Il Vademecum per le fonti orali: una bussola per operatori, ricercatori, istituzioni

Buongiorno possiamo cominciare credo ecco se
Se siamo seduti tutti al tavolo
Beh io devo dire che mi sembra giusto cominciare dicendo che sono veramente contentissima contentissima di essere qua contentissima di essere finalmente in presenza dopo aver lavorato tanto a distanza e e non è stato facile
Tra tocca una certa difficoltà che abbiamo avuto nel portare avanti il nostro lavoro il fatto di doversi Sempre anche lavorare per mail per connessione telefonica
Non ha facilitato e quindi essere qui finalmente in presenza qualcuno è addirittura credo la prima volta che il senso ma è la prima volta che ci incontriamo di personale
Veramente credo ci fa un grandissimo piacere a tutti avremmo voluto avere la sala piena ma non è ancora così il e quindi io spero che un po'di colleghi ci senta hanno adesso clinica e potranno comunque per i ricollegarsi e risentirci quando vorranno mi fa molto piacere anche poter aprire la giornata dicendo che la seconda versione del vademecum
è disponibile in linea sul sito della direzione generale in calce alla alla alla violenza che annuncia la giornata di oggi poi vedremo anche dove collocarla
In una posizione più va adatta però oggi è la la novità e presto sarà in linea anche nel sito dell'Istituto centrale per gli archivi e tutti gli altri siti
Di tutti noi che abbiamo partecipato al lavoro i di chiunque vorrà evidentemente aggiungersi io credo che sia veramente un gran punto d'arrivo previsto
E mi auguro che sia anche un punto di partenza
Non valido non voglio assolutamente occupare il tempo e quindi cedo la parola alla dottoressa Sabrina Mingarelli il dirigente del servizio secondo della direzione generale archivi che è qui è che ringraziamo per essere venuta
Anche in rappresentanza della direttore generale della dottoressa Buzzi grazie al
La
Buongiorno a tutti come ha appena ricordato la dottoressa mollare questa mattina io sono qui e in una rappresentanza del nostro direttore generale la dottoressa Anna Maria Buzzi che non ha e non ha potuto partecipare ma che mi ha incaricato di portare a voi qui presenti e anche a coloro che ci stanno seguendo dare moto il suo saluto e anche le sue felicitazioni per questa secondo appuntamento in cui viene presentato in una fase diciamo più definitiva o meglio in una un testo che può essere messo a disposizione per per il confronto e per per appunto la la riflessione vademecum che già in qualche modo come ricordato Antonella fu presentato lo scorso anno sarà in per il ventisette ottobre sempre
In occasione della giornata mondiale UNESCO del patrimonio di o visivo in un convegno che è stato appunto il un punto intermedio che ci porta oggi a questo a questo importante risultato
L'anno scorso appunto era stato una presentazione in fieri ma che già aveva dato con chiarezza l'importanza dello strumento che e attraverso questo lavoro dei attraverso un gruppo di lavoro fatto dal gruppo che oggi anche qui rappresentato si mette è un altro strumento che si mette oggi a disposizione di una comunità composita così come è stato interdisciplinare e composito il gruppo che ha lavorato per la sua predisposizione così
Il lo strumento vuole essere
Messo a disposizione della comunità degli studiosi degli archivisti bibliotecari documentaristi è uno strumento appunto che si rivolge alla platea ampia e che ha cercato di affrontare tutte quelle che sono le le tematiche in maniera puntuale ma anche efficace pronta appunto ad una ad un confronto e ad uno stimolo nei confronti di coloro che lo utilizzano le diverse questioni che si intrecciano sul tema delle fonti orali quindi diciamo che oggi un passaggio importante ma a cui noi arriviamo come come archi come comunità degli archivisti come come direzione generale archivi
Diciamo a valle di un percorso di una riflessione è molto lunga
E che ha avuto importanti momenti anche nel nel passato non immediato è un percorso appunto di riflessione lungo maturato negli anni sul tema della tutela e della valorizzazione degli archivi orali
E possiamo infatti rintracciare diciamo le prime la prima riflessione già nell'ottantaquattro con il convegno fu tenuta a febbraio del novantaquattro a Mondovì in Piemonte che poi fu pubblicato nell'ottantasei
Nelle nelle passa
E in cui si affrontava il tema degli attivi per la Storia Contemporanea organizzazione fruizione e la cosa che mi ha incuriosito e che nell'indice lei gli interventi che frontale al tema delle fonti orali andavano sotto il titolo collettivo di archivi di nuovo tipo come dire ci si poneva anche un medico unità archivistiche ha di fronte ad una realtà che ci interrogava sui nostri strumenti sui nostri sulle nostre metodologie di approccio però poi appunto questo diciamo che questa novità si è andata consolidando nel campo delle riflessioni molto più ampi molto più accurate vorrei ricordare qui
In particolare il il volume monografico dell'ottantotto una rassegna degli archivi curato dalla professoressa Carlucci da Giovanni Contini le fonti orali
E il volume a cura di Giulia Barrera Alfredo Martini entra la mole del novantatré le fonti orali
In cui c'è la prefazione la professoressa Carlucci in cui peraltro con con risultati importanti in uno sforzo significativo sul territorio sono stati restituiti i risultati del censimento
Degli istituti di conservazione delle fonti orali realizzatori Soprintendenza archivistica o richiamato appunto questi queste che le prove sono state diciamo passaggi fondamentali la riflessione e la comunità artistica e permettetemi di completare appunto questo richiamo al nostro a nostro percorso di riflessione con un saluto la professoressa Carucci che è stata colei che ha promosso seguito e di fatto c'ha indirizzato verso questa questa riflessione è che anche oggi ci vuole ci accompagna
In questo momento importante di messa a disposizione del vademecum con la sua presenza di cui la ringrazio
E che appunto ci ci onora come ecco per lei e per l'importanza del suo contributo a quella che è stata la anche la riflessione sulle sulle fonti orali oltre a molto altro di cui siamo ovviamente debitori
Diceva appunto
Che c'è stata quindi la riflessione lunga e il cui portato è stato poi i messo a disposizione della del gruppo di lavoro dalle colleghe che hanno partecipato direttamente alle colleghe archivisti e in particolare la dottoressa Antonella mole la dottoressa Silvia Filippini della direzione generale e la Maria dottoressa Maria Francesca sta muri la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana che sono state come dire le nostre teste di ponte all'interno del del del gruppo di lavoro
Che accanto appunto la riflessione teorica sul sulle modalità di di appunto portare avanti quelli che sono i nostri fini cioè la tutela la fruizione e la valorizzazione delle delle fonti orali nella direzione generale si è fatta promotrice anche di progetti concreti di di conservazione pubblicazione di appunto documenti Ring
Documenti orali in particolare basta vorrei ricordare due progetti importanti cioè le voci della Shoah
E poiché pagherà immagino più diffusamente la dottoressa reale nell'ambito appunto del del suo saluto il ti racconto la storia il portale appunto che è stato dedicato alle fonti orali nell'ambito appunto della di quella che lo la la messa a disposizione di di strumenti da parte dell'Istituto centrale per gli archivi
Dicevo appunto quale sia qual è stato il nostro contributo che illustreranno coi in maniera più puntuale le colleghe che interverranno dopo di me ma permettetemi di recuperare una bella nell'osservazione che devo a Maria Francesca sta muri appunto sul su quale sull'occhio dell'archivista rispetto appunto al alle fonti orali permettimi citarla perché lei parla di un posizionamento sovra disciplinare una visione utile ad affrontarne le specificità
Mi è piaciuto re mi piace recuperare appunto questa questa idea perché portato più più forte che come attivisti abbiamo ha avuto modo di condividere in questo gruppo di lavoro estati innanzitutto come dir la riaffermazione ancora una volta della dell'identità di documento della fonte orale
E della sua identità di documento nel all'interno di un archivio quindi un documento su cui che agisce nell'ambito del vincolo archivistico
Che lega appunto i documenti che fanno parte dello stesso Archivio quindi recuperare una visione unitaria di contesto della del la fonte orale così come porci il problema come attivisti di come i nostri standard descrittivi possono essere applicati a questa tipologia di documento e come i nostri standard descrittivi posto a mettersi in confronto con quelli appunto degli altri soggetti che conservano e rendono fruibili questo questo tipo di documenti o e mentre portati importante di cui poi da racconto Immagine Antonella nel corso del suo intervento è stato legata anche al tema della Consulta abilità di questi documenti che essendo documenti che sono fonti imprescindibili per lo era Storia Contemporanea
Banda di incrociare due treni che sono quelli appunto della della Consulta abilità mi hanno in your diciamo alla Consulta vita con cui siamo abituati a a confrontarci che è quella che discende appunto dalle previsioni contenute negli arti i cui dal centoventidue centoventisette del del decreto legislativo quarantadue mila quattrocento al Codice ma anche essendo questi archivi che vanno a destando documenti
Che portano conservo testimonianze
E anche recenti vanno in quanto appunto riguardanti persone ancora viventi ad impattare fortemente su quelle che sono due recenti pre John in materia di di di di di vivere imposti dal Gip DPR quindi materia punti trattamento dei dati personali che è un tema su cui noi archivisti
Come dire che stiamo ancora cercando di di trovare una una misura rispetto appunto a normativa più stringente che ci riporta appunto da da dover individuare forme nuove di di tutela dei dei dati dei dati personali
Dal punto mi sembra che almeno su questi tre temi nostro contributo abbia dato una abbia si sia caratterizzato per per un aspetto con aspetti determinanti e abbia insomma ha contribuito ad una discussione che come dicevo però è stata sin dall'inizio multidisciplinare e interistituzionale
Diciamo che questa è un'esperienza importante con cui ci confrontiamo perché non è sempre anzi sono esperienze rare quelle che vedono intorno allo stesso tavolo
E il ministero della cultura all'università agli istituti di culturali di conservazione e quindi soggetti che e pur perseguendo però la stessa finalità che è quella appunto della conservazione della memoria
E della trasmissione alle generazioni future dei documenti della della nostra storia
Lo fanno con obiettivi specifici diversi con strumenti diversi per questo appunto io credo che il vademecum oltre a quello del il valore insito connesso appunto alla specifica
Tematica delle fonti orali possa essere anche visto come una prova di metodo una prova di metodo di quanto possa essere fruttuosa appunto il confronto tra
Punti diversi e punti di vista diversi strumenti diversi obiettivi specifici diversi ma tutti orientati verso appunto un invece un obiettivo comune che a quello che diceva appunto della della tutela della della memoria in contesti sempre più sfidanti come sono quelli con cui ci troviamo a confrontarci oggi in particolare
Anche se ormai lo diciamo sempre quindi rischia di essere quasi banalizzato il contesto della un contesto appunto da quello del dell'altra digitalizzazione quindi della conservazione di due dei documenti chiesti nasco digitali che appunto sono stati digitalizzati anche per conservarli e poter appunto adempirà quella a quell'ora il compito di conservazione che che cinici spetta dicevo appunto un risultato importante la permettetemi di appunto concludere oltre devo né di più né con il ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato sin da un ora quello ringraziamento a Colorado nuovo coordinamento che si insedierà oggi al termine dei dei nostri lavori quindi a coloro che hanno dato la disponibilità anche a proseguire nel nel lavoro di approfondimento e di confronto su su questo tema
Perché sono certa che nel momento in cui appunto come detto Antonella mole le il vademecum è stato messo a disposizione della delle comuni della Comunità appunto del degli studiosi
Arriveranno sicuramente molte osservazioni di cui dovremo in qualche modo con cui dovremo confrontarci ma sono certa che anche queste contribuiranno a proprio in quest'ottica di lavoro collettivo che ha improntato
Ha improntato quest'iniziativa queste contribuiranno a migliorare quelle che sono le nostre nelle nostre pratiche e quelle che sono le le nostre e anche i nostri obiettivi in una sfida così importante come quella della conservazione della memoria in generale e in particolare delle fonti orali
Con cui ci stiamo appunto siamo confrontando
Ok attraverso
Antonella mi e la dottoressa mole
Mi invita a segnalare il il fatto che come direzione generale potremmo prende anzi proprio programmeremo insomma la pubblicazione del del vademecum nell'ambito nell'ambito di quelle che sono appunto i nostri collane in particolare nella collana dei Quaderni quindi all'impegno che prendiamo e che con cui metteremo ha visto è una modalità analogica quindi come dire passata ma sempre utile questo strumento che invece produce affluire modalità digitale
Grazie molte grazie a Sabrina questa la un poco e così tirata incitata apprendere questo impegno che noi auspicavamo molto perché forse insomma perché tutto sommato il volume cartaceo ha un suo significato
Secondo me anche quasi simbolico al giorno al giorno d'oggi cioè il il digitale è utilissimo e fondamentale
Per la diffusione e noi siamo per esempio molto felici di aver già da oggi in digitale diffuso nel sito della direzione generale il vademecum
Però il cartaceo da un senso di solidità
Che io credo continua ad avere un suo valore e quindi questo ringrazio molto questo impegno della direzione generale tra l'altro sarà veramente abbastanza poco come lavoro perché un testo su cui abbiamo molto lavorato quindi che si presenta spero abbastanza ben impostato io vorrei aggiungere soltanto una cosa prima di dare la parola alla dottoressa reale
E cioè abbiamo parlato dell'iniziative della direzione generale io sono veramente molto felice ringrazio molto di averle tutte ricordate ci tengo a dire perché poi in fondo le cose si dimenticano che non è stato così banale perché io ricordo bene la perplessità diffusa tra gli archivisti e forse la condividevo anch'io all'inizio sul fatto che queste fonti fossero come ire avessero diritto di appartenere al mondo degli archivi questo si vede ancora perché molto s'esso anche nelle descrizioni dei fondi sono appena accennate cioè io credo che anche tra gli archivisti
E io spero che il vademecum o contribuire acquisto si dovrebbe affermare l'idea dell'importanza di queste fonti e del loro della loro validità come dire
Della loro validità come documento di cui noi alchimisti ci dobbiamo occupare e che dobbiamo dia la cui conservazione dobbiamo tutelare e la cui valorizzazione dobbiamo promuovere ecco tutto questo non è così scontato e soprattutto non era scontato trenta quarant'anni fa
E veramente tra i meriti di Paola Carucci c'è l'aver portato avanti questo discorso
Insieme con Giovanni Contini insieme con il professor tortelli di perché credo che tutto sia un po'nato dal fatto che vi siete conosciuti attende per le sull'acciaieria io mi ricordo d'aver sentito questo discorso questo racconto perché io tante cose gli ho potuto imparare
Dai racconti che sentivo fare cosa che purtroppo adesso molto di meno
Perché noi siamo tutti andati in pensione e quindi nessuno più raccolto noi insomma io sto per andarci
E quindi le persone che possono raccontare sono sempre di meno per cui si c'è deve cercare di raccontare il più possibile se
Condomini comunque mi taccio passo la parola alla dottoressa reale che è dirigente dell'Istituto centrale per gli archivi che ha
Ha svolto che svolgerà spero ancora un ruolo veramente importante in questo settore Grazia Elisabetta sinora buongiorno a tutti sono io a ringraziare Antonella generale gli organizzatori di questa di questa giornata
Di riflessione su questi temi e e tutti e tutte le persone che hanno fatto parte di questo gruppo di lavoro così affiatato ecco
E e che ha prodotto alcun risultato che abbiamo davanti e quindi siamo quindi mi associo alla anche alla contentezza di essere in buona parte in presenza rispetto alla precedente edizione esattamente un anno fa del del seminario
Prendersi cura degli archivi sonori e i ed è una giornata ormai questa che vestiranno il calendario di tutti noi questo ventisei tutto perché non che coincide appunto con la giornata nazionale proclamata dall'UNESCO e che quindi ha visto già due importanti edizioni perché sono contenta perché di porto la testimonianza dell'istituto centrale degli archivi che mi trovo da un campo più di un anno di questa parte a dirigere e chi e è stato un uno appunto dei dei protagonisti di questa di questa bella avventura che è partita come costituzione del gruppo dalla riunione presso la Sovrintendenza
Archivistica delle della Toscana five davamo nel si era nelle come fece in Toscana si era nel maggio due mila e diciannove ed era presente anche il dottor vitali direttore Delli Carri
E funzionari dell'iter quindi ha diciamo ha fatto ha fatto parte della squadra che è arrivata ai risultati che che vediamo
Molto molto apprezzabili e è un lavoro collettivo è stato sottolineato più volte quindi non solo il ministero con alcuni degli uffici istituti centrali soprintendente ma l'università le associazioni specifica di questo settore
Condizione essenziale perché appunto siamo un settore sopra disciplinare multidisciplinare e quindi è essenziale questo metodo di Kondo condivisione diciamo che la direzione generale archivi
Presso con la quale ho prestato servizio per lunghi anni anche io sono ormai quasi al traguardo finale diciamo questo metodo l'aveva già sperimentato dei gruppi di lavoro
Interistituzionali per alcune attività piani classificazione cose quindi a maggior ragione qui è la scomunica strada che si può percorrere perché ci confrontiamo con un ambito di fonti particolarmente con sto particolarmente e delicato ecco sotto vari aspetti quindi che richiede tutte le attenzioni dovuto e che sono state tra tradotti nelle indicazioni del vademecum ma il che cosa ha fatto in particolare indica oltre a partecipare con la dottoressa Borra con il dottor Corsini che ringrazio con gli alti funzionari alla alla stesura delle del vademecum a diciamo svolto alcune attività particolari che aveva preso l'impegno di di portare avanti in occasione del seminario dell'anno scorso e che si sono diciamo che sono quelle più connaturate con le proprie attività istituzionali
In particolare ma ne parlerà accenno solo perché ne parlerà nella seconda parte
Antonella ha fatto una aggiornamento dei degli storici censimenti appunto il della pubblicati fradicia ma è andata
Cercare di intercettare nel si usa sistema informativo unificato delle sovraintendenza archivistica che uno dei due sistemi nazionali che dichiara
Cura
Queste fonti orali negli archivi dove si trovano e qui il discorso si allargherebbe già è stato diciamo
Posta l'attenzione dalla dottoressa Mingarelli da Antonella sul fatto appunto che sono fonti che molto spesso sono si trova in archivio accanto a a ad alta svariata documentazione bene è stato un lavoro molto capillare ringrazio tre Stati Uniti secchi proprio si è calata nel nel si usa per intercettare queste queste fonti guidata poi da appunto da tanto nella mole e da Pasqualucci è venuto un po'un percorso tematico che potete se siete curiosi vedere nel nel sì insomma mi fermo qui perché ne parlerà appunto molto più approfonditamente Antonella però come è stato già anticipato i Carracci anche un'attività proprio più concreta sulle sulle fonti sulle fonti orali perché se il percorso rientra nella nelle Censimento nel presentare le le sedi di conservazione descrizione di questi archi di il portale ti racconto la storia e quello dopo invece queste fonti o tali e le interviste in questo caso si tratta di interviste sono stati sono oggetto di di tutte quelle interventi di lavorazione che sono necessari per presentare per rendere possibile la fruizione di queste fonti e pubblicata in questo portale anche qui diciamo se c'è un una un motto alla base è quello della collaborazione il portale ti racconto la storia ti racconto la storia
Che accessibile dal sito bellica nasce
Da una con in collaborazione con la Direzione generale a chi proprio con la finalità di trovare un portale dove potessero essere raccolte queste testimonianze orali è stato pubblicato poi nel due mila diciotto
E dopo a a parte l'accordo alla base con la direzione gerarchico e con mi corre l'obbligo di citarlo pubblicamente istituto centrale beni sonori audiovisivi che ha supportato una serie di indicazioni diciamo di base
Il il quello che trovate adesso sono in tutto Paolo sei collezioni come un numero variabile di interviste e diciamo è stato reso possibile da specifici accordi Chikara ha sottoscritto con i vari soggetti così scusate il fuoco gli occhiali perché purtroppo quindi in in particolare con il questi accordi sono stati fatti con la Presidenza del Consiglio dei ministri per un duplice Progetto che ha prodotto poi le interviste che sono in questa sezione del l'ombra di tutti i relatori poi ha fatto un accordo col Dipartimento di storia cultura e religione della Sapienza per le interviste dichiarate una rossa
Nel due mila e diciotto ha fatto un accordo con l'Università di Trento e con l'Associazione nazionale archivisti Taliani di colpo e parlerà a Nettuno nella seconda parte le dottori professor Mineo
Sono le interviste gli archivisti ha fatto un ampio accordo con l'associazione per un archivio di movimenti e nelle sempre nel due mila diciannove un accordo con la sovraintendenza dell'
Sardegna e col dipartimento di scienza delle formazioni uniroma tre per le interviste ai minatori che sanno nell'archivio dell'Igea quindi come vedete soggetti diversi
Con con uno dei quali è stato fatto un accordo per il lavoro che poi è stato fatto su queste interviste che riguardano quindi le miniere il sessantotto cito anche fondamentale quella con che però è era un accordo della DC a che ha poi consentito la pubblicazione delle interviste nei portali
Con nell'istituto statale Sordi è stato molto bello nelle giornata europea del patrimonio lo scorso settembre l'Archivio centrale dello Stato ha dedicato un una pomeriggio ecco alla presentazione di questo sotto Progetto di ti racconto la storia che non a caso si chiama il segno la storia
Perché lì non c'è c'è la lingua assegnata nulla lingua parlata trattandosi o come gli ho detto di interviste a sordomuti quindi si apre si spalanca ha veramente un mondo molto vario molto ampio abbiamo assolutamente abbiamo sicuramente dei punti fermi
Importantissimi bisogna andare avanti dica razzista
Diciamo impegnando in questo senso non li consideriamo assolutamente delle dei punti di arrivo definitivi e siamo anzi portando avanti con Antonella con Anna un confronto tra i dati che che sono emersi nel percorso
Del si usa rispetto a quelli che ci sono nel censimento o rispetto a quelli che sono venuti fuori dalla diretta dalla circolare della Direzione Ile de la direzione Big è che e purtroppo sapete la realtà che poi ci si scontra con le difficoltà delle sovrintendenze che non sempre riescono ad aggiornare i dati INPS USA però ecco cerchiamo per quello che è possibile di tenere sotto controllo questa situazione
Bene questo è quello che volevo dire e poi ci sono anche altri progetti collaterali di uno parlavamo adesso con una con Antonella chi era il
Il Progetto sul censimento dei film di famiglia
Anche lì trovate dei materiali sul sito della
Del delli Carrà eletti però i materiali film ne sono poi confluiti nel portale antenati che è oggetto in questo momento di un mega intervento che sarà apprende sia ormai ormai ci siamo il traguardo è quasi raggiunto benissimo
Sì senza se se si è quindi io mi auguro che nel traguardo generale del delle rinnovato reingegnerizzare atto portale antenati che uno del dei principali in assoluto portali che stati realizzati ci sia anche modo di riprendere questo discorso delle tesi di famiglia insomma in qualche modo vedere
Io credo di di aver diritto di avervi presentato ecco quello che avevo intenzione di D&D il loro l'attività
In pratica sulle sulle interviste la la portiamo avanti come i cani non sono né portati racconto una storia ma per esempio in un Progetto molto importante clinica
In questa annualità sta seguendo che è quello del della valorizzazione dell'archivio forame dove ci sono ovviamente anche tante
Fonti sonore e audiovisive una quello che è una cosa che che si conferma dal percorso e che chiuse fonti sono veramente hanno una difficoltà diffusione molto molto estesa molto capillare
Quindi troviamo delle istituzioni proprio dedicate relativi odio chi si vuole ma li li ritroviamo negli archivi privati negli archivi delle impresa e questo può dirà tutto bene benissimo Antonella però effettivamente c'è una una presenza diffusissima
Incontri in questi ha infatti è nel percorso che si usa anche l'archivio forame che attualmente depositata crisalidi per una e dove ci sono eccome se ci sono quei se fonti io ringrazio veramente di nuovo tutti è per la collaborazione mi auguro di poter la continuare a a offrire per per per quanto è possibile con il massimo impegno anche nel futuro in questo percorso così importante grazie
Io ringrazio Elisabetta reale di questa panoramica dell'attività dell'incarico che ci ha fatto vedere come come anche l'attività dell'amministrazione e molte intuisce nei confronti di queste fonti eccone è anche a diversi livelli e diciamo da un livello puramente di indagine di ricognizione e che è importantissimo senza dubbio si apre però poi il grosso livello della conoscenza del contenuto che è essenziale per la valorizzazione e poi per aprire alla fruizione evidente niente e questo è anche molto quello che sta facendo l'Icaro cioè l'assoggettarsi urne il fatto di individuare come dire una chiave d'accesso a queste fonti che altrimenti tra l'altro sono anche molto mentre richiedono molto tempo per essere consultate evidentemente se non ci sono delle chiavi d'accesso che ti aiutano a individuare un po'più rapidamente quello che stai cercando
Giustissimo nel vademecum trovate una una rubrica dedicata a portare al portale ti racconto la storia mi son dimenticato di dire ma questo un aspetto essenziale
Pubblicarne intervista c'ha dietro un lavoro immenso di indicizzazione soggetto azione eccetera va sottolineato quindi il e il il lavoro o che si deve portare avanti eh non indifferente tant'è che a qualche alle volte i tempi di pubblicazione e sono un po'un po'lenti però bisogna farlo perché altrimenti piazzata così non non
A una fluida e
Scusate
Ecco dunque l'architetto Laura Morlotti aggiungerà più tardi quindi a questo punto io chiamerei indirettamente il professor Portelli che devo dire un grande ore piacere è un grande onore avere qui e di cui io non credo di dover fare evidentemente una presentazione
Se non dirgli se non dire appunto che in un in un certo senso anche lui all'origine della nostra attenzione a questa tipologia di fonti e quindi per questo io lo ringrazio
E diciamo è la persona più autorevole più indicata a dirci a che cosa servono e quale può essere l'utilizzazione delle fonti orali grazie al professor
Vorrei naturalmente e tutto mio
Un posto come questo con colleghi così
Consapevole di quello che siamo facendo e che hanno fatto quindi permette per me questa è un'occasione molto importante perché è un riconoscimento col mio gli unicorni cimento istituzionale
Ed è una un punto fermo rielaborazione di metodo che arriva
Dopo almeno quarant'anni di storia orale in Italia dico quaranta se l'iter se li misuriamo dall'uscita del libro di Luisa Passerini ora ho chiesto agli del settantotto più vicine ai sessanta
Se ricontiamo dall'elogio del magnetofono di Gianni Bosio e dal saggio sui dieci anni di lavoro delle fonti orali di cessa l'Armani che poi sono le due grandi tradizioni nella tradizione universitaria e la tradizione militante che si sono intrecciate
Dialogando e litigando nel corso della storia orale in Italia
Quindi direi che la formalizzazione di riconoscimento di oggi
I tempi erano più che maturi quindi ha l'impressione di questa opportunità d'istituto degli archivi l'Istituto centrale per i beni sonori audiovisivi l'Associazione italiana storia orale anche a nome del Circolo Gianni Bosio cinque quest'anno compie cinquant'anni di ricerca di lavoro
Sulle fonti orali su tutte le fonti orali
Io vorrei proporre qualche riflessione sulla materia prima di tutto il di tutto il lavoro di cui parliamo
La parola e siccome non sono uno storico cominciare con da una poesia una questione di Emily Dickinson la faremo evidenza scrive sempre cose che paiono banali semplice e sono complicatissime
E dice Emily Dickinson una parola è morta quando detta
Dicono io dico che comincia a vivere quel giorno
Non ci sono molte stratificazioni di senso in questa in questa piccola poesia però a partire dal dal dall'inizio da quella dal per senso comune dicono secondo il quale la parola detta scompare muore a causa della per l'abilità immateriale della voce cioè l'idea che l'oralità e per sua natura effimera e destinata a scomparire
E allora che cosa facciamo noi per impedire questa entropia verso la scomparsa no per impedire questa parola preziosa una volta vinta continui a vivere
Quindi entra in campo la storia orale gli archivi sonori cioè quel quello che facciamo e assicurare una una vita la parola registrando archiviando conservando preservando queste voci in modo da rendere permanente l'effimero ed a dare un supporto materiale all'immateriale fermare il movimento verso la scomparsa
Letteralmente scrive il suono fono grafia incidere i nastri
Gli archivi sonori quindi gli archivi dell'oralità sono i luoghi dove la parola detta continua atto deve essere ascoltata e quindi a vivere
Scriveva Gianni Bosio grazie al magnetofono l'uso della voce vive e si espande e opera in sé
Cioè a una vita propria grazie alla quale continuava Bosio ritorna alla cultura delle classi oppresse la possibilità di preservare i modi della propria consapevolezza cioè della propria cultura
E non a caso tutto il cuore del progetto di Gianni Bosio come come il cuore del progetto del Circolo Gianni Bosio sono due archivi dieci due persone Martino che la Casa della memoria
Ora io parlo di scrivere il suo nome perché la fonografia a una analogia non solo metaforica con la scrittura perché sempre si tratta di fermare un movimento
Allora il problema però è che il rapporto di oralità e scrittura con la vita e con la morte è un rapporto molto ambiguo rapporto molto problematico
L'oralità evoca la vita perché si muove evoca la morte perché scompare
La scrittura evoca la vita perché rimane evoca la morte perché non si muove
Ma è come come tutti gli altri documenti d'archivio
Proprio perché per fortuna sta fermo lì sotto le nostre mani il documento sonoro ecco
Io personalmente piccola idiosincrasia personale viene ritenuto un pomo come Donadi secondo me che il mare in altri materiali conservati in archivio non sono fonti orali io cioè non sono io non li chiamo chiamo fonti sonore di origine orale
Perché la fonte orale la persona che parla per et aveva differenza a differenza che punto il documento sonoro
Io sono una specie di feticismo per il documento sono per il nastro verrà del PD e perché il dono che ci dà e che può essere letto riletto ascoltato l'Inter interpretato analizzato in mille modi diversi
Però come dice un volto Kim Jong non cambia mai
Dice sempre la stessa cosa
Ora gli Stati Uniti lavoro che storie non è cominciato a quelli storici è cominciata con gli attivisti io mi ricordo i convegni della o lo stesso che esso si esce nacque andavo dagli anni ottanta novanta che gli attivisti che si lamentava la costruiamo queste fantastiche collezioni di voci strutturale
E poi e questioni perché non c'è nessuno che li ad opera che come giustamente diceva collega è molto più faticoso
Consultare un una registrazione consultare un faldone
Lo sa che ha fatto entrambe le cose
E poi appunto il suo amico e penso a e cioè Luigi il grande scrittore postmoderno afro americano il quale dice ma che e il Museo d'arte moderna di New York è il più grande centro di detenzione delle opere d'arte
Esistente al mondo
Penso
All'indimenticabile descrizione che fece Enrico gran Maroni anima che il Silvio del Circolo Gianni Bosio il la prima volta che lo sentiva parlare che cos'è l'archivio disse l'archivio una stanza
Che entro speranza c'è un armadio e dentro questo armadio ci sono due mila voci che girano voglio uscire voglio uscire voglio offrire che uscire la parola chiave
Come facciamo per impedire che la vita che garantiamo alla parola nel momento in cui la firmiamo
Fermiamo un sommovimento che questa vita si trasforma in una forma di detenzione in un irrigidimento proprietario mortale la prima cosa naturalmente fare sicché gli archivi stessi siano centri nevralgici per cui il movimento dà la parola riparte si diffonde si amplifica centri di produzione luoghi da cui la parola torna uscire in forma di libri siti web rischi spettacoli cioè in cui l'esistenza delle voci registrate sia di stimolo esempio alla movimento di tutte le voci che continuano a esistere fuori dai nostri registratori
Quindi l'archivio come punto di arrivo e come punto di partenza
E di la parola chiave uscire
E di questo parla la seconda parte della polizia di Emily Dickinson il senso comune dice che la parola muore quando fatica so come devi conosca immediatamente l'idea di una via logicità della parola dicono dico relazioni fra una voce per individuare e una voce tutto è una voce sociale fa senso comune esperienza personale
E dice
Uscì
Perché Emily che ci sono vede nella parola anche una metafora della nascita
La parola
Alito che esce dal corpo e comincia a vivere quando si muove nel mondo quando si separa dal corpo da cui è uscita
Indipendentemente dal soggetto da cui proviene per dirlo ancora una volta con Gianni Bosio
E diventa parola condivisa diventata audizione diventa memoria diventa dialogo cioè diventa la materia di cui cioè ci occupiamo noi
Perché la diversità delle fonti orali
Comincia dal fatto che non sono conti trovate ma sono fonti costruite geologicamente questa è la cosa che dice che creava scandalo quando abbiamo cominciato
Prima ancora di fermarsi nell'archivio
La parola della fonte del del disappunto orale comincia a vivere grazie a ricercatori che la fa nascere interrogando
E che poi la condivide e continua a vivere
Onde condivisa con l'ascolto quando è condivisa con il dialogo
Però
Se pensiamo alla parola come alito che esce dal corpo
Allora Emily Dickinson la parola e no latita
A cui pensa e la vita interna e cioè dà vita che
L'ardito il fiato lo spirito inizia nel momento in cui ci libera
Del peso della sua materialità mondana e comincia a vivere come
Come insopprimibile spirito il senso di quello che si fa
Esattamente dieci anni fa
Al congresso del internazionale International o l'acquisto di Association a spranga la tavola rotonda conclusiva poneva la seguente domanda
La storia orale sta perdendo il suo potenziale di radicalità
Perché c'è un altro modo di orti e di uccidere la parola
Perché se l'obiettivo prezioso
Essenziale di garantire la permanenza di conservarla
Ci induce a Lenin briglia nello spirito Andria del movimento litro regole confini percorsi che non le appartengono de anche questa una forma è un modo per ucciderla
E qui entra in campo
Il tema che accennava all'inizio
L'intreccio problematico fra ricerca militante ricerche universitarie oppio lo dico facendo parte di entrambe nel senso che ho fatto il professore universitario tutta la vita eh però adesso rionale mi sono occupato sempre come dilettante
Non sono uno storico come come militante per motivi per motivi di impegno politico
Non solo villa relazione complicata farli circa universitaria e ricerca militante ma la reazione complicata c'era tutta la storia orale e e le istituzioni
Nel corso del tempo la la pratica la teoria e la metodologia della storia orale si sono affinate si sono evolute proprio grazie alle critiche alle obiezioni che venivano dalla ricerca istituzionale
Che diceva Marx ma l'attendibilità delle fonti dall'abilità della memoria come fai a generalizzare dalle testimonianze personali e poi la contaminazione dell'Inter rapporto fra fonte e ricercatore e cioè però
L'utilità di queste critiche
Non è consistita tanto nel fatto che ci ha indotto a fare uno sforzo di adeguarci a una rispettabilità storiografica precostituite
Ma che c'è il dottor rovesciato non solo non ci ci siamo limitati e qui penso alle prime cose Lieberman è una persona a posto non sono a dire guardate che le fonti orali non sono né più né meno attendibili tutte le altre
E quindi la la rivendita la rivendicazione della fonte orale è andato di pari passo con la critica generale alle fonti ma abbiamo invece rivendicato una attendibilità di tipo diverso un'attendibilità che riconoscesse l'immaginario il desiderio il sogno l'errore come fatti storici concreti altrettanto importanti per contenuto non può che una credibilità che essi antitasse dentro le pieghe della forma verbale del racconto
Che ridefinisce la memoria non con una custodia labile di esperienze vissute nel passato ma con un lavoro incessante di di cerca di senso di rielaborazione del significato del passato del suo rapporto con il presente
Che riconosce senza che la memoria
E una forza politicamente attiva nel presente perché le persone si comportano agiscono nella storia del presidente anche in base a quello che sanno che quello che credono di sapere del passato
La funzione politica del revisionismo storico anzi antifascista è un esempio classico
Di tutto questo e poi abbiamo rivendicato che l'incontro tra il ricercatore il narratore
Non è una contaminazione della astratta genuina purezza non come se la funzionale fosse uno che parla mimetici li mettiamo le bocche esce fuori il racconto
Nasce grazie a quell'incontro e allora quell'incontro fra e questo scrive meravigliosamente hanno sfruttato che è un tema studi uno storico del della letteratura e della tradizione orale dei nativi d'America è un incontro tra mondi
Fra mondi che non si conoscerebbero che sono separati da barriere di classe di genere dieta e che nell'intervista interni visita scambiano lo sguardo
Sperimentano una forma quasi utopica chi riconoscimento di uguaglianza di ascolto reciproco
Insomma siamo diventati rispettabili siamo rientrati professionali non solo bici misurandoci con le contesto con le prima con le pratiche prescritte Pierluigi V non certo una certa maggiore attenzione alla precisione del linguaggio ma abbiamo indotto le istituzioni e la giornata di oggi appresso a loro volta ad adeguarsi e a riconoscere pratiche idee rapporti acque erano state pregiudizialmente ostili
Cioè i due articoli di storia orale più citati oggi al mondo
Sono usciti rispettivamente su una rivista quasi invisibile della sinistra extraparlamentare di Perugia
E in una rivista alternativa minoritaria
Di Milano chiamata primo maggio
Io sono assolutamente certo che se nel mille novecentosettantanove gli avessi proposti a una rivista scientificamente accreditata che avrebbero respinto
E mi fa fede la vicenda della giovane ricercatrice che chiese di togliere il suo nome dalla lista se il nel comitato di redazione della rivista I Giorni cantati
Perché era convinta che se si veniva a sapere che reali che si era occupata di fonti orali questo l'avrebbe danneggiata alcun corso di dottorato
E sta ancora pagando il fio tra l'altro di quel peccato d'origine questa mia amica colle e compagnia ne fanno fede le difficoltà e gli ostacoli che ha dovuto superare Luisa Passerini all'inizio della sua della sua carriera accademica e c'è voluta università europea perché l'università italiana se ne accorgesse
Ho compagnia e non parliamo nemmeno lui di Gianni Bosio di Cesare Bermani Timothy Danilo Montaldi
Ora pagine a Cesare Bermani gli hanno dato la laurea honoris causa all'università di Salerno quindi alla fine quest'incontro a vittoria per tutti
Non si è una vittoria per tutti una vittoria per la storia orale che ha dimostrato di saper crescere ascoltando le obiezioni le critiche
Ed è una vittoria per le istituzioni che hanno dimostrato di sapersi aprire
A pratiche percorsi soggetti un tempo contempo detenevano estranei
E per tutto questo io vorrei che noi non pensassimo alle buone pratiche che oggi siamo in grado di proporre come a una legge normativa si deve fare così ma come una mappa
Come ma dei consigli come lo strumento che ci aiuti orientarci
Segnale di percorsi e a uscirne ogni volta che riteniamo che valga la pena di farlo sapendo perché lo facciamo e che cosa facciamo quando transfer diamo cioè quando usciamo fuori
Perché
Siamo diventati rispettabili nazionali abbiamo un metodo
E mezzo secolo che ci stiamo lavorando era ora però
Però senza rischi non si fa ricerca
Se noi proviamo se ne proviamo a fare ricerca stando nel solco definito di un metodo a priori
Io lo penso
Penso a tutti i big premi ai colleghi letterati che hanno pensato di mettersi a stare al sicuro applicando lo strutturalismo risultata naturalmente che trovavano solo quello che il metodo ogni dichiarazione di faceva il il
Gli faceva sapere che avrebbero trovato ogni volta confermavano d'un fascicolo che confermare il già saputo
Do storia orale statale
Dal giorno in cui Rocco Scotellaro cominciato ad ascoltare i contadini del Sud
Dal giorno in cui Gianni Bosio ha buttato giù le barriere tale tipologia storia anzi nella stanza una re invenzione continua di metodi di pratiche di desolante situazione ogni volta nuove ed è stata uno sconfinamento una trasgressivo nel senso letterale etimologico del termine un'uscita fuori con la consapevolezza che
Che la storia orale ci insegna che non esiste il punto fermo non esiste la ricerca definitiva sul niente
Perché perché ci occupiamo di soggetti vidi i soggetti che continua a cambiare ieri
E il nostro pur sempre Achille e la tartaruga capiva si parlava le Acciaierie di Terni bene io ho passato mezzo secolo David a scrivere libri sul Terni rossa operaia e proletaria oggi tecniche
Quasi tutta de industrializzata leghista
E se io non continua la ricerca e l'apporto ancor oggi beh tutto quello che ho scritto fino adesso è una menzogna scrive l'artista che non c'è
Ora da quando ho cominciato a pensare a questa questa giornata chiude in mente uno dei momenti più emozionanti della mia storia di ricercatore
Non so perché non sono affatto sicuro che centri no però sappiamo alla narrazione orale non va solo per connessioni logiche causa-effetto ma va anche per
Salti associativi commissioni imprevedibile perciò però voglio comunque raccontare dividendo
Dal mille novecentottantacinque
La grande manifestazione contro il taglio della scala mobile
Cioè l'inizio dalla sconfitta
Seguivo un gruppo di anziani operaie tessili internamente
Che non routine delegazione e ci siamo fatti
C'è chi era dopo registratore acceso da piazza Esedra a piazza San Giovanni
E loro in tutto questo percorso raccontano ma non formalmente informa di Condit di conversazione in una conversazione aperta in quell'ora confluita tutta la storia duro persona tutta la storia della loro città
Verso la fine a un certo punto gli faccio la domanda rito ma voi siete religiose credete in Dio no risponde una che si chiamava Diana
Se vuole morire da qualche cosa credemmo
Però
Ci vorrebbe che questo processare cose giuste
Unione religiosa a modo suo tocca di là quel povero cristo che l'hanno inficiato
E la sua compagna che porta il prezioso nome di Maddalena conclude Pino zero io servono padre indicano lo faceva impicca su quella croce
Ecco forse questo è il senso lo spirito vivo insomma insopprimibile della storia orale
Significa immaginare costeggia immaginato significa rovesciare la storia dell'universo pensare a un dio donna è un di operaio e come sarebbe diverso
E c'è anche da fare non solo per raccontare la storia per cambiarla per imporre a questo chiunque sia di fare le cose giuste o sincero come interna grazie
Io no no evidentemente nulla da aggiungere dopo questa o bellissima e Rizzi Issime ha disposto tutti relazione su cui credo potremo continuare a riflettere perché ci ha detto tante tante cose
E che vanno molto al di là della evidentemente dell'argomento di oggi quindi io ringrazio moltissimo al professor tortelli che c'ha proprio fatto un grande regalo
Direi con questo suo intervento così ricco così che ci porta da tantissime parti ecco veramente tante tante e comunque è un onore anche la presenza dell'altra
Nell'altra
Relatrice di questa prima parte
Franziska degli ombra che è direttrice dell'infrastruttura europea di Calari innati e che quindici allarga l'orizzonte dall'ambito italiano all'ambito addirittura europeo dimostrando un'attenzione una volontà di ascolto per questa nostra iniziativa che da un lato quasi si emoziona
E dall'altro devo dire ci sprona ad andare avanti
D'altra parte la sua sensibilità la dimostrata anche con la presenza nel due mila diciannove alla convegno di Arezzo sulle fu insomma sulla sulla Stubos OSCE e al convegno dell'Associazione italiana della storia della Boucher e e quindi la sua presenza
Conferma anche questa sua attenzione di cui spero che noi saremmo
Così siamo consapevoli e tema cioè l'America dei no ecco cioè la sapremo militare
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Affinché piazzette anche fermarci prima il cancello
Anati check Sensor quasi Ferruzzi ufficiali
Senza inchiostro io forte taglio dediche ittita
Antonio la sposto uscito & ai corpi cui quelli Citizens Wines su un week tutti
Bellucco sospette Angelo ad est Alberto io la
Io e lei ci sono i testi San Francesco per i bilanci solidarietà mi sento e
A questo punto direi che entriamo nel nel vivo della giornata di oggi con la presentazione di questo famoso vademecum ma che per ora è stato una specie di feticcio che stava là
E quindi io inviterei i coordinatori che ci hanno guidato in tutto questo percorso a venire qui e presentare ucciderà abbastanza rapidamente o come ovvio
La le diverse parti in cui da deve come si articola
Ecco quindi il primo dopo la parola ad Alessandro Casellato che ci parlerà della che ci opprime comincerà a introdurre il vademecum grazie
Sì Antonella grazie a tutti a tutte le persone presenti grazie a coloro che hanno reso possibile
Questo questo convegno la la la diretta la messa a disposizione di questa straordinaria struttura veniamo quindi al feticcio adesso e pubblico da da poche ore ne daremo una sintesi brutale di un documento molto lungo e articolato che nasce dal bisogno di offrire delle risposte a quanti chiedevano come conservare archiviare descrivere gli archi di orali
Questa era la domanda iniziale che ha coinvolto investito innanzitutto le associazioni come l'Associazione italiana di storia orale l'Associazione Italiana di Scienze della voce
E istituti come l'Istituto Nazionale Ferruccio Parri e la la Rete degli Istituti per la storia della Resistenza a cui cittadini studiosi persone comuni chiedevano e chiedono come preservare il frutto delle ricerche fatte nel corso di questi sessant'anni che rappresentano la storia della storia orale questa è una emergenza che rimane tale vorrei che ritornassimo l'origine purtroppo il vademecum non è in grado di darmi una risposta sostanziale a questa emergenza
Ci sono voci che stanno morendo che si stanno spegnendo definitivamente si stanno smagnetizzati dopo se non ci sarà appunto
Un investimento
Culturale ma anche finanziario i DM regia innanzitutto di persone strutture che se ne prenderanno carico
Di queste voci che non potremmo mai più ascoltare perché sono state rese dal persone da generazioni da gruppi sociali che oggi non ci sono più
Per affrontare questa questione non è stato necessario fare un passo indietro
E collocarla in una cornice più ampia
Innanzitutto è stato necessario definire che cosa intendiamo per archivio orale
E quindi che cosa sia una fonte orale
Che la definizione di fonte orale è uno dei punti più più impegnativi più tira e qualificanti di questo vademecum c'hanno lavorato soprattutto Giovanni Contini
E Diego Robotti ma un po'insomma l'abbiamo discusso molto perché non era facile arrivare a una definizione condivisa che però era è inevitabile porre all'inizio di un vademecum che si vuole occupare di archivio ramaglie di fonti orali e questo abbiamo ricavato le fonti orali sono prodotte registrando con vari dispositivi audio e audiovisivi
E intenti comunicativi
Che avvengono mediante l'uso di una varietà linguistica lingua col dialetto sia essa parlata o segnata
Ecco faccio osservare che intento comunicativo
è un concetto ampio che include le interviste cioè le narrazioni dialogica e condotte per ricerca ma include anche espressioni poetiche o canore manifestazioni pubbliche come comizi o riunioni
O più posizioni dei processi
E scambi di Allodi Ciprì Vatti come messaggi vocali pensiamo a quelli che transitano oggi su WhatsApp
Ma le audio lettere registrato in passato su cassette magnetiche immigranti
O al limite
Ci è stato fatto osservare anche alle intercettazioni ambientali della polizia sono fonti orali
Questi eventi comunicativi hanno una caratteristica comune
Per essere considerati potenziali fonti orali devono avvenire attraverso una varietà linguistica c'è un una lingua o un dialetto
Quale che sia la distinzione tra i due ambiti
Una varietà linguistica parlata
Quindi non scritta questa è un'altra delimitazione oppure segnata cioè includendo anche le lingue dei segni come la LIS
Inoltre ulteriore delimitazione questi eventi comunicativi diventano propriamente fonti orali o documenti o morali quando sono registrati
Con vari dispositivi si dice cioè in formato audio o audiovisivo cioè con tutti i dispositivi che la tecnologia consente ho acconsentito nel passato
A questa definizione segue una indicazione teorica ed ermeneutica molto chiara la registrazione barra fonte orale è in relazione organica con gli altri documenti di contesto o elementi di corretto
Tali documenti contengono le informazioni necessarie a comprendere gli eventi comunicativi i protagonisti di tali ed enti e le reciproche relazioni
Da ciò deriva una seconda indicazione applicativa molto importante ai fini della conservazione di archiviazione la fonte orale va conservata insieme a questi altri documenti di contesto o elementi di corretto
Ecco avrete capito che arrivare a una definizione condivisa di fonte orale non è stato semplice
La fonte orale era intesa in maniera diversa da storici orali
Linguisti etnologi e poi Darki visti e in generale professionisti della conservazione
Per esempio per chi fa storia orale la fonte orale coincide con con l'intervista che è un vento comunicativo provocato intenzionalmente dal ricercatore
Questa intenzionalità della fonte e soggettività ineliminabile del ricercatore sono gli elementi che distinguono la storia orale dalla storiografia condotta su documenti già formati
Il reperiti per esempio negli archivi
Linguisti però considerano fonte orale qualsiasi registrazioni di Parlato comunque essa sia stata prodotta
L'Inter dietrologi per esempio non possono non includere tra le fonti orali
Anche le manifestazioni canore o le narrazioni rituali e formalizzate che avvengono al di fuori di un'intervista a prescindere dalla presenza del ricercatore dalle sue sollecitazioni
Gli archivisti poi devono aprire i loro ombrello sopra tutte le tipologie di fonti orali a prescindere dalle tradizioni di ricerca o disciplinari che li considerano tali e quindi ci hanno spinto a cercare una definizione la più inclusiva possibile mettendo l'accento su quello che che si chiama vincolo archivistico ovvero sulla necessità di conservare il legame tra la fonte orale in senso stretto
E gli altri documenti di corredo di contesto diciamo noi gli altri documenti che nascono appunto contestualmente all'evento
Comunicativo ne sono quindi parimenti traccia o fonte fotografie
Sfiderà toglie scambi di mail o di lettere appunti e diari di campo
Ecco questo è solo un esempio delle mediazioni che abbiamo dovuto cercare di raggiungere per tenere insieme il tavolo di lavoro che non è stato facile
Come scriviamo nella premessa vademecum
Esso ha richiesto una riflessione epistemologica e terminologica trasversale a discipline e ambiti professionali differenti necessaria per offrire linee-guida strumenti ed esempi utili
A coloro che producono conservano riutilizzano gli archivi orali
Con questa operazione sia inteso creare un tavolo permanente di lavoro aperto al contributo di tutti coloro che trattano le fonti orali
Il tavolo di lavoro aggiornerà se sarà il caso il vademecum alla luce delle novità che potranno intervenire sul piano legislativo ad esempio e si aprirà a nuovi tagli mica le fonti orali sono strettamente connessi per esempio
Le finalità e le caratteristiche della trascrizione ecco questo vademecum scriviamo eh allo stesso tempo un punto di arrivo ce l'ha detto bene Sandro Portelli no
Ma anche una prima tappa di un processo di aggiornamento e perfezionamento che è destinato a proseguire nel tempo cioè questa tenuta del tavolo di questo risultato sano davvero tutti orgogliosi persino anche un un po'sorpresi
Ed è importante mantenerlo vivo anche il nelle relazioni tra chi fa ricerca chi fa militanza e chi lavora nelle istituzioni
Dialogo facciamo storia orale facciamo dialogo dai bisogni parlarci di continuare a farlo
Ecco ma nella premessa affermiamo anche una cosa che un po'l'altra faccia di questo l'invito a così ad abbracciarsi Cilia marciare uniti perché nonostante lo sforzo a riconoscere il terreno comune
E a creare un lessico condiviso tra coloro che a vario titolo si occupano di archivio orali i vademecum è un testo orientativo e non prescrittivo
Perché spesso non esistono soluzioni universali ai problemi che le fonti orali pongono e non esistono procedure standard applicabili ai diversi settori disciplinari e professionali che fanno uso dell'intervista registrata e quindi producono archivio orali
In particolare questo è stato un noto un altro noto un palo complesso da da sciogliere
L'applicazione della normativa per esempio sul trattamento dei dati personali e sul diritto d'autore
Che riguarda la produzione delle fonti orali può avvenire in ambiti diversi diverse interpretazioni e soluzioni anche perché si intesse fatte con lei metodologie le regole deontologiche proprie di ciascuna disciplina professione
E se a voi giornalisti
Pensiamo chi raccoglie fonti orali faccino interiste medici agli psicologi
Anche loro producono archivio orali
Ecco e quindi diciamo mi lo ribadiamo laddove entriamo nello specifico le questioni diciamo così più normative per indicazioni più specifiche rimandiamo alle linee guida delle associazioni scientifiche professionali differimento
E allo stesso modo le scelte su come registrare trattare le fonti orali questo lo ricordiamo lo ribadiamo
Attengono alla libertà alla responsabilità e alla dirigenza del singolo ricercatore
Ci tengo a sottolineare questi due aspetti soprattutto per quando riguarda per quanto riguarda appunto l'applicazione della normativa le pratiche di ricerca
L'importanza delle linee guida delle associazioni scientifica e professionale di riferimento Bruno
L'ho pensata e l'abbiamo scritta per questa a altura ascolto ci abbiamo lavorato tanto abbiamo ritenuto fondamentale insomma riconoscere il lavoro fatto per esempio l'interno dell'Associazione italiana di storia orale
Ecco queste linee guida che questo vademecum recepisce senza modificarle naturalmente ed è altrettanto importante il richiamo in ultima istanza alla libertà e quindi alla responsabilità del singolo ricercatore
Che può anche derogare
Può anche trasgredire
Come è sempre stato fatto da queste
Linee guida
Ecco il tavolo di lavoro non sostituisce le diverse comunità di ricerca e in differenti settori disciplinari e ambiti professionali
Alcuni dei quali tra l'altro non non avevano propri rappresentanti all'interno del del coordinamento ciononostante non ci siamo esentati dal compito di richiamare i presupposti legali che chi produce tratte conserva fonti orali deve avere presente per conoscerli deve conoscere cosa oggi DPR deve conoscere a grandi linee la legislazione sul diritto d'autore deve se no non fa bene il proprio lavoro potrà decidere di trasgredire ma deve sapere quello che la legge impone
Abbiamo anche proposto diverse soluzioni sia teoriche sia pratiche attraverso un'appendice che contiene un'ampia gamma di moduli ricavati dalle esperienze più accreditate
Degli istituti centrali per esempio delle associazioni scientifiche i quali però fungono solo da esempi ovviamente da adattare caso per caso
Grazie grazie tante ad Alessandro che mi sembra ci abbia già introdotto bene a e anche credo fatto capire qual è stato lo spirito con cui abbiamo lavorato e io vorrei soltanto sottolineare questo fatto che in realtà anche per trasgredire bisogna conoscerne in questo in fondo lo diceva anche il professor sportelli
Quanto si chiarisce anche sentendo le critiche raccogliendone da un lato e dall'altro conoscendo quali sono i paletti entro cui si deve camminare perché si vuole anche superarli è bene avere la consapevolezza di quali siano non dico altro vado avanti lasciando la parola Maria Francesca sta bulli della Soprintendenza archivistica per la Toscana mi fa piacere ricordare che tutto questo lavoro ha preso avvio da un incontro che è stato proprio presso la Soprintendenza archivistica per la Toscana tutto sommato due anni fa non molto di più
Ma da ecco esaurito era il maggio due mila diciannove e diciamo
Il il vademecum nasce proprio da da questo incrociare incrociare esigenze incrociare esigenze rispetto alla conservazione delle delle fonti delle fonti orali
Anche e proprio come lavoro una richiesta di aiuto che ci infatti che ci arrivava da persone e da luoghi diversi da ricercatori
Più o meno militante in
Universitari
Ricercatori che si muovevano avvolte nell'alveo della memoria familiare che volevano affidare al futuro
Mondi voci che hanno visto sparire pezzi ricercatori che vogliono restituire i documenti le registrazioni in modo aperto attraverso il nuovo mondo della Rete per esempio
O che semplicemente non volevano perder le per la rottura di un di un drive di un computer o per l'obsolescenza delle macchine che non mi permettevano più l'all'Tura banalmente si può la mia io posso pensare alle audiocassette o ai cd senza dover necessariamente arrivare alle bobine ai cilindri
Ho già tutti i supporti che conservano
Queste PVC
E dalle istituzioni che conservano registrazioni che le scoprono in scatole e hanno bisogno di descriverle e di renderle consultabili
E si trovano davanti a problemi grossi quali la mancanza di Dante di riferimento
Di informazioni di contesto persino di autori non si sa ci le ha realizzate e ci sono le voci a chi appartengono le voci che sono in in in quelle registrazioni a questi problemi abbiamo cercato di fornire come risposta non uno standard no no delle linee guida delle linee di guida vincolanti ma una cassetta degli attrezzi
Attrezzi che prova che provassero a rispettare la complessità ontologica storica metodologica della fonte orale delle fonti orali
Atto attrezzi o risorse che in una nuova articolazione
Coordinata di soluzioni preesistenti recuperano quanto è stato fatto da altri prima e cercano di proporlo in modo utile a dare risposte ha domande attuali forse la citazione un po'roboante ma abbiamo cercato di porci come piccoli nani sulle spalle di giganti
Nel vademecum quindi la fonte orale e considerata sin dal momento della sua nascita perché e già lì come e la citazione di delle parole di della Dickinson mi sembra venire appunto incontrare questa a questa visione e sin dagli che si possono conservare conservare nel senso di tramandare trasmettere alla poste Rita
Sono in quel momento in cui nascono sono documenti o in una serie di documenti le registrazioni in primo luogo che in quanto tali quanto documenti
Vanno tenuti tra loro in relazione la registrazione trattenuta in relazione pone agli altri documenti che sono stati realizzati in quel momento comunicativo in quell'evento con la fotografia
Con o il no video o persino fanno nel documento che la persona
Che stiamo con cui che dico piccoli soggetti presenti nelle vento possono restituire o o condividere in un in un gioco anche dispetti particolarmente complessa ma che gli archivi riescono a volte a rappresentare e
Quindi
Abbiamo ottenuto conto della necessità di dotare questi documenti degli elementi minimi utili alloro utilizzo immediato per trovarli banalmente nel proprio nell'archivio di chi li stava nell'archivio nell'insieme di documenti di di produce e per poterli usare che si cercatore deve sapere che per usare quelle voci ha bisogno di fare dei passaggi che sono quelli un po'ricordati anche da da Alessandro che possono essere lì dotarsi di strumenti quali le libere le liberatorie e le informative
Questi elementi minimi tra l'altro sono quelli che saranno utili anzi fondamentali per conservarli e per renderle poi fruibili queste registrazioni per rendere comprensibili
La fonte orale nella sua complessità contestuale e di Tenzin va viene da dire nel momento in cui nasce affresco della realtà
E per renderla fruibile anche per scopi diversi da quelli immediati per i quali è stata creata tali elementi individuati nel confronto multidisciplinare del coordinamento per essere utili alle diverse esperienze
Che li producono sono illustrati nel capitolo produzione pro i presupposti per tecnico scientifici provo a fare un po'da Virgilio nel vademecum il modo in cui sono individuati in cui sono messi tra loro in relazione
Si fonda sul presupposto per noi fondamentale quello di tenere in relazione i documenti che e che che compongono racconti orali la registrazione essenziale accessoria che
Sia va tenuta insieme a tutti gli altri documenti prodotti nell'ambito dello stesso evento scusate se mi ripeto in questa prospettiva relazionale e delineata la scheda di rilevazione dell'evento
Comunicativo
I diversi documenti sono descritti in relazione all'evento comunicativo e
Indipendenza da questo
Una prospettiva che forse a un archivista può apparire scontata ma che non lo è o non è detto che lo sia per un ricercatore o un un artista o soprattutto un ente un privato cittadino
Che voglia conservare a proprio le per esempio le memorie familiari
Un modello dell'Amsterdam si trova nelle appendici dove affiancata per i più audaci dal suggerimento di comporre persino dei vocabolari controllati per l'accesso ai documenti infatti gli appendice costituiscono un forse la vera e propria cassetta degli attrezzi del vademecum di cui capitoli descrittivi rappresentano le istruzioni d'uso
Nelle appendici trovate altri strumenti
Diciamo proposti
Che si possono utilizzare all'atto della creazione della de delle fonti o dei documenti per renderle utilizzabili e consultabili sono gli esempi per esempio di informativa e consenso dell'interessato ai sensi del G di Pierre begli esempi di preamboli e conclusioni di interviste registrati
Sono una seria appunto di strumenti di cui sì da raccomandazione d'uso non solo nel capitolo sulla appunto sulla che ho appena richiamato produzione
I presupposti tecnico-scientifici ma anche nel capitolo preparazioni presupposti legali cioè abbiamo cercato di mettere in equilibrio
Degli a spetti che non m'hanno tra lasciati nel momento in cui si ci si confronta con la fonte orale
La funzionale corredata quindi dei dati di dei dati di contesto
E o resa utilizzabile può essere efficacemente affidata ai centri di conservazione e
Consultazione soprattutto datate e strumenti utili quindi a renderla accessibile attraverso la sua descrizione ogni centra a autonomia descrittiva
In forma di catalogo inventario
Nelle appendici ancora si trova un elenco dei centri di riferimento per la conservazione di archivi orali in Italia oltre a una serie di modelli utili all'affidamento di archivi a tali centri in ottica sempre molto di servizio operativa
Un elenco offerto anche un elenco dei principali software di descrizione del patrimonio culturale oggi in uso per la descrizione dei documenti delle registrazioni dei documenti collegati alle fonti orali
E uno un ulteriore elemento di infrastrutture repository e portali per avere il quadro diciamo completo della i dove a chi rivolgersi
La conservazione delle fonti orali e infatti intesa da noi come possibilità di consultazione
Consultazione presente e futura ed è un attività complessa e e onerosa anche qui abbiamo cercato di enucleare alcuni aspetti della conservazione la conservazione come trasmissione di saperi
Tramite che la necessaria preparazione dei presupposti legali per rendere possibile l'accesso alle fonti orali e gli aspetti di conservazione materiale che rendono particolarmente importante per questi documenti fragili e tecnicamente sofisticati la digitalizzazione
Il processo di digitalizzazione garantisce infatti non sono la conservazione fisica di lungo termine
Ma anche la possibilità immediata di fruizione di ascolto perché difficile ascoltare una bobina che non abbiamo letture per le bobine
Attraverso la restituzione quindi un segnale acustico comprensibile
Su questi aspetti il vademecum si sofferma negli ultimi tre capitoli conservazione cessione e acquisizione di archivi accessibilità e valorizzazione
Andando a fornire come per gli altri ambiti di lavoro importanti strumenti di primo orientamento con l'elenco dei centri di riferimento per la digitalizzazione dei documenti sonori in Italia
E i modelli per l'autorizzazione all'uso dell'intervista da parte dei familiari
Mi preme chiudere con un appello
Questo testo vuole essere un punto di partenza un punto di partenza di servizio
Il coordinamento che lo ha prodotto vuole essere come il testo aperto aperto ad arricchirsi anche articolarsi a migliorarsi attraverso la partecipazione di nuovi attori per rinnovare in modo sempre più consapevole condiviso la cura verso le fonti storiche soprattutto del nostro Paese ma non solo
La loro funzione memoriale di cui le fonti orali sono secondo noi parte viva collettiva e preziosa
Grazie Francesca
Qualcuno lo dovrà fare lo faranno
Siamo
Un po'in corsa a questo punto sia evidentemente un po'di corsa e quindi forse io tutto sommato dopo aver ringraziato Francesca che ha presentato anche gli aspetti più a lui Karin come attivisti cioè la Limp Tanza di appunto mantenere le fonti nel loro contesto e quindi col conservare tutti quei dati che ci permettono poi di leggerle nel modo giù sito Derek direttamente la parola Silvia Calamai che invece ci porta la un'altra ancora punto di vista e un altro ancora contributo
Grazie
Buongiorno a tutti grazie per essere qui in presenza e a distanza perché presente appunto on line
Sono due le parole chiave che credo abbiano guidato questa impresa perché davvero di impresa si è trattato come forse avrete intuito tra le righe nella difficoltà anche di lavorare in questi ultimi messi a distanza
Consapevolezza e cura consapevolezza di fare qualcosa che non era ancora stato fatto da nessun gruppo in Italia per quanto ci è dato di sapere con questa apertura a questa disponibilità e questo occhio molteplice questo orecchio disposto all'ascolto di altre discipline di altri punti di vista
Cura e questa parola anche se ha un duplice livello cura per l'alto e per l'artefatto oggetto dell'intervento gli archivi orali che sembrano sembrano quasi un ossimoro stessi dice archivi orali non gli archivi nella mente
Delle nel sentire comune sono pensati come oggetti iscritti
E poi cura per i giovani ricercatori che si avvicinano questi artefatti che sono fragili come è già stato detto da chi mi ha preceduto e per loro è stato fatto questo lavoro per chi comincia a lavorare nell'ambito delle fonti orali
E allora vediamo in dettaglio perché queste due parole consapevolezze cura sono importanti in riferimento al segmento del vademecum che mi è stato assegnato dal gruppo di lavoro ovvero la parte intitolata acquisizione e valorizzazione degli archivi orali
Questa sessione del vademecum si apre con un titolo molto significativo programmare la conservazione perché nulla sia lasciato al caso e tutto sia condotto in maniera consapevole
Non solo da parte del ricercatore
E qui cito un pezzo importante a mio avviso del del vademecum tra gli aspetti più importanti da definire sin dalla precettazione di una campagna di raccolta di fonti orali vi è senz'altro la programmazione della conservazione dei materiali
Non solo sotto un aspetto voci non solo sotto l'aspetto meramente tecnico ma anche rispetto alla scelta del soggetto conservatore
E alle soluzioni da adottare per la fruibilità delle fonti si tratta di decisioni strategiche che hanno ripercussioni per tutta la vita dell'archivio e ne possono fortemente condizionare le future possibilità Dusan e di valorizzazione i testimoni coinvolti in un progetto di ricerca dovrebbero essere messi al corrente di questi aspetti sin dall'avvio dell'inchiesta in modo da poter rilasciare un consenso pienamente informato e consapevole
Finita la citazione
L'obiettivo di questa sessione dunque è che si riduca fortemente la possibilità di creare archivi che poi diventano orfani perché appunto nessuno se ne cura e che ieri chi non si disperdano scompaiano non esista più un responsabile o semplicemente questo responsabile abbia cambiato istituzione ateneo istituto ente
è importante sapere che è possibile l'acquisizione di un archivio da parte di istituti pubblici o privati e continua ancora nel vademecum sono vari delle raccomandazioni utili per qualsiasi altra tipologia d'archivio di complesse documentari devono essere consegnati nella loro interezza
Evitando lo smembramento e corredati dagli strumenti di consentì di consultazione ove presenti
Osservazioni forse superfluo e per l'archivista ma credetemi non ha fatto suo personal perché sta dentro il mondo della ricerca
Giova ricordare anche nel vademecum questo opportunamente menzionato che in caso di pericolo di dispersione dell'archivio l'amministratore l'Amministrazione archivistica possano predisporre la custodia quarti IVA dell'intero complesso presso l'istituto pubblico
Possibilista ovviamente preclusa ad altri soggetti anche di questa bene che ci si ha contezza quando un giovane ricercatore all'interno di un piccolo progetto di ricerca di un ateneo si avvia a questo tipo di lavoro
E sappiamo infatti di archivi preziosi raccolti nell'ambito di ricerche condotte spesso in ambito accademico ma in situazioni a volte precarie di di ricercatori di passaggio di ricercatori non ha tempo
Indeterminato che poi sono in mano eredi che magari non pensano all'importanza di questi archivi per un riuso futuro
E quindi cerchiamo di sventare questo rischio se ce la facciamo
Cosa deve fare dunque ricercatore che consegna al proprio archivio al a un istituto ecco nelle pagine del vademecum ci sono tutte le indicazioni utili i dei riferimenti normativi gli strumenti giuridici
Utilizzo da sapere da conoscere per la cessione gratuita la modulistica necessaria modulistica che non guasta mai quando si comincia a fa a lavorare in quest'ambito
E che era dispersa né i baristi susine vari Nenni indici vari centri di di racconta che questa in questo caso abbiamo cercato di riunire
E veniamo ora un'altra sezione del vademecum strettamente collegata alla precedente quando quanto vi ho detto riguarda il presente il momento della raccolta la programmazione della raccolta il giovane studioso e ricercatore indipendente che vuole programmare la conservazione del suo lavoro di tesi di laurea di dottorato di ricerca finanziata trova alcune indicazioni chiare e precise
Ovviamente aggiornabilità e per questo il lavoro il tavolo di lavoro ha per noi un carattere osiamo pensare quasi per di permanenza di di lavoro di di di officina
Ma guardiamo anche al passato come come valorizzare tutto quanto è stato fatto dagli anni sessanta del secolo scorso ad oggi e di e qui è proprio la ragione alla base del sedimento intitolato riuso e valorizzazione degli archivi del passato ne ha parlato anche Francisca de Jong quando ha menzionato il tema del riuso dei dati così importante anche sul piano europeo
Ecco le indicazioni che ci dà il vademecum
E qui cito
Se ricercatori diverso in tempi diversi intendono riusare le fonti orali del passato con l'obiettivo di renderle accessibili a un pubblico ampio dunque non solo con la finalità di produrre ricerca scientifica
I passi da compiere sono i seguenti ricercare gli aventi diritto fornire garanzie adeguate agli aventi diritto specificando chiaramente le finalità del progetto di ricerca di cui un certo archivio orale farebbe parte predisporre opportune chiare liberatorie
Che spieghino il valore del riuso dei dati di ricerca della loro restituzione alla comunità anche dopo molti alcuni o molti anni e poi prosegue ma per motivi di tempo non non leggo tutto il segmento questa sezione Colere le relative appendici offre indicazioni sulla modalità possibili per la diffusione degli archivi orali del passato che tanto sta a cuore hanno voi
Linguisti storici orali antropologica fornisce informazioni sulle licenze da utilizzare
Informazioni sui repository della ricerca che mettono a disposizione spazi questione non banale visto che si tratta spesso di fine uguale quarta o MP tre abbastanza pesante
E poi questa parte menziona anche alcune esperienze di riuso di archivi orali del passato naturalmente questa sezione non è esaustiva
Ci saranno sempre delle assenze e persone che si riterranno per certe assenze e e vorremo colmarla nel tempo questa questa parte e ed e renderla sempre più aggiornata tuttavia il lettore con la lettrice curioso
Troverà informazioni utili potrà navigare tra i siti valutare esperienze diverse di valorizzazione di riuso di archivi orali nel passato condotte è a disposizione adesso per un lavoro nel presente
Questo nostro lungo e complesso lavoro
Come buone sanno effetto collaterale ha fatto emergere l'esistenza di pregevoli e belle iniziative sia a livello di Regione di università di istituti di fondazioni il nostro cruccio
E che spesso l'università non sa cosa fa la Fondazione la fondazione non sa cosa succede a livello regionale o ministeriali crediamo che non possiamo permetterci ancora una simile frammentazione i costi connessi alla manutenzione alla salvo alla salvaguardia arrivo uso degli archivi orali sono tali da richiedere azioni concertate e condivise e trasparenti e questo gruppo di lavoro così nutrito diversificato credo ne sia la testimonianza lo sforzo di lavorare insieme per non disperdere energie questo ci chiedono i giovani che si affacciano ora la ricerca perché siano consapevoli di quanto hanno da fare e perché abbiano cura di ciò che è stato fatto il raccolto dal magnetofono in poi dalle tante persone innamorate della voce umana grazie
Grazie per questo invito alla cura e alla attrici cacche e anche alla condivisione che Micalella ipnotizza della giornata di oggi
Noi di autorità abbiamo pensato di non fare la pausa vecchie forse siamo molto in siamo un po'in ritardo con i tempi e e quindi proviamo andare direttamente avanti certo dovrebbe esserci Saman la dottoressa morì
Moro Moro ma il bambino forse forse no e no non non è ancora non ne avranno in atto non è ancora arrivata allora forse abbondanti nettamente avanti
Possiamo andare avanti o forse renderci cinque minuti per se ci sono delle domande da parte del pubblico nel mentre che la rispettiamo
Se ci sono degli interventi sono le dodici quindi forse possiamo riprendere tra cinque se ci sono interventi da parte del pubblico osservazioni eccola
Ecco perfetto con la con un tempismo perfetto con un tempismo perfetto chiediamo all'architetto Mario addivenire a sedersi
La ringraziamo molto mentre si mettere accorre al tavolo danzano le abbia dato neanche il tempo di riguardante un attimo intorno ma credo che questo non sia un problema la ringraziamo per essere venuta qui l'architetto amaro è dirigente degli della vincita alla ai bravi quindi a una in cari
Come realmente è di grande importanza e ha dimostrato un'attenzione a questo nostro lavoro di cui noi la ringraziamo perché anche l'anno scorso ha partecipato
Ho ha letto il vademecum che leggera di nuovo anche in quest'anno nostra oggi posso dirle perché lei non l'ha sentito prima è disponibile on line siamo riusciti a renderlo disponibile e la coincidenza con la giornata di presentazione ci sembrava importante
è stato incerto rush finale ma ce l'abbiamo fatta
E e quindi la la sua presenza e la sua attenzione per tutta questa vicenda e soprattutto per le sorti di queste documentazione così fragile abbiamo detto finora e abbiamo detto che ha una grande necessità di cura e di attenzione perché venga conservata e non vada perduta è sicuramente la digitalizzazione
Sarebbe un obiettivo
Che
Potrebbe risolvere molti problemi sia di consultazione sia di conservazione che di consultazione
Che è anche di possibilità di consultazione cioè materiale digitalizzato nel momento in cui lo si digitalizza lo si può anche adottare di cui metà dati che poi lo rendono consultabile quindi lascio la parola all'architetto Mario
Grazie buongiorno a tutti quelli che stanno in sala nella gioia riprendere a fare questi incontri in presenza e anche a chi ci sta ascoltando da fuori perché penso che certi parecchia gente araba tre che persone collegate in streaming e questa è una grande potenzialità
Devo dire una delle cose positive che ci ha lasciato la pandemia come come eredità
Allora mi dispiace non essere stata qui fin dalla mattina e anche adesso poi dovrò dovrò di andare via ma lì le gli impegni le attività terra in questo momento
Di avvio del del dei progetti delle piano nazionale di ripetere resiste resilienza è molto impegnativo però ci tenevo a essere essere presente perché
Perché come diceva la dottoressa mole è un percorso che si è avviato un altare un anno fa stavamo discutendo di
Di questi temi quindi sono ci tenevo molto ad essere presente quindi perdonatemi queste apparizioni fugaci abbastanza odioso come in modo di lavorare però diciamo
Facciamo quello che è umanamente possibile allora la riflessione che volevo fare è questa il questo questo patrimonio non può che essere fruito nella sua forma digitale
E quindi nonna non abbiamo la digitalizzazione non è un'opzione fa è la condizione per poter fruire di questi patrimoni sì certo se essi vanno negli istituti di conservazione si possono anche sentire le casette le registrazioni ma
Diciamo sappiamo benissimo che sono tutti i supporti che saranno destinati a
A parte l'IRE e quindi non e anche perché gli strumenti con cui noi ormai siamo abituati a fruire sono i nostri de Weiss e quindi è un patrimonio che e esisterà sono nell'animazione digitale
E quindi questa è una grandissima è responsabilità e dobbiamo immaginare delle prospettive allora quali prospettive può dare il il piano nazionale di riprese resilienza per questo patrimonio e i e e la prospettiva e da tutto il resto del patrimonio cioè è di essere
Inserito all'interno di una con testo
Digitale chi è fatto di tante componenti dalle componenti tecnologiche ma le componenti tecnologiche sono solo lo strumento per poter arrivare a cosa la comprensione di questi patrimoni e quindi la tecnologia si deve a
Abilitare a esprimere i potenziali conoscitivi
Del nostro patrimonio allora questa è una cosa generica su cui siamo tutti d'accordo come ci stiamo muovendo concretamente con il con il Piano RR che
La
L'occasione che il paese ha ma solo per quanto riguarda i beni culturali ma complessivamente per tutti i settori di andare a creare quelle condizioni che creeranno valore alla fine del percorso
Allora come ci stiamo un rientrando
Il all'interno del progetto del ministero delle varie investimenti che fanno capo al ministero ce n'è uno specifico sulla sulla digitalizzazione del patrimonio culturale
E che si chiama Kakà qui abbiamo voluto dare questo nome che
Contiene in sé il programma ossia strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale
L'obiettivo è quello di creare le condizioni perché si ripeto si crei valore alla fine del programma tutte le cose che i clan non è finalizzato a far girare l'economia cioè a immettere soldi perché sì
Perché si generi diciamo questi soldi vengano utilizzati e si facciano lavorare le persone è chiaro spendere duecento miliardi lavoreranno tantissime persone ma l'obiettivo non è quello l'obiettivo è creare
Delle delle azioni che producono dei cambiamenti che facciano girare l'economia quand'è finito il programma
Quindi dobbiamo immaginare oggi delle misure che consentiranno lo sviluppo dell'economia a durante il programma e a fine programma
E questo cambia completamente l'approccio che tutte il paese si è dato un po'di conti piana bisogna fare delle azioni strutturali elezione strutturali sono faticose non tanto da pensare quanto poi da realizzare perché presuppongono una
Una convergenza di Pitti vice presuppongono che tutti sereni dalla stessa parte
Qual è la strategia digitale la strategia per la trasformazione digitale dei luoghi della cultura
è fatta di quattro pezzi il la riassumo diciamo mi è capitato di raccontarla crolla voglio raccontare anche qui facendo poi una
Come dire delle deliziose e per quanto riguarda specificatamente l'oggetto di cui si discute oggi l'abbiamo immaginata in quattro
HD quattro fasi la prima fase che quella che abbiamo chiamato del servizio abilitanti che che sono le azioni che ci consentono di mettere in moto il processo di trasformazione digitale queste azioni abilitanti sono
La prima il piano nazionale digitalizzazione di cui il vademecum sarà
Una componente e di evidentemente perché diciamo da una serie di indicazioni e strumenti metodologici che saranno assunti nel Piano nazionale di digitalizzazione
Qui questo come altri lavori fatti negli altri settori di patrimonio
C'è un tema di
Dotare il patrimonio
Culturale fisico di una sua identità digitale così come noi abbiamo spinte alla nostra identità digitale che ci consente di accedere ai servizi della PA così i beni culturali avranno la
L'identità digitale che gli consentirà di esistere nell'ambiente
Digitale appunto
Su su questo particolare patrimonio se sarà necessario sarà interessante anche
Capire cosa è il bene culturale che non è allegato un oggetto fisico perché ovviamente ci sono i supporti ma è bene compiutamente il materiale quindi sarà interessante
Ragionare su questo aspetto legato alle alle fonti orali che c'è un tema di Cloud ovviamente l'infrastruttura cloud
Perché è la condizione abilitante non è più possibile immaginare
Militia di di di infrastrutture fisiche disperse e questa è una strategia perdente oltre che nel mille meno più condizionata consentita dalla la normativa quindi c'è un tema di infrastruttura cloud questo cioè per tutte le amministrazioni e per tutto il Paese
E poi l'ultimo pezzo della strategia abilitante l'infrastruttura dati
Il concetto che sta alla base del Petit tutta l'azione sul ricoveri plana è separare lo spazio dei dati dallo spazio delle applicazioni questo perché ci consentirà di sfruttare al meglio le tecnologie Carla gestione dei dati
Ma soprattutto darà una grande libertà nello sviluppo delle applicazioni che e darà
Ci auguriamo grande libertà agli istituti di conservazione o gli istituti che hanno come missione la valorizzazione di questi patrimoni
Di concentrarsi di concentrarsi sulla qualità delle applicazioni per la fruizione di questo patrimonio culturale
Le applicazioni per funzionare bene hanno bisogno sotto di una macchina performante questa macchina performante
Per essere tale bene essere progettata secondo criteri che consentano un un trattamento efficace dei dati
E questo non può essere fa risolto caso per caso sistema informativo persisterà informativo sito guardo persino quando applicativo per applicativo
Bisogna che i dati comincino a lavorare seriamente per lavorare seriamente hanno bisogno di infrastrutture software
Dedicate
E a questo punto Tuccia con questa conquisti quattro passaggi siamo in condizioni di ragionare su come
Su quale valore può generare il patrimonio culturale nell'ambiente digitale
Il la seconda linea di di intervento è quella che abbiamo chiamato dei servizi di produzione cioè bisogna produrle seguono risorse digitali tanto è stato fatto in questi anni ma è una
Ora è un'attività infinita eccome e ci chiedono quando finisce la catalogazione risposta mai quando finisce la digitalizzazione risposta altrettanto mai
Forse finirà quando saremo tocca quando tutte le risorse culturali saranno prodotte saranno nativi digitali ma capite che questa è una prospettiva centri
Quasi in Italia non ha senza nemmeno pensare come un punto di arrivo e quindi produzione di nuove risorse digitali
E formazione tanta formazione ci sarà una linea importante dedicata alla formazione questo ondate mentre Bateman come un altro strumento molto importante perché senza la formazione e non non non si creerà valore perché faremo delle bellissime ecco costruzioni te con logiche non è difficile fare una costruzione psicologica basta prendere una brava azienda ma poi come si cala dentro la realtà degli istituti quindi c'è bisogno di creare
Non sono dipendenti di implementare le competenze di ciascuno Maldini immaginare già da adesso quali saranno le competenze e le professionalità necessarie
Per gestire il cambiamento e poi inviterei in una in una dimensione
Trasformata e e sarà trasformata molto velocemente non sono perché ci saranno questa grande quantità di risorse che sono adesso a disposizione degli istituti culturali ma
Che che è complessivamente il e lingua dall'ambiente digitale in cui noi siamo innanzi che caro scende
Introducendo sempre nuovi modelli di esistenza per le persone quindi anche per il patrimonio culturale quindi dobbiamo essere capaci a stare in questo ambiente
Poi c'è un'altra linea di attività che riguarda il tutta la gestione del documento informatico
Con quindi con il portale nuovo portale dei procedimenti per i cittadini che si porta con porta con sé tutto il tema della gestione documentale che porta con sé tutto il tema della gestione degli archivi dei poster che porta con sé tutto il tema
Della conservazione
A lungo termine dei degli archivi dici nativi digitali digitalizzati qui parlo agli archivisti che sono in voi ne e quindi questo è tutto un tema importante
Che noi come ministero dobbiamo affrontare con qualsiasi altra pubblica amministrazione ma in più non come ministero abbiamo il compito di di conservare gli archivi digitali una volta che sono diventati storici una partita molto importante questa
E quarta e ultima linea è quella delle piattaforme di accesso e qui veniamo al al divertente della stazione perché queste prime tre linee significa spalare carbone terra i prossimi quattro anni però Toni tutto questa miniera dove dove ci porterà ci porterà a poter S a
Immaginare delle forme di
Di creazione di valore non voglio dire valorizzazione uno non uso appositamente la parola valorizzazione perché nella nostra storia valorizzazione ci porta verso accerto mondo certo
Anni che abbiamo vissuto Complessi per capire che cosa dovesse essere esattamente valorizzazione allora diciamo l'otto siamo ora
Un giro di parole idee diciamo creazione di valori è un valore che è prima di tutto culturale che viene prima di tutto poi sociale e poi anche economico ma difficile stabile dividere no questi treni dimensioni del valore
Anche se poi adesso a fanno riferimento a a profili diversi ma nella realtà stanno abbastanza insieme ma questo insomma è un altro discorso magari faremo
Allora immaginare
Essere diciamo liberi immaginare forme di creazione di valore culturale sociale e anche economico
No no schiavi dei sistemi informativi non schiavi dei database non schiavi delle basi dati e quindi avere la possibilità di interrogarsi e dire
Cosa è il patrimonio culturale oggi cosa sarà il patrimonio culturale perle generazioni future e noi le generazioni di oggi che l'abbiamo in custodia
Cosa vogliamo lasciare alle generazioni future qual è la nostra visione di patrimonio culturale noi lasciamo gli oggetti materiali certamente
Ma lasciamo anche le nostre interpretazioni e il digitale è il luogo dove stratificare queste nostra interpretazione del patrimonio culturale
Allora qui per per le fonti orali secondo me c'è un margine enorme di lavoro da fare io
Mi mi sembra non sono un'esperta di questo settore però diciamo mi occupo di patrimonio culturale altissimi anni oggi non possiamo dirci soddisfatti di come vengono trattati questo questo questa tipologia di patrimonio culturale nei nostri sistemi perché facciamo vedere veramente
Pochissimo di quello che è il valore non è soddisfacente trattare le le fonti orali in SBN come è stato fatto dalla
Dall'Istituto centrale per i beni sonori hanno divisivi non avevano altre alternative hanno fatto il meglio di potevano fare però se voi andate in SBN cercate
Non so delle risorse del dell'Aima vedete come sono trattati è non è possibile non è quello non è quello il patrimonio così come non è col sufficiente a bere
La descrizione archivistica perché la descrizione archivistica mi serve per descrivere l'archivio ma
Il bene culturale
Non lo riesco il valore di quei di quel bene culturale lo riesco a intercettare con la discrezione archivistica
Quindi c'è che però è necessaria perché altrimenti non mi oriento negli archivi perché non posso
Non considerare che queste risorse culturali così come gli altri nessuno sta a hanno una storia di stratificazione quindi anche quella storia di produzione mi dice molto di quella risorsa
Ma non posso pensare che il percorso sia finito quindi noi abbiamo davanti degli anni di riflessione
Spero entusiasmante
Per capire il PD immaginare delle forme di valorizzazione che hanno
Effettivamente
La lo spessore e la dimensione di questo patrimonio culturale così appunto come avete detto fragile ovvero il fragile ma non è fragile perché sono fragili supporti anche e quindi dobbiamo lavorare sul renderlo stabile nel tempo ma non basta il fragile perché legato ha delle alle memorie
E e quindi le memorie lo sappiamo che sono in continua a evoluzione quindi anche soggette a cancellazione e quindi molti di questi patrimoni diventano in interpretabili se sganciati dai contesti di produzione e quindi questo dobbiamo essere consapevoli per cui
Abbiamo di fronte questa stagione c'è la vera partita perché per le fonti orali sarà come li facciamo lavorare come produrranno capitale semantico come produrranno capitale cognitivo
La quindi la vera partita non è la conservazione perché
La conservazione sappiamo come si fa
Bisogna avere le risorse per fare uno adesso ci saranno delle possibilità ovviamente ma non è finito il nostro lavoro il nostro lavoro è appena cominciato a quel punto e qui la la sfida che noi abbiamo di fronte esattamente questa
Queste risposte vuole tanti anni avverte ovviamente il Pnr Anna crea le condizioni perché si possano liberare queste
Queste capacità
Interpretative culturali
I anche di
Sono mi viene la parola perché non voglio ricordare appunto a valorizzazione e per per far sì che poi il lavoro scientifico che viene fatto raggiunga effettivamente
Il i destinatari e chi sono i destinatari sono gli studiosi certamente gli storici ovviamente è possono anche le comunità patrimoniali
Che possono anche i tutti gli intenti che vogliono
A che che sono interessati a capire i contesti
Culturali
Per cui bisogna saper parlare in tante lingue voi siete tutti Esperti avete benissimo chiaro questo tema bisogna parla saper parlare tutte le lingue
In questo momento
Gli studiosi gli specialisti le sanno parlare queste lingue
Ma non hanno gli strumenti per come dire per tardi per diffondere perché esistono poche applicazioni evolute
Che sappiano effettivamente dare voce a tutte le lingue degli studiosi gli studiosi hanno raccolto hanno documentato
Abbiamo grande patrimonio poi ci sono stati altri esperti che hanno digitalizzato hanno catalogato e
Stanno riflettendo come che fare evolvere le metodologie di chi di catalogazione digitalizzazione e questo è un altro percorso su cui siamo sulla buona strada il vademecum è una testimonianza adesso si apre un altro un altro sul fronte dove c'è bisogno di competenze le stesse evolute nuove competenze
Competenze ibride questo è un tema che nasce aperto ne abbiamo discusso a lungo che con il professor Michetti che vedo qua è un tema su cui dovremmo di Flacco continuare a riflettere se diciamo e la nostra cassetta degli attrezzi la possiamo dire
Deformità o abbiamo bisogno di altro
E che questa e questa è la è la
è quello aperto c'è è è la dimensione che rimane attenta
Per far sì che
Si possano
Si possano liberare queste capacità
Ci devono essere gli strumenti e quindi qui ritorniamo all'inizio del Pnr ci deve essere il piano ci devono essere le piattaforme abilitanti ci deve essere un'infrastruttura Daci perché senza dati ovviamente non posso fare la valorizzazione
E quindi si chiude si chiude il cerchio
Quindi questo progetto che si svilupperà negli anni non può essere fatto tutto subito adesso quelli che abbiamo di fronte un percorso di cinque anni per me sono già diventati
Sì forse quattro e mezza un somma dalla fine nel due mila ventisei quindi siamo di fronte una maratona dobbiamo fare tutti i passi
E e mentre pensiamo dobbiamo cominciare a pensare adesso alle forme di valorizzazione di quella per la brutta parola dov'è un comincia già a pensare adesso adesso dobbiamo mettere in campo
La creazione dell'infrastruttura ma terrà dobbiamo cominciare a pensare come
Come vogliamo
Creare qua quali percorsi di conoscenze interpretazione di questi particolari patrimoni vogliamo creare in modo tale che tra un anno Handley infrastrutture lavori sono avviati
Sulla base di dei modelli dati di quello che già conosciamo il di più di quello che riteniamo debba essere integrato a quel punto possiamo cominciare a mettere in campo il la parte delle delle piattaforme di accesso c'è bisogno di fare
Un altro pezzo di di ragionamento secondo me
Perché perché questo tipo di patrimonio tutto il patrimonio culturale lo chiede in particolare questo tipo di di patrimonio proprio per la complessità di letture che che genera
Che anche per la e anche perché sconta diciamo ma una una scarsa attenzione
La scarsa attenzione non solo di tipo di di investimenti che sono evidenti no che ci sono stati pochi investimenti per questo tipo di patrimonio ma scarsa attenzione anche sul fatto che
Composta essere un elemento importante per creare
Per perché le aree visioni
Le nuove e complesse del patrimonio culturale di consumo un'altra
Cui faccio sono da un'altra considerazione
In questi settimana Nestor discutendo occorre una i direttori generali dei vari settori del del ministero su quali ci su quali patrimoni indirizzare le attività di digitalizzazione per la creazione di nuove risorse digitali
Ereditò diciamo così come
Uno spoiler adesso stiamo ancora
Ovviamente in fase di di di di definizione però c'è l'interesse ad andare verso il patrimonio boh dell'ottocento e del novecento
Cioè anche il ministero sta arrivando a quella consapevolezza che dobbiamo fare un investimento sul patrimonio più recente e quindi le fonti orali fatti per per poi andare ad interpretare le risorse digitali che creerà od il patrimonio culturale dell'ottocento e del novecento diventano fondamentali dirimenti
Quindi diciamo sono ottimista
Ecco che si possa fare un bel progetto culturale
Che che ripeto vorrei darvi il senso che la partita in gioco è di più di quante risorse ci saranno per fare la digitalizzazione dei nastri che stanno andando in deperimento quella un tema ma non ci possiamo fermare lì noi dobbiamo due tra guardarlo tutto il percorso
E qui diciamo questo insomma nel senso della riflessione che volevo fare e il il vademecum e
Imprescindibile perché senza diciamo questo strumento non gliene avrei non sapremo non avremo punti di riferimento e invece il vademecum è uno strumento importante di dei righi di riferimento
E siccome mi è parso di capire che adesso si avvia
Una una nuova fase perché il lavoro è stato concluso è stato messo in consultazione adesso viene pubblicato cambierà anche il gruppo di coordinamento bene quello che deve fare diciamo chi prende in carico il lavoro fatto fino adesso sul vademecum era riflette rispetto a questa prospettiva
Che si sta aprendo e quindi ovviamente anche metodologicamente spazi di di crescita ci sono
Ecco questo era un po'il senso della riflessione che volevo fare
Ringraziamo moltissimo l'architetta Onorio di questa di questa presentazione di un Progetto molto grande di cui noi in fondo abbiamo solo l'idea che c'è ma di cui si sa ancora veramente molto molto poco e che invece esci apre degli orizzonti molto importanti
Degli orizzonti in cui ecco io concordo per riassumere le cose che ha detto da un lato al questo aspetto della formazione che è un aspetto che sicuramente è importantissimo e belli valuta le professionalità e quindi è qualcosa che sicuramente ci ci rallegra molto e dall'altra l'aspetto della creazione di valore cioè che il Veneto oltreché conservato vada reso fruibile è qualche cosa che proprio fa parte del nostro DNA hanno e quindi sicuramente credo che tutt'fissiamo molto disposti e forse già su questo cammino perché in fondo in tutti ecco gli inventari che sono lo strumento principe della descrizione archivistica
C'è un indice finché ci sono gli indici finali Piera non lo strumento che si aveva prima insomma evidentemente ma era proprio mettere tutte queste possibilità di accesso
Minute granulari parcellizzate
E che poi possono otto a che poi diventeranno i metadati e per esempio il fondo d'altra parte nel Progetto che c'è già in corso all'Istituto centrale archi di di presentazione delle interviste delle dei delle collezioni di fonti orali c'è in atto anche tutto un attività di metà datazione e i soggetti azione per renderle consultabili quindi insomma questo percorso di sit-in diedi favorite la conoscenza e di mettere a disposizione è qualche cosa che è soltanto una trasformazione
Dizione antica tradizione per accogliere e utilizzare i strumentazione strumentazione che ci viene data oggi dallo sviluppo tecnologico non è qualcosa di nuovo ma è qualche cosa che come dire credo che tutti noi sentiamo come assolutamente congeniale dobbiamo solo indubbiamente imparare forse delle tecniche nuove e non ci devono essere messi a disposizione le opportunità che attirò adesso mi sembra che ci siano e quindi questo cd
Ci fa molto piacere devo dire indubbiamente quindi ringraziamo molto di questo intervento aggiungo solo una cosa mi permetto di aggiungere una cosa che
Sono assolutamente d'accordo lo non partiamo da zero certamente che siamo già in grado di
Di valorizzare molto le risorse digitali che abbiamo perché appunto il ragionamento sui di sui sistemi di descrizione sui metadati
Quindi già se noi mettessimo assistiamo a tutto quello che c'è faremo una una già voteremo un risultato molto grandi
Però quando noi avremo l'infrastruttura dati che lavorerà non ha su centinaia
Di milioni di risorse digitali
Non basta non integrati c'è bisogno di una visione
C'è bisogno
Questo è è è il tema che mi preme moltissimo perché scrivo struttura bene l'infrastruttura software e con un buon motore di ricerca io cerco pure su un miliardo di risorse digitali ma cosa trovo
Quindi c'è bisogno di una visione
Anche se i bandi cene pagati
Sono sono funzionali ma se posso intervenire il senso di questo tavolo proprio per mettere insieme studiosi accademici i giovani che si avvicinò al mondo della ricerca proprio per aiutare contribuire a questa visione che non può essere parziale ma deve prevedere
L'azione di tante discipline diverse altrimenti ricordi rimaniamo fermi magari andiamo avanti su una disciplina ma gli archivi ora hanno di bello che non sono di nessuna disciplina
E quindi questo ci può in un certo senso già questo tavolo lo è stato una dimostrazione di di dialogo e di confronto ora anche se posso dire divisioni su questo proprio in questi prospettiva per il futuro quando abbiamo cominciato non c'era il pm quindi siamo felici di poter dare un una prospettiva un contributo da questa prostituta questo nostro punto di vista molteplice
E grazie a quel nome di di di tutto il tavolo di lavoro di tutti i coordinatori ma anche di tutte le persone che hanno contribuito del la sua presenza della sua attenzione
Che appunto non è non è stata episodica perché ci ha seguito in tutti questi diciannove mesi di lavoro e ci fa piacere polvere questo prezioso interlocutore in lei
Proprio per andare avanti e migliorare questo lavoro che consideriamo appunto una tappa per un po'
Gran Bateman
Grazie
Direi che siamo arriva anche nell'all'ultima parte del della nostra giornata anche la nostra mattinata
Che si intitola rassegna di iniziative e cita credo alla misura della diversità della varietà di lavori mi prospettive che si agitano all'interno del mondo degli archivi orali
Abbiamo una una parte in cui ci sono al alcuni interventi anche molto diversi e ora do la parola subito alla dottoressa Antonella mole dell'istituto centrale degli archivi
Che parlerà l'iniziativa dell'Istituto centrale per gli archivi la ricognizione degli archivi orali
Attenersi rigorosamente ai tempi indicati grazie
Sì sceso io mi cambio di cappello scusate riescono sempre qui però poi evidentemente non proseguire o più
Va bene così ecco per andare avanti e così no sì infatti allora cercherò di essere rapida più possibile anche se il discorso sarebbe molto ampio ma darò soltanto degli spunti evidentemente e né per i per descrivere quello che è stato fatto dall'Istituto centrale per gli archivi e soprattutto provare a leggere che cosa sia una prima idea di quello che se ne può trarre e la partenza è stato volume già citato oggi e cioè quel volume che pubblica i risultati del censimento delle fonti orali
Del mille novecentonovanta atteri di cui mi preme sottolineare che il volume è nato dalla collaborazione tra archivisti di Stato studiosi di storia orale
E che è stato svolto dalle Soprintendenze archivistica e quindi già lì c'erano le basi in fondo di molte cose che poi non abbiamo fatto Ida ti sono stati raccolti con un questionario che è stato inviato a seicento istituti che erano stati segnalati prima dalle soprintendenze e si è arrivati a censire centosessantaquattro istituti che conservano fonti orali
Le schede ed ecco qui a Mélenchon Longhi tutti dieci quanti ma insomma sono ognuno di essi è dedicata una Scheda s'ed è come voi vedete qui indubbiamente l'impostazione allora fu un'impostazione molto cartacea molto libraria
Anche se i dati dovevano confluire in una banca dati ma come spesso purtroppo è successo all'inizio poi la banca dati non è più stata mantenuta non è più stata proseguita non so neanche dove sia in realtà e il volume però ci tengo a dirlo è disponibile anch'esso se il sito della direzione generali archivi come tutti i volumi delle nostre collane e per ogni istituto venivano dati indicazioni anagrafiche di base Indirizzo numeri di telefono recapiti eccetera l'indicazione della documentazione di tutta la documentazione conservata e poi come dire un affondo su quella che era la l'oggetto dell'indagine
E cioè la documentazione sonore audiovisiva che si è cercato di descrivere anche grazie a per riprendere il discorso della della creazione di valore grazie a un'edilizia di di contenuti che era stata preventivamente preparata proprio dagli storici orali
E che ogni istituto doveva compilare indie di indicando se aveva testimonianze storie di vita materiale orale formalizzato cantato non cantato eccetera eccetera quelle se sfogliate il volume poi vedete tutte le voci che erano state previste indubbiamente è un primo inizio anche abbastanza rozzo da certi punti di vista
Però dava l'idea di questo desiderio di arrivare anche a conoscere il contenuto e a descriverlo per renderlo poi fruibile
A partire da quella puro
L'anno scorso
Dopo l'incontro dell'anno scorso è l'istituto centrali archivi ha ripreso in mano i dati che erano stati raccolti con quel censimento e ha fatto partire un progetto un Progetto di aggiornamento vuol uno di ricognizione per raggiungere tutti gli stili ciascun istituto intanto per accertarne l'esistenza ancora vivo poi ancora la documentazione che aveva trent'anni fa
è cresciuta questa documentazione
Sì esiste è stata digitalizzata è stata resa disponibile on line queste sono le domande
Che ci siamo posti e con un intervento mirato è è stato possibile rintracciare centoquaranta istituti sui centosessantaquattro censiti e questo già mi sembra un primo un buon risultato centoquaranta esistono ancora questa è già una bella cosa
E rintracciati vuol dire che è stato preso un contatto anche solo telefonico nel senso che al contatto telefonico magari si è chiesto a chi possiamo mandare una mail con le domande che abbiamo visto prima
Sono state inviate poi queste mail con le domande settantadue hanno risposto questo è un primo dato forse non poi così positivo cioè ha risposto la metà
Allora la di cui però cinquantanove hanno risposto in forma scritta discorsiva e altri otto con risposte puntuali alle domande quindi una percentuale di risposte piuttosto alta se sommiamo anche quelle che sono state date in forma più agile direttamente per telefono quindi noi abbiamo un aggiornamento sui dati che riguarda la metà degli istituti che erano stati rintracciati all'epoca
Se poi passiamo a vedere la conservazione sessantaquattro istituti ci dicono che conservano ancora quel materiale e anche in questo mi sembra un dato abbastanza positivo me
Cinquantadue di questi sessantaquattro Lanni integrato con nuovi documenti quindi il patrimonio è cresciuto questi sono risposte che ci confortano
Più ambigue sono invece le risposte sulla digitalizzazione sulla pubblicazione on line perché il sì sono pochissimi poi c'è un in parte che indubbiamente che vuol dire quanto a quant'è questa parte eccome
Insomma è la risposta è molto ambigua di difficile interpretazione mentre invece appunto quasi tutti sono esistenti
E l'ottanta per cento circa conserva il materiale questi sono i primi dati che possiamo trarre da questa indagine che abbiamo fatto passiamo all'altra indagine all'altro no non indagine all'altro Progetto l'altra Progetto è stato ha già accennato prima dalla dirigente del Licar partita dalla questo grande sistema informativo delle Soprintendenze archivistiche in cui vengono registrati i dati più ad alto livello i dati identificativi e una descrizione del contenuto
Sempre diciamo a sintetizzata per gli istituti di agli MTV vigilanti per cui evidentemente si usa raccoglie una vastità
Di tutti i tipi di archivi
E l'urne però all'interno proprio per permettere degli affondi doppio specifici sono stati individuati i percorsi tematici presidente dagli archivi dell'architettura gli archivi della musica della psicologia agli archivi d'impresa quelli che vedete elencati quindi atto e anche altri perché la la diapositiva non è completa in effetti questi percorsi tematici mettono a fuoco concentrano l'attenzione per il contenuto e quindi ci permettono una visione un po'più l'avvio nata evidentemente come è stata fatta dunque ed è stato creato ecco il nuovo percorso le fonti audiovisive negli archivi
Anche questo è il risultato diciamo della dell'anno scorso cioè della del lavoro che è stato riavviato
Con l'incontro dell'anno scorso come è stata fatta questa come è stato realizzato questo percorso andando a fare tutto una serie di ricerche per parole registrazione sonoro orale per cercare di pescare in questi termini nelle schede descrittive già compilate quindi non è stata fatta
Nessun tipo di indagine ulteriore sul contenuto sul su sulla documentazione è stata fatta una ricerca sulle descrizioni già esistenti
E comunque non è stato un lavoro di poco bisogna dire tant'è vero che ha attirato ne sono risultati seicentosettantacinque fondi prodotti da trecentotredici datteri seicentocinque soggetti produttori e conservati da trecentotredici istituti mi esso si usa ci permette una serie di ricerche più analitiche e quindi possiamo dire che di questi seicento cinque produttori circa la metà trecentocinquantatré sono enti e poi le persone sì quali sono questi enti anche questo non possiamo vederlo con una curva non levità maggiore
Soprattutto è questa
Termine molto generico enti di cultura dichiarativo sportivo e turistico che comprende tantissime cose diverse
E quindi bisognerebbe andare a vedere in maniera molto più dettagliata no ogni singola i singoli istituti che cosa sono
Poi una buona però
Un gruppo piuttosto consistente è quello delle in prese e noi sappiamo qui che si tratta di Matin gran parte materiale promozionale possano essere riprese del lavoro
Partito politico organizzazione sindacale è abbastanza evidente che si tratterà di registrazione di convegni o di di di di comizi di manifestazioni politiche interessante molto possono questi privati iprite i soggetti i soggetti produttori per i fatti che conservano Archive di perché ci danno il una spia di un ulteriore spia del tipo di materiale conservato perché vediamo qualifiche diversissime vediamo vediamo attori vediamo musicisti vediamo
Anche persone fotografi personalità del mondo della moda e questo ci fa immaginare che tipologia di fonti
Possano conservare e molto spesso si tratta quindi in in realtà di fonti che non sono la fonte orale nel senso puro del termine cioè lei interviste suscitate ma sono quelle fonti raccolte nell'ambito della auto documentazione della propria attività
E quindi è molto importante comunque anche queste che rimangano legate all'interno dell'archivio in cui bisogna dire spesso vengono descritte come fratelli minori cioè si dice poi ci sono anche audiovisivi nelle schede nella migliore delle ipotesi si dice ce ne sono cinquanta cento quarantacinque quindici da un'idea di consistenza l'idea del contenuto la ricaviamo in grandissima parte dal produttore non in altro modo
L'ultima cosa che voglio dire mi ha molto colpito perché mettendo a paragone
I dati del censimento con i dati di si usa risulta che gli istituti che erano stati individuati dalle Soprintendenze trent'anni fa
In parte molto ridotta risultano nella risultano nel sistema informativo sono molto per chi quei e lì che sono da tutte e due le parti sono note su quattrocento su e un totale di istituti scienza siti
Quattrocentosettantasei The se noi sommiamo quelli risultano dal censimento e quelli che risultano tassi USA questo però ci fa pensa ci ci dimostra che noi abbiamo attualmente è un patrimonio di quattrocento sessantotto Soggetti che conservano fonti orali censiti cioè di cui noi abbiamo indirizzo numero di telefono possibilità di raggiungerli e quindi una base da cui si potrebbe partire
Partirà per fare cosa ecco io mi ha divertito dire seconda stagione no tutti siamo abituate alla televisione
Abbiamo la la l'inizio della seconda stagione la terza eccetera noi qui siamo alla seconda stagione di questo nostro cammino che si apre dopo il vademecum ma e si potrebbe ipotizzare alcune a attività
Che
Mi sento così di lanciare un supplemento di indagine per aggiornare e approfondire i dati posseduti istituti censiti nel novantadue bisognerebbe riprendere contatto con quelli che non hanno risposto e sollecitare una risposta per quelli descritti in si usa verificare in cosa consiste questo materiale posseduto di cui a volte troviamo proprio appena un accenno poi c'è l'enorme campo dei tanti archivi non ancora scienza siti e poi e qui intervento dell'architetto Mauro proprio ci apre degli orizzonti l'elaborazione di un unico sistema in cui far confluire tutti questi dati
Raccolti anche da soggetti diversi perché tra poco si parleranno dei avremo una presentazione del censimento degli Istituti della Resistenza esistono censimenti DiVersi metterli a fattor comune portarli insieme in un unico applicativo in un unico sistema potrebbe essere indubbiamente è una grande ricchezza è l'importante è continuare con la strada che si appella sta cioè un impegno condiviso in cui collaborino gli Istituti del ministero della cultura e anche questo
Non è così scontato i non è così banale è un grosso risultato che abbiamo ottenuto
Collaborino con la Rete degli Istituti della Resistenza e qui devo dire almeno per gli archivi c'è un'antica tradizione di collaborazione che però va ripresa e così messa a al sistema e poi quest'altro fronte dell'Università della collaborazione con l'Università che abbiamo sperimentato e di cui abbiamo molto bisogno anche perché con l'università forse si può più facilmente raggiungere tutta la come dire alla galassia dei singoli ricercatori che altrimenti a me sembra nei nostri
Nelle nostre indagini è diciamo istituzionali sono in grandissima parte sfuggiti cioè noi diamo soprattutto censito istituti poi abbiamo che materiale conservato da privati ma a volte anche ai privati poi conservano materiale che non è frutto di ricerca ma è appunto l'attore che conserva le riprese della propria la presentazione quindi è molto importante andare avanti in questa maniera condivisa e niente speriamo di poterlo operare e speriamo di volerlo fare sono sicura speriamo di poterlo fare grazie
Grazie
Grazie per questa apertura a a alle collaborazioni tra tra mondi differenti chiamerei subito la dottoressa Salvalaggio
Dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri la quale presentai il censimento degli archivi sonori e audiovisivi della Rete degli Istituti della Resistenza
Prego
E per la condivisione on line anziano faccio anche se il come imperi parziali tra suspense ospite grazie
Buongiorno a tutti intanto voglio subito ringraziare i coordinatori del del coordinamento delle per le fonti orali per aver voluto
Lasciarci questo breve spazio per presentare il Censimento degli archivi sonori audiovisivi della rete degli Istituti della Resistenza un censimento nazionale
è un progetto che nato non va avanti da sulla
Non c'è ecco un censimento è appunto un un progetto che nato nel due mila diciannove e appunto nato dal coordinamento tra l'Istituto Nazionale Ferruccio Parri e l'associazione italiana di storia orale Apu tutto dedicato in particolare alle fonti orali questo coordinamento e all'interno della rete degli Istituti della Resistenza che conta all'incirca ottanta a ottanta realtà e ne comprende tutti gli Istituti della Resistenza presenti sul territorio nazionali e nazionale e poi associazioni fondazioni che sono collegate ai temi resistenziali appunto
Licenziamento che abbiamo voluto condurre appunto e minato è stato coordinato da me Sara Zanisi Alessandro Casellato Igor Pizzi russo Mirko caratteri René Bolzano poi vorrei anche salutare ringrazio loro tutti loro per per il lavoro che abbiamo svolto insieme che è giunto da poco a conclusione saluto anche con l'occasione visto che è presente la professore sta Carucci che è un riferimento non solo per la comunità archivistica ma anche una figura di riferimento all'interno della rete degli Istituti della Resistenza e appunto una società si mettono abbiamo ripreso ma all'incirca dopo venticinque trent'anni dalle ultime esperienze di Censimento questo è il Censimento dell'ottantotto Guido da Franco Castelli e poi naturalmente mi ha fatto riferimento al censimento fonti orali degli istituti di conservazione del novantatré appunto ci siamo messi rimossi su questa base abbiamo prodotto una nuova Scheda che abbiamo diffuso tramite un form line abbiamo anche già tentato di armonizzare con alcuni dei campi di Clarín se sarà utile in futuro
E appunto l'oggetto del Censimento era s'principalmente censire mappare le fonti sonore
Visto che facciamo un censimento ogni trent'anni abbiamo tenuto uno sguardo più ampio possibile naturalmente all'interno degli istituti la resistenza le fonti sono principalmente orali quindi si registra la voce però abbiamo anche rivelato delle cioè sono state anche rilevate delle discrete quantità di materiale musicale non canoro musicale o semplicemente sonoro e gli obiettivi del Censimento era appunto raccogliere dati quantitativi quali Cat attivi sulle fonti sonore conservate dei nostri istituti
Fa un confronto quei precedenti censimenti come appunto è stato detto da poco ambito resta mole e anche monitorare la situazione dei nostri archivi
I risultati appunto sono in linea con i precedenti censimenti quindi annunciano hanno compilato la scheda vento
Ventotto istituti e però abbiamo anche rilevato un altro dato invece ci sono stati diciotto istituti che non hanno potuto compilare la scheda però hanno confermato che possiedono materiale materie le sonoro il patrimonio è qualcun i numeri appunto diamo rilevato un venti mila unità sonore odio visive tra digitali e analogiche en e i temi era presenti all'interno delle registrazioni e sono principalmente di ambito di ricerca registrazioni di ricerca di ambito storico ma anche linguistico ed è non musicologi conto e poi c'è tutta una sezione di registrazioni istituzionali quindi magari registrazioni non di ricerca ma di attività dell'ente per esempio conferenze eccetera e questione ecco una slide dei temi che sono emersi i principali temi che emergono la situazione ecco la situazione i nostri archivi che di grande fragilità perché molti istituti non dispongono di materne di risorse ENI di personale per gestire questo tipo di materiale e soprattutto appunto questo dato per cui sedici siti diciotto istituti non hanno neanche potuto compilare la scheda di rilevazione del Censimento e parla da sé ecco perché anche comunque compilare una scheda di censimento e un lavoro Complesso alcune note positive però che comunque negli anni in qualche modo anche grazie molto spesso dei volontari istituti riescono rendere accessibili questi materiali e soprattutto riescono a valorizzarli principalmente tramite progetti di didattica molto spesso
In conclusione vorrei dire che appunto con il nostro Censimento come anche i precedenti a portato alla luce la ricchezza del nostro del nostro patrimonio ma anche un patrimonio collettivo e di insomma di estreme portanza un patrimonio collettivo che è stato raccolto negli anni in in decenni di ricerca e soprattutto con l'attività veramente capillare degli Istituti della Resistenza sul territorio ma Canale e un patrimonio appunto molto ricco che ci riporta una pluralità di voci di storie di contenuti ma che anche molto fragile che quindi dobbiamo continuare a di cui dobbiamo continuare ad avere cura secondo i tre quelli che sono stati poi i tre pilastri del nostro vademecum quindi continuare andare a a a organizzare relazioni dirette per quanto riguarda la conservazione la descrizione non è e la valorizzazione e naturalmente la possibilità di che hanno avuto Istituti della Resistenza di partecipare
Al coordinamento nazionale per le fonti orali è stato veramente molto importanti intanto boccia ci ha permesso di fare rete internamente e e poi appunto ci permette di Reese polvere anche attraverso la alla prima la prima bozza del vademecum comunque a siamo già riusciti a risolvere alcune situazioni critiche specifiche dei materiali sonori conservati nei nostri istituti
Grazie
Grazie anche per il rigoroso rispetto dei tempi molto apprezzato abbiamo già visto l'utilità del vademecum appunto ce l'ha detto e l'ha dimostrato attraverso questa questa relazione darei la parola adesso
Al diacono morti Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte a distanza sarà la sua relazione dal titolo il liberal documenti sonori in voce e suono musica in archivi e raccolte Torino due mila ventuno
E adesso
Dovremmo poter essere in grado di ascoltare il collega
Nel momento di pazienza
Scusate l'interruzione
Voci propone sarà supposto sì successivo sì benissimo allora mi dicono dalla regia che possiamo pass fare alla relazione successiva che invece in presenza ed è di Piero Cavallari Istituto centrale per i beni sonori audiovisivi
La relazione dal titolo il progetto dell'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi ti racconto in italiano
Adesso
Centri pagine concluso
No lodo
Sono
Va be'nell'attesa colgo l'occasione per
Un'informazione spero utile
Nel novero delle pubblicazioni della Direzione generale degli archivi tanti anni fa quando io conobbi frottola professoressa Carlucci e fu pubblicato fono pubblica gli atti di un convegno svolta da discoteca di Stato l'intervista strumento di documentazione
A cui parteciparono insomma personalità a
Molto conosciute in questo campo diciamo di ricerca e di studio divo Diego Carpitella
Nuto Revelli Danilo Dolci insomma persone che ha sottoscritto ma penso a tanti che sono qui hanno segnato
Si trova facilmente sul web
O anche nel nostro sito dell'istituto
Allora vado direttamente all'ultima slide così sarò sicuramente nei tempi questa è un esempio ecco che un po'si porta dietro quello che è stato il viatico della vademecum no documenti presenti un archivio di varia una natura originale analogici o nati già digitali
Che poi vanno digitalizzati ecco quando prima al dottoressa Moro non ci faceva riflettere sulla questione degli sì digitalizzazione
Io sono molto molto consapevole che ancora allora la parte formativa dovrà veramente essere come si dice proprio la la battaglia più importante perché soprattutto a livello di guardia di dirigenziali ancora non c'è la conservò lezione di cosa significa un documento digitale e una digitalizzazione
Sono diciamo processi che andranno digeriti devono essere digeriti ancora molto bene da questo punto di vista comunque erano a chi erano materiali che proveniva dai più disparati voi di collegi navi sia siano dischi siano nastri siano appunto cd
In un processo di digitalizzazione perché l'istituto hanno avuto un finanziamento concorso per la valorizzazione della lingua italiana nel mondo ha coordinato questo progetto appunto di racconto italiano che già si capisce che ha delle attinenza in sintonia voti racconto la storia
Lega è stato sviluppato infatti da la stessa società da
A Damer litiga trenta provoca sconforto bene
è stato molto interessante perché tra l'altro ci ha fatto conoscere delle nuove potenzialità perché opera in questo ambito tra l'altro una l'ha fatta conoscere anche a Sandro Portelli che che Sonic se no con la piattaforma che permette aiuta trascrizione testuale di documenti sonori
Che ha raggiunto un un efficacia l'efficienza che fino a qualche anno fa era assolutamente radicalmente allontanata da raggiungere
Sono stati quindi fatti questi percorsi ecco vedete il che si inaugura riutilizzo hanno e l'importanza che siamo in un archivio questi documenti che sono nati i più disparati motivi non ci sono delle interviste che riguardano vari ambiti ma ci sono anche documenti sonori antologie letterarie pubblica della discoteca di Stato quando era incasserà dalla Presidenza del Consiglio e quindi cha cha prodotti didattici no nelle antologie di letteratura italiana tratto recitati dagli studenti della scuola d'arte dell'ago drammatica della dall'Accademia diciamo d'arte drammatica ed era la Silvio D'Amico di Roma negli anni Sessanta tante cose diventati famosi attori erano studenti allora sono stati diciamo tutti messi in questo percorso che
Ha richiesto la collaborazione di specialisti come la all'università di Siena all'università di Siena The stranieri anche e poi in collaborazione anche con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze per quello che sei ha significato anche rimodulare il soggetta a Rio proprio sulle fonti orali
C'era una laguna da questo punto di vista adesso gettare di Firenze che ha scoperto diciamo delle dei filoni proprio semantici descrittivi che non aveva considerato fino a quel momento
E ancora diciamo uno non è pubblico quello che che vi faccio vedere
Ci sono diciamo soltanto ancora delle parti che andranno però ultimate e finalmente rese visibile entro diciamo un mese probabilmente dalla fine dell'anno all'inizio dell'anno nuovo e comunque ecco
Per farvi intanto assaggiare
Quello che accadrà fra poco e che significa appunto questo percorso diciamo da che parte da documenti
I presidenti un archivio che vengono digitalizzati vengono conservati vengono riutilizzati in modo diverso da da loro diciamo coproduzione
L'originale
Qui entriamo problematicità l'Aida di del chiedo scusa per la decorazione dal computer della regia perché tardava ad aprirlo
Non ho capito completa lo motivato riunisce fra loro lo vediamo ah ecco un'altra cosa non lo non lo vedevo io è quello di casse dello scorrere verso il bar se e come faccio a va be tanto
Da qui alla possiamo anche
Uscire andare per esempio in uno dei contenitori c'è un percorso anche qui diciamo indicizzato un po'sulla scia
Del Progetto diciamo dalla Shoah Foundation poiché ha dato una direzione generale degli archivi litigare e anche noi dei ricordo che attente Ida nel nostro Paese l'unico punto dove è possibile consultare
Tutta la costruzione complessiva
Originata dalla Shoah Foundation e nel nostro istituto tutta quello dipendente
Attualmente
Lì presente non
Da parte italiana come sempre nel legal ma e tutti i vari progetti Sasha foundation solo quello sul cosiddetto lo Gavosto europeo ho qualche difficoltà perché che non vedo quello che state vedendo voi concave e qui si entra in una parte proprio volevo farvi
Non vedo più diciamo ecco questi sono diciamo sono tre
Contenitori interviste artisti architetti interviste fatte negli anni ottanta dalla discoteca di Stato a voce una parte che tratto abbiamo dato anche all'Icaro perché racconta una storia che è quello che riguarda gli imprenditori registrato erano all'inizio degli anni due mila e poi c'è una molto interessante riguarda diciamo la letteratura proprio era un po'il focus di questo progetto
La Poesia la letteratura grandi
Scrittori poeti come Bertolucci Mario Luzi insomma che sono stati sì riportare di però una loro originalità
Di quando fu realizza intervista ma anche con dei percorsi
Anche per conto dei percorsi Condi teste quasi diciamo giochi per l'insegnamento della lingua italiana molto diciamo rivolta anche a a questo utilizzo
Ed è partito diciamo in un modo e poi ha preso una
Un'importanza per noi del tutto diciamo di
Impreviste che qui è proprio la forza del racconto schiusa acconto voi si porta dietro talmente tanti contenuti che spesso ricercatore che la realizzato per un obiettivo coincidente trascura invece una potenzialità
Di tanti altri obiettivi che si porta dietro questa documentazione
Spero insomma che sarà indicativo proprio di quello che il vademecum fuori ha cercato di mettere a livello umano artistico di ciò che significa operare in questo ambito insomma ecco
E grazie
Grazie tiene
Perfetto benché
Grazie e adesso torniamo indietro nel nostro programma è e abbiamo di nuovo la parabola sperando che questa volta ci si riesca a Diego nei volti dal sorride da l'archivistica e bibliografica del Piemonte il quale si parlerà del libro documenti sonori voce sono musiche archivi in archivio e raccolte
E e gli diamo volentieri la parola prego Diego
Buongiorno tutto sentiamo zio interamente sto incrociandolo dritta
Favorire la stabilità della
Il libro documenti sonori voce un musiche energie raccolte uscito quest'anno
Edito da Regione Piemonte il Centro Studi piemontesi un libro di notevole
Di notevole Saxa sono cinquecento novantasei pagine
E contiene sessantacinque articoli scritti da ottantasette autori voi capite che se solo rileggersi l'elenco degli autori consumerà il tutto il primo tempo
è un'opera corale
E sottolineo ora e continuerò a sottolinearlo interdisciplinari
Si voleva consolidare il rinnovato interesse per i documenti sonori che anni fa
Coglieva morbo
Vuole offrire uno sguardo complessivo
Travalicando i confini tra singoli ambiti di ricerca e approcci metodologici
Alla fine consentire un raffronto tra esperienze diverse
E da dire molto molti versi
Perché beh sostanzialmente per individuare il cambio di esperienza comuni
E possibilmente
Costruire soluzioni condivise
Fare questo
Il concetto di documenti di documento sonoro no che ci ha guida atto e estremamente ampio
Includere tutti i suoni dal la la voce umana agli strumenti musicali
Dai suoni del mondo animale a quelli della natura
Al paesaggio sonoro
Anche ai suoni si estende anche i suoni che l'orecchio umano non percepisce cioè il cosiddetto mondo dell'ultrà sonoro
Il suono un abbiamo voluto sostenere Elisa Salvalaggio Demitri Brunetti e io mi sono indicato di nominare i tre curatori
E sono non può essere considerato un attributo del rinvio
Non è la sua Cenerentola per sono deve uscire da questo ruolo ancillare a un suo specifico in importantissimo al pari degli altri modi di comunicare
A una parentesi ogni sono a una precisa impronta la voce umana registrata evoca individua una persona per a tutti sarà capitato di risentire una persona che è mancata tanti anni e di risentirla viva come l'avevamo conosciuta
E in un altro campo in campo il canto degli uccelli per voglio in un bosco consente all'ornitologo di censire
Le specie che sono presenti nel vostro e il numero di individui che siano presenti per ogni specie eccezione
Qual è la struttura del per questo libro oggi
E diviso tre pagati anzi quattro ma delle due ultime sono collegate la prima parte s'intitola beni sonori ambite ambiti di ricerca comprende istituti di tutela
E conservazione e affronterà da un che affrontano le questioni metodologiche
Organizzative e istituzionali di questi istituti riguarda ovviamente documenti sonori
Una ladro protagonista di questa prima abbia dei protagonisti di questa prima parte sono un discipline di c'è e accademiche
Nei diversi ambiti di ricerca
Quindi le diverse diversi approcci metodologici tanto per andare veloci
Il Polo CIA ovviamente storia ma anche Musio logiche
Musicologia etnomusicologia scese linguistica e scienze della comunicazione ci sono regia
Più acustica ed ecco Ustica il mondo dei paesaggi sonori ovviamente non solo umanisti ma anche naturali ma anche non non di non vi esseri animati
E infine l'acustica in architettura
Al di là delle delle diversità di tradizioni che obiettivamente di terminologia tecnica sono evidenti inserirsi percorre questa prima parte del libro delle simili delle fortissimo spinelli
Che riguardano innanzitutto le problematiche di trattamento e di conservazione
La seconda parte di un gol prete essenziale sentito aveva strumenti e supporti
Vuole offrire le conoscenze di base per orientarsi nelle tecniche di registrazione
Pregherei produttivo non è non trascurando in questo di riferimenti storici allo sviluppo di queste tecnologie
Vuole soprattutto affrontare i temi della digitalizzazione l'abbiamo sentito ribadire stamattina del restauro della conservazione
Sia dei supporti enologici sia dei supporti digitali sia in quelli TG digitali originali sia originari si arrivi quelli trasferiti dall'analogico al digitale
Quindi nella terza e quarta parte
Del del volume sostanzialmente la più quella parte corposa
è una panoramica di
Esperienza in via Monte per la terza parte esperienze in Italia per la quarta parte si tratta in tutto di quaranta interventi più o meno equilibrati tra Piemonte Italia
Va ha chiarito che non abbiamo voluto fare un censimento ovviamente
E abbiamo da subito ha rinunciato qualche si ambizione di esaustività
Semplicemente il nostro è stato un tentativo per pretendere riuscì quindi rappresentare tutte le declinazioni esistenti in questo mondo dei documenti sonori ossia le tipologie gli ambiti di ricerca quindi lei tipologie dei degli esteri e che trattano questi documenti
La gamma dei territori
Quindi per il Piemonte non certo solo Torino e per l'Italia quasi non tutti ma quasi tutte le regioni isole comprese
Soprattutto la rappresentatività abbiamo cercato dei conservato
In ordine di frequenza riluttante nel libro ci sono prima di tutto le associazioni poi le fondazioni poi le pubbliche istituzioni e c'è qualche caso di singoli conservatori priva
Il concetto il sonoro che avevano voluto approntare
E estremamente ampio dicevo dalla voce umana agli strumenti musicali dai suoni del mondo normale quelli
Della natura
Non c'è tempo per raccontare la varietà direi che quando rappresentatività l'esperimento principi
Noi siamo Vietti e di questo di questa mi viene da dire
Fatti faticosa lunga un monumentale opera vogliamo per questo ringraziare tutti gli autori che hanno contribuito l'opera sostanzialmente degli autori che prescritto di quelli più di ottanta autori che l'hanno scritta non sporco hanno all'anno permessa con la loro disponibilità da produrre
Vorrei sottolinearlo elaborati originali non c'è non c'è una riga Peter riciclato perché abbiamo chiesto loro il compito di fare sintesi e di essere coerenti col progetto editoriale interprete operatori Salvalaggio Nettie sottoscritto si sono fatti carico ovviamente dei contatti e della cuore redazionale
Non è stato facile non era facile dare regole omogenee qua tutti a questa schiera di autori perché ognuno come immaginerete aveva molti abitudini tradizioni terminologie anche redazionale di differenti ci abbiamo messo un sacco di tempo
L'idea è nata dopo foto
Il corso Liliana il Piemonte sui documenti sonori addirittura del due mila quindici
Che ha dato l'inizio
Essendo il recupero di interesse credo che abbia contribuito a questo recupero d'interesse
E a passato a a convissuto come nel due seminari di Torino del due mila diciotto Recordati suoni e del due mila diciannove fonti orali in Italia
Credo che questo volume questa fatica abbia dato come risultato qual è una una cosa utile
Non una cosa necessaria niente necessarie ma sicuramente
è il punto in questo momento mi lettere poteva formare il più il punto più completo di in di divulgazione della problematica dei documenti sonori sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista della ricerca sia il
Un punto di vista culturale è un libro fatto per essere eletto da tutti no dagli esperti
E ed è fatto per divulgare l'importanza della conservazione della valorizzazione di questo enorme patrimonio culturale grazie un si ringrazia ringraziamo
Siamo un po'fuori tempo quindi procedo velocemente a dare la parola al prossimo relatore che Duccio Piccardi dell'Università degli studi di Siena il quale racconterà del precetto archivio visivo
Prego ucciso taglia tutti procedo alla condivisione dello schermo minute pazienza
Deve lo schermo
Sì sì vediamo benissimo perfetto grazie
Allora dunque si di lavoro salde grazie per per l'invito adesso vi parlerò brevemente del Progetto anch'io vivo
Che finanziata da Regione Toscana coordinata l'Università di Siena con la lavorazione della Soprintendenza archivistica durante la Toscana
Il CNR di Pisa cari l'Italia e l'unione dei Comuni montani del Casentino
Prima di tutto due parole su quale in qualche modo dai collane in collegamento che anch'io vivo e l'iniziativa il vademecum
Appunto come insomma sono due iniziative sostanzialmente che si sono svolte in parallelo in contemporanea dal finestra temporale la stessa
Più vivo sta per concludere adesso a fine novembre e soprattutto nel vedere che dava una veduta del verde però c'è un grande partecipazione nello dunque a voi perché io vivo all'iniziativa il vademecum quindi c'è stato un continuo diciamo scambio di idee realizzazioni eccetera per queste due iniziative
Un altro importante precedente perché io vivo il progetto grafico che è stato attivo nel due mila sette due mila tredici
E che si è occupata appunto sotto l'egida della Scuola Normale Superiore di Pisa riversate Siena di raccoglie digitalizzare catalogare una grande quantità di parlato e di quant'altro scampo
Questa a toscanità di fondo diciamo accomuna aggrava correttivo vivo infatti attivo vivo parte con un caso studio che il trattamento dell'archivio sonoro della cantante folk Toscana fino a Buenos
Caterina Bueno è stata appunto cantante folk e dice che lui sul campo che ha girato in lungo e largo la Regione partire anni sessanta e ha raccolto tantissime testimonianze di uomini e donne appunto che raccontano il loro repertorio musicale popolana
E quel potere viene appunto i varchi dove estremamente consistente ma è anche estremamente Complesso ne abbiamo definito quasi un caso limite di complessità chi rischia
E questo per varie ragioni sia per l'eterogeneità dei materiali contenuti c'è un po'di futura apparato spontaneo interviste spettacoli musicali compilation eccetera
E manca appunto per spesso l'Alaska RIS la scarsità dei dei materiali di corredo a queste distrazioni che rende difficile la ricostruzione dell'evento che si ha davanti
E note appunto cade nel chiunque ne è stato digitalizzato ormai qualche anno fa nell'ambito del Progetto grafo quindi alcune come decisioni tecniche per quanto riguarda appunto la composizione del vertice teorizzazioni sono difficilmente ricostruibili
E anch'io vivo nasce nel con l'intenzione di diventare un modello archivistico che si occupa sia di causa condiviso di metadati compone principali fanno internazionali
Mica unico sistema quegli archivi reali toscani raffrontare le principali questioni legali connessi agli archivi orali riproporre pur percorsi di ricerca e di diffusione al pubblico sott'conto contenuti relativi alle attività anch'io vivo stabilendo modellato attorno alla complessità della chiuso alla fine al governo ma ovviamente sperabilmente verrà esportato in altri ambiti toscani e non nel tempo Danny rimane vorrei proporre un piccolo approfondimento su ciò che noi intendiamo per ecosistema quegli archivi orali che forse è la parte un po'più come dire originale anche un po'Rizzante diciamo così di perché io vivo
Il nostro sistema è di fatto un'infrastruttura web un flusso di lavoro che consente che offre una conservazione a lungo termine delle per gli atti di audio
Sale nel cuore diciamo di questa infrastruttura web c'è la piattaforma ex danse che ha ormai una storia abbastanza lunga archivistica italiana
Che appunto c'è stata consegnata dalla sua casa produttrice le gesta
Con la possibilità appunto di renderla modulare ovvero di poter aggiungere alle funzionalità a base di danse
Altre nostre funzionalità sviluppate ad hoc per si appunto per quanto riguarda dell'interfaccia esterne anche di funzionalità crudamente inserite in stanza propellente la data Arossa aveva risposto di lavoro sugli architravi
Istanze di per sé pubblicità già una struttura consolidata per creare archivi sierico conservative che di unità documentali
Questi concetti sono un po'alla base diciamo al cuore della la concettualizzazione archivistica reattivo vivo
Proprio perché è più vivo propone un approccio bottom-up nella creazione del nell'edificazione dei documenti
Mette a punto il riassunto brevemente cosa intende per bottom-up si parte appunto dalla creazione di una copia conservativa perché io vivo da una semplice zonazione ad alta fedeltà ad alta risoluzione
E poiché attraverso un processo di non sampling di copia della copia conservativa si va a creare una copia di lavoro che viene lavorata da alcuni per farci della nostra piattaforma quintali seduti con le anteprime
Ovvero delle interfacce di che consentono di restaurare il contenuto sonoro laddove sia in qualche modo inascoltabile e poi una volta appunto restituita la sua interezza e la sua scorta divisa
Permette di descrivere questi materiali ed arrivare appunto a una colazione attivisti
Il frutto di questo flusso di lavoro è l'individuazione del documento sono tenuta documentale che noi definiamo come la ricostruzione di un evento comunicativo nel caso della Kyo quello potrebbe essere semplicemente un concerto o una inchiesta sul campo
E tutto questo appunto russo è necessario spesso perché quando si ha a che vedere soprattutto con digitalizzazione di Matera logici
Troviamo appunto non rispondenza non esatta tra un supporto avvicinati d'azione e il documento l'evento comunicativo potrebbe essere sfarzo in più file oppure semplicemente un fine dovrebbe contenere più eventi comunicativi
Quindi diciamo è una specie di operazione di collage intellettuale concettuale che il può permetta l'archivista di raggiungere all'integrazione del documento
E non abbiamo pensato soltanto agli archivi certi ovvio ma anche a Sky fruitori dell'oralità degli archivi orali sette ricerche per studio
E abbiamo appunto sono sperimentando un'interfaccia di accesso di vedete quanti prima
Interfaccia d'accesso che sarà protetta da un servizio di identità severa considerata lariana
E che si presenterà essenzialmente come un servizio studi screening dinamico
In cui appunto l'ascoltatore potrà accedere al documento e aveva davanti a sé un pure agenti con licenza di qua descrizione dei contenuti del Fai laudi umana mano per il Fai l'audio scorre e va avanti temporalmente
Lo avrei concluso questo appunto la lista dei collaboratori del Progetto che se vi interessa approfondire arrivati aspetti particolari di Attilio vivo rilascia anche una piccola vista di combinazione che sono già uscite sul tema grazie mille
Bene
Grazie
A buccia e adesso passiamo la parola a Leonardo Mineo dell'Università degli studi di Torino il quale ci parlerà della mia via degli archivisti un precetto ha mai Ica comuni Trento prego buongiorno a tutti vi sentiate
Partita la condivisione
Sentiamo e vediamo grappe finissimo grazie a tutti dell'invito a questa iniziativa a cui io unisco il rammarico per non essere in presenza premetto subito che Leonardo Mineo e oggi è soltanto look se un Doni mo'dietro il quale si cela in realtà il gruppo di lavoro composto dai colleghi Andrea Giorgi e Pasquale Orsini a nome dei quali oggi terrò questo mio brevissimo intervento telegrafico oserei dire e che ringrazio
Il progetto di cui vi parlo rappresenta il felice incontro fra tre disponibilità potremmo dire la prima in ordine rigorosamente alfabetico è quello dell'Associazione nazionale archivistica italiana che oggi rappresento che in concomitanza con il il suo settantesimo anniversario di fondazione nel due mila diciannove se è impegnata nell'organizzazione di diverse iniziative di studio sullo stato me soprattutto sulla storia anche della professione attiviste ha nel nostro Paese
Sulla base di un'analisi storica fondata su una ricognizione ad ampio spettro delle fonti inclusa quella di testimonianze orali
La seconda disponibilità e quella dell'istituto centrale degli archivi all'epoca diretto da Stefano vitali che ha sostenuto materialmente e chiede impegnato come abbiamo sentito dalle parole dell'attuale direttrice Delli Carri Sabetta reale che saluto e che ringrazio nella realizzazione del portale di racconto la storia nell'ambito del sistema archivistico nazionale
E infine la terza disponibilità è stata quella del Dipartimento di lettere e Filosofia dell'Università di Trento presso il quale è attivo il laboratorio di archivistica discipline del documento che ha offerto a dare dai proprio un supporto tecnico scientifico per la raccolta delle fonti orali o di un visibile alla luce
Delle per della dell'esperienza consolidata che il laboratorio ha maturato nella raccolta di queste fonti l'occasione del cinquantenario della fonda sono dell'ateneo in Trentino Occorsio ricordiamolo nel due mila dodici nell'ambito del quale è stato realizzato tra gli altri Progetto la memoria dell'università
Da questa da questo felice incrocio è nato il Progetto la memoria degli archivisti fonti orali sul mestiere di archivista in Italia che si è poi costo l'obiettivo di raccogliere un certo numero di significative testimonianze in merito al mestiere del dell'archivista da parte di quanti donne e uomini hanno operato nell'ambito dell'amministrazione archivistica ma non solo o poi dell'insegnamento universitario in materie storico documentari a partire dai primi anni Cinquanta del secolo scorso
Campagna interviste è stata avviata nella primavera del due mila diciannove e da subito purtroppo come potrei fare facilmente immaginare un forte rallentamento a causa della pandemia
Che Ciampi Vito per un lungo periodo di proseguire nel nostro giro d'Italia che tuttavia abbiamo in animo di completare speriamo in tempi rapidi
L'obiettivo dunque che il progetto è stato quello di raccogliere quante più testimonianze fosse possibili sulla base delle risorse disponibili tra quanti avessero che grato soprattutto nell'amministrazione degli archivi di Stato e qui vedete un collage diciamo così di di quanti sono stati intervistati finora tra quanti avessero operato nell'amministrazione soprattutto nella ma non solo nell'amministrazione degli archivi di Stato
Secondo un criterio per così dire secondo una cesura Pellizzari te tanto care agli attivisti che è stata quella di coloro che fossero entrati avessero iniziato il mister dell'archivista prima della nascita del ministero dei beni culturali e ambientali che come sappiamo data rimonta alla fine del mille novecentosettantaquattro
Tra il febbraio del due mila diciannove ed oggi sono state raccolte ventidue interviste filmati rispetto alle venti inizialmente previste con l'obiettivo successivo e questa iniziativa è in avanzato in corso di completamento di attalo gare indicizzare pubblicare on line le sul portale di racconto la storia le interviste raccolte mediante l'elaborazione di un apposito Tesauro Spell indicizzazione dei singoli file digitali che ne consentiranno la fruizione
Ma perché e qui diciamo così vado a concludere pensare ad un progetto del genere
E chiama in causa quanto ha detto questa mattina Antonella Mulé in apertura del seminario sull'importanza del raccontare perché il mister archivista e lo faccio mi sia perdonata nasce quella Pavone che amava la civetteria della citazione archivistica
è un mestiere che quelli quali sono chiamati a raccogliere le dita di lavoro che dovremmo lasciare meritino anche per quanto è possibile le cognizioni dell'esperienza dato agli ufficiali precedente e mestieri scriveva nel mille ottocentosettanta attivista torinese per trovare al suo direttore Nicomede Bianchi
Alle prese col progetto di istituzione di una Scuola di Paleografia Archivistica presso l'Archivio di Stato di Torino
Che le generazioni da attivisti proseguo la citazione che si succedono siano senza interruzione imperfetta comunicazione di idee e che il filo dire delle tradizioni direi quasi familiare della corruzione
Impone righe
Così Baila tratteggiava così uno dei top poi da sempre legata al mestiere dell'archivista Distaso in particolare quello cioè della trasmissione da una generazione all'altra del bagaglio di nozioni e competenza accumulate nel corso di intere vite professionali
Destinato solo in minima parte a venire condensato iscritti o canonizzato negli archivi maggiore attraverso gli insegnamenti delle scuole da chi mi spiava le grafie diplomatica i sapere archivistico è stato a lungo e e ci sarebbe da chiedersi se continua ad esserlo tradizionalmente trasmesso è un paradosso nei tempi la memoria scritta
Attraverso la tradizione orale e come ogni mestiere degno di tal nome attraverso l'apprendistato durante il quale è d'uso rubare con gli occhi più che con prendendo nota tutti e disinvoltura dei colleghi più anziani
Non solo archivisti testimonianze ce l'hanno dimostrato nell'orientarsi ad esempio nei labirinti dei depositi a prima vista impenetrabili
Per i novizi al loro ingresso in archivio
Se tuttavia nel romanzo di formazione degli attivisti di Stato italiano
Non è raro imbattersi in autorevoli maestri e ne abbiamo sentiti fuori e dentro i propri istituti è stata soprattutto la rete di relazioni e la capacità di coesione di ciascuna generazione a svolgere un ruolo fondamentale colpisce anche va detto le dinamiche spesso emergenziali che nei nostri istituti hanno governato l'avvicendarsi delle leve archivistiche nella lunga storia dell'Amministrazione archivistica italiana
Sia sotto l'egida del Viminale sia sotto quella del Collegio Romano Bai rilevata infatti la scarsa propensione ad accompagnare le progressivo uscite dei propri dipendenti con le missioni periodiche programmare di personale
Oh sì da consentire di Sereni potremmo dire passaggi di testimone
La custodia ininterrotta dei saperi archivistici da trasmettere Stackhouse si periodicamente messa a rischio o talvolta addirittura mancata come ben sanno per esempio colleghi entrati nell'amministrazione del due mila diciotto
Questo precetto modestamente spera di contribuire a tenere accesa la fiammella di quella continuità grazie
Grazie al collega Leonardo Mineo anche per il rispetto dei tempi e peraltro il suo il suo tema il senso del suo intervento è perfetto per quest'ultima parte che sarà brevissima naturalmente
Ma la vogliamo significativa la sezione intitolata verso il futuro il tavolo di lavoro per il prossimo biennio con i nuovi coordinatori a me è stato dato l'onore di chiudere e e questa questa chiusura è uno sguardo al futuro un passaggio di testimone tutti insieme noi del del gruppo di lavoro abbiamo deciso che era opportuno cambiare di i nomi dei dei coordinatori in un in una sana alte Manzato in un costume forse poco italico di di modificare i ruoli Emma in cui crediamo molto
Ci sono nuove cinque nove persone che avranno il compito di portare un pochino avanti il lavoro compiuto o in questi due anni
Soprattutto adesso abbia abbiamo anche imparato qualcosa su quali quali sono i temi che possiamo affrontare intanto la trascrizione hanno i molto Carra
L'allargamento dei dei membri ci sono delle discipline che non so che forse sono sottorappresentati a questo tavolo e quindi potremmo pensare a a a tirar dentro nuove nuove anime mantenere questo appuntamento fisso di questa giornata che è simbolica ed è ed è ormai come dire il nostro momento di bilancio
E poi aggiornare il vademecum alla luce anche dei cambiamenti degli aggiornamenti giuridici se ce ne saranno ai degli avanzamenti nello studio
Le persone che che tutti insieme abbiamo deciso di di di coinvolgere sono per vado in ordine alfabetico e rigoroso ordine alfabetico sono per quanto riguarda l'Associazione Italiana di Scienze della voce Eisler
La professoressa Chiara celata chiede tanto tutte le persone sono qui in sale lo dico per chi è connesso a distanza
Poi per il per il ministero Silvia Filippini il Elena Musumeci
E sono anche se in stanza in aula Elisa Salvalaggio per l'Istituto Nazionale Ferruccio Parri la rete degli istituti e la storia della resistenza che abbiamo ascoltato e poi Patrick curvo per l'Associazione italiana di storia orale anch'esso qui presente in aula
L'aspetto positivo è che queste persone coprono anime molto diverse e di nuovo abbiamo una rappresentatività disciplinare
Dentro il il tavolo di lavoro diverse istituzioni diverse associazioni e quindi a loro ma il nostro più affettuoso augurio per continuare a lavorare tutti insieme naturalmente noi tre non è che scappiamo ci vediamo per per l'eternità ma saremo qui insieme
A continuare questo percorso faticoso ma estremamente formativo forse credo
Di poterlo dire a nome sia di mera di Maria Francesca e di Alessandro o dei percorsi più formativi della mia vita in cui io ho imparato molto oltre che lavorato ecco quindi sotto questo di questo sono grata davvero a tutto il gruppo di lavoro i nomi di tutte le persone di tutte le istituzioni sono nelle prime pagine del vademecum
Visto che abbiamo sforato un pochino i tempi non sto a leggerlo però ecco è accessibile a tutti tutti lo possiamo vedere in Rete
Ringrazio le persone che si sono prodigati e per il buon funzionamento della della mattinata
Lo la persona che ha fatto il supporto tecnico ringrazio
Di cuore tutte tutti i partecipanti al tavolo di lavoro e tutte le persone che da stamani sono rimaste collegate fino adesso con pazienza e con e compassione grazie di nuovo a tutti
E ci rivedremo tra un anno sempre per questa giornata
Per i beni audiovisivi grazie ancora