"Il diritto all'informazione me lo gestisco io: l'esempio delle public companies"

Sì alla tutti possiamo iniziare questo incontro
Sulle public company in generale anche sul sul tema dell'informazione io vorrei ringraziare voi che siete intervenuti ringraziare anche i nostri ospiti
A partire dalla mia sinistra Piero Scaramucci direttore di Radio Popolare
Alla mia destra Daniele Biacchessi redattore di Italia Radio
Alla sua destra
Lello Fratangelo di avvenimenti alla sua destra Luciano Consoli
Editore
E alla sua destra Sandro Medici direttore responsabile del quotidiano il manifesto
Io prima di dare la parola ai nostri ospiti volevo dire
Che
Il tema che sarà l'oggetto da un'altra chiacchierata di questo pomeriggio è un tema che ha suscitato nei mesi passati
E che soprattutto nei mesi a venire
Susciterà e provocherà anche l'attenzione
Del Parlamento del governo e in generale anche delle forze politiche e credo anche delle forze o di una parte delle forze imprenditoriali di questo Paese
Ieri c'era questa anticipazione di D'Alema nel nell'intervista a Repubblica in cui diceva che i progressisti
Presenteranno una proposta di legge nei prossimi giorni nelle prossime settimane sull'antitrust
Abbiamo avuto
In primavera nell'inizio dall'estate la raccolta di firme sul referendum
Per l'abrogazione di una parte dalla legge Mammì
C'è stata anche poi il ventisette marzo la vittoria
Di Berlusconi con tutto quello che ne è seguito sotto il profilo appunto della della
Del fatto che per la prima volta abbiamo conosciuto un conflitto di interessi così profondo tra sistema dell'informazione e sistema politico
E nel frattempo questo occorre dirlo anche per correttezza non da adesso ma anche da molto tempo
Operatori dell'informazione imprenditori gli altri soggetti hanno cercato di dar vita esperienze nel campo dell'informazione che facessero leva
Su chi poi i foto era in realtà il fruitore stesso dell'informazione e cioè il lettore Illy radioascoltatori o il telespettatore
Per la verità per quello che riguarda la televisione in Italia non si conoscono ancora esempi di Public Company così come si conoscono per le radio o per i giornali
Questo sarà un po'il tema del nostro incontro di questo pomeriggio
Ora gli oratori cercheranno anche di illustrare le proprie esperienze quello che hanno fatto e soprattutto quello che si accingono a fare anche nei nei prossimi mesi
Qui ci sono anche delle esperienze nuove alcune meno nuove ma che comunque saranno chiamata nei prossimi mesi
A cercare anche di dare delle risposte innovative rispetto a ciò che hanno fatto di positivo negli anni passati
Questo sono un po'per cui il tema del del nostro incontro poi dare ma anche la possibilità poi di fare delle domande di intervenire direttamente su ciò che si diranno
E poi loro faranno anche delle delle repliche
Io inizierei con Daniele Biacchessi di Italia Radio
Allora un buon pomeriggio a tutti
Questo dibattito
L'ho pensato proprio in funzione di queste esperienze
E queste esperienze che
Che diciamo stanno segnando qualcosa di nuovo e anche di innovativo sul piano dell'informazione ma soprattutto esperienze editoriali che nel bene o nel male
Potranno presentare proporre nei prossimi mesi nei prossimi anni
Un'organizzazione finanziaria
Di quella che è la partecipazione degli ascoltatori nel capitale sociale
E e quindi diventare anche in qualche modo complici di noi giornalisti
Dinoi operatori del settore in queste che possiamo definire avventure
Allora per però presentare le diciamo queste queste esperienze io vorrei partire brevemente da lontano cioè dal dal perché è importante
Per un lettore per un ascoltatore
Diventare
In qualche modo padrone di un pezzo di questi organi d'informazione
E diventato importante soprattutto con la scesa in campo di Silvio Berlusconi
Un'ascesa in campo che viene anch'essa da lontano
Dove per la prima volta nel mondo credo un operatore
Economico
Diventa presidente del Consiglio
Padrone di tre reti televisive
Controllore di fatto di tre reti via cavo che sono le reti dei tele più
Ultimamente con i nuovi soggetti piazzati nel consiglio di amministrazione padrone di fatto di pezzi della consistenti della RAI se stiamo a vedere le nomine
Che verranno fatte prossimamente di direttore di telegiornali ricevette direttore di telegiornali il futuro piuttosto nero negativo
E
Io parlo per esempio nel mercato radiofonico
Spesso
Diciamo quando parliamo di legge Mammì quando parliamo di leggi antitrust ci riferiamo soprattutto alla mondo te la televisione ma pochi sanno che e Berlusconi controlla anche
Dei pezzi fondamentali del mercato radiofonico
E vi spiego come con un sistema che in inglese si chiama dumping
Questo pochi lo sanno ma è giusto che la gente sabbia anche di cosa di cosa succede nel mondo e radio con questo sistema Publitalia vende con un sistema molto sofisticato ad un cliente
E le proprie reti televisive regala alcuni spot
A nelle principali reti nazionali come per esempio Radio dimensione suono
Ed altre ancora cosa succede che quando arriviamo loro i altri operatori radiofonici
I clienti ci dicono che non c'è spazio perché in poche parole regalando questi spot i i costi si abbassano io so di radio locali anzi di io so di radio nazionali che vendono spot pubblicitaria undici mila lire
E di radio locali che vendono sporta da trenta secondi a mille lire se siamo alla follia siamo alla distruzione del mercato e quando si parla di mercato pubblicitario si parla di una delle fonti fondamentali
Per poter andare avanti c'è un'altra situazione che quella per esempio delle cooperative editoriali a Radio Popolare una cooperativa è una società per azioni non edita da anche da una cooperativa di giornalisti Italia Radio poi spiegherò
Quali saranno le le nostre diciamo quale sarà sono le nostre proposte stessa cosa avvenimenti insomma si parla comunque di cooperativa editoriale operano cooperative di giornalisti iniziative che vengono quindi da un gruppo di operatori del settore di professionisti ebbene molto poi mette il governo Berlusconi sta prospettando per noi la mazzata finale
Molto probabilmente verranno tolte una parte o comunque parti consistenti di quei quattrini che sono poi i famosi rimborsi della legge sull'editoria questo è bene che lo si sappia perché se questo verrà fatto molto permetteva l'ha fatto
Non credo che per noi sarà sette uno dico alla fine ma comunque saranno tempi ancora più duri di quelli che già sono
E infine la sfida sulle tecnologie ecco io credo che la spina sulle tecnologie nei prossimi anni almeno parla il campo radiofonico e televisivo sarà determinante e chi arriverà primo
In alcuni dei punti cardini di queste tecnologie la tecnologia satellitare in primissima anche le nuove esperienze digitali
Quello quindi una pulizia totale del suo no una proposta anche tecnologica è basata proprio sulle innovazioni
Io credo che anche noi come piccole esperienze
Nel campo radiofonico e televisivo e anche nel campo per esempio editoriale dobbiamo tenerne conto allora da cui brevemente sulla situazione italiana di o che voi tutti conoscete avete letto sui giornali e questa questo braccio di ferro tra i lavoratori di Italia Radio il PDS
Una radio come la nostra partita sei anni fa che doveva rappresentare una speranza anche per e chi voleva parlare da Torino fino a Palermo chi voleva cioè unire esperienze politiche estremamente differenti
Si è trasformata da radio
Diciamo del pc prima e poi successivamente del PDS in una radio
Che possiamo definire di quella parte diffusa del paese che non lo vuole stare ai patti e non vuole stare alla con al flusso di corrente
Che sembrerebbe prospettarsi nelle future parlo per esempio di Forza Italia parlo della lega nord e parlo di questi aspetti diciamo filogovernativi
Cioè non ci siamo trasformati da una radio di partito ad una radio d'informazione che si dedica soprattutto a proporre ai propri ascoltatori
Gli avvenimenti mentre accadono
La nostra particolarità è che siamo una rete nazionale cioè siamo una delle dieci reti che in Italia hanno avuto la concessione governativa
Che significa che essi se si esclude radio radicale che ormai è diventato una radio diciamo tiare a governativa e che molto probabilmente prenderà questi dodici mila di poco scaramucce parleremo anche di questo
Attive attente
Tangente filogovernativa che radio radicale prenderà molto probabilmente e che aveva già preso in passato
Ecco siamo l'unica a rete nazionale e questo ci fa un piacere immenso però ci si ci fa capire anche qual è la situazione del mercato radiofonico perché le uniche due radio diciamo di informazione democratica sono Italia Radio Radio Popolare e il resto delle radio comunitarie a radio locali nella situazione veramente molto molto drammatica drammatica significa che per lo più c'è poca professionalità in radio giornali sono raffazzonati
Ma c'è una situazione veramente ancora casareccia stile mille novecentosettantacinque settantasei c'è quasi siamo ancora ai tempi del il pioniere Isma'allora per farla breve noi
Vogliamo andare avanti ci siamo costituiti come cooperativa ce lo eravamo Zama siamo ci sono questo di come giornalisti cooperativa abbiamo fatto un'offerta come si suol dire
Alla proprietario che è il PDS la radio dal primo di ottobre diventerà diciamo della cooperativa ventitré maggio
Che è una cooperativa di giornalisti e dei lavoratori potevamo Loi soli con questi quattro soldi che avevamo imbarcarci in un'avventura da due tre miliardi forse di più
O le sfide tecnologiche che servono per poter portare il segnale da Torino fino a Palermo in modo che tutti la possono sentire no
Entreranno dentro in questa esperienza L'Unità il manifesto i sindacati dei metalmeccanici e c'è stata anche una una diciamo ammiccamento anche con avvenimenti per per alcune cose
Non bastava chiaramente tutto questo perché sono era come fa circolare del denaro sempre in famiglia e quindi ci vuole la pubblicità
Ma bisognava organizzare qualcosa di nuovo allora le esperienze e l'unica esperienza radiofonica
Perché ha tentato
Diciamo con grande successo qui a Milano
L'organizzazione finanziaria scoperture a Radio Popolare ma era una società è una società per azioni e noi non potevamo per concessione perché la concessione governativa c'è stata data non sulla base della radio ma sulla base di una società già esistente quindi una cooperativa qui abbiamo dovuto pensare
A come organizzare finanziariamente la partecipazione di una cooperativa
A Mario fonica
Ci siamo avvalsi della consulenza finanziaria di alcuni bravissimi consulenti che lavorare che delle cooperative abbiamo trovato questa strada quella di fondare una associazione che l'associazione degli ascoltatori di Italia Radio
Alla quale fanno capo al momento circa settantadue circoli locali che si sono organizzati quando erano arrivati e senza eredi licenziamento ai giornalisti da parte del PDS
Ho diciamo della proprietà e non volevano non intendevano far chiudere questa esperienza allora noi siamo partiti da loro ci siamo partiti dal fatto che c'erano settantadue gruppi idea dei pazzi che circolavano facevano circolare fax telegrammi e nelle sedi delle federazioni locali del PDS alcune addirittura sostanze anche presidiate come quella di Bologna
Il fino a farci capire che forse era meglio
Lavorare con loro
Per far nascere anche una nuova partecipazione che andava al di là se il finanziamento cioè della logica è quella che io chiamo la logica della salamella cioè la logica diciamo nella sottoscrizione continua per cui uno c'ha un miliardo di debiti fa la sottoscrizione a raggiungere l'obiettivo del miliardo poi il giorno dopo
C'è ancora da pagare la Sipra c'è ancora da pagare l'ENEL e così via in questo flusso di sottoscrizioni
Noi pensavamo che non era possibile novantaquattro andare avanti in questo modo quindi organizzare la partecipazione finanziaria di una cooperativa è una cosa difficile
E abbiamo tocca scoperto che nello Statuto delle cooperative c'è l'azione di partecipazione cooperativa che è un'azione ma un'azione diciamo normale e che però a differenza di una sublimazione di una società di una S.p.A. non ha alla fine la possibilità che su Italia Radio credo molto remota
Di alla fine dell'anno di avere degli utili
E quindi abbiamo avuto qualcosa come undici mila prenotazione cioè undici mila persone che fino adesso ci hanno detto noi ci stiamo
Ma per esempio ieri sono andato da Zeno va e il circo di ascolto e di Genova ha ha voluto dire qualcosa di più ha detto non solo finanziamo la radio ma diventiamo anche noi nel nostro piccolo un soggetto politico c'è un soggetto che possa
Finanziare la radio ma anche finanziare altri mezzi di informazione
Cioè finanziare altri mezzi informazioni più o meno analoghi a radio e piccole realtà locali o nazionali e soprattutto promuovere questo flusso di informazione che possiamo definire controcorrente
Io concludo con una diciamo con una proposta
Perché da questo dibattito spero ce ne siano altri in Italia
Che si possa costituire una sorta di coordinamento
Di tutte le realtà che sono gestite e in cooperativa o sono o che hanno come punto di riferimento questa organizzazione finanziaria degli ascoltatori e dei lettori
Perché poi si possa un domani verificare a che punto siamo il percorso di ogni realtà il loro impatto con il pubblico le loro difficoltà perché io credo che solo scambiandoci delle idee si può andare avanti si può anche cercare di come si suol dire diventare noi i
Proprietari dei nostri mezzi di informazione
Grazie Daniele Biacchessi diamo la parola Lello Fratangelo di avvenimenti
Dunque in pochissime parole tento di raccontare un po'quella che era stata la storia di avvenimenti
Nell'ottantotto la fine dall'ottantotto
In pieno in pieno caffè in pieno regime dello scafo un gruppo molto ristretto di persone eravamo un'ottantina i soci fondatori hanno l'idea di fondare una società per azioni credo per la prima volta
Da una certa parte
Che riuscisse a raccogliere a vendere queste azioni sostanzialmente a vendere queste azioni e riuscisse a fare un periodico fare un settimanale così nasce avvenimenti voi sapete per fare una società per azione occorre un deposito e duecento milioni
Non eravamo i duecento milioni fu il numero zero che ci permise di raccogliere questa parte iniziale da depositare fa da depositare alla Banca d'Italia
Per partire per raccogliemmo poi complessivamente a febbraio uscì il primo numero non numero zero di avvenimenti e nel corso di quell'anno noi raccogliemmo un miliardo
Che che che sembra il famoso milione che sembra tanto ma che era pochissimo rispetto a quelle che erano le esigenze di un settimanale che tutte
Tutte le settimane era era in edicola
C'è stato molto volontariato in tutta quanta questa questa fase iniziale molto rapporto con la gente che oltre a comprare l'azione
Ci telefonava ci scriveva ci consigliava
Era partecipe di di questa esperienza e noi siamo arrivati ad avere sei mila soci
Che hanno comprato delle azioni siamo a fine luglio è partito il secondo aumento di capitale sociale che ha un obiettivo
Già realizzato abbiamo comprato o un immobile anzi quasi mille metri quadrati che stiamo ristrutturando una vecchia fabbrica
Più o meno nel centro di Roma
E puntiamo a fare non solo una sede per avvenimenti puntiamo a farne una casa dell'informazione un punto di riferimento un punto di incontro un punto da cui possa costantemente esserci incontro confronto scontro anche sulle questioni dell'informazione
Siamo riusciti anche un altro obiettivo a regolarizzare al minimo ma tutti quelli che lavorano all'interno di avvenimenti
Questo è un piccolo esempio
Di come a mio giudizio è possibile proporre un'esperienza che veda i lettori partecipi di una gara di una piccola media o grande impresa
Editoriale
Io lo sentirei sintetizzato al massimo
In questi anni noi abbiamo avuto molti attacchi entrata che anche dal punto di vista giudiziario
Da parte dei Cavalieri di Catania da parte di andò da parte di Martelli da parte di quella
Classe politica e io imprenditoriale che in quegli anni faceva il bello e cattivo tempo d'Italia
Un nostro processo quello con
Con Lando quello che siamo stati poi condannati
Processo civile e non penale perché adesso non non c'è più una querela che una richiesta di querela che poi di mostri
Sì sì aveva ragione si aveva torto se si è calunniato o meno ma c'è una richiesta di risarcimento civile
Ecco e andò appunto
Ci ha querelati il processo ha uno svolgimento tale che Vittorio Roidi ha inserito lo svolgimento di questo processo nel suo libro I coltelli di carta problemi di Presidente della Federazione Nazionale Stampa
Come esempio di tentativo di chiudere le bocche di tacitare chi denunciava abbiamo un processo ancora in corso con Martelli sul caso col Brunner ne siamo stati i primi a denunciare
E Martelli ha chiesto al tribunale di condannarci perché avremmo infangato la sua onorabilità
In parte l'arteria è stato già condannato per questi riparte Craxi ha dichiarato in varie in vari processi di dove era testimone in quel caso cose di questo tipo
Resta restano un'infinità di problemi
Rispetto alla nostra esperienza che credo e poi
Il problema di fondo che tutti quanti noi poi racconteremo fra queste dalla pubblicità
I nostri giornali sono sono senza pubblicità sono senza contratti pubblicitari la vendita di avvenimenti oggi
In edicola e in abbonamenti pari a quella dell'Europeo
L'Europa è un contratto pubblicitario di diciassette miliardi ne abbia un contratto pubblicitario di cinquecento milioni che l'ha concessa sì un ariano sta neanche onorando sostanzialmente
Questa questo è un dato di fondo io credo che uno dei temi centrali che noi dobbiamo affrontare
Rispetto alle questioni dell'informazione sono le questioni della pubblicità in Italia il mercato pubblicitario in maniera del tutto differente di quello che avviene negli altri Paesi d'Europa è nettamente spostato
Nei confronti della televisione l'investimento pubblicitario
In termini televisivi
E questo un dato di di realtà importante
Fin quando in Italia non ci saranno delle concessionarie pubbliche o private che agiscono al di fuori di quelli che erano interessi politici dei partiti in alcun luogo di gruppi
Credo che non ci sarà realmente la possibilità di entrare in un mercato pubblica che in un mercato dell'informazione in maniera in maniera libera e la pubblicità sostanzialmente che condiziona
Mediamente gli introiti pubblicitari per per un periodico per un quotidiano sono il sessanta per cento degli introiti complessivi
Tutte quante le testate
Della sinistra hanno degli introiti pubblicitari minime
Esiste una forte discriminazione nei confronti delle testate degli organi formazioni di sinistra e non è solamente il Grand Prix
Proprio questo è il primo dato come e possibile prima ancora di pensare a creare deve Public Company
Per gestire delle case editrici per gestire i mezzi d'informazione possibile creare una public company per gestire la pubblica la raccolta pubblicitaria per entrare nel mercato pubblicitario
Quindi questo è il primo dato di una partita con le carte truccate
Anche l'unità che
Diciamo è rispetto a tutte quante uno stereo l'informazione
La sinistra è penalizzata da questo punto di vista in questo momento rispetto a quello che vende rispetto quello che il targhetta tra tra virgolette
Un altro elemento di grande preoccupazione ricordava anche il compagno prima
Ci sono stati una serie di leggi di supporto all'editoria
La sessantasette la quattrocentosedici euro duecentocinquanta la duecentottanta
Che sono state tutte quante concepite per salvaguardare
Lo status quo cioè quello che c'era sostanzialmente sono state tutte concepite in una logica di partiti
Nemmeno centonovantadue nel mese di agosto po'qualche ora prima della chiusura
Del parlamento passo all'unanimità una legge che diceva
Rispettare leggi dell'editoria i contributi all'editoria i giornali di partiti di partito basta che ci sia un solo rappresentante un solo deputato in Parlamento raddoppiano questo tipo di contributi
Quindi circa il sessanta per cento ben costi dovete stare di partito tutte
Sono pagate dato dallo Stato
Con una realtà diversa quanto durerà
Adesso io non entro scura
Sulla giusta esso meno di una legge di questo genere ma quanto durerà questo
Quindi
O quanto giusto poiché una legge che raddoppia
I contributi semplicemente perché si è un organo di partito
E quindi che cosa accadrà
Tra qualche mese
A tutti quanti quei giornali
Che hanno una buona parte dei loro introiti derivante da questi contributi
Noi per come avvenimenti per un cavillo misterioso
Dovuto a alcuni numeri riuscito eccetera eccetera non abbiamo mai avuto i contributi della Regione dei Doria quindi noi siamo legati esclusivamente e questa è una realtà fuori mercato per questo io dico
Si gioca una partita con dati truccati sostanzialmente legati alle venti della nostra sopravvivenza eh legata al fatto se il nostro
Quotidiano e accettato o meno dai lettori se riusciamo a vendere con la con l'edicola col banchetto eccetera
Ci sono altre tre questioni fondamentali a mio giudizio
Che noi dovremmo andare a vedere abbastanza approfonditamente
Per quanto riguarda proprio la libertà di stampa c'è un tentativo sostanzialmente
Che vorrebbe far passare la liberalizzazione dei punti vendita sembra una grossa proposta di democrazia di libertà perché contrarie solamente i giornali in edicola
Questo sì significherebbe per piccoli e medi editori tenere conto che tutto quello che vediamo in edicola per il settantacinque per cento in mano come testate a tre famiglie a tre aziende la Rusconi da Rizzoli la Mondadori
Dei circa sette mila prodotti e che ci sono presenti in azienda il settantacinque per cento e lo
Una liberalizzazione dei punti vendita significherebbe sostanzialmente oltre a trovare
Queste pubblicazioni all'interno dei supermercati eccetera cioè la significherebbe sostanzialmente l'impossibilità per i piccoli editori di coprire l'intera rete vendita oggi tra e di come
Di serie A e di edicole più piccole quelle stagionali eccetera siamo circa a trentadue mila copie a trentadue mila punti vendita sì voglio mandare una copia del mio giornale
In ogni punto del più vendita debbo stampare almeno trentadue mila copie con tutti quanti di i costi di distribuzione eccetera eccetera
Nel momento in cui diventassero cento mila
Quanto quanti più editori riescono a coprire questo tipo di di sviluppo quanto la trattativa che adesso avviene complessivamente per tutto con la rete vendita quindi con i sindacati dei giornalai
Non diventa una trattativa
Con standard con ipermercati eccetera eccetera di tipo diverso e meno controllato quanto aumento nei costi stessi distribuzione anche solo una voce fondamentale importante
Nella nella gestione dei quotidiani
L'altro elemento appunto è questo della distribuzione che oggi avviene per capi pullula il giornale più forte all'interno di una certa aria il capo Pullo dei mezzi di distribuzione sostanzialmente fa il prezzo di per salire sulle macchine per arrivare
E l'altro elemento
Importanti
L'ultimissimo elemento è
Quello dei centri stampa normali si sta arrivando anche da questo punto di vista una situazione di monopolio per quanto riguarda i quotidiani a Milano per esempio esclusi
E poi credo che qualcosa può dire Consolini fare fresco di esperienza esclusi i centri stampa che si è che sono di proprietà
Dei grandi giornali e esistono due stampatore dei quotidiani semplicemente e la cosa finisce così stessa cosa accade a Roma escluse messaggero con la tipografia suo escluso il tempo che una tipografia sola
Esiste un unico
Stampatore e poi esiste un piccolo stampatore dove sessanta il Manifesto per esempio questo è l'altro elemento quindi il prezzo
In una situazione di quasi monopolio il pezzo di produzione
Brutalmente in una situazione di quasi monopolio una questione che via via sta restringendo tutti quanti in margine
I margini di manovra
Quindi io credo che intorno a queste questioni dell'informazione noi dovremmo prestare molta attenzione intorno alla questione che a mio giudizio Noemi abbiamo avuto queste esperienze d'Italia abbastanza particolare anche rispetto ad altri paesi d Europa che dal dopoguerra in poi insistito un grande editore della sinistra che era il Partito comunista
Faceva quotidiani faceva settimanali che faceva libri e faceva libri per bambini e anche chiodino tutta la serie di Rodari eccetera oggi non esiste più con imprenditori io credo che sia giusto che il un partito politico non sia editore
Ma esiste una situazione di mercato che è stata lasciata completamente scoperte
E credo che una parte di tutti quanti noi che questo mercato poi facciamo debba trovare nuove forme
Di espressione e nuove forme di investimento che prima era una sottoscrizione che prima erano la partecipazione ad alcune attività
Che prima erano le feste dell'Unità credo vada oggi non bastano più
Credo che anche da questo punto di vista bisogna inventare forme nuove
Forme riconoscibili forme di partecipazione riconoscibili da questo punto di vista
E forme di garanzia di fiducia non possiamo più Petty permetterci che
Che l'editore licenzi i giornalisti Italia radio che si chiudono esperienze che Editori Riuniti venga venduto alla Jacorossi e via dicendo tutte quelle cose che sono accadute la sinistra
Grazie mille
Ora parlerà Luciano Consoli e successivamente Sandro Medici Luciano Consoli mi sono scordato di dirlo prima eh
Uno dei protagonisti che ha dato vita a un esempio recentissimo di Public Company che ha il quotidiano diretto da Montanelli la Voce adesso impegnato in un'altra impresa che lui stesso vi racconterà
Grazie
Ma un podista yankee al
E poi delle considerazioni Camposano aprire momento il dibattito perché altrimenti raccontiamo gnomi no alla nostra storia e e non la facciamo la storia che mi sembrerebbe invece più opportuno in questa sede ma la la mia storia brevissima un anno fa circa il nel giugno del novantatré uscì un trafiletto che diceva all'ENI
Il proprietario ed editore del giorno mette in vendita questa testata
Una delle tante privatizzazioni
Io con altri eravamo già soffriva Moggia come piccoli editori e anche come piccoli e medi imprenditori in generale non solo editori
Di un clima generale pochi si sentiva di diciamo di marginalità nel processo economico
E avevamo bisogno in qualche modo di tentare l'impossibile e come sempre quando ci sono momenti di transizione l'impossibile diventa possibile e allora con una faccia abbastanza tosta in quel momento
Dichiarammo ad alcuni giornali che se il giorno veniva messo in vendita e quindi c'era lo Stato che vendeva un giornale perché no
Fare appello a le migliaia le centinaia di migliaia di piccoli e medi imprenditori di lettori del giorno per creare una public company una società che acquistasse il giorno altrimenti evidentemente se qualcosa si vende chi compra sono sempre gli stessi e quindi l'avrebbero potuto comperare nuovamente quei tre in quattro gruppi familiari che già detengono il novanta per cento dell'informazione in Italia
Il ventinove luglio costituiremo un S.p.A. con un miliardo di capitale anzi novecento milioni perché non riuscimmo ad arrivare a un miliardo
Però questo ci permise di entrare nella trattativa e nella famosa asta per il giorno e andammo a vedere i conti
E vedemmo naturalmente che non c'era nessuna intenzione né di venderlo da parte dell'ENI cosa che naturalmente avvenuto né avvenuta né tanto meno di venderla noi
Però e si stavamo
C'eravamo e questa esperienza aveva cominciato a entrare in in alcuni settori alcune organizzazioni della piccola e media impresa dei commercianti degli artigiani avevano cominciato ad aderire a questa nostra società e poi avvenne il carpe diem nel cogli l'attimo il grande litigio tra Montanelli e Berlusconi
Montanelli che chiede all'Italia praticamente di dargli una zattera
Noi eravamo già una società dove c'erano dentro tutti
Non facevamo dice in quel momento dicevamo non facciamo un'analisi del sangue a nessuno chi vuole entrare può entrare l'importante che l'obiettivo sia comune e cioè quello di un giornale indipendente
In quel momento di fronte a questa disponibilità del direttore di Montanelli noi rispondemmo
E nel giro di sessantanove giorni
Costruimmo la voce che uscì in edicola con un grande successo successo che ancora ancora resiste perché avendo ancora novanta mila poco sotto le cento mila copie di di diffusione mi pare per un primo hanno un grande successo editoriale
Raccogliendo tra l'altro venti miliardi nel giro di senesi
E quindi dando un minimo di stabilità venti miliardi che sono venuti da più di mille cinquecento singole o società
Con un tetto che era quello del quattro per cento del capitale
Con un minimo che erano le cinquecento mila lire di un'azione ma soprattutto con alcune regole all'interno della società che impedivano e impediscono tuttora
Diciamo l'acquisizione da parte di uno o di più del controllo della società
Ho raccontato questo non solo per dire che in Italia qualcosa di diverso si può fare
Ma anche per fare alcune riflessioni
La prima è lodevole evidentemente tutte le testimonianze le esperienze che si sono fatte e che sono guarda caso aveva ragione Fratangelo all'interno della sinistra
Ma il problema è comunque più generale
Potrebbe valere per il centro per la destra in realtà vale per l'informazione in generale e cioè in questo Paese oggi i grandi gruppi familiari
Non rende non reggono più non esistono più
Quando D'Alema evoca l'editore puro in qualche maniera ma e non solo perché ce n'è bisogno
Ma perché in realtà questo connubio tra potere economico e potere dell'informazione è stato sta esplodendo sta diventando sempre di più il tema del giorno l'Antitrust la revisione della legge Mammì
E queste il punto insieme al debito pubblico fondamentale dei prossimi mesi sui quali probabilmente si gioca anche questo governo o comunque la stabilità del nostro Paese
Ma allora se i grandi gruppi se il potere economico
Non riesce a far fronte in qualche modo è oramai decotto da questo punto di vista o comunque mostra la corda
è evidente che sia nel debito pubblico che nell'informazione nuovi protagonisti debbano emergere e il tentativo che più o meno tutti quelli intorno a questo tavolo hanno fatto è quello di fare appello ai tanti
Che dando poco per ognuno però possono creare qualche cosa possono ad esempio far vivere avvenimenti far vivere le radio il Manifesto e far vivere anche un giornale come la voce
E potrebbero magari moltiplicandosi
Potrebbero sicuramente anche
Dar vita a un terzo polo televisivo ad un'aggregazione ad un'aggregazione più forte nel canto radiofonico potrebbero comunque essere un protagonista cioè quello che noi stiamo dimostrando è che è possibile
C'è la formula c'è in mezzo perché gli stessi utenti diventino padroni
Qui però ci sono alcune alcuni aspetti il primo sono le regole
Anche Credit e Comit sono public company ora il tema di questo nostro dibattito del Public Company nell'informazione però chiariamoci
Le Public Company come il Credit il Comité e le altre privatizzazioni che sono state fatte facendo appello ai soldi nostri
E quindi dicendo cambiate i botte investite nelle azioni Credit e Comit
Non sono public company e questa è una presa in giro
è un investimento diverso di soldi e di denaro diciamo della massa dei risparmiatori
Le public company sono un'altra cosa
E cioè
è la gestione stessa della società
è il potere dell'azionista che fa in una public company io vorrei chiedere a chi ha comprato Credit e Comit che cavolo conta nell'assemblea degli azionisti Credit e Comit
Anche perché non ha diritto di voto
Non ha diritto di essere rappresentato e si è investito tre milioni e l'Assemblea la fanno a Genova come è successo ho tempo fa e bisogna spendere mezzo milione per andare solo all'Assemblea E poi non ti fanno neanche parlare
Vorrei capire che Public Company è
E purtroppo non esistono in questo Paese leggi e regolamenti che stabiliscano diciamo che inseriscano la Public Company autorevolmente
Tra le varie società
E nel settore economico non esiste ce lo dobbiamo inventare
Non esistono gli strumenti per cui gli azionisti minori possano contare in sede di Assemblea
Non esistono i tetti per cui non si possano fare aggregazioni per il controllo
Credit e Comit con il cinque per cento vengono gestite da Mediobanca
In nome e per conto di azionisti che non non conosceremo mai
Allora questi sono i punti fondamentali se non vogliamo parlare di public company anche nel settore dell'informazione lo dobbiamo dire che una public company è una società riconosciuta a cui tutti possono partecipare a cui tutti hanno gli stessi diritti che ci sono dei tetti che non si possono superare pena l'annullamento del del potere di voto
Che ci debbono essere delle possibilità di accesso anche per i piccoli azionisti magari utilizzando la multimedialità i quindi utilizzando il voto per corrispondenza il voto o il voto per computer
E quindi non dovendo sobbarcare diciamo il piccolo azionista ma avendo gli stessi diritti del grande azionista che può farsi rappresentare
Che alcune grandi decisioni debbano essere prese all'interno della Public Company con delle maggioranze qualificate
Allora se riusciamo anche a livello legislativo
A creare una cornice all'interno del quale una public company diventa affidabile per il piccolo azionista e non solo un investimento come l'altro
Se realmente ci sono gli strumenti per contare la public company anche in Italia può diventare qualche cosa e qui dico solo come all'estero funzione all'estero le public company sono fatte per i fondi chiusi e dei fondi pensione
E cioè c'è un filtro
I minatori del Michigan Olli Rehn dove del dei camionisti di Birmingham praticamente detengono
Le più grandi azioni è il più grande pacchetto azionario di grandissime aziende e sono rappresentate dal loro rappresentante del fondo chiuso del fondo pensione
Cioè milioni e milioni di lavoratori di imprenditori eccetera si riuniscono
Intorno ad un fondo
Con delle regole ben precise e questo fondo investe i loro risparmi in quelle iniziative economiche sia dell'informazione che non dell'informazione che possono rendere adeguatamente
In questa maniera diciamo la public company e l'azionariato diffuso all'interno della public company ha un suo motivo d'essere ha una sua forza può vivere realmente
Perché il fondo chiuso il fondo pensione riunisce tutti i propri azionisti discute prima delle cose all'ordine del giorno e li rappresenta all'interno della public company
Questo in Italia non c'è
E quindi dico che anche la mia esperienza e lo dico in maniera autocritica oggi
Potrebbe tranquillamente trasformarsi in un'altra cosa
E cioè invece che una public company un giornale di tanti in cui i padroni sono i lettori nulla impedisce oggi che possa essere stravolta che possa essere in qualche modo impugnata da qualche grande gruppo
Gli abbiamo fatto il giornale il giornale va bene
Credo che chiuderà il primo anno con una perdita relative comunque con un grande successo editoriale magari tra un anno un anno e mezzo
Se non riusciamo a porre questi paletti legislativi qualcuno arriva e si becca pure la voce
Magari arriva quando buone Indro Montanelli non potrà più opporsi decisamente come già fatto con Berlusconi
è per questo che io sono uscito dall'altro
Proprio per andare in avanscoperta e per cercare di creare altri altre società altre organizzazioni per cercare di fare un po'da collante e di dare il mio contributo all'esterno
Per creare altri paletti altre situazioni per cercarle di riunire insieme e per creare una forza d'urto maggiore anche a livello legislativo
Quindi con un'ultima cosa
Importante secondo me su un concetto di Public Company
E che tutte le esperienze qua rappresentate
Anche anche la mia naturalmente hanno ancora un limite che è un limite fisiologico di questo Paese
E il fatto cioè che oltre a non esserci i fondi chiusi fondi pensioni che organizzano l'azionariato oltre a non esce esserci quei regolamenti che danno la possibilità al d'un azionista di avere tutti i diritti del grande azionista
Qui abbiamo una borsa valori che è assolutamente ridicola
Perché la forma migliore per le nostre aziende sarebbe quella di essere quotati in Borsa
Comperare un'azione di avvenimenti piuttosto che di Radio Popolare o di Italia Radio o della voce o del Manifesto
Il punto è che in questa borsa mentre in tutto il mondo ci sono mille mille cinquecento titoli quotati noi ne abbiamo centocinquanta
Questa borsa è ancora fisiologicamente per quelle grandi famiglie esclusivamente per il quelle grandi famiglie non è uno strumento per portare diciamo per spostare dalla rendita di posizione dei botte
A la rendita di rischio a rischio vero e proprio che appunto anche insito nell'acquisto di un'azione
Vengo rapidamente invece a alle questioni che parla di cui parlava Fratangelo e che mi interessano molto
Io non penso che tutto che tutti i giornali tutte le radio tutte le televisioni debbano comunque vivere vorrei in qualche modo provocati anche nel dibattito
Nel senso che credo che se la voce non che non alla sua concessionaria Macchia anzi a una concessionaria pubblicitaria Lello di un suo concorrente no perché abbiamo la concessionaria pubblicitaria della Repubblica cioè la Manzoni
E potevamo scegliere o quella della Repubblica o quella del della stampa cioè di Agnelli
La terza era era
Quella di Berlusconi e credo che non mi sarebbe passata nel come ipotesi anche se io non avevo nulla con l'incontrario se le condizioni erano favorevoli
E quindi come diceva Lello un giornale nuovo un giornale che non è neanche di sinistra voglio dire non è che aveva tanta scelta poteva andare solo da una concessionaria di un suo concorrente
E con tutto che saranno brave professionalmente precise che noi siamo dei clienti eccetera eccetera è evidente che poi insomma
Se passano cento lire novanta vanno al giornale del gruppo e dieci poi possono andare a agli altri clienti
Ma il problema non è questo non è solo questo cioè non è
Solo quello di creare le condizioni perché ad esempio tutti gli iter editori indipendenti possano anche qua insieme avere la loro concessionaria indipendente come del resto c'è in tutto il mondo anche qua
Ma il problema è che le leggi del mercato
Siano valide per tutti
Cioè se un quotidiano una radio una televisione che vive di risorse che sono la pubblicità fondamentalmente e le vendite
Non vanno a un funzione
è giusto che chiuda
No non non è possibile mantenerla aperta in in voce di chissà che cosa
Noi abbiamo sotto gli occhi un esempio che è allucinante signori insieme alla voce è uscito un altro giornale
Noto non hai più che si chiama l'informazione
Che non riesce a vendere neanche venti mila copie e che nel giro di cinque mesi si è succhiato trenta miliardi dei propri azionisti
E che ha un contratto con una concessionaria pubblica la SEAT che vive quindi dei nostri soldi
Di quindici miliardi
Allora io chiedo
Se c'è quella famosa concorrenza di cui tutti parlano se ci sono le pari condizioni di concorrenza
E cioè se è possibile poi misurarsi liberamente sul mercato
O se invece in alcuni casi non ci sono del degli elementi di protezionismo
Per cui può morire ad esempio avvenimenti perché non riesce a vendere la sua pubblicità se non fa appello all'azionariato e ha alle vendite
E invece deve vivere ancora l'informazione che nulla legge nessuno che vive per i soldi pubblici della pubblicità
Della SEAT e che non serva assolutamente annulla è un prodotto fuori mercato
E questo lo dico per l'informazione ma potrei dirlo per la voce se tra un anno due anni stesse nelle stesse condizioni
E qui c'è il problema della SEAT della concessionaria pubblica è una mia vecchia battaglia per cui io continuo
Se i grandi gruppi possono avere le loro concessionari ed è giusto che abbiano le loro concessionari
è evidente che la voce non può fare la sua il manifesto la sua concessionaria e gli altri la sua ma allora perché gli editori indipendenti in qualche modo non riescono a ad avere un'iniziativa congiunta
Per creare una loro concessionaria pubblicitaria nazionale
Magari anche con il contributo della serie A
Ma con una legge con delle regole
Che siano limpide e non di mantenimento i famosi minimi garantiti politici se un giornale vende ha una sua equiparazione ha una sua raccolta deve avere una sua raccolta
Se non vende evidentemente proporzionata la pubblicità deve essere proporzionata al contatto cioè all'udienza
Ultima questione e poi la smetta
Però non non non sarà sempre così nel senso che in questo momento
Stanno succedendo cose e e la tecnologia in qualche modo ci scavalca e fa esplodere
Altri problemi
Ne siamo stai noi ad esempio siamo in Italia il paese in cui abbiamo più televisioni pubbliche e private cosiddette in chiaro in etere
Non abbiamo televisione via etere e via satellite non abbiamo televisione via cavo la stessa pay-tv cioè Tele più uno due e tre eccetera eccetera eh via etere
Mentre in tutto il mondo lei e pay TV quelli a pagamento sono o cablate quindi via cavo o via satellite
Si sta diffondendo sempre di più
La multimedialità Easy dialisi di Roma
Anche nel settore radiofonico questo potrebbe agevolare molto
Cioè il punto che voglio mettere in luce è che ognuno di noi da solo non solo non regge di fronte alle leggi del mercato alla raccolta della pubblicità agli elementi della distribuzione ma non reggerà neanche di fronte a una concorrenza
Mondiale
Sulla quale o sia dentro sia fuori
Tutti parlano di queste autostrade digitali le autostrade digitali non sono nient'altro diciamo che è un grande un grande canale
Nel quale nel quale tutti i prodotti dell'informazione possono entrare
Ma il problema è chi li fa entrare e quanto si deve pagare per entrare cioè in un futuro non tanto lontano perché negli altri Paesi già sta arrivando nelle case attraverso il telefono il computer e la televisione diciamo il satellite
Arrivano tutte le informazioni quelle dei giornali quelle della radio quelle della televisione quelle delle banche dati possiamo vedere i musei celate le sanità a ognuno la la sua fantasia
Tutto questo viene veicolato attraverso un unico media diciamo un unico segnale
Qui in Italia dovrebbe essere gestito da Telecom
Pubblico
Ma chi ci fa entrare
Un domani chi farà entrare Italia Radio
E attraverso questa autostrada offrire Italia radio ai in milioni di utenti
Cioè in questa autostrada digitale chi mette i caselli
Del mercato cioè chi controlla il mercato
Allora lo controlla qualcuno a monte che dice tu sì e Luino
O tutti debbono entrare su questa de autostrada e gli unici che scelgono sono gli utenti finali che sulla base di un menu comprano Italia Radio piuttosto che avvenimenti e non comprano magari la voce o il manifesto
Chiamandola dentro casa
E guardate che questo è uno dei punti forse avveniristico forse futuristi com'è è fondamentale
Perché altrimenti dal duopolio televisivo dal Tripoli o della carta stampata noi arriveremo assolutamente al monopolio delle autostrade digitali
E lì ci sarà veramente io non voglio evocare il grande vecchio ma ci sarà veramente lo scotto fondamentale da pagare allora prepariamoci oggi a fare questa battaglia
Perché altrimenti poi sarà troppo tardi per la voce per il manifesto e per tutte le nostre testati
Sandro Medici del Manifesto
L'informazione a un peso e l'importanza così forte
Perché
è l'interfaccia
è l'altra parte
Della nostra vita nel senso che ormai riteniamo indispensabili tutti
Essere informati
Avere una comunicazione corretta sapere le cose
Essere aggiornati culturalmente
Vedere le cose che ci piacciono
E questo è un esito delle società mature dove ieri evidentemente alcuni livelli materiali sono stati raggiunti e sorge una forte domanda una grandissima domanda di comunicazione
Certo noi qui a sinistra abbiamo dovuto subire una prova crudele per capirlo definitivamente i cioè appunto la sconfitta elettorale
Che è stata si è registrata anche grazie all'uso che della comunicazione hanno saputo fare gli altri e non
Forse dovevano appunto passare per questa prova crudele perché a dire
Quanto importante sia la comunicazione e l'informazione
Ci sono importanti intellettuali che essi interrogano sul fatto se oggi insomma la comunicazione questa cosa un po'impalpabile che passa attraverso onde elettromagnetiche fatte di parole che è fatta di immagine se questa roba qui ha preso il posto
Di quella che una volta era l'arte le le le le varie espressività artistiche
Se questa è la sua da strutture e da qui in poi e ha ragione console ricordarci
E questa tendenza andrà sempre più progressivamente andrà sempre più avanti perché avremo questo tipo di merce che Paz
Sera attraverso strumenti strade tecnologiche che ancora non riusciamo a percepire bene ma che sono già operanti
E quindi ci si interroga ci si interroga ma l'informazione cos'è è un servizio sociale magari ha connotati politici magari ha connotati culturali oppure addirittura civici oppure semplicemente una merce una merce ripeto particolare perché non non la si manipola non è esito è frutto di una manifattura è qualcosa che e difficilmente afferrabile però importante
E quanti a sinistra quanti a sinistra quando Berlusconi che non era ancora un cavaliere cominciava a dire che l'informazione era una merce siamo stati un pochino
Siamo stati un pochino incantati da questo genere di ragionamenti
Senza capire che è vero che risponde a logiche di mercato
Ma è vero anche che ha una sua delicatezza intrinseca
Che è un elemento tra cui attraverso cui passa lo stimola l'intelligenza passa il consenso
Passa l'istinto della riflessione
Passa insomma un pezzo importante della vita di ciascuno di noi
Salvo che poi verso Berlusconi riscopre dopo aver detto che l'informazione era solo merce riscopre invece il valore politico dell'informazione e si lamenta
Si lamenta perché i giornali in Italia all'estero lo trattano male perché la RAI non è così allineata non ancora
E allora dice no l'informazione è una cosa che ha un suo connotato politico importante lo dice adesso
Prima si accennava a qual è lo stato dell'informazione nel nostro Paese
E giravano queste percentuali il settantacinque novanta per cento nelle mani di pochi
E diciamo lì chi sono questi pochi sicuramente l'azienda del Presidente del Consiglio le grandi famiglie dell'industria italiana qualche grande editore
E poco più
Questi sono due poli in lotta tra di loro più o meno più o meno noi abbiamo l'esperienza del Corriere della Sera che il libro giornale
Milanese per eccellenza
E dove indubbiamente il Corriere la sera non appartiene all'area del Presidente del Consiglio però la sua vocazione governativa al suo essere comunque sempre e comunque
Parte della governabilità e della leadership intellettuale e culturale beh insomma ospita commenti di sicuramente molto indulgenti nei confronti della del Governo e per cui anche qui sulle proprietà
Che diventano immediatamente dei fronti contrapposti ci andrei un attimo piano
E comunque così è vero ci sono queste grandi concentrazioni accanto a queste grandi concentrazioni ci sono altre esperienze
C'erano le esperienze del passato qualcuno l'ha ricordato a proposito del Partito Comunista Italiano
Cioè gli organi di partito
Che ricevevano delle un generosissimo e prebende da parte della dello Stato
Che facevano sopravvivere dei giornali del tutto inutile guardate il popolo io non so se vi capita mai di averli storia europee prima era una cosa non dico illeggibile ma neanche imprendibile adesso il popolo è un giornale di battaglia se vi capita guarda della sua prima pagina sono belle prime pagine
Dove riesce dove i TIR la redazione del popolo riesce a comunicare battaglia politica riesce a trasmettere un suo messaggio prima non era così sopravvivevano questi questi luoghi di assistenzialismo fondamentalmente
Attraverso cui passavano i soldi ai partiti
E qui accanto a questo c'erano delle esperienze sostanzialmente cooperative che erano fatte di piccoli giornali non tutti a sinistra per esempio cioè l'esperienza dell'avvenire
E questi giornali hanno sempre vissuto in maniera molto Granma
Qui ha ragione Consoli quando ci ricorda
Che c'è un mercato è che il mercato per quanto lo si controlli per quanto lo si metta all'interno di alcune parentesi alla fine però è il mercato che fa giustizia e per cui se uno vende allora vuol dire
Che dice delle cose in sintonia con quell'appello la domanda se non vende il caso dell'informazione e clamoroso bene forse è giusto che non che non ci sia più
Questo a sinistra è un concetto che dobbiamo assumere
Ce lo dobbiamo dire anche con molta franchezza
Noi dobbiamo imparare a fare i giornali a fare le radio a fare le televisioni
Solo così potremmo in prospettiva diventare più forti e penetrare laddove quella zona grigia che anche Massimo D'Alema ha ricordato quella grande zone grigie di questo Paese che segue la televisione che passa da Fiorello Alan Miss Italia o giù di lì
E che non legge i giornali e che non è informato neanche dei telegiornali
Questa è la nostra sfida è la frontiera che noi dovremmo tentare di superare certo vederci adesso siamo piccole cose ma indubbiamente l'ambizione deve essere di quel tipo lì
Ci sono queste anomalie dunque in Italia queste grandi concentrazioni che detengono i mezzi dell'informazione e della comunicazione
In un
E sono a norma anomalie pesanti che non hanno uguali negli altri Paesi a annui paragonabili tra Paesi dell'Occidente eccetera
Neanche dove questa tendenza della dell'informazione come merce spinta a livelli parossistici neanche lì
E contro queste anomalie sicuramente ci stiamo battendo abbiamo in mano uno strumento che abbiamo cominciato a brandire ancor prima della vittoria delle destre alle elezioni che il referendum contro la legge Mammì dobbiamo andare avanti in quella direzione sicuramente sarà interessante questa proposta
Che sembra venire fuori del gruppo progressista in cui si individuano delle leggi dei dove una regolamentazione
Sul piano dell'informazione sia scritta che radiofonica e televisiva indubbiamente questo è un ter Reno che ci deve vedere
è pronti a scontrarci a darci da fare indubbiamente questo sarà compito non solo nostro anche dei dei partiti eccetera ma c'è l'altro versante che poi è quello che scusatemi ma e quello che interessa di più a me insomma
A noi del manifesto che abbiamo che facciamo questa esperienza ormai da da molti anni
Vedete
Sarà stato perché questa sconfitta elettorale c'era lasciato tutti tramortiti veramente ci siamo sentiti molto male e abbiamo avuto un vero dolore non è soltanto un po'sa d'una cosa piuttosto intensa e profonda bene
Sarà stato per cui Roma immediatamente dopo quella sconfitta nel momento forte del disorientamento della crisi della solitudine di ciascuno di noi è scattato un qualcosa che ha cominciato a individuare negli organi di informazioni vicini alla sinistra
La radio giornali perfino la televisione persino il TG tre persino avanzi
A vedere questi ambiti non soltanto più come fonti appunto di informazione di trasmissione magari di cultura ma gli ha cominciato a vedere anche come soggetti politici
E ha cominciato
Questa sinistra così appunto tramortito e maltrattata ha cominciato a fare una domanda politica
A questi giornali a queste radio
Cercando di stimolare la loro soggettività politica dove desse neanche voi che in questo Paese prendete in mano le sorti e destini di questa nostra sinistra questo è successo
Il grande affetto che si è sviluppato sicuramente intorno al manifesto ma non solo raccontava prima
Bianchessi queste esperienze di Italia Radio lo stesso avvenimenti sicuramente Radio Popolare che ha cominciato prima di tutti ma questa grande affetto che c'è intorno agli organi di informazione questo interesse che ha e interesse politico ma è anche interesse commerciale e di piccole e grandi e medie imprese questa roba qui e racchiude anche una domanda politica
A cui certo noi non siamo in grado di di dare risposte
Noi facciamo un mestiere che facciamo facciamo i giornalisti
Possiamo fare qualcosa in più insomma occuparci un po'di managerialità di tipo editoriale possiamo a partecipare a qualche riunione sicuramente non è che siamo così appunto ma mono Monno tendenziali indubbiamente abbiamo tutti la nostra storia ma certo non siamo in grado di dare quelle risposte che oggi sarebbero necessarie
Per poter riprendere un cammino di opposizione e possibilmente di alternativa eppure questa domanda ci viene rivolta
Allora vedete come anche queste esperienze che un po'tutti stiamo cercando di mettere in piedi e cioè di rivolgerci ai nostri lettori ai nostri sostenitori i nostri amici
Per tentare di rendere più forti queste nostre imprese editoriali ha un senso non è soltanto una raccolta pur importante naturalmente risolti Rio de noi
Al Manifesto abbiamo fatto questa riforma recentemente abbiamo fatto un giornale tabloid l'abbiamo un po'modificato eccetera è è un giornale che piace a un giornale che sta vendendo
Abbastanza insomma per noi sicuramente un successo ci siamo misurati con il mercato qui
Anche con uno sforzo e però sentiamo
Anche questo non basta e sentiamo che abbiamo bisogno di un rapporto stretto diretto
Uno scambio continuo
Con chi ci legge nel senso di chi ci fa domande politiche di chi ci fa domande culturali di chi ci chiede come è possibile andare avanti come e dove si trovano le strade per poter tornare forti
In questo scambio nella richiesta che gli organi di informazione fanno i loro lettori e viceversa la richiesta che i lettori intorno allora organi di informazione fanno gli stessi ebbene c'è un corto circuito
Indubbiamente è un fatto nuovo perfino insolito persino un solido in un Paese come l'Italia e questo lo dobbiamo prendere come una ricchezza della sinistra insomma per dirla in maniera molto spiccia io più di questo non riesco a dire ma come allusione come suggestione penso che sia una una cosa interessante
La sinistra prossima questa confederazione lì ci saranno i partiti sicuramente forse sindacati nuove esperienze nuove formazioni alcune perirà hanno altri nasceranno ma indubbiamente in questo fronte in questa confederazione se si chiamerà così
Dovranno starci anche gli operatori dell'informazione che a sinistra
Hanno a dire la loro
E devono assumersi per parte loro un pezzo di responsabilità generale collettiva questa è la richiesta che ci viene fatte queste quella che noi dovremmo raccogliere
Ovviamente tutto questo anche un altro aspetto faceva bene i consoli a ricordarlo c'è un aspetto di tipo più economico più commerciale è vero
Partecipare a queste Public Company queste società per azioni che sorgono intorno ai giornali alle radio
E perché no
A una prossima televisione un terzo polo quello che sia
Ecco questa cosa qui è anche un investimento a suo modo
Io vi dico perché tendenzialmente non ci pensiamo mai
Ce lo dicono i nostri consulenti
I vari studi finanziari che ci fanno le cose che ci aiutano dal notaio che ci fanno alle autorizzazioni tribunali alla Consob e così via dicono guardate un'azione del manifesto che adesso costa dieci mila lire fra due anni
Vale già quattordici mila lire
Sono loro che ci ricordano che c'è anche questo versante e che non va disprezzato come un po'lui a sinistra tendiamo sempre a fare no queste son cosa si parla di soldi no per noi sono importanti le tensioni politiche e gli obiettivi da raggiungere non c'è anche questo
è davvero e fa bene a ricordarlo Consoli che in altri Paesi
Con un passato una tradizione di movimento operaio importante quanto quello italiano ci sono anche queste forme di investimento che partono dalle organizzazioni dalle associazioni che ruotano intorno alla sinistra del movimento operaio perché no
Perché non se se se questo serve a essere più forti ad avere una maggiore capacità a di aggressività e di incidenza nella realtà e ci servono questi strumenti per dare per dare battaglia e per esseri quindi più più forti mi abbiamo assolutamente bisogno
Ecco io penso quindi che intorno a questa domanda che viene dal basso e che in qualche maniera e noi rivolgiamo
Anche ai nostri lettori ai nostri sostenitori intorno a questo c'è qualcosa in più
Che a il il sostegno a un organo di stampa una radio eccetera ma c'è forse in induce anche un muro una forma nuova della politica a cui non possiamo non possiamo sottrarci
Ride
Io ricordo sempre quando si fanno questi ragionamenti una
Una battuta fulminante che
Il Galileo di Bertolt Brecht fa un certo punto quando si sente un po'in difficoltà che la Chiesa lo sta un po'mettendo sotto pressione allora lui dice
Beh
Non è che se uno ha ragione per questo in scena
Uno vince se quelli che hanno ragione riescono a vincere ecco noi dovremmo un po'un attimo aderire essere in sintonia con questa affermazione
Da qui ai prossimi mesi prossimi anni grazie
Ringrazio i medici ora la parola a Piero Scaramucci direttore di Radio Popolare
Ma vorrei cominciare facendo gli auguri in bocca al lupo I talia radio Mele non è una cosa ipocrita come qualcuno potrebbe pensare dice qui
Italia Radio è un concorrente di Radio Popolare quindi testualmente
No in realtà io personalmente però siamo convinti
Che
Una rottura
Delle strutture conformiste che dominano l'informazione non può essere che benefica
Più rotture ci sono
E più gente c'è che si mette in ordine le idee DiVersi
E comincia a cercare Fonti di comunicazione e di informazione
Diverso dai modelli imposti
Voglio dire e ragionamento
Che sta alla base del dell'analisi premente anche del voto delle ultime politiche che ha sorpreso tanta gente
E che probabilmente in larga parte determinato da certi meccanismi di conformismo
Che poi i dato dallo stadio culturale si sono tradotti in termini direttamente politici
Ripeto sorprendendo molti
Allora io
Insomma Radio Popolare pensa molto che
Diciamo questo pluralismo
Questa ricchezza questa possibilità di indipendenza di autonomia
Di voci diverse di capacità critiche
Sia un elemento essenziale strutturale per la crescita del mercato della comunicazione
Per aumentarne il bisogno il piacere per arricchirlo
Allora per esempio Radio Popolare ha cercato anche di muoversi un po'in questa direzione
L'aveva fatto questa radio che copre la Lombardia un po'intorno eccetera pari ha fatto un network a partire diciamo da un paio d'anni
Cosa il network e una rete nazionale che si appoggia localmente sud delle radio locali
Le quali radio locali alcune quale istigati Issime assolutamente
Conservano ovviamente in questo network tutta la propria autonomia
Caratterizzazione diversità sono abbastanza diverso l'uno dall'altro
Poi abbiamo una fascia comune che per legge non potrà mai superare le sei ore al giorno
Genere anche meno qualche volta di più sono quindi abbiamo una fascia comune che copre fondamentalmente l'informazione
Nazionale e internazionale cosa che è una piccola radio da sola non può produrre se non appreso di fare un prodotto patetico che è meglio evitare
E però può concentrare avendo questa fascia di produzione comune nazionale poco incentrare proprio nella Jihad sulla comunicazione locale col proprio territorio ripeto non è una squadra assolutamente omogenea tutt'altro
E non è questo lo riteniamo estremamente positivo non solo positivo
Noi riteniamo che sia alla base di un arricchimento generale
Dell'atteggiamento della gente
Allora
Qui mi scontro subito con una cosa che diceva Consoli prima
Totale per un verso sono assolutamente d'accordo
Dice va be
Una regionale una radiotelevisione se ci al mercato
Deve vivere sarà mercato non viva
Che io sono accordo cioè se se questa cosa ha un senso se questa produzione ha un senso se alla gente interessa
Se c'è della gente che si interessa
A una un certo numero di lettori un certo numero di ascoltatori e quindi ha un senso che viva se deve essere come
Sì di formazione giustamente per ma com'è stato il popolo come è stato l'Avanti Casati altri organi di stampa storia italiana che vivono semplicemente perché riescono a mungere attraverso meccanismi politici con sostegno allo Stato questi vanno cancellate
Ecco dato
Per ovvio direi quasi non lo sottoscrivo questa questa impostazione però mi rimane scoperto un altro problema
Io penso che la comunicazione non debba essere soltanto patrimonio dei grandi mezzi
Non è grande veicoli grandi media
Ma che c'è bisogno
Dove la gente non vuole di tutta una serie di piccoli piccolissimi
Strumenti di comunicazione e informazione che fanno capo a la realtà dei quartieri di paese di opinione di Adi associazione di comunità di volontariato che ne so ce n'è un'infinità di istanze di questo genere
Sono veicolo di comunicazione che riguardano qualche migliaio di persone qua e là
Ma che hanno un grande senso hanno un grande valore
Un grande sono un grande patrimonio di formazione di base
Allora era
Solo come dire una sottolineatura
Per un verso non deve vivere sul mercato
Quello che dal mercato non riceve il consenso e quindi deve avere degli strumenti artefatti come dire per rapinare soldi pubblici e e poter vendere poter esistere poter andare in edicola poter andare in onda
Per un altro verso però a questo su un versante come dire più strettamente politico e culturale io credo si dovrà dare continuamente grande attenzione
Con quali forme e quali strumenti no non so o non sto qui a dire certo sicuramente per citare l'ultima cosa le gli aumenti delle tariffe postali
Per quanto riguarda le pubblicazione periodico certe pubblicazioni periodiche hanno tartassato sanguinosamente alcune di queste piccole pubblicazioni
Che invece avevano avevano una loro logica una loro possibilità e pochissimi soldi ma questo è un elemento
Come viviamo noi beh noi circa quattro anni fa a Radio Popolare si è trasformata da S.r.l. in società per azioni
Era una società a responsabilità limitata con dei soci che mettevano dei soldi erano come tutti sanno dei soggetti politici o sindacali
Il quale bilanciando sì fra di loro non riuscivano esercitare un'egemonia tale da poter strozzare la radio e in qualche modo l'hanno fatta vivere ma era un vivacchiare
Rischioso
Perché c'era sempre una dipendenza da qualcuno che dovrà mettere i soldi
E c'era sempre la possibilità che anche si era manifestata che qualcuno di questi soggetti prende la maggiore forza rispetto agli altri cominciasse incidere pretendere lo store stare non so se c'è qualche analogia con l'esperienza italiana di ma in Italia
Qualsiasi che io sappia qualsiasi soggetto politico ha bevuto il controllo di strumenti formativi ha cercato di piegarle alle sue necessità politiche tattiche strategiche
Spesso o quasi sempre massacrando
Sola noi da questa cosa siamo riusciti a uscire
Con grande difficoltà e con un lavoro straordinario dai ragazzi dentro che sono riusciti
A
Trasformare la Società da S.r.l. in società per azioni
I vecchi soci della S.r.l. hanno avuto la possibilità di essere azionisti però con delle piccole quote in modo da non poter incidere in modo sostanzioso ma se volevano per carità avere anche dei meriti quindi essere presenti nel proseguire l'esperienza la cooperativa dei lavoratori
Di Radio Popolare
Si è garantita una quota di circa il trenta per cento delle azioni
Apprendo che nell'ombrello contro qualsiasi possibile scalata da parte di chicchessia
E dopodiché si è andati alla alla vendita al pubblico
E mi pare se ne vendute circa dodici dodici mila tredici mila azione c'è equina ben dodici tredici nel no nazioni lezione son quaranta mila dodici tredici mila azionisti quindi una un azionariato polverizzato che garantisce il fatto che nessuno ci posso mettere sulle mani
E perché ha ragione anche qui con soli quando dice che tutto questo settore andrebbe regolamentato però noi
Nella razionalità del legislatore italiano non ci abbiamo mai creduto sbagliando forse comunque per adesso abbiamo avuto ragione
E abbiamo messo in atto tutta una serie di strumenti perché non si sa mai comunque chi compra l'azione deve essere garantito che quelle impresa continua ad avere quelle caratteristiche qualsiasi cosa poi ti dia la legge
Questo ci ha consentito di fare il salto di qualità al trasloco riassettare c'è un po'rimpallo ci Arci e poi metterci sul mercato il mercato va abbastanza bene
C'è anche pubblicità
Però anche qui noi non crediamo nel mercato perché pensiamo che il mercato
Si chiamava mai drogato gli esempi vi sono stati fatti prima
E al mercato che noi copriamo al il bilancio in questo momento mi pare attorno al cinquanta sessanta per cento con la pubblicità
Ed è positivo
Ma noi siamo psicologicamente preparati al fatto che fra cinque minuti questo fenomeno si può chiudere
è vero che abbiamo dovuto mettere perché la dipendenza dalle grosse concessionari è una tragedia abbiam dovuto mettere in piedi un nostro ufficio pubblicità
Per la pubblicità locale regionale in piccola parte anche nazionale e stiamo con una concessionaria per nazionale però se da quello dovessimo dipendere non non esiteremo
E quindi anche qui per non saper né leggere né scrivere e mettiamo le nostre cautele
Ma la pubblicità comunque non basta
Perché come avete sentito il mercato e risucchiato in parte per il mercato pubblicitario dalla televisione in grande parte la televisione e per avanzata la carta stampata appena i penalizzati stima la radio
Penalizzati tutta una serie di soggetti che non hanno i santi in paradiso
Come le ha per esempio l'indipendente
Pardon informazione
Allora anche qui noi abbiamo messo in atto una cosa come dire di lungo respiro strategica
Che si chiama abbonamento
Ai nostri poveri ascoltatori tartassate già dall'azionariato abbiamo detto
Se volete che la radio sta in piedi vi chiediamo di dare una quota che nella sua versione minima sono dieci mila lire al mese
Versate attraverso un un RID bancario come quello del per pagare le bollette della luce del gas
Dieci mila lire al mese
In questo momento abbiamo con sei mila cinquecento abbonamenti abbiamo un un gettito che stava su mi pare sugli ottocento milioni all'anno
Che ci cautela
In qualsiasi momento succedesse una tragedia sul mercato pubblicitario o per ragioni di legge
O per marpione arie politiche o perché gli uomini di Publitalia sono bravissime e riesca riescono che so a tagliarci alla fronte le risorse pubblicitarie abbiamo questo paracadute degli abbonamenti
Molto schematicamente perché
Di economia mettendo poco dello Stato come lo schema
In questo schema dell'azionariato abbonamento c'è anche un elemento di contenuto politico molto forte
E cioè l'ascoltatore partecipa alla radio accerto
Non non non vogliamo dire demagogicamente che l'ascoltatore che decide perché ha in mano l'azione non è vero perché è un azionariato così polverizzato che
L'incidenza come dire attraverso strumentazione non c'è
C'è che cosa cioè c'è la la prassi della radio degli ascoltatori che intervengono e con la loro quindi in qualche modo influenzano in continuazione l'andamento erratico ma lo strumento dall'abbonamento questo sì influenza
Non solo ci consente di essere indipendente diciamo noi
Ma ci costringe ad essere indipendenti
Perché rispetto al target di ascolto che non abbiamo se modificarsi mo'
E il nostro atteggiamento
Il tipo di informazione chiediamo eccetera
Con una semplice firma qualsiasi ascoltatore potrebbe revocare il suo abbonamento e noi in quarantotto ore saremmo a terra
Quindi in qualche modo o no un modo forse un po'anomala tipico insomma in qualche modo ed ha cercato di mettere in essere una cosa che dia giustizia in qualche modo di a strumenti in mano all'ascoltatore che si quota perché questa
Emittente viva e possa incidere
Anche materialmente non solo con l'opinione non solo col dibattito non solo venendo annualmente all'assemblea dei soci a dire la sua eccetera ma con come dire questo ricatto virtuoso
Per cui noi ci sentiamo costretti in continuazione
A essere dipendenti a migliorare la nostra capacità critica d'indipendenza e di proposta eccetera
Ora
Non lo so se questa visione che abbiamo è un po'troppo artigianale
So che
Non solo sul versante della pubblicità ma su tutti i versanti il nostro rapporto con lo Stato è terribile
No e abbiamo per esempio diritto come tutte le emittenti a un certo rimborso dello Stato per alcune specie quota parte SIP
Nel queste cose qua
Queste rimborsi sulla carta non è dal titolo di averli non abbiamo visto una lira da anni
Non abbiamo visto una lira da anni
Ogni tanto il nostro amministratore deve andare a Roma trattare nei corridoi dei ministeri con funzionari che con riso lini cose ammiccamenti eccetera
Fanno saltare questa cosa da una commissione all'altra da un'istanza poi manca un pezzo di carta poi se ne sono dimenticati poi non entrata all'ordine del giorno
Questi soldi non ci sono cioè se in bilancio ci sono
Sono dei crediti ma la moneta non c'è
Il che significa che l'azienda è fuori pari interesse ma anche tutto quello che potete immaginare
Abbiamo una controparte nel soggetto pubblico ma non noi tutti voglio dire
Tutti coloro che fanno comunicazione formazione un certo tipo
Il fatto che le frequenze non siano state ancora segnate regolamentata eccetera determina un casino infernale per cui la maggior parte dei mittenti trasmettono con potenze assurde che tra l'altro fa anche male alla salute
Dieci volte il necessario perché se ci fossimo riordine frequenze tutti potrebbero abbassare la potenza si sentirebbe molto meglio
Si intersecano uno con l'altro si rubano ci rubiamo
La zona d'ascolto è una cosa terribile che ha dei costi anche economici
Economici si perché non solo le spese della regia impianti trasmettitori dalle sorgere ma anche l'impossibilità di raggiungere aree di pubblico invece dovresti poter aggiungere altro bacino tre d'utenza perché essendoci il casino più totale in questa cosa tu perdi ascoltatore quindi perde anche sul piano economico
Figuriamoci quando arriveremo alle autostrade informatiche
Quando
Con non lo lo sviluppo della tecnologia
Ci saranno ci sono già in parte
Mezzi strumenti per propagare meglio il segnale
Per avere informazioni in tempo più rapido eccetera
Allora anche qui la nostra visione rispetto a questo futuro è come dire artigianale ci dovremo arrangiare
Certo dovremo fare battaglie di legge battaglie sul piano politico e parlamentare perché vorrà sostenere
Delle cose che interessano a le le l'emittenza
Ma
Se vogliamo andare avanti dobbiamo cominciare continuamente a organizzarsi in modo artigianale anche qui
Trovando mezzi mezzucci scorciatoie o inventando cedere il coso
Allora
Non so se velato un'idea esageratamente di trincea o di frontiera del del fare comunicazione sul piano tecnico legislativo economico noi così la viviamo e credo la stragrande maggioranza
De
Dei dei media diciamo della nostra classe o
Delle aree politiche culturali che non sono sotto il gol controlla il governo allora
Ha ragione medici quando all'inizio del suo intervento
Richiamava questa strettissima connessione
Tra la comunicazione in questo momento
La la posta politica
Berlusconi l'ha capito perfettamente
Noi siamo alla soglia praticamente o forse già ci siamo
Per monopolio pressoché totale da parte del del Presidente Consiglio dei grandi mezzi di comunicazione
Per quanto riguarda lettere per lo meno
Una capacità di peso straordinario su tutti gli altri media
In questa cosa il grande rischio dai abbiamo un bel compiacerci tra Radio Popolare manifesti taglierà di avvenimenti un bel compiacerci di essere
Critici indipendenti di sinistra iconoclasti
Ma se il brodo di cultura attorno a noi è in controtendenza rispetto a questo noi rimarremo saremo schiacciati in una marginalità
Strategica
In una marginalità strategica se non addirittura schiacciate
Perché il brodo di coltura complessivo
Che in questo Paese
Tira sempre di più al conformismo
A almeno alla chiusura alla caduta degli interessi culturali alla caduta degli delle spinte politiche non certo alla copertura dalle contraddizione materiale che quelle esistono e vanno grazie a Dio qua e là aprono brecce motoria un po'qualcosa dichiara più si vede
Ma io ripeto questo io chiamo questo brodo di cultura e terribili
Quindi di battaglie davanti a noi ne abbiamo tante per questo dico anche gli auguri
Italia Radio sono veri
Spero di averli motivati
Di battaglie ne abbiamo tante
Grazie a Dio in questo momento sulla gente almeno su una parte della gente quella che queste iniziative sostiene sembra si possa contare però fatica
Rispetto ai nostri mezzi ridotti voglio dire un esempio di di questi giorni queste ore per quanto riguarda ci siamo presi a cuore questa storia dell'Atr quarantadue caduto in Marocco
E che quando il governo marocchino dopo quarantotto ore ha detto che era una storia d'amore pilota era andato via di testa si era buttato giù non era sembrato ovvio tic fin qui gatta ci cova
Poi quando i quotidiani italiani su tutti usciti con impeto tutti prima pace dalla storia d'amore questo pilota e ovviamente la il primo pensiero corre che
Sulla terra ci sono interessi molto concreti marocchini per quanto riguarda la manutenzione a cessare le linee italiani e francesi per quanto riguarda invece la Mater edittale
E ci siamo scatenati su questa cosa in questi giorni non so se dotati
Abbiamo cominciato a a fare inchieste barocca Parigi eccetera abbiamo visto che avevamo ragione stanziamento
E c'è
E quindi c'è questa oscillante coso non è una grandissima storia per ciò sono morte sempre una quarantina di persone qualcosa significa
Ma hanno i sembra una lampante esempio
Di come in questo Paese il conformismo sia sceso
Che persino nelle grandi redazione dei grande cinegiornali con centinaia e centinaia i cronisti che dovrebbero aver piacere del perlomeno dell'inchiesta dell'indagine basta una velina del governo marocchino per far sparare
Un titolo in prima pagina e dar già a sentenza
Figuriamoci sulle cose più nostre più strette allora in questo panorama che per un verso deprimente per un altro però esaltante perché c'è davanti tutto da fare ecco prove ci muoviamo
Appoggiandovi tutti noi ci muoviamo appoggiandoci sul sulla gente e però sicuramente e qui torna ancora e concludo
Alle comincia Consoli
Non non cadendo dal minore minorità risma
Cercando di tener d'occhio il quadro generale perché una pluralità della comunicazione dell'informazione giova assolutamente a tutti
Ringraziamo
Ringraziamo Scaramucci
Se volete c'è anche la possibilità di porre qualche domanda ai nostri ospiti
Prego
Scusa chiederei di venire qui davanti e di parlare al microfono se
Chiedere a Consoli lei parla di deve compagni no
Non tiene conto che in Italia ci sono tanti piccoli risparmiatori che si buttano sulle banche proprio perché la banca garantisce qualche cosa
Quindi credo che sia un'utopia pensare che gli altri che i piccoli possono dare una mano a voi
Quindi non sarebbe il caso che voi insieme di unire statuti per poter creare qualche cosa e poi
Cercare tra il vostro AN i vostri lettori e i vostri aperitivi seguono insomma a dargli una mano perché sarà credo che sarà impossibile perché nella televisione
La radio italiana Cina soltanto la la cosa è di dire se tu investi qui noi ti diamo Totti il piccolo si butta su quello insomma ecco e perché è una garanzia dietro
Grazie
Prego
Raccogliamo qualche domanda e poi
Vuole ovvero nuovo
Loro che qua in Italia su interessarsi alla Corte costituzionale
Come ho fatto esce Berlusconi legale che ci ha fatto il Governo uno poi come cittadino sono stufo accendo la televisione al centro a Berlusconi
Compra un giornale certo a Berlusconi vado al supermercato e tra Berlusconi comparso assisteremo avranno in mano l'informazione del non torniamo nel novecentoventisei
Grazie
Prego
Io volevo fare una critica a questo dibattito percorso che siete tutti i giornalisti
Ma se noi dobbiamo aspettare che qui arrivino i politici per fare delle proposte di legge che scombussolamento un po'questo mercato oppure che mettano ordine
Che Berlusconi è proprietario di quest'impero televisivo ed editoriale sono anni e resi siamo cui dopo tanti anni a discutere del monopolio che Berlusconi detiene con il suo monopolio e con la Fininvest è diventato presidente del Consiglio tra qualche anno arriverà alla Presidenza della Repubblica
Allora io vorrei che anche dai giornalisti partissero delle proposte c'è stato Montanelli non tanto tempo fa che ha lanciato quella grande manifestazione alla quale avete aderito tutti mi pare allora in quella manifestazione ci furono delle proposte serie
Io qui non ho sentito tranne che da Comisso
Delle proposte per il nostro futuro le public company eccetera sono cose di cui e un po'difficile entrare nella mentalità del piccolo azionista italiano così Gretto così legato a Rete quattro e tutto quello che comporta le telenovelas in Italia
A quelle signore intervenuta per prima può aver può essere sembrato un intervento un po'un po'strano un po'un po'fuori ma la mentalità dell'italiano penso che la conosciate se siete giornalisti
Allora io sono rimasto un pochino deluso da dal vostro dibattito voi avete spiegato la vostra storia che io ho conosco particola pre quella di Scaramucci perché sono molti anni che che che l'ho visto in televisione eccetera ma ma le proposte mi sembra che tranne qualche piccolo segno dal giornalista della voce che non ne siano arrivate allora prima che D'Alema ed altri comincino discuterli Antitrust eccetera
Partiamo anche noi dal nostro PIL coro e cerchiamo di di di aprire qualche breccia in questo site
Ringrazio molto
Chi è intervenuto volevo precisare che i consoli non è un giornalista della voce è un editore
Se non ci sono altre domande io magari dare i propri microfono con soli perché io ero quasi tentato di fare io una domanda su su su proprio questa cosa che diceva adesso il signore cioè a me è capitato e credo anche molti di voi che all'indomani della sconfitta elettorale erano moltissimi
I cittadini i democratici la gente di sinistra ma anche solo i democratici di questo Paese che chiedevano in qualche modo anche un impegno diretto a a quelli che Mickey come dire che non erano con Berlusconi a entrare in campo in prima persona nella gestione per esempio di un eventuale terzo polo televisivo o comunque di farsi carico di un'esigenza che che col ventisette marzo si è manifestata in modo in modo lampante
Debbo anche dire a questo proposito che per esempio è una cosa che c'entra relativamente però
A Milano ci sono stati iniziati Hive anche nei mesi scorsi Santoro ed altre a Milano hanno fatto un una iniziativa proprio su questo aspetto specifico cioè sulla necessità che esiste in questo Paese di creare anche un
Un nuovo assetto soprattutto nel sistema televisivo e quindi in qualche modo cercando di spingere a al a ad entrare direttamente nella nella nella proprietà e nella gestione dei mezzi radiotelevisivi nuovi soggetti attraverso Palli compariva attraverso altre forme
Societaria
Io darei la parola Consoli del perché le domande erano credo sostanzialmente rivolte a lui rispetto alle cose che sono state chieste
Beh io ma qualche proposta l'ho fatta anche se non sono più editore della Voce ma porto la mia esperienza io però penso che dal dibattito e anche dei miei colleghi che sono intervenuti alle domande che mi avete fatto
Ci sono tre riflessioni che bisogna fare la prima fino a che noi pensiamo come Radio Popolare come Italia Radio comunque a tutti
Di chiedere soldi
In forma militante
E cioè noi chiediamo ai nostri militari ai vostri militanti di darvi dei soldi non possiamo parlare di public company
è un'altra cosa scusatemi se insisto ma è un'altra cosa
Questa è una forma di giusta o investimento cioè per resistere ognuno di voi chiede a quelli che concordano con le vostre idee di darvi dei soldi
Io non concordo con le idee di Montanelli e tanti degli azionisti che io ho chiamato intorno alla voce non concordavano
Con le idee di Montanelli
Ma hanno fatto l'operazione per due elementi il primo perché era una grande battaglia di libertà per affermare che in Italia ci potevano essere i giornali non di grandi famiglie padronali
Il secondo perché pensavamo che un'operazione di questo genere potesse anche come diceva giustamente medici riportare quattrini
In un investimento redditizio
Allora io oggi su avvenimenti ad esempio che è in attivo da tre quattro anni o da qua da sempre
I miei anche se non sono d'accordo con la sua linea con quello che dice fra Galassi e quant'altro ma io imprenditori io cittadino
Se ci fosse un'offerta delle sue azioni pubblica chiara trasparente probabilmente mi avvicinerà io investirei in avvenimenti piuttosto che nel manifesto
E a questo tipo di azionariato che noi dobbiamo andare
A chiedere i soldi Check trasformare e qui ritorno a all'elemento se tiene sul mercato un prodotto deve essere vendibile sul mercato perché se i nostri prodotti diventano in qualche modo forti
E cioè che danno non solo a chi è d'accordo con noi diciamo la il valore della militanza e della solidarietà ma anche a chi non è d'accordo con noi
Investono i loro soldi come prodotto che in qualche modo funziona per la libertà di stampa piuttosto che anche per per e i dividendi a fine anno
Solo così noi faremo un sistema democratico dell'informazione pluralista
In cui c'è la possibilità per gli imprenditori per gli investitori anche per i piccoli risparmiatori di investire su vari su vari terreni
è evidente che poi serve servono tante cose servono le leggi servono i fondi chiusi fondi pensioni servono le banche che in qualche modo ci diano anche che mettano in venga serve una gonzo beh io ce l'ho fatta in tre mesi ma loro stanno aspettando ancora avvenimenti aspetta ancora l'autorizzazione a Consob
Arrivata Ice sia messo sei mesi ma arrivare
Comunque voglio dire perché la procedura è lentissima e via dicendo serve una borsa che in qualche modo sia adeguata perché voglio dire se una delle nostre testato delle nostre aziende fosse quotata in Borsa
Lì è altro che la firma Scaramucci dei tuoi abbonati lì se ben male le azioni sereno nel giro di mezz'ora dove non c'è più una lira l'informazione sarebbe già a carte quarantotto
No
E perché un fallimento io evidentemente
C'è purtroppo l'anomalia italiana è che noi ci difendiamo con l'azionariato la solidarietà e la militanza
Non è entrato ancora in vigore questo elemento che l'informazione le aziende dell'informazione sono un fattore economico sulle quali si può si può investire anche chi non è d'accordo su quella
Su quel su quel giornale
Ecco adesso ci arrivo adesso ci arrivo terzo elemento e invece questo è fortissimo nel nostro Paese e che c'è qualcuno che investe il fior di miliardi
Vedi ancora l'informazione e che è disposto anche a perderli perché evidentemente riguadagna da un'altra parte
E non è quindi il giornale che gli interessa come investimento
Ma sono i contatti politici leggi gli appalti leggi le conoscenze che gli permettono che se butta venti miliardi sull'informazione ma prendo un appalto da tre quattrocento miliardi da qualche altra parte evidentemente ha fatto un business è questa l'anomalia italiana
E a questa il campo sulla quale l'Authority ad esempio dovrebbe intervenire
Queste il primo punto la seconda è quella sulle convegni sulle sovvenzioni dello Stato deve pazienza io questa cosa che lo Stato deve dare alle cooperative a eccetera eccetera la ritengo giusta per carità
Ha fatto vivere molte voci che altrimenti non non avrebbero resistito però per mettere pure di dire che è fuori dalle leggi del mercato e secondo me è anche in qualche modo un'indecenza per alcuni aspetti
Perché voi mi dovete spiegare perché L'Unione Sarda che si sa che è di Niki Grauso del mio amico Niki Grauso prende quattro miliardi e sei perché la società intestata una cooperativa
Ma che lo devo denunciare io questo fatto
Cioè allora il fatto che ci sono dei soldi pubblici che vengono dati alle cooperative se Berlusconi domani invece che Berlusconi mette la cooperativa lo Stato darà i soldi pure a a Berlusconi
Alle siamo al parossismo siamo alla follia più a assoluta e purtroppo anche la sinistra su questo fatto delle sovvenzioni non dice una parola
Ultimo fatto l'investimento e la pubblicità guardate che la Ferrero la Barilla o gli altri non gliene frega assolutamente niente di investire sull'Unità sul manifesto piuttosto che su altri giornali
Perché comunque di legge il manifesto e l'Unità compra le auto FIAT compra i pc Olivetti è un consumatore come tutti gli altri
Il problema è l'Offerta
Cioè il problema dal punto di vista dell'investitore del Budget di pubblicità praticamente la Ferrero e e lì gli altri grossi investitori devono pianificare e raggiungere un certo targhette cioè tante persone di un certo tenore di vita i loro clienti
è evidente che se ci Valli la Publitalia egli propone le tre reti de Berlusconi più venti periodici più il giornale e quant'altro cioè praticamente gli gli dà tutto la carta stampata alla radio
E i periodici la televisione facendo degli sconti inenarrabili
Non resta niente per gli altri
Ecco che il punto quindi non è tanto prendercela con la FIAT che non investe su L'Unità o con la Ferrero che non investe sul manifesto e su avvenimenti
Il problema è il manico il problema è una concessionaria di editori indipendenti che riesca a fare un pacchetto
Ma non di sinistra amici non di sinistra un pacchetto che abbia tanti contatti televisivi radiofonici e di carta stampata che possa concorrere con i grandi gruppi
Allora io dico esiste il Secolo decimo nono esiste il mattino la Gazzetta del Mezzogiorno esistono altri altri quotidiani indipendenti questi possono rappresentare un pacchetto equivalente insieme all'unità manifesta Radio Popolare a tutto quello che volete
Esistono seicentosettantacinque televisioni private in Italia regionali
Esistono non so quante radio private locali in Italia
Nove mila ecco
Esistono tanti giornali locali indipendenti comproprietà indipendenti
Allora il problema e premi che qualcuno e non posso essere io prenda l'iniziativa di chiamare tutta questa gente insieme che vive da destra da sinistra e da centro lo stesso problema di queste leggi di mercato sbagliate di questa di questo di questo soffocamento e riesca a fare uno una proposta atte a credibile attendibile per cui si possa creare un pacchetto di prodotti equivalenti a agli altri
Per Ferrero per Barilla iper e per la FIAT
E qui venga l'ultima cosa che è quella della seria concessionaria pubblica
Praticamente la Sipra gli ha scaricato tutto è tutta qui la mondezza di minimi garantiti che prima c'aveva la Sipra e adesso stanno tutti insieme a te tutti con minimo garantito compreso l'indipendente compresa l'Unità
Compreso il Manifesto il ridicolo tutti figuriamoci anche perché secondo me minimo garantito e lo scandalo perché fuori dalle leggi del mercato
Comunque voglio dire a parte questo qua il problema qual è
La SEAT fa parte del gruppo stette
La stette a una missione che è quella del telecomunicazioni voi mi dovete dire che c'è cosa centra una concessionaria pubblicitaria insieme alla SIP insieme a a tutte le altre cose
è un'anomalia
Allora per passare come qualcuno mi diceva facciamo delle proposte la prima l'ho fatta
Facciamo riteniamo che qualcuno di voi che è editore con un giornale perché io sono editore senza giornale adesso faccia la proposta è riunisca tutti gli indipendenti la seconda è che questi indipendenti propongano alla SEAT
Che è già S.p.A.
Che la privatizzazione avvenga attraverso l'inserimento nell'azionariato della concessionaria pubblica di tutti gli editori indipendenti
E che quindi questa nuova concessionaria in qualche modo con le leggi del mercato e non con l'assistenzialismo cominci a diventare una concessionaria indipendente italiana
E che quindi possa dare la valvola di sfogo la la la diciamo il il primo il primo avvio a tutte le iniziative di editoria indipendente radiofonica televisiva e e di carta stampata e di giornali che in questo Paese dopodiché
Quelli che tengono tengono quelli che devono morire devono morire sulle basi delle delle leggi di mercato solo così e concludo anche un terzo polo televisivo può nascere sono così
E cioè da una parte le condizioni per una public company reale interessante anche per gli azionisti
Diciamo che investono esclusivamente su questo o su questo fronte secondo con una concessionaria che in qualche modo appoggi quest'operazione grazie
Public campanili a commentare l'azionariato a parte il fatto per esempio che in Italia il meccanismo delle banche micidiale allora il risparmiatore mi rifaccio alla signora che sembrava che avesse detto poco
E in pratica l'autorità governativa legalizza la banca te attenere il tasso molto alto perché dovrei venire io a rischiare con lei con la babele con la public Campari dice il risparmiatore
Ora vede
La banca italiana contrariamente a tutti i meccanismi che si possono immaginare alla scarpa e le stringhe e anche la suola alla public Cabrini non gli resta niente e non so se avremo la possibilità inglese con lo spirito di fare semmai delle public ampli il futuro
E e quasi impossibile perché e poi bisogna fare il grande discorso del debito pubblico sulla banca perché tenendo il CCT e tutto il resto così alto
Perché ha bisogno di finanziarsi no e quindi per le public Campli per il privato per l'artigianato e che diceva Radio Popolare io vedo tempi
Durissimi
E mi dispiace anche vedo anche poca professionalità da parte dei vostri giornali quella che ne ha invece su Berlusconi
Perché è un attacco pubblicitario
Prima va vai esaurito il meccanismo privato cioè il meccanismo politico e poi quello privato perché
Per fare un un terzo polo io ho l'impressione che avete bisogno del podista pubblicitaria Malesia reale dei grandi professionisti quello che il signor Berlusconi ne ha in eccesso
No io volevo dire una cosa
Anche per rispondere a quest'ultimo signore
Che il problema è solo ed esclusivamente è un problema di regole in Italia siamo nella giungla siamo nella paese delle della repubblica delle banane
Lei non sa se fosse che in Italia per portare in giro il segnale il segnale
Una radio per esempio come Italia Radio che il suo problema è quello di portare il segnale
Da Torino fino a Palermo
Ci sono costi di centinaia e centinaia di migliaia di lire allora
Se un domani noi volessimo fare questa bellissima invenzione del satellite
Io mi sono informato
Ma mi hanno detto che c'è una società che si chiama incalzata
Una joint venture la Rai ed altri che in Italia per portare il segnale come vorremmo noi costa un miliardo e cinquecento milioni più Peroni punto di ricezione ci vogliono cinquecento milioni quindi lei capisce per una radio come la nostra che c'ha quaranta
A radio cioè quaranta punti in Italia è una spesa di decine di miliardi improponibile
Questo perché non c'è una legge cioè c'è una legge che dal monopolio di tassata mentre invece sulla grande sfida che quello che dicevo all'inizio la grande sfida delle tecnologie o si potrebbe fare cosa
Si potrebbe prendere i satelliti francesi e tedeschi che costano sa quanto otto milioni al mese
Cioè con cento milioni Italia Radio orario popolare o qualsiasi altra radio potete portare in giro segnale e le dico un'altra cosa lei parlava di mancanza di professionalità
Non so se ho sentito il mio intervento iniziale quando io parlavo di dumping
Cioè vera del fatto che ci sono agenzie di pubblicità una in particolare che si chiama Publitalia che controllano solo il settantacinque per cento del mercato televisivo privato
Ma possiamo definire quasi il sessanta forse il settanta per cento di quello radiofonico nazionale
Perché quando tu vendi unico spot a mille lire o l'ora legale addirittura quando il ammazzi il mercato distruggi il mercato distrugge ogni tipo di concorrenza
Allora questa potrebbe essere una proposta che nella nuova legge e regolamento e abbiamo firmato molti di voi avevano firmato l'abolizione tutte questi questi due punti della legge Mammì ebbene che la nuova legge come si chiamerà
Prenda in considerazione del fatto di abolire alcuni monopoli che sono fondamentali per la distribuzione per la sopravvivenza anche delle di queste testate una il monopolio pubblicitario e per fare questo bisogna impedire il dumping
Bisogna costituire anche questa potrà suona un'idea una concessionaria diciamo una concessionaria di indipendenti magari ad azionariato diffuso o comunque una serie di diciamo editori indipendenti della radio e la televisione che in qualche modo possano mettersi insieme e contare ma le e poi aggiungo un'ultima cosa lei sa che per avere della pubblicità da cui si continua a parlare di pubblicità ma per avere la pubblicità ci vogliono dei dati di ascolto allora nessuno sia mai chiesto in Italia e quando dico pubblicamente perché è uno scandalo chi li controlla questi numeri straordinari che ci danno
Cinque milioni ad una televisione quattro milioni ad una radio
Io parlo Di quello che conosco cioè della sistema Audiradio
Che definisco uno dei sistemi più scandalose che esistano in Italia c'è una qui siamo veramente anche qui alla alla repubblica delle banane i sistemi di rilevazione sono patetici
Cioè sono costruiti su base sulla base di campi di campioni che fanno ridere che qualsiasi pubblicitario americano francese spagnolo con cui ho parlato
E insomma al arrivano dietro a questi dati d'ascolto elastico e le assicuro che i dati d'ascolto fanno la fortunati una rete nazionale piuttosto che un'altra e in base ai dati d'ascolto uno si prende
Pixel miliardi piuttosto che qualche miliardo in meno e quindi può diciamo anche qui le proposte che nella nuova legge deregolamentazione radiotelevisiva ci sia anche un punto di di di vista
Che tenga conto anche di questo quando Piero diceva prima
La la incredibile difficoltà di trasmettere radiofonica mentre in Italia perché nonostante una legge come quella come la legge Mammì
E chiunque può cioè teoricamente la concessione da un x di vattene
Cioè di Potenza
Ma nessuno la rispetta io sono sto da due mesi che sto a battagliando con centinaia di piccole emittenti che ricco nella con nella loro scheda di concessione ministeriale hanno scritto cinque mila Vatta poi quando si chiamava le scomposte che la polizia delle delle poi delle delle Poste si scopre che gran parte di queste radio qui trasmettono con dieci kW con dodici mila latta quindi siamo nel mille novecentosettantacinque cioè la legge Mammì questa diabolica legge Mammì non solo non è applicata
Non solo siamo nella giungla ma non viene assolutamente rispettata e quindi io credo che sia una questione di regole e per far questo bisogna vedere l'esistente
In Francia sappiamo come funziona il meccanismo
Radiotelevisivo in negli Stati Uniti d'America pensate ogni radio trasmette con cinquecento Vatta con cinquecento latte in Italia non si riesce probabilmente nemmeno trasmette nel palato sarde vento nel palato usate
In America con cinquecento watt si sente in tutto una radio si può fare ascoltare in tuta San Francisco cioè in una in un'area impressionante quindi anche su questo ci vogliono delle regole quindi le proposte che io faccio sono che se sì del ci si deve mettere intorno a un tavolo ci si deve mettere in intorno un tavolo con i professionisti politici possono dire la loro
Ma la figlia devono essere i professionisti che dicono in un futuro quello che è giusto ho sbagliato fare perché i professionisti sono quelli che lavorano tutti i giorni tecnici tutti i giorni
E che conoscono le regole anche tecniche tecnologiche per diffondere il proprio segnale per fa sentire il diciamo la propria radio la propria televisione in tutta Italia
Buongiorno
Va sì
Prima di andare via
Ieri mattina per fare il verso consumi chiamati alla Barilla con la Ferrero detto guardate siamo in sì vi offriamo questo pacchetto
Quelle già qualche cosa Falco quello che se fosse così semplice sarebbe per quello che ho spiegato prima
Dai responsabili elenco
Io
Io volevo
Io ho un impressione se se se mi consentite
Che noi abbiamo ancora e dal dibattito deriva un po'fuori credo questa cosa dalle domande un problema culturale di fondo da per risolvere ed è il problema del profitto
Noi abbiamo chiesto soldi questo è vero e c'è stata una grossa partecipazione sappiamo che solo le cento mila lire abbia una lunga esperienza
Di militanti che hanno sottoscritto per però credo che siamo anche con l'esperienza di avvenimenti anche credo con l'esperienza del manifesto di Radio Popolare e di Italia Radio a livello della della sottoscrizione
Credo che è un dato culturale nostro da affrontare
Consoli per parte sua la la risolto questo
Se le nostre aziende debbano generare profitto
La mia droga io non sono un giornalista sono l'amministratore gli avvenimenti da da quando è nata che la preoccupazione maggiore arrivare a fine anno con con il pareggio
Riuscire a pagare tutto e non fare debiti eccetera eccetera ecco credo che per me l'utilità di questo dibattito mi è sembrato questo io oggi potrei chiedere a voi un'azione delle cento mila lire ma non potrei chiedere un investimento
Più serio un piccolo investimento che che tutti in quanti ne facciamo e due milioni tre milioni cinque milioni penna bottoncini Cittiglio nelle o nelle formule come la Comit che che forse garantisce molto nel Pd
Gli avvenimenti
Ecco sono più però ecco io credo che il dato importante e aprire questo tipo di ragionamento io non credo che da questa parte
Non ci siano professionalità non per rivendicare le nostre e nostre sono delle professionalità intermedie ancora di resistenza
Ma probabilmente molte residenti molte professionalità nostre sono dall'altra parte ma noi non abbiamo dato sbocchi a queste professionalità
All'interno delle società pubblicitaria le agenzie pubblicitarie all'interno della televisione la televisione di Berlusconi molto spesso è fatta da tecnici e da professionisti nostri per cultura hanno i questi sbocchi non siamo riusciti ad abbiamo una grossa esperienza alle spalle quello del movimento cooperativo
Siamo riusciti a fare un grosso movimento cooperativo credo che forse è arrivato il momento di iniziare una riflessione più vasta
Se non c'è qualcosa di più se siano le Public Company o qualche proposta intermedia o qualcos'altro
Sulla questione io non sono d'accordo con con Consoli davvero importante fondamentale che si va dalla Costituzione
Di qualcosa di più solido di grosse le dimensioni dello scontro sono molto ampie
Credo che comunque fondamentale difendere per principio e fino in fondo
O la possibilità del cittadino di esprimersi di creare anche forme di comunicazione minime forme di comunicazione in meno importanti meno grandi
Ma all'interno di questo Stato che sia salvaguardata questa possibilità che la possibilità dei gruppi di volontariato che la possibilità dei piccoli gruppi di riuscire a esprimersi di riuscire a comunicare agricolo uscire a raccontare queste loro esperienza quindi credo che all'interno di questo ragionamento non solo culturale di analisi ci cominciamo a confrontare oggi con questo tipo di problemi con questa nostra cultura che viene ok rinvenuta nel corso di questi anni che viene da lontano come dicevo e che forse è bene che venga che venga ridiscussa e che venga riproposta ma all'interno di questo che ci sia anche questo elemento importante è fondamentale
Prima di dare
Per l'ultimo intervento la parola Sandro Medici manifesti vorrei salutare Piero Scaramucci che ha un appuntamento e quindi ci deve lasciare
A anche nella Fratangelo ringraziamo tutti e due arrivederci
Sì prego
Io vorrei dire questo in sostanza mi pare che non ci sia una contraddizione tra quanto afferma il console quanto afferma
E quanto afferma l'amministratore di avvenimenti cioè io credo che la concessionaria sia una cosa fondamentale
Penso che attraverso la concessionaria poi tutte diciamo i giornali aria eccetera posso restare sicuramente autonomi indipendenti per cui c'è spazio per per le associazioni per il volontariato il parere per il singolo cittadino eccetera importante fare questo questo salto qui riportante cercare di unirsi al più presto e cercare soprattutto di approdare al polo televisivo perché quando sento che Bossi con le pacche sulle spalle Berlusconi riesce fare intravvedere che probabilmente Berlusconi gli ha promesso qualcosa
Insomma io mi preoccupo melologo perché a questo punto i tempi sono strettissimi stare qui a pensare questioni di profitto non profit oltre che pensare
Se localmente ci può essere più o meno partecipazione eccetera mi sembra veramente la la la
Guardare la piccola battaglie perdere la guerra insomma io io penso che bisogna correre al più presto a queste cose poi per quanto riguarda la militanza ma insomma la militanza io son sicuro di un fatto che certamente la gente in qualsiasi per qualsiasi mezzo di formazione sia portato cioè questa concessione quest'questa concessionaria che poi si rifà credo alla pubblica dalla pub per la public company
Non non non non necessariamente deve deve fare in modo che ci sia questa questa non militanza questa anche forme di sovvenzione di militanza eccetera quindi non mi preoccuperei assolutamente dei perché scaramucce abbia detto qualcosa ma non mi ricordo scaramucce qualche altro
Cioè io io direi invece che proprio bisogna che ci si convinca tutti quanti che bisogna correre al più presto e penso che veramente i cittadini sono disponibili su questo c'è una sete fortissima proprio a sinistra di tutte queste cose
Che se non lo si sfrutta in questo momento poi probabilmente sarà molto ma molto più difficile farlo
Io penso che in questo momento è i ottimo poi abbiamo l'esperienza e quindi Conso che ci parla di sessantanove giorni in cui si è riuscito a mettere sulla voce insomma se vogliamo perdere queste esperienze perdiamo le pur insomma abbiamo perso molte cose con continuano a perdere
Grazie
Senta un po'a disagio perché
Il dibattito si sta concludendo io adesso mi incarica di
Di farlo durare un minuto in più ma ci tenevo a dire pronto alla battuta
è vero è molto difficile fare le cose che più o meno ci siamo detti qua dentro ma l'unica strada potete non è a sinistra
Oltre a essere litigiosi di oltre a essere tendenzialmente troppo intelligenti per cui poi ci diventiamo antipatici reciprocamente
Non siamo capaci non abbiamo ancora capito che
Siamo entrati in una nuova fase che se volete quella del maggioritario
E quella cioè nella quale dobbiamo stare tutti insieme
Dobbiamo avere questa dobbiamo acquistare questa capacità
Di comprenderci di lavorare insieme di mettere insieme le nostre esperienze anche su piani che fino adesso ci hanno provato assenti come appunto al piano più industriale più commerciale
Più produttivo e imprenditoriale e così via anche la anche la dobbiamo imparare a lavorare insieme a fare delle cose insieme vedete fino a qualche anno fa
La sinistra era fa un grande partito e una serie di cose intorno
Che giravano intorno come satelliti ma che in qualche maniera erano facevano parte di questa di questa galassia e c'era questa grande sicurezza
Questa sicurezza non c'è più non perché non c'è più il partito senza avere da quel partito ne sono nati due uno più grande e uno più piccolo che sono ancora nell'agone politico e per fortuna che ci sono possiamo votarli possiamo sostenerli ma quello che è cambiato è che non ci sono più quelle sicurezze del passato
Non ci sono più quelle quegli elementi per cui ci si sentiva comunque tranquille non era necessario
Darsi da fare per trovare quel giornale per fare quella televisione per sentirsi in qualche maniera difesi c'era chi ci difendeva
E per di più la funzione che ha avuto il Partito comunista in Italia dal dopoguerra è stata anche quella di una funzione pedagogica educativa quante cose sono passate attraverso le sezioni del partito comunista
La cultura di questo Paese e gran parte passata per le sezioni di quel partito ecco oggi noi siamo tutti quanti più soli
E tutti quanti oggi dobbiamo assumerci una responsabilità in più allora è giusto che ci rivolge delle critiche di scarsa professionalità oppure di scarsa incidenza ma come è giusto che le vene rivolgiamo
Viceversa voi
Quando per esempio vediamo che anche in chi vota a sinistra in chi ci sta vicino c'è questa inerzia questa passività lo spiegava bene Scaramucci
Questo fatto per esempio che nella seconda metà degli anni Settanta L'Unità ha perso cento mila copie sapete chi le ha prese le ha prese Repubblica scadrà sosta all'opposizione indubbiamente ma certo non è un giornale come litigando identificazione per la gente di sinistra
Quindi da questo punto di vista abbiamo tutti delle responsabilità allora siccome il conflitto e questo anche per a causa del maggioritario si farà molto più stringente dove ci saranno le cose spaccate a metà la destra e la sinistra
E dove non sempre troveremo una perfetta identità con le cose che ci riguardano ebbene saremo più costretti a questo punto a scegliere e quindi a scuoterci anche dalle nostre inerzia per cui per quanto ci riguarda è vero ne dobbiamo darci da fare
E accogliamo le sollecitazioni di lavorare insieme di produrre così insieme di fare in modo che le cose che produciamo siano più forti ma viceversa chiediamo anche a voi una maggiore partecipazione e una maggiore passività grazie
Grazie a tutti e buona serata la festa