Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì otto giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi in gran parte ruotano attorno al vertice del G sette che si terrà nel fine settimana in Cornovaglia nel regno unito partiremo dall'intesa raggiunta dai ministri delle Finanze del G7 a proposito di un nuovo sistema per la tassazione delle multinazionali vi proporremo due editoriali e uno da le mondo che parla di accordo promettente sulla fiscalità mondiale l'altro dal Financial Times l'accordo fiscale del G7 un'opportunità per un che in Changing per una sorta di rivoluzione a livello internazionale e poi sul vertice dei capi di Stato e di Governo in Cornovaglia leggeremo
In particolare il Financial Times Gideon Racman nel commentatore del martedì
Il G7 l'ultima chance dell'Occidente per guidare il mondo il summit di questa settimana deve adottare iniziative forti su Compeed e clima sempre far saltare insieme lo segnaliamo a vari articoli dedicati a questo appuntamento il Big Red cioè l'allargamento una pagina di analisi è dedicata alla Cina l'interrogativo che viene posto nel titolo del questo l'Europa sottoscriverà il piano di Gio Weiden per far fronte per rispondere contenere la Cina l'Unione Europea è diventata più scettica su Pechino
Ma alcuni leader europei sono preoccupati dalla prospettiva di una nuova guerra fredda alimentata dalla retorica di Washington
Altro tema di cui parleremmo riguarda invece l'Unione europea e immigranti ne abbiamo già accennato sabato con un editoriale di le monde la legge approvata dal Parlamento danese
Per subappaltare i richiedenti asilo a Paesi extra-europei
Oggi leggeremo El Pais l'anima dell'Europa è la posta in gioco di questa vicenda che mostra la corsa verso il basso in termini di rispetto dei valori e delle norme internazionali sulla questione migranti partiamo però dall'accordo raggiunto dai ministri delle finanze del G7 sa abbattuto su un nuovo sistema di tassazione a livello globale
E dall'editoriale di oggi di le Monde un accordo promettente sulla fiscalità mondiale il titolo scrive il quotidiano francese
L'iniziativa presa sabato dai ministri delle Finanze del G7 costituisce una tappa decisiva verso una rivoluzione del funzionamento della fiscalità mondiale
Sostenendo l'idea di instaurare una liquidarmi un'aliquota minima di imposizione
Sui profitti delle multinazionali Stati Uniti Regno Unito Canada Germania Francia Italia Giappone si danno finalmente gli strumenti per fermare la corsa al ribasso fiscale che ha dominato l'economia mondiale negli ultimi decenni
La riforma si articola attorno a due pilastri il primo mira ad accordare nuovi diritti
Ai paesi in cui le multinazionali hanno i loro clienti i loro mercati senza avervi né sede né sussidiarie filiali
Nuovi diritti di tassazione le somme verrebbero poi condivise tra gli stati secondo una chiave di ripartizione che resta ancora da definire
Il secondo pilastro porta su una aliquota di imposizione minima una grande società che sceglie come sua sede una giurisdizione a bassa imposizione
Dovrà versare la differenza tra il tasso che viene praticato in quel Paese il tasso in vigore in quelle in cui realizza effettivamente i suoi profitti grazie a queste nuove regole le grandi imprese non avrebbero più interesse a manipolare la loro contabilità per concentrare i loro profitti nei paradisi fiscali
E questo permetterebbe secondo le Monde di arginare il dumping fiscale degli altri
Per il quotidiano francese occorre salutare positivamente questa svolta agisse
Massimo impone prudenza sulle modalità di applicazione che verranno discusse prima nel quadro del G venti e poi all'OCSE la prima questione che si pone riguarda il numero di società coperte da questo dispositivo
Per il primo pilastro viene evocata la cifra di un centinaio di multinazionali e questo è poco rispetto il numero di società che abusano dell'ottimizzazione fiscale tanto più che alcuni settori come l'industria dei minerali saranno esclusi
Inoltre in corso un'intensa l'Hobbit per esentare le società finanziarie questo non è giustificabile
I negoziatori dovranno stare attenti a fare in modo che la chiave di ripartizione permetta infine in paesi in via di sviluppo di ottenere la loro giusta quota di tazze
C'è poi un'altra questione importante l'ammontare della liquidi aliquota minima resta delle decidere su questo piano le ambizioni sono già state riviste al ribasso d'inizio aprile gli Stati Uniti avevano proposto il ventuno per cento
Due mesi dopo siamo a almeno il quindici per cento
L'Hammond ricorda poi che Google Amazon Facebook hanno salutato positivamente i risultati del G7
Ma questo pone due interrogativi se questa riforma è così benvenuta perché queste imprese
Usano tanta immaginazione per pagare il meno tasse possibili
Il loro entusiasmo rivela cinismo oppure sollevo rispetto ai limiti di una riforma che avrebbe potuto danneggiare molto di più i loro profitti detto ciò il Progetto resta comunque promettente teoricamente una volta trovata un'intesa in modo coordinato a livello internazionale
Ogni Paese potrà andare oltre l'aliquota del quindici per cento
Le opinioni pubbliche hanno dunque la possibilità di continuare a fare pressioni sui loro dirigenti affinché ci sia almeno distorsione possibile tra le aliquote pagate dai giganti del digitale
E quelle di una piccola e media impresa locale
Più che un quadro rigido questa riforma dà impulso a una dinamica i dirigenti leader ora devono avere il coraggio di cogliere questa opportunità per riprendere il controllo di una fiscalità che tali si erano lasciati sfuggire di mano così
Le Monde nel suo editoriale ti oggi anche anche far Fontanin sia un editoriale di ieri
Esprimeva un giudizio positivo dell'intesa raggiunto a sabato by ministri del finanze
Del G7 il titolo e questo l'accordo fiscale del G7 un'opportunità per un invece hedging
Il modello proposto è imperfetto ma molto meglio del sistema di oggi scrive il quotidiano della siti per quattro decenni le aliquote per le multinazionali sono show scesi in una corsa al ribasso internazionale cosa che ha permesso alle grandi imprese di ridurre
Il carico fiscale spostando i loro profitti verso giurisdizione con bassa imposizione
L'accordo dello scorso fine settimana tre ministri del G7 offre un'opportunità di cambiare radicalmente le cose per invertire questa tendenza e assicurare che le grande impresa di hanno un giusto contributo alla ripresa apposta
Pandemia perché tutto ciò abbia successo però le grandi economie mondiali ora dovranno fare di più che apporre una firma su un'intesa ma secondo il Frasson Times nel loro interessa farlo questa chance di riforma del sistema non deve essere perduta o rimaniamo sul Financial Times maledizione di oggi per parlare anche del vertice dei capi di Stato e di governo del G sette che si terrà nel fine settimana
In Cornovaglia Gideon Racman egli dedica il suo commento settimanale il G7 l'ultima chance dell'Occidente per guidare il mondo l'articolo
E anch'io e presente in qualche modo i punti chiave non solo il ruolo dello cedente ma anche la risposta in particolare alla Cina
Che l'amministrazione by the ne sta cercando di organizzare scrive il quotidiano della City summit internazionali vanno e vengono tra foto più orti uniti e comunicati mai letti
Ma il summit del G7 in Cornovaglia potrebbe essere uno di quei rari eventi che contano davvero per i singoli Paesi coinvolti per l'alleanza occidentale per il resto del mondo
Per Boris Johnson che presiede l'incontro a una chance di rispondere all'impressione che si ha un peso leggero cinico e di dimostrare che è in grado di pilotare un incontro internazionale importante
Il primo ministro britannico deve anche dimostrare che i Global Blue ritenne più di un semplice slogan per Jo Baier nel suo primo viaggio all'estero come presidente degli Stati Uniti questa è un'opportunità per dimostrare che l'America è tornata by the m'ha detto chiaramente che intende unire le democrazie del mondo per rispondere alle minacce
Di Russia e Cina
Il Presidente americano avrà un incontro bilaterale con Johnson seguito da tre summit con alleati democratici G7 la NATO infine l'Unione europea
Prima di un testa a testa con la di virtù utile a Ginevra il suo obiettivo di portare un messaggio di unità
Dall'America e dei suoi alleati di fronte al presidente russo
Il vertice del G7 invierà però anche un messaggio indiretto alla Cina la propaganda di Pechino e che l'Occidente in declino inesorabile
Un summit del G7 di successo potrebbe rinvigorire l'idea che l'Occidente può fornire leadership leadership globale
Con un'alleanza tra democrazie
Non solo a livello occidentale ma anche in Asia e nel resto del mondo
è l'identità del G7 come club di democrazie che gli dà di nuovo significato in un'aerea di crescenti tensioni tra la Cina e l'Occidente
In sette Paesi Stati Uniti Regno Unito Francia Germania Italia Giappone Canada si erano incontrati per la prima volta negli anni settanta la fine della guerra fredda la Russia era stata invitata
E il G otto ma poi è stata cacciata di fuori dopo l'annessione della Crimea né due mila e quattordici la grande sfida per la rilevanza del Gsi secondo video a raccomandare è quella degli declino economico mondiale la quota che rappresentano il sette paesi come sottolinea Renata duo un della chat Manaus negli anni settanta i paesi del G7 contavano per circa l'ottanta per cento del PIL mondiale oggi siamo circa il quaranta per cento durante la crisi finanziaria globale del due mila otto un gruppo più ampio di Paesi rispetto al G7 cioè il G venti portò il mondo fuori dagli scogli il successo del G venti nell'organizzare un'azione internazionale per evitare una depressione
Diede l'impressione che il G7 fosse superato Donal Trump aveva deriso il gruppo come datato
è la rinnovata determinazione dell'amministrazione by intende rispondere a Mosca e Pechino che ha fornito al G7
Una rinnovata ragione di esistere per compensare il problema del peso del G7 rispetto l'economia globale
Il gruppo spiega
Il di piovra Hackman ai a
Identificato quattro invitati a questo summit Australia India Sudafrica Corea del Sud il fatto che tre dei quattro ospiti siano Paesi asiatici
Dimostra il ruolo del gruppo nel voler rispondere a Pechino ma diverse delle questioni centrali nel nell'agenda del summit particolare pandemia clima in commercio alla fine richiedono la cooperazione cinese
Queste sono questioni globali che non possono essere risolte senza la partecipazione del Paese più popolato al mondo la seconda più grande economia
L'approccio del G7 a questo dilemma sembra essere di fornire leadership pratiche morale per creare le condizioni di un accordo globale
Esempio dirà ma nemmeno l'intesa sulla tassazione delle multinazionali
Del fine settimana
La questione chiave in Cornovaglia sarà se il G7 può trovare altre iniziative pratiche che vadano al di là degli slogan
Sulla necessità di vaccinare il mondo di azzerare le emissioni o di avere un commercio libero ed equo
Sul coté diciannove il passo più ovvio e aumentare in modo consistente i finanziamenti per Kovacs
Stati Uniti Regno Unito farebbero bene iniziare a donare più dosi paesi in via di sviluppo prima di aver completato la loro vaccinazione in patria
In termini di politica interna questo potrebbe essere difficile ma se il G7 non affronterà la sfida la Cina diventerà il motore della vaccinazione globale
E poiché la Cina è la principale fonte di emissioni al mondo sarebbe futile per il G7 andare da solo sul clima il gruppo può però lanciare alcune iniziative
In termini di leadership per esempio porre fine ai sussidi per l'industria del Carbone
La conclusione dirà non è questa una pandemia globale rappresenta una sfida enorme per il summit del G7
Una crisi globale però fornisce anche un'opportunità unica di dimostrare leadership il G7 deve coglierla anche perché potrebbe non ricapita are più così Gideon Racman o dal Financial Times abbiano detto nel sommario
Va segnalato il Bigio Reed una pagina di analisi oggi dedicato al piano di
Di by the di unire le democrazie
Quanto meno occidentali ma non solo per contenere la Cina la domanda che si pone a fare son Times se l'Europa
Sottoscriverà questo piano di by the perché si l'Unione europea diventata più scettica su Pechino ma alcuni leader sono preoccupati della retorica da nuova Guerra fredda che arriva da un osceno intorno il pezzo firmato dai corrispondenti di Washington e Bruxelles
Molto lungo vi rinviamo dunque a questo questa analisi del Financial Times che poi ieri ha pubblicato un interessante articolo che invece riguarda i rapporti tra Cina e Italia
Mai Johnson e Davide Ghiglione Mario Draghi fissa i toni del raffreddamento dei rapporti tra Unione europea Cina
L'Italia ha cambiato direzione da quando aveva firmato due anni fa la Beltrami pro Dini certi cioè la nuova via della seta
Scrivono scrivono i corrispondenti del quotidiano della City
è stata l'acquisizione fallita di un azienda italiana con un poco più di cinquanta dipendenti che ha dimostrato fino a che punto sia andato in crisi uno dei più grandi successi diplomatici della Cina in Europa nel due mila diciannove l'Italia aveva sorpreso i suoi alleati americani ed europei quando il governo di coalizione populista dell'epoca era diventato il primo membro del G7 a sottoscrivere va be'alterno rondini certi della Cina
La firma avvenne durante una visita di Stato del presidente cinese Shi Jinping raccordo portò l'Italia in prima linea nella battaglia di Pechino per il potere l'influenza globali
Due anni dopo Mario Draghi a firmato discretamente in silenzio un decreto che ha posto simbolicamente fine al corteggiamento dell'Italia da parte della Cina
Contenendo la testa di ponte di Pechino nell'Europa occidentale
La mostra di Draghi assegnato un decisivo spostamento dell'Italia verso una politica estera che lui stesso aveva definito come fortemente europeista e atlantista
La mossa fa anche presagire un più ampio ripensamento dell'Unione europea nelle relazioni con la Cina così tra l'altro il Financial Times però se andate a leggervi
La più ampia analisi sull'Unione europea si scopre che in più dubbiosi di una rottura in qualche modo di una politica più aggressiva nei confronti di Pechino si trovano a Berlino il governo di Angela Merkel in particolare la servitù che da questo punto di vista non ha cambiato molto le sue posizioni
Per chiudere invece migranti Unione Europea Danimarca l'editoriale di ieri di El Pais
L'anima dell'Europa il titolo il parlamento danese la scorsa settimana approvato una legge secondo cui i richiedenti asilo che arrivano sul suo territorio saranno trasferiti in un paese extraeuropeo dunque verranno analizzate le richieste di protezione internazionale e eventualmente sarà garantita
La relativa protezione essenzialmente si tratta dell'abdicazione di uno dei principi fondanti dell'Europa moderna
La volontà di offrire rifugio a chi fugge da persecuzioni orrori legge è stata promossa da un governo guidata guidato dai socialdemocratici Premiere mette Frederiksen
In un inquietante il sintomo del trionfo culturale dell'ideologia di estrema destra in materia migratoria
Il Governo danese ha chiarito pubblicamente qual è il suo obiettivo se fai domanda di asilo in Danimarca sai che verrà e trasferito in un Paese fuori dall'Europa e quindi speriamo che le persone smettano di chiedere asilo in Danimarca le ragioni spiega spiega il Paris sono elettorali l'obiettivo del governo è zero rifugiati
è un esempio di una deriva che poco a che fare con i valori dell'Europa
Ci fermiamo però oggi do David Carretta una buona giornata con Radio Radicale