I Festa regionale dell'Avanti: comizio di chiusura

I socialisti catanesi saluto nel segretario nazionale Bettino Craxi
Craxi stasera conclude la più grande la più bella festa dell'Avanti mai organizzata dai socialisti in Sicilia
Nel corso di questi undici giorni sono venute qui per partecipare al dibattito per assistere agli spettacoli
Più di cento mila persone socialisti è simpatizzante
Si tratta di un grande successo cioè non poteva non concludersi compagno Craxi con la tua venuta con la tua presenza fra noi fra i socialisti catanese e siciliana
Riuniti qui a Catania per vivere insieme questa giornata conclusiva di una festa che è stata una grande occasione di incontro e di confronto politico
Siamo grati al gruppo dirigente del PSI siciliano
Chi ha scelto Catania per questa grandiosa manifestazione
Ma siamo siamo anche molto grati
Alle decine e decine di compagni catanesi
Cioè per più di un mese hanno lavorato volontariamente del festival avesse questo grande successo
Si è trattato di una prova di maturità politica di capacità organizzativa che ha esaltato l'intero partito catanese e c'è conferma come i successi elettorali che hanno visto passare in poco più di dieci anni i nostri suffragi da trentotto mila cento mila voti non sono qualcosa di effimero ma il risultato di anni di lavoro un risultato da consolidare e a crescere
Quello che si stringe attorno a te stasera
è un partito in ottima salute
Consapevole dei propri doveri
Doveri da assolvere verso la città di Catania e verso l'intera comunità siciliana
Tutto ciò voglio ribadirlo in un momento estremamente difficile per le nostre popolazioni
I socialisti siciliani
Con questa iniziativa hanno voluto dare voce offrire momenti di vera partecipazione politica a quanti si battono perché emerga con chiarezza che c'è una Catania una Sicilia maggioritaria
Che non ha abbandonato la speranza che anzi si battè per il cambiamento
Una Catania una Sicilia che si battono perché chi ha talento ed energie sufficienti riesca in questa impresa
La Catania della speranza chiede adesso alla comunità nazionale gli al governo del paese le giuste opportunità per essere meglio conosciuta e valorizza i socialisti con questo festival hanno dato alla città
In questo senso una chance un formidabile palcoscenico
Questa nostra manifestazione
Ha dimostrato che Catania merita di essere conosciuta non soltanto per i suoi problemi
Per i fatti di cronaca nera ma anche per la sua grande vitalità per questa massiccia partecipazione ad una grande iniziativa politica
Undici giornate di attività politiche di spettacoli non sembravano obiettivo possibile per la nostra organizzazione invece siamo riusciti in questo obiettivo compagni e con con un successo che è sotto gli occhi di tutti
La presenza dal compagno Craxi qui a Catania città emblematica di un Mezzogiorno dai mille problemi
Conferma l'interesse l'impegno dei socialisti per un rilancio non retorico delle vette nuove questioni dal Mezzogiorno
Caro Bettino li ringraziamo per l'affetto per la pensione dimostrati ancora una volta nei nostri confronti
Ringraziamo per l'affetto con il quale ancora una volta con la tua venuta incoraggi un rinnovamento della politica che deve andare avanti per rendere sempre più concrete le prospettive per l'unità socialista
Questo successo ci impegna a lavorare con maggiore determinazione grazie Craxi grazie socialisti siciliani grazie a Catania
Prego il compagno Buttitta segretario nazionale riprende la parola
Compagnie e compagni
E importante
Che questo festival regionale che va avanti
Che dimostra la passione la forza dei socialisti catanesi
è importante che si svolgerà all'insegna dell'unità socialista
Secondo quello che il luogo simbolo proposto dal compagno Craxi e approvato dalla direzione del partito
Attraverso questo luogo simbolo a questi attraverso questo segnale
I socialisti il recuperano
Ribadiscono
Ripropongono
I fondamenti ideali da una parte più nobile
Più antica nello stesso tempo più moderna
Della loro tradizione culturale e politica
Non si tratta della ricerca di una unità formale dei socialisti
Si tratta al contrario
Di impegnarsi per costruire uno strumento potente per realizzare finalmente in Italia una societario liberata
Dalle sacche di emarginazione
Va alle ingiustizie tradizionali e nuove da tutte le storture che appesantiscono la vita civile
Non una unità formale
Non solo uno strumento per liberare il nostro Paese ma anche grazie al ruolo internazionale del compagno Craxi un ulteriore strumento
Il più nobile strumento per far sì che finalmente nel mondo si realizzi una società giusta una società liberata dall'emarginazione perché è finalmente milioni di uomini possano liberarsi dallo sfruttamento e dalla subalternità
Queste sono le motivazioni ideali del nostro impegno
Questo è l'obiettivo scritto nella nostra bandiera di queste la bandiera il compagno Bettino Craxi
L'alfiere più alto e più nobile ed è con questi sentimenti che annovera i socialisti siciliani io lo invito a prendere la parola
Care compagne
Cari compagni di Catania
Ci sono
Particolarmente lieto
Di partecipare alla conclusione di questo vostro Festival
Se è stato coronato da Successo
Che ha premiato il lavoro di tanti compagni
E che soprattutto è la testimonianza
Di una vitalità di un dinamismo del partito socialista
E anche con questo festival
Mette le basi di un suo ulteriore rafforzamento
Vantaggi per la Sicilia le città della Sicilia
La famiglia Craxi ha lasciato una traccia un po'dovunque
A Catania riposa mio nonno il padre di mio padre
Si trasferì a Catania dopo il terremoto di Messina
Ed è per questo che io sono diciamo in un certo senso legato alle mie origini
E attaccato al mondo lombardo nel quale sono vissuto ed io sono stato educato
E forse questa posizione nella quale si trovano molti naturalmente
Consente di capire meglio
La complessità della realtà del Paese
E l'ha unita dei suoi problemi
E mi consente anche per fortuna
Di considerarmi tanto a Milano quanto a Catania in casa mia
Sono molto lieto
Di aver iniziato questa settimana la mia attività politica
Pronunciando un discorso di fronte all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
E di concludere la settimana
Parlando in questa sede in questa città di fronte a voi
E lo voglio fare iniziando la mia riflessione
Su un grande tema che ha sempre dominato la storia del mondo
Nelle varie generazioni nei vari secoli ed è il tema della pace e della guerra
So di parlare
A persone che probabilmente all'anno direttamente conosciuta
La guerra è ciò che essa significa e a tanti giovani che non l'hanno direttamente conosciuti
Anzi i giovani italiani ai giovani europei del dopoguerra
Hanno avuto la fortuna
Nelle generazioni che ormai ci sono
Susseguite
Di essere cresciuti e di avere respirato sempre un clima di pace
E forse di non essersi talvolta neanche accorti
Che attorno a loro nel resto del mondo
Non c'era la pace ma c'era la guerra sotto forme di guerriglie di guerre locali
I conflitti
Mentre crescevano in pace le generazioni europee
Nel resto del mondo nel dopoguerra nel secondo dopoguerra si calcola che siano morte venti milioni di persone
E cioè la guerra non è affatto scomparsa dalla faccia del mondo
E Dio non voglia che ci sia oggi alle viste se non proprio alla vigilia di un'altra guerra
Si aggrava la crisi nel Golfo
Una crisi determinata da un atto di aggressione di violenza verso un piccolo paese
E dalle minacce rivolte verso altri Paesi amici
è una crisi pericolosa che può sfociare in un conflitto militare
E noi siamo qui a sostenere
Che anche se la crisi si è aggravata
Non per questo bisogna rassegnarsi all'idea della guerra
O immaginare che la guerra sia la migliore delle soluzioni
Noi continuiamo a ritenere possibile
E lo diciamo nei confronti dei responsabili dei maggiori responsabili di questa situazione
Una soluzione pacifica anche se i tentativi che sono stati fatti sino ad oggi
Non hanno dato i risultati sperati
Noi appoggiamo con forza le iniziative di mediazione che sono in atto
E ci auguriamo che possa aprirsi
Uno spiraglio verso una soluzione pacifica
Verso una soluzione ragionevole giusta
Che non potrà prescindere dal ritiro dell'Iraq dal cupa i dal ristabilimento dei diritti violati
E dalla definizione di condizioni di pace e di sicurezza per l'intera regione
Le ore fa a Roma l'incontro
Dei Paesi europei della
Sotto la presidenza italiana
E noi non possiamo non approvare la posizione di fermezza che l'Europa ha assunto
Ma anche cogliamo e condividiamo il desiderio
Di non considerare affatto chiusa questa via di uscì
Se immaginassimo di poter essere ascoltati lontano da qui
Nella capitale dell'Iraq
Noi rivolgeremo ai governanti di quel Paese
Innanzitutto l'appello perché liberino subito e senza condizioni gli ostaggi di tutti i Paesi
Entrambi tendenzialmente
Questi mercanti emendamenti disonorato
Io penso che debba essere ristabilita l'autorità delle Nazioni Unite
E aggiungo che beninteso questa autorità deve e dovrà essere integrata soprattutto
E penso alla questione palestinese
Non si può da un lato
Non si può da un lato
Pretendere giustamente
Che l'Iraq che rispetti l'autorità dell'ONU che gli impone di abbandonare un Paese indipendente e sovrano che ha illegittimamente invaso
E dall'altra parte
Non pretendere che Israele rispetti ieri deliberati dello
Io penso che anche la questione palestinese potrà e dovrà essere risolta
Attraverso una regolamentazione
Ed una mediazione internazionale
Tra le parti direttamente interessate
E tra le parti che sono oggi in aperto conflitto tra di loro
E tra queste parti in primo luogo sono gli israeliani da un lato
I palestinesi
Dall'altro
Vedete non ci sarà pace nella regione
E in questa regione
O ai confini di questa Regione ci siamo anche noi
Sino a quando la questione palestinese non avrà trovato una sua soluzione
Nel rispetto dei diritti dei popoli
Nel rispetto del diritto del popolo palestinese e nel rispetto dei diritti dello stato di Israele
L'Italia
è un paese da un lato
Immerso nel continente europeo
Dall'altro immerso nella regione mediterranea
Non dobbiamo mai dimenticare questa nostra posizione
Che ci comporta
Degli obblighi e dei doveri
In quest'area
Regionale mediterranea
Dove ancora domina in gran parte il sottosviluppo
Dove ci sono Paesi anche di antica civiltà
Di antiche civiltà a beghe zia
E africane
E non sono usciti dal sottosviluppo
E che riguardano
A loro Vincino che è diventato una grande potenza industriale
Non guardavano noi nel secolo scorso preferirono taluni aprire la porta
Al colonialismo francese o inglese
Oggi naturalmente guardano all'Italia più che un secolo fa perché l'Italia non è più quella di un secolo fa
Italia poca Ryan alfabeto
Della fine del secolo
In fondo l'Italia ancora contadina
O in gran parte contadine
All'indomani della guerra mondiale della seconda guerra mondiale richiama diventati
Dio sa come
Certe con lavoro degli italiani
Principalmente con lavoro e con l'intelligenza degli italiani
Siamo diventati
La quinta potenza industriale del mondo
E quindi siamo anche carichi di responsabilità molti Paesi guardano al no
E noi sappiamo però che se non c'è la pace in una regione
è difficile che si uniscano le altre attività
Se non c'è la parte difficile che fioriscono i commerci che ci riescano le economie
E le persone si muovano vadano in Paesi insicuri
E quindi la regione mediterranea non troverà un suo nuovo corso
E questa collaborazione euro arabe questa collaborazione dell'Italia
Non potrà esplicarsi appieno sino a quando non ci sarà una Regione
Pacifica sicura dove le grandi crisi sono state risolte
E questa riflessione
Che riguarda la pace e la sicurezza forse possiamo
In qualche modo trasferirla anche all'interno del nostro Paese
Vedete il più grande danno
Che fa la criminalità
Che aggredisce de compia atti di violenza organizza attività illecite
Ma il più grande danno che essa opera
E quando crea un clima di insicurezza di paura e di sfiducia che è il più grande ostacolo sulla via dello sviluppo di un'area di una regione di una città
Come si può immaginare
Di attirare in prese di attirare capitali di attirare tecnici
Di incoraggiare
Coloro i quali abbiano delle attività economiche
Se vi si mantiene in una situazione di insicurezza
Di taglieggiamento di minaccia
E tutto questo impedisce
Che situazioni
Gli hanno in sé delle potenzialità dinamiche formidabile
Possono esplicarlo nel modo migliore dette fortunatamente
Nel Mezzogiorno d'Italia sono cambiate tante cose
Intere aree meridionali
E intere regioni
Sono entrate dello stadio dello sviluppo
In una fascia più elevata
Di redditi e di consumi
Infatti la Comunità europea ci chiede
Di togliere alcune regioni dalla lista delle regioni serenità perché il tutti i dati statistici dimostra che ormai sono regioni entrate in un ciclo più avanzato e più robusto
Ci sono invece le regioni
E amare
Del Mezzogiorno d'Italia che ristagnano
In qualche caso addirittura regrediscono
E fanno mancare quasi solamente dei record negativi
Ebbene ripeto l'impressionante aumento della criminalità
è un grandissimo ostacolo sulla via dello sviluppo
è un ostacolo che bisogna rimuovere
Bisogna ricostituire un clima di fiducia di sicurezza e di speranza
Bisogna cancellare le immagini terribili
Che allontanano certe aree del Mezzogiorno dell'Italia dal resto dell'Europa ed anche d'arresto della regione mediterranea
Le Ferrovie perché tutto questo ci porta
Di fronte a un fenomeno che naturalmente non è il solo meridionale
è un fenomeno che tende a radicarsi nelle regioni del Nord
Dove si preferisce naturalmente tentare le attività
Circa
Delle attività legittime
I proventi di traffici illeciti
Dove si trovano buoni clienti
Però a leggere le cronache di oggi vedo anche buoni commercianti
Per il traffico della droga
Ebbene
Riusciremo a fare regredire questa offensiva
Che ha assunto proporzioni
Molto allarmanti
Sono se lo Stato
Riuscirà
Ad organizzarsi meglio per vincere questa battaglia che tuttavia non è solo compito dello Stato
Come tutti ben capiscono e come dobbiamo far ben capire a tutti a tutti i nostri concittadini è un compito ed è un dovere dei cittadini
Della cultura dell'informazione insomma di tutta la società civile del nostro Paese
Lo Stato deve recuperare terreno che ha perso
E io penso che a a o da fra
Tutti i mezzi per farlo
Tutte le capacità
Tecniche e professionali
Che sono necessarie a condurre una lotta di questo tipo
Purché esse vengano curate meglio e le forze regnano ben vengano sempre meglio incoraggiate è sempre meglio dirette
Ci sono delle ultime settimane segni
Di una volontà di rafforzamento delle iniziativa dello Stato
Io mi auguro che questi segni si facciano sempre più concreti visibili ed efficace
Desidero solo aggiungere che noi siamo stati tra i primi
A lanciare l'allarme
E saremo tra i primi nel sostegno di tutte le iniziative dirette a colpire effettivamente ed efficacemente i fenomeni mafiosi malavitosi e criminali
In tutte le loro espressioni
In tutti i loro aspetti
In tutte le loro ramificazioni e in tutti i loro livelli
C'è una cosa alla quale noi siamo allergici
Siamo allergici alla retorica
Alla demagogia alla lotta fatta di parole di agitazioni inutili che sono fumo che non consente di raggiungere un vero
Se bastasse una fiaccolata
A liquidare la mafia
Ne faremo una tutti i giorni
Con le fiaccole d'estate si liquidano a malapena le zanzare
Se serve ad incoraggiare il cuore che si facciano pure ma si sappia che non bastano
Perché ci vuol altro e che sarà a questo punto una lotta dura e probabilmente anche lunga
Ma è importante che rapidamente sia rovesciato
Il trenta
L'andamento fortemente negativo
La sensazione di sbandamento e di disorientamento e aggiungo di paura che si diffonde inevitabilmente
In tutto il Paese
In generale io penso che tutte le politiche
Meridionali
Hanno bisogno di una seria verifica
Dobbiamo sapere vogliamo sapere a che punto siamo
Perché ci sono stati in passati troppi sprechi
E troppe risorse sono state male utilizzate
Mentre altre risorse ancora e non sono poche
Non vengono addirittura utilizzato
Siamo perciò in ritardo lo tocchiamo con mano
Nella modernizzazione delle infrastrutture
E nel radicamento nell'organizzazione di servizi sociali essenziali
Siamo in ritardo persino di fronte a fabbisogni elementari
Della vita
Ieri ho partecipato a Parma un convegno sui problemi dell'ambiente
E mi hanno regalato un libro che portava come titolo
Acqua amore mio
Ed effettivamente un titolo che fa pensare
Quando è che più l'animo umano sente l'importanza dell'amore forse quando lo ha perso posta per perderlo
E mai credo come in questi anni abbiamo cominciato a capire
L'importanza
Il valore e l'amore per la
Che è un bene prezioso ebbene in alcune regioni come sapete benissimo voi perché era la Sicilia è una di queste
L'acqua è un bene raro
Mentre in altre regioni è un bene malato
Perché è stato maltrattato è stato inquinato
C'è questa grande contraddizione nella vita dell'Italia moderna
Siamo considerati e siamo
Uno dei paesi più industrializzati
E quindi più ricchi del mondo
Il livello
E il nostro reddito pro-capite dei nostri consumi non è molto lontano
Da quello dei Paesi considerati ricchi o molto ricco
Ma all'interno di questa nostra assoggettati sono grandi contraddizioni una queste
Un Paese che ha modernizzato molto
La sua vita e il suo modo di produrre
E che non ha modernizzato lo Stato
Ed è una società industriale in cui talvolta non manca nulla
Ma nelle sue famiglie nelle sue case nelle sue città nei suoi paesi manca l'acqua
E quindi bisogna concentrare gli sforzi su questo problema semplice ma complicato
Si scopre
Che il nostro sistema di distribuzione idrica in Italia
Per essere modernizzato avrebbe bisogno di investimenti per cento mila miliardi
Il che significa che deve essere in condizione disastrosa
Perciò a dire un sistema che disperde
Più del quaranta per cento dell'acqua più del quaranta per cento Dell'Acqua si perde lungo la strada viene praticamente buttato via
E quindi bisogna concentrare gli sforzi nazionale
E il regionale
è un settore nel quale sono stati fatti molti piani che sono stati stanziati
Molti mezzi
Che i mezzi siano utilizzati
E tra i pianisti e non realizzate possibilmente pagando le cose al prezzo giusto
E che
Gli enti locali
La Regione faccia la parte che gli spetta di fare
Noi abbiamo indicato da tempo questo problema con uno dei problemi
Più urgenti
Certamente non è il solo ma non dobbiamo perdere di vista
Le grandi questioni del Paese
Che sono da un lato di natura istituzionale
E richiedono un ramo del Parlamento e una riforma
Del sistema politico
E dello Stato
Che sono di natura sociale
Che non devono farci dimenticare che il benessere ormai ha invaso certamente almeno i due terzi del Paese
Ma che un terzo del paese e fuori da quest'area
E l'Italia
E del resto non solo l'Italia
è un Paese ricco che a milioni di poveri
Per poverino dobbiamo considerare coloro i quali
Hanno delle pensioni bassissime
Non hanno un lavoro e non hanno alcun reddito
Si trovano in una condizione in cui la qualità della vita e particolarmente scadente
Che hanno un vincolo un handicap qualcosa che comprimendo i loro possibilità non sono assistiti a sufficienza
E quindi noi dobbiamo riuscire a far progredire questo Paese
Regolando sempre meglio il suo sviluppo
Non lasciandolo alla spontaneità
Perché la spontaneità eco vista
Perché la corsa all'individualismo e alla cura del proprio interesse particolare finisce con l'essere dominante
E anche è così spiega come si come anche nelle grandi nelle società evolute
Si verificano
Contrasti di questa natura
Non è solo l'Italia
Cammini per le strade di New York
Incontri lunghe file di poveri che fanno la fila magari davanti a una chiesa per aspettare di mangiare un piatto di minestra
Ho trovi seduti per terra con davanti un cartello
Dei giovani e minacciati
Che dichiarano nel cartello io ho laica
E attorno a loro questi immensi grattacieli segno di una potenza finanziaria straordinaria che non ha forze eguali nel mondo
E quindi la contraddizione ci sono
Sono meno di quanto non fossero un tempo
Di quanto non fossero in queste società un tempo
In cui i poveri erano la maggioranza non la minoranza
In cui c'erano sfruttamento senza protezione
In cui gli uomini si potevano usare sfruttare fino in fondo
Ed è contro questo tipo di società che è nato il movimento socialista che non è affatto superato
Ho detto ieri
Che leggo ripeto oggi continuerò a ripeterlo
Che ho letto con grande
Non saprei dire come con
Un po'di rabbia che
Ho letto che siccome
Entrato in crisi
Il comunismo
Non bisognerebbe più parlare né di comunismo né di socialismo
è vero che le società dell'Est si chiamavano Paesi socialisti ma si parlavano parlavano di paese
Di questo abusivamente
Era un titolo abusivo il loro
Perché socialismo è sempre stato sinonimo di libertà e quei Paesi erano Paesi disposti
E in tutto questo sei con il movimento socialista nell'Europa occidentale
Attraverso i suoi travagli suoi errori che pure ci sono stati
è stato però sempre l'anima delle grandi conquiste sociali e politiche
Se si sono consolidati dei diritti politici di libertà
Se si sono fatte avere grande avanzata sul terreno sociale dei diritti sociali e sindacali
Questo si deve in gran parte in tutti i Paesi d'Europa al movimento socialista democratico
Ai socialdemocratici niente alunni Paesi ai laburisti come si chiamano in altri Paesi ai socialisti come si chiamano in Italia
è per questo che mi ha fatto una certa sorpresa devo dire la verità
Il fatto che essendo i comunisti venuti nella determinazione
Di cambiare il loro nome
Avrebbero avrebbero potuto fare quello che non hanno fatto perché sono ancora in tempo a fare naturalmente
Essendo una decisione non ancora formalmente preso
Vedete
Nel corso degli anni forse ho infastidito anche voi parlando a Catania
Quando a un certo punto mi capitava di dire nella riflessione politica
Negli anni passati
Ma quale comunismo
Sta nel futuro dell'Italia
E naturalmente io rispondevo nessuno
E i comunisti mi consideravano un provocatore un anticomunista
Adesso vogliono cambiare il nome
Il simbolo e non vogliono chiamarsi eppure neanche socialista
Io credo che questa correzione è giusta
Non perché i Comunisti Italiani portino sulle loro spalle diciamo in modo diretto
Tutte le responsabilità di ciò che è avvenuto nell'Est dell'Europa nella stessa Unione Sovietica
Ma perché effettivamente
La crisi del comunismo comporta un cambiamento radicale anche in Italia e quindi era legittima la nostra speranza
Che si aprisse
Una prospettiva nuova
Che si potesse cominciare a discutere tra socialisti
Che si rispetta no
Si è detto ma voi volete a mettervi non vogliamo mettere nessuno vogliamo parlare vogliamo discutere sul futuro vogliamo creare in Italia una grande forza socialista
Forte come
Come Fortini Spagna come forte in Germania come Noemi Spezia
La grande forza che noi non siamo
Questa prospettiva è aperta
Ci siamo sentiti rispondere come si dice a Roma per toma
Allora noi per non sapere né leggere né scrivere per farci capire meglio da tutti in modo che ogni giorno qualcuno quando ci guarda
Non posso non riconoscere il nostro programma politico abbiamo deciso di cambiare il simbolo e di metterci le parole unità socialista
Poi per il resto vedremo
L'esperienza della vita della lotta politica mi ha insegnato
E non basta porsi un obiettivo per raggiungerla bisogna sapere insistere
E bisogna saper lottare
E bisogna insistere anche quando sembra che l'obiettivo sia irraggiungibile
O quando ti trovi in minoranza da sei convinto di avere ragione
Deve avere la costanza e la pazienza di aspettare
E arriva il momento in cui i fatti ti daranno ragione
Vedete
Per tornare ai problemi della società
Io so bene che l'espandersi della criminalità
è dovuta anche alla fertilità del terreno su cui essa opera
Ci sono ambienti
Cittadini
Profondamente degradati
Ci sono situazioni diffuse di vera e propria miseria
Cioè la mancanza di prospettive
Talvolta è la mancanza di formazione professionale
La mancanza di lavoro anche per chi ce l'ha la formazione professionale
E questi sono tutti fattori negativi che possono agire che possono favorire il nascere di una diffusa criminalità minore
Che offrono la manovalanza ai Circuiti forti della criminalità
Che indeboliscono le difese morali delle famiglie e della vita sociale
E quindi al centro di ogni tentazione
Che gli incentivi allo sviluppo
Per la protezione del sostegno di tutte le iniziative sale
In un concorso che deve essere nazionale
Tra forze produttive
Pubbliche e privati
Io penso che questo è ancora il primo fondamentale problema della nazione
E non non c'è nessun fenomeno tutti protesta risma localistico regionali dico è disposta a far cambiare questa opinione
Già che io considero
L'Italia una
Come diceva hanno
Dei manifestini clandestini di cui io copia
Che stampavano nel secolo scorso
I patrioti
Napoletani
E che furono sequestrati dalla polizia borbonica d'Italia è una
E mi auguro che non prendano piede i separatismi le idee di divisioni dello Stato in repubbliche del Nord del Centro e del Sud
Che sarebbe era una avventura disastrosa
Per l'Italia e per l'Italia
Approfitto del fatto che ho una tribuna disposizione
Per dare
Una risposta che mi sembra di dovere al segretario della Democrazia Cristiana
Sei lì come la stampa interpretato ci fosse riferito eventualmente a noi
Vedete nel corso di questi mesi difficili della situazione politica italiana
Lui tutt'di cui tutti cominciano ad avvertire la precarietà alla instabilità i nervosismi
Ma abbiamo cercato in qualche modo di
Di comportarsi senza farci troppo trascinare in polemiche
Che nascevano altrove anche se talvolta finivano con investire noi
Però non da parte nostra sono venute minacce di crisi
Quest'estate
Noi prendemmo atto
Che si era fatto di tutto
Per tentare di mettere in crisi il governo
Non eravamo noi
Ci sono ministri sulla scena politica
Che vanno e vengono
E non si tratta certo
Dei ministri socialisti
Abbiamo preso nota che sta
Due ribadito critiche durissime al governo
Ed anche quest'ultime non sono venute da noi
Abbiamo assistito a crisi nientemeno che vengono virtualmente aperte virtualmente chiuse
E ci siamo limitati a registrare i fatti
Abbiamo fatto semmai facciamo richiami al rispetto degli impegni al rispetto dei programmi che abbiamo concordato
E naturalmente al rispetto delle leggi
E di quel principio di collegialità
Che non può mancare nella coalizione soprattutto di fronte a decisioni delicati ed importante
Abbiamo dato prova di grande lealtà
E di grande responsabilità
Nel collaborare con l'azione del governo e nel sostenere
Di fronte a ripetersi di polemiche gli atti ostili
Aperti gli obblighi direttivo striscianti noi abbiamo sfoderato persino una pazienza che non immaginavamo di a vere
Di fronte ad una iniziativa
Referendaria in materia di leggi elettorali
Dirette esplicitamente contro di noi
E sostenuta dal Partito comunista Italmark i settori della Democrazia Cristiana ci siamo limitati almeno per ora a sottolinearne il carattere devastante sotto il profilo istituzionale politico
Delle prospettive democratico
Così stanno le cose e non altri meno
E se ancora recentemente sono stati introdotti nuovi elementi polemici
E nuovi fattori di appesantimento di una situazione già particolarmente critica
Ciò è dovuto ad iniziative che altri hanno preso e non nullo
Si fa un gran parlare di elezioni anticipate
Alla primavera prossima
Noi siamo i praticamente i soli a non farlo a non parlarne
Debbo aggiungere che noi preferiamo cento volte
Una buona riforma istituzionale alle elezioni anticipate
Noi non rinunceremo a nessuna possibilità di o temere un buon risultato importante di carattere interno
O di internazionale
Attraverso un'efficace azione di governo
Però debbo aggiungere per chiarezza per onestà
è la sola cosa che noi non possiamo fare
Lasciarci invischiare in polemiche inutili
Logorare in uno stato di cose che fosse costretto all'immobilismo a causa delle sue contraddizioni
Renderci corresponsabili di indirizzi specie in materia di riforme elettorali che non possiamo condividere
E allora noi stiamo osservando l'evoluzione della situazione
E le prospettive possibili
Il rapporto ciò regoleremo le nostre posizioni con molto realismo
E con molta responsabilità
Vedete
Noi avvertiamo
Lo stato di difficoltà
Che circonda pervade la società politica
Il sistema dei partiti
Per noi riteniamo che non sia giusto fare di tutte le erbe un fascio
C'è ci sono delle crisi aperti e vistosamente aperti nei due grandi maggiori partiti
E tutto questo riflette sull'insieme del sistema uno stato di inquietudine e di precarietà
Quindi
La riflessione deve portare
A valutare la necessità di impostare
Finalmente una riforma del sistema politico
Ma non attraverso il marchingegno di leggi elettorali che sembrano fatte apposta
Per mettere i socialisti in difficoltà
Per togliere loro dell'ossigeno
Per togliere alla loro autonomia per offuscare la loro identità gli una parola anche se non piace questa parola io devo usarla per strangolare il socialista
La possono fare ci possono provare
Forse può forse ci riusciranno pure cosa che non credo c'hanno provato tante volte in questi anni non sono mai riusciti
Certo però non possono pensare che lo faranno
Senza che noi ci battiamo contro con tutti i mezzi di cui disporremo e lo faranno con nove ter docilmente ne terremo il collo dentro il capo noi siamo preoccupati della crisi dei grandi partiti
Dalla quale poi derivano una serie di fenomeni negativi anche se probabilmente certe crisi erano inevitabili
Preoccupati perché noi da soli non siamo in condizione
Di fronteggiare i grandi problemi
Del governo del paese
Noi siamo una forza che è cresciuta negli anni perché è continuata a crescere ma purtuttavia una forza limitata
E quindi può concorrere
Può avere un'influenza Mardi pertanto sola non è in condizioni
Di risolto in una grave crisi politica
Di mettere il Paese al riparo dai danni che gli possono derivare da una crisi profonda
Dei grandi partiti
Però noi sottolineiamo egualmente
L'importanza per l'apporto che anche in questa situazione diamo e possiamo dare
Agli interessi generali del Paese
Partito socialista lo ha dato tante volte nel corso dalla sua storia
Concorso importante significativo notare ancora nei prossimi anni
Sì ironizza sul fatto che non siamo a differenza degli altri partiti
Il partito dilaniato
Da correnti effrazione
Nonché a casa nostra litigi non ma
Sono vittime in famiglia o mi auguro non superino molto che non vanno oltre un certo limite
Il partito ha una sua sostanziale unità poi
Del frutto di una conquista
Siamo un partito unito
Perché abbiamo riflettuto molto sulle esperienze del passato
E i contrasti che si manifestano sono dei contrasti fisiologici
In una democrazia interna in cui si formano anche maggioranza e minoranza
Ma non siamo più ricca tutti in questi anni
Nella spirale dell'azionismo e del correntismo appunto
Che ci aveva portato ormai ai limiti della sopravvivenza
Se altri hanno una malattia grave perché ce la vogliono attaccare
La lettiga grave è contagiosa
E qui frazioni Isma'quando comincia
Si fa come comincia e non si sa come finisce
E si moltiplica
Quando dico proprio sulla strada per nelle correnti correnti nei gruppi e correnti linee gruppi e gruppetti non si finisce più
Noi molti di noi si ricordano
Non credo che ricordiamo con entusiasmo l'esperienza della propria gioventù di un'età più Ford pone in particolare entusiasmo
Credo che abbiamo sprecato molto tempo
E ci siamo svegliati quando un punto abbiamo visto
E ormai facevamo un risultato elettorale a una sola cifra
Sotto i dieci
E quindi sentiamo fortemente il valore dell'unità e lo dobbiamo sentire questo sapere i socialisti in questo momento con una forza di cui il Paese ha bisogno
Il Paese ha di fronte a sé è una lunga lista di problemi insoluti e ci sono dei fenomeni di disgregazione che sono pericolose
Regge ancora un ciclo economico espansivo quello che si è manifestato in questi anni
Anche per l'impulso che siamo riusciti a dargli alcuni anni fa per un ciclo che si è mantenuto alto anche se comincia a dare segni di stanchezza
E se si coniugasse ore insieme il ritorno di una crisi economica
Con uno stato di difficoltà e di paralisi istituzionale di crisi della società politica
Si aprirebbero per il Paese momenti molto difficili
Io mi auguro che tutto questo non sia ciò che noi dovremo fronteggiare e tuttavia prepariamoci
Condurre un'azione energica di chiarificazione per la quale abbiamo bisogno di tutta la nostra forza di quella che abbiamo e di quella che ancora potremmo raccolte
Italia così come l'Europa
Così come l'Europa ha bisogno di un movimento socialista sempre più moderno e sempre più più proiettato verso l'avvenire
Il progresso dell'Italia il futuro dell'Italia ha bisogno di un grande forte moderno partito socialista
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Quest'
Qui
Questo
Qui
Qui
Quindi
Quest'
Quattro
Quattro
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Questi
Questa
Qui
Qui
Quanto
Qui
Qua
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Quanto
Qui
Quanto
Qui
Questi
Quindi
Quindi