"L'emittenza televisiva riordinata" (legge Mammì)

Qualcosa dall'ICI rispetto a questi inquinamenti mafiosi che riguardano le emittenti locali private siciliane
Ma seguiamo il ragionamento al giorno è giorno e mezzo chiedo scusa il mezzo ma io lo lascio al ministro questo incarico perché io spero di fare la televisione di farla in una certa maniera
Ritengo corretto la teoria sarebbe qui lei se no non c'è dubbio e soprattutto ringrazio il ministro che ha parlato alla televisione locale sono uno dei mille quattrocento che cerca di rimanere sul mercato con dignità e fare impresa è cosa molto difficile e con la legge Mammì credo
La legge Mammì e dopo quattordici anni di appesa di lotte di battaglie di cercare di ottenere quel giusto che ci aspettavamo da una disposizione legislativa
Dopo avere cercato di perorare e la nostra causa delle vere un un bacino d'utenza che ci potesse consentire di potere vivere sul mercato quando poi è stata applicata è stata approvata la legge ne abbiamo visto i risultati siamo rimaste veramente scoraggiato
I principi per i quali i gruppi nazionali potevano essere titolari di tre reti nazionali non è valso per il locale
Il principio per il quale in un mercato dove la presenza di tre reti RAI
Non poteva non avere la presenza di tre reti commerciale
Non è valso nel locale allora non si capisce perché noi non possiamo avere sinergie nel suo locale mentre il nazionale si a me sta bene che nazionale ci rendiamo conto che nazionale debba avere tre reti per potere sopravvivere non mercato dove la RAI fa grossa concorrenza
Dovrà usufruisce di un canone di pubblicità
Quindi per potere stare alla pari sul mercato necessita di certi flussi finanziari mano comprendiamo perché non a livello locale questi flussi finanziari e non li possiamo trovare oggi noi siamo l'emittente come noi in Sicilia forse siamo no veramente un esempio per tutti Italia ci sono tre gruppi editoriali e televisivi locali
Che fanno circa il quaranta cinquanta per cento di informazione noi occupiamo oggi cento dipendenti abbiamo quattro sedi staccate e facciamo il quaranta per cento di informazione al giorno
Nel novantatré alla fine del mille novecentonovantadue
Diciamo circuito Italia sette dovremo essere abbandonati per la raccolta pubblicitaria da Publitalia questo significa che noi perderemmo tra noi Italia sette e circuito Cinquestelle Sipra circa cinquanta miliardi di introiti
Non avremo come recuperarle sul mercato
Ci fu detto in sede di approvazione che non potevano consentire che due gruppi come la RAI come la Fininvest potevano controllare altri Circuiti questa cosa ci ha fatto semplicemente sorridere perché mentre da una parte si consentiva che il gruppo Fininvest giustamente mantenesse terminate posizioni noi non potevamo per rimanere sul mercato in una certa maniera abbiamo dovuto dismettere alcune televisioni perché ce ne hanno consentito solo una definitiva una intere provvisoria quella si capisce perché in sede provvisoria alla fine dei Serianni che faremo licenzieremo le persone le manderemo a casa non si comprende bene
Noi continuiamo ad investire perché ci crediamo in questo settore e riteniamo che dobbiamo fare
Un lavoro serio dobbiamo entrare a casa della gente portare un'informazione diversa un'informazione allontanare i partiti perché come giustamente diceva il dottor Ciancio non abbiamo né padroni né padrini riusciamo a fare informazione libera al di fuori di tutto è al di sopra di tutto
Un'altra cosa importante questo lo chiedo al ministro va signor ministro si impegni a fare una piccola modifica questa legge Nanni che ci consenta almeno due televisioni in ambito locale e che consenta alle grandi concessionarie nazionali di gestire almeno un circuito di tipo locale
Non è concedere qualcosa alla Fininvest e concedere qualcosa alle private
Oggi il mercato programmi e in mano due grosse società
Sai scisse e Rete Italia non c'è altra strada non abbiamo dove andare a recuperare programmi o produciamo ad altissimi costi o facciamo porcherie non c'è soluzione a questo problema
Tutto ciò non può neanche possibile neanche questo è stato possibile il piano di assegnazione alle come quello del re si conclude però no non Babini cinque minuti ancora giocatrici va bene che siamo piccoli e neri mai Tondato
Perché è vero
Perché in genere dagli americani come cani nei locali magari me
Il piano di assegnazione frequenta sarò rapidissimo e il piano effetti M fatto dal ministro ma mi quando abbiamo avuto il piacere che il ministro Vizzini con la sua trasparenza ci ha messo a disposizione il piano abbiamo visto e Poste pazzesche lei pensi che una televisione parlo della mia perché la conosco con i video tre tolto il canale a Catania canali a Siracusa canale Messina canali a Trapani da chi eravamo emittente regionale anzi della più che cosa eravate
Fortunatamente il piano è stato rivisto gli si sta lavorando sopra purtroppo si sono allungati un po'vivente ma pazienza autore letta soffriamo un poco aspettiamo un poco ma può darsi che otterremo qualcosa in più grazie
Ecco diamo adesso la parola
Allora giornalista rappresentante del Giornale di Sicilia di chiedo scusa ma non ricordo il giorno
Io sono Giuseppe Mazzone
Sono il capocronista del Giornale di Sicilia di Catania sostituisco condirettore Pepi che credo che sia una delle prime vittime della pechinese stamattina era a letto
E naturalmente chiede scusa
Quando ho saputo stamattina di dover partecipare a questo dibattito ho cercato un po'di fare il giornalista cioè ho chiamato un po'in giro anche i nostri corrispondenti per vedere a che punto e l'attuazione della legge Mammì concretamente poi nelle realtà
Di periferia
Intanto o ho avuto conferma della ricchezza di questa realtà che
Quella delle emittenti private
Della ricchezza e anche della naturalmente della grande confusione che esiste c'è ci sono i mittenti senza notiziari ci sono i tempi che ne fanno molte ci sono emittenti senza direttori professionisti e via così dicendo
Ma soprattutto quello che mi ha fatto
Come dire sorgere un quesito che voglio soldi voglio porre subito al ministro Vizzini
Era posto un corrispondente un nostro un giornalista pubblicista di quelli che nei Paesi fanno un po'di tutto fanno i corrispondenti vogliono fare la radio vogliono fare la televisione
Cioè
Questo nostro collaboratore diceva il problema vero è che in questo momento è impossibile creare da zero nuove emittenti
Capisco che questo possa aggiungere confusione alla confusione già esistente
Ma credo che sia un problema anzitutto costituzionale oltre che sostanziale cioè ovunque possibile far nascere dei giornali belli brutti poveri o ricchi però forse non è così per le emittenti c'è probabilmente oggi chiunque voglia a suo diritto al di là delle infiltrazioni di cui parla il direttore Calarco che credo che esistano che siano esistite in alcuni casi anche provate di di capitali mafiosi si ricorda altro che abbiamo l'esempio di Trapani per esempio perfetta avvertiva ma al di là di questo però credo che ci sia anche l'altro aspetto cioè se domani se domani mattina un gruppo di imprenditori di giornalisti di persone di vogliono far nascere una una televisione privata in qualunque posto della Sicilia o d'Italia che possibilità hanno ecco io ho finito con questo quesito così anche riguadagna il tempo dell'amico Branca
Allora
Io vorrei fare una piccola premessa
Io sono siciliano sono nato a Palermo cinquant'anni fa
Non lo pochi forse non non tutti lo sanno ve lo dico perché mi interessa chiedere il pizzo questo ma perché non è possibile parlare di Sicilia di qualsiasi argomento senza toccare il problema della mafia non si può parlare di
Una cosa francamente
è uno dei motivi per cui me ne sono andato venticinque anni fa anche se ritengo che questo sia un fenomeno che debba essere combattuto ma non è possibile che sia come il prezzemolo che c'entri sempre e comunque la ma
Basta i professionisti della mafia come diceva il mio amico Leonardo Sciascia
Credo che abbiano un po'esagerato allora vogliamo ripropone di tornare alla l'argomento per il quale sì siamo stati invitati al dibattito e cioè la riforma della riforma dando immediatamente la parola a Gianni letta al quale l'avevo tolta
Ma io telegrafo varia secondaria manca telegraficamente
Al presidente ma anche a nessuno nemmeno Silvio Berlusconi sogna
Una RAI gettiti data come lui ha detto ridotta cioè a fare soltanto un po'di informazione pedagogiche è noiosa
Nessuno pensa a una RAI soltanto come un grande Dipartimento scuola educazione Dio ce ne guardi Lara il cerchio è una grande azienda ricca di una fortissima professionalità che ha una splendida tradizione fate l'ottima televisione esempio in Europa e nel mondo noi vogliamo conservare nel sistema televisivo misto un'azienda con una grande capacità competitiva come la RAI di oggi soltanto e qui comincia il dissenso dal presidente manca
Vorremmo che vivesse nel mercato seguendo le regole del mercato senza privilegi anacronistici propri del monopolio ma che non possono resistere in un sistema di libera concorrenza e che non rincorre essere soltanto l'ascolto anche quando questa rincorsa inutile
Perché il privato il network nazionale che vive solo di pubblicità
Ha la necessità di rincorrere i grandi numeri nell'ascolto perché solo con un grande ascolto arriva la pubblicità in maniera sufficiente a tenere in vita l'emittente
La RAI lo ha detto lo stesso Manca che ha il tetto la RAI
Che nella legge centotré quella che pilota vuole riformare
Ha come fonte primaria il canone e solo come fonte accessoria e secondaria la pubblicità
E non ha bisogno di rincorrere assolutamente i grandi numeri perché non ha bisogno di depennare pubblicità oltre certi limiti perché ha il tetto
E non è ha bisogno perché è il cannone quindi noi vorremmo un sistema che forse sì competitivo ma secondo certe regole
E non secondo certe degenerazioni perché in nome di un primato di un orgoglio aziendale che qualcuno aveva forse esageratamente considerato buttato nella mischia finisce per far smarrire a tutto il sistema
L'elemento fisiologico della competizione per degenerare nella patologia di una concorrenza selvaggia con una lievitazione dei costi per l'uno e per l'altro dei soggetti che assolutamente abnorme è un problema molto importante
Sul quale col presidente ma anche ci siamo misurati mille volte ho voluto soltanto accennarlo perché non rimanesse la sensazione che noi sogniamo delle cose impossibili per limitare o condizionare o che o ghettizzare la RAI
Ma permettetemi anche una brevissima replica al mio amico Ciancio
E mi dispiace perché non vorrei che suonasse minimamente polemica tant'è che l'amicizia la considerazione che io ho per lui lui ha fatto il pianto
Che tanti editori di carta stampata fanno e ha voluto onestamente dichiarare all'inizio che vedeva da parte la sua casacca di editore televisivo perché altrimenti quel discorso rischiava di venire inficiato dalla sua stessa doppia veste
Ma quello che vorrei dire questo
è vero
Che rispetto all'investimento globale del mercato pubblicitario
La percentuale della carta stampata negli ultimi anni è diminuita perché è aumentata quella del mezzo elettronico radiotelevisivo ma a parte che questo è un fenomeno mondiale
Che nessuna legge Mammì io Vizzini potrà mai arrestare perché fa parte della fisiologia dei sistemi informativi moderni
A parte questo
Ciancio dimentica e come lui tanti suoi e miei amici della Federazione editori che questo mercato della pubblicità era un mercato assai statico che non era mai cresciuto più dell'inflazione che era rimasto alla soglia dei seicento settecento miliardi di investimento globale annuo fino a quando non è arrivata sul mercato quella forza travolgente vitale che è stata la televisione commerciale
Perché questo mercato è stato svegliato promosso potenziato inventato dalla televisione commerciale
Che lo ha portato da quei seicento settecento miliardi all'anno a sei mila sette mila miliardi l'anno e allora certo
Che la percentuale e diminuita ma vorrei chiedere a Ciancio
è meglio essere il trentadue per cento di sette mila o il quarantadue per cento di settecento perché queste sono le cifre e le proporzioni
La stampa era il quarantadue per cento di settecento miliardi oggi è il trentadue trent'
Fa il paio col pianto di certi latifondisti che hanno tanta Nostalgia del monopolio perché certa nel monopolio esitava meglio perché evitava soli
Ministro Vizzini stanno così le cose come le ha descritte Gianni Letta o in modo diverso
Ma intanto continuiamo così tra poco bisognerà fare distribuire dei fazzoletti perché qui piangono tutti
E poi invece ho l'impressione
Che in buona sostanza
Non ci sia moltissimo da piangere
Io voglio riprendere un'osservazione di Pirrotta
Che ha avuto la ventura di
Nascerà Palermo cinquant'anni fa io non l'ho conosciuto perché anch'io sono nata a Palermo ma sono arrivato molto dopo e quindi non ebbi la fortuna
Di conoscerlo
Ebbe non propriamente
La questione della mafia dei controlli antimafia lo dico perché è giusto parlarne poi farò anche un'altra osservazione io ho incontrato proprio questa mattina a Roma
L'alto commissario per la lotta alla delinquenza mafiosa gli ho consegnato l'elenco di tutte le domande di concessione per l'emittenza radiotelevisiva gli ho chiesto il massimo di collaborazione di fare tutti i controlli
Possibili per evitare le infiltrazioni avendo io stesso ho dichiarato pubblicamente che se per concedere una licenza di porto d'armi si fanno tanti controlli
Per dare una licenza di fare telegiornale di fare informazione controlli bisogna farne ancora di più
O contemporaneamente scritto a tutti i prefetti d'Italia dando provincia per provincia all'elenco delle domande relativi alle loro Province è cominciata sabato mattina
A Napoli una riunione coi prefetti dalla Campania per illustrare il senso dell'iniziativa lunedì a Palermo con i prefetti della Sicilia e così andrà avanti per tutte le Regioni mi sia consentito di dirlo non soltanto del Mezzogiorno perché
Una volta tanto per finirla con la storia
Che dove c'è l'epicentro si ferma il terremoto quando c'è un epicentro il terremoto si diffonde e quindi ho l'impressione senza volere fare graduatorie tra le città che i controlli vanno fatti dalla Valle d'Aosta
Sino a Pantelleria e non soltanto nel Mezzogiorno
Su questo ci sarà la massima attenzione vorrei fare un appello visto che sono qui alla RAI e alla Fininvest
Ringraziando per lo spazio che viene dato all'informe l'informazione sul fenomeno della mafia
Sulla sui delitti
Perché giusto che su questo ci sia il massimo dell'informazione ma per ricordare ho già fatto con alcuni direttori di telegiornali lo voglio fare pubblicamente
Che mentre non si deve diminuire il numero dei servizi nei telegiornali su questi eventi
Ci si potrebbe anche ricordare che la prima dell'opera c'è anche a Catania Palermo e non soltanto a Genova ci si potrebbe ricordare che l'Università di Catania di Palermo e di Messina sono delle università nelle quali si fa cultura ad altissimo livello e che sarebbe arrivato il momento
Nel quale
Alle redazioni della RAI oggi dalla Fininvest e mi auguro domani nel senso che mi auguro che facendo telegiornali la Fininvest voglia fare una relazione anche in Sicilia si chiedano servizi sulla vita dalla società civile di quest'isola per presentarla al Paese in tutti i suoi aspetti mafia compresa ma non soltanto quello della criminalità mafiosa quindi questo lo ritengo un patto molto importante
Poco fa è stata fatta una domanda singolare che è quella dici ma come non si può fare televisione se ci sono imprenditori che decidono domani mattina di fare una televisione ma lettere non è e le possibilità dell'etere nonostante la tecnologia non sono infinite
C'erano dei termini per presentare delle domande che erano termini nei quali le domande potevano farle sia coloro che facevano televisione sia coloro che intendevano fare televisione faccio un esempio
A livello nazionale c'è una domanda dell'editore Rusconi che non fa televisione attualmente che vorrebbe farla
è evidente che in fase di prima applicazione della legge a parità di condizioni la legge ci impone di preferire chi Gialappa
Ma se uno che non fa televisione ci presentasse avendo fatto la domanda per tempo un progetto migliore di chi la fa noi preferiremmo il Progetto migliore
Detto questo mi riaggancio alla domanda sul futuro
Cosa fare nell'immediato futuro beh io butto sul tappeto due temi
Secondo me la legge va modificato io non ho molto insistito in queste in questi mesi sulle modifiche della legge perché essendo siciliano mi viene sempre in mente Tomasi di Lampedusa il Gattopardo
Non volete non voglio fare l'immagine dare l'immagine del ministro che aprendo una grande tavola rotonda sulle cose da modificare intanto non applica la legge che c'è io credo che il mio primo compito era ed è quello di andare alla prima applicazione della legge e poi pensare a una modifica è un cambiamento della legge che certamente mi ha bisogna di grandi e soprattutto deve colmare lacune rispetto ad argomenti che non furono affrontati per tempo una prima non voglio fare esso spaventare nessuno una prima modifica
Io credo che oggi una pianificazione di tipo quinquennale o di sei anni porterebbe a cacciare si neanche un ministro dell'Unione Sovietica e non un ministri italiani
L'idea che ci sia una con un de che ci siano delle concessioni non sulla durata perché la durata deve essere anche correlato al fatto che l'imprenditore fa investimenti e deve avere certezze nel tempo ma ingessata
Per un periodo di tempo così lungo senza scontare che ci sono processi di innovazione tecnologica che in corso di concessione possono portarci ad abbassare le potenze a migliorare il segnale a dare più spazi certamente mi pare una visione un po'già superata quindi su questo ragionamento dovremmo farlo non per dare incertezze a chi opera ma per consentirci in corso di concessione di fare aggiustamenti che possono migliorare la qualità del servizio
E oggi in sei anni nel settore delle telecomunicazioni certamente succedono cose fantastico
Conclude la seconda e concludo
Un tema che manca nella legge sull'emittenza
Il satellite
Ecco io non vorrei che noi discutessimo adesso per un periodo lungo dalla televisione di ieri e di oggi senza occuparci mai dalla televisione di domani
In questa legge non si parla dalla televisione da satellite io credo che il nostro Paese corre il rischio di arrivare mentre oggi io non ritengo oggettivamente uno dei primi se non il primo per lo spettacolo televisivo che offre al rispetto al resto d'Europa oggi l'Italia corre il rischio di diventare fanalino di coda sulla televisione del domani
Abbiamo ancora i margini di tempo per affrontarla in termini di investimenti in termini di pluralismo io mi auguro di poter aprire un grande tavolo di ragionamento
Sulla televisione da satellite che coinvolga pubbliche privato che è coinvolto un bond all'industria nazionale perché si tratta di scelte e di politiche d'investimento del Paese per cercare di non essere buoni ultimi in quella che è la grande scommessa del futuro in un Paese che oggi produce uno spettacolo che oggettivamente con lasciatemelo dire senza distinzioni di RAI o Fininvest una volta tanto e non perché voglio essere il portatore
Di improbabili PACS
O peggio ancora di pastette che non interessano che credo non debbano interessare nessuno ma credo che complessivamente il pacchetto di spettacolo televisivo offerto complessivamente dalle emittenti italiane sia oggi uno dei migliori al mondo e abbiamo il dovere di tutelare questo primato anche per il futuro grazie
Al presidente manca vorrei fare una domanda riallacciandomi a un'affermazione fatta dal ministro Vizzini non adesso ma nel suo intervento precedenti
Il ministro ha detto che bisogna sulla riforma della riforma dovrà consentire ai giornalisti cioè a quelli come me giornalisti della RAI di fare maggiore libertà informazione cioè di fare un'informazione molto più libera meno legata con i lacci e i lacciuoli dei vari partiti
Per io posso dare solo molto brevemente una mia personale esperienza
Contrariamente a quello che si crede non è assolutamente vero che i giornalisti della RAI siano legati alla informazione da censure o da lacci e lacciuoli
L'unica cosa vera che non ho nessuna difficoltà a riconoscere e che debbono amplificare
Le iniziative del partito di riferimento per il resto hanno totale e assoluta libertà di scrivere o di dire tutto quello che vogliono mentre la stessa cosa che sia chiaro perché bisogna che questo la gente poi lo sappiate la stessa cosa riguarda i giornali della carta stampata la stragrande maggioranza dei giornali della Cassa San
Non possono i giorni per esempio la FIAT o il Corriere della Sera non si può permettere di fare un inchiesta sul macchine chi FIAT che non funzionano la Repubblica non può fare un'inchiesta sui computer dell'Olivetti che fanno vanno in tilt un giorno sì e il il giorno dopo pure quindi
Queste cose valgono ahimè per quanto riguarda tutta la stampa italiana e con vorrei chiedere al presidente manca lui che è stato giornalista della RAI in tempi ormai quanto tempo fa
Vent'anni fa e che comunque ha seguito da parlamentare e poi da presidente della RAI la vicenda del giornalismo radiotelevisivo anche per la carta stampata come lo vede questo questione
Ma Pirrotta
Bravissimo affatto a domande ha già dato una risposta
Quindi io non posso che confermare il fatto che se c'è una difficoltà per i giornalisti della RAI non è in difetto ma in eccesso fino a che non che non debbono dire qualche cosa ma forte devono dire qualcosa di più
E cioè appunto o a secondo dell'area politica nella quale collocato il giornale radio del telegiornale devo dare più spazio al certe tematiche piuttosto che altre però oggettivamente c'è una assoluta libertà per i giornalisti del servizio pubblico
Ed è assolutamente falso che vi sia una mancanza di autonomia anzi direi che a questo punto i vista io so che ancora stamattina ho letto che muri alti
Di contraddici aspramente su questo punto io sostengo che i giornalisti
Del servizio pubblico sono più liberi dei giornalisti della carta stampata preciso per i giornali siciliane mi che mi riferisco ai giornali che sono di proprietà non di editori puri come ormai il novanta novantacinque per cento
Dei giornali italiani perché per esempio quando si discuteva in Italia
Sui limiti di velocità la notizia se qualcuno avesse letto soltanto la Stampa di Torino o il Corriere della Sera non avrebbe mai saputo e se non ci fosse stata la radio e la televisione e qualche giornale concorrente Elisa Italia si discuteva dei limiti di velocità
Quando c'è stato il referendum sul nucleare
Su nessuno o quasi i giornali tagliando si parlava del referendum sul nucleare perché il referendum sul nucleare si faceva perché le grandi industrie inquinano naturalmente le aree territoriali per cui da un punto di vista di garanzia
Di imparzialità io continuo a sostenere e continua a sostenerlo fino a quando non ci saranno editori puri in Italia che i giornalisti RAI Radiotelevisione sono sicuramente più autonomia e più liberi dicono dalla carta stampata e mi auguro che la concorrenza con i privati dal punto di vista televisivo si faccia al più presto
Come dire competitiva ed è agguerrita sia pure in termini fisiologici e non patologici perché questo migliorerà ulteriormente l'informazione
Radiotelevisiva
Detto questo io ho risposto alla domanda che mi è stata posta io vorrei fare due brevissime osservazioni a proposito dell'impianto di cui parlava di Zini in particolare per il le televisioni locali lo dico perché considera il problema delle divisioni locali una ricchezza
Da non disperdere per tutto il sistema televisivo e credo che il ministro Vizzini
Non ne ha parlato ma insomma sicuramente lo ha ben presente possa far molto con il regolamento di attuazione per il sostegno alle televisioni locali mi riferisco sostanzialmente a tre punti fondamentali che sono nel regolamento uno la possibilità di dare la diretta alle televisioni locali
Secondo quello di ampliare la zona di collegamento per le televisioni locali e terzo quello di regolare la pubblicità
Delle amministrazioni pubbliche per le televisioni locali il che può rappresentare una svolta importantissima per la vita delle televisioni locali
Quindi da questo punto di vista mi pare che l'attuazione
Della legge Mammì può portare al l'attuazione non della legge l'attuazione attraverso il Regolamento che è di competenza del ministro ed è una competenza molto larga di importante tanto è vero che si parla di un forma di delegificazione da parte del Parlamento ma sciando appunto al governo al ministro
Una una forte dose diciamo così di autonomia in questo campo quindi io ho l'impressione che attraverso l'attuazione dei migliori locali possono averne dei benefici molto importanti e questo sarà sicuramente una ricchezza
Per tutto il sistema radiotelevisivo ultimissima osservazione
è difficilissimo direi quasi impossibile polemizzare con Gianni letta e che non gli ha una molto felpato ma allora perché lo lo è sul serio voglio dire è il suo carattere cioè non non dico che sia c'è c'è se anche dell'abilità cioè tutte e due le cose c'è una vera signorilità intellettuale e c'è anche una abilità e tuttavia io lo faccio con altrettanto rispetto
Dice Letta e non ci debbono più essere privilegi io sono totalmente d'accordo direi che privilegi con la legge Mammì non ce ne sono più rispetto
Al servizio pubblico rispetto ai privati c'era il problema della diretta il problema della diretta è stato superato direi che in qualche misura in questo momento e Letta sa
Insomma quanto lo dica
Con sofferenza reale e in questo momento il servizio pubblico rischia di essere penalizzato da una situazione legislativa non chiara mi riferisco per esempio allo sport dove la televisione la RAI
Paga centodieci miliardi per la privativa
Alla lega calcio e e attraverso un comportamento come dire un po'spregiudicato dei privati e anche di varie televisioni locali private ma anche del ma anche della della Fininvest praticamente noi paghiamo a vuoto centodieci miliardi perché di fatto con la distanza di qualche secondo viene rubata la privativa e praticamente il servizio pubblico vede vanificato quindi altro che privilegi
Diciamo di penalizzazioni del servizio pubblico è seconda
Aspetto il secondo a questione beh ormai come Dio voglio dare un dato un dato preciso
I grandi ascolti della RAI Gianni non sono più fatti con lo spettacolo di evasione io porto un dato ultimo parte li posso portare i dati dei telegiornali la guerra del Golfo i fatti dell'ottantanove la rivoluzione democratica in Unione Sovietica dell'agosto scorso cioè che portano appesi che applichi eccezionali di ascolto della RAI ma io voglio portare un dato che è recentissimo di questi giorni la nuova edizione di Fantastico
Non ha fatto più di sette milioni sette milioni e mezzo l'Achille lauro affatto otto milioni di ascolto quindi come dire su questo il servizio pubblico effettivamente non è la guerra dell'Audiencia il problema vero è è quello che ormai e la RAI sul terreno proprio della informazione della fiction del ruolo di servizio pubblico effettivamente una grande televisione che il baricentro del sistema misto italiano
Ed è ormai largamente un punto di riferimento
Per tutto il sistema televisivo europeo largamente anche per il sistema televisivo mondiale penso che questo debba essere assunto non come un fatto di guerra all'interno dell'azienda Italia ma con una grande ricchezza che pubblico e privato up nel campo della televisione e questo dobbiamo farlo valere particolarmente in vista ormai del mercato europeo fare della televisione italiana il suo compresso un grande baricentro del sistema radiotelevisivo della Europa unica
Ecco vorrei chiedere al direttore della Gazzetta del tutte
Accampati anagrafica del signore Robert diceva rispetto a questo non lo chiamerei nemmeno conflitto a questa concorrenzialità fra le televisione pubblica la televisione privata
Lui che è un attento lettore oltre l'ascoltatore o del telespettatore oltre che letto
Come la vede cioè dove dottore pensa che va corretto il modo di fare televisione della Fininvest e anche delle televisioni private locali e il modo di fare previsioni dalla RAI
Ma guarda io dedico questo poco fa dicevo della diserzione del Parlamento perché nel periodo settantanove ottantatré
Le direttive che erano state date alla RAI ed erano state rispettate ed eravamo nel periodo degli anni di piombo io fui uno di quelli che presentare in serata commissione vigilanza una sorta di mozione perché non si riprendessero in primo piano i brigatisti dietro le sbarre che lanciavano messaggi di esaltazione e che erano quindici punto il motivo limitazione
Ebbene io dico che la televisione italiana un grandissimo merito storico cioè il servizio pubblico e irrinunciabile soprattutto perché il servizio pubblico ancora e a difesa della lingua italiana
E noi non dobbiamo a un certo punto sottovalutare ha incidenza negativa di un artigianato della comunicazione
Dove la vittima e i telespettatori
E la vittima è la formazione del cittadino italiano se questo Paese dal mille novecentocinquantacinque ad oggi ha potuto raggiungere una omogeneità
Dalle Alpi a Pachino lo deve alla televisione per servizio pubblico
Eccole derisione locale non parlo di quella del mio amico Bracco del mio amico Ciancio ma con una diffusione e la lingua italiana va a pezzi il vocabolario e ridotto al minimo come utilizzazione c'è quest'aspetto sostanziale di un Paese in cui i dati del censimento per l'ottantuno io non mi stanco mai di ripeterlo
Perché ad un certo momento la sorpresa e il generale i dati del censimento l'ottantuno che sono stati ripubblicati adesso per via del censimento del novantuno
Danno uno spaccato sociale del nostro Paese che è da terzo mondo
Gli analfabeti puri sono il quattro virgola cinque per cento contro i laureati che sono il tre virgola cinque
La fascia la dorsale della Società Italiana quanta l'istruzione e per il cinquantotto virgola due per cento dentro la licenza dalla scuola elementare
Ecco perché non vorrei essere cattivo a Nicoletta dice va be la delusione faccia culture e ne facciamo il resto è perché la facile presa con la parola parlata con lo spettacolo di evasione il cinquantotto virgola due lo cattura
Lasciando alla fascia del dieci virgola due di poter eseguire altre vicende di ordine culturale ma la Regione ha una sua importanza formativa
Una importanza formativa la quale servizio pubblico non ha mai abdicato
Certo ci sono momenti di questa crisi che non sono imputabili alla gestione del consiglio di amministrazione tutta una situazione che in me evolversi nel nostro Paese politica e sociale
E per quanto riguarda la mafia all'amico Perrotta vorrei dire
Io sento l'orgoglio di parlare della mafia perché non sono uno di quelli che lascia l'esclusiva sulla mafia ai signor Santoro e Costanzo
Diamo la parola Mario Ciancio poi chiudiamo
Velocissimo io ringrazio il ministro Di Giglio devo dargli atto che sotto il suo ministero la lo studio per l'applicazione della legge ha avuto un salto di qualità voli di un tocco di classe
E con questo credo di dare atto pubblicamente di una verità
Per quanto riguarda il mio amico Gianni Letta non ho mai pensato minimamente di poter competere con lui nella dialettica io lo conosco da trent'anni
Quindi so che è un maestro assoluto devo dirgli che sono pienamente d'accordo con lui quando dice che Silvio Berlusconi è un genio della pubblicità
Noi dobbiamo ringraziare tutti Silvio Berlusconi per avere fatto crescere la pubblicità nel nostro paese e io sono il primo a ringraziarlo
C'è solo un problema di limiti in Germania la televisione ha il dieci per cento
Di fatturato pubblicitario rispetto al sessanta della stampa in Italia il il cinquantuno virgola sette contro il quaranta e qualche cosa noi pregheremo Silvio Berlusconi di essere moderato solo questo grazie
Ecco io non non voglio polemizzare con loro mio amico Calarco sono anche sia ci sono vediamo pure parecchio
In considerazione anche del fatto che probabilmente quello che lui pensa della tradizione di Santoro Costanzo
Lo penso anch'io scusa Perrotta non glielo volevo farlo se Fazio perché cinque il presidente della RAI ma perché quando parlate di mafia nella televisione il servizio pubblico non invitate mai
Nessun esponente delle testate del Meridione vero ideologo è legato alle lobbies io vi posso dare io posso dare l'elenco preciso che tutti gli interventi di ogni giorno di ogni essere garanzia dalla RAI alla Fininvest in cui hanno delegato è appaltato a giornalismo del nord perché poi
Rispetto alle logiche su due antimeridionalista razzista disinformato antistorico appartato
E non cioè noi abbiamo per legare a un giornalista Emiliano una chiave di lettura che spezzi la spirale perversa
Degli scandali pelle pilotati in Sicilia di cui ha fatto le spese anche qualche esponente locale perché lì c'è stato poi il coraggio di un giornalista Enzo Biagi di dire chiaramente come stavano le cose queste cose l'avrebbe potuto dire noi perché il mercanteggiamento
La
Il il tele pilota mento delle degli scandali in questa nostra in Sicilia guai alla lista tutte e nessuno lo denunzia ma voi trincerandosi Eddie pensando al giornalismo del Meridione
Senza farlo accedere alla parola parlata signori abbia dato un riferimento del del censimento all'ottantuno sarà migliorato due tre per cento da quello del novantuno
Ma le fedi proprio come diceva M colpito la frase De Vizzi lo faccio per un fatto di Algeria perché ci troviamo la parola parlata uccide più del piombo
E qui con le parole parlate con gli scandali si stava uccidendo una parte della Sicilia che vuole rimanere onesta e che vuole far progredire e decollare economicamente questa Regione
E questo sud che deve che deve subire condannato
Ad un destino albanese
Quel vestirà albanese che fa sì che un Governo poco serio del due agosto del mille novecentonovantuno fa la legge
Per finanziare il completamento del progetto del ponte e quando vede che la società per il ponte stava rispettando gli impegni con la finanziaria del novantadue ha tolto i quaranta miliardi
Però far fare il ponte sullo Stretto ha poi non porre il problema della presentazione del progetto dal ponte per fare la ironia il sarcasmo il dileggio contro i siciliani ecco prive regionale questa è la realtà italiana è la televisione non si è mai
Bel minata un ristorante
Aiutare il traffico un servizio speciale
Su questa vicenda dal ponte che non è una chimera
Non è un momento di esaltazione o di fantasia ma è una concreta realtà la previsione non ha speso un minuto su questa vicenda per accertare come stavano i fatti per e permettendo così Ghezzi
Continuasse nel dileggio nel sarcasmo sul ponte dei sospiri Napoleone aveva rilevato abbiamo capito se interesse privato allora Cominardi ammonisce ovvio proprio vi ringrazio di essere venuti
E Oboe metto prima prima di tutto c'è il ministero il lo onorevole mancati presidente ma anche
Fra poco ritornerà ad essere onorevole quindi non mi sono sbagliato
Che deve fare
Voglio fare un accertamento naturalmente
Sulle cose che ora ha detto Calarco voglio far l'accertamento perché mi convincono del resto
Come dire già un anno fa in questa stessa sede abbiamo affrontato la questione
Del comportamento dei mass media sul problema della mafia e del comportamento anche delle televisione
Naturalmente io mi permetto di dire che c'è anche un problema di responsabilità complessivo della società siciliana delle istituzioni siciliane del modo come se si rapportava questo problema perché non è naturalmente tutto come dire no che viene allora io dico questo io mi impegno informalmente a accertare la situazione e in base agli accertamenti fatti a far provocare
Nel giro di poco tempo alcune iniziative sia a livello di televisione del livello di radio
Con i direttori dei giornali meridionali e siciliani in particolare per affrontare questi temi perché mi pare giusto che sia vero la stampa locale cioè i diretti interessati cioè il punto di mediazione
Che è rappresentato dall'informazione siciliana che possa portare una parte una come dire una parola
Di equilibrio e una parola di responsabilità per cui tra Brera e vedrete sugli schermi della televisione i direttori d'occhi loro decideranno dei giornali siciliani affrontare questo problema
Ecco diamo la parola ai ragazzi su
Intanto vorrei ringraziare il presidente della RAI manca e il dottor Gianni Letta per la possibilità che ci ha dato intervenire qui stasera nella presentiamo istituti di Catania
E penso di tutta la Sicilia perché come noi anche loro
Hanno le nostre idee
Il presidente della RAI sa benissimo di cosa si parla cosa si scrive tutti i giorni
E cosa parlo di cosa parlano i mass media di questa nostra città che alto rischio per la delinquente la devianza minorile e cosa si racconta di noi
Ora vorrei leggere un articolo pubblicato sulla Repubblica del ventidue marzo delle tante dell'ottantanove pubblicato da Giorgio Bocca
Che cosa occorre ancora per capire che a Catania a Palermo a Napoli e Reggio Calabria
Non c'è più una società degli onesti che difende i suoi diritti e combatte la delinquenza ma una società di rassegnati di impauriti di ricattati e magari di complici o di via Campari che accettano la mafia
E la camorra come istituzione come contro l'inevitabile il territorio e dell'economia con cui bisogna venire a patti quassù distante
Io credo
Che noi non siamo qua sto io sono sicuro che anche il nostro ministro delle Poste tre comunisti delle poste e telecomunicazioni Vizzini che è siciliano che conosce la Sicilia conosce i problemi della Sicilia sa che noi non siamo questo
I bambini della scuola elementare Armando Diaz hanno scritto una lettera al presidente della RAI pionieri Chiara Daniela vi leggerà
Dici
è indirizzata a lei simbolicamente va indirizzata a tutti Carabba Barraj nell'antico lasciamo di presenza ma ci rivolgiamo Hutter lancia la come papà Reinhard
è una drammatica satura nella gli armadietti perché siamo perché amiamo Catania perché
Non sono a Catania e la nostra città la mia ma la Sicilia perché siamo siciliani e l'Italia perché siamo italiani industry genitali non hanno fatto il servizio militare in Sicilia per la Sicilia ma in Italia per l'Italia i nostri soldati morti in guerra sono matti
Per la Pavia che è l'Italia ne vagliano amare anche l'euro avrebbe amministrato il mondo ma non sappiamo come comunicare con loro chiusa la Vuelta ci perché tu sei va Marray
Noi chiediamo con tutto il cuore di aiutarci a realizzare questo nostro desiderio in televisione non si fanno mai dei programmi per far conoscere veramente la nostra terra Etheridge lettere giornali parlano sempre di morti ammazzati e di altre cose molto brutte
La Sicilia molto bene anche le persone sono molto generose erano a terra dal cercherà di Profumo di Chiavari che Lanzarote che non sono quelli che servano per portarli al cimitero per i ragazzi morti così giovani
E che perderà la vita giorno per giorno nella nostra terra ci sono anche molti bambini riparare che noi abbiamo a rischio raccolta va rispettato ed affetto ti preghiamo di ascoltare chi vuole chiedertela spazi è giusta per una causa giusta
Ciabò verrai un forte abbraccio che parte il calare del la
Questa è una lettera scritta da bambini di scuola elementare ora qui stasera il dottor Gianni Letta e anche il presidente manca
Hanno confermato il presidente manca confermato la promessa fatta ci l'anno scorso
In aree Oporto
Col questore di Catania il professore Scuderi
Di darci uno spazio in televisione per fare conoscere i però molto della Sicilia
Il dottor Gianni Letta ex presidente direttore del tempo
Ha dato spazio assolti
Allora possiamo cominciare
Nel programmato del questa festa sta scritto che questo dibattito dovrebbe essere incentrato sulla difficile attuazione
Della legge Mammì la legge sull'emittenza pubblica privata
Se non che ci siamo accorti mentre venivamo qua siamo venuti un po'tutti in aereo da Roma
Che la il tema non è che sia molto appassionante perché in realtà l'attuazione della legge Mammì e affidata nelle mani del ministro Vizzini qui accanto a me che poi tutti conoscete ministro Vizzini che ha la rara virtù fra i politici
Di essere un uomo che conosce il la l'ironia anzi l'autoironia
E ha liquidato
La difficile attuazione della legge Mammì dicendo se fosse stata difficile non l'avrebbero affidata a me
Allora allora ovviamente questo dimostra che l'hanno affidato in buone mani perché se non fosse stato capace non lo avrebbe detto invece lui sa bene che cosa fare
Quello per cui è stato nominato allora abbiamo pensato invece di fare un dibattito sempre interessante che comunque consente di intervenire anche sui problemi legati all'attuazione della legge di riforma
Sulla può un problema che di cui si è cominciato già parlare parecchio sui giornali in televisione ed è la riforma della riforma radiotelevisiva che come certamente ricorderete fu approvata dalla metà degli anni Settanta dopo anni e anni di i patti
Può cioè Touré in Parlamento presentazioni di varie proposte di legge eccoci qui
E io vorrei introdurre molto brevemente questo argomento chiedendo innanzitutto al ministro Vizzini di spiegarmi una cosa
Come voi tutti sapete io sono un giornalista sono un giornalista del TG due e sono stato anche per anni giornalista della carta stampata
E so perché faccio questo mestiere ormai da ventitré anni
Che la massima aspirazione di un giornalista è quello di lavorare al mondo c'è un giornale che sia totalmente sganciato da qualsiasi potere il potere politico potere economico il potere finanziario più più idea
Allora il problema che si pone nella di cui si è parlato giorni relativamente alla riforma della riforma e come fare perché la RAI
Diventa riformando sì non sia più lottizzata come si dice non sia più monopolio dei partiti e soprattutto dei tre partiti maggiori e cioè la DC il PSI e il PD
Come è possibile fare questo quando tutti sappiamo che per esempio i giornali della carta stampata tutti i giornali tranne qualche eccezione che però conferma la regola sono legati anche loro ad un potere che il potere economico
Intendo dire
La stampa o il Corriere della Sera non c'è dubbio che fanno sempre cercano di fare sempre gli interessi del resto legittimi della Fia
Il Messaggero per fare un altro nome fare gli interessi della Montedison cioè della famiglia Ferruzzi
Allora se questa riforma della riforma
Significherà che la RAI TV dovrà cambiare editore e cioè che gli editori non dovranno essere più i partiti politici a chi affidare la proprietà della Rai
Secondo me questo io faccio sono soltanto una mia illazione
E la quadratura del cerchio perché non c'è possibilità di affidare la proprietaria qualcosa di importante di serio qual è il servizio pubblico a qualcuno ha degli enti o comunque a del istituzioni
Che garantiscano meglio di quanto possano garantire a tutt'oggi fatte salvi tutti i difetti che sono grandissimi che la televisione italiana
Affidati dicevo all'editore politico ecco cominciamo subito a chiedere al ministro Vizzini come pensa di risolvere questo propone come pensa che si potrebbe risolvere
Interventi brevi cinque minuti e la naturalmente voi comprenderete bene che
La presenza di Pirrotta qui era per fare domande facili
E consentirci di rispondere brevemente con grande tranquillità e lo dimostra
Il primo tema che ha messo
In discussione in questo nostro dibattito ecco io credo che più che da ministro dal delle Poste questo è un tema cui
Un approccio va fatto
Da politico da dirigente politico la Rai si trovi in una situazione
Che oggettivamente
Anomala perché c'era un azionista
Che il Liri
Che però non determina gli amministratori e commesse
Si dicesse
A
A Gianni Letta o a Silvio Berlusconi che indipendentemente da chi detiene il pacchetto di maggioranza della Fininvest il consiglio d'amministrazione glielo nomina un altro organismo e così avviene in RAI dove poi l'azionista dell'IRI ma gli amministratori vengono nominati
Dal Parlamento
Io partirei da un'altra considerazione guardando quello che succede
In questi giorni che successi in queste settimane le polemiche sempre più aspre per la ripartizione tra le reti
E le accuse tra un un partito dell'altro per lo spazio che viene dato rispetto a determinate trasmissioni a partire da un dato
Che compiacere dico come mia valutazione Boscia
La RAI Radiotelevisione italiana a oggi May nelle sue strutture giornalistiche nei suoi telegiornali a mio avviso un pacchetto complessivo di giornalisti di altissima e ottima professionalità
Che poi qualche volta per non dire spesso
Vi siano dell'influenza e per cercare di prendere sulle notizie sullo spazio da dare da questo a quel leader
è un altro ragionamento è che io partirei intanto da un dato quello di dare maggiore libertà
Ai giornalisti ai direttori delle testate a coloro che lavorano nei telegiornali
Di fare informazione come essi ritengono più opportuno dandogli la possibilità di resistere maggiormente alle pressioni che possono venire dal mondo dei partiti
E dandogli una direttrice di marcia che deve essere quella di cercare di essere molto più vicini alle esigenze della società civile è un po'più lontani dalle formazioni partitocratiche non perché ci mancherebbe altro che ci fa il giornalista non possa davvero è un'opinione o essere più o o vicino a una un'altra forza politica però credo che se si desse
Maggiore libertà nel costruire
Il giornale televisivo certamente si avrebbero risultati migliori e credo che questa è una prima grande regola di costume che dovremmo cercare di instaurare se pensiamo a una riforma della RAI per il resto proprio noi politici che siamo quelli che poi spesso facciamo le polemiche
E credo non abbiamo moltissimo da lamentarci rispetto al fatto che quando si succede qualcosa che non va
Si finisce per essere vittime di meccanismi che abbiamo messo in atto
Io credo che chiuso questo scorcio danno ma tenendo anche conto delle grandi difficoltà che ci saranno nell'anno venturo che ha un anno in cui ci sono le elezioni politiche generali una serie di scadenze importanti a livelli istituzionali bisognerà mettere ma hanno a a questa riforma partendo da un concetto
Potere responsabilità debbono stare nelle stesse mani
Non ci può essere il potere
Di far fare determinate cose per scaricare poi la responsabilità di queste cose su altri visto ma quasi mai
Ma io dico allora io dico che oggi il potere nelle mani del gruppo politico dirigente la responsabilità spesso finisce per essere nelle mani dei conduttori o dei giornalisti e questo non mi sembra giusto a me
Sembrerebbe per esempio già un grande passo avanti mettere anche il potere nelle mani di un direttore di testata giornalistica che si assume la responsabilità di fare un giornale che se sbaglia paga
Senza dove resterà nella condizione di io risponderò un potere politico che da un lato gli chiede conto e ragione di come fa un giornale dall'altro lato magari poi non lo difende a sufficienza dagli attacchi che vengono quando ci sono proteste da altre parti una cosa è certa
Che bisogna anche uscire da questo sistema ibrido di amministrare
La RAI
E a mio avviso anche lì
Bisognerà andare a un riequilibrio come dire dei poteri all'interno dalla struttura della RAI
Molti dicono che c'è un decreto che fu fatto per difendere
Le televisioni private nazionali il decreto che porta il nome di decreto Bernardo suoni forse qualcuno dimentica che in quella legge
Accanto al problema degli oscuramenti imperanti da parte dei pretori si riequilibrare ogni potere all'interno della RAI attribuendo alla direttore generale
Grandi ed importanti poteri e svuotando anche un poco il consiglio d'amministrazione
Della RAI stessa probabilmente tornare a un sistema di equilibrio identificare un modo di eleggere il consiglio d'amministrazione che sia meno anomalo rispetto al fatto
Che l'azionista è totalmente escluso e certamente un passo avanti e poi debbo dire con grande franchezza
Essendo parlamentare ormai dal mille novecentosettantasei e conoscendo personalmente
Molti giornalisti che operano alla RAI mi sentirei abbastanza rassicurato dell'essere affidati alla professionalità di questi giornalisti con meno vincoli politici
Sentiamo che ne pensa il presidente della RAI manca queste come
Ma io innanzitutto sottolineo con soddisfazione la affermazione iniziale e finale
Del ministro Vizzini sulla alta professionalità
Dei giornalisti della RAI giudizio che naturalmente condivido non soltanto per il mio ruolo di presidente dell'azienda ma perché penso che effettivamente sia così giudico anche che complessivamente l'informazione del servizio pubblico sia tuttora una forte garanzia democratica detto questo
Attorno a questo problema della RAI della lottizzazione della partiti d'azione
Si fa una grande confusione e innanzitutto passa impregiudicata la situazione attuale rispetto al passato
E quando si parla di lottizzazione
Allora immediatamente il pensiero ballati fondo prima della riforma della RAI non c'erano i lotti c'era il latifondo e cioè c'era il latifondo della Democrazia Cristiana poi con la riforma
Si è operato appunto la lottizzazione cioè si è fatto una sorta di piano urbanistico e quindi
Si è introdotto come dire un certo pluralismo
All'interno della RAI del servizio pubblico cosa che sicuramente ha rappresentato e rappresenta un grande passo in avanti rispetto alla situazione nella quale il monopolio della informazione radiotelevisiva era del partito di maggioranza relativa
Che poi adesso la situazione si sia come dire un po'troppo ingessata i tre telegiornali siano un po'troppo colorati o spesso dico
Che se un cittadino ha creato anche scandalo questo ma lo ripeto se un cittadino si siede di fronte al televisore e chiude gli occhi e Saint
Uno dei tre telegiornali se è un pochino sveglio capisce se il TG uno e TG due volti gite
Sulla base diciamo dell'orientamento politico che viene fuori questo vuol dire che c'è stata una ingessatura e che quindi si deve appunto fare come dice Pirrotta la riforma della riforma quale ma naturalmente in nei tre minuti che mi sono rimaste difficile ipotizzarla però alcune cose si possono dire subito primo
La questione fondamentale della riforma perché insieme all'ATI fondo che è finito e ci sono stati blocchi che poi significa anche la pluralismo in questo Paese tra l'altro è l'unico Paese al mondo
L'unico paese in Europa nel quale il servizio pubblico l'ha opposizione il maggior partito di opposizione ha potuto godere può godere
Diciamo di avere una influenza importante su un telegiornale nessuna rete non un controllo che sono sciocchezze ma sicuramente un'influenza politico-culturale
Naturalmente il punto fondamentale è stato quello che fino alla riforma del settantacinque la RAI gli era sotto il tallone del governo e cioè quale che esso fosse cioè della maggioranza questo è un fatto
Quindi il passaggio dall'area di governo all'ala del Parlamento è stato una grande svolta democratiche questa svolta democratica Bach salvaguardare mi permetto di correggere sì dell'ATC non per quale allora che c'entra va benissimo ci aiuterà il latifondo sentiamo poiché lavora lecito siccome la DC poi era diciamo così partito che la maggiore influenza del governo quindi quindi abbiamo fatto dei passi in avanti immensi tutti quelli che adesso strillano contro la lottizzazione la parti di trazione solo magari quelli che applaudivano o applaudire però se si tornasse alla situazione era quale medici
Avesse come dire il pieno controllo quindi cerchiamo di chiarire le cose
Qual è il punto fondamentale abbiamo portato la RAI nell'area di influenza del Parlamento cioè istituzionale quindi della collettività però il Parlamento è diventato anche il veicolo attraverso cui più che il Parlamento diciamo come comunità istituzionale di partiti
E perché questo perché il consiglio d'amministrazione eh
Nominato dalla Commissione parlamentare di vigilanza quindi c'è una derivazione dirette di fatto il consiglio di amministrazione è una sorta di piccolo parlamentino questa è una situazione che va rotta quindi la prima questione che va apposta
E che il consiglio d'amministrazione non deve più essere nominato dal Parlamento
E ha ragione Vizzini quando dice che siamo di fronte ad una una situazione giuridicamente assolutamente anomala perché c'è un consiglio d'amministrazione che ha dominato al Parlamento che fa i bilanci che però sono approvati all'azionista che ieri il quale a sua volta nomina il direttore generale che ha il potere di di gestione e i poteri di strategia sono invece contrari solo cioè è veramente un unico il coacervo giuridico quindi va poniamo che sia gli è una delle ipotesi allo il consiglio di amministrazione dominato dall'Idi però attenzione perché se il consiglio d'amministrazione determinato dagli ieri
E non sia gli equilibri al problema e allora si ritorna indietro al controllo del governo opere liriche la stessa si trova perché lì ieri ministro delle partiture statali spero che il ministero debba il giusto dalle sia abolito e che il referendum
Faccia quello che si si sarebbe dovuto fare in via legislativa
Allora bisogna riequilibrare io penso che si debba abolire la Commissione parlamentare di vigilanza che ha dato scarsa prova di sé si debba andare ad una soluzione parlamentare tipo quella del comitato dei servizi segreti per intenderci cioè un comitato ristretto con più penetrante potere d'intervento
Di controllo e di strategia che possa dare un parere sia pure non vincolante per ragioni giuridicamente evidenti sull'approvazione del bilancio della RAI
Che debba dare un parere sulle nomine non soltanto del Presidente
E del direttore generale ma anche dei direttori di rete e di testata quindi riequilibrare il potere del Parlamento
Ciò che gli viene sottratto sul terreno partitico quindi fare una vera e propria riforma istituzionale
Nei modi e nelle forme della riforma della politica di cui si parla cioè che i partiti si ritirino nel loro alveo naturale che la politica e la società civile riacquisti il suo spazio ma sente naturalmente che
Il datore di lavoro diciamo così cioè il proprietario quello che ha il controllo credito l'editore sostanzialmente sia per la parte
Diciamo così amministrativo finanziaria vigili per la parte politica di garanzia il comitato parlamentare adesso grosso modo diciamo così questo è una ipotesi di lavoro che naturalmente ben difficile
Poter illustrare il giro di qualche minuto ma insomma
Però il punti politici fondamentali sono che prima c'era il monopolio del governo prima cerca di fondo oggi c'è una situazione diversa del riforme non si fanno a volta per tutte si fanno naturalmente adeguandole ai modi ai tempi
Gianni Letta che ne pensa di tutto qua difficile dissentire da questa conclusione del presidente manca
Va be'ha fatto molto piacere che un giornalista sensibile e brillante come Pirrotta abbia ritenuto quasi le autorità all'inizio di questo dibattito di cambiare il tema per il quale eravamo stati convocati a discutere
Evidentemente ritiene che non solo non ci siano difficoltà nell'attuazione della legge duecentoventitré quella che regola il sistema televisivo
Perché ha affidato alle mani esperte sapienti intelligenti del ministro Vizzini banche perché evidentemente dà per scontato che questa legge e in fase di piena attuazione e ho trovato una simpatica coincidenza che vorrei considerare augurale
Tra questi dati interpretazione di Bilotta e la puntualità con la quale questo dibattito è cominciato ognuno di noi credo che abbia partecipato nella sua storia professionale a mille festival di partito in tutta Italia mai mi era capitato di arrivare in un festival così bene organizzato e cominciare un dibattito così puntuale
Merito evidente del segretario della federazione al quale rivolgo un saluto e un plauso e del presidente l'onorevole Salvo andò che ho visto qui essere accolto come siamo abituati ad accoglierlo hanno a Roma
Però
Dall'augure dall'auspicio
Le traggo e che il ministro Vizzini applichi visto che difficoltà non ce ne sono a detta di Perrotta applichi la legge duecentoventitré con la stessa puntualità con la quale questo dibattito è cominciato però auguro perché sarebbe finalmente l'avvio di un disciplina che faticosamente abbiamo guadagnato dopo tanti anni di deregolamentazione o di assenza completa di regole dopo aver salutato questa legge come il primo passo sul piano della normativa adesso avevamo il timore che qualche difficoltà nel rallentasse l'attuazione ore allontanasse il momento di piena applicazione traggo queste auspicio e quindi ne sono confortato e cerco di rispondere brevissimamente al tema che invece Pirrotta apposto al tavolo della discussione
Anche qui direi che l'aspetto della lottizzazione sul quale per quanto riguarda soprattutto il settore informativo
Delle testate giornalistiche
Si è sentito parlare finora è solo un aspetto della riforma della riforma come l'ha chiamata giustamente Pirrotta io penso che prima di arrivare a questo aspetto bisogna guardare un po'più in generale all'aspetto della normativa appunto generale perché ha ragione il presidente manca
Quando dice che all'interno della RAI e politicamente parlando prima c'era il di fondo di un solo partito oggi si è invece
A seguito di questo piano urbanistico una sistemazione ordinata è suddivisa per lotti che garantisce certamente un pluralismo maggiore
Ma io vorrei dire che prima ancora c'era un latifondo nel sistema radiotelevisivo del nostro Paese e nel sistema informativo che era il latifondo corrispondente al monopolio del servizio pubblico oggi questo latifondo non c'è più
Anche qui è intervenuto un processo di sistemazione urbanistica anche qui c'è stata una riforma agraria urbanistica che ha spezzato il latifondo che ha infranto il monopolio e ha creato un pluralismo che finalmente la legge duecentoventitré ha legittimato è un pluralismo che è esploso spontaneo perché rispondente a un bisogno naturale delle energie vitali che anche in questo settore il no è il nostro Paese ha saputo esprimere
E che però veniva disconosciuto attaccato vilipeso addirittura era un argomento di accusa verso chi questo pluralismo aveva nei fatti realizzate affermato quante volte avrete sentito parlare di far West dell'etere
Di etere selvaggio
Ebbene certo se qualcuno vuol dire che questo fenomeno si è affermato è esploso e si è moltiplicato in assenza di regole forse quelle immagini
Sono anche proprie ma se qualcuno vuole dire
Soltanto una connotazione negativa beh io mi permetto di dissentire comunque questa è storia passata
Perché il grande merito della duecentoventitré non è soltanto quello di dettare finalmente regole in un settore che sino a quel momento regole non aveva conosciuto ma è soprattutto quello di aver
Riconosciuto
E legittimato anche nel nostro Paese il famoso sistema misto cioè un sistema che per vivere deve confrontare quotidianamente il pubblico con il privato
E quindi ha riconosciuto piena legittimazione alle emittenti privati piccole o grandi nazionali o locali che siano questo è stato
Il grande merito di questa legge è affidata oggi al ministro ma mi e a questo a questo sistema misto bisogna guardare se vogliamo
Parlare di riforma della riforma perché la riforma riguarda uno dei due soggetti del sistema misto il sistema Pubblico il sistema del servizio pubblico all'interno del quale a sua volta si deve realizzare quel pluralismo che
Corrisponde a quello che comunemente viene chiamato lottizzazione
Ma prima ancora di arrivare a questo secondo me nella regolamentazione del sistema misto bisogna
Dare al servizio pubblico ruolo e funzioni
Perché se una lacuna grave nella legge duecentoventitré esiste è quello di aversi riconosciuto il sistema e aver riconosciuto diritti e doveri per l'uno e l'altro dei soggetti legittimati a fare televisione
Ma non ritaglia un sistema per il servizio pubblico non riconosce al servizio pubblico uno nuovo e una funzione specifica che invece il servizio pubblico deve avere non solo per la centralità che occupa nel sistema ma anche perché si alimenta con il canone oltre che con la pubblicità e se il canone
è il riconoscimento di una funzione questa funzione deve essere definita
E
Disciplinari mentre nella legge non c'è alcuna funzione tanto che il servizio pubblico nella rincorsa quasi ossessiva all'audience in una visione
Forse esasperata della competizione della concorrenza ha finito per omologarsi in tutto alla televisione commerciale della quale ha scoperto persino i vizi
E quindi c'è una competizione sullo stesso terreno che prescinde totalmente dal ruolo e dalla funzione del servizio pubblico
Prima ancora re di pensare alla lottizzazione io penserei a ridefinire il ruolo e funzioni del servizio pubblico per dare allora al sistema una articolazione vera nella competizione nella concorrenza nella libertà
E Coletta a questo punto mi pare che se il presidente di Conte di promette che non supera i due minuti di diamo la possibilità di replicare su questo punto che mi pare molto questo del ruolo del servizio pubblico che non sarebbe è stato assolto né dalla RAI né dalla legge
Due minuti vi prometto no nel senso che con molta signorilità e con molta intelligenza il mio amico
Gianni Letta è tornato a battere là dove il dente duole come e dove la libraia romana
Come batte i denti batte dove la lingua duole cioè il cane non cioè il Cannone il ruolo del servizio pubblico perché Melissa dei sogni
Delle mio amico Silvio Berlusconi Gianni Letta in generale
Degli atti omicidi a Fininvest e c'è quella di un servizio pubblico
Di attizzare atto in un'area ben precise in un bel recinto molto bello
Dove si faccia soltanto un po'di cultura un po'd'informazione lasciando praticamente ai privati alle previsioni commerciali tutto il resto anche perché i privati oggettivamente è l'unico campo quello della comunicazione radiotelevisiva in cui insomma il pubblico prevale diciamo sul privato ecco questo effettivamente un discorso che ci trova dialetticamente rispettosamente in aperto dissenso perché non c'è bisogno di nessuna legge per definire il ruolo del servizio pubblico che il ruolo di una televisione pubblicato tutto campo che fa informazione cultura spettacolo
Simplicio
Cinema e che si confronta con i privati sul loro stesso terreno il canone non è minimamente limitativo su questo primo perché per il campione il servizio pubblico
Al svolge una serie di luoghi di funzioni non sto qua elencarle perché Pirrotta giustamente però solo due minuti
Perché il servizio pubblico ciò avventure sedi regionali c'ha trentasei gare giornali quarantasei televisione cioè voglio dire a un servizio nazionale è un po'come i carabinieri insomma in ogni Paese c'è una caserma dei carabinieri e così alla RAI insomma
E quindi il problema è evidente per ultima osservazione perché il canone
è un modo indiretto di finanziare fino in fondo lo finanziamo noi Fininvest perché è vero
Che loro sì mantengono solo con la pubblicità però la RAI c'è un tetto per la pubblicità quindi tutto ciò che non prende di più di pubblicità va alla montepremi della pubblicità dei privati
Quindi attraverso il calo noi finanziamo anche le televisioni commerciali ecco quindi questo non sembrava pensavo magari coprivano la facciamo facciamo erano altri Colaninno favorevole lavoreremo per rispondere però
Io Doni per
Continuiamo perché se no diventa un emigrazione diventerebbe un faccia a faccia non siamo stati invitati qui per un faccia
Allora chiediamo l'opinione dei giornalisti della carta stampata abbiamo qui fra gli altri il direttore della la Sicilia di Catania
Mario Ciancio diamo la parola al
Quando mi hanno chiesto di intervenire in questo dibattito mi sono domandato intervengo come editore della Sicilia e direttore o intervengo con meritoria di due televisioni private
Ho risolto immediatamente il problema dicendo che intervenivo come editore di carta stampata come mia tradizione io rappresento checché ne dica il nostro caro ita dico Pirrotta io rappresento la razza in estinzione
Cioè quegli editori puri che tengono dei bilanci attivi da quarantacinque anni e che vogliono continuare a tenerli attivi è stata una bella ragazza vero e non riconosciamo Granelli Scalfari sono degrado Risi rettori e diritto
Quindi devo dire che esaminerò soltanto dal punto di vista editori di carta stampata la legge Mammì e dico subito che è una legge infausta peggiore non poteva essere per la carta stampata perché e premesso che le aziende tutte devono fare bilanci sani in particolare le aziende editoriali devono fare dei bilanci assolutamente trasparenti e devono guadagnare soldi nell'interesse del pubblico e dei lettori perché quando un'azienda editoriale non guadagna soldi questa è un'azienda che non può rispondere e dire sempre la verità
Ed allora scusi ed allora io credo che la legge Mammì da questo punto di vista costituisca un attentato alla libertà di stampa e arrivo subito al dunque senza perderne il lunghe discussioni tutti sanno che i giornali vivono su due fronti una e quella della vendita delle copie e l'altro e quella della pubblicità
La venire le copie non va bene in Italia sono tutti fermi quotidiani italiani alcuni addirittura sono in ribasso
Per quanto riguarda il prezzo non lo si può più aumentare perché siamo uno dei giorni Italia i giornali con il prezzo più caro d'Europa e quindi non è pensabile
Aumentare questo prezioso e poi scendiamo a particolari sulla Sicilia e sul resto del Paese noi vediamo che l'indice di lettura in Italia e dell'undici e qualche cosa per cento nel nord del tra i dice qualche cosa per cento
In Sicilia purtroppo e del sei virgola cinque per cento in Sicilia nel sud dell'Italia quindi noi ci rifiutiamo in questo sono d'accordo con l'avvocato Agnelli che lo ha sempre propugnato ci rifiutiamo di aumentare ancora il prezzo del giornale si restava una via che era la pubblicità
La pubblicità sulla carta stampata in crisi non è un mistero se dico che abbiamo avuto tutti un cavo nella pubblicità
Ebbene non l'ho avuto nella RAI nella finì invece questo calo
Il presidente della RAI ha parlato molto simpaticamente di latifondi della DC eccetera io vorrei dire che oggi ci sono due latifondi enormi sconfinati uno e la RAI e l'altro è la Fininvest e qui egregiamente rappresentata dal mio amico Gianni Letta
Bene a questo punto mi sento un coltivatore diretto perché se non un costruttore abusivo di case perché non saprei cosa dire
I due il duopolio che si arrivi che si è realizzato in Italia è un duopolio scandaloso
Questo è quello che mi dispiace ma dico dal punto di vista di carta stampata
Perché sia la RAI che la Fininvest sono state tutelate dalla legge Mammì l'indice di affollamento pubblicitario consentito dalla legge Mammì in Italia è un indice scandaloso
E paragonabile a quello dei Paesi del Sud America e in Europa non trova riscontri assolutamente nessuno
Scusa se ti interrompo ora io vorrei farmi perdonare dall'amico Gianni Letta che non gli ho dato la parola facendo una difesa d'ufficio della Fininvest ma la Fininvest era la Fininvest prima della legge Mammì il mercato ha dato al potere alla legge Frattini
Il mercato ha dato la possibilità di essere uno dei due molo politico cioè l'altro
Parte del duopolio non c'entra la legge giusto non solo al mercato vorrei aggiungere che l'ha dato un uomo di grandissima intelligenza che si chiama Silvio Berlusconi di grandissima capacità e l'ha dimostrata scegliendo Gianni letta come il tuo come suo ambasciatore non e e quindi ha ragione hai ragione perfettamente è stato il mercato a dare questo però la conclusione quale che una legge dello Stato italiano consente alla RAI di raggio non dico raddoppiare di aumentare da quaranta mila di spot dati nel mille novecentonovanta
Nei primi otto mesi del novanta a ottanta mila nei primi otto mesi del novantuno mi correggo c'erano quarantacinque mila e sono ottantadue mila
Secondo la ricerca effettuata dalla FIEG e questo naturalmente attingendo all'unico bacino che esiste che quello della pubblicità
Commerciale da questo punto di vista la RAI ha esagerato quando il presidente parla del tetto il tetto è stato largamente scavalcato dalla RAI anche questo gliel'ha consentito al mercato
Non è stato purtroppo hanno non abbiamo superato i venti diciamo che luogo lo forno farebbero volentieri ma non lo possono fare largo no io credo che l'abbiano capito perché ci sono molti modi per scavalcare il tetto
Ci sono le pubblicità relazionali ci sono le sponsorizzazioni e così via comunque io accetto benissimo che non l'ha superato accresce sempre questo tetto
E mentre non cresce l'incremento della pubblicità sui giornali
Ed allora io credo di potere concludere molto brevemente dicendo che noi dal punto di vista di ritorni di carta stampata chiediamo che la Mammì venga riformata abbassando l'indice di affollamento della pubblicità in Italia c'è l'alluvione pubblicitaria
Restando sempre in tema di latifondo
Credo di che questa alluvione si addirittura controproducente per la stessa pubblicità è un cane che si morde la coda e necessario fare sempre più spot per essere vissuti e quindi l'affollamento aumentarle una regolamentazione migliore darebbe spazio per tutti grazie
Il ministro dice che deve dire una cosa di trenta secondi vediamo se
Molto viene molto rapidamente riprendendo l'immagine del coltivatore diretto per rivolgere quindi una domanda al rappresentante della Coldiretti delle televisioni e cioè le televisioni regionali e locali
Perché il pubblico non abbia a incorrere in errore sembrerebbe che l'unico problema che il ministro rispetto all'immagine che ha dato ciance quello di questo difficile delicato rapporto tra RAI e Fininvest nel duopolio
Allora la domanda è questa rispetta tutte queste difficoltà
Allora in Italia ci sono mille quattrocento forsennati che hanno presentato domanda per fare televisione a livello regionale e locale che mi creano guai enormi perché potendo dare soltanto quattro cinquecento concessioni o debbo scartare circa mille domande
E presumo che se ci siano mille quattrocento domande ci sono mille quattrocento soggetti che non avendo deciso di regalare loro denaro a nessuno di portare i libri in tribunali ritengono che ci sia lo spazio per poter sopravvivere
E stiamo lavorando proprio perché accanto alla RAI e alla Fininvest e gli altri network nazionali
Che comunque ci saranno ci sia uno spazio superiore a quello previsto dalla legge e cioè il trenta per cento per le televisioni regionali e locali in nome di quel pluralismo e di quelle informazione locale ecco vorrei dire che dalla quantità dei soggetti si evince un dato
Perché essendo tutti privati quelli grandi e quelli piccoli operatori economici che certamente lavorano per fare profitto ritengo ritengono che il profitto
Sì Possa fare legittimamente facendo televisione e che quindi la situazione è un po'meno drammatica per fortuna dico io di quanto non può apparire dall'intervento che appena ascoltato ecco allora abbiamo diamo la parola all'altro direttore del il giornale che abbiamo qui con noi Calarco
Va sublime onorevole collega Onorio Perrotta direttore della Gazzetta del Sud
Io ho sentito dei discorsi strani
No no non lei ad aver diciamo sta rese conosciuta anche che Daniele
O secondo scorso strano è che quello che la di network che si sono affermati in virtù della legge del mercato
E allora con un salto vivendo in zone a rischio io dico che anche alla mafia si irrobustita per via della legge del mercato no
Finale il metodo che si era forzato come che so che una legge
E antenna selvaggia e non è una invenzione slogan il è una realtà
E quindi ricondurrebbe non entrare sempre in polemica come spesso mi capita
Con una base di competenza specifica perché sono stato componente la commissione vigilanza nel Periodo
Dell'attuazione della riforma del settantacinque quando la Commissione vigilanza
Aveva una sua incidenza
Nel determinare gli indirizzi del servizio pubblico
Se oggi la RAI si trova nell'occhio del ciclone
E perché anche in questo settore c'è la diserzione del Parlamento
Quindi non è imputabile
Né al consiglio di amministrazione né ai suoi degente neri giornalista della RAI TV si è creato con la diserzione del Parlamento
Una situazione selvaggio anche nei confronti della RAI io ricordo il mio indimenticabile amico quelle De Luca direttore generale della RAI TV che memori purtroppo accanto durante una seduta infuocata la commissione vigilanza per infarto
Che sosteneva una tesi cioè aboliamo il canone e date c'è libertà di pubblicità anche alla RAI
Risolviamo i problemi
Ma questo lo lo dice anche mancato di con orgoglio di avere lo ricordo che fu del padre mille novecento devono di contano andiamo nel mille novecentottanta ma io vorrei invece ricondurre il discorso sul problema della EMI della legge Mammì
Che è stata affidata alle mani del nostro ministro Vizzini
E mi voglio voglio ricordare qui anche agli astanti
Una recentissima dichiarazione di Vizzini e molto responsabile
Quando ha detto attenzione
La parola parlata uccide più del piombo
Le difficoltà che sta incontrando l'amico ministro Vizzini nell'attuazione della legge Mammì potrebbero essere anche determinate da una pressione di tipo para mafioso
Perché già si avverte che è alle viste dell'applicazione della legge Mammì in alcune emittenti del Mezzogiorno non può che ci sono stati aumenti di capitale che non vengono giustificate dalla provenienza del capitale che vi ha fruito
E siccome queste emittenti non nuotavano nell'Oro della pubblicità evidente
Che c'è lo denuncio qui una intromissione di capitale sporco nelle televisioni quindi io richiamo l'attenzione del del ministro Vizzini e che c'è nel momento della applicazione della legge Mammì
La trasparenza è stata chiesta
Alla editoria della carta stampata con la pubblicazione obbligatoria dei bilanci sia applicata anche alle piccole emittenti private perché il rischio della contiguità o addirittura delle mani della Piovra sulle televisioni private il rischio è reale ed esiste
E staremo noi della carta stampata
Saremo noi i giornali della Sicilia che ancora grazie a Dio
Con la Sicilia di Ciancio l Giornale di Sicilia di abiezione non abbiamo né padrini né padroni ma siamo liberi e abbiamo chiuso sempre bilanci inattività saremo vigili per cogliere il potere politico in una situazione di collusione involontaria
Pone il potere mafioso
Perché esige Remo attraverso la carta stampata
E le analisi previste dalla legge Mammì
Vengano fatte e che la trasparenza risalti a riguardo dei bilanci e soprattutto dell'aumento di capitale di alcune emittenti private facendo intervenire anche il commissariato antimafia
Perché la realtà è questa
Noi ci avviciniamo ad una campagna elettorale che sarà terribile perché ci giocherà su un avvenire e che nessuno potrebbe finire poco fa quando si parlava di suddivisione dei primo secondo e terzo canale io mi immagino che l'amico mancasse resterà e non volerà di nuovo verso Montecitorio Palazzo Madama
Dovrà preoccuparsi di acquistare una Quarta Rete perché se per ipotesi il signor Bossi e le sue leghe diventeranno il terzo partito dell'area dove da affidargli una rete il quale saggia io non lo so
Non lo so non lo so arrivano stasera bene ipotesi se per ipotesi vi dovete preoccupare tentare una rete alle lega di Bossi
Perché in realtà sta storia dalla lottizzazione sulla quale un certo qualunquismo intellettuale si è esercitato
Sulla lottizzazione bisogna avere le idee chiare
Sì Casey Stoner i partiti è il sistema liberaldemocratico della nostra Repubblica è basato sulla delega ai partiti Lalli lottizzazione e inestinguibile
In un bar non l'ho mai trovato un contraddittore che mi dica che attraverso i partiti può essere abolita la lottizzazione
Questa è un assurdo sonnolento i partiti
E come non è poi solo abolendo i partiti puntuale che siccome noi non vogliamo che si aboliscono i partiti
Allora i rappresentanti dei partiti anche quelli che sono investite da responsabilità si rischiano con è condurre ipocritamente la danza contro i loro stessi patti dei loro sistemi e dire che le cose come stanno
Io ricordo o non grande intellettuale italiano Luigi Filippo che faceva parte del consiglio di amministrazione della RAI ebbene è una nella famosa notte dei lunghi coltelli quando furono avviate lei cinque vice direzione generale Filippo ci teme inchiodati alle tre di notte ecco una lunga perorazione contro la lottizzazione
Per finire poi coll'ammettere che se lui si trovava con noi era il nome della lottizzazione del partito repubblicano
Quindi queste cose bisogna che agli astanti al nostro uditorio bisogna chiarirle non ne essere un po'dietro la fumisterie a Berlusconi
Ha potuto creare quell'impero che ha creato con aiutato dall'amico letta perché in realtà l'assenza di una legge glielo ha consentito
Adesso questa regolamentazione dovrebbe essere applicata non va in senso antiberlusconiano ma bar invece a di incidere su una realtà locale
Che presenta aspetti inquietanti e aspetti che sono in coda casi ho concluso nel Mezzogiorno vanno riguardati ministro Vizzini tu che sei ministro del Mezzogiorno benestare molto attento a questo aspetto
Sentiamo il signor Orlando Branca Winteler coloro
Col professore Scuderi ha dato spazio ai giovani studenti di Roma ha dato pieno spazio a questi studenti e ha promesso o di darlo anche noi anche noi che siamo qui e che vogliamo emergerà perché non vogliamo tagli essere tagliati fuori dall'Europa
Ora vorrei rivolgere veramente un un caloroso ringraziamento da parte nostra da parte di tutta la Sicilia e vogliamo cogliere l'occasione perché ci sono qui presenti molti giornalisti che noi no i ragazzi scriveremo il giornali per dare un resoconto di di come avverrà questo in questo progetto di come andrà avanti
Vorrei ringraziare prestare Scuderi che ha dato a tutti noi la possibilità di intervenire
E di dire che non siamo
E lo che abbiamo poco fa ha letto su quell'articolo assolutamente no non ci stiamo noire non siamo proprio quello grazie
Io ringrazio i ragazzi vorrei dire che da anni a Catania ho visitato tutte le scuole di Netanya gli studenti universitari
Ci hanno fatto tante richiesti i nostri ragazzi sono bravi si sentono isolati si sentono esclusi da una società che oggi li tiene i limiti Di Martino a rischio di Catania la microcriminalità
Il questore di Catania dottor Trio nelle sue Milano ha visitato con noi
Quasi tutte le scuole di Catania
Hanno chiesto che spiegasse che cos'è la pena per i minori hanno chiesto al questore di spiegare che significa amministrare una città ebbene qualche presidia Catania ascoltati i discorsi e capito il sistema ha proibito additato che noi potessimo ancora prendere over un discorso nelle scuole perché questi ragazzi che hanno ringraziato questi
Potessero continuare a parlare io da parte mia
Ma devo ringraziare i
Dottor Gianni Letta che mi ha aperto le porte del suo giornale per i ragazzi handicappati per recarsi a rischio di Roma e mi ha detto si ricordi professori nel giornale a casa sua ringrazia il presidente della RAI nella speranza di poter portare avanti per la nostra città
Questo discorso ringrazio anche non regolando col quale ci siamo incontrati per motivi professionali avendo registrato dodici ore Catani televisione con l'arcivescovo marito la prima messa per i sordomuti la dizione Joe i bambini ciechi e sordomuti di Catania i Berliner BKT la di una messa fatta in Italia abbiamo registrato due interventi contro torna ora batte due by pass
Neuropsichiatria infantile e qui mi rivolgo alle giornalista di Messina con il piacere per il figlio altri del mio programma otto puntate fatta Catania
Mi ero presidente emerito professore Pavone al quale a Palermo hanno promesso per lo screening neonatale il primo a mi riferisco a molti politici non faccio nomine correnti professore Lorenzo dallo oneri rappresenta il presidente nazionale delle segreta al di là dei sulle catene devono essere anche di valori Alletto professor Pavone mettendolo nelle Land lo delle persone che possa emendare per lo screening neonatale udire un esame che viene fatto alle donne in stato interessante un esame che varia Roma quindici giorni per andare a Roma quindici per tornare trentacinque giorni può morire il bambino o rimanere handicappata dalla donna la mamma
Per cinque anni ha detto non mi mettete più in nessun elenco
Professor Guzzetta di Messina
Che conosce benissimo il direttore del giornale il professore che anziani che rappresenta Palermo è stata nostra ospite i nostri programmi avendo i più grossi esponenti abbiano avuto il piacere di avere Lina Wertmuller
Lando di problemi sociali nostri parlando dei nostri anziani età e il compianto data già Gobetti adesso dico una cosa sola speriamo che noi possiamo avere
Anche un piccolo spazio per parlare della nostra città per parlare della Sicilia per dire ai siciliani c'è tanta gente vorrà brave onesta che hanno Grande spazio e non è limitato soltanto a quei quartieri difficili
Grazie abbandonati molte volte non dipende da loro abbiamo ragazzi in cui papà
E da molti anni in carcere le mamme fanno di lavori umili non loro possono raccontare a nessuno avete avuto esperienza di un ragazzo che è venuto qui che è una una situazione molto difficile la vive da parecchi anni per cui dico dateci una mano perché noi siamo stanchi di lottare contro i mulini a vento grazie
Bene vi ringrazio arrivederci al prossimo anno