8) Servizio idrico integrato/Regione … Puglia/ Gestione servizio/Costituzione di una Società dei comuni pugliesi.
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Ordinanza 145/2024 Gioco e scommesse - Giustizia amministrativa - Riparto di competenza - Controversie aventi a oggetto i provvedimenti emessi dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato in materia di giochi pubblici con vincita in denaro...
giudice della Corte Costituzionale
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Ordinanza 105/2024 Edilizia residenziale pubblica - Assegnazione alloggi - Straniero - Norme della Provincia autonoma di Trento - Misure di sostegno per l'accesso alla casa...
giudice della Corte Costituzionale
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Ricorso 20/2023 Trasporto pubblico - Servizio di noleggio con conducente (NCC) - Norme della Regione Calabria - Autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente (NCC)...
giudice della Corte Costituziionale
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Ricorso 22/2024 Sanità pubblica - Servizio Sanitario Regionale (SSR) - Norme della Regione Puglia - Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 29 del 2017 - Finalità e competenze dell’ Agenzia regionale per la salute e il sociale (A. Re.S.S.)...
giudice della Corte Costituzionale
avvocato dello Stato
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Giorno Bongiorno avvocati degni di si chiamo il prima
L'ordinanza centoquarantacinque del due mila ventiquattro ordinanza diciassette giugno due mila ventiquattro tribunale amministrativo regionale per il Piemonte
Ciresa Italia S.p.A. e altri contro Agenzia delle Dogane Monopoli direzione interregionale Liguria Piemonte Valle d'Aosta e altri per parla Bingo S.r.l. per Cirsa Italia S.p.A. avvocato Luca Giacobbe
Gambe termine S.p.A. avvocati devi Astorre Dario Ruggero Fabio Cintioli avvocati dello Stato Francesco Sclafani Laura Paolucci
Nella relazione dello giudice San Giorgio grazie presidente il il tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha sollevato in riferimento agli articoli tre e venticinque settantasei centoundici e centoventicinque della Costituzione
Questioni di legittimità costituzionale dell'articolo centotrentacinque comma uno lettera q quater
Del Codice del processo amministrativo allegato uno al decreto legislativo centoquattro del due mila dieci
Il rimettente riferisce di essere chiamato a decidere sul ricorso azionato dalla Società parla Bingo S.r.l. CIS S.p.A. contro il silenzio inadempimento dell'agenzia delle dogane di Monopoli Direzione territoriale per il Piemonte la Liguria e la Val d'Aosta
In ordine ad una istanza avanzata dalla paladino Wo quest'ultima in forza di contratti stipulati con la controinteressata gamete S.p.A. concessionaria pubblica per la gestione telematica del gioco lecito
Svolge e gestisce materialmente l'attività concernente i dati e periti del gioco ubicati all'interno di due sale bingo più di sua proprietà nel territorio dei comuni di Alessandria e di Serravalle Scrivia provincia di Alessandria
Approssimandosi la scadenza dei contratti Barabino nuovo aveva manifestato alla controparte l'intenzione di avvalere sì della rete telematica di altro concessionario appunto Cirsa Italia
E se Piattelli a sostituzione degli apparecchi video terminali ne è scaturita una controversia civile
Decisa con sentenza del tribunale civile di Roma con la quale veniva accertato l'esaurimento dei rapporti obbligatori tra le parti afferenti all'attività di gioco li cito esercitata mi due menzionati locali
Da qui l'istanza di parlarvi Ingo alla sede territoriale dell'amministrazione delle dogane Monopoli volta Dotti nere si riferisce nell'ordinanza di rimessione una intimazione alla cessazione delle sale
Nei confronti del vecchio concessionario in vista del subentro di quello nuovo
Presente rimettente che nel costituirsi in giudizio l'amministrazione resistente e la contro interessata hanno eccepito l'incompetenza territoriale del TAR Piemonte in virtù del disposto dell'articolo centotrentacinque comma uno lettera q quater prima parte
Del codice del processo amministrativo oggi censurato perché devolve alla competenza inderogabile del tribunale amministrativo regionale del Lazio sede di Roma le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato
In materia di giochi pubblici con vincita in denaro
L'ordinanza di rimessione richiama la sentenza di questa Corte centosettantaquattro del due mila quattordici che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della medesima disposizione nella parte in cui prevede la devoluzione alla competenza inderogabile del tribunale amministrativo regionale del Lazio delle controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi dall'autorità di polizia relativi al rilascio di autorizzazioni in materia di giochi pubblici con vincita in denaro
Evidenziando nei passaggi motivazionali in ordine al sindacato sulla non manifesta irragionevolezza delle norme processuali che derogano l'ordinario criterio della competenza territoriale
E sottolineando in particolare il criterio rigoroso di valutazione adottato dalla giurisprudenza costituzionale
Il TAR Piemonte sollecita una decisione che completi la declaratoria di illegittimità costituzionale di cui alla sentenza
Citata centosettantaquattro del due mila quattordici che era limitata come Old precisato alla sua sola seconda parte relativa ai provvedimenti dell'autorità di polizia
Si osserva nell'ordinanza che il rilascio delle nuove autorizzazioni per esercizio di case da gioco
Nella specie ubicate in provincia di Alessandria investe i poteri della Direzione territoriale Piemonte Liguria e Val d'Aosta e non direttamente l'agenzia delle dogane Monopoli
Senza rispondere né a un criterio generale di rilascio delle autorizzazioni riguardante l'intero territorio dello Stato
Ne a particolari prerogative costituzionali come il governo del personale di magistratura oppure la necessità che si formi una giurisprudenza univoca come nel caso delle autorità indipendenti la concentrazione delle controversie dinanzi al terrazzo sarebbe pertanto affetta da irragionevolezza in violazione dell'articolo tre della Costituzione si porrebbe in contrasto con l'articolo venticinque sul principio del giudice naturale precostituito per legge
Con l'articolo centoundici con riguardo al diritto di impugnazione e con l'articolo centoventicinque della Costituzione sulla competenza dei tribunali amministrativi regionali
Il giudice a quo ritiene altresì violato l'articolo settantasei della Costituzione in quanto l'articolo quarantaquattro della legge sessantanove del due mila nove non evidenzierebbe alcun principio criterio direttivo che posso avere indotto il legislatore delegato ad inserire la previsione della competenza funzionale inderogabile del TAR del Lazio in materia di provvedimenti sui giochi pubblici
Nel giudizio è intervenuto il Presidente del Consiglio dei ministri rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato
La difesa reali eccepisce preliminarmente l'inammissibilità delle questioni per vizio di motivazione in ordine alla non manifesta infondatezza nel merito le questioni sarebbero infondate
In ordine alla veduta violazione dell'articolo tre e della Costituzione si osserva che il caso in esame non potrebbe essere assimilato a quello dei provvedimenti adottati dalle questure oggetto della sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici
Che la scelta della competenza funzionale del TAR Lazio non sarebbe irragionevole avuto riguardo sia alla distribuzione delle competenze amministrative concentrata sul livello centrale ultra regionale dell'agenzia delle dogane di Monopoli
Sia alla connessione delle funzioni di pertinenza delle predette agenzia con l'attività di raccolta di capitali a livello nazionale ed europeo in un settore particolarmente soggetto ad infiltrazioni criminali non sarebbe fondata poi neanche la questione sollevata in ordine antico all'articolo venticinque della Costituzione poi il principio della naturale precostituzione del giudice secondo la giurisprudenza della Corte lungi dall'ancorarsi a un dato prima ormai Tivo mirerebbe rassicurare individuazione del giudice competente secondo criteri predeterminati
Palesemente infondata sarebbe la censura di violazione dell'articolo undici della Costituzione con riferimento al diritto di impugnazione come definito nell'ordinanza di rimessione posto che la contestata competenza funzionale del terrazzo non determinerebbe alcun impedimento all'esercizio di tale diritto
Quanto alla dedotta violazione dell'articolo centoventicinque
La difesa erariale richiama la giurisprudenza della Corte secondo cui l'attribuzione di competenze funzionali al terrazzino e compatibile con quel parametro a condizione che non sia alterato nel suo assetto di fondo il sistema di giustizia amministrativa
E purché si configurino come nella specie accadrebbe ragioni idonee a giustificare la deroga agli ordinari criteri di riparto della competenza tra gli organi di primo grado infine in ordine alla cintura di eccesso di delega l'avvocatura la ritiene priva di fondamento
Il richiamo alla giurisprudenza alla Corte secondo la quale l'articolo settantasei
Della costituzione riguarda esclusivamente i rapporti tra legge delegante e legge delegata mentre nel caso di specie la norma censurata è stata introdotta da una legge successiva alla emanazione del codice
Del processo amministrativo quindi non legata ad alcun vincolo con la legge delega del due mila nove
Nel giudizio innanzi alla Corte si sono costituite anche le due parti private ricorrenti ricorrenti del giudizio quota da bingo S.r.l. fissa Italia S.p.A.
La presenza i difensori e mi esime dall'entrare nel dettaglio delle relative deduzioni per le quali lascio
Ad essi la parola
Limitandomi a riferire che dette parti hanno concluso per la declaratoria di illegittimità costituzionale della disposizione in questione con argomentazioni sostanzialmente a dirsi dire
A quelle recate dall'ordinanza di rimessione sottolineando in particolare il carattere squisitamente locale della controversia per un razionata attinente provvedimenti emessi non già dall'autorità centrali ma demolita periferica inerenti effetti circoscritti al solo territorio di Alessandria e Serravalle
Si è costituita nel giudizio anche la controinteressata Gamec già costituitasi nel processo principale
Sostenendo anzitutto la inammissibilità su questioni per carenza di motivazione sulla non manifesta infondatezza
E nel merito la non fondatezza delle stesse anche alla luce della esigenza di un'amministrazione unitaria e coordinata che si imporrebbe nella materia rimessa alla competenza dell'agenzia delle dogane e dei monopoli
La andiamo e lezioso ferma anche sulla questione dell'eccesso di delega in ordine ai quali prima ancora che la non fondatezza argomenta sulla inammissibilità in quanto l'ordinanza di rimessione avrebbe omesso di considerare che la lettera quattro quater è stata inserita
Da un l'articolo centotrentacinque del Codice del processo amministrativo da una fonte successiva a quella dedicata con una memoria depositata il quattro novembre due mila ventiquattro il Presidente del Consiglio dei ministri ha svolto ulteriori difese
Ribadendo le proprie conclusioni approfondendo nelle motivazioni infine la difesa erariale ha sostenuto la manifesta inammissibilità della questione sollevata sull'articolo settantasei
Della costituzione in quanto la norma esame non costituisce esercizio di un potere legislativo delegato con memoria depositata il cinque novembre due mila ventiquattro cameretta S.p.A. ha rappresentato che la camera di consiglio fissata innanzi al TAR Piemonte per la decisione della domanda cautelare avanzata nel giudizio a quo
Il giudice rimettente adottato contestualmente due ordinanze con le prima pubblicata lo stesso giorno ha respinto la domanda cautelare
Per mancanza del requisito del fumus boni iuris dando però atto della propria decisione di sollevare con separate ordinanza questioni di legittimità costituzionale
Della norma poi censurata con la seconda pubblicata qualche giorno dopo ha in effetti sollevato l'odierna questione dinanzi alla Corte
Si fa presente nella memoria che successivamente le parti ricorrenti ci separa bingo soccombenti nel giudizio cautelare hanno proposto appello cautelare al Consiglio di Stato
E nel conseguente il giudizio di appello le parti appellate hanno riproposto l'eccezione di incompetenza del TAR Piemonte
Il Consiglio di Stato in applicazioni appunto della norma oggi censurata ritenuto fondata l'eccezione di incompetenza del TAR Piemonte e ha affermato la competenza del TAR Lazio
Di seguito riferisce ancora la parte privata alla bingo e CSA hanno notificato ricorso che riassunzione dinanzi al TAR Lazio
E di conseguenza conclude l'esponente la questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR Piemonte sarebbe inammissibile per rilevanza a causa del difetto di competenza del giudice rimettente dinanzi al quale da controversie principale non è più pendente infine il il sei novembre due mila ventiquattro le parti private ricorrenti del giudizio può hanno depositato l'atto notarile recante la fusione per incorporazione di parlarvi in duo e S.r.l. incorporata
Indici rissa Ritella S.r.l. incorporante
Grazie bene negli dunque per le due società ora unità ricorrente ma il giudizio principale l'avvocato troppo
Niente grazie al giudice relatore per la e ampia che esaustiva ricostruzione con grande rispetto mi accingo a rappresentare le ragioni delle ricorrente in questo giudizio di legittimità che riguarda la parte residua della lettera q quater dell'articolo centotrentacinque comma primo del Codice
Del processo amministrativo questo giudizio a riguardo a una questione a nostro avviso centrale che riguarda in particolare la violazione dei principi di prossimità del di del diritto al giudice naturale che compromette
Un accentramento dalla competenza appunto che data inderogabilmente in questo momento presso il TAR del Lazio su tutti i provvedimenti emessi dall'Agenzia delle dogane dei monopoli mi soffermerò brevemente sugli aspetti che sono stati toccati dalla Presidenza del Consiglio tramite l'Avvocatura generale e darà conto interessate in relazione in particolare l'inammissibilità per il principio per violazione del principio di autosufficienza e per l'assenza di un quadro giuridico di riferimento la qualche interessata peraltro ha aggiunto alcune eccezioni specifiche relative alla carenza di interesse lo faccio in maniera concisa dal nostro punto di vista di sviluppare le di questa difesa il TAR ha puntualizzato espressamente i vizi di incostituzionalità della norma in un contesto in cui obiettivamente c'è una sovrappone abilità piena con la sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici con cui questa Corte aveva deciso sull'illegittimità costituzionale della norma che prevedeva il foro inderogabile del TAR del Lazio in relazione ai provvedimenti emessi in materia di giochi dalle questure
Territorialmente competenti lo fa anche la l'ordinanza rimettente attraverso una ricostruzione sintetica del quadro giuridico di riferimento e la dal mi dal punto di vista di questa difesa appunto il le sentenze della Corte in questa corte la quarantadue mila diciassette centoventidue mila quindici duecentouno due mila quattordici trecento uno sessantanove del novantasei
Indicare appunto il principio secondo cui sufficiente con giudice remittente proponga una motivazione plausibile
Con riguardo alla rilevanza dalla questione riconoscendosi peraltro come valida tal fine anche una forma implicita di motivazione
Sempre che nella descrizione di questa fattispecie di sia appunto la espressione di un carattere pregiudizievole della questione che emerga con immediatezza ed evidenza si ritiene appunto che l'ordinanza di rimessione del targhe molto abbia puntualizzato ai fini del decidere pure la questione
Che riguarda appunto
Che deve essere appunto vagliate scoordinata da questa eccellentissima corte
E ieri appunto riguarda il rilascio di come dire il la norma viene peraltro la competenza per territorio viene sollevata da un Tare che era chiamato a decidere in ordine inizialmente a un silenzio serbato da un'amministrazione con riferimento a un'istanza promossa
Dalle due parti ci sarete il Cis Italia
Che si erano viste vittoriose in un giudizio civile e chiedo all'amministrazione territorialmente competente che ha rilasciato i certificati di conformità della sala il la la la Lindh diciamo di provvedere per la decadenza di questi di questi di
E utilizzatori quanto al tema che riguarda appunto l'interesse la carenza di interesse è vero il giudice relatore a puntualmente
Ripreso le argomentazioni
Della parte contro interessata rispetto alle decisioni del Consiglio di Stato e anche alla riassunzione del giudizio innanzi al TAR del Lazio e chiaramente l'interessato dalla giurisdizionale non può essere ritenuto recessivo rispetto all'interesse alla manifesta fondatezza dalla questione
Rileviamo questo spunto al caso di specie perché la carenza di interesse
Peraltro non è stata sollevata non è stata mai
Neanche messa in dubbio con riferimento alle sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici e quella negativa centocinquantanove del due mila quattordici che afferiva sempre a questioni riguardanti l'applicazione del dell'articolo centotrentacinque del Codice del processo amministrativo rimesse appunto pittore competenze inderogabile del TAR del Lazio prevista da queste norme dalla lettera C
Ed è la lettera q quater con riferimento agli alimenti emessi dalle questure
O dall'autorità
Dall'agenzia per i beni confiscati in entrambi i casi non si è discusso non si è neanche minimamente
Messo in discussione la questione appunto dell'interesse o del giudice manifestamente incompetente posto che erano dei Tartari doriani star della Calabria il TAR Piemonte che l'hanno rimesso con diverse strutturate ordinanze la questione di legittimità
La questione peraltro della rimessione quindi dell'irrilevanza del giudizio a quo a mio avviso può essere anche superata anche dalle Ande tenore della sentenza centosessantadue del due mila dodici si è trattato anche in questo caso di una questione relativa all'applicazione dell'articolo centotrentacinque del Codice del processo amministrativo nella parte in cui demanda al Foro ed alla come dire alla tribù la competenza inderogabile del TAR del Lazio con riferimento ai alle norme saltella le sanzioni emesse dalla Consob
Nel caso di specie il giudice remittente era la corte d'appello chiaramente ne parla Presidenza del Consiglio aveva sollevato una questione di rilevanza del giudizio del della inammissibilità per irrilevanza dalla questione superata dalla da queste eccellentissima corte
Vado brevemente a invece al merito della questione che è stata chiaramente il già espresse in tutte le nostre i nostri scritti difensivi
Nel caso di specie riteniamo che vi sia un'irragionevole violazione dell'articolo centoventicinque della Costituzione nel caso di specie e che anche questa norma la parte residua diciamo la lettera q quater del centotrentacinque debba essere dichiarata incostituzionale
Il la sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici di questa corte aveva già assunto un principio fondamentale che relativamente alla deroga alla ripartizione ordinarie della competenza stabilire la centoventicinque doveva essere affrontato nel caso di specie
Uno scrutinio con criterio particolarmente rigoroso quindi è è ragionevole o non è ragionevole concentrare dinanzi al TAR del Lazio tutti i provvedimenti tutti diciamo la competenza è relativa a tutti i giudizi relativi alla AN dei provvedimenti emessi dalle questure in ordine all'esercizio del gioco nel caso di specie appunto il criterio rigoroso va declinato con quattro con quattro assunti il primo la deroga deve essere giustificato con lo scopo legittimo
Vide il secondo deve essere un giustificato idoneo interesse pubblico
Il terzo la deroga dev'essere contraddistinta dalla connessione razionale con il fine
Conseguito e la quarta dev'essere necessaria rispetto allo scopo lo vada a calare nel caso di specie
Nel caso di specie vi è una sì le l'impugnazione di un silenzio riferì di un silenzio serbato dall'amministrazione poi proposto riproposto con motivi aggiunti perché l'amministrazione territoriale si è pronunciata
In relazione a questo aspetto io richiamo l'attenzione dalla corte rispetto alla documento otto del ricorso al TAR ma anche delle altre circolari essenzialmente e qui evidenzio come la stessa amministrazione demandi pressoché in maniera totale agli uffici territoriali la competenza su determinate materie e lo fa ovvero ecco come dire con un principio di buon senso
Nella nota del di Atm del ventitré maggio due mila quattordici l'agenzia precisa che ai fini del completamento dell'iter amministrativo di rilascio del certificato di idoneità della sala non sarà necessaria alcuna autorizzazione da parte dell'ufficio Atm della direzione centrale
Cioè esordisce così
Terminate con esito positivo le verifiche per tale fase viene rilasciato un certificato di idoneità della sala a firma del direttore della direzione territoriale competente con l'indicazione del codice unico di censimento pubblicato nell'elenco dei soggetti della sala quindi nel caso di specie noi stiamo affrontando un caso che riguarda la richiesta della decadenza dovute la revoca di questo titolo autorizzatorio rilasciato dall'Atm territoriale
Lo fa un gestore di una sala bingo
E lo fa in un contesto in cui l'amministrazione territoriale regionale ha rilasciato il titolo a pienamente competenza farlo non è un caso se poi a come dire andiamo a a calare nel caso specifico la questione
Si è trattato il prosieguo del si Silenzio si è concretizzato poi in un provvedimento espresso dell'Agip dell'agenzia delle dogane d'ufficio del Piemonte di diniego in cui non è stato preceduto con alcuna interlocuzione con l'ufficio centrale dei monopoli quindi è una decisione assunta dal direttamente ed esclusivamente in capo all'Ufficio territoriale
Quindi nel caso di specie
Così come è analogamente come è stato fatto nella sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici c'è una Questura c'è un ministero dell'interno ci sono le questioni territorialmente competente che hanno un potere di verificare servizi può come dire i soggetti richiedenti
Richiedenti operanti nel settore dei giochi hanno dei requisiti soggettivi dei requisiti oggettivi per operare rilasciano i relativi titoli autorizzatori
La valenza quindi così come chiarito dalla finanziaria di remissione ha una valenza squisitamente locale gli effetti di questo diniego di questo rifiuto hanno un effetto esclusivamente circoscritta al territorio di Alessandria quindi non si capisce che tipo di valenza nazionale che tipo di
Ulteriore interesse potrebbe avere il il il il l'agenzia delle dogane centrale o il il il TAR del Lazio decidere su questo tema infine l'accentramento della competenza non è giustificato neanche ragione di altre finalità come una straordinarietà o una situazione di emergenza la natura di accede gli accertamenti che sono appunto chiamati a svolgere
Le agenzie territoriali dell'Agenzia delle Dogane Monopoli non sono connotati ritengo da aspetti e da particolari
Il aspetti appunto di straordinarietà né di situazioni particolarmente emergenziali o dal peculiare status dei destinatari una per esempio concludo delle eccezioni
Formulate dalle controinteressate o della Presidenza del Consiglio è che la questione verte in realtà su titoli abilitativi rilasciati comunque in forza di una convenzione di concessione
Ma la stessa cosa vale anche per le questure
Nel mondo nella misura in cui una sala giochi richiede una rilevabili lasciati una licenza ottantotto Tuzza una questura lo fa in forza di un mandato di un concessionario
Quindi nell'interesse e per conto di un concessionario di Stato quindi la valenza anche in quel caso è puramente e squisitamente locale
Pertanto mi concludo per insistere
Per la declaratoria di legittimità costituzionale dell'articolo centotrentacinque comma primo lettera q quater del Codice del processo amministrativo grazie
Nella società contro interessato nel giudizio principale ce l'avvocato Cintioli del collegio difensivo parlare mi mi è stato detto vero dal presidente grazie grazie
Signor presidente signori giudici della Corte torna la questione della competenza funzionale del TAR del Lazio alla vostra attenzione preliminarmente vorrei un attimo fare un cenno alle sopravvenienze processuale che sono state citate e che a nostro parere incidono sulla stessa ammissibilità della questione perché
A seguito della pronuncia dell'ordinanza del TAR della del TAR Piemonte
La ricorrente ha ritenuto di dover proporre appello in sede cautelare al Consiglio di Stato a sua volte consista da ritenuto nel respingere
L'appello
Di dover anche indicare la competenza del TAR del Lazio ma punto ancora più significativo al di là di quello che è stato diciamo
La decisione presa dal Consiglio di Stato in quel giudizio a nostro parere il fatto che la ricorrente ha ritenuto di riassumere il giudizio davanti al TAR del Lazio e oggi giudizio pende dunque davanti al TAR del Lazio
Ora sappiamo bene che è possibile che nel processo amministrativo si crei una scissione tra la fase cautelare e l'incidente di costituzionalità
è il caso di dire ricordo a me stesso che si pronuncia risulta il giudice può pronunciare ordinanza cautelare persino sospendere a termine e sollevare la questione di legittimità costituzionale
Quello che però non mi pare che sia possibile e creare una divaricazione tale che ci porti davanti a un giudice a quo diverso cioè mi spiego nel nostro caso il giudizio di merito e ormai incardinato davanti al TAR del Lazio giudizio di merito comunque per una scelta d'impulso processuale dei ricorrenti
Sicché il giudice a quo non è più il TAR del Piemonte
E questo a nostro parere crea un problema perché
Al di là ovviamente di quelli che sono i poteri d'ufficio di questa corte il tema della competenza abbiamo anticipato un vostro precedente del due mila cinque riguardano la nostra memoria
Ci pare che non consenta di ammettere la questione di costituzionalità perché altrimenti si svilupperà ebbe una sequenza te asserite nostra pronuncia non ci pare
Compatibile con quelli che sono i presupposti fondanti del giudizio incidentale di legittimità costituzionale quindi la ponderazione sulla rilevanza e la ponderazione sulla non manifesta infondatezza
Rimettiamo la saggezza della corte la valutazione di questo aspetto preliminare dopodiché vorrei dire qualcosa su quello che è il punto centrale della questione il merito rinviando alle nostre difese dagli altri aspetti
Per la carenza di motivazione dell'ordinanza
La non pertinenza dei riferimenti all'articolo venticinque centoventicinque e settantasei e quindi mi soffermo soprattutto sul rapporto col vostro precedente
Con la sentenza centosettantaquattro del due mila quattordici che riguardava le autorizzazioni di polizia
Ora qui è necessario
Ricordare che nella nostra controverse ci sono due posizioni soggettive diverse che vengono in gioco una è quella del concessionario nel nostro caso è imminente
Che ricevo una concessione che ha un'efficacia nazionale
E poi la posizione del gestore della sala che colui che provvede appunto alla conduzione della singola sala giochi
è il collegamento tra le due posizioni e cementato da un un un altro provvedimento amministrativo diverso dalla concessione che questo certificato di idoneità che un provvedimento avente evidente e consolidato la natura autorizzatorio
E questa autorizzazione alla apertura della sala non viene chiesta dal gestore della sala viene chiesta dal concessionario
Il quale appunto lo fa in forza di un titolo che ha un'efficacia nazionale
Infatti nel nostro contenzioso che cosa accade accade che il gestore della sala che vorrebbe liberarsi del rapporto col concessionario affidarsi al concessionario diverso
Agisce
Con l'azione contro il silenzio perché sia condannata all'amministrazione a revocare il provvedimento rilasciato al concessionario e su richiesta del concessionario
Nella sentenza centosettantaquattro invece
L'autorizzazione di polizia viene richiesta nella funzione di polizia di sicurezza tradizionale
Viene richiesta rilasciata al gestore della sala e riguarda aspetti specifici e fattuali nella sala e la situazione evidentemente personale l'identità del gestore della sala
Quindi in questo rapporto nel rapporto che verrà presa in considerazione la sentenza centosettantaquattro non viene in gioco il concessionario non viene in gioco il rapporto di concessione
Questo spiega a nostro parere la ragionevolezza della scelta che non soltanto rientra nell'ambito di discrezionalità che il legislatore concesso ma che ne conferma appunto l'intrinseca ragionevolezza
La nostra controversia riguarda sì un'autorizzazione veri lasciasse a livello locale ma chiama in gioco direttamente il concessionario e interferisce incide sul rapporto di concessione e questo rapporto appunto a una proiezione nazionale
Questo spiega il perché c'è una competenza funzionale competenza che peraltro per come è scritta nei centotrentacinque comma uno
Q quater riguarda tutti i provvedimenti che attengono all'amministrazione delle dogane dei monopoli quindi sia controversie per intenderci in cui c'è solo la concessione
Sì a controversie nelle quali c'è attraverso l'autorizzazione un'incidenza sul rapporto di concessione come nel nostro caso
Possiamo soltanto aggiungere che i tratti della controversia guardati da un altro punto di vista conferma la nostra tesi c'è conferma questa una controversia che incide sul rapporto di concessione chi sono le parti da un lato il concessionario Kenneth
Dall'altro non soltanto il gestore della sala ma l'altro concessionario che attraverso la revoca dell'autorizzazione vorrebbe subentrare anche immette nel rapporto di concessione
Quindi siamo di fronte ad una controversa che ha evidenti caratteri differenza rispetto a quella che abbiamo citato a quella della centosettantaquattro abbiamo detto che cioè sto spiega la ragionevolezza della scelta del legislatore
Perché perché appunto e nazionale la concessione
Perché tra l'altro le controversie che danni ha ricordato molto bene nella nelle difese l'Avvocatura dello Stato hanno riguardato i concessionari richiedono una giurisprudenza uniforme
Voglio soltanto ancora chiedervi qualche secondo per citare perché mi hanno molto colpito le parole che in uno spirito di ventiquattro anni fa
Alberto De Roberto al tempo presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato poi diventato come sappiamo Presidente Consiglio di Stato pronunciava in un convegno in occasione di un convegno sulla competenza del TAR del Lazio ma non c'era ancora l'inderogabilità della competenza del
Nel processo amministrativo che poi viene introdotta nel due mila dieci con il codice vi dice dice ma ormai guardate dopo il decreto ottanta dopo la legge duecentocinque del due mila che poi sfociano appunto nel Codice il processo amministrativo il giudice amministrativo non è più il giudice dell'atto
E giudice del rapporto e quindi e gli dice diceva sono perciò ad auspicare nella materia modifiche legislative appunto l'inderogabilità
Che con formulazione più appropriata tengano conto delle nuove aree di spettanza del giudice amministrativo che non è più giudice solo dell'atto ma il giudice del rapporto questo cosa significa significa che essendo giudice del rapporto il nostro rapporto controverso non è un rapporto che riguarda solo l'atto autorizzativo di livello locale
Ma è un rapporto controverso che incide direttamente sulla concessione la quale apprezza e nazionale
E quindi questo ulteriormente conferma la razionalità della scelta del legislatore nell'attribuire la competenza funzionale al TAR del Lazio e la profonda differenza che corre tra la vicenda da voi esaminata con la sentenza centosettantaquattro
E la vicenda che invece viene oggi alla vostra attenzione solo ad abundantiam
Osservo che anche dal punto di vista della soggettività giuridica cambiando completamente ordine gli argomenti
è innegabile che l'istituzione dell'Agenzia delle Dogane temono buoni ricordiamo tutti molto bene il dibattito degli anni Novanta sull'istituzione dell'autorità indipendenti del delle agenzie
E beh l'agenzia presente una soggettività giuridica che mi appare certamente più consolidata e meno frammentati le insomma con minore autori autonomia
Del dell'ufficio locale si forse organo non soltanto ufficio per chiamare il provvedimento ma minore autonomia rispetto a quello invece che corre nel rapporto tra il ministro dell'Interno e il capo della polizia da un lato e il singolo questore dall'altro lato
Per il resto mi riporto alle valutazioni della Corte le difese che abbiamo già sostenuto per iscritto grazie presidente
Dell'Avvocatura di Stato quindi l'avvocato Paolo ti prego sinceramente silente grazie
Signor giudice
Sarò breve davvero perché tante cose sono già state dette eterogenea si proclamò esattamente tante ne abbiamo scritto
Desideriamo insistere sulla eccezione di inammissibilità della questione
Soprattutto in relazione alla mancata motivazione certamente non idonea motivazione che il giudice rimettente non fa nella appoggiarsi integralmente alle motivazioni della sentenza di codesta Corte la centosettantaquattro
Del due mila e quattordici con ciò omettendo di divide di verificare di esaminare i profili di differenza tra le due situazioni giuridiche sottese
Esaminati in quella corte e quelle oggetto della causa che ci occupa
Questa totale posso dire appoggiarsi da parte del giudice rimettente a quella sentenza e a quella situazione giuridica
Porta con sé da un lato una totale una totale mancanza di esame del quadro giuridico di riferimento
Quadro giuridico di riferimento sotteso alla casa di cui stiamo parlando che avrebbe consentito di avrebbe dovuto consentire di motivare anche in relazione appunti di eventuali ritenuta da parte del giudice a quo
Eguaglianza conformità assimilabilità delle due situazioni ma questo aspetto è totalmente mancato
E mancato anche sempre come ricaduta di questo punto appoggiarsi alla sentenza resa in ordine al diverso caso
L'esame specifico dei punti di contrasto con la Costituzione quindi degli articoli presi a parametro di incostituzionalità da parte del giudice
Quindi tra i vari profili di inammissibilità che abbiamo evidenziato questi due aspetti particolari ci sembrano particolarmente significativi
Infondatezza della questione tuttavia la questione
Che come dire emerge esaminando invece il quadro giuridico di riferimento e tenendo conto di quello che è l'orientamento di codesta Corte circa i limiti dell'autonomia del legislatore in materia di regolazione degli istituti processuali
E che sono evidenziati Rastrelli assunti anche nella sentenza la cui il giudice mittente trae le mosse cioè la centosettantaquattro virgola quattordici ma anche nella quasi coeva sentenza centocinquantanove del due mila quattordici in materia di agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminalità organizzata bene questi due sentenze ricordano quali sono i limiti che il legislatore deve rispettare nella toccare istituti processuali con particolare riferimento all'istituto della concentrazione processuale
Come nella nostra norma e quindi in materia di competenza funzionali inderogabile del TAR del Lazio
Questi punti sono quelli che ha ricordato la difesa avversaria
E che sono soprattutto con riferimento non tanto all'articolo tre e al principio di ragionevolezza ma con particolare riferimento all'articolo centoventicinque l'esistenza di uno scopo legittimo
L'esistenza di una attento interno valutazione dell'interesse pubblico che come dire consenta ragionevolmente di attrarre di giustificare
La concentrazione al TAR del Lazio e quindi la deroga rispetto alla distribuzione ordinaria della giustizia amministrativa di primo grado nel territorio nel territorio regionale
Quindi certo ci sono questi sì questi questi punti ma riteniamo che la norma censurata i rispetti abbondantemente
E come dicevo la lettura del quadro normativo di riferimento consente di supportare questa confusione
Da un lato l'amministrazione di cui stiamo parlando all'agenzia delle dogane del mondo poi è sostanzialmente un'amministrazione centrale non dobbiamo dimenticare che il sistema del gioco in Italia normativa risalente abbiamo citato le disposizioni normative è appannaggio competenza dello Stato lo Stato lo può però esercitare attraverso un sistema concessorio quindi scegliendo altri soggetti pubblici o privati che lo esercitino
E qui interviene il ruolo dell'agenzia delle dogane che intenti più moderne attraverso le norme contenute nel decreto legislativo cento del novantanove è come dire riceve per delega legislativa questa funzione che abbiamo descritto legislatore appoggiare attribuire allo Stato centrale
Allo Stato
Agenzia delle dogane dunque esercita questa funzione pubblica sostanzialmente per conto dello Stato e questo non va dimenticato non va dimenticato perché giustamente alla come posso dire alla disciplina sui giochi di cui stiamo parlando
L'agenzia esercita questa sua funzione attraverso un sistema concessorio come è stato detto
Dei miei colleghi questo si interessi stemma concessorio sistema nazionale anche quando i provvedimenti adottati siano emessi dalle agenzia dal dal dalle dalle articolazioni territoriali dell'agenzia
Dimenticavo di sottolineare parlando della struttura organizzativa dell'agenzia e l'Agenzia è strutturata su direzioni territoriali interregionali
Quindi mi con con un sistema che acquisisce all'idea di una centralizzazione anche sul mero piano
Organizzativo quindi dunque sistema concessorio stanno concessa al sistema nazionale
è un sistema che tutela l'interesse tanti tanti interessi pubblici che sì somma non sullo stato e che si infrangono sul sistema del gioco
Da un lato vi interessa finanziario sia di tipo tributario che che extratributario
Dall'altro la tutela della salute quindi illa del controllo che non può che essere centralizzato
Della ludopatia sembra una contraddizione in termini però come dire attività economica non può essere vietata totalmente quindi un sistema di bilanciamento di interessi che non può che essere stata non dimentichiamo ritornando al discorso dei riflessi economici di cui stiamo parlando che c'è in quanto si tratta di attività economiche quelle svolte un interesse unitario alla gestione di questa complessiva materia giuridica come dimostra
L'entità del contenzioso proprio su questa specifica versante diciamo cede la compatibilità della normativa nazionale con quelle unità pendente davanti al giudice alta in primo grado davanti al TAR del Lazio
Quindi tutti questi elementi ci fanno affermare con ragionevole certezza che questa norma abbia tenuto conto quantomeno sia rispettosa dei limiti che appunto la giurisprudenza di codesta Corte apposto al legislatore processuale un'ultima osservazione
Il ricorrente nel giudizio a quo e anche oggi nella sua relazione anche sentito molto sulla nel possedere polverizzazione dell'atto amministrativo oggetto del giudizio a quo
Una cosa minimale totalmente locale che si gioca tra due città del Piemonte
Tuttavia come ha detto il collega del Cintioli del difendendola contro interessata
Questo atto in realtà non è sganciato dal sistema di cui stiamo parlando quindi la visione ho detto polverizzata la visione atomistica di questi provvedimenti
è non è coerente con il quadro giuridico di riferimento perché il concessionario è responsabile
Nei confronti del concedente della Rete diventa che si sceglie quindi i provvedimenti di cui stiamo parlando cioè l'autorizzazione che l'agenzia delle dogane non importa se attraverso un ufficio periferico dell'agenzia stessa
Rilasciata è un provvedimento comunque correlato per ragioni possono essere anche qui l'interesse pubblico di controllo della legittimità dell'azione pregresse eccetera ma il fatto che il concessionario risponda
Dell'azione della sua rete di vendita non può farci dire che è un provvedimento che non ha nulla a che fare con il sistema centralizzato che ho descritto
Concludo dicendo che se è vero che papà da fare APPA parere nostro c'è una concentrazione legittima di tutti questi provvedimenti in materia i giochi pubblici con vincite in denaro il legislatore è stato comunque oculato perché non tutte le funzioni che l'Agenzia delle Dogane svolge
Sono state concentrate al TAR del Lazio mi riferisco per esempio a tutta l'azione amministrativa che riguarda i monotoni
Quindi secondo noi il legislatore ha ben modulato
Le funzioni e la concentrazione laddove la concentrazione entra
Costituzionalmente legittima grazie
Ci sono domande sì una domanda rapidissima che immagino richiederà una risposta altrettanto rapida
Le l'eccezione dell'avvocato Cintioli fa leva sul su su accadimenti successivi all'ordinanza di rimessione in particolare il fatto che poi il il giudizio sia stato incardinato in seguito la pronuncia del del Consiglio di Stato al TAR del Lazio
Vorrei spostare un secondo l'attenzione sui profili di ammissibilità ab origine della questione di legittimità costituzionale perché come ha sottolineato giustamente la giudice relatrice
In questo caso noi abbiamo un provvedimento un primo provvedimento del TAR del Piemonte che respinge la domanda cautelare
Alcuni giorni dopo viene depositato un provvedimento preannunciato da quel provvedimento ma successivo in cui viene sollevata la questione di legittimità costituzionale il Třebíč che potrebbe sorgere che questa corte credo poi dovrà affrontare se il TAR conservasse la protesta si ricandida il momento in cui solleva la questione di legittimità costituzionale
Il procedimento cautelare sembra esaurito con il rigetto
E ci si può chiedere se ci fosse già una potestà significanti in ordine alla fase di merito e vorrei solo un chiarimento delle parti su questo profilo che ripeto non attiene agli accadimenti successivi ma all'ammissibilità ab origine
Giudice Patroni Griffi credo no esattamente in linea con la domanda del giudice Gaetano
Più in pratica qualora fosse fondata questa questione di costituzionalità il giudizio
Tornerebbe al TAR Piemonte e soprattutto si sinché sede cautelare o di merito
Sa che ha appena fatto però il nigeriano perché la domanda classica
Seguiamo lo stesso ordine della discussione quindi preferiamo Giacobbe se non ci sono altre domande
Prego non ci sono altre domande
Innanzitutto sì la risposta è sì tutti questi accadimenti sono stati successivi quindi la la l'appello cautelare dinanzi al Consiglio di Stato la pronuncia del Consiglio di Stato rispetto alla competenza del TAR del Lazio la riassunzione terrazzo sono successivi
Alla questione alla alla alla pubblicazione dell'ordinanza di rimessione dei da parte del del TAR Piemonte
Ora il TAR Piemonte realtà con una prima ordinanza ha preannunciato anche inserire vale la di di di sollevare la questione di legittimità sull'articolo centotrentacinque sulla competenza allo stesso tempo si è pronunciato limitatamente alla domanda cautelare non è demente entrato su quello
Però io relativamente al giudizio è la sorte quelle con il consigliere il Patroni Griffi faceva diciamo una domanda rispetto alla sorte poi di in caso di accoglimento di questa di questa questione di legittimità del giudizio del giudice del giudizio quo allora nel caso di specie il TAR del Lazio ha
Si è espresso nuovamente sulla domanda cautelare fermo restando ed impregiudicati quelli che sono poi gli accadimenti relativamente a la pronuncia della Corte della Corte Costituzionale sulla norma processuale per cui nel caso di specie il merito dovrebbe essere nuovamente riterrei ritornare diciamo nella sede torinese così come era stato inizialmente incardinato io poi riferii praticamente se posso permettermi solo una veramente una battuta in relazione alla al difetto di interesse a fronte della riassunzione del nel però non c'è stata un'azione magari mica allora mi taccio
Prego avvocato Cintioli
Allora sperando di non sbagliare perfettamente non posso far interpretazione autentica di questi provvedimenti
Io credo che il TAR abbia da un lato esaurito il giudizio cautelare davanti a sé con la pronuncia di rigetto e dall'altro abbia però ritenuto il dispositivo di sollevare comunque la questione di legittimità costituzionale sospendendo il giudizio suppongo quindi perché non è un punto che argomentato nella nell'ordinanza che il TAR abbia ritenuto di sospendere
Il giudizio di merito
Quindi di avere la legittimazione come giudice a quo a sollevare la questione in quanto il giudizio di merito sebbene si fosse esaurita la fase cautelare era ancora pendente però mi corre l'obbligo di osservare ancora in più che se così ha fatto il giudice non avrebbe rispettato il principio dalla domanda
Perché non aveva una cognizione di merito in quella fase e quindi una pronuncia processuale
Che sospende il giudizio di merito in considerazione della ritenuta rilevanza non manifesta infondatezza la questa ricostruzione da a mio modesto parere non si pone si pone in conflitto con il principio dispositivo quanta la domanda che regola il processo amministrativo quindi se come sembra l'oggetto è stato quello di una sospensione con riferimento al giudizio di merito
Comunque questo è stato fatto senza il rispetto di una serie di regole banalmente la fissazione dell'udienza l'acquisizione delle difese le parti per la fase di merito per la discussione di merito
E questo per rispondere alla prima domanda
Sulla seconda io non credo che possa tornare davanti al TAR Piemonte
Perché ormai il giudizio è stato riassunto davanti al TAR Lazio attende con tanto di RG davanti al TAR del Lazio
Il giudizio di merito no giudizio cautelare che peraltro insomma anche scinderli non è possibile nel processo amministrativo
Quindi è questo il punto
Ci dovremmo tutti io mi chiedo ma come è potuto accadere questo è potuto accadere perché le parti hanno fatto appello perché nel frattempo c'era stata questa atipica questione di legittimità costituzionale sollevata dal dal TAR Piemonte senza il rispetto il pensiero a domanda
E quindi avendo le parti proposto appello che il Consiglio di Stato non ha potuto che indicare il il giudice competente nel nel TAR del Lazio ma quello che secondo noi chiude la questione e la scelta di riassumere
Perché la parte riassume davanti al TAR del Lazio quindi è un atto d'impulso della parte anche qui processo dispositivo
Il principio della domanda valgono come capisaldi per questo anche che non è possibile che si ritorni al TAR del Piemonte perché ormai su impulso della parte pendente davanti davanti al TAR del Lazio
Proverei così a ricostruire la questione un po'complicata grazie
Avvocato Paolucci vuole sì saltando dire qualcosa su questi due quesiti sì appunto allora l'interesse della Presidenza del Consiglio che la norma sopracitate quindi come dire mi rimetto sicuramente altre lettere si siano dei questa Corte offre come è stato ipotizzato potesse risolversi
Alla questione di costituzionalità in relazione all'ordinanza di rimessione che il filtro la legge attraverso la quale la questione solo quella può essere riguardata allora sì allora ci sarebbe un problema ulteriore dato segnalarcelo inammissibilità questi vi ringrazio sarà decisa figlio invece può garantire si chiami allora la seconda causa
Ordinanza centocinque del due mila ventiquattro ordinanza cinque aprile due mila ventiquattro Corte di Cassazione provincia autonoma di vero Trento contro DbT e altri
Per debiti ASGI Associazione studi giuridici sull'immigrazione APS avvocati Giovanni Guarini Alberto Guariso per provincia autonoma di Trento avvocati Monica manica Sabrina Azzolini
Buongiorno avvocato prego la relazione del giudice Pitruzzella grazie presidente
Con l'ordinanza del cinque aprile due mila ventiquattro iscritta al numero centocinque del registro ordinanze di mille ventiquattro
La Corte di Cassazione prima sezione civile ha sollevato il riferimento gli articoli tre e centodiciassette primo e quinto comma della Costituzione
Questione di legittimità costituzionale gli articoli cinque comma due bis e tre comma due bis della legge della Provincia autonoma di Trento
Sette novembre due mila cinque numero quindici nella parte in cui subordinano rispettivamente l'accesso all'edilizia residenziale pubblica e l'erogazione del contributo integrativo al canone di locazione alla residenza decennale sul territorio italiano
Il giudice remittente esponi dover decidere sul ricorso contro la sentenza della corte d'appello di Trento casse non aveva applicato la normativa provinciale in quanto in contrasto con il principio di parità di trattamento
Tre cittadini titolari del permesso il lungo soggiorno e cittadinanza fu membro in cui dimorano principio sancito all'articolo undici della direttiva due mila e tre barra centonove
La Corte di Cassazione reputa preferibile la strada e vincente di costituzionalità in quanto solo una pronuncia di accoglimento potrebbe garantire
Le fa etto demolitivo erga omnes il requisito della residenza decennale violerebbe in primo luogo l'articolo tre della Costituzione
In quanto rappresenterebbe una discriminazione indiretta a danno degli stranieri costretti a spostarsi di frequente sarebbe comunque in linea generale
Eccessivamente gravoso irragionevole
La disposizione censurata sarebbe Sigrid lesiva altresì dell'articolo centodiciassette primo e quinto comma della Costituzione in quanto non sarebbe compatibile con l'articolo undici lettere di F della direttiva due mila e tre centonove che prescrive l'obbligo di parità di trattamento tra le categorie di cittadini di paesi terzi individuati dalle medesime direttive e i cittadini dello stato membro in cui costoro soggiornano
Si è costituita la provincia autonoma di Trento e ha chiesto dichiarare non fondate le questioni sollevate dalla Corte di Cassazione
Le disposizioni censurate adottate all'esercizio della potestà legislativa primaria della Provincia
Sì prefiggere ebbero di coordinare l'accesso all'edilizia residenziale pubblica con la disciplina statale del reddito di cittadinanza contro istinto per una sua componente da una funzione similare a quella del contributo integrativo al canone di locazione
In un contesto di risorse limitate non sarebbe irragionevole subordinare requisiti di residenza prolungata le provvidenze a sostegno il bisogno abitativo la stessa direttiva menzionata
Valorizzerebbe a dire della provincia il radicamento nel territorio
Nelle disposizioni in esame si risolverebbero in una discriminazione a danno degli stranieri indefiniti IVA dovrebbe essere esclusa la manifesta irragionevolezza della disciplina censurata
Si sono costituite anche le parti contro ricorrenti e il giudizio principale chiedendo l'accoglimento delle questioni sollevate alla Corte di Cassazione con argomenti ribaditi e più Pati nella mormorio illustrativa depositata in vista dell'udienza
Pur criticando la scelta del rimetta in te di non dare diretta applicazione alla normativa europea
Le parti evidenziano che l'incidente di costituzionalità rappresenta passaggio preliminare necessario per ordinare la rimozione della delibera provinciale atto amministrativo che applica la disciplina censurata
Le parti richiamano numerose pronunce di questa corte
Che quanto l'accesso all'edilizia residenziale pubblica hanno censurato come irragionevole il requisito della residenza peraltro nel caso di specie riferito al territorio nazionale un requisito così strutturato si osserva
Non ha alcuna ragionevole correlazione
Con le prestazioni di cui si discute ne sussistono le prospettate esigenze di coordinamento con la disciplina del reddito di cittadinanza peraltro venuta meno
Appunto e peraltro provocato appunto con la legge centonovantasette nel due mila ventidue esaminata di recente alla corte di giustizia grande tensione nella pronuncia del ventinove luglio due mila ventiquattro
Proprio con riguardo alla compatibilità del requisito della residenza decennale con le previsioni della direttiva due mila e tre
Centonove questo presidente allo stato degli atti quindi lasciare la parola alle parti
Per le associazione ricorrenti quindi innanzitutto l'avvocato Guariso
Grazie presidente
Io credo che come abbiamo già fatto nel nei nostri atti sia necessario sottolineare brevemente alcune particolarità di questa vicenda non tanto non solo perché
Arriviamo di nuovo davanti a questa Corte a cose fatte diciamo così quando l'assetto degli interessi
De delle parti è già dal due mila e uno quello che deriverebbe da una pronuncia di incostituzionalità perché giudice di primo grado giudice di secondo grado mediante
I principi di di sulla disapplicazione hanno già fatto
Quello che ho che l'hanno già fatto erga omnes perché la propria la ovviamente la norma riguarda solo la Provincia e tutti le parti destinataria di quel Regolamento sono la Provincia e quindi gli affetti si sono già realizzati ma questa arrivare diciamo qui a cose fatte
è un evento che c'è già verificati in altre questioni che questa corte esaminato esattamente in materia di prestazione agli stranieri e penso all'assegno al nucleo familiare alla Bonuso all'assegno di natalità e altre questioni che questa Corte ha esaminato esattamente dopo che tutti i giudici avevano disapplicato
Con gli esiti che conosciamo ma non è tanto quindi questo è che l'abbiamo segnalato
Con una certa difficoltà nell'individuare quali sono le conclusioni che come parti private per quello che rileva la posizione a parte private sono da sottoporre a questa Corte perché
Ci sono appunto alcune anomalie la prima è che dobbiamo prendere atto che la Cassazione ha basato la ritenuta rilevanza della questione di costituzionalità sulla base di affermazioni che sono contrari letteralmente alle decisioni di questa Corte nella sentenza sessantasette del due mila ventidue
Cioè questa Corte nella sentenza Santa sette e il due mila ventidue ha detto con affermazioni inequivocabile
L'articolo undici della direttiva centonove fisso un obbligo parità di trattamento direttamente applicabile e la cassazione a letto
Quel principio non è direttamente applicabile
è un problema sì
Andare finirà rilevanza ovviamente non siamo qui più a discutere non poteva essere vanta la cassazione della del della diretta applicabilità come dire ai fini della della decisione però alla fine la rilevanza del problema rimane
E tra l'altro l'affermazione fatta non in generale rispetto al tema di quali sono i requisiti delle clausole però la diretta applicabilità beffarda esattamente rispetto a quella norma
Cioè la sentenza sessantasette si è occupata dell'articolo undici
E ha valutato del della direttiva centonove del due mila tre e ha valutato qualità
Disposizioni
E la cassazione contro quella stessa disposizione invece non è dotata di efficacia diretta e l'ho fatto con questa
Oltre all'argomento di cui tu numero che lei chiamava l'illustre relatore e lo ha fatto con questa particolare motivazione e cioè che
Ma
La direttiva la la la norma specifica l'articolo undici non sarebbe direttamente applicabile perché esistono ha facoltà di di revoca hanno abbiamo scritto sembra un'affermazione con tutto il rispetto errata
C'è il problema delle del del dell'attività integrativa dello stato membro si pone quando la direttiva lascia una facoltà di scelta allo stato membro tra più soluzioni possibili
Non si pone quando c'è una facoltà di Bierhoff ha facoltà di deroga o si esercita o non si esercitasse non si esercita
Quella norma se ha i requisiti sufficiente precisione eccetera eccetera ben conosciamo è direttamente applicabile
Quindi il riferimento alla facoltà di deroga
Non è pertinente rispetto alla discussione sulla diretta applicabilità a parte il fatto che come risulta dall'ordinanza la Cassazione questa facoltà di derogare richiamata è quella di escludere
Dalla parità di trattamento anche nel nella mia terra di cui qui discutiamo accesso all'alloggio accesso alle prestazioni assistenziali
Nel caso in cui il lungo soggiornante non soggiorni abitualmente lo stato membro ma questa volontà non c'entra nulla quella di cui parliamo questa facoltà è riferita al fatto che l'articolo quattordici della direttiva dice e il lungo soggiornante titolare del permesso di lungo soggiorno può soggiornare in un altro stato membro quand'ero l'unico problema non è che lo Stato membro può prolungare i requisiti di residenza per accedere alla parità di trattamento e questo ce l'ha detto benissimo la sentenza del ventinove luglio sulla quale poi tornerò brevemente
E e l'altra motivazione che ha dato la corte per questa sua scelta difforme da una sentenza sessantasette è
Che non si può discutere di applicazione diretta quando
Luca
Criterio applicato
Pur riconoscendosi che che costituisce particolare svantaggio secondo la nozione di disfunzioni indiretti in danno di un gruppo protetto è appunto un criterio usa la parola formalmente corretto perché applicabile a tutti
A noi non pare che ci sia nelle norme o nella giurisprudenza
Qualcuno abbia mai affermato che l'obbligo di parità di trattamento perde la sua caratteristica di prescrizione direttamente applicabile se la sua violazione deriva da una discriminazione in diretta
Cioè da un criterio apparentemente neutro o per usare le parole la Cassazione formalmente corretto ma comunque lesivo dell'obbligo di parità di trattamento
Allora queste due motivazioni della cassazione ci lasciano assolutamente perplessi e
La seconda anomalia più semplice da illustri ma è che la Cassazione non fai perché considerato l'intervenuta abrogazione della norma che era già intervenuto all'epoca dell'ordinanza rendite
Ininterrotto abrogazione della norma che mediante rinvio si ritiene applicabile all'accesso alla prima alla casa alla suscitò l'affitto nelle
Per i residenti nella provincia del Trentino
E il paradosso che signora che narra questo punto di vista è che semmai la Cassazione invece sollevare l'eccezione
Avesse accolto il ricorso e annullato l'ordine della corte di merito di modificare il Regolamento
Il precedente Regolamento non potrebbe più comunque trovare invita per il presente regolamento era strutturato dicendo applichiamo gli stessi criteri di una legge la legge non c'è più
E qui
Si avrà però degli affetti che boh non non esattamente identificabili ma forse avrebbe dovuto considerare che la Provincia non aveva più interessa in quel momento a ottenere la rimozione di quella provincia di quella già pronuncia perché o per i motivi di disapplicazione che ha detto la corte opere che la norma di riferimento non esisteva più nell'ordinamento comunque il Regolamento precedente non poteva più essere ripristinato tecnicamente ma era possibile
Anche questa quindi è un'anomalia e l'ultimo anno già presente e l'ultimo anomalia della vicenda quella sopravvenuta con la sentenza della corte di giustizia del ventinove luglio ora se non valesse quanto prima ha detto l'ulteriore situazione assolutamente peculiare della vicenda è che se si dovesse tornare al regolamento di prima
Se il Regolamento il prima nonostante l'abrogazione della legge fosse applicabile accadrebbe che per una parte
E cioè per il titolare permesso di lungo periodo quel regolamento non è più applicabile proprio la corte di giustizia ha detto i dieci anni del reddito di cittadinanza trasposto Ibra volontà della Provincia nell'accesso alla casa in provincia di Trento non si possano applicare
E di farlo dobbiamo prendere atto
E allora si avrebbe quella situazione
No assolutamente non saprei come definire logica secondo la quale i lungo soggiornanti del Trentino che ricordo sono gli unici stranieri che accedono alla prestazione per un'altra caratteristica
Non oggetto di questa questa vicenda però sono solo i lungo soggiornanti che accedono alla casa popolare nel Trentino perché la Provincia questo ulteriore limitazione furono oggetto delle corse oppure ente dovrà essere oggetto in ordine a un ulteriore contenzioso ma
Al di fuori dell'acqua e quindi sono solo allora non si applica perché la corte di giustizia ha detto che non si può applicare osta
Alla direttiva centonove quel requisito
E verrebbe solo da decidere cosa se ne succede degli altri e questo forse è un tema che analogo a quello che questa Corte dovrà affrontare il dodici febbraio udienze sul reddito di cittadinanza perché comunitari
Richiama il tema qua abbiamo scritto del divieto di discriminazione alla rovescia abbiamo citato la sentenza la corte del due mila e otto della corte di giustizia del due mila otto che dice sarebbe paradossale se la cittadinanza dell'Unione e l'obbligo di rispettare le direttive usato la parola proprio paradossale consentisse
A un cittadino extra UE di avere un trattamento migliore proprio in forza di una direttiva del cittadino dell'Unione
Ma questo comporterebbe quindi una trasposizione comunque se anche non valesse la seconda anomalia ricordavo prima
Della sentenza del ventinove luglio
Due mila ventiquattro sul reddito di cittadinanza anche alla vicenda in esame rendendo quindi inapplicabile
Quelle disposizioni di cui oggi discutiamo
Che cosa ne traiamo noi come parti private da queste considerazioni non lo sappiamo condizionato
Sono sicuro è sicuramente la vicenda contorta assolutamente peculiare forse in effetti ancora più lineare e prendere atto che
C'è anche un'eccezione relativo all'articolo tre relativa quindi alla ragionevolezza di questa disposizione
C'è quindi fa giurisprudenza che questa Corte che ricorda che la prima parola in questi casi è di questa corte e quindi forse la strada più semplice
Quella di tener conto semplicemente di questa eccezione però riteniamo che
Bisognerà anche considerare le anomalie che dicevo prima ma quindi sull'aspetto la ragionevolezza eccetera e quindi la parola al collega sul merito quindi se questa Corte deciderà di entrare nel merito della questione
Appunto per un ulteriore intervento su questo punto grazie prego a avvocato Guarini quindi mi sembra di capire che si concentra sul profilo della dedotta violazione articolo tre esatto
Celletti signor Presidente eccellentissimo collega collegio
Per quanto riguarda appunto il problema su cui mi concentro la fondatezza la mia discussione potrebbe
Terminare sul nascere nel senso che la corte di giustizia il ventinove di luglio ha fissato un punto
Importante ha dichiarato la incompatibilità del requisito di dieci anni proprio con l'articolo undici della direttiva del due mila e tre quella che riguarda i soggiornanti di lungo periodo
E di questo stiamo parlando e quindi ci troviamo in un giudizio nel quale la Corte di Cassazione solleva la questione di legittimità costituzionale con riferimento sia al parametro l'articolo tre anche con riferimento al famoso articolo centodiciassette
Direi che
Il problema parrebbe essere risolto oggi non quando la Corte di cassazione aveva sollevato la questione ma dal ventinove di luglio la questione è stata come dire valutata anche in sede del diritto dell'Unione
Però non posso sottacere alcune questioni fondamentali
Che attengono al parametro del principio di ragionevolezza e quindi è inutile che richiami i tutti i vostri precedenti attinenti appunto alle medesime disposizioni leggi sulle case
Delle regioni Lombardia Marche Liguria che contenevano un principio dilungo residenza inferiore di cinque anni non di dieci come quello previsto dalla legge trentina
Richiamo anche il precedente sempre della Corte costituzionale due mila quattordici
Con riferimento alla legge della Regione Val d'Aosta la quale appunto prevedeva per l'accesso agli alloggi pubblici il requisito della residenza nella regione
Di almeno otto anni anche in questo caso requisito considerato violativa ossia del principio di uguaglianza sia appunto del principio il cui articolo centodiciassette con riferimento proprio la direttiva che appunto riconosce il principio di parità di trattamento per gli stranieri titolari appunto del lungo soggiornanti
Ed ancora l'abbiamo richiamata nella nostra memoria la sentenza della Corte costituzionale due mila diciotto
Che ha dichiarato incostituzionale il requisito di lungo residenza con riferimento appunto al aiuto
La legge sull'indulto sul nazionali sull'aiuto sulla sugli affitti che
Parametrata al caso concreto la legge prevedeva un requisito di dieci anni sul territorio nazionale di residenza di cinque anni su quello regionale nel nostro caso come sappiamo la disciplina
Rispetto alla quale è stata sollevata la questione Gitti Mita attiene ad un requisito decennale nel territorio dello Stato e triennale di cui tre anni nel territorio provinciale
E
Disciplina che riguarda non solo l'accesso alle case ma anche l'accesso al canone di locazione questi precedenti della Corte costituzionale sono precedenti che riguardavano in realtà requisiti di lungo residenza inerenti alla presenza nel territorio regionale
Ma nel nostro caso invece l'inquisitore lungo residenza decennale fa riferimento alla disciplina sul retro cittadinanze quindi rinvia a i dieci anni nel territorio nazionale ma questo elemento risulta ancor più illogico come poi appunto
Mi accingerò a dire
E in primo luogo aggiungo poi a parlare della questione della ragionevole correlabilità cioè delle motivazioni che ragionevole almeno che hanno spinto la provincia ha di Trento ad introdurre e rinviare
Nella legge provinciale formulare un rinvio alla legge nazionale al DL diciannove e quattro e due mila diciannove appunto attinente al reddito di cittadinanza
La provincia autonoma sostiene che questo rinvio sia necessario per coordinare due prestazioni analoghe ossia la prestazione della aiuto al canone di locazione trentino e dell'accesso alla casa trentina rispetto al reddito di cittadinanza ma anche questa argomentazione pare essere assolutamente illogica
Lo disse
Questa Corte nella nota appunto sentenza diciannove due eminenti due che riguardava proprio la rete Cittadinanza che era giù di cittadinanza non è una prestazione meramente assistenziale
Volta ad eliminare il fenomeno della par della povertà ma qualcosa di più è qualcosa che appunto è una prestazione che finalizzata all'avviamento al al lavoro un'altra prestazione che presenta delle condizionalità nel senso che appunto è necessario deriva un progetto inserimento lavorativo è una prestazione canoa lungo durata diciotto mesi
Tutte caratteristiche che non riguardano all'evidenza sia l'accesso agli alloggi pubblici in Trentino la casa prestazione completamente diversa
Ma neppure la prestazione d'aiuto a fare l'operazione che a ben vedere si tratta di una mera prestazione assistenziale non è di certo una prestazione di avvio al lavoro e quindi qui c'è un primo elemento di
Totale e macroscopica illogicità della disciplina trentina
E ne aggiungiamo un secondo che risulta a nostro parere tranchant
Se lo scopo è la correlazione con la disciplina sull'editto di cittadinanza ma la correlazione con la disciplina
Ma diciamo una valutazione di radicamento sul territorio del cittadino straniero in modo da evitare appunto che il cosiddetto shopping de dal punto di vista assistenziale cioè risiede nel territorio più favorevole per quanto riguarda le misure assistenziali B questo scopo sicuramente non è ragionevolmente perseguito attraverso link l'indicazione la previsione di una misura di lungo soggiorno nel territorio nazionale perché che rilevanza può avere se un cittadino straniero abbia soggiornato in Sicilia negli otto anni precedenti rispetto a prestazioni sociali che vengono erogate dalla Provincia autonoma di Trento
Per queste ragioni appunto noi
Concludiamo dal insistendo per la dichiarazione di costituzionalità così come sollevata appunto dalla corte di cassazione
Quella provincia di Trento l'avvocatura azzurri Buongiorno la Provincia non intende contestare la rilevanza
Della questione di legittimità costituzionale ed anzi chiede che sia la Corte costituzionale
A pronunciarsi sulla questione la corte di cassazione nel rimettere la questione alla Corte costituzionale
E a indicato che il giudizio dal quale proviene e questa ordinanza di rimessione un giudizio ai sensi articolo ventotto del decreto legislativo centocinquanta del due mila undici e quindi un giudizio contro le discriminazioni e che la sentenza pronunciata in primo grado
E confermata in appello reca la condanna ad adottare un piano di rimozione che prevede la modifica della legislazione provinciale e la modifica del regolamento provinciale
Quindi è evidente che nella fattispecie oggetto del giudizio
E troverebbero pienamente applicazione ai principi del enucleati dalla Corte costituzionale nella sentenza quindici del due mila ventiquattro
Io non sia si rende necessario l'intervento della Corte costituzionale per consentire al giudice ordinario di adottare un piano di rimozione
Che preveda un obbligo nei confronti del leggendo il della giunta provinciale di adottare un Regolamento
Diverso che siccome che contraddice a quanto previsto dalla legislazione provinciale quindi stavo a sentenza quindici Dadullah ventiquattro la questione di legittimità costituzionale sicuramente rilevante in questo giudizio
E quanto voleva invece alla sentenza la Corte
Tutto è nato invocata dà il da controparte
E la sentenza sessantasette del due mila ventidue
Era connotata da una particolarità cioè dal fatto che la Corte di Cassazione aveva rimesso alla corte di giustizia in quel giudizio la questione relativa compatibilità euro in Italia
E questa fa in questo particolarità non si verifica in questo giudizio qui la Corte di Cassazione ha rimesso la Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale dell'articolo tre della Costituzione
E e quindi è evidente che la Corte costituzionale che deve pronunciarsi su questa specifica questione
La Corte costituzionale non ha mai detto che quando c'è la possibilità di disapplicare una legge sia precluso al giudice la possibilità di adire la Corte costituzionale anzi una sentenza centoquarantanove del due mila ventidue sull'applicazione del principio del ne bis in idem
E ha specificamente chiarito che è sempre possibile il ricorso la sollevazione da questione di legittimità costituzionale quando è possibile anche l'altra via quella della disapplicazione
Del diritto interno in contrasto con il diritto europeo
Quindi la sentenza centoquarantanove del due mila ventidue che ci dimostra che la questione di legittimità costituzionale è rilevante in questo giudizio
E invece per quanto riguarda la sentenza della corte di giustizia del ventinove luglio
Questa sentenza che effettivamente sopravvenuta quest'estate questa sentenza ha dichiarato la contrarietà al diritto europeo del requisito di residenza decennale con riferimento al reddito di cittadinanza
Ma non vi è una pronuncia riferita invece all'istituto che è oggetto di questo giudizio ossia la locazione degli immobili a canone sostenibile il contributo integrativo
Quindi ancora una volta la pronuncia la corte di giustizia realtà non accertato che la disciplina provinciale è in contrasto con il diritto europeo e quindi a maggior ragione e non il perché la questione di legittimità costituzionale sollevata la Corte di Cassazione sicuramente rilevante nell'ambito del giudizio qua
Infine per quanto riguarda invece la legge centonovantasette del due mila ventidue che ha abrogato l'articolo due del DL quattro del due mila diciannove ossia la previsione nell'ambito del reddito di cittadinanza
E della requisito di residenza decennale
Beh anche questa questione in realtà innanzitutto non costituisce un diritto sopravvenuto non è giusta superveniens quindi la corte che di cassazione nel momento in cui ha rimesso alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale
Densa pipa
Che l'articolo due del di alle quattro del due mila diciannove è abrogato
E l'ordinanza e di gennaio due mila ventiquattro quindi quando l'ordinanza viene adottata addirittura la nuova disciplina che ha sostituito il reddito di cittadinanza e quindi l'assegno di inclusione il sostegno la formazione lavorano già intervenuti perché erano intervenuti i costi alle quarantotto nel due mila ventitré
Quindi la Corte di Cassazione ha ritenuto che comunque il Ringling ho fatto all'articolo due del di alle quattro del due mila diciannove da parte del ricercatore provinciale era un rinvio tuttora di gente tuttora valido
E quindi per concludere la province autonome di Trento chiede che sia la Corte costituzionale a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale dalla provinciale mentre per quanto riguarda il merito se rinvia alle difese scritte grazie
Sono domande
Sarà deciso arrivederci avvocato
Chiamai la causa numero tre del ruolo
Ricorso venti nel due mila ventitré Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Calabria presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Paolo Palmieri Regione Calabria avvocato Domenico Bullo
Buongiorno avvocato relazione al giudice tanto granaio a presidente oggi dobbiamo decidere questioni che intorno alla nostra attenzione in quanto all'esito dell'udienza lo scorso sei febbraio questa Corte ha sospeso il giudizio che dimesso innanzi a sé
Questioni di legittimità costituzionale di una delle norme interposte evocate dal governo ricorrente precisamente l'articolo dieci bis comma sei del decreto legge centotrentacinque del due mila diciotto
Che ricava un divieto di rilascio di motorizzazioni fino alla piena operatività del registro eccetera eccetera che è stato dichiarato incostituzionale con la sentenza numero centotrentasette del due mila ventiquattro
Risolta la questione in tali termini oggi quindi ritorna nostra attenzione il resto è ricorso originario che riguarda in parti l'area con riferimento agli alti parametri non toccati dalla sentenza le questioni promosse dal governo sulla disciplina dettata dalla Regione Calabria
In tema di rilascio dell'autorizzazione allo svolgimento del servizio
I noleggi con conducente e ricordo che le disposizioni impugnate l'articolo uno della legge regione Calabria numero sedici del due mila e ventitré
Che è stato introdotto come precisa disposizione stessa per fronteggiare il deficit di Offerta di servizio di trasporto energici in considerazione dell'aumento dei flussi turistici verso la Regione
In particolare nel contesto della operatività del divieto di rilascio rinnovo teorizzazioni poi colpito dalla nostra sentenza
Il legislatore regionale ha previsto che competente dipartimento regionale rilasci a Ferrovie della Calabria S.r.l. fino a duecento autorizzazioni
Per lo svolgimento del servizio di Mcc con autovettura previa verifica in capo ai conducenti dal possesso dei liquidi
Soggettivi previsti dalla legge e nelle more della specifica disciplina normativa regionale di settore che avrebbe dovuto essere adottata entro un anno
Secondo i ricorrente questa discipline violerebbe innanzitutto l'articolo centodiciassette secondo comma della Costituzione in relazione alla materia della tutela della concorrenza perché
Credo che prevede il rilascio di queste autorizzazioni individuando direttamente il beneficiario
Più in particolare disposizione impugnata si porrebbe in contrasto da un lato gli articoli cinque e otto della legge ventuno del mille novecentonovantadue i quali prevedono che i seni comuni e stabilire il contingente
L'autorizzazione dai lasciare però attraverso un bando di pubblico concorso dall'alto con il divieto della scena autorizzazioni questa Corte ha dichiarato costituzionalmente illegittimo
Ad avviso del ricorrente sarebbe notte violato l'articolo centodiciotto primo e secondo comma della Costituzione legislatore infatti disciplinando i lascia spesso da parte del competente dipartimento regionale sarebbe sovrapposto le funzioni che sono attribuite ai Comuni dal suddetto articolo cinque della legge ventuno del novantadue
Da qui la ridotta compromissione del principio di sussidiarietà
Esistente ha chiesto dichiarare inammissibili o comunque non fondate le questioni a regione premette che leggeva corregionale sarebbe stato spinto a intervenire al fine di ovviare la grave carenza dell'offerta di trasporto pubblico non di linea
Quanto poi alla prima censura precisa che il rilascio dell'autorizzazione indisciplinato a disposizione impugnata sarebbe diverso
La quello previsto in via ordinaria delle norme statali evocate quale del novantadue che non sarebbero pertanto applicabili per la norma regionale sarebbe invece l'attuazione
La speciale disciplina dettata dall'articolo sei comma uno lettera c del decreto legge duecentoventitré
Del due mila e sei
Io ho Telesio ATO regionale avrebbe sottoposto il rilascio precisi limiti e condizioni
Prevedendo la non cedibili ITA dell'autorizzazione ammettendo rilascio spesso solo temporaneamente e cioè fino all'adozione entro un anno dalla CPA normativa regionale di settore secondo la resistente tali limiti di nostre reti però che anche la legge regionale di cui discutiamo sarebbe un punto di equilibrio idoneo a non idoneo a determinare effetti distorsivi sulla concorrenza anche perché ivi destinatarie stati individuati una scelta interamente partecipata dalla Regione
Quarta questione promossa in relazione al principio sigaretta la Regione ne rileva in premessa incertezza dicendo che non si comprenderebbe se ricorrente dubiti e legittimità costituzionale l'intero articolo uno
Ho impugnato solo del comma due in ogni caso motivo non sarebbe fondato perché appunto come detto primarie civiche censurata sarebbe attuazione di quella speciale del due mila e sei
Ha depositato opinione scritta in qualità di Enescu e l'Associazione nazionale intesa trasporto viaggiatori che ha tra l'altro sottolineato grave squilibrio esistente fra la domanda e l'offerta nell'ambito per trasporto pubblico non di linea in vista dell'odierna udienza Regione Calabria depositato una memoria illustrativa
Con cui ha insistito nel rigetto del ricorso alla medesima morì approvato ha riferito di avere presentato prima dell'azione della legge regionale impugnata mi relaziona Ferrovie Calabria S.r.l. un'istanza di iscrizione lei in cui le amministrazioni aggiudicatrici
E degli enti aggiudicatore che operò mediante affidamenti diretti alle proprie società in house che è un elenco istituito presso l'ANAC ai sensi da allora vigente articolo centonovantadue del Codice dei contratti pubblici
Prima dell'udienza sono stati formati formalizzate alla Regione informati alla Regione i seguenti quesiti che ricordo il primo è
Se le autorizzazioni sono stato in concreto rilasciate poi dal dipartimento regionale
E il secondo in questa istanza a quale lana che voi dite non ha dato seguito perché nel frattempo la norma destituito per regista è stata abrogata però in base a quali
Articoli delle decisioni diciamo delle previsioni statutarie voi ritenevate questa società fosse la società in house a questo allo stato degli atti Presidente
Per la presidenza del Consiglio avvocata Palmieri che può anche tener conto dei cui Citizen ritiene
Sì grazie signor presidente io però non ho ascoltato la risposta della regione Calabria i quesiti quindi posso soltanto parlare in via ipotetica quindi ipotizzando quelle che possono essere diverso ordine risposta
Innanzitutto quanto alla mancata attuazione appunto il primo quesito riguarda l'attuazione
E quindi se il competente dipartimento della Regione abbia effettivamente rilasciato queste licenze riteniamo che la risposta non sia comunque dirimente rispetto a quanto ci potrà dire
La Regione sia nel caso in cui ovviamente sia stata attuata e quindi in qualche modo la lezione alla concorrenza che non rivendichiamo a livello di ricorso sia stata perfezionata sì anche nel caso in cui come mi è sembrato di capire almeno a precamera questa questa attuazione in realtà non vi sia stata affatto
La norma ovviamente è una norma che può essere a non è stata abrogata e quindi può ricevere una sua attuazione in qualsiasi momento
è vero che il legislatore regionale al secondo comma punto dice che questi prevede che questi titoli vengono rilasciati nelle more di una specifica disciplina normativa da adottarsi entro un anno dall'entrata in vigore della legge tuttavia è una no ma che in qualche modo diciamo demanda l'interprete individuare quale sia questa specifica
Disciplina normativa che allo stato la Regione non ha neanche indicato né a mio avviso si potrebbe identificare nella legge regionale del ventitré dell'agosto ventitré che riguarda in realtà scarsi a spetti diciamo della servizio Etienne cc disciplinando nel in modo particolare più che altro la disciplina dei conducenti
Quindi è una norma a nostro avviso ancora impotenza attuabile ancora sono impotenza rilasciabile queste licenze nel termine appunto aperto di un anno che ovviamente a una funzione sollecitatoria e non certo possiamo intenderlo come funzione
Come appunto in funzione perentoria
Così per quanto riguarda la sussistenza della in Augusto anche qui la diciamo dall'esame dello statuto che altre regione la Regione ha potuto produrre gli scritti ma che comunque abbiamo estratto dalla dalla dal sito della società ferroviere sale pepe scusi allo stesso di cui si parlerà fra poco la la Regione mi sono effettivamente sono previsti previste innanzitutto una clausola di equivalenza che è stata specificamente introdotta nella due mila ventidue sono previsti anche dei meccanismi di controllo ha notato analogo cioè si dice che
Il in un rischio eventuali nuovi soci diciamo sì adattano
E sottostante quelli che sono i i meccanismi di controllo analogo previsti dal presente Statuto ed eventuali delibere quindi bisognerà poi vedere in concreto
Quali sono eventuali patti parasociali con eventuali delibere effettuate e adottate dalla Regione in materia perché dallo Statuto effettivamente questi meccanismi di controllo analogo non compaiono se leggiamo il le restanti le restanti disposizioni restanti clausole è un normalissimo Statuto Diana S.r.l. in cui manca meno salvo appunto ulteriore specificazione della Regione che io non non posso anticipare tipo deliberati societari manca però quello stretto controllo statale sugli indirizzi strategici e potere di veto sui principali
Atti deliberativi della della società a cui ignoti ignoti criteri che non sto qui a ripetere lega nord la sussistenza di una di un ambito di una Inarcassa
Peraltro la questione dell'in house potrebbe non essere anche del tutto rilevante in questa sede cioè la nozione viene induce nel momento in cui dovremmo applicare a questi bandi concorsuali previsti per la punto per il confronto tra i vari aspiranti alle scienze dovessimo
Dovessimo applicare le norme proprie della contrattili dei contratti pubblici ma in questo caso non mi anni luce un affidamento di servizio quanto
Un appunto un'attribuzione mediante procedure di evidenza pubblica di licenze quindi la questione potrebbe anche non essere dirime anche in questo senso la sottopongo alla corte
Sotto anche ulteriore profilo la questione dell'in house s'
Anche qui presuppone che la lente aggiudicatore e quindi decida di adottare una modello di in house di internalizzare questi servizi
Abbia dentro di sé e che quindi sia le funzioni legislative esecuzione decreto amministrative per affidare questi servizi laddove
Per quanto emerge dalla impostazione del del ricorso dalle nostre censure appunto sosteniamo ovviamente che la all'adozione e l'affidamento dei dei delle licenze dei titoli autorizzatori non sia assolutamente in capo alla Regione ma sia in capo ai comuni così come stabilito espressamente dalla legge il quadro di riferimento che noi abbiamo invocato quale norma interposta
Quindi l'interasse all'impugnativa da questo punto di vista si fonda chiaramente
Non sul parametro interposto dell'articolo dieci bis che codesta Corte ha dichiarato incostituzionale quindi
Sul cui profilo mi rimetto assolutamente alle valutazioni della della corte tale status se avete rinunciato ma insomma su questo senz'altro ci rimettiamo ma resta in piedi l'ulteriore inoltre gli ulteriori parametri derivanti dalla violazione degli articoli cinque e otto della legge quadro novanta ventuno del novantadue il riferimento quindi a questi profitti è chiaro che qui siamo di fronte ad una competenza esclusiva
Rientrante nella appunto nelle competenze affidato esclusivamente allo stato dell'articolo centodiciassette lettera e quanto
Di particolare interesse e che chiaramente incide proprio sulle modalità di affidamento dei titoli autorizzatori
La questione del resto proprio con riferimento alla normativa energici perciò è stata chiarita da precedente sentenza cinquantasei del venti che è il vero come si legge
Nelle stesse difese regionali richiamo alla competenza residuale in materia di trasporti pubblici ma l'alla materia residuale di cui all'articolo centodiciassette quarto comma
Fatta baluardo e da schermo la tutela della concorrenza che è un una tutela una competenza di carattere trasversale che richiama anche le esigenze di uniformità che richiama il famoso punto di equilibrio tra l'iniziativa economica come rilanciata anche da esigenze proprie dello specifico settore
E la tutela della concorrenza in senso proprio e qui e che quindi
Diciamo fa da limite rispetto alla conferenza regionale di carattere residuale ecco richiamo anche la recenti se però perché recentissima sentenza dell'ottobre ventiquattro
La centottantatré del ventiquattro cui proprio la Corte sottolinea come alla competenza residuale che
Diciamo Puglia che prima era una competenza concorrente quindi sottoposto a principi fondamentali in cui comunque la concorrenza si poteva però implicitamente adesso in in modo molto più esplicito
La competenza residuale trasfusa nel stato trasfuso al centodiciassette quanto poco ma in modo esplicito è stata riservata al legislatore regionale appunto la competenza in materia di concorrenza
Sempre per diciamo replicare a quelle che sono le obiezioni e della regione
Contenute nella memoria
Ecco una delle obiezione che vengono poste che questi si trova TG titoli diversi titoli diversi da quelli disciplinante la legge ventuno del del novantadue in realtà non è così perché c'è leggiamo la stessa legge ventitré in un del ventitré numero sedici cognata
E qui si parla proprio di titoli di servizio con conducente di cui alla legge quindici gennaio novantadue numero ventuno il fatto che queste queste licenze vengono descritte come titoli non cedibili non non altera insomma comunque il fatto che stiamo parlando sempre di un servizio di noleggio con conducente perché è la stessa legge regionale che alla conformati in questo modo
E probabilmente come facile diciamo
éscamotage per sfuggire a una per tentare una differenziazione differenziazione che però non vi può essere perché tutto ciò che attiene a regime differenziati a regime transitorio dev'essere lo stesso legislatore statale a stabilirlo con norme uniforme
Oltretutto
In questo caso le licenze possono essere appunto ci dice sempre la legge impugnata
Conformate a quelle che alle esigenze dell'utenza ma questo accentramento da parte della Regione ci fa dubitare
Di questo possibilità veramente di che la Regione a livello centrale sia in grado di considerare esigenze dei vari Comuni non è casuale che il legislatore statale con la legge ventuno l'abbia attribuito a livello
Più basso appunto dell'ente locale comunale
Che è maggiormente in grado di captare le esigenze del territorio al quindi di commisurare il numero delle licenze
Invece questo accentramento provoca una disomogeneità probabilmente presumibilmente sul territorio perché non so quanto la Regione sia in grado di
Appunto filtrare tutte le esigenze a livello territoriale quindi può dare atto a una differenziazione e conduce a una disciplina non riforme porta invece punto l'insegnamento la Corte costituzionale ci ha insegnato deve deve derivare appunto dall'applicazione della dei criteri che detta a chi per le modalità di affidamento dal legislatore
è stata
Quindi mi pare che ci sono appunto ragioni per insistere nella come insistiamo nella
Nella gli ha tirato riferimento appunto all'enorme interposte quindi titoli cinque e otto oltretutto il fatto di aver affidato a un unico socia di affidare e impotenza se non in alto ora sentiremo bene numero similmente significativo Corsini che licenzia nel numero massimo di duecento
Che comunque per quanto Massimo punto è un numero significativo significa sottrarre queste licenze ad un sistema che all'attualità oltre tutto è pronto per diciamo aprirsi al mercato da una parte appunto
è stato rimosso il divieto
Di cui all'articolo dieci bis vive concedere dei con per i comuni di concedere nuove licenze dall'altro il è stato adottato finalmente il decreto che prevede anche la registrazione arrenda quindi con una applicazione poi al regime di questo di quello che sarà il sessanta centri quindi sottrarre questo numero di licenze significative al settore
E che invece potrebbero essere date a concorso significa incidere sicuramente sulla corretto assetto di mercato in contrasto con quei principi di concorrenza
Che abbiamo fatto valere nel circo
Quindi concludo per l'accoglimento
Che la Regione Calabria l'avvocato Gullo sì
Signor presidente signori della corte io in primo luogo devo dorato le risposte sono state richieste in effetti mi riferisco agli uffici che queste licenze da parte del Dipartimento competente non se ne sono state rilasciate
Ma ciò non toglie che permanga l'interesse come a
Sottolineato anche la difesa erariale
E che l'interesse ci sia
Ho firmato anche dalla dalla corta rilascio di queste di queste licenze perché la carenza di licenze a livello nazionale quindi anche a livello locale e soprattutto a livello locale e indubitabile quindi allo Stato la situazione è questa
Per quanto riguarda i profili relativi al allinea osso dissento da quanto osservato dalla dall'impresa
Di controparte perché in realtà lo Statuto molto chiaro
In particolare per quanto riguarda la questione del siamo certamente gli elementi diciamo che dobbiamo esaminare per quanto riguarda l'invio la titolarità tutte le le quote sono in mano in mano pubblica e e non è prevista la possibilità di privati o enti diversi espressamente previsto l'articolo quarto dice non è ammessa la partecipazione di privato di enti diversi in ogni caso i soggetti la cui partecipazione qualitativamente quotidianamente anche minoritaria possa determinare un'alterazione dei meccanismi di controllo analogo
Queste sono diciamo mi sa della della titolarità per quanto riguarda invece i meccanismi di controllo
Eccedente sarà sfuggito alla alla all'attenta difesa
Era gare in questo caso sotto questo piccolo profilo però secondo me determinante questo unto di vista perché dice che il logo di ammirazione predispone l'articolo quindici predispone di invia all'organo di controllo analogo al fine di essere preventivamente approvati
Il piano di programma un documento previsionale che contenga la formulazione di obiettivi e programmi
Di prevedere e medio periodo indichi dettagliatamente gli strumenti autorizzare per la misurazione sistematica risultati conseguiti e del bilancio d'esercizio
Almeno ogni sei mesi dopo la dimissione dirigerà una relazione periodica concernente lo svolgimento di attività sociali che contenga gli elementi gestionali economici patrimoniali e finanziari relativi al trimestre di riferimento
Copia di tale relazione dovrà essere trasmessa lo Prodi contro l'analogo per un'opportuna valutazione lo svolgimento delle attività sociali e del raggiungimento degli obiettivi gestionali
Inoltre l'articolo diciassette bis prevede che il controllo di socio affidante oltre che mediante le ordinarie prerogative di azionista della società viene anche svolto attraverso l'organo di controllo analogo quindi si sommano ora ci sono anche altre disposizioni ed è in mi riferisco all'articolo diciotto per quanto riguarda il bilancio in particolare che prevede espressamente
Che il bilancio sottoporre preventivamente a verifica secondo nome su contro l'albo e presentato ai soci eccetera
E per quanto riguarda poi il fatturato la normativa sulle società pubbliche mi riferisco è stata introdotta questa a dicembre del due mila ventidue
Questo lo statuto attualizzato diciamo al ventidue dicembre del ventidue
Prevede espressamente all'articolo quattro ex articolo sedici commi
Tre e tre bis del decreto legislativo centosettanta CV due mila sedici oltre l'ottanta per cento e l'attività dell'organismo in house effettuato lo svolgimento di compiti ad essa affidati dal controllante controllanti e la produzione ulteriore rispetto al suddetto limite realizza economie di scala oltre lupo di efficienza sul complesso dell'attività principale della società lo l'azienda opera all'interno del territorio della regione Calabria e non partecipa procedi gara fuori dal medesimo territorio queste sono le norme più significative e credo che non si possa dubitare della della natura dell'ente in questo caso della perde la sua della società ferrovia alla Calabria
Per quanto riguarda
La a questo punto la la questione credo fondamentale che ancora residua e quella della della natura di queste licenze
Se siano analoghe a quelle previste dalla dal novantadue in realtà come già avevo chiarito in precedenza nella precedente difesa si tratta di una di ipotesi peculiari cioè si tratta di licenze che hanno delle caratteristiche autorizzazioni scusatemi che hanno delle caratteristiche diverse da quelle previste dalla dal novantadue ed è la stessa legge nazionale che l'aveva prevista questa questa ipotesi cioè licenze non cedibili
Che non potesse essere appunto cedute che abbiano queste queste caratteristiche diverse rispetto a quelle previste dalla dal dal generale dalla legge il del
Dalle dalla dalla vecchia legge quadro e veniamo adesso alla questione dell'articolo cinque la legge quadro era appunto una legge quadro nel quando è stata posta perché il le le competenze erano diverse
Oggi l'articolo cinque della legge quadro e norma cedevole
E non mi risulta che questa Corte sulle competenze delle dei comuni si siano si sia determinata ritenendo che si tratti di una norma posta a tutela della concorrenza peraltro su un piano meramente formale chiaramente però credo che qui sia sia dirimente non è stata sollevata sotto questo profilo la questione è stata sollevata soltanto sotto il profilo della adeguatezza della previsione del rilascio in capo ad una società interamente controllata di queste licenze
Che cosa diversa rispetto alla tutela pr la concorrenza ripeto il motivo non tocca fila concorse nel ritiene che l'articolo cinque sia posto
A tutela della concorrenza dice semplicemente che non è adeguato che la la Regione assuma su dice in questo caso ora io ritengo che si tratta di una società in house
Non vedo perché non sia adeguato trattenere su un piano più elevato questa questa competenza nel momento in cui si decide di attribuire a una società queste queste licenze quale si o le ragioni si dice che sicuramente si turba il mercato
Ma in mancanza di di un numero minimo di licenze non vedo come questo mercato possa essere possano essere turbato se vogliamo analizzare anche questo profilo il fatto è che
Se delle licenze siano in mano in mano pubblica
Non vedo perché no
è uno dei modi o potrebbe essere uno dei Modà Persico alle il mercato porrebbe essere in qualche maniera ma pro futuro e non in questo momento video perquisito
Licenze non ce ne sono non non credo non è Batistuta si quali la mano pubblica interviene interviene dall'interno perché dico ma sto parlando di di una possibile valutazione ipotetica
Non sto dicendo che in questo in questo caso in questo momento soprattutto licenza non ce ne sono
C'è un'esigenza assoluta di coprire queste questo vuoto nel mercato questa esigenza è stata anche sottolineata da da questa Corte e non espressamente nell'appunto nella nell'anno nella sentenza
Che è intervenuta in via in via incidentale e e quindi credo che non sia neanche opportuno insistere più di tanto
Per quanto riguarda gli ulteriori profili l'ente cioè la società può sicuramente svolge l'attività di energici
Me lo ha detto il Consiglio di Stato perché era sorto discussione sulla possibilità che una società che gestisca dei degli autobus spossato allo stesso tempo essere titolare di queste di queste licenze vessatori Zazie ogni e si è ritenuto che se l'ho detto il Consiglio di Stato ho richiamato ho richiamato a norma mi sento di poter dire che la previsione che appunto consente capi vita questa possibilità si si considera abilitate sì ricerca dice la legge nazionale che ha richiamato in seno alla stessa legge alla stessa legge regionale credo che sia espressione di uno del principio generale reti libertà di iniziativa economica privata in ogni caso quindi ad una copertura diciamo anche dei processi cioè non è un'eccezione norma eccezionale normalissimo su un piano un piano seconde più elevato e credo che possa essere figlia della della stessa legge nazionale la novantadue
Del novantadue la ventuno laddove prevede che l'imprenditore privato possa quindi dico non vedo solo ostacoli da questo punto di vista quindi in sostanza credo che se non ci siano ostacoli ad una ad un assegnazione diretta non ci siano profili di violazione del principio di sussidiarietà verticale perché in questo caso ripeto è una una una socia opera velocità all'intervento è solito no ha ragione poi chiaramente come vengono esercitati in concreto quasi mai sul piano amministrativo e quindi siamo su un'altra cosa
Credo che non che non abbia una rilevanza immediata per il resto mi sento di riportarmi agli atti e quindi insisto nelle conclusioni come rassegnate grazie
Sono quesiti ulteriori l'avvocato all'avvocato dello Stato vuole aggiungere qualcosa sui quesiti no
Soltanto ecco sì con riferimento all'adeguatezza di questa norma
Una norma che conferisce o può diventare inganno cioè non solo sui quesiti ai quali arriva un posto non avevo capito la da un altro solo sui quesiti
Forse va bene così aggiungere altro no
Bene sarà decisa
Grazie avvocato allora si chiami la numero quattro del ruolo
Ricorso ventidue del due mila ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia
Presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Marina russo Regione Puglia avvocato libera balla
Un giorno per la relazione il giudice D'Alberti
Grazie
Grazie presidente
Dunque il presidente del consiglio ha promosso questioni di legittimità costituzionale dell'articolo due della legge della Regione Puglia numero sedici del due mila e ventiquattro
Questa disposizione alle lettere a i big del comma uno ha modificato una precedente legge regionale del due mila e diciassette la ventinove
Istitutiva dell'Agenzia regionale per la salute e il sociale chiamiamola anch'esso
La lettera
Della disposizione impugnata raggiunto all'articolo due della legge precedente del due mila e diciassette comma cinque bis
Prevedendo che Hillary essa cito opera come ente di supporto tecnico amministrativo per il dipartimento promozione della salute della regione
La lettera b aggiunto all'articolo tre della precedente legge regionale del due mila diciassette i commi da due bis due sexies che attribuiscono all'ARES nuove competenze
Le quali competenze riguardano tra l'altro l'ordine di corto tutte
Non lecito tutte
La gestione delle procedure con concorsuali e selettive per il reclutamento del personale
Che il servizio sanitario regionale
La gestione dei procedimenti per il rilascio delle autorizzazioni e degli accreditamenti all'esso alle strutture sanitarie il socio sanitario
La gestione dei procedimenti per il mantenimento dell'accreditamento
Le procedure di reclutamento della dirigenza medica e delle professioni sanitarie la gestione dei dirigenti medici e delle professioni sanitarie
Il ricorrente il Presidente del Consiglio sostiene che la legge
Istitutiva stellare quella del due mila diciassette aveva attribuito all'ARES medesima esclusivamente funzioni di indirizzo
E non di gestione
La legge impugnata del due mila ventiquattro invece attribuisce all'Ares secondo il ricorrente funzioni gestionali sottraendole alle aziende sanitarie locali dotate di autonomia organizzativa e funzionale
Le disposizioni impugnate inciderebbero quindi sull'organizzazione dei servizi sanitari che è riconducibile alla materia tutela della salute
Di cui all'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione in particolare si porrebbe in contrasto con i principi fondamentali di tale materia contenute in diverse norme del decreto legislativo cinquecentodue del novantanove recante il riordino della disciplina in materia sanitaria nonché di due decreti del Presidente della Repubblica il numero quattrocentottantatré del novantasette duecentoventi del due mila e uno in materia di personale sanitario adottati sulla base del citato decreto legislativo del novantadue
Norme interposte queste che attribuiscono tutte queste che attribuiscono alle aziende sanitarie locali le competenze assegnate all'arresto dalla legge regionale segnata
L'articolo centodiciassette terzo comma secondo il ricorrente sarebbe violato non solo per quel che riguarda la tutela della salute ma anche con riferimento al coordinamento della finanza pubblica
Visto l'impatto economico che ella implementazione delle competenze assegnate andare se suscettibile di produrre
Sul bilancio della Regione che è sottoposta ai vincoli derivanti dal piano di rientro dal deficit sanitario
La Regione Puglia
Ha eccepito l'inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale per mancanza di motivazione che genericità delle censure tra l'altro secondo la Regione il ricorrente non avrebbe chiarito perché le disposizioni impugnate contrasterebbe con le norme interposte citate
Inoltre
Quanto all'assente all'asserita violazione della competenza concernente
Competenza statale con in materia di coordinamento della finanza pubblica mancherebbe la prova del pregiudizio arrecato dalle disposizioni impugnate al conseguimento degli obiettivi di risparmio previsti dal piano di rientro
Vi sono poi ulteriori specifiche eccezioni di inammissibilità ma qui la difesa regionale avrà modo di entrare nei dettagli nel merito
La regione tra l'altro sostiene che le disposizioni impugnate sul reclutamento del personale sanitario sarebbero da ascrivere alla materia dell'organizzazione amministrativa che rientra nella competenza residuale
Delle Regioni ai sensi del quarto comma del centodiciassette della Costituzione
Il qualora la gestione dei concorsi fosse riconducibile alla tutela della salute
Sottolinea la regione che le funzioni attribuite andare se riguarderebbero solo la preliminare attività istruttoria
Lasciando inalterato il regime delle competenze relativi all'adozione degli attimi il vertigine decisionali
La Regione nega inoltre che le disposizioni regolamentari richiamate ricorrenti due menzionati DPR
Del mille novecentonovantasette due mila uno sia nel inidonee a esprimere principi fondamentali in materia
Di legislazione concorrente trattandosi di fonti sub primarie la Regione sostiene altresì che l'autorizzazione l'accreditamento delle strutture sanitarie e sociali sanitarie spettano in base alla legislazione
Statale del novantadue al regione e non alle ASL
Il presidente del consiglio ha depositato una memoria illustrativa contestando le deduzioni della regione mi fermerei qui perché
Presidenza del Consiglio non l'avvocato Russo i grazie presidente allora innanzitutto sulla questione dell'inammissibilità eccepita dalla Regione
Io ho controdedotte memoria ma direi qualcosa anche in questa sede
E non foss'altro per evidenziare come dalla stessa esposizione del relatore appaia piuttosto evidente come quella soglia minima di chiarezza
E di completezza del ricorso che secondo la giurisprudenza costituzionale è il parametro per valutare la visita di un ricorso sia in questo caso pienamente rispettata
è stato ben colto anche nell'esposizione del relatore quale sia il nucleo fondamentale delle censure delle del ricorso punto di partenza è il concetto di autonomia delle ASL e il loro ruolo di strumento per garantire i livelli essenziali di assistenza nel momento in cui con le norme regionali impugnate
Si estendono le attribuzioni di Ares andando a invade in violazione delle norme statali interposte
Le attribuzioni delle ASL questo realizza la violazione di principi fondamentali della materia e materia tutela della salute organizzazione sanitaria quindi mi pare
Che il contenuto del ricorso sia talmente chiaro che infatti la regioni ha poi svolto le proprie difese in maniera piuttosto puntuale quindi ciò dimostra che era perfettamente comprensibile quali fosse l'argomentazione su questi corsi ha fondato
Venendo alle vogliamo chiamarle ma trovare
In interessate dall'intervento normativo regionale
Per come indicate anche dal relatore sul reclutamento e la gestione del personale
La tesi sostenuta nel ricorso e che tanto le norme che riguardano il reclutamento quanto quelli che riguardano la gestione del personale
Attengano alla materia organizzazione sanitaria e quindi alla materia tutela della salute cosa che è invece legata dalla Regione ora per quanto riguarda tutte le norme che attribuiscono ad Ares delle competenze in materia di gestione del personale dirigente medico a me pare che l'incidenza sulla tutela della salute sia assolutamente auto evidente e direi intuitiva tra le varie cose che può fare adesso Ares bianche attribuire mansioni e sedi di lavoro a questo personale
Ed è chiaro che interventi di questo tipo così operativi hanno un'incidenza diretta ed immediata sulla fruizione delle prestazioni e quindi sull'utenza e dunque siamo sicuramente nell'ambito della materia organizzazione sanitaria
Che viene sottratta appunto alle prerogative delle ASL a che hanno delle una propria autonomia appunto con aree di riserva di poteri gestionali ai dirigenti a seconda dei diversi settori
In realtà anche il tema del reclutamento del personale
Dirigente è attinente alla materia tutela della salute questo è negato dalla Regione la quale dice in realtà se parliamo di gestione dei concorsi di organizzazione di istruttoria
Intanto parliamo di un'attività che a monte rispetto all'erogazione delle prestazioni quindi teorizza l'esistenza di una separazione cronologica illogica fra l'attività istruttoria preparatorio di concorsi
La loro organizzazione pratica e la fase della erogazione delle prestazioni
E suggerisce altresì una lettura costituzionalmente orientata della norma nella quale la la la norma regionale qui impugnata che attribuisce queste funzioni a dare se dovrebbe essere intesa nel senso di lasciare comunque salva l'adozione dei provvedimenti finali da parte dei soggetti che vi erano già competenti
In base all'articolo quindici del decreto legislativo
Cinquecentodue del mille novecentonovantadue e il decreto il DPR quattrocentottantatré novantasette ivi richiamato
In realtà a parte il fatto che questa interpretazione costituzionalmente orientata a miope vere non trova un aggancio nel testo della norma
Ma soprattutto non convince la tesi che si verta di una fase anteriore logicamente cronologicamente rispetto all'erogazione di servizi perché dire questo
Significa sostanzialmente negare quella che è la funzione basilare del concorso cioè la selezione dei migliori di coloro che andranno materialmente ad erogare questi servizi
Credo che possa essere interessante su questo punto richiamare una sentenza del marzo scorso della corte la numero settantasei del due mila ventiquattro
Che si occupa per una questione non sovrapponibile ma molto simile
A quella che forma oggetto di questo ricorso cioè noi oggi stiamo parlando di attribuzione Adare servita parte in una legge regionale di una competenza in materia di concorsi per la selezione del personale del personale dirigente e stiamo sostenendo che sia stata violata come norma interposta l'arte
Uno quindici del decreto legislativo cinquecentodue novantadue
Comma sette il quale rinvia a un DPR che attribuisce le competenze per la organizzazione dei concorsi alle ASL
Nella sentenza settantasette del due mila ventiquattro che vorrei richiamare la vostra attenzione si parla di una legge regionale relativa alla disciplina degli incarichi della dirigenza sanitaria
Una materia molto affine e si afferma in questa sentenza che questa materia attiene alla materia della potestà legislativa concorrente tutela della salute proprio in ragione della stretta inerenza con l'organizzazione del servizio sanitario
Perché la fruizione delle prestazioni rese all'utenza è condizionata dalla capacità professionalità di coloro che erogano queste funzioni nella stessa sentenza si dice ed è questo il profilo forse più interessante nostri fini che costituiscono principi fondamentali della materia a tutela della salute
Quelli fissati dall'articolo quindici lo stesso articolo quindici che noi qui indichiamo come norma statale interposta comma sette bis
Il quale disciplina tra l'altro la composizione delle commissioni di concorso quindi a mio parere mutatis mutandis anche nel nostro caso dove invochiamo appunto l'articolo sette che rinvia un DPR che disciplina le modalità di svolgimento del concorso inclusa la forma e la composizione delle commissioni
Può affermarsi che quello sia un principio fondamentale della materia e non mi sembra che colga nel segno l'obiezione regionale secondo la quale la norma statale quindi la la legge dello Stato invocata come norma interposta
Non possa essere integrata dal DPR quattrocentottantatré del novantasette perché è una norma di rango secondario in realtà l'articolo quindici comma sette opera un rinvio
Recettizio al DPR
E lo cita proprio per estremi quindi in qualche modo lo trasfondere con un corto su unico nella norma primaria e quella normativa secondaria è una normativa tecnica che omogenea per tutto il territorio nazionale quindi proprio perché questa omogeneità importante perché ancora una volta attiene all'uniformità
Della erogazione del servizio sanitario ed è per questo quindi che validamente può essere invocato come norma interposta
Anche per l'autorizzazione accreditamento vale sempre la stessa osservazione cioè il regime dei dell'autorizzazione e dell'accreditamento il principio fondamentale della materia salute questo per giurisprudenza costituzionale che poi ovviamente ben conoscete
E il decreto legislativo cinquecentodue novantadue la riserva gli enti del Servizio sanitario nazionale
Si osserva da parte della Regione ma in realtà iconiche articoli otto e seguenti lo stesso decreto legislativo individuano la regione nella regione il soggetto competente
Questo non è del tutto esatto perché l'articolo otto esprimo comma
Individua una competenza delle ASL oltre che della regione per quanto riguarda il controllo ed il monitoraggio dunque anche sotto questo profilo c'è sente la lesione del principio di autonomia
Degli degli enti appunto delle delle aziende preposte c'è poi il problema dell'articolo due sexies
Questa norma prevedeva la possibilità entro un determinato termine per la giunta di delegare quelle funzioni che normalmente nella legge regionale sono destinate ad Arese
A una ASL una delle ASL e e quindi sosterrà sopravvenuto in difetto di interesse perché la Giunta non si è avvalsa di questo potere
Questo punto diciamo lui la Presidenza del Consiglio non ha segnalato all'Avvocatura un venir meno del proprio interesse
Su questa norma norma che comunque si ritiene illegittima perché concentrando le competenze su un'altra discapito delle altre ancora una volta violativa del principio di autonomia di cui ogni a sanare ovviamente deve beneficiare
E sulla persistenza dell'interesse forse occorrerà considerare intanto che quel termine
Diciamo dovremmo ritenere che sia perentorio per poter affermare che una volta non esercitato il potere entro quel termine venga meno l'interesse alla decisione del del motivo di ricorso in realtà ben potrebbe ipotizzarsi che invece quello sia un termine puramente ce acceleratori o che non consuma il potere della Giunta che potrebbe quindi ancora essere esercitato come pure
Nel momento in cui la norma dovesse comunque rimanere nell'ordinamento è chiaro che potrebbe sempre essere in qualche maniera riattivata successivo intervento del legislatore
Quindi chiedo alla corte di voler valutare questi aspetti nel nell'apprezzare la persistenza dell'interesse alla pronuncia su questo comma due sexies
Sui principi di coordinamento della finanza pubblica il rispetto del piano di rientro è un principio di coordinamento della finanza pubblica quindi nelle regioni in cui come la Puglia vi sia
Con tale Piano e non credo sia dirimente e l'obiezione della regione che osserva che questa è una norma senza oneri e che non ci sarebbe un impatto dimostrato a livello finanziario della norma stessa non necessariamente la norma deve essere norma impugnata deve essere una norma distesa
Ma occorre considerare che comunque l'attribuzione di nuove funzioni gestionali a dare S è qualcosa che non era previsto nel Piano e potrà avere quindi un impatto anche future di indiretto sulla stesa quindi per tutti questi motivi insisto per l'accoglimento del ricorso
Regione Puglia l'avvocato Carlo
Allora la
Presidenza del Consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo due della legge sedici del due mila ventiquattro ritenendo l'articolo due che attribuisce nuove funzioni all'amarezza
Ritenendo che queste nuove funzioni cambino la natura della S rispetto ai principi enunciati nella legge che l'ha istituita io vorrei precisare che non è questo il punto
Benché il legislatore regionale può tranquillamente modificare con un intervento successivo di natura legislativa una sua legge precedente il problema che dobbiamo affrontare e quello diverso
Se la Regione
Puglia può
Attribuire a queste nuove funzioni nell'ambito della sua con
Potestà legislativa in queste specifiche materia e io mi ritrovo a dover insistere sui profili di inammissibilità del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il ricorso è inammissibile perché si limita proprio come asserito
L'avvocato generale
A individuare
Le norme impugnate e i parametri di riferimento costituzionale e interposti che sarebbero presuntivamente violati ma non si cimenta in una argomentazione dei motivi per cui le norme di impugnate sarebbero in contrasto con quelle e disposizioni con una argomentazione che in base alla insegnamento della giurisprudenza della Corte costituzionale deve essere ancora più pregnante in questo giudizio che è un giudizio in via principale
Ma e la il profilo di inammissibilità
Del ricorso si rinviene anche nella nel fatto che l'avvocatura ha impugnato in maniera onnicomprensiva l'articolo due
In realtà l'articolo due della legge regionale e un articolo caratterizzato da norme estremamente eterogenee
E che meritavano punto per punto ciascuna delle quali meritava un'argomentazione specifica riguardo alla violazione al contrasto con i parametri costituzionali indicati
E pratica l'avvocatura generale ha ritiene che come ha sottolineato il relatore lì invero articolo due senza specificarle Vignoli
L'ambito di autonomia gestionale e organizzativa conferita alle ASL dagli articoli dall'articolo tre commi uno uno bissa
Del decreto legislativo cinquecentodue del novantadue che è una norma interposta nell'ambito della legislazione concorrente
Già il team in materia di sanità di sanità pubblica ora in realtà questo parametro rappresentato dall'autonomia
Dall'autonomia gestionale delle ASL e e e tradito e inconferente rispetto ad esempio alla disposizione dell'articolo due che attribuisce alle Aresta competenza in materia di autorizzazioni sanitarie ora come ha ben stabilito la collega le autorizzazioni sanitarie ad opera dello stesso articolo
Dello stesso decreto legislativo cinquecentodue del novantadue sono di competenza della Regione quindi nuovo c'è in alcun modo quella erosione all'autonomia delle aziende sanitarie
Sulla cui base si pone il ricorso della
Della
Della presidenza del consiglio dei ministri in via subordinata tennero scrupolo difensivo voglio sottolineare che anche in questo caso l'attribuzione delle competenze alleare essa alla essa riguarda l'attività amministrativa precede preliminare di natura istruttoria che non altera la sfera delle competenze che vede nella regione l'organo che un ente del servizio
Sanitario nazionale competente ad adottare i relativi provvedimenti
A fronte di queste della io francamente a fronte di questa
Nonno ben compreso come la Regione facendo riferimento alla organismo tecnicamente accredita ante ritiene di portata giustificare e motivare in contrasto tra le norme importante è appunto la norma interposta rappresentata dagli articolo
Dai commi uno uno bis nell'articolo tre della cinquecentodue del novantadue
Per quanto riguarda il reclutamento del personale ora a ancora una volta ritengo necessario fare una precisazione l'articolo due
Contiene norme riferite al reclutamento contiene due distinte norme relative al reclutamento del personale
Una contenuta nella lettera a del nuovo articolo due chissà introdotto dalla legge regionale impugnata all'articolo tre dell'avvicinare a legge istitutiva della ressa ora questa disposizione attribuisce all'Ares la competenza della gestione dei procedimenti di nelle procedure di concorsuali e selettive
Del persona unicamente nel personale sanitario l'altra norma che si occupa invece della del reclutamento delle personale della dirigenza medica e delle
Che delle spie degli altri figure apicali e della gestione ed è il nuovo articolo
Duetta entità della nuova il nuovo introdotto dalla legge statale ora e questo che riguarda la gestione reclutamento del personale non c'è una parola sia nel ricorso introduttivo che nella memoria che estingua queste due ipotesi quindi quando l'avvocatura generale dice che è stata in grado la la difesa della regione di articolare delle difese appropriate bisogna tener conto che la Regione nello fare le diffide le prove nell'articolare le proprie difese ha dovuto fare uno sforzo ricostruttivo basato su ipotesi Francia se durante di ipotesi per poter cercare di ricostruire quelle che erano le posizioni della Presidenza del Consiglio abbia con riferimento particolare alle procedure alla gestione delle procedure concorsuali e selettive di tutto il personale
Con riferimento a questa specifica disposizione
La Regione ritiene che si tratti di attività amministrativa pura di di organizzazione che rientra nella potestà
Residuale della regione si tratta in buona sostanza di quell'attività che soprattutto nei concorsi dove ci sono grandi numeri viene espresso delegata a società esterne che gestiscono l'ingrasso dei concorrenti il l'organico la distribuzione del materiale le fotocopia si tratta di quell'attività amministrativa propedeutica a tutti i tipi di concorsi no non con riferimento specifico al concorso
In materia sanitaria potrebbe riguardare il concorso in magistratura come il concorso per perder gli infermieri e proprio in questa di prospettiva il questa quel tipo di servizio stati Pavia questa atti questa attribuzione di competenza
Non attiene quindi alla sanità perché domina strettamente inerente ai servizi sanitari
E quindi non si ripercuote nei confronti bella dell'utenza perché utilizza i servizi sanitari per quanto riguarda invece la diligenza il reclutamento e la gestione della dirigenza medica rete la Presidenza del Consiglio dei ministri l'avvocatura la difesa erariale
Che i principi fondamentali che incardinano in capo a alleato la la possibilità ludoteche cioè che ritengono che le ASL e gli unica competenti a recluta
Vento del personale del proprio personale si debba rintracciare nei DPR quattro otto tre del novantasette e duecentoventi del del due mila uno ora si tratta di regolamenti e per pacifica giurisprudenza costituzionale i regolamenti statali sono fonti re secondarie
Sono fonti di secondo grado come Ettore come tali non possono assurgere a norme interposte e vincolare l'attività della Regione dice la l'avvocatura
Generale e questo sarebbe contestato da una sentenza la centottanta del due mila venti
Che in realtà dice una cosa diversa la sentenza citata
Dalla difesa erariale non sa nient'altro che confermare che le norme secondarie statali non possono essere assurgere a principi fondamentali vincolanti
Le regioni
Soltanto che individua un'eccezione l'eccezione sarebbe
Prevederebbe
Ritter ritiene che ricco elementi possano assurgere a principi generali quei regolamenti di natura squisitamente tecnica tenta e che contengono norme tecniche e chiedevano nere un'applicazione uniforme su tutto il territorio ora evidente che questa non è la circostanza
L'avvocatura generale ha fatto riferimento a quei regolamenti soltanto perché nei regolamenti
Sarebbe indicata all'ASL come organo competente a reclutamento del personale del proprio personale
Quindi anche questo del merito si ritiene che sia infondato questo profilo di incostituzionalità
Sollevato dalla
Presidenza del Consiglio dei ministri
In generale noi riteniamo che in nessuna delle e disposizioni del decreto legislativo cinquecentodue del novantadue che la norma interposta in ambito sanitario ci stia
E sia indicata nelle ASL il l'organo che solo può reclutare il personale il proprio personale
Noi riteniamo che non sia questo neanche il comma sette dell'articolo quindici indicato dalla dalla difesa erariale l'articolo il comma sette asserisce che
Possono si può si può entrare nell'ambito del si può
Entrati a far parte della dirigenza medica soltanto mio facendo un concorso che indisciplinato dal D.P.R. quarto otto tre del Nord novantasette ora evidente che questa norma
Non individua nelle ASL del l'organo competente alla allo svolgere alle espletamento del concorso
Ma atti impone distribuire la disciplina contenuta nel Regolamento a prescindere da chi quel concorso gestisce
Infine con riferimento a alla agli presunti oneri aggiuntivi che queste attribuzioni all'agenzia regionale dacché greche deriverebbero da queste ulteriori
Attribuzioni all'Agenzia regionale
Si ritiene ancora una volta che la l'avvocatura generale abbia omesso un una fondamentale attività probatoria cioè non ha dato e si limita ad una affermazioni assertiva anzi ha utilizzato anche una probabilmente potrà creare nuovi oneri non c'è attualmente la prova che queste nuove attribuzioni possano comportare dei Vila possono avere incidenza sul bilancio pubblico e questo a maggior ragione qualora si consideri che si tratti di norme dittatura organizzativa che lasciano inalterato l'aspetto dell'Ares e quindi il personale e le strutture organizzative
A fronte di questo riportandosi per tutto quanto non non specificato a quanto asserito negli scritti difensivi si insiste perché il ricorso venga dichiarato di inammissibile o venga rigettato perché il fondato
Sono questi i pieni
Allora grazie avvocato in udienza è chiusa sarà decisa questa
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