Il cattolicesimo in Italia tra fascismo, resistenza e liberazione - prima giornata

Buongiorno a tutti benvenuti grazie della vostra presenza e sono molto onorata di poter dare avvio a questo convegno di studi storici su il cattolicesimo in Italia Takashi sumo resistenza e liberazione
Organizzato dall'Istituto Sturzo Palisades ce n'è già Istituto per la Storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo sesto e dal Dipartimento di Studi storici dell'Università degli studi di Torino
Con molte altre molti altri enti patrocinatori di cui poi vi darò l'elenco per i saluti
Ma la prima cosa che veramente importante dire è la mentre la menzione della metallica che il Presidente della Repubblica a assegnato a questo convegno e questa metallica che è stata mandata al presidente Nicola Antonietti dello Stato Sturzo con questo testo ho il piacere di trasmetterle L'Unità metallica che il capo dello Stato ha voluto destinare quale suo premio di rappresentanza
Al convegno dal titolo il cattolicesimo in Italia tra fascismo resistenza e liberazione in programma a Roma per giovedì ventisette e venerdì ventotto marzo due mila venticinque
L'occasione mi è gradita per raggiungere lei e al direttore dell'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e le movimento Charta per cui in Italia professor Paolo trionfi indie insieme con l'augurio per il successo dell'iniziativa i saluti più cordiali
Il capo del servizio dottor Luigi cremonese
Ecco questo è veramente un riconoscimento importante per il grande lavoro che ha fatto il comitato scientifico e trovate qui nel programma
E che ha veramente portato avanti un lavoro storico di grande rilievo di grande spessore di tanti scavi archivistici come ci ha insegnato chi ha diretto questo istituto per tanti anni il professor Gabriele De Rosa
E voglio ricordarlo perché proprio trent'anni fa era settembre del mille novecentonovantacinque Gabriele De Rosa inaugurava il convegno sui cattolici e la resistenza in Italia convegno che era la somma di tanti convegni locali e che diede luogo a ben sette volumi di atti quindi veramente credo che si raccolga un testimone importante
La signora De Rosa che qui presente raccolga i nostri saluti
Allora vorrei ora parlare la parola per i saluti al presidente Nicola Antonietti che si collegherà dare motto
No non c'è
Allora proseguiamo con i saluti
Giuseppe nato nota Stefano dell'ISAF CM arriverà tra poco
E diamo allora la parola a Marta Margotti dell'Università degli studi di Torino
Che fra gli organizzatori di Rai l'anima fra le anime di questo convegno tema grazie grazie a tutti e a tutte io sono qui per ringrazia
Salutare a nome del direttore del dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Vittorino
Paolo Cozzo che Peres impegni istituzionali non è riuscito a essere con noi oggi ma portagli soia saluti terra la riuscita di questo convegno in cui il Dipartimento di Stato coinvolto all'interno delle diverse iniziative di cui il Dipartimento di Studi storici si fa promotore e quindi da parte del professor Cozzo agli auguri per una buona riuscita del nostro convegno
Grazie Marta
Ora la parola a Petra per dei
Dell'Istituto storico germanico di Roma che porterà i saluti cari sull'istituto che fra i patrocinatori e gli organizzatori del convegno
Gentili come e colleghi
E con grande piacere che ho accettato l'invito di Marta Marco atti tipo Tarabini saluti dell'Istituto storico germanico da Roma in apertura di questo convegno
Non solo perché si tratta di una graditissima occasione di rivedere amiche ed amici di lunga data e di fare nuove conoscenze fra i relatori che le relatrici del convegno questo vale per tanti incontri accademici
E in questo caso sono stata e sono particolarmente contenta per vari motivi
Innanzitutto il tema di questo convegno mi porta indietro nel tempo
E infatti la mia storia personale con maggior come giovanissima studiosa comincia nell'Italia del mille novecentonovantacinque con lo studio della partecipazione delle donne nella Resistenza italiana
Oltre a marzo in cui nella Germania di allora notoriamente poco interessata e altrettanto poco rispettosa nei confronti della Resistenza italiana si sapeva praticamente nulla
Per la mia tesi di laurea in storia contemporanea ho lavorato sui fondi conservati all'Istituto storico della Resistenza Di Pharma
Consentiamo soprattutto un'ampia raccolta di giornali clandestini scritti da donne donne ma anche le trascrizioni di interviste fatte con don che avevano combattuto con ma soprattutto senza le armi fra di loro molte donne cattoliche
Allora si parlava tantissimo del capolavoro di Claudio Pavone una guerra civile uscito nel mille novecentonovantuno e infatti a me interessava capire se oltre alle tre guerre ed individuate dal Pavone la guerra patriottica la guerra civile e la guerra di classe
Ci fu anche una quarta guerra quella delle donne la loro emancipazione dai ruoli femminili fascisti ma anche cattolici
Di questo tema parlerà questo pomeriggio Cecilia DAU Novelli e non vedo l'ora di sapere di più sullo stato dell'arte attuale
Alcune di queste donne dell'esistenza avevano pagato il prezzo più alto per le loro scelte
Molte furono depositate nella che nazisti soprattutto a sporca
Io ne novantacinque fui molto commossa rifatto che gli ex partigiani che ebbi ancora la fortuna di conoscere mi ancora zero con grande cordialità nonostante Damiano nazionalità tedesca
Lo trovava allora e lo trovo ancora dare niente per scontato
E anche per questo che sono così Grazia di poter partecipare qui oggi a questo incontro nel segno dell'ottantesimo anniversario della liberazione d'Italia e della fine della seconda querela mondiale
Ma c'è di più
In un momento molto difficile per tutte le democrazie occidentali Germania Italia inclusa e più che mai importante riflettere sulle ragioni degli uomini e delle donne della Resistenza
Anche al di là della logica degli anniversari
Ed è più che mai attuale riflettere su grande dilemma della violenza
Anche se è giusta
Quindi anche se è stato Martin Bauman essa il mio caro amico stimato collega Emilio predecessore nella direzione scientifica dell'Istituto storico germanico
Che ha deciso di conferire il patrocinio per il nostro istituto al convegno vi posso assicurare che la mia identificazione con la sua scelta e totale
Grazie ancora le vi invito e può andare
Grazie molte per questo saluto ricco mi dicono che ora è collegato il professor Nicola Antonietti per un saluto quindi lo vedremo da remoto e lo ringraziamo
Grazie
Con il rammarico di non potere tra voi in queste due giornate convegno dedicato al cartoncino dodicesimo interviene Fascismo Resistenza Liberazione voglio esprimere da lontano buon lavoro al momento l'Istituto Sturzo di Roma
Dove l'istituto che ha per così dire concepito il tema del convegno e aveva organizzato assieme a un comitato scientifico
Internazionale rappresentato da prestigiosi studiosi e che ha ottenuto il patrocinio di importanti enti di ricerca i Taviani ed europei
Esprimo in particolare il mio endorsement il mio compiacimento per il programma mi questo giornale
Come tutti voi so che abbiamo a questo amore tanti studi sua lunga stagione vissuta dai cattolici i Taviani tra fascismo e liberazione o
Suo anche però con voi come voi negli studi storici ogni e davvero importante
Quando apre la strada quando indica quando ispira nuove e più approfondite ricerca e mi pare che nel convegno il convegno di oggi e di domani si propongano analisi e riflessioni
Volti ad ampliare le stesse prospettive coi quali si appronta la storia lo studio del cattolicesimo politico i calcoli
In effetti
Si può dire che è una fortuna poter
Procede in questa via via cui amento
Ma è una fortuna perché possediamo già un patrimonio di conoscenze
Su molti versanti della vicenda cattolica di quell'anno
Sul versante culturale filosofico sociale economico politico
Lavorato danno il venti intellettuali dazione tolta
Dall'Università Cattolica unito
Anche citata la sinistra sia
Sul versante organizzativo dei Giorgi espresso dai laici di tutti i rami dell'Azione cattolica
Dove sta versante dall'incrociarsi di esperienze diverso politiche e non nella prospettiva dalla nascente democrazia sia nelle spiega speriamo
E fu emerge a macchia d'olio
L'insorgenza antifasciste presto canalizzare teme il CLN locale e nazionale
Comunque
Mi pare di poter dire che l'ampio universo
Del cattolicesimo italiano quindi qui si poteva parlare sicuramente di Amburgo universo
Tenuto insieme da una religiosità comune
Incontrava io sempre conteneva questa universo conteneva pur sempre universi più picco più limitati
Attenti tra loro
Basti pensare han fatto
O meglio ai filtri che s'imponevano da parte degli esuli degli scomparsi ed chiudeva vocale
Alle direttive nazionale
Vaticani che i che regolavano l'amica delle delle associazioni di azione coca tonda
Basti pensare che questi indirizzi queste direttive
Scendevano cadevano su realtà
Ecclesiali diverse tra loro
Alle differenze tra le chiese Corbani di don Mazzolari e le parrocchie dorso
Nelle quali al nord aggiunge coltivavano anche delle ritualità diverso che avevano origini radici diverso
Pensiamo alla spiritualità al consigliare una del del sud tanto studiata da Gabriele De Rosa
In sostanza mi pare che
Entrando come si farà in questo convegno in universi religiosi culturali e infine politici cambieremo capiremo mezzo l'approdo antifascista del movimento cattolico
E la tenacia e la forza con cui si arrivò a festeggiare
Alla insieme alle altre forze politiche sociali la liberazione queste distinzioni secondo me furono evidenziate
In maniera chiare già da Aldo Moro
Soprattutto la distinzione tra Nord e Sud
Quando nel maggio del mille novecentoquarantacinque Moro replicando in modo deciso al minaccioso rischiano di Pietro Nenni
Rafforzate e al vento del Nord nel momento della Resistenza
Che avrebbe spazzato via tutti i residui feudali
Monastici e conservatori depositati nel mentre diceva Lenny del sud questa minaccioso Rita questo minuzioso ringraziamo
Il giovane presidente dall'annunci pensava che esisteva anche un vento democratico dell'assunto
Costituito Dante talkshow convento democratico che non minaccia
Come quello del Nord tempeste politiche ma esprimeva solamente una storia diversa
Di più secondo Moro la vera necessità della libera spiego l'erogazione proprio quella di integrare i di correggere l'esperienza di territori cosa storie anche recenti diverse
Mettendo in grado di Nord Sud di scambiarci ciò che hanno i loro di migliore e di vero
Ora questo processo che sulla nei giorni successivi alla Liberazione
Moro
Richiama quel processo necessari a una nuova vicenda unitaria dei paesi molti cattolici
Di cui il cattolicissimo protagonisti mi pare un indicatore importante per in per i lavori di questa di questo nostro convegno sono certo che avremo delle risposte avremmo per gli approfondimenti delle indicazioni probabilmente anche qualche ampliamento di ottica
Soprattutto sul tema della pericolosità con la quale di solito siamo attenti holding favorito consideriamo la vicenda del cattolicesimo politico politico in teoria quindi io ripeto l'augurio di buon lavoro e vi saluto tremenda
Ringraziamo anche noi questo tanto netti che ci ha dato anche
Diciamo la presenza della storia fra Noemi l'augurio per continuare veramente sulla scia di tanti lavori e di tutti quelli nuovi che seguiranno adesso ci dovrebbe essere il saluto di Albania con niente delle col francese a Roma che però ci saluterà domani e quindi passiamo al Paolo Corsini che ugualmente l'istituto Ferruccio Parri non può essere presente non so se ci manderà un saluto chiamo allora Marco De Nicola presidente della Cisco che ci porta il saluto della società italiana per la storia contemporanea
Grazie
Ma io così chi mi conosce sa che non ho il dono della sintesi ma il programma è molto lungo molto ricco e quindi cercherò di auto controllare subito in un breve saluto intanto ringrazio veramente di questa opportunità di figurare in questo convegno perché ci sono temi che non possono essere mollati un secondo dire soprattutto in momenti in cui diciamo la storia subisce sostanzialmente DiVersi approcci lo vediamo anche nella presentazione
Di delle nuove linee guida per la scuola e noi dobbiamo rimanere attaccati alla natura scientifica
Alla scienza degli uomini nel tempo
Senza accedere diciamo
Ha una storia che si va sempre più narrazione incerta
E ondeggiante della degli umori del momento e credo che quello che ha detto Cristina in apertura sia assolutamente vero cioè in un momento particolare come questo in cui diciamo anche la la nostra natura certa di democrazie occidentali
Più fragile almeno appare così più fragile dobbiamo riandare a quei tempi in cui la democrazia è stata costruita e ricostruita
Questo credo sia uno dei percorsi che in questo convegno io vedo molto molto forte
Né in una delle componenti fondamentali della nostra società per questo io sono molto molto grave lordi aver dato alla Cisco la possibilità di essere nel col suo luogo con la mia presenza parte di questo convegno grazie mille
Deborah darvi il saluto di Christiane Beer Man per villa Vigoni che non può essere presente però ha mandato il suo saluto scritto
Gentili coordinatori egregi partecipanti cari amici è per la villa Vigoni un grande onore dare il patrocinio a questa importante manifestazione
Insieme ai colleghi del Deutsch Institut le colta serve a Roma la Cisco Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano sono fra i vari
Patrocinatore del convegno
Il vostro convegno sia colloca nel punto di un sensibile Crocevia
Da un lato cenno anniversario significativo il ricordo degli ottant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa
Dall'altro lato ci sono le innovazioni della storiografia basate su nuove fonti e nuove domande e nuovi approcci da parte degli storici
Le turbolenze dei nostri tempi forse ci rendono più attenti all'esperienza dei contemporanei di allora e la loro percezione dei drammatici passaggi che stavano attraversando mi sarebbe tanto piaciuto ascoltarvi su questi grandi temi avrete sicuramente dibattiti vivaci gli auguri per questo
Christine letti firma anzitutto villa Vigoni che non può essere presente ma ci ha mandato questo significativo Santo
Allora diamo il via ai lavori sono veramente commossa direi onorata di poter dare la parola al primo dei nostri relatori che chiamo al tavolo dei relatori chiamo anche il secondo relatore Luigi Giorgi
Per dare il via alla prima sessione di questo convegno
La Resistenza prima della Resistenza
è una sezione importante che sarà seguita poi da resistenze uno questo pomeriggio resistenze due domani mattina e liberazione domani pomeriggio veramente creato un un complimento al comitato scientifico per la struttura
Che indica proprio il percorso lo sforzo di di dare un quadro il più ampio possibile
Renato Moro no una bisogno di presentazioni comunque per dovere d'ufficio ricordo che è professore emerito dell'Università degli studi di Roma tre è stato per molti anni ordinario di Storia contemporanea del Dipartimento di Scienze politiche nonché direttore di riviste nazionali e straniere
Con una notevole mole di studi che penso che se citassimo tutti potremmo fare la fine del convegno
Comunque sui molti temi uno dei primi me lo ricordo perché è stato un po'un vademecum per me la formazione delle classi dirigenti dirigente cattolica e di come settantanove è stato un caposaldo per molti studiosi tra i molti temi che era nato Moro affrontato molto è stato scritto sulle posizioni del cattolicesimo politico nell'Italia repubblicana ma ci sono anche studi relativi alla storia della pace e dei movimenti per la pace e anche nucleari quindi una vasta gamma di interessi
Non non cito la sua biografia però mi ricordo la Chiesa lo sterminio degli ebrei del due mila due perché credo che sia
Lui però molto importante almeno per me è la formazione culturale e spirituale di Aldo Moro negli anni della Fuci nel due mila otto
Una vita un Paese Aldo Moro L'Italia del Novecento salire a Barbiana don Milani dal sessantotto a oggi il mito dell'Italia cattolica
E l'ultimo soldi una maestra del sud che fu la madre di Aldo Moro del due mila ventidue in suo onore hanno anche pubblicato un volume miscellanea o la contemporaneità del passato Studi in onore di Renato Moro
Dico solo un piccolo ricordo personale
E cioè quando trent'anni fa Gabriele De Rosa inaugurò in questa stanza il convegno sui cattolici in Italia e la resistenza la prima relazione fu tenuta da Traniello
Che cito un saggio di Renato Moro
Su chiese resistenza in Italia no questa valutazione Traniello Traniello citò un pregevole contributo di Renato Moro sui cattolici italiani di fronte alla guerra fascista
Quindi i suoi interessi vengono da molto lontano è stato citato
Addirittura nel mille novecentonovantacinque
A lui la parola grazie alla sua relazione tratterà cattolici eh Ordine Nuovo tra Chiesa fascismo è guerra
Grazie grazie della precisazione grazie dell'invito tutte le istituzioni
Che hanno promosso e organizzato questo convegno che si annuncia devo dire anche per me interessante sicuramente importante prima di cominciare una precisazione
La mia relazione nasce da una ricerca sulla grande stampa cattolica degli anni di guerra
Nel tempo che ha però non mi sarà possibile naturalmente darne conto
Però vi prego di credere che le affermazioni che però facendo senza poter lei come dire corredare da citazioni adeguate sono fondate su largo spoglio di di materiali
Allora cominciamo come di recente ha ribadito Giorgio Vecchio probabilmente lo studioso che su partecipazione cattolica la resistenza ha dato una sei contributi assolutamente fondamentali
Oggi concordiamo sul fatto che la scelta di partecipare alla resistenza per molti cattolici non fu
Originata da specifiche motivazioni politiche
Una vera e propria formazione antifascista fu presente sciopero da parte molto ridotta dei casi
Le ragioni dell'impegno vanno ricercate in una ribellione Nori Baglioni patriottica e morale ha scritto vecchio
Di giovani dei giovani maschi e di giovani femmine la cui stessa educazione nazionalistica che il fascismo aveva impartito si era rovesciato disegno
E in qualche caso addirittura in una scelta resa necessaria semplicemente dalle circostanze cioè
I bandi di arruolamento per la Repubblica di Salò
Insomma
La scelta resistenziale fu il frutto più di un anelito morale che Chionna coscienza politica
Le cose stanno effettivamente così ma se le cose stanno effettivamente così
Perché allora proporre come farò oggi una riflessione sugli antefatti cioè sulle premesse sui precedenti di quella scelta e la regione e semplice
Io sono convinto che tra mito vecchio e falsi
Di un antifascismo maggioritario in quella generazione di cattolici
E al contrario l'idea che io ritengo altrettanto fuorviante io la sostanziale passività
Nel mondo giovanile cattolico che sono le circostanze drammatiche di quei mesi travolsero imponendo una scelta cima tra queste due idea residue prospettive visioni insistiamo Jato troppo ampio
E che sia questo iato che la ricerca debba cercare di colmare qualche anno fa mi sono trovato a lavorare a un progetto di biografia del giovane Moro e ho avuto accesso alle carte della sua corrispondenza degli anni quarantuno quarantadue presidente della Fuci
Negli ultimi l'ultimo semestre sostanzialmente di attività subito dopo e sono stato colpito profondamente
Sono non centinaia ma qualche migliaio di lettere scambiate era Moro con ragazzi italiane alcuni sono membri nella Fuci altri sono membri dell'Azione cattolica del sud altri sono commilitoni cioè soldati come Moro altri sono studenti i suoi studenti dell'Università di Bari
Altri sono addirittura studenti che lo avevano avuto come professore di filosofia in un liceo cattolico Paresce la prima cosa che colpisce questo sforzo io direi ciclopico di rimanere in contatto tra giovani
E il fatto che
Mussolini e il fascismo non fine abbiano alcun posto
Anche coloro che sono in procinto di partire per il fronte
Anche di coloro che qualche volta si dichiarano pronti a sacrificare la vita per i compagni e per la patria
Chiedono
Vicinanza chiedono preghiera
Esigono attenzione personale d'affetto al posto del cameratismo non parlano di vittoria matti pace esprimono invece dell'odiato nemico condivisione per le sofferenze di tutti i popoli addirittura alcuni di loro esprimono simpatia per i ragazzi che combattono come loro anche dall'altra parte della barca
Questi ragazzi non fanno non farebbero mai
Azione clandestina antifascista
Prima fermano però la lontananza dei loro ideali questi ideali di un mondo futuro più giusto più libero da quelli
Scusi si esprimono della massa e lo fa
Uno probabilmente per sfuggire alla censura
è un po'come se tra fascismo e Antifascismo militante questi giovani siano altrove
Cioè siano portatori di un rifiuto prima che politico appunto morale ed esistenziale e per questo in un certo senso forse ancora più abissale della prassi e dei valori fascisti
Allora cosa ci dicono queste lettere che certo dobbiamo inquadrare la scelta resistenziale in una crisi profonda del consenso al fascismo in tutto il Paese in tutte le classi di età che si affaccia tra il quarantuno e quarantadue del centrodestra fine quarantadue i primi mesi del quarantatré
Ma che detto questo non si sarebbe detto l'essenziale
Occorre un'altra spiegazione ed è a questa spiegazione che cercano di dedicare la mia attenzione oggi
è stato ricordato la relazione di Francesco Traniello a quel convegno del mille novecentonovantacinque già allora
Con la finezza e la comune che lo caratterizza Traniello si interrogava su quelli che chiamava i processi di ridefinizione nella stessa coscienza religiosa imposti dalla guerra
E formulata un'ipotesi e l'ipotesi era che la religione se stessa fosse venuta a svolgere una funzione ormai globalmente sostitutiva sono cioè parole nei riguardi della nuova fede fascista insomma si sarebbe prefigurato il passaggio
Da un ricorso prevalente alla religione come rifugio
A una tipologia religiosa orientata invece all'operare in modo personale e diretto nella sfera pubblica insomma si sarebbe passati a una religione mobili tante diceva Traniello e di questa regione mobili tante e del suo rapporto con la politica come premessa delle scelte resistenziali che io mi vorrei occupare Corbucci
Dobbiamo ricordare dobbiamo ricordare che tra il mille novecentoventidue e il mille novecentoquarantatré e cioè durante periodo fascista alla religione per la Società italiana ebbe un ruolo importantissimo ma confinato da entrambi i protagonisti regime chiesa
Fuori e lontano dalla politica
Il fascismo utilizzo
In modo politico ideologico la religione
E così paradossalmente l'espulsione
Della religione dalla politica diretta finì per rafforzare parallelo processo di politicizzazione e ideologizzazione della stessa fede religiosa
Cioè nell'età della politica di massa la chiesa venne accentuando i caratteri di un universo a suo modo totale e totalizzante massicciamente con esso e comprensivo
Cioè la formazione che si riceveva nel mondo cattolico era quasi sicuramente religiosa tuttavia pensateci un momento nella stessa realtà totalitaria un'educazione religiosa voleva dire sottrarre uno spazio all'invasione totalitaria stessa
Questo provocò emergere di in una ideologia religiosa in qualche modo
Allineata talvolta concorrenziale talvolta oppositiva rispetto a quella totalitaria e questo secondo me rappresenta una premessa fondamentale
Al discorso sulla scelta registrazione dei cattolici fu questa nuova sensibilità religiosa a rappresentare il retroterra attenzione non un retroterra politico appunto nel senso di una compiuta elaborazione politica
Però allo stesso tempo politico nel senso di una istituzione diretta della coscienza religiosa Empoli è per questo che analizzare il discorso sull'Ordine Nuovo mi pare particolarmente discorso cattolico naturalmente sullo schermo mi pare particolarmente rilevante fu un tema diffusissimo quasi quotidianamente trattato dalla stampa cattolica negli anni del conflitto
La cultura la cultura i giovani cattolici era una cultura
Che leggeva la politica attraverso la religione pensate momento i due elementi prende più stabili tra metà degli anni trenta mila centoquarantatré dell'atteggiamento dei cattolici in politica furono probabilmente antinazismo e anticomunismo
E sì però erano il frutto anch'essi non di una cultura politica ma di una cultura morale e religioso tra i politica
Cioè nascevano dall'applicazione immediata di una sensibilità religiosa perché era questa che vedeva i nazisti come protagonisti di un rigurgito neo pagano e anticristiano e i comunisti come gli altri senza dubbio
C'era la guerra sarà proprio la guerra cercano di farglielo vedere a mettere i programmi pro progressivamente in discussione questa autosufficienza della formazione religiosa e a imporre presa di coscienza e assunzione di responsabilità
Sempre Giorgio Vecchio ci ha ricordato che il patriottismo principio risorgimentale insegnato al fascismo
Si rovesciò contro di sa al momento della repubblica di Salò e che appunto i bandi di Graziani finirono loro stessi per spingere molti ragazzi e la fuga in montagna suggerirei di aggiungere a questo elenco dell'eterogenesi dei fini
Un terzo tutto l'Ordine Nuovo
Che fu centrale nella propaganda nazifascista di guerra
E qui si rovesciò presto disegno per quanto riguarda il mondo cattolico i temi della nuova Europa dell'ordine nuovo furono lanciate a regime per quaranta quando si pensava a una guerra
Breve vittoriose di avere un spesso notevoli in tutta la cultura giovanile di quegli anni
Quanto ai cattolici però non fu solo il cattolicissimo fascista vero e proprio cioè quel cattolicesimo per dire ma giovani cattolici premiati nel partito di Kuffour pochi ma significative il clero nazionale quello dei cappellani legati alle organizzazioni del pianeta ad accettare senza problemi
La tematica dell'ordine o per il resto del mondo cattolico liste l'idea stessa dell'Ordine Nuovo fu motivo di incertezza
Nacquero subito una serie di iniziative di riflessione in gruppi di elettori la prima in ordine di tempo fu qui a Roma casa Parlamento antifascisti ex popolari tra cui De Gasperi Giovanni qualche volta giovanissimi esponenti dei momenti integrazione cattolica Tonello Andreotti tecnici legati come baronetto all'esperienza degli seconda pochi mesi dopo ottobre quaranta Milano come si fa a Cattolica terza Milano sempre ma partire da rapina quarantuno presso la casa di un altro cioè cattolica Umberto Padovani che coinvolse Dossetti a Fanfani la Pira Lazzati quarta ancora a Milano ancora padre Gemelli i primi mesi del quarantatré dopo il messaggio natalizio di Pio dodicesimo nel quarantadue di cui dovremo riparlare si trattava di gruppi elitari
Anche riservati riservatissimo
Tuttavia credo che questi gruppi riflettessero un clima riflette c'è un clima di attese dianzi di preoccupazioni molti dei rumeni dei mondi loro membri inoltre scrissero e scrissero largamente sulla stampa cattolica allora che si ricava dalla lettura di delle tante riflessioni
Sull'ordine Nuovo negli anni di guerra intanto si individuano ci possono individuare io credo di aver individuato tre fasi differenti
Una prima giugno quaranta fino all'estate quarantuno guerra brand la seconda tratto uno quarantuno e primavera quarantadue guerra lunga sempre più incerta aggiungerei terza autunno quarantadue primavera quarantatré prospettiva per la sconfitta sostanzialmente di una crisi irreversibile del regime cerchiamo di vederle il più brevemente possibile
Nella prima fase il mondo cattolico si divise su un gol due prospettive diverso c'era una minoranza la minoranza radicale gli ex popolari quelli che avevano Manta maturato la coscienza antifascista
Il movimento laureati in parte la Fuci insomma questo gruppo impostava il discorso sull'ordine nuovo insistendo sulla necessità di giudicare infatti sulla base di principi c'è bisogno di richiami
La celeberrima rivista di capire
Quindi una posizione critica sull'impostazione in azienda antifascista in chiave dei principi
Cristiani la maggioranza al contrario lo chiamerei quel cattolicissimo nazionale che si identificava nei grandi rami di massa dell'Azione cattolica all'Università Cattolica i quotidiani cattolici principale sia la militare dell'Italia di Milano
Allora questa maggioranza denunciava invece il rischio che i cattolici restassero fuori
Ci fosse un assenteismo cattolico bisognava gettarsi nella storia
Pertanto questa maggioranza rifiutava critica demolitrice città e invitava ad affermare i principi cattolici ma nella prospettiva attuale naturalmente la condizione di questo ragionamento era ancora quella di guardare all'Italia fascista come al baluardo nell'ordine Nuovo della se
Dei valori cristiane
Quindi questa prima fase prevalenza il discorso cattolico sull'ordine nuovo sì mosse con l'obiettivo di riaffermare il rimborso della religione nella nuova Europa e quindi connesso il ruolo equilibratore e conciliatore dell'Italia fascista
Tuttavia era chiaro che qualcosa nel mondo consenso cattolico alle GM già adesso si stava cullando
Leffe affermazioni patriottiche erano reiterate però anche la maggioranza anche la maggioranza moderata in nazionale cominciava a a frullare una sorta di terza via
Cioè una via tra l'individualismo liberale le democrazia e il collettivismo totalitario cioè il nazifascismo
Così
La giustificazione vera e propria del punto di vista fascista sulla guerra venne sfumando
Rapidamente nel tempo e anche la maggioranza cominciava a insistere sempre di meno sulla mediazione di gara fascista e sempre di più sul discorso cattolico insieme
Così in entrambe le prospettive già in questa prima fase il tema dell'ordine cristiano divenne
Da un
Dall'autunno del quarantuno si apre una seconda fax ormai viene individuato che c'è Silva nelle mosse
La coscienza
Che bisogna ascoltare un'altra parola
Si parla di bancarotta dirigenti reggitori dei popoli
E la parola è quella di verità esterna eterna scusate espressa
Dalla Chiesa insomma emerge la sensazione di che sì c'è una svolta che si è di fronte a una svolta della storia che c'è qualche possibilità di restaurare un ordine cristiano
Come cominciano una serie di distinguo
Tra prospettiva cristiana e ideologia nazifascista sacralità dell'essere umano la guerra non può essere
La normalità ma è una una normalità diritto da moralizzare contro la forza
E le polemiche arrivano a quella forse più ma lascerà ante di tutte che quella sull'odio al nemico sul principio terrorista maledire gli inglesi ricorderete di Mario Appelius che va avanti
Tra metà quarantuno e quaranta Roma
è un cambiamento di prospettiva significativo
Ci si distacca da ogni soluzione politica contingente l'unica prospettiva è quella sbagliata sulla Sapienza eterna della chiesa
Non sono stati i principi della fede ad eludere il mondo ma sono state le forse direttrici certe correnti del mondo che hanno tagliato dai principi della fede
E con il fascismo per la prima volta non è più estraneo alla denuncia
Le sorti del cristianesimo non sono legate più ad alcun regime ad alcuni esito del conflitto
La voce del Papa prende il posto di quella di ogni altra guida politica
Non la militare arriverà a scrivere che quella del Papa è la aperte virgolette vera politica chiuse virgolette
Terza fascia
Si apre con l'estate del quarantadue naturalmente crisi generalizzare il consenso popolare verso il fascismo bombardamenti borsa nera segni sempre più chiari della sconfitta
E qui l'elemento dominante diventa il frammento verso il domani
Un domani nel quale il fascismo non ha ormai al composto
Certo le voci in campo cattolico continuano a non essere univoca la minoranza radicale continua ad esprimere denunce esprit
Uscite della responsabilità delle ideologie dominanti la maggioranza nazionale si limita a denunciare la realtà di una società che si è staccata dalle fonti dire del cristianesimo e che il futuro sarà di coloro che non vogliono nuove sopraffazioni nuove guerre ma vogliono o diciamo una una mondo di carità sociale di carità morale di giustizia tuttavia le prospettive si sono profondamente avvicinato di ormai attribuiscono la causa della crisi a un'impostazione di direttive e di principi profondamente sbagliata
In qualche senso qua in qualche modo la contrapposizione che una volta era tra moderati e radicali si sposta nel campo dei critici dove la generazione degli anziani critici del fascismo i nomina il precocissimo immagine non una ripresa anche se variamente rinnovata della democrazia parlamentare
Mentre i critici Giovanni del fascismo sognano un ordine nuovo statalista sociale corporativo da contorni abbastanza confusa
Però qualcosa di profondo e chiaramente avvenuto
Un'informazione riservata della polizia fascista da
Siamo nel novembre quarantadue i giovani universitari iscritti all'organizzazione cattolica sotto tutti antifascista
Ostenta no un grande amore della patria
E molti di loro hanno già fatto Locarno sto della loro vita in guerra
Ma hanno una mentalità tutta loro si dicono amanti della parte del re fino al sacrificio supremo ma non ci sono fascisti
Ed è noto il messaggio del Natale mille centoquarantadue di Pio dodicesimo quello in cui proclamò non lamento ma azione è il precetto dell'ora ed effettuò una chiamata a raccolta dell'abitato
Parlando di una nuova crociata per un nuovo ordine sociale
Gemelli non a caso intitolò il suo editoriale di vita e pensiero il nuovo ordine deve essere cristiano
Pochi giorni dopo si apre a Roma convegno nazionale delle reti cattolici settecento persone da tutta Italia
La polizia fascista né da una relazione e sostiene che il convegno tutto il convegno era stato orientato alla dimostrazione della seguente tesi cito la polizia fascista
Che le teorie politiche di oggi hanno scatenato la guerra che un regime che fomenta la guerra invece della pace è in bancarotta con la morale
Che la statura tria erano forma di idolatria
Che il fine dello Stato non è se stesso ma l'individuo e la società universale che le teorie razziste sono violenze contro Dio che il cristiano d'oggi deve ricostruirsi una coscienza d'apostolato controcorrente
E che il cristiano intellettuale deve combattere ogni deviazione di idea politica sociale economica che non sia quella delle direttive della chiesa
Che dalle delle urine della guerra sta sorgendo una nuova umanità di cui sarà guida la morale la pratica l'organizzazione cartone
Queste le fasi
Un elemento permanente del discorso cattolico sono il vino si credo che in tutte queste diverse fasce questo discorso sull'Ordine Nuovo ebbe un'ispirazione in generale non solo prevalentemente culturale manichei addirittura spirituale e religioso
Non a caso fin dal suo primo manifestarsi questo discorso fu più attento e interessato la pars destruens Scala pars construens
Inoltre questo discorso Fini molto spesso per esprimersi nella ripetizione di Topolino tradizionali della visione cattolica
E l'indicazione del valore insopprimibile della dignità della persona come fine dell'autorità come mezzo
Ricerca di un nuovo umanesimo difesa del diritto naturale rivendicazione dello Stato cristiano tutela della famiglia ricostruzione dell'organico ordinamento giuridico dignità del lavoro temi antichissimi
E qualcuno lo sottolineo dicendo addirittura che questo era un un elemento di forza di merito di un cattolicesimo perenne che non cambiano mai ma luci revisione critica voglio citare quella di Mazzolari non fu l'unico registrarono immediatamente che i cattolici italiani erano costretti ci son parole dure azionari da tempo ad assopire i loro dibattiti e a renderli innocui col distaccarmi più che sia possibile dalla realtà sanguinanti dell'ora e proiettando mi nella stratosfera dell'astrattismo filosofico e teologico
E in effetti basta pensare all'insistito rifarsi Alto Mesima o o alla tradizione che andava da Paparelli attornia o lo e soprattutto l'insistito rifarsi al magistero pontificio degli anni di guerra
Nella sua poi neutrale posizione sopra le parti
E questo tradiva chiaramente l'esigenza di evitare riferimenti compromettenti sul piano politico di coprire l'esistenza appunto nel campo cattolico di posizioni discordanti
Soprattutto questo modo di impostare il discorso mi pare che confermi in questo quadro io direi quasi meta storico nel quale le soluzioni vengono collocati sono adeguate un ordine immutabile non sono proiettate su quella realtà drammatica di quei momenti
Per dire qui cito solo un periodico cattolico che analizzò uno dimissionario messaggi papali e conclusa in questo modo
Riassumendo nel pensiero centrale si può dire che il pontefice regnante concepisce l'Ordine Nuovo come l'armonica risultante sociale iniziative individuali coordinate dal potere statale e da questo indirizzate al bene comune
Genericità toccante direi
Inoltre è indubbio che questa mobilitazione delle masse politicamente indeterminata
Tutto rimandava a uno Stato cattolico da costruire quello stesso Stato cattolico che era da costruire prima col fascismo adesso era da costruire al posto del fascismo ma la sua idea rimaneva vaga e impreciso
Lo stesso messaggio papale del quarantadue suscitò molto disorientamento
Sottolineava chiaramente il fallimento delle recenti esperienze storiche ma implicava questo che la Chiesa continua a muoversi sul piano dei principi o rappresentava un invito concreto a una mobilitazione immediata in senso politico
Esprimeva un atteggiamento prevalentemente antitotalitario c'è ma implicava questo una difesa dello Stato rappresentativo e quindi un ritorno alle persone fascismo o doveva portare nuove forme di Stato postfascista potremmo dire
Dibattito fu talmente aperti tra Couto che Gemelli fu costretto a chiedere al Papa cioè al Vaticano una risposta sul punto e la risposta venne escludendo una diretto opzione per la democrazia e un diretto diretto invito all'organizzazione politica dunque mancata un orientamento politico preciso e forse addirittura c'era una diffusa diffidenza verso i partiti forse verso la politica
A contare violenta rissa generazione fu anche l'esperienza diretta del fallimento del fascismo
L'aumento delle contraddizioni profonde tra retorica e realtà fatta nell'esperienza di servizio militare di combattimento di molti di questi di questi giovani e tutto ciò portò alla rottura con il Coni con i valori ma ebbe un ruolo io direi essenzialmente in negativo cioè costruire una nuova sensibilità ma in senso appunto prepolitico e non politico
Nelle discussioni incontrato in guerra nell'approfondimento di distanza tra i valori cattolicissima prassi del fascismo a lungo spinsero
A imboccare la strada del dell'antifascismo allora perché lo chiedo di nuovo perché seguire questo lungo dibattito
Perché il discorso sull'Ordine Nuovo a mio avviso è importante e direi anche decisivo proprio per le sue caratteristiche non politiche o meglio pari politiche morali religiosi
Pensiamoci un momento i temi erano tradizionali ma cambiarono di Valencia
Basati come erano sulla distinzione della proposta cristiana da tutte le altre esperienze giocarono nel senso di sottolineare l'urgenza di una riga assunzione di responsabilità dei cattolici in prima persona
L'umanissimo i ferimenti ma riteniamo cioè riferimenti all'unisono integrare la rete scarsissimi tuttavia il tema portava a prendere le distanze dalle altre ideologia per ribadire la possibilità unica di una soluzione cristiana Santo Massimo primati nel caso di carriera
Richiamo Santomaso aveva una funzione precisa richiamava i cattolici a revisioni integrale del mondo così da evitare quelle divisioni quelle fratture tra coscienza religiosa scelte concrete che in nel passato erano state dominanti insomma leggere la politica attraverso la cultura religiosa finiva per i invitare a un impegno positivo la principale responsabilità il fascismo secondo le il tante letture di quel di quel periodo stava proprio nel deprezzamento dei valori personali
Allora una tra le informazioni morale il tema corre tantissimo sulla stampa cattolica d'allora rappresenta la premessa indispensabile per ogni cambiamento quindi l'insistito discorso sulla riforma interiore come premessa necessaria di tutto
Non sottintende inviti all'inerzia ma chiamando un superamento di tutti gli altri progetti di liberazione nell'uomo
Proponendo l'unico in grado di rispettarne veramente la dignità quindi impegno spirituale e religioso significa anche e qualcuno lo scrivente
In quegli anni un nuovo modello di partecipazione
Un nuovo modello di cittadinanza salsiccia proprio il termine che recuperi posizione responsabilità del cittadino
Allora
Il fatto che l'esperienza ricostruttiva vengono da un'ispirazione evangelica spirituale qualche volta teologica e non da un preciso programma politico non può essere guardato solo come un limite
Si era verificato attraverso il discorso sull'ordine nuovo
Un rovesciamento di prospettiva
Le idee leghe erano finite
Di fronte all'evidenziato fallimento dell'ideologia delle culture politiche delle classi dirigenti dei governi non si trattava più come in passato di gestire cristianamente l'esistente
E nemmeno di indirizzarlo in senso ma di intervenire così torniamo al punto da voi
Ero partito
Credo che una premessa fondamentale della scelta resistenziale stia proprio in questa profonda trasformazione del religioso verificatosi a cavallo tratti o un folle Giorgio non Alitalia e lascio cresce
Ho finito
La maniera totalitaria nella quale il cattolicissimo percepisse spesso in questa fase giocò nel senso di presentare il discorso che stiamo come risolutivo in quanto tale delle contraddizioni della società e della storia
Era nato una sorta di radicalismo cristiano che in nome della fede contestava gli idoli perciò tende naturalmente questa sensibilità spinse pochissimi ha un atteggiamento dell'esistenza di posizione inizialmente ma quando l'impalcatura del regime comincia a crollare
Quando resistenze opposizione emersi sono davvero allora la sensibilità religiosa
Assunse forme a suo modo
Politiche
Molti dei programmi si della Resistenza hanno ricordato che tra le poche premesso che le loro scelte stava ci un substrato di avversione al fascismo assorbito nelle associazioni Azione Cattolica
La graduale acquisizione dell'inconciliabilità morale dei principi cristiani di quelli fascisti la consapevolezza cito ancora che stava finendo un'epoca nella quale noi cattolici avevano vissuto con la testa nel sacco insomma calcio vecchio non c'è Toniato ancora una volta giustamente molte voci hanno ricordato l'importanza della formazione religiosa ricevuta dunque la natura etica e morale delle scelte di quaranta te
Non nacque dall'urna nacque da una mera contingenza si radicò sulla mentalità diffusa
Che quello cattolico sia stato un antifascismo etico e insomma non è il caso un caso della storia ma il risultato di un processo quello che ho cercato di descrive i ragazzi cattolici andarono in montagna con la speranza di quel mondo nuovo che era stato positivamente dibattuto negli anni di guerra ringrazio
Ringraziamo di cuore veramente Renato Moro per questa raffinatissima analisi che ci ha condotto appunto alla resistenza prima della Resistenza
E perché se l'abbia illustrata con la tanto con l'uso delle fonti estremamente indagate con molta molta ha contezza e che ti ha portato dei risultati che possiamo fare nostri oggi
Proseguiamo il nostro
Convegno con una la relazione di Luigi Giorgi
Che qui diciamo di casa perché il coordinatore delle attività culturali di questo istituto
è socio trasformerà Cisco della Società per storia italiana per la storia dello sport una cosa molto piacevole
Per me almeno ha lavorato come collaboratore parlamentare alla Camera dei deputati e il Senato della Repubblica e collabora con riviste molte di storia e di attualità culturali
è autore di saggi su Giuseppe Dossetti suo Partito Popolare Francesco Luigi Ferrari Luigi Sturzo Alcide De Gasperi Emilio Colombo Aldo Moro Carlo Buzzi Cardinale Lercaro potrei andare avanti
Veramente riso e studi denotano una grande capacità di analisi di queste particolari figure ecco infatti duelli chiamali scomodi
Popolari e sacerdote nel casellario politico centrale durante il fascismo mi piace questa definizione accurato
E ha prodotto moltissime monografie non non stiamo dirle tutte altrimenti appunto facciamo sera tra le più recenti avvicinare mediterranea Luigi Sturzo l'Italia e l'Europa e Mediterraneo la DC la politica italiana nei giorni del golpe cileno
Come Liberio il cattolicesimo politico la questione meridionale e la riforma agraria
E le ultime tre molto belli anche i titoli libri i liberi e forti non vacillano il Partito popolare italiano nell'azione dal diciannove al ventisei Giuseppe Dossetti la politica come missione
E la democrazia tra democrazia e rivoluzione la democrazia cristiana la politica italiana nei giorni del golpe cileno con l'introduzione di Agostino Giovagnoli
Oggi ci presenta una relazione su popolari sacerdoti di fronte al fascismo opposizione e dissenso a te la parola grazie grazie
Grazie durante la presentazione io volevo aprire con i ringraziamenti a Marta a Paolo comunque abbiamo lavorato sempre proficuamente per la costruzione di questo convegno ho visto che le prime riunioni a risalgono al luglio del due mila ventitré quindi insomma
Abbiamo cercato ristrutturarlo nel modo più completo possibile
Le nella mia relazione si fonda essenzialmente su su due fonti una la Segreteria di Stato vaticana nella sezione conica dei rapporti con gli Stati e l'altro hanno i fondi conservati verso presso l'Archivio centrale dello Stato
I fonti i fondi della polizia fascista del la polizia politica del Casellario politico centrale mi piace ricordare anche come fu inviato da da Ferdinando Cordova ne ha parlato della formulazione della mia tesi su Dossetti a studiare
Queste carte perché già lui riteneva nonostante lui fosse lontano
Culturalmente anche storiografica mentre dalla dallo studio del movimento cattolico del cattolicesimo italiano
Riteneva che guardando i i fascicoli del casellario politico si potesse ricostruire già come il cattolicesimo italiano si fosse posto se non proprio in opposizione quantomeno in dissenso avesse dato voi
Conservato quella quei valori e quella quell'insieme quel patrimonio che mise a disposizione poi anche della Resistenza e quindi di quello che che successe dopo dopo l'otto settembre del del quarantatré
Ecco appunto l'archivio storico della Segreteria di Stato nella sezione per i rapporti con gli Stati ha restituito una serie di incontri tra il Nunzio apostolico in Italia monsignor Borgo ingegni Duca
E alcuni esponenti del regime e del Governo tra cui il suo capo che era appunto Benito Mussolini
Di questi svoltisi tra il gennaio tra il gennaio del trenta al maggio del trentacinque resta una testimonianza dettagliata perché Nunzio ne faceva relazione attenta alla al Segretario di alla Segreteria di Stato nella fattispecie prima cardinal Gasparri inseguiva Carlo al cardinal Pacelli siamo nel periodo che Renzo De Felice ha definito come il periodo di maggior consenso in maggiore solidità del regime
I rapporti con la Chiesa cattolica non stati regolati almeno formalmente dalla firma del Concordato del ventinove che tanto dolore tra Lazio e scoramento provoca negli esponenti del disciolto Partito popolare in special modo quelli all'estero alle lettere di Ferrari a Sturzo in cui
Ferrari scandalizzato fu fu fondamentalmente dal dal fatto che il Vaticano avesse potuto trovare un accordo con il regime fascista
Allo stesso allo stesso modo gli accordi che ponevano fine alle tensioni tra Azione Cattolica regime prevedevano
Di fatto un ulteriore sacrificio dei vinti erano e poi i popolari in questione parafrasando quanto De Gasperi poi scrive in occasione degli accordi del laterano a don Simone Verda
A favore di una presunta sistemazione dei rapporti tra Stato fascista Chiesa cattolica
In questo quadro che io scritto così sommariamente cadde scritto così in modo sommario si cala voi tutta questa documentazione questa prima parte della documentazione ciò cui ha tentato ho tentato di riflettere
In particolare nell'incontro del nove aprile del trentuno nel contesto delle delle tensioni tra regime e associazionismo cattolico l'ambasciatore d'Italia in Vaticano il Conte De Vecchi avanzava al Nunzio per conto del Duce alcune richieste
Tra cui una che investiva quello che restava della testimonianza popolare del Paese una sede di di punti che il Nunzio riportava come come ho ricordato al al Segretario di Stato Pacelli
Orgon ci educa scriveva Pacelli di sette postulati indicati da Mussolini per allentare la tensione che si stava creando tra Vaticano e fascismo il primo riguarda un suggerimento così veniva chiamato insomma forse attraverso il quale si chiedeva la stampa cattolica di non creare difficoltà al governo
Con il secondo si domandava di sistemare la situazione delle diocesi di confine soprattutto quella sul confine Giuliano sloveno e quindi la situazione del clero relativo lì c'era tutta la questione della dell'assimilazione della dell'uso della lingua e quindi un anche lì il il fascismo con colpi con una violenza anche forte
Quelle minoranze che si trovarono nella nel nostro Paese si invita quindi nel terzo a curarsi
Che l'Azione cattolica non diventasse un partito politico ma restasse nei termini del concordato non dando adito a quelle che venivano definite prova provocazione sindacalista
Nel quarto veniva richiesto né che nelle celebrazioni della Rerum Novarum asilo già se l'Italia nel quinto che l'Osservatore Romano assume siede toni polemici più cristiani
In particolare del sesto poi si esigeva quasi imponendo una linea che cito si allontanino da Roma i vari caporioni popolati Mad accalappi topini Cingolani eccetera in quanto al governo risultava che avessero avuto degli incontri nella capitale che poi incrociando palle fondi già ne le fonti già il la polizia politica con la sua ramificazione fiduciaria sulla città aveva segnalato al ministero dell'interno che erano in atto alcuni movimento dentro il Vaticano di questo tipo qui
Della la relazione del Nunzio riportava anche come Mussolini chiedesse alla Santa Sede di adoperarsi in tal senso per evitare che Al Gore che un intervento del governo che sarebbe potuto poi apparire ostile nei suoi termini generali ma c'era di più come si può leggere
Infatti cito il governo non vede di buon occhio che De Gasperi stia in Vaticano
Poche avendo ricoperto una carica nel partito popolare è evidente che contrarrà fascismo la sua presenza quindi nella Città del Vaticano non fa che aumentare i sospetti e malintesi
L'elenco si chiudeva nel settimo punto con la richiesta del regime di non insistere più circa le questioni morali questioni di morali circa riposo festivo o le inadempienze del concordato in quanto insiste su tali questioni poteva dare l'impressione che in Italia e alle poteva dare l'impressione in Italia all'estero che Roma fosse un Paese morale ante che antireligioso
Il che cito non è vero e il Governo non abbia quindi la volontà oltretutto di adempiere il Concordato mentre la qui era la citazione che del documento quindi il Nunzio con con grande zelo come faceva bocconcini duca come vedere Pia visto che il fondo le gli archivi di Pio dodicesimo
Anche nel nel secondo dopoguerra il Nunzio si perita quindi riportare nella sua relazione la lettiga che aveva esposto ai sette punti che gli erano stati sottoposti a dei vecchi su ordine di Mussolini
Tratterà i temi della risposta del Nunzio non mancava quella quello riferito alla posizione di Nuvolari questi riferiva che gli esponenti del partito di Sturzo non dipendevano dalla Santa Sede
E che quindi questo non avrebbe potuto allontanarmi da Roma senza operare in questo modo una scelta politica
Porgo gelido dogale altresì puntualizzava come qui cito il signor De Gasperi è un piccolo impiego di nessuna importanza nella biblioteca vaticana e si mantiene fuori di ogni attività politica quanto io sapessi sottolineava il Nunzio questo breve ma significativo scambi a mio parere nel quadro di altri che si consumarono poi nel tempo indicato idee di cui Borgo Angeli Duca fa fa riferimento comunica molto per la politica ecclesiastica del regime della risposta che questo ebbe dalla Santa Sede
Nella relazione del Nunzio in particolare in quella che cito si disegnano i contorni sia della preoccupazione fascista nei riguardi del dissenso dell'opposizione dei popolari sia della sostanziale se vogliamo felpata difesa operata dalla Chiesa verso l'esponente del Partito del Sud di Sturzo
Rispetto a regime soprattutto poi nei nei nei casi in cui illa il colpo della polizia fascista diventano molto più duro com'era il carcere come del confino
In quegli stessi anni le relazioni infatti della polizia politica indicavano come come vi fossero movimenti situazione dentro il Vaticano e fuori le sue mura nelle quali ex popolari ed esponente della Santa Sede si erano incontrati a vari livelli
Le fonti per lo più fiduciarie quindi da trattarsi diciamo da con l'estrema cautela
Relazionavano di presunti movimenti appunto di ex popolari e di esponenti a vario titolo del della gerarchia
Nel giugno del trentuno infatti si rilevava come e cito da qualche tempo elementi notoriamente antifascisti aderente al diciotto Partito Popolare tengono convegni entro la Città del Vaticano
In seguito ad appostamenti da me compiuti citava fiduciario potuti infatti individuare che Pertini seguente odori sono l'ex redattore capo del popolo dottor Margotti avvocato Dore l'avvocato dell'Aquila e altri che pur conoscendo le nel mio di nome
La fonte confidenziale nella stessa nella stessa nota riportava che alcuni ha interrotto che per capire anche come il fascismo contro tentasse di controlla la società Agliana e alcuni esponenti volare è venuto nudo un banchetto in una trattoria di campagna
A questa riunione cito alla quale hanno partecipato anche alcuni parroci come quello della chiesa di piazza in Lucina
Quello della chiesa di San Gioacchino ai Prati di Santa Maria degli Angeli eccetera non sono mancati Brindisi con l'arpa di accenni alla libertà il pensiero rivolto a chi è lontano
L'attenzione verso i popolari ai parroci che avevano di fatto fiancheggiato la storia del partito di Sturzo nonostante i divieti che erano arrivate dal Vaticano
Emerge poi in modo a mio giudizio significativo e sostanziare guardando la documentazione del casellario politico
Questa restituisce infatti le modalità le motivazione attraverso cui la polizia nel quadro del regime tentò di reprimere l'opposizione il dissenso cattolico a regime
Il casellario che era stato una creazione dello Stato liberale che o il fascismo aveva a suo modo perfezionato in modo repressivo e nella fattispecie di quello del appunto del dissenso cattolico e di quello popolare
Che tra l'altre questioni veniva un po'individuato come un diaframma che impediva un dialogo diretto tra il fascismo il governo e la Chiesa cattolica
Il casellario rappresentava significava quasi icastica mente come il mezzo utilizzato da regime fosse il messaggio come ci ha ricordato Acquarone
In quanto indicava la capacità pervasiva del Torre iter del totalitarismo di fronte ad ogni singolo aspetto della vita privata del cittadino
E proponeva un aspetto noto e cioè l'uso denigratorio oltretutto la prosa del della polizia fascista sempre molto colorita e molto accesa e appunto come un utilizzo denigratorio di di alcuni termini come vuol modo per appunto attaccare gli gli oppositori fascisti infatti
Gli esponenti della polizia politica voluta dal regime per reprimere il dissenso indicavano ad esempio i popolari come dei detriti Strozzi anni qualificando quindi la loro appartenenza politica il loro legame con con il sacerdote di Caltagirone
Con ogni probabilmente cono con ogni probabilità Mussolini non aveva dimenticato
L'opposizione struzzi Ana che si era esplicitata durante il congresso di Torino della prima del ventitré quello del delle disincaglio citato come lo lo lo chiama Gabriele Rosa anche in virtù dei di quello che gli disse Sturzo nei colloqui
Occasione del quale scorsa aveva rivendica rivendicato la funzione politica storica dei cattolici che si riconoscevano laicamente nel programma del partito popolare diceva infatti disse struzzi in quell'occasione
Noi diamo una risposta assolutamente negativo alla domanda se il compito del Partito popolare italiano si è esaurito
E lasciamo che l'affermazione avversarie si apre sia presto e pretesto e scusate qui che le dica letti senza convinzioni che rivendere a noi e oggi se ne vanno ripetendo inconsciamente che già è venuto meno il compito religioso dei popolari nella vita pubblica italiana
Le parti delle cartelle quindi del cosiddetto CPC riportavano con attenzione un acribia quasi enciclopedica le vite degli incappato nel nel controllo di polizia
Per quanto riguarda i popolari questi venivano individuati quasi naturalmente come oppositore al fascismo sia per la propria scelta politica sia per aver appoggiato voi quella che era stata un po'momento di maggiore crisi del del del fascismo mussoliniano che era stata la scelta aventiniana susseguente all'omicidio Matteotti
Quest'ultimo aspetto rappresentava un momento dirimente per far sì che si aprisse un dossier sul malcapitato di turno nella fattispecie su quello popolare vale la pena ricordare a mio parere
Almeno in un suo stralcio un modello di scheda
Come metodo come modo per comprendere la maniera attraverso la quale si strutturava il controllo della polizia l'avvocato bresciani ex deputato popolare di Brescia veniva così segnalato dalla Prefettura cittadina l'undici marzo del trenta
Ostacolo fin dal suo sorgere lo sviluppo del partito fascista e dopo la morte del deputato Matteotti fece parte del gruppo del deputato intimisti
Attraverso le con la le colonne del giornale da lui diretto sostenne la campagna antifascista durante il partito il periodo coartare lista
Da dati tali precedenti politici fu incluso nell'elenco degli oppositori nella rubrica di frontiera al fine di impedirne l'estradizione poche ritenuto capace di svolge dall'estro attività antinazionale
Né si in questa piccolo stralcio dei di questi fascicoli per comprendono molti relazioni periodiche porte di vario tipo che comprendono anche alcuni provvedimenti cannoni adesso magari possono apparire anacronistici ma che erano l'ammonizione la diffida
Appunto l'iscrizione alla rubrica di frontiera fino a quelli più duri carcere il confino Messi e compagni in modo esplicito a mio padre delle gli addebiti che la macchina del regime muoveva verso i deputati del disciolto partito scorsi hanno
L'ostacolo posto sin da subito verso il partito fascista da un lato e dall'altro la partecipazione all'Aventino
Nel nome dell'ode cosiddetti sovversivi da cui si domina radiati soltanto da alcuni popolari addirittura verranno tenuti tentoni il CPC fino al a quarantatré fino all'armistizio all'otto settembre novero dei cosiddetti doversi finivano anche sacerdoti che hanno prestato la loro militanza nel Partito popolare
O che avevano speso parole contro la guerra durante l'omelia prendendo posizione oltretutto contro il modello ti organizzazione di intrattenimento dei giovani che fascismo
Tramite le sue associazioni voleva coi stendere sul Paese
Tra quanti avevano speso il proprio impegno nella lotta politico sociale riporto la figura di don Cesare Ferrari che veniva rubricato come attivo nella la miglior linea del Partito popolare
E qui scriveva si può leggere nella la documentazione della polizia
Con la sua entra ammettenza negli affari dell'amministrazione comunale con le lotte faziosi che faceva il fascismo proprio con una situazione politica molto tesa culminata con l'occupazione delle stato del ventidue del Paese da parte dei fascisti nella provincia
Nella circostanza i seguaci del Padova in stretta alleanza con i sovversivi opposero vivace l'esistenza a mano armata asserragliati nella Carolina del campanile seguirono gravi incidenti con il ferimento di fascista da parte di un noto delinquente locale
Quindi tra i secondi e quindi tra quelli che tra la seconda tipologia di sacerdoti che hanno slegato sollevato critiche al modello sociale educativo che il fascismo intendeva estendere sul Paese mi mi sembra sembra della la figura di don Paglia il quale veniva segnalato
Dall'Arma all'Arma dei Carabinieri per aver definito una brutta associazione l'Opera nazionale Balilla
Motivo per per il per cui veniva diffidate quindi e entrava poi in questo lungo escusso questo lungo diciamo se vogliamo tritacarne che era la la documentazione la la la macchina del casellario politico
Se quindi le carte del casellario e le pratiche di polizia del regime parlano di come cosa contribuì attacco a costruire l'apparato repressivo del fascismo e a portare con sé una parte del consenso che questo ebbe allo stesso tempo raccontano la storia di uomini e donne obbedienti nella Chiesa che pagarono anche con minimi gesti di dissenso la loro opposizione al regime
Questo gruppo che poi è un gruppo esiguo
Non presente come organizzazione reticolare sul territorio braccato e perseguito dal regime anche all'estero se per impostare da un lato una disamina attenta del fenomeno mostro mini mussoliniano penso a Francesco Luigi Ferrari che pagò poi con la vita
Che lascia un'analisi importante sulla una delle prime analisi importanti sulla nasce sull'avvento del del fascismo
E allo stesso tempo riuscì al momento dell'otto settembre svolge un ruolo di supplenza nel momento in cui il cui collassa alla lo stato italiano come poi ha ricordato anche Nash Abbot più volte citato in questo senso da da Pietro Scoppola
Allo stesso tempo quelle vicende personali così tormentate cariche di dolore seppero in alcuni casi portare il proprio contributo il momento in cui si manifestò l'esigenza di combattere per la libertà del Paese
Nell'istante in cui si manifesta l'esigenza di resistere all'oppressione nazifascista che occupava l'iter d'Italia
Nondimeno contribuirono con la loro testimonianza di vita di impegno per la libertà e la democrazia di inserire anche nella Chiesa quegli elementi di comprensione di ascolto verso la diversità di società che si facevano sempre più complesse
Concorrente in questo modo a condurre le stesse gerarchie ad accettare in pieno la vita democratica all'interno dell'ATO della normale dialettica politica talmente anche in questo poi coadiuvato da quella giovane generazione che poco sapeva poco comprendeva della del della dell'esperienza popolare che sarà poi quella che in parte confluirà nella Resistenza pensa Dossetti
E a tanti altri come lui e che allo stesso tempo si batterà e per le inserito all'interno
Del del movimento cattolico italiano della e della Chiesa nelle sua conformazione gerarchia elementi di comprensione di democraticità al all'interno di società che si facevano sempre più diversificate sempre più brutale grazie
Ringraziamo di cuore Luigi Giorgi per questa relazione così densa di studi sulle fonti che ci hanno dato uno spaccato molto significativo e anche perché ci ha fatto addirittura guadagnare tempo
Quindi veramente un grazie di cuore
Proprio anche per tutti gli spunti che ci ha offerto mi è piaciuto moltissimo
Quel detriti struzzi anni che vanno perfino a fare Brindisi della libertà nelle trattorie di campagna veramente una chicca che ci viene da queste fonti e se mi è permesso un piccolo ricordo personale nelle fonti vicentine ci sono i diari dei parroci che parlano di contadini che della Basso vicentino che ridono di fronte alle cerimonie che fanno i fascisti
Ridere
è segno dell'intelligenza o altri contadini poverissimi dell'Alto vicentino di Fara vicentino di origine longobarda e Comune di mio padre
Che tagliavano sistematicamente l'albero che era obbligatorio piantare in onore di Arnaldo Mussolini i fascisti Rory cantavano loro lo cercavano di nuovo tanto che poi qualcuno finì al confino e non al confine a Lipari quindi questo dissenso cattolico che è veramente sotterraneo ma molto presente con ciò abbiamo concluso la primissima parte del convegno le prime due relazioni adesso diamo un attimo di ristoro
Al pubblico ci ritroviamo fra quindici minuti cioè alle dieci alle undici e un quarto
Vi prego di prendere posto
Abbiamo l'onore e il piacere di avere fra noi Silvia Costa che vice presidente dell'Associazione partigiani cristiani e che ci giustamente si porta il suo saluto grazie
Ecco grazie grazie ancora veramente Sferrazza retto tutti voi ho visto Sturzo e tutti i partners questa importantissima incontro io ho seguito tutto indiretta posso riferire perché non potevo dovuto l'invito soltanto qualche giorno fa Betori organizzare una giornata ci tenevo molto a esserci diciamo doveroso e quindi premi due minuti lei tutto un comprime mi complimento per la densità l'interesse la ricchezza è anche la scansione di queste due giornate
Ce n'era un grande bisogno soprattutto agli ottant'anni era liberazione che ha visto i partigiani cristiani cattolici impegnati nella difesa diciamo civile e militare armate non armata e anche in queste premesse della resistenza più etiche
E culturali
E anche educative rispetto forse
A quella più militante e che avete oggi richiamato
Voglio portare qui i saluti totalmente di Mariapia Garavaglia che presidente da due anni l'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di cui io insieme ad altre due persone siamo dice e in più sono anche in questo momento nel comitato direttivo del armi per cui cerco di unire anche le due identità che possono insomma essere in qualche modo collegate con i tanti istituti di ricerca che volete coinvolto
Sono due parole ne abbiamo stiamo dando una
Una dimensione molto diciamo intergenerazionale con tutto il Gotha del caso al nostro dovere i di i testimoni diciamo per gli anziani come sapete ormai sono pochissimi e è giusto che siano nuove generazioni anche se la mia non è comodissima a trasmettere quei valori quella capacità di resistenza appunto morale ma anche impegno civile e anche militare che all'Espresso uomini e donne sono molto contenta calcio interno di quest'due giornate ci sia anche il l'apporto delle donne con due bellissima relazioni i due storiche che conosco molto bene
Voglio aggiungere anche che abbiamo acquisito anche sviluppato server nazionale che a Roma
E qualcuno di voi è stato anche coinvolto
Ma lo faremo molto di più naturalmente siamo un po'a rimettere in sesto l'associazione che forse ha perso qualche
Colpo lo posso testimoniare che il torrente confini e Andrea Pepe autore il giovane autore di una bellissima ricerca che abbiamo presentato
Quel libro che fosse di cui parlerete con presidente Masto Stefano cioè sulla partecipazione dei ragazzi della giacca e della Fuci con la sua premessa Soresa
Molto interessante
Alla Resistenza
E anche a quella fase precedente poi posteriore e poi diciamo dopo l'otto settembre abbiamo rivolto all'attenzione hanno s'corso anche partecipando alla festa deliberazione che Roma si fa da due anni ogni anno in una quadrante diverso da città questo interessante
Anche al raccontare in modo molto a un poco abbastanza esteso la storia per esempio delle religiose che voi sapete Romano colto al volo
Molto importante si parla di quattro mila trecento persone che sono state nascoste ricoverato spietate salvate anche con molti rischi personali
Dalle regioni e conventi Del Giosa in particolare femminili e anche ai martiri diciamo anche religiosi europei e in particolare Cornello del professor Giorgio Vecchio che ho presentato la casa in memoria del suo magnifico libro presenza europea che veramente un unicum perché avendomi la capacità anche da poliglotta abbia di di come dire in poter accedere alle fonti nelle diverse lingue non soltanto quelle classiche
Riuscito a darci un affresco importantissimo ed era un po'il sogno di Beppe Matulli che è stato il presidente della alle PC precedente che voleva proprio che si desse più forza
Alla alla dimensione europea della resistenza anche l'ispirazione cristiana quest'anno reso impegnati su due tre fronti vip chiudo
Abbiamo fatto hanno presentato a tutto questo giro qualche giorno fa ci sarà ben un'iniziativa quindi di Trevor tutti quei che potranno il quindici aprile sempre a caserma Oria
Sempre su un aspetto esistenza abbiamo avuto un incontro molto interessante di questo voi siete coi anche spesso protagonisti parlo della didattica della storia
Ne ho svoltato l'incontro molto interessante sulla didattica della storia insieme alla Rete e all'associazione della public History a istituti diciamo storici e anche alla indire che voi sapete è la agenzia diciamo per la qualità dell'educazione che affianca il mistero su questo siamo parte finalmente nel tavolo prima vedeva lampi giù doverosamente messo ci siamo anche noi che ha costituito un comitato presso il ministero
Io chiamo la pubblica istruzione scusate Gorbaciov un po'antica per quanto riguarda proprio didattica nella storia il coinvolgimento del macerazione e il diciotto ci sarà diciotto giugno
Noi faremo porteremo a Roma la mostra bellissimo fatta già mi pare incollato seguito di Novara
Su cui gli internati militari e e a cui penso cerchiamo invitare tramite tutto la la la la platea che qui ma anche attraverso lo Sturzo e altri istituti storici insomma ci sta cercando di fare un lavoro che anche di didattica della storia
Penso che gli ottant'anni debbano essere celebrati così e credo che sia il che nostro dovere capire che in un momento come questo l'avete citato ma voglio solo chiudere su questo
Brevemente che in un momento in cui abbiamo una epoca in quelli a una grandissima sfida che ci rimette che rimette in discussione i presupposti valori principi su cui è nata
La rivolta la la la la la non il la critica fortissima dei cristiani al fascismo e parlo anche della costituzione non abbiamo il bisogno di ricordare combinato come nascono quei principi su che cosa si fondono e quali sacrifici sono dietro e credo che oggi di fronte anche la sfida che l'Europa intera nel mondo globale penso anche all'attuale gestione presidenza dell'Unione del della dell'negli USA alla all'aggressività
Nuova della Russia si mettono veramente scusa neanche i principi della politica esteri politica della difesa e la sicurezza l'appello sappiamo bene siamo dentro questo disco questo
Questo tema e penso che mai come oggi sono attuali questi temi perché ci riportano esattamente al dover i capi quindi ricomprendere di analizzare di elaborare
Dei processi storici che non sono finiti ma che anzi si devono ogni volta come dire impostare rinverdire con le nuove generazioni undici nazioni al dovere di riconquistare
Ve le libertà di quei diritti grazie veramente per il vostro invito e grazie per avermi dato questo questo spazio
Grazie davvero perché anche questo intervento ci riporta al nostro dovere civile
Perché gli storici hanno questo impegno
Di ricordare soprattutto di questi tempi che sono abbastanza Ferrigni purtroppo e comunque abbiamo qui studiosi che hanno veramente lavorato a fondo
E che ci porteranno ancora nuovi contributi il prossimo sarà di Alberto Guasco
Ricercatore presso l'Istituto di studi sul Mediterraneo all'ISMETT di Milano del Consiglio Nazionale delle Ricerche docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell'Emilia Romagna a Bologna
La sua formazione parte dall'azionismo nel qualunquismo quarantaquattro quarantotto Pavia condotto molte ricerche in Italia e all'estero dal due mila diciassette due mila diciotto oltre il professore a contratto di storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma
E poi ecco tengo a sottolineare saltando molto del suo curriculum i premi che ha preso già nel due mila tredici premi delle Dario Pirovano per la monografia cattolici fascisti la Santa Sede la politica italiana all'alba del regime dal diciannove al venticinque quindi proprio nel tema della mattinata
Nel due mila diciassette il premio postino Dalmazzo per il volume le due italie azionismo al qualunquismo quarantatré quarantotto
Nel due mila ventidue premi Giuseppe Toniolo per il volume Giuseppe Toniolo e Pisa mille otto settantanove mila novecentodiciotto e poi moltissime monografie su Antonio Maria Clare su Martini gli anni della formazione Spagna ottantadue storia mito del Mondiale di calcio da lì diverso e molto
Come vedete assalto tutti i titoli che ho tirato giù suo nel suo curriculum che sono tantissimi i contributi in un volume in contributi in atti di convegno
Le video lezioni perché appunto è anche un esperto di comunicazione
Video e per cui ci ha portato molte trasmissioni credo che abbiamo seguito anche negli anni passati uomini protetti in particolare su RAI tre e per il due mila diciotto il quotidiano avvenire ospita sue pubblicazioni oggi ci parla di Santa Sede vescovi e comunità locali durante il fascismo
Direttrici d'archivio per una ricerca questo è la seconda parte del titolo che non è nel programma ma che i l'autore mi ha chiesto di aggiungere e che appunto fa capire come tutte queste nostre ricerche siano fondate sul lungo lavoro di archivio e qui abbiamo un archivista alla ringraziamo
La nostra archivista di Saatchi Anna e che lavora con amore e credo che questo sia il fondamento del nostro futuro perché appunto solo ricercando le vecchie carte possiamo interpretare il presente e portare speranze per il futuro
Alberto Guasco a te la parola ai trenta minuti penso che ci starai grazie
Grazie dell'invito allora quando mi è stato chiesto questo contributo data l'immensità del tema perché nel febbraio del ventinove le diocesi italiane sono duecentonovantatré
E trent'anni dopo sono solo quindici di meno ho avuto una sorta di mancamento che non ha ancora superato del tutto anche perché si tratta di affrontare non un tema ma quattro volte mi incrociati fra di loro Santa Sede vescovi comunità locali e fascismo e di farlo alla luce di un quinto cioè del Monte
Di nuovi materiali che provengono dagli archivi vaticani
Relativi al pontificato di Pio dodicesimo aperti da non molti anni di questi anzi tratta di una loro piccola parte mi avvalgo per dar retta un quadro su due o tre questioni che segnano il rapporto tra chiese a regime non soltanto al vertice ma per l'appunto sul piano diocesano su alcuni piani diocesani
I locali indicativamente tra il mio centotrentotto trentanove quindi siamo alla vigilia dello scoppio della guerra e poi di verso quel quello sconvolgimento di tutte le coordinate dell'esistenza che si operò per il nostro paese negli anni quarantatré quarantacinque
Sessi analizzano le
Le relazioni tra Santa Sede e regime nel marzo del trentanove quindi ormai alla vigilia dello scoppio della guerra attraverso il cosiddetto stato delle nazioni cioè quel rapporto che a inizio pontificato viene presentato al nuovo Pontefice delineando per ciascun Paese le questioni più urgenti sul tavolo si vede in maniera molto netta che i rapporti tra le due potestà non sono incerto allo Zenit in quel momento Pisano le questioni su cui si è chiuso il pontificato di Pio undicesimo
Cito il problema razziale
E l'Azione cattolica italiana questi sono i due team che si citano
Che hanno messo in crisi o parzialmente in crisi
Un rapporto consolidato e che va be'nel caso dell'Azione cattolica ma si potrebbe dire in maniera più estesa sul tema dell'educazione della gioventù si stanno trascinando da ben più tempo forse da tutti gli anni Trenta forse da ancora più indietro però primo e prendo colpi braccetto una questione ben più modo Osama se prima tra le due istituzioni di cui sto parlando a divergere erano i modelli di educazione alla guerra che avevano segnato il nostro Paese se il decennio dei trenta di qui l'uomo nuovo fascista
Preteso dal regime di via invece un modello che invitava sì in prospettiva a fare il proprio dovere bellico cioè dare la morte ma ti fa ressa di farlo senza odiare il nemico adesso il problema vero non è la preparazione alla guerra il problema vero è la guerra vera e propria
Ed è qui che si concentra una significativa linea di frattura credo tra autorità politica e autorità religiosa che una linea che corre ripeto dal vertice ecclesiale sui piani diocesani fino alle diverse comunità locali per capire quello che si muove al vertice si possono usare ad esempio i rapporti che tra il mille novecentotrentanove e il mille novecentoquaranta il Nunzio Francesco Bongini Duca Nunzio come sappiamo fin dal ventinove estende per il segretario di Stato Maione
Ma talora per il Papa stesso
All'indomani dei suoi colloqui vuoi col ministro degli Esteri Ciano vuoi col sottosegretario degli interni agli interni
Buffarini Guidi
Il contesto e noto insomma lo richiamo però brevemente si sta preparando una guerra che non tutti i leader fascisti vogliono come il ventinove febbraio del quaranta c'hanno spiegare Nunzio stesso cito io mi batto per scongiurare questa entrata in guerra
Ma vi sono in Italia delle forti correnti a favore della Germania
Una guerra che sembra già ben decisa nel marzo del quaranta come informa un dattiloscritto anonimo della Segreteria di Stato successivo all'incontro del diciotto di marzo
Ma Hitler e Mussolini al Brennero cito si sono accordati sull'entrata in guerra dell'Italia e i primi di agosto ma forse anche prima forse in giugno
Ma la guerra un ingresso in guerra su cui le dissimulazioni almeno nei confronti del Nunzio ma non solo continuano fin quasi alla fine
è ormai ventidue maggio del quaranta quando Buffarini
Dice esplicitamente bocconcini cito l'Italia entrava in guerra fra una quindicina di giorni e la guerra italiana sarà breve come si vede chiaro che ebrei per quella tedesca
Allora entro questo quadro è proprio Napoli la posizione diciamo così provaci chissà e super partes assunta da Pio dodicesimo e a quota dall'Osservatore Romano a essere percepita da Mussolini ed altri Farinacci giunta insomma tutta quell'ala quella Lelli come un intralcio prima e dopo il dieci giugno quaranta
Sul prima valga quanto il venti luglio del trentanove c'hanno dice a Borgo argini che Mussolini cito e proprio fuori dalla grazia di Dio e risoluto a non permettere più la diffusione dell'Osservatore Romano in Italia perché il giornale anzi quel giornale Guido Gonella sulla rubrica acta diurna fa la politica antica se fine citazione sul dopo valga un'altra testimonianza dello stesso Luciano che il due dicembre del quaranta ripete al Nunzio che il Duce cito e inferocito contro il Vaticano che è uno dei centri disfattisti
Allora sei regime non è contento dell'atteggiamento di Sampietro verso la guerra le cose non vanno molto meno io uscii sì scendiamo sui piani diocesani e qui rispetto al tempo della guerra d'Etiopia al quale Invesco via il clero avevano indubitabilmente dato un sostegno entusiasta
Si ricordino le note di diario di Tardini giusto per richiamarle il quadro generale appare almeno in parte diverso
è ovvio che generalizzare non si può e ciascun vescovo a tratti personali di governo di rapporto con regime che Schuster non è nasali Rocchette nasali Rocca non Elia Dalla Costa ma nel complesso se non sono molti i vescovi che si pongono in contrasto col Governo con le autorità locali d'altronde nel quarantuno quarantatré questo dicono gli archivi le lettere pastorali biasimato che o diffidate o censurate non sono più di una quindicina
Ieri Tosi ASMI però sono ancora meno innanzi alla guerra la grande maggioranza dei premi esuli ma pure del clero mantiene un profilo basso che sembra un po'figlioli tra i genitori
Il primo e in primis c'è l'antico substrato dell'obbedienza all'autorità costituita accettare la guerra e farla accettare al proprio popolo schiacciato tra coercizione dall'alto e illusioni d'una rapida vittoria dal basso questo sì ma supporto partecipazione agli entusiasmi bellici questo no
Poi c'è un'effettiva in qualche caso molto meno effettiva disabitudine al rapporto con la cosa pubblica
Laddove eccezioni alla regola incluse sono vent'anni che si ripete al clero fino alla noia che il clero lo stesso non deve far politica
Lo nota ad esempio lapidariamente il cardinale Boetto arcivescovo di Genova in un passaggio della sua visita ad limina del mille novecento e quarantuno quindi è relativa al mille novecentoquaranta anno di guerra non è strano quando un de iure bus politicista in diocesi non si parla di politica tra i preti
E terzo direi che c'è un effettivo disagio innanzi ai presupposti ideologici del conflitto che non può rientrare nel prototipo nella categoria comunque la si voglia intendere della guerra giusta ma certe più maneggevole secondo un antico topos di guerra come castigo di Dio infatti inflitto all'umanità
Tema che segna praticamente per intero Lumia etica del tempo e che finisce per confligge ancora di più con quella che la retorica bellica del regime
E non può che essere così laddove in quello mediatica stessa
Come nella devozione popolare domando le imprese dovevano notte dopo un fine anno
Le invocazioni alla vera pace di Cristo tra i popoli posso Schuster ad esempio dicono a Maria Regina Pacis alla richiesta del miracolo della fine del conflitto e alla preghiera e alla penitenza necessarie per ottenerle
è un tema che si percepisce perfettamente ed è solo uno tra gli esempi possibili nella relazione stesa inviata a Roma della sua visita mio Cesana nel mille novecentoquarantuno dal vescovi Alessandria Nicola un milione nella quale il presule scrive cito il Culto divino non fu mai limitato anzi anche in questo tempo di guerra si sono celebrate messe a mezzanotte con l'osservanza della legge sull'oscuramento
Si sono tenute comunque pubbliche preghiere nella diocesi è una supplica straordinario avuto luogo in mia presenza in occasione del Congresso Mariano dove una folla immensa ha chiamato alla Vergine Maria
Ma poi secondo punto perché devo giocoforza saltare avanti e che cosa accade nella Chiesa italiana nel grande passaggio mila centoquarantatré quarantacinque o specie in quel mille novecentoquarantatré e lo sappiamo diventa la sola autorità nella tempesta istituzione supplente
Intermediaria tra parti in lotta che non si riconoscono reciprocamente il punto di riferimento morale carità attivo per una quantità variegata di soggetti certo ma questo avviene nelle condizioni che valgono per tutti la guerra in casa una caduta di regime che spalanca un vuoto di potere che non si sa almeno per un certo tempo da chi o da che cosa sarà colmato scenari sociali Inediti e quindi in una parola l'incertezza assoluta
E che sia così lo attestano ad esempio Hottest anzi la concitazione con cui in alcune note estese nei giorni immediatamente successivi alla seduta del Gran Consiglio
Del ventiquattro venticinque luglio del quarantatré il segretario di Stato un maglione si tende per l'appunto mostrandosi molto preoccupato per le prossime mosse di la cito si teme che si irrigidiscono il chiedere all'Italia di continuare ad ogni costo la guerra si teme pure che gli faccio occupare in forza qualche città dell'Alta Italia o addirittura la linea del poco
Ed è preoccupato per quanto succederà a Roma tra l'altro cito ho fiducia che anche nel caso di una rottura la Germania rispetterà questa città a causa del suo carattere sacro
E la Città del Vaticano perché è stato neutrale fine citazione
E insieme maniglione altrettanto preoccupato e Tardini che negli stessi giorni pur rimanendo sempre molto freddo e molto concreto nelle sue annotazioni prova a delineare il prossimo futuro di tutti gli attori della partita
Cito questa tardiva resipiscenza del Gran Consiglio e certo che non lo salverà le persone convertite passate così presto dall'entusiasmo al crucifige
Quindi c'hanno grandi e via dicendo e certo che non salverò al fascismo e molto dubbio se salverà la monarchia e dubbio se salverà Italia fine citazione
Tuttavia pur senza risposte una strategia di fondo o almeno una linea emerge in attesa della pace
Obbedire fin dove si può all'autorità costituita insieme non si può e spesso non si può contenere le spinte che potrebbero portare a sommovimenti sociali e politici
Una posizione quasi ovvia ma dietro la quale riemerge una paura antica forse poi tanto antica non era il famoso timore del comunismo perché già all'indomani dei grandi scioperi del marzo del quarantatré sempre Tardini invita il gatto inglese Osborne presso la Santa Sede a non sottovalutare il pericolo comunista e il quattro settembre del quarantaquattro in tutt'altro contesto auto commentando quella sua affermazione come è solito fare quella sua affermazione di un anno e mezzo prima
Tadini stesso nota
Il pericolo comunista è una realtà innegabile io non si vincono quindi il comunismo si rafforza e attira a sé la simpatia delle masse
D'altra parte il popolo italiano affamato oppresso impoverito specie a causa di gravissimi bombardamenti e facile preda per il comunismo sicché il pericolo viene dall'esterno e dall'interno perciò doppiamente grave
Fine citazione
Tutti questi sviluppi che ho chiamato davvero rapidissimamente mettono a dura prova così torno anche un po'più specificamente al mio tema dalla struttura della chiesa di Pio dodicesimo
Se è vero che per un anno e più Roma non può comunicare con l'episcopato dell'Italia meridionale e centrale e poi liberata a Roma per un anno quasi non può comunicare lo lo può fare difficilmente con quello dell'Italia centro-settentrionale
E allora come si fa a ottenere informazioni da quelle diocesi a comunicare quei vescovi a garantire quell'unità di indirizzi che sono il pontefice o dare artigianalmente
Al centro sud per vincere la scarsa collaborazione che si registra da parte degli alleati da parte della Santa Sede
La Segreteria di Stato incarica un prelato americano monsignor Walter Carroll di raccogliere notizie sul campo quindi monsignor Karol visita alle diocesi meridionali
Di girare le informazioni che ha raccolto al nunzio a Washington quindi a Cicognani e Cicognani lei gira a Roma quindi per ottenere informazioni su quel che accade a duecento chilometri
Questo è il giro che si fa edera tali dispacci che emerge sia un quadro di non piena comprensione tra alcuni presule e i comandi alleati ad esempio a Messina gli alleati arrestano monsignor Paino perché ha ritenuto amico di Mussolini
E a Napoli evitano lungamente i contatti col cardinale a Scalisi perché lo reputo amo fascista e via dicendo e e poi c'è anche l'intenzione c'è anche ciò che Pio dodicesimo vuole da monsignor che errore
Cito rendersi interprete delle paterne raccomandazioni di sua Santità la quale in questi tre etti di momenti e particolarmente vicino agli eccellenti Sini ordinare quindi indicazioni di sua Santità questo è il modello in quanto al nord interlocutori sono un Pelino più difficili da gestire ma il problema è lo stesso
E visto quel che è successo a sud la diplomazia pontificia tenta di muoversi per tempo e con che scopi lo spiega un rapporto steso da monsignor Dell'Acqua il ventisette di maggio del quarantaquattro settimana prima dalla liberazione di Roma
Cito che facciamo per i vescovi del Nord Italia se rimanessero tagliati fuori da Roma se la Santa Sede non potesse più corrispondere con loro che direttive daremo e poi ci Autori sponde
Temi inerenti il filo con la Santa Sede questo occorre fare e la Santa Sede ed essa sola che potrà se necessario dare una precisa linea di condotta per l'intero episcopato
Oppure avvicinare le autorità repubblicane ma soprattutto quella tedesca nella speranza cinto di aprire qualche insuccesso fine citazione
E ma quel filo di comunicazioni chi lo deve tenere anche questo non si sa le opzioni sono più d'una forse la Nunziatura di Berna
Forse quella di Berlino forse un ordinario che non sia un cardinale che viene identificato col vescovo di Gorizia Margotti e le difficoltà sono più di una
Poi però è la realtà come sempre sono le variabili già preventivate difficoltà di comunicazione tra province diverse la differenza sostanziale tra queste sono linea di fronte oppure no ad esempio la pluralità di condotte dei vescovi la loro effettiva disponibilità a seguire indirizzi di un altro prese sulle a rendere l'opzione improbabile già prima e impercorribile poi quindi nel mezzo di eventi bellici ingovernabili seppur sussiste la forza del modello unificante di Pio dodicesimo come la volontà dei vescovi di uniformarsi a quel modello e alle indicazioni della Santa Sede è altrettanto vero che quando Roma non dice
O non può dire oppure dire ma la sua voce non giunge a tutti gli ordinari sono chiamati a pigliare decisioni da soli
E questo significa che sì l'episcopato acquisisce più autonomia in qualche modo ma anche che le sue decisioni comunque variano al variare dei fattori che la influenzano
Legandosi diversamente al tempo in cui sono prese al territorio di governo alle percezioni dei singoli preso un lì e ai rapporti che questi hanno stabilito e con le autorità e con le loro comunità locali
E questo semplificando non vale solo per l'episcopio questo vale forse ancor più nelle parrocchie e nelle canoniche di città e a maggior ragione di quelle norme
Pongo rurale di cui il parroco il simbolo
Ecco qui con tutte le contraddizioni del caso nei mesi dell'occupazione della guerra civile il principio dell'equidistanza i principi dell'al di fuori e al di sopra delle contese di parte costantemente richiamato
Dai pastori non regge più perché non può più reggere
Non viene minuto ruolo di mediazione del clero quest'uomo ma spesso viene meno l'equidistanza di quel treno e alcune delle ragioni sono state evidenziate nelle relazioni precedente
Viene meno il punto da cui esso esercita la mediazione che nella stragrande maggioranza dei casi ed è quantomeno improbabile che i vescovi non ne siano al corrente contrario al volere delle autorità fasciste e naziste
E allora da dove viene questa scelta già l'abbiamo sentito ma si può aggiungere che è venuta meno la voce dalla Santa Sede o magari pure quella del vescovo nel momento in cui le diocesi sono tagliate a metà dalla linea del fronte bisogna ripetere dalla coscienza
E nella coscienza di quei preti c'è un dovere primo a cui risponde il dovere della carità
In molti casi dovere della carità superare il dovere d'obbedienza
See you in questo modo si oppone alle forme più brutali della violenza e dunque e non di rado si paga con la vita se il Papa per eccellenza il Defensor civitatis se lo è anche ciascun vescovo suo modo nelle singole storie delle singole comunità locali ciascun parroco svolge lo stesso ruolo
In molti casi e anche il parroco finisce poi per essere una sorta di alter Christus che dalla vita per la sua comunità
Oppure che muore con questa da don Lazzaro a Sant'Anna di Stazzema Abu Marchioni don Casagrande conforme asini via dicendo a Monte Sole le sto facendo solo due casi estremi a tutti gli altri
Infine terza questione e ho concluso
Così la Presidente non mi riprenderà un'ultima questione gli eventi che ho ha richiamato così velocemente sono ancora freschi e ovvero il periodo di transizione tra fascismo e democrazia non è ancora compiuto a che già sono in atti in atti consueti processi di costruzione della memoria su quello che è appena avvenuto
Una memoria che poi si parcellizza intorno alle pagine più drammatiche che ciascuna di quelle diocesi ciascuna di quelle comunità locali ha vissuto durante la guerra e nelle tracce della kW nell'Archivio Vaticano di Pio dodicesimo che come sappiamo si estende fino all'anno cinquantotto si prova già traccia di questo processo un processo a cui quei vescovi di cui sopra il cui ruolo inizio Agde campeggiare nella memoria come punto di riferimento pastorale non politico alternativo al fascismo
Partecipano a se stessi primo documentando le conseguenze materiali della guerra su cui avevano già relazionato durante i grandi bombardamenti del quarantadue specialmente su questo relazionano
E più degli altri vescovi che sono a capo di quelle città e di quelle diocesi più selvaggiamente bombardate da parte degli alleati cardinal Fossati a Torino intagli messa
Oppure quei vescovi delineano le conseguenze morali che il conflitto ha lasciato sul campo e qui
Testimoniano la ripresa della frequenza religiosa Bronte conflitto codici allacciamo quanto si diceva prima ma anche il suo declino dopo come dice una figura interessante come il vescovo di Guastalla Giacomo Zaffra anni
Finché c'era la guerra sotto l'aspetto morale la vita del popolo è stata normale in effetti i fedeli frequentavano la chiesa di sacramenti con maggior frequenza
E talora venivano celebrate solenni preghiere pubbliche di propiziazione con una grande folla di persone dopo la guerra quel popolo si è dimenticato dei benefici del Signore su Dio fine citazione
Annotazione interessante perché viene da una diocesi all'interno del cosiddetto triangolo rosso tema su cui bisognerebbe aprire un discorso che invece chiudo immediatamente
E infine poi l'ho già richiamato prima ma chiudo con un accenno anche a questo c'è il caso delle piccole ho piccolissime comunità violentemente distrutte dai tedeschi siano Sant'Anna o siano Monte Sole usiamo altre su questi in questi casi la memoria della Sede apostolica la memoria degli ordinari e la memoria delle comunità locali
Diverge anche in modo molto sensibile e necessiterà di decenni quattro cinque a volte sei o sette per riallinearsi
Quando lo fa anche questo fino a cinquantotto mostra la nuova documentazione vaticana ma qui stiamo andando troppo oltre il mio tempo esaurito e quindi io taccio perire
Grazie
Grazie veramente Adalberto Guasco per questa raffinata analisi che ci ha mostrato anche la complessità di questo problema
Mi viene in mente una cosa come parlavi delle invocazioni alla pace negli atti dei convegni di Gabriele De Rosa c'è questa processione a Padova Contin quanta mila persone che chiedono la pace
Quindi ecco qualche cosa che che ci fa capire come lo spirito
Soffi di più quando c'è il pericolo come dicevi tu e poi dopo la guerra forse viene anche un po'meno e comunque come anche la Chiesa non fosse
Una comunità compatta
Questo emerge dalle ricerche d'archivio che tutto accuratamente svolto e che si danno molto molto da pensare per il momento di allora e per il poi quindi chiaramente grazie per questo studio passiamo ora all'ultima relatrice l'altro basti
Non meno importante è certamente la nostra cara Daria Gabusi
Professoressa associata non abilitato alla prima fascia di storie dell'educazione all'Università degli Studi di Verona
Si è formata per me questa cattolica del Sacro Cuore dove si è laureata in lettere moderne una tesi Storia contemporanea e ha conseguito anche dottorato di ricerca presso la stessa università
E socio del Centro italiano per la ricerca storico educativo della Cisco
Della SIP intercettati alianti pedagogia e ha ricevuto il premio Siped nel mille del due mila diciannove
Membro di vari comitati scientifici ci tengono a nominare percezione Casa della memoria Centro d'iniziativa documentazione sulla strage di Piazza della Loggia e sulla strategia della tensione
Di Brescia
Ed è membro del risarcimento
Si è occupata di numerose tematiche socioculturali
E in particolare dei processi educativi e politico ideologici con attenzione in particolare al ventennio fascista ma anche lei coi ha usato sotto ha fatto molti studi su temi dell'educazione al
La pace alla cittadinanza democratica alle politiche scolastiche in particolare negli anni cinquantotto sessantotto con ricerche su Aldo Moro
Il Luigi cui
Ministri delle istruzioni e ha studiato molte donne partigiane
Ed è qui veramente la ringrazio perché Laura Bianchini Lidia Menapace Linate ridenti che è ancora viva
Ed il cui veramente sono molto fiera perché è una vicentina
Che ha sfidato il clero
Perché quando sono nate scusatemi particolare quando sono nate le sue figlie
Si usava non fare entrare in chiesa alle donne per il battesimo delle figlie e lei sia per la prima come per la seconda che per la terza figlia è entrata in chiesa con un abito bianco splendente e clero la cacciata
E lei è rientrata di nuovo ecco questa linea tridentini partigiana coraggiosa che sfida anche le usanze antiche superate della Chiesa che veramente si rifacevano antichi riti ebraici ma che erano poi diventate una
Superstizione insomma nella chiesa
Sempre con lo sguardo la dimensione educativa e alle e le vite dei partigiani è una sua opera il diario di Emiliano Rinaldini maestro e partigiano spiritualità impegno educativo dimensione sociale che ogni sua monografia
E poi i bambini di Salò il ministro Carlo Alberto Bigini nella scuola elementare nella Repubblica Sociale Italiana dal quarantatré al quarantacinque edito nel due mila diciotto
Veramente molto belli gli studi di Daria che oggi ci parlerà di educare coscienze libere
Insegnanti ed educatori tra fascismo e democrazia
Grazie
Grazie per questa presentazione generosissimo della professoressa lazzaretto ringrazio anch'io tanto Marta Margotti parametri o affini Elisa cervello Sturzo per l'invito a questo importante convegno
In presenta una relazione che è un po'diciamo un caso di studio quindi su fonti soprattutto locali bresciane e lombarde e che credo sia abbastanza in linea con l'importante relazione del professore Renato Moro proprio come di edificare diciamo sul caso locale in questa ricostruzione camicia offerto dunque circoscrivere alla dimensione educativa la nascita e lo sviluppo dell'antifascismo cattolico ed è possibile valorizzare alcuni casi di studio che consentono di verificare ricostruendo reti di relazioni di generazioni i esiti di un processo formativo di lungo periodo
Maturato nel contatto con il magistero morale tracciato da figure autorevoli molte delle quali riconducibili al carisma spirituale pedagogico
I Giovan Battista Montini e che si possono definire educatori di generazioni
Essi negli anni della complessa convivenza tra cattolici e fascismo promosse le iniziative culturali occasioni formative che costituirono molteplici forme di resistenza morale a regime
Costruendo argini nell'intimo delle coscienze all'invadenza della pervasività del totalitarismo pedagogico dello stato educatore
Ambienti ambiti preparatori ai quali attinse nei quali crebbe anche la scelta dell'antifascismo resistenziale di donne e uomini di scuola di giovani maestre
E l'epilogo di quel processo educativo combino poi nella fase costituente
Quando anche le élite Montini anime contribuirono a fissare nella concretezza del diritto i principi e gli ideali difesi e preservati
La dignità della persona umana la solidarietà e la giustizia sociale ma anche la libertà della scuola e l'autonomia dell'insegnamento sui quali gettare le basi per edificare una scuola democratica è una società democratica tratterò quindi all'incirca quattro punti quattro passaggi una prima parte sulle premesse quindi l'educazione diciamo alla opposizione morale
Il passaggio poi in un secondo punto all'educazione sociale come premesse alla partecipazione di questi maestri e maestre la resistenza e poi un ultimo punto invece sulla fase diciamo di accompagnamento alla loro partecipazione
Anche attraverso quello che esce sulla stampa clandestina dei cattolici
Dunque il primo punto educare le coscienze all'opposizione morale
Nella premessa al saggio Antifascismo e Resistenza uscito nel sessantaquattro lo storico marchio Bindi Cioni che quando ancora insegnava al liceo era stato un protagonista della Resistenza lombarda osservava l'opposizione al fascismo avuto molte forme molti pc è stata politica nei partiti nei sindacati nei giornali legale prima cospirativa poi ma è stata anche opposizione morale nella cultura nella scuola
Con non minore incidenza sulle coscienze e non minore efficacia anche nella preparazione della grande prova nel quarantatré quarantacinque
Tra i non pochi artifici di quell'opposizione morale delle coscienze cattoliche che saranno fondamentali per preparare la scelta di ribellione al fra cinismo i giovani cresciuti nel sistema educativo fascista e nelle file a politiche dell'Azione cattolica meritiamo due
Presenti nel contesto bresciano ma attivi a livello nazionale
Gian Andrea Trebeschi tira nel Consiglio nazionale dell'Azione Cattolica e l'oratoria hanno Giulio Bevilacqua entrambi legati a Montini da vincoli profondi fraterna amicizia e di paternità spirituale
E che proprio per questo sono storicamente significativi anche sul piano generale
Nel mille novecentodiciotto poco più che ventenne Trebeschi che avrebbe poi pagato con la morte nell'aria di Gusen l'avere assunto una precoce postura antifascista ed essere stato un ruolo di guida nei primi mesi della Resistenza bresciana
Aveva fondato con Montini battagliero giornale studentesco la Fiorita
Che nel diventare poi organo nazionale degli studenti medi cattolici raggiunse centinaia di ragazzi in tutta Italia con un'importante riscontrate nelle città del Mezzogiorno a Napoli particolare
Non un giornale politico in linea con le indicazioni della Chiesa ma un foglio che educazione a leggere le vicende sociali politica alla luce della dottrina sociale cattolica e delle Sacre Scritture
Infine in vista scriveva nel diciannove si ribella d'ogni sopruso vuole l'uguaglianza vuole la giustizia vuole il rispetto di ogni diritto
Nel tormentato dopoguerra quasi ogni numero della fionda che nel frattempo apriva una libreria
Per diffondere tra i giovani il meglio della cultura cattolica d'Oltralpe ponendo le premesse per la nascita del venticinque dell'Editrice Morcelliana dicevo nel tormentato dopoguerra commentò apertamente le violenze squadriste
Prima ancora della marcia su Roma nell'agosto del ventidue Trebeschi firmò un articolo che contestata cito i metodi fascisti brutali riflessivi egoisti denunciando cito impressionante azione demolitrice che questo fascismo fa compiendo moralmente intellettualmente e fisicamente
Nel novembre del ventidue dopo la devastazione della tipografia del giornale da parte di fascisti locali Trebeschi lancio cito un appello a intensificare l'opera di formazione sicura delle coscienze perché solo con coscienza di giovani cristianamente e civilmente i ducati si ricostruisce l'edificio di una pace duratura
Nel marzo del ventitré provocatoriamente nel quarto anniversario dei fasci di combattimento Trebeschi metteva in guardia le famiglie cattoliche sulla incompatibilità tra cattolicesimo e fascismo scrivendo
Perfino i ragazzetti delle scuole tecniche ginnasiali sono intruppati da chi li lusinga con i regali di una rivoltella o di un bastone così si educa la futura generazione della patria
Così si prepara forse un nuovo periodo di terrore in un Paese che ha bisogno di pace pace taccia
La progressiva poi trasformazione della dittatura liberticida il regime totalitario come sappiamo non solo stroncò ogni forma di aperto dissenso ma sempre più accentuò la sua e di la sua dimensione pedagogica
Tramite canali scolastici colla fascisti d'azione dei libri e dei programmi ed extrascolastici con l'UMP e l'argilla
Trebeschi fu tra quanti intuirono che si doveva agire per contrastare la pervasività e l'invadenza del totalitarismo educatore
Proprio sul terreno della formazione giovanile preservando la libertà almeno nelle coscienze
Ed evitare in quegli anni il coinvolgimento politico diretto non fu una scelta di pavidità
Come invece sottintendeva la nota polemica che lo investì nella primavera del venticinque con l'onorevole del Partito popolare Giovanni Maria lungi notti ma era un realismo lungimirante
Il fascismo locale che temeva la sua voce libera lo sposi aggressioni e percorse nel ventisei il giornale fu soppresso
Proprio nel ventisei dall'ambiente educativo che Montini e Trebeschi avevano frequentato fin dal ginnasio cioè l'oratorio filippino di Santa Maria della Pace uscì la nota lettera pubblica di padre Bevilacqua
In cui si denunciava l'assoluta incompatibilità tra tra Chiesa e fascismo che nelle loro sapere profonde erano e sono correnti che cozzano
Due religioni scriveva
E quali erano i segni visibili in superficie di quelle inconciliabilità approfondita soprattutto scriveva il monopolio di Stato dell'educazione ma anche l'opposizione piccoli Boy Scouts la persecuzione di universitari cristiani
Perciò per i giovani dell'Azione cattolica della Fuci che entravano in contatto con l'oratorio della pace dove gravitavano pure altri religiosi educatori di coscienze libere come padre Carlo Manziana e don Primo Mazzolari
Significava interiorizzare l'analisi storico religiosa che Bevilacqua aveva elaborato confrontandosi con gli scritti di Maritain sulla crisi di civiltà sulla guerra di civiltà in corso la dittatura si poteva e si doveva continuare a contrastare sul piano culturale religioso e morale dunque educativo
E le autorità politiche locali colsero la pericolosità obbligando prima come sappiamo Bevilacqua all'esilio romano e poi in seguito restando ed portando durante la Resistenza a Mauthausen-Gusen Anna
Quello che più temeva no è stato osservato da Fulvio De Giorgi e dall'egemonia formativa della chiesa la formazione cristiana in quanto tale soprattutto se programmaticamente non politica e a fascista
Siamo quindi al secondo punto su questo passaggio sull'educazione al senso sociale accompagnare i ragazzi giovani a conoscere i problemi mica agitano le masse a uscire dall'induismo piccolo borghese in questa diciamo transizione potremmo dire verso l'antifascismo
Nel contesto maschile
Brevemente tratteggiato tutto maschile prettamente tratteggiato nel corso degli anni Trenta emersa e si guadagnò la stima di laici ed ecclesiastici Laura Bianchini che era nata come quindici giorni nel mille novecentotré ed era una donna di estrazione popolare maestre elementari prima laureata e professoressa di filosofia poi che maturo un solido profilo culturale nella collaborazione con la marcia Morcelliana per la quale fu traduttrice e consulente editoriale
E su poi a lungo presidente della sezione femminile della Fuci diocesana e tra le fondatrici del movimento laureate diocesano
E fin dal trenta sei peraltro tanto Brindisi soli quanto Bianchini
E nel trentasette sicuramente anche con Montini
Parteciparono ai convegni di Camaldoli dei laureati dove si incontravano a livello nazionale non sono laici ed ecclesiastici ma anche generazioni diverso è questo un punto importante anche dell'incontro di generazioni
Condividendo idea iniziative editoriali e propositi di cambiamento
Proprio in virtù di quelle relazioni nel gennaio del quarantadue Bianchini intervenne a Roma con una importante relazione dal titolo l'educazione al senso sociale
Al sesto Convegno dei laureati cattolici dedicato proprio al tema della coscienza sociale
E la relazione uscì poi nel volume che pubblicava gli atti all'inizio del quarantatré
In quel corposo intervento citando Maritain e anche il Mounier della rivoluzione personalista e comunitaria prese le distanze sia dall'individualismo borghese antisociali
Sia dalla società gregarie Massi ficcata dei totalitarismi soffermandosi sulla necessità di formare coscienza critica che non si annullasse Rock nel gruppo sociale
Era un'argomentazione che si poneva quindi su un crinale antitotalitario e perciò implicitamente antifascista
Nel luglio del quarantatré poi anche nella fu tra le limitatissime presenze femminili a Camaldoli
Dove si pose il problema della libertà della scuola e dell'educazione in termini che poi rivolgeranno degli articoli trentatré e trentaquattro della Costituzione
La professoressa Bianchini che aveva attinto al magistero religioso e vi dico civile di Bevilacqua di Manziana
I tenendo una figura centrale dell'antifascismo lombardo non solo nella Resistenza ma prima ancora nel gruppo di Comunità Nuova che era stata una gemma Tura bresciana del gruppo guelfo milanese accompagnato dalla vicinanza di Mazzolari
E che aveva curato anche un manifesto programmatico e un contrappeso agli intellettuali in risposta a quello di Gentile
A sua volta con questa preparazione divenne maestra di dissenso antifascista per alcuni ragazzi più giovani che incontra nella redazione della rivista Scuola italiana moderna pubblicata dalla casa editrice la Scuola
Naturalmente ebbene precisare che all'interno dell'ambiente cattolico bresciano non tutti stavano maturando sensibilità e posizioni antifasciste
Molto significativa a questo proposito è una lettera dell'ottobre del trentanove che la professoressa Indirizzo al pedagogista pugliese Giovanni Modugno approdato al cattolicesimo ma molto legato a Gaetano Salvemini che le chiedeva conto di come mai sulla rivista dei maestri cattolici si assumevano Toni eccessivamente entusiastici nei confronti del nazionalismo e del razzismo fascista
Per l'impresa culturale bresciana infatti convivevano varia anime c'era un'anima esplicitamente a favore del fascismo e alle scelte del regime
Un'altra anima che portava avanti l'opposizione al fascismo come la Bianchini don Giuseppe Tedeschi
E chi invece si poneva in una posizione di mediazione era un quadro composito che rifletteva l'articolata procedura dei cattolici italiani a regime prima davanti al regime e poi davanti al suo crollo
Ora all'inizio degli anni Quaranta proprio nell'organizzazione di questa rivista la Bianchini Cordon tedeschi e con il quale poi fuggirà a Milano ricercata durante la Resistenza
Penne delle riunioni semi clandestine in cui invitano più volte Giorgio la Pira che guidarono la formazione sociale il passaggio dalla politicità all'antifascismo di alcuni giovani maestri dell'azione cattolica
Veniamo ora al terzo punto
Così un po'un excursus su questi giovani maestri cattolici della Resistenza
Cosa leggeva il maestro Emiliano Rinaldini che entro nella brigata Perlasca delle Fiamme Verdi e che fu poi ucciso dai fascisti nel febbraio del quarantacinque ed entrò in brigata tra l'altro portando con sé uno zaino pieno di libri
Lo sappiamo dal suo diario oltre a meditare quotidianamente sul Vangelo sull'imitazione di Cristo quel ragazzo leggeva gli autori che il comitato editoriale della Morcelliana aveva tradotto
Grazie Bossi voi Lagrange a Betlemme sono Fonit avranno o in sintassi efficace cosa si sta discuteva in quelle riunioni in questi gruppi di azione sociale qualcuno le avrebbe dovuto chiamare gruppi di azione politica ma era troppo ardito e pericoloso
Lo sappiamo dal diario di un altro maestro di questo gruppo Ino Montieri poi sopravvissuto all'internamento militare in Germania che scriveva
Don tedeschi ha fatto notare che il regime è l'altro corrotto menzognero si tratta quindi di prepararci per sostituirlo
Il fascismo non può sussistere e noi non possiamo sostenerlo perché parte da presupposti e principi contrari alla morale del Vangelo
I diari e le lettere dei due maestri ventenni sono fonti preziose per la storia della educazione perché consentono di verificare gli esiti di questo processo di formazione che stiamo richiamando la sensibilità e la spiritualità di Rinaldini consapevole da una parte di avere ricevuto molto sul piano educativo ma anche di essere lo scrivere una bellissima lettera Laura Bianchini prima di prendere la via dei Monti
Io essere in preparatissimo di fronte alla scelta
E questa sensibilità lo portò a riflettere sulla pedagogia della guerra sul magistero del dolore condiviso sull'assunzione di responsabilità davanti ai fatti tragici della storia
E a compiere un passo intimo e personale e peraltro osteggiato negli ambienti docet diocesani perché lui era il delegato aspiranti dell'Azione cattolica
E che sfocia poi in un percorso collettivo
E in un percorso collettivo e dopo una battaglia interiore lo conduce ad accettare la resistenza armata con tutto quello che sappiamo comporta accompagnata però da fermi propositi di misericordia e di giustizia in sintonia con altri assicura esponenti del ribellismo cristiano che come lui non combattono solo contro il tedesco invasore è stata richiamata no prima il paradigma delle tre guerre non combattono solo contro il tedesco invasore e contro il fascista traditore della patria
Ma anche per la giustizia sociale e per una civiltà rinnovata nel profondo tale da non contemplare più la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti potremmo dire una quarta guerra una guerra la guerra
Anche il maestro Lino Monchieri richiamato alle armi dopo l'otto settembre fa una sua scelta di resistenza rifiutando di sottomettersi ai tedeschi fascisti e deportato nei campi di lavoro coatto più volte reitero il suo no alla richiesta di arruolarsi
Scriveva meglio morire che dannarsi non ci resta che questa libertà nello squallore di questa vita crudele manteniamo la nostra disperata dignità sopportiamo fame freddo umiliazioni ma non ci diamo la nostra coscienza dice di no
E come ha osservato Vittorio Emanuele Giuntella ex internato e storico dell'internamento attraversare l'inferno della carta portò a scoprire cito la inviolabile sacralità della coscienza
E il primato dello spirituale di fronte alla concezione del nazionale socialismo e a su in qualche maniera preservare la libertà morale di fronte alla negazione della Fratellanza degli uomini di fronte alla distensione dello Carrà inforca della razza eletta dalle altre specie su umane
Durante i lunghi mesi di prigionia Monchieri divenne a sua volta educatore per gli altri prigionieri rilevando né lo leggiamo nel diario l'analfabetismo strumentale civile e politico
Aiutandoli anche a prendere coscienza del fallimento del fascismo come ideologia oppressiva e come sistema di governo e nel confronto con i prigionieri di tutta Europa Montini delinea un programma di dignità che avrebbe incarnato nella scuola nelle iniziative editoriali nei romanzi per ragazzi capissero poi alle vicende dei Länder ricostruire significava per lui rieducare
Costruire sulle ceneri dell'Europa dei totalitarismi un'Europa dei popoli approdava poi alle medesime conclusioni da un itinerario formativo diverso anche un'altra coetanea in altri denti già citata
La giovane maestra attiva nella Resistenza vicentina che Montieri avrebbe conosciuto nel quarantasei a un convegno dei maestri cattolici organizzato dalla Scuola Editrice aperto per la prima volta le donne e che sarebbe divenuta sua moglie
Lina acquisito piena coscienza antifascista durante i mesi della Resistenza
Contatto con quelli che per lui furono per lei furono educatori e maestri il comandante Chilesotti che veniva dalla Fucci e dal movimento dei laureati e che fu ucciso nei giorni della Liberazione
Ma anche dal cappellano militare della Brigata don Luigi Pascoli
Lei ha scritto che nei venti mesi maturo una nuova coscienza civile depurata dalle incrostazioni dell'educazione fascista la prima spinta dice fu il rifiuto della guerra fu una rivolta morale il desiderio di combattere l'orrore ma c'era anche la volontà di cambiare un sistema lo sapevamo bene che cosa volesse dire democrazia né come avrebbe dovuto essere organizzata la Nuova Italia ma la volevamo diverso
Nel dopoguerra poi oltre a insegnare Lina scrisse racconti per ragazzi e per adulti intervenne sui giornali locali sui temi che più le stavano a cuore e proprio in virtù del loro profilo civile dopo la strage di Piazza della Loggia i coniugi Montieri furono incaricati di comporre una antologia ragionata della Resistenza che di fatto è una storia dell'antifascismo rivolta ai ragazzi delle medie
Più volte entrambi hanno ribadito che l'ideale della educazione fu vissuto come prosecuzione della lotta per la libertà
Ecco i sondaggi in altri contesti che naturalmente andrebbero potenziati i vestiti sono rivelatori di percorsi formativi analoghi
Anche in altre province gruppi di maestri cattolici furono avviati a un percorso di presa di coscienza rispetto al regime che ovunque li guardo con timore
Richiamo allora a titolo di esempio pura mente una denuncia del provveditore di Pisa che nel febbraio del quarantatré segnano la nascita di un gruppo magistrale del Vangelo
Il ministro dell'educazione nazionale Carlo Alberto Bigini do come Lincoln Duce in un appunto riservato cito la iniziativa oltre interferire in quel campo della preparazione didattica dei maestri che è di esclusiva competenza dello Stato non appare scevra di pericoli di carattere politico
In marzo arrivava la risposta del Duce induce dichiarati iniziativa del genere qualora rivestano carattere collettivo non debbano essere autorizzate
Dunque un'azione formativa etico religiosa culturale identico sociale intensi autonoma differenziata da quella fascista costituì la forma caratteristica come aveva già osservato quindici Gioni
Della resistenza morale dei cattolici al fascismo incitamento incidendo profondamente sulla liberazione delle coscienze
Un lemma peraltro sul quale insiste nei pochi scritti resistenziali
Anche un altro giovane Teresio Olivelli che nell'incontro con l'ambiente della pace bresciano attinse al magistero di Bevilacqua sul Vangelo come forza di liberazione
E che abbia una svolta decisiva nel suo noto lungo viaggio attraverso e oltre il fascismo e che lo condurrà alla morte ARIES truccati
Significativa è meritevole di essere conosciuta e infine l'iniziativa di una maestra della Vallecamonica nel Bresciano importante elemento delle Fiamme Verdi e collaboratrice di Enzo Petrini annetta Stefanini
Che oltre a offrire riparo ai suoi ex alunni divenuti partigiani
Per i dispose per i suoi piccoli allievi della scuola elementare un ciclostilato di formazione civile e religiosa clandestino a misura di bambino di bambina
Il piccolo ribelle
Ricche richiamava la testata del ribelle uno dei più noti significativi giornali clandestini della Resistenza cattolica
Che si diffuse in tutto il Nord Italia aggiungendo anche fino a Roma con una tiratura di quindici mila coppia vengo allora per giungere poi alle conclusione si possono produco perso il conto questo guardando avrei ancora un set sette minuti forse all'ultimo punto cioè questi questo accompagnamento no educativo anche ai maestri le maestre della Resistenza appunto nel periodo oramai della dell'entrata in campo potremmo dire sui temi dell'educazione della pace e della sua azione di responsabilità
Dopo l'arresto e l'uccisione dei fondatori del ribelle UniCredit Carlo Bianchi la riduzione fu coordinata da quella che fu l'unica donna del giornale sempre lavorati anch'inique di una maestra laureata che arriva solida esperienza di lavoro in campo editoriale
Che era fuggita da Brescia e si trovava a Milano presso una casa di suore delle delle suore putrelle che è stato un importante luogo di snodo dell'antifascismo lombardo
Ma assume li un ruolo soprattutto diciamo di coordinamento della stampa clandestina un ruolo educativo e culturale e negli tredici editoriali usciti tra il giugno del quarantaquattro il febbraio del quarantacinque portarsi intesi tutta quella formazione religiosa e culturale precedente che abbiamo richiamato
Con l'obiettivo di avviare un risveglio delle coscienze su temi urgenti la tirannia la libertà il diritto la democrazia la parte della natura scarsità del fascismo e incitare lettori e lettrici ad essere presenti nella travagliata e dolorosa gestione del mondo
Mentre ancora si combatteva prima ancora della smobilitazione degli eserciti indicata con chiarezza la premessa fondamentale per ogni ricostruzione futura era urgente una revisione interiore nello spirito di ciascuno che portasse ad militarizzare le coscienze
Scriveva smobilitare gli spiriti significa neutralizzare gli effetti di una ventennale educazione all'odio e alla violenza al disprezzo della vita umana al culto della forza a un esasperato nazionalismo imperialista
Per instaurare a base della vita personale nazionale e internazionale il rispetto del diritto e l'esercizio della solidarietà
Sensibile alla Psicologia delle masse richiamava anche un tema cioè il tema della educazione politica una questione troppo a lungo negli USA soprattutto in ambito cattolico scrivendo
Dopo il venticinque luglio ci si preoccupò del popolo chi pensò a tutti semplici in buona fede illusi da una ventennale propaganda
Chi provvide a orientare preparare i giovani delusi dal fascismo ma senza nessuna educazione politica che non fosse quella dei quadri balistici e delle frasi fatte dai testi di cultura fascista
Tutti i partiti cercarono di accaparrare aderenti ma quanti si preoccuparono diedri educarli
Emergevano poi sul ribelle altri temi che sarebbero stati fondamentali per i processi di alfabetizzazione democratica postfascista
Nella quale anche lei avrebbe rivestito un ruolo non secondario nel gruppo Dossetti hanno alla Consulta all'assemblea costituente nel primo Parlamento
Indicava come responsabili per di avere tradito la parola e guidato l'opinione pubblica fuori dalla strada della verità gli intellettuali che avevano contribuito alla diseducazione lessicale
All'occultamento della realtà svuotando del significato originario le parole piegate alla propaganda di regime
Ma il cammino della ricostruzione post bellica avrebbe dovuto affrontare e sciogliere anche altri nodi la revisione del sistema economico fondato sul capitalismo
Identificato come un elemento che turba la pace perché si frappone alla giustizia sociale ed è intimamente connesso alle dittature
Ora nell'Italia liberata si ponevano all'attenzione i medesimi problemi che emergevano appunto nell'Italia settentrionale
E lo ricaviamo per esempio da un articolo che Moro scrisse che Aldo Moro quindi proveniente da un medesimo crogiolo formativo
Un articolo che scrisse nell'estate del quarantaquattro dopo la liberazione di Moro in cui indicava le risposte come cosa ho detto no la liberazione di Roma indicando le responsabilità degli educatori vanno di pari passo con quelle dei giovani perché sono disorientati e le lacune della cultura della dirittura morale sono evidenti
Quindi nella fase di transizione dal fascismo al post fascismo fondamentale per la faticosa costruzione dell'Italia democratica fu ruolo delle donne e degli uomini cattolici vicini al mondo della scuola e dell'educazione che nel biennio quarantatré quarantacinque avevano scelto di prendere parte alla resistenza
Quando le conoscenze libere e liberate accompagnate da una religiosità culturalmente matura seppero diventare anche coscienza disobbedienti e quindi era concludo
Grazie Dario
Mi hai commosso
Anche perché
Io penso tutte le maestre che sono andate nelle scuole più lontane sui monti sia durante la guerra ma soprattutto dopo e che sono state qui piccoli fari di civiltà e tutte le donne che non sono molto citate nelle relazioni dei capi partigiani
Perché nelle sono lette parecchie e citano tutti nomi dei partigiani ma delle staffette che poi non erano solo staffette perché partecipavano anche ad azioni importanti come proposto mentre esplosiva saltare ponti vagoni ferroviari ecco non mi non dicono mai i nomi sono de sovversive ignorate
Anonime ma presenti
E poi questa funzione educativa altri maestri e maestre e questi piccoli ribelli questo giornale veramente sono particolari che grattugiate hanno molto arricchito nella nostra conoscenza di quello che è stato il trapasso dalla resistenza prima della Resistenza al traghetto che c'è traghettato verso la seconda parte del nostro convegno AGEA resistenza e uno ecco grazie danni
E ora credo che possiamo dare
Al pubblico la possibilità di discutere con i relatori della mattinata che non so se possiamo chiamare tutti ben ma caso mai se sono interpellati possono venire al microfono per una discussione su questi importanti temi che questa mattina sono stati così ampiamente sviluppati veramente con
Con grande perizia con grande scavo archivistico credo che queste pareti siamo contente di sentire queste ricerche
Marta
Senza
Per gli interventi di a oggi che hanno rispettato le promesse anzi andando che al di là quindi come ogni convegno che si dica tale da materiale di nuove riflessioni alcuni spunti che secondo me sono notevoli rispetto anche alla possibilità di ulteriori riflessioni mi riferisco innanzitutto all'intervento di Renato Moro e quindi alla sua considerazione delle sospetto
All'ordine nuovo e al significato prepolitico che in ambito cattolico dato a questo lei ma che che sappiamo bene avere una origine di tutt'altro segno ma d'altra parte questo Ordine nuovo interpretato in una prospettiva cattolica aveva al suo interno delle ambivalenze nel senso che questo ordine Nuovo certo ira qualcosa di diverso non necessariamente antifascista certamente diverso rispetto all'Ordine Nuovo fascista dopo
Nazista quell'ordine nuovo mi sembra ma come anche veniva detto supponeva opposte contava un ordine nuovo basato sulla società cristiana dove che categorie erano quelle provenienti dalla cultura
Cattolica quindi certamente si può affermare che esistesse un retroterra non politico
Della resistenza cattolica che aveva certamente come il discorso dell'Ordine Nuovo delle grandi potenzialità cioè aveva una capacità di diffusione popolare perché ricorreva a un linguaggio simboli a mitologie che erano molto diffuse e che quindi avevano la possibilità di penetrare
All'interno di anche qui illustrati popolare i
Generalmente o tendenzialmente distanti da un discorso politico ma allo stesso tempo
Questo discorso dell'ordine nuovo aveva dei limiti secondo me vale a dire il fatto che fosse spesso una costruzione che aveva come tre messa l'obbedienza e l'obbedienza all'autorità ecclesiastica e quindi questo elemento di richiamo della libertà la libertà anche anche Daja Gabusi faceva nel suo intervento veniva un po'meno e quindi ben depotenziata la possibilità poi di una traduzione politica del dell'antifascismo e quindi incerto in un
Tempo come quello fascista in cui per pubblicare si sapeva benissimo che bisognava passare alla censura un discorso basato su una su questa ambivalenza a aveva certo delle impossibilitati passare la domanda che faccio a Renato Moro ma in qualche modo anche Adani gli abusi quanto ci fosse una consapevolezza all'interno di chi usava questo tipo di linguaggio di tipo certamente prepolitico o anche educativo temo di quanto acquisto
Discorso avesse al suo interno dei limiti vale a dire che al di là di alcune riflessioni che sono state ricordate anche di una educazione alla coscienza critica spesso questa educazione o formazione delle coscienze era
Ho sottintendeva almeno in parte anche una coscienza che però i era diciamo eterodiretta
Grazie Marta ci sono altre domande
Parlato rispondere
Marco ha sollevato problema bellissimo profondo complesso
Nel senso
C'è
C'è un'ignoranza
Ci sarà a lungo e ci sarà questa ambivalenza in fondo anche nella fase finale cioè quando tra quarantadue quarantatré
Ormai il
Dissenso dal profondo
La se invece leggiamo le relazioni della non è che l'azione della polizia
Ma la relazione complessiva sullo stato del Paese ancora all'inizio quarantatré quelle fatte per per Mussolini dai carabinieri
Si nota che cento Ezzelino che forse il mondo cattolico si sta
Dissi soffiando e questo politicamente grave
Però è anche vero
Che la rinascita religiosa
Combinata con la per durante raccomandazione di obbedienza all'autorità
Il punto per il regime
Pur essendo
Negativo e potenzialmente pericoloso
E tuttavia meno peggio
Che spalanchi undici senso radicale incontrollabile bene o male questo cattolicissimo nazionale continua a funzionare anche come elemento di moderazione
Di un dissenso che potrebbe essere più radicale
Detto questo però
Il discorso dell'Ordine Nuovo così come viene strutturato a nell'elemento del primato dello spirituale
Contro il materialismo e la forza
Uno dei suoi elementi chiave
Il capo il Papa
Certo
Dobbiamo seguire la chiesa e il magistero cento
Ma in quel discorso del primato dello spirituale c'è un elemento che ha il primato della coscienza
Che comunque declinato bene declinato male declinato tanto destinato poco io credo che qualcosa conterà
Cioè
Torniamo un momento alla formazione cattolica di quegli anni De Poli De politicizzata insegna l'obbedienza all'autorità
Però la grande forza dell'Azione cattolica di allora fu contrapporre al modello cameratesco del fascismo un modello di formazione del personale alla coscienza
E credo che quello che fu come dire sparso può parzialmente naturalmente sono lo facciamo diventare più di quanto fu però
Puppato carceraria coscienza e quindi nel momento delle responsabilità della tesa di responsabilità qualcuno
Lo capisce
è
Rispetto alla sollecitazione credo conti ho ricevuto e collegandomi anche a quello che ha appena detto il professor Moro
A me pare di avere visto che comunque questi ragazzi rispetto al tema delle dell'obbedienza o della disobbedienza attingono anche alle fonti bibliche e quindi trovino anche diciamo una radice biblica nel diritto del all'opposizione al tiranno no che che ritorna anche in alcuni scritti della Bianchini cioè c'è anche questa dimensione
Il il cristianesimo ci dice anche che una volta riconosciuto come tiranno tira notte dello spirito no perché c'è tutto anche il tema no di di due religioni che si scontrano di due sistemi religiosi che si scontrano e che hanno una base spirituale tra l'altro no questi due sistemi
E quindi attingono appunto anche nelle fonti libiche il diritto a opporsi e e poi come dire c'è anche o oltre all'obbedienza secondo me si affianca anche il tema della prudenza è che ritorna spesso
Perché alcune di queste figure comunque come per esempio che la Bianchini essi legata ai laureati cattolici ma è legata anche alla Cattolica e al Gemelli e tante volte anche quando interloquisce con baronetto con altre persone
Su Twitter certe iniziative dice dobbiamo essere prudenti ricorre spesso questo tema della prudenza e c'è anche poi il discorso delle generazioni
Rispetto mare questi giovani dovrebbero correre diciamo vorrebbero chiamare i gruppi non gruppi di azione sociale ma gruppi di azione politica vengono frenati dalle generazioni appunto come la Bianchini
Che Oddo tedeschi che Rina no no firmano queste novanta perché stanno che sarebbe eccessiva
Ma in ogni caso poi come dire maturata nella coscienza
La scelta no perché c'è il percorso della scelta si va anche contro il proprio vescovo contro i delegati contro gli assistenti spirituali dell'Azione cattolica che non vorrebbero ma il caso di Rinaldini ragazzo mite ragazzo tra il tipico no della diocesi investito già ad un futuro appunto negli organi per l'Azione Cattolica che va contro questa decisione e e se ne assume la responsabilità fino in fondo
Ma come dire arrivando da un percorso che ecco ma maturazione proprio insomma lenta graduale il che poi tutto avviene dentro una sfera del tutto personale inviolabile
Giorgio Vecchio
Santagata
No facciamo fare un passo molto più prosaico e per per condivido tutto quello che è stato detto
Ma
Sono convinto che molte dei rapporti tra chiesa del fascismo negli anni Trenta soprattutto si giocano semplicemente sul piano del controllo delle anime e quindi della leadership nelle piccole comunità di paese
Caso numero uno che cito paesino della Valtellina il parroco è molto popolare tra i suoi fedeli e i fascisti lo vogliono scalzare e inventa nonché il parroco ha messo incinta una ragazza del Paese peccato che persino i carabinieri che fanno le indagini scoprono che il parroco non ha combinato nulla in realtà la colpa e del papà del segretario del fascio
Quindi fascisti in un colpo solo volevano liberarsi dell'influenza del parroco e evitare scandali in famiglia caso numero due siamo nella parrocchia di Certosa di Pavia bene
I fascisti locali e tirano in Valle fascisti di Pavia dicevano di Abbiategrasso c'è tutta l'area intorno organizzano una bella festa da ballo per un sabato che però in Quaresima
E diffondono gli inviti a venire appunto tutti questa bella festa da ballo e il parroco informato della cosa per tempo
Sfrutta l'occasione che al venerdì di Quaresima cioè il giorno prima fa il predica della Quaresima del venerdì di Quaresima e diffida duramente tutte le donne del paese a presentarsi alla festa da ballo per cui i fascisti arrivano dai paesi circostanti e si ritrovano solo maschietti senza le donne
Allora ho raccontato questi due episodi per farvi ridere un po'ma anche perché dicono che oltre a tutti i discorsi certamente sull'insegnamento sulla libertà sull'educazione eccetera conta molto la concretezza
E la concretezza di queste realtà gioca sopra prima ancora che sugli aspetti della libertà della del sul piano morale
Il terrore che l'Opera nazionale dopolavoro ci si impossessi del controllo delle anime in particolare attraverso quello strumento scandalosi ci Simo che è il ballo misto dove misto vuol dire appunto tra uomini e donne che anche nel dopoguerra verrà duramente contestato quindi mi è l'invito a integrare tutte le cose corrette giuste che avete detto con questi richiami proprio molto più prosaici e concreti della vita di paese
Concordo molto
Dico solo piccolo particolare mi permetto le Conferenza Episcopale Triveneta
Dal quarantatré al quarantacinque manda fuori comunicazioni pastorali contro il ballo
Ora c'erano un paio di vescovi quello di Treviso pro di vicenza che non erano del tutto in linea ma gli altri Cardinal la Fontaine patriarca di Venezia gli altri vescovi del Veneto si raggruppano per dire che bisogna assolutamente proibire i balli soprattutto il tango per fortuna un papa Francesco c'è la il documento
Prego Santagata
In realtà grazie volevo complimentarmi con tutte le relazioni volevo fare una domanda di carattere archivistica Adalberto però cosa sospetta faccio subito che era stato sollevato anche dalla discussione molto interessante
Ne parto sono temi su cui immagino che torneremo anche nel pomeriggio c'è anche la questione di quale autorità si pone a un certo punto no perché obbedienza disobbedienza rispetto a quale autorità secolare che questo diciamo da quello a quel punto di vista questo diventa un elemento decisivo rispetto anche alle ambiguità dell'episcopato e al la necessità di obbedire allo stato di fatto laddove quella sarda dove no ibisco i vescovi del Triveneto che conosciamo bene dicono
Sci nella misura in cui le autorità occupante è in grado di garantire l'ordine allora in quel caso si deve obbedienza ma dopo quello che sta succedendo l'obbedienza deve essere dovuta ancora e quindi ritorna l'elemento che giustamente se prima presso il Moro molto del primato della scelta individuale perché di fatto quello che succede epoca chiusa parentesi Alberto volevo chiedere
Soltanto questo che siccome anch'io sono stato a quali di relazioni i fondi archivistici ti riferivi sulle relazioni dei vescovi certo chiede in maniera interessata
Perché appunto anch'io ho avuto modo di trovare adesso le le relazioni che si trovano in fondo della Congregazione Concistoriale che sono appunto molti interessati sullo stato delle diocesi a durante la guerra che vengono redatte appunto alla fine della guerra
E che in un qualche modo no Hess che stanno lì e che stanno soprattutto nel fondo scusami della Congregazione del Concilio ok questa interessante perché sono quelle risposte e sono stati cercati per molto tempo le famosa la famosa circolare del dei quarantaquattro sullo stato del relazione delle diocesi quindi soltanto punto una curiosità che mistica liberamente interesse
Personale grazie
Sì
Presente sì
Allora lei le relazioni dei vescovi alle quali mi riferivo stanno per l'appunto dentro l'archivio concistoriale che mi sono riferito ho visto quelle
Indicativamente vengono redatte ogni cinque anni salvo eccezioni quindi ho visto quelle del trentasei quarantuno quarantasei ma ho visto anche cinquantatré cinquantotto per vederne la la come dire la persistenza di di di certi temi io ho consultato sia quelle delle grandi città quindi Milano Torino Jenova e via dicendo sia quelle di diocesi più piccole ma dove io sapevo che ci poteva essere qualche cosa di interessante esatto con quel fondo quello
Qui altre cose stanno invece
Dentro al Tito Di Nunzio Tu Italia laddove quei vescovi pensano di rivolgersi al Nunzio per le micro questioni a cui accennava a professor vecchio di cui se ne si trova traccia ampiamente il tal parroco affatto i fascisti hanno inventato queste accuse e quindi si chi arriva l'accusa il Nunzio chiede al vescovo che informa che invece il parroco ha fatto un'altra cosa quindi c'è ovviamente tutta questa questione spiccia altre cose ancora si trovano nell'archivio per il rapporto con gli Stati
Scusa finisco archivio nunziature Italia laddove sono divisi diocesi per diocesi quindi
Come dire la la strutturazione interna dell'archivio quella invece nell'archivio per i rapporti con gli Stati ci sa fare e che sia se ci straordinari essenzialmente
Sono accorpati per temi
Quindi non è detto che si trovino per diocesi ad esempio cartella bombardamenti del quarantadue è chiaro che lì si trovano le delle relazioni di Fossati di Schuster di di e via dicendo che
Stessa cosa omicidio di don Umberto Pessina e insomma e quindi si ritroverà la relazione l'arcivescovo di Reggio Emilia su questo quindi sono problemi di
I re i riferimenti archivistici prego
Posso chiedere gli è una cosa a te
La famosa enciclica nascosta di Pio undicesimo
Che era
Contro le leggi razziali
Sì che poi è stata pubblicata recentemente insomma
Non l'ho sentita nominare e poi ricordo uno studio di Angelo Ventura
Che citava una risposta alle cardinale Maglione con le autorità italiane del Sud in cui diceva che non era proprio necessario togliere leggi razziali questo dopo la caduta del fascismo
Non so se ti sembra tutto no allora allora l'enciclica nascosta penso sia stata pubblicata nel novantasei novantasette dal sale che su che ci chiede
Me ne ero occupato quand'ero giovane cioè quindici anni fa quando studiavo il pontificato di Pio undicesimo adesso non lo è più
Non incrociando il cosiddetto problema razziale se non per quello che ho citato
Non l'ho più visto ma poi penso che anche gli studi che stanno venendo fuori siamo più spostati verso la la questo problema
Guerra quindi sull'orizzonte sull'orizzonte della Shoah quindi non non ho visto altri riferimenti io quello
La signora
Ecco il primo
Dimenticavo esiste una posizione che io non ho visto con in i fascicoli lasciati aperti sui risultati dal pontificato di Pio undicesimo qui può darsi che ci sia qualcosa ma io non ho visto
Innanzitutto grazie per quattro e le reazioni molto scomodi stimolanti io mi limito ad una brevissima domanda atta a referto Guasco lei ha giustamente sottolineato e valorizza sulla scelta della carità testi singoli la Rocchi e la vittimizzazione di non pochi di loro nel corso dell'occupazione tedesca
Mi piacerebbe di sapere un po'di più quelli che hanno fatto la scelta opposta schierandosi con la Repubblica isolarlo
Si può quantificare questo fenomeno fenomeno è stato proprio una piccolissima minoranza ho quanti c'erano si sa qualche cosa su questo e poi vorrei chiedere cosa dicono le fonti vaticane proprio sulla posizione vaticana sulla posizione del Pontefice
Nei confronti delle scelte politiche dei singoli poi Rocchi sia trovo resistenziali sia però la Repubblica di Salò grazie
Prego allora alla prima domanda devo
Dire non luogo a procedere perché io non ho trovato informazioni questo tipo per quanto ce ne sia ce ne saranno sicuramente in quella vastità di di di materiali ho trovato più
Più non tantissime ad alta un incartamento ho scritto resistenza e lì vengono analizzate le posizioni di alcuni parroci
Più coinvolti nei gruppi resistenziali quindi sulla sui parroci favorevoli a Salò io non ho trovato nulla fa magia si tratta di cercare ancora perché il materiale e molto abbondante
Devo dire che chi scrive di loro e cioè dell'acqua non li guarda con grande favore
Non gli piacciono nei gruppi partigiani mi i preti che li sostengono
Io ho trovato frasi piuttosto critiche verso don Tomassini che era il
Diciamo così l'assistente spirituale diciamo così della brigata Stella Rossa
Quella che poi insomma è coinvolta Suso sull'Appennino bolognese ENEL neanche nella questione di Monte Sole
Viene piuttosto criticata questo questo tipo di di di scelte ma è un documento io non diciamo lavarle il quadro generale dei materiali non saprei restituirlo perché non non lo non l'ho visto Roncone distrutto ci piace se la risposta è lacunoso mai e quante
Ci sono altre domande
Allora possiamo considerare chiusa la sessione ringraziando tutti veramente per la intensa partecipazione in particolare i relatori ma anche il pubblico che ha seguito con tanta attenzione riprendiamo alle ore quindici con la seconda sessione resistenza e uno grazie a tutti
Buongiorno questa è la seconda seduta del convegno cattolicesimo in Italia tra fascismo Resistenza Liberazione
Convegno che è stato organizzato dall'Istituto Luigi Sturzo dell'Istituto per la Storia per l'azione dell'Azione cattolica del movimento cattolico in Italia
L'Università degli studi di Torino che e viene e in particolare Dalì colleghi e amici Capaldo tre confini e Marta Margotti
Ringrazio Gilli gli organizzatori del convegno e come dire procediamo con questa seconda giornata secondo sezione prima giornata ma seconda sessione
Appunto di interventi sul tema prima di iniziare pure prodotto però dare la parola a nome delle col France Deroma ad Albenga una Cogne che appunto è venuta
Dandogli per portare i saluti della sua importante e prestigiosa istituzione al dentro il parco ecco
Andiamo Buongiorno attente tutti
Desideravo importanti oggi i saluti di Parigi ma direttrice bellico al fosse Stefano nei miei sono responsabile della sezione per la storia moderna
E contemporanea
E volevo ringraziare Marta Marcocci nella proposta di associazione del del nostro istituto a questo bel convegno quando dico bel convegno non è solo un qualificativo di circostanza perché c'è anche la la medaglia questo per il riconoscimento
Della Medaglia della Presidenza della Repubblica che testimonia dal grande interesse di questa manifestazione la tematica del cattolicesimo in Italia si inserisce in undici donne tradizionali di ricerca per la nostra istituzione penso ai lavori realizzati da sa di Ashton Bolognina Valdis che che sono ex membri dell'economia e pena non partecipi al comitato scientifico e in questo momento abbiamo anche aperto un un cantiere importante coordinato da Luca Pettinato voglia temi precedeva nelle funzioni di direttrice dalla storia moderna e contemporanea quindi un cantiere sul gli atti recentemente aperti didattico dodicesimo ogni programma globali farsa
Volevo anche scusare mite questa mia presenza molto puntuali al passo revenue perché ho purtroppo altri di impegna un momento nel quale diversi di convegni si sovrappongono e quindi domani purtroppo non non potrò essere cannibale che al mio grande rammarico perché programma è veramente molto interessante
Quindi vi prego di scusare e vi auguro una buon lavoro scambi incarichi e profit Cuny grazie mille
Ringraziamo molto la dottoressa Cogne
E procediamo quindi con i nostri lavori la prima relazione e quella della collega i amica Cecilia Novelli che insegna all'università
Degli studi italiani di storia contemporanea e devo dire che l'intervento di Cecilia che ha il titolo esatto la partecipazione delle donne cattolica la Resistenza è un argomento che mi risulta particolarmente caro
Anche perché ultimamente siccome sulle ottantesima dalla dalla liberazione Milano e io il segno non esita di Milano è stata uno dei centri insomma della liberazione del venticinque aprile si festeggia proprio perché la liberazione anche di Milano
Il quello che si può verificare che ho anche verificato io che non mi sono mai particolarmente occupata dalla questo della Resistenza un po'il lavoro
Poco riconosciuto delle donne all'interno della Resistenza debbo ripreso in mano un libro
Di Borgomanero il che è un libro sui Gatta a Milano quindi sulla Resistenza armata Milano su quattrocento nomi che vengono citati nell'indice dei nomi soltanto venti su di donne
Quindi come dire le donne sono state sempre molto poco considerate all'interno appunto della Resistenza
Anche perché la resistenza è sempre stato una diciamo così legata alla guerra e la guerra è sempre stato una cosa legata al mondo della forza e della mascolinità
Quindi insomma già stamattina con Ilaria con una data ed abusi era uscita la questione delle donne ha parlato delle maestre Stefanini Bianchini però adesso insomma una relazione in particolare sulle donne cattoliche perché questo convegno che mente dedicato al mondo cattolico e la resistenza
Da parte dice Chica novelle mi sembra una come dire un'opportunità per ulteriormente approfondire questo tema secondo me centrali forse non sufficientemente
Analizzato e sviscerato dalle storiche e anche dagli storici quindi io la parola all'amica collega ringrazio moltissimo perché invece non era un antenato scusami Cecilia non ho presentato Cecilia perché partendo quasi dal presupposto che tutti la conoscono ma cioè ci desse occupata nuda di spalle di genere e dalla famiglia ha svolto ricerche sulla storia delle donne cattoliche nel corso del Novecento e quindi lei come dire la persona giusta per affrontare questa tematica
Se cupa tanti di studi sulla storia delle classi dirigenti economiche sociali e in particolar tensioni a diversi contesti territoriali in particolare Roma Milano ma anche la Sardegna
Anche affrontato questioni insieme dei suoi libri sulla storia del colonialismo
Molto attiva gentile Novelli nell'ambito della public i gestori
Alcune delle sue pubblicazioni più importanti che ovviamente vengono un po'selezionate perché sono tante mille novecentonovantasei sorelle d'Italia
Casalinghe impiegate militanti tra l'altro con una presentazione di Giorgio Rumi che è stato anche il mio professore quindi ha una valenza Terme affettive importante
Nel due mila dieci culture politiche dimensione del femminile nell'Italia del Novecento nel due mila undici su Roma la città nazionale Roma capitale della di una nuova edita da Carocci ha pubblicato nel due mila diciotto ostaggio Moro le politiche familiari diritti proprio nel volume pubblicato dal Mulino le Aldo Moro nella storia la Repubblica
E cito come ultima cosa così quello il la voce Sergio Mattarella visto tanto evocato Mattarella come dire
Che particolarmente da noi Amato sui Presidente della Repubblica pubblicato appunto del due mila e diciotto quindi io do la parola a Ciciliano appelli per la sua relazione
Ecco allora io vi ringrazio molto perché invece per me era la prima volta che mi occupavo proprio nel periodo della Resistenza avevo scritto e mi ero occupata del periodo fascista poi della miracolo economico
Ma mai della resistenza e devo assolutamente ringraziare Giorgio Vecchio perché mi ha dato una serie di indicazioni essenziali e fondamentali
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche contributi sulla partecipazione delle donne alla resistenza
Da poche figure eccezionali che costituivano la punta di un iceberg si è passati a riconoscere un immenso iceberg di storie e di iniziative ma non non riconosciute non studiate
Il concetto di materna di massa introdotto da Anna Bravo nel suo volume sulle donne in guerra che già risale a qualche anno fa
Era ha rappresentato un universo femminile che hanno scritto curato vestito un intero popolo
Diventando la spina dorsale dell'intera lotta di liberazione nelle azioni clandestine
Hanno dato supporto a chi aveva preso le armi custodivano le ha gli stessi nascondigli delle armi
Hanno diffuso materiale a stampa hanno offerto ospitalità e cura ai fuggiaschi ai partigiani agli sfollati
Tutte le donne lei cattoliche e le laiche nel suo aree le infermiere come anche qui c'ha ricordato Giorgio Vecchio
Fino a a annullare la distinzione tra resistenza civile non armata e resistenza armata
Che rappresenta la descrizione schematica di una separazione netta che in molti casi non è esistita quindi non è esistita la differenza tra queste due resistenze
Si deve parlare piuttosto di una collaborazione strettissima volta a sopravvivere e a resistere nelle difficoltà della guerra la fame il freddo la paura l'isolamento
Quindi mi è stato chiesto di parlare del contributo delle donne cattoliche alla resistenza
Alla fine degli anni Trenta più del novanta per cento delle donne italiani si dichiaravano cattolica quindi era praticamente la maggioranza delle donne che gli e gli indici di pratica religiosa sistematica superavano ampiamente il sessanta per cento della popolazione femminile quindi dire donne cattoliche significa praticamente direi quasi tutte le donne tanti giovani donne che militarono nelle formazioni partigiane
A prevalente ispirazione socialista erano cattoliche che avevano fatto la scelta di prendere le armi e sparare quando necessario
Credo che molte delle separazioni che per anni hanno guidato i nostri studi
Siano intervenute dopo con l'anno di nascita dei partiti l'esigenza di ciascun partito di evidenziare con chiarezza il proprio contributo specifico
Negli anni più recenti la quale essa è costata la letteratura ha iniziato per prima a rompere questo tabù cioè a parlare delle donne nella resistenza
Jacopo Menna nella nella prefazione al volume di di due di due partigiani Mirella Aloisio e Giuliana Gadola Beltrami
Ha scritto che la resistenza ha lasciato nella nostra letteratura segni molto profondi ma sono segni praticamente tutti maschili si parla di Calvino Cassola Fenoglio Vittorini Meneghello e l'unica donna citata è naturalmente la Renata Vigano
La Renata Viganò di Dell'Agnese va a morire
Mi riferisco a in genere quando parlo di questi ultimi romanzi che hanno in qualche modo aperto la strada alla riflessione anche storica
A i giorni di vetro di Nicoletta Averna liberamente ispirato alla storia di risse avversari una giovane romagnola che si unì a una banda partigiano e nel gennaio quarantaquattro e morì pochi mesi dopo nell'agosto dello stesso anno
Iris Versari
Fu premiata con la medaglia d'oro al valor militare
E poi anche un libro di Dario Franceschini che nel romanzo acqua e terra e terra anzi ma con una con una n sola mi riesce difficile dirlo perché sanno romana ma parla di due di due donne che si chiamano e naturalmente vengono definite invertite
E vanno contro il il l'opinione corrente dei fasti del fascismo e poi rientrano nella Resistenza
E infine anche naturalmente cioè
Beh al prima di tutto c'era stato l'Agnese va a morire di Renata Viganò che da anche lei partigiana
Che era uscito almeno centoquarantanove che pure essendo stato definito da Sebastiano Vassallo nella sua introduzione una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscita dall'esperienza storica umana della Resistenza
Non è stato mai sufficientemente
Studiato non è mai stato sufficientemente approfondito
Oppure ancora una storia recentissima recentissimamente uscita la storia quasi disperata della partigiana Nada Parri
Che
Va in montagna combattere insieme scandalosamente insieme a chi insieme a un tedesco disertore che di cui lei si era innamorata quindi proprio l'insieme delle
Abiezioni più più complete una donna che va a combattere nelle formazioni partigiane insieme un tedesco disertore insieme veramente
Però è la storia vera di questa partigiana
Dunque le donne cattolica le donne erano creature fragili vanitose pettegole tutte nervi incapaci di nuocere
Ma anche di tenere un segreto destinate a sposarsi buone solo a fare i figli a servire a decora
E salotti a dare piacere al maschio gratis o appagamento
Queste sono le parole di riportate da Benedetta Tobagi nel suo volume la resistenza delle donne riferite a un fascista
E invece entrarono in scena da protagoniste e furono in tante spararono curarono
Cucinare o no uscirono stamparono e diffusero materiale informativo e di propaganda
Mantenendo alla alla al contributo delle donne delle ragazze cattoliche riunite nella GF e nell'darci l'unione fra le donne cattoliche di Azione cattolica
Era nell'ovatta col fascismo danni diciamo che queste donne erano in lotta col fascismo fin dal mille novecentotrentuno fin da quando
Il fascismo aveva vietato l'uso dei dei insegna ufficiali e di distintivi ufficiali
Quindi continuano
Continuano questa volta
Avevano assunto massicce dosi di anticorpi che le rendevano come minimo
A fasciste per usare un articolo categoria utilizzata in passato da da Renato Moro cioè sostanzialmente estranea all'infatuazione che aveva investito alcuni ceti e gruppi sociali
Un a fascismo che con il declinare del regime nell'alleanza
Con il nazismo in una guerra di follia divenne rapidamente per la maggior parte di loro un consapevole antifascismo
Dal mille novecentotrentuno dopo la Conciliazione da quando il regime aveva accettato la riorganizzazione dei gruppi cattolici
E se erano in lotta con il fascismo e tutto questo viene anche indicato nella bellissima
Viene molto ben chiarito da Marta Margotti nella premessa un recentissimo libro di Andrea Pepe sulla un o sul sui giovani di Azione cattolica dal titolo molto affascinante sparati ma non odiate quindi usate il fucile ma senza l'odio che ci può essere dietro
Poi va alla guerra in Europa nel settembre trentanove e fu la materializzazione di un incubo
Nel giugno quaranta arrivo anche il coinvolgimento dell'Italia e poi la la liberazione della Sicilia la caduta di Mussolini e la Repubblica di Salò
Per contrastare il a il Terzo Reich
Per tutta la guerra dei giovani e le donne dell'Azione Cattolica avevano curato i feriti e soccorso i Bombarda li bombardati e gli sfollati
Avevano ascoltato i terribili racconti dei soldati rientrati da diversi fronti avevano consolato le angosce le angosce dei civili e qui cito qualcosa del relativo alla sorella maggiore chiede la sorella maggiore Armida Barelli che parla fondativi stata la fondatrice della gioventù femminile
Scrive nel suo volume la sorella maggiore
Venne la terribile Estate del quarantatré invasione della Sicilia lombarda mentre di Roma
Le dimissioni o meglio il licenziamento di Mussolini il proclama del Re il tricolore unico emblema che univa tutti gli italiani
E la nuova crociata di preghiera indetta dal Santo Padre nella festa dell'Assunta mille novecentoquarantatré per il ritorno della pace fra i popoli furono storici eventi che vivemmo tutte
Senta agosto fu un po'fu bombardata anche Milano fino alla completa distruzione della Università Cattolica del collegio Mariano schermi vi ricordo era il collegio dove andavano le
Delle ragazze e le donne andavano a studiare all'Università Cattolica
E della stessa sede della gioventù femminile
Non ci furono morti ma il settantacinque per cento delle case del centro antico fu distrutta oltre cento impiegate dell'Agf dell'Opera della regalità e dell'Università Cattolica erano rimaste senza nulla
Tanti subito una campagna di raccolta di indumenti e cose varie per cui furono assistite arrivarono da tutta Italia arrivano anche dal Sud non si sa come arrivarono le l'Agf fu ospitata dal vescovo di Fidenza dove alcune dirigenti già stavano da un anno
E nell'agosto quarantatré su all'anche la famiglia di Maria Dutto che si rifugiò presso Melegnano
E che è un po'se vogliamo l'emblema di questa resistenza di questa resistenza diffusa infatti Maria racconta di aver aiutato insieme a tutta la famiglia un gruppo di inglesi in fuga dai nazifascisti
Maria De Nitto definita da
Sempre da Giorgio Vecchio che ha scritto la sua biografia una vera femminista cattolica
La Resistenza la resistenza a Roma naturalmente durò di meno dall'otto settembre con la cruenta battaglia di Porta San Paolo la battaglia di popolo condotta a Porta San Paolo
Fino al che che si fu realizzata il dieci settembre fino alla liberazione nel giugno quarantaquattro no ma fu nondimeno molto molto dura nove mesi di terrore nella città capitale che i nazisti volevano assolutamente temere come simbolo dell'occupazione della penisola
Tutti i conventi
Le i commenti di suore di religiosi tutte le chiese le parrocchie che godevano della protezione
Vaticana se non anche della ex territorio a vita come scrive Grazia Loparco sempre nel volume di curato da Giorgio Vecchio divennero così di fatto presi di di protezione
Di accoglienza di resistenza di antifascisti e bisognosi di ogni tipo
Uno dei centri più importanti fu il convento delle suore di Priscilla dove furono ci fu una rottura rifugiati moltissimi ebrei e dove preparavano i documenti falsi per farli scappare
In aziende certamente consapevoli di questa invisibile resistenza tuttavia rinunciano a intervenire perché avevano bisogno del silenzio del Papa
E del consenso dei milioni di cattolici tedeschi un'enorme tessuto di case religiose femminili e maschili
Si mobilitò sostenuto attivamente anche dal Vaticano svolta soprattutto una preziosa funzioni di assistenza ai militari feriti di protezione di migliaia di disertori e sbandati dall'esercito
La storia di Roma e verso i centri urbani nell'agro è ancora tutta da scrivere anche qui esiste un romanzo un romanzo la Storia di Elsa Morante
Ma intere borgate popolari nella periferia si organizzarono per contrastare la presenza delle spie e degli informatori fascisti notiamo fra tutti il Quarticciolo ad esempio che abbastanza famoso
Per
I reparti delle SS inviati per punizioni e rappresaglie in molte parti della città era già iniziata una sorta di guerra civile con la cacciata di chi si attivamente compromesso con il regime
Questa storia ha coinvolto tutta la città
Scioccata anche dal terribile rastrellamento di circa due mila ebrei nell'ottobre del quarantatré
Incoraggiata e sostenuta dal tessuto capillare della Chiesa cattolica che era rimasto l'unico tessuto esistente
è una storia solo in parte conosciuta iscritta perché vissuta nel privato di migliaia di famiglie e di piccole comunità
Ci sono vari scritti vari diari varie testimonianze ad esempio Cinecittà uno quello di Giuliana Benzoni
Che apparteneva a una famiglia socratica una famiglia elevata
E che entra entro nella Resistenza
Per la vicinanza con la principessa Maria sosta e di Savoia con la quale avevano da tempo catalizzato un gruppo non piccolo di aristocratici antifascisti
Dopo il venticinque luglio ebbero come impressioni di tornare alla luce Giuliana faceva di tutto trovava
Alloggi per i tanti antifascisti che erano arrivati a Roma portava da mangiare a chi ne aveva necessità
Al massimo avevano al massimo fino al venticinque luglio avevano portavano il fiocco dei Savoia ma nascosto sotto la giacca
Quello era un po'il segno
E poi un'ancora vorrei citare un altro romanzo Nessuno torna indietro scritto da Alba de Céspedes San uscito nel mille novecentotrentotto e trasformato in un film da Alessandro Blasetti proprio nel mille novecentoquarantatré
Nonostante la censura fascista che fu durissima il libro e il film ebbero adesso vi spiego per quale motivo il libro il film ebbero un grande successo come emerge da una recensione sull'illustrazione italiana
Che storia Nessuno torna indietro nessuno torna indietro la storia di otto ragazze
Che contravvenendo a tutti i i diktat del regime tutte le indicazioni del regime
Erano venute a Roma da tutta Italia per studiare all'università
Vengono da situazioni diverse ma tutte aspirano a sfuggire agli stereotipi femminili del fascismo
Ad emanciparsi a diventare autonome quindi nessuna di queste molla assolutamente e quindi il grande successo di questo di questo di questo romanzo prima e poi del firma
Nel complesso la GS le donne di Azione cattolica non incontrarono ufficialmente nei gruppi resistenziali me proclamarono la loro adesione
Non potevano farlo perché
Perché se lo avessero fatto avrebbero perduto tutta quella straordinaria aura di intoccabilità quasi di impunità rispetto alle rigide disposizioni naziste
Estate del quarantatré era stata funestata dai bombardamenti tanti bambini erano stati feriti dalle bombe la stessa Roma che si era creduta al sicuro in quanto sede del Papa
Era stata sventrata dalle bombe dei ricordati tutti quanti il bombardamento di San Lorenzo
Da un lato il potere politico disgregato l'esercito spariti gli uomini al fronte non restano più punti di riferimento
Con il morale distrutto per il cedimento dei miti e degli ideali che avevano animato per un ventennio quelle che erano state le piccole italiane cominciarono allontanarsi dal fascismo
Le madri le vedove le orfani che avevano perduto i loro uomini in guerra si rivolgono verso la resistenza
E
E rimane in vigore solamente un punto di riferimento la chiesa due punti di riferimento la chiesa e la famiglia
Le donne erano
Ancora considerate come una massa di manovra agli occhi del giugno del Duce mentre i padri i fratelli mariti e figli erano al fronte le donne lavoravano
Nelle officine e Jason ancora gli articoli dell'illustrazione italiana fino all'estate del quarantatré in cui vengono celebrate le donne che lavorano negli opifici al posto degli uomini
Ma l'otto settembre quarantatré naturalmente segna il lo spartiacque il momento in cui ufficialmente inizia
E in cui la parola Resistenza compare ben due volte nel famosissimo appello di Badoglio
Per tutto il giorno non si era saputo nulla neanche a Roma
Nell'assumere il governo in Italia nel momento della crisi provocata dalla caduta del regime fascista deriva la mia prima decisione
Non mi nascondevo la gravissima situazione nella quale si trovava l'Italia le sue deboli possibilità di resistenza questa è la prima volta gli immensi sacrifici ai quali essa doveva ancora andare incontro malgrado ogni nostro sforzo la Marcia del nemico non ha potuto essere arrestata l'Italia non ha più la forza di resistenza questo
Dice per due volte Badoglio
Anche se poi in realtà
La capacità e la forza di resistenza ci furono queste parole tese a giustificare l'armistizio agli occhi dei fascisti soprattutto dell'alleato nazista suonarono in realtà come una sorta di indiretto invito a riorientare gli sforzi degli italiani
Quella dell'autunno quarantatré era un Italia divisa in due va bene queste cose lo sapete si si è arriviamo alla fine allora alla parte principale dunque Arrigo Boldrini ricorda che per nelle guerre convenzionali il rapporto tra
Di un soldato e circa sette quand'è che sono al servizio di di questo soldato
Nelle guerre non convenzionali come la resistenza il rapporto è di uno a dodici quindici e queste dodici quindici erano praticamente tutte donne quindi
Il i Gruppi di Difesa della Donna furono fondati nella dicembre del nel novembre del quarantatré
A queste partecipò direttamente una cattolica Anna Rosa gallesi on che era nata a Torino nel mille novecentododici una famiglia cattolica profondamente antifascista
Il padre era stato licenziato dalle Ferrovie a causa delle sue idee e dopo l'otto settembre Anna Rosa gallesi io aderì alla gioventù femminile e comincia a organizzare un piccolo gruppo di lotta contro i nazifascisti
Svolse anche un'attività una una grande attività di assistenza nelle carceri
Dunque durante il periodo della Resistenza la gioventù femminile organizzò sempre rido ritorno sempre alla sorella maggiore
Durante la Resistenza tenemmo corsi clandestini di formazione di pronto soccorso e mantenere in modo i contatti con le parrocchie di Torino città della diocesi
E l'organizzazione della Chiesa
Armida Barelli in dicembre nel dicembre quarantatré riesce ancora ad andare a Roma non ci sono più treni nibbi binari sono completamente divelti ma lei riesce ad andarci con una macchina
Una macchina che rimedia non non so come
E incontra il Papa nel gennaio quarantaquattro
E gli risponde poi con un biglietto monsignor Luigi Maglione cassato già citato questa mattina
Il vicario di Cristo formale i voti più ardenti onde essa dalle presenti tribolazioni prenda animo ha più ferma fede attivo lieta speranza ha più accesa carità
Nella visione
Di quella cristiana restaurazione di cui il nostro mondo in rovina assoluta necessità quindi a prima vista può sembrare un linguaggio curiale in realtà un invito a resistere a resistere e a e a impegnarsi
Sì sotto i disagi solamente le angosce gli assistenti degli assistenti anche invitavano a resistere crescono le sofferenze di tutti crescono i bisogni dice Haskell uno l'Agf continua e ebbe squilli di resurrezione fu un mandato per tutto il periodo era squilli resurrezione era il giornale della GS
Fu mandato per tutto il periodo non so come anche se saltuariamente fino in Sardegna e fino in Sicilia
è
Dunque volevo solamente concluderei citando qualcuna delle
Delle più famose allora oltre le figure più conosciute poi diventati famosi e dirigenti dell'Azione cattolica come strettamente in ordine alfabetico
Tina Anselmi Laura Bianchini Alessandra Codazzi Angela coltelli e Maria Eletta Martini
Ci sono state moltissime donne
Moltissime donne cattoliche impegnate nella Resistenza
Tra queste volevo ricordare solamente Olga afferrato moglie del capo di stato maggiore della sesta Divisione Alpina che in Piemonte ebbe un ruolo di primo piano
Maria Maddalena blu nero che anche lei dell'Agf e poi del cifre poi in una delle fondatrici del Cifa
Che testimoniano
In consiglio comunale le donne cattoliche che diedero la loro preziosa collaborazione in mille modi furono infaticabili staffette
Si prodigarono come infermiere come medici nel curare i feriti sulle colline in montagna
E nei giorni dell'insurrezione
Come assistenti
Prestarono aiuto alle famiglie dei condannati a morte
Poi Maria Cesaro sposata con Angelo Tettamanzi iscritto alla Fuci nata a Napoli
E laureata alla Normale di Pisa e poi trasferita a Torino Ada Maria Berio d'apparteneva invece alle conferenze di San Vincenzo De Paoli e dopo la guerra in trova insieme al marito Giuseppe Sibille già esponente del Partito popolare nella Democrazia cristiana Maria Benzi famosissima operaia
Attiva prima nella GF pannello darci o come Lina Cecchini poi eletta deputato nella DC durante la Resistenza
Tantissime furono anche le donne sarde dalla Sardegna partirono in tante molte abitavano già a Roma ma altre arrivarono direttamente dall'isola
Ovviamente tante aderirono al gatto discriminazioni socialista e comunista ma altri aderirono alle Brigate cristiano sociali
Come Anna fiori che veniva dall'Asinara Giovanna Usai che veniva da Santa Teresa di Gallura e poi la famosissima sorgesse Pina De Muro
Al secolo Rosina di Lanusei Angelo delle carceri di Torino di cui ha parlato diffusamente anche Giorgio Vecchio
Quindi le suore che come ha evidenziato Giorgio Vecchio si speso oltre immaginabile nelle cantine e negli ospedali
Devo concludere questa mia articolo panoramica di fenomeni di storie ma credo che questi temi di studio e di interpretazione siano tutt'altro che conclusi vorrei perciò solo a lanciare degli spunti delle piste per sviluppare possibili chiavi interpretative
Necessariamente diverso rispetto a quelle che già tutti conosciamo
Il principale di questi spunti riguarda quello che ho accennato all'inizio ovvero la necessità di guardare ormai con ampiezza all'intera partecipazione delle donne alla resistenza
Non continuare solo a separare le comuniste dalle cattoliche
Le laiche dalle aristocratiche cioè le le aristocratiche dalle popolane le suore dalle laiche le maestre dalle contadine le giovani dalle anziane direi che con ciò
Ringrazio molto ceciliana belli e per la sua bella relazione sulle donne certo che quando si punta l'attenzione sulla resistenza civile qui il ruolo delle donne di vento Vuolo fondamentale perché le donne hanno avuto occasione di aiutare gli oppositori politici d'aiutare gli ebrei soprattutto chi era nel nord dell'Italia verso la fuga sono state staffette hanno portato informazioni medicinali
Di veri ai partigiani che erano appunto in clandestinità insomma
Quindi le donne sì è stato un po'nel momento in cui ci sia focalizzati sulla resistenza non solo come resistenza militare ma anche come resistenza civile è ovvio che il ruolo delle donne
è emerso con molta forza io mi permetto semplicemente di un fatto un ricordo perché è una delle persone che forse non è sufficientemente citata ma forse qualche cosa si potrebbe anche fare in futuro
è una donna milanese che ha delle cappelli Vegni che è stato una una donna cattolica tra l'altro vicino con in gioventù a Tommaso Gallarati Scotti e quindi con una sensibilità per le tematiche modernisti che poi si sarebbe anche avvicinata nel secondo dopoguerra Mazzolari
E da delle capelli legni insieme a Fernanda Wittgens quindi una donna laica del partito d'azione sarebbe stata la protagonista di una serie di iniziative per far espatriare ad avversari al fascismo politici al fascismo ed ebrei verso verso la Svizzera e tra l'altro thriller la conoscenza di questa delle cappelli degni come racconto ne deriva dal fatto che la zia
Di una di un storico che ne conosciamo che fosse abbiamo conosciuto non solo come storico ma anche come amico che era Michele racchette cella era la la sorella della madre di Michela Ranghetti
Quindi come dire ci sono tante di queste donne che andrebbero un po'tutte riscoperte proprio per la loro azione tra l'altro delle capelli degni insieme a Fernanda Wittgenstein andarono finirono in carcere e ci rimase per molto tempo quindi per pagarono fortemente la loro militanza antifascista
Fernanda Wittgens e Adele Cappellini però nanny inglese era legata tardi invece questa delle Cappellini poi ne parliamo
Allora io ringrazio quindi molto Cecilia adesso la relazione come dire cioè la relazione di Giorgio Vecchio e cattolici nelle assise nelle resistenze in Europa
è uno di quei casi in cui tracciare il percorso scientifico di di di Giorgio Vecchio è abbastanza difficile perché Giorgio Vecchio
è uno dei dei più importanti storici del momento cattolico ma soprattutto come emerso finora uno che la questione della resistenza all'approfondita da vari punti di vista e tante sono state le relazione anche quella di Cecilia
Che faceva riferimento proprio sul ruolo delle donne cattoliche delle suore alli che sono stati analizzate appunto da Giorgio Vecchio
Allora Giorgio Vecchio professore d'Università di Parma si è occupato della storia italiana del ventesimo secolo con aperture alla dimensione la comparazione europea e internazionale
In particolare si è occupato di storia politica e sociale con un una atto con una
Particolare attenzione al ruolo svolto dalla chiesa del movimento cattolico
Quindi studioso della Democrazia cristiana tra l'altro un toro insieme a Pombeni a Formigoni di questo importantissimo volume da poco uscito sulla storia della democrazia cristiana
Ma in realtà è stato uno studioso anche del mondo comunista non dimentichiamoci il suo attenzione nei confronti di Emidio sereni ma anche della Resistenza comunista in particolare dei fratelli Cervi
Alcuni dei suoi lavori che ovviamente come dire soltanto per dare un'indicazione Lombardia mille novecentoquaranta quarantacinque vescovi preti e Società la prova della guerra
Importantissimo perché è una ricostruzione dettagliata di tutta la resistenza lombarda
E si è occupato ha scritto un libro un Giusto fra le Nazioni su Fo che Fini dall'Azione Cattolica i lager nazisti ha scritto l'Italia
Del vittorioso
Ha scritto uno studioso in particolare tra della della figura di donna Primo Mazzolari che è stato un prete resistente tra l'altro ai in pubblicazione da Morcelliana
Il primo volume della della biografia di Mazzolari quindi che dovrebbe uscire prima dell'estate
Ma soprattutto e dell'ultimo libro che cito ma ne potrei citare molti altri ma il tempo è quello che e visto che la sua relazione cattolici nelle resistenze in Europa
Ricordo nel due mila e ventidue presso Vienna il soffio dello spirito cattolici nelle resistenze europea
Quindi già agli atti materana grazie velocemente notte iniziale non ripeto quello che ho scritto nel libro citato il soffio dello spirito
Che è strutturato come dire verticalmente il paese per paese qui tento di fare una lettura orizzontale invece il periodo per periodo
Senza ovviamente nessuna esaustività quindi troverete mille lacune e mille argomenti di cui non posso parlare per motivi di tempo
Due note di metodo
Interpretativo la prima che va ricordata la difficoltà di isolare i cattolici rispetto a tutti gli altri lo diceva anche poco fa Cecilia DAU Novelli pensate solo alla cosiddetto materna di massa che noi applichiamo all'Italia dell'otto settled dopo l'otto settembre quarantatré ma che potremmo applicare anche alla Francia del giugno-luglio sta Estate insomma del quaranta
Ecco queste forme di sostegno ai militari in fuga
Rendono indistinguibili il contributo di chi è cattolico di chi non è cattolico
La seconda volta di metodo riguarda il fatto che non dobbiamo mai perdere di vista la realtà
La realtà è che noi qui parliamo come dire dei cattolici bravi di quelli che hanno fatto la Resistenza che si sono sacrificati eccetera
Ma non sono l'intero universo cattolico anche da soprattutto soprattutto nei paesi dell'Europa occidentale esistono tante forme di collaborazionismo nel mio libro citato i collaborazionisti fiamme
Quindi sia del sindacalismo cattolico sia degli scout cattolici per via di legame tra Lettonia chiamiamola così fiamminga e la germanista
Qui cito solo un caso che ho imparato recentemente che riguarda la Francia
Ovvero il caso di un prete lussemburghese pronuncio a Roberto alle sarebbe Alessio lo diciamo la francese
Che vicario nella regione di Parigi si presenta pubblicamente come gollista il patriota
In realtà si vende direttamente alla avverte ovvero al servizio segreto tedesco si infiltra nella Resistenza contribuisce alla cattura di decine e decine di militanti
Tra cui una donna straordinaria che non va annoverata tra le cattolica laica
Ma che è una delle misure più importanti donne della Resistenza e tuttora ovvero specialmente Cigliola
Ecco in questo va detto c'è già una differenza con l'Italia perché il collaborazionismo nell'Europa occidentale
E più facilitato dal fatto che nel quaranta quarantuno quarantadue la Germania sembra invincibile e quindi la durata del suo dominio destinata a durare a lungo
La Resistenza italiana invece inizia quando c'è già la fase calante
Della potenza germanica la resistenza nei vari Paesi europei dipendono da molteplici fattori che qui Elenco e basta ma che vanno letti anche nelle varie combinazioni possibili
Nelle varie sovrapposizioni c'è un criterio cronologico
Un conto è essere invasi nel trentanove un conto come l'Italia nel quarantatré l'ho appena detto
C'è un criterio degli obiettivi così pro prefiggono di fare i tedeschi dai Paesi che via via conquistano
La Polonia è diverso dai Paesi Bassi la Polonia destinato a diventare uno stato di serbi
Quasi resi analfabeti e in una regione della Polonia quella di postulano oppose non la tedesca il Vate cavo che viene ammessa RAI las nazionalizzazione della Polonia deve essere radicale
Questo il nome di un criterio razziale c'è un altro criterio che però viene applicato in modo diversificato
Anche i ceti sono slavi come polacchi
Ma nell'ottica tedesca la Boemia Moravia l'attuale Repubblica Ceca e destinata a essere una zona di sviluppo industriale
E quindi con un trattamento diverso rispetto agli slavi polacchi qualcosa
C'è un criterio appunto economico
Il criterio razziale vuol dire che le popolazioni del nord Europa gli olandesi e fiamminghi prima citati hanno un trattamento diverso in base alla scala gerarchica delle razze
E c'è un criterio politico-militare
Ovvero quello che di deriva dalla presenza o meno di governi collaborazionisti con tutte le varie tipologie che si possono presentare quindi in questo caso bisogna variare la situazione del Paese per Paese la Danimarca non è la Norvegia
I Paesi Bassi non sono la Francia e via dicendo
Allora
Uso fatte queste premesse
Una scansione cronologica dicendo
Che condivido con la studiosa hanno polacca Ali coach asfittica pubblicato non molto tempo fa
Una bella sintesi consente il bebè il volumetto un rumore sulla Resistenza in Europa primo periodo mille novecentotrentanove quarantuno
Distinguiamo subito tra quello che avviene in Polonia dove la costruzione di uno stato clandestino pone già le basi
Ancora a guerra in corso quindi mi ha corso nel settembre del trentanove
La Polonia ha una resistenza particolare che si prepara
Ma è una resistenza che prima ancora che militare e civile nel senso di costruire delle strutture clandestine
Che comprendono anche facoltà universitarie scuole superiori e quant'altro tutto in forma clandestina appunto perché nei progetti tedeschi i polacchi al massimo devono imparare a saper leggere e saper far di conto fino a cento non oltre
Il loro appoggio e poi non dimentichiamo che la Polonia dovrà sviluppare una doppia resistenza che resistenza anti tedesca e resistenza anti-sovietica e quindi è particolare anche per questo
Nei loro approcci dentale Milano centoquaranta quarantuno in particolare
Ci sono alcuni caratteristiche specifiche la necessità di superare lo shock della sconfitta questo vale soprattutto per la Francia
La necessità di assicurare informazioni militare agli inglesi l'estate dei quaranta ed è stato in cui si attende l'invasione della Gran Bretagna gli inglesi sono assolutamente sprovvisti di informazioni militari su quello che sta preparando subcontinente e quindi diventa essenziale una forma di resistenza nel senso di raccogliere informazioni di ogni tipo e mandarle a Londra
Sostegno ai militari
Militari soprattutto sul territorio francese ma anche belga che sono in parte olandese sono i militari della propria nazione fatti prigionieri un milione e ottocento mila soldati francesi fatti prigionieri
Raccolti in campi provvisori e destinati alla deportazione in Germania
E poi ci sono anche militari britannici e militari polacchi sul territorio francese
E ci sono i piloti inglesi abbattuti che sono un capitale umano preziosissimo perché sapete quanto ci vuole per addestrare un pilota anche allora
Quindi le prime forme di collaborazione che si sviluppano nell'Europa occidentale sono su questi settori ovvero la necessità di assicurare informazioni e di salvare quanti più uomini possibili
E prima ancora o almeno incollerito contemporanea con questo come ricorda la citata cementi gli ho ma come ricordava anche molti altri c'è la necessità di capire di non essere soli lo choc della sconfitta è stato talmente forte che occorre uscire da questa condizione di blocco psicologico e capire che se voglio fare qualcosa devo trovare qualcun altro ci comincia con le le conoscenze e Gelmetti John dice facciamo qualcosa ecco il facciamo qualcosa è il primo passo per trovare qualcun altro che voglio fare che sono gesti minuti appare un manifesto tedesco diffondono un volantino diffondere poi la stampa clandestina o come i campani delle nella lettera di
Che diffusa da Londra viene applicato un po'in tutta l'Europa occidentale e non solo sui muri si scrive la nostra lettera vi che assume diversi significati in base alle lingue in ceco spero di pronunciarlo correttamente bicchieri vuol dire vittoria divertente in danese norvegese vuol dire noi vinceremo
Detto Rino virtuosa o anche fra etnie in olandese vuol dire ovviamente libertà in questo caso i polacchi non hanno una di da usare ma scrivono fra loro ovvero perso in tedesco ecco c'è su tutte queste cose che dicono cerchiamo di fare qualcosa quindi non esiste una resistenza armata esiste questo graduale sforzo e segnalo il fatto che in questa prima fase la presenza delle donne estremamente significativa
Cito solo questo aspetto
La creazione di retti o di filiere di evasione appunto veri militari ma anche per altri ricercati dai nazisti immaginate la difficoltà di creare reti di fuga che partono dai Paesi Bassi dal Belgio dal Lussemburgo dall'Alsazia Lorena attraverso lo tutto la Francia per arrivare o a Marsiglia o altri porti sul Mediterraneo oppure traversale direi arrivare in Spagna e poi Portogallo dall'imbarcarsi per Londra ecco sono imprese britanniche
Oltre la città Artissima da me cementi io penso a una donna belga andrei degli odierni
Entrambe queste donne finiranno Arata esploso almeno Arafat struttura Giglio André De Jong va a Mauthausen-Gusen ci sono donne a capo degli ovetti di spionaggio come mari ma dovendo ridurre sposata fu calda
Che assume il nome di battaglia idrici sono Riccio quindi alla sua rete L'arca di Noè proprio tutto il mondo nome di battaglia di animali in questo caso diceva è difficile distinguere sia cattolico chi non anche il senso però certamente c'è un dato di fatto che fa riflettere ovvero la presenza di molti preti e molte suore
Non posso adesso citarle tutte ma almeno suola e le scritto il che aiuta i militari francesi racchiusi nel campo di prigionia vicino a me in attesa di essere trasferiti li fa fuggire e poi inizierà la fuga di eccellenti personaggi uno presente Europa del futuro vero di François Mitterrand e anche del generale Ciro
C'è una suora irlandese che mercati che una francescana che è stata crocerossina nella prima guerra mondiale lasciano nella seconda e la seconda entrambi nella nella regione le nella rete del Museo dell'uomo parigini
Anche lei finisce per essere arrestata
Deportata e dov'era nato nel bel notte e nebbia quindi destinato a sparire senza lasciare traccia sopravviverà alata spie o ancora tante altre suore come forma Salvatore e via dicendo
Ecco questo ho citato volutamente questi nomi in un altro ne farà ancora perché è un'altra differenza con l'Italia io non sono a conoscenza di suore italiane finite nei Lager mentre le suore francesi belghe eccetera ce ne sono
Un caso particolare che mi piacerebbe approfondire indiziato qualcosa recentemente e non è presente nel mio libro è il caso della salsa e della Lorena per ammesse di fatto RAI sottoposte a una germanizzazione forzata
Con cose anche molto comiche viene proibito di portare il basco gli uomini perché ritenuto un copricapo francese quindi non ho più adatto
E grossa azienda proprio nel mezzo di questi fiumare di fuga anche prigionieri francesi i polacchi inglesi fuggiti già dal dalla Germania che cercano di raggiungere e poi c'è il problema della triste situazione forzata quindi anche con famiglie che si sentono francesi che non voglio più restare in quest'
Qui ci sono altre storie straordinarie cito solo per stare in tema di suore su Armani tregua che Anton le voci
Organizzato anche lei reti di assistenza con un religioso deportata nato un mese e ha la febbre si dava da fare per assistere le cosiddette camicie
Ovvero Conigliere conigli le detenute polacche sottoposte esperimenti medici di ogni genere ed è meglio non approfondire l'argomento oppure
E il caso dell'équipe del sangue che suscita analogia con le nostre abile randagi dell'organizzazione posta sul legittimo Sang ci sono delle guide cattolico finemente scaltro francesi che appunto organizzano queste reti di fuga per portare verso la zona francese libera quindi la cosiddetta zona francese libera anche loro con tutta una serie di avventure poi di deportazione Melacca
Periodo mille trecentoquarantuno quarantatré
I partigiani sono ancora pochi quali combattenti
La maggioranza della popolazione comincia a guardare in modo diverso a quello che sta avvenendo e soprattutto ci sono le premesse e l'avvio per una resistenza che non sia più di piccoli gruppi
Di persone che organizzano queste Reggio le prime forme di stampa clandestina ma passi passabile verso una residenza di massa
Almeno per due buoni motivi il primo l'ingresso nella guerra forzato nuovi Paesi l'attacco all'Unione Sovietica l'attacco alla Jugoslavia la Grecia ma che vengono prima significa l'ingresso di nuovi Paesi nuove popolazioni anche nelle possibili forme di resistenza
Caso dell'Unione Sovietica è tutto diverso da parte dei cattolici non c'entrano ma anche perché è una resistenza guidata da uno Stato che rimane ancora
Stato sovietico ancora in piedi Stalin c'è a comandare quindi la resistenza organizzato dall'alto
C'è da dire che nei Balcani c'è anche una forma di resistenza che noi italiani dimentichiamo e alla Resistenza anti italiana con tutte le rappresaglie che facciamo in Grecia e in Jugoslavia nella ex Jugoslavia soprattutto in Grecia Cipro gli studi di Paolo Fonzie su quello che abbiamo combinato
Ma poi in Europa occidentale
C'è fondamentale passaggio
Attraverso l'introduzione del servizio di lavoro obbligatorio che vale per la Francia tra quarantadue quarantatré ma vale anche per il Belgio per i Paesi Bassi in forme differenti non posso soffermarmi su quel
Questo
E è in servizio obbligatorio di lavoro obbligatorio nelle fabbriche tedesche per i giovani in età di leva
Che ha lo stesso effetto che avranno da noi nel quarantaquattro i bandi di arruolamento di Graziani ovvero che i giovani sono posti di fronte alla discesa di scegliere ho accetto in questo caso il lavoro obbligatorio in Germania nelle fabbriche anche di armamenti tedeschi
Oppure passò alla macchia il Maggi nasce da qui
Ci sono tutta una serie di anche splendide località francesi mio amato percorrono
Che diventano sedi di queste fughe con tutta una serie poi di problematiche
Sia per l'alimentazione sostentamento sì anche l'eventuale passaggio la lotta armata l'altra questione di questa periodo cui accenno è ed è stato anche detto poco fa la mescolanza tra la lotta armata e la lotta non armata perché non è più possibile a mio avviso ho visto con piacere anche con tutto il tuo viso
Dividere in modo nettissimo le due cose perché si mescolano nemico concitato diversi casi del genere qui vorrei solo richiamare un'altra suora francese
E le disse prive che diventa madre Marie Elisabetta del e carristi
Che è all'Unione superiore di un piccolo convento di Notre Dame della compassione
Che addirittura Commissione quaranta nascondere in convento gli archivi della Marina
Dal quarantuno si occupa del salvataggio dei bambini ebrei e quindi sarà poi riconosciuto Giusto fra le Nazioni
Nel quarantatré arriva nascondere armi
Della Resistenza nel convento quindi è Semana progressione arrestato dal famigerato Klaus Barbie finisce anche lei ha la febbre
A un certo punto nella fase finale della guerra verrà spedita in quello che viene chiamato l'oppio Gallagher in realtà è una specie di accampamento che è l'anticamera della morte e il Venerdì Santo del quarantacinque
Questa sua analisi invece
Pare sì aggregherà spontaneamente a quelle avviate la camera a gas per rimanere a confortare le sue compagne di sventura
Dicevo quindi commistione tra lotta armata e lotta disarmata e questo è solo un esempio fra i tanti
Questione di lotta armata che non tratterò ovviamente per motivi di tempo ma anche perché poi c'è la relazione di Santagata che almeno sull'Italia parlerà di questo problema ne ho parlato a lungo nel libro
Ricordo che casi di obiezione di coscienza sono limitati
Allora chi pone in via teorica almeno in via di principio l'obiezione di coscienza in Italia e don Primo Mazzolari con la sua risposta una ideatore nel mille novecentoquarantuno mentre l'obiezione di coscienza
Anche effettivamente presente nel mondo di lingua tedesca
E ci sono diverse che finiscono
Sulla forca alla farsa Rainier Franz spiega spetta Josef ma è russa fra i tanti
E
Non direttamente provvisori coscienza ma per le supposizioni Max Josef metrica
Che un prete
Straordinario
Il quale già nel diciassette scrive un libro Vincent Thomas o da forca Freed povero odio razziale o pace tra i popoli in cui già manifesto il pacifismo integrale
E proporrà un suo programma con una Germania costituzionale democratica e federale
E ipotizza questo prete Max Josef mezza gara un esercito sovranazionale al servizio degli Stati Uniti d'Europa
Ecco ci appunto finirà naturalmente giustiziato e ci sa c'è anche una bellissima preghiera nell'ora della morte che ci lascia questo prete ricordo che Josef minus ora è italianissimo a dispetto del nome ma pochissimi italiani lo conoscono lo citano
Perché è un altoatesino che quando c'è la questione dell'opzione tra cittadinanza tedesca cittadinanza italiana lui sceglie di rimanere italiano e verrà morirà di botte perché arruolato a forza nelle SS rifiuta giuramento a chi tra l'ultimo passaggio ripeto saldo direttamente il tema del liceità della violenza ma ricordo almeno una cosa ovvero che quel tema che qua immagino Alessandro prenderai dell'uccidere senza odiare e si presenti in Italia ma è presente anche in Francia
Fisico di anime indomito Us
Ripete che bisogna uccidere senza passione e senza odio quindi c'è una perfetta somiglianza in questo caso ultimo periodo quarantatré quarantacinque la resistenza in azione
Che tende ovviamente a collegarsi con le aspettative poi lo svolgimento negli affetti
Dello sbarco alleato in Normandia questo per quanto riguarda ovviamente la parte più direttamente interessate quindi l'aumento dei sabotaggi non dimentichiamo che i sabotaggi
Delle linee di comunicazione sono una costante anche della resistenza polacca
E in generale della Resistenza sull'Est Europa perché significa ovviamente bloccare i rifornimenti dalla Germania alle truppe tedesche sul fronte orientale
In quest'ultima fase inizia finalmente anche la resistenza in Italia io trascurato un passaggio fondamentale che noi italiani non consideriamo cioè per noi italiani esistenza significa Partito Comunista perché quando inizia la resistenza nel quarantatré e già da due anni in corso l'attacco all'Unione Sovietica
Negli altri Paesi dell'Europa di nuovo l'Europa occidentale in particolare ma non solo il periodo dal trentanove al quarantuno e ancora sotto il segno del patto Ribbentrop Molotov e quindi i partiti comunisti non partecipano alla resistenza
Che si mantengono su una posizione ultra Rita quindi un'altra differenza tra i vari paesi quindi quarantatré quarantacinque inizia la resistenza che in Italia si intensificano l'azione militare e c'è un'altra caratteristica che accomuna
Tutta l'Europa occidentale Italia compresa in questo caso ovvero la politica degli eccidi
Gli eccidi di massa gli stermini di massa le stragi chiamatele come volete sono una caratteristica costante in Europa orientale e nei Balcani in Europa occidentale anche per motivi e razziali diciamo non sono così presenti
L'esordio nel senso di spostare verso Ovest questa politica viene Cecoslovacchia in quella tremenda data che il dieci giugno il quarantadue con la distruzione della popolazione e del paese di gli dice in seguito all'attentato mortale Alagna fai felici
Ma poi è sempre il dieci giugno nei due anni dopo abbiamo il nel quarantaquattro abbiamo senza motivo la distruzione tremenda di ora turni che invito ad andare a visitare se si può nel quarantaquattro c'è anche quello che avviene nel villaggio olandese di tutte e abbiamo poi la stagione delle stragi italiane che non sto ovviamente a ricordare così come si dovrebbero ma caduto amicizie
Così come ci sono c'è la politica delle zone libere noi abbiamo Carnia Ossola al vostro Montefiorino sto citando a caso in Francia e d'accordo l'altopiano altopiano degli errori e così via quindi anche questa un'altra caratteristica di quest'ultima fase della resistenza
Due temi quest'ultima fase che vorrei indicare almeno il primo è che
Mi piace sottolineare come la resistenza e Hillary era possono diventare per i cattolici anche occasione di maturazione spirituale
Da una parte per ma cambia il rapporto clero laicato il clero deve reinventare tutto una serie di Protti forme di presenza
Nei rapporti con i fedeli
Pensate solo ai preti incarcerati che devono scoprire la propria corporeità magari negato repressa stando nelle celle in mezzo agli altri
Con tutto inutile che entri in particolare gli capito dal suo corpo
Si scopre una diversa necessità liturgiche a celebrare la messa in montagna non è come celebrarlo nella chiesa della parrocchia
Si scopre l'ecumenismo e in questo caso il lager di Dachau uno delle scuole di ecumenismo nelle baracche dei preti
La fede diventa per molti cattolici lo strumento di resistenza
Non sto a indicare tanti laici giovani militari
Italiani deportati come io mi ricordo almeno vittoria come nel Giuntella perché me lo ricordo in questa sala
E e la capacità di resistere non solo con l'azione culturale ma anche quel leggendo il Vangelo pregando insieme e così via
Ricordo
Ma lo lo dico nel libro quindi se mandata a Lecce nel libro l'episodio clamoroso a Dachau dell'ordinazione sacerdotale del diacono tedesco Karl ASL opera di del vescovo di Clermont Ferrand Gabriel picche
L'ordinazione sacerdotale segreta in una baracca dell'Aga dei da Franco
Ricordo ancorché grazie alla mediazione del Josefa Mack una giovanissima notizia
Nel vicino di convento non tanto lontano da da favola di Frisinga
Ricordo che la citata prima televisori idee organizza clandestinamente a Ravensbrück alla domenica la recita dell'ufficio divino e c'è una militante comunista
Che fa un po'di servizio di guardia mantiene il silenzio mentre la suora e dei fedeli pregano
In Francia onore bestie a tutto cattolico di destra gollista uno dei primi eroi della Resistenza francese giustiziato nell'agosto del quarantuno perché ha tentato di mettere in piedi una rete di spionaggio militare
Viene giustiziato sei dopo sette mesi di permanenza in carcere
E riuscirà a ringraziare la Provvidenza per aver avuto questi sette mesi supplementari per prepararsi alla morte
Don Enrico ubicate nel carcere milanese di San Vittore scrive un diario intitolato dei consolazione Marin ieri e interpreta la propria permanenza nel carcere con una sosta fissata da Maria per Rinnovamento il rinnovamento di tutto il mio sacerdozio
In omaggio ad Alba lazzaretto una vicentina Milella Zambon che nell'aria era se entravate scusi scopre la propria vocazione religiosa tornerà e si farà scuola
L'ultima cosa da dire riguarda ma che qui lo posso accennare solamente
E anche qui ribadisco che è difficile poi distinguere il contributo dei cattolici e non cattolici questo esso lavorano grazie a Dio gomito a gomito senza farsi troppi problemi troppi scrupoli
L'altro tema dicevo è quello della vero e in generale però della Resistenza come culla dell'unità europea e ci tengo a finire in questo modo
Ecco il contesto attuale lo sapete
Non esiste solo il Manifesto di Ventotene anche se quello più celebre e con i maggiori perfetti ho ricordato prima le riflessioni del mafiosa mezzi da e per stare in Germania potrei dire che il quinto volantino della rosa bianca dove c'è solo un cattolico ma sono tutti mescolati ed ecumenici
Dice solo un sano ordinamento federalista può oggi riempire di nuova vita l'Europa indebolita
Nel calzava Akragas
Il circolo di cava esausto dove c'è un viene preparato un documento grossezza risultino Award for Young voleva il principe per il nuovo ordine si parla della Germania federale da rifare in modo federale all'interno di un'Europa federale di cui dovrebbe far parte anche la Russia
E in questo Caesar Akragas c'è anche un gesuita padre altre del in Francia il cattolico veramente di destra aprì freme
Nelle pagine del giornale combatto prende fondatore di questo movimento Comba dice che la Resistenza siamo nel quarantadue deve combattere per gli Stati Uniti d'Europa visto addirittura come tappa obbligata per gli Stati Uniti del mondo campa cavallo verrebbe da dire l'ultima citazione è per le iniziative che si svolgono nella Svizzera neutrale a Ginevra nel quarantaquattro attorno alla a casa nella casa di Villa Medicea esposto olandese resistenza resistente antinazista e pioniere dell'ecumenismo in cui si incontrano persone di diversa provenienza sia nazionale sia religiosa e politica
Altiero Spinelli Léon Blum ma anche a riforme
Per firmare una dichiarazione federalista dei resistenti europei questo un altro dei portati in cui ripeto non possiamo
Classificare catalogare tutto cattolico si cattolico no alla fine non ci interessa ci interessa dire però che i cattolici in questo caso c'è stato il proprio con questi tanti casi
Dal dal materna di massa fino alla dichiarazione europeiste sono state presenti in questo modo
Insieme agli altri
Ultimissima omaggio ma lungo tre secondi sempre per Alba lazzaretto
La DC veneta
Nel quarantaquattro decide netta diffonde un lutulento la politica del buonsenso che è stata scritta da Luigi cui
Gliela leggo vi leggo un passaggio continueremo dice lui a beccarsi tra di noi come i capponi di Renzo finché non finiremo nella grande attento La Russa o americana
Sarebbe veramente cretino attenderemo supinamente di essere ingoiati dall'orso russo o dal polipo americano oltre che cretino sarebbe anche vile grazie
Allora ringrazio ringrazio molto Giorgio Vecchio per me lo è serio
Quasi allora ringrazio molto Giorgio Vecchio per questa sua grande quadro della della del di una situazione così complessa
Come quella della messa il rapporto in comparazione di esperienze così diverse come quelle le resistenze europee Giorgio Vecchio ci mette in evidenza come a realtà i sia i contesti nazionali sono differenti ma anche le i periodi perché un'occupazione comincia nel trentanove appunto in Polonia in Italia l'occupazione la resistenza comincerà soltanto alla fine del mio e centoquarantatré
Quindi il contesti sono contesti differenti ma ciò che mi pare che emerga
Dalla dalla dal sud del questo intervento di Giorgio Vecchio è che la resistenza dei cattolici è da collocare all'interno delle resistenza più complessi va quindi che certo i cattolici hanno operato in quanto cattolici sulla base di una serie di motivazioni che tra l'altro sta mattina sono anche bene Merse soprattutto nel nel discorso anche in caso di tende dei dati dei vari interventi in particolare in quello di Renato Moro però che queste cattolici hanno sempre collaborato anche con gli altri resistenti di provenienti da diverse culture politica allora avrei tante cose da dire ma il tempo tiranno e quindi insomma Mirko carrettieri è la prossima relazione mito carrettieri
Ci parlerà delle formazioni partigiane cattoliche fornendoci di queste una mappatura Mirko carrettieri si è occupato di storiografia italiana durante il periodo fascista e sta tuttora e di una biografia sue Ermanno Gorrieri insieme a Marchi Paolo Trium Fini si è occupato di Prima guerra mondiale Reggio Emilia
E molto impegnato all'interno degli Istituti della Resistenza e soprattutto nell'ambito della public History
Oltre al lavoro del due mila e dieci appunto che citavo prima su Gorrieri cito nel due mila diciotto comunità in guerra sull'Appennino la linea gotica tra storie politiche la memoria
Curato appunto da carrettieri insieme ad Alberto Peretti
E cito anche nel due mila e ventuno la curatela insieme a Yara milioni che tra l'altro è stato una dottoranda mia nostre Università degli Studi di Milano
I perché i partigiani della Wehrmacht disertori tedeschi nella Resistenza italiana
Ultima cosa che cito di Mirko tra le tante cose che ha fatto più recente del ventidue è stata del Partito Comunista accurato
Dopodiché del Partito comunista curate io e curata insieme a Glauco Bertani e Tiziana Fontanesi
Quindi do la parola Mirko carrettieri il titolo ripeto le formazioni partigiane cattolica una mappatura grazie Mirko
Grazie grazie per l'invito anche da parte mia
Allora io ho preparato una relazione che in realtà esce un po'dal quadro di quello che abbiamo sentito perché sarà effettivamente una relazione
Più di public istoriche di ricerca per i motivi che dirò prima di farla però volevo e superare uno spunto di quanto è stato detto prima in questa giornata già molto densa e in particolare volevo riprendere un po'le considerazioni che faceva Renato Moro che mi sembra fossero davvero molto stimolanti e che però mi mi portano a tre a tre interrogativi insomma incrocio a questa a alle tesi che ci ha presentato molto convincenti il primo punto che pongo alla discussione è che abbiamo sentito stamattina Luigi Giorgi parlare dell'antifascismo
E la prima ondata di antifascismo cattolico e però diciamo tra quello che Luciano ha contato quello che c'ho parlato Renato Moro è c'è un poco di dieci anni
In questo buco di dieci di quasi dieci anni allora in questo buco ci sono una serie di questioni che secondo me vanno presi da lì prese in considerazione ne cito solamente una perché poi si inserisce il discorso ed è questo
In quella fase in cui in Italia questo vale per l'Italia ovviamente
E l'antifascismo attivo
Per così dire
E è rimasto appannaggio quasi solo dei comunisti
Nel territorio italiano
Ci sono tanti cattolici che passano con i comunisti
Giorgio Vecchio appena studiato la famiglia Cervi
Per fare solo un esempio significativo ma solo nel mio territorio appunto quello di Reggio Emilia
Potrei citare diversi di militanti attivi dell'Azione cattolica che nel momento in cui non trovano più spazi di agibilità antifascista nell'organizzazione cattolica ricercano dove li possono trovare in questo nel mio territorio nel Partito comunista e il caso di certi ma per citare un altro caso famoso Valdo Magnani poi importante protagonista la vicenda nazionale del Partito comunista e fuori
Era il vice di Dossetti alla gioventù di Azione cattolica
Della parrocchia di Santo Stefano
Secondo punto interessante mi pare che la relazione di Moro ci come dire vada a inserirsi in un punto che secondo me è uno dei principali in questo ottantesimo della Resistenza e che quindi porto attorno discussione perché ripeto mi sembra una questione più generale e cioè la semplifico così
Per avere una ventina d'anni non ci siamo impegnati non parlo degli storici sono impegnati nel specificare la distinzione la discontinuità tra antifascismo e Resistenza in senso stretto
E credo che in questo ottantesimo siano sostiene emergendo invece diversi spunti che ci portano a riconsiderare le continuità o meglio a riconsiderare quello snodo fondamentale che è la guerra
Cioè la guerra è un momento di passaggio tra questi due grandi fenomeni storici e quindi va riconsiderata come tali lo abbiamo sentito
Ha proposto dei cattolici ma appunto mentre lui parlava mi sono venuti in mente tante cose che si possono incrociare
In quello che per esempio ha scritto di recente Luca Baldessari in un quadro più generale sull'effetto della guerra sull'antifascismo non solo cattolico quinte terzo punto che secondo me è emerso nelle altre l'azione che quindi secondo me va considerato anche rispetto ai problemi che Moro citava mi sembra fondamentale anche per i cattolici l'elemento generazionale
La generazione in senso blocchi erano quindi nascere negli anni nel primo decennio del secolo uno il secondo fa molto differente pure il terzo fa molta differenza rispetto alla resistenza
Anche per i cattolici
Comunque questo erano solo alcuni spunti che la la l'interessante relazione portava allora io dovrei parlare della mappatura delle formazioni cattoliche come vi dicevo
Il mio discorso sarà più che altro discorso di public History nel senso che vorrei porvi il problema di quanto sia difficile mappare le formazioni partigiane
è un problema che non solo quelle cattoliche è un problema generale che si è provato a risolvere vent'anni fa con l'Atlante della Resistenza curato dall'appena citato Luca Valdes sarà Marche rimane aperto se io chiedessi quante sono state le formazioni partigiane in Italia
Credo che sarebbe per molti difficile rispondere e che ricevere risposte quantomeno piuttosto diverse fra di loro
Questa difficoltà
Deriva da un da una serie di fattori cito solamente alcuni con cui ci siamo trovati ci siamo trovati di fronte per esempio Modena provando a immaginare un atlante
Delle brigate partigiane modenesi interattivo neanche auspicabilmente nella ottica di realizzare una versione digitale dell'Atlante di Baldi sarà che grazie agli strumenti oggi a disposizione sarebbe di grande interesse
Allora la definizione delle formazioni partigiane uso formazioni non a caso come termine generico e molto difficoltosa perché non corrisponde a quella alla rigida e
Distinzione formale che vige dentro gli eserciti formalizzato
Le parole di visione brigata distaccamento non vogliono dire quello che vogliono dire normalmente in un esercito formalizzato
Quantomeno numericamente e spesso non vogliono dire la stessa cosa sempre la stessa cosa
E una divisione militare comprende normalmente e cioè diverse decine di migliaia di uomini una divisione partigiana quando ne nel dotta mille
E già sono diciamo molti ecco il cui appunto ci sono brigate che improvvisamente diventano divisioni e e e cose di questo genere
Secondo lo ricordiamo a partire dalle Brigate Garibaldi
Mettevano dei numeri più alti per far finta di essere in di più quindi quando voi trovate
Brigata duecento ottantaquattresimo Brigata non vuol dire che ce n'erano altre duecentottantatré
Prima e
Quindi questo già ci crea delle difficoltà secondo punto molto importante la fluidità le formazioni partigiane hanno una fluidità altissima stiamo parlando di venti mesi in realtà di un anno perché non ci sono grosse formazione fino alla primavera del quarantaquattro eppure Cambiano totalmente numero e se noi chiediamo e la memoria è stato il primo punto di partenza per le ricostruzioni della Resistenza
Acché formazione partigiana sei appartenuto
I documenti per lo più ci diranno l'ultima
A cui sei appartenuto e tu invece ti ricordi quella che ti ricordi di più quella che per te è stata la più importante
E quindi abbiamo tante testimonianze o auto testimonianze su trasformati in Schede per esempio dell'Anpi che ci dicono delle formazioni partigiane che non necessariamente sono l'ultima quella con cui si è stato di più
Qui diciamo questi fattori rendono molto difficile quantificare e formazioni partigiane tanto è vero che Roberto Battaglia per dire un primo e grande storico della Resistenza
Nel quantificava circa circa mille mille duecento di formazioni parliamo del livello brigata per standardizzare
E tra l'altro in questo quadro le le Brigate cattoliche erano cinquantaquattro cioè molto poche
Degenerare in lo storico militare arriva al Novecento su cento Concento divisioni e quindi già qui c'è un una spaccatura quindi è un problema generalmente difficile
Lo è ancora di più come dirò tra poco per quanto riguarda i cattolici perché perché ovviamente quando noi diciamo forte formazioni cattoliche possiamo intendere formazioni composte dai cattolici cioè la maggior parte visto che gli italiani erano per il novanta per cento cattolici
Possiamo intendere formazioni cattoliche perché impostate con un comando cattolico sono quelle di cui in probabilmente mi era stato chiesto di parlare e di cui proverò a parlare o possiamo dire formazione democristiane sono veramente poche quelle che possiamo chiamare formazione democristiane per i motivi che accennerò accennerò dopo
E qui aggiungo un'altra questione generale dell'ottantesimo è ovvio che parlando di resistenza cattolica lo accennerò dopo nella cronologia della storiografia del nostro Paese
Come si è già detto nel momento in cui negli anni novanta si è allargato il campo delle resistenze dando molto spazio alla Resistenza cosiddetta civile poi variamente declinata i cattolici hanno guadagnato peso nell'economia complessiva
Ecco oggi adesso ma io credo che in questo tantissimo la pendenza della storiografia più d'avanguardia sia di recuperare la centralità della guerra partigiana cioè della Resistenza armata
Che non significa dimenticare tutto il resto ma significa appunto
Riportare las del fenomeno resistenza alla resistenza armata senza la quale tutte le altre che pure sono importanti non avrebbero avuto lo stesso affetto e quindi io vi parlerò di resiste di guerra partigiana
Ora il tema è quante sono state deformazioni armate cattoliche
Nel senso restrittivo che dicevo prima e quanti sono stati quindi partigiani appartenenti a questo ecco anche qui l'esame della storiografia CD comunica un dato un po'come dire
Inquietante nel senso che ancora le pubblicazioni più recenti escludo un attimo Giorgio Vecchio che ha fatto un grande lavoro diciamo così di mappatura e anche di raffinazione
Però continuano a citare se io che voi leggete sui giornali o nelle opere generaliste quanti sono stati partigiani cattolici meglio il partigiano nelle formazioni cattoliche
Troverete che viene citata la cifra
Detta da Enrico Mattei al primo congresso della democrazia
E a Cristiana nell'aprile del mille novecento quarantasei cioè diceva Mattei dai sessantacinque mila agli ottanta mila nel momento della liberazione e parlava di centottanta formazioni e parlava di circa Comino di due mila morti
Allora che Mattei lo dicesse al congresso della Democrazia Cristiana in cui voleva spinge il partito ha mobilitarsi per
Come dire rivalutare anche in sede pubblica il ruolo dei resistenti cattolici ci sta che noi lo ripetiamo
Una prospettiva storiografica ottant'anni di distanza invece non ci sta secondo me
Questa cifra viene ripresa faccio una breve ondata di come questo tema è stato toccato dalla storiografia
Nei convegni dei partigiani Catto cattolici dei primi anni sessanta diretti da don cavalli viene precisata da Bianchi e Tramontin negli anni settanta
E poi vediamo che si cominci si riparla di questa cosa solamente molto di recente ripetuto riprendendo questo conteggio numerico
Ecco io vorrei portare una porta un
Ciò segnalare la possibilità oggi di utilizzare una fonte come tutte particolarmente discutibile e criticabile che però abbiamo a disposizione a livello di public historique dal due mila venti cioè il ricompatta
Quindi sono state digitalizzate tutte le schede del riconoscimento partigiani fatta di commissione del dopoguerra
Ecco quella fonte su cui poi se volete ragioniamo su tutti i suoi limiti però rappresenta un dominio di analisi quantitativo quale non c'è mai stato in Italia sullo studio della resistenza
Per cui alcuni fenomeni che fino adesso abbiamo come studiato con la campionatura i possiamo studiare su un dominio di quattrocento mila persone settecento mila schede ovviamente fa un po'di differenza
Allora poste tutte i limiti di questo la sottovalutazione per esempio delle donne la sottovalutazione degli stranieri la sottovalutazione di tutta una serie di categorie che hanno faticato a fare la domanda o a ottenere una risposta favorevole ecco vediamo che è interessante vedere che cosa ci dice ricomparse sull'appartenenza alle formazioni perché è indicata nella maggior parte delle schede
Ecco allora per quanto riguarda le formazioni cosiddette cattoliche come sapete dicevo prima non possiamo parlare di formazione democristiane perché formazioni propriamente democristiane sono sostanzialmente sono le Brick cosiddette Brigate del popolo che vengono istituite nell'area lombarda attorno a Milano alla fine
Della resistenza e qui faccio solo un inciso
Nel comparto sono segnalati
Circa due mila due mila cinquecento se includiamo anche con le cosiddette formazioni di cicche sono poi
Alcune Sutter nell'area torinese e una componente dell'esatto fiorentine
è due mila come dicevo due mila cinquecento partigiani
Appartenenti nella loro domanda a alle brigate del popolo faccio notare che le Brigate del popolo in senso stretto cioè mille novecento partigiani sono quelle in cui il tasso di rifiuto della qualifica di partigiano è più alta
E famose ventinove brigate delle Brigate del popolo citate in tutta la storiografia ecco sì ci sono ventinove impiegati di cui si fa domanda la metà vengono rifiutate perché sono tutte persone che ci uniscono alla resistenza
Alla fine può anche dopo il quarantacinque questo mi sembra un dato significativo
Invece parlando di Brigate cattoliche le le principali formazioni cattoliche che noi ricordiamo non sono come appunto non possono essere non avendo una specifica qualifica di partito né un comando unico
E formazioni puramente cattoliche ma comunque ricordo le foto le formazioni più rumorose nel ricompatta ci sono le formazioni cosiddette Osoppo
è la denominazione che hanno le formazioni
Cattoliche e azioniste che nascono in contrapposizione alle formazioni comuniste nell'area
Friulana e Giuliana tutte le formazioni di quell'area non comuniste sono la maggior parte poi abbiamo nel di comparto
Mille ottocento partigiani riconosciuti appartenenti alle Fiamme Verdi
Anche qui il discorso sarebbe Complesso sono sicuramente sottostimate ricompatta rispetto quello che non sappiamo dagli studi dal basso e tuttavia anche qui ci pongono delle domande sulla necessità di da precisare meglio e di studiare meglio sul territori queste queste formazioni neri con parte ne compaiono circa novecento in Veneto
Circa cinquecento il Lombardia quando la storiografia su quelle lombarde ha concentrato la propria attenzione quelle venete sono anche quelle trentine nel senso che
La il Co la commissione era commissione Triveneto e come sapete Enna scura dei punti di nascita
Delle Fiamme Verdi è appunto il Trentino e poi c'è la componente emiliana che in questo caso significa la formazione Fiamme Verdi di Domenico Orlandini don Carlo
Nel Reggiano
Neri comparto compaiono anche circa mille quattrocento partigiani attribuiti alle formazioni Italia che sono invece le Brigate cattoliche modenesi due divisioni une Montagnani in pianura
Comandate da Ermanno Gorrieri poc'anzi citato
Inoltre sempre in Emilia Romagna compaiono nervi comparto mille e cento partigiani delle formazioni Julia un altro nome che come fiamme verdi ci evocata aspetto militari alpino
Di queste informazioni che sono le Brigate parmensi
Anche queste a composizione mista
Poi abbiamo qualche altro frammento nella ricomparsa quindi abbiamo una comminò Rita vivamente ricordate i cosiddetti raggruppamenti di Dio
Quindi le formazioni dei Fratelli di Dio legate ai Fratelli di Dio siamo informo fondamentalmente la divisione Val torce siamo nel contesto diciamo così che normalmente si chiama dell'Ossola
E e quindi riconosciute il Lombardia seppur geograficamente in Piemonte
E qualche altro piccolo gruppuscolo per esempio nel ricompatta figurano le cosiddette stelle verdi a Bologna e le cosiddette Fiamme Bianche a Trento
Possiamo ecco quindi complessivamente stando Arrigo parquet ripeto sottostima una serie di cose romane precisa altre arriviamo ad un numero complessivo intorno ai tredici quindici mila partigiani appartenenti a formazioni tendenzialmente cattoliche ed ecco che se noi facciamo la proporzione con questo numero e il numero dei caduti ricorda che ovviamente più incerto
E e e di ieri ricordati Giada Mattei cioè due mila circa ecco che manteniamo una proporzione credibile rispetto al quadro complessivo dei partigiani duecentocinquanta mila partigiani quarantacinque mila caduti la proporzione è più o meno simile il che mi sembra dice decisamente come ordine di grandezza più significative
Faccio alcune considerazioni sul fatto che questi database digitali citavo quello del ricco Parma all'Istituto Parri la rete delle degli Istituti della Resistenza ne hanno fatti diversi altri che hanno una serie di vantaggi primo sono consultabili gratuitamente cosa per tutti gli utenti
Secondo sono direi all'avanguardia aveva digitali Historia a livello europeo quindi questo è un punto su cui l'Italia
Diciamo non ha nulla da invidiare a agli approcci per esempio della Francia Paese tradizionalmente avanti nello studio della Resistenza e nella storiografia in generale
Dentro questo database per esempio un'altra cosa che si può fare l'accenno perché interessante ci stanno cominciando ad esserci degli studi che riprendono dei lavori fatti Giada dallo stesso battaglia per citare un pioniere della storiografia della Resistenza
Non tutte le schede ma comunque decine di migliaia di schede consentono di studiare i nomi di battaglia che questi partigiani si erano attribuiti
Quindi in precedenza è stato fatto su base locale su base campionaria ripeto qui si può fare su un dominio di centinaia di migliaia di schede e questo ci indica il fatto che appunto i partigiani cattolici
Ce n'erano tanti anche fuori dalle formazioni cattoliche ovviamente questo lo vediamo proprio dalla scelta per esempio anche dalla scelta di nome di battaglia che toccano il campo semantico della della religione
Per esempio vi posso segnalare che ci sono alla ci sono tre partigiani che si danno nome di battaglia di io non so se questo
Diciotto come come lo come lo non so non so come lo vogliamo considerare chiaramente però piaccia a parte a parte questa curiosità ecco vediamo invece che ci sono no non solo dei deferimenti diciamo in incrociati come possa può essere quello di darsi nome di battaglia Angelo ma ci sono diversi partigiani che si danno nome di battaglia fede o santo
I
E altri non Pasqua
Spirito e diciamo diversi altri nomi che evocano il campo semantico era legato alla religione
Questo lo vediamo in un altro database molto interessante fornito dal pavé cioè quello delle ultime lettere dei condannati a morte che riprende il testo cartacce ho pubblicato con successo negli anni Cinquanta ma integrato anche con un centinaio di deportati complessivamente sono seicento
Soggetti che sono presenti nel database è possibile oggi fare essendo stati digitalizzati una ricerca anche qui
Sui neo ieri sulle parole che compaiono in queste lettere anche qui questo già era stato sottolineato da cartacce o ma lo diciamo ancora di più dal digitale
E l'evocazione della religione sia in forma di Dio che in forma di fede riguarda i due terzi di coloro che scrivono le ultime lettere
Quindi
Una proporzione ben diverso da quella che ho citato prima e anche qui troviamo una presenza del campo semantico di parole interessanti sacrificio spirito sono molto molto molto praticate per esempio
Quasi altrettanto praticate della parola patria e normalmente quella che si prende in considerazione come elemento accomunante
Ecco quindi l'utilità di questi database e Lust durch l'uso dei database anche attraverso questi elementi cita anche degli elementi storiografici non solo di public historique per esempio il database sulla stampa clandestina ci dice che se escludiamo la filiera del ribelle
Con tutti i suoi nomi prima che prima di arrivare al al ribelle e vediamo che la stampa clandestina cattolica esplicitamente cattoliche che abbiamo comincia solo nel mille novecentoquarantacinque
Cioè ci sono i giornali delle formazioni Carlo esplicitamente auto rappresenta anche siccome cattoliche solo nel mille centoquarantacinque
Concludo con un riferimento a una cosa che non è stata tanto
Studiata e che anche questa secondo me meriterebbe uno studio non centro c'entra relativamente nel senso che nell'andare a cercare quali sono le formazioni che si rifanno al mondo cattolico oltre alla storiografia mi sono posto il problema
Delle associazioni reduci sticker
Ora le associazioni reduci 'sti che tendono a non essere studiate se non dall'interno e questo vale anche nel nostro caso
Quindi
Mi dispiace che sia andata via Silvia Costa ma e come sapete in Italia esiste in questo momento un una ma due associazioni di partigiani che hanno un richiamo alla
Mondo cattolico
E la vicenda di queste due associazioni cioè l'Associazione Partigiani Cristiani
E la Fondazione Italiana Volontari della Libertà struttura federale comprende una serie di altre associazioni
E secondo me un tema interessante che andrebbe sviluppato al di fuori delle memorie delle rispettive associazioni che se voglia andate a guardare sono ovviamente come sempre piuttosto autoreferenziali e auto giustifica Tory
E perché questo interessante per il nostro scopo perché
Oggi cioè queste due queste due associazioni nascono nel mille novecentoquarantasette quarantotto uscendo dall'ampio meglio nascono prima dentro lampi e poi dopo la rottura legata
Ai vari elementi che voi sapete a partire dal
Primo congresso dell'ampi del dicembre quarantasette fino al al secondo in questo arco di tempo si staccano dall'ampi prima appunto i partigiani cattolici voi partigiani laici che formeranno la FIAT e poi gli ultimi partigiani cattolici che rifluire hanno in questo grosso Calderone dicevo queste due associazioni hanno una vita molto interessante e collegata inizialmente collegata cioè la Piccin stava dentro
Era una delle associazioni che stavano dentro la tv l dopodiché c'è stata e per lungo tempo dopo per lungo tempo la vicepresidenza della figure le Llera favore del del presidente nazionale della Picci
Questa cosa si è interrotta solo molto di recente solo all'inizio degli anni due mila c'è stata un'uscita polemica
Della PC dalla figura le che ha prodotto una ristrutturazione della Picci con un nuovo statuto che ha trasformato la PC in ANPCI successione Nazionale Partigiani Cristiani
Con una situazione abbastanza paradossale per cui noi oggi abbiamo delle sezioni attici che si chiamano abc perché c'erano vari attrici che si erano erano nate nel quarantasette quarantotto anni successivi oltre a quella romana che stanno dentro la figura delle
E viceversa abbiamo sono nate nel frattempo dopo la rottura delle sezioni locali dell'ANPCI
Che teoricamente prima era un'associazione a Roma
E con questo interessante perché dico questo perché finisco perché adesso dentro la attici ci sono i partigiani
Delle formazioni che si presenta un si presentano come cattoliche mentre la figura e le c'erano insieme i cattolici e gli autonomi
E curiosamente sono rimaste nella seguente quelle formazioni che erano più propriamente formazioni miste
Quelli della Osoppo
Una parte di quelli della delle Fiamme Verdi e le formazioni autonome precedenti quindi anche questo studio può aiutarci nel capire mi porci il problema del rapporto tra autonomia cattolici grazie
E allora
Shirley dove
Partigiano non ha
Allora ringrazio Mirko carrettieri per la suo quadro sulla base dei database da della della del numero della consistenza dei cattolici impegnati all'interno della Resistenza ciò che risulta evidente la difficoltà di degli ignavi chiudere
Anche perché molti erano i cattolici che lavoravano ed erano impegnati nelle Brigate che non erano
E di denominazione cattolica diciamo così per cui insomma è una ricostruzione che ovviamente ci dà una serie di di spunti ma che non può essere definita e definitiva allora chiedo la gentilezza gli organizzatori sono letta che ora ci ritroviamo un quarto d'ora di pausa e poi ci ritroviamo grazie
Allora grazie ancora a tutti e anche per gli interventi che mi hanno preceduto e che hanno già introdotto tanti elementi nello spazio a mia disposizione appunto mi propongo di affrontare i attingendo in maniera selettiva fonti e storiografia
La questione della presenza dei militanti cattolici nella guerra partigiana in relazione a un problema che gli ha contraddistinti in quel contesto
Cioè il modo di legittimare e di praticare la violenza
Ora come insegnato Claudio Pavone il nodo della giustificazione della lotta armata in un contesto di guerra civile lo abbiamo già detto ripetiamolo non è ovviamente un tema che riguarda esclusivamente i cattolici
E anzi a quella quel problema appunto che ha attraversato l'intero spettro resistenziale sono state date risposte anche molto diverse tra loro
Nasce da qui la questione della moralità
Dei intendersi come scrive nella sua pietra miliare del novantuno non come sinonimo di morale ma come spazio individuale e collettivo in cui etica e politica si sono incontrate e scontrate io sono sempre molto affezionato
A questa definizione di Pavone che ha in un qualche modo far rientrare la questione etico morale di cui parlavamo stamattina all'interno di un discorso che ha mi appassiona particolarmente che è quello delle culture politiche
Da qui anche l'inevitabile distanza tra retoriche e pratiche della violenza in un contesto di guerra caratterizzato da dinamiche per l'appunto della violenza difficili quando non impossibili da controllare come del resto in ogni contesto di guerra
Ma anche da quelli di più di violenza proprio dei conflitti civili e fratricidi su cui esiste ormai una lunga letteratura
Data l'occasione mi sembra doveroso prendere le mosse da delle relazioni di apertura del più volte citato convegno del novantacinque quella di treni è lo l'abbiamo evocata più volte
Ma anche quella di Sergio Cotta
Traniello è stato tra i primi a parlare della Resistenza come una soglia una crisi per certi aspetti creativa lui scrive con il suo bellissimo
In italiano una crisi di fede e di fedeltà e quindi della scelta delle armi come anche espressione di un momento di autonomia dalla gerarchia ecclesiastica o forse mi sembra ancora meglio dirlo come lo dice lui
Come un momento di diminuzione del tasso di etero direzione delle coscienze che è qualcosa se vogliamo di diverso da quella rottura anche che ha si verificherà anni dopo per esempio con la contestazione cattolico post-conciliare per capirci ovviamente in un contesto molto diverso
Questo Traniello
Diverso era molto diverso si era nata a rileggere il discorso di corta che a partire da Agostino d'Ippona spiegava che era stato il principio di legittima difesa conferire legittimità alla resistenza
Scrive corta il criterio di giudizio morale sul conflitto bellico non è quello puramente aggiuntivo dell'autorità legittima
Cui spesso si rinvia bensì quello di link colpevolezza fondamento umano della concezione classica della guerra giusta
Questo tema degli incolpevoli sa mi ha dà dà il titolo anche il mio libro dedicato a questa alla a questo argomento di cui oggi mi trovo a parlare
Ora questo intervento di corta presentava più di una forzatura dal punto di vista storico soprattutto rispetta lo scarto tra quella che erano l'abbiamo già detto le conoscenze effettive
Della dei Padri della Chiesa della dottrina effettivamente circolante e quella che era l'autorappresentazione dei soggetti coinvolti
Non dobbiamo inutile che ripeto ancora una volta cosa che abbiamo acquisito immaginare naturalmente una trasfusione tra quadri e dirigenti dell'Azione cattolica o ancora di più
Per essere più precisi della Fuci e la Resistenza cattolica nel suo insieme nelle sue profonde differenze e anche appunto e la sua rete polarità
E in modo e in modo particolare e poi diciamo l'altra forzatura secondo me che veniva complete questo tipo di ragionamento peraltro molto affascinante
Riguardava appunto la guerra civile che cotta riconducibile invece a un conflitto tradizionale tra Stati ma del resto quello è il periodo in cui il dibattito era particolarmente forte se in Italia si fosse combattuto meno una guerra civile le reazioni appunto all'opera di Pavone
E non doc questi meriterebbe una una relazione a parte naturalmente ma per trapianti per collocarci in quel contesto e vedere quanti quanti passi diciamo anche in avanti sono stati fatti
Ecco però oppure eppure a mio giudizio cotta coglieva correttamente il punto quando parlava di un principio delle ricerca di un principio di violenza senza colpa considerato centrale anche da Pavone quando scrive cito da lui da Pavone
Che essere problematico non era tanto il piano della guerra patriottica contro il nazifascismo pur sempre riconducibile tra l'altra al tradizionale conflitto tra Stati ma quello della guerra civile
Guerra civile che rendeva drammatico ciò che per la maggioranza non aveva mai costituito un serio problema di coscienza
L'essere cioè insieme cattolici e fascisti svelando un livello ancora più alto il corso il il conflitto tre Rispetto
Del del del non uccidere ora che bisognava uccidere altri italiani
Sempre Pavone mentre nelle guerre normali ognuno torna a casa e può essere assolto per aver compiuto il proprio dovere la guerra civile apriva un campo problematico che non era facile per l'autorità ecclesiastica come del resto per nessuno
Riuscire a occupare a governare men che meno con direttive chiare e univoche
Il problema della partecipazione alla lotta armata scrive ancora Pavone consisteva dunque implicito basse famosissimo
Nell'esercitare distribuite a tenerci su assenza sicura copertura istituzionale la sicurezza dell'alveo Comi riferivo stamattina di quale fosse l'autorità un problema valido per tutti ma forse direi non per tutti altrettanto vincolante nella rappresentazione e nella prassi
Voci diverse dunque quelle che vi ho citato anche fino adesso Traniello porta e che rifletta agone che riflettono anche le diverse anime del resto di quel dibattito culturale
Una maggiore posi vicinanza tra gli studiosi degli addendi quindi quest'degli anni novanta si di si rivede scontrava invece quando si parlava del modo dei cattolici di partecipare alla guerriglia partigiana e qui i già più volte citato
Vittorio Emanuele Giuntella è stato uno dei primi a soffermarsi in maniera anni brillante sulla questione a proprio a partire da uno sfondamento delle sovrastrutture ideologiche e propagandistiche che su questo tema sono stati costruiti nel tempo Giuntella punto che ci ricordava che non si smetterà mai di ricordare come la presenza dei cattolici militante nella Resistenza sia frantumate sfugga un arrivo a una rilevazione numerica
Ho una sistematica classificazione Himiko cartiere cioè la pena ricordato dati alla mano
Non non si smetterà mai di ricordare appunto la casualità dell'adesione alla formazione un'altra per il principio di vicinanza topografica per il carisma di un comandante
Per motivazioni non riconducibili direttamente alla religione
Quindi opportunamente Giuntella mette in guardia dal rischio di immaginare un'unità dei cattolici che non esisteva e quindi il rischio di deformare l'immagine della guerra partigiana sulla base delle divisioni tra partiti e correnti larga parte appunto posto belli che quando invece la realtà era quello di un insieme di fatto ed in continuo divenire fughe in avanti passi indietro
Contrasti tentativi errori non l'abbiamo ancora ricordato ma la resistenza è anche improprie anche improvvisazione e anche provare sbagliare su questo Baldissera scritto pagine molto belle
Eppure le fonti presentate sia pure sommariamente nel termine da Giuntella e prima di lui analizzate nei lavori pionieristici di Ermanno Gorrieri mostra una basta o di o di Bianchi mostrano abbastanza chiaramente
Cito da Giuntella che il problema morale su un aspetto non trascurabile dell'azione di militanti cattolici e io continuo a pensarla così che questa frantumazione questa fluidità insista
Una una questione scrive a questo proposito Pietro Scoppola nella sua riflessione sul problema storico della Democrazia Cristiana
La presenza cattolica non è neutrale e anche quando non si schiera fra le parti in lotta il ruolo che svolge radicalmente alternativo all'ideologia della guerra fascista
Giudicare la guerra una lotta fratricida un castigo di Dio è un'implicita ma chiarissima condanna dell'esaltazione della guerra della campagna lodi al nemico che caratterizza prima e dopo l'otto settembre la propaganda fascista ma questi valori e l'abbiamo già sentito stamattina in maniera brillante dal professor Moro ma questi valori scriveva Scoppola sono anche alternative alla radicalizzazione della lotta insieme in senso antifascista
Come sempre accade in una guerra civile si manifesta una tendenza all'omologazione fra le parti in conflitto per quanto concerne la radicalità dello scontro e nelle componenti della Resistenza ispirati dello sci rivoluzionarie e presente di fatto un'idea de la lotta antifascista
Per certi aspetti simmetrica a cui degli avversario che può portare all'uso del terrorismo
La presenza cattolica a livello popolare reagisce a questa spinta all'estrema radicalizzazione della guerra civile
Rifiuta la tendenza a definire la propria identità attraverso l'individuazione di un nemico da odiare e contribuisce a salvaguardare spazi di umanità essenziali per la ricostruzione
Ora ho citato questo lungo passaggio perché mi sembra nello stesso tempo e lì quegli elementi validi e problematici
Problematico perché gli studi di Daniele Menozzi per esempio hanno messo bene in luce come la dottrina le retoriche del magistero furono tutt'altro che incompatibile con le guerre del regime benedette consacrate
Perché sono ormai davvero numerosi gli studi che hanno messo in evidenza la distanza tra la violenza fascista la violenza partigiana tutta perché appare decisamente forzata forse anche solo alla alla luce della nostra migliore letteratura l'idea che l'identità antifascista si costituisse principalmente attraverso l'individuazione di un nemico da odiare
E poi anche perché il rapporto tra guerra patriottica cultura rivoluzionaria fu tutt'altro che lineare e privo di forti tensioni interne al pc di Togliatti
Non è l'argomento del nostro convegno di oggi ma la esiste ormai una bella bibliografia Asper esempio l'ultimo libro di Gabriele Ranzato che su quello che è il rapporto anche tormentato diciamo tra il PC e la e la violenza e la rivoluzione ha scritto pagine molto belle
E tuttavia appunto però mi pare condivisibile la convinzione di Scoppola che nella guerra di Liberazione si siano comunque confrontate e scontrate culture politiche della violenza diverso culture politiche culture politiche la violenza
In primo luogo diverso e contrari alla concezione dell'odio fondante l'ideologia nazifascista non questo è il primo punto
Amedeo Osti Guerrazzi recentemente tornato a spiegare come la il principio dell'odio animatore della violenza fusto costitutivo denazificazione anche del fascismo italiano
E secondariamente dentro il campo antifascista
Tale articolazione per esempio se vogliamo vedere da un punto di vista diverso e non dalle fonti cattoliche
Emerge anche nelle ricostruzione dedicate il gatto primo citato peli potrei l'ho citato Ranzato quelli di Santo peli apripista
Che per intenderci che fanno bene vedere quali fossero le difficoltà all'interno del campo antifascista di celle né dei comitati militari nei confronti dell'utilizzo della pratica terroristica
Che giustamente peli chiama terrorismo con una parola che poi a tutta quanta la sua affiliazione storica precisa
Peli che peraltro è lo stesso storico che in maniera brillante mostra di reticenze i dubbi le crisi di carattere morale dei comunisti che i gangli facevano ho citato questi studi perché ha mi sembra che oggi ci troviamo in una si sono in una stagione positiva molto positiva per gli studi sulla violenza partigiana
La necessità di rispondere agli attacchi contro la cultura antifascista particolarmente violenti tra gli anni novanta e due mila
Aveva spinto gli storici a serrare le fila e Scoppola è stato uno di quelli che in maniera più forte e dei e anche e importante ha cercato di difendere il patrimonio della cultura antifascista da quella stagione
Ora però ci troviamo in una fase diversa spetterà quali numi avventura naturalmente in definizioni potremo punto soffermarci su sulle le due ripetute no BG ma attacchi alla memoria resistenziale ma la fase storiografica c'è diversa e lì c'è una capacità di tornare a parlare della lotta armata partigiana come ricordava prima che Mirko carrettieri
Proprio perché in un qualche modo si sono anche avvertiti i limiti di quel tipo di risposta culturale che aveva schiacciato il discorso sulla guerra civile sulla guerra sulla Resistenza non scusate volevo dire sulla resistenza civile
Sulla Resistenza non armata in un qualche modo no
Creando reticenze nel provare a riflettere serenamente sulle differenze di culture politiche i riscontri che gli elementi in comune ok
Allora
Vado avanti vada avanti appunto dicendo che come insegna la migliore storiografia è necessario non disgiungere la storia della Resistenza dalle sue radici nell'antifascismo popolare
Non di meno la guerra partigiana è stato combattuta soprattutto da giovani e giovanissimi spesso militante dell'Azione cattolica
La personalità tonici e non soltanto il loro lenta approda all'antifascismo è stato oggetto di molti studi sostanzialmente convergenti
Nell'identificare come fattore accomunante i tratti di una visione religiosa che trovava nel fascismo il suo punto di riferimento per opposizione Traniello settantacinque
Nello stesso tempo mi sembra da sottoscrivere quanto denunciavano negli anni Ottanta Lazzati Dossetti sulla pressoché totale assenza di un'educazione antifascista che si fondato sulla contrapposizione libertà dittatura
E qui e quindi su quanto ma l'abbiamo già sentito stamane sarà necessario attendere l'evoluzione negativa della guerra il passaggio della guerra la guerra la crisi anche della stessa guerra fascista per appunto assistere un passaggio all'opposizione più o meno
Attiva e operante
Ecco però che in tutto ciò torna particolarmente importante la pedagogia della violenza lo ricordavamo con Giorgio Vecchio
In uno studio che non abbiamo ancora citato ma che è stato fondamentale per la mia ricerca Sonic quella di Andrea per molte altre di Francesco Piva
Francesco uccidere senza odiare Piva ha messo a fuoco il ruolo giocato dalla pedagogia dalla pedagogia della giacca
Analizzato in particolare la dimensione della purezza spirituale comportamentale in primis sessuale che nelle nelle all'interno di questo discorso pedagogico di lungo corso
Avrebbe permesso ai giovani di controllare tutti i loro istinti a partire appunto da quelli sessuali per arrivare a un con efficace controllo della violenza
Da qui il rilancio del motivo tradizionale dell'uccidere senza odiare che naturalmente sapete benissimo è un principio di lunga tradizione oltre che del combattere con spirito di carità e per due uno
Si tratta di un insegnamento spiega il libro di Piva per non cadere assolutamente in errori interpretativi da considerarsi funzionale non sola alla legittimazione ma anche all'esaltazione dell'eroismo bellico dei cattolici e devono essere considerati per questo più capaci degli altri di combattere e uccidere e prima nelle guerre indifesa
Della Chiesa poi nella prima guerra mondiale davanti alle guerre del fascismo quindi proprio perché so quanto prima ci tiene a questo non c'è nessun misunderstanding nel dire che come lui ha spiegato questo motivo di procedere senza odiare un motivo di Billie sciistico
A mio giudizio e confortato in questo anche da altre ricerche dispositivo retorico di scritto da Piva è stato a mutuato dissenso cioè zio ben compreso anche l'intervento del professor Moro
Ci sono delle categorie che a un certo punto mutuano anche categorie della tradizione che a seconda del contesto delle declinazioni politiche
Di quella che è la la la declinazione democratica antifascista cache possono assumere determinati ambienti
Incominciano gradualmente essere a mutare di senso comunque essere utilizzate in un modo diverso
Smorza andò nel carattere bellicista per invece in questo caso usare queste categorie per vari motivi tra cui quello per esempio di legittimare l'opzione della della lotta armata partigiana
Un'esperienza alla quali cattolici presero presero parte in autonomia senza essere pubblicate dall'autorità statuale anzi andando di fatto anzi anzi andando contro lo stato di fatto anche se non di diritto
Cioè un conflitto irregolare a quei cattolici hanno combattuto senza poter contare neppure sulla guida di loro pastori i cui atteggiamenti furono più distanti o più vicini alla resistenza a seconda della sensibilità di ciascuno
I larga parte preoccupati di limitare i danni nella maggioranza inquietanti dagli F dalle possibilità aperte dalla Resistenza del rischio di una deriva comunista
E comunque senza alcun benevolo Silenzio le lettere episcopali regionali della primavera dei quarantaquattro mostrano che non ci fu benevolo Silenzio si parlava dell'importanza appunto del mantenere una posizione equidistante
E di rispettare lo Stato lo Stato delle cose
Dunque uno stato di eccezione in quei combattenti hanno dovuto darsi da soli le regole per giustificare la lotta armata e per farla
Non stupisce quindi che abbondino richiami alla guerra giusta la giusta violenza fondata sulla giusta bellum ma soprattutto sul controllo della violenza qui ritorna punta il principio di uccidere senza odio
Alloggi Houssine bello al principio di proporzionalità quest'idea del prode la proporzionalità
Spesso ricorrente nelle fonti d'esercitare in primo luogo a difesa di civili non stupiscono i richiami alla dottrina del tirannicidio
E
Ecomostri cercato di come come ho scritto nel mio libro del Duemila venture come conferma anche i lavori di Giorgio Vecchio
Sebbene il richiamo alla giù alla guerra giusta la dottrina sul tirannicidio siano spesso compresenti superò soprattutto nel corso dell'esistenza
E sarà soprattutto la dottrina della giusta guerre il modello al quale i partigiani decidevano di richiamarsi anche qui cerco di uscire dal testo scritto per essere più chiaro
Il motivo del tirannicidio era un motivo presente soprattutto nell'élite che potevano più colte quelle che potevano naturalmente conoscerlo eppure
Era soprattutto alla ricerca di una legittime autorità legittima da parte dell'autorità costituita in questo caso il Regno del Sud
A legittimare la violenza contro gli altri italiani diventati nemici te interni in quanto traditori
Un'autorizzazione che non sarebbe stata necessaria invece le quaranta ricorrendo appunto la dottrina della giustizia lezione
Che però aveva meno post pezze d'appoggio soprattutto recenti
Se si esclude l'enciclica firmi son costanza del trentasette che però è unici che era un'enciclica poco nota e incentrato sulla difesa della libertà della Chiesa nel Messico insanguinata dalla guerra Listera
E difficile diciamo la trascorre nel contesto italiano
Inoltre lo ha sottolineato molto bene Paolo Blasi Lina difficilmente la guerra partigiana poteva essere combattuta rispetto rispetto tanto gli stringenti i parametri previsti anche dei teorici delegittima insurrezione
Specificamente per quanto atteneva rischio che dice nera s'è in uno scenario peggiore atti elemento molto importante bere chiamato questo da un altro studio quello di Lucia Ceci cioè il fatto che la la prossimità che l'insurrezione riuscisse a portare a risolvere il problema e nun appunto a degenerare
E quindi che si fosse garantito il principio di proporzionalità risparmiando la popolazione dalla violenza
Aggiungo inoltre che a differenza di quanto accaduto per esempi Spagna mancava l'avallo di un'istituzione ecclesiastica
Ed è molto interessante osservare come nei Paesi Baschi per esempio il Partito nazionalista basco abbia impiegato retoriche argomentazioni molto simili a quelle della democrazia cristiana per legittimare lotta antifranchista l'anti franchismo armato e democratico
E differenziandosi così dallo schema della crociata su questo appena diciamo sono reduce da un lavoro fatto premiati Fernandez de Tondo Doni essa di vittoria
Un re un lavoro nazionalmente abbiamo fatto anche articolandolo con Alfonso Botti cercando di fare vedere quanti FUS come lo schema della crociata occupa il reato è tornato Menozzi forse avesse delle caratteristica tra cui per esempio
L'esaltazione della violenza purificatrice che non si trovano nelle retoriche ho studiato sulle piste la Resistenza cattolica italiana e neppure per esempio in quelle
Del partito basco studia tra Fernandez
Tutto ciò contribuisce a spiegare anche rispetto intorno al punto da quello partito sull'autorità legittima sull'importanza autorità legittima perché molti credenti hanno optato per il brigante autonome
Di carattere patriottico e apolitico quelle che Mirko ha lasciato giustamente fuori dal suo sondaggio ma che in cui appunto molti cattolici sono hanno diciamo deciso di militare o svolge le funzioni dirigenti
Perché la guerra civile fratricida punto stigmatizza spesso e volentieri stigmatizzato in quanto tale nelle fonti fu anche più volte esplicitamente negata oppure presentate riconosciuta come una condizione imposta dei fascisti
Alcune delle argomentazioni impiegate sono presenti in tutta la pubblicistica cattolica Franco clandestina antifascista penso per esempio al tema dell'espulsione del nemico dalla comunità in conseguenza del suo tradimento tuttavia e qui un'altra differenza mi avvisi importanti da sottolineare mentre i partiti di sinistra valorizzano la dimensione di giustizia tra violenza politica
La guerra partigiana anche momento per fare giustizia
Necessariamente anche sommaria non potendo fare altrimenti dandone una certo tipo di lettura all'interno della guerra civile europea
I cattolici da questo punto di vista dei soprattutto i democristiani preferivano presentarsi nella misura del possibile come al di sopra della guerra civile intesa come conflitto tra fazioni politiche c'era invece una USA spesso rivolta ai comunisti quella di accettare l'idea di un di una guerra civile come confuse come scontro il conflitto di partito di partiti usare la lotta
In cui affermavano quindi volersi porre al di sopra dei caratteri eliminatorie di una guerra che sfuggiva delle regole dei conflitti tradizionali
Non mirando istituire una pace una pace giusto contro una persona legittimo ma l'annientamento del nemico così come ha scritto appunto Traverso
A questo punto nei minuti che mi rimangono e che penso sono già pochi non sia bisognerebbe dire tantissime altre cose e andrò soltanto persone mi Cecchini
Però appunto dirò poche cose appunto passando da quello che il piano della della della teoria politica dal piano diciamo di rappresentazione delle retoriche al piano al piano della Praxi
L'interno della prassi è la destra è evidentemente molto distante da quello delle rappresentazioni
La guerra fu totale più precisamente i nazifascisti scatenare una vera e propria guerra ai civili alimentata dall'ideologia razzista svolta volta sradicare le bande partigiane punire la popolazione considerata traditrice razionalmente inferiore
è stata la guerra quindi a dettare le proprie regole e pretendere come per esempio scriveva ma Aldo Moretti di calcolare la proporzionalità tra il vantaggio di un'azione partigiana e il danno delle rappresaglie se le popolazioni poteva essere al massimo lo spiccio e questo lo sapevano bene anche il cattivo democristiani e gli autonomi che alla radice come mettono in luce le polemiche all'indomani dell'attentato in via Rasella era discutibile ed è stata più volte messa in discussione anche tra i cattolici una visione che assumeva l'onere di garantire la difesa dei civili da qui le rappresaglie di cui solamente il nemico andava considerato responsabile
Insomma la prova dei fatti e come religiosi come testimoniano anche le relazioni storiche delle brigate di cui mi sono occupato rappresentazione prassi presente l'analogia connessioni ma raramente coincidono
Non sono credibili le tesi degli apologeti per i quali che sostengono che i cattolici abbiano combattuto una guerriglia moralmente superiore agli altri perché più attenta alla vita umana
E non so neppure credibile le tesi dei detrattori quando affermano che i cattolici attendevano passivamente l'arrivo degli Alleati
Le differenze sono esistite vanno studiate sul piano militare e sono più complesse pochi ancora pochi pochi istanti
Una prima differenza per esempio riguarda la forma gli sulle sulle formazioni autonome hanno messo in luce un'impostazione di tipo militare più marcata nelle altre e rigida selezione dei componenti in contrapposizione a quello che definivano il modello jugoslavo cioè il modello dell'esercito di massa
Adozione di regolamenti disciplinari dell'esercito divise simbologie per esempio lo ha sottolineato il mio libro quanto era importante ricorrere a una simbologia che veniva d'acqua dalla dalla tradizione degli alpini
Proprio per dare l'impostazione di una forma milita
Un secondo elemento poiché anche di strategia militare
Le formazioni per esempio delle Brigate Mazzini e sette comuni temi di cui mi sono occupato evidenzia alcune caratteristiche ad altre formazioni autonome
Per esempio il radicamento nelle Brigate dei territori in cui operavano da cui scaturiva la volontà di esercitare una funzione difensiva della comunità locale
Detto in Italia più comprensibile molti cattolici oppure vanno a operare in queste Brigate autonome che sono più attente alla difesa del territorio perché sono nel territorio e si propongono come garanti storia di quella comunità delle possibili rappresaglie nemiche o dalla dall'arrivo dei sobillatori magari appunto Rossi comunisti
Ne derivava però anche paradossalmente una ridotta capacità di movimento con tutti i rischi appunto che ne conseguì Ivano e con appunto il rischio in questo caso appunto di cederà un tipo di azione militare che veniva accusata dagli garibaldini di essere attendista
Spostando invece l'attenzione alla pianura dove era più difficile organizzare strutture militari clandestine
Le brigate del popolo o legata democrazia cristiana si concentravano sul sabotaggio delle infrastrutture sul disarmo i ripristini su una guerriglia tra virgolette più soft
Di cui in molti casi anche difficile trovare gli spunti nelle fonti fasciste
Una vocalità certamente spesso distante da quella del gatto a cui nel febbraio quarantaquattro aveva fatto riferimento Pio dodicesimo seppure indirettamente di pregando la violenza inconsulta
Ancora una volta però non bisogna confondere l'autorappresentazione colazione effettiva dei singoli gruppi spesso spontanea o incontrollabile qui è il momento insurrezionale per esempio a rivelare alcune cose come molti schemi saltino
Perché nel momento correzionale tutte le Brigate cercano di operare in maniera il più possibile coordinata colpendo le truppe tedeschi più duramente possibile ma anche cercando di arginare una resa di Kundry da resa dei punti incontrollata
Si aggiunga inoltre come mostra efficacemente la documentazione prodotta dalla DC emiliana
Riprodotta da Corriere Repubblica di Montefiorino ci rifiuto del terrorismo per esempio tanto per andrà a complicare le cose non implicava la rinuncia in determinate circostanze allo strumento della rappresaglia partigiana
Così come non si non impediva che si procedesse all'eliminazione senza processo degli elementi considerati pericolosi per l'incolumità debolmente il movimento partigiano si potrebbe in sostanza dire che il giudizio per esempio sui Gatto poteva spaziare dalla loro accettazione soprattutto si concordata
A una critica di carattere morale strategico ahimè fino al rifiuto quando soprattutto sotto il fuoco dei capi nazisti cadevano semplici militi fascisti non impiegati direttamente nel conflitto civile
Qui andare per esempio compirà come è stato fatto un'azione microscopica su quelli che sono appunto gli atteggiamenti della DC emiliana rispetto a questo tipo di azioni e rivelatrice delle della gamma in realtà molto ampia di questioni e problemi
Quindi chiudo veramente soltanto dicendo che come stamattina
In maniera molto condivisibile ricordava delega abusi al di là il problema e la penetrazione di questa Pita bugia da qui ero partito
Può essere affrontato cioè il problema del capire la distanza tra retoriche prassi che è quello che mi ha sempre diciamo mosso
è un problema che può essere affrontato in due modi da una parte ed è quello che ho cercato di spiegare nella seconda parte della relazione andando a vedere come effettivamente si svolse la guerra partigiana in tutti i problemi del caso dall'altra parte però non c'è dubbio che alcune e vuote Simoni anzi abbiamo parlato stamattina di Rinaldini io sono affezionato a causa di Vangelista troppo della Fuci padovana sono sono Chianciano lasciato dei diari
Dei quali la penetrazione di alcune categorie come quelle del rifiuto dell'odio la ricerca il il tentativo di non sconfinare nella guerra civile controllata
I dilemmi morali che derivavano da una situazione difficile da se non impossibile da controllare sono qualcosa di estremamente reale quindi questa attenzione questa attenzione un'attenzione che su cui dobbiamo continuare a lavorare facendo naturalmente molta attenzione a tutta quella pubblicistica quella letteratura del dopoguerra che poi ha utilizzato questo è un problema per costruirci sopra della retorica politica
E per fare campagna politica diciamo
Per fare campagne politiche ideologiche andando in un qualche modo a rendere più complicato anche per lui storici ritornare serenamente sulla complessità di questi problemi grazie
Ringrazio molto stando all'età adatta il tema non erano tema facile mi pare che l'abbia svolte in maniera assolutamente convincente
Perché il dilemma della violenza dell'usura violenza un dilemma molto importante molto centrale non soltanto come diceva il santo l'Inter del mondo cattolico ma più complessivamente poi all'interno al mondo cattolico si aggiunge ad altre questioni importanti come chi è l'autore tergiti ma tutta la riflessione sulla guerra giusta sul tirannicidio che son tutte questioni diciamo che hanno dilaniato convocano percorso
Il mondo cattolico
E convincente da questo punto di vista il fatto che Alessandro ha cercato di trattare o al trattato questo tema confrontandosi con quelli che sono state le riflessioni degli altri storici e tentando anche cioè e riuscendo in realtà a anche collocare questa questa riflessione sulla violenza all'interno di un'evoluzione anche della storiografia un po'perché le domande in ogni momento son domande diverse ma anche per Lecce può essere anche una strumentalizzazione come lui ha chiaramente messi in evidenza in particolare negli anni Novanta sul tema dell'arrivo di allora quindi io ringrazio molto Alessandro e adesso do la parola al professore ha Luciano Zani che professore stato compreso De presso l'Università la Sapienza in cui è stato anche il preside allora è uno studioso importante studioso un pugno per della dell'Italia del del Novecento fa parte del consiglio scientifico delle riviste se mondo contemporaneo che Nuova rivista storica
La relazione che che appunto qua Frontera la questione l'altra resistenza agli internati militari italiani
Perché il professore Zanni oltre a molti libri molti studi che ha compiuto su varie questioni relative ad anello da cento però si è occupato proprio della questione degli internati
Cito alcuni suoi lavori e resistenza ad oltranza state diario di Federico Ferrari internato militare italiano
In Germania del due mila e nove e accurato il no il lavoro e li ha resi liberi il caso detta le centosessanta militari italiani internati a Cologna che è un lavoro appunto del due mila sedici
Allora il professor Zamagni affronta la questione vi dicevo L'altra Resistenza gli internati militari italiani e gli do la parola
Grazie presidente
Ringrazio
Dell'invito
Credo che di dover fare anch'io qualche premessa di cui mi perdonerete se su sul sulla storia degli internati militari
Italiani mi perdonerete se invece sono cose in qualche modo già
Note però credo che sia necessario per arrivare poi al al al tema delle cattolici nell'internamento
Gli organizzatori hanno credo opportunamente scelto come titolo del mio intervento L'altra Resistenza allora immagino che voi sappiate che l'altra Resistenza
E il titolo delle memorie di Alessandro Natta
Militante comunista ed ex segretario del Partito Comunista
Scritte
Nel mille novecentocinquantaquattro
Rifiutate censurate dagli Editori Riuniti pubblicate soltanto più di quarant'anni dopo nel mille novecentonovantasei da Einaudi
Il che ci dice molte cose ovviamente ci dice che
Il destino dell'esercito regio il fascista
Nel mille novecentocinquantaquattro non poteva essere trasformato in qualcosa che si avvicinasse alla resistenza
Ci dice anche che Alessandro nata da buon militante del Partito Comunista accettò di buon grado in silenzio la censura
Credo che se avessimo potuto chiedere a Vittorio Emanuele Giuntella che voi avete già
Citato molto
Che io essendo stato vent'anni suo studente di storia dell'età dell'Illuminismo la sapienza diciamo nei suoi confronti
Un consistente del indebito di riconoscenza se l'avessimo chiesto a lui probabilmente avrebbe suggerito di chiamare questa resistenza senza armi e lui una volta scritto anche resistenza non armata ma non inerme
E questo diciamo mi sembra una cosa importante che ci proietta diciamo nelle caratteristiche principali di questa
Resistenza io
Penso sempre ormai tutti sappiamo la resistenza va declinata al plurale
Anche le resistenze dei militari anche soltanto ristretti ai militari vanno declinate alla plurale
Pensate a
I i militari che sono stati catturati prima dell'otto settembre dalle forze alleate e quelli che poi hanno deciso di collaborare dopo l'otto settembre sono stati detti
Cooperatori mentre quelli che optano per Salò
Dell'internamento sono otto tanti
Per l'altra parte pensate a i militari parliamo ovviamente di minoranze ma che hanno resistito militarmente
Alla al nei giorni immediatamente successivi all'otto settembre
Lasciatemi dire solo una cosa su questo non è solo Cefalonia a Porta San Paolo Corfù
La Corsica i gli atti anche non meno numerosi rispetto a Cefalonia
Di resistenza militare armata ai tedeschi soprattutto in Italia dove questo è stato il più possibile
Sono stati molti di più
E sono stati invece andrebbero come dire con ulteriormente riscoperti dalla storiografia
Pensate ai militari che sono
Witty nelle formazioni partigiane in Italia quelli che sono affluiti nelle formazioni partigiane all'estero e ovviamente ai militari delle forze regolari
Del Regno del Sud a
Tutto questo questa declinazione al plurale delle resistenze dei militari anche per dire che rispetto all'oste Oria stereotipo del tutti a casa dello sfaldamento totale e assoluto dell'esercito né del redde da dire anche in modo volutamente polemico
Che forse
La rilevanza della componente militare nella Resistenza costituisce il primo elemento effettivo di discontinuità con regime
Fascista col passato
Fascista per cui dal mio punto di vista
C'è un filo che lega è un'analogia in questa discontinuità
Che lega i resistenti dice fra Leonia con il no degli internati militari
Diciamo inerti no principali come sapete furono tre il primo all'atto della cattura la richiesta di continuare a combattere nell'area marzo nelle SS
Oppure di entrare nelle forze ausiliarie del Reich oppure di darsi prigionieri questo è il primo dei Nova
Il secondo no che non riguarda tutti i seicentocinquanta mila perché essendo la priorità dei nazisti quella di usarli come forza lavoro per il raid e che i soldati sottufficiali furono subito separati degli ufficiali e mandati tutti a lavorare e a buona parte di loro non fu neanche richiesta la eventuale opzione per la RSI
Ma la seconda richiesta è appunto rivolta sicuramente a tutti gli ufficiali
Quella di scegliere di optare per il costituendo esercito della RSI
E la di terzi sono c'è qualche internato che nei suoi diari parla di numero di non molto superiore ma insomma la sostanza sono questi il terzo no è quello al lavoro
Che per gli ufficiali non viene pronunciato alla questa richiesta non viene pronunciata
Fino sostanzialmente all'autunno arrestate autunno del quarantaquattro anche in relazione a quell'operazione che si chiama civilizzazione cioè il fatto che sul peraltro richiesta da parte di Mussolini
I militari internati furono civilizzati
Ebbene la una larga maggioranza
Di ufficiali
Disse no a tutti e tre questi queste richieste
Sino a che poi tra dicembre il gennaio del quaranta del quarantaquattro gennaio del quarantacinque anche per gli ufficiali ci fu il lavoro coatto e quindi lì poi ci furono diversi diverse modalità di scelta a seconda delle situazioni ci lo dico perché siamo di fronte a una realtà
Complessa una realtà estremamente articolata non riassumibile in un'unica definizione è interessante il fatto che la cronologia che vi dicevo prima della storia del libro di Natta è abbastanza coincidente
Con la cronologia della memorialistica della storiografia sull'internamento perché
Negli anni sessanta ci furono già negli anni Cinquanta primi
Stampe di memorialistica
Vorrei anche precisare una cosa
I diari dell'internamento
Sono pochissimi
Tendendo per diari
Quelli scritti e che sia possibile dimostrare che siano rimasti tali nel momento in cui si racconta quella giornata quell'episodio quel fatto c'è moltissima memorialistica che come sa immaginate porta con sé i tanti peccati veniali o capitali del ricordo della memoria dei suoi appunto difetti
Allora per esempio quelle di Natta sono memorie e non è un diario
Negli anni Sessanta ci sono e qui veramente la persona che li ha sostanzialmente creati e gestiti e proprio Vittorio Emanuele Giuntella ci sono i quaderni di documentazione della deportazione dell'internamento sono tredici quaderni preziosi
Pubblicati dalla né una delle due associazioni degli ex internati
è devo dire sono quaderni preziosi
Veramente l'impronta di Giuntella Fassi che l'internamento degli dei militari italiani sia necessariamente visto in un ambito più generale
Della deportazione dello schermo della Shoah dello sterminio degli ebrei ci sono testimonianze
Sulla shoah in questi quaderni parte ci scrive Primo levi ma insomma assolutamente anche numericamente estremamente significative peraltro la prima opera rilevante di Giuntella è stato proprio il nazismo e Ilaria che è un'opera unica da questo da questo punto di vista bisognerà aspettare gli anni Ottanta e Novanta perché la storiografia
Cominci a occuparsi sostanzialmente di questo tema adesso io non ho tempo ovviamente di ripercorrere
Tutto questo però
Evidente che parliamo
Prima di tutto di una di pur coi limiti che dicevo di una dimensione di massa
Anche rispetto alla dimensione partigiana o della deportazione ebraica per quello che riguarda l'Italia ovviamente
Seicento seicentocinquanta mila uomini
Militari come disse Mussolini
Corrispondeva sette dieci milioni di italiani considerando padri madri familiari mogli e così via
E una delle ragioni della civilizzazione per proprio il fatto che bisognava in qualche modo
Giustificare
Il fatto che dei gli italiani sudditi
Del Repubblica sociale italiana fossero tenuti prigionieri dall'alleato della medesima cosa che era difficile oggettivamente da giustificare
Quindi
Questo no ripeto con le articolazioni che dicevo oggettivamente
Il no iniziale
Ha una rilevanza assoluta dal punto di vista oggettivo provate solo immaginare su quei seicento mila avessero detto sì entriamo nell'Averno articolo combattiamo con l'avvocato Tedesco no non avrebbe cambiato le sorti della guerra ma sicuramente avrebbe avuto un effetto molto diverso vicini anche di quello che è successo
In Italia poi dal punto di vista soggettivo ovviamente questo nota articolato in diverse modalità e questo mi mi consente in qualche modo di di mi è venuto in mente adesso che i quaderni c'è anche la testimonianza di don Roberto Angelini e dei sacerdoti di Dachau
Che credo sia stata ristampata anche più di recente per dirvi l'assoluta novità negli anni sessanta di questa operazione compiuta fondamentalmente da da Giuntella
Allora nel
Quello di cui adesso io parlerò ovviamente riguarda sostanzialmente
I campi degli ufficiali i campi degli ufficiali del no diciamo che si hanno preso questa decisione di cui io fatto cenno
Ovviamente
In questi campi
E in generale l'internamento
La fede
Assume un ruolo importante resta uno dei pochi appigli di speranza uno delle poche cose in cui credere direi lo dico in modo tranchant dopo aver perso la fiducia nello stato nell'esercito nel Duchenne R nella classe dirigente
Nella patria o meglio nelle patrie le due meglio le tre vista la sovranità tedesca anzi qualcuno stamattina citava scialbo
Che dice le erano persino quattro dei padri italiani perché il modo in cui si vive a Firenze era diverso dal modo in cui si è a Milano USA o a Venezia
Nelle parte viene i propri superiori
Né i compagni che spesso da cui spesso bisogna guardarsi perché per evitare che gli rubassero un po'di cibo un po'di vestiario quindi parliamo di una dimensione i campi di internamento non sono campi di sterminio non sono campi di concentramento però c'è una situazione di umanizzazione
Di sofferenza di fame di malattie e di morte di quei seicentocinquanta mila
Alan R. e Peter l'altra associazione degli ex internati potete consultare on line l'albo degli mica tutti siamo arrivati a oltre quarantacinque mila nomi e credo che cinquanta mila
Sono tutte stime come quelle che dicevamo anche prima io a tal proposito di altri ma certamente quello è un numero che è cresciuto rispetto alle stime
Iniziali allora
Questa fede di cui stamattina avete ricordato Lino Monchieri oltre che Giuntella
Io vi vi fu
Poche righe vi trasmetto una piccola mappatura
Del di quello che succede nei campi di internamento fatta da un altro importante internato cattolico che è Claudio Sommaruga
Lui dice
Nella nei campi
La maggioranza degli mi sono cattolici ovviamente
Cattolici battezzati poi c'è una minoranza di laici una massa di praticanti
Tra questi c'è una minoranza di ferventi richiama i ferventi che erano fermenti già da prima tanti
Ex
Componenti dell'Azione cattolica della fucili varie confraternite
Poi dice accanto a questi interventi che nei campi di internamento riformano
Le loro precedenti associazioni uno degli elementi di coagulo all'interno della gara
Cioè dieci una massa di tre infervora chi lui li chiama cattolici della domenica che sono particolarmente
Deltizia preghiere rosari messe nei campi per avere conforto protezione in qualche modo provare
A sopravvivere di questa massa dire infervorato mi dice un'ala sfuma verso i siti ferventi l'altra diventa bigotta sono quelli che Giuntella sanzionava quelli come gli internati coi santini in mano diciamo
Cioè la religione che diventa più che altro superstizione va bene ecco questo questo per dirle che sempre in questa dimensione al
Variegata
Dobbiamo tener conto della presenza di tutte di tutte queste cose sulla superstizione un un un ufficiale definisce i suoi compagni in in zona serie bacchettoni ecco Giampiero Carocci per citare nostro collega storico che ha fatto l'internamento
Considera il rifugio l'ossessivo nei rituali religiosi come effetto della debolezza dell'opportunismo di molti di fronte allo spettro della sofferenza e della morte quindi dichiara il suo disprezzo
Per l'ipocrisia di tanti compagni gli apiari Ivano più come devozionali Isma'che convinta devozione
Formalismo più che sostanza di fede e questo piene fuori perché nei campi dovete capire che c'erano quelle che alcuni chiamano piccole società di mutuo soccorso che potevano essere i gruppi degli ex Fushimi oppure
I gruppi di quelli della stessa città i senesi i romani di o della stessa Regione
Quindi c'era la dimensione
Forte della solidarietà ma c'era ovviamente anche nella dimensione dell'egoismo dell'interesse personale della grettezza di chi pensava solo i propri ai propri bisogni ed era facile anche in quella condizione di di umanizzazione ovviamente trascendere insomma la vita in una baracca di Lager
Questo credo che lo dicesse proprio Giuntella cioè sempre caotica e e non c'è mai il silenzio e che molti di loro cercavano perché la lettura e la dimensione della dell'approfondimento e della crescita culturale
Per l'internato cattolico diventa una dimensione assolutamente fondamentale ci sono ovviamente accanto a quelli che ritrovano nelle modalità che ho detto la fede nell'aria ci sono anche quelli che la perdono nel silenzio di Dio ovviamente
Ovviamente si pregava molto nei campi di internamento
In genere c'era una baracca in cui si celebrava la Messa dove si era costruito anche un piccolo altare in alcuni campi sono anche
Sono anche degli affreschi delle delle dei dipinti
Sacerdote accoglie le confessioni insomma è un punto di raccolta un'ancora di salvezza un rifugio rispetto alla sopraffazione quotidiana c'è quindi per certi versi un ritorno alla fede praticata nelle forme della pietà rituale qui cito sempre credo Giuntella
Secondo pratiche devozionali per gran parte forse abbandonate fin dall'adolescenza ma recuperate nell'ora della prova e promosse dall'affidabile presenza dei solerti cappellani poi i cappellani è un capitolo a parte ci torno dovrò tornare rapidamente
Un po'più avanti allora l'esperienza dice ecco Giuntella continua dice ancora l'esperienza religiosa nella che rappresentava la rivendicazione della sacralità della coscienza e del primato della vita spirituale
Tutte queste affermazioni sono in assoluta sintonia con quello che ci diceva Renato Moro stamattina non su forme di distacco dal fascismo senza essere ancora antifascismo va bene ve lo dico nel modo più sintetico possibile contro dice Giuntella la negazione della libertà morale
C'erano circa quattrocento di cappellani militari molti erano convinti fascisti che optano per la RSI questo vale anche per i Cappellari però quelli che restano e poi alla fine essendo cappellani del nove invano messi nei campi in cui tedeschi mettono insieme in o più de assolutamente decisi
Infetti inarrestabili ci saranno moltissimi cappellani perché li mettono tutti insieme
Lì
Aggiungo che dai diari da da tutti i diari che ho potuto vedere mi sono reso conto
Che la fede nella verrà riaffiora con una forza con una consapevolezza con un nitore che sollecita una riflessione un po'più approfondita cioè non è solo la sede della formazione cattolica non è la fede del passato cui aggrapparsi nella sofferenza
E nel dubbio non è solo il fatto che una fede convinta accelera e facilita il distacco critico dal passato c'è un quid qualcosa in più mi sono segnato una singolare affermazione di uno che non è un internato perché Arrigo Boldrini quindi in capo partigiano che parlando degli internati credo in uno scritto inedito ancora bisce
Dietro di loro la tradizione garibaldina del primo Risorgimento non c'era
Se ci fosse qui Giuntella di discuterebbe con Boldrini è vero non è vero c'era anche il recupero della dimensione patriottico garibaldina ma questo adesso ci porterebbe lontano questo discorso Boldrini dice
C'era qualche cosa di nuovo di sofferto di vissuto
Io mi permetto di dire avendo fatto la guerra che c'è qualche cosa che ci ha completamente portato a ripensare la storia del nostro Paese anch'c'è una riflessione una riflessione
Profonda e io credo o almeno dai diari che ho letto lo l'ho vista così l'ho sentito così cioè qualcosa quello che viene meno ormai in modo assoluto al di là del tasso di antifascismo di ciascuno
Quello che viene meno il conflitto tra due fedi diciamo quella religiosa e quella politica
Diciamo quella in Dio e quella nel Duce
Si rompe la tela dei compromessi e degli sforzi di far convivere come abbiamo sentito stamattina fedi
Potenzialmente alta agoniste al di là e i tanti tentativi appunto di conciliazione e quindi insomma rimane l'unica in campo la fede cattolica e quindi
E come liberata diciamo senza vincoli senza distinguo
Quindi quella religione mobili tante di cui parlava stamattina Renato si dispiega in qualche modo questo vale soprattutto per i militari perché qui c'è una doppia me verrebbe persino una tripla obbedienza
Nel Lager quale l'autorità ecclesiastica
Sostanzialmente quella di cui abbiamo parlato stamattina
Sì tendenzialmente si perde non non
Il cappellano
O capo spirituale della per
Perché uso questa espressione perché l'auto poi parleremo ovviamente di Lazzati
è quella l'autorità ecclesiastica all'interno del campo fondamentalmente l'autorità istituzionale
Il re vedete questo è uno dei grandi paradossi della storia dell'interramento
Perché da una parte gli ufficiali
Sostengono che di dire no alla RSI per essere fedeli al giuramento arretro ma il rene contemporaneamente irresponsabile della sciagurata gestione dell'otto settembre questo per dirvi di che cosa stiamo parlando cioè di una dimensione di questo tipo allora
La tra queste diverse obbedienza e qui si crea una dimensione anche a me sembra in qualche modo altra insomma
è e li conta
Proprio la dimensione la fisionomia di chi si trovava in quel momento perché ci sono differenze metà gara anche tra i diversi momenti nei venti mesi AN e in quello specifico Lapierre
Ci sono le lettere le cartoline che sono un filo molto robusto con le proprie famiglie con robusto fino a un certo punto perché le famiglie
Dei gli internati che si trovavano nell'Italia meridionale
Come fanno ricevere posta dai campi o a inviare posta opachi
O Fini a cinque minuti va bene allora no lascio perdere le lettere e le cartoline riparlo soltanto a questo punto
Io avevo pensato di parlare di
Tre fondamentalmente figure che mi sembrano particolarmente significative
Due sono appunto Giuntella e Enrico Zampetti Enrico Zampetti nonché padre dell'attuale Segretario generale della Presidenza della Repubblica era di dieci anni più giovane di Giuntella il destino vorrà che prima Giuntella e poi Zampetti diventino nel secondo dopoguerra direttori della Biblioteca del Senato
Sono tutti e due ex fucine
Però si sono conosciuti
Sono ricordi trovati in particolare addebito in nell'internamento e Giuntella e quello che vi ho detto finora e non aggiungo altro Zampetti è che per una serie di vicende che gli sono capitate nell'internamento veramente
L'interrato cattolico alfiere del no al lavoro da ogni punto di vista perché anche questo secondo me richiederebbe una uno scavo storiografico ulteriore secondo me a torto Olanda Herman che ha scritto uno splendido libro sull'internamento
Quando dice però che la dimensione dell'internamento è solo tra sottomissione sopportazione e opposizione
Ma che l'opposizione non è mai collettiva è sempre un fatto sostanzialmente individuale non è vero
Ci sono forme di opposizione collettiva
Zampetti protagonista di insieme ad altri circa trecento ufficiali di una opposizione attiva fino alla minaccia di decimazione ad una forma di lavoro coatto cui furono costretti con largo anticipo sulla civilizzazione
E gli episodi di boicottaggio rifiuto del lavoro in varie modalità e forme sono molto più frequenti di quanto di Carla Hammer ma allora l'ultima cosa che vi dico riguarda Giuseppe Lazzati ecco Giuseppe Lazzati
Come dire
è l'ordine nuovo dispiegato nel Lager per usare le cose che ci ha detto Renato stamattina
Lui dice ai suoi compagni
Smettiamola di sprecare il nostro tempo e le nostre energie con questi discorsi è giunto infatti per noi il momento di agire
Per la ricostruzione morale ideale dell'uomo quindi qui ritorna questo discorso di costruzione del futuro
Al di là della come dire della politicizzazione tutto l'impegno a di Lazzati ma di quelli che erano con lui che furono impressionati Simini lui tra l'altro diceva che si doveva nell'aver pensare politicamente quindi anche politicamente non non
In vista di una umanizzazione plenaria dell'uomo
Ho tempo di citare Lazzate io lo sono foto finita sì
Quel no che era in quel momento no al fascismo ma che conteneva un più profondo e vasto storico significato era un nodo ogni forma di regime politico che intendesse in qualunque modo da qualunque fine violare i diritti della persona umana ecco c'è sempre questo fortissimo elemento ovviamente nei confronti della persona
Umana
Tenete conto che l'azione di rifiuto di di rientrare in Italia alla Cattolica perché gli fu offerta questa possibilità e lui decise di rimanere nella per in ogni campo dove andavo parlavo facevo conferenze cercavo di sostenere il morale di amici e compagni di prigionia
Dove andavo riprendevo a fare il mestiere di professore che teneva lezioni che faceva dei corsi il fondamento era sempre lo stesso animare sostenere in vista della conquista della libertà
La forza che ci tenne in piedi fu la volontà di ritornare in una Italia libera
Noi ci sentivamo più liberi di quando eravamo sotto un governo che non conosceva la libertà e della che abbiamo alimentato questo senso autentico della libertà fondato su valori morali di onestà e di giustizia
E così via per Giuntella gli riconosce la direzione del mondo cattolico della vere in cui si trovavano e Zampetti quando lo vede ripiegato su di sé egli spiegano questa conservando le ostie consacrate
Un laico ancora che conserva le ostie consacrate scappa via
Per poi riconciliarsi
Con lui di fronte a questa situazione che gli parve
Assolutamente unica e profondamente intima non ha rivelato questo episodio fino al mille novecento ottantasette è nell'Ater che Lazzati scrive
Azione Cattolica reazione politica e comincia a svolgere quelle lezioni che confluiranno me il fondamento di ogni ricostruzione che poi pubblicherà nel quarantasette
Per questo siccome era un faro spirituale nei Lager in cui si trovava i tedeschi lo spostavano in continuazione cercando Nardi neutralizzare questo ruolo
Detto questo ci sono diari di cattolici internati ce ne sono moltissimi o meno letti e curati presentati moltissimi
Dario Olivieri però mi piace dire che uno dei primi che mi hanno anche spinto a continuare ad approfondire questa tematica è stato nel diario di Giovannino Spinelli tra l'altro un soldato e non un ufficiale che Giorgio Vecchio
Po'di tempo fa alcun posso dire Giorgio a molto opportunamente deciso di pubblicare
E allora per finire anche con quello che diceva Giorgio Vecchio prima
Nei campi si parla anche di Europa evidente la nono tempo qui mi parlarne però lasciatemi dire che si parla giustamente tanto del Manifesto di Ventotene ma
Posso dirvi che qualche riga della futura Costituzione
è stata pensata dibattuta iscritta
Anche per merito dei prigionieri cattolici come Lazzati che poi fa sarà nella Costituente ovviamente a fare proprio questo mestiere
Nei dibattiti e nelle lunghe discussioni notturne nelle baracche degli internati nei lager personali
Alla con professor lanciano Zanni importante ovviamente la questione seicento mila internati
Che in qualche modo rifiutarono di aderire RAI con la Repubblica sociale italiana quindi cosa sarebbe successo diceva il professore sta invece questi avessero come dire invece ha diritto a quelle che era appunto la Repubblica sociale forse non sarebbe cambiato per le sorti della guerra ma forse la violenza si sarebbe ancor più britannici eccetto sarebbe stata molto diversa
E quindi questioni importante soprattutto alla questione di figure importanti separato indugi Giuntella si è parlato di Lazzati persone come dire che hanno segnato fortemente tutto scatto dice esimo
Del secondo dopoguerra in particolare il cattolicesimo democratico e che proprio in questo momento hanno avuto le ha dato la testimonianza della loro capacità e fede cristiana
Pure in un momento di così grande difficoltà
Allora io rapidamente però adesso volgo alla prossima relazione che è una relazione fatta a quattro mani
Il titolo è cinema cattolici e resistenza i relatori sono Gianluca della maggiore che un professore associato della di cinema fotografia televisioni nuovi media presso l'Università telematica Uni Nettuno direttore del centro casta
Che si è occupato in particolare dissi indugi in ambito storico religiose voglio ricordare come diciotto con il mio amico Tommaso sublimi abbia pubblicato il la monografia cattolici smentite in cinema
Board moderni session & modernisti e insieme la il il ad Andrea tette che una giovane assegnista che sta lavorando al progetto cattolici cinema e resistenza anche lui
Fa riferimento all'università telematica Uni Nettuno che anche lui autore di una monografia sparate ma non odiate tra l'altro questione come dire bentornata
Riferirvi frequentemente in questa relazione la legittimazione della lotta armata nella Resistenza dei giovani dell'Azione Cattolica volume del due mila ventidue
Don loro la la parola ricordando che in realtà ci hanno chiesto di chiudere per le diciannove e quindi il tempo è molto limitato e quindi mi ha ci affidiamo alla vostra la vostra sintesi
Gratuiti
Buonasera a tutti grazie grazie naturalmente agli organizzatori ringraziamo entrambi gli organizzatori
Dunque la relazione che presentiamo questa sera nasce nell'ambito di due progetti di ricerca di dell'Università Uni Nettuno
L'assegno di ricerca appunto di Andrea Pepe appena citato e un progetto prime dedicato al rapporto tra il pontificato di Pio dodicesimo il cinema che coinvolge anche l'Università degli Studi di Milano
E l'Università suor Orsola Benincasa di Napoli
Entrambi i progetti sono focalizzati in modo particolare ecco le slide in modo particolare anche se non esclusivo sulle fonti conservate negli archivi vaticani il punto di vista da cui affrontiamo dunque l'argomento al centro di questo convegno è ben circoscritto e riguarda l'atteggiamento tenuto specificamente dai vertici vaticani verso il tema della Resistenza nel cinema
E per farlo presenteremo un caso di studio che emerge in modo particolare da un fruttuoso scavo del d'archivio si tratta di una discenda tesi di panno subito dopo la liberazione di Roma nell'estate del quarantaquattro
E che vide contrapporsi in una la triangolazione con le più alte sfere vaticane i vertici dell'Azione cattolica e quelli della democrazia cristiana
Per la realizzazione di un film che metteva al centro l'opera assenze assistenziale svolta dalla Santa Sede durante la guerra
Difatti due progetti di film che ponevano attenua lo stesso soggetto
L'uno proposto dalla massima espressione dell'associazionismo cattolico italiano l'altro dal partito cattolico che di lì a poco avrebbe occupato il centro della scena della vita politica italiana
Procederemo per forza di cose per ragioni di tempo schematicamente rispetto alla vicenda che molto complessa per cui lascio subito la parola ad Andrea Pepe che traccerà
Gli snodi principali della questione rispetto alle quali poi tenterò infine di propone di tirare le fila proponendo alcune prime conclusioni
Grazie mi associo ai ringraziamenti ovviamente per l'invito oggi essere qui e Hammett compito quindi di dire come mai abbiamo scelto questo caso studio da portare nella giornata di oggi non solo perché questo lo studio presente sono implicate in questo in questo evento diciamo in questo questo snodo sono importante il più alte personalità cattoliche del momento dallo stesso Pio dodicesimo a De Gasperi da Gedda a Vittorino Veronese
Ma soprattutto perché è uno dei principali motivi di contrapposizione fu relativo proprio al diverso modo di valutare l'opportunità della rappresentazione del tema della resistenza cattolica a mezzo cinema
Specchio delle più generali difficoltà in cui in quei mesi che negli anni successivi si mosse il mondo cattolico riguardo al tema della lotta partigiana e al suo uso pubblico di fatto risultare alla fine vincente c'ho spiegato col professor dà maggiore fu
L'atto dell'Azione cattolica che si concretizzerà solo nel mille novecentoquarantotto con l'uscita del film guerra la guerra un film che metteva al centro il racconto di un'altra resistenza
Cattolica quella ritenuta in fondo più idonee ad essere rappresentata sul grande schermo
Ciò che rende particolarmente interessante questa storia infatti che essa si dipana lo diceva prima Gianluca
Durante quello che è forse il momento di massimo dinamismo del Vaticano e del mondo cattolico italiano in tutto il Novecento in merito ad una diretta produzione cinematografica
Tra il settembre e dicembre mille novecentoquarantaquattro sorsero infatti due case di produzione dapprima in settembre nacque la Lux Mundi
Copia cooperativa cinematografica della democrazia cristiana fortemente sostenuta dal segretario politico De Gasperi e presieduta da Vittorino Veronese allora segretario del Movimento Laureati versione cattolica e futuro presidente di Azione cattolica
E poi alla fine di dicembre sorse la Orbis film Casa di produzione nata in seno all'Azione cattolica stessa che potremmo definire come una creatura dell'allora presidente del Centro Cattolico cinematografico e presidente dei giovani di Azione Cattolica Luigi Gedda
Il primo progetto cinematografico di entrambe le società riguardò come anticipato lo stesso soggetto vale a dire l'opera assistenziale compiuta dalla Santa Sede durante la guerra
I più alti vertici della gerarchia ecclesiastica vaticana entrano dunque in questa partita attraverso la figura di monsignor Ferdinando Baldelli
Ufficiale della Congregazione Concistoriale molto più della più dodicesimo che era stato il grande organizzatore della cosiddetta carità del Papa durante la guerra
In primo luogo dal trentanove attraverso l'ufficio informazioni per i prigionieri di guerra poi attraverso un'azione assistenziale a largo raggio su vari fronti di guerra che venisse insonorizzata proprio nel mille novecentoquarantaquattro con la nascita della Pontificia Commissione di assistenza pc a la seduta da Baldelli stesso
La dinamica degli eventi fa comprendere cominciò concepire comincia con un ci fosse soltanto un progetto di firme ma due diverse concezioni del ruolo della Chiesa cattolica nel contesto postbellico ed è posizionamento geopolitico della Santa Sede
Da qui conseguiva anche una diversa concezione della politica ci della politica cinematografica cattolica e quel che più interessa in questo contesto del valore della lotta partigiana nel discorso pubblico
Per capirlo semplificando alcuni passaggi complessi veniamo al nucleo essenziale delle vicende presentando i due progetti contrapposti
Il progetto della Lux Mundi già delineato nelle sue linee essenziali nell'estate del mille novecentoquarantaquattro fu affidato dapprima regista Luigi Chiarini ora Camillo Mastrocinque
Avrebbe dovuto intitolarsi riprendendo la definizione della predicazione di San Bernardino da Siena la croce a due legni
Almeno inizialmente film avrebbe dovuto proporsi quale e leggo dalla documentazione un grande documentario capaci di mettere in risalto le tragiche condizioni dei profughi
L'opera di assistenza che viene svolta in loro favore mostrando e questo è il tema fondamentale del film come l'allontanamento dei principi cristiani abbia portato all'immane attuale disastro
Il progetto della Orbis firme come si legge nel verbale delle riunioni del Comitato tecnico della società cinematografica del gennaio mille novecentoquarantacinque doveva invece inizialmente prendere il filo di consolazione
E doveva configurarsi come leggo anche qui dalla documentazione un grande documentario di settecento ottocento metri sulla carità del Papa e senza lesinare spesi doveva costituire il biglietto di presentazione della Orbis al mondo del cinema
E questo progetto volesse porsi in evidente contrapposizione a quello della Lux Mundi veniva chiarito in maniera smaccatamente esplicita durante la riunione del dieci febbraio del quarantacinque in cui si rimarco che occorreva lavorare intensamente per battere la Lux Mundi in velocità
Al di là di queste palesi opposizioni specchio anche di diversi orientamenti in seno all'Azione cattolica italiana che qui non è possibile tagliare ma sono piuttosto noti
Quello che in questa sede importante spiegare sono le motivazioni che condussero al fallimento del progetto della Lux Mundi al successo seppur dilazionato molto in avanti nel tempo nel progetto della Orbis firma
Motivazioni che riguardano specificamente anche la posizione della Santa Sede verso la tematica resistenziale
Per capirlo dunque occorre entrare nel merito dell'ultima e inedita sceneggiature della prosa due legni quella prodotta da Mastrocinque che fu attentamente e vagliata tra giugno e luglio del mille novecentoquarantacinque da monsignor Baldelli
Dal gesuita tedesco Otto falle fedelissimo di Rio dodici aveva affiancato Baldelli nell'opera della CIA e dal principe Carlo Pacelli fratello del Papa e consigliere generale dello Stato della Città del Vaticano
Nelle mani di Mastrocinque il film si era trasformato in modo importante non solo verso intendeva mostrare in tutte le sue sfaccettature l'opera di carità svolta dal pontefice durante l'immane conflitto ma anche come specificare regista in una lettera a Veronese
L'opera personale di quei sacerdoti che riuscirono a porre in salvo sotto le ali della Grande Madre Chiesa perseguitati politici e vittime dell'umana crudeltà senza distinzione di religione e di classe queste molto chiaro analizzando lo snodo della sceneggiatura centrato su tre episodi e avrebbero dovuto essere inquadrati collegati attraverso un espediente capace di dare ulteriore valore all'opera
La ripresa cinematografica di una messa all'interno della Cappella Sistina che più due diciamo riveduto celebrare appositamente per un gruppo di rifugiati
E importante esplicitare brevemente il contenuto dei tre episodi
Nel primo episodio denominato Castel Gandolfo considera slide era mostrata la vicenda di una giovane sposa incinta che dopo aver visto il marito rastrellato dei tedeschi era stata costretta a sfollare trovando ricovero nella villa Pontificia di Castel Gandolfo
Dove sarebbe stata mostrata tutta la molteplice attività di supporto ai bisognosi
Esplicata dalla Santa Sede anche con lunghe riprese dei carri vaticani che portavano il grano verso peritale difficoltà alimentari della capitale occupata e dalla capitale occupata e con alcuni elementi particolarmente significativi come il colloqui intrattenuto da un soldato tedesco è un inglese entrambi feriti sotto il crocefisso dell'infermeria della villa
Il secondo episodio chiamato profumi di ogni Paese di ogni religione descriveva la conversione di un ebreo rastrellato dai tedeschi portato in un campo di concentramento in Germania e li assistito da un sacerdote tedesco
Dopo il suo fortunoso ritorno a Roma avrebbe ritrovato i suoi figli che nel frattempo erano sonori erano stati ricoverati dei frati domenicani nella basilica di Santa Maria sopra la Minerva dove in effetti durante l'occupazione avevano trovato asilo ogni genere di rifugiati disertori tedeschi soldati inglesi scappati dalla prigionia ed ebrei
L'episodio va sottolineato sarebbe stato introdotto dalla scena di una retata tedesca all'interno del ghetto di Roma
Durante una non meglio precisata alba di una giornata d'inverno che comunque avrebbe richiamato direttamente rastrellamento dell'ottobre del mille nove centoquarantatré avrebbe dunque connotato storicamente gli eventi narrati peraltro con una netta condanna per espressa attraverso la voce over di cui qui avevo degli stralci insomma non mi leggerò è un po'lunga
Nel terzo episodio invece denominato il vescovo un cappellano segretario del vescovo si impegna a dare supporto ai partigiani confessando lì dicendo la Messa al campo e ricordando loro che cito dalla sceneggiatura oltre ad essere di Ibra i partigiani dovevano rimanere anche dei buoni cristiani
Mentre si trova impegnato a portare viveri e notizie partigiani contribuendo pacificamente e senza armi e la lotta contro l'occupante una volontà sottolineata dal rifiuto esplicito ed Espresso di procurare giorni partigiani le munizioni che chiedevano è catturato dai tedeschi e condannato a morte con una scena finale che rimandava esplicitamente alla vicenda che ha ha visto protagonista don Morosini a Roma e che dunque anche qualche significativo analogia con Roma città aperta di Rossellini il vescovo chiede di poter assistere all'ultima Messa celebrata dal sacerdote prima della fucilazione
E di impartire l'estrema unzione a due giovani partigiani che senza ricevere i sacramenti erano stati impiccati dei tedeschi
Con una costruzione narrativa che richiamava a sua volta quanto compiuto dal vescovo di Belluno monsignor Girolamo Bortignon periti gestito il divieto di avvicinamento alla salma di quattro giovani impiccati per poter riabbracciare e benedire
Dunque appare ben chiaro come nelle intenzioni di Mastrocinque della Lux Mundi firme volesse rispondere pienamente alla volontà della Santa Sede desiderosa di mostrare l'attività caritatevole espressa durante il conflitto
Ma volesse anche evidenziare l'impegno espresso dalla Chiesa e dai suoi ministri per opporsi alla brutalità dell'occupazione nazifascista e per mettere al riparo sequestrati e ricercati
Un'opera che il mondo cantò cattolico nelle intenzioni dei promotori del film doveva poter orgogliosamente rivendicare anni anche nel più ampio quadro di una resistenza regimi totalitari che non fosse solo quella della lotta armata e partigiana
Allora quali furono le valuta dopo le valutazioni dei vertici vaticani i motivi che condussero alla decisione di non produrre il fiume della Lux Mundi abbandonando project un progetto per il quale erano già stati effettuati gran parte dei passaggi finanziari burocratici amministrativi per l'inizio delle riprese a spiegarlo in modo molto chiaro e pro memoria che la bici a preparò per la Lux Mundi al termine della revisione della sceneggiatura nell'agosto del quarantacinque a firma di padre falle
Alla casa cinematografica democristiana erano mossi mossi sostanzialmente tre appunti che vale la pena di citare nel dettaglio
Il primo punto del gesuita era questo che leggiamo brevemente il firme non evita il pericolo ovvio da evitarsi ad ogni costo in un film Vaticano della P CIA cioè di far scendere il Santo Padre a livello della politica del giorno tedeschi repubblicani repubblichini da una parte antifascisti e partigiani dall'altra
Tutto secondo e specialmente il terzo episodio proseguiva falle sono dominati da questo contrasto politico benché non espresso in parole manifestati stessi presentati
I tedeschi appaiono sempre come nemici del popolo italiano il popolo italiano come vittima dei tedeschi e questo in un film che dovrebbe servire alla carità superiore di ogni partito e di ogni politica
Questo invece nel secondo appunto mediamente positiva lo speaker durante tutti gli episodi parlerà della carità del Papa
Nei fatti visibili invece il papà e la sua Pontificia Commissione appare soltanto come protettore di ebrei i disertori militari di scappati dalla prigionia e nel terzo episodio dei partigiani
Ora si sa bene proseguì a farle come il Santo Padre evitato tutto ciò che avrebbe potuto apparire come mancanza di neutralità come fu contrario travestirsi dei profughi politici come siti religiosi come evitato anche di consentire pubblicamente nascondigli politici e finalmente quale speranza abbia avuto con i convertiti ebrei infine il terzo appunto l'aspetto puramente antifasciste antitedesco del film e provocherebbe critiche severissime da parte di nazioni fuori dall'Italia
Particolarmente da parte di tanti cattolici spagnoli e sudamericani che non capiscono la situazione interna dell'Italia durante l'occupazione tedesca e che avevano ed hanno simpatie per i tedeschi perché si ricordano dell'amicizia durante la crisi russa
Già questo mostra chiaramente concludeva gesuita che il film non ha una fisionomia cattolica ma strettamente italiana
Bene ritirando la parola per giungere poi alle conclusioni si può evidenziare come mentre circostanziati appunti di padre falle era sono enucleato in estrema sintesi ma con particolare chiarezza molte delle difficoltà e delle contraddizioni che lasceranno il mondo cattolico e specificamente Vaticano rispetto alla questione
Della rappresenta Benita del tema resistenziale nel cinema del dopoguerra difficoltà e contraddizioni che come noto ebbero riflessi anche rispetto all'atteggiamento dei cattolici perso buona parte della cinematografia neorealista proponendo questo tipo di film appare chiaro quale fosse l'intento della società cinematografica della democrazia cristiana l'obiettivo era quello di proporre uno schema di rappresentazione della Resistenza attraverso il cinema che mostrasse il tributo di sangue dei cattolici italiani alla causa democratica
Esaltando il valore di una lotta senza armi che celebrasse il ruolo dei sacerdoti e religiosi nel loro impegno in supporto all'opposizione del nazifascismo
Tutto questo inserito però entro una cornice generale capace di far risaltare il ruolo centrale della imparziale grande crociata di carità del parco
Un gioco di equilibri assai difficile da mantenere soprattutto quando si toccavano nervi scoperti già divenuti problematici nel corso della guerra come quello dello stile diplomatico e caute Lawson con cui Pio dodicesimo si era riferito complessi e drammatici eventi c'avevano riguardato la sorte degli ebrei
Che questi fossero gli intenti della Lux Mundi era d'altra parte esplicitato dal suo vicepresidente Carlo ci vollero che in risposta al promemoria della piccina scrisse nel settembre del quarantacinque alla Segreteria di Stato vaticana
Rispondendo alle critiche difendendo il lavoro del regista Mastrocinque degli sceneggiatori
Era dunque il rappresentante laico della casa di produzione democristiana chiedere alle gerarchie vaticane di non silenziare quanto era stato fatto in favore di ricercati ebrei partigiani prigionieri
Al fine di consegnare al pubblico l'immagine di Pio dodicesimo mentre cito dal testo di ci vollero consentiva che migliaia di persone di ogni nazionalità sulle quali incombeva la morte trovassero rifugio salvezza presso gli istituti religiosi
Sottolineando nel contempo l'immagine di un papa che cito ancora dal testo assicurava l'ospitalità agli ebrei le cui persecuzioni destavano l'orrore di tutto il mondo
In fondo diceva ci vollero questa attività non intaccata certamente l'immagine di una neutralità morale equidistante dai Paesi belligeranti
Eppure come si è visto era proprio quest'ultimo aspetto che secondo le valutazioni che l'apice avveniva ad essere irrimediabilmente intaccato nella sceneggiatura proposta dalla Lux Mundi
Non per caso a trovare la fine uno sbocco produttivo concreto
Un progetto molto diverso quello appunto della Orbis di Gedda col film guerra la guerra e ora vediamo queste due brevi sequenze
Se del film
Per iniziativa del Papa vengono eventuali indennità organizzare Gambini milioni e quindi rinviamo il bando
Grande sollecitudine e la misericordia del Padre questi uomini gli uni agli altri nemici
Possono passarci accanto sfiorarsi guardarsi negli occhi che nel corso di questi incontri lontano dai campi di battaglia nei campi di concentramento
Certo più ventuno prova un sentimento umano il Enzo sane nel vedere così da vicino che i suoi nemici sono uomini come lui e forse dimentica che lo stante l'occhio
Che la guerra gli ha imposto
Ma l'abbiamo Colomba acquisti volevano tagliare le armi riuscì ad eludere l'isolamento e l'umiliazione per continuare il suo collo di carità
Tutti i perseguitati per motivi politici o di attesa ebbero da lui un rifugio sicuro
C'è un gitano forti
E trascorrevano tra le mura ospita Nesi Nesi tanti anni di in Pisani che la bufera passasse
D'improvviso si sparge l'allarme qualcuno è andato a cercarli mila
E i religiosi mettono in opera tutto il loro spirito di persuasione perché la carica non venga profanata dalla violenza
Del questo le basiliche incombenti
Le abbazie e inchiostri per la Roma spiana spalanca aprono le loro porte e raccogliere e custodire
Ora in quanto abbiamo visto è palese come tutti i pericoli ventilati da padre falle nel suo promemoria venissero qui accuratamente aggirati
Nel film Pio dodicesimo non scende a livello della politica ad emergere la linea di imparzialità e di neutralità del Papa tesa a ribadire la giusta distanza della Santa Sede da tutt'e le parti belligeranti in favore di un ruolo di pacificazione e di sollievo dello dalle sofferenze delle popolazioni di ogni nazione la carità del Papa coi non ha colori non si nominano mai partigiani ed ebrei ma solo indistinti perseguitati per motivi politici e di razza come abbiamo sentito perfino nella ricostruzione di un rastrellamento abbiamo visto non si parla
Di fascisti o tedeschi ma la Voce over parla di un generico qualcuno mostrando degli uomini condivise non identificabili con una precisa parte
In un'altra sequenza del film si mostrano con particolare crudezza le immagini girate dagli alleati nel momento in cui liberarono i campi la Voce over le contestualizza Berzin Dachau Buchenwald eppure anche qui ebrei e nazisti non sono nominati
Ci si serve delle immagini solo per ribadire la giustezza del grido guerra la guerra che dà appunto il titolo al film inserito da Pio dodicesimo nel suo Radio messaggio del ventiquattro dicembre del quarantaquattro il ricordo di tanti orrori dovrà restare impresso nella memoria di questa generazione e fino nel più profondo dell'anima come l'immagine di un inferno recita la voce over mentre scorrono queste inquadrature leggendo le precise parole del radio messaggio del Papa è evidente come rispetto al progetto Lux Mundi cui il focus del film stia altrove in guerra la guerra non c'era alcuna intenzione di rivendicare il ruolo dei cattolici nella resistenza ma si mirava a celare dietro un'indistinta nebbia della memoria tutte le lacerazioni e le divisioni che i fascismi e la guerra avevano provocato anche all'interno del vasto mondo cattolico
Per fare risaltare soltanto il ruolo di Pio dodicesimo quale appunto Defensor civitatis il più impegnato alfiere della pace tra i leader mondiali e l'organizzatore dell'imponente apparato assistenziale
D'altra parte nell'operazione pensata da Gedda non poteva esserci spazio per alcun ripensamento o riflessione critica sul recente passato
L'obiettivo di fondo del film che lo rende davvero un unicum nella storia del cinema era infatti quello di provare a tradurre a cioè verso il linguaggio del cinema i concetti chiave del magistero di Pio dodicesimo e la sua interpretazione della storia
Nel firmarsi individuava nel conflitto mondiale l'ultima delle deviazioni conseguenti all'apostasia del mondo moderno dalla chiesa il conseguente fasce flagello inviato da Dio e gli uomini essere superato solo con ritorno nelle braccia di Cristo del vicario di Cristo
Riconoscendo al magistero ecclesiastico quel ruolo di direzione suprema della società che non potevano competere in o questo è un po'succo del magistero di Pio dodicesimo
Ma la novità stava appunto nel tentativo di rendere questi concetti
Volgarizzato Handley attraverso il montaggio di immagini in movimento suoni musiche e parole
Un'operazione già tentata da Gedda in piena guerra con il film passerà anche angeli custodi uscito nel dicembre quarantadue ma che qui si faceva ben più sofisticata perché guerra la guerra può essere infatti definito come una sorta di inedita incisa per immagini
La traduzione Inter semiotica del magistero si fonda come abbiamo visto nella sequenza su un meccanismo ben preciso
L'inquadratura in piano ravvicinato su una pagina di un testo dottrinale di Pio dodicesimo a cui segue la sua declinazione e volgarizzazione audiovisiva
La trama del film è così cadenzata da una oculata selezione di testi del Papa dieci tra discorsi allocuzioni radio messaggi pronunciati da trentanove quarantasette che qui vediamo ma l'aspetto forse più interessante è l'uso del montaggio semantico per tradurre il nucleo essenziale del magistero del Papa
Un montaggio che si carica di ulteriori significati se raffrontato con quello usato impasto Rangeri Cox
In entrambi i film e qui prego dia silenziare però Claudio qui vediamo passione Angelicus appunto una sequenza centrale è organizzata con lo stesso entro intreccio simbolico visivo
Mostrare la dinamica apostasia ritorno a Dio ci sono inquadrature sulle devastazioni della guerra
Poi una dissolvenza incrociata sul medesimo Cristo crocifisso che ora vediamo infine inquadrature che riportano alla basilica di San Pietro
Eppure il ritmo e le architetture di montaggio per rendere questo concetto nei due firme sono molto diverso in passerà Angelicus come vediamo come stiamo vedendo abbiamo lunghe inquadrature con angolazioni convenzionali la dissolvenza incrociata è appena accennata la voce o perché non sentiamo così ha un tono monocorde e vi è un parallelismo narrativo tra le immagini che la colonna sonora con i motivi musicali
Che simboleggiano la pace e la guerra nettamente distinti
Ora in guerra la guerra invece il quadro cambia in modo importante ma anche qui appunto lasciamo parlare le immagini
Non era stato ancora raggiunto
Citati
Benissimo
Non soltanto colpendo la serie
Ma solo per cento in un mare chiave ogni angolo del mondo ebreo egli abbia della lentamente manovre della scrittura
Beh
Abbiamo pesca
Danzare sulla terra De Siervo vedere dire addio
C'era ancora una con cui lottare contro il male
Sul mondo interrogazione sorse un esercito nuovo
Un esercito di inermi che alza la sua voce implorante da un capo all'altro della ho va quando emergerà da regione a regione dall'uno all'altro mare il tuo nome rilevare Bolton sulla faccia della
Bene venga largo margine studio
Lei
Tenga conto o signori
Tout court o Silvio modifica
Ora abbiamo visto come qui il montaggio connotativo sia utilizzato al massimo della sua espressività inquadrature brevissime fulmine al limite dello psichedelico l'associazione tra le immagini guida ogni livello di interpretazione
L'indugio insistito sulla dissolvenza incrociata tra il Cristo crocifisso i lampi delle mitragliate della guerra ma è soprattutto avete sentito l'uso del sonoro che conferisce un ritmo particolare alla sequenza con un utilizzo originale del commento extra dieci etico articolato nell'alternarsi di voci maschili e femminili che abbandonano il classico tono impersonale e imparziale per imporsi come un recitativo incalzante che commenta le immagini in toni infermiere infervorato di indegno indignazione di monito di supplica stabilendo quindi un dialogo diretto con lo spettatore
è evidente come questa innovazione di montaggio
Sia posta al servizio della visualizzazione di un salto concettuale determinato da un fatto inedito provocato dalla guerra il Vaticano è bombardato
Ecco visto che si vuole colpire è la sua voce che vogliono soffocare pesci sono appunto le due voci
All'apice del climax della sequenza ecco il culmine delle deviazioni moderne dicono le immagini per fino al cuore della Chiesa viene colpito tanto che si può accomodare come abbiamo sentito una citazione delle pagine dell'Apocalisse
In questo schema interpretativo fondato sulle basi teoriche dell'infallibilità della Chiesa non poteva trovare sede alcun ripensamento del passato né alcun sofisticato esercizio della memoria e della resistenza cattolica
Non per caso questo film fu usato in modo massiccio proprio insieme a Passera Angelicus
Nella campagna dei ferri cinema di Azione Cattolica per le elezioni del diciotto aprile mille novecentoquarantotto quando la guerra della memoria come nostro divenne sempre più una pedina in movimento sulla più ampia scacchiera de la guerra fredda
E non per caso l'ufficio psicologico dei comitati civici che imposto la sua mobilitazione per il diciotto aprile come sappiamo sulla provocazione sulla seduzione delle immagini
Ebbe un ruolo importante nella elaborazione del peculiare montaggio del film ispirandosi esplicitamente ai documentari della propaganda bellica statunitense diretti da un grande regista Colli Modiano come Frank Capra
Significa me significativamente infine getta uso guerra la guerra come firme manifesto del comitato civico nazionale
Presentandolo in anteprima il quindici febbraio mille novecentoquarantotto al Palazzo Altemps di Roma all'atto d'esordio della campagna per le elezioni
E getta nel presentarlo uso a queste parole questo film è un simbolo perché nessuno mai in ogni parte del mondo ha svolto svolge un'azione più alta più lungimirante più benefica
Di quella cui attende investito dal Supremo mandato di reggere la chiesa il sovrano pontefice al di sopra delle contese di parte animato dall'unico desiderio di volere il bene l'unico bene di tutti egli dirige la sua parola la sua azione per indicare il pericolo
Per additare sulla strada grazie
Allora ringrazio i colleghi della maggiore il piede perché la loro relazione una relazione ricca e ci fa vedere
L'importanza di questo l'importanza di questo nuovo nuovo relativamente però questo nuovo frumento proprio per portare masse di messaggi a quello che il il il popolo quelle che sono le masse che ormai stanno diventando sempre più protagonista della vita politica il durante il fascismo questo si è
Sì visualizzato si è visto con molta efficacia e quello sarebbe stato utile secondo poco Emma
Quindi l'attenzione sia del Vaticano Pico della DC e del mondo cattolico nei confronti appunto della cinematografia proprio per diffondere quelle che sono le il via di tale impostazione del magistero ecclesiastico
Allora in realtà mancano pochi minuti i noi avremo in realtà da discutere sei le relazioni perché ci sono le prime tre ed il secondo e tre relazioni
Mancano esattamente sette minuti quindi io mi chiedo chiedo al agli organizzatori come devo comportarmi come devo muovermi
Dobbiamo uscire questo mi mi è parso chiaro e ringrazia allora tutti e ci vediamo domani mattina grazie