Rassegna di Geopolitica. Presentazione dell'ultimo numero della rivista Limes sul coronavirus

Ben trovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di lunedì venti marzo due mila venti oggi presentiamo l'ultimo numero della lista di geopolitica Limes diretta da Lucio Caracciolo
Il titolo il mondo virato sottotitolo la regola dell'emergenza ognun per sé gli europei non sono europei l'America al bivio nello scontro con la Cina
Partiamo dall'editoriale che intitolato allora più chiaro è la premessa dell'editoriale questa non è guerra
Guerra giovani adulti abile si schierano al fronte non sono al confino domestico insieme ai loro vecchi città infrastrutture vengono polverizzate oggi risulta intatte lo stock di capitale intaccato qui intonso
Il rombo delle armi ferisce il silenzio assordante nel tempo del tutti in casa soprattutto nel combattimento vediamo chiudiamo il nemico che ci compatta perché fa paura
Umanissime utile reazione al pericolo oggi temiamo l'invisibile che ci angoscia il più sfibrante esteri le tre sentimenti da tempo le guerre non si dichiarano più si fanno per questo forse i nostri campi la dichiarano ora che non la facciamo già ma chi a un micro.Bo potenzialmente letale che contagiando milioni di persone sta mettendo in crisi persino le massime potenze
E con il quale dovremo abituarci a convivere per un tempo indefinito
Con calma consapevole reciproco aiuto alle comunità che quando il possibile tra loro informazione sobrie credibile tempestiva l'esatto opposto della guerra
Come sempre quando le parole non corrispondono alle corse siamo disorientati sei continueremo a volerci in guerra potremo finirci in piena incoscienza
Quanto meno penseremo breve male perché nell'emergenza bellica si danno e si prendono ordini punto che si ferma a riflettere peggio dubita che perduto
Eppure siamo martellate da slogan militari rischi su cui insistono qui comunicatori politici che hanno aspettato la diffusione del contagio per invitare a prevenirlo figura di stile teatro per risvegliare alla disciplina generazione in Memory dei conflitti usuali dei nostri antenati
Chiamata indifferibile alla solidarietà protezione della patria sarà ma recita ci Guerra scommessa pericolosa non ci siamo ancora immunizzarsi dalla retorica della guerra al terrorismo altro nemico determinabile dunque identificato a piacimento
E già scateniamo quella coronavirus dovremmo sapere che dopo aver spaventato le folle mobilitato gli armati e allestito pervasive tecnocrazia securitaria l'energia va scaricata
Tocca inventarsi un obiettivo da colpire uno purché sia
E se non inquadra il bersaglio perché invisibile rischi disparati addosso War Bandera
Dopo l'undici settembre Bush figlio scelse l'Iraq propedeutico al cambio di regime in Iraq ipotesi coltivata da settori dell'amministrazione Trump come diversivo dal patogeno cinese
Disastro da cui gli Stati Uniti circa devono finire di riprendersi oggi saremo fortunati se c'è la cava siamo con qualche rivolto in piazza e dirette restrittive di governi a vocazione autoritaria
Felicemente liberi di corrispondere a se stessi come anticipa il caso un velista
E questa non è nemmeno pandemia prosegue l'editoriale di Limes
Se la sarà Gilda coronavirus fosse equo castigo universale come stabilisce lo dice greca del termine a rigore il conflitto ne deriverebbe mondiale guerra civile planetaria
Ma non affrontiamo un morbo senza confini come vorrebbe il bollino posso dalla burocrazia sanitaria globale al Covent diciannove
Elevato ad Angelo sterminatore al contrario il virus moltiplica barriere fisiche mentali persino dentro gli Stati che le singole comunità
Secondo dinamiche Maioni formiche con intensità notevole e minacce in movimento epidemia si elettiva colpisce in sequenza alcune aree del mondo mentre non risparmia altre
Riservandosi di rientrare nelle nicchie di origine donde avviare un altro infernale Girotti giostra
Le dimensioni dell'epidemia in marcia lasciano intuire che qualcosa forse anche di molto rilevante sarà davvero mutato quando stabiliremo l'emergenza finite
E ci voteremo a misurarne l'impatto sull'assetto del pianeta la misura del nuovo cd sorprenderà per difetto o per eccesso
Le sentenze anticipate per cui nulla quote tutto sarà come prima ne risulteranno smentite i cambi di paradigma pur sempre contestabili punti di vista si decretano dopo
Con sguardo postero a meno di un convincersi che siamo alla fine della parabola Comana come vorrebbe certo fanatismo apocalittico eccitato dal sette pseudo religiose influenti persino nei palazzi del potere
In questo volume lettore non troverà bilanci di alcun genere solo ipotesi su come il virus sia incentivando frenando o invertendo tendenze precedente alla sua comparsa
Congetture esposte alla replica della storia
Il meno costoso tra gli storici del secolo venturo saprà dipingere un affresco più convincente delle conseguenze di questa epidemia di quanto possono i migliori analisti contemporanei
L'epidemia attuale proseguito ovviamente espone un salto di qualità nella serie storica delle relazioni tra morbo e collettività che ne sono colpite
Perché colpisce nel caso del coronavirus e lo iato tra virulenza impatto
La prima la violenza resta discussa però non è la peste bubbonica
Il secondo l'impatto sono cioè devastante sull'economia perciò minacciando la sicurezza pubblica
Vedremo quanto se n'è rifletterà avverato strategico come spiegare questo divario
Con la nostra difficoltà a percepire la dialettica tra il patogeno che le sue vittime come i virus anche gli umani montano le collettività evolvono coinvolgono immerse nella storia nel viaggio attraverso lo spazio-tempo preservano determinati caratteri originari alcuni disperdono altri trasfigura no ma ne producono anche di inediti
Non c'è il proporzionalità diretta tra mortalità di un'epidemia intensità delle sue conseguenze sociali in mente che mai geopolitiche
Siamo diventati più esigenti quindi più fragili i nostri cari
Il punto non è il totale delle vittime ma l'insopportabilità della morte vissuta come ingiustizia
Che accentua l'angoscia collettiva induce le autorità eccezionali misure di contenimento sempre insufficienti
Che Lassini evita delle nazioni soprattutto quelle europee un regalo biforcuta del progresso clinico accresce la letalità del virus che apparato dagli ultra settantenni abbiamo prolungato la vita oltre la sostenibilità sociale e familiare
E resta che molte grandi epidemie del passato anche recente hanno fatto stragi incomparabili con questo coronavirus
Senza scatenare emozioni globali né indurre rivoluzione o sconvolgimenti nei rapporti tra potenze
L'influenza spagnola emersa nemmeno centodiciotto con le sue decine di milioni di morti nona contribuito la Grande Guerra epidemie relativamente contenute hanno invece inciso nella storia universale
E siamo le conclusioni dell'editoriale di Limes la nostra nazione ha dato prova di sé quando l'emergenza la sorpresa forse qualcuno immemore della storia credeva che non esistesse o che se ne meravigliato
Altri se ne sono rumorosamente compiaciuti
Una dose di retorica motiva è terapeutica la prosa però incombe che ci chiama a confermare che insieme agli italiani che esiste in Italia
Le faglie storiche che l'italiano la penisola che citate dal virus sedata o manipolata l'emozione potrebbero scioglie nella fibra
La violenza della crisi impone di a rivedere la nostra traiettoria giù politica non solo economica secernere il grano dal loglio spargere nuovi servizi
Ce ne occuperemo a mente speriamo più fredda nel prossimo volume di Limes di cui anticipiamo il titolo programma il vincolo interno
E questa è la sintesi territoriale che apre quest'ultimo numero della rivista di geopolitica Limes diretta da Lucio Caracciolo chili intitolata il mondo mirato
Si chiude qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica di lunedì venti marzo due mila venti
Vi ricordiamo che questa puntata e tutte le precedenti sono on line sul nostro sito internet radio radicale contenti slash con rubriche la rassegna di geopolitica
Per segnalazioni la mail eh Randy chiocciola radio radicale punto detti un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Renzi