Per una proposta di pace dell'Unione Europea

Allora direi che che possiamo cominciare ci scusiamo per questi pochi minuti
Di ritardo
Ma cercheremo di di recuperare con con i nostri con i nostri interventi allora prima raccomandazione e che naturalmente le mascherine non sono obbligatorie ma insomma la stanza chiusa non abbiamo finestre quindi se se lo desiderate potete utilizzare le frasche rene
Iniziamo dunque la nostra conferenza stampa di presentazione dell'appello per una proposta di pace dell'Unione europea vorrei subito introdurre questa conferenza stampa partendo dalla frase pronunciata dal presidente Draghi davanti alla distruzione e alle macerie AIR Pinna
Noi vogliamo prendere sul serio le parole del presidente Draghi purtroppo non sono state sottolineate quanto necessario il presidente Draghi davanti alle macerie dice noi ricostruiremo tutto
E in fondo è un po'questo il senso anche del nostro appello
L'interpretazione che noi diamo del noi ricostruiremo tutto è in due parole questo uno sarà prevalentemente l'Unione europea a farsi carico della ricostruzione due la condizione unica e necessaria e che venga ristabilita la pace
Tre e che la ricostruzione potrà avvenire solo se la pace sarà garantita
Da un trattato internazionale che coinvolga tutte le parti coinvolte direttamente o indirettamente ma tanto più che il conflitto sta mostrando solo ora invero molto di questa catastrofe
L'idea che unisce dunque i firmatari di questo appello
E soprattutto la profonda convinzione che la pace sia l'unico obiettivo possibile da perseguire
Con tutte le nostre forze con tutti i nostri mezzi e a tutti i livelli politici ed istituzionali
Un altro elemento che io credo accomuni i fermati firmatari di questo appello e che noi non ci limitiamo ad affermare che la pace necessaria
Ma responsabilmente noi ci spingiamo a indicare quali potrebbero essere le strade percorribili
Quali le ha sembianze possibili e quali le campagne di informazioni necessarie a questo scopo
Le ultime settimane
Gli ultimi giorni soprattutto dopo dopo la missione di di macro non di di Draghi Editions
Confermano purtroppo molte delle posizioni che le nostre associazioni hanno sostenuto questi mezzi
Noi siamo in una fase in cui il conflitto di fatto si è impantanato come peraltro ha dichiarato anche il segretario generale della NATO Stoltenberg
Il dialogo sembra una una meta impossibile il dialogo tra le parti e quindi anche un possibile cessate il fuoco in questo momento sembra una meta impossibile
E soprattutto le ricadute di questo conflitto sono sempre più evidente in tutta la loro drammaticità
Le armi utilizzate sono certamente quelle belliche ma sono anche la politica energetica sono il grano e in un mondo che è stato già così duramente colpito da tante crisi la la crisi pandemica e l'ultima di questa serie
Questi elementi certamente non faranno altro che aggravare la situazione non solamente nel nostro continente ma in tutto il mondo in Africa soprattutto ricordo a tutti noi che che si tratta di una settimana particolarmente importante ed è per questo che abbiamo scelto questo giorno per la presentazione dell'appello
Domani ventuno giugno e dopodomani ventidue giugno al Presidente del Consiglio sarà al Senato e poi alla Camera e parlerà di questi temi
Il ventitré e il ventiquattro giugno si terrà il Consiglio europeo che è l'ultimo della presidenza francese e naturalmente l'Ucraina sarà il tema del Consiglio
Seguirà poi il vertice della NATO a Madrid da cui è stato invitato anche il presidente Ellen Ski e si svolgerà la prima riunione del G7 a presidenza tedesca
Per questo motivo proprio per questo calendario per questa serie di diciamo responsabilità istituzionali e politiche che noi abbiamo individuato abbiamo inviato l'appello con una ditta richiesta di incontro
Al ministero degli esteri nella persona naturalmente del ministro Dimaio
All'ambasciatore della Repubblica francese in rappresentanza della presidenza di turno dell'UE
All'ambasciatore della Germania che detiene la presidenza del G7 come dicevo prima e al Nunzio apostolico in rappresentanza del Vaticano con cui abbiamo condiviso apertamente molte delle posizioni espresse da papa Francesco
Abbiamo già avuto la conferma di alcuni di questi appuntamenti i oggi stesso
Andremo al ministero degli Esteri incontreremo l'ambasciatore Ferrara che il direttore generale per gli affari politici e per la sicurezza
A cui presenteremo il nostro appello seguirà un incontro con il cardinal Zuppi che voi sapete recentemente è stato nominato presidente della CEI
A questi due incontri seguiranno il la un appuntamento appunto l'ambasciata francese e Ambasciata tedesca
Questo un po'il quadro in cui vogliamo presentarvi quest'appello e lascerei subito la parola ai promotori di della abbiamo qui Pier Virgilio D'Astoli che è il presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo Franco Ugo da della presidenza nazionale dell'Arci
Marco Tarquinio che è il direttore del quotidiano Avvenire e Gianfranco Pagliarulo per il presidente nazionale dell'Anpi io sono Susanna Florio dell'anti e per lampi seguo le politiche europee
Dunque se siete d'accordo darei subito la parola a Pier Virgilio D'Astoli
Per un suo per un suo intervento
Grazie Latisana grazie tutte vogliono tutti voi
Presenti di oggi
Numerosi in questa settimana che carica come ho detto Susanna di di impegni
E noi speriamo che da questi impegni emergano delle strade diverse rispetto a quelle che sono state fino a percorse come voi sapete il Consiglio europeo discuterà di nuovo delle questioni delle sanzioni e in particolare solo questo dell'Ucraina affronterà la questione della
L'ipotesi di un allargamento Luino Beha ai Paesi dell'Europa orientale pur sapendo che c'è già un negoziato in corso come alcuni Paesi dei Balcani occidentali
Coi suoi suoi della Commissione europea via approvato un paniere favorevole all'ipotesi della status ti candidato per l'Ucraina la Moldavia
Poi su questo di un un paio di osservazioni noi con un movimento vedo che è un'organizzazione di organizzazioni
Alle quali appartiene anche il lampi particolare Susanna da parte nostra presidenza ecco lavoriamo da tempo
Insieme fanno alto servigi proposto gru in movimento vero il momento profonda la sua nascita e la sua attività sui principi dell'antifascismo e della lotta per la democrazia e la libertà
Noi fin da dicembre quando già era evidente che ci sarebbe ci sarebbe
Ci sarà Cissé avrebbe mossi
Verso un dramma che quello che stiamo vivendo ormai da quattro mesi e mezzo amo rivolto una serie di appelli perché si aprisse una strada che evitasse appunto l'aggressione della Russia e l'Ucraina
E che si cc mettersi intorno a un tavolo per discutere Schiapparelli non li abbiamo fatti soltanto a voi stati fatti da molti fin da dicembre e però queste stelle sono rimasti inascoltati
E in particolare noi dobbiamo sottolineare il fatto che molti sono mossi con un con forti ritardi e anche con un silenzio assordante pensate per esempio al segretario generale delle Nazioni Unite Guterres che aspettato Valiente permessi
Andare in Ucraina
Se pensate anche al fatto che all'inizio l'Unione europea si è mossa in ordine sparso incontri ci sono stati bilaterali ancora caso trilaterali a Kiev del dialoghi sono fatte al telefono e prima del ventiquattro febbraio anche fisicamente a Mosca ciascuno è andato a nome del Polo Stato non c'è stato nessuno
Che si è mosso a nome dell'Unione Beha e con un mandato preciso da parte europea
E questo anche per una ragione che da federalista vuole sottolineare che la Poli l'Unione europea non dispone di una vera follia politica estera della sicurezza comune
è una dimensione che fin dall'inizio lo ancora oggi nel trattato di Lisbona o l'invenzione totalmente confederale
Ma sarà sul principio secondo la quale ogni Stato fa per conto suo e basato anche sul prezioso contro il quale ogni Stato ha il diritto di letto ed è evidente che con questa strada non non si va da nessuna parte volevo come non è in grado di tenente di avere un ruolo nella e quando ne chiediamo due cose cioè chiediamo come ha detto il presidente Mattarella Strasburgo che si avvii una conferenza simile a quella che nel settantacinque portò agli accordi di Helsinki
Questa conferenza deve essere il frutto di un'iniziativa dell'Unione Europea la quale deve stabilire quali sono le proprietà strategiche che accordi Iezzi furono soprattutto il frutto di un dialogo fa ristabilito in Unione Sovietica
Un Roberto svolse in quel periodo una funzione ancillare se così posso dire se noi dobbiamo lavorare sull'ipotesi
Di una forma nuova di cooperazione di sicurezza sul continente questi miseria perplesse SPISAL europea naturalmente in collaborazione stretta con l'organizzazione per la cui sicurezza e la cooperazione in Europa
Così come noi fin dal ventiquattro di febbraio abbiamo insistito abbiamo lanciato anche una petizione
Succede Fontò dunque perché relazione io dispongo dello strumento che quello delle forse interposizioni che sono conosciute con i caschi blu
Ci sono state molte missioni dei caschi blu nel mondo alcuni casi queste missioni hanno avuto un risultato positivo io così porto in alcuni casi purtroppo non hanno avuto trasmissivo anzi hanno avuto un risultato direi ancora più drammatico pensate quello che è avvenuto nella ex Jugoslavia quei caschi blu volta uno a gli occhi a quello che stava avvenendo
Allora però noi siamo convinti ed è un le azioni che approvarono molti anni fa una non risoluzioni sia una e King for Peace
Che lo strumento appunto è quello di avviare un cessazione delle ostilità e più prestigioso e ostilità sia garantita dall'invio
Sul territorio ucraino di forze di interposizione che fra l'altro vengono commette da Paesi neutrali che non sono schierati né da una parte né dall'altro
Questa è una strada che dovrebbe essere percorsa evitando naturalmente una serie di errori a mio avviso potrebbero essere ancor più drammatici noi personalmente siamo convinti che la strada è quella di un'ucraina neutrale e non latino federale
Cioè che un suo un sistema all'interno del quale tutte le comunità dell'ucraino siano garantite dal sistema federale dovrà esempio abbiamo rilanciato l'idea secondo la quale in Ucraina vigeva applicare alcune regioni il sistema che lo abbia applicato in Italia con la cortili Gasperi-Gruber in cui bisogna garantire in qualche modo la i diritti delle minoranze etniche e quindi anche per esempio nell'avvio dei negoziati con l'Ucraina questo è uno dei punti essenziali sono stati ricordati anche dalla presidente fonde Rainer l'altro giorno nel presentare il rapporto così come in questo quadro noi riteniamo che sarebbe un errore invitare il presidente il presidente ucraino zero estiva al vertice di Madrid della NATO
Perché se noi dobbiamo allora sulla strada di una Corina neutrale la presenza di Zaleski è andata artigianato va in una direzione diciamo così diversa rispetto a quella di lavorare
Per la pace in una direzione punto di Ucraina nella quale garantito il diritto di quel Paese all'inviolabilità delle frontiere e alla sua integrità territoriale
L'ultimo punto è quello relativo al fatto che l'unione europea deve svolge un ruolo attivo nel mondo
Su due punti il primo e quello dei negoziati per la riduzione delle armi tradizionali chimiche e nucleari c'è una prossimamente una riunione sul armi nucleari noi siamo molto stupiti da questa riunione non ci vada nel governo italiano nel governo tedesco
Ci chiediamo qual è la ragione per la quale a questa riunione ci siano queste poltrone sono vuote diciamo così
Questo è il primo punto il secondo punto che la difesa europea che è essenziale per dare all'Europa una capacità di una sua politica a livello internazionale quindi una capacità anche di di difendere i propri diritti la difesa dance può essere concepita soltanto qualche parte di una politica estera e della sicurezza
Noi diciamo così agli analisti che la politica estera e la sicurezza deve essere unica con per esempio quando si dice la moneta
Ricordo il ministro delle Finanze inglese ci ma perché vuole di una moneta unica facciamo una moneta comune cioè manteniamo le monete nazionali facciamo una convocare anzi fortunate abbiamo fatto a sindacare anzi norma Como Canzi
Allora noi siamo convinti da federalisti che la strada alla riforma dell'Unione deve portarci o una politica estera e di sicurezza unica
Sì fomenta in secoli di policy
Cioè nelle mani del governo federale sostanzialmente e non degli stati membri secondo un principio di un modello confederale
E che la difesa però non potrà mai essere unica sulla difesa comune nel quadro appunto di una politica estera e della sicurezza
E che quello che stanno facendo alcuni governi di aumentarle spesi dall'intesa per essere fatto nella logica di una convergenza e cooperazione e integrazione delle spese d'intesa noi siamo rimasti particolarmente negativamente colpiti dal fatto che nella modifica della Costituzione tedesca laddove si accolto il principio dell'aumento delle spese militari non si fa riferimento a un uso dire a inserire questa prospettiva del quadro non è teso Beha ma nel quadro di una collaborazione fra alleati la parola Europa nella modifica della Costituzione tedesca nella conversazione non c'è
Mentre io sono convinto che la strada che dovrebbe essere percorsa Tobey seguito appunto di una difesa comune in quei Paesi europei devono rivendicavano solo autonomia strategica
In un mondo globalizzato in un mondo in cui dovremo lavorare per la pace l'ultima cosa che voglio raggiungere che quando si comincia a parlare della costruzione europea
Col mio amico alle alle Flanders presentavano una proposta di di introduzione nella Costituzione futura costituzione di inserire della costruzione europea l'articolo undici italiana
L'Unione europea rifiuta la guerra eccetera eccetera
Purtroppo questa proposta Lupo accorta ma noi riteniamo che sia foriera di nuovo la strada per una costruzione europea uno degli articoli finanzieri nella costituzione europea
Quel questo bell'articolo a Costituzione italiana che tradotto in la guarnigione però doveva essere problema rifiuta la guerra uno strumento la collaborazione fra i popoli io credo che sarebbe molto importante
Un articolo di questo genere perché in qualche modo sarebbe la conferma del fatto che volevo Aprea nel due mila dodici ha ricevuto il premio Nobel per la pace in cui cediamo sull'ha ricevuto per alla carriera fu comuni auspice diciamo così per il per il futuro ma credo questo sia molto importante da ricordare oggi
Nella situazione drammatica nella quale noi ci troviamo grazie
Grazie ma io vorrei innanzitutto partire dal rispondendo a una domanda che probabilmente aleggerà da parte di qualcuno che vede questa conferenza stampa e cioè ma perché la società civile organizzata
Si prende carico di fare una proposta all'Europa alle istituzioni europee l'individuazione di un piano di pace
Ma questo lo vogliamo fare tre tre motivi che provo a come dire descrivere di scrivere adesso di seguito
E il primo elemento è che noi
Abbiamo provato in questi Nesi ormai sono quasi quattro i mesi che sono passati dall'invasione
Della federazione russa allora in territorio scalino
Bene abbiamo passato questi quattro mesi
Prendendoci sulle spalle
Alcuna responsabilità importanti alcune responsabilità verso le cittadine e i cittadini del nostro Paese alcune responsabilità che riguardavano anche alle istituzioni nazionali e internazionali
Abbiamo fatto nella fase iniziale soprattutto un'opera straordinaria molto diffusa di informazione
Rispetto a quello che stava accadendo in una regione per noi lontana di cui ci siamo sempre occupati poco fosse queste anche una delle responsabilità in capo a tutti noi e quando dico tutti noi
Ci mettiamo noi come società civile come Archie come rete italiana pace e disarmo ci mettiamo tutti però ci mette ci dobbiamo mettere anche le istituzioni che evidentemente sono stati un po'carenti da questo punto di vista abbiamo svolto questo polo d'informazione abbiamo spiegato quali erano gli interessi in gioco abbiamo spiegato anche quali potevano essere le possibili conseguenze di questo di questo gesto abbiamo mobilitato una gran parte dei cittadini
Abbiamo quindi dato una risposta a quell'indignazione che veniva da parte di molti cittadini e cittadini del nostro Paese rispetto al fatto che fossero contro questa guerra e volessero fare qualcosa di visibile di tangibile
E l'abbiamo fatto a pochi giorni dall'invasione della della Russia in Ucraina il ventotto febbraio accomuna mobilitazioni diffusa inoltre centocinquanta città del nostro Paese
L'abbiamo fatto il cinque marzo con una manifestazione nazionale che terminata in piazza San Giovanni con oltre cinquanta mila persone che sono scese in piazza
Lo abbiamo fatto in occasione della festa della Repubblica quella stessa Repubblica che ripudia la guerra l'uno e il due di giugno i giorni a cavallo della della celebrazioni delle celebrazioni ufficiali che volevamo non fossero solamente delle parate militari
Ma fossero anche diciamo finissero dal basso venisse fossero rappresentassero appunto
Quella società che crede che la nostra Repubblica sia basata appunto sull'articolo sul bellissimo l'articolo undici della Costituzione a cui faceva riferimento
Virgilio poco fa
Abbiamo per dare anche una risposta a chi
C'era anche accusato di una certa faciloneria nel come dire Dalia ricette e convocare le manifestazioni in piazza dal caldo dei propri divari ed i propri soggiorni
Siamo stati capaci di organizzare una missione in Ucraina con Stop the war Now
Siamo andati a Leopoli
Abbiamo portato oltre quaranta tonnellate di aiuti umanitari
Abbiamo riportati indietro oltre trecentocinquanta profughi sfollati
Del dell'Ucraina e abbiamo ha colto in varie strutture con varie modalità nel nostro Paese
In tutto questo tempo però abbiamo sentito uno scollamento tra la società civile e la società politica
Abbiamo sentito questo scollamento forti del fatto che nonostante ci fosse un martellamento continuo e chi avesse un pensiero alto
Rispetto a quello che stava accadendo in Ucraina e rispetto al fatto che noi volessimo sin dall'inizio una desk fallisce del conflitto e non una escalation
Anche con attraverso l'invio
Delle armi
Bene nonostante questo martellamento continuo noi vediamo ancora che circa il sessantacinque per cento della popolazione italiana due cittadini sul sul tre
Sono contrari a questa politica che il Comune al governo all'unione europea alienato all'Unione Europea quel ruolo
Straordinario che avrebbe che avrebbe potuto affini
Ecco per questo noi arriviamo a oggi volendo mettere i piedi nel piatto volendo prenderci una nostra responsabilità di formulare una risposta
Formulare una risposta che vada nella direzione appunto di un immediato cessate il fuoco e di una e di e di una strada che porti diciamo ad una a dei colloqui di pace ad una ad una negoziazione di pace lo vogliamo fare guardate
Attraverso alcuni punti che per me sono irrinunciabili e sono voglio voglio elencarli qui di seguito
Il primo è lo diciamo purtroppo lo dobbiamo continuare a dire a quattro mesi di distanza nonostante avessimo detto dal giorno prima cioè la condanna dell'aggressione della federazione russa l'Ucraina
E la difesa della sua indipendenza e sovranità nonché la piena affermazione dei diritti delle minoranze e di tutti i gruppi linguistici culturali
La solidarietà con la popolazione turca in alcuni pacifisti e con gli obiettori di coscienza di entrambe le parti
In Russia chi parla contro un regime va in galera e migliaia di persone ci sono finite evadere spesso un pensiero differente
La richiesta di del cessate il fuoco alla vigilia dell'avvio di un immediato negoziato in cui sia protagonista l'organizzazione delle Nazioni Unite e le istituzioni europee
La destra liscio militare come leva fondamentale per favorire l'iniziativa diplomatica e politica
La convocazione di una Conferenza paneuropea per la costituzione di un sistema di sicurezza condivisa dell'Europa dall'Atlantico agli Urali
Fondato sulla cooperazione per un futuro comune sul disarmo
La ripresa del processo di disarmo nucleare e convenzionale
Lo scioglimento dei blocchi militari a favore di una governance globale e multilaterale
Per un futuro comune
Ecco vedete noi come società civile organizzata non possiamo solo quindi assiste delle vittime e denuncia delle violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e delle libertà noi vogliamo e dobbiamo tornare ad essere protagonisti in modo non violento contro le guerre contro i mercanti d'armi
Contro le dittature contro i regimi militari
Noi ci impegniamo a partecipare ad un movimento un percorso tra cittadini e cittadini europei per la costruzione di una società globale
Capace di vivere in pace
Senza più la necessità di armarsi
Per sentirsi sicura fondata sul concetto di sicurezza condivisa sull'applicazione sul rispetto dei diritti umani universali e del diritto internazionale
Mai come ora evidente
Come l'afflusso di armi sempre più potenti approfondisce il solco della guerra non stanno risolvendo questa querela
Esasperando i rischi di escalation un allargamento di un conflitto i cui effetti economici si propagano in tutto il pianeta
Colpendo per primi i più poveri
Mai come ora sono necessarie iniziative politiche quindi che tolgano la parola alle armi
Portino a un cessate il fuoco aprono una prospettiva di pace
Noi ci impegniamo vado a terminare a lavorare insieme con questi obiettivi portando in Europa questa proposta di costruzione dell'Europa di pace dal basso
Per costruire la casa europea dei popoli e delle nazioni europee dall'Atlantico agli Urali
Riprendendo lo spirito lo lo spirito ispiratore che ha dato vita al Consiglio d'Europa l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea
Proponiamo noi come base di riferimento etico morale e politico per il nostro cammino quanto espresso già nel documento della sicurezza condivisa io l'avvocato dopo quarant'anni
Dalla sua versione originale dalla commissione guidata da Olof Palme
Grazie
Allora grazie
Malcotti Marco Tarquinio direttore del quotidiano Avvenire passo subito i due microfoni
Buongiorno a tutti ben trovati
Lo dico io sono l'unico non rappresenta una una realtà associativa anche sarò di sono in questa fase la mia carriera alla guida di una comunità di lavoro che la redazione il giornale
Ma non so qui solo a titolo personale credo che ci sia dentro
Si sia dentro questa presenza tutto il contenuto del del duro lavoro che che dura da anni sulle pagine del giornale che dirigo e in questi ultimi mesi ha avuto una grandissima intensità e tanti punti di contatto con persone che camminano su strade parallele apparentemente diverse siamo ritrovati tutti nella stessa direzione e con le stesse parole io potrei anche tacere perché le cose che ha detto
E glielo D'Astoli Franco USA sono esattamente le cose che penso cosa che desidero camminare Italia gravi Europa per il mondo di cui mi sento cittadino
Di fronte allo scenario che vede il nostro continente trasformati tornerà trincea guerra che si vorrebbe
Da parte di alcuni
Trasformare una guerra dei mondi nuovi
La separazione sanguinosa e pressoché irrimediabile di due sistemi perché è molto più facile spaccare il mondo che cercare di governare insieme
Sono davvero molto chiaro è più facile farli guerra che il costo di una pace
Professore son diversi tra sistemi che sono diversi e non ci piacciono tutti
Noi sul giornale di ieri abbiamo una voce del premio Nobel murato
Raccolta da da un'altra deve
Professore che stanno scrivendo su alberi e vengono a cammini diversi la conosce bene Franco usare a fare la Carpi Ischia massimo esperto in realtà russa
Quel mondo di resistenza alla guerra in atto che c'è anche in un Paese che in tante fasi della narrazione complessiva di quello che sta accadendo è stato mosse verificata no come se fossero tutti in blocco
Complici dell'aggressione e che è stata decisa da chi aveva il potere di farlo
Alta più complessa guarda che in questo momento molto chiaro che hanno grandi responsabilità coloro che hanno poteri e doveri politici
Ma non grandi possibilità coloro che stanno come ha detto più volte Franco avuta come piace dire alle basso rispetto a tutto questo cane interlocuzione col Palazzo ma anche spigolosa in questo momento perché i canali sono in parte costruiti e in parte interrotti letteralmente Veglie per quello che è accaduto in questi anni
Questa guerra un po'l'Epifania di questa fatica di questa distanza che essa creata che va sanata assolutamente e c'è una grande responsabilità che sta sulle spalle dalla società civile
E se abbiamo a cuore la nostra democrazia dobbiamo far di tutto
Per salvarla per far sì che sia attraente contagiosa rispetto a una spinta potente che viene anche dalla guerra che radicalizza le posizioni contrappone in maniera violenta
L'antidoto sta in un movimento popolare
è un movimento che si sappia contrastare le derive
Da una parte populistiche e dall'altra belliche
Il calcio è più facile affrontarsi a parole e armi segue in arte che a cercare la composizione dei conflitti tutto sembra difficile in questo momento
Ogni giorno che passa ogni fatto che si aggiunge agli altri sulla scena
Della guerra in corso e sulla scena politica del continente non solo del continente sembra congiurare contro la possibilità di una soluzione questo il momento in cui bisogna
Sì fare un appello come quello che è stato congegnato e che chiamava responsabilità diversa tutte le istituzioni perché quello che sembra non vogliono sentire questo
Mentre ci sono processi in corso che sembrano cristallizzare le ragioni dell'ascolto c'è uno scarto enorme da cronista
Una candidatura alle volte di vederlo così
Fra scure delle parole che circolano non tutti perché molte sono però l'arma
E gli atti che vengono compiuti gli atti piccoli e grandi che vengono compiuti vanno in direzione ostinata e contraria rispetto a soluzione pacifica del conflitto ci sono parole che lasciano prevedere immaginare un altro scenario tu ben mio robusti e le trasformarle in atti perché da parte di chi siede nei Parlamenti è stato il governo a cominciare dal nostro
Io non faccio automatismi
E dire nella lettura delle cose
Ma che il mezzo paese non vada alle urne ebbe più di mezzo paese sia un disaccordo in lontananza dalle scelte che deciso delle legislatori stanno prendendo in questo momento
è significativo bisogna fare i conti
Credo che ci siano come è stato detto che mi preme sottolineare soprattutto questi punti
Crescita d'iniziativa da parte del europea diversamente non so
Il aspettavo di vedere la sua dichiarazione di voto francese per capire sulla Francia che alla fine del suo semestre
Adesso dalla presidenza di turno dell'Unione europea verrà presa da un paese dell'Est europeo
Che non è uno dei non è uno dei grandi paesi dell'unione si sospetta una presidenza debole io vorrei che ci fosse una sorpresa invece che proprio condizione che qualcuno considera sfavorevole a voce successa proprio lastre lo sa bene la storia d'Europa maturino le condizioni perché c'è la spinta politica che viene se cioè risultato il voto francese non semplifica le cose perché indubbiamente però anche presidente ma raccoglie quello che ha seminato non è che la distanza tra le parole e i gesti anche lì anche in Francia si è vista e quindi alla fine tutti si fa pagano il da c'erano dei delle torri Resolute
E però c'è bisogno di un'iniziativa europea io continuo a spiegare iniziativa europea sul piano generale dei ventisette Paesi membri mi rendo conto che ci sono fattori di blocco
A cominciare da cui si origina democrazia illiberale che non perdono occasione realizzare Unione quando c'è da prendere decisioni con il signor
Ma so anche che sono possibili meccanismi di cooperazione rafforzata persino su questo piano e qualcosa si è visto nel rione è stato la missione comune a chi va dei dei dei dei tre leader dei Paesi di credibilità e grandi Paesi fondatori
Quindi facciano come possono non come vogliono ma come devono facciano come posso non so che devono e lo facciano presto
Perché ogni giorno di quelle in più è un disastro
L'altra cosa è già stata detta io rincaro la dose su questo punto è anche una delle battaglie formative di Avvenire sulla questione del disarmo
Due gambe e non riarmo che sembra
Perché non stiamo parlando di disarmo mentre si si decide il riarmo
Europea
Ed è un è un riarmo in un contesto dell'unione
Comunitario
è un disarmo è un è un riarmo nazionali sotto l'ombrello della NATO che non bello robusto possibile anche rapidamente
Secondo anche delle decisioni dell'azionista di maggioranza relativa che l'assenza degli Stati Uniti d'America
L'abbiamo visto che la stagione il Trump cos'era stata ridotta la NATO allo schieramento del quale però i rapporti erano tutt'uno a uno bilaterali tra Washington Donald Trump e i suoi interlocutori e basta
Ma era un'altra idea anche se non è bloccato tutte le scelte anzi in questa conduzione di questa crisi immaginato uno scenario nel quale l'Europa riarmata
Nazionalistica niente dico io
Si ritrova Colombera un'altra questione
L'ombra naso piace a tutti io sono di quelli che pesa debba essere superato dall'alleanza diverso tra pari tra Unione Europea autosufficiente che a interlocutori reati al di là dell'Atlantico
Mi agito troppo aprendo varchi
Però sono anche un realista penso che le cose si fanno per grazie non mi piace questa prospettiva pericolosa lo dico da osservatore da cittadino italiano europeo
E possibile un'altra strada le quello che diciamo il nostro appello
Quella di così una difesa comune europea a due braccia
Una militare non aggressiva l'altra civile non violente
E vorrei che questa diventasse la gamba più grossa addirittura ipertrofica
Credo che abbia un vice di questo e abbiamo sperimentato cosa vuol dire non averla in questa crisi se avessimo avuto Cortesini base schierarsi edita da responsabilità dettando i loro corpi tra distruzione e la morte e l'aggressione russa
Ha avuto forse vittime tante malevolo su una strada diversa da scrivere qualcuno dice sogno e la necessità per l'umanità e l'Europa deve saper dare l'esempio molto
L'altro punto sul disarmo nucleare so bene che il trattato di cui abbiamo scritto quasi in solitudine la stampa italiana trattato massimalista
Prego per il disarmo nucleare
Prevede centoventidue Paesi Gran approvato gli oltre cinquanta che vanno già ratificato
Accetta l'idea di un disarmo
Toni tra
è stato presentato il Parlamento italiano una iniziativa che puntava a far sì che sarà approvata che fosse ben presente come osservatore
Alla conferenza che sta per aprirsi
Questo è quello che incontriamo spiccare la politica sentiamola quote a un disastro
Che l'Italia si sia astenuta durante le votazioni non abbia partecipato non si sia fatta trovare è una cosa indecorosa per la costruzione che abbiamo vale più l'adesione a dalle antenne quali sono detentori delle armi nucleari
Che la nostra Costituzione questo domande dobbiamo far
E fare sempre più forse insiste a coloro che hanno il potere di decidere per il nostro Paese
Io credo
Che questo fronte davvero una la la proposta massimalista ma io non vedo altra soluzione nel lungo periodo se non il conferimento tutte le armi nucleari nazioni due righe ridotte al minimo al minimo e confederazioni unite tolte dalla disponibilità istanti la guerra che si sta combattendo in Europa dimostra che tra detentori di armi nucleari si può fare una guerra anche per procura
Non vi è non vi tedio dicendo del quale altre guerre nel mondo sono in corso oggi sono solo quattro gare fra Stati e sono fra Stati deflettori armeno creare con tutto quelli gli scenari di distruzione totale che questo significa io confermo che ho parlato forse anche troppo mi stupisco micro
Grazie ora l'ultimo degli interventi dei proponenti poi avremo nasce scesero sette aggiungo sul posto avuto storie papa Francesco
Composti da per scontato e direttore di Avvenire siti papa Francesco
Ma perché le cose che abbiamo detto tutte perché ha detto D'Astoli che ha detto
Uta restrittivo presente Pagliarulo
Sono nel hanno lo stesso ecco delle parole che il Papa sta dicendo questa importante
C'è una forza grande che si sta manifestando che sta cominciando a costruire una un alfabeto comune
Un lessico comune sul mondo e sull'Europa che dobbiamo fare
Qua dato che questa è di capitale importanza in una stima in un tempo così disperante che questo accada non non serve che ci si chiama a vicenda all'infinito sarda che continuiamo questa fatica questo lavoro
Gianfranco Pagliarulo presidente dell'Anpi tutti
Grazie davvero condivido totalmente in particolare le ultime parole
Del direttore Tarquinio perché proprio vero ascoltando i miei amici
Mi rendevo conto di assumere tutto quello che dicevano di condividerlo appieno questo vuol dire avviare un percorso di ricostruzione di un alfabeto comune
Che non a caso può avere come riferimento tante delle parole che sono state dette da papa Bergoglio negli ultimi tempi
Per essere più breve vedrete io leggendo i giornali degli ultimi due giorni sono rimasto colpito da tre notizie la prima questo davanti alla notizia per cui l'Ucraina potrà avviare un percorso di adesione all'Unione europea
Putin ha dichiarato che questo è possibile non crea nessun problema
Ma il giorno successivo medley Air France ha dichiarato in modo sprezzante che non si sa se quando l'Ucraina entrerà nell'Unione Europea l'Unione Europea ci sarà ancora
Seconda notizia pregevoli ieri mi pare sui giornali che il capo dell'esercito dalla Gran Bretagna veniva così definito
Affermava ha affermato che l'esercito inglese potrà o dovrà combattere in Europa
Terza notizia credo di questa mattina nel gelo di questa notte leggevo che la Lituania a bloccato i treni russi per Kaliningrad l'enclave che si trova al di fuori del territorio russo pure essendo Russia diciamo dal punto di vista politico
Con una rabbiosa reazione della Russia ora dico questi tre fatti apparentemente minori per rappresentare un clima che veniva accennato prima ci rappresenta che stiamo a un punto di svolta
Occorre un cambio di passo da parte dell'Unione europea e il cambio di passo è sostanzialmente questo non è tempo di ultimatum è tempo di proposte forse poi non è mai tempo di ultimatum sta di fatto che le proposte
Le due chiavi di lettura dell'appello e cioè l'urgenza del negoziato Helsinki due sono proposte che noi come ampia dovevamo avanzato il ventiquattro marzo due mila ventidue tre mesi fa
Ed erano fin d'allora sicuramente condivise da da soli entrambe dagli altri e dagli altri amici
Nel documento c'è scritto che l'unione europea deve agire politicamente unita in sede di negoziato internazionale diventando un importante attore autonomo e indipendente
Ora il dramma è che noi vediamo che le cose non stanno andando in questa direzione vediamo che all'interno dell'Unione europea vi sono spinte contraddittorie vi sono dichiarazioni contrastanti vi sono spinte affinché la guerra si vinca sul campo che sono frequenti
Analoghe spinte vi sono da parte del segretario generale della NATO da parte del premier inglese Johnson questa linea porta allo con risultati molto pericolosi perché l'unica sua cifra
L'escalation perché non prende atto della realtà di questi tre mesi più tempo passa più la Russia occupa militarmente anche diciamo civilmente territori dell'Ucraina
Perché ignora il convitato di pietra di questa drammatica vicenda e cioè il rischio del nucleare
Che
Sì è presente ma viene per così dire banalizzato
Perché disegna una rottura storica fra Est e Ovest dell'Europa altro che abbiamo cibo da Lisbona agli Urali quando fin da ora occorre pensare a Helsinki due cioè a una conferenza internazionale che porti al disarmo stabile
Condiviso multi multilaterale
Perché tutto sommato non fa gli interessi del popolo ucraino perché più dura la guerra più muoiono
Dei cittadini dell'Ucraina e non fa neppure l'interesse dell'Unione europea su questo voglio dire una cosa in particolare per l'Italia
Perché è sempre più in difficoltà di natura sociale non ci siamo rivolti a Francia Germania e Italia perché come ha giustamente detto Susanna hanno una specifica rappresentanza dell'Unione Europea ma anche perché questi tre Paesi loro leader in modo diverso contraddittorio hanno posto in qualche modo il tema del negoziato
E ci rivolgiamo al Vaticano per l'altissima autorità morale che veniva accennata prima dal direttore dell'Avvenire non mi soffermo perché mi sembra ovvio
Ora aggiungo o in questo scenario un'altra preoccupazione la guerra sta portando acqua alle destre sopravvisse in Europa
Nel modo più strano contraddittorio l'eterogeneo ricordiamoci grande successo elettorale di Orban e le sue posizioni sulla guerra
Ricordiamoci quello che è avvenuto ieri in Francia dove al netto del successo di meno ancora di meno consigliati sia chiaro sia avuto un grande risultato da parte delle pene riguarda l'Italia basti pensare alle stime diciamo dei sondaggi del partito della Melloni cosa che se potrebbe non preoccupare dopodiché uno sente il discorso della Meloni in Andalusia con Fox che ci preoccupa moltissimo perché i contenuti di quel discorso erano davvero inquietante in altre parole non si può nascondere il pericolo di una involuzione autoritaria di tanti Paesi europei come portato contraddittorio di questo disastro che stava succedendo
Noi con questo appello vogliamo dare un messaggio lanciare un allarme a Draghi e al Consiglio europeo finalizzato a un ruolo diverso delle Nazioni Unite del consiglio e del Consiglio di sicurezza
Perché vedete è l'ultima cosa che ricco l'Europa e l'Italia in particolare hanno urgente bisogno di spostare nasce del tra intervento in Ucraina dal tema della guerra al tema del negoziato perché c'è un misto di crisi economiche di pandemia di riscaldamento globale
E oggi di guerra che ha sconvolto la vita di interi popoli in primo luogo ovviamente il popolo ucraino ma poi diciamo il nostro popolo
Se non si cambia a partire dal negoziato c'è il rischio che a ottobre scoppi lo dico chiaramente una bomba sociale
Vediamo quattro da c'è bisogno in primo luogo di segnali forti e di de escalation è il primo segnale non può che essere un segnale di ordine diplomatico parlavo di quattro date
Abbiamo la crisi del gas serviranno delle tre città diceva prima Susan
Le previsioni del Pil dal due mila ventidue come incremento nel nostro Paese prima della guerra era più quattro e sette ad aprile nel Documento di economia finanza del tre uno l'ultime previsioni sono del due otto
Di questi con questo freddo diminuiranno via via che va avanti Ivano l'inflazione a maggio era il sei otto per cento
E notate bene non è un'inflazione buona fra virgolette per l'aumento della domanda Baidu frazione cattiva per l'aumento dei prezzi delle materie prime quindi rischio della recessione
Il nostro Paese a in povertà assoluta nel due mila ventuno
Cinque milioni e seicento mila persone poco meno dell'otto per cento della popolazione del nostro Paese
Di questi una parte lavorano il cosiddetto lavoro povero
Cioè persone che lavorano ma il guadagno il reddito che hanno è inferiore alle possibilità di svolgere una vita direbbe la Costituzione dignitoso l'anno scorso nel due mila ventuno l'ottanta per cento delle assunzioni che sono state fatte in Italia è stata a tempo indeterminato cioè senza futuro
Perché viene
Impiegato l'Italia forse sapete anche questo è l'unico Paese dell'Unione europea in cui negli ultimi trent'anni il salario medico diminuito mentre in Francia e Germania dove era già superiore io aumentato di più del trenta per cento
La siccità a quanto leggevo a stacco provocando nel nostro Paese una diminuzione della produzione di energia elettrica del sessanta per cento
La produzione agricola in base alla siccità viene stimata in diminuzione del trenta per cento conobbe l'aumento dei prezzi dei generi agricole in questo scenario che pesante
Come tutti sappiamo io l'ho fatta complicata ma parliamo a chiunque abbia ricevuto le bollette e questo sarà più chiaro e convincente delle parole che ho detto io in questo scenario un tempo gli accresciuti sacrifici è improponibile e impensabile
Aggiungo anche se ne accennava prima sulle dichiarazioni della ricostruzione dell'Ucraina cosa buona e giusta sì
Degli ricostruiremo tutto con quali soldi le cifre saranno altissime
Come immaginiamo una risparmio che consenta la ricostruzione dell'Ucraina in una situazione economica così preoccupante anche da questo di un punto di vista e chiudo mi pare che l'unica via non dico per invertire la tendenza ma quanto meno per frenare la tendenza attuale sia l'urgenza di un negoziato vedete a differenza di un secolo fa non usciamo da nessuna belle poco usciamo da una brutta epoca che è iniziata nel due mila sette due mila otto con la crisi dei subprime ed è stato una crisi continua per vari motivi fino ad oggi quindi l'appello all'Unione Europea e in particolare diciamo attraverso la Francia e la Germania l'Italia e Vaticano ma anche un appello diciamo la società civile di cui noi forse facciamo parte articolo due della Costituzione formazioni sociali
Un appello al al popolo i popoli europei perché manifestino la loro volontà di pace nelle forme legittime diciamo così democratiche perché diano prova di impegno civile di mobilitazione
Sembra uno slogan ma non è mai stato politico e concreto come oggi oggi c'è bisogno di un impegno generale di mobilitazione per la pace basta grazie
Allora grazie riescono qui interventi programmati ma
Abbiamo con noi di di là dalle sempre che dice il segretario nazionale del Movimento federalista europeo e Diletta è stata vero polli poi dopo la carovana del veniva menzionata da
Da Franco Hood prima e quindi volentieri le passo il microfono per una piccola testimonianza
Sì ci sono
Potesse intervenire ringrazio dire movimento europeo tutta la rete dei dei proponenti ovviamente per questo spazio e anche perché oggi è la giornata mondiale del rifugiato quindi è ancora più importante intervenire su questo tema alcuni numeri quindici milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case in Ucraina
Sei punto cinque se non riuscirà a varcare il confine l'Unione Europea ma chiaramente c'è anche un movimento interno
E nel mondo comunque vengono stimati ottantanove milioni di persone in fuga quindi parliamo di di un fatto strutturato e strutturale a cui dobbiamo dare risposte
Allo stesso modo strutturali e globali
Quindi intervengo in quanto ha avuto lavori il piacere la fortuna e la possibilità di partecipare alla alla carovana Stop the war no anche a partire a Roma
Con i mezzi di Arci solidarietà con l'impegno del coordinamento laziale tramite Axa a o ENI fermò accetti poi nella carovana confluiscono più di centosettanta organizzazioni appunto è la Rete disarmo Arci
E tantissime altre anche la Gioventù federalista europea appunto che che mi coinvolge direttamente anche in questo caso che hanno partecipato con la raccolta dei piani
L'azione ha fornito trenta tonnellate di beni di prima necessità è riportata in Italia trecento persone nuclei particolarmente fragili quindi parliamo un personale disabilità che altrimenti avrebbero avuto difficoltà a lasciare il Paese quarantasette di loro sono arrivati a Roma proprio con appunto il il la parte della carovana de del coordinamento razziale
E in questo modo diciamo si è provato a a dimostrare che l'iniziativa non è solo nelle mani dei governi ma è nelle mani dei cittadini e della società civile europea
Che si batte in prima persona per la libertà e per la difesa dei diritti umani e la carovana scritto questa occasione per dire che ripartirà adesso a fine giugno e poi a metà luglio
In questo caso non si andrà alle o con Lima autista
Cercando di arrivare a Nicola il sì se ovviamente se ne ci saranno le possibilità di sicurezza dove la situazione è chiaramente molto più è molto più pesante perché sono le zone maggiormente interessata diciamo più vicino a quello che poi è il fronte anche se poi di fatto i bombardamenti e la guerra coinvolge tutto il Paese
Quindi vi invito a seguire la Rete i per contribuire poi a quelli a quelli che saranno i passaggi che porteranno alla partenza le prossime carovane la carovana è una delle declinazioni della della solidarietà e chiaramente non è l'unica è una parte di lavoro quotidiano che si che si fa partire anche dei territori dalle azioni concrete di solidarietà che riusciamo a generare nei nostri territori a partire dalle nostre comunità
Per farti no che si faccia della contraddizioni tra fatti e valori è una questione personale nel senso che poi appunto non non non non non si viaggi solo sul piano delle dichiarazioni ma di azioni molto concrete che rispecchiano quelle dichiarazioni
E anche un'occasione per liberarsi degli altri tabù che abbiamo sentito e subito in particolare sul tema delle migrazioni ripeto oggi ancora più importante dirlo visto che la giornata mondiale del rifugiato
Perché Behrami noi siamo stati obbligati ad un paradigma segretario di criminalizzazione
Di opposizione nei confronti del fenomeno migratorio oggi con l'Ucraina abbiamo abbiamo della possibilità di vedere che la solidarietà è possibile
Che sdoganare quelli che sono i limiti del Regolamento di Dublino è possibile e che questo appunto se è possibile in una situazione di emergenza così grande umanitaria allora vuol dire che è possibile sempreché quindi bisogna lavorare per l'istituzionalizzazione
Di questa solidarietà e quindi costruire un modello nuovo oltre questi questi questo stigma in qualche modo che veniva attribuito al fenomeno
E arrivando verso la conclusione penso che l'Ucraina oggi sia un po'alla terra di confine del nostro stesso futuro anche come comunità globali ovviamente e non solo
Non sono italiana Stop the war la carovana chiesto anche al popolo russo chiaramente di prendere posizione in opposizione alla Albertini per condannare ovviamente l'azione di Putin ne che sta portando avanti proprio in in in ottica appunto di una comunità che non s'identifica zero nelle per appartenenze nazionali ma si identifica in un modello valoriale per il futuro comune
Però dobbiamo sforzarci di andare oltre la retorica della pace per non rischiare appunto di poi programmarla porta alle spese di qualcuno si è spento ma penso che mi sentiate uguale
Presidente perfetto e
Questo credo che sia nella registrazione
Grazie mille
Ecco essi ok ho rotto il microfono scusate
E appunto per non parlare per non proclamava sulle sulla sulla pelle delle persone e per questo credo sia molto importante anche le cose sono state ricordate questa mattina perché le istituzioni ci ascoltino si impegno per un cambio di paradigma
Perché bisogna rivoluzionare le relazioni di potere sul piano globale che oggi sono incastrati in quella che viene definita l'anarchia internazionale veramente internazionale in un contesto che era multipolare
Cioè in cui ci sono veramente tanti attori no che cercano di definire queste relazioni in questo l'Unione europea non può tirarsi indietro dalla vivere un ruolo
Allora sì per arrivare alla conclusione e per questo non chiaramente l'unione europea deve ricoprire un ruolo
E e questo passa chiaramente per sembra non fare prendere la polvere no quello che è stato il Nobel per la pace che essa è attribuito all'Unione europea creando una vera politica estera che poi vada veramente in difesa dei diritti umani della base e della costruzione di un modello
Multilaterale
Però davvero ecco penso che leggete la carovana se a queste a parte gli scherzi i tentativi di interrompere pensa potesse aumento di guida di una risposta di struttura che dalla solidarietà passi all'istituzionalizzazione alla solidarietà è la costruzione di un modello differente per il domani quindi grazie mille per parte grazie per iniziativa che ha presto con la prossima carovane in partenza grazie
Ti che il testo della
Appello
Lo potete trovare sul sito web dell'Anpi nazionale dell'ARCI nazionale ma naturalmente speriamo che
Sarà pubblicato anche sull'Avvenire
Mi mi ricorda il direttore
E speriamo che comunque questa appello circoli tanto venga discusso che che loro si possa trovare anche in tanti altri siti web
Vi ringraziamo per per la vostra partecipazione per la vostra attenzione e ci ritroveremo tutti nei prossimi appuntamenti sul fumo grazie
Sono avvenuti