenuta del mercato interno della coesione sociale territoriale perché ha Picci
Se gli stati cominciano andare in ordine sparso con degli aiuti come stava per succedere nel nell'aprile del due mila venti
Rischiamo appunto che ci sia una una una una una rottura del mercato interno penne che è chiaro è che alla base di tutta la costruzione europea
Quindi tutti si aspettano anche per mantenere quella quell'unità europea con unità occidentale di fronte alla guerra in Ucraina tutti sospetto non ha risposto europea efficace purtroppo l'Unione europea è una costruzione in completa quindi non ha tutti gli strumenti che gli servirebbero
E quindi ogni volta che c'abbiamo una crisi non avendo un tesoro non avendo un'unione per l'energia e via dicendo dobbiamo in qualche modo trovare il consenso politico che è molto complicato lo trovare momenti di emergenza
Per dare delle risposte io sono ottimista penso che alla fine arriveremo a una risposta efficace
Però è un estro dire che in questo momento abbiamo una stato già molto articolata dove dove il Parlamento sta sta giocando una parte molto importante approvando dei pacchetti legislativi per quanto controversi poi alla fine molto molto importanti
Abbiamo anche una strategia per spingere Cina India gli altri grandi inquinatori a a seguirci col meccanismo ed è di adeguamento del carbonio alla frontiera evitare dumping ambientale
Stiamo costruendo con fatica un mercato interno integrato però re povero quello che abbiamo presentato a marzo non ha soldi nuovi sono sostanzialmente quello che avanzava dei Nani Generation non ancora impegnato di Prestiti una parte dei proventi dell'emission trading è una parte dei fondi coesione del vecchio bilancio dell'uomo Bilancia
Me come sapete contestato Gentiloni commissario Bretton costano lavorando a un'estensione di sciura stiamo parlando sempre di bieco e questo si chiama un nuovo strumento arcano mutualizzazione del di debito sono sono presse di garantiti sul bilanci nazionali in parte però se oggi avessimo Mione per l'Energia compreremo già l'energia molto meno potremmo utilizzare pienamente potenza di rinnovabili tutto il mercato interno e avremo un tesoro che ci consente di fare quegli investimenti
Che invece non riusciamo a fare quindi insomma dibattito aperto vediamo cosa coordinando i capi di Stato e di governo
Però una cosa vorrei sottolinearla questa è l'ennesima crisi che ci fa capire che o cambiamo in profondità l'Unione europea oppure rischiamo di non dare risposte efficaci cittadina nel prete quindi avere una perdita di consenso seria sul progetto grazie
Grazie
Che invito Antonio parenti capo della rappresentanza Commissione europea in Italia sul odio fare anche lui un suo intervento
Un intervento rapidissimo saluto realmente perché credo che ci sono persone dopo di me calma maggiore
Competenza e conoscenza ed illustre avranno quello che la Commissione sta facendo contro il palo dopo Carlo Corazza caccia delineato alcuni aspetti molto importanti ribaltamento di sorte salutare tutti salutare Bartorelli scritta diploma Sebring farete la vostra presenza
E forse di mettere anche l'accento sul fatto
Che dobbiamo oggettivamente oggi c'è necessità sull'urgenza di discutere l'immediato ma mantiene Nacci alcune esigenza di mantenere uno sguardo sul suo futuro e dunque non soltanto come
E lo ripeto ed ha urgenza di oggi come superare l'inverno da queste duramente voleranno possono riguardare anche con un occhio critico quello che gli pare sullo sviluppo dell'europea nel prossimi dieci quindici anni
E il
Lo spazio che deve essere adeguato mente dato alle energie rinnovabili
Per far sì che non ci possiamo più trovare in una situazione di questo genere
Una risposta forte dell'Europa a è una risposta che è anche contenuta già nel nel l'ex dicevo nel nel Pnr R. italiano che parte in grandissima in grandissima parte legata appunto la transizione ecologica è un'occasione che non deve essere sprecata che il nostro Paese a fin qui Anna Accolti misura completa ma che comunque dovrà anche continuare nella sua implementazione appunto perché non possiamo dimenticarci che abbiamo l'esigenza di cortissimo termine che è fondamentale fondamentale per le imprese fondamentale per i cittadini
Ma abbiamo anche regista di modificare il nostro sistema di approvvigionamento di produzione energetica e dunque non dobbiamo assolutamente perdere di vista quelli che sono le urgenza ci sta dei prossimi dieci anni comunque grazie ancora per l'occasione di fare calcoli saluti e buona
Dopo la discussione
L'autore correnti
E ora chiedere alla regia di mandare il breve video di Pina Picierno vicepresidente del Parlamento europeo
Buonasera a tutti a tutti e grazie davvero per il vostro invito al Festival della diplomazia e a questi in control di oggi
Mi spiace davvero molto non poter essere lì con voi a Roma ma proprio in queste ore come sapete a Strasburgo a Brussel stiamo lavorando davvero intensamente sulle questioni che poi sono oggetto del vostro pale e cioè sulla questione dell'Energia e sulla reazione europea così necessaria all'aggressione criminale russa contro l'Ucraina si tratta di questioni estremamente complesse a cui bisogna dare risposte che siano altrettanto articolate ma la nostra cornice la cornice nella quale noi ci muoviamo fino a Bruxelles è immediata e chiara evidente cioè il dialogo e la cooperazione internazionale attraverso lo strumento della diplomazia della promozione dei diritti umani dell'integrità territoriale delle nazioni del diritto di ciascuna di esse la difesa in caso di aggressione
Il compito della diplomazia oggi si trova di fronte a sfide assolutamente inedite
Perché per la prima volta dal dopoguerra di assistiamo sul territorio europeo è l'aggressione di un paese nei confronti di un altro Paese
E allora la nostra risposta non può che essere unire tutti gli stati membri in un fronte largo di costruzione di pace
Di una strategia di non aggressione in di difesa ma anche di sostegno forte incondizionato agli aggrediti
E questo è il primo compito che ci dobbiamo porre insieme alla capacità di circoscrivere i conflitti e di spegnere tutti i focolai che continuano ad incendiare intere aree del nostro pianeta
E le sfide che noi ci troviamo di fronte sono inedite lo dicevo prima e possono anche sembrare immense lo sono ma grazie allo sforzo combinato dei Bari i paesi membri dell'Unione europea e anche dei nostri partner noi siamo in grado di affrontarle e siamo in grado di rendere le nostre economie e anche i nostri sistemi sociali
Più forti di prima e servirà anche che l'Unione europea fino a pochi anni fa il grande assente della diplomazia globale
Persegua fino in fondo i propri propositi di politica estera ma anche di difesa comune
Allo stesso tempo quelle riforme che entra prenderemo noi ci faremo trovare pronti di fronte alle grandi transizioni del nostro tempo compresa la transizione inerte
Che è parte essenziale della costruzione delle nuove relazioni internazionali come di ogni rivoluzione industriale lo è stata in passato
Come sapete la Commissione europea proposto il pianori Power you per reagire alla crisi energetica scatenata dalla con dalla Russia contro l'Europa e si tratta di un intervento su tre livelli articolato con l'intenzione di agire sul lato della domanda dall'altro lato
Di agire anche sul lato dell'offerta e anche sul versante della lotta al cambiamento climatico
Il Parlamento europeo ha richiesto su questo punto azioni chiare decise come ad esempio l'adozione di un price scappo ai acquisti di gas e l'acquisto comune di risorse energetiche per contenere l'aumento di prezzi a
Che garantire le riserve che sono necessari
Per realizzare tutto ciò come le dicevo la nostra chiave di volta e sarà assolutamente la diplomazia
Ad esempio riprendendo il dialogo con la sponda sud del nostro Mediterraneo che troppo a lungo è stata trascurata e su cui ora dobbiamo tornare a volgere lo sguardo con immediatezza
Le catene di valore e con essa le relazioni globali dopo aver etniche dopo questa crisi internazionali tenderanno sempre più ad accucciarsi
E allora la diplomazia dovrà far fronte anche acquistato sfida che è conseguenza di un tempo con maggiori turbolenze che non che nel recente passato e allora dobbiamo intensificare i nostri rapporti con i nostri vicini partner storici
Si sono rivelati affidabili cooperando per la transizione energetica ed ecologica aumentando l'interconnessione con i nostri vicini pensi e Progetti
Direte elettriche intercontinentali tra l'Europa Africa e Asia e penso ad esempio anche al Progetto del cosiddetto est media che permetterà di sfruttare grandi giacimenti di gas di gas nel Mediterraneo orientali di Paesi come Israele come il Libano nell'ottica della decarbonizzazione in questi collegamenti potranno poi essere sfruttati anche per trasportare idrogeno e rendere l'Europa il fulcro della transizione ecologica così come abbiamo promesso di essere e questa svolta potrà avvenire anche grazie all'accordo tra Libano e Israele negoziato sotto la mediazione degli Stati Uniti e che renderà
La Regione assolutamente più sicura e la stabilizzazione dell'aria mediorientali Andy fondamentali importanza
Certamente per l'Unione per gli stati membri oggi e diventata ancora più cruciale alla luce della guerra ibrida voluta da Putin contro l'Europa
E dobbiamo quindi contrapporre all'aggressione del governo russo una rete di rapporti bilaterali e multilaterali regionali e interregionali
Basati sul diritto internazionale sulla idea di una prosperità comune alla luce della transizione digitale della transizione verde
Il nuovo corso della politica estera americana in questo senso è di fondamentale importanza attraverso la diplomazia quindi ne possiamo realizzare delle sinergie
Che arricchiranno non soltanto un'unione ma anche i nostri vicini mettendo a frutto le nostre risorse le nostre competenze le nostre tecnologie
Come le madri e i padri dell'Unione ci hanno insegnato è necessario andare avanti ed è necessario farlo davvero insieme
Grazie quindi al vostro lavoro che da questo punto di vista è prezioso e buon lavoro a tutti a tutti voi
Ecco cioè
Allora adesso ci colleghiamo scusate dunque ci colleghiamo con Gianfranco Brunetti della DG Energia da Brussel
Appunto ci parlerà delle policy e delle delle strategie del della commissione
Nell'affrontare la crisi energetica degli ultimissimi sviluppi proprio di queste ore
Grazie Monasterace per per la verità io sono connesso da Astolfi anch'questo momento perché mi è stato chiesto di intervenire in rimpiazzo del dottor Garribba
Lampo all'ultimo minuto sono qui per attività legate anche a progetti diritti chi di di tipo energetico sono prima di tutto vi vi vi porgo le scuse del dell'incidente arriva per non essere potuto intervenire all'ultimo un momento
E ma senz'altro insomma vi penso spero di essere alla sua altezza di dita dello stesso tipo di informazioni che aveva previsto di di convogliare quest'oggi
Questo evento come detto si colloca in un tempo in cui le politiche energetiche sono a fronte e dal centro di decisioni chiave sono veramente nel nel fuoco del del dell'attenzione vediamo tutti ciò tutti ciò che stava accadendo
Una non occorre ricordarlo delle atrocità commesse dalla russi in Ucraina
Siamo al fianco del Popolo Ucraino in questi momenti difficili e continueremo a dare supporto per assicurare gli approvvigionamenti energetici mantenere il settore sicuro e ben funzionante in modo da porre le premesse per una precostituzione verde del Paese
In linea anche con con il mainstream delle delle politiche europea
Putin continua ha continuato a utilizzare energia come un'arma
L'Unione europea deve continuare a rafforzare la propria capacità di risposta
I prezzi dell'energia sono tuttora insostenibili mente alti i flussi di gas dalla Russia sono scesi sotto il dieci per cento e gli attacchi e le infrastrutture energetiche dell'ultimo Periodo hanno aumentato ulteriormente le incertezze
L'esempio più lampante sono recenti perdite da i nostri in uno e due
Noi della commissione o per vigiliamo e continuano a monitorare la situazione una vicino rimanendo in stretto contatto con tutti i Paesi membri dell'Unione
Per condurre gli stress test necessari nel più breve tempo possibile che si vero che ci sono le politiche di lungo periodo ma in questo momento la commissione anche bene ben pronta ad agire nel breve termine
Tutto questa situazione ovviamente un impatto importante sul gas e l'elettricità i mercati sono volatili e i prezzi sono saliti alle stelle anche su scala globale
Per la verità i prezzi come sapete stavano già salendo in questo periodo l'anno scorso ma sicuramente hanno raggiunto livelli record dal momento in cui i carri armati russi sono entrati in Ucraina lo scorso febbraio
Ma fin dallo scorso autunno abbiamo presentato in modo via via più intenso misure sia a Brera
Che a lungo termine che i Paesi membri potranno utilizzare per ridurre gli effetti più negativi sia sulle imprese che sulle famiglie
E questa attività continua perché i mercati rimangono volatili e quindi stiamo cercando di rafforzare ulteriormente la nostra risposta
Proprio ieri
La Commissione europea ha adottato un pacchetto di nuove proposte iniziative che hanno lo scopo di ora la l'obiettivo di ridurre i prezzi rinforzare la solidarietà
E assicurare l'approvvigionamento energetico
C'è una lunga serie di misure di che di cui di cui parlerò
La prima e l'acquisto comune famiglia sfoggio imporci SOGAS questa una materia per la quale avevamo già posto le fondamenta in primavera
E ieri la proposta messo sul tavolo degli strumenti che ha lo potranno rendere possibile
L'approccio proposto si articola in due passi primo l'aggregazione della domanda mettendo cioè insieme i bisogni di gas delle aziende che intendono partecipare
E in seguito le aziende coinvolte potranno concludere i contratti con i fornitori e formare con formare consorzi di acquisto per comprare gas in solido coordinando così i volumi i prezzi i punti e i tempi di dispaccio
Come ho detto il processo su base volontaria però è previsto anche un elemento obbligatorio per i Paesi membri i quali dovranno includere in questo processo un ammontare di Gaspare al quindici per cento dei bisogni di stoccaggio
Questa è una quantità significativa sia in quanto interessante per i venditori
Sia in quanto utile in termini di riempimento degli stoccaggi che una ma aspetto fondamentale per Passarelli inverni come sempre
La seconda dire delle misure riguarda la necessità di un nuovo benchmark dei prezzi che rifletta meglio la realtà attuale del mercato di ruolo più importante del gas liquefatto le meningi
In quanto di quanto non faccia oggi il benchmark più utilizzato il Ttf infatti mentre il Ttf era un buon modello per i pezzi di gas nell'Unione
Quando si ricevevano grandi quantità di gas russo cito e ovviamente non più il caso
E quindi i prezzi sono Ttf sono spinti in alto da a colli di bottiglia infrastrutturali e da dinamiche regionali che non sono rilevanti per il resto dell'Unione
Quindi la nostra proposta consentirà di raccogliere informazioni in tempo reale su tutte le transazioni quotidiane relative al gas liquefatto
E sulla base di queste informazioni si potrà creare un nuovo brand Smart in passato sulle porte Ing di importazioni BL Nagin tutta l'Unione
L'obiettivo è quello di preparare questo nuovo pensionato entro il trentuno marzo quindi non è un'azione immediata ma nel frattempo la proposta è di applicare un meccanismo di correzione del mercato che possano imitare i prezzi quando necessario
Questo ce lo immaginiamo nella forma di un capo sul Ttf che ponga ponga un tetto massimo cioè un tetto al massimo lo valore del trading poi virtuale del CTA
Inoltre puntiamo a porre fine alla volatilità eccessiva del mercato nei derivati energetici a luglio
Se da un lato ci impegniamo a mantenere della la prevedibilità dei prezzi e dei flussi di cassa e sull'Europa non si può tuttavia escludere una vera e propria crisi di approvvigionamento in questo momento
Ed è per questo che la solidarietà e la riduzione della domanda rimangono due fattori chiave
Quindi di fronte gli scenari peggiori che si possono immaginare tutti i nostri paesi membri hanno bisogno del supporto dei vicini
Anche alla base della nostra unione
Quindi è nostro dovere fare in modo che le regole di solidarietà si applicano in modo automatico pure in assenza di accordi bilaterali
Perché la solida non dovrebbe essere negoziabile
Nel caso di un'emergenza da sulla fornitura di gas a livello regionale o dell'Unione
La Commissione europea avrebbe in tal caso il diritto di creare un meccanismo di allocazione per determinare come il gas debba essere distribuito ed a quale prezzo
Tutto ciò richiama anche le misure di emergenza che abbiamo proposto lo scorso quattordici chi settembre per affrontare la questione dei dei prezzi alti dell'elettricità
Al al con quel quel pacchetto avevamo diversi obiettivi
Un obbligo un obiettivo obbligato a Orio di riduzione delle siccità almeno del cinque per cento nelle ore di consumo di punta
Un fondo o contributo di solidarietà dei profitti accesso delle aziende dei combustibili fossili
è un capo temporaneo si prefetti in eccesso di aziende che producono energia a basso costo
Tutto ciò poi confluisce negli aiuti alle imprese alle famiglie che hanno il problema ben noto delle bollette troppo care in questo momento
I ministri per l'Energia dell'unione hanno raggiunto un accordo sette ottobre un tempo quasi record se consideriamo altri casi per cui questi aiuti potranno raggiungere i cittadini nel più breve tempo possibile
E contemporaneamente a questa attività la commissione ha preparato si è preparata per migliorare il design del mercato dell'energia elettrica queste nazioni un po'più di lungo periodo ma importante per per creare le basi di una maggiore sicurezza di approvvigionamento del food
Con hip l'obiettivo principale di portare i beni Fici di rinnovabili
Come si dice a Ford Abbili tecnologia basso rilascio di carbonio per i consumatori e allo stesso tempo conservare tre preservare i delfini benefici
Per un sistema
Comune
Basato sul mercato di discussione delle cita e faremo in modo che nessun
NRG carriers infatti Possa causare dei delle delle problematiche sul mercato così come succede oggi con i gas naturale
Ambiamo a presentare i gli elementi principali di questa riforma entro la fine di quest'anno dopo ovviamente per consultato investisse gli stati membri
Gli stakeholders
E speriamo di presentare una proposta della commissione all'inizio del prossimo anno
Occorre poi parlare della Ripa vari io che è stato già menzionato prima di me tutta questa incertezza e questi queste
Interruzioni sul su sul su sul mercato ci ricordano dell'urgenza di aumentare la nostra autonomia strategica
Non è il primo casomai
Penso che questo sia uno dei più le più evidenti
La nostra risposta si chiama infatti riprova rilievo
E ci da delle si indica delle vie
Una e quella di diversificare le forniture di gas
In modo da tagliare la nostra dipendenza dalla Russia
Un'altra e assicurarsi di essere pronti a ad affrontare ulteriori emergenze e assicurare che gli stoccaggi di gas siano sufficienti in anticipo degli inverni
E ancora accelerare per la transizione per il le energie pulite
Che significa molto di più che investimenti nelle rinnovabili
Su
Ma piuttosto diventare efficienti nel consumo dell'energia
Quindi tornano due elementi principali del nei crimini il degli investimenti in arrivo Bosco l'efficienza energetica
Come si può diversificare le forniture di gas
Bis nei mesi scorsi ci sono stati diversi colloqui
Con ulteriori più affidabili fornitori più affidabili su base mondiale
Ci sono raccordi in in vigore per sempre con gli Stati Uniti Israele d'Egitto la selvaggia
E diciamo legami anche più forti con la Norvegia
Il supporto di questo lavoro abbiamo messo in piedi una nuova piattaforma energetica e l'unione con con gli Stati membri per aggregare la domanda di gas nell'Unione e negoziare in modo comune i contratti per i gas per il gas liquefatto e l'idrogeno da fornitori non accussì
E questo come abbiamo visto c'era anche un riscontro nella nelle proposte di ieri avanzate dalla Commissione
La piattaforma coordina anche negli stati membri per assicurare il miglior uso della infrastruttura esistente
Abbiamo anche investito in modo
Sostanziale nell'infrastruttura come i terminali per i gas liquefatto
Altri Inter connettori relativi al gas elettricità
Per esempio è stato aperto l'Inter connettore Grecia Bulgaria nel primo ottobre
Con anche o fondi per oltre duecentocinquanta milioni dalla dall'Ulivo
In aggiunta dobbiamo come detto aumentare la nostra lo sul livello di preparazione la la gestione degli stoccaggi
Tredici paesi membri
Hanno sono stati colpiti da Italy di fornitura del gas dalla Russia sia in parte che che anche più duramente
Non ve li elenco ma che sarebbe giusto un un un lungo elenco
Ma la sicurezza di approvvigionamento dell'Unione rimane abbastanza stabile questo prima assicura per il l'inverno che si avvicina
Tuttavia dobbiamo diciamo rinforzare il nostro livello di preparazione e gestire anche le contingenze nel nell'evento di scenari peggiori che non sono ancora esclusivo escludibile
Abbiamo anche una un regolamento sul sul Storage sullo stoccaggio di gas gli stati membri devono riempire
Stoccaggi fino all'ottanta per cento entro novembre e al novanta per cento dall'anno prossimo
Abbiamo o globalmente superato questi obiettivi questo una un buon risultato
Per cui lo stoccaggio di gas superiore al novanta per cento
Se vogliamo un dato sull'Italia nera sopra l'ottanta per cento mentre a livello più più più siamo oltre il novanta per cento
In luglio è stato anche emanato il regolamento su sul riduzione della domanda in cui si richiede a agli stati membri di ridurre la domanda di gas del quindici per cento entro il prossimo aprile
Questo introduce un nuovo cosiddetto Union allerta sul la propria sicurezza di approvvigionamento che imporrebbe
Una riduzione la domanda il gas obbligatorio su tutti i Paesi membri
Attivata nel caso in cui ci ci sia un rischio sostanziale di un mancanza di dedicarsi importante oppure una domanda eccezionalmente molto alte sia
Ma ecco un altro un altro punto che ricorre spesso nelle nostre se comunicazioni che bisogna accelerare
La transizione alla alla all'energia pulita
In qualche modo questo non cambia rispetto al al al green dibattiti ma in questo momento questa questa esigenza e sempre più evidente
Come ha detto in precedenza questo significa sia aumentare
Investimenti nelle rinnovabili
Ma anche diventare più efficienti nell'uso dell'energia e anche
Risparmiare più possibile nel CIO
Il nostro obiettivo principale rimane la neutralità climatica entro il due mila cinquanta e per questo come sapete
Sono stati rivisti anche i target di ridurre identificasse effetto serra le emissioni gas a effetto serra del cinquantacinque per cento entro il due mila trenta
E per ottenere questo io dobbiamo adottare implementare il prima possibile
La nuova legislazione Ugo quella emendata
Che e consiste nel famoso FIT for Fifty fai spaccarci delle proposte presentate dalla Commissione dell'anno scorso
Ripa overview va anche oltre pre rispetto a questo a questo elemento per cui spinge ancora
Oltre alcuni alcuni obiettivi esempio sì passata dal quaranta al quarantacinque per cento di rinnovabili nel nel nel mix energetico dell'Unione
Dal nove al tredici per cento nel nell'efficienza energetica
Per quanto riguarda le l'idrogeno si si si ambisce a a produrre dieci milioni in più di tonnellate entro il due mila trenta
Sia come produzione che come importazioni
C'è l'introduzione del ruolo Rumble riconoscimento del ruolo che il nucleare può può avere nella produzione dell'idrogeno in sostituzione del gas naturale
In modo da produrre comunque idrogeno Loca Carbon fosse il free
E di nuovo l'Energia più economica l'Energia che non usiamo o quella che evitiamo di star
Abbiamo annunciato un nuovo iniziativa in in luglio Conte nominata sega sfora sei quinte ARPACAL ci
E che richiede agli stati membri di ridurre la domanda del gas del quindici per cento entro il prossimo aprile
Questo ovviamente richiede scelte comportamentali quotidiane per esempio abbassare la temperatura del termostato
Installazione di Smart meter sa di pompe di calore
Ma anche investimenti di più lungo periodo come pannelli a nell'isola
Le rinnovabili questo qualcosa che rimane stabile nella nostra narrativa spero sono un Job generico un anche un
O generatore di di e di ricchezza ed è effettivamente oggi più coro economico e più affidabile dei con possibili fosse
Infine per quei paesi membri che optano per per all'energia nucleare ricordo che i paesi membri hanno la prerogativa di definire il proprio NRG mix non c'è una un mandato a livello dell'Unione in questo senso
Possono contribuire a questa decarbonizzazione delle delle il tutto però va fatto nel nella maniera più sicura opposti
Ripa Marivaux
Stage schiavo sortendo di i risultati o alcuni dei risultati previsti a un suo impatto dall'inizio dell'anno l'Unione ha importato settantasei miliardi di metri cubi TLC
Che corrisponde a ventinove miliardi di metri cubi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
L'anno scorso il quaranta per cento del gas
Daga sedotti proveniva dalla Russia ancora al di sotto del nove per cento anche in modo forzato se lo vogliamo però che comunque è stato ridotto ed è un un aspetto con cui bisogna confrontarsi
Ora la e qui concludo la questa è la Christie energetiche peggio politica più grande che l'Europa
Con cui l'Europa si sta confrontando oggi
Questa questo sta certamente avendo un forte impatto Sukur sui Piani energetici nazionali
E nonostante il diritto che ho già menzionato dei paesi membri di decidere Spoon loro NC mix sa
Questi piani hanno adesso bisogno più che mai mai di essere guidati almeno da obiettivi europei comune perché è l'unico modo per prassi assicurare una Security o supply energetica in tutta l'Unione
Come detto particolarmente nel corso di questa crisi corrente
Io terminerei qui
Questi sono i messaggi dottor Garribba mia e indicato di di inviarli spero che siano utili e non un dibattito fruttuoso grazie per avermi ascoltato
Ho da voi
Grazie al dottor Brunetti allora adesso io vorrei dare la parola a Renato Mazzon Cini amministratore delegato di A due A
E e gli chiederei come una multiutility come A due A si sta muovendo in questo frangente cioè quali sono le strategie principali che può mettere in campo una grande azienda che si occupa di energia tra diversificazione delle fonti fra una così investimento delle infrastrutture abbiamo parlato ovviamente i rigassificatori abbiamo parlato di nuove infrastrutture anche pane europee
E poi anche con l'obiettivo a un certo punto di andare verso una maggiore autonomia energetica italiana
E quindi di investire in una serie di fonti energetiche che forse al momento non vengono sfruttate fino in fondo
Penso a non so Albio metano e rifiuti oltre ovviamente a diciamo il mondo e le rinnovabili c'è
Una serie di strade ci sono una serie di strade che si possono prendere ecco dalla sua prospettiva quali sono le strade da prendere in questo momento per una grande azienda e dunque per una realtà che lavora in questo settore ogni giorno
E grazie dottor Rutelli e buon pomeriggio a tutti allora diciamo due considerazioni preliminari la prima e che la nostra azienda come devo dire fortunatamente anche altre aziende del del del Paese dell'Europa
Avevano dal punto di vista della strategia avevano avviato una strategia che oggi potremmo chiamare anche di autonomia energetica a onor del vero due anni fanno la chiamavamo così
Perché comunque sia l'Europa già con ex Generation è quindi già nel due mila diciannove aveva dato un segnale forte di voler essere leader a livello mondiale sui temi della decarbonizzazione
E quindi come dire si si stava all'interno di un mainstream in cui avevamo tutte le condizioni a favore avevamo il mare calmo
Tassi d'interesse molto bassi un forte commitment dell'Europa proprio su temi della transizione ecologica delle energie rinnovabili discutere nostre fonti autoctone
E quindi quando abbiamo fatto il primo piano industriale decennale proprio due mila ventuno due mila trenta non a caso voglio dire accogliendo questa finestra che era il primo step anche l'Europa al due mila e prendo l'appunto si era data per per diciamo cogliere i primi traguardi fondamentali verso decarbonizzazione
Il nostro piano industriale già dentro tutti
Le leve che oggi si stanno dimostrando in realtà ancor più importanti visto lo scenario di crisi che ci stiamo trovando di fronte forse la cosa più importante di tutte le è che
Parlando per esempio delle energie rinnovabili
Che sono come dire l'elemento chiave del nostro piano industriale lato generazione
I i i vincoli legati agli aspetti burocratici chiamiamoli così quindi come come il rapporto diciamo con enti locali per poter capire dove come installare e che erano oggettivamente complesse e sa bene che l'Italia arrivava da anni in cui il livello di rivista Lancet nuove rinnovabili era lentissimo era come dire era molto frenato anche rispetto agli anni d'oro
Nel decennio precedente invece voglio dire anche grazie a un po'di decreti semplificazione fatti dal governo all'azione de de di tutta una serie di tavoli tra cui quello con cui lavoriamo insieme ad Aurelio e quant'altro hanno prodotto effettivamente qualche risultato e devo dire che che la veste che a questo punto l'autonomia energetica sta dando a questo tipo di investimenti chiaramente la rafforzarla rafforza fortemente
Quindi questo era per dire che per fortuna eravamo partiti nel senso che non abbiamo dovuto rifare un piano partendo da dal ventiquattro di febbraio del due mila ventidue
Eravamo inseriti all'interno di un mesto internamente l'Europa avrebbe intuito e quindi eravamo andati in quella direzione
Detto questo la situazione però è che l'Italia ventidue per cento di autonomia energetica ventidue mezzo secondo i nostri calcoli considerando tutto da da al gas o il petrolio che speriamo in in Basilicata fino a Natale
Allegro che che bruciamo negli impianti di biomasse in Trentino passando tramite le rinnovabili tutto quello che abbiamo
Quindi settantotto per cento lo importiamo
Siamo quint'ultimo paese d'Europa la media europea di autonomia energetica secondo i nostri calcoli viaggia intorno al quaranta per cento trentanove e mezzo e e le fonti e e dall'altro lato invece siamo secondo Paese d'Europa dopo gli amici transalpini per potenziale di fonti rinnovabili
In particolare nostre fonti adottare diventa sola qua stiamo terzo Paese
Idroelettrico d'Europa dopo Norvegia e Francia sono il sole madre atrocità in grande quantità
Il vento tutto il su delle isole importanti e poi nel i rifiuti perché comunque il potenziale che viene sì alla termovalorizzazione dei rifiuti abbiamo ancora diversi terawattora che possiamo recuperare invece che portando in paesi che che li producono e e dal biometano abbiamo stimato sei miliardi di metri cubi di potenziale di biometano da rifiuti umidi urbani zootecnia rifiuti la zootecnia rifiuta l'agroalimentare sei miliardi metri cubi e più di del rigassificatore di Piombino insomma per capirci e noi proprio la settimana scorsa abbiamo inaugurato due nuovi impianti di produzione di o metano in Piemonte ed un Lombardia quindi insomma si sta andando avanti
Questo potenziale unito a all'efficienza energetica come dice al dottor Brunetti l'energia che costa di meno in quella che non che non consumiamo evidentemente riteniamo che ci possa portare a un cinquantotto cinquantanove per cento
Questo vuol dire due cose anche diamo grande spazio di miglioramento dice comunque da soli non ce la potremo mai fare nel senso che l'Italia e l'Europa sulle otto-nove dal punto di vista energetico non potranno esserlo mai
Quindi il contributo che dà un'azienda come le nostre credo che sia importante anche per una ragione abbastanza semplice perché noi ci occupiamo sia dell'elettrone che rimette della molecola che ringrazio vogliamo dei carbonizzate arriva nel due mila cinquanta ora il famoso incremento di un grado e mezzo temperatura abbia bisogno di elettroni Green il cui nome e cognome lo conosciamo ormai tutti pidiellino nell'idroelettrico eolico solare
La molecola Green che però continuerà a essere o importante nel mix perché ho l'elettrificazione dei consumi nessuno stima che possa superare il cinquanta cinquantacinque per cento di penetrazione finale sugli usi finali
E quindi vuol dire che ci sarebbe una molecola Green per quel quaranta quarantacinque per cento che rimarrà quindi i soldi grande mobilità pesante gli aerei grandi Nardi
Piuttosto che alcuni processi industriali che hanno bisogno di gas di la molecola Green il suo dubbio metano idrogeno e carburanti sintetici ecco la nostra è un'azienda che si occupa di investire in infrastrutture investiamo
Poco meno di due miliardi di euro all'anno senza fondi appianerebbe sullo stile sorse nostre in l'infrastruttura per la transizione ecologica e ci occupiamo sia di infrastrutture che producono elettroniche rinascere infrastrutture ne citavo due prima appunto che producono molecole Green
Quindi certamente il contributo contributo importante però tornando al tema d'autonomia energetica
Da un lato dobbiamo spingere tutti come dire tutti vuol dire che deve farlo la parte industriale la finanza che è a supporto dell'industria
E la diciamo la burocrazia che deve dare una mano sulla parte evidentemente di per meeting
Da un altro lato credo che quello che si sta facendo a livello europeo circa meccanismi di solidarietà acquisti comuni e quant'altro rimarranno strutturalmente importanti perché
Se il livello di autonomia energetica dell'Europa comunque non potrà mai raggiungere il cento per cento il dire che le relazioni tra l'Europa e i paesi che approvvigiona Ranno quel delta che rimarrà sempre a disposizione era necessario e che comunque un delta
Importante come volumi
Credo che sia essenziale che possa beneficiare chiamiamolo così di un gruppo di acquisto solidale che in qualche modo diventi sempre più né efficiente per le nostre per la nostra economia penisola credo che questo sia siamo molto importante d'altro lato è che abbiamo una grande base clienti quindi voglio dire noi noi oggi abbiamo oltre tre milioni di clienti quindi nel corso facilmente immaginare che in questo periodo
Passo il mio tempo un proprio questa mattina ero al Corriere della Sera rispondere ai nostri agli abbonati del Corriere Della Sera
Che si ponevano domande che si pongono tutti cittadini cosa faccio con la bolletta come faccio con risparmiare che tipo di mercato posso
Immaginare storie d'Oro mercato Stone maggior tutela problemi che oggi i cittadini imprese si stanno ponendo e in continuazione ogni volta che metto piede fuori
Ormai non riesco a far tre passi senza senza l'assalto di gente che cerca di capire giustamente voglio dire come fare a attraversare questo periodo
Ecco anche su questo credo che le nostre aziende soprattutto quelle integrate verticalmente accecano sia generazione generiamo circa dodici tredici terawattora l'anno qui che vendiamo vendiamo circa sedici terawattora l'anno quindi siamo come dire integrati verticalmente e dopo e ne siamo della seconda azienda per volumi venduti nel Paese
Credo che abbiamo una grande responsabilità immaginare come nei prossimi anni le rinnovabili possono diventare davvero lo strumento per abbassare i prezzi e su questo c'è poco da fare bisogna invertire modello bisogna passare a modelli chiamiamoli così avrà based in cui a un certo punto con i più chiesa e quindi con la capacità di fare contratti sul lungo periodo si può certamente andare incontro a ai rendimenti che sono necessari per poter fare investimenti è rinnovabile ma la stabilizzazione dei prezzi per i clienti finali di questo ne stiamo parlando molto anche appunto al tavolo Energia
Che modera chi presiede Aurelio si sta ragionando su una piattaforma
Che i faccia incrociare l'offerta e la domanda CPP ESA
Dal punto di vista culturale qui siamo abbastanza indietro nel senso che le aziende purtroppo per prima che quelle leggi correnti in Italia non erano abituate a coprirsi cioè a fare contratti di lungo periodo
E quindi questa la ragione per cui si son trovate esposte
A questo non parliamo dei cittadini dove come dire il contratto tipico è quello di due anni ma si incomincia a parlare di contratti più lunghi mentre per un muto altre cose normale che aveva una commodity subito lo scenario cambia e invece dobbiamo riuscire anche con un trans importante tra noi e i nostri clienti a far capire che il modello di business
Sì la produzione non avviene più da furti principalmente da fonti fossili esposte attimi giù politici nei primi non possiamo controllare
Mano a mano che aumenta la parte di rinnovabili dobbiamo passare un modello di allungamento dei contratti finali che porteranno sicuramente
A una stabilizzazione dei prezzi e io sono anche convinto a una maggior competitività del nostro Paese proprio per la maggior disponibilità di fonti rinnovabili rispetto ad altri competitor a partire dalla dalla Germania
Grazie
Ringraziamo Renato Mazzon Cini
E che mira alla l'occasione appunto per dare la parola due dei nostri ospiti che hanno a che fare con una moltitudine di soggetti primo punto Aurelio Regina che come delegato di Confindustria per l'Energia si trova appunto a gestire un tavolo con molte persone intorno e ognuno con delle
Istanze dei problemi che sono diversi perché vengono da storie diverse da modelli diversi che in qualche modo devono trovare una un'unità di così strategia di di idea per uscire da questa crisi soprattutto per interagire poi con il Governo e con le istituzioni europee
Nel concordare anche un un modello per il futuro come come siamo messi sotto questo profilo sì grazie Giorgio grazie buon pomeriggio a tutti voi
Molte cose sono state dette quindi non vorrei ripetermi io provo visto anche la presenza di tanti studenti
Homma RAI ricapitolare diciamo quali sono le linee fondamentali
Della di quella che è stata definita prima giustamente una delle fasi più delicate
Dal punto di vista economico di politica energetica
Ma anche dal punto di vista geopolitico che non abbiamo mai affrontato come Paese come Europa ma insomma permetto di dire più a livello globale
A me piace ricapitolare diciamo in maniera molto sintetica e permettetemi anche di utilizzare un linguaggio meno tecnico di quello che abbiamo utilizzato anche
Anche in parte a questo tavolo per dire ne abbiamo del di fronte hanno i tre grandi capitoli
Un capitolo dei prezzi dei costi delle
Dell'Energia
Un capitolo che relativo alla sicurezza degli approvvigionamenti e quindi la sicurezza stessa del Paese
è un capitolo diciamo che fino a un anno e mezzo fa consideravamo prioritario che quello diciamo che mettiamo sotto il cappello di le paure i loro che relativo la transizione ecologica ed energetica il processo di decarbonizzazione della nel nostro pianeta
Che peraltro diciamo visto i tanti giovani che ci sono anche fortemente come dire sollecitato dei nostri giovani per il loro futuro giustamente
Il tema dei prezzi è un tema
Che presenta qualche elemento di di di di surrealismo permettetemi di dire il proprio apporto dello i prezzi e a Darwin innanzitutto qualche qualche elemento di riflessione i prezzi come veniva ricordato
Anche
Dell'esponente del dirigente della Commissione sono cominciate da o mentale ben prima dell'invasione della da parte della Russia in Ucraina
E questo per una serie di fattori congiunturali tecnici c'era un basso livello di stoccaggi c'era bassa ventosità negli impianti del Nord da
C'era la siccità in alcuni bacini idroelettrici dell'America latina questo vide anche il senso dell'interazione globale diciamo di questa materia
C'era stata una forte ripresa diciamo dopo la pandemia la cosiddetta ripresa V quindi molto forte accelerata che ha richiesto quantitativi
In misura maggiore di Gassman
L'impatto maggiore dell'aumento dei prezzi derivato da una deliberata manipolazione del mercato da parte dei russi e in particolare di Gazprom
A partire già dalla seconda metà del due mila ventuno
Gazprom ha ha smesso di vendere gas sulle in eccesso il gas cosiddetto in eccesso rispetto ai contratti a lungo termine sulle piattaforme elettroniche come aveva sempre fatto in precedenza e questo ha impedito di fatto ai tedeschi in particolare di riempire gli stoccaggi
E qui sono arrivati all'inizio dell'inverno con stoccaggi bassi
E impedendo di fatto o meglio facilitando diciamo questo aumento di prezzi molto veloce questo ve lo sottolineo perché ogni tanto
Qualcuno ricorda devo dire ogni tanto anche nel nostro Paese
Ometteva relazione il tema delle sanzioni alla Russia col tema dei prezzi dell'energia la Russia e qui permettetemi di dire nelle nomine anche in maniera forte prima di entrare prima di dichiarare guerra
All'Ucraina ha dichiarato una guerra economica all'Europa ha preparato l'invasione in Ucraina preparando un terreno di destini drizza azione dei mercati del gas
Che poi si sono naturalmente aggravati con l'ingresso
Da parte dei carri armati russi
E che hanno influito su un mercato
Mercato di funzionamento delle piattaforme di trading in particolare ormai noto Ttf olandese
Che non riflette i veri
Scambi di mercato nota nel mercato del Ttf un mercato virtuale un sostituto è un surrogato diciamo della mancanza di una vera borsa elettrica europea
In mancanza di una di un intervento legislativo da parte dell'Unione europea si è sostituito un mercato diciamo privato
Che dove oggi come dire si intermedia dal basse quantità di gas bassi quantitativi
Ma che riescono a trascinare di fatto i prezzi trascinare anche gli indici nazionali anche il cosiddetto Psv più vicino a noi diciamo e trascinato da questo elemento
Cosa cos'hanno fatto gli Stati ecco gli stati diciamo sono stati lasciati liberi da parte dell'Unione Europea di intervenire anche con misure ingenti
Pensate che fino al luglio in tutti gli Stati europei hanno messo sul piatto per alleviare famiglia impresa hanno messo sul piatto duecentotrenta miliardi di euro
Ho indebitandosi o prelevando le dei propri bilanci pubblici
Anche l'Italia ha fatto un grosso sforzo probabilmente dopo la Germania il più grosso sforzo in termini di rapporto PIL debito
Ma questo non è bastato
Non è bastato
E e mi permetto di dire proprio il fatto di averli lasciati liberi
Ha permesso di creare delle asimmetrie nei mercati
Che in un mercato unico europeo come quello che abbiamo sognato immaginato
Diciamo non non non trovano un reale riscontro ve ne cito due per tutti anzi tre
Gli spagnoli
Che come sapete hanno delle piattaforme di rigassificazione molto avanzate le hanno fatte diciamo intelligentemente utilizzando dei fondi europei e che utilizzano poco
Per volere di qualche altro Stato confinante
Non sono diciamo americano escludendo il Portogallo non sono collegati diciamo in termini di pan di diciamo di di di connessione europea e quindi incassa sostanzialmente che arriva in Spagna rimane in Spagna
E quindi loro intelligentemente non nessun'prescritto che gli è costato anche relativamente poco al grassa
Per produrre energia elettrica questo ha fatto crollare il cosiddetto pur nazionale elettrico essendo i due prezzi correlati
Poi voi ci direi son fortunati gli spagnoli come dire che pagano un po'di meno le energie rispetto all'italiano questo da un in un mercato unico europeo viscido per tutti
Per esempio l'industria c'era Nicola che è molto forte in Italia in Spagna creato delle asimmetrie competitive fortissime
Perché i nostri ceramico li pagano l'elettricità tre volte quelli degli spagnoli però entrambi competono come mercato unico diciamo nel contesto internazionale
I francesi che sono forti perché hanno come sapete una produzione elettronucleare imponente sebbene in questi mesi minata dal fatto delle manutenzioni hanno rilasciato al sistema industriale francese tutto il quantitativo necessario un presso il dire di produzione elettronucleare di quarantadue euro al megawattora
Contro diciamo i quattrocento cinquecento cui siamo arrivati in Italia anche qui un industriale come dire in Piemonte diciamo vede il suo competitor a qualche decine di chilometri di distanza competere con un prezzo Energia che è dieci volte inferiore a quello italiano
La Germania come sapete che si oppone ostinatamente alla proposta italiana che ha avuto seguito di quindici Paesi di mettere un tetto al prezzo del gas
Ha da poco stanziato duecento miliardi perché buon per loro se lo possono permettere nell'ambito del loro sistema
Di bilancio pubblico e questo crea un ulteriore sei asimmetria
Da una parte ha detto di no al prezzo del gas e dall'altra come dire stanzia si fa un proprio prezzo tetto al prezzo del gas
Questo lo dico perché sono rappresentanti della Commissione europea
Questo non è immaginare diciamo un mercato unico europeo no cioè se mercato unico europeo che nasce proprio sul Trattato
Del carbone e dell'acciaio e quindi su dei fondamentali economici molto forti deve immaginarsi competere con i mercati asiatici mercato giapponese il mercato americano non competere tra di noi
E non può essere una risposta del fatto che l'industria tedesca e l'industria italiana stanno in catena
Diciamo di di valore e che quindi il bene dell'industria tedesca anche il bene e l'industria italiana no perché alla lunga diciamo i nostri usciranno fuori dal mercato non potranno temere
E questo aspetto lo sottolineo dicevo all'inizio l'aspetto geopolitico prima ancora che economico può essere talmente dirompente che un come dire un elemento di disgregazione
Del sogno europeo non è un mi un elemento che rafforza il sogno europeo proprio in un momento come questo e quindi invito che che facciamo come sistema industriale al governo italiano ma insomma il governo italiano ne ha bisogno ma ai governo dei ventisette è proprio quello di comprendere che qui non è in gioco solamente diciamo alcune dinamiche relative alla alla al suo alla sopravvivenza di alcuni sistemi industriale ma qui in gioco diciamo
La sopravvivenza del sistema europeo perché è troppo forte il divario che abbiamo creato noi diciamo in Italia siamo sempre stati abituati a pagare il prezzo energia misura maggiore rispetto ai tedeschi
Ma poi con dei correttivi che i tecnici conoscono bene con l'utilizzo dell'interrompe militare la super interrompi Brita dell'interconnettere abbiamo colmato questi divari oggi Tindari sono troppo grandi e sono troppo forti e quindi mi auguro che la Commissione con le proposte che ci sono state elencate ma mi auguro anche con
Un rafforzato bisogno riesca ad intervenire in maniera incisiva proprio per evitare questi due pericoli
Vado velocemente sugli altri due tema della sicurezza
E questo lo dico come Paese naturalmente
Il i i mancati arrivi di gas russo
Creano un grande problema all'Europa lo creano Princi pomodoro a Germania ma poi anche all'Italia che sono grandi paesi GA Sivori sono Paesi trasformatori ve ne abbiamo dei sistemi industriali che dobbiamo supportare con importante quantità di gas
Noi consumiamo settantasei miliardi di metri cubi di gas l'anno
Importiamo in portavamo dal nel due mila ventuno circa trentuno miliardi di questi settantasei dalla Russia
E la strategia del governo è di compensare diciamo questi
Questi quantitativi come alcuni ci sono stati detti con maggior dal
Con un forte incremento da parte del gasdotto algerino ha un abbiamo la fortuna di essere maggiormente collegati con i gasdotti non ha abbiamo meno rigassificatori rispetto diciamo i nostri via
I nostri partner europei ma abbiamo diciamo più fonti da da pipeline abbiamo due al Sud uno verso verso est e due a nord che sono essenzialmente quelli russi Tarvisio Acri essendo venuto Degrees diciamo Parma arriva anche anche parte di gas russo
Stiamo lavorando per potenziare la tappa stiamo lavorando per potenziare i nostri impianti di rigassificazione sarà fondamentale
Questo lo sottolineo fondamentale perché quando guardiamo il titolo tra transizione contraddizioni questa è una delle contraddizioni ma sarà fondamentale che noi
Portiamo le due navi rigassificatori si
E le colleghiamo velocemente in particolare piombino e poi Ravenna nel due mila ventiquattro perché ci daranno ulteriori dieci miliardi di metri cubi
Che sono importanti la nostra strategia diversificazione più tutte le altre azioni che ci porteranno avremo un inverno
Qualora le forniture russe
Dovessero interrompersi completamente avremo un inverno difficile
Un inverno che fatto di ridimensionamento dei consumi a me non piace chiamarlo razionamento perché mi ricorda tempi
Che vogliamo dimenticare irrazionalmente proprio una parola
è una parola brutta anche se noi in un'economia da guerra ci siamo in una guerra ci siamo però ricordano quei tempi e non mi piace mi piace chiamarlo ridimensionamento dovremmo adoperare un forte ridimensionamento che riguarderà prigione nodo le famiglie
Ed eventualmente anche le imprese al quale stiamo lavorando con il governo in maniera molto precisa perché naturalmente al danno del prezzo non possiamo aggiungere anche il danno di interruzioni improvvise di gas questo davvero minerebbe
La competizione delle nostre imprese e stiamo lavorando attentamente e fabbrica per fabbrica concentri mento
Per comprendere assieme alla Commissione nazionale di sicurezza energetica as quali sono le aziende che possono essere interrompi Billi in quale ore e in quali modalità e poi concludo
Dicendo sul tema dire paure Juke come dire è stato ampiamente toccato il eccitato diciamo qui più volte
Io vi volevo dare alcuni dati numerici che credo siano esemplificativi per capire anche l'enorme complessità di un processo di transizione
Che vede e questa è la direzione nell'elettrificazione lo diceva bene
Renato ma Soncini dei consumi finali dei processi produttivi lo strumento principale per la realizzazione degli obiettivi che ci siamo dati come come Commissione europea come Paesi
Nel mille novecentonovanta
Era il la lettrice che azione del nostro Paese era il diciassette per cento in trent'anni il percorso dell'elettrificazione avanzato solo del cinque per cento oggi del ventidue per cento dei consumi sono elettrici
Il sessanta per cento delle tre città in Paesi come l'Italia è ancora prodotto con gas e con Carbone
Che adesso per le quelle contraddizioni che vedete sul tabellone abbiamo dovuto aumentare abbiamo di nuovo dovuto
Riprendere a produrre si capisce come processi progressi anche modesti come l'elettrificazione verso l'elettrificazione con fondi rinnovabili comportino uno sforzo titanico di investimenti
Di risorse umane e tecnologiche solo in Italia vi ricordo che per raggiungere risultati
Che abbiamo raggiunto in termini di produzione rinnovabile abbiamo speso oltre duecentocinquanta miliardi di incentivi
Il duecentocinquanta miliardi di euro che vi ricordo ancora gravano sulle bollette di famiglie ed imprese con un oneri di sistema per circa dodici miliardi all'anno
In Europa l'insieme di tutti gli obiettivi per raggiungere ancora diciamo una produzione limitata ha superato gli ottocento miliardi
Noi abbiamo valutato e qui concludo che lo presenteremo proprio martedì ai parlamentari europei a Brussel col presidente Bonomi
è tutto un sistema confindustriale che l'impatto per soddisfare gli obiettivi al due mila trenta quindi quelli relativi almeno cinquantacinque per cento il decarbonizzazione da parte di un paese come l'Italia
E qualcosa diciamo intorno ai mille cento miliardi di euro
Dove diciamo se guardiamo in cinquanta sessanta miliardi del PNR R. sono briciole cioè parliamo di un in investimenti in una fase come questa intorno ai tra i centotrenta e i centoquaranta miliardi all'anno
Che vanno rintracciati nelle famiglie e delle imprese nei nei bilanci deve far delle famiglie e delle imprese per abbiamo davanti a noi una montagna da scalare sappiamo qual è la direzione sappiamo che i tre blocchi così come li ho descritti
Diciamo sono interrelati tra di loro non hanno gli stessi tempi come abbiamo visto da questa crisi
L'aumento dei prezzi è stato molto più violento l'impatto sui nostri bilanci è stato molto più violento di quello che invece diciamo i tempi della transizione ecologia noi dobbiamo equilibrare questi tre fattori li dobbiamo portare in sicurezza e dobbiamo assicurare che su tutti e tre i procediamo nella maniera di non sbilanciarsi uno con l'altro immaginare che uno per esempio la transizione ecologica come abbiamo fatto e credo che e a mio avviso erroneamente
Anche la commissione europea abbia fatto dimenticando gli altri due
Ha creato diciamo in parte anche la situazione che stiamo che dobbiamo affrontare noi dobbiamo imparare a gestire la complessità di queste tre grandi di più tre in questi tre Grando fattori solo così
Possiamo raggiungere l'obiettivo più ambizioso cioè quello di arrivare a quei target di decarbonizzazione cui tutti noi speriamo famiglie imprese e cittadini per augurarci proprio a questi giovani e un futuro migliore che a cui che che gli spetta
Grazie
Grazie ad Aurelio Regina diciamo le cose che ha detto regina sono un un ottimo spunto verrà Stefano Grassi collegato dal suo ufficio presso la Commissione europea le capriole vecchio Ryuji Energia
Insomma molti dei temi sollevati
Da regina sono diretti anche a a Brussel nel cercare di capire
Come riorientare una serie di politiche che sono state immaginato in questi anni ecco in alcuni casi siamo arrivati
Pronti perché alcune cose erano state messe in campo prima ma forse su alcuni altri punti c'è bisogno di una maggiore solidarietà europea una maggiore coscienza dei vari Paesi che la situazione può sfuggire di mano se si opererà ecco con degli strappi da parte di singoli paesi
Credo che alcuni di questi strappi stanno iniziando un po'già di cucirsi però oggi per esempio tra sciolse ma crolla doveva esserci un un bilaterale che non si sa se succederà insomma le tensioni
Fra fra i Paesi anche tra paesi che hanno una maggior forza dell'Italia
A livello europeo non mancano e quindi chiediamo Stefano Grassi come riuscire ad armonizzare dalla commissione i ventisette
Punti esposizioni
E ognuno dei ventisette poi al suo interno ha un tessuto produttivo al dei consumatori a dei cittadini che poi a loro volta hanno delle esigenze delle così dei problemi che sono diversi in ogni Paese
Grazie innanzitutto buona sera da Bruxelles spero che mi sentiate
Grazie prima di tutto il Veneto essere con voi il festival della diplomazia e un saluto agli altri partecipanti al pane parla alla sua domanda effettivamente va al cuore della questione perché i miei colleghi prima Carlo Corazza Antonio parenti
Dottor Leonetti hanno credo l'onorevole Picierno hanno già sottolineato come l'uscita da questa crisi
Possa passare solo attraverso soluzioni comuni e condivisa a livello europeo
Che però restano oggettivamente ancora sfuggenti faticose da trovare
Credo ancora una volta l'intervento del del e Aurelio Regina è stato molto molto chiaro su questo punto quindi secondo me vale la pena chiedersi perché così che così faticoso perché è è così complicato
E forse bisogna cominciare la un primo passo indietro perché sì torniamo con la mente al momento in cui questa Commissione
E il due mila diciannove lanciato l'idea di un'agenda Greenville arrivo una transizione europea
Con degli obiettivi ambiziosi decarbonizzazione primo organizzazione nostra economia sostanzialmente su questa vicenda abbiamo trovato un consenso profondo forse anche con un po'di sorpresa si sono riuniti intorno a questa vicenda
Tutti gli stati europei anche su obiettivi ambiziosi ottomila trenta due mila cinquanta su un modello comune l'elettrificazione ma anche agli
Il gas rinnovabili questi settori su cui investire e questo consenso se mantenuto anche quando la l'agenda è stata sottoposta a alle prime prove nel primo set sesta con la pandemia quindi anche nella già nella progetto Next Generation Europe c'era stata una forte condivisione sulle priorità sull'allocazione delle risorse sulla direzione
Generale dove c'era la discussione è stata sui tempi sulle modalità nella transizione
Sottarchi cercava di di una del dei dei tempi e delle traiettorie
Che qui liberate mantenendo per esempio l'uso del gas come fonte di transizione chi aveva più Serge rapisce l'acceleratore chi cerca veramente contrasti sulla distribuzione nell'impatto e nei costi tutta la gente aveva transizione giusta nasce anche da questi avere una istituzione ingrata dei costi tesi però questo consenso che noi abbiamo visto per un anno un anno e mezzo o due
Adesso è diventato molto più chiaro scuro intorno all'agenda Vieri Bowery perché abbiamo visto nel primo momento lievi fratture a dopo l'invasione dell'ucraino di frattura con la Russia abbiamo visto ancora una volta un con qualcun Lazio venisse intorno all'agenda comune prima del summit informale diversa poi quello di marzo consiglio europeo di maggio tono ha un'agenda di disimpegno di diversificazione dalle importazioni russe
Abbiamo trovato o ancora una volta un forte consenso sul pilastro centrale di questa agenda con delle preoccupazioni sui tempi e alcuni hanno più difficoltà diversificare rispetto all'approvvigionamento russo
E chiaro non sono non solo al poster esistenza politica ma anche Gemina difficoltà
Di di trovare nelle fonti alternative
Ma piano piano che questa crisi energetica che accompagna la il conflitto in Ucraina ci sta approfondendo stiamo vedendo chiaramente che le divisioni le difficoltà sanno di di riemergendo e che c'è un vero rischio di frammentazione
Di non unita dentro il consigliere Petroni statico e questo se le do la mia vettura personale dipende da una serie di di fattori forse anche lo la diciamo il contrasto più opportuno un festival di nella diplomazia revocare
In primo luogo perché quello che è successo questa frattura
Profonda con quello che nel nostro mensurale del dichiarasse invio è il ha sostanzialmente sta ridefinendo completamente la mappa geopolitica
E dei flussi di approvvigionamento per l'Europa
Che si sta spostando quello che veniva da destra
A Ovest da nord a sud sta diventando un flusso di approvvigionamento che viene da ove essa a destra da sud verso no leggo alcuni numeri che danno chiaramente questa questa indicazione
Se noi guardiamo o accusa succedeva alla fine due mila vent'due mila ventuno prima dell'invasione quello che succede oggi vediamo che la su quali appare ma da parte della Russia è sceso dal quarantuno al nove per cento pel consumati Cassano
Allo stesso tempo abbiamo visto dei livelli record di fornitore di gas naturale liquido da parte degli Stati Uniti
Avevamo credo ventidue miliardi di metri cubi dormiva ventuno il mese scorso eravamo già trentanove oltre diciassette
Miliardi di metri cubi in più
Abbiamo visto un enorme aumento delle importazioni
Soprattutto riappare dalla Norvegia è una stabilizzazione della rotta mediterranea soprattutto attraverso l'Algeria e un aumento di oltre il cento per cento sulla rotta del del del quadrante sud-est ad attraverso la tappa e l'azienda c'è quindi per riassumere c'è un grandissimo spostamento odio politico nella mappa europea di approvvigionamento dall'Eurasia
All'Atlantico e al Mediterraneo
E questo Assad avendo un impatto notevole sistemi nazionali
Secondo elemento ha un impatto anche internazionale su cui gridano unite vengono insomma sarebbe utile occasione dell'azione deve anche come comportamento europeo sta avendo un effetto sulla sulla domanda il consumo di energia nei paesi in via di sviluppo
E non solo dato dei ventuno rigassificatori flottante disponibile nel mondo venti sono ci contrattati nei Paesi europei sono uno nei Paesi asiatici
Seconda cosa che sta cambiando europei rapporto tra centro e periferia e e ristretto avvicinato
Che stiamo vedendo che ci sono due aree che erano sostanzialmente periferia energetica nell'ultimo decennio restano invece entrando a nella prima lei nelle nostre forniture uno nell'area del Nord del mare nel Nord-Est atlantico
Sempre stato un'area di forniture energetiche ma in questo momento mai vediamo i dati della Norvegia forse primo fornitore riappare dell'Europa
E se guardiamo le forniture dichiarasse che vengono dalla dall'Inghilterra verso l'Europa riparte Allen J. parte parlando alla Norvegia sono aumentati del quattrocento per cento
Ed è un canale di forniture essenziali allo stesso tempo questa e che sta diventando chiave anche battuto lo short l'eolico
Sta diventando un'area cioè di deve dipendere la sua sicurezza energetica dal rapporto con l'Unione europea il basta segnalare la protezione delle infrastrutture critiche questo momento ci sono ben altri
Dal Guardia costiera unanimità tedeschi e francesi
Inglese che stanno sorvegliando le corse della Norvegia perché oltre nove mila metri quadri d'installazione insomma Easy ogni giorno vediamo un battello di cosiddetta ricerca di un certo salto che in quel senso
Quindi sta creando una una realtà periferica centrale di archiviazione
Possono essere molto bene sull'altra e anche quella del Mediterraneo orientale
Idee legni
I giacimenti di Zoro in Egitto rapporto Egitto Israele in nuovi giacimenti vicino al citofono dite
Giacimento del vantano Israele stanno creando un'aria che potenzialmente potrebbe essere strategicamente chiave per stabilizzare il supply all'Europa
Vediamo anche un progetto concorrente di auto turco per la le forniture e noi stiamo vedendo ancora una volta che si sta spostando la mano europea
E tutto questo per tradurlo nell'impatto cosa succede dentro il Consiglio europeo
Stiamo vedendo che sta cambiando molto ha figlie qui liberi di poter gli interessi dentro al Consiglio europeo quello a cui lei si stava riferendo perché è una sfida al mare non solo geopolitica macro economica di competitività tra sistema industriale
è uno choc asimmetrie
E quindi noi vediamo un gruppo di Paesi Qian diversificato meglio come palesemente è stata ricordata la Spagna parte anche l'Italia adesso da altri chiederò soffrono molto di Ribezzi ancora elevati e danno spazio fiscale limitato per affrontarlo e che quindi premono per soluzioni complesse a regolatore l'intervento il mercato
E una serie di Paesi come la Germania impresa del centro Europa all'Olanda stessa che hanno diversificato molto meno annuncia Elio timore di sicurezza dell'approvvigionamento mano spazi fiscale molto elevati per intervenire
Per compensare i costi per l'errore Telese e ancora dei prezzi relativamente un po'più basse d'altri mercati europei e quindi sostanzialmente puntano ad altri strumenti sono quelle ad esempio nel supporto alla domanda del del della tetto alle fra marginali
Le altre cose di cui mi occupo elementi di riduzione del consumo di coordinamento della riduzione del consumo di gas vediamo sistemi come quello francese hanno puntato molto sul nucleare
E sono più interessati a prezzi regolamentati altri sistemi tutti i Paesi scandinavi e baltici hanno molte più rinnovabili e puntano molto più sul mercato mercato beh quindi c'è una genuina difficoltà di trovare una compensazione
Trani tra l'interesse
E che rischiano in questo momento di diventare anche un problema di frammentazione del mercato interno perché alcuni hanno risposte idilli susseguiti gli aiuti di Stato altri di chiusura delle frontiere tenersi poco chiaro
E la difficoltà che abbiamo e che si deve tutte le proposte che abbiamo fatto compresa quella ieri che oggi dal Presidente spiegato ieri con noi a Strasburgo è oggi a Bruxelles sirene questo tentativo di trovare un compromesso di aprire delle strade ma di tenere tutti insieme
Un dibattito franco tedesca dibatta sulle infrastrutture tra la penisola Iberica del centro Europa
C'è spiazzano indusse autonomica tracce spiazza allora ambizione di avere leggi a Marsiglia quindi sono sono confronti un po'normale secondo me nella mia esperienza questa crisi somiglia più a quella del due mila undici due mila dodici
La crisi finanziaria in termini di di equilibri di potere di approccio alle diverse soluzioni interventista chi voleva osterie
Cioè e piuttosto che alla crisi del corridoio si è trovata più facilmente la solidarietà chiudo con solo due
Telegrafiche osservazioni
Una che anche se tutte è complicato
Scusate vedo una maturazione comunque delle
Nel tempo delle dell'approccio europeo all'inizio abbiamo fatto solo un quadro in handling di di di
E invitare gli stati attraverso tutto in quello che noi chiamavamo la cassetta degli attrezzi di interventi nazionali poi abbiamo provato nel coordinamento perché siluro è una forma di coordinamento
Stiamo andando verso quelli che io ho pochi Comuni lo storage comune il coordinamento e la riduzione della domanda
E e abbiamo messo ieri sul campo fare le proprie soluzioni ingenuamente europee e se si parla di un Paese europeo di un indice alternativa Titina
Il giorno precedente acquisti collettive sono veramente soluzioni Unione delle energie
Quindi nella difficoltà però vedo che è un progresso alla maturazione cioè quindi noi restiamo comunque ottimista di fondo e qui veramente chiudo perché abbiamo davanti un inverno difficile scelte dolorose ma nella sofferenza di quest'
Transizione dia dalla dipendenza energetica dalla Russia con tutto quello che comporta
Stanno emergendo
Delle soluzioni di medio termine più rinnovabili più efficienza più unione dell'energia
E secondo me a medio termine
Danno una risposta di competitività di autonomia e sovranità energetica all'Europa che ci posizionerà molto meglio tra due o tre anni di quello che siamo dobbiamo superare uno prendermi difficile
E quindi dobbiamo stringere i denti perché è una battaglia dura ma secondo me alla fine riusciremo vince
Grazie grazie grazie a Stefano Grassi per la sua nota ottimistica dare la parola adesso Giuseppe Argirò che amministratore delegato di CV a che ci può parlare
Forse delle strategie invece legate alle rinnovabili perché la sua azienda diciamo punta molto forse tutto sulle rinnovabili
Grazie a tutti
Sono contento di essere tornato dopo qualche tempo al Festival della diplomazia e approfitto per ringraziare Giorgio Bartolomucci anche per questo sforzo importante insieme a tutto il comitato
Per organizzare questo evento davvero straordinariamente importante io
Approfitterei in ragione del fatto che chi mi ha preceduto diciamo ha portato avanti molte delle argomentazioni che anch'io avrei dovuto trattare lo ha fatto certamente in modo molto autorevole lo ha fatto anche in modo esaustivo e e quindi mi limiterò a trarre diciamo dapprima alcuni spunti
Cercando magari anche qui qualche provocazione approfittando del fatto che davanti a me ho questa bellissima platea
Di di ragazzi di giovani
Che con una premessa che vi faccio che promette alcune considerazioni che mi sentirete fare potranno dare l'idea di essere considerazioni un po'pessimistiche ma in realtà di fondo sono convinto che le soluzioni si troveranno quindi quello che sto per fare prova mentre come contributo è quello di cercare di dare un contributo diciamo facendo un'operazione di verità che secondo me un po'e mancata in questi mesi in questi ultimi dodici mesi e la verità è sempre una cosa importante da condividere perché poi stimola le riflessioni anche comuni
E può portare le volte delle soluzioni che magari non si immaginavano neanche quindi anziché un intervento organico ripetendo magari cose che molti maniera molto intelligente sono state già
Dette proverò a raccontarvi quello che l'amministratore delegato di un'azienda
Tra le prime cinque del paese per produzione di energia rinnovabile ha vissuto in questi dodici quindici mesi
E quello che abbiamo vissuto e certamente lo shock energetico più importanti della storia certamente dal dopoguerra ad oggi ampiamente superiore nei suoi affetti a quell'ora lo shock petrolifero del settantaquattro
Ciò che mi aggettivo che naturalmente poi si trasforma purtroppo si sta trasformando anche in uno shock macro economico che già insiste purtroppo sulle famiglie e sulle imprese che purtroppo si dispiegherà nei prossimi mesi in maniera ulteriormente importante allora
Diciamo quello che osservato io è stato naturalmente
Come diceva molto correttamente regina un processo che non è legato esclusivamente alla crisi geopolitica e poi il ventiquattro febbraio all'invasione dell'Ucraina ma in processo che parte da lontano come sciocca energetico che inizia a manifestarsi
All'inizio del secondo semestre del due mila ventuno anche perché oltre la crisi le idroelettrico del Brasile oltre le al problema delle centrali nucleari francesi Nolte allo shampoo spande Micol tra le pronta al problema enorme delle saprai Chance
Oltre a quello che cominciava a essere la dichiarazione di guerra della Russia attraverso i rubinetti dei gasdotti che portavano il gas al Paese non ci dimentichiamo che arrivate in maniera pesante una super nazione che la Cina avviando un processo di transizione anch'essa importante per esempio
Virando dal carbone verso il gas
E quindi portando una domanda di gas particolarmente rilevante nell'arco di questi ultimi mesi questi elementi tutti insieme hanno creato una sorta di tempesta perfetta tempesta perfetta che naturalmente e questo ed è diciamo una delle secondo me prima o per prima delle operazioni verità che occorre fare e stata cavalcata dalla speculazione perché questo dobbiamo dircelo
E quando io parlo di speculazione paludi speculazione finanziaria che nulla a che fare con l'economia reale io sono laureato in economia e tecnica di mercati finanziari quindi no non sono tracciabile comiche di essere una persona contro i mercati finanziari no ma i mercati finanziari
Quali oggi sono i mercati delle commodity ISO veniva citato il Ttf io cito e il s'che il mercato più grande all'ingrosso dell'energia elettrica d'Europa cui aderiscono cinquecento operatori che fa parte del gruppo Deutsche Börse e ha sedi a Lipsia dove si scambiano i derivati energia che sono i fondamenti del delle aziende di produzione energetica i fondamenti di commercializzazione all'ingrosso dell'energia elettrica e vi dirò qualcosa da questo punto di vista
Sono mercati che non hanno le caratteristiche per essere mercati
Perché se Wall Street piuttosto che grandi Borse come quella di Londra fossero viziate da a simmetria informativa
Non significatività degli scambi non rappresentatività dei prezzi
E quindi in ultima istanza manipolabilità quei mercati verrebbero subito per sarebbero oggetto di un intervento da parte delle autorità per cercare di capire come affrontare questa incredibile inefficienza di questi mercati
Allora il TT FX soffrono profondamente di questi vizi di questi vulnus che fanno sì che questi mercati siano mercati manipolabili
Certamente manipolati dalla speculazione che ha lucrato molto sulle spalle dell'economia reale europea
Rispetto alle queste a queste commodities cioè il gas e l'energia elettrica
Ma peggio ancora potrebbero essere manipolati per esempio da soggetti che possono avere interessi di tipo geostrategico magari contrari agli interessi della casa comune europea allora su questo e faccio un'ulteriore premessa
Che la situazione che stiamo vivendo una situazione talmente complessa talmente drammatica
Che nessuno alle soluzioni nessuno ha un'unica verità nessuno può avere un'unica soluzione ma certamente i governi d'Europa tutti si sono trovati ad affrontare la stazione straordinariamente difficile
E quindi quando esprimo delle valutazioni come dire non hanno la minima intenzione di essere una critica ma evidenzio evidentemente alcuni aspetti che ripeto ho vissuto nel vivere lo choc energetico
E partendo dall'Europa certamente quello che io riscontro rispetto alla risposta
Che l'Europa ha dato questo sciocca è intanto un problema di tempistica che evidentemente nonostante gli sforzi straordinari abbiamo sentito i colleghi relatori che ci fanno da Bruxelles certamente un lavoro immane Complesso ma certamente pongono una un problema sulla governance e sulla gestione sulle modalità con cui le crisi devono essere affrontate perché evidentemente porre delle soluzioni
Quando le crisi si sono trascinate nel tempo non è la stessa cosa che avere una capacità di intervento una governance che ti consente di intervenire in tempi relativamente brevi
Allora la sensazione la percezione degli operatori e che evidentemente il l'intervento del dell'Europa non è stato ad oggi così tempestivo sul piano sostanziale
The concreto rispetto a questi meccanismi a questo sciocca che sta determinando
Una ricaduta macro economica molto molto complessa in questi mesi e che purtroppo si aggraveranno il prossimo
E probabilmente
Diciamo questa questa governance è determinata dal fatto che evidentemente gli interessi sono contrastanti e quindi mettere d'accordo posizioni diverse sul piano europeo certamente un'opera estremamente difficile
Però lo diceva molto bene regina prima
è chiaro che se ognuno approfitta di una situazione di crisi per trarre un vantaggio soggettivo o in termini di competitività del sistema industriale o in termini magari politici nazionali
Per cavalcare diciamo un interesse nazionale diciamo che questo meccanismo che il contrario della solidarietà probabilmente non contribuirà a consolidare positivamente la casa europea di cui in realtà tutti abbiamo bisogno quindi credo che sia importante prendere coscienza del fatto che si deve fare certamente molto di più
E certamente si deve fare in tempi che siano compatibili con la gestione dello choc energetico per esempio
Sulla pandemia c'è stata forse una percezione diversa sia la modalità la quantità di intervento che anche i tempi con cui si sono dispiegati questi interventi certamente sono stati a mio avviso diversi rispetto a quelli a cui stiamo assistendo in questa fase perché promette il sentire era più condiviso oggi invece alcuni Paesi cercano di prendere vantaggi
L'altro elemento su cui diciamo mi voglio soffermare
E quello e qui farò diciamo il difensore delle rinnovabili e non lo faccio con un approccio ideologico lo faccio nella piena consapevolezza che la transizione dovrà essere una transizione giusta dovrà nessuna transizione governata dove sono transizione che consenta un accompagnamento significativo per ancora molti anni delle fonti fossili ma certamente una transizione che non ha tenuto il passo che avrebbe potuto tenere
Sono state citate risorsa importantissima prima destinate a questi interventi a queste infrastrutture energetiche ma se noi facciamo il calcolo diciamo del costo del mancato costo ambientale delle fonti fossili
Che ci sono state vendute per decenni a basso prezzo non tenendo conto delle cosiddette esternalità negative che producevano che oggi sono un costo immane per il pianeta
Basta pensare al costo per l'agricoltura di una stagione siccitoso a basta pensare ai costi delle dei fenomeni meteorologici così radicali e così forti e danni che provocano per riequilibrare immediatamente quei conti per cui quelli che sembrano Conti giganteschi
Lo sono perché evidentemente non sono stati fatti con le stesse modalità con cui si sarebbero dovuti fare per esempio nella valutazione del costo del fossile
Si parlava prima del costo si parla prima l'approvvigionamento del gas da parte di Stati Uniti no ma qualcuno ha idea di che cosa significhi sotto il profilo ambientale il fracking
O gli scisti bituminosi cioè
Questa cosa e va sempre in secondo piano io credo che sia un errore grave perché se non calcoliamo un green primi Umma associato a quel costo del fossile nei conti facciamo dei conti che non sono
Correttamente paragonabili per cui i conti dobbiamo farli tenendo conto anche delle esternalità negative che producono le fonti alternative a quelle Green e a quelle in particolare
Che a cui ci riferiamo alle alle fonti rinnovabili di energia questo non lo si sta facendo non si sta tenendo conto dei costi diretti dei disastri il cambiamento climatico non voglio parlare come via del rischio di estinzione della specie umana ma diciamo ottimisticamente
Diciamo che sopravvivere nomadi qui a quando ci saremo adattati al nuovo contesto climatico i costi rischiano di essere molto più alti di quelli che invece saranno i costi che dobbiamo sostenere per una transizione che a mio giudizio invece deve accelerare e deve accelerare in maniera importante in questo contesto l'Italia
L'Italia
E qui racconto sempre quello che ho visto in questi dodici quindici mesi arriva uno choc energetico
E le prime cose a cui assisto sono sedicenti Esperti della materia che vanno nelle televisioni e nelle trasmissioni popolari a raccontare che non abbiamo capito niente
Il Greenville è una stupidaggine abbiamo scommesso sulle fonti di energia che non ci danno garanzie
Ma veramente l'esatto contrario
E proprio perché non abbiamo scommesso abbastanza sulle fonti rinnovabili di energia e sulle infrastrutturazioni correlate penso per esempio alle reti di trasmissione nel nostro Paese
Che naturalmente vedono una grande fonte di energia interni di generazione al sud è un grande consumo al nord e questa energia deve essere trasportata
Da sud a nord ma sapete spesso perché non si realizzano queste reti perché non ci sono le procedure autorizzative per poterle fare non perché manchino i soldi
Ma quando un soggetto pubblico come Terna che è lo Stato
Che il il soggetto a cui lo stato affidato la gestione nazionale in regime di monopolio delle reti di trasmissione si trova a far la coda con gli altri per le procedure autorizzative per realizzare i grandi
Cavidotti e grande le grandi linee di trasmissione allora qui come dire dobbiamo fare un'operazione anche quindi ferita e dobbiamo avere il coraggio di dirci le cose a legislazione vigente
Noi non riusciremo a raggiungere i target previsti ognuno per
è una bugia dire che faremo sette otto gigawatt di rinnovabili all'anno di qui al venti trenta perché a malapena forse quest'anno arriveremo due
Perché poi si confonde l'autorizzato alla commissione via quattro gigawatt con quelli che poi sono i perfezionamenti delle procedure autorizzative che arriveranno in fondo che non saranno oggetto di ricorsi e se va bene quest'anno finiremo a due
Ce ne mancano sette otto ancora quest'anno
Allora
L'operazione verità deve essere che ci dobbiamo dire in faccia come stanno le cose dobbiamo capire se esistono delle soluzioni io credo che esistano e per questo sono ottimista e dipendono anche dalla nostra volontà perché qui non c'è un problema né di risorse né di tecnologie né di fattibilità né di materia prima naturale cioè il sole il vento ogni tanto un polacco manca ma c'è a in abbondanza ancora anche quella
Abbiamo un sistema che ci impedisce in tempi ragionevoli di realizzare le infrastrutture di cui abbiamo bisogno questo il tema
Oggi in emergenza poi nel medio-lungo periodo ragioneremo come via sull'autonomia energetica europea sul contributo dedica
Ah sì sulle modalità di approvvigionamento però nel breve periodo ci sono delle cose che si possono fare che non costano per esempio un processo di delegificazione violenta rispetto alle procedure autorizzative polarizzazioni impianti rinnovabili noi abbiamo un progetto all'interno di un grande parco ho la fortuna di venire
Da da una regione che la Valle d'Aosta che la proprietaria al cento per cento l'azienda di cui sono amministratore Gatto
Un progetto per un revamping
Con il quale investiamo duecentoventi milioni di euro ed è lì giacente da tre quattro anni pro mente tempo di realizzarlo
Ne passeranno oltre sei o sette
Allora non è più tollerabile che una gestione come in questo caso nostra di un impianto che è stato realizzato dai prigionieri di guerra del mille novecentoquindici quindi a canali di derivazione fatti con le pietre la malta che hanno cento anni di storia e che hanno fatto
E hanno dato un contributo straordinario oggi hanno bisogno di un amante non ci possiamo mettere sette otto anni per realizzarle
Di cui cinque di procedura otto o meglio dieci anni di quei cinque sei di procedure autorizzative quattro cinque per realizzarli
Allora dobbiamo immaginare un meccanismo che consenta di modificare questo stato di cose che questo stato di cose lo modifichiamo mio avviso accelerando in maniera molto rilevante
Sulle rinnovabili non solo perché sono lo strumento di di lotta al cambiamento climatico dia di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico ma perché consentiranno anche di ridurre i costi in maniera molto rilevante
E considerare Consip consentiranno anche di migliorare l'autonomia energetica e quindi la sicurezza nazionale del nostro Paese allora io mi domando provoca sempre provocatoriamente perché non abbiamo in una situazione come questa ha fatto per esempio una dichiarazione di stato di emergenza nazionale
Individuando magari un commissario delegato a questa tipologia di interventi interventi di infrastrutturazione sistema energetico nazionale
Che avesse una deroga alle norme ordinarie vengo dalla Liguria come nascita e come origine e abbiamo avuto una tragedia come quella del ponte Morandi se non ci fosse stato una norma primaria che attribuiva competenze e deroghe normative per la redazione di quel ponte con in più vorrei aggiungere un commitment straordinario dal presidente a Repubblica al sindaco di Genova che di fronte all'opinione pubblica mondiale
Sostenevano questa iniziativa perché rappresentava l'immagine del Paese che andava riparata
Rispetto a quello che era successo
è stato realizzato in due anni ma se ci dice Risi monito con procedure ordinarie saremo ancora qui a discutere con la Soprintendenza sull'assetto cromatico del ponte probabilmente ma non è colpa delle Soprintendenze
Se quelli sono diciamo hanno un un un assetto culturale e degli strumenti normativi a disposizione siamo noi che dobbiamo mettere a disposizione degli strumenti diversi non possiamo prendercela con la responsabile sovrintendenza di Piombino
Che ha posto il problema cromatico della nave in avvicinamento rigassificatore perché la legge che glielo impone
E quando è stato nominato commissario Gianni presidente alla Regione nessuno ha derogato alla norma paesaggistica
Perché fa al commissario con gli attrezzi come dire con cui si fa l'amministrazione ordinaria e quindi la compatibilità dei tempi non è compatibile con quello che occorre fare e allora mi scuserete se mi sono accalorato
Ma diciamo compassione cerchiamo gli operatori di svolge questa funzione
E quindi credo che sia importante stimolare provocatoriamente delle riflessioni
E concludo dicendo sempre provocatoriamente facendo riferimento a quello che quel contesto culturale quando c'è stato lo choc energetico
Ha portato per esempio nel nostro Paese quando si diceva che aveva scommesso sulle rinnovabili era stato una scommessa sbagliata mente la funzione dei fosse di sabbia stata ancora star di un elemento importante
Per procedere è venuto fuori che c'era una responsabilità importante
Da parte diciamo di questo mondo che stava guadagnando su un'economia di guerra di grandi extraprofitti risultato quale che sono stati fatti due interventi a mio avviso distorsivi del mercato
Perché quando hai un'azienda che fattura decine di miliardi e paga settanta milioni gli extra profitti e quando e aziende che fatturano centinaia di milioni e pagano venticinque milioni di extra profitti evidentemente c'è un meccanismo distorsivo di mercato
E questa cosa non è tollerabile in più a quelle aziende che facevano Investimenti come noi che siamo azienda cento per cento rinnovabile ci vengono sottratte risorse che sarebbero state destinate agli investimenti
Allora io dico e insistono le rinnovabili non hanno la responsabilità di extra profitti le rinnovabili sono la soluzione e su questo va accelerato
Il processo se poi ci sono dei margini di miglioramento economico perché i prezzi a livello europeo sono cresciuti e quindi chi ha capacità operativa
Manageriale imprenditoriale realizza come dire un miglioramento dei propri conti economici per esempio distinguiamo nella tassazione tra coloro che prendono queste risorse per darli come dividendi agli azionisti e coloro che prendo queste risorse per fare investimenti
Allora occorre un discrimine ogni europea ha cominciato a ragionare esempio sugli extraprofitti sulle rifà marginali a dei tetti a centottanta euro mi permetto di dire che sono compatibili evidentemente coi costi industriali a differenza di quelli italiani che stati posti a cinquantotto giusto per fare un'analisi comparativa quindi mi immagino spero come dire che l'ispirazione europea questa volta certamente positiva
Si tradurrà anche il nostro Paese poi in azioni positive e concludo ringraziandovi per l'attenzione
Dicendo che comunque dobbiamo rimanere tutti positivi a condizione che rimarremo uniti nelle nella direzione insieme verso quella che doveva essere con coraggio ha la l'affrontare il cambiamento che certamente necessario
Grazie a Giuseppe Argirò allora do la parola Demostene esplorò scherzi nella regia Economist che il Centro Europa ricerche autore anche di un libro che credo che adesso sarà proiettato dietro di noi crisi o transizione energetica
Come la croce
Se la possono accorciatola adesso sì credo che tu posso la possibile infantile muovere mass
Io
Posso cercare
No no more su no questo modo acqua
Allora forse chiedevano la regia
Se possiamo gestire le slide dal computer
No a ok Luigi voi gestire ok allora chiamarlo io sì loro loro loro gestiscono slide perfetto
Allora
In primo luogo volevo ringraziare tutti quanti
Tutti presenti e ovviamente gli organizzatori di questo importante evento ritorno dopo due anni con con grande piacere
E quindi grazie in secondo luogo mi scuso soprattutto con i giovani ma anche con tutti i partecipanti perché dovrò andare a prendere un treno quindi con ogni probabilità perderò la discussione successiva e questo mi dispiace molto
Anche perché è nel mio intervento
Probabilmente dirò e avrà un taglio diverso da chi mi ha preceduto e spero che questo possa essere utile per la discussione
Parlerò di gas naturale ecco una piccola chiusura sul sul petrolio in particolar modo sull'OPEC l'URSS se cortesemente possiamo andare alla prima slide
Esatto quella successiva
Esatto partiamo dall'analisi dei prezzi del gas di cui abbiamo già parlato
Che però a mio avviso necessitano di qualche puntino sulle i allora i prezzi del gas naturale sono fortemente aumentati nel mercato regionale europeo a partire da marzo due mila e ventuno
Nel due mila e ventuno in particolar modo i pressi del gas naturale in Europa aumentano anno su anno del quattrocento per cento
Quali sono le cause ebbene nel primo rapporto CER centro appare cerca sulla transizione energetica che abbiamo presentato a febbraio due mila e ventidue abbiamo individuato tre macro aree
La prima sulla quale si sono concentrati la maggior parte degli analisti i fattori di mercato
Incremento della domanda del gas naturale in Europa del sei per cento nel due mila e ventuno a fronte di una domanda in calo da oramai quindici anni e con la scorte
Che nell'ottobre del due mila e ventuno sono al di sotto della media dell'ultimo decennio in maniera piuttosto significativa
Un incremento però della domanda del sei per cento nonostante un calo dell'offerta non può spiegare un incremento dei prezzi del quattrocento per cento per cui esistono altri fu macro fattori velocemente noi abbiamo individuato quindi fattori geopolitici che vorrei portare alla vostra attenzione due fattori geo politici importanti
Il primo soprattutto per quanto attiene interessi strategici dell'Italia e quello che poteva essere il ruolo di Abba del gas dell'Europa centro-meridionale da parte del nostro Paese
Se non fosse stato cancellato il progetto del gasdotto South estrema che univa la federazione russa con la Bulgarian attraverso i fondali del Mar Nero e poi il nostro Paese
Per una capacità di trasporto di sessantatré miliardi di metri cubi annui in questo progetto
è stato abbandonato a contratti firmati in conseguenza delle pressioni statunitense sul governo bulgaro che ha stracciato contratti estremamente vantaggiosi anche per la stessa Bulgaria
E IMI ergastolo ma avevano una joint-venture paritetica
Secondo aspetto geopolitico la costruzione del gasdotto Nord Stream due che invece unisce federazione russa e Germania attraverso i fondali del Mar Baltico bypassando baltici e Polonia
Che in virtù delle sanzioni anzitutto Statunitensi ma successivamente anche europea
Non è mai entrato in vigore sessantatré miliardi di metri cubi l'Offerta il primo gasdotto cinquantacinque miliardi di metri cubi l'offerta del secondo cast otto
Terzo punto i fattori concernenti la transizione energetica che tutti quanti auspichiamo sia ben chiaro ma che nel due mila e uno
Hanno evidenziato problematiche sia concernenti l'incremento dei prezzi né i certificati di emissione
Nel sistema Ets che voi tutti quanti conoscete ma sono anche emersi purtroppo i limiti
Delle fonti rinnovabili su tutti la densità di potenza e
L'intermittenza livello tecnologico oggi non ci permette quindi ancora di poter sopperire alle fossili necessitiamo di un grande avanzamento tecnologico che sarà possibile nel giro di anni decenni di tanti soldi la transizione energetica viene stimata a livello globale tra i novanta e centosettanta trilioni di dollari
Il PIL mondiale cento trilioni
Di dollari tanto per tanto per avere un'idea dello sforzo che noi che noi abbiamo di fronte
Ma serio dovessi suggerire quello che a mio avviso l'elemento che più ha determinato l'incremento dei prezzi del gas naturale in Europa io non avrei alcun dubbio nell'individuare i cambiamenti intervenuti nelle modalità contrattuali di acquisto della materia prima
E qui è bene fare
Una precisazione con Confindustria che prima mi ha preceduto perché il riferimento alla all'Offerta nel mercato spot della Gazprom di ottobre due mila e ventuno è corretto ma la domanda che dovrebbe seguire forse gastro non rispettava i contratti nel fare ciò attenzione
Perché a questo sarebbe falso Gaspero i contratti li rispettava egli ha rispettati fino all'ultimo almeno fino a tutta la primavera due mila ventidue e quei contratti questo l'elemento centrale sono stati cambiati da noi europei
Con la contrarietà dei russi
Io assistevo a tutti i forum internazionali dove la Gazprom ci diceva
Attenzione perché nel cambio dell'indicizzazione dall'oil link al gas gas Combine eretti un disastro le parole di Sergei com'responsabile finanziario della Gazprom
Vorrei farvi notare che quei contratti gli chiediamo noi Paesi consumatore la fine degli anni Settanta come giustamente veniva detto prima
Non
I paesi produttori
Quindi stiamo molto attenti noi abbiamo chiesto un cambiamento
Nei e i cortei nella dimensione ecco perché le scorte calano a marzo due mila ventuno non perché la Gazprom non ci portava a gas la Gasparri rispettava i contratti che noi gli abbiamo chiesto e soprattutto nell'indicizzazione grave gravissimo errore riconosciuto da un solo politico in Italia Romano Prodi
Che dall'Annunziata nella trasmissione In mezz'ora a marzo ebbe il coraggio di dire ci siamo tirati la zappa sui piedi ma evidente Prodi partecipava questi forum dove erano presenti Gazprom Rocinha è forte
ENI ENEL e le principali medici ora mondiali
Passiamo per favore alla slide numero due
Che invece fari fuori riferimento se possiamo cortesemente andare avanti con la slide successiva
Alle conseguenze ora su questo punto io vorrei essere molto chiaro le conseguenze per il nostro Paese per l'Unione europea sono quelle di un processo di de industrializzazione in favore degli Stati Uniti e dell'Asia
E anche qui vorrei essere chiaro noi rischiamo un processo di deindustrializzazione
Nello scenario migliore cioè nello scenario in cui il gas naturale ci arrivi nel prossimo inverno
A dimostrazione di ciò vorrei fornirvi il primo il dato relativo ai consumi di gas naturale della manifattura italiana nel primo trimestre due mila ventidue quando quindi gli effetti del ventiquattro febbraio non sussistono
Ebbene non segnava un meno otto virgola uno nel primo trimestre due mila ventidue solo il settore manifatturiero italiano
Il che indica che le conseguenze su di questo cale Cause scusate di questo calo sono nei prezzi Dam di marzo da marzo due mila e ventuno in poi
Fortemente riconducibile a quello che dicevo prima rispetto alla indicizzazione modificata secondo punto al resto della transizione energetica purtroppo per non dire un passo indietro è evidente
Se noi utilizziamo meno gas naturale che è tra i combustibili fossili è quello che emette meno C o due dati i limiti ripari ripeto purtroppo delle rinnovabili dobbiamo utilizzare più carbone e più petrolio e già nel due mila e ventuno Europa e Stati Uniti hanno utilizzato più petrolio più carbone così come i dati di quest'anno ci dicono che anche in Italia così come in Grecia in altri Paesi europei stiamo utilizzando più carbone la stessa Unione europea già stimato incrementi nei consumi di carbone dell'UE
Nei prossimi anni attorno al cinque sette per te sette per cento tant'è che si sta pensando anche di ampliare l'ammontare dei certificati di emissione
è evidente utilizziamo meno gas più carbone dobbiamo avere una platea più ampia di certificati di emissione quali sono le soluzioni proposte dall'UE velocemente distorsione della domanda acquisti comuni di gas naturale
Il PRAE scardina amico e a tempo determinato è evidente che sia a tempo determinato il mercato
Del gas non è un mercato mondiale esistono tre mercati regionali a differenza del petrolio per cui questa opzione che io condivido sia chiaro è possibile a tempo determinato perché il rischio che il prezzo in Asia
Superi nuovamente quelle in Europa e quindi l'LNG statunitense che giustamente prima veniva definito come devastante per l'ambiente
Riprende la via dell'Asia se cortesemente potete andare alla slide successiva
Quelle che invece sono le soluzioni che suggerisco e che partono da una premessa molto chiara noi non abbiamo un problema energetico non abbiamo un problema energetico tu curato noi abbiamo un problema militare non siamo in guerra e in seno a questo problema abbiamo anche un piano energetico da risolvere
Per cui la necessità a mio avviso è quella di una ridiscussione delle sanzioni in ambito NATO
La mia impressione era che il blocco NATO continentale stia pagando le sanzioni a differenza invece del blocco NATO anglosassone è una mia impressione e forse anche la vostra secondo punto un ritorno all'indicizzazione o il link non per fare un piacere a Vladimir Putin ora Sergei Commerz ma perché è un nostro interesse nazionale
Perché ai prezzi di queste ore del gas naturale che è crollato rispetto a giugno noi siamo comunque nell'ordine dell'otto dieci volte di più
Di quello che pagavamo nel decennio trascorso non reggiamo questi prezzi
Terzo punto l'Energia non più intesa come arma di ricatto sento parlare solo ed esclusivamente di ricatto utilizzo della dialettica soprattutto per voi giovani
Bensì come strumento che possa favorire un processo di te escalation del conflitto in corso è evidente che problemi energetici non si possono risolvere così a latere del conflitto bensì all'interno del conflitto
Da ultimo mi permetto di sottolineare per il nostro Paese viste le proposte di questi giorni che avanzano in ambito geopolitico
Che se la Turchia secondo esercito della NATO sottolineo che acquista anche missili dalla Federazione russa
Divenisse effettivamente a del gas russo l'Italia potrebbe parzialmente rifarsi dal danno causato dall'abbandono del progetto South Stream due minuti sul petrolio cortesemente l'ultima slide
Slide e che si ricongiunge al tema del gas naturale non sono due aspetti disgiunti ma complementari il cinque ottobre l'OPEC Plus ha tagliato la produzione di due milioni di barili al giorno
Per novembre la Casa Bianca ha definito aggiungo giustamente tale scelta come atto ostile nei propri confronti ora l'OPEC plus è la somma dell'OPEC guidato dall'Arabia Saudita e dei paesi non OPEC guidati dalla Federazione russa ventitré Stati maggiori produttori di petrolio poco meno di cinquanta milioni di barili al giorno sui cento prodotti
Quando nasce l'OPEC lo siamo oltre importante capire ciò la PEC Los nasce a novembre due mila e sedici sulla scia
Della vittoria militare che ci piaccia o meno della federazione russa e dell'Iran nella guerra in Siria
E della contestuale sconfitta dell'Arabia Saudita del Qatar e in parte anche degli Stati Uniti d'America
è quella vittoria che permette alla Russia di creare l'OPEC plus e di essere un passo avanti rispetto alla stessa Arabia Saudita
E questo accordo lo dimostra la federazione russa la principale beneficiaria del taglio perché perché è l'unica che in realtà non taglierà nessuna montare perché la propria quota produttiva era già inferiore a quello che era il proprio standard a differenza invece dei sauditi che taglieranno di oltre cinquecento mila barili al giorno
E concludo
Riportando alla memoria alla vostra attenzione
Il voto all'assemblea dell'ONU del due marzo due mila e ventidue quello di condanna alla Federazione russa per l'invasione delle dell'Ucraina nel ventiquattro febbraio beni in quella sede
Il voto ci diede delle indicazioni qualitative molto interessanti due su tutte
Dei membri dell'OPEC plus quasi la metà tra questi quelli africani dai quali il nostro governo è andato da maggio in poi a chiedere maggiore gas naturale e petrolio non hanno votato contro ma si sono astenuti è un dato di fatto può piacerci ma è un dato di fatto
Secondo aspetto il primo e il terzo
Prime terzo principali importatori di greggio al mondo Cina
E India si sono astenuti in quella sede non a caso il principale sito americano di energia o il price dichiarò sulla scia di questo vuoto
Che evidenzia la capacità di Washington di contrastare l'influenza di Cina e Russia e Medio Oriente è limitata
Siamo così sicuri che Mosca sia isolata
Ecco questi miei brevi suggerimenti in controtendenza con gli interventi precedenti ma che spero possano essere un contributo alla discussione vi ringrazio di cuore grazie grazie alle mostre esplorò che ora per l'ultimo intervento è Giuliano Garavini che insegna all'università di Roma Tre
Questo incontro che sta diventando quasi una sauna per cui cerco di esserlo dice di di prendermi rapidamente i miei dieci minuti ringraziando ovviamente agli studenti che sono rimasti Giorgio Bartolomucci Giorgio Rutelli chi mi ha preceduto è stato avrei da dire molto su quello che è stato detto diciamo sulla contemporaneità però
Svolgo diciamo mi tiro fuori dal dibattito perché diciamo il caso i panni dello storico ed evito di parlare esattamente quello che succede oggi però una cosa la voglio ribadire questa è potessimo studiato molto la crisi energetica al settantatré considerata la grande crisi
Energetica del mondo dopo la fine della seconda guerra mondiale questa crisi è molto peggiore
è molto peggiore per tre ragioni fondamentali
La prima è che interrompere la più importante relazione delle energetica bilaterale che c'è al mondo cioè quella fra l'Unione europea che è il maggiore importatore come aria tutti presi insieme
Di gas e petrolio al mondo e la Russia che è uno dei tre grandi Petro Stati al mondo
Quindi è un dramma
La seconda ragione è che al contrario che negli anni Settanta vi ricordate il boom economico quella era l'Italia che si era trovata ad affrontare la crisi degli anni Settanta l'Italia in pieno boom economico salari che crescevano eccetera
L'Italia che si trova ad affrontare questa crisi energetica cinque virgola sei milioni di poveri
Quattordici quindici milioni di famiglie che pur lavorando fanno fatica a tirare avanti
Molto peggio che negli anni settanta
La terza ragione che
Una fonte energetica cioè il nucleare
Rischia di innescare
Quello che alcuni chiamano Armageddon molto sottovalutato ma è la prima volta la sessantadue che ci troviamo di nuovo a discutere di wargames cioè di come fare ad evitare un conflitto nucleare
L'intervento che io farò
Adesso riguarda un aspetto di quelli che sono stati discussi finora dai rappresentanti la commissione da chi mi ha preceduto
E cioè l'aspetto degli acquisti congiunti
Presunti tali europei di gas naturale e chissà in un futuro di petrolio
Quello da cui parto e ventisette ottobre Milena centosessantadue perché sessanta anni fa ventisette ottobre veniva ucciso da un attentato
Enrico Mattei
Si sa che è un attentato quello di cui si discute sono stati francesi per il supporto che lei mi ha dato alla lotta di liberazione algerina
Sono stati gli americani perché Enrico Mattei metteva in discussione il sistema delle concessioni delle sette grandi sorella anglo americani che dominavano la produzione del Medioriente
Sono stati britannici perché Enrico Mattei l'animata iscrisse praticamente la la legge del mille nove centosessantuno in cui l'Iraq toglieva al Consorzio anglo americano che produce abito all'Iraq il novantanove virgola cinque per cento della sua madre o suo concessione quindi ce l'avevano con lui
Sono stati gli italiani perché Enrico Mattei anche in Italia
Aveva molti nemici all'epoca anche confindustriale in particolare gli elettrici erano grandi nemici di Enrico Mattei ma quello che si sa di meno di Enrico Mattei la cosa di cui clienti vi voglio raccontare adesso che
L'ENI di Enrico Mattei forse è stata l'unica compagnia petrolifera
Scusate a proporre
Gli acquisti congiunti europei di gas e petrolio il la prima volta che lo fece fu con un progetto che tartine al cinquantotto fu negoziato lungamente fino a sessantatré per falli
Per acquistare creare un consorzio europeo chi acquistasse il gas algerino all'epoca la grande speranza per l'Europa
Era questo legame energetico con un Paese che non era legata agli Stati Uniti ma era legato alla Francia si negozio allungo
Alla fine negoziare un portare a nessun risultato infatti questa è una delle di solito una nel nel complottismo una delle ragioni per cui si dice ma testato liquidato perché voleva creare parente agli italiani in Francia mentre in Algeria mentre alcuni erano contrario
Nel sessantuno e nel sessantadue lei mi propone prima l'OCSE che era appena stata create palla comanda come Italo crea io me lo sono appuntato inglese
Di
Creare
Forme di controllo internazionale sul mercato del petrolio cioè cosa diceva a Mattei
Le società europee allora no sei Paesi fondatori si devono mettere insieme e devono negoziare congiuntamente per acquisti di petrolio dai paesi produttori
Capite bene qual era la logica logica allora erano le società europee sono prevalentemente società di Stato dobbiamo far fuori gli intermediari i commercianti che sono i commercianti le multinazionali anglo americane
E questo è l'unico modo per fare in modo che l'Europa possa negoziare contratti di fornitura lungo termine a prezzi equi
Per i produttori e fornitori
Dopo di che dal dal dalla dalla morte di Mattei fieri discusso velatamente gli acquisti congiuntivi di gas e petrolio negli anni settanta quando c'è stata la crisi petrolifera ma non se n'è fatto nulla cioè dal dal sessantadue
Al due mila e ventidue
Il tema della
Negoziato congiunto con i produttori delle materie prime de delle mani dei risorse energetiche tenete presente in Europa è il più grande importatore al mondo è stato detto in varie forme
Di gas e petrolio non è mai emerso
C'è l'Unione europea ha avuto una politica energetica
Che era come camminare su una gamba sola ce l'ha avuto la politica energetica Interna
Che era la creazione di un libero mercato dell'energia
Che ha implicato la privatizzazione delle grandi aziende energia
E che monopolistiche statali che c'erano
In Europa ha implicato quello che si era detto prima il passaggio dagli accordi take or pay erano accordi di lungo periodo siglati già dagli anni sessanta e settanta
Con accordi che basavano il prezzo di gas oppure del gas punta sul mercato perché per un decennio erano più bassi
I prezzi del mercato
Ha implicato regole che favorisse degli investitori privati nel settore degli idrocarburi con la capisco con la carta internazionale dell'Energia che era per invogliare gli investitori internazionali ad andare in Unione
Tagliati capo e Russia ed essere protetti diciamo attraverso questo trattato da possibili ritorsioni dei governi insomma ha fatto tutto quello che serviva a creare un libero mercato dell'energia con l'idea qual era l'idea di fondo
Il libero mercato dell'energia
Abbasserà i prezzi dell'energia renderà il l'economia europea la più competitiva al mondo e i cittadini avranno accesso a ad Energia a costi favorevoli questo purtroppo abbiamo visto che però è ragionare su con una gamba sola cioè manca la gamba di cosa fa l'Unione europea
Nei confronti dei grandi produttori delle risorse energetiche che come abbiamo sentito non ci serviranno solo oggi
In parte ci serviranno anche nel futuro e se non sarà gas e petrolio saranno i minerali
Strategici come il cobalto il litio e nichel che servono alla green economy questo problema non ce l'avremmo Sant'quindi sono contento adesso di sentire che per la prima volta da sessant'anni ci sia qualcuno che rievoca la necessità di avere una gamba esterna sulla fornitura di materie prime di risorse energetiche
Però secondo me che qua o vicino esponenti del mondo imprenditoriale e quindi sapranno dirmi se è quello che dico
Di sì o no siccome c'è un grande non detto in questa idea come è stato chiamato joint supply
Prime anzi il termine tecnico causato al processo Orsa Maggiore il processo adesso non è importante il termine importante è quello che si vuole fare
Come fa l'Unione europea a dire ad una società privata
E anche Annan per anche anni una società privata non Società per azioni quotate in borsa che risponde ai suoi azionisti a dire quanto petrolio deve prendere
Quanto gas deve prendere a che prezzo lo deve comprare nazionalizzare allora sotto la strada allora le opzioni sono due le opzioni sono due o è ritornare a un sistema in cui i paesi dell'unione opera si dotino anche
Di strumenti cento per cento pubblici per fare questa operazione e quindi non deve comandare aziende private che somma impossibile farlo e può avvenire solo su base volontaria oppure implicitamente l'Unione Europea sta dicendo voi e società private in realtà ha fornito un servizio pubblico e quindi io vi posso garantire dei margini di redditività ed profittabilità però fondamentalmente le decisioni su quantità e prezzi vengono decise a livello europeo il che sarebbe una rivoluzione
Diciamo nel modo in cui è stata concepita fino ad oggi la politica energetica ore Pea non credo che il clima politico sia in questo momento adatto a proporre cose del genere quindi ho l'impressione sinceramente qua vivo sulla perché si visto che questa opzione che essa denunciata come l'unica vera innovazione parliamoci chiaro tre proposto la commissione opera abbia molta strada da fare e probabilmente nel breve termine sia difficile da metterla in pratica grazie grazie
Grazie Garavini purtroppo insomma il nostro tempo oggi è scaduto quindi ringrazio i nostri partecipanti all'incontro chi collegato e ringrazio anche gli ospiti appunto sia dalla Commissione europea che Renato Mazzon Cini e anche le nostre sforo sperduto scappare aprendo il suo treno occhi ci ha seguito oggi il Festival della Diplomazia che appena iniziato ci sono un sacco di eventi iscrivetevi partecipate perché sono molto interessante durava fino al ventotto ottobre grazie a presto grazie